Tavolo regionale per la mobilità delle merci. Sottogruppo 1 Infrastrutture e intermodalità
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1 Tavolo regionale per la mobilità delle merci Sottogruppo 1 Infrastrutture e intermodalità
2 Sottogruppo 1- Infrastrutture e intermodalità Premessa L Assessorato ai Trasporti e alla Mobilità della Regione Lombardia, in modo lungimirante e del tutto innovativo, ha realizzato il Tavolo Regionale per la Mobilità delle Merci con i seguenti obiettivi per il Sottogruppo 1: ricognizione dello stato attuale delle infrastrutture individuazione criticità esistenti elaborazione di soluzioni a breve termine pianificazione di lungo periodo con il coinvolgimento dei rappresentanti di tutte le categorie interessate. 2
3 Sottogruppo 1- Infrastrutture e intermodalità L attività svolta Vista l elevata partecipazione al sottogruppo 1 Infrastrutture e Intermodalità con oltre 50 adesioni si è deciso di creare due tavoli operativi più focalizzati su temi specifici: Miglioramento produttività terminal intermodali esistenti Piccoli interventi sulla rete ferroviaria Sono stati inoltre avviati confronti tecnici con le società di gestione di porti e aeroporti. Avviata ricognizione iniziative nuovi insediamenti per interscambio merci / ampliamenti di strutture esistenti. 3
4 Gruppo di Lavoro Miglioramento produttività terminal esistenti Nell ambito del tavolo inerente il miglioramento della produttività dei terminal esistenti, al fine di avere un quadro di riferimento, è stato effettuato un censimento per il rilevamento dei dati di traffico e di capacità infrastrutturale aggiornati al 2010: Dati identificativi Accessibilità ferroviaria Caratteristiche impianto Dati di traffico Relazioni servite Censimento stato attuale dei traffici Progetti di ampliamento 4
5 Gruppo di Lavoro Miglioramento produttività terminal esistenti Caratteristiche dell intermodalità in Lombardia 5
6 6 Gruppo di Lavoro Miglioramento produttività terminal esistenti
7 Gruppo di Lavoro Miglioramento produttività terminal esistenti Analisi del quadro emergente Le condizioni operative dei terminal intermodali in genere non sono ottimali. L operatività è prevalentemente influenzata da fattori esterni al terminal. Tali fattori esterni sono sia di tipo infrastrutturale (disponibilità di binari adeguati in appoggio all impianto raccordato), sia di tipo gestionale (manovra ferroviaria). Esistono ampi margini di ottimizzazione dei fattori esterni, che consentirebbero uno sfruttamento migliore della capacità operativa dei terminal. Fondamentali sono un aumento della sensibilità del gestore di rete nei confronti delle esigenze di traffico espresse dai gestori di terminal, nonché la sua condivisione circa le operazioni di ottimizzazione possibili. 7
8 Gruppo di Lavoro Miglioramento produttività terminal esistenti Principali criticità Dalla discussione sono emerse alcune criticità comuni alla maggior parte degli impianti, che se risolte, con limitati costi, potrebbero migliorare l efficienza del sistema. Manovra primaria affidata a RFI o a suoi fornitori, con elevato incremento dei costi e inefficienze di servizio, poiché non strettamente interconnessa con la manovra secondaria. Soluzione possibile: un unico soggetto coinvolto nelle 2 manovre a seguito revisione regolamenti attuali. Interventi migliorativi o di manutenzione straordinaria sull infrastruttura ferroviaria, ancorché finanziati da privati, sono soggetti a iter autorizzativi eccessivamente dilatati nel tempo. Il contratto di raccordo imposto da RFI è molto oneroso e comporta impegni notevoli in termini di sia operativi che di responsabilità. 8
9 Gruppo di Lavoro Miglioramento produttività terminal esistenti Richieste degli operatori Al fine di attivare soluzioni rapide per migliorare il sistema, gli operatori chiedono: di poter disporre di tavoli di confronto con RFI, all occorrenza anche individuali per singole realtà, in cui definire interventi e loro priorità. che la Regione si faccia promotrice di programma di breve periodo di interventi sulla rete ferroviaria, finalizzato alla rimozione di fattori esterni limitanti l operatività dei terminal. 9
10 Gruppo di Lavoro Piccoli interventi sulla rete ferroviaria Il tavolo di lavoro In data 18 maggio si è tenuto un tavolo di lavoro per affrontare il tema dei piccoli interventi sulla rete ferroviaria per efficientare il sistema. All incontro erano presenti rappresentanti di RFI, di imprese ferroviarie private e di terminal intermodali. Successivamente è stata avviata una raccolta dati per riassumere in un quadro di sintesi le principali criticità. 10
11 Gruppo di Lavoro Piccoli interventi sulla rete ferroviaria Analisi delle criticità e quadro emergente La rete ferroviaria lombarda presenta strozzature e fattori limitanti che penalizzano il traffico merci. Esistono fattori limitanti che potrebbero essere risolti nel breve periodo con piccoli interventi e con spese contenute. Tali fattori limitanti sono sia di tipo infrastrutturale (moduli di incrocio, peso assiale, sagome), sia di tipo gestionale (fasce IPO per manutenzione rete). 11
12 Gruppo di Lavoro Piccoli interventi sulla rete ferroviaria Ricognizione dei punti di criticità sulla rete 12
13 Gruppo di Lavoro Piccoli interventi sulla rete ferroviaria Richieste degli operatori Possibilità di discussione attiva con RFI per definire le criticità per le quali sono possibili piccoli interventi immediati e calendarizzazione degli interventi. Regione si faccia promotrice di una azione che coinvolga RFI al fine di stabilire un programma di interventi finalizzato alla rimozione di fattori limitanti il traffico merci. 13
14 Relazioni di traffico terminal lombardi con i porti liguri Analisi delle criticità e quadro emergente Necessità di far fronte a previsti aumenti di traffico ferroviario originato dai porti: Genova : 1,8 milioni di TEU. Previsti ampliamenti che potranno portare al raddoppio della ricettività portuale. La Spezia: 1,3 milioni di TEU. Prevista realizzazione del 3 bacino con aumenti di capacità fino a TEU. Savona-Vado: TEU. Attualmente in fase di realizzazione il nuovo terminal container per ulteriori TEU E prevedibile che una parte molto significativa degli incrementi di traffico possa trovare sbocco tramite ferrovia. Gli interventi di potenziamento di infrastrutture portuali di interscambio merci dovranno trovare riscontro nella capacità ricettiva offerta dalla rete ferroviaria e dai terminal dell entroterra. 14
15 Nuovi insediamenti interscambio merci / ampliamento strutture esistenti Il futuro dell intermodalità in Lombardia Nei prossimi anni il traffico ferroviario dei container in Lombardia è destinato a notevoli incrementi. Entro il 2020 saranno ultimati i lavori dei tunnel svizzeri del Gottardo e del Monte Ceneri. La Confederazione ha già definito una notevole limitazione dei transiti stradali con trasferimento dei traffici su rotaia. Le previsioni sono che nei prossimi 15 anni 1 milione di trasporti siano dirottati sul combinato. La Lombardia non dispone di una rete infrastrutturale di nodi in grado di poter rispondere a queste esigenze. L attuale programmazione regionale di centri per l interscambio merci è rimasta in parte ancora inattuata (Bergamo Montello, Lecco Bione, Brescia). 15
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