CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI: SEGNALETICA STRADALE VERTICALE
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- Erica Campana
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1 ALLEGATO AL CON-004 CONDIZIONI CONTRATTUALI PER LA CERTIFICAZIONE DI Pag. 1 di 5 CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI: SEGNALETICA Torino, 02/05/2007 Emissione: Assicurazione Qualità Verifica ed approvazione: Direzione Firma: Elisa Actis Firma: Domenico Gai Questo documento in formato elettronico non necessita delle firme di emissione, verifica ed approvazione.
2 Pag. 2 di 5 1. PREMESSA Nel presente documento sono contenuti requisiti aggiuntivi e/o di dettaglio rispetto a quanto contenuto nele Condizioni contrattuali per la certificazione di prodoto CON-004. Pertanto il presente documento riporta esclusivamente i requisiti aggiuntivi o di dettaglio o non applicabili rispeto ale Condizioni contratuali per la certificazione di prodoto, mentre quanto non espresamente citato dele Condizioni contratuali si intende come integralmente applicabile. Ove la numerazione dei paragrafi non è corrispondente, viene riportato il riferimento del paragrafo delle Condizioni contratuali CON SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente documento si applica alla certificazione di prodoto relativa a Segnaletica stradale verticale, complementare e per i pasaggi a livelo rientrante nel campo di applicazione della circolare MLLPP n 2357 del 16/05/1996, modificata con circolare MLLPP n 3652 del 17/06/1998 e circolare MLLPP n 1344 del 11/03/1999. Sono esclusi dal campo di applicazione del presente documento la segnaletica orizzontale (Art. 40 del D. Lgs 285/92), i segnali luminosi (Art. 41 del D. Lgs 285/92) e segnaletica complementare (Art. 42 del D. Lgs 285/92), ad eccezione di quanto indicato nel articolo 174 comma 1 lettere a), c), d), e) del DPR 495/ RIFERIMENTI NORMATIVI Lo standard di certificazione per la segnaletica stradale verticale è costituito da: Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n 3652 del 17/06/1998 Circolare n 2357 del 16/05/1996 e successivi aggiornamenti Certificazione di conformità dei prodotti relativi alla segnaletica stradale verticale, complementare e per i pasaggi a livelo, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n 168 del 21/07/1998. Costituiscono inoltre riferimenti per la certificazione della segnaletica stradale verticale i seguenti documenti: lettera di chiarimenti ed interpretazioni del MLLPP (sulla circolare N /06/1998) del 11/03/1999 D. Lgs n 285 del 30/04/1992 Decreto del Presidente della Repubblica n 495 del 16/12/1992 Decreto MLLPP del 31/03/1995 Norma pren del Giungo 1997 Per quanto concerne le definizioni della terminologia adottata valgono quelle riportate nei documenti di riferimento elencati nei paragrafi 2 e 3 del presente documento. Per modeli si intende l elenco dei segnali suddivisi per tipo, forma, formato e classe di resistenza [ad esempio: segnale stradale verticale standard (tabella II C.d.S.) di divieto, circolare, grande, CLASSE TD2/PL2]; per segnali appartenenti allo stesso tipo, forma e formato ma di classi di resistenza diverse, vengono rilasciati attestati di certificazione diversi. 4. CONDIZIONI GENERALI Per questa tipologia di prodotto è necessario effettuare: Esistenza dei seguenti elementi di Sistema di Gestione per la Qualità in conformità ai requisiti del modello applicabile delle Norme ISO 9000: definizione delle responsabilità ed autorità pianificazione della qualità controllo della documentazione controllo delle registrazioni della qualità controllo delle apparecchiature di prova, misurazione e collaudo controllo del prodotto non conforme azioni correttive/preventive gestione reclami cliente Tale condizione viene considerata soddisfatta in caso di Organizzazione in possesso di certificazione del proprio SGQ in corso di validità. Visita ispettiva iniziale presso il fabbricante (punti 4, 5 e 6 dello schema allegato alla circolare n 3652 del 17/06/1998 più modifiche riportate nella circolare n 1344 del 11/03/1999) Prelievo campioni presso il fabbricante come da punto e punto 6 caratteristica 5.2 dello schema allegato alla circolare n 3652 del 17/06/1998 (solo per segnali standard, come da Art. 80 del DPR 495/92) Prove di laboratorio come da punto e punto 6 caratteristica 5.2 dello schema allegato alla circolare n 3652 del 17/06/1998 (solo per segnali standard, come da Art. 80 del DPR 495/92) Verifica delle correzioni delle eventuali non conformità rilevate durante la visita ispettiva 5. PROCESSO PER LA CERTIFICAZIONE DEL 5.0. Domanda di certificazione (Rif. 5.1 CON- Per avviare l iter di certificazione, CERTO ha la facoltà di richiedere al Organizazione l invio di documentazione da esaminare preventivamente alla verifica ispettiva in sito (vedi punto 5.3.1); tali documenti possono comprendere: documenti inerenti il prodotto documenti inerenti il processo documenti inerenti il SGQ Nel caso di ricevimento della documentazione completa oltre i 6 mesi dal accetazione dela domanda, CERTO si riserva la facoltà di richiedere eventuali conferme scritte sulle informazioni riportate sulla domanda. 5.1 Gestione della verifica ispettiva (Rif. 5.3 CON- La pianificazione della verifica ispettiva non è preceduto dal prelievo dei campioni, in quanto esso viene effettuato durante la verifica ispettiva presso il sito del Organizzazione.
3 Pag. 3 di Esame documentale (Rif CON- Ove ritenuto necessario (Cfr. precedente par. 5.0), il GVI di CERTO esegue la verifica della documentazione fornita dall'organizzazione relativamente al prodotto, al processo ed al SGQ. L esito dela verifica dela documentazione non preclude la pianificazione della verifica ispettiva in sito Campionamento sul mercato (Rif CON- Non applicabile. 5.3 Verifica ispettiva in sito (Rif CON- Se necessario, a giudizio del RGVI, i confini del sito possono essere estesi anche al luogo di installazione o di commercializzazione del prodotto, oppure ad un cantiere esterno, nonché presso i subfornitori dei supporti, come previsto dalla lettera di chiarimenti del MLLPP del 11/03/1999. Durante la verifica ispettiva verranno verificati i requisiti richiesti dallo schema, unitamente ai requisiti inerenti il SGQ relativi a: definizione delle responsabilità ed autorità, pianificazione della qualità, controllo della documentazione, controllo delle registrazioni della qualità, controllo delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo, controllo del prodotto non conforme, azioni correttive/preventive e gestione reclami cliente Campionamento in sito (Rif CON- A causa delle caratteristiche di polimerizzazione del adesivo dele pelicole e visti i tempi necesari per l esicazione dele pelicole serigrafate, per l efetuazione dele prove di adesività e colorimetria, al fine di consentire al prodotto stesso di raggiungere le condizioni di esercizio prima di sostenere la prova, un componente del GVI si recherà preso l Organizzazione tre giorni prima della verifica ispettiva, onde poter effettuare una prima fase di campionamento ed identificazione dei prodotti. In alternativa, l Organizzazione può commissionare il campionamento direttamente al laboratorio qualificato che effettuerà le prove sui prodotti. Non è consentito il campionamento da parte del Organizzazione stesa, Oltre alle misure dimensionali, di colorimetria e le prove di adesività effettuate direttamente in sito dal GVI, durante la visita ispettiva vengono prelevati i campioni prescritti dallo standard di certificazione, nel caso di certificazione di segnali standard. Le modalità e numerosità dei campioni prelevati sono quelli stabiliti dallo standard di certificazione (punto e punto 6 caratteristiche da 5.1 a 5.4 dello schema allegato alla circolare n 3652 del 17/06/1998 più modifiche riportate nella circolare n 1344 del 11/03/1999). Nel caso di segnali non standard non si prelevano campioni ma si verifica la conformità e l applicazione del punto delo standard. Il laboratorio designato effettua le prove di resistenza ai carichi orizzontali previste dal punto 6 caratteristica 5.2 dello schema allegato alla circolare n 3652 del 17/06/1998. Successivamente invia al Organizzazione e a CERTO i rapporti di prova. CERTO ne valuterà la conformità rispetto allo standard del prodotto in oggetto.
4 Pag. 4 di Concessione della Certificazione La concesione dela certificazione comporta l emisione del atestato di certificazione; tale atestato costituisce condizione indispensabile per l uso del marchio sui prodotti. Ad oggi, la licenza d uso del marchio viene concesa automaticamente; essa viene trasmessa per raccomandata AR o altro mezzo, unitamente al atestato di certificazione, di cui è parte integrante. 6. VALIDITÀ DELLA CERTIFICAZIONE DEL 6.1. Visite di Sorveglianza (Rif. 6.2 CON- Durante le visite di sorveglianza vengono ripetute le misure tramite gli opportuni campionamenti e le prove in sito da parte del GVI (punti 4, 5 e 6 secondo circolare n 3652 del 17/06/1998 e circolare n 1344 del 11/03/1999), senza effettuare le relative prove di laboratorio (punto e punto 6 caratteristica 5.2), se non diversamente valutato dal RGVI. Viene comunque verificato il mantenimento delle caratteristiche di tipo (dimensionali e materiali utilizzati) rispetto a quanto certificato inizialmente tramite le prove di resistenza ai carichi orizzontali Rinnovo (Rif. 6.3 CON- Non applicabile Limiti di validità della Certificazione Per modeli si intende l elenco dei segnali suddivisi per tipo, forma, formato e classe di resistenza [ad esempio: segnale stradale verticale standard (tabella II C.d.S.) di divieto, circolare, grande, CLASSE TD2/PL2]; per segnali appartenenti allo stesso tipo, forma e formato ma di classi di resistenza diverse, vengono rilasciati attestati di certificazione diversi Impegni del Organizzazione Non è applicabile il punto e), ovvero l Organizzazione non è tenuta a mantenere un sistema di identificazione dei lotti di produzione ai fini di comunicare la quantità dei prodotti certificati fabbricati ed eventualmente versare i relativi diritti di concessione. 8. CONDIZIONI ECONOMICHE (Rif. 14 CON Cauzioni (Rif CON- Non applicabile 8.2. Diritti di concessione (Rif CON- Non applicabile - FINE DOCUMENTO - 7. USO DEL CERTIFICATO E DEL MARCHIO CERTO 7.1. Uso del marchio CERTO L Organizzazione ha l obbligo di riportare su tuti i prodotti, i cui modelli sono stati certificati, quanto previsto dal comma 7 del Art. 77 del DPR 495/92 (Codice della Strada) unitamente al marchio CERTO e l indicazione del numero di atestato, come soto riportato: ATTESTATO N Il marchio e l indicazione del numero di atestatodevono essere apposti sul retro del segnale in modo stabile, indelebile ed inamovibile. Il marchio di fabbrica e quello di CERTO sopra descritto con le relative modalità di apposizione sui segnali devono essere preventivamente comunicati a CERTO che si riserva 15 giorni lavorativi di tempo per eventuali osservazioni e/o richieste di modifica, trascorsi i quali le modalità proposte si ritengono accettate e pertanto l Organizazione può iniziare ad appore il marchio sui prodotti fabbricati in data successiva a quella di rilascio della licenza d uso Licenza d uso del marchio La licenza d uso del marchio è concesa automaticamente con il rilascio del atestato di certificazione; ad oggi non è previsto né il versamento di cauzioni né di diritti di concessione.
5 Pag. 5 di 5 SOMMARIO 1. PREMESSA 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI NORMATIVI 4. CONDIZIONI GENERALI 5. PROCESSO PER LA CERTIFICAZIONE DEL 5.0. Domanda di certificazione 5.1 Gestione della verifica ispettiva 5.2 Esame documentale 5.3. Verifica Ispettiva in sito Campionamento in sito Campionamento sul mercato 5.4 Concessione della Certificazione 6. VALIDITA DELLA CERTIFICAZIONE DEL 6.1. Visite di sorveglianza 6.2. Rinnovo 7. USO DEL CERTIFICATO E DEL MARCHIO CERTO 7.1. Uso del Marchio Certo Licenza d uso del marchio 7.2. Limiti di validità della Certificazione 7.3. Impegni del Organizzazione 8. CONDIZIONI ECONOMICHE 8.1 Cauzioni 8.2 Diritti di concessione
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