La prevenzione basata sulle prove: principi e metodi della Evidence Based Prevention

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La prevenzione basata sulle prove: principi e metodi della Evidence Based Prevention"

Transcript

1 Montegrotto Terme, 30 Settembre 2009 La Prevenzione dell Obesità nella regione del Veneto Dedicato al ricordo di Eva Buiatti La prevenzione basata sulle prove: principi e metodi della Evidence Based Prevention Alberto Baldasseroni, Claudia Dellisanti, Nadia Olimpi

2 Giorgio Ferigo (Comeglians ) Medico di San. Pub. Musicista Antropologo Eva Buiatti (Firenze ) Scienziata - Epidemiologa

3

4

5 EBP Una breve introduzione

6 !""" #$%# &""$"%" ' %"" """#(

7 La torta dell Efficacia in Prevenzione

8

9

10

11

12

13 !

14 )$" " #&" *!"& % + ", ",$" "$ &$)"" # ", ",(

15 - "" *%% &&+ "&&"" $ " % """% """#(

16 (#)# "&.! / #" ""# #$ 0!1! "2/ " #$%&$!' 2/ ""

17 ( # ""#" "& " " &#"SNOP * / #" "" #+ "( " "&"(9 456 ( # /( &$ " ( *+++ ',( "&$ " & ( Il filo di Sarah: la storia dell iniziativa per la EBP in Italia -... # /( &$ " ( ( 3#" 4 0 #!"" 1(456 ( -..* 0("" %"" &"7 && """ &&",!"# ""/ " ( 7"$2 / 7"8 4#" 0 #!"" 1(45 "( "*+$ 2 $ / "&89 #" 0 #!"" 1(95 0',( 3#$9 0 #!"" 1(956 (:" "&!"" SNOP8...((

18 -..- # /( &$ " ( ""!#" &"! "&"", ( ".! ""&...((( 0',( 0#! ""1 ## % &## ""!# ( 95 " (!!"# ""!# =&$"&> #!( "&"", ""#" 0? :1$ &""& "%" "0? :1@!"" A( 7&" ",%# "0 #! ""1 # $&& ( 7#$7 ;"$ 3#;!$ "(466 ( (!!"# ""& 7* " " 7+$ "#% & /!!""(!"" ( "!"96!9669" &% %" & -..1 # /( &$ " ( ( $ < 0 #!"" 1(!"" %""(!% "" 2 ( 8

19 "" ", "",/ &(B&& &0% "#"# ""#!"",# %1 9E! 3# "" "",/ & Maggio Relazione finale al Ministro con la proposta di 53 abolizioni di pratiche inutili ',( 3"" ", "",/ &(" "",% &"" #"" %# "( B&& 4<B4C! 7D % # #D " 3"D 23 Nov 2004 avvio dei lavori della Commissione Ministeriale per l abolizione delle pratiche inutili presso il Ministero della Salute Luglio: Approvazione di un Piano di ricerca biennale sulla EBP,( "",% &"" #"" %# "( "

20 -..5 Ottobre Il CdM approva il DDL per la Semplificazione amministrativa Novembre Dossier di valutazione economica dell introduzione della vaccinazione anti-varicella. Concluso Novembre-Avvio del Progetto CCM Efficacia Prevenzione Infortuni sul Lavoro Avvio dei lavori della Sottocommissione EBP del CCM Febbraio La Conferenza delle Regioni fa proprio il documento conclusivo dei lavori del GdL del Ministero Salute Ottobre Il CCM da il via al progetto per la valutazione dell efficacia degli interventi contro gli infortuni sul lavoro Dicembre Dossier di valutazione dell efficacia del vaccino contro lo pneumococco. Concluso Dossier Obesità On-Going

21 Sito Internet 4HG6CG966H ""J #8 K"& K:"""/ K:#"% &( K:%&" %" K " K%" K##&""( FG966H "9I &7 "" XV Legislatura XVI Legislatura Sito Internet

22 Le realizzazioni

23

24

25

26 27,, 7 27=8 = 3D 75!966< Per l abolizione del LISA #' 0/0&8! ( &8"! 0&/

27

28 p-prezzo.asp

29 zioni.asp

30 ntesi_filippide.asp

31 varicella_ebp.asp

32 _pres.asp

33

34

35 I Dossier Due piani di lavoro L Azione Istituzionale sui Policy Makers

36 EBP Il metodo di lavoro

37 7 = D :77,7, 2

38 " #$ % & ##$ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ "##&$ $ $ $$ $ $# & ++ )# +&%, &#% &( $ $ $ $. & &) + $$ $$ - & && $* &+&

39 " #$ % & ##$ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ "##&$ $ $ $$ $ $# & ++ )# +&%, &#% &( $ $ $ $. & &) + $$ $$ - & && $* &+&

40

41 / # *%+ # % # % B " 3 " 3 " % # # "" / " && ""# ""% #""% #""%

42 ! " # $ 7 $.& & # $ 0 $ $ &% & 7$$ 9 $ $ # $ % & % &!'(% ) $$& %4 $ 5$ 6 $ -.$ 78 97: 8 : 0,0 $ % & %&$. ; $ $. 0 $ 0< $ $ % & 9& $$ "$ $ : $ $ &,& < : $ & $* %%,$ 8 : 8,$

43

44 &- $* %% = +9$ &)$$$ ) ' & +>

45 ! " # $ *' + * $*.44&-7$*-$4. '!9!'!! 0! :<!'!' $*.++&-5$*.$6* %!! 8 *"& &'+ "'' &8! : ; #%*7$.-$7- '89'8 = ' > & ' 9 ''!! "& '8! 0"! ' &! 0 & &!? 0!!, &8 0 8!!8 && # " '&

46 & #?=9$ $ &$ $> '!9!'!! 0! :<!'!'! : ; = ' > & &!? 0!!,

47 " #$ % & ##$ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ "##&$ $ $ *" $,. $$ $ $# & ++ )# +&%, &#% &( $ $ $ & &) + $$ $$ - & && $* &+&

48 Da: Dossier 4(L""!#"" *+* +"" "&"",/ J Le stime fornite dal registro Veneto indicano in 1 caso/anno per abitanti nella fascia d età anni, il peso delle SD, l 86,3% delle quali dovute a cause cardiache. Per dimensionare il problema da un punto di vista quantitativo si tenga conto che nella fascia d età simile (ma non perfettamente coincidente) fornita dai dati ISTAT di mortalità per la regione Veneto (10-34 anni) la mortalità per tutte le cause andava da un valore di 74,5 casi per nel 1980 ad uno di 55,8 nel 1998 e i traumatismi da soli erano responsabili complessivamente di 22 e 16,3 di quei decessi rispettivamente nel 1980 e nel La dimensione del fenomeno è quindi apparentemente modesta, anche limitando l attenzione al sottogruppo d età specifico. Tuttavia si deve considerare che un evento di morte improvvisa in un atleta agonista tocca in modo particolare la sensibilità dell opinione pubblica, se non altro per l idea che chi fa sport agonistico rappresenti in qualche modo l elite fisica di una popolazione. Tra gli atleti gli autori stimavano un incidenza del fenomeno di 2,3 casi per atleti/anno, suggerendo così l esistenza di un incremento di rischio più che doppio per questa categoria.

49 ($$ &&# $$ $($ ( &

50 formulazione dei quesiti: Population Intervention Comparisons Outcomes Types of study

51 0 &($ # $ 0) &0@& & $& $ $ 0< $

52 0 &($ # $ 0) &0& & $& $$A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ 0) & $ & & -" $$ $A C 0: C 0$ & & 6 C : C DBBD C," C # -.& C : $ $$$ E 4 $ $ $ $ & $

53 0 &($ # $ $$&+%%&+&- I && $ ++ $ A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ 0) &* G& && $#+G G &B $$ & & G G & $A - C F$ C, $ & & $ C ($ &&$$ C 0$ + $$$ &? C - C -$ # C $& C 0 C 0 $$ C G B0 B 8 &B B $ 8 H & B G C $ C $ C &&$$ + & $

54 0 &($ # $ $$&+%%&+&- I && $ ++ $ A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ - & " * " * G& && $#+G G &B $$ & & G G & $A ) &+& % $ C 9 & C $ # $ $$ $ $ $$$ &? C - C -$ # C $& C 0 C 0 $$ C G B0 B 8 &B B $ 8 H & B G C $ C $ C &&$$ + & $ C $ C

55 0 &($ # $ O $$## )%$* A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ 0) & * "- G&& G +& G & K& & $ # G L & &)$*# N % M&G A C &$ C & $ C $& C B & : %$* C - C $$ -J B0 B 8 &B B $ 8 H & B G C %& $

56 0 &($ # $ O $$## )%$* A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ 0) & * - G&& G +& G & K& & $ # G L & &)$*# N % M&G A C &$ C & $ C B & : %$* C - C $$ -J B0 B 8 &B B $ 8 H & B G C %& $

57 0 &($ # $ O $$## )%$* A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ 0) & * "- G&& G +& G & K& & $ # G L & &)$*# N % M&G A C &$ C & $ C B & C $ &)##$ $ : %$* C - C $$ -J B0 B 8 &B B $ 8 H & B G C %& $

58 G % G 1 $& % P3

59

60

61 " #$ % & ##$ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ "##&$ $ $ $$ $ $# & ++ )# +&% $. - & && $* &+& & &) + $$ $$., &#% " / $ &( $ $ $ /",

62 Clin J Sport Med 2004;14(3):

63

64

65

66 " #$ % & ##$ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ "##&$ $ $ $$ $ $# & ++ )# +&%, &#% &( $ $ $ * & $. 0 &) + 0 $$ $$ ** - & && $* &+&

67 " #$ % & ##$ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ "##&$ $ $ $$ $ $# & ++ )# +&%, &#% &( $ $ $ $. & &) + $$ $$ (0 1 ""* - & && $* &+&

68 , 88 &"' 9H<GC9 %# 3#G8 "$$ #$ <9EGH6 " # ((49<GM< % " % 0@ "8 '@ ' 0@ "8 B! "!!!@ 8 2; # # " "$ "% " A # ) &&:7 B # B!"& &" 7&" )"/ D

69 # ((49<GM< %DN C 0!!&! D 0! D"$$( 9664 ## '@ ' # ) &&:7 7&")"/ D ""# " "" # "G #" "" 7&& "":7 % " 3#&" # )

70 " #$ % & ##$ *** ' $ ( $$ $ &)$$* &% & $ " * "" *, $$ $ $# & ++ )# +&%, &#% &( $ $ $ / $& 0 1 & $$ $& 2 $ 3 "##&$ $ $ $. & &) + $$ $$ - & && $* &+&

71

72

73 7"? + $ &

74 I Dossier: struttura #!! CAPITOLO 1 Parte prima: Analisi delle basi scientifiche del PSP contestualizzato all epoca di introduzione o di proposta del programma Parte seconda: Revisione sistematica di letteratura scientifica CAPITOLO 2 L indagine sulle pratiche di lavoro a livello europeo CAPITOLO 3 Bilancio dei risultati del Programma di Sanità pubblica comprensiva di un analisi costi-benefici CAPITOLO 4 Stakeholders analysis CAPITOLO 5 Valutazione conclusiva sulle prove di efficacia del PSP considerato

75 27,, 7 27=8 = 3D 75!966< Per l abolizione del LISA #' 0/0&8! ( &8"! 0&/

76

77

78 quattro indirizzi fondamentali

79 Evaluation Plan 8GG...(?&(& 8GG...(((G!G!(

80 rg/en/index.html fi/index.htm

81 Dai Dossier alle Linee- Guida di Sanità Pubblica ( )

82 Progetto CCM Costruzione di un network per la ricerca dell efficacia dei programmi di prevenzione rivolti alla popolazione e la diffusione della cultura scientifica nelle strutture di sanità pubblica Alberto Baldasseroni, Sara Franchi, Claudia Dellisanti Agenzia Regionale di Sanità Toscana

83 Valutazione di nuovi programmi o di attività scarsamente applicate per le quali esistano prove di efficacia, prioritariamente nell ambito di quelli previsti nel Piano Nazionale Prevenzione e nel DPCM 4 Maggio 2007 Guadagnare salute 3 Linee Guida di Sanità Pubblica 1. Lotta alla sedentarietà (inclusa idoneità attività sportiva non agonistica) 2. Interventi di Sanità Pubblica per la sicurezza stradale e visite per il rilascio della patente di guida 3. Interventi contro l iniziazione al fumo di tabacco

84 Altre esperienze italiane: Cessazione del Fumo di Tabacco: Linee guida Clinico Organizzative per la Regione Piemonte

85 Lo sviluppo della metodologia I gruppi di lavoro 1. Il Gruppo di Coordinamento o di Ricerca centro di ricerca coordina il lavoro ricerca le evidenze elabora bozze di raccomandazioni 2. Il Panel 8-12 persone carattere tecnico interagisce nella elaborazione raccomandazioni elabora la linea guida 3. Il Gruppo Allargato stakeholders rivede il documento in particolare negli aspetti organizzativi raggiunge il consenso partecipa alla disseminazione

86 Framework logico Quesiti Ricerca evidenze Bozza raccomandazioni Prima bozza LG Le tappe Consenso e gradazione Survey pratiche Implementazione Disseminazione

87 Framework logico Quesiti Ricerca evidenze Bozza raccomandazioni Prima bozza LG Consenso e gradazione Le tappe Survey pratiche Implementazione Disseminazione F. Faggiano Sanit 2008

88 Framework logico Quesiti Ricerca evidenze Bozza raccomandazioni Prima bozza LG Consenso e gradazione Le tappe Survey pratiche Implementazione Disseminazione F. Faggiano Sanit 2008

89 Gruppo di coordinamento Individuazione obiettivo della LG All interno del gruppo di coordinamento vi sono esperti sul tema? SI NO Gruppo di coordinamento Ricerca panoramica della letteratura (Linee Guida, Revisioni Sistematiche e, solo se necessario, anche studi primari) per l inquadramento del PSP Gruppo di coordinamento Strutturazione del logical framework Gruppo di coordinamento Formulazione dei quesiti Panel di esperti Analisi dei quesiti: esistono aree non esplorate? SI NO Panel di esperti Individuazione dei quesiti rilevanti Gruppo di coordinamento Ricerca strutturata della letteratura (Linee Guida, Revisioni Sistematiche e, solo se necessario, anche studi primari) per trovare risposte ai quesiti

90 Framework logico Quesiti Ricerca evidenze Bozza raccomandazioni Prima bozza LG Consenso e gradazione Le tappe Survey pratiche Implementazione Disseminazione F. Faggiano Sanit 2008

91 Linea guida Lotta alla sedentarietà

92 39 %3, & 3 &3 $ %%$ 3$ #3: 7$$& + 9? % +&$&% &- $B I # 2F 7$$ ++ $ 7$$$$ 7$$ && E& I- 7$$&& $# # 7$$ $$$ &. -# $$$ +1$ &4$ % $ & -8 NB I0 -&$ $* Obesità Malattie cardiovascolari Diabete Ipertensione Depressione/ansia Fratture Osteporosi Malattie cronico-degenerative +& 8 B!

93 Tappa 2: Lista dei quesiti Dalla ricerca di letteratura (LG e revisioni sistematiche) formulazione dei quesiti: Population Intervention Comparisons Outcomes Types of study

94 0 &($ # $ 0) &)# +& $ ) $$$* # & $A 0 &($%# $ 7$$ : $ $ $$ &$ #$$ 0) & &$%+ && $ di indurre un aumento dell Attività Fisica tra i giovani lavoratori che svolgono attività sedentarie -$$ C 9 $$ + C -7$ C 7 C G C C C ) C C -, '23 45 C ( C C C -,

95

96 Database interrogato Risultati LG pertinenti National Guideline Clearinghouse Stati Uniti 51 7 NICE PubMed 55 con strategia 1 e 9 con strategia 2 Community Guide Google - 3 TRIP Database SIGN 28 1 Clinical Practice Guidelines-Canada (CMA) 6 2 Canadian Task Force on Preventive Health Care 0 0 New Zealand Guidelines Group 6 0 Totali (con esclusione delle LG ripetute) - 23

97 Reperite 23 LG che rispettavano i criteri di inclusione 13 LG pertinenti Lettura full-text 182 raccomandazioni 130 raccomandazioni dotate di grading Popolazione target bambini e adolescenti (45 raccomandazioni) anziani (>65 anni) (61raccomandazioni) adulti (13 raccomandazioni) popolazione generale (9 raccomandazioni) studenti o infermieri (2raccomandazioni)

98 Raccomandazioni suddivise per popolazione target 10% 46% 7% 2% 35% Bambini e adolescenti Anziani Adulti Popolazione generale Studenti o infermieri

99 Raccomandazioni suddivise per destinatari Operratori sanitari 18% 1% 2% 8% Infermieri, operatori sanitari, operatori di Sanità Pubblica, Insegnanti Decisori politici 71% Responsabili della formazione sanitaria Responsabili decisionali e operatori di Sanità Pubblica

100

101 Alcuni risultati preliminari..

102 Promoting physical activity in the workplace Implementing NICE guidance 2008 NICE public health guidance 13

103 Active Travel Active commuting behaviour Evidence statement 3 There is evidence from one UK public sector workplace that a walking and cycling to work campaign, through use of written health materials distributed to employees, can increase walking to work (but not cycling to work) in economically advantaged women.

104 Does effectiveness vary according to the type of job people do? Evidence Statement 10 Three studies suggest that workplace physical activity interventions are more effective for sedentary workers.

105 Popolazione target: ANZIANI 2 Linee Guida 61 raccomandazioni: 21 raccomandazioni con evidenza B1, B2, C1 20 raccomandazioni con evidenza inconsistente derivate da studi osservazionali 20 raccomandazioni provenienti da opinioni di esperti Esempio di raccomandazione forte Per diminuire il numero di sedentari, gli operatori sanitari (medici, infermieri,..) dovrebbero attuare interventi per la promozione di esercizi differenziati a seconda del livello di attività fisica praticata da ogni individuo (EVIDENZA B1: da LG evidence based di alta qualità) Esempio di raccomandazione con evidenza inconsistente derivate da studi osservazionali Per diminuire il numero di sedentari, gli interventi da parte di operatori sanitari (medici, infermieri,..) sulle persone inattive ma che hanno intenzione di modificare il proprio stile di vita nei prossimi 6 mesi, dovrebbero includere la diffusione di informazioni su tutti i possibili modi di fare esercizi Esempio di raccomandazione derivata da consenso: per diminuire il numero di sedentari, gli interventi da parte di operatori sanitari (medici, infermieri,..) dovrebbero focalizzarsi sulle persone inattive e che non hanno intenzione di modificare il proprio stile di vita nei prossimi 6 mesi, aiutandole a capire come il sentirsi bene influenzi positivamente sia se stessi che gli altri

106 Popolazione target: BAMBINI E ADOLESCENTI 2 Linee Guida 45 raccomandazioni: 27 raccomandazioni con forte evidenza (A o IA o IB o II) 8 raccomandazioni con evidenza intermedia derivate da studi osservazionali (C o III o B) 3 raccomandazioni con evidenza insufficiente 7 raccomandazioni provenienti da opinioni di esperti (IV o C) Esempio di raccomandazione forte Per incrementare l'attività fisica e la capacità aerobica negli studenti, andrebbero realizzati interventi di educazione fisica nelle scuole, la modifica dei programmi e delle politiche scolastiche per incrementare la quantità di AF moderata/intensa, la quantità di A.F. in classe, la quantità di tempo in cui gli studenti sono attivi e in movimento durante le ore di EF. Gli interventi dovrebbero determinare l'aumento del tempo dedicato all'af durante l'ef, includere anche attività meno impegnative o la modifica delle regole del gioco. Alcuni interventi possono includere anche l'educazione alla Salute. Esempio di raccomandazione con evidenza intermedia derivata da studi osservazionali Per ridurre il numero di bambini obesi, gli operatori sanitari dovrebbero realizzare interventi sui singoli soggetti volti a limitare il tempo trascorso davanti alla TV o ai videogiochi (max 2 ore al giorno), ad incoraggiare lo svolgimento di livelli maggiori di attività fisica e la riduzione del consumo di cibo Esempio di raccomandazione derivata da consenso: Per incrementare i livelli di attività fisica di intensità moderata/vigorosa durante la ricreazione nei bambini fino "all'ottavo grado", infermieri, operatori sanitari e operatori di sanità pubblica dovrebbero aumentare gli attrezzi presenti sul campo da gioco (canestri per il basket, reti per la pallavolo, campetto da tennis..)

107 Popolazione target: ADULTI 2 Linee Guida 13 raccomandazioni: 6 fortemente raccomandate 6 raccomandazioni intermedie 1 raccomandazione debole, derivata da consenso Esempio di raccomandazione forte Per diminuire il numero di adulti obesi, gli operatori sanitari dovrebbero attuare interventi di modifica dei comportamenti, quali interventi di couselling su dieta e attività fisica Esempio di raccomandazione intermedia Per diminuire il numero di adulti in sovrappeso ed obesi, gli operatori sanitari dovrebbero incoraggiare lo svolgimento di un'attività fisica regolare e a lungo termine associata al mantenimento o alla modesta riduzione del peso Esempio di raccomandazione debole derivata da consenso: Per diminuire il numero degli obesi, gli operatori sanitari dovrebbero sostenere e motivare gli adulti obesi o in sovrappeso che iniziano a svolgere un programma vigoroso di attività fisica

108 Popolazione target: POPOLAZIONE GENERALE 2 Linee Guida 9 raccomandazioni: 4 fortemente raccomandate 1 raccomandata 1 raccomandazione per cui le evidenze non sono sufficienti 2 ottenute dal consenso di esperti 1 evidenza IIb (almeno un trial ben disegnato senza randomizzazione) Esempio di intervento fortemente raccomandato Per incrementare la pratica dell'af e la capacità aerobica, dovrebbero essere realizzati interventi di sostegno sociale nel setting comunità, concentrando gli sforzi per la costituzione, il consolidamento e il mantenimento di reti sociali atte a favorire relazioni di supporto al cambiamento dei comportamenti correlati alla pratica di AF, sia creando nuove reti sociali che rafforzando quelle già esistenti in contesti sociali extrafamiliari (es. ambienti di lavoro). Gli interventi si dovrebbero basare sulla ricerca di compagni interessati alla pratica di AF, sulla realizzazione di gruppi per fare passeggiate o gruppi per garantire relazioni amicali e di sostegno. Esempio di raccomandazione priva di evidenze sufficienti Promuovere campagne di informazione solo con mass media per incrementare l'attività Fisica, basandosi su interventi singoli per incrementare le conoscenze, influenzare atteggiamenti e credenze e cambiare comportamenti. Le campagne di comunicazione prevedono annunci a pagamento e concorsi a premi, messaggi diffusi via radio, giornali, TV e bacheche, utilizzati singolarmente o in combinazione tra loro. Non sono previsti altri tipi di intervento come gruppi di sostegno, educazione sui fattori di rischio, eventi di comunità. Esempio di raccomandazione generata dall opinione di esperti Gli infermieri dovrebbero promuovere la pratica dell'af con strategie appropriate, tenendo presente le differenze culturali e linguistiche e di genere (LIVELLO IV)

109 Raccomandazioni Livello delle prove di efficacia opinione di esperti F. Faggiano Sanit 2008

110 Le linee guida: struttura delle raccomandazioni. L esempio delle LG sulla cessazione del fumo Grado di evidenza Grado di rilevanza Testo della raccomandazione Forza della raccomandazione Panel di esperti F. Faggiano Sanit 2008

111 Letteratura scientifica e grigia Consenso tra esperti Linee-Guida Raccomandazione 1 Raccomandazione 2 Raccomandazione 3 Raccomandazione n Operatori sul campo

112 Letteratura scientifica e grigia Consenso tra esperti Linee-Guida Raccomandazione 1 Raccomandazione 2 Raccomandazione 3 Raccomandazione n Operatori sul campo

113

114 La bellezza del mio lavoro sta appunto nell avere a disposizione (1) soldi (2) una certa liberta di manovra (3) un terreno devastatamente vergine e fare alchimia etica per creare un sistema sanitario (mai esistito prima in Afghanistan). Se qualcuno ti dovesse chiedere a cosa serve la EBP digli ben che serve ad esempio a costruire questo sistema sanitario. L ossatura del sistema sanitario Afghano ti piacerebbe in chiave EBP.

115

Ricercare la letteratura scientifica pertinente ed organizzare le informazioni reperite

Ricercare la letteratura scientifica pertinente ed organizzare le informazioni reperite Ricercare la letteratura scientifica pertinente ed organizzare le informazioni reperite Nadia Olimpi Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità della Toscana La Prevenzione dell Obesità

Dettagli

L evidence based prevention per gli stili di vita sani: fare ciò che serve

L evidence based prevention per gli stili di vita sani: fare ciò che serve L evidence based prevention per gli stili di vita sani: fare ciò che serve Francesco Cipriani francesco.cipriani@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it Convegno Nutrizione

Dettagli

SCALE MUSICA PER LA TUA SALUTE!

SCALE MUSICA PER LA TUA SALUTE! SCALE MUSICA PER LA TUA SALUTE! Gli effetti dell attività fisica sulla salute degli adulti Attesa di vita Malattie alle coronarie Fitness cardiorespiratoria Ipertensione Fitness muscolare Infarto Controllo

Dettagli

Workshop Clinici Interattivi

Workshop Clinici Interattivi Associazione Medici Endocrinologi AME 2003-3 Congresso Nazionale Palermo, 7-9 novembre 2003 Workshop Clinici Interattivi Evidenze scientifiche e pratica clinica Interventi efficaci Zona grigia Interventi

Dettagli

Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia

Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia Dott. Luca Ronfani Dott.sa Claudia Carletti Dott.sa Paola Pani Epidemiologia Clinica e Ricerca sui

Dettagli

Prevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto. Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005

Prevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto. Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005 Il Programma di prevenzione delle patologie fumo-correlate della Regione del Veneto Prevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005 Cosa funziona

Dettagli

Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi

Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete,

Dettagli

La letteratura grigia

La letteratura grigia 1 La letteratura grigia Informazione prodotta a livello governativo, accademico o industriale, in formato elettronico e cartaceo, non controllata dall editoria commerciale, cioè da organismi o enti produttori

Dettagli

La linea guida su prevenzione e trattamento della emorragia del post partum

La linea guida su prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sorveglianza della mortalità e grave morbosità materna in Italia 27 Maggio 2016 Istituto Superiore di Sanità La linea guida su prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Francesco Maneschi

Dettagli

Interventi e programmi preventivi di qualità per la prevenzione delle tossicodipendenze

Interventi e programmi preventivi di qualità per la prevenzione delle tossicodipendenze Interventi e programmi preventivi di qualità per la prevenzione delle tossicodipendenze Francesco Cipriani, Nadia Olimpi Agenzia Regionale di Sanità della Toscana www.ars.toscana.it Giornata di studio

Dettagli

Corso: La Ricerca Bibliografica Biomedica con PubMed. La qualità delle pubblicazioni scientifiche

Corso: La Ricerca Bibliografica Biomedica con PubMed. La qualità delle pubblicazioni scientifiche Corso: La Ricerca Bibliografica Biomedica con PubMed La qualità delle pubblicazioni scientifiche 23 maggio 2012 L organizazzione della documentazione La piramide delle 6 S Sistemi Summaries Sinossi delle

Dettagli

Peso dei fattori eziologici sulla mortalità precoce

Peso dei fattori eziologici sulla mortalità precoce Peso dei fattori eziologici sulla mortalità precoce fattori genetici 20% accesso alle cure 10% stili di vita 50% ambiente fisico 20% The Case for More Active Policy Attention to Health Promotion The People

Dettagli

La promozione dell attività fisica. Relazione epidemiologica

La promozione dell attività fisica. Relazione epidemiologica La promozione dell attività fisica Relazione epidemiologica Fabio Voller Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità Toscana fabio.voller@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della

Dettagli

La promozione dell attività fisica mediante l incremento dei consiglio da parte dei MMG

La promozione dell attività fisica mediante l incremento dei consiglio da parte dei MMG La promozione dell attività fisica mediante l incremento dei consiglio da parte dei MMG Il braccio trentino del progetto CCM La valutazione dell impatto delle iniziative di diffusione dell attività motoria

Dettagli

Come considerano il proprio peso le persone intervistate?

Come considerano il proprio peso le persone intervistate? Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione

Dettagli

La ricerca bibliografica per gli infermieri

La ricerca bibliografica per gli infermieri La ricerca bibliografica per gli infermieri di Laura Colombo Seminario per studenti del Master in Scienze Infermieristiche Pediatriche Università degli studi di Milano-Bicocca Monza, 20 e 21 dicembre 2010

Dettagli

Linee di metodologia per la valorizzazione delle buone pratiche

Linee di metodologia per la valorizzazione delle buone pratiche Progetto: Esperienze intersettoriali delle Comunità Locali per Guadagnare Salute Linee di metodologia per la valorizzazione delle buone pratiche Alberto Perra, Forum PA, 2009 Le Best Practices (buone pratiche)

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE 2005-2007 Dott.ssa Maria Paola Ferro Ambiti di intervento Prevenzione cardiovascolare - Fattori di rischio cardiovascolari - Sovrappeso e obesità - Recidive eventi cerebro

Dettagli

Strumenti di ricerca bibliografica per Medicina. di Laura Colombo

Strumenti di ricerca bibliografica per Medicina. di Laura Colombo Strumenti di ricerca bibliografica per Medicina di Laura Colombo Ultimo aggiornamento: giugno 2010 Sommario EBM (Evidence-Based Medicine) Banche dati bibliografiche (primarie e secondarie) BD specifiche

Dettagli

Azioni di advocacy: la carta di Toronto

Azioni di advocacy: la carta di Toronto Azioni di advocacy: la carta di Toronto Lucia De Noni Responsabile del Progetto Ccm Progetto Nazionale di Promozione dell Attività Motoria Parma 24 Maggio 2011 3.3 Promuovere l'attività fisica Cos è l

Dettagli

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Montona, Croazia 10 Giugno 2014 Dr.ssa Laura Beltrame CASA DI CURA MADONNA DELLA SALUTE s.r.l. PRESIDIO OSPEDALIERO

Dettagli

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Dott.ssa Daniela Galeone Ministero del Lavoro, della Salute e dellepolitiche Sociali Torino,

Dettagli

Incidenza della pratica sportiva sul benessere individuale. Uno studio esplorativo

Incidenza della pratica sportiva sul benessere individuale. Uno studio esplorativo Incidenza della pratica sportiva sul benessere individuale. Uno studio esplorativo Giuseppe Torre, direttore G&G Associated stile di vita sport benessere salute prevenzione 18 marzo 2016 Studio Obiettivi

Dettagli

La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi

La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento Prof.ssa Maria Triassi LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute Risparmio risorse LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute LA CURA

Dettagli

Sistema di indagini su abitudini alimentari e crescita in età evolutiva

Sistema di indagini su abitudini alimentari e crescita in età evolutiva Convegno Il ruolo dei SIAN nella prevenzione dell obesità: dalle strategie alle azioni, Roma, 6-7 dicembre 2007 Sistema di indagini su abitudini alimentari e crescita in età evolutiva Angela Spinelli,

Dettagli

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Dr Marchi Rita Medico di Medicina Generale Presidente S.I.M.G di Ferrara 24 settembre 2016 Dati ISTAT 2012-2013,

Dettagli

Diario delle attività di prevenzione primaria Il contrasto ai principali fattori di rischio per la salute in Piemonte.

Diario delle attività di prevenzione primaria Il contrasto ai principali fattori di rischio per la salute in Piemonte. Diario delle attività di prevenzione primaria Il contrasto ai principali fattori di rischio per la salute in Piemonte Monica Bonifetto LE MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI (MCNT) MCNT: cardiopatie, tumori,

Dettagli

PREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE PREVENZIONE DEL TABAGISMO

PREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE PREVENZIONE DEL TABAGISMO ASL della Provincia di Mantova Servizio Medicina Preventiva delle Comunità Servizio Educazione Sanitaria PREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE PREVENZIONE DEL TABAGISMO Riferimenti normativi Linee guida

Dettagli

Referente della compilazione.

Referente della compilazione. Laboratorio Comunicazione e promozione della salute I II III IV V VI Referente della compilazione. Contesto di riferimento. L organizzazione. Formazione. Verifiche. Pubblicazioni. Laboratorio Comunicazione

Dettagli

TABAGISMO. Aosta, 5 6 novembre 2010 Gabriella FURFARO

TABAGISMO. Aosta, 5 6 novembre 2010 Gabriella FURFARO PROGRAMMA REGIONALE TABAGISMO Aosta, 5 6 novembre 2010 Gabriella FURFARO Atti programmatori DGR n. 4653 del 30 dicembre 2005: Piano regionale delle attività di Prevenzione sanitaria e promozione della

Dettagli

La promozione dell'attività fisica nell'asl 5 "Spezzino"

La promozione dell'attività fisica nell'asl 5 Spezzino La promozione dell'attività fisica nell'asl 5 "Spezzino" Quello che si sta facendo e quello che si potrebbe fare: il progetto Liguria Cammina Roberta Baldi ASL 5 Spezzino Dipartimento di Prevenzione, Epidemiologia

Dettagli

Problemi emergenti: obesità, dieta, attività fisica Nadia Olimpi, Stefano Bravi Osservatorio di Epidemiologia

Problemi emergenti: obesità, dieta, attività fisica Nadia Olimpi, Stefano Bravi Osservatorio di Epidemiologia Problemi emergenti: obesità, dieta, attività fisica Nadia Olimpi, Stefano Bravi Osservatorio di Epidemiologia nadia.olimpi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Convegno La salute dei

Dettagli

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità 13 Maggio 2016 - Verona I Partecipanti alla discussione, il tema della discussione. 16 operatori della Uisp

Dettagli

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Percorso di Acquisizione conoscenze sulle relazioni tra fattori nutrizionali e m.n (fattori di rischio e fattori di protezione)

Dettagli

ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL

ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL Premessa La sedentarietà è una delle prime dieci cause di mortalità e di morbilità. La quota di popolazione stimata di adulti sedentari a Lecco è intorno al 60-85%.

Dettagli

Il Programma nazionale Guadagnare salute

Il Programma nazionale Guadagnare salute Il Programma nazionale Guadagnare salute Daniela Galeone Workshop Stili di vita e salute Trento 20 giugno 2014 Le malattie croniche: un allarme mondiale 57 milioni di decessi nel 2008 Il 63% (36 milioni)

Dettagli

Prevenzione basata sulle evidenze

Prevenzione basata sulle evidenze Prevenzione basata sulle evidenze epidemiologia qualità degli interventi e Servizi Veterinari Pubblici Fabio Ostanello Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Università di Bologna

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

L attività fisica in Emilia-Romagna: dati del sistema di sorveglianza PASSI (Anni )

L attività fisica in Emilia-Romagna: dati del sistema di sorveglianza PASSI (Anni ) Assessorato politiche per la salute Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in L attività fisica in -: dati del sistema di sorveglianza PASSI (Anni 11-14) Livello di attività fisica praticato Bambini

Dettagli

Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva

Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva Daniela Galeone Ministero della Salute Direzione Generale Prevenzione Sanitaria BACKGROUND Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo I fumatori

Dettagli

I risultati della Sorveglianza OKKIO alla Salute 2010 ASL 5 Spezzino

I risultati della Sorveglianza OKKIO alla Salute 2010 ASL 5 Spezzino I risultati della Sorveglianza OKKIO alla Salute 2010 ASL 5 Spezzino Roberta Baldi 1 e Paola Tosca 2 1 SSD Epidemiologia Dipartimento di Prevenzione ASL 5 Spezzino 2 SS Consultorio e Medicina Scolastica

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Situazione. Azioni previste nel periodo Sintesi complessiva Nel luglio 2016 è stato costituito il gruppo di lavoro regionale tematico, previsto per il 2015, denominato

Dettagli

Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base

Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri

Dettagli

III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA

III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Il Progetto IGEA Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto

Dettagli

! " # $ % www.arsanita.toscana.it

!  # $ % www.arsanita.toscana.it -..! " # $ $ % " # &'()*++, www.arsanita.toscana.it www.arsanita.toscana.it $ / 0 % /#! /- 0 " # 1 2! 3 & ' () ) * +,%$-%!., $ %!. %//0 & ' () )* + 1 $2-$3 $3 %//0 & - - 4 "!/ + $%//3# - 5 "6-7%//3# -

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;

Dettagli

PROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute

PROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute PROGETTO Rete provinciale WHP Workplace Health Promotion Costruire una rete di aziende che promuovono salute 1 Pagina 2 Introduzione Da diversi anni, grazie anche all evoluzione della normativa in materia

Dettagli

PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA SUL LUOGO DI LAVORO. Dott.ssa Francesca Zaffino

PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA SUL LUOGO DI LAVORO. Dott.ssa Francesca Zaffino PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA SUL LUOGO DI LAVORO Dott.ssa Francesca Zaffino Ministero In Forma Ministero della Salute 8 marzo 2015 1 Qualche dato La sedentarietà è una condizione che può essere favorita

Dettagli

L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali

L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali WE CANNOT CHANGE THE PAST, BUT YOU CAN CHANGE THE FUTURE (Pat Patfoort) Miglioramento della pratica clinica Cercare

Dettagli

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione

Dettagli

Il progetto INFOR-MaR: Informazione e Formazione per le Malattie Rare G. F. Gensini Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi

Il progetto INFOR-MaR: Informazione e Formazione per le Malattie Rare G. F. Gensini Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi Il progetto INFOR-MaR: Informazione e Formazione per le Malattie Rare G. F. Gensini Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Firenze Pisa, 28 Febbraio 2011 1 Contesto di

Dettagli

ATTIVITA FISICA e benessere

ATTIVITA FISICA e benessere CASSANO MAGNAGO 17 marzo 2015 ATTIVITA FISICA e benessere Dr. RAFFAELE PACCHETTI ASL della PROVINCIA DI VARESE DIREZIONE SANITARIA DIPARTIM. PREVENZIONE MEDICO U.O.C. Prevenzione e Promozione della salute

Dettagli

DGR 1702/2011 Protocollo d Intesa sottoscritto in data tra REGIONE PUGLIA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PUGLIA

DGR 1702/2011 Protocollo d Intesa sottoscritto in data tra REGIONE PUGLIA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PUGLIA DGR 1702/2011 Protocollo d Intesa sottoscritto in data 31.8.2011 tra REGIONE PUGLIA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PUGLIA per favorire iniziative e progetti di qualità atti a rendere sistematica l attività

Dettagli

Eugenio Paci, Epidemiologo, Firenze

Eugenio Paci, Epidemiologo, Firenze Eugenio Paci, Epidemiologo, Firenze Una frattura tra USA e Europa che viene da lontano 1985-86 -20% Moss, 2006 Principali questioni relative all efficacia: Assenza di stime statisticamente significative

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

Alimentazione e attività fisica La sorveglianza nei bambini: OKkio alla SALUTE

Alimentazione e attività fisica La sorveglianza nei bambini: OKkio alla SALUTE Convegno Guadagnare Salute. I progressi delle Aziende Sanitarie per la salute in Italia Napoli, 24-25 settembre 2009 Alimentazione e attività fisica La sorveglianza nei bambini: OKkio alla SALUTE Angela

Dettagli

Statistica per i più piccoli

Statistica per i più piccoli 5 Marzo 2007 Statistica per i più piccoli La proposta della sede Istat per la Toscana per la diffusione della cultura statistica nelle scuole primarie Gli obiettivi del progetto La diffusione della cultura

Dettagli

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione La programmazione 2005 Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione ASL 12 Viareggio Linee di sviluppo generali

Dettagli

La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi. Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013

La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi. Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013 La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013 Il processo per il quale decidiamo il merito o il valore di qualcosa. Tale processo implica

Dettagli

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE Azioni di miglioramento condivise per la riduzione dei rifiuti e la qualita della raccolta differenziata PROPOSTA DI PROGETTO Aprile 2015 Per Comunità della Valle

Dettagli

Efficacia degli interventi per la prevenzione della disabilità nell anziano fragile Revisione sistematica della letteratura.

Efficacia degli interventi per la prevenzione della disabilità nell anziano fragile Revisione sistematica della letteratura. Efficacia degli interventi per la prevenzione della disabilità nell anziano fragile Revisione sistematica della letteratura. Claudia Dellisanti Università degli Studi di Firenze Firenze 04/05/2011 Progetto

Dettagli

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA Prof G. Trovato Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA 2011-2012 1 I comportamenti di salute 2 PREVENZIONE DELLA MALATTIA PROMOZIONE DELLA SALUTE 3 Prevenzione

Dettagli

L attività fisica come strumento di prevenzione e terapia

L attività fisica come strumento di prevenzione e terapia L attività fisica come strumento di prevenzione e terapia Laura Ferrari Pirous Fateh-Moghadam, Laura Battisti Osservatorio per la salute Provincia autonoma di Trento Trento, 4 dicembre 2013 Carta di Toronto,

Dettagli

Indice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria

Indice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria Indice generale IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 1 Promozione della salute (P. Lemma) 1.1. Inadeguatezza delle definizioni...................................3 1.1.1. Equità e sviluppo sostenibile..................................4

Dettagli

Percorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi

Percorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi Guida ai percorsi Le nostre proposte operative sono suddivise in 5 tipologie progetti di formazione, rivolti a docenti e a genitori progetti di educazione e promozione della salute, rivolti ad allievi

Dettagli

Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita

Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita L importanza di un corretto stile di vita per il trattamento del paziente diabetico Giuseppina Floriddia Prevalenza di diabete

Dettagli

Accompagnare al cambiamento

Accompagnare al cambiamento Accompagnare al cambiamento percorso per Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari Reggio Emilia 24-25-26 settembre 2009 E.Centis*, P.Beltrami*, G.P.Guelfi** (*) Azienda USL Bologna (**) Università

Dettagli

Quali indicazioni per le azioni di prevenzione a livello regionale? Prevenzione incidenti stradali

Quali indicazioni per le azioni di prevenzione a livello regionale? Prevenzione incidenti stradali Quali indicazioni per le azioni di prevenzione a livello regionale? Prevenzione incidenti stradali Laura Marinaro Annelisa Guasti S.S.D. Epidemiologia ASLCN2 Torino, 26 settembre 2008 Passi e gli ambiti

Dettagli

Linee guida per la pratica clinica in Italia: qualità metodologica e gestione dei conflitti di interesse

Linee guida per la pratica clinica in Italia: qualità metodologica e gestione dei conflitti di interesse 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Linee guida per la pratica clinica in Italia: qualità metodologica e gestione dei conflitti di interesse

Dettagli

PAESAGGI di PREVENZIONE

PAESAGGI di PREVENZIONE Scuola e Salute: è tutto un programma PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Istituto Istruzione Superiore L. Einaudi Porto S. Elpidio 18 Novembre 2015 PAESAGGI di PREVENZIONE Promozione del benessere

Dettagli

UN PROFILO DI SALUTE Dr. Antonio Fanolla Osservatorio Epidemiologico

UN PROFILO DI SALUTE Dr. Antonio Fanolla Osservatorio Epidemiologico GUADAGNARE SALUTE IN PROVINCIA DI BOLZANO UN PROFILO DI SALUTE Dr. Antonio Fanolla Osservatorio Epidemiologico GUADAGNARE SALUTE Promuovere stili di vita in grado di contrastare il peso delle malattie

Dettagli

Programmi efficaci per la prevenzione dell obesità: sito web EBP e obesità

Programmi efficaci per la prevenzione dell obesità: sito web EBP e obesità Programmi efficaci per la prevenzione dell obesità: sito web EBP e obesità Nadia Olimpi Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Modena, 27 Maggio 2009 www.arsanita.toscana.it Il progetto Programmi efficaci

Dettagli

WHP - Workplace Health Promotion La Rete lombarda delle aziende che promuovono salute

WHP - Workplace Health Promotion La Rete lombarda delle aziende che promuovono salute Aziende che promuovono Salute WHP - Workplace Health Promotion La Rete lombarda delle aziende che promuovono salute A cura di M.A. Bianchi UOC Prevenzione e Promozione Salute nelle Comunità Programmi di

Dettagli

La Farmacia Clinica di comunità

La Farmacia Clinica di comunità La Farmacia Clinica di comunità Prof. Corrado Giua Marassi Bologna, 18 aprile 2015 la farmacia clinica Ottimizzazione delle terapie Prevenzione sanitaria Promozione della salute Inquadramento clinico Farmacovigilanza

Dettagli

OKkio alla SALUTE: la mappa dell obesità infantile e le abitudini alimentari in Italia

OKkio alla SALUTE: la mappa dell obesità infantile e le abitudini alimentari in Italia Convegno Dalla ristorazione collettiva.. alle scelte in salute Verona, 7 maggio 2009 OKkio alla SALUTE: la mappa dell obesità infantile e le abitudini alimentari in Italia Angela Spinelli per il Gruppo

Dettagli

Alimentazione e Prevenzione delle Malattie Croniche

Alimentazione e Prevenzione delle Malattie Croniche Alimentazione e Prevenzione delle Malattie Croniche Paolo D Argenio L alimentazione come determinante della salute Parco della Salute e dell Alimentazione 10 Giugno 2009 Questa presentazione Le principali

Dettagli

Ministero della Salute. GUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari

Ministero della Salute. GUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari Ministero della Salute GUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari GUADAGNARE SALUTE L inattività fisica, la scorretta alimentazione, il soprappeso e/o l obesità, il consumo di alcol ed il tabagismo

Dettagli

Sistema di sorveglianza PASSI

Sistema di sorveglianza PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza PASSI Rapporto aziendale 2010-2013 ASL Milano: Attività fisica Hanno contribuito alla realizzazione dello studio PASSI

Dettagli

Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica

Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Scegliere il test a maggiore significatività od accuratezza diagnostica Dismissione di test obsoleti Valutare l introduzione di nuovi

Dettagli

INDIRIZZI OPERATIVI PER LA PREVENZIONE CONNESSE ALLA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI

INDIRIZZI OPERATIVI PER LA PREVENZIONE CONNESSE ALLA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI INDIRIZZI OPERATIVI PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE CONNESSE ALLA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI DIPARTIMENTO AREA DELLA MEDICINA PREVENTIVA U.O.C. MEDICINA DEL LAVORO DIRETTORE: PROF.

Dettagli

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica Anno accademico 2006/2007 Laboratorio Marketing della salute Chi sono? Un ente locale il programma di mandato del Sindaco eletto prevede che le

Dettagli

OLTRE LA SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE: INTERVENTI PER PREVENIRE SOVRAPPESO ED OBESITÀ E GUADAGNARE SALUTE. Alimentazione, Salute ed Equità Sociale

OLTRE LA SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE: INTERVENTI PER PREVENIRE SOVRAPPESO ED OBESITÀ E GUADAGNARE SALUTE. Alimentazione, Salute ed Equità Sociale OLTRE LA SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE: INTERVENTI PER PREVENIRE SOVRAPPESO ED OBESITÀ E GUADAGNARE SALUTE Alimentazione, Salute ed Equità Sociale Bologna, 18 novembre 2010 Giuseppe Fattori Direttore Sistema

Dettagli

Accesso e capacità d uso elementare del Computer. Accesso a Internet. Conoscenza di base della Lingua Inglese

Accesso e capacità d uso elementare del Computer. Accesso a Internet. Conoscenza di base della Lingua Inglese Accesso e capacità d uso elementare del Computer Accesso a Internet Conoscenza di base della Lingua Inglese Casa/ famiglia Scuola Comunità Fattori genetici Psicosociali Altri fattori personali Norme e

Dettagli

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete Il protocollo con la UISP regionale Umbria Strumento per una nuova alleanza nella rete Orvieto 21 ottobre 2014 Mariadonata Giaimo Alimentazione e attività fisica degli umbri qualche dato dai sistemi di

Dettagli

OSPEDALI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE una rete dell OMS. Gli ospedali per la promozione della salute

OSPEDALI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE una rete dell OMS. Gli ospedali per la promozione della salute Gli ospedali per la promozione della salute LA PROMOZIONE : è il processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. mettere in

Dettagli

11 MEETING ITALIANO CITTA SANE. Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute Anno europeo dei cittadini

11 MEETING ITALIANO CITTA SANE. Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute Anno europeo dei cittadini 11 MEETING ITALIANO CITTA SANE Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute 2013 Anno europeo dei cittadini ASL E COMUNE DI MILANO PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE Laura Agalbato Servizio

Dettagli

Prevalenza di sovrappeso e obesità

Prevalenza di sovrappeso e obesità Conferenza Nazionale su OKkio alla SALUTE: risultati del primo anno di indagini Roma, 20 novembre 2008 Prevalenza di sovrappeso e obesità Giovanni Baglio per il Gruppo di Coordinamento di OKkio alla SALUTE

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA LA RICERCA INFERMIERISTICA Codice Deontologico Articolo 12 L infermiere riconosce il valore della ricerca, della sperimentazione clinica e assistenziale per l evoluzione delle conoscenze e per i benefici

Dettagli

La promozione dell attività fisica nella popolazione scolastica. Dr.ssa Filomena Lo Sasso Azienda Sanitaria Locale di Potenza

La promozione dell attività fisica nella popolazione scolastica. Dr.ssa Filomena Lo Sasso Azienda Sanitaria Locale di Potenza La promozione dell attività fisica nella popolazione scolastica Dr.ssa Filomena Lo Sasso Azienda Sanitaria Locale di Potenza introduzione Dall indagine OKkio alla salute 2012 risulta che tra i bambini

Dettagli

La gestione delle infusioni in linea con la letteratura

La gestione delle infusioni in linea con la letteratura La gestione delle infusioni in linea con la letteratura Stefania Vanini Terapia Intensiva Generale AO S.Gerardo - Monza Università Milano Bicocca - Direttore : Prof. A.Pesenti Una corretta gestione delle

Dettagli

STRATEGIE CANTONALI. Promozione e Protezione della salute. Giorgio Merlani Medico cantonale. Dipartimento della sanità e della socialità

STRATEGIE CANTONALI. Promozione e Protezione della salute. Giorgio Merlani Medico cantonale. Dipartimento della sanità e della socialità STRATEGIE CANTONALI Promozione e Protezione della salute Giorgio Merlani Medico cantonale Il concetto di salute 1946 2014 Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di

Dettagli

ATTIVITÀ E PROGETTO DI CONSULENZA IN MEDIA RELATIONS & UFFICIO STAMPA 2016/2017. Adnkronos Nord Est Gruppo Adnkronos GMC Communications

ATTIVITÀ E PROGETTO DI CONSULENZA IN MEDIA RELATIONS & UFFICIO STAMPA 2016/2017. Adnkronos Nord Est Gruppo Adnkronos GMC Communications ATTIVITÀ E PROGETTO DI CONSULENZA IN MEDIA RELATIONS & UFFICIO STAMPA 2016/2017 Adnkronos Nord Est Gruppo Adnkronos GMC Communications REPORT ATTIVITA ADNKRONOS NORDEST PER ADI ANNO 2015/2016 ADI - EXPO

Dettagli

Progetto CCM Promozione di stili di vita favorevoli alla salute TITOLO DEL PROGETTO ANALISI STRUTTURATA

Progetto CCM Promozione di stili di vita favorevoli alla salute TITOLO DEL PROGETTO ANALISI STRUTTURATA Progetto CCM 2010 TITOLO DEL PROGETTO Promozione di stili di vita favorevoli alla salute ANALISI STRUTTURATA Descrizione ed analisi del problema Nell ambito delle complessive attività di prevenzione primaria

Dettagli

Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche

Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche C O N F E R E N Z A P E R M A N E N T E D E L L E C L A S S I D I L A U R E A D E L L A P R O F E S S

Dettagli

Fumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione. Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008

Fumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione. Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008 Fumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008 Fumatori tra la popolazione di 14 anni e più Anno 2007 Italia 22,1 % Veneto 18,9% Fonte:

Dettagli

Strategie e prospettive di Regione Lombardia per la promozione di stili di vita sani

Strategie e prospettive di Regione Lombardia per la promozione di stili di vita sani Strategie e prospettive di Regione Lombardia per la promozione di stili di vita sani Luigi Macchi,, Marina Bonfanti Anna Pavan, Maria Elena Pirola U.O. Governo della Prevenzione, tutela sanitaria,piano

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Infermieristica basata sulle prove di efficacia (4 CFU)

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Infermieristica basata sulle prove di efficacia (4 CFU) Corso di Laurea in Infermieristica PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Infermieristica basata sulle prove di efficacia (4 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Discipline biomediche di base e discipline infermieristiche

Dettagli

PIANO DI COMUNICAZIONE DEL GOVERNO LINEE GUIDA

PIANO DI COMUNICAZIONE DEL GOVERNO LINEE GUIDA PIANO DI COMUNICAZIONE DEL GOVERNO LINEE GUIDA Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Dei Ministri con delega all Informazione, la Comunicazione istituzionale, l Editoria e il Coordinamento

Dettagli