Relazione geologica-geotecnica relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO).

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1 STUDIO GEOLOGICO AMBIENTALE A R K I G E O di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Via S. Martino BASTIGLIA (MO) Tel. /Fax : «arkigeo@libero.it» C.F.: GSP GRG 54M14 A959S P. I.V.A.: Relazione geologica-geotecnica relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO). 1. PREMESSA Su incarico dell Arch. M. Calzolari, si è provveduto alla redazione della presente relazione geologica-geotecnica relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO). A tale scopo si è fatto riferimento ai dati ed ai contenuti del seguente studio: Relazione geologica-geotecnica relativa ad un area su cui è previsto un piano per l edilizia economica e popolare (P.E.E.P.) in Via Mazzi, località Formica nel Comune di Savignano sul Panaro (MO) (Arkigeo, 1995). L area oggetto di studio risulta cartografata sulla Tavola CTR, in scala 1:25.000, n. 220SO denominata Vignola (All. n. 1) e sull Elemento CTR, in scala 1:5.000, n denominato Formica (All. n. 2). Questa è collocata nel settore NW dell abitato di Formica, lungo Via XXV Aprile. Pag. 1

2 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio 2. INQUADRAMENTO GEOPEDOLOGICO La carta geologica1 mette in evidenza la presenza di Ghiaie e sabbie in corpi canalizzati e lenticolari amalgamati, intercalate a sabbie e sabbie limose in strati di spessore decimetrico. Depositi di conoide e di terrazzo. Area di studio 1 Fig. 1 Estratto carta geologica Scala 1: Carta geologica di pianura dell Emilia-Romagna, scala 1: , Regione Emilia-Romagna, Edizione Pag. 2

3 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio La stratigrafia di un pozzo, posto a poche centinaia di metri in direzione est, mette in evidenza la presenza di suolo sino ad una profondità di 2 m da p.c., seguito da uno spessore di ghiaia pari a 4,5 m soprastante argilla pliocenica (il cui tetto è posto a 6,5 m da p.c.). Il livello di falda, nel pozzo, si attesta a circa 4 m da p.c. Come specificato nel seguito le prove bibliografiche, molto prossime all area di studio, attestano il tetto delle ghiaie ad una profondità variabile tra 1 e 1,4 m da p.c. La carta pedologica 2 mette in evidenza la presenza di suoli appartenenti alla Consociazione San Omobono franca limosa, a substrato franco estremamente ghiaioso; suoli a profondità molto elevata, a tessitura media (SMB4). 3. DATI PROGETTUALI Il progetto (Figg. nn. 2 e 3) prevede la realizzazione di un edificio ad uso albergo delle dimensioni in pianta di circa 18 x 26 m ed un altezza massima di circa 10 m costituito da piano interrato, piano terra, primo piano, piano secondo e copertura. Fig. 2 Planimetria del piano terra 2 Carta dei suoli da I suoli della pianura modenese, scala 1:50.000, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Modena, Edizione Pag. 3

4 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Fig. 3 Sezione 0,4 kg/cm 2. In base ai dati progettuali è stato stimato un carico massimo di progetto pari a 4. INDAGINI GEOGNOSTICHE Al fine di caratterizzare stratigraficamente e geotecnicamente i terreni di fondazione si è fatto riferimento a n. 3 prove penetrometriche dinamiche pesanti da bibliografia, spinte ad una profondità variabile tra 2,6 e 5 m da p.c. (All. n. 3), ubicate come da Allegato n. 2. La presenza di depositi ghiaiosi ha provocato l arresto di due delle prove ad una profondità di circa 2,8 m, mentre la terza ha potuto raggiungere la profondità di circa 5 m da p.c. Le prove hanno evidenziato una certa omogeneità litologica e geotecnica dei terreni: superficialmente è presente uno strato limoso-argilloso (Ic 0,65; Cu 0,74 kg/cm 2 ) a granulometria fine interpretabile come deposito alluvionale, il quale ad una profondità di circa 1-1,4 m da p.c. ricopre un deposito fluviale ghiaioso; lo strato ghiaioso (Dr = 0,68 0,72; φ = ), dall analisi della stratigrafia di un pozzo posto nelle immediate vicinanze, risulta attestarsi ad una profondità di circa 6,5, m da p.c.; all interno delle ghiaie sono presenti livelli lateralmente discontinui Pag. 4

5 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio prevalentemente sabbiosi (Dr = 0,42 0,48; φ = ) osservabili nella prova n. 3 alla profondità di circa 2,2 e 4,2 m da p.c. L elaborazione della prova n. 3 ha messo in evidenza la stratigrafia, con i relativi parametri geotecnici stimati, riepilogata nella tabella seguente. 5. AZIONE SISMICA (D.M. 14/09/2005) 5.1. Premessa In seguito all entrata in vigore (23 ottobre 05) del D.M. 14 settembre 05 (Norme tecniche per le costruzioni) la Regione Emilia-Romagna ha emanato la D.G.R. n del 24 ottobre 05 (Prime indicazioni applicative [ ]) che prevede, tra le altre cose, quanto segue: Per effetto dell'entrata in vigore del Decreto ministeriale cessa di avere efficacia (fatti salvi i profili indicati successivamente) la normativa tecnica dettata [ ] dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 maggio 2003 [ ]; [ ] si deve ritenere che a decorrere dal 23 ottobre 2005 continui a trovare applicazione la classificazione sismica di tutti i Comuni della Regione, stabilita, in via di prima applicazione, ai sensi del punto 3. dell Allegato 1 dell Ordinanza n. 3274/2003; Pag. 5

6 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Anche per la normativa tecnica prevista dal Decreto ministeriale è stabilita una fase di prima applicazione, della durata di 18 mesi a decorrere dal 23 ottobre Per tale periodo è data la facoltà agli interessati di applicare, in alternativa, o la normativa tecnica prevista dal Decreto ministeriale, ovvero la normativa precedente sulla medesima materia di cui alla legge n. 1086/1971 e alla legge n. 64/1974* e ai relativi decreti di attuazione. Si osserva che [ ] il soggetto interessato [ ] potrà soltanto scegliere quale normativa tecnica applicare, sempre avendo riguardo alla nuova classificazione sismica del Comune. * [ ] In attuazione dell art. 3 della legge n. 64/1974 è stato emanato quale ultimo aggiornamento di normativa tecnica il D.M. 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche (G.U. 5 febbraio 1996, n. 29 supplemento). [ ] confermando [ ] un precedente indirizzo già assunto con altra delibera della Giunta regionale n. 2329/2004, per l utilizzo del D.M. 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche vanno considerate le specifiche di sismicità media (S = 9) per i Comuni in zona 2 e di sismicità bassa (S = 6) per i Comuni sia in zona 3 che in zona Valutazione della suscettibilità alla liquefazione E stata valutata la suscettibilità alla liquefazione dei terreni sabbiosi presenti nei primi 20 m mediante una metodologia semplificata (A.G.I ). In corrispondenza della prova n. 3 è stata riscontrata la presenza di sabbie tra 4,2 e 6,5(?) m da p.c. La verifica alla liquefazione ha messo in evidenza un coefficiente di sicurezza pari a 3,2 che classifica lo strato come non liquefacibile. 3 Associazione Geotecnica Italiana (Ed. provv. Marzo 2005): Aspetti geotecnici della progettazione in zona sismica - LINEE GUIDA, Appendice E, Pàtron editore - Bologna. Pag. 6

7 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio 5.3. Categoria del suolo di fondazione In base alle indagini (penetrometrica) ed alle verifiche (liquefazione) effettuate i terreni di fondazione, essendo caratterizzati: da un valore medio di N SPT (29) compreso nell intervallo 15 50; da un substrato con V S30 < 800 m/s (misurata direttamente su terreni analoghi nei comuni di Toano - RE e Fiorano - MO); rientrano nella categoria C depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate, o di argille di media consistenza [ ]. Pag. 7

8 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio 5.4. Zona sismica, spettro di risposta e ripercussioni geotecniche Considerando che l area in oggetto si colloca nella zona sismica 3 ed i suoli di fondazione rientrano, sulla base delle risultanze delle indagini geognostiche effettuate, nella categoria C, mediante il software SIMQKE_GR (vedere figura seguente) sono stati calcolati lo spettro di risposta elastico sia della componente orizzontale, che di quella verticale (vedere figure seguenti). Pag. 8

9 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio In entrambi i grafici la linea blu rappresenta gli spettri elastici nel caso di periodo pari a 0,42 s, che approssimativamente è quello riconducibile ad un edificio alto 10 m con struttura a telaio in cls. In particolare Sd h /g è risultato pari a 0,469 mentre Sd v /g a 0,145. Per riportare tali valori allo Stato Limite Ultimo (SLU) occorre ridurre le ordinate utilizzando il fattore q il qui valore va definito in funzione dei materiali, delle tipologie strutturali, del loro grado di iperstaticità, della duttilità attesa e della interazione terreno struttura (per la componente verticale q=1,5 per qualunque tipologia strutturale e di materiale). Pag. 9

10 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Andamento spettro orizzontale (Sd/g) nello Stato Limite Ultimo Sd/g 0,5 0,45 0,4 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0, q=1 q=2 q=3 q=4 q=5 q=6 Periodo - T (s) L angolo legato alla sollecitazione sismica è dato dalle seguente espressione: θ = arctg k h 1 k dove k h e k v sono definiti rispettivamente dai valori di Sd/g, delle rispettive componenti, divisi per q (fattore di struttura). Considerando un valore di q variabile (da 1 a 6), per la componente orizzontale, e fisso (1,5), per la componente verticale, è stato calcolato l angolo θ in funzione di q per diversi valori di T. Successivamente è stato definito il fattore d inclinazione dei carichi (Ic=Iq), sec. Meyerhoff [(1-θ/90) 2 ], in funzione di T per diversi valori di q. v Andamento di Ic=Iq nello Stato Limite Ultimo Fattore inclinazione carichi Ic=Iq 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Periodo - T (s) q=1 q=2 q=3 q=4 q=5 q=6 Pag. 10

11 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Tale fattore rappresenta la quota di capacità portante, definita in condizioni statiche, funzione del periodo (T) e delle caratteristiche strutturali (q) dell edificio in progetto, in seguito all evento sismico. Come si può notare per valori di q 3 il fattore riduttivo oscilla nell intervallo 0,74 0,96 in funzione del periodo. 6. VERIFICHE GEOTECNICHE IN CONDIZIONI STATICHE 6.1. Portanza e cedimenti Ai fini delle verifiche si è fatto riferimento alla stratigrafia della prova n. 3. Il software di riferimento è QSB ver. 1,5 della Program Geo di Brescia. E stata considerata una fondazione a platea ove B = 18 e L = 26 m, posta ad una profondità di 3 m da p.c. Sono stati calcolati i seguenti carichi limite: 1. Limite critico sec. Fröelich (2,5 kg/cm 2 ); 2. Limite ultimo sec. Terzaghi (6,3 kg/cm 2 ); che divisi per gli opportuni coefficienti di sicurezza hanno fornito i rispettivi carichi di esercizio. In riferimento ai cedimenti la quota del terreno asportato compenserà il carico applicato. In base alle verifiche effettuate in fase esecutiva potranno essere realizzate fondazioni a platea, considerando una portanza pari a 2,5 kg/cm 2 ed una profondità di posa di 3 m da p.c. Per tenere conto degli effetti di un sisma (incremento ed eccentricità dei carichi) tale valore andrà ridotto di un fattore correttivo funzione del periodo (T) e delle caratteristiche strutturali (q) degli edifici in progetto. In caso di geometrie e/o carichi diversi da quelli analizzati in questa sede, tali dati dovranno essere rivisti sulla base dei dati progettuali definitivi. 7. CONCLUSIONI Con la presente relazione geologica-geotecnica, relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO), sono state analizzate le caratteristiche stratigrafiche e geotecniche dell area in oggetto. Pag. 11

12 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio A tale scopo si è fatto riferimento ai dati ed ai contenuti del seguente studio: Relazione geologica-geotecnica relativa ad un area su cui è previsto un piano per l edilizia economica e popolare (P.E.E.P.) in Via Mazzi, località Formica nel Comune di Savignano sul Panaro (MO) (Arkigeo, 1995). Le prove hanno evidenziato una certa omogeneità litologica e geotecnica dei terreni: superficialmente è presente uno strato limoso-argilloso (Ic 0,65; Cu 0,74 kg/cm 2 ) a granulometria fine interpretabile come deposito alluvionale, il quale ad una profondità di circa 1-1,4 m da p.c. ricopre un deposito fluviale ghiaioso; lo strato ghiaioso (Dr = 0,68 0,72; φ = ), dall analisi della stratigrafia di un pozzo posto nelle immediate vicinanze, risulta attestarsi ad una profondità di circa 6,5, m da p.c.; all interno delle ghiaie sono presenti livelli lateralmente discontinui prevalentemente sabbiosi (Dr = 0,42 0,48; φ = ) osservabili nella prova n. 3 alla profondità di circa 2,2 e 4,2 m da p.c. La verifica alla liquefazione ha messo in evidenza un coefficiente di sicurezza pari a 3,2 che classifica i terreni come non liquefacibili. In base alle indagini (penetrometrica) ed alle verifiche (liquefazione) effettuate i terreni di fondazione, essendo caratterizzati: da un valore medio di N SPT (29) compreso nell intervallo 15 50; da un substrato con V S30 < 800 m/s (misurata direttamente su terreni analoghi nei comuni di Toano - RE e Fiorano - MO); rientrano nella categoria C depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate, o di argille di media consistenza [ ]. Sono stati calcolati lo spettro di risposta elastico sia della componente orizzontale, che di quella verticale. Inoltre è stato definito il fattore d inclinazione dei carichi, in funzione di T per diversi valori di q. Tale fattore rappresenta la quota di capacità portante, definita in condizioni statiche, funzione del periodo (T) e delle caratteristiche strutturali (q) dell edificio in progetto, in seguito all evento sismico. Per valori di q 3 il fattore riduttivo oscilla nell intervallo 0,74 0,96 in funzione del periodo. In base alle verifiche effettuate in fase esecutiva potranno essere realizzate fondazioni a platea, considerando una portanza pari a 2,5 kg/cm 2 ed una profondità di posa di 3 m da p.c. Per tenere conto degli effetti di un sisma (incremento ed eccentricità dei carichi) tale valore andrà ridotto del fattore correttivo funzione del periodo (T) e delle caratteristiche strutturali (q) degli edifici in progetto. Pag. 12

13 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio In caso di geometrie e/o carichi diversi da quelli analizzati in questa sede, tali dati dovranno essere rivisti sulla base dei dati progettuali definitivi. In riferimento alla falda all interno delle ghiaie ne è contenuta una originata dalle infiltrazioni di acque provenienti dalle colline retrostanti, di altre acque infiltrate direttamente nell ambito dei terrazzi e di altre ancore disperse dal fiume Panaro in occasione degli eventi di piena. Se per i primi due casi l alimentazione della falda non è in grado di determinare livelli statici vicini alla superficie, per quanto riguarda l infiltrazione dell alveo del fiume Panaro è necessario considerare che a monte della traversa in caso di piene prolungate il livello della falda può rapidamente aumentare all interno dei terrazzi per infiltrazione attraverso il materasso ghiaioso preservato. Considerando però il regime torrentizio del fiume Panaro che determina ondate di piena non molto prolungate, è difficile pensare che la falda possa avere innalzamenti di notevole entità. Per la realizzazione degli scavi si dovranno prevedere dei saggi preventivi al fine di stabilire la reale profondità della falda e la consistenza dei depositi ghiaiosi. Dovranno essere previste delle pendenze di scavo che garantiscano la stabilità delle scarpate; a tal proposito si sconsiglia di superare i 35. Nel caso di presenza di acque di infiltrazione sul fondo dello scavo dovranno essere previsti dei sistemi di aggottamento delle stesse. La presente relazione risulta conforme alle prescrizioni di cui ai: D.M. 11 Marzo 1988; D.M. 16 gennaio 1996; OPCM 3274/2003 e ss.mm.ii; D.M. 14 settembre 2005; D.G.R. n del 24 ottobre Bastiglia, lì Dott. Geol. G. Gasparini Pag. 13

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17 Dati e Diagrammi Prove Penetrometriche Statiche - da bibliografia - ALLEGATO N. 3

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24 STUDIO GEOLOGICO AMBIENTALE A R K I G E O di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Via S. Martino BASTIGLIA (MO) Tel. /Fax : «arkigeo@libero.it» C.F.: GSP GRG 54M14 A959S P. I.V.A.: Relazione geologica-geotecnica INTEGRATIVA relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO). 1 PREMESSA Su incarico dell Arch. M. Calzolari, si è provveduto alla redazione della presente relazione geologica-geotecnica INTEGRATIVA relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO). Tale integrazione fa riferimento ad un approfondimento geognostico nell area d interesse mediante la realizzazione di n. 2 prove penetrometriche e n. 1 stendimento sismico realizzati rispettivamente nei giorni 27/06/2006 e 28/06/ INDAGINI GEOGNOSTICHE INTEGRATIVE Al fine di caratterizzare stratigraficamente e geotecnicamente i terreni di fondazione sono state realizzate n. 2 prove penetrometriche dinamiche super pesanti, spinte ad una profondità variabile tra 5,4 e 7,6 m da p.c. (All. n. 1), ubicate come da figura seguente. Pag. 1

25 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Figura 1 Ubicazione delle prove penetrometriche (P) e dello stendimento sismico (S) L elaborazione delle prove ha messo in evidenza le stratigrafie, con i relativi parametri geotecnici stimati, riepilogate nella tabella seguente. Pag. 2

26 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio Le prove mettono in evidenza, al di sotto del livello superficiale sovraconsolidato (40 60 cm di spessore), la presenta di uno strato coerente a consistenza molle-plastica (Cu 0,36-0,38 kg/cmq) che si spinge sino a circa 2 m da p.c.; fanno seguito le ghiaie da mediamente a molto addensate (φ ) sino a circa 6 m da p.c. che poggiano su terreni argillosi pliocenici a consistenza semisolidasolida (Cu > 4 kg/cmq). All interno dei fori di sondaggio non è stata riscontrata la presenza di acque libere. 3 AZIONE SISMICA (D.M. 14/09/2005) 3.1 Categoria del suolo di fondazione Per la determinazione della categoria del suolo di fondazione è stato realizzato uno stendimento di sismica a rifrazione con il quale è stata misurata una Vs30 media di 368 m/s che consente di classificare i terreni nella categoria B e non alla C come ipotizzato sulla base dei dati bibliografici non diretti. 3.2 Zona sismica, spettro di risposta e ripercussioni geotecniche Pur essendo cambiata la categoria di suolo gli spettri di risposta rimangono gli stessi come pure le altre considerazioni in merito. 4 INDICAZIONI SULLA REALIZZAZIONE DEGLI SCAVI Con l ausilio del software Soils2 è stata valutata la pendenza massima delle scarpate che garantisce la stabilità degli scavi nel breve periodo. In particolare per i primi due metri di scavo è stato considerato un terreno coerente con un valore di Cu pari a 0,36 kg/cm 2 e per il restante metro terreno coerente con un valore di angolo d attrito interno pari a 38. In condizioni sismiche, con sovraccarico in sommità pari a 0,2 kg/cm 2, una pendenza dello strato coerente pari a 50 e dello strato incoerente pari a 70 garantisce un fattore di sicurezza pari a 1,66. Un leggero aumento della pendenza dello stato coerente comporta una repentina diminuzione del fattore di sicurezza al di sotto dell unità. In condizioni statiche, con sovraccarico, un aumento della pendenza dello strato coerente a 60, garantisce un fattore di sicurezza pari a 1,87 > 1,3 previsto dalla legge. Pag. 3

27 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio In fase esecutiva, preliminarmente alla realizzazione dello scavo, dovrà essere realizzato un sondaggio con l escavatore sino alla profondità di progetto che dovrà essere monitorato da un tecnico abilitato al fine di confermare o meno le ipotesi di calcolo. Nel lungo periodo si consiglia di non superare i 45 complessivi. 5 CONCLUSIONI Con la presente relazione geologica-geotecnica integrativa, relativa al progetto per l ampliamento di un albergo ubicato a Formica di Savignano sul Panaro (MO), sono state verificate le caratteristiche stratigrafiche e geotecniche dell area in oggetto con prove dirette. Tale integrazione fa riferimento ad un approfondimento geognostico nell area d interesse mediante la realizzazione di n. 2 prove penetrometriche e n. 1 stendimento sismico. Le prove mettono in evidenza, al di sotto del livello superficiale sovraconsolidato (40 60 cm di spessore), la presenta di uno strato coerente a consistenza molle-plastica (Cu 0,36-0,38 kg/cmq) che si spinge sino a circa 2 m da p.c.; fanno seguito le ghiaie da mediamente a molto addensate (φ ) sino a circa 6 m da p.c. che poggiano su terreni argillosi pliocenici a consistenza semisolidasolida (Cu > 4 kg/cmq). All interno dei fori di sondaggio non è stata riscontrata la presenza di acque libere. Per la determinazione della categoria del suolo di fondazione è stato realizzato uno stendimento di sismica a rifrazione con il quale è stata misurata una Vs30 media di 368 m/s che consente di classificare i terreni nella categoria B e non alla C come ipotizzato sulla base dei dati bibliografici non diretti. Per la realizzazione degli scavi si dovranno prevedere dei saggi preventivi al fine di stabilire la profondità della falda, al momento degli scavi, e la consistenza dei depositi ghiaiosi. Dovranno essere previste delle pendenze di scavo che garantiscano la stabilità delle scarpate; a tal proposito si sconsiglia di superare, nel breve periodo i 50 per le argille ed i 70 per le ghiaie, nel lungo periodo i 45. Pag. 4

28 Studio Geologico Ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio La presente relazione risulta conforme alle prescrizioni di cui ai: D.M. 11 Marzo 1988; D.M. 16 gennaio 1996; OPCM 3274/2003 e ss.mm.ii; D.M. 14 settembre 2005; D.G.R. n del 24 ottobre Bastiglia, lì Dott. Geol. G. Gasparini Pag. 5

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37 Profilo STENDIMENTO ms 160 ms Tempo (ms) 140 ms 120 ms 100 ms 80 ms 60 ms 40 ms 20 ms Distanza (m) H:\SISMICHE2006\AlbergoFormica\Vs30\Stendimento1.WS4 WINSISM 8 29/06/

38 Profilo STENDIMENTO Profondità (m) T 1 T 2 T 3 10m m m -20m -30m Distanza (m) IT Calcolare H:\SISMICHE2006\AlbergoFormica\Vs30\Stendimento1.WS4 WINSISM 8 29/06/

39 Dott. Stefano Righetti Geologo via G. Giacosa, Reggio nell'emilia tel.: C. Fisc. RGH SFN 62T22 H294N - P.IVA Località: Formica di Savignano s/p data: 28/06/06 Committente: Cantiere: Ampliamento Albergo Tipo di prova: Determinazione Vs30 Stendimento n 1 con sismica a rifrazione SHOT B - T2 SHOT C - T3 SHOT D - T4 Profondità [m] Velocità onde S [m/s] Profondità [m] Velocità onde S [m/s] Profondità [m] Velocità onde S [m/s] Vs i Vs i Vs i Base Strato Base Strato Base Strato h i h i h i Spessore Strato Spessore Strato Spessore Strato Formula per il calcolo della Vs Vs30 [m/s] Vs 30 = n i = 1 30 h i Vs i

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