CFS: le novità della campagna AIB 2014
|
|
- Marilena Molinari
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CFS: le novità della campagna AIB 2014 CORPO FORESTALE DELLO STATO LL'uso dell'elicottero è recente nella storia della lotta contro gli incendi boschivi. Inizialmente utilizzato più come mezzo di ricognizione e di trasporto, solo in Un nuovo contributo del Corpo Forestale dello Stato ai sistemi antincendio boschivo regionali: i protocolli operativi CFS- Regioni per l impiego degli elicotteri della forestale nella lotta agli incendi boschivi di Fabrizio Bardanzellu* Foto di Sebastiano Patané e Andrea Veneziano (COA-Corpo Forestale dello Stato) seguito è andato via via affermandosi come water bomber. Ma La possibilità di rifornirsi in qualunque specchio d'acqua, rimanendo in hovering, il cosiddetto volo stazionario, e Elicottero Agusta Bell 412 del Corpo Forestale dello Stato in azione sul fuoco. La benna porta 800 litri d acqua 34
2 L AB 412 esegue uno spettacolare lancio in virata la capacità di avvicinarsi all'incendio con alta precisione, hanno fatto dell'elicottero un'eccezionale strumento AIB, con sempre più estimatori e utilizzatori nonostante gli alti costi d'esercizio. E in effetti l utilizzo del mezzo aereo ad ala rotante ha assunto con gli anni un peso sempre maggiore nella lotta agli incendi boschivi. Il suo impiego, tuttavia, per quanto importante, può solo andare ad affiancare, ma non sostituire, la fondamentale azione delle squadre a terra senza le quali nessun incendio può essere spento in maniera definitiva. Storicamente i primi mezzi aerei a essere utilizzati in Italia nella lotta agli incendi boschivi sono stati quelli di proprietà dell allora Ministero dell Agricoltura e delle Foreste dati in gestione al Corpo Forestale dello Stato. Non va infatti dimenticato che la Legge n. 47/75 prevedeva la costituzione, nell'ambito del Corpo forestale dello Stato, di un Servizio Antincendio Boschivo articolato su più Centri Operativi, Gruppi Meccanizzati, e la possibilità di impiego anche di aeromobili. Inizialmente l'unico mezzo aereo a disposizione era un elicottero Agusta Bell 47 G, costruito in Italia su licenza della Bell statunitense da parte della Costruzioni aeronautiche Giovanni Agusta. Si trattava di un velivolo a tre posti, monomotore (220 HP) e con rotore principale bipala, le cui capacità operative nella lotta agli incendi erano alquanto modeste. Nel 1978 venne messo in linea un secondo Augusta Bell 47 G. Nel 1979, in applicazione della legge n. 35 La Protezione civile ITALIANA luglio - agosto
3 CORPO FORESTALE DELLO STATO AB 412 al rifornimento d acqua. La distanza del punto d acqua dall incendio è determinante per i tempi di rotazione e quindi, per l efficacia della missione 47/1975, venne istituito il Centro Operativo Elicotteri del Corpo Forestale dello Stato. Questa struttura diventata Centro Operativo Aeromobili nel 1983, dal gennaio 2005 ha assunto l attuale denominazione di Centro Operativo Aereo (COA). Nel 1979 l istituzione del Centro Operativo Elicotteri derivò dalla necessità, già avvertita sin da allora, di dotare lo Stato, e per esso il Corpo forestale, di moderni strumenti di 36 AB 412 in avvicinamento con la benna carica d acqua
4 CORPO FORESTALE DELLO STATO 38 lotta agli incendi boschivi. E proprio nel 1979 che comincia la vera e propria attività aerea AIB, con l acquisizione da parte del CFS di 3 elicotteri MD 369 HS. Da allora con il passare degli anni è progressivamente aumentata sia la consistenza del parco macchine, con elicotteri diversificati anche per tipologia, sia la dotazione organica di personale assegnato al servizio. Non va dimenticato che anche i primi Canadair utilizzati in Italia nella lotta agli incendi boschivi, i CL 212, erano di proprietà del Ministero Agricoltura e Foreste e gestiti dal Corpo Forestale dello Stato. E infatti il primo dei canadair italiani, un CL 212 a pistoni, sostituito in Italia dai più moderni e performanti CL 412 turboelica, opera ancora nei cieli del mediterraneo con la sigla originale CFS 1. Dopo gli elicotteri AB 47 J e MD-369HS, negli anni 80 sono entrati in flotta i più performanti NH-500D NH 500 in volo. Il pilota, a sinistra, è una donna. Attualmente fanno parte degli elicotteristi del CFS 7 donne, di cui 5 donne pilota e 2 specialiste Elicottero NH 500. Veloce e maneggevole compensa con queste caratteristiche l uso di una benna di capacità ridotta (normalmente 350 litri per lancio) affiancati, dal 1990, dagli Augusta Bell 412. Più recentemente a questi si sono aggiunti gli Erickson S 64 F e gli Augusta 109 Nexus. Il Centro Operativo Aeromobili del CFS ha in dotazione anche un velivolo ad ala fissa Piaggio P-180.
5 Il progressivo potenziamento della flotta e, conseguentemente, delle basi aeree, ha comportato negli anni l esigenza di molteplici interventi di ampliamento e di miglioramento delle strutture adatte a ospitare i velivoli e consentire un adeguato spazio di manovra in sicurezza sia agli equipaggi di volo, sia al personale manutentore ed amministrativo. All attualità il COA ha raggiunto una dimensione ragguardevole in termini di personale, di velivoli, risorse finanziarie gestite, basi operative dislocate sul territorio nazionale. Oltretutto le attività operative prevedono l uso di moderne dotazioni strumentali che richiedono al personale elevata professionalità e frequenza di corsi di alta specializzazione aeronautica. I numeri attuali parlano di una flotta di 36 aeromobili (1 aereo bimotore Piaggio P- 180 Avant, 10 elicotteri monomotori NH 500, 18 elicotteri bimotori Agusta Bell 412, 4 Erickson S 64 F, 3 Agusta 109N), di una dotazione organica di personale di 240 unità e di 7 basi operative fisse. Si tratta di numeri importanti ma appena sufficienti per fare fronte alle nuove esigenze di intervento aereo sul territorio nazionale legate alle attività che la legge di riordino del Corpo Forestale dello Stato, Legge n. 36/2004, ha attribuito al Corpo stesso e che sono riportate di seguito: a) concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica con particolare riferimento alle aree rurali e montane; b) vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell'ambiente; c) controllo e certificazione CITES; d) tutela delle foreste e della biodiversità vegetale e animale; e) sicurezza alimentare del consumatore e di bio-sicurezza in genere; f) sorveglianza delle aree naturali protette di rilevanza internazionale e nazionale e delle altre aree protette;
6 CORPO FORESTALE DELLO STATO Erickson S 64 F del CFS allo sgancio. Questo velivolo può effettuare anche lanci frazionati e usare il FOAM 40 h) tutela delle acque dall'inquinamento e del relativo danno ambientale, nonché repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali dei rifiuti; i) prevenzione del dissesto idrogeologico; l) pubblico soccorso e interventi di rilievo nazionale di Protezione civile su tutto il territorio nazionale con riferimento anche al concorso con le regioni nella lotta attiva agli incendi boschivi e allo spegnimento con mezzi aerei degli stessi; controllo del manto nevoso e previsione del rischio valanghe; attività consultive e statistiche connesse; m) rilevazione qualitativa e quantitativa delle risorse forestali anche al fine della costituzione dell'inventario forestale nazionale e del monitoraggio sullo stato fitosanitario delle foreste; p) ogni altro compito assegnato dalle leggi e dai regolamenti dello Stato. Risulta quindi evidente come il servizio aereo possa e debba essere utilmente impiegato anche per lo svolgimento della maggior parte delle nuove competenze affidate al Corpo Forestale dello Stato dalle vigenti norme. Oltre al Servizio Antincendio Boschivo, gli aeromobili della Forestale svolgono anche altri compiti d'istituto, quali la partecipazione alle attività di monitoraggio ambientale (rilevazione di discariche, movimenti di terra, inquinamento di corsi d'acqua), antibracconaggio, polizia giudiziaria, rilievo delle valanghe, attività di protezione civile e concorso al pubblico soccorso quale, ad esempio, il recupero degli infortunati in montagna. Del resto, con il DPCM 13 febbraio 1990, n.112, era stato istituito e organizzato il Dipartimento della Protezione civile, posto sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con all interno il COAU- Centro Operativo Aereo Unificato, chiamato a gestire il servi-
7 Dal 2009 gli operatori del Corpo Forestale dello Stato si addestrano con gli elicotteristi del COA (Centro Operativo Aereo) zio aereo nazionale cui afferiscono anche parte dei mezzi aerei del Corpo Forestale per la lotta agli incendi boschivi. La competenza in materia di lotta AIB, che con la legge n. 47/1975 era incentrata sul Corpo Forestale dello Stato, si è modificata nel tempo con il coinvolgimento di un più ampio complesso di soggetti, di cui ha comunque continuato a fare parte il Corpo medesimo. La lotta agli incendi boschivi con i mezzi aerei, posta a suo tempo a base dell istituzione del COA e delle sue sedi staccate, viene oggi realizzata dal Corpo Forestale dello Stato in concorso con le Regioni e con il Dipartimento della Protezione civile. Più in particolare i mezzi pesanti, gli Erickson S 64, vengono messi a disposizione del DPCI e gestiti dal Centro Operativo Aereo Unificato. Negli ultimi anni i velivoli leggeri e medi, NH 500 e AB 412, vengono invece utilizzati in base a specifici protocolli operativi che vanno a in- 41 La Protezione civile ITALIANA luglio - agosto
8 CORPO FORESTALE DELLO STATO AB 412 del CFS in azione con un Canadair Un AB 412 del CFS in azione al tramonto 42 tegrare le convenzioni, o gli accordi di programma, stipulati tra Regioni e CFS in base alla legge quadro sugli incendi boschivi (Legge n. 353/2000). Questi velivoli operano quindi sotto la direzione delle Sale Operative Unificate Permanenti delle Regioni (SOUP). Negli accordi è comunque prevista la possibilità di utilizzare questi elicotteri anche al di fuori del territorio della Regione convenzionata in caso di eventi di rilevanza nazionale. L uso degli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato, nell ambito della collaborazione con le Regioni nella lotta agli incendi boschivi, è una innovazione piuttosto recente che è andata a innestarsi sulle collaudate convenzioni per la lotta a terra e la direzione delle operazioni di spegnimento, in vigore da molti anni. Tutto ha avuto inizio nel 2009 quando, durante una riunione tra Regione Lazio e il locale Comando regionale del CFS, venne invitato anche un rappresentante del COA al fine di valutare il possibile impiego dei velivoli AIB della Forestale per il concorso aereo a livello regionale nella lotta agli incendi. In quella sede, alla convenzione CFS-Regione Lazio venne aggiunto un protocollo operativo inerente l impiego dei mezzi aerei della Forestale. Pur trattandosi inizialmente dell impiego di un solo elicottero, nell ambito dei rapporti convenzionali questo accordo pose le basi per una procedura innovativa, volta allo snellimento delle pratiche burocratiche per l attivazione dei mezzi aerei AIB, oltretutto con un sensibile risparmio economico per le Regioni. L anno successivo lo stesso protocollo operativo venne confermato per la Regione Lazio e inserito anche nella convenzione con la
9 Regione Basilicata. Successivamente è stato esteso anche alle Regioni Marche, Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania. In tutti i protocolli il Centro Operativo Aereo del CFS (COA) mette a disposizione il personale specializzato e gli elicotteri al fine di concorrere alla lotta agli incendi boschivi secondo le modalità indicate dal Piano regionale AIB. Nelle attività previste dai protocolli operativi vengono solitamente inseriti anche interventi di protezione civile e attività di monitoraggio ambientale. In cambio le Regioni provvedono a mettere a disposizione risorse economiche, a titolo di parziale rimborso delle spese sostenute dal CFS, e parte della logistica e delle infrastrutture necessarie. La dislocazione delle basi sul territorio regionale viene effettuata congiuntamente, sentite le esigenze della Regione e le valutazioni tecnico-operative del COA-CFS. Il tempo massimo di decollo dalla chiamata è fissato in venti minuti, anche se statisticamente il decollo avviene mediamente dopo 6-8 minuti dall attivazione. I velivoli CFS vengono impiegati in prevalenza nell'attività antincendio, per la prevenzione, l'avvistamento e la lotta degli incendi boschivi. E previsto anche il trasporto di personale e attrezzature, la guida delle squadre a terra durante gli interventi, il coordinamento di altri aeromobili. Le basi di partenza sono stabilite nel protocollo operativo, così come le procedure e i tempi di attivazione da parte della SOUP che potrà riposizionare gli aeromobili secondo la necessità e le urgenze. Gli elicotteri effettuano i rifornimenti idrici presso invasi e bacini preventivamente individuati ovvero di apposite vasche mobili che vengono installate di volta in volta secondo le varie necessità. Tutte le operazioni sono dirette dalla SOUP che può disporre anche attività ricognitive qualora ritenuto necessario.
10 CORPO FORESTALE DELLO STATO 44 I velivoli utilizzati sono gli AIB 412, dotati di gancio baricentrico e benna da 900 litri, e gli NH 500 che usano invece una benna da 500 litri. L'Erickson S 64 F Aircrane, è dotato invece di un serbatoio solidale alla cellula della capacità di litri con possibilità di effettuare sganci frazionati e di utilizzare anche il FOAM. Per la campagna AIB 2014 le basi elicotteristiche permanenti sono le 7 già in funzione in via ordinaria, mentre sono cresciute quelle stagionali a fronte delle convenzioni con le Regioni; si sono aggiunte infatti Rimini con AB 412, Foligno (PG); con NH 500D, Falconara (AN); con AB 412, Latina con NH 500D, Sabaudia (LT); con AB 412, Anagni (FR); con AB 412, Vicovaro (RM); con NH 500D, Grumento Nova (PZ); con AB 412, Pisticci (MT) con AB 412. Gli Erickson S 64 sono di base a Pontecagnano in Campania e a Comiso in Sicilia. Dall iniziale accordo con la Regione Lazio si è passati in pochi anni alla stipula di protocolli operativi con 7 Regioni a statuto ordinario. Si tratta di protocolli che si inseriscono in più ampie convenzioni stipulate con il CFS nell ambito della lotta a terra agli incendi boschivi. In tutte queste regioni, infatti, la direzione delle operazioni di spegnimento è affidata al personale del Corpo Forestale dello Stato che, nel corso della sua carriera lavorativa, viene formato in maniera specifica nella cooperazione con i mezzi aerei. Dal 2009 in poi, inoltre, in tutti i corsi di formazione e/o aggiornamento AIB destinati al personale del CFS vengono svolte sessioni di addestramento congiunte con gli elicotteristi del COA. Se da un alto, quindi, l introduzione di protocolli operativi per l uso degli elicotteri della Forestale, può essere considerata una logica estensione delle convenzioni tra CFS e Regioni, la vera novità del 2014 riguarda la Sicilia. Per la campagna AIB estiva, infatti, è stato recentemente firmato un protocollo d intesa tra CFS e Regione autonoma per l utilizzo di due AB 412 della Forestale. I due velivoli, dislocati presso l aeroporto di Palermo, opereranno sotto la direzione dell organizzazione AIB siciliana. Il concorso aereo regionale nella lotta agli incendi boschivi nasce dalla necessità di integrare l'attività aerea nazionale, coordinata dal Dipartimento della Protezione civile, per rispondere al meglio ad esigenze locali in termini di tempestività, efficienza ed efficacia. L'attività aerea regionale, nello specifico settore, si deve integrare e armonizzare con quella nazionale attraverso un adeguata programmazione volta a garantire la più razionale dislocazione dei mezzi sul territorio. Nell affrontare le complesse problematiche organizzative legate alla gestione di una rete di presidi territoriali di soccorso non si può infatti prescindere da due fattori fondamentali: il tempo di intervento e le risorse disponibili, in termini sia di presidi attivi che di mezzi. Una distribuzione pesata in modo ottimale contribuisce, infatti, a ridurre i costi operativi del servizio, con particolare riferimento al tempo di intervento e alla percentuale di richieste cui il sistema è in grado di fare fronte. Una distribuzione squilibrata può invece riflettersi nella carenza di risorse laddove più sarebbero utili e, di contro, al sottoutilizzo delle stesse ove risultino sovrabbondanti rispetto alle necessità. In questo caso può accadere che per rimediare a tali squilibri, e organizzare una risposta adeguata agli eventi, si possa essere costretti a dover disporre, in piena emergenza, trasferimenti di risorse da località anche molto distanti, con ritardi, perdita di efficacia e aumento dei costi gestionali. Ed è proprio nella direzione di una ottimizzazione della dislocazione delle risorse aeree AIB che il Corpo Forestale dello Stato sta portando il suo contributo con i protocolli operativi con le Regioni. *Capo dei Servizi Operativi del Corpo Forestale dello Stato
Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto
Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto Concorso Interno, per titoli ed esami, a 40 posti per l ammissione al 21 corso di aggiornamento e formazione professionale
DettagliCentro Addestramento AIB La Pineta
21 maggio 2011 Centro Addestramento AIB La Pineta incontro tecnico volontariato AIB Indirizzi operativi Coordinamento su incendi boschivi Attualmente il coordinamento operativo delle strutture AIB, presenti
DettagliBOZZA DISCIPLINARE TECNICO DELLA NUOVA SALA OPERATIVA S.O.C.A.V.
DISCIPLINARE TECNICO DELLA NUOVA SALA OPERATIVA S.O.C.A.V. 1. PREMESSA Il CNVVF ha una flotta aerea composta da n. 40 elicotteri che operano su 12 Reparti Volo, n. 19 velivoli antincendio CL-415 dislocati
DettagliSINDACATO AUTONOMO POLIZIA AMBIENTALE E FORESTALE
PROPOSTA SAPAF DI REVISIONE DEI PROFILI PROFESSIONALI DEL PERSONALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO CHE ESPLETA ATTIVITÀ TECNICO-SCIENTIFICA, TECNICO-STRUMENTALE ED AMMINISTRATIVA La seguente proposta
DettagliCAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO
CAMPAGNA ANTINCENDI BOSCHIVI 2015 3,660,6800,07 DIREZIONE REGIONALE COMANDO REGIONALE AGENZIA REGIONALE VIGILI DEL FUOCO CORPO FORESTALE DELLO STATO DI PROTEZIONE CIVILE CAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO 1
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di
PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di Orciano Pisano, Monteverdi M.mo, Casale M.mo, Guardistallo,
Dettagli4. GESTIONE MEZZI AEREI. Comunicazioni radio TBT
4. GESTIONE MEZZI AEREI Comunicazioni radio TBT Le comunicazioni radio tra personale a terra ed equipaggio a bordo dell a/m sono chiamate TERRA BORDO TERRA Comunemente si utilizzano due tipi di frequenze,
DettagliSTRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA Illustrazione in forma semplificata dell Organigramma 1/13 Il sistema organizzativo dell Ente è equiparabile ad un modello divisionale specializzato
DettagliD.P.R. 23 dicembre 2002, n Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
D.P.R. 23 dicembre 2002, n. 314 Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. TESTO COORDINATO CON LE MODIFICHE PROPOSTE IN GRASSETTO
DettagliPiano Regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2014/2016 (L.353/2000)
Piano Regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2014/2016 (L.353/2000) Incontro: PRESENTAZIONE PIANO AIB 2014/2016-01/02/2014 Capisquadra A.I.B. Provincia
DettagliRETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO
ALLEGATO 2 RETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO 2000-2011 REQUISITI MINIMI PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI UNIFICATI PROVINCIALI CUP AI FINI DEL CONCORSO
DettagliDipartimento della protezione civile Titti Postiglione Ufficio Volontariato, formazione e comunicazione
Il Servizio nazionale della protezione civile Dipartimento della protezione civile Titti Postiglione Ufficio Volontariato, formazione e comunicazione COSA E LA PROTEZIONE CIVILE? Con protezione civile
DettagliI VELIVOLI FIRE BOSS IN ITALIA. Testo e foto a cura di Raffaele Fusilli
I VELIVOLI FIRE BOSS IN ITALIA Testo e foto a cura di Raffaele Fusilli La società di gestione AIRSP&A, appartenente al raggruppamento SP&A-AVIALSA (quest ultima - con cui AIRSP&A ha costituito un Associazione
DettagliRegione Toscana. Procedura operativa tra le Regioni Liguria e Toscana per lo spegnimento degli incendi boschivi di confine
Regione Toscana Procedura operativa tra le Regioni Liguria e Toscana per lo spegnimento degli incendi boschivi di confine 1 Procedura operativa tra le Regioni Liguria e Toscana per lo spegnimento degli
DettagliIL CAPO DIPARTIMENTO
IL CAPO DIPARTIMENTO Visti gli articoli 744 e 748 del Codice della Navigazione, approvato con Regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, che disciplinano, rispettivamente, gli aeromobili di Stato e le relative
DettagliCONVENZIONE PER LA LOTTA ATTIVA AGLI INCENDI BOSCHIVI SUL TERRITORIO REGIONALE DEL PIEMONTE, IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 21 NOVEMBRE 2000, N
Regione Piemonte e Ministero dell'interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Direzione Regionale del Piemonte CONVENZIONE PER LA LOTTA ATTIVA AGLI INCENDI BOSCHIVI
DettagliOggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze.
Il Presidente Oggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze. VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; VISTA la legge regionale 7 gennaio
DettagliIL PIANO ANTINCENDIO BOSCHIVO REGIONALE IL RUOLO DEGLI ENTI FORESTALI
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER CAPI SQUADRA A.I.B. (Codice: SPC 4011/BI) IL PIANO ANTINCENDIO BOSCHIVO REGIONALE IL RUOLO DEGLI ENTI FORESTALI Milano, 4 ottobre 2014 1 1 ENTI FORESTALI ENTI FORESTALI COMUNITÀ
DettagliCONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE ABRUZZI - GRUPPO DI CASTEL DEL MONTE
CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE ABRUZZI - GRUPPO DI PER IL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI EMERGENZA PUBBLICA APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 09 DEL 18/01/2011 Nell
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA E LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA VISTI i seguenti riferimenti normativi: - la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare l art. 15,
DettagliDino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA
Dino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA ELISOCCORSO H.E.M.S. APPLICAZIONE DEI REQUISITI DEL TRASPORTO AEREO PASSEGGERI La maggior parte dell attività HEMS viene effettuata nell
DettagliGUARDIA DI FINANZA. Il ruolo del Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza nelle Maxi Emergenze di Protezione Civile. Cap. pil.
GUARDIA DI FINANZA Il ruolo del Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza nelle Maxi Emergenze di Protezione Civile Cap. pil. Giacomo Di Cosimo Aeroporto Cinquale di Massa 14/05/2015 Indice degli argomenti
DettagliCOMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
Dettaglilo Statuto speciale per la Sardegna e la relative norme di attuazione;
Di re z i o n e gen e r a l e dell a pr o t e z i o n e civile Servi z i o Affa r i Gen e r a l i Bila n c i o e dei su p p o r t i di re z i o n a l i Ptot. n 2013 pos I.4.3 del 30.07.2013 DETERMINAZIONE
DettagliSISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA UFFICIO ORDINE PUBBLICO SISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO Roma, 26 gennaio 2017 Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale della Polizia Criminale
DettagliL anno 2005, il giorno 11 del mese di aprile, alle ore 10 negli uffici della Presidenza della Regione Siciliana, Palazzo D Orleans
Protocollo d intesa tra la Presidenza della Regione Siciliana, l Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, l Assessorato Regionale per l Agricoltura e le Foreste
DettagliIl GRUPPO BANDIERA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Il GRUPPO BANDIERA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO Alfiere del Gruppo Bandiera del Corpo forestale dello Stato: Commissario Marta DE PAOLIS In 187 anni di storia la bandiera del Corpo forestale dello Stato
DettagliBURC n 08 del 04 febbraio 2002
BURC n 08 del 04 febbraio 2002 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 21 dicembre 2001 - Deliberazione n. 6940 - Area Generale di Coordinamento AA.GG. e Personale - Variazione Ordinamento Amministrativo
DettagliANTINCENDI BOSCHIVI CATALOGO CORSI
Sede di Pistoia: Via Enrico Bindi, 14-51100 Pistoia Tel. +39 0573.365967 - Fax +39 0573.34714 - e-mail: dream.pt@dream-italia.it Sede di Pratovecchio: Via Giuseppe Garibaldi, 3-52015 Pratovecchio (AR)
DettagliAGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015
AGGIORNAMENTO Le normative dal 2008 al 2015 Coordinamento dei soccorsi L. 26 febbraio 2011 n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di
DettagliCHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!!
CHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!! Gestione di un SISTEMA COMPLESSO Strutture Amministrative Componenti di P.C.: Dipartimento Nazionale P.C. Regioni Province/Città Metropolitana
DettagliOggetto: Atto di indirizzo relativo all assegnazione del personale allo svolgimento di mansioni superiori.
del 29 maggio 2015 Oggetto: Atto di indirizzo relativo all assegnazione del personale allo svolgimento di mansioni superiori. Il Commissario Straordinario dell Ente Foreste della Sardegna, PREMESSO che:
DettagliDal 22 Luglio al 13 Settembre 2003
j Servizio Protezione Civile Dipartimento dei Vigili del Fuoco Direzione Regionale Emilia Romagna Corpo Forestale dello Stato Ispettorato regionale Emilia Romagna PIANO ORGANIZZATIVO PER LA LOTTA INCENDI
DettagliSupplemento al Bollettino ufficiale
Corpo forestale dello Stato Supplemento al Bollettino ufficiale Rinvio della pubblicazione del diario delle prove scritte del concorso, per titoli ed esami, a 3 posti per la nomina a primo dirigente del
DettagliRelazione introduttiva ALLEGATO A CIG : C.U.P. : B34C Allegato A: Relazione introduttiva Pag. 1
ALLEGATO A Relazione introduttiva CIG : 2462539776 C.U.P. : B34C11000150002 Allegato A: Relazione introduttiva Pag. 1 Relazione Introduttiva Il Servizio di Protezione Civile gestisce e coordina le strutture,
DettagliPROGRAMMA OPERATIVO ANTINCENDIO BOSCHIVO ANNO In attuazione della convenzione-quadro. tra
ALLEGATO A PROGRAMMA OPERATIVO ANTINCENDIO BOSCHIVO ANNO 2014 In attuazione della convenzione-quadro tra Regione Emilia Romagna Agenzia Regionale di Protezione Civile e Ministero dell Interno Dipartimento
Dettagliproposta di legge n. 323
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 323 a iniziativa dei Consiglieri Solazzi, Cardogna, Traversini, Foschi, Zaffini presentata in data 9 maggio 2013 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE
DettagliJAR-OPS 3 Il punto di vista del vettore. Bolzano, 7 Maggio 2005
JAR-OPS 3 Il punto di vista del vettore Bolzano, 7 Maggio 2005 Premessa Il contesto Nel corso del 2004 ha trovato compimento la applicazione in Italia dello standard JAR-OPS 3 per la certificazione degli
DettagliIntensità dell Incendio Boschivo. Comportamenti particolari del Fuoco
Intensità dell Incendio Boschivo Intensità lineare in KW/m: prodotto tra calore liberato per ogni metro di fronte e la velocità di avanzamento delle fiamme. Direttamente proporzionale al potere calorico
DettagliCorso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Pronto Soccorso
Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Pronto Soccorso In questa unità didattica illustreremo le disposizioni in materia di: organizzazione del primo soccorso aziendale; la formazione della
DettagliAIB DOS I TEMI TRATTATI IN QUESTA PRESENTAZIONE
Il Servizio Regionale Antincendio boschivo D.O.S. (Direttore Operazioni di Spegnimento) AIB DOS I TEMI TRATTATI IN QUESTA PRESENTAZIONE LA NORMATIVA IL RUOLO DEL DIRETTORE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO LE
DettagliEsercitazione Rischio Sismico
Esercitazione Rischio Sismico Mugello - Val di Sieve 22 e 23 ottobre 2010 Provincia di Firenze premessa Il territorio provinciale è stato interessato da numerosi eventi sismici, alcuni dei quali disastrosi
DettagliMedas Service S.r.l. Servizi consulenziali su misura per le specifiche esigenze del cliente
Medas Service S.r.l. Servizi consulenziali su misura per le specifiche esigenze del cliente Chi siamo MEDAS SERVICE Società specializzata Creata nel 1991 Esperti del settore Obiettivo Soddisfare le esigenze
DettagliCentro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto
Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto Normativa di riferimento e iter costitutivo Relatore: dott. Maurizio Mazzonetto La
DettagliPROCEDURA PER LE ATTIVITA ANTINCENDIO BOSCHIVO DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
ALLEGATO A PROCEDURA PER LE ATTIVITA ANTINCENDIO BOSCHIVO DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La presente procedura, in attuazione del Piano regionale delle attività di previsione, prevenzione
DettagliNORMATIVA IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI. La legge quadro 21 Novembre 2000 n. 353 (G. U. n. 280 del 30/11/ 2000)
NORMATIVA IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI LEGGI STATALI La legge quadro 21 Novembre 2000 n. 353 (G. U. n. 280 del 30/11/ 2000) La nuova legge in materia di incendi boschivi è finalizzata alla conservazione
DettagliIl ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile
Federazione Regionale Ligure Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali La Spezia Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile La Spezia c/o Centro Integrato di Protezione Civile
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER
Allegato "A" SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER l impiego del volontariato di protezione civile nella prevenzione del rischio idrogeologico 1 PROTOCOLLO
DettagliRegolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile
Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile Art. 1 Premessa Per rispondere in modo sempre più concreto alle suddette esigenze di protezione civile, la Provincia di Cremona e
DettagliPARCO DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO
PARCO DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO ORGANIZZAZIONE GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE GRAFFIGNANA LO- SAN COLOMBANO AL LAMBRO MI - MIRADOLO TERME- PV - CORTEOLONA -PV ESERCITAZIONE ADDESTRAMENTO
DettagliComitato Provinciale di Protezione Civile
Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia Comitato Provinciale di Protezione Civile SETTORE VIII servizio protezione civile dirigente arch, Giacomo Consoli Regolamento del Comitato Provinciale di Protezione
DettagliTavolo regionale per la mobilità delle merci. Sottogruppo 1 Infrastrutture e intermodalità
Tavolo regionale per la mobilità delle merci Sottogruppo 1 Infrastrutture e intermodalità Sottogruppo 1- Infrastrutture e intermodalità Premessa L Assessorato ai Trasporti e alla Mobilità della Regione
DettagliCORSO PER ANTI INCENDIO BOSCHIVO ELITRASPORTATO
Corso nell ambito del Piano di formazione anno 2013 della Scuola Superiore di Protezione Civile CORSO PER ANTI INCENDIO BOSCHIVO ELITRASPORTATO SPC3010/AE 19/20 ottobre 2013 Centro polifunzionale Il Pighét,
DettagliNORMATIVA STATALE E REGIONALE IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI
Corso di Analisi e controllo degli incendi boschivi NORMATIVA STATALE E REGIONALE IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI PIANIFICAZIONE ANTINCENDIO AI SENSI DELLA L. 353/2000 NORMATIVA STATALE E REGIONALE IN MATERIA
DettagliCORSO PER CAPI SQUADRA
Corso nell ambito del Piano di formazione anno 2013 della Scuola Superiore di Protezione Civile CORSO PER CAPI SQUADRA (Codice SPC3009/AE) 3, 4 e 5 maggio 2013 Centro Operativo AIB del CFS per la Lombardia
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO
REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO Art. 1 - Costituzione E istituita la Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Bergamo, con sede presso
DettagliLA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Prot. n. (BAS/00/45510) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visto l art. 8, comma 1 bis, del Decreto Legislativo n. 229/99 Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, a norma dell
DettagliNUOVO ORDINAMENTO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO. Art. 1. (Natura giuridica e compiti istituzionali)
LEGGE n. 36 DEL 6 febbraio 2004, NUOVO ORDINAMENTO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente
DettagliComune di Umbertide Direzione Provinciale del Lavoro Asl n.1 Provincia di Perugia
POLIZIA PROVINCIALE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Pubblichiamo volentieri a conferma del ruolo multiforme che può assumere oggi la Polizia Provinciale nel contesto dei grandi temi sociali e giuridici,
DettagliDECRETO DIRETTORIALE
DECRETO DIRETTORIALE N. 33 DEL 09/02/2017 OGGETTO: Avvio procedura comparativa incarichi di lavoro autonomo per lo sviluppo di programmi di finanziamenti europei in collaborazione con la Regione Veneto
DettagliINDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE
Prefazione... XV TOMO I Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI NORMATIVA BASE 1. Costituzione della Repubblica Italiana (in G.U., 27 dicembre 1947, n. 298)... 5 2. R.d. 18 novembre
DettagliREGIONE ABRUZZO PARTNER N.4
LIFE14 CCA/IT/001280 PRIMES Preventing flooding RIsks by Making resilient communities REGIONE ABRUZZO PARTNER N.4 Francesca Molinari, Antonio Iovino Ancona, 24 febbraio 2015 La Protezione Civile della
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
MIUR.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0040587.22-12-2016 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ai Direttori degli UU.SS.RR. LORO SEDI Al Capo del Dipartimento per il sistema di Istruzione
DettagliLA SITUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE DOPO L ENTRATA IN VIGORE DEL D.LGS. 81/08
LA SITUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE DOPO L ENTRATA IN VIGORE DEL D.LGS. 81/08 1 INDICE 1. Premesse pag. 3 2. La normativa sulla sicurezza sul lavoro pag. 4 3. Obiettivi del progetto pag. 7 4. Metodologia
DettagliUSO DEI DISPOSITIVI SUPPLEMENTARI DI ALLARME Sui veicoli AIB della Regione Toscana. - normativa - immatricolazione veicoli - considerazioni
USO DEI DISPOSITIVI SUPPLEMENTARI DI ALLARME Sui veicoli AIB della Regione Toscana - normativa - immatricolazione veicoli - considerazioni RIFERIMENTI NORMATIVI art. 177 C.d.S. Circolazione degli autoveicoli
DettagliAlla Procura della Repubblica Presso il TRIBUNALE di. Alla Procura della Corte dei Conti di.. ESPOSTO/DENUNCIA
Alla Procura della Repubblica Presso il TRIBUNALE di Alla Procura della Corte dei Conti di.. ESPOSTO/DENUNCIA Il sottoscritto, nato a il, residente in, via, espone quanto segue Il presente atto ha lo scopo
DettagliIl Volontariato di Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile Ufficio Volontariato Relazioni Istituzionali e Internazionali Dott. Antonio Salpietro Il Volontariato di Protezione Civile Nasce
DettagliALLEGATO 1 TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
ALLEGATO 1 TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE a) CENTRI OPERATIVI UNIFICATI PROVINCIALI DI PROTEZIONE CIVILE (CUP) I Centri Operativi debbono: essere
DettagliIl sistema 118 e la rete clinica
Elisuperfici Normativa di riferimento Il sistema 118 e la rete clinica Perugia 21 23 Maggio 2009 Roberto Vergari Direttore della Direzione Infrastrutture Aeroporti 1 Panorama della Regolamentazione HEMS
DettagliCELEBRAZIONE SANTA BARBARA 2014
MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento Dei Vigili Del Fuoco Del Soccorso Pubblico e Della Difesa Civile Comando Provinciale Vigili Del Fuoco MACERATA Incendii flamma me non invadit" CELEBRAZIONE SANTA BARBARA
DettagliRegione Toscana. PROVINCIA DI PISA Assessorato Agricoltura e Forestazione Assessorato Protezione Civile. Centro Intercomunale Protezione Civile
Protezione Civile Provincia di Pisa PROVINCIA DI PISA Assessorato Agricoltura e Forestazione Assessorato Protezione Civile Centro Intercomunale Protezione Civile 1 a ESERCITAZIONE CONGIUNTA ANTINCENDI
DettagliIl giorno.., presso sono presenti il Sindaco del Comune di Venezia ed il Presidente dell Unione dei Comuni del Miranese:
CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI VENEZIA E L UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI POLIZIA LOCALE E DI SICUREZZA URBANA Il giorno.., presso sono presenti il Sindaco
DettagliDETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE
DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE Reg. (UE) n. M1: Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione X X X X X 14 1.1 Formazione professionale e acquisizione di competenze
DettagliIl Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale
Presentazione del volume Il Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale Lecce, 15 gennaio 2010 Roberta Garganese Università del Salento e collaboratrice dell
DettagliNumero Unico Regionale ARPAT per la sua attivazione in emergenza ambientale
Accordo di collaborazione fra la Protezione Civile della Provincia di Firenze ed per le emergenze ambientali - modello relazionale ed organizzativo Numero Unico Regionale per la sua attivazione in emergenza
DettagliLa riforma delle province e lo stato dell arte sul processo di attuazione
La riforma delle province e lo stato dell arte sul processo di attuazione Il processo di attuazione regionale: a che punto siamo SPISA, 28 aprile 2015 Francesca Palazzi, Regione Emilia-Romagna I tempi
DettagliPRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI COMUNICATO Attività antincendio boschivo per la stagione estiva 2015. Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un più efficace contrasto agli
DettagliPiano di Emergenza Comunale. Comune di Fano Assessorato ai Lavori Pubblici, Beni Monumentali, Protezione Civile
Piano di Emergenza Comunale Comune di Fano Assessorato ai Lavori Pubblici, Beni Monumentali, Protezione Civile Argomenti della discussione L obiettivo della presentazione è la definizione del sistema di
DettagliINCONVENIENTE GRAVE aeromobile Extra 300L, marche D-ETZE
INCONVENIENTE GRAVE aeromobile Extra 300L, marche D-ETZE Tipo dell aeromobile e marche Data e ora Località dell evento Descrizione dell evento Esercente dell aeromobile Natura del volo Persone a bordo
DettagliCURRICULUM VITAE. nella qualità di Direttore deli UPICA ho esercitato:
CURRICULUM VITAE Nome: ALLEGRA Gaetano Data di nascita: 1949 Sede di servizio: Ufficio del Genio Civile di Catania Qualifica: Dirigente amministrativo di terza fascia Carriera e livelli di funzioni svolte
DettagliPatrone Cesare Anselmo. Dirigente Generale di livello B.
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Patrone Cesare Anselmo Data di nascita 14/04/1954 Qualifica Amministrazione Dirigente Generale di livello B CORPO FORESTALE DELLO STATO Incarico attuale Dirigente Generale Capo
DettagliPrototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello d Intervento. Allegato 1
Allegato 1 Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello di Intervento 1. Organismi e Strutture Operative Permanenti di Protezione Civile 2. Centri di Coordinamento 3. Aree di Emergenza
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA LA BANCA D ITALIA E LA GUARDIA DI FINANZA
PROTOCOLLO D'INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA LA BANCA D ITALIA E LA GUARDIA DI FINANZA La Banca d Italia e la Guardia di Finanza: VISTI il decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385,
DettagliENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO VAL D AGRI LAGONEGRESE
ORIGINALE COPIA Delibera n. 030 del 04/08/2015 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO (Seduta Ordinaria) OGGETTO: Approvazione schema di Convenzione tra Regione Basilicata/Ente Parco e Corpo Forestale dello
DettagliPROGETTO COLONNA MOBILE DELLA REGIONE TOSCANA
Allegato A alla delibera della Giunta Regionale del PROGETTO COLONNA MOBILE DELLA REGIONE TOSCANA DISCIPLINARE PER LA COSTITUZIONE E LA GESTIONE DEI MODULI OPERATIVI E SPECIALISTICI DELLA COLONNA MOBILE
DettagliSCHEDE DOCUMENTALI NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA STATALE
SD 0.1 COMPENDIO DI NORME E LEGGI DI PROTEZIONE CIVILE NORMATIVA EUROPEA Risoluzione 2002/C 43/01 Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione civile NORMATIVA STATALE Legge 8 dicembre
DettagliRegione Campania Provincia di Napoli Comune di
Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Protocollo d'intesa Bonifica del SIN di Bagnoli-Coroglio
Dettagliprovincia di mantova
Ufficio Protezione Civile 14 ottobre 2010, San Giorgio di Mantova 1 La Colonna Mobile Provinciale del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Mantova premessa PREVISIONE E PREVENZIONE SOCCORSO
DettagliIspettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-alimentari
Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-alimentari Aspetti sanzionatori dell etichettatura Dei prodotti alimentari Giuseppe PUGLIA Teramo, 12 dicembre 2014
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
DettagliIL PERITO ESTIMATORE DANNI DA GRANDINE ED AVVERSITÀ ATMOSFERICHE
Department: Rischi Agricoli Country: ITALIA IL PERITO ESTIMATORE DANNI DA GRANDINE ED AVVERSITÀ ATMOSFERICHE 12 febbraio 2015 Campagna Grandine 2015 2 12 febbraio 2015 Presentation Title GENERALI ITALIA
DettagliMinistero dell Interno
VISTO la legge 1 aprile 1981, n. 121, recante il nuovo ordinamento dell Amministrazione della Pubblica Sicurezza e successive modifiche; il decreto interministeriale 16 ottobre 1984 e successive modifiche,
DettagliAndrea Ciaffi
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA REGIONI E AIUTI DI STATO: UN OPPORTUNITÀ PER LE ISTITUZIONI E PER LE IMPRESE ALL AVVIO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 I rapporti tra Stato e Regioni alla luce
Dettagli70 Stormo M.O.V.M Capitano Pilota Enrico Comani
70 Stormo M.O.V.M Capitano Pilota Enrico Comani Il 70 stormo Dopo aver descritto la Scuola di Volo del 72 Stormo di Frosinone il passaggio naturale avviene nel descrivere la Scuola Basica per Pilota di
DettagliIl Benessere Equo e Sostenibile delle province
Il Benessere Equo e Sostenibile delle province Paola D Andrea-Ufficio statistica della Provincia di Pesaro e Urbino Comitato di Coordinamento Nazionale Progetto Bes delle province Comitato di Presidenza
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 460
Senato della Repubblica LEGISLATURA N. 460 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore CICOLANI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 12 MAGGIO 2008 (*) Riordino del sistema aeroportuale della capitale ed istituzione
DettagliLinee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento
Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto
DettagliFORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Dimauro Biagio Indirizzo Via F. De Roberto, 20 Telefono Ufficio 0932 964201 Fax Ufficio 0932 962301 E-mail Nazionalità Italiana Data
DettagliFunzioni di supporto secondo il Metodo Augustus
Funzioni di supporto secondo il Metodo Augustus Le Linee Guida del Metodo Augustus (sviluppate dal Dipartimento di Protezione Civile), hanno lo scopo di: fornire un indirizzo per la pianificazione di emergenza,
Dettagli