Il direttore medico di presidio ospedaliero: funzioni attivita' compiti. Egidio Sesti Giuseppe C. Faiella
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- Adelaide Bucci
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1 Il direttore medico di presidio ospedaliero: funzioni attivita' compiti Egidio Sesti Giuseppe C. Faiella Numerose e rilevanti sono state le norme, che nel corso degli ultimi anni hanno contribuito a modificare le funzioni, i compiti e le responsabilità del Direttore/Dirigente Sanitario (che oggi si tende a definire Direttore Medico) di presidio ospedaliero. Con tale termine, Direttore Medico, si indica il medico a cui è conferita la direzione sanitaria del presidio ospedaliero, che esercita la responsabilità giuridico-organizzativo anche sugli aspetti medico-legali. L esigenza di rivedere il ruolo del Direttore Medico è ormai da molti anni costantemente ribadita da parte dalle norme vigenti; cioè nonostante, sino ad oggi, non si è provveduta ad una adeguata realizzazione. L occasione, oggi ci viene obbligata, dall articolo 4 comma 10 del D.Lgs. 502/92 (e successive modificazione ed integrazioni) il quale ha stabilito che entro il avrebbe cessato di avere efficacia la L , n 132, il DPR 273/69, n 128, e il DPR n 129. L attuale norma di riordino del S.S.N. ha però aggiunto nuove funzioni di management, organizzazione ed economici produttivi. In relazione all evoluzione normativa subita dalla materia si è reso quindi necessaria formulare con puntualità i compiti da assegnare a questa figura professionale. In questo lavoro si tenta di distinguere analiticamente gli specifici compiti del Direttore Medico di presidio ospedaliero, pur chiaramente molto consapevoli della difficoltà di individuarli completamente tutti. Il lavoro svolto vuole pertanto assumere il carattere di una iniziativa preliminare che ha lo scopo di promuovere un ulteriore approfondimento di analisi e discussione tra i professionisti interessati. I compiti sono stati raggruppati per aree (intendendo per area : area principale su cui concentrare gli sforzi) e sono indicate, tra l altro, le funzioni e le attività. Si è cercato di analizzare il più possibile l area tenendo conto che nella realtà sanitaria Italiana il 70% dei ospedali è rappresentato dai cosiddetti presidi ospedalieri. E pertanto il Direttore Medico di tali strutture è, a nostro parere, generalmente coinvolto nello svolgimento di tutte quelle funzioni, compiti ed attività successivamente indicate nelle aree. 1. Area di responsabilità dirige con autonomia tecnico-funzionale ed economico-finanziaria la struttura ospedaliera di cui è preposto e ne è responsabile ai fini organizzativi e gestionale; opera in posizione di linea al direttore sanitario di azienda per le rispettive tipologie di Dipartimento, con ruolo di autonoma responsabilità nell espletamento delle funzioni di direzione a lui delegate dallo stesso; assicura il contributo e l integrazione funzionale delle UU.OO. del dipartimento alle linee di programma dell azienda; contribuisce all individuazione delle linee di sviluppo e delle azioni comprese nelle responsabilità dei settori della direzione sanitaria rappresentando le specificità del dipartimento di riferimento; assicura l applicazione delle linee di sviluppo delle azioni individuate dai responsabili dei settori della direzione sanitaria nei dipartimenti di riferimento; assicura, attraverso il raccordo con il nucleo di controllo di gestione del presidio, il supporto per il comitato di dipartimento e per il direttore di dipartimento; concorre alla definizione dei criteri e delle priorità di allocazione delle risorse per le UU.OO. verificando la congruità tra risorse assegnate e obiettivi prefissati; propone l integrazione della pianta organica delle UU.OO. d intesa con i responsabili;
2 definisce l assegnazione del personale infermieristico, di concerto con i dirigenti dei servizi infermieristici. 2. Funzioni gestionali e organizzative partecipazione alla definizione delle linee strategiche e degli obiettivi aziendali, delle politiche di sviluppo e dei programmi da realizzare; predisposizione degli atti necessari al processo di budget in collaborazione con la direzione sanitaria aziendale; utilizzo degli strumenti di controllo di gestione e più in generale dell analisi economica; negoziazione del budget con i responsabili delle UU.OO.; gestione dati statistici: o sovrintende ed indirizza la raccolta, l elaborazione e la trasmissione dei dati di attività (ricoveri, day hospital, DRG, attività ambulatoriale, etc.), coordinando i centri preposti alle singole funzioni; o gestione dei flussi informativi (Ministero della Sanità, Sistema Informativo Aziendale, Controllo Interno, CUP, etc.); o controllo della correttezza dei dati, del rispetto dei tempi di trasmissione e della loro completezza; stesura della relazione sanitaria annuale del servizio; definizione dei criteri e dei provvedimenti necessari alla allocazione delle risorse per le unità operative ivi compreso il personale; verifica dei risultati dei processi di lavoro e sull appropriatezza nell utilizzo delle risorse, con particolare riferimento agli episodi di ricovero ed all utilizzo delle tecnologie complesse; realizzazione di integrazione, mediazione e collegamento tra le UU.OO. attraverso la stesura di protocolli e l istituzione e partecipazione con gruppi di lavoro su tematiche specifiche; favorire e supportare l utilizzo di linee guida predisposte da società scientifiche o da gruppi di esperti per una buona pratica clinica; Direzione nell ottica dei Dipartimenti: o l ambito di azione direzionale della direzione sanitaria ospedaliera si riferisce all intero ospedale, compresi i dipartimenti; o il direttore medico fa parte del comitato direttivo del dipartimento (e pertanto di tutti i dipartimenti) al fine di mantenere l operatività nell ambito delle direttive assegnate unitariamente all intera struttura ospedaliera ; o il direttore di dipartimento è nominato dal direttore generale su proposta del direttore sanitario e del direttore medico dell ospedale dal quale il responsabile del dipartimento dipende; missione del medico di direzione sanitaria del presidio ospedaliero, referente del dipartimento: o garantire, a livello di dipartimento, le funzioni di direzione sanitaria a lui delegate dal direttore medico ospedale; o assicurare, attraverso il raccordo con i responsabili di settore della direzione sanitaria, che le linee di sviluppo e le azioni da essi individuate siano realizzate a livello di dipartimento nei tempi e nei modi stabiliti dal responsabile della gestione complessiva e dal direttore medico di ospedale; o costituire il supporto di direzione sanitaria per il comitato di dipartimento in ordine: alla programmazione delle attività di dipartimento (analisi della domanda e dell offerta di servizi, processo di budgeting), alla valutazione dell attività sanitaria svolta nel dipartimento, al controllo dell efficacia dei risultati e dell efficienza nell allocazione delle risorse;
3 valutazione dei bisogni, dell offerta, del prodotto (anche in termini di efficacia); vigilanza in materia di tariffe e prestazioni; direzione dei dirigenti medici di I livello con funzioni igienico-organizzative, tramite l assegnazione di responsabilità di unità funzionali e/o obiettivi ed il controllo dei risultati, e degli uffici della direzione sanitaria del presidio ospedaliero; predispone piano d intervento per la formazione dell équipe della direzione sanitaria; gestione della libera professione intramurale in regime di ricovero ed ambulatoriale; predisposizione di valutazioni tecnico.sanitarie sugli interventi di ristrutturazione e/o innovazioni edilizie, collaborazione alla progettazione; proposte e pareri per l acquisto attrezzatura e dei dispositivi medici; definizione delle priorità; cooperazione alla definizione di programmi per la valutazione di efficienza ed efficacia delle attività di emergenza sanitaria; attività di assistenza socio-sanitario e sociale; cooperazione all organizzazione dell assistenza ospedaliera alternativa al ricovero (day hospital, assistenza domiciliare) in collegamento con i servizi territoriali; cooperazione all organizzazione dell accettazione sanitaria, del pronto soccorso e delle sale operatorie; definizione delle modalità con cui viene garantita la continuità dell assistenza al paziente in caso di urgenza od eventi imprevisti (clinici, organizzativi tecnologici), dispone di tutti i provvedimenti necessari a garantire, ivi compresa la predisposizione dei turni di guardia e pronta disponibilità del personale sanitario, tecnico, amministrativo, professionale addetti ai servizi sanitari, disciplina; procede all espletamento dei procedimenti disciplinari a carico del personale cui è preposto ai sensi della normativa vigente e comunque fatte salve le competenze dei responsabili delle UU.OO.; adozione di provvedimenti di emergenza (chiusura attività, chiusura sala operatoria, pronto soccorso etc,); gestione de conflitti, dei rischi, dei reclami, delle vertenze medico-legali; collaborazione alla definizione del piano di formazione ed aggiornamento permanente aziendale per il personale; costituzione e gestione di biblioteche e centri di documentazione, propone l acquisto di riviste e testi per la biblioteca; partecipazione, quale docente, alla formazione; revisione della propria attività. 3. Funzioni proprie a supporto delle unità operative e dipartimenti ospedalieri gestione documentazione sanitaria e consegna cartelle cliniche, vigilanza sulla tenuta degli archivi clinici; predisposizione, con i vari responsabili delle UU.OO. di tutta la modulistica sanitaria necessaria allo svolgimento dell attività assistenziale; presiede la commissione per il buon uso del sangue; presiede la commissione per il prontuario terapeutico ospedaliero; vigilanza sulla validità dei farmaci conservati in reparto, disciplina degli stupefacenti, e controllo della spessa farmaceutica; funzioni di dietetica; funzione di vigilanza sull ammissione e sulla attività di personale volontario, specializzandi, frequentatori ed in formazione nelle unità operative; definizione delle tipologie degli ambulatori, orari di attività e del volume di prestazione;
4 proposte di convenzioni con particolari servizi esterni quando non è possibile attivarli nel presidio; autorizzazione per l esecuzione di consulenze e esami presso strutture convenzionate; tenuta e aggiornamento dei regolamenti interni e raccomandazioni, linee guida. 4. Gestione e supervisione dei servizi generali di supporto alle attività sanitarie in collaborazione con altri uffici del Presidio/Azienda, quali: igiene ambientale; ristorazione dei degenti; gestione dei rifiuti ospedalieri; gestione della biancheria pulita / sporca; gestione dei trasporti in ambulanza dei degenti; sterilizzazione del materiale ad uso sanitario. 5. Sviluppo aree progettuali programma di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere; programma di accreditamento delle strutture sanitarie; programma di miglioramento della qualità dei servizi rivolti al cittadino. 6. Promozione e sviluppo della qualità dell assistenza introduzione e utilizzo nell organizzazione ospedaliera di strumenti e metodologia necessari alla verifica e revisione della qualità (VRQ) ed al miglioramento continuo della qualità (MCQ) dei servizi e delle prestazioni sanitarie; partecipazione alle commissioni per la lotta delle infezioni ospedaliere, buon uso del sangue, farmaco terapia; partecipazione alle attività di revisione tra pari e di vigilanza sul rispetto dei protocolli diagnostici e terapeutici previsti dalla normativa vigente (esempio gestione di differente tipologia di interventi chirurgici, protocolli comportamentali di sala operatoria, protocolli gestione di materiale sporco, etc.); emanazioni di direttive sulla corretta gestione delle liste di attesa e vigilanza sulla tenuta dei registri; formulazione e rispetto della carta dei servizi sanitari; convocazione periodica del consiglio di ospedale; promozione di iniziative rivolte a migliorare l accessibilità dell utente alla struttura; l attivazione di indagini, anche attraverso questionari, volte a verificare il livello di gradimento, da parte dell utenza; diffonde al personale coinvolto i risultati del programma di verifica e revisione di qualità attuato in aree specifiche; accreditamento delle strutture sanitarie. 7. Funzioni medico-legali polizia mortuaria; denunce delle cause di morte; denuncia degli infanti deformi o immaturi; denuncia malattie professionali; denuncia infortuni sul lavoro; dichiarazione di nascita; dichiarazione di interruzione volontaria di gravidanza;
5 donazioni e trapianto di organi: o cura la compilazione e l aggiornamento dell elenco dei sanitari in possesso dei requisiti per far parte del collegio medico e trasmette copia agli organi competenti; o convoca il collegio medico; o dopo ogni controllo aggiorna il verbale e stabilisce, sentiti i colleghi, l ora dei controlli successivi; o verifica se l episodio del ricovero abbia configurato la necessità di emettere il referto medico; o richiede l autorizzazione al Magistrato in caso di paziente a disposizione dell autorità giudiziaria; o o verifica se esiste un documento dissenso espresso dal defunto; può far parte del collegio medico, ed ha l obbligo di compilare il certificato di morte e redige il foglio ISTAT sulla causa di morte, in qualità di medico necroscopo; compila, se necessario, il referto consegnandolo all autorità di polizia giudiziaria; o raccoglie i verbali e li invia alle autorità competenti per territorio; o conserva negli archivi un duplicato dei verbali di accertamento di morte e di prelievo, con la relativa documentazione clinica; gestione della documentazione sanitaria; certificazioni mediche e rapporti con l autorità giudiziaria; promuove il rispetto dei principi etici e deontologici da parte delle figure professionale addette alle attività sanitarie e in particolare del consenso informato ai trattamenti sanitari; coopera alla predisposizione della relativa modulistica; diffusione della normativa nazionale e regionale, vigilanza sul rispetto delle norme relativa alla sperimentazione clinica, partecipazione all attività della commissione, predisposizione della relazione tecnica e della delibera aziendale. Cura i rapporti con le Aziende/ditte farmaceutiche; vigilanza sul rispetto della riservatezza dei dati sanitari ed esprime parere obbligatorio sulla raccolta, elaborazione e trasmissione dei darti sanitari con particolare riguardo ai mezzi informatici ed informatici. Funzione Igienistiche il programma di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere: o presiede il Comitato di Controllo delle Infezioni Ospedaliere (CIO); o definisce con il Comitato strategie e protocolli di lotta; vigilanza smaltimento rifiuti (urbani, ospedalieri, tossico/nocivi): o stesura capitolato di appalto per lo smaltimento dei rifiuti con indicazioni di carattere igienico sanitario; o individuazione locali di deposito temporaneo; o certificazione dell avvenuto trattamento dei rifiuti ospedalieri prima del loro allontanamento; o vigilanza sul rispetto del tempo di deposito temporaneo dei rifiuti; o diffusione della normativa e dei protocolli relativa alla gestione dei rifiuti; o trasmissione dei dati annuali al catasto (modello MUD); o verifica il rispetto delle modalità del rispetto dei rifiuti ; o vigilanza sui relativi appalti; o controllo epidemiologico della collettività ospedaliera; o collabora con il Servizio di Prevenzione e Protezione e i medici competenti alla individuazione delle strategie competitive relative agli ambienti di lavoro; o collabora relativamente alla gestione dell emergenza (antincendio, massiccio afflusso, etc.);
6 o controllo della salute del personale, ambulatorio di medicina preventiva, vaccinazioni; o collabora alla identificazione dei possibili rischi ed alla individuazione dei soggetti esposti con il Servizio di Prevenzione e Protezione (sicurezza nei posti del lavoro - inquinamento e microclima; o vigilanza su cucina e mensa; o collabora alla progettazione e gestione del programma HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) nei servizi di ristorazione ospedaliera. o vigila sui relativi appalti; pulizia, disinfezione, disinfestazione, sterilizzazione; o definizione, diffusione, verifica e revisione di linee guida e protocolli scritti di pulizia ambientale, disinfezione, sterilizzazione, disinfestazione; denuncia malattia infettiva; sorveglianza sull acqua potabile; effettua indagini epidemiologiche su problematiche specifiche; vigila sull applicazione delle norme vigenti relativamente alla prevenzione degli infortuni ed alla sicurezza degli ambienti di lavoro; effettua di persona sopralluoghi. Conclusioni Il lavoro del Direttore Medico di presidio ospedaliero, alla luce delle norme vigenti, assume sempre più un carattere cosiddetto manageriale. Tale professionista deve assicurare, alla complessa organizzazione ospedaliera, non solo le sempre più complesse funzioni igienistiche, ma deve confrontarsi, proporre e scegliere modelli organizzativi idonei alla gestione complessiva della struttura. E sempre più rilevante il peso dell azione organizzativa-guida che il Direttore Medico deve assumere nella gestione del presidio ospedaliero. Dal suddetto quadro emerge un compito difficile, delicato e complesso del Direttore Medico, che richiede una adeguata formazione specialistica, ma anche molto innovativo e stimolante perché, si indirizza prevalentemente su competenze più nobili, più complesse e più incisive nell ambito della salute pubblica e dell organizzazione dei servizi sanitari. La direzione medica di presidio ospedaliero al pari di altre organizzazioni, sono perfettibili, migliorabili, a condizioni che non si cristallizzino nella struttura organizzativa adottata. Al rigido principio della competenza dovrà sostituire principi di organizzazione del lavoro, degli uffici e delle attività flessibili, duttili, efficacemente reattivi, alle sempre più varie e crescenti esigenze della utenza interne ed esterne del presidio. In conclusione possiamo affermare che il Direttore Medico di presidio ospedaliero non può che essere un coordinatore, un facilitatore del lavoro di tutti gli altri professionisti, siano essi operatori sanitaria o amministratrivi, a loro volta dirigenti a tutti gli effetti del lavoro affidato a la loro responsabilità personale. Bibliografia H. Mintzberg, Management - mito e realtà Gazzanti, M. Zanetti et al, Il medico e il management. Accademia Nazionale di Medicina, 1996.
7 Principali riferimenti legislativi L. 26/4/1990, n 86. Modifiche in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione. L. 7/8/1990, n 241. Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso documenti amministrativi. D.Lgs. 30 dicembre 1992 n 502/517. Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell art.1 della L.23 ottobre 1992, N 441 (testo aggiornato pubblicato sulla G.U. S.g. n 4, 7 gennaio 94 suppl. ord). Testo coordinato ed integrato del D.Lgs. 30/12/1992 n 502 comprensivo del D.Lgs. 229/99 (Riforma TER). Norme per accertamento e certificazione di morte (L. 578/93). G.U. 6 febbraio 1993, n.30 S.O. D.Lgs 29/93 Razionalizzazione dell organizzazione delle amministrazioni pubbliche a revisione della disciplina i materia di pubblico impiego. - Regolamenti recanti le modalità per l accertamento e la certificazione di morte (DM 582/94). D.Lgs 19 settembre 1994, n 626. D.Lgs. 242/1996. Disciplina dei farmaci e reazioni avverse (D.Lgs. 44/97). Legge Bassanini L.127/97. D.Lgs 26 maggio 1997, n 155. Delega Bindi Legge 30 novembre 1998, N 419 G.U. S.g. n 286 del 7 dicembre. Riforma TER D. Lgs. 229/99. Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale
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