CFS: le novità della campagna AIB 2014

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1 CFS: le novità della campagna AIB 2014 CORPO FORESTALE DELLO STATO LL'uso dell'elicottero è recente nella storia della lotta contro gli incendi boschivi. Inizialmente utilizzato più come mezzo di ricognizione e di trasporto, solo in Un nuovo contributo del Corpo Forestale dello Stato ai sistemi antincendio boschivo regionali: i protocolli operativi CFS- Regioni per l impiego degli elicotteri della forestale nella lotta agli incendi boschivi di Fabrizio Bardanzellu* Foto di Sebastiano Patané e Andrea Veneziano (COA-Corpo Forestale dello Stato) seguito è andato via via affermandosi come water bomber. Ma La possibilità di rifornirsi in qualunque specchio d'acqua, rimanendo in hovering, il cosiddetto volo stazionario, e Elicottero Agusta Bell 412 del Corpo Forestale dello Stato in azione sul fuoco. La benna porta 800 litri d acqua 34

2 L AB 412 esegue uno spettacolare lancio in virata la capacità di avvicinarsi all'incendio con alta precisione, hanno fatto dell'elicottero un'eccezionale strumento AIB, con sempre più estimatori e utilizzatori nonostante gli alti costi d'esercizio. E in effetti l utilizzo del mezzo aereo ad ala rotante ha assunto con gli anni un peso sempre maggiore nella lotta agli incendi boschivi. Il suo impiego, tuttavia, per quanto importante, può solo andare ad affiancare, ma non sostituire, la fondamentale azione delle squadre a terra senza le quali nessun incendio può essere spento in maniera definitiva. Storicamente i primi mezzi aerei a essere utilizzati in Italia nella lotta agli incendi boschivi sono stati quelli di proprietà dell allora Ministero dell Agricoltura e delle Foreste dati in gestione al Corpo Forestale dello Stato. Non va infatti dimenticato che la Legge n. 47/75 prevedeva la costituzione, nell'ambito del Corpo forestale dello Stato, di un Servizio Antincendio Boschivo articolato su più Centri Operativi, Gruppi Meccanizzati, e la possibilità di impiego anche di aeromobili. Inizialmente l'unico mezzo aereo a disposizione era un elicottero Agusta Bell 47 G, costruito in Italia su licenza della Bell statunitense da parte della Costruzioni aeronautiche Giovanni Agusta. Si trattava di un velivolo a tre posti, monomotore (220 HP) e con rotore principale bipala, le cui capacità operative nella lotta agli incendi erano alquanto modeste. Nel 1978 venne messo in linea un secondo Augusta Bell 47 G. Nel 1979, in applicazione della legge n. 35 La Protezione civile ITALIANA luglio - agosto

3 CORPO FORESTALE DELLO STATO AB 412 al rifornimento d acqua. La distanza del punto d acqua dall incendio è determinante per i tempi di rotazione e quindi, per l efficacia della missione 47/1975, venne istituito il Centro Operativo Elicotteri del Corpo Forestale dello Stato. Questa struttura diventata Centro Operativo Aeromobili nel 1983, dal gennaio 2005 ha assunto l attuale denominazione di Centro Operativo Aereo (COA). Nel 1979 l istituzione del Centro Operativo Elicotteri derivò dalla necessità, già avvertita sin da allora, di dotare lo Stato, e per esso il Corpo forestale, di moderni strumenti di 36 AB 412 in avvicinamento con la benna carica d acqua

4 CORPO FORESTALE DELLO STATO 38 lotta agli incendi boschivi. E proprio nel 1979 che comincia la vera e propria attività aerea AIB, con l acquisizione da parte del CFS di 3 elicotteri MD 369 HS. Da allora con il passare degli anni è progressivamente aumentata sia la consistenza del parco macchine, con elicotteri diversificati anche per tipologia, sia la dotazione organica di personale assegnato al servizio. Non va dimenticato che anche i primi Canadair utilizzati in Italia nella lotta agli incendi boschivi, i CL 212, erano di proprietà del Ministero Agricoltura e Foreste e gestiti dal Corpo Forestale dello Stato. E infatti il primo dei canadair italiani, un CL 212 a pistoni, sostituito in Italia dai più moderni e performanti CL 412 turboelica, opera ancora nei cieli del mediterraneo con la sigla originale CFS 1. Dopo gli elicotteri AB 47 J e MD-369HS, negli anni 80 sono entrati in flotta i più performanti NH-500D NH 500 in volo. Il pilota, a sinistra, è una donna. Attualmente fanno parte degli elicotteristi del CFS 7 donne, di cui 5 donne pilota e 2 specialiste Elicottero NH 500. Veloce e maneggevole compensa con queste caratteristiche l uso di una benna di capacità ridotta (normalmente 350 litri per lancio) affiancati, dal 1990, dagli Augusta Bell 412. Più recentemente a questi si sono aggiunti gli Erickson S 64 F e gli Augusta 109 Nexus. Il Centro Operativo Aeromobili del CFS ha in dotazione anche un velivolo ad ala fissa Piaggio P-180.

5 Il progressivo potenziamento della flotta e, conseguentemente, delle basi aeree, ha comportato negli anni l esigenza di molteplici interventi di ampliamento e di miglioramento delle strutture adatte a ospitare i velivoli e consentire un adeguato spazio di manovra in sicurezza sia agli equipaggi di volo, sia al personale manutentore ed amministrativo. All attualità il COA ha raggiunto una dimensione ragguardevole in termini di personale, di velivoli, risorse finanziarie gestite, basi operative dislocate sul territorio nazionale. Oltretutto le attività operative prevedono l uso di moderne dotazioni strumentali che richiedono al personale elevata professionalità e frequenza di corsi di alta specializzazione aeronautica. I numeri attuali parlano di una flotta di 36 aeromobili (1 aereo bimotore Piaggio P- 180 Avant, 10 elicotteri monomotori NH 500, 18 elicotteri bimotori Agusta Bell 412, 4 Erickson S 64 F, 3 Agusta 109N), di una dotazione organica di personale di 240 unità e di 7 basi operative fisse. Si tratta di numeri importanti ma appena sufficienti per fare fronte alle nuove esigenze di intervento aereo sul territorio nazionale legate alle attività che la legge di riordino del Corpo Forestale dello Stato, Legge n. 36/2004, ha attribuito al Corpo stesso e che sono riportate di seguito: a) concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica con particolare riferimento alle aree rurali e montane; b) vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell'ambiente; c) controllo e certificazione CITES; d) tutela delle foreste e della biodiversità vegetale e animale; e) sicurezza alimentare del consumatore e di bio-sicurezza in genere; f) sorveglianza delle aree naturali protette di rilevanza internazionale e nazionale e delle altre aree protette;

6 CORPO FORESTALE DELLO STATO Erickson S 64 F del CFS allo sgancio. Questo velivolo può effettuare anche lanci frazionati e usare il FOAM 40 h) tutela delle acque dall'inquinamento e del relativo danno ambientale, nonché repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali dei rifiuti; i) prevenzione del dissesto idrogeologico; l) pubblico soccorso e interventi di rilievo nazionale di Protezione civile su tutto il territorio nazionale con riferimento anche al concorso con le regioni nella lotta attiva agli incendi boschivi e allo spegnimento con mezzi aerei degli stessi; controllo del manto nevoso e previsione del rischio valanghe; attività consultive e statistiche connesse; m) rilevazione qualitativa e quantitativa delle risorse forestali anche al fine della costituzione dell'inventario forestale nazionale e del monitoraggio sullo stato fitosanitario delle foreste; p) ogni altro compito assegnato dalle leggi e dai regolamenti dello Stato. Risulta quindi evidente come il servizio aereo possa e debba essere utilmente impiegato anche per lo svolgimento della maggior parte delle nuove competenze affidate al Corpo Forestale dello Stato dalle vigenti norme. Oltre al Servizio Antincendio Boschivo, gli aeromobili della Forestale svolgono anche altri compiti d'istituto, quali la partecipazione alle attività di monitoraggio ambientale (rilevazione di discariche, movimenti di terra, inquinamento di corsi d'acqua), antibracconaggio, polizia giudiziaria, rilievo delle valanghe, attività di protezione civile e concorso al pubblico soccorso quale, ad esempio, il recupero degli infortunati in montagna. Del resto, con il DPCM 13 febbraio 1990, n.112, era stato istituito e organizzato il Dipartimento della Protezione civile, posto sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con all interno il COAU- Centro Operativo Aereo Unificato, chiamato a gestire il servi-

7 Dal 2009 gli operatori del Corpo Forestale dello Stato si addestrano con gli elicotteristi del COA (Centro Operativo Aereo) zio aereo nazionale cui afferiscono anche parte dei mezzi aerei del Corpo Forestale per la lotta agli incendi boschivi. La competenza in materia di lotta AIB, che con la legge n. 47/1975 era incentrata sul Corpo Forestale dello Stato, si è modificata nel tempo con il coinvolgimento di un più ampio complesso di soggetti, di cui ha comunque continuato a fare parte il Corpo medesimo. La lotta agli incendi boschivi con i mezzi aerei, posta a suo tempo a base dell istituzione del COA e delle sue sedi staccate, viene oggi realizzata dal Corpo Forestale dello Stato in concorso con le Regioni e con il Dipartimento della Protezione civile. Più in particolare i mezzi pesanti, gli Erickson S 64, vengono messi a disposizione del DPCI e gestiti dal Centro Operativo Aereo Unificato. Negli ultimi anni i velivoli leggeri e medi, NH 500 e AB 412, vengono invece utilizzati in base a specifici protocolli operativi che vanno a in- 41 La Protezione civile ITALIANA luglio - agosto

8 CORPO FORESTALE DELLO STATO AB 412 del CFS in azione con un Canadair Un AB 412 del CFS in azione al tramonto 42 tegrare le convenzioni, o gli accordi di programma, stipulati tra Regioni e CFS in base alla legge quadro sugli incendi boschivi (Legge n. 353/2000). Questi velivoli operano quindi sotto la direzione delle Sale Operative Unificate Permanenti delle Regioni (SOUP). Negli accordi è comunque prevista la possibilità di utilizzare questi elicotteri anche al di fuori del territorio della Regione convenzionata in caso di eventi di rilevanza nazionale. L uso degli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato, nell ambito della collaborazione con le Regioni nella lotta agli incendi boschivi, è una innovazione piuttosto recente che è andata a innestarsi sulle collaudate convenzioni per la lotta a terra e la direzione delle operazioni di spegnimento, in vigore da molti anni. Tutto ha avuto inizio nel 2009 quando, durante una riunione tra Regione Lazio e il locale Comando regionale del CFS, venne invitato anche un rappresentante del COA al fine di valutare il possibile impiego dei velivoli AIB della Forestale per il concorso aereo a livello regionale nella lotta agli incendi. In quella sede, alla convenzione CFS-Regione Lazio venne aggiunto un protocollo operativo inerente l impiego dei mezzi aerei della Forestale. Pur trattandosi inizialmente dell impiego di un solo elicottero, nell ambito dei rapporti convenzionali questo accordo pose le basi per una procedura innovativa, volta allo snellimento delle pratiche burocratiche per l attivazione dei mezzi aerei AIB, oltretutto con un sensibile risparmio economico per le Regioni. L anno successivo lo stesso protocollo operativo venne confermato per la Regione Lazio e inserito anche nella convenzione con la

9 Regione Basilicata. Successivamente è stato esteso anche alle Regioni Marche, Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania. In tutti i protocolli il Centro Operativo Aereo del CFS (COA) mette a disposizione il personale specializzato e gli elicotteri al fine di concorrere alla lotta agli incendi boschivi secondo le modalità indicate dal Piano regionale AIB. Nelle attività previste dai protocolli operativi vengono solitamente inseriti anche interventi di protezione civile e attività di monitoraggio ambientale. In cambio le Regioni provvedono a mettere a disposizione risorse economiche, a titolo di parziale rimborso delle spese sostenute dal CFS, e parte della logistica e delle infrastrutture necessarie. La dislocazione delle basi sul territorio regionale viene effettuata congiuntamente, sentite le esigenze della Regione e le valutazioni tecnico-operative del COA-CFS. Il tempo massimo di decollo dalla chiamata è fissato in venti minuti, anche se statisticamente il decollo avviene mediamente dopo 6-8 minuti dall attivazione. I velivoli CFS vengono impiegati in prevalenza nell'attività antincendio, per la prevenzione, l'avvistamento e la lotta degli incendi boschivi. E previsto anche il trasporto di personale e attrezzature, la guida delle squadre a terra durante gli interventi, il coordinamento di altri aeromobili. Le basi di partenza sono stabilite nel protocollo operativo, così come le procedure e i tempi di attivazione da parte della SOUP che potrà riposizionare gli aeromobili secondo la necessità e le urgenze. Gli elicotteri effettuano i rifornimenti idrici presso invasi e bacini preventivamente individuati ovvero di apposite vasche mobili che vengono installate di volta in volta secondo le varie necessità. Tutte le operazioni sono dirette dalla SOUP che può disporre anche attività ricognitive qualora ritenuto necessario.

10 CORPO FORESTALE DELLO STATO 44 I velivoli utilizzati sono gli AIB 412, dotati di gancio baricentrico e benna da 900 litri, e gli NH 500 che usano invece una benna da 500 litri. L'Erickson S 64 F Aircrane, è dotato invece di un serbatoio solidale alla cellula della capacità di litri con possibilità di effettuare sganci frazionati e di utilizzare anche il FOAM. Per la campagna AIB 2014 le basi elicotteristiche permanenti sono le 7 già in funzione in via ordinaria, mentre sono cresciute quelle stagionali a fronte delle convenzioni con le Regioni; si sono aggiunte infatti Rimini con AB 412, Foligno (PG); con NH 500D, Falconara (AN); con AB 412, Latina con NH 500D, Sabaudia (LT); con AB 412, Anagni (FR); con AB 412, Vicovaro (RM); con NH 500D, Grumento Nova (PZ); con AB 412, Pisticci (MT) con AB 412. Gli Erickson S 64 sono di base a Pontecagnano in Campania e a Comiso in Sicilia. Dall iniziale accordo con la Regione Lazio si è passati in pochi anni alla stipula di protocolli operativi con 7 Regioni a statuto ordinario. Si tratta di protocolli che si inseriscono in più ampie convenzioni stipulate con il CFS nell ambito della lotta a terra agli incendi boschivi. In tutte queste regioni, infatti, la direzione delle operazioni di spegnimento è affidata al personale del Corpo Forestale dello Stato che, nel corso della sua carriera lavorativa, viene formato in maniera specifica nella cooperazione con i mezzi aerei. Dal 2009 in poi, inoltre, in tutti i corsi di formazione e/o aggiornamento AIB destinati al personale del CFS vengono svolte sessioni di addestramento congiunte con gli elicotteristi del COA. Se da un alto, quindi, l introduzione di protocolli operativi per l uso degli elicotteri della Forestale, può essere considerata una logica estensione delle convenzioni tra CFS e Regioni, la vera novità del 2014 riguarda la Sicilia. Per la campagna AIB estiva, infatti, è stato recentemente firmato un protocollo d intesa tra CFS e Regione autonoma per l utilizzo di due AB 412 della Forestale. I due velivoli, dislocati presso l aeroporto di Palermo, opereranno sotto la direzione dell organizzazione AIB siciliana. Il concorso aereo regionale nella lotta agli incendi boschivi nasce dalla necessità di integrare l'attività aerea nazionale, coordinata dal Dipartimento della Protezione civile, per rispondere al meglio ad esigenze locali in termini di tempestività, efficienza ed efficacia. L'attività aerea regionale, nello specifico settore, si deve integrare e armonizzare con quella nazionale attraverso un adeguata programmazione volta a garantire la più razionale dislocazione dei mezzi sul territorio. Nell affrontare le complesse problematiche organizzative legate alla gestione di una rete di presidi territoriali di soccorso non si può infatti prescindere da due fattori fondamentali: il tempo di intervento e le risorse disponibili, in termini sia di presidi attivi che di mezzi. Una distribuzione pesata in modo ottimale contribuisce, infatti, a ridurre i costi operativi del servizio, con particolare riferimento al tempo di intervento e alla percentuale di richieste cui il sistema è in grado di fare fronte. Una distribuzione squilibrata può invece riflettersi nella carenza di risorse laddove più sarebbero utili e, di contro, al sottoutilizzo delle stesse ove risultino sovrabbondanti rispetto alle necessità. In questo caso può accadere che per rimediare a tali squilibri, e organizzare una risposta adeguata agli eventi, si possa essere costretti a dover disporre, in piena emergenza, trasferimenti di risorse da località anche molto distanti, con ritardi, perdita di efficacia e aumento dei costi gestionali. Ed è proprio nella direzione di una ottimizzazione della dislocazione delle risorse aeree AIB che il Corpo Forestale dello Stato sta portando il suo contributo con i protocolli operativi con le Regioni. *Capo dei Servizi Operativi del Corpo Forestale dello Stato

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