Scuola e Disabilità. 1 dicembre 2012 a cura di Fabrizia Capitani

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1 Scuola e Disabilità 1 dicembre 2012 a cura di Fabrizia Capitani

2 A settembre. al suono delle campanella di inizio anno scolastico i mass media hanno riportato dati allarmanti su i tagli alla scuola, l alta frequenza di barriere architettoniche presenti negli edifici scolastici, il ricorso all autorità giudiziaria da parte di numerosi genitori per veder garantiti i diritti dei figli disabili.

3 Il Ministero dell Istruzione negli stessi giorni assicurava che erano state confermate tutte le dotazioni organiche dello scorso anno. La legge n. 111 del 15 luglio 2001 (art. 19, comma 7) prevedeva il non superamento della dotazione dell anno scolastico 2011/2012. Inoltre, essendo terminato il triennio di riduzioni (previsto dall art. 64), nessun taglio era stato operato nell anno scolastico 2012/2013. Purtroppo questi dati sono incompleti: l integrazione a scuola delle persone con disabilità non si riduce alla presenza o meno dell insegnante di sostegno ma ad esempio è completata dalla presenza del personale educativo, del servizio di trasporto scolastico a carico degli Enti Locali, che hanno subito una drastica riduzione dei bilanci.

4 Eppure siamo l unico paese europeo ad aver superato il modello delle scuole speciali: lo frequenta solo lo 0,01 % degli alunni disabili. Dato evidenziato in un rapporto, «Education and disability», redatto nei mesi scorsi per la Commissione europea dal Nesse, Network indipendente di esperti in scienze sociali ed educazione, che ha analizzato il percorso scolastico dei ragazzi con disabilità nei 27 Stati dell Unione.

5 Ripercorrere le tappe che ci hanno portato al nostro sistema scolastico.. Prima della Costituzione. Furono le leggi Casati 1859, Coppi 1877, Orlando 1904, Credaro 1911, a stabilire per le persone minori d età l istruzione obbligatoria ma nessuna di esse parla di disabilità. Solo la Riforma Gentile del 1923 stabilisce che l istruzione dei ciechi e dei sordi è obbligatoria con la frequenza di apposite istituzioni scolastiche.

6 L istruzione una questione separata Il Testo Unico delle leggi sull istruzione elementare del febbraio 1928 ed i regolamenti approvati successivamente ribadiscono l obbligo scolastico per i ciechi ed i sordi da impartirsi in scuole speciali e l istituzione di classi differenziali dove potevano essere accolti anche alunni indisciplinati le cui cause potevano derivare da anomalie psichiche.

7 Una definizione di disabilità da un passato recente. Quando gli atti di permanente indisciplina siano tali da lasciare il dubbio che possano derivare da anormalità psichiche, il maestro può, su parere conferme dell ufficiale sanitario, proporre l allontanamento definitivo dell alunno al direttore didattico, governativo o comunale,

8 il quale curerà l assegnazione dello scolaro alle classi differenziali che siano istituite nel comune o, secondo i casi, d accordo con la famiglia, inizierà le pratiche opportune per il ricovero in istituti per la educazione dei corrigendi. (Art. 415 del Regolamento Generale approvato con R. D. n del 26 aprile 1928).

9 La Costituzione Crea le premesse per una diversa evoluzione della legislazione scolastica riconoscendo: parità di diritti a tutti i cittadini (art. 3); l istruzione scolastica per tutti (art. 34); il diritto all educazione e alla formazione professionale per gli inabili e i minorati (art. 38).

10 Ma..nel corso degli anni Sessanta i provvedimenti legislativi e circolari approvati che si occupano di alunni con handicap non prevedono la frequenza nella scuola comune. Infatti la legge istitutiva della scuola media unica nel 1962 e la scuola materna statale nel 1968 prevedono l istituzione di classi differenziali e classi di aggiornamento per la prima e sezioni speciali o scuole speciali nella seconda.

11 Dall inserimento all integrazione Nel 1971 la legge n.118 Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili" pur occupandosi prevalentemente di assistenza economica e Sanitaria riconosce per la prima volta il diritto all istruzione nella scuola comune disponendo provvedimenti per assicurarne la frequenza, anche alle istituzioni prescolastiche ed ai doposcuola.

12 L art. 28 intitolato Provvedimenti per la frequenza scolastica stabilisce che ai mutilati e invalidi civili che frequentino la scuola dello obbligo o i corsi di addestramento professionale finanziati dallo Stato verranno assicurati: a)il trasporto gratuito

13 b) l abbattimento delle barriere architettoniche.

14 c) l assistenza durante l orario scolastico per i casi più gravi.

15 Pur essendo innovativa, non settoriale e per la prima volta organica, la legge 118/71 ha dei limiti: non dispone l abrogazione delle norme preesistenti sulle classi differenziali e sulle scuole speciali. Consente, inoltre, la possibilità di istituire classi normali, quali sezioni staccate dalla scuola statale, presso istituti e centri di riabilitazione.

16 solo verso la fine degli anni 70 Con l emanazione della legge 517 del 1971 si delinea per la scuola elementare e media un quadro preciso: la scuola attua forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap (art. 2) assicurando la necessaria integrazione specialistica, il servizio sociopsicopedagogico e forme particolare di sostegno secondo le rispettive competenze dello Stato e degli enti locali preposti. Sono abrogate tutte le norme in contrasto con le disposizioni sopracitate. Riconosce l importanza di interventi educativi individualizzati e finalizzati al pieno sviluppo della personalità degli alunni, prevede l attività di gruppo anche tra classi normali, consente di svolgere attività integrative nell ambito della programmazione educativa e indica criteri per l utilizzazione degli insegnanti di sostegno.

17 Per la prima volta non si parla più di inserimento ma di INTEGRAZIONE non ci si riferisce più a distinte categorie di disabili ma A TUTTI I PORTATORI I HANDICAP

18 La legge quadro 104/1992 Nel diritto allo studio dei disabili rappresenta una tappa fondamentale perché supera le norme settoriali e vengono individuati condizioni e strumenti affiché tale diritto sia esigibile IN OGNI CONTESTO SCOLASTICO. La legge oltre a enunciare prìncipi da rendere operativi con leggi regionali, comprende anche innovative disposizioni operative.

19 Per la prima volta sul piano legislativo si garantisce: - l inserimento in asilo nido dei bambini handicappati. - Il diritto allo studio e alla frequenza scolastica nelle sezioni e classi comuni della scuola di ogni ordine, grado e nelle università. - a prescindere dallo stato di gravità.

20 Le disposizioni operative contenute nella legge 104 Attestazione di alunno in situazione di handicap Diagnosi funzionale Piano educativo individualizzato Profilo dinamico funzionale Accordi di programma Gruppi di lavoro

21 La Diagnosi Funzionale:

22

23 Un salto in avanti fino al Quando con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n /02/2006 è definito il Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap. In particolare stabilisce che entro 30 giorni dalla presentazione della domanda o in tempo utile per l inserimento a scuola un organo collegiale debba redarre un verbale nel quale può essere definita anche il termine di rivedibilità.

24 Legge Regionale 4/2008 e Delibera della Giunta Regionale 1/2010 Nel 2008 la Regione Emilia Romagna con la legge sopracitata si era prefissata l obiettivo di semplificare la procedura, attraverso: l introduzione del concetto di disabilità che consentisse alla persona, in un unico accertamento e grazie ad una valutazione integrata e muldisciplinare una presa in carico globale con l elaborazione di un progetto individualizzato; un unico modello del certificato medico per la richiesta di riconoscimento dell invalidità civile, cecità, sordità, legge 104, collocamento al lavoro e dei successivi verbali.

25 La Procedura INVCIV Entrata in vigore il 1 gennaio 2010 ha profondamente modificato l impianto regionale. Gli obiettivi: 1.Piena trasparenza dei procedimenti attraverso strumenti e modalità informatici e telematici; 2.Gestione da parte dell INPS di tutti gli atti con tracciabilità in tempo reale; 3.Uniformità dei modelli di presentazione della domanda e dei relativi verbali di accertamento; 4.Mantenimento dei tempi del procedimento dalla presentazione della domanda.

26 La procedura per il riconoscimento dell invalidità, sordità, cecità civile, handicap e disabilità. (Schema grafico) Invalidità, sordità, cecità, handicap, disabilità Certificato medico con dati anagrafici Patologie con i codici nosologici ICD9, se affetti da patologie elencate nel D.M. 02/08/07, patologie oncologiche se digitale se cartaceo Entro 30 giorni presentazione della domanda all INPS direttamente on line chiedendo il PIN o tramite patronato solo tramite patronato. Ora 90! Non più accolta dall INPS Tramite lettera raccomandata convocazione della visita entro 15 giorni se affetti da patologia oncologica, entro 30 giorni nelle altre patologie. La visita ambulatoriale si effettua alla commissione c/o Azienda Usl in caso di intrasportabilità è possibile chiedere la visita domiciliare. Il giorno della visita è necessario presentare la documentazione sanitaria, si consiglia di portarne una copia: sarà trattenuta agli atti. La commissione è integrata con la presenza di un medico dell INPS.

27 Il verbale, in caso di approvazione all unanimità, è validato dal Responsabile del Centro Medico dell INPS e viene spedito (in due versioni, una contenente tutti i dati sensibili, una solo il giudizio finale per gli usi amministrativi) all interessato direttamente dall INPS stesso. Se il parere, invece è a maggioranza, l INPS sospende l invio del verbale e acquisisce gli atti che venono esaminati dal Responsabile del Centro Medico Legale dell INPS. Questi può validare il verbale entro 10 giorni oppure procedere ad una nuova visita nei successivi 20 giorni. La visita, in questo caso, viene effettuata, oltre che da un medico INPS, diverso da quello presente in commissione ASL e da un medico rappresentante delle associazioni di categorie (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS) e, nel caso di valutazione handicap, da un operatore sociale.

28 Per l inserimento scolastico delle persone con disabilità: Presupposto fondamentale è il riconoscimento della legge 104/92 (con o senza gravità!) Il Certificato per l integrazione scolastica secondo la Legge Regionale 4/2008 e la Delibera Regionale 1/2010 viene rilasciato in sede di accertamento.

29 Il Certificato per l integrazione scolastica

30 Il Certificato per l integrazione scolastica

31 La validità del Certificato per l integrazione scolastica e della diagnosi funzionale: Il Certificato per l integrazione scolastica è valido per tutto il corso di studi o comunque fino al momento della rivedibilità, mentre la diagnosi funzionale viene rinnovata ad ogni passaggio di ordine e grado.

32 Grazie!

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