FABRICA ETHICA LABORATORIO - FILIERA PELLETTERIA (FELA-FIP)

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1 Firenze, 20 dicembre Commissione Etica Regionale FABRICA ETHICA LABORATORIO - FILIERA PELLETTERIA (FELA-FIP) Proposta di progetto OBIETTIVO: creare e diffondere la cultura della responsabilità sociale e dei diritti nei territori e nelle aree produttive coinvolte dal progetto, con particolare attenzione ai sistemi di certificazione integrata della filiera pelletteria secondo gli standard SA8000 e ISO9001 integrata alla responsabilità ambientale. PROPONENTE: consorzio CentoperCentoItaliano in collaborazione con REGIONE TOSCANA COMMISSIONE ETICA REGIONALE, ILO Italia International Labour Office con il progetto Sviluppo Sostenibile attraverso il Global Compact Consorzio ASSA Associazione Lavorazioni Conto Terzi della Concia PRINCIPALI ATTORI: Enti Locali dove hanno sede le imprese del campione rilevato. Associazioni imprenditoriali, Associazioni Sindacali e Organismi rappresentanti della Società Civile (rappresentati nella Commissione Etica Regionale). BENEFICIARI: Il campione iniziale evidenziato dal Consorzio CentoperCento Italiano (e presentato nella conferenza stampa del 21 luglio 04) contava 619 imprese, che occupano indicativamente addetti. Grazie a successive integrazioni del progetto ed alla sua integrazione con il progetto di riqualificazione dei contoterzisti del settore concia presentato dal Consorzio ASSA, nonché da segnalazioni provenienti dai comuni aderenti, il campione attuale (dicembre 2004) è di 882 imprese. Le dimensioni sono soprattutto micro, ma non mancano imprese di dimensioni maggiori. STAKEHOLDER COINVOLTI: cittadini, Enti ed Amministrazioni dei territori dove hanno sede le imprese (vedi allegato 2). Oltre agli stakeholder classici (pubblica amministrazione, sindacati, associazioni datoriali, terzo settore), verranno coinvolti gli Enti che specificatamente si occupano di salute e sicurezza sul lavoro (INAIL, ASL) e di emersione del lavoro sommerso (INPS), di politiche del lavoro (anche tramite il coinvolgimento dei servizi per l impiego e delle agenzie di lavoro interinale), le forze dell ordine (Prefetture, Guardia di Finanza). Inoltre è previsto il coinvolgimento di attori legati al contesto della pelletteria e della moda, in particolare buyer e private label. Nell obiettivo più generale di costruire solidamente la cultura del dialogo sociale e della pace verranno coinvolti nei tavoli territoriali e nelle iniziative che si terranno anche le comunità religiose presenti in Toscana. La composizione degli stakeholder sarà in ogni caso integrata da soggetti, anche internazionali, che aderiranno al progetto. 1

2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO: 1. INFORMAZIONE 2. SENSIBILIZZAZIONE 3. FORMAZIONE 4. COMUNICAZIONE 1. INFORMAZIONE Le attività di informazione saranno rivolte a imprese e stakeholder. (ottobre 2004 novembre 2004) L informazione alle imprese, veicolata dal Consorzio Centopercento italiano, assumerà una prima forma scritta (via ) in cui viene sintetizzato il progetto, le motivazioni per cui aderirvi anche in termini di benefici economici, le modalità con cui aderire. Verrà data rilevanza alla presenza (in quanto coordinatori e patrocinanti) delle istituzioni quali la Regione Toscana (Commissione Etica Regionale) e gli altri soggetti coinvolti. Alle comunicazioni scritte seguiranno subito contatti telefonici al fine da stabilire un contatto diretto con le imprese. I contatti in particolare saranno mirati a raccogliere il maggior numero di adesione al progetto, vale a dire la disponibilità ad avvicinarsi alla cultura della responsabilità sociale d impresa e ad aderire ai sistemi integrati di certificazione SA8000 e ISO 9001 integrati alla responsabilità ambientale. L attività del Consorzio Centopercento Italiano sarà integrata, nelle diverse fasi del progetto dalle attività del Consorzio ASSA, che informerà le imprese associate del settore conciario e le realtà territoriali di un codice etico, come passaggio preliminare, già redatto per i lavoratori conto terzi per favorire la sua sottoscrizione e la diffusione della cultura di responsabilità sociale. L informazione agli stakeholder sarà veicolata attraverso comunicazione diretta (via o posta) in cui la Regione Toscana, presenta il progetto e il ruolo proprio e degli altri soggetti coinvolti. 2. SENSIBILIZZAZIONE (novembre 2004 gennaio 2005) Coinvolgerà gli imprenditori che nella fase di informazione hanno mostrato il loro interesse ad aderire al progetto. Tale fase prevede: - la realizzazione di una campagna promozionale mirata alle imprese che evidenzi la necessità di intraprendere questo percorso innovativo; - l'organizzazione di seminari formativi per le imprese in modo da rendere il processo di certificazione più fruibile da parte delle aziende; - work-out di sensibilizzazione alle aziende: L'attività è rivolta a manager e/o responsabili qualità delle aziende. Il seminario, per un numero massimo di partecipanti a seduta, si focalizzerà sui seguenti argomenti. a. Scenario del mercato con identificazione dei punti di forza e di debolezza del mercato e delle aziende: definire il contesto in cui le aziende operano e 2

3 definire quelli che sono gli attori principali (attivi e/o passivi) che possono in qualche modo influenzare l andamento del mercato e la reputazione dell azienda. b. Identificazione dei vantaggi (sia economici che di immagine) derivanti dall ottenimento della certificazione SA8000+ISO9001 integrata alla responsabilità ambientale: focalizzare l attenzione di quanto il raggiungimento di un alto livello di efficienza comporti tagli a costi di gestione del sistema azienda (dai costi della non qualità all ottimizzazione del ciclo produttivo). Inoltre fornisce al cliente degli strumenti ottimali di rintracciabilità ed identificazione di tutti i processi interni ed esterni inerenti la realizzazione del prodotto, ovvero una garanzia alla propria soddisfazione. c. Metodi e risorse necessarie alla gestione dei sistemi SA ISO 9001 integrati alla responsabilità ambientale: illustrare i criteri fondamentali e la metodologia da impiegare per implementare nelle aziende un Sistema di Gestione Integrato efficace ed efficiente (definizione delle risorse necessarie, compiti e responsabilità, definizione del flow-chart di processo aziendale, struttura del manuale e delle procedure di gestione). d. Esempi di aziende certificate: breve panoramica sulle esperienze maturate in aziende che hanno già effettuato il percorso di Certificazione (ad es. SAPAF, Bianchi & Nardi, EFFEBI, Antelope Tanning ecc.) evidenziando le difficoltà incontrate, le metodologie impiegate, i vantaggi che le aziende ne hanno ricavato. e. Tavola rotonda con i partecipanti: dedicare uno spazio di minuti a domande sugli argomenti trattati. Durata: 4 ore il numero di seminari da tenere è da individuare in base ai partecipanti. 3. FORMAZIONE (gennaio marzo 2005) Completata la fase di sensibilizzazione saranno definitivamente individuate le imprese che parteciperanno al progetto. In particolare, in base ai destinatari, saranno realizzati i seguenti interventi formativi. CORSO DI FORMAZIONE PER I DIPENDENTI L'attività è rivolta a tutte le maestranze in forza presso le aziende. Il corso, per un numero massimo di partecipanti a seduta, si focalizzerà sui seguenti argomenti. a. Evoluzione del concetto di qualità: breve introduzione focalizzata sul concetto di qualità (facendo riferimento anche alla letteratura di settore) e alla sua evoluzione nel tempo. 3

4 b. Ambiti di impatto della certificazione di qualità integrata: panoramica sui settori e sui soggetti coinvolti (ONG, sindacati, consumatori, fornitori, aziende) con particolare attenzione ai risvolti economici e di reputazione sul mercato che si possono ottenere. c. Analisi dei requisiti minimi richiamati nelle norme di riferimento: illustrazione delle norme di certificazione e dei disciplinari (SA8000, ISO9001, ISO14001, EMAS, Ecolabel ecc.) con particolare riferimento a definire compiti e responsabilità ( chi e come" agire per soddisfare il requisito normativo). d. Costruzione di un modulo di certificazione di qualità: definizione dei criteri fondamentali per individuare tutte le fasi di processo necessarie alla corretta realizzazione di tutta la documentazione (manuali, procedure e modulistica) per la gestione di un Sistema di Qualità Integrata. e. Sistemi di monitoraggio e miglioramento del sistema di qualità: fornire gli elementi essenziali per consentire all azienda di ottenere la massima efficienza ed efficacia nella gestione del personale dedicato alla gestione, mantenimento e miglioramento del sistema di qualità impostato. f. Tavola rotonda con i partecipanti: dedicare uno spazio di minuti a domande sugli argomenti trattati. Durata: 8 ore il numero di seminari da tenere è da individuare in base ai partecipanti. CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI QUALITA E RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI (SOLO PER SA8000): L'attività è rivolta a tutte le maestranze in forza presso le aziende. Il corso, per un numero massimo di partecipanti a seduta, si focalizzerà sui seguenti argomenti. a. Evoluzione del concetto di qualità: breve introduzione focalizzata sul concetto di qualità (con riferimento alla letteratura di settore) e alla sua evoluzione nel tempo. b. Ambiti di impatto della certificazione di qualità : panoramica sui settori e sui soggetti coinvolti (ONG, sindacati, consumatori, fornitori, aziende) con particolare attenzione ai risvolti economici e di reputazione sul mercato che si possono ottenere. c. Analisi dei requisiti minimi richiamati nelle norme di riferimento: illustrazione delle norme di certificazione e dei disciplinari (SA8000, ISO9001, ISO14001, EMAS, Ecolabel ecc.) con particolare riferimento a definire compiti e responsabilità ( chi e come" per soddisfare il requisito normativo). d. Costruzione di un modulo di certificazione di qualità: definire i criteri fondamentali per individuare tutte le fasi di processo necessarie alla corretta 4

5 realizzazione di tutta la documentazione (manuali, procedure e modulistica) per la gestione di un Sistema di Qualità Integrato. e. Sistemi di monitoraggio e miglioramento del sistema di qualità: fornire gli elementi essenziali per consentire all azienda di ottenere la massima efficienza ed efficacia nella gestione del personale dedicato alla gestione, mantenimento e miglioramento del sistema di qualità impostato. f. Tavola rotonda con i partecipanti: dedicare uno spazio di minuti a domande sugli argomenti trattati. NOTA: per i punti c, d, e di cui sopra saranno previsti dei work-out singoli e di gruppo all interno del corso con esercitazioni mirate. Durata: 40 ore il numero di seminari da tenere è da individuare in base ai partecipanti. 4. COMUNICAZIONE (per tutta la durata del progetto) Tale fase sarà di carattere trasversale e accompagnerà tutte le fasi del progetto. Le attività di comunicazione, a prescindere dal soggetto che le conduce, dovranno avere un format comune, che consenta ai cittadini di individuare la riconoscibilità del progetto. L attività di comunicazione avrà diversi tipi di interventi, distinti per tipologia di destinatari: scuole, consumatori, enti pubblici, mezzi di comunicazione (tradizionali o innovativi) e sarà condotta tramite: - eventi seminariali ospitati dai territori interessati; - predisposizione di newsletter da inviare alle imprese e agli stakeholder; - predisposizione di materiale cartaceo da inviare alle imprese nelle fasi di informazione e sensibilizzazione; - pubblicazione di notizie sulla stampa e su internet. Per assicurare la massima efficacia delle comunicazione saranno censiti e contattati tutti gli organi di informazione e comunicazione competenti per territorio e argomenti trattati. Il progetto troverà ampio spazio sia sul sito internet e su portali informativi del Consorzio CentoperCentoItaliano e del Consorzio ASSA, che daranno notizie e visibilità agli attori coinvolti. Tra gli eventi comunicativi è già programmata la presentazione all interno di "I- place" manifestazione del settore pelle organizzata dal Consorzio CentoperCentoItaliano che si terrà a Firenze 14 gennaio 2005 h. 15,30 presso il Saschall In questa occasione verranno presentate le imprese che aderiscono al progetto. 5

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7 MODALITA DI REALIZZAZIONE DELLE INIZIATIVE RUOLO DEGLI ENTI LOCALI, DEGLI ATTORI E TAVOLO DEGLI STAKEHOLDER Gli Enti Locali avranno un ruolo chiave nel progetto e come obiettivo l'articolazione una serie di tavoli territoriali con gli stakeholder. Con gli Enti Locali e tutti i principali attori che avranno dimostrato interesse per questo progetto (Ass. Datoriali, Ass. Sindacali e tutti gli organismi rappresentati nella Commissione Etica) si arriverà ad un protocollo che conterrà: modalità di coinvolgimento degli assessorati ed Enti competenti; modalità di informazione per i cittadini e le scuole dei territori coinvolti (anche tramite gli sportelli per le attività produttive SUAP); modalità di veicolazione delle attività di informazione e comunicazione; disponibilità alla predisposizione (ove possibile) o integrazione degli strumenti esistenti da destinare alle imprese che aderiranno al progetto. Tale accordo parte dalla premessa necessaria di riconoscere il tema della responsabilità sociale come centrale nelle politiche di sviluppo economico e nelle diverse attività istituzionali (scuola, cultura, politiche sociali, cooperazione, pace e solidarietà, partecipazione, politiche ambientali) e dovunque ci siano intersecazioni con i temi del rispetto dei diritti e della sostenibilità dello sviluppo. CERTIFICAZIONE DI FILIERA La modalità di certificazione di filiera consente un chiaro valore aggiunto in termini di integrazione tra imprese e valorizzazione del territorio, al tempo stesso permette un abbattimento dei costi. La certificazione integrata non deriva da una somma esatta dei costi delle due certificazioni integrate alla responsabilità ambientale, ma offre la possibilità di ottimizzare le modalità di svolgimento delle visite ispettive. Per consentire un ottimizzazione dei costi di certificazione, il Consorzio Centoper CentoItaliano, in qualità di soggetto capofila del progetto, stipulerà accordi con gli organismi di certificazione coinvolti, che individuerà sulla base delle sue esperienze e valutazione delle offerte economiche. Il Consorzio ASSA analogamente prevederà percorsi di certificazione specifici per le imprese del settore conciario, passando attraverso la sottoscrizione di un codice etico. RUOLO DELLA COMMISSIONE ETICA REGIONALE (CER) Il lavoro condotto dalla CER ed in particolare dal Gruppo di Lavoro Certificazione di Distretto e Filiere ha prodotto un documento di proposta (presentato al panel n. 1 del convegno La Responsabilità Sociale d Impresa per un Europa dei diritti del 29 e 30 aprile 2004) che sinteticamente prevede meccanismi di semplificazione per le imprese che vogliano aderire alla certificazione SA8000 integrata. Il processo delineato prevede in particolare la richiesta congiunta (impresa - rappresentanze sindacali) della certificazione ed un ruolo della Commissione Etica come osservatore qualificato del processo graduale che, attraverso miglioramenti per step e coinvolgimento della catena di fornitura, accompagna l impresa e la filiera alla certificazione. 7

8 Lo spirito della proposta della CER verrà mantenuta attraverso un suo coinvolgimento nel processo di certificazione. La CER in qualità di multistakeholder qualificato, sarà informata durante il processo di certificazione delle imprese, quale organismo di riferimento tanto per il certificatore che è tenuto ad acquisire notizie e pareri sull impresa prima di rilasciare il certificato, quanto per l impresa stessa e i suoi lavoratori che avranno un unico soggetto referente con cui comunicare e condividere le proprie scelte nel percorso di responsabilità sociale. ALLEGATO 1: dati sul campione di imprese ALLEGATO 2: mappa degli attori e degli stakeholder 8

9 ALLEGATO 1 Dati sul campione delle imprese individuato dal consorzio CentoperCento italiano e dal Consorzio ASSA. (i primi dati, oggetto di successive revisioni e aggiornamenti, sono stati presentati nella conferenza stampa del 21 luglio2004) IMPRESE TOSCANE Divisione per provincia NUMERO DI IMPRESE % SUL SISTEMA TOSCANO TOTALE AREZZO 49 6% FIRENZE % GROSSETO LIVORNO Numero in corso di individuazione Imprese da individuare LUCCA 3 MASSA CARRARA Imprese da individuare PISA % PRATO 4 PISTOIA 2 SIENA ** 62 7% TOTALE SISTEMA TOSCANO ** solo Comune di Piancastagnaio ,00% PROVINCIA DI AREZZO COMUNI INTERESSATI N. AZIENDE PRESENTI NEL TERRITORIO AREZZO 6 CASTELFRANCO DI SOPRA da quantificare MONTEMIGNAIO 1 MONTEVARCHI 10 PIAN DI SCO' 24 SUBBIANO 4 TERRANOVA BRACCIOLINI 4 TOTALE PROVINCIA DI AREZZO 49 9

10 PROVINCIA DI FIRENZE: N. AZIENDE COMUNI INTERESSATI BAGNO A RIPOLI 32 BORGO S.LORENZO 12 FIESOLE 1 CALENZANO 20 CAMPI BISENZIO 28 CERRETO GUIDI 4 INCISA VALDARNO (FRAZ. 24 FIGLINE) FIRENZE 20 FUCECCHIO 54 GAMBASSI TERME 46 GREVE IN CHIANTI 10 IMPRUNETA 11 LASTRA A SIGNA (FRAZ. 28 MALMANTILE) MONTESPERTOLI 1 PELAGO 22 PONTASSIEVE 48 REGGELLO 1 RUFINA 17 S.CASCIANO VAL DI PESA 4 SCANDICCI 135 SESTO FIORENTINO 21 SIGNA 2 TAVARNELLE 4 VICCHIO 13 VINCI 7 TOTALE PROVINCIA DI 565 FIRENZE PROVINCIA DI LUCCA COMUNI INTERESSATI N. AZIENDE PRESENTI NEL TERRITORIO ALTOPASCIO 1 CAPANNORI 1 MASSAROSA (FRAZ: BOSSANO) 1 TOTALE PROVINCIA DI LUCCA 3 PROVINCIA DI PISA N. AZIENDE PRESENTI NEL TERRITORIO BIENTINA 3 BUTI (FRAZ. CASCINE di BUTI) 2 10

11 CALCINAIA (FRAZ. Di FORNACETTE) 1 CASTELFRANCO DI SOTTO 13 MONTOPOLI VAL D ARNO 6 SAN MINIATO 31 SANTA CROCE SULL ARNO 141 SANTA MARIA A MONTE TOTALE PROVINCIA DI PISA 197 PROVINCIA DI PISTOIA COMUNI INTERESSATI N. AZIENDE PRESENTI NEL TERRITORIO BUGGIANO (FRAZ. BORGO A 1 BUGGIANO) CHIESINA UZZANESE 1 TOTALE PROVINCIA DI PISTOIA 2 PROVINCIA DI PRATO COMUNI INTERESSATI N. AZIENDE PRESENTI NEL TERRITORIO PRATO 3 CARMIGNANO 1 TOTALE PROVINCIA DI PRATO 4 PROVINCIA DI SIENA N. AZIENDE PRESENTI NEL TERRITORIO PIAN CASTAGNAIO 62 TOTALE PROVINCIA DI SIENA 62 11

12 ALLEGATO 2 MAPPA DEGLI ATTORI E STAKEHOLDER ATTORI Sindaci e Assessori con delega a: attività produttive, lavoro, istruzione e formazione e politiche sociali, cooperazione, pace e solidarietà, pari opportunità, partecipazione, cultura della diversità e altri assessorati che i comuni riterranno di coinvolgere PROVINCIE: AREZZO, FIRENZE, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, PISA, PRATO, PISTOIA, SIENA COMUNI: Altopascio - Arezzo - Bagno a Ripoli - Bientina - Borgo a Buggiano - Borgo S. Lorenzo - Buti Calcinaia Calenzano - Campi Bisenzio Capannori Carmignano Castelfranco di Sopra - Castelfranco di Sotto - Cerreto Guidi - Chiesina Uzzanese Fiesole - Figline Valdarno Firenze Fucecchio - Gambassi Terme - Greve in Chianti - Grosseto Impruneta - Lastra a Signa Massarosa Montemignaio Montespertoli - Montevarchi - Montopoli Val d Arno Pelago Piancastagnaio - Pian di Sco' Pontassieve Prato Reggello Rufina - S. Casciano Val di Pesa - S. Miniato - Santa Croce sull Arno - Santa Maria a Monte - Sesto Fiorentino Signa - Subbiano - Tavarnelle - Terranova Bracciolini - Vicchio -Vinci ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ORGANIZZAZIONI SINDACALI STAKEHOLDER REFERENTI INAIL, ASL E INPS DELLE PROVINCIE INTERESSATE FORZE DELL ORDINE ISTITUTI SCOLASTICI CAMERE DI COMMERCIO E UNIONCAMERE UNIVERSITA E CENTRI DI RICERCA TERZO SETTORE COMUNITA' IMMIGRATI COMUNITA' RELIGIOSE MASS MEDIA: GIORNALI, TV, STREET TV, RADIO E WEB LOCALI 12

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