CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI

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1 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.1 di 7 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI Quando è visualizzato questo simbolo con un clic, è possibile andare alla pagina di interesse. Quando è visualizzato questo simbolo con un clic, è possibile tornare all indice di prima pagina. PARAGRAFI E DOCUMENTI Pagina del doc A1. Definizioni 2 A2. Aspetto generali 2 A3. Informativa Tutela della privacy 3 A4. Campionamento e conservazione campioni 4 A5. Campionamento alle emissioni in atmosfera 5 ISTRUZIONI OPERATIVE 7 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili (parametri chimici) 8 IO_502 Acque potabili o di scarico (Parametri biologici) 18 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo (parametri chimici) 23 IO_505 Campionamento alimenti (parametri biologici) 30 MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

2 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.2 di 7 A1. Definizioni Nel presente documento si farà riferimento alle seguenti definizioni: per Laboratorio si intende la Laboratori ARCHA S.r.l. con sede e laboratori analitici in Pisa, località Ospedaletto, Via di Tegulaia 10/a, accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC con n. di accreditamento 522 ed in possesso delle ulteriori certificazioni indicate in calce per Cliente si intende il soggetto, persona fisica o giuridica, che richiede l esecuzione delle analisi e servizi indicati nell offerta per Campione si intende il materiale da sottoporre ad analisi consegnato dal cliente o prelevato dal Laboratorio per Contro Campione si intende una aliquota del campione tal quale o trattato che viene conservato c/o il laboratorio quando la natura e le quantità originarie lo permettono per Offerta si intende il documento che riporta la proposta tecnico-commerciale relativa alle prove e servizi richiesti per Rapporto di Prova si intende il documento firmato e timbrato dal Responsabile dell Area di pertinenza del laboratorio (Divisione Chimica o Divisione Biologica) A2. Aspetti generali Prezzi I prezzi indicati in offerta sono espressi in Euro ed al netto dell'iva di legge. Validità dell'offerta Le offerte hanno validità fino alla data di scadenza indicata al punto 1. La scadenza dell'offerta, e quindi il mantenimento delle condizioni economiche, può essere prorogata previo accordo tra le parti e la nuova data di scadenza sarà comunque comunicata per scritto da parte del Laboratorio. Modalità di accettazione dell'offerta In caso di accettazione delle condizioni tecnico-economiche dell'offerta il Cliente potrà trasmettere la stessa offerta controfirmata o formalizzare l'ordine con le proprie procedure. In quest'ultimo caso si invita comunque a fare riferimento al codice dell'offerta. Eventuali variazioni delle condizioni tecnico-economiche devono essere preventivamente concordate e nel caso queste modifichino in modo importante i contenuti, sarà formalizzata una nuova offerta Tempi di consegna La indicazione dei tempi di consegna dei risultati analitici è indicata specificatamente nell'offerta. Tali tempi sono da ritenersi suscettibili di variazioni in funzione di imprevisti o impedimenti di natura tecnica. Qualsiasi variazione dei tempi di consegna sarà comunque comunicata e giustificata al Cliente da parte del Laboratorio Rapporti prova o reporting I risultati saranno certificati attraverso l emissione di un Rapporto di Prova nel quale saranno indicate le prove per le quali il laboratorio è accreditato ai sensi della UNI CEI EN ISO/IEC e quelle per le quali invece non è coperto da accreditamento. In caso di subappalto, il Laboratorio ARCHA è responsabile per il lavoro subappaltato, eccetto il caso che il cliente o l autorità in ambito legislativo specifichino quale ente debba essere impiegato. Il rapporto di prova sarà firmato e timbrato da chimico o biologo laureato e quindi valido agli effetti di legge (Art.16 RD n.842, artt.16 e 18 L n D.M art.8 c.3 D.M D.M , n.362) I rapporti di prova sono emessi in un unico originale riconoscibile dalla carta a sfondo colorato del Laboratorio. Eventuali variazioni, cancellazioni, modifiche effettuate da terzi costituiscono falsificazioni perseguibili penalmente. Duplicati dei rapporti di prova possono essere rilasciati dal Laboratorio su espressa richiesta del cliente e su essi sarà riportata la dicitura Copia Conforme. Per ogni duplicato sarà addebitata la spesa dei Diritti Fissi di Certificazione pari a euro 10,00 + IVA. I Rapporti di Prova, salvo diverse istruzioni del Cliente, saranno trasmessi per posta. Identificazione dei Metodi di Prova Su richiesta del Cliente il Laboratorio fornisce chiarimenti sui Metodi di Prova o sulle Procedure Interne del laboratorio che vengono utilizzati per l analisi. Richieste specifiche in relazione ai Metodi di Prova devono essere concordate per iscritto prima dell accettazione del campione. Il Sistema Qualità prevede un puntuale aggiornamento dei metodi adottati al fine di ottimizzare il servizio. Accreditamento ACCREDIA ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC Il Laboratorio è accreditato dal ACCREDIA ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC con il numero di accreditamento L'elenco delle prove ad oggi accreditate è consultabile sul sito o sul sito A tale proposito si precisa che l'accreditamento ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC non costituisce in alcun caso certificazione di prodotto ma attesta che la prova analitica specifica viene condotta in conformità al tale normativa tecnica. Il marchio ACCREDIA e qualunque altro riferiemnto all'accreditamento NON DEVONO essere apposti su un campione di prova o un prodotto o parte di esso o utilizzati per sottointendere la certificazione di prodotto. NON DEVONO essere utilizzati nella documentazione concernente un prodotto a meno che non venga riportata copia del rapporto. MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

3 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.3 di 7 A3. Informativa Tutela della privacy Gen.mo Cliente, in osservanza di quanto previsto dal D.Lgs n. 196 siamo a fornirle le dovute informazioni in ordine alle finalità e modalità del trattamento dei Suoi dati personali, nonché l ambito di comunicazione e diffusione degli stessi, la natura dei dati in nostro possesso e del loro conferimento. I campioni ed i dati analitici saranno dunque gestiti con la massima riservatezza ed i trattamento dei dati del Cliente avverrà nel rispetto delle disposizioni sotto descritte che il Cliente sottoscrive accettando l'offerta. La presente comunicazione fa riferimento alla procedura PG20 del Sistema Qualità e ad essa può fare riferimento per ulteriori informazioni. Finalità del trattamento La ns. Società, in qualità di titolare del trattamento dati deve possedere, archiviare e gestire dati e informazioni relativi a risultati analitici, know how di processo, prodotti e sostanze utilizzate, licenze e autorizzazioni. La conoscenza di tali dati ed informazioni sono necessari per gli adempimenti contrattuali e per fornire il servizio richiesto. Modalità del trattamento Il trattamento dei dati sarà effettuato sia in forma manuale sia con l ausilio di moderni sistemi informatici e in forma automatizzata ad opera di soggetti appositamente incaricati e quindi autorizzati. Ambito di comunicazione e diffusione I dati del Cliente, oggetto del trattamento, saranno gestiti all interno di ARCHA secondo i criteri di riservatezza propri della deontologia professionale e secondo quanto indicato nella PG20 Riservatezza dei dati e delle informazioni del ns. sistema qualità. In particolare tali criteri sono esposti nel Documento Programmatico Sulla Sicurezza dei dati dei clienti appositamente predisposto secondo quanto previsto dalla vigente legge e dalla procedura citata. Nel caso sia necessario diffondere alcune Sue informazioni all esterno le stesse saranno fornite in forma strettamente anonima. Natura del conferimento Il conferimento dei dati è per Lei obbligatorio in quanto è necessario per l assolvimento di obblighi contrattuali e per l espletamento dell incarico conferitoci. Lei potrà far valere i propri diritti come espressi dal D.Lgs n. 196 rivolgendosi al Titolare e/o Responsabile del trattamento. Soggetti autorizzati alla gestione dei dati In riferimento alla normativa vigente ed alla PG20 Riservatezza dei dati e delle informazioni si indicano di seguito i soggetti coinvolti nella gestione dei dati e delle informazioni: Titolare del trattamento dei dati: è la Laboratori ARCHA S.r.l. e di conseguenza la Direzione nella persona del Dott. Antonio Cecchi. E colui al quale competono le decisioni in ordine alle finalità e modalità del trattamento o gestione dei dati ed informazioni, nonché sull adozione di idonee misure di sicurezza volte a tutelare i dati trattati sia dal punto di vista della conservazione che dal punto di vista della riservatezza. Responsabile: Soggetti preposti dal Titolare al trattamento dei dati e che devono effettuare attività di controllo relativamente all accesso ai dati. Il Responsabile del trattamento è la Laboratori ARCHA S.r.l. e quindi la Direzione nella persona del Dott. Antonio Cecchi Incaricato: Chi, materialmente, compie le operazioni di trattamento e gestione di dati ed informazioni personali secondo le istruzioni impartitegli dal Titolare e/o dal Responsabile. Dott. Antonio Cecchi, Dott. Claudio Luchetti, Dott. Agostino Bazzichi, Dott. Fabrizio Cervelli, Rag. Cinzia Ceccarelli, Dott.ssa Francesca Gambineri, Dott.ssa Fabrizia Turchi, Dott.ssa Valeria Bevilacqua Documento Programmatico Sulla Sicurezza dei dati dei dipendenti In riferimento alla Procedura PG20 la Direzione ha predisposto un fascicolo, che prende il nome di Documento Programmatico Sulla Sicurezza dei dati dei clienti, nel quale sono definiti i criteri tecnici e organizzativi per la protezione delle aree o dei locali nei quali sono conservati documenti con i dati personali dei dipendenti, le modalità di formazione degli incaricati alla gestione, i criteri per la gestione protetta delle informazioni sulla rete hardware. Il Documento Programmatico Sulla Sicurezza è archiviato c/o la segreteria ed è a disposizione per la consultazione. MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

4 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.4 di 7 A4. Campionamento e conservazione campioni Conservazione del campione e del controcampione Il laboratorio garantisce la conservazione del campione in conformità alle metodiche analitiche previste. Se non convenuto diversamente la Laboratori ARCHA acquisisce la proprietà del campione prelevato o consegnato e garantisce la sua conservazione, o la conservazione di una aliquota contro-campione tal quale o trattato, per almeno 60 gg dalla data della certificazione. Alla scadenza il campione sarà smaltito a ns. cura secondo le norme vigenti. Laboratorio può restituire il campione residuo (non il contro-campione) qualora la richiesta del Cliente giunga entro il tempo di conservazione dello stesso. Trascorso questo periodo il Clente non potrà rivalersi in alcun modo sul Laboratorio. Indicare nella conferma d ordine, o darne avviso ai responsabili del laboratorio, se si desidera ottenere la restituzione del campione residuo. Il laboratorio non si assume nessuna responsabilità sulla rappresentatività dei campioni non prelevati dai propri operatori. Data inizio analisi In linea generale, per data di inizio analisi si intende la data di inizio analisi, entro i tempi previsti dalle relative norme tecniche (fatto salvo l onere di ARCHA di garantire idonei trattamenti di conservazione del campione). Esecuzione del campionamento Il laboratorio provvederà alla esecuzione dei campionamenti qualora questi siano citati espressamente nell'offerta. I campionamenti saranno effettuati da personale competente e qualificato secondo le metodiche indicate in offerta o secondo le metodiche standardizzate. Nella esecuzione dei campionamenti il personale del Laboratorio ha l'obbligo di rispettare le normative di sicurezza definite dal Laboratorio stesso e quelle definite dal Cliente. Per questo motivo il Cliente ha l'obbligo di dare corretta informazione sulle prescrizioni da seguire all'interno del proprio stabilimento o area e sui pericoli presenti nell'area di intervento. Nel caso in cui il cliente effettui direttamente il campionamento si prega di tener conto delle indicazioni riportate nella seguente tabella e nelle istruzioni operative di dettaglio riportate in questo documento e richiamabili attraverso i link specifici. La Laboratori ARCHA è a disposizione per fornire chiarimenti, assistenza e eventuali istruzioni di dettaglio. In ogni caso il Laboratorio si riserva di non accettare il campione quando sussistano elementi tali da rendere inappplicabile uno o più metodi delle prove previste (campione in quantità insufficiente, campione non conservato in modo idoneo fino all'ingresso in laboratorio, contenitore deteriorato o aperto, campione visibilmente non idoneo per le prove, ecc.) Vi invitiamo pertanto a comunicare ai responsabili di laboratorio la necessità o meno di ricevere tali istruzioni e la richiesta della eventuale restituzione del campione residuo al termine delle analisi. ACQUE DI SCARICO (parametri CHIMICI) ACQUE DI SCARICO (parametri BIOLOGICI) ACQUE DI POTABILI (parametri CHIMICI) ACQUE DI POTABILI (parametri BIOLOGICI) TERRENI (parametri CHIMICI) FANGHI (parametri CHIMICI) COMPOST (parametri CHIMICI) FERTILIZZANTI, AMMENDANTI e CONCIMI (parametri CHIMICI) ALIMENTI(parametri CHIMICI) ALIMENTI (parametri BIOLOGICI) MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

5 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.5 di 7 A5. Campionamento alle emissioni in atmosfera I clienti che chiedono campionamenti ed analisi alle emissioni in atmosfera devono verificare la rispondenza delle caratteristiche dei punti di emissione alla norma UNI EN 15259:2008 come di seguito descritto. Devono inoltre assicurare, ai sensi del D.Lgs 81/08 e delle norme collegate e delle prescrizioni autorizzative, che i punti di prelievo siano accessibili in sicurezza. Una guida tecnica riassuntiva è riportata nella Deliberazione n. 528 del 1 luglio 2013 B.U.R.T n. 28 del 10 luglio I tecnici di laboratorio incaricati ai campionamenti alle emissioni sono istruiti sul fatto che, in assenza delle condizioni di sicurezza, non procederanno alle operazioni di campionamento e saranno comunque addebitati i costi orari e di trasferta. Nel caso in cui le caratteristiche dei camini e dei punti di prelievo si discostino da quelli previsti dalla norma UNI EN 15259:2008 sul Rapporto di Prova sarà indicato che non si rispettano le condizioni ottimali di prelievo. Ciò non significa che i campionamenti non possono essere eseguiti né che i risultati non siano validi ai fini degli autocontrolli. Norma UNI EN 15259:2008 La norma UNI EN ISO :2013 (relativa alle misure di velocità e portata nei condotti) e la norma UNI EN :2003 (relativa al prelievo e determinazione di Polveri nelle emissioni) prevedono che i condotti di emissione e le prese di prelievo abbiano specifiche caratteristiche tra le quali preme sottolineare le seguenti: # i punti di prelievo devono essere accessibili con scale e piattaforme di lavoro fisse conformi alle normative di sicurezza 5 diametri # i punti di prelievo devono essere ubicati su un tratto rettilineo ad almeno 5 diametri prima e 5 diametri dopo punti che creano condizioni di turbolenza nel regime dei fumi, come esemplificato nella Figura 1 5 diametri # deve essere predisposto un numero di fori di prelievo adeguato per permettere una caratterizzazione conforme alle norme citate come indicato nelle tabelle seguenti: Figura 1 Condotti CIRCOLARI Diametro e punti di prelievo Figura 2 Numero di bocchelli necessari Inferiore a 35 cm 1 foro Superiore a 35 cm 2 fori a 90 Figura 2 Condotti RETTANGOLARI Superficie sezione e punti di prelievo Figura 3 Numero di bocchelli necessari Inferiore a 0,1 mq 1 foro Tra 0,1 e 1,0 mq 2 fori Tra 1,0 e 2,0 mq 3 fori Figura 3 MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

6 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.6 di 7 # Il punto di prelievo deve essere provvisto di un sistema di aggancio per le sonde e nella Figura 4 si riporta quello ottimale per le sonde utilizzate dal ns. laboratorio Figura 4 misure in mm # Il flusso di uscita deve essere verticale e libero da ostacoli (Figura 5) NO SI Figura 5 # Il punto di emissione deve essere identificato mediante un etichetta amovibile e indelebile contenente la sigla di identificazione dell emissione MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

7 CONDIZIONI E ASPETTI GENERALI DELLA FORNITURA DI SERVIZI ANALITICI MOD AQ003/PG02 Pag.7 di 7 ISTRUZIONI OPERATIVE MOD AQ 003/PG02-06 del _03_2014(1) MOD AQ003 PG02 Documento condizioni e aspetti generali della fornitura Rev06

8 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.1 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 SOMMARIO 1. SCOPO 2 2. APPLICABILITÀ 2 3. TERMINI E DEFINIZIONI 2 4. RIFERIMENTI 3 5. RESPONSABILITÀ E AGGIORNAMENTO 3 6. MODALITÀ OPERATIVE CAMPIONAMENTO ISTANTANEO CAMPIONAMENTO MEDIO COMPOSITO (24 ORE) CAMPIONAMENTO MEDIO COMPOSITO (TRIORARIO) CAMPIONAMENTO MEDIO CONTINUO CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI 5 Approvazione Firma data 11/03/2009 Verifica Firma data 11/03/2009 MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

9 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.2 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/ SCOPO Scopo della presente istruzioni è quello di definire le modalità operative per il campionamento di acque reflue, in conformità con le vigenti normative ambientali e procedure tecniche. 2. APPLICABILITÀ La presente istruzione è applicabile in caso di prelievo di campioni di acqua di scarico o potabile. 3. TERMINI E DEFINIZIONI Campionamento Istantaneo il prelievo di un singolo campione in un unica soluzione in un punto determinato ed in un tempo molto breve. Campionamento Medio consiste nell ottenere un campione effettuando prelievi in un dato intervallo di tempo (ad esempio ogni 3, 6, 12, 24 ore) in maniera continua o discontinua, proporzionale o non alla portata dell effluente. La scelta della durata del campionamento, del numero dei prelievi e della loro frequenza sarà stabilita in funzione della variabilità delle caratteristiche quali-quantitative dell effluente e quindi può essere: - CAMPIONAMENTO MEDIO COMPOSITO Si ottiene mescolando un numero di campioni istantanei prelevati ad opportuni intervalli di tempo, in modo proporzionale o non alla portata; - CAMPIONAMENTO MEDIO-CONTINUO Si ottiene prelevando in maniera continua e per un dato intervallo di tempo, una porzione dell effluente, proporzionale o non alla portata del medesimo Campione Medio 24 Ore Campione medio definito dal D.Lgs 152/06 per il campionamento rappresentativo di acque reflue urbane. Si tratta di un campione medio composito della durata di 24 ore. Campione Medio Triorario Campione medio definito dal D.Lgs 152/06 per il campionamento rappresentativo di acque industriali. Si tratta di un campione medio composito della durata di 3 ore. MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

10 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.3 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/ RIFERIMENTI D.Lgs 152/06 APAT CNR IRSA Parte Generale Pagg UNI EN ISO 5667: RESPONSABILITÀ E AGGIORNAMENTO L aggiornamento della presente istruzione e le responsabilità della corretta applicazione è competenza del Responsabile Divisione Chimica. 6. MODALITÀ OPERATIVE 6.1. CAMPIONAMENTO ISTANTANEO Si effettua prelevando l aliquota di campione necessario all analisi direttamente nei contenitori per il campionamento. Utilizzare: o o Campionatori a bicchiere ( mescino ) Bottiglia idonea al parametro da analizzare Riempire il contenitore almeno 2 volte e gettare il liquido raccolto (avvinare). Passare l eventuale tappo del contenitore sotto il refluo (avvinare) Passare il contenitore a velocità costante attraverso il flusso in maniera che si riempia completamente alla fine del passaggio. Nel caso in cui con un solo passaggio del bicchiere non si riesca a coprire l intera ampiezza del flusso di liquido, occorrerà ripetere l operazione un numero sufficiente di volte. Richiudere il contenitore con il tappo appositamente avvinato con il refluo da campionare 6.2. CAMPIONAMENTO MEDIO COMPOSITO (24 ORE) Si effettua prelevando l aliquota di campione necessario nell arco delle 24 ore ad intervalli prestabiliti (in genere oraria). Utilizzare: o o Campionatori a bicchiere ( mescino ) Bottiglia idonea al parametro da analizzare MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

11 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.4 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 Riempire il contenitore almeno 2 volte e gettare il liquido raccolto (avvinare). Passare l eventuale tappo del contenitore sotto il refluo (avvinare) Passare il contenitore a velocità costante attraverso il flusso in maniera che si riempia completamente alla fine del passaggio. Nel caso in cui con un solo passaggio del bicchiere non si riesca a coprire l intera ampiezza del flusso di liquido, occorrerà ripetere l operazione un numero sufficiente di volte. Richiudere il contenitore con il tappo appositamente avvinato con il refluo da campionare Ripetere l operazione all intervallo di tempo prestabilito Raccogliere le aliquote prelevate in un unico contenitore o trasportare i contenitori separati in laboratorio avendo cura di indicare sull etichetta l orario del prelievo 6.3. CAMPIONAMENTO MEDIO COMPOSITO (TRIORARIO) Si effettua prelevando l aliquota di campione necessario nell arco di 3 ore ad intervalli prestabiliti (in genere orario, il primo a tempo zero). Utilizzare: o o Campionatori a bicchiere ( mescino ) Bottiglia idonea al parametro da analizzare Riempire il contenitore almeno 2 volte e gettare il liquido raccolto (avvinare). Passare l eventuale tappo del contenitore sotto il refluo (avvinare) Passare il contenitore a velocità costante attraverso il flusso in maniera che si riempia completamente alla fine del passaggio. Nel caso in cui con un solo passaggio del bicchiere non si riesca a coprire l intera ampiezza del flusso di liquido, occorrerà ripetere l operazione un numero sufficiente di volte. Richiudere il contenitore con il tappo appositamente avvinato con il refluo da campionare Ripetere l operazione all intervallo di tempo prestabilito Raccogliere le aliquote prelevate in un unico contenitore o trasportare i contenitori separati in laboratorio avendo cura di indicare sull etichetta l orario del prelievo 6.4. CAMPIONAMENTO MEDIO CONTINUO Si effettua prelevando i campioni per un arco di tempo prestabilito, in maniera continua. Utilizzare: o o Pompa peristaltica Bottiglia idonea al parametro da analizzare MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

12 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.5 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 Si imposta la portata della pompa al flusso definito in base alla portata dell effluente e si raccoglie in modo continuo il campione in un recipiente di opportuna capacità, dipendente dalla portata e dal tempo di campionamento. Il contenitore viene trasportato in laboratorio secondo le seguenti modalità Scopo della presente istruzioni è quello di definire le modalità operative per il campionamento di acque derivanti da pozzi o piezometri in conformità con le vigenti normative ambientali e procedure tecniche CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI Per ottenere maggiori garanzie di stabilità del campione è opportuno eseguire, in tutti quei casi in cui l analisi deve essere effettuata sul campione filtrato, la filtrazione entro le 24 ore successive al prelievo utilizzando filtri in acetato di cellulosa o in policarbonato con porosità pari a 0,45 μm inoltre è necessario avere cura di conservare il campione filtrato e stabilizzato secondo le modalità indicate nella seguente tabella. I campioni che non necessitano di filtrazione dovranno essere comunque conservati in funzione del parametro da analizzare ed, eventualmente stabilizzati secondo la seguente Tabella. MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

13 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.6 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 PARAMETRO CONTENITORE STAB. Acidità e alcalinità REFR. 2 C<T<5 C RIPARO DALLA LUCE QUANTITA ml DURATA MASSIMA CONS. - SI h - Aldeidi - SI SI h - AOX (composti alogenati organici adsorbibili) Azoto ammoniacale Azoto nitrico Azoto nitroso BOD METALLI (tutti tranne MERCURIO) Solventi aromatici (BTEX) Acidificazione a ph < 2 con acido nitrico Non stabilizzare se analizzato entro 6 ore altrimenti portare a ph 2 con H2SO4 SI SI gg SI h NOTE Analizzare il più presto possibile. Per conservazioni più lunghe acidificazione a ph<2 - SI h - - SI h Analizzare il più presto possibile - SI h - Acidificazione con HNO3 a ph < mese - SI h Nel caso di utilizzo della tecnica degli idruri dovrebbe essere impiegato HCl. Riempire il contenitore fino all orlo METODO DI PROVA APAT CNR IRSA 2010 APAT CNR IRSA 5010 Metodo interno UNI EN ISO 14911:2001 APAT CNR IRSA 3030 UNI EN ISO :2009 APAT CNR IRSA 4020 UNI EN ISO :2009 APAT CNR IRSA 4020 Metodo interno APAT CNR IRSA 5120 UNI EN ISO 11855:2000 APAT CNR IRSA 3020 APAT CNR IRSA 5140 MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

14 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.7 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 PARAMETRO CONTENITORE STAB. REFR. 2 C<T<5 C RIPARO DALLA LUCE QUANTITA ml DURATA MASSIMA CONS. NOTE METODO DI PROVA COD (Domanda Chimica di Ossigeno) (Preferibile vetro per bassi valori di COD) Acidificazione a ph < 2 con H2SO4 SI SI gg - ISO 15705:2002 APAT CNR IRSA 5130 Durezza - SI h - APAT CNR IRSA 2040 A ANIONI: Bromuri, Cloruri, Fosfati, o Solfati - SI mese - UNI EN ISO :2009 APAT CNR IRSA 4020 Fenoli Aggiunta di H2SO4 fino a ph< 2 SI mese - APAT CNR IRSA 5070 A1 Metodo interno UNI EN ISO :2009 Fluoruri PLASTICA SI settimana - Cloro attivo libero - SI SI h - APAT CNR IRSA 4020 APAT CNR IRSA 4080 Conducibilità - SI h Analizzare sul posto se possibile UNI EN 27888:1995 APAT CNR IRSA 2030 Cianuri totali Aggiungere NaOH fino a ph > 12 SI SI La tecnica di conservazione dipende dal metodo di analisi da utilizzare. APAT CNR IRSA 4070 Metodo interno MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

15 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.8 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 PARAMETRO CONTENITORE STAB. Grassi e oli animali e vegetali, Idrocarburi Indice di idrocarburi Carbonati/bicarbonati Azoto Totale Azoto Organico Mercurio Solidi sedimentabili LAVATO CON IL SOLVENTE LAVATO CON IL SOLVENTE BOROSILICATO BOROSILICATO Aggiungere HCl fino a ph< 2 Aggiungere HCl fino a ph< 2 REFR. 2 C<T<5 C RIPARO DALLA LUCE QUANTITA ml DURATA MASSIMA CONS. SI mese NOTE Se possibile estrarre sul posto METODO DI PROVA APAT CNR IRSA 5160 A1 + A2 SI mese - UNI EN ISO : SI h - - SI SI h - SI SI h Acidificazione con 5 ml/l di HNO3 conc. e aggiunta di 10 ml/l di KMnO4 50g/l SI mese Non acidificare, se deve essere determinata l ammoniaca libera sullo stesso campione. Non acidificare, se deve essere determinata l ammoniaca libera sullo stesso campione. Per conservazioni più lunghe filtrare e stabilizzare con 50 ml/l di K2Cr2O7 4 g/l in HNO3 5 M Analizzare il più presto possibile APAT CNR IRSA 2010 APAT CNR IRSA 5030 APAT CNR IRSA 4020 APAT CNR IRSA 5030 APAT CNR IRSA 3200 A1 APAT CNR IRSA 2090 C Solidi sospesi totali Analizzare il più presto possibile APAT CNR IRSA 2090 B MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

16 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.9 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 PARAMETRO CONTENITORE STAB. REFR. 2 C<T<5 C RIPARO DALLA LUCE QUANTITA ml DURATA MASSIMA CONS. NOTE METODO DI PROVA CATIONI: Calcio, Litio Magnesio, Potassio, Sodio (Li: solo con metodo UNI EN ISO 14911:2001), PLASTICA Acidificazione a ph < 2 con HNO settimana In alcuni casi è indicato filtrare sul campo il campione- UNI EN ISO 14911:2001 APAT CNR IRSA 3030 Cromo esavalente - SI h Filtrare Odore - SI h Pesticidi organoclorurati PCB ph Sostanze Organiche Volatili (SOV) clorurate 0,5 ml di sol. al 10%. di Tiosolfato di Na in presenza di acque con residui di cloro (Metodo EPA) 0,5 ml di sol. al 10%. di Tiosolfato di Na in presenza di acque con residui di cloro (Metodo EPA) SI SI 2000 Metodo APAT 48 h Metodo EPA 7 giorni SI SI SI h La prova può essere effettuata sul posto (determinazione qualitativa). Estrarre il prima possibile 40 giorni dopo l estrazione Analizzare il prima possibile Riempire il contenitore fino all orlo APAT CNR IRSA 3150 C APAT CNR IRSA 2050 EPA 3510C EPA 8270D 2007 APAT CNR IRSA 5060 EPA 3510C EPA 8270D 2007 ISO 10523:2008 APAT CNR IRSA 2060 APAT CNR IRSA 5150 MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

17 Numero 013 CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO E POTABILI Pag.10 di 10 Assicurazione Qualità Rev. 01 del 11/03/2009 PARAMETRO CONTENITORE STAB. REFR. 2 C<T<5 C RIPARO DALLA LUCE QUANTITA ml DURATA MASSIMA CONS. IPA - SI SI h NOTE Dopo l estrazione 40 giorni Clorobenzeni - SI SI Nitrobenzeni - SI SI Ammine aromatiche Fenoli e fenoli clorurati Solfuri Solfiti - SI SI SI SI Acetato di zinco e NaOH fino a ph> settimana - - SI h - METODO DI PROVA EPA 3510C EPA 8270D 2007 APAT CNR IRSA 5080 EPA 3510C EPA 8270D 2007 EPA 3510C EPA 8270D 2007 EPA 3510C EPA 8270D 2007 EPA 3510C EPA 8270D 2007 APAT CNR IRSA 4160 Metodo interno Metodo interno APAT CNR IRSA 4150A Metodo interno Tensioattivi Torbidità - SI h Per conservazioni più lunghe (fino a 1 mese) aggiungere 1 % v/v di formaldeide 37 %. - SI SI h - APAT CNR IRSA 5170 APAT CNR IRSA 5180 APAT CNR IRSA 2110 MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO_013 Campionamento acque di scarico e potabili Rev01 del 11_03_2009

18 ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL PRELIEVO DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO O DI SCARICO PER ANALISI MICROBIOLOGICHE Numero 502 Pag.1 di 5 Rev. 02 del 14/01/2008 SOMMARIO 1. SCOPO APPLICABILITÀ TERMINI E DEFINIZIONI RIFERIMENTI RESPONSABILITÀ E AGGIORNAMENTO MODALITÀ OPERATIVE INTERFERENZE PROCEDIMENTO Prelievo da linea o scarico Prelievo da pozzetti o serbatoi Campionamento per la ricerca di Legionella pneumophila Trasporto al laboratorio Regole di carattere generale Verbale di campionamento... 4 Approvazione Firma data 14/01/2008 Verifica Firma data 14/01/2008 MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO502 acque potabili o di scarico Rev02 del 14_01_2008

19 1. SCOPO ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL PRELIEVO DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO O DI SCARICO PER ANALISI MICROBIOLOGICHE Numero 502 Pag.2 di 5 Rev. 02 del 14/01/2008 Scopo della presente istruzione è quello di fornire una rapida guida per il campionamento di acque destinate all'analisi microbiologica; prelievo di campioni di varia natura ai fini della valutazione della contaminazione da parte di Legionella di ambienti idrici artificiali. 2. APPLICABILITÀ La presente istruzione è applicabile al campionamento di acque destinate all'analisi microbiologica; prelievo di campioni di varia natura ai fini della valutazione della contaminazione da parte di Legionella di ambienti idrici artificiali. 3. TERMINI E DEFINIZIONI - 4. RIFERIMENTI Manuale UNICHIM n 92/77 punto 5 (pag. 14); Manuale UNICHIM n. 157:1988; UNI 10674:1998; UNI EN :1996; UNI EN :1996; M.U. 1037:2002; Documento 4 aprile 2000, pag. 12 G.U. n. 103 del 05/05/2000; UNI EN ISO RESPONSABILITÀ E AGGIORNAMENTO L aggiornamento della presente istruzione e le responsabilità della corretta applicazione è competenza dei Responsabili della Divisione Biologica e del Responsabile della Qualità. 6. MODALITÀ OPERATIVE 6.1. INTERFERENZE Nel caso si ricerchino batteri solfo-riduttori non addizionare sodio tiosolfato anche se ci si trova in presenza di agenti ossidanti (cloro etc.) MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO502 acque potabili o di scarico Rev02 del 14_01_2008

20 ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL PRELIEVO DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO O DI SCARICO PER ANALISI MICROBIOLOGICHE Numero 502 Pag.3 di 5 Rev. 02 del 14/01/ PROCEDIMENTO Prelievo da linea o scarico Lasciar fluire l'acqua dalla linea campione o dallo scarico per almeno 5 minuti oppure per un tempo necessario a ricambiare l'intero sistema Chiudere l'erogatore e fiammeggiarlo con una torcia finché non si riscalda a sufficienza da garantirne la sterilizzazione. Usare una bottiglia precedentemente sterilizzata in autoclave a 121 C per 15' e addizionata di sodio tiosolfato (soluzione al 10%, 0.1 ml per ogni 100 ml di campione) se l'acqua da campionare contiene cloro libero od altri agenti ossidanti. Aprire l'erogatore, togliere il tappo dalla bottiglia e tenerla dal fondo evitando di toccare il collo. Portare rapidamente la bottiglia sotto il flusso e riempirla per 3/4. Chiudere rapidamente col tappo evitando, durantre questa operazione di toccare con le mani tappo e collo Prelievo da pozzetti o serbatoi Per quanto riguarda l'utilizzo o meno di sodio tiosolfato far riferimento al paragrafo precedente. Togliere il tappo dalla bottiglia tenendola per il fondo e capovolta. Tenere il tappo in mano, immergere la bottiglia capovolta, portarla rapidamente in direzione orizzontale e riempirla con un movimento di trascinamento tenendo la bocca rivolta in direzione del flusso. Farla emergere diritta e piena d'acqua. Buttar via immediatamente la parte superiore finché non sia raggiunto il livello di 3/4 e chiudere col tappo con le modalità specificate sopra Campionamento per la ricerca di Legionella pneumophila 1) Acque Prelevare campioni omogenei in idonei contenitori sterili contenenti opportune quantità di tiosolfato di sodio (vd. punto a.). Per la ricerca in condizioni di utilizzo prelevare, preferibilmente dal circuito dell acqua calda, senza flambare il punto di campionamento e senza far scorrere l acqua. Per una ricerca sulla colonizzazione dell impianto far scorrere l acqua per 3-5 minuti e flambare il punto di sbocco. Il volume minimo consigliato è di 1 litro. Una volta prelevati, i campioni devono essere protetti dalla luce solare e consegnati al laboratorio entro le 24 ore successive. Il trasporto può essere eseguito a temperatura ambiente. 2) Altri materiali Depositi: prelevare dallo scarico, oppure dal fondo della raccolta di acqua dopo avere eliminato l acqua dall alto. Raccogliere in recipienti sterili. MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO502 acque potabili o di scarico Rev02 del 14_01_2008

21 ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL PRELIEVO DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO O DI SCARICO PER ANALISI MICROBIOLOGICHE Numero 502 Pag.4 di 5 Rev. 02 del 14/01/2008 Incrostazioni: prelevare da tubature o serbatoi, staccando meccanicamente il materiale depositato all interno. Raccogliere in recipienti sterili. Tamponi: con un tampone sterile raccogliere il materiale depositato sulle superfici interne. Conservare in recipiente sterile con tappo a vite (provetta) contenente 2 ml di acqua dell impianto. Filtri: effettuare il controllo su filtri utilizzati da diverso tempo e non lavati di recente. Prelevare il filtro e conservarlo in un sacchetto di materiale plastico Trasporto al laboratorio. I campioni devono essere trasportati mediante contenitori refrigerati a temperature inferiori a temperatura di 5 ±3 C. Nel caso in cui il trasporto non venga effettuato immediatamente conservare il campione i frigorifero I campioni devono essere analizzati entro 24 ore, di conseguenza, entro tale lasso di tempo debbono pervenire al laboratorio Regole di carattere generale. Prima del prelievo applicare sulla bottiglia destinata a contenere il campione l etichetta adesiva MODAQ007 PG08. Al momento del prelievo annotare il nome del campione sull etichetta campione. Rilevare la temperatura del campione ed annotarla sul Verbale di campionamento. Al momento del prelievo compilare sul Verbale di campionamento (Mod AQ015 PG18) i campi previsti dal punto f. Annotare nel campo NOTE qualsiasi episodio che possa influenzare l esito dell analisi. Nel caso non venga redatto il Verbale di campionamento, annotare in etichetta tutte le informazioni indicate al punto f. Qualora lo si ritenga necessario (soprattutto nel caso di acque di scarico) compilare sull etichetta il campo INDICAZIONI DI PERICOLO Verbale di campionamento Compilare nel Verbale di campionamento i seguenti campi obbligatori: Committente Data di esecuzione Ora di esecuzione Natura del campione Nome campione Temperatura (se applicabile) Punto di prelievo Condizioni di trasporto MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO502 acque potabili o di scarico Rev02 del 14_01_2008

22 ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL PRELIEVO DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO O DI SCARICO PER ANALISI MICROBIOLOGICHE Numero 502 Pag.5 di 5 Rev. 02 del 14/01/2008 Tecnico campionatore I seguenti Campi sono, invece, opzionali e possono essere compilati se ritenuto necessario: Referente aziendale Ora di consegna al laboratorio Note Firma referente aziendale MOD. AQ 007/PG11 del 22/06/2005 IO502 acque potabili o di scarico Rev02 del 14_01_2008

23 Numero 007 CAMPIONAMENTO TERRENI O RIFIUTI DA CUMULO Pag.1 di 7 Rev. 03 del 18/10/2011 SOMMARIO 1. SCOPO APPLICABILITÀ TERMINI E DEFINIZIONI RIFERIMENTI RESPONSABILITÀ E AGGIORNAMENTO MODALITÀ OPERATIVE VALUTAZIONE PRELIMINARE DELL OMOGENEITA DEL CUMULO PRELIEVO DEI CAMPIONI PRIMARI Prelievo dinamico Prelievo statico CAMPIONAMENTO IN TRIPLO CONFEZIONAMENTO E TRASPORTO CONSERVAZIONE DECONTAMINAZIONE DELLE ATTREZZATURE PER IL PRELIEVO... 7 Approvazione Verifica Firma data 18/10/2011 Firma 18/10/2011 data MOD. AQ 007/PG11 01 del 22/06/2005 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo Rev03 del 18_10_2011

24 Numero 007 CAMPIONAMENTO TERRENI O RIFIUTI DA CUMULO Pag.2 di 7 Rev. 03 del 18/10/ SCOPO Scopo della presente istruzioni è quello di definire le modalità operative per il campionamento dei terreni o rifiuti da cumuli. 2. APPLICABILITÀ La presente istruzione è applicabile in caso di prelievo di campioni di: - terreni - rifiuti - fanghi - compost - fertilizzanti, ammendanti e concimi da cumuli effettuati con lo scopo di caratterizzare dal punto di vista merceologico e/o chimico il materiale. 3. TERMINI E DEFINIZIONI Campione Primario: si intende il campione rappresentativo del suolo che si vuole campionare PRIMA che questo venga eventualmente suddiviso in aliquote diverse. Campionamento Statico: si intende l esecuzione di un campione da un cumulo già formato. Campionamento Dinamico: si intende l esecuzione di un campione durante la formatura di un cumulo. Quartatura: metodo di campionamento, illustrato nella figura seguente, che permette di ottenere un campione omogeneamente distribuito attraverso un sistema di mescolamento capace di aumentarne la rappresentatività. MOD. AQ 007/PG11 01 del 22/06/2005 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo Rev03 del 18_10_2011

25 Numero 007 CAMPIONAMENTO TERRENI O RIFIUTI DA CUMULO Pag.3 di 7 Rev. 03 del 18/10/2011 Figura 1: metodo di campionamento denominato quartatura. 4. RIFERIMENTI D.Lgs 5 febbraio 1997, n. 22 D.Lgs. 152/06 PARTE QUARTA DM 13/09/1999 SO 248 GU n /10/1999 Norma UNI 10802: RESPONSABILITÀ E AGGIORNAMENTO L aggiornamento della presente istruzione e le responsabilità della corretta applicazione è competenza del Responsabile Divisione Chimica. MOD. AQ 007/PG11 01 del 22/06/2005 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo Rev03 del 18_10_2011

26 Numero 007 CAMPIONAMENTO TERRENI O RIFIUTI DA CUMULO Pag.4 di 7 Rev. 03 del 18/10/ MODALITÀ OPERATIVE 6.1. VALUTAZIONE PRELIMINARE DELL OMOGENEITA DEL CUMULO Dal momento che lo scopo principale è quello di ottenere un campione effettivamente rappresentativo, il primo stadio del campionamento consiste appunto nella valutazione della omogeneità del materiale contenuto nel cumulo, al fine di determinare il numero di campioni individuali necessari per tale finalità. In caso di evidenziazione di elementi di eterogeneità (morfologia, colore, caratteristiche merceologiche o litologiche) è anche necessaria una stima delle diverse frazioni PRELIEVO DEI CAMPIONI PRIMARI Prelievo dinamico La condizione più favorevole per la caratterizzazione è ovviamente quella che si ha quando il cumulo è in formazione, cioè quando sono in corso le operazioni di movimentazione del materiale (ad esempio durante uno scavo). In queste circostanze la forma di campionamento di gran lunga più efficace sotto il profilo della rappresentatività consiste nel prelevare campioni di terreno o rifiuto direttamente dalla benna del mezzo escavatore (uno per ogni bennata o uno ogni 3 o 5, in funzione dell omogeneità apparente del materiale). Se il materiale è omogeneo si possono raccogliere i singoli campioni in un unico contenitore (tipicamente un sacco di plastica o un barattolo in vetro a tenuta), ovvero raccogliere i campioni separatamente. Questa seconda modalità, pur se più complessa, offre la possibilità di formare in laboratorio un campione composito (media dei campioni) ed al tempo stesso di approfondire eventuali indagini su campioni individuali specifici. Per campionamenti da cumuli in cui si sospetti, magari per esecuzione di alcuni saggi preliminari, che lo strato superficiale non sia rappresentativo del contenuto del cumulo, si può rendere necessario il trasferimento del cumulo mediante escavatore. Durante questa fase di movimentazione si può quindi applicare il criterio di campionamento sopra descritto Prelievo statico Le operazioni di campionamento da un cumulo pre-formato possono avvenire sostanzialmente con due tecniche: campionamento superficiale campionamento per trivellazione In entrambi i casi, a mezzo di una paletta metallica pulita, si esegue un certo numero di campioni puntuali di materiale su tutta l area esposta del cumulo, in maniera equidi stanziata e secondo il metodo della quartatura, dividendo quindi idealmente il cumulo in 4 parti. MOD. AQ 007/PG11 01 del 22/06/2005 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo Rev03 del 18_10_2011

27 Numero 007 CAMPIONAMENTO TERRENI O RIFIUTI DA CUMULO Pag.5 di 7 Rev. 03 del 18/10/2011 Su ogni parte si preleva, in funzione delle dimensioni, un certo numero di aliquote che andranno a costituire i campioni primari (in definitiva raccoglierò 4 sacchi, ovvero 4 campioni primari). Il numero dei campioni singoli da prelevare per ogni quarto virtuale, per garantire la rappresentatività del campione, è vincolato ai criteri di disponibilità, accessibilità e eterogeneità/omogeneità della matrice da campionare; la quantità minima di campione da avviare al laboratorio e di almeno 1kg. Tale quantità minima deve essere aumentata in relazione a: numero e tipo di determinazioni analitiche da effettuare; rapporto solido-liquido; struttura fisica e dimensioni della pezzatura/granulometria. La trivellazione permette di penetrare all interno del cumulo e di campionare il materiale lungo un asse predefinito. Analogamente al campionamento dinamico, se il materiale è omogeneo si possono raccogliere i singoli campioni in un unico contenitore (tipicamente un sacco di plastica o un barattolo in vetro a tenuta), ovvero raccogliere i campioni separatamente. Questa seconda modalità, pur se più complessa, offre la possibilità di formare in laboratorio un campione composito (media dei campioni) ed al tempo stesso di approfondire eventuali indagini su campioni individuali specifici CAMPIONAMENTO IN TRIPLO Di seguito viene descritta la modalità corrispondente al CAMPIONAMENTO IN CONTRADDITTORIO, che costituisce la procedura più articolata, da semplificare in casi di analisi di parte. Al fine di garantire la rappresentatività del campionamento, che viene eseguito IN TRIPLO, il materiale oggetto del campionamento (Campione Primario) viene steso inizialmente su un unico telo in PE avente dimensioni idonee per consentirne la disgregazione manuale e l omogenizzazione mediante quartatura. Questa operazione viene eseguita come segue: 1. il campione viene distribuito in uno strato omogeneo sul telo e poi diviso virtualmente in quattro porzioni tracciando un solco a croce al centro dello strato; 2. ognuno dei quarti viene rimescolato più volte con la paletta e trasferito in altra parte del telo; 3. questa operazione viene ripetuta per gli altri tre quarti; 4. si rimescola completamente il campione e si ripete la procedura indicata al punto 1. L operazione verrà condotta facendo uso di una paletta metallica pulita (vedi punto 6.4.). Prima del trasferimento del campione nei tre diversi contenitori occorre valutare attentamente la quantità di campione disponibile, al fine di non usare contenitori troppo grandi. Il contenitore deve essere infatti riempito in modo completo dal campione. Dal momento in cui la quantità minima di campione generalmente necessaria per i controlli analitici è di almeno 1 kg, è necessario che il Campione Primario sia costituito da almeno 3 kg di suolo. MOD. AQ 007/PG11 01 del 22/06/2005 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo Rev03 del 18_10_2011

28 Numero 007 CAMPIONAMENTO TERRENI O RIFIUTI DA CUMULO Pag.6 di 7 Rev. 03 del 18/10/2011 Dal momento che, con la quartatura si ottengo quattro quarti di campione, per il riempimento dei contenitori ci si regola come segue: facendo uso della paletta metallica pulita si effettua un prelievo di una aliquota per ognuno dei quarti e la si colloca nel primo contenitore; si ripete l operazione per la raccolta del campione da introdurre nel secondo contenitore, e così via per il terzo; si ripete, ove necessario, l intero ciclo, una seconda o terza volta fino a completo riempimento dei contenitori La procedura di omogeneizzazione del campione primario richiede particolari accorgimenti nei casi in cui si debbano determinare parametri che sono suscettibili di variazione, come le SOV, a seguito della manipolazione del campione. Il metodo di quartatura sopra descritto è infatti inadeguato allo scopo. Si ricorre, in questi casi, nel tempo più breve possibile dopo il prelievo del materiale, al trasferimento dell aliquota prescelta all interno di un capiente sacchetto di plastica, che viene chiuso ermeticamente. In modo manuale, senza contatto diretto con il campione, si procede quindi alla disgregazione di eventuali grumi (tipici nelle matrici argillose) e ad un rimescolamento del campione in modo da renderlo il più omogeneo possibile. Terminata questa fase si apre il sacchetto ed, a mezzo di una paletta pulita, si procede al riempimento dei TRE contenitori in modo da dosare una aliquota per volta in ciascuno di essi, in modo sequenziale e fino a completo riempimento del contenitore, che viene infine chiuso mediante tappo a vite previa interposizione tra il tappo e la parte filettata del contenitore di un foglio di alluminio. Una ulteriore variante riguarda il prelievo di campioni indisturbati. Qualora si presentasse una eventualità del genere occorre tenere in debita considerazione che la raccolta di un campione indisturbato presenta alcuni elementi di complessità aggiuntiva per garantire la suddivisione in più aliquote ugualmente rappresentative. Dalle singole bennate o dal cumulo vengono prelevate direttamente le aliquote da distribuire in contenitori separati. Ogni prelievo viene distribuito proporzionalmente nei vari contenitori (nel caso di campionamento in doppio o in triplo), senza ulteriori pretrattamenti CONFEZIONAMENTO E TRASPORTO Come contenitori per la raccolta dei campioni si usano abitualmente barattoli in vetro muniti di tappo a vite a tenuta, barattoli in polietilene o polipropilene muniti di contro tappo e tappo a vite o sacche in materiale plastico. Il trasporto dei campioni deve essere effettuato all interno di scatole o cassette in plastica assicurandosi di mantenerne l integrità durante il viaggio. Nel caso in cui il Protocollo Analitico preveda la MOD. AQ 007/PG11 01 del 22/06/2005 IO_007 Campionamento terreni o rifiuti da cumulo Rev03 del 18_10_2011

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