dossier La gestione del paziente con malattia peptica in medicina generale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "dossier La gestione del paziente con malattia peptica in medicina generale"

Transcript

1 dossier dialogo HELICOBACTER PYLORI SUPERSTAR Dossier realizzato a cura di A. Battaggia (MMG), I.Vantini (Gastroenterologo), M. Nardi (Pediatra di Base), F.Tosolini, M. Andreoli, S. Lopatriello, G. Pilotto e S. Signori (Servizio Farmaceutico ULSS 20-Verona) Alla GESTIONE DEL PAZIENTE CON MALATTIA PEPTICA IN MEDICINA GENERALE è soprattutto dedicato il DOSSIER di questo secondo numero di Dialogo sui Farmaci. L articolo scritto da un Medico di Medicina Generale e da uno Specialista in Gastroenterologia, si propone di fornire i principali elementi oggi noti realmente spendibili nella pratica clinica della medicina generale e di suggerire delle linee-guida utili alla gestione del paziente affetto da malattia peptica (acido-correlata), con particolare riguardo all impiego razionale dei farmaci. L intera problematica sarà affrontata in più riprese: questa prima parte riguarda l approccio all ulcera peptica ed alla dispepsia e contiene alcuni argomenti correlati all infezione da Helicobacter Pylori e pertinenti alla patologia peptica. Il dossier comprende inoltre: - Helicobacter Pylori in età pediatrica, predisposto da un Pediatra di Base e da un Primario di Pediatria, in cui sono descritti alcuni aspetti particolari dell infezione da Helicobacter nel bambino. - Helicobacter: cosa dire al paziente. - Helicobacter Pylori: passato e presente di un germe a rischio di estinzione. - Helicobacter Pylori e Napoleone Bonaparte. - ACID QUIZ: perché così tante differenze? Consumi e spesa in Italia e in alcune ULSS del Veneto per i principali farmaci utilizzati nel trattamento della malattia peptica nella medicina generale. - Come prescrivere: le note 48 e 69. La gestione del paziente con malattia peptica in medicina generale a cura di: Alessandro Battaggia, Medico di Medicina Generale, Specialista in Medicina Interna, Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) Italo Vantini, Cattedra di Terapia Medica - Divisione di Gastroenterologia Riabilitativa - Università degli Studi di Verona 1 - Cosa sono le malattie peptiche? Si tratta di un gruppo di malattie che si possono produrre nelle aree del tratto digestivo fisiologicamente bagnate dall acido e dalla pepsina. Anche se l acido rappresenta un fattore condizionante il prodursi delle lesioni, in realtà altri (ed ancora non tutti ben definiti) fattori concorrono a compromettere l equilibrio tra le componenti aggressive (acido e pepsina) e quelle difensive della mucosa esofago-gastro-duodenale. Tra i fattori aggressivi, in anni recenti è stato chiaramente dimostrato il ruolo dell infezione da Helicobacter Pylori (HP) nella genesi della gastrite cronica e dell ulcera peptica. Nell ambito della medicina generale Thompson, 1984 Barbara, 1989 Talley, 1988 Colin, 1988 Talley, 1991 Heading, 1991 Definizioni di dispepsia disturbo cronico e ricorrente, centrato in epigastrio, spesso correlato ai pasti sintomi episodici persistenti, spesso correlati alla alimentazione, che i pazienti o i medici attribuiscono a disordini funzionali del tratto digestivo prossimale dolore addominale alto o nausea, di tipo cronico e ricorrente, che dura da almeno tre mesi, correlato o meno ai pasti dolore o fastidio localizzato all alto addome o in sede retrosternale, nausea, vomito o altri sintomi attribuibili ad interessamento delle prime vie digerenti malessere o dolore addominale, persistente o ricorrente, della durata di almeno un mese, con sintomi per il 25% del tempo, localizzato ai quadranti superiori dell addome e ritenuto di origine digestiva superiore sintomi addominali episodici o persistenti, che comprendono dolore o malessere addominale da cause del tratto digestivo prossimale. In questo articolo si adotta la definizione di dispepsia definita da Colin. le situazioni di più frequente riscontro sono rappresentate dalle gastriti croniche (GC), dall ulcera duodenale (UD) e gastrica (UG) e dalla malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). n. 2 Marzo - Aprile

2 dialogo dossier 2 - Sintomi, Helicobacter Pylori, endoscopia: come questi elementi concorrono oggi ad una nuova strategia e si collocano in essa? a) i sintomi Anche se la sintomatologia può indirizzare verso l esistenza di una patologia peptica e fornire un orientamento verso l una o l altra di queste malattie, non è possibile formulare una diagnosi affidabile sulla base dei soli dati clinici sia perché i sintomi ed i reperti obiettivi non possiedono sufficiente sensibilità e specificità, sia per l ampia sovrapposizione dei quadri clinici, nei diversi soggetti. L ulcera peptica (UP) e la GERD sono condizioni associate alla dispepsia in circa il 30-40% dei pazienti che lamentano disturbi a carico delle prime vie digestive. Heikkinen (1995) su 400 soggetti dispeptici di età superiore a 15 anni sottoposti ad accertamenti strumentali ha accertato che la prima causa di dispepsia è rappresentata da disturbi funzionali (33%); la seconda causa dal GERD (con o senza esofagite, 26%) e la terza dalla patologia peptica gastrica o duodenale (12,5%). I tumori dell esofago e dello stomaco (2,2%), la duodenite erosiva (2,2%) e la colelitiasi (2,2%) sono invece condizioni più infrequentemente associate a disturbi a carico delle prime vie digestive. I disturbi riferiti alle prime vie digerenti hanno un elevata prevalenza nella popolazione generale. In una ricerca condotta su 835 americani di età compresa tra 30 e 64 anni, il 78% dei soggetti lamentava sintomi dispeptici; tuttavia, i quadri clinici di dispepsia simil-ulcerosa (ulcer-like), dispepsia tipo reflusso gastro-esofageo (reflux-like) e dispepsia motoria (dysmotility-like) si sovrapponevano in vario modo nel 43% dei pazienti (Figura 1). Da queste considerazioni emerge chiara la necessità di identificare precocemente i pazienti dispeptici affetti da lesioni organiche e soprattutto quelli con malattie gravi. Pur con le ovvie differenze tra le varie serie epidemiologiche, attualmente si ritiene che circa il 50-60% dei pazienti con sintomi dispeptici non riconosca la presenza di una lesione organica significativa e quindi sia inquadrabile nell ambito della cosiddetta dispepsia funzionale. Rimane ancora ampiamente dibattuto il rapporto tra gastrite cronica e dispepsia e tra la presenza di HP e questo assai comune sintomo. b) la strategia Tuttavia, una nuova strategia, finalizzata soprattutto ad ottenere su popolazioni ambulatoriali il maggior beneficio diagnostico con il migliore utilizzo delle risorse (e di limitare l impiego massiccio di procedure invasive), è suggerita da una serie di considerazioni operative e di rilevamenti clinico-epidemiologici. Heikkinen (1996) valutando le strategie diagnostiche nell ambito della medicina generale ha rilevato prescrizioni di indagini di laboratorio nel 43,5% dei pazienti dispeptici; di gastroduodenoscopia nel 22,2%, di ecografia dell alto addome nel 16,1%, di indagini radiologiche nel 9,4% e di consulenze specialistiche nell 8,4%. Nel 31% dei pazienti considerati in questa casistica non era stato prescritto alcun accertamento. In base alle osservazioni epidemiologiche sopra riportate probabilmente nello studio del paziente dispeptico il medico di medicina generale ricorre troppo frequentemente allo studio ecografico dell alto addome. FIGURA 1 (Talley N.J. 1992) dispepsia similulcerosa 24% 10% Considerando la bassa prevalenza di malattie neoplastiche nei soggetti d età inferiore a 45 anni, in occasione del Consensus di Maastricht (1996) è stato raccomandato di sottoporre subito ad indagine endoscopica i pazienti dispeptici d età superiore a 45 anni e/o con sintomi di allarme (ad es.: anemia, perdita di peso, disfagia, etc). Per i soggetti dispeptici di età inferiore a 45 anni, privi dei suddetti sintomi di allarme (e senza una storia familiare di neoplasie dello stomaco insorte in età precoce), è invece suggerito un atteggiamento d attesa (prima ancora di sottoporli ad un esame endoscopico) purché sia indagata la presenza o meno dell HP con tecniche non invasive quali l urea breath test (UBT), tecnica in grado di documentare con buona accuratezza (circa 90-95%) l esistenza di un infezione in atto. Infatti, è piuttosto improbabile l esistenza di una malattia peptica in assenza di HP e quindi solo in presenza di una positività dell UBT il paziente andrebbe sottoposto ad indagine endoscopica con successiva eradicazione dell HP (vedi oltre). Il rischio di una mancata o tardiva diagnosi di carcinoma dello stomaco (in pazienti quindi sia senza sintomi di allarme che HP-negativi) appare piuttosto remota, stimandosi che con le suddette linee-guida non più del 2% di tumori dello stomaco rimanga misconosciuto ad un primo approccio diagnostico. Va infatti ribadito che l accesso all indagine endoscopica rimane comunque 13% dispepsia non altrimenti specificata 23% dispepsia motoria 5% 3% 17% 5% dispepsia tipo reflusso gastro-esofageo Casistica: 835 pazienti; età anni; raccolta dei dati attraverso questionario 38 n. 2 Marzo - Aprile 1998

3 dossier dialogo indicato in tutti i pazienti che, dopo un breve (indicativamente due settimane) ciclo terapeutico clinicamente ragionevole (antiacidi tipo idrossido di alluminio e magnesio, procinetici), lamentino la persistenza o la recidiva precoce della sintomatologia. Si può quindi ritenere che vadano sottoposti ad indagine endoscopica tutti i pazienti sintomatici risultati HP-positivi al UBT (vedi poi) non solo per confermare o meno l esistenza di un ulcera peptica, ma anche per verificare l esistenza di altre lesioni in varia misura HP-correlate (gastrite cronica, cancro gastrico, altri tumori gastrici), riservando perciò una terapia empirica con antiacidi o procinetici ai pazienti HP negativi, che andrebbero comunque indagati in caso di insuccesso terapeutico o di recidiva clinica precoce. 3 - In un paziente con dispepsia, ma senza ulcera,sono indicate la ricerca dell HP e/o l endoscopia? Quale atteggiamento terapeutico adottare? Nonostante una relazione tra dispepsia ed infezione da HP non sia provata, in presenza di dolore o fastidio epigastrico, nausea, vomito, meteorismo (tutti sintomi che possono essere indotti dall infezione da HP), la determinazione della positività dell HP (con UBT) appare indicata e, se positiva e dopo accertamento endoscopico che escluda una patologia ulcerosa od altre lesioni maggiori, può essere tentato un trattamento eradicante. In alcuni studi è stato osservato un certo, ma di solito lento e graduale miglioramento dei sintomi (in genere dopo 3 o 6-12 mesi dall avvenuta eradicazione); tuttavia, ciò non è stato confermato da altri successivi studi e quindi non c è oggi evidenza di una tangibile efficacia del trattamento eradicante nella dispepsia simil-ulcerosa. Inoltre, non possediamo elementi clinici predittivi relativi all effetto dell eradicazione sui sintomi, se non che il trattamento eradicante non trova in alcun modo indicazione nei pazienti con dispepsia motoria (ad es.: digestione lenta, laboriosa), non sortendo alcun effetto positivo in questo sottogruppo di pazienti, nei quali andranno quindi adottati altri provvedimenti (dietetici, comportamentali, farmaci procinetici). 4 - In soggetti asintomatici HP positivi è indicato un accertamento endoscopico e/o un trattamento? Allo stato attuale non è indicato un trattamento eradicante in soggetti HP-positivi, ma asintomatici. Alcuni hanno però osservato che circa il 15% dei pazienti con infezione attiva da HP sembra destinato a sviluppare ulcera peptica in un periodo di 5 anni. Tale dato tuttavia non indica l eradicazione dell HP in un soggetto asintomatico, a meno che egli non abbia una storia antecedente di ulcera peptica (vedi poi). Analogamente, nonostante la frequenza di positività HP in coniugi di pazienti HP-positivi sia del 50% circa (e del 25% circa nei figli), non appare indicata una terapia eradicante anche in queste situazioni. Nei soggetti asintomatici HP-positivi non è inoltre indicata un indagine endoscopica. L opzione di non trattare soggetti asintomatici può trovare un eccezione in pazienti noti per un antecedente storia di malattia ulcerosa -specie se con elevata recidivanza e/o complicata - nei quali la positività dell UBT segnala la reinfezione, situazione che espone concretamente il paziente a rischio di recidiva. L opportunità di eradicare l HP in soggetti asintomatici, ma di età giovane e con pesante familiarità di cancro dello stomaco è stata da alcuni suggerita, ancorché non vi sia alcuna controprova di una sua reale efficacia nella prevenzione del cancro dello stomaco. Va detto che allo stato attuale le conoscenze sulla relazione fra HP e cancro dello stomaco, pur intensivamente indagate, non sono tali da tradursi in alcun comportamento ed intervento di prevenzione (in sostanza l eradicazione). 5 - Come identificare l infezione da Helicobacter? Le tecniche per dimostrare infezione da Helicobacter possono essere non invasive come il dosaggio degli Anticorpi anti-hp e l UBT o invasive (endoscopia e biopsie). Il dosaggio degli AC serici anti-hp è stato largamente impiegato in studi di popolazione. A differenza dell UBT non consente di definire l attuale presenza di un infezione, ma segnala soltanto l avvenuto contatto con l HP. Variazioni nel tempo del tasso circolante di anticorpi potrebbero fornire una qualche informazione sulla regressione dell infezione o sull esistenza di una reinfezione. Tuttavia, poiché la variazione del tasso anticorpale è lenta (dopo un eradicazione efficace si osserva in genere una riduzione del 50% del tasso anticorpale in 6-12 mesi), il dosaggio degli anticorpi circolanti non appare un utile alternativa all UBT (se quest ultima metodica è accessibile al medico) quando è necessario conoscere l esistenza di infezione in atto come per esempio dopo un trattamento eradicante. In ogni caso le moderne metodiche sierologiche con cui vengono identificati gli anticorpi anti-hp consentono alla metodica una sensibilità che è pari o poco inferiore rispetto all UBT (95%), e un valore predittivo negativo parimenti molto elevato (92%). La ricerca degli AC anti- HP è inoltre un test semplice e poco costoso, e sicuramente più economico, al momento, dell UBT. Il test, anche in base alle raccomandazioni formulate nel Consensus di Maastricht (1996) potrebbe quindi essere usato come primo accertamento diagnostico nei pazienti di età inferiore a 45 anni senza sintomi di allarme che non assumono farmaci antiinfiammatori non steroidei. Nel sospetto di ulcera peptica in tali pazienti una sierologia negativa per HP consente già di escludere questa diagnosi e pertanto appare inutile in tal caso completare le indagini attra- n. 2 Marzo - Aprile

4 dialogo dossier verso una gastroscopia (Sobala, Lancet, 1991). Il mancato ricorso all indagine endoscopica non sembra infatti arrecare in questi casi alcun svantaggio (Patel, Lancet, 1995). L UBT si basa come altri test sull identificazione dell attività ureasica dell HP, che in modo molto caratteristico risulta molto elevata, volte maggiore di quella di altri batteri ureolitici (come ad esempio il Proteus). La metodica prevede in un primo momento la somministrazione per via orale di urea marcata con isotopi del carbonio ( 13 C o 14 C) e in un tempo successivo la valutazione quantitativa della CO 2 marcata nell aria espirata. La quantità di 13 C o 14 C nella CO 2 presente nell aria espirata è infatti espressione del processo di idrolisi a cui l urea è stata sottoposta dall ureasi batterica. L UBT che fa uso di 13 C Urea è un test semplice e rapido (circa 30 minuti di esecuzione). Il paziente, anche non a digiuno, è invitato a bere una soluzione moderatamente calorica (200 cc) contenente urea marcata. Prima e circa mezz ora dopo l assunzione della soluzione viene invitato a soffiare in un palloncino; pochi minuti sono poi tecnicamente sufficienti per produrre il risultato e quindi la refertazione. Attraverso uno spettrofotometro di massa viene comparato nei due campioni di aria espirata il rapporto 13 CO 2 / 12 CO 2. L UBT che fa uso di 14 C Urea richiede più tempo in quanto prevede il prelievo di diversi campioni di aria espirata (10, 20, 30, 40, 60, 80, 100, 120 minuti dall ingestione dell urea marcata). L emissione di CO 2 viene effettuata attraverso un contatore a scintillazione. Il Breath test alla 13 C Urea ha il vantaggio di usare un isotopo stabile non radioattivo ma la determinazione della 13 CO 2 nell aria espirata richiede l uso di uno spettrofotometro di massa, che costa circa dieci volte di più del semplice scintillatore beta necessario per la determinazione dell isotopo radioattivo 14 C. È per questo improbabile che la metodica che fa uso dell isotopo non radiattivo si possa diffondere al di fuori dei grossi centri ospedalieri e universitari. L UBT è un test con elevata sensibilità e specificità (rispettivamente 97% e %) e rispetto ad altre metodiche (come la sierologia) ha il vantaggio di essere positivo solo in presenza di infezione attiva. Questa caratteristica rende il test particolarmente utile, oltre che per lo screening, anche per il controllo dell efficacia di un trattamento eradicativo. La sensibilità del test può essere però ridotta dalla recente somministrazione di sostanze in grado di inibire la proliferazione batterica, come antibiotici o farmaci antisecretivi. La sensibilità del test può essere inferiore anche nei gastroresecati, dove la carica batterica è minore per la minor acidità dell ambiente gastrico. Del tutto recentemente è stato studiato un test di ricerca dell HP in un campione di feci (tramite un metodo EIA che ricerca un antigene dell HP). Questo test, che è in grado di identificare l infezione in atto, è descritto possedere una sensibilità del 94-96% ed una specificità del 96-97%. Questo test può essere condotto anche su un campione di feci conservato in un comune frigorifero e presenterebbe un costo competitivo con l UBT. Nella comune pratica endoscopica la ricerca dell HP su di un campione bioptico viene eseguita attraverso il test rapido all ureasi. 6 - Come gestire un paziente affetto da ulcera peptica? Il trattamento oggi universalmente accettato è quello eradicante con l associazione di un antisecretivo ed antibiotici. Il suo razionale poggia sulla stretta associazione tra malattia peptica e infezione da HP (il 90-95% delle ulcere duodenali e il 70-80% delle ulcere gastriche sono HP-positive; escludendo i casi di ulcera gastrica provocata dall ingestione di FANS la probabilità di infezione da HP nell ulcera gastrica si avvicina a quella notata per l ulcera duodenale), ma soprattutto sulla ben definita evidenza di un assai bassa probabilità di recidiva ulcerosa dopo avvenuta eradicazione dell HP. Pertanto, ogni paziente con ulcera peptica va oggi trattato con terapia eradicante, a meno che esso non appartenga alla sottopopolazione minoritaria di pazienti ulcerosi HP-negativi. Alla luce delle moderne conoscenze sui rapporti tra ulcera peptica e infezione da Helicobacter l assenza di infezione da HP in un paziente ulceroso che non assume farmaci antiinfiammatori non steroidei è evenienza abbastanza rara e può far sospettare la possibilità di cause insolite di ulcera peptica (quali ad esempio la sindrome di Zollinger Ellison). Dato che in un paziente con ulcera HP-negativa la strategia diagnostica e terapeutica può differire profondamente (vedi oltre) i test che consentono di diagnosticare la presenza di infezione da HP nei pazienti affetti da ulcera servono quindi soprattutto ad identificare i rari casi sicuramente HP-negativi. Una metanalisi di Tytgat (1995) su 32 studi conferma che se l infezione da HP non viene trattata (o non viene eradicata) il tasso di recidiva per l ulcera duodenale è pari al 58% all anno e per l ulcera gastrica al 53%. Dopo terapia eradicante il tasso di ricaduta scende invece al 2,6% all anno per l ulcera duodenale e al 2% per l ulcera gastrica. Peraltro, questi tassi sono riferiti a popolazioni nelle quali il trattamento eradicante ha avuto successo, e quindi non su tutti i pazienti trattati (vedi poi). Questi dati costituiscono la solida base razionale del profondo mutamento avvenuto nella strategia di trattamento dell ulcera peptica, rappresentato non tanto da una qualche modificazione nel successo di cicatrizzazione a breve termine (comunque vicina al 90%), quanto dall abbandono del trattamento a lungo termine con antisecretivi, a suo tempo anch essa suffragata da solide evidenze scientifiche. Questa strategia mantiene tuttavia inalterato il suo valore in pazienti ulcerosi - con sensibile recidivanza- HP negativi. È inoltre ben documentato che la recidiva di ulcera non avviene se non dopo ricolonizzazione da parte dell HP (la ricolonizzazione è peraltro fattore necessario, ma di per sé non sufficiente ad innescare la recidiva dell ulcera), evento che nei 40 n. 2 Marzo - Aprile 1998

5 dossier dialogo paesi occidentali non supera il 2,5-3% per anno (molto più alta invece nei paesi in via di sviluppo e nelle popolazioni con igiene insufficiente). 7 - Terapia dell ulcera peptica Gli obiettivi del trattamento della malattia ulcerosa sono: 1) il controllo dei sintomi; 2) la cicatrizzazione dell ulcera; 3) la prevenzione delle recidive; 4) il trattamento e la prevenzione delle complicanze Terapia cicatrizzante Alcuni sostengono che una terapia eradicativa può essere meno efficace in un paziente pretrattato con farmaci antisecretori. Tuttavia ciò sembra limitato all uso di singole sostanze antibatteriche e non appare in realtà di grande importanza pratica. Un trattamento eradicativo può quindi essere preceduto dalla somministrazione di farmaci antisecretori allo scopo di alleviare immediatamente i sintomi del paziente. In realtà, la disponibilità dell UBT (che consente di determinare rapidamente la presenza dell HP) rende più facile e più rapida l acquisizione della positività o meno dell infezione e quindi guida il trattamento. Tuttavia, poiché è assai elevata (e praticamente quasi scontata) la probabilità che l ulcera duodenale sia correlata alla presenza di HP, nella pratica clinica corrente potrebbe essere iniziato subito un protocollo terapeutico eradicante con il duplice obiettivo di cicatrizzare l ulcera e di eliminare il principale fattore di recidiva, qualora non si disponga di un test rapido di determinazione dell HP. Va comunque sottolineato che, poiché gli schemi terapeutici eradicanti sono di durata piuttosto breve, l obiettivo di favorire la cicatrizzazione dell ulcera è acquisibile con il protrarre per almeno altre due settimane il trattamento con un inibitore della pompa protonica (ai dosaggi usuali), ciò garantendo la cicatrizzazione dell ulcera nell 85-90% dei casi almeno (vedi poi) Come curare l infezione da Helicobacter? Il Consensus di Maastricht (1996) raccomanda l adozione di protocolli eradicanti di alta efficacia (>80%) quali le triplici associazioni di antisecretori e antibatterici (un antisecretore + due antibatterici) o la quadruplice associazione (un antisecretore + tre antibatterici) per terapie protratte per una settimana. Quest ultima opzione è TABELLA 1 - Schemi eradicativi: Maastricht 1996 tuttavia di solito riservata ai pazienti che non avessero risposto positivamente alla triplice terapia. Non sono oggi più proponibili schemi di duplice terapia (un antisecretore + un solo antibiotico) perché inducono tassi sensibilmente inferiori (circa 60%) di eradicazione. La Tabella 1 illustra gli schemi raccomandati (triplice o quadruplice terapia) in ordine decrescente di costo. Dose/die (mg) Costo/die Costo terapia Totale costo di 7 giorni ciclo di 7 giorni Omeprazolo 20 x Amoxicillina x Claritromicina 500 x Lansoprazolo 30 x Amoxicillina x Claritromicina 500 x Pantoprazolo 40 x Amoxicillina x Claritromicina 500 x Omeprazolo 20 x Metronidazolo 500 x Claritromicina 250 x Lansoprazolo 30 x Metronidazolo 500 x Claritromicina 250 x Pantoprazolo 40 x Metronidazolo 500 x Claritromicina 250 x Omeprazolo 20 x Sali di bismuto 120 x Tetraciclina 500 x Metronidazolo 500 x Lansoprazolo 30 x Sali di bismuto 120 x Tetraciclina 500 x Metronidazolo 500 x Pantoprazolo 40 x Sali di bismuto 120 x Tetraciclina 500 x Metronidazolo 500 x Omeprazolo 20 x Amoxicillina 500 x Metronidazolo 500 x Lansoprazolo 30 x Amoxicillina 500 x Metronidazolo 500 x Pantoprazolo 40 x Amoxicillina 500 x Metronidazolo 500 x In tabella sono riportati, in ordine decrescente, il costo di un ciclo di terapia eradicativa di sette giorni (Maastricht 1996), calcolato considerando il costo delle singole unità posologiche indipendentemente dal tipo di confezione. Il costo terapia presenta una grande variabilità: da a (+121%); tale variabilità è determinata principalmente dal tipo e dal dosaggio di antimicrobico utilizzato.tali schemi hanno un successo terapeutico superiore all 80%. n. 2 Marzo - Aprile

6 dialogo Circa la metà dei pazienti che sviluppano ulcere da FANS risulta infetto da HP. Anche se non esistono studi che abbiano dimostrato un sicuro ruolo patogenetico dell HP nello sviluppo di un ulcera da FANS, il Consensus Statement del 1996 (JAMA, 1996) raccomanda di eseguire uno screening per l HP in tutti i casi cronicamente trattati con FANS in quanto non appare escluso che un trattamento eradicativo possa ridurre l incidenza di ulcere da FANS nei pazienti HP-positivi. Potrebbe quindi essere necessario verificare in tutti i pazienti che cronicamente assumono FANS la presenza dell HP e nei pazienti HPpositivi l eradicazione del germe potrebbe esercitare un azione preventiva sullo sviluppo di complicanze ulcerose. La ricorrenza di un ulcera dopo terapia eradicante dipende spesso dalla persistenza dell infezione da Helicobacter e/o dall uso concomitante di farmaci gastrolesivi. Nei pazienti eradicati con successo la scomparsa del germe riduce marcatamente (ma non elimina totalmente) la ricorrenza dell ulcera. Entro 6-12 mesi da una cicatrizzazione ottenuta con un ciclo standard di terapia antisecretiva va incontro a recidive l 85% dei paziendossier Il razionale dell uso degli inibitori di pompa rispetto agli H 2 -antagonisti consiste nella loro maggior potenza di inibizione della secrezione acida, condizione che limita le difese da parte dell HP. Esistono anche segnalazioni di una certa attività antibatterica diretta di questi farmaci contro l Helicobacter (almeno in vitro). La dose standard di inibitori di pompa (da assumere due volte al giorno) nei protocolli di Maastricht è pari a 20 mg di omeprazolo, oppure a 30 mg di lansoprazolo o a 40 mg di pantoprazolo. Non vi è alcuna ragione di usare queste associazioni (triplice terapia) per più di 14 giorni, e percentuali di eradicazione superiori all 80% sono ottenibili con soli 7 giorni di terapia. Pertanto, una settimana di trattamento è l opzione che coniuga in modo ottimale costo ed efficacia. Se in uno studio anche soli 6 giorni di trattamento sembrano avere fornito analoghi risultati, è dimostrato che soli tre giorni di terapia non danno una percentuale di eradicazione clinicamente utile. Peraltro, l associazione di H 2 -antagonisti (ranitidina/ranitidina bismuto) con 2 antibiotici (amoxicillina e metronidazolo) per 14 giorni consente l eradicazione in circa il 75% dei casi; tale approccio appare ragionevole nei pazienti che già assumono questo farmaco per il trattamento dell ulcera e che siano trovati essere HP-positivi. L eradicazione dell HP può quindi essere ottenuta efficacemente anche con l uso di protocolli che prevedano l impiego di sali di ranitidina-bismuto associati a claritromicina per due settimane (75-85% di eradicazione) o a claritromicina e metronidazolo per 7 giorni (85-88% di eradicazione). L avvenuta eradicazione dell infezione da HP dovrebbe essere confermata, ma non prima di 4 settimane dal termine del trattamento eradicante, con UBT (vedi oltre), per non incorrere in false positività del test Per cicatrizzare l ulcera sono sufficienti i protocolli di eradicazione o devono essere usati anche i farmaci antisecretori? La terapia eradicante è in grado di eliminare con alta probabilità (80-95% a seconda dei protocolli e dei risultati di vari studi) l infezione, ma non è in grado, da sola, di ottenere in una settimana la cicatrizzazione del cratere ulceroso. Va quindi integrata con un trattamento con inibitori della secrezione gastrica (ad esempio protraendo la somministrazione di inibitori della pompa protonica, alle dosi standard, per altre due settimane, o protraendo fino a 4-6 settimane complessive l assunzione di H 2 -antagonisti). Tuttavia, non è escluso che in una piccola percentuale di casi (indicativamente 10-15%) il trattamento debba essere protratto più a lungo (rispettivamente 4 e 6-8 settimane). Si definisce come refrattaria un ulcera duodenale non cicatrizzata dopo 8 settimane od un ulcera gastrica non cicatrizzata dopo 12 settimane. Nelle ulcere ad alto rischio la terapia va proseguita fino a dimostrata cicatrizzazione ed eradicazione. Si tratta di ulcere refrattarie o di grandi dimensioni, o caratterizzate da recidive molto frequenti, le ulcere complicate, le ulcere con bulbo duodenale deformato, le ulcere di pazienti di età maggiore di 60 anni. È dimostrato inoltre che nelle ulcere complicate (sanguinanti), è razionale l uso tempestivo della triplice terapia, che consente non solo una significativa riduzione delle recidive, ma anche delle complicanze emorragiche. Questo approccio vale anche per le ulcere da FANS associate a positività di HP. Tale terapia va iniziata non appena il paziente è in grado di assumere i farmaci per via orale. Nelle ulcere ad alto rischio andrebbero usati inibitori di pompa ad una dose equivalente a 40 mg/die di omeprazolo È necessaria o consigliabile una terapia di mantenimento con farmaci antisecretori una volta ottenuta la cicatrizzazione? Una terapia di mantenimento con antisecretori in pazienti affetti da ulcera duodenale o da ulcera gastrica non complicate cicatrizzate ed eradicate correttamente non è più considerata necessaria né consigliabile, anche se il Consensus Statement per la gestione dell ulcera peptica (1996) consiglia una terapia di mantenimento per le ulcere ad alto rischio. Molto probabilmente candidati ideali ad una terapia di mantenimento dovrebbero essere i pazienti ulcerosi in cui: 1) l HP è assente; 2) l HP è ineliminabile (resistenza o intolleranza al trattamento); 3) non è possibile interrompere la somministrazione di FANS in pazienti che non li tollerano senza il concomitante uso di antisecretivi, o che siano già incorsi in importanti effetti indesiderati gastroduodenali. 42 n. 2 Marzo - Aprile 1998

7 dossier dialogo ti HP-positivi; al contrario se l infezione da HP è stata correttamente eradicata il tasso di recidive nello stesso periodo non supera il 10% dei casi trattati. Non è chiaro per quanto tempo la terapia di mantenimento debba essere protratta. Sembrerebbe necessaria una terapia di durata superiore a tre anni quando lo scopo del trattamento è prevenire le complicanze maggiori; per prevenire le ricadute cliniche sembrano sufficienti trattamenti anche più brevi. Numerosi studi randomizzati e controllati indicano che tutti i farmaci antagonisti dei recettori H 2 (cimetidina, ranitidina, famotidina, nizatidina, roxatidina) sono in grado di indurre cicatrizzazione dell ulcera duodenale; le diversità notate tra le diverse sostanze riflettono soltanto la potenza antisecretoria della dose somministrata. Tutti gli inibitori di pompa protonica (omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo) sono parimenti in grado di indurre cicatrizzazione nei pazienti affetti da ulcera gastrica o duodenale attiva. La dose di antisecretore da usare nella terapia di mantenimento è equivalente a mg/die di ranitidina o a mg/die di omeprazolo (o di lansoprazolo) o 40 di pantoprazolo. Le dosi maggiori (occasionalmente anche superiori a quelle qui riportate) andrebbero riservate ai pazienti magri e fumatori e ad alcune ulcere refrattarie, particolarmente aggressive sotto il profilo clinico Come seguire nel tempo i pazienti con ulcera peptica? Follow-up dell ulcera duodenale non complicata La probabilità di una mancata eradicazione con uno dei protocolli di Maastricht è relativamente bassa, molto bassa è la probabilità di reinfezione dopo eradicazione (non più del 2-3% all anno), e l ulcera duodenale non è condizione a rischio neoplastico. Per tutte queste considerazioni, in un paziente divenuto asintomatico e sottoposto a terapia eradicante e cicatrizzante non è necessaria alcuna ulteriore indagine. È raccomandabile l esecuzione di un UBT (non prima di 4 settimane dalla fine del trattamento eradicante) per documentare l avvenuta eradicazione in pazienti con malattia peptica che anamnesticamente sia già recidivata. Non è quindi più indicato un controllo endoscopico alla fine del trattamento, data l elevata probabilità di cicatrizzazione ottenibile con i protocolli correnti. Se invece il paziente è ancora sintomatico dopo 4 settimane, la terapia antisecretiva va proseguita per altre 4 settimane e, se il paziente fosse ancora sintomatico (eventualità oggi realmente remota in presenza di ulcera peptica non complicata e di trattamenti altamente efficaci), dovrebbe essere sottoposto a gastroscopia, nel sospetto di un ulcera refrattaria o di una diagnosi originariamente errata (ulcera in sindrome di Zollinger-Ellison, ulcera in morbo di Crohn) Follow-up dell ulcera gastrica non complicata Poiché l ulcera gastrica merita un approccio diagnostico accurato e non si può escludere che un ulcera maligna (erroneamente classificata come benigna) sia sfuggita ad un primo accertamento endoscopico e bioptico, dopo un ciclo terapeutico eradicativo e cicatrizzante è raccomandata la conferma endoscopica dell avvenuta cicatrizzazione (con ulteriore controllo bioptico nella sede della cicatrice), indagine che può essere eseguita a 4-6 settimane dall inizio della terapia antisecretiva. In caso di mancata guarigione, l endoscopia può essere ripetuta a dodici settimane di trattamento antisecretivo. Ciò consente una valutazione delle lesioni non guarite e di confermare l avvenuta o meno eradicazione dell HP. Se l ulcera gastrica non è cicatrizzata dopo ben dodici settimane si definisce refrattaria Follow-up delle ulcere ad alto rischio Si definiscono ad alto rischio i pazienti: a) con ulcere complicate da sanguinamento o da perforazione; b) con ulcere refrattarie (vedi sopra); c) caratterizzati da frequenti recidive ulcerose; d) di età superiore a 60 anni; e) con bulbo duodenale deformato. Dopo aver completato la terapia eradicante e concluso il ciclo di terapia antisecretiva, è indispensabile la conferma endoscopica dell avvenuta cicatrizzazione ed eradicazione dell HP. Tali ulcere sono candidate, come sopra riportato, a terapia antisecretiva a lungo termine L infezione da Helicobacter non viene eradicata Vari fattori possono concorrere alla mancata eradicazione, sostanzialmente legati a tre condizioni: 1) il successo del trattamento eradicante è condizionato dalla compliance del paziente, che a sua volta dipende strettamente dalla relazione medico-paziente e dalle capacità di informazione-comunicazione: la compliance va quindi promossa ed accertata con attenzione; 2) una resistenza del batterio ad uno o più degli antibiotici somministrati. Questa condizione comincia ad essere non infrequente ed un sempre maggior numero di segnalazioni di resistenze al metronidazolo è riportato (ciò tuttavia non deve suggerire di evitare l uso di protocolli contenenti questo farmaco o il tinidazolo). Inoltre, pazienti già pretrattati con metronidazolo o con macrolidi possono essere meno sensibili a questi farmaci, che andrebbero evitati in un secondo approccio eradicante. Non è emersa invece alcuna resistenza nei confronti dell amoxicillina e l HP è quasi sempre sensibile anche alla tetraciclina; 3) uso di un protocollo di duplice terapia, oggi da evitarsi. In caso di mancata eradicazione potranno essere usati schemi sempre in triplice, ma che prevedano un antibatterico diverso (esempio: claritromicina al posto del metronidazolo o viceversa) oppure potrà n. 2 Marzo - Aprile

8 dialogo dossier essere usato uno schema in quadruplice associazione, che ha il vantaggio di essere attivo anche nei confronti di germi resistenti alla claritromicina ed al metronidazolo. Se anche questo secondo tentativo fallisse, il caso dovrebbe essere gestito in ambiente specialistico e dovrebbe essere eseguito un antibiogramma per saggiare la sensibilità del germe ad antibiotici diversi. Non va peraltro esclusa la possibilità di riconsiderare semplicemente gli schemi classici del trattamento dell ulcera peptica (antisecretivi a breve ed a lungo termine) 8 - L ulcera non guarisce dopo eradicazione e terapia antisecretiva correttamente eseguita In questi casi occorre innanzitutto accertare se il paziente assume FANS (anche come autoprescrizione). L uso di FANS è infatti la prima causa di ulcera peptica refrattaria in pazienti HP negativi dal primo momento o in pazienti eradicati con successo. Se è stata esclusa l assunzione di farmaci gastrolesivi, il paziente dovrebbe essere gestito in sede specialistica per escludere la presenza di cause rare di malattia peptica come il gastrinoma (sindrome di Zollinger Ellison) od un morbo di Crohn. 9 - Quando inviare un paziente allo specialista? (e quale specialista scegliere?) La disponibilità di trattamenti eradicanti e di potenti farmaci antisecretori, la diffusione sempre più capillare di comportamenti terapeutici corretti e razionali, la disponibilità di tecniche anche non invasive di controllo dell infezione da HP rendono largamente indipendente il Medico di Famiglia nella gestione della malattia peptica. Per questo motivo appare per lo meno ingiustificato che l accertamento endoscopico sia accompagnato - come talora avviene - nella refertazione da un indicazione terapeutica. La necessità di conoscenze approfondite e d esperienza consolidata suggeriscono il gastroenterologo come specialista qualificato a fornire risposte e suggerimenti affidabili. Il paziente può essere indirizzato al gastroenterologo per consulenza specialistica (al di fuori del semplice atto rappresentato dall accertamento endoscopico) e in particolare quando sussistano una o più delle seguenti condizioni: 1) un dubbio diagnostico sull origine dell ulcera; 2) la presenza di ulcera refrattaria o ad elevato rischio; 3) la presenza di resistenza alla terapia eradicante; 4) la prevedibile opportunità di instaurare un trattamento a lungo termine con dosi di farmaci antisecretivi doppie rispetto a quelle abituali. Queste condizioni rappresentano situazioni di particolare difficoltà nella gestione del paziente e/o suggeriscono che l assunzione di alcune decisioni terapeutiche e di management siano meglio gestibili e condivisibili con il suffragio di un parere specialistico. Data la complessità di tali situazioni è necessario che la storia clinica antecedente del paziente sia resa nota allo specialista, dal momento che - soprattutto nei non-responsivi o nelle ulcere a rischio - la conoscenza dell andamento della malattia e dei trattamenti antecedenti è cruciale per fornire un suggerimento coerente e spendibile Conclusioni La strategia di gestione del paziente con ulcera peptica è profondamente mutata nel corso degli ultimi 5 anni, grazie alle conoscenze ed esperienze cliniche relative all HP. La disponibilità - certamente sempre maggiore in futuro - di test non invasivi di determinazione dell infezione potrà concorrere a guidare il medico nella gestione del paziente con ulcera peptica e con dispepsia simil-ulcerosa. Un certo risparmio nell uso di procedure invasive è prevedibile, ma già oggi è possibile limitare l uso dell endoscopia o, comunque, farne un uso più razionale. La possibilità di indurre l eradicazione nella maggior parte dei pazienti e la disponibilità non solo dei vecchi (comunque sempre efficaci) farmaci, ma anche degli inibitori della pompa protonica, garantiscono la cicatrizzazione ed il mantenimento in remissione nella maggior parte dei casi. A tale proposito, è necessario intraprendere una strategia di gestione a lungo termine, anche in questo caso sostenuta sia dai dati clinici che dal controllo dell infezione da HP. Ciò consente di utilizzare al meglio farmaci costosi, ma anche di riadottare, nelle forme più lievi e/o per le quali non vi siano ancora evidenze di efficacia di nuovi trattamenti (come è in buona misura il caso della dispepsia), farmaci a basso costo (es.: antiacidi) e/o a diversa azione (procinetici) o di conferire il giusto peso a misure igieniche e dietetiche, per la verità non sufficientemente considerate e/o seguite. Rimangono naturalmente aperte numerose problematiche, tra le quali quella relativa ai rapporti tra Helicobacter/gastrite cronica/dispepsia e Helicobacter/gastrite cronica/cancro dello stomaco che, pur assai dibattute sotto il profilo scientifico e sperimentale, non trovano ancora equivalenti in nessuna definita strategia di prevenzione e/o di trattamento. Per queste si dovranno attendere le risultanze dei futuri studi e solo sulla scorta dei principi dell evidence based medicine si potranno trasferire le nuove acquisizioni in ambito clinico-terapeutico pratico. Un sicuro passo avanti, anche in termini culturali, è comunque rappresentato dalla consapevolezza di doversi rapportare con sempre maggiore confidenza a linee-guida internazionalmente accettate e di sentire la necessità di tradurle al meglio, con ragionevolezza e con il dovuto buon senso, nella pratica clinica quotidiana. 44 n. 2 Marzo - Aprile 1998

9 Numerosi lavori hanno dimostrato che l HP è un fattore patogeno anche in età pediatrica, sebbene la prevalenza dell infezione sia minore e la patologia associata sia generalmente meno severa. Una metanalisi dei principali studi pediatrici condotta da Macarthur nel 95 giungeva alla conclusione che la presenza dell HP è certamente causa di gastrite cronica e di ulcera duodenale, mentre appaiono meno forti, benché probabili, i suoi rapporti con l ulcera gastrica, il cancro e il linfoma gastrico. Per quanto riguarda i problemi sollevati dall infezione da HP in età pediatrica, non è stato raggiunto un Consensus analogo a quello di Maastricht per l adulto, perciò quanto segue è il tentativo di mettere a fuoco alcuni aspetti problematici di quest infezione in pediatria, cercando di dare risposta alle seguenti domande: qual è la diffusione in età pediatrica quali sono i sintomi che derivano da questa infezione quale terapia fare e a chi farla. Diffusione dell infezione in età pediatrica La prevalenza dell infezione in età pediatrica è diversa nelle varie aree geografiche: risulta massimo nei paesi in via di sviluppo, mentre è più modesta nei paesi industrializzati. In Nigeria, Gambia e in altri paesi africani la prevalenza è superiore al 40%, in Belgio è del 13%, in Italia varia tra il 15% e il 25% (Pastore et al., Riv Ital Ped 1995). E stata dimostrata una chiara associazione tra infezioni da HP e basso tenore di vita, soprattutto in età infantile che rappresenta il periodo di dossier L Helicobacter in età pediatrica a cura di: Maddalena Nardi, Pediatra di Base Antonio Deganello, Primario della Divisione di Pediatria - Osp. Classificato di Negrar vita cruciale per l acquisizione dell infezione (Graham et. al., Eur J Gastroent, 1992) Il principale mezzo di propagazione sarebbe rappresentato dall acqua potabile contaminata, con un tipo di propagazione prevalentemente orofecale, pur essendo possibile anche una trasmissione oro-orale; l HP è stato infatti isolato nelle feci, nella saliva e nella placca dentaria. Si ritiene che l infezione venga acquisita nei primi 15 anni di vita e che si mantenga poi nel tempo, essendo possibile solo in una piccola percentuale di casi la remissione spontanea dell infezione. La possibilità di questa infezione di causare una patologia gastroduodenale di varia gravità è legata a diversi fattori non del tutto chiariti, relativi sia all ospite che all agente infettivo, ma sembra che il fattore tempo rappresenti un elemento importante. Alcuni autori hanno messo in correlazione l elevata incidenza di patologia neoplastica gastrica che si riscontra in certe popolazioni in via di sviluppo con la durata superiore dell infezione da HP, legata al fatto che l età di acquisizione è più precoce in questi paesi rispetto a quelli industrializzati. Quali sono i sintomi dialogo I sintomi dell infezione da HP in età pediatrica non sono specifici e sono molto vari. In una elevata percentuali di casi, l infezione decorre in modo del tutto asintomatico, com è dimostrato da molti studi epidemiologici. Il sintomo più tipicamente correlato con questa infezione è rappresentato dai dolori addominali ricorrenti (DAR), che possono essere aspecifici, oppure a localizzazione epigastrica, accompagnata talvolta da nausea, vomito, eruttazione e alitosi. I DAR sono stati sempre considerati un disturbo prevalentemente funzionale e si è tradizionalmente sconsigliato un approccio diagnostico invasivo. Negli ultimi studi fatti in questi anni appare sempre più evidente che essi si associano, in una discreta percentuale di casi, a lesioni organiche documentate endoscopicamente (gastrite e più raramente ulcera). Nel bambino più piccolo, solitamente di sesso femminile, esistono lesioni ulcerose più spesso gastritiche e con minore tendenza alla recidiva senza infezione concomitante da HP. Nei bambini di età superiore agli otto anni, solitamente di sesso maschile, le ulcere, quasi sempre duodenali e ricorrenti, sono spesso associate a infezioni da HP. Una parte delle gastriti riscontrate all indagine endoscopica nei soggetti con DAR è dovuta a infezione da HP. La percentuale di positività per HP riscontrata nelle varie casistiche è generalmente elevata, e si calcola attorno al 20-25%, pur con una certa variabilità. Heldenberg e coll., invece, in un recente lavoro hanno identificato infezione da HP nel 54% degli 80 pazienti con DAR sottoposti all esofago-gastro-duodeno-scopia, ed hanno ottenuto una completa remissione clinica coincidente con l eradicazione del germe nella totalità dei casi (85% dopo il 1 ciclo di terapia, il 15% dopo un secondo ciclo terapeutico). Altri studi però non riescono a dimostrare la stessa correlazione tra l eradicazione dell HP e remissione clinica. Accanto a questa sintomatologia di tipo gastroenterico, simile a quello dell adulto, nel bambino sono stati segnalati altri quadri clinici correlati all infezione da HP, quali la bassa statura, l anemia refrattaria, l enteropatia proteino-dipendente e il deficit ponderale. La correlazione tra infezione da HP e bassa statura è stata oggetto di uno studio condotto su popolazione scolastica di Edimburgo, mediante dosaggio di IgG anti-hp nella saliva. Questa ricerca ha dimostrato, su un campione di 554 bambini, una n. 2 Marzo - Aprile

10 dialogo dossier crescita media inferiore nei bambini positivi per HP (rispettivamente di 1,1 cm nei maschi e di 1,6 cm nelle femmine) rispetto ai coetanei negativi. Gli autori formulano a questo riguardo l ipotesi che citochine rilasciate in presenza di infezione cronica da HP interferiscano con la funzione endocrina, analogamente a quanto si ipotizza nelle malattie infiammatorie croniche intestinali. Quali pazienti trattare e con quali terapie Nessun dubbio esiste sulla necessità di eradicare l HP nei bambini con ulcera duodenale, che però sono molto pochi. In età pediatrica infatti la presenza di HP è più spesso legata ad una gastrite di vario grado, talvolta rilevabile solo all indagine istologica. Il persistere di questa reazione flogistica può aumentare di intensità con gli anni ed evolvere verso lesioni più importanti quali il cancro ed il linfoma gastrico, la cui relazione con l HP sembra ormai certa. L eradicazione dell infezione in età pediatrica (anche nei soggetti asintomatici o con sintomi sfumati) avrebbe quindi un effetto preventivo sulla patologia futura. Allo stato attuale non sembra proponibile trattare anche i soggetti asintomatici, tra l altro anche per gli elevati costi che la diagnosi e la terapia comportano. E in fase avanzata di studio un vaccino contro l HP che potrebbe realizzare più efficacemente questo scopo, in particolare nelle popolazioni in via di sviluppo. Allo stato attuale pare ragionevole trattare tutti i soggetti sintomatici in cui venga documentata (con l endoscopia) un infezione da HP, anche se non tutti gli autori concordano con questa opinione, avendo registrato una discreta percentuale di insuccessi terapeutici in questi casi. Le cause di insuccesso terapeutico sono di vario tipo e riguardano principalmente: a) le resistenze che l HP ha sviluppato soprattutto al metronidazolo e alla claritromicina; b) la scarsa capacità che gli antibiotici hanno di raggiungere il batterio legata alla loro bassa concentrazione nel muco gastrico e alla loro ridotta attività nell ambito dello stomaco; c) la scarsa compliance dei pazienti. Uno studio di Graham e coll. Ha identificato proprio in quest ultimo fattore la causa principale di fallimenti della triplice terapia. Per quanto riguarda la scelta terapeutica, anche in pediatria viene preferita l associazione di 3 farmaci ed in particolare viene consigliato l uso di omeprazolo (20 mg/die) o lansoprazolo (30 mg in 2 somministrazioni) (x 4 settimane) + amoxicillina (50 mg/kg/die in 2-3 somministrazioni, x 14 giorni) + claritromicina (10 mg/kg/die in 2 somministrazioni, x 7 giorni). Quest associazione consente l eradicazione dell HP con una percentuale superiore al 90%. Viene proposta anche un altra associazione terapeutica, che si è rivelata in grado di eradicare l HP in più del 90% dei casi, che prevede l associazione di omeprazolo x 4 settimane + claritromicina e tinidazolo x 7 giorni. Helicobacter: cosa dire al paziente Come mai ho questi disturbi allo stomaco? I suoi disturbi originano da un infezione provocata da un batterio, che è stato denominato Helicobacter pylori (HP), un piccolissimo organismo che vive nello stomaco di molte persone in forma silente, senza cioè dare origine a sintomi, ma che altre volte causa malattie dell apparato digerente, tra cui gastrite ed ulcera peptica. Il batterio si è adattato a sopravvivere in un ambiente particolarmente ostile alla vita, ossia sulla superficie della mucosa dello stomaco dove 1 acidità è altissima a causa della secrezione di acido cloridrico. Da dove trae origine questa infezione? È stabilito che la via di contagio più importante è la trasmissione da uomo a uomo. Il germe è stato identificato nel vomito umano, nel cavo orale e nella placca dentaria. È stata inoltre riscontrata la presenza di ceppi batterici identici nei componenti di uno stesso nucleo familiare. Operatori sanitari che per ragioni professionali sono a contatto con secrezioni orali (saliva) e liquido gastrico (infermieri, endoscopisti) risultano contagiati con maggior probabilità rispetto alla popolazione generale. Si assume che 1 età più a rischio per contrarre 1 infezione sia la prima infanzia (0-5 anni), periodo in cui in condizioni di promiscuità sono più facili. È quindi consigliabile che mia moglie e i miei figli si sottopongano ad eradicazione dato che io sono HP-positivo? È ammessa la possibilità di un contagio tra pazienti conviventi: in coppie sposate per esempio è stata riscontrata la presenza di ceppi batterici identici. Non esistono tuttavia prove a sostegno della necessità di eradicare a tappeto tutti i componenti del nucleo familiare di un paziente HP-positivo. 46 n. 2 Marzo - Aprile 1998

Un nemico di nome Helicobacter

Un nemico di nome Helicobacter Rivista SIMG (www.simg.it) Numero 3, 2000 Un nemico di nome Helicobacter Enzo Ubaldi (Responsabile Area Progettuale SIMG di Gastroenterologia), Fabrizio Cardin (Coordinatore Gruppo Italiano ESPCG) Linee

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLA MALATTIA PEPTICA

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLA MALATTIA PEPTICA Rev.: 0 Pag. 1/5 AUTORIZZAZIONI REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 26/06/02 DR. Matergi, Dr. Biscontri, Igiene e Dr. Diversi, Dr. Lavagni, Organizzazione dei Dr. Magnanelli Servizi Sanitari Rev.: 0

Dettagli

Note AIFA. Dr. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho

Note AIFA. Dr. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho Note AIFA Dr. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho note AIFA legge 24 dicembre 1993 classificazione medicinali autorizzati all'immissione in commercio individuazione farmaci

Dettagli

Testo della Nota AIFA 1 (Determinazione AIFA 29 ottobre 2004 e successive modificazioni ed integrazioni)

Testo della Nota AIFA 1 (Determinazione AIFA 29 ottobre 2004 e successive modificazioni ed integrazioni) Prescrizione dei farmaci inibitori di pompa protonica (IPP) La Giunta regionale con deliberazione n. 51-644 del 1 agosto 2005 ha revocato, a far data dal 1 settembre 2005, la limitazione ad una confezione

Dettagli

Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)

Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Modifica e integrazione al Decreto del Commissario ad acta U0003 del 15 gennaio. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

ULCERA PEPTICA ULCERA PEPTICA

ULCERA PEPTICA ULCERA PEPTICA Dr. Alessandro Bernardini Circa il 10% della popolazione nei paesi sviluppati è probabile vada incontro nella sua vita a ulcera peptica: una percentuale di ulcere persistenti dell 1%. La dispepsia è un

Dettagli

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA GRUPPO DI LAVORO MMG Endoscopisti ASMN, ASL, Privato accreditato Gastroenterologi

Dettagli

PIERCLAUDIO BRASESCO. Medico di Medicina Generale Genova

PIERCLAUDIO BRASESCO. Medico di Medicina Generale Genova PIERCLAUDIO BRASESCO Medico di Medicina Generale Genova L INFEZIONE DA HELICOBACTER PYLORI Quando e perché iniziare un trattamento eradicante? Raccomandazioni Terapeutiche (di grado A o B con livello di

Dettagli

1. Come definiresti l insieme dei sintomi del paziente? 2. Quali altre informazioni ritieni necessario acquisire? 3. Cosa consiglieresti?

1. Come definiresti l insieme dei sintomi del paziente? 2. Quali altre informazioni ritieni necessario acquisire? 3. Cosa consiglieresti? Un adulto vi consulta perché da molti mesi non riesce a digerire ( come ogni volta che mangia se avesse partecipato ad un pranzo di nozze ) e per molte ore dopo un pasto presenta gonfiore addominale e

Dettagli

Questa tabella riporta le principali classi di FANS e le rispettive molecole di riferimento.

Questa tabella riporta le principali classi di FANS e le rispettive molecole di riferimento. 1 2 Questa tabella riporta le principali classi di FANS e le rispettive molecole di riferimento. 3 Per quanto la classe dei FANS sia molto ampia e articolata, come si evince da questa tabella, il loro

Dettagli

Helicobacter Pylori 2011. Come eliminarlo!

Helicobacter Pylori 2011. Come eliminarlo! Struttura Complessa di Gastroenterologia e di Endoscopia digestiva Direttore: Dott. Felice Cosentino www.endoscopiadigestiva.it www.medicitalia.it/felice.cosentino cosent@tin.it -Tel. 02/8599.4811 Ospedale

Dettagli

IL TRATTAMENTO DELL INFEZIONE DA HELICOBACTER PYLORI

IL TRATTAMENTO DELL INFEZIONE DA HELICOBACTER PYLORI IL TRATTAMENTO DELL INFEZIONE DA HELICOBACTER PYLORI HELICOBACTER PYLORI UNO DEI PIÙ DIFFUSI AGENTI PATOGENI COLONIZZA CIRCA IL 50 % DELLA POPOLAZIONE MONDIALE BACILLO GRAM -NEGATIVO CHE INFETTA LA MUCOSA

Dettagli

Sevizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Garbagnate Milanese. Dr. D. Redaelli

Sevizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Garbagnate Milanese. Dr. D. Redaelli DISPEPSIA Sevizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Garbagnate Milanese Dr. D. Redaelli LA SINDROME DISPEPTICA DEFINIZIONE Dolore o fastidio persistente/ricorrente localizzato ai quadranti

Dettagli

Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Relatori: Chiar.ma Prof.ssa Antonietta Piana Chiar.mo Dott. Andrea Stimamiglio Candidata: Oliveri

Dettagli

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI DOTT Pesola Ambito delle cure primarie Ospedale Specialistica Medicina di Famiglia Pazienti sintomatici esordio MALATTIA e MALATTIA

Dettagli

AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco

AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITÀ REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Luglio 2013 Restrizione della popolazione target e limitazione della durata del trattamento

Dettagli

Registro Celiachia

Registro Celiachia Registro Celiachia - 2009 - Introduzione Nel 1999 l ASL di Brescia decide di affrontare il tema della malattia celiaca con una serie di azioni, creando, in primo luogo, uno strumento in grado di rilevare

Dettagli

Domenico Careddu, Milena Lo Giudice. Le infezioni delle vie urinarie

Domenico Careddu, Milena Lo Giudice. Le infezioni delle vie urinarie Domenico Careddu, Milena Lo Giudice Le infezioni delle vie urinarie Banche dati utilizzate Valutazione AGREE Cosa fare nel sospetto di IVU? Nel sospetto clinico di IVU, è necessario raccogliere un campione

Dettagli

REGIONE CALABRIA Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie

REGIONE CALABRIA Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie REGIONE CALABRIA Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie OMEPRAZOLO Posologia negli adulti Trattamento dell'ulcera duodenale La dose raccomandata nei pazienti con ulcera duodenale attiva

Dettagli

Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova

Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova La patologia (adeno) faringo tonsillare, per l aspetto flogistico - infettivo, rappresenta uno

Dettagli

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti Operetta (non proprio comica) in due atti ATTO PRIMO 1. il quesito ATTO SECONDO 5. il quesito ATTO PRIMO 4. la risposta Il caso clinico ATTO PRIMO 2. il PICO ATTO SECONDO 6. la risposta ATTO PRIMO 3. la

Dettagli

QUALITA IN MG: dalla teoria alla pratica

QUALITA IN MG: dalla teoria alla pratica QUALITA IN MG: dalla teoria alla pratica Dr. G. Belleri, Roncadelle 26.11.2005 13/08/14 1 UNA DEFINIZIONE PRAGMATICA L esame di quello che stiamo facendo con l intento di produrre miglioramenti -nell assistenza

Dettagli

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una 1 2 Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una dose e l altra deve essere sempre almeno di 4 ore.

Dettagli

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica

Dettagli

Reperti non neoplastici nella colonoscopia di screening

Reperti non neoplastici nella colonoscopia di screening Reperti non neoplastici nella colonoscopia di screening reperti nello screening reperti nello screening Italia survey 2012 adenoma avanzato: 24% carcinoma: 5% patologia non neoplastica:? il quadro clinico

Dettagli

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche?

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? ANDREA GIUSTINA Direttore Cattedra Endocrinologia Università degli Studi di Brescia Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? Come da determinazione

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA.

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. Gentile Paziente, La gastroscopia è un esame endoscopico che permette la visualizzazione della mucosa dell esofago, dello

Dettagli

Dott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta)

Dott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta) Problematiche e prospettive dell antibioticoterapia in età pediatrica Dott.. Giuseppe Di Mauro (Caserta) Obiettivo Migliorare la prescrizione di farmaci in termini di efficacia e di efficienza tenendo

Dettagli

a cura della dott.ssa E. Orlando

a cura della dott.ssa E. Orlando a cura della dott.ssa E. Orlando CHE COS E? Il Mammotome è uno strumento diagnostico, alternativo alla biopsia chirurgica, utilizzato per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella in maniera

Dettagli

Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale

Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale (vomito ricorrente, probabile o improbabile reflusso gastroesofageo, dolore addominale ricorrente, sindrome dell intestino irritabile) Dalla letteratura:

Dettagli

L UTILITÀ E I LIMITI DEL VACCINO PNEUMOCOCCICO MULTIVALENTE IN ETÀ ADULTA E PEDIATRICA

L UTILITÀ E I LIMITI DEL VACCINO PNEUMOCOCCICO MULTIVALENTE IN ETÀ ADULTA E PEDIATRICA L UTILITÀ E I LIMITI DEL VACCINO PNEUMOCOCCICO MULTIVALENTE IN ETÀ ADULTA E PEDIATRICA ORDINE DEI MEDICI DI TORINO SALA RIVA ROCCI TORINO, 5 OTTOBRE 2006 CHE COSA DICE LA LETTERATURA? LA VACCINAZIONE

Dettagli

Centro Regionale di documentazione e informazione sul farmaco

Centro Regionale di documentazione e informazione sul farmaco La segnalazione di Reazioni Avverse in Calabria: Resoconto del 2011. Introduzione L obiettivo principale della Farmacovigilanza è l incremento della segnalazione spontanea delle reazioni avverse ai farmaci.

Dettagli

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014 Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con

Dettagli

LA MALATTIA ULCEROSA PEPTICA

LA MALATTIA ULCEROSA PEPTICA LA MALATTIA ULCEROSA PEPTICA http://www.gastronet.it/approfondimento/ulcerapeptica CAP.5 DIAGNOSI Della lesione ulcerosa Dell infezione da Helicobacter pylori Della secrezione acida DELLA LESIONE ULCEROSA

Dettagli

SSN: Un riesame della prescrivibilita' dei farmaci antiulcera in terapia prolungata

SSN: Un riesame della prescrivibilita' dei farmaci antiulcera in terapia prolungata SSN: Un riesame della prescrivibilita' dei farmaci antiulcera in terapia prolungata Data 30 ottobre 2000 Categoria professione Forse e' solo un' impressione, pero' la patologia del tratto gastroenterico

Dettagli

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI In passato le scoperte dei farmaci erano occasionali. Si trattava di sostanze di derivazione vegetale o animale STRATEGIE DI RICERCA: Quali sono i fattori che influenzano

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLA BPCO

LA PREVENZIONE DELLA BPCO Claudio M.Sanguinetti LA PREVENZIONE DELLA BPCO Consulente Pneumologo Casa di Cura Quisisana Già Direttore UOC Pneumologia- UTIR Az.Compl.Ospedaliero San Filippo Neri ROMA PREVENZIONE PRIMARIA DELLA BPCO

Dettagli

PATOLOGIE A LENTA INSORGENZA E SPESSO SILENTE, AD ANDAMENTO CRONICO, CON TENDENZA ALL AGGRAVAMENTO

PATOLOGIE A LENTA INSORGENZA E SPESSO SILENTE, AD ANDAMENTO CRONICO, CON TENDENZA ALL AGGRAVAMENTO PATOLOGIE A LENTA INSORGENZA E SPESSO SILENTE, AD ANDAMENTO CRONICO, CON TENDENZA ALL AGGRAVAMENTO F.R. (fattori di rischio): elementi che possono essere coinvolti nell insorgenza delle mcd (malattie cronico

Dettagli

Meningite Cosa c è da sapere.

Meningite Cosa c è da sapere. Meningite Cosa c è da sapere www.salute.gov.it Ecco dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibili

Dettagli

STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLA CFS: CONSIDERAZIONI DALL ESPERIENZA PERSONALE ( )

STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLA CFS: CONSIDERAZIONI DALL ESPERIENZA PERSONALE ( ) STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLA CFS: CONSIDERAZIONI DALL ESPERIENZA PERSONALE (1991-2006) Prof. Umberto TIRELLI Direttore Dipartimento di Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Aviano, 5 maggio 2006 STRATEGIE

Dettagli

Terapia medica e terapia chirurgica

Terapia medica e terapia chirurgica Terapia medica e terapia chirurgica Terapia della Rinite Allergica Educazione del Paziente Prevenzione Ambientale Lavaggio Nasale Trattamento Farmacologico Immunoterapia Specifica Trattamento Chirurgico

Dettagli

LO STUDIO VIADANA 2. Studio di genotossicità su un campione (~600) della coorte esaminata costituita da 4130 bambini (studio Viadana 1)

LO STUDIO VIADANA 2. Studio di genotossicità su un campione (~600) della coorte esaminata costituita da 4130 bambini (studio Viadana 1) LO STUDIO VIADANA 2 Studio di genotossicità su un campione (~600) della coorte esaminata costituita da 4130 bambini (studio Viadana 1) Sorveglianza epidemiologica di tutta la coorte DA DOVE SI PARTE? Da

Dettagli

LA SCELTA DEI FARMACI empirica e razionale. Mariateresa Sasanelli

LA SCELTA DEI FARMACI empirica e razionale. Mariateresa Sasanelli LA SCELTA DEI FARMACI empirica e razionale Mariateresa Sasanelli Premessa La terapia empirica Perché utilizzare un antibiotico in un animale malato? Il paziente ha una infezione batterica trattabile? Il

Dettagli

Aderenza e appropriatezza terapeutica: il punto di vista del MMG

Aderenza e appropriatezza terapeutica: il punto di vista del MMG Aderenza e appropriatezza terapeutica: il punto di vista del MMG Maria Maddalena Matarazzo FIMMG ROMA Domus De Maria (CA) 5-10 ottobre 2015 Appropriatezza ASL PAZIENTE MEDICO Appropriatezza clinica L appropriatezza

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

Approccio ragionato alla diagnosi e cura della dispepsia cronica. Luciano Bertolusso FIMMG Cuneo

Approccio ragionato alla diagnosi e cura della dispepsia cronica. Luciano Bertolusso FIMMG Cuneo Approccio ragionato alla diagnosi e cura della dispepsia cronica Luciano Bertolusso FIMMG Cuneo la dispepsia: cos è Sindrome caratterizzata da gruppo eterogeneo di sintomi comprendenti dolore / fastidio

Dettagli

I test per la trombofilia: quali no!

I test per la trombofilia: quali no! I test per la trombofilia: quali no! Benedetto Morelli Laboratorio e Trombofilia congenita ed acquisita: quali test, a chi, quando, perché? Bari, 9 aprile 2016 ROAD MAP Importanza della appropriatezza

Dettagli

LA SEPSI: INFEZIONI MICOTICHE E NUOVE PROSPETTIVE SULL ANTIBIOTICO TERAPIA

LA SEPSI: INFEZIONI MICOTICHE E NUOVE PROSPETTIVE SULL ANTIBIOTICO TERAPIA LA SEPSI: INFEZIONI MICOTICHE E NUOVE PROSPETTIVE SULL ANTIBIOTICO TERAPIA Palermo, 28 giugno 2016 L ACCESSO AI NUOVI ANTIBIOTICI: DAL PTORS AL PAZIENTE Maurizio Pastorello Dipartimento Farmaceutico ASP

Dettagli

GastroPanel. Test clinico per la diagnosi di disturbi dello stomacoa partire da un campione di sangue

GastroPanel. Test clinico per la diagnosi di disturbi dello stomacoa partire da un campione di sangue GastroPanel Test clinico per la diagnosi di disturbi dello stomacoa partire da un campione di sangue Un test affidabile e di facile esecuzione che fornisce una serie di importanti indicazioni Segnala la

Dettagli

Nota Informativa Importante. Guida alla Terapia per i Paziente. Guida alla Contraccezione. Modulo d'informazione e Consenso Informato

Nota Informativa Importante. Guida alla Terapia per i Paziente. Guida alla Contraccezione. Modulo d'informazione e Consenso Informato AIFA - Isotretinoina 16/03/2009 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Isotretinoina Nota Informativa Importante Nuove Modalita' di Prescrizione per i Medicinali Contenenti Isotretinoina ad Uso

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica L INFEZIONE DA HPV Cosa è l HPV E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica Identificati 100 tipi di HPV che possono interessare l uomo. Di questi

Dettagli

Nota 48 e 48bis, Farmaci Antiulcera Commento di Enzo Ubaldi Responsabile Area gastroenterologica, SIMG

Nota 48 e 48bis, Farmaci Antiulcera Commento di Enzo Ubaldi Responsabile Area gastroenterologica, SIMG Rivista SIMG (www.simg.it) Numero 9, 2000 Nota 48 e 48bis, Farmaci Antiulcera Commento di Enzo Ubaldi Responsabile Area gastroenterologica, SIMG Classe A, limitatamente ai seguenti periodi di trattamento

Dettagli

I medici non devono più prescrivere medicinali contenenti calcitonina in forma di spray nasale per il trattamento dell'osteoporosi.

I medici non devono più prescrivere medicinali contenenti calcitonina in forma di spray nasale per il trattamento dell'osteoporosi. 20 Luglio 2012 EMA/CHMP/483874/2012 L Agenzia Europea del Medicinali raccomanda la limitazione dell uso a lungo termine di medicinali a base di calcitonina Ritiro della formulazione intranasale per il

Dettagli

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING PER IL CANCRO DEL COLON RETTO NEL 2009 9dicembre 2010 - Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di 18.000 decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

Dettagli

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Agosto 2012 Comunicazione diretta agli operatori sanitari sull associazione tra

Dettagli

Helicobacter pylori.

Helicobacter pylori. Helicobacter pylori A partire dal 1983, per merito di Warren e Marshall, è stata individuata la presenza nella mucosa gastrica di microrganismi spiraliformi Gram, cui è stato dato il nome dapprima di Campylobacter

Dettagli

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve

Dettagli

Appropriatezza nella EGDS Marco Orsello UOA Gastroenterologia AOU Novara Appropriatezza Misura di quanto una scelta o intervento diagnostico o terapeutico siano adeguati rispetto alle esigenze del paziente

Dettagli

CONOSCERE LA CELIACHIA

CONOSCERE LA CELIACHIA CONOSCERE LA CELIACHIA La celiachia, o malattia celiaca (MC) e' una patologia di tipo autoimmune, primariamente localizzata nell'intestino tenue ma di natura sistemica scatenata dall'ingestione di glutine

Dettagli

PER UNA MEDICINA PRUDENTE...

PER UNA MEDICINA PRUDENTE... Trento, 2 aprile 2011 PER UNA MEDICINA PRUDENTE... Dott.ssa Isabel Inama PER UNA MEDICINA PRUDENTE...! Esposizione ad esami radiologici e rischio di cancro! PPI e rischio di fratture! TOS e carcinoma della

Dettagli

DISFAGIA Il termine disfagia definisce la generica difficoltà alla deglutizione degli ingesti. Se è prevalente per i solidi ed accompagnata da un rapido calo ponderale può essere secondaria ad una ostruzione

Dettagli

Meningite Cosa c è da sapere.

Meningite Cosa c è da sapere. Meningite Cosa c è da sapere www.salute.gov.it Ecco dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibili

Dettagli

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi A.O. Polo Universitario Ospedale L. Sacco, Milano Unità Operativa di Cardiologia Centro Malattie Rare Cardiologiche - Marfan Clinic Responsabile prof. Alessandro Pini Polimorfismo clinico e genetico: quali

Dettagli

PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA

PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA Presentarsi con la richiesta del Medico curante, con la documentazione clinica ed eventuali esami precedenti. E molto probabile che durante la colonscopia vengano utilizzati

Dettagli

L ecografia mammaria è tecnica singolare e dinamica che necessita di un operatore preparato e attento:

L ecografia mammaria è tecnica singolare e dinamica che necessita di un operatore preparato e attento: L ECOGRAFIA IN SENOLOGIA A cura del Dr. Antonio D Antonio Dirigente Ecografista Senologo Asl Na2 Nord Distr.41 L ecografia mammaria è tecnica singolare e dinamica che necessita di un operatore preparato

Dettagli

Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame.

Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame. Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame. L identità di un essere vivente risiede nel suo patrimonio genetico. (Edoardo Boncinelli) COS È LA NUTRIGENENTICA?

Dettagli

Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni )

Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni ) Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni 1995 2005) Prefazione Il sistema di notifica della tubercolosi, elemento indispensabile al programma di controllo della malattia stessa, ha tra gli obiettivi

Dettagli

Progetto OMEOVERONA. Studio pilota sulla verifica clinica dei sintomi utilizzati nella prescrizione di medicinali omeopatici

Progetto OMEOVERONA. Studio pilota sulla verifica clinica dei sintomi utilizzati nella prescrizione di medicinali omeopatici Università di Verona, Dipartimento di Patologia e Diagnostica, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Scuola di Medicina Omeopatica di Verona Progetto OMEOVERONA Studio pilota sulla verifica clinica

Dettagli

DISPEPSIA MANIFESTAZIONI CLINICHE E PERCORSO DIAGNOSTICO DOTT. PAOLO MICHETTI DIRETTORE MEDICO S.C. GASTROENTEROLOGIA E.O.

DISPEPSIA MANIFESTAZIONI CLINICHE E PERCORSO DIAGNOSTICO DOTT. PAOLO MICHETTI DIRETTORE MEDICO S.C. GASTROENTEROLOGIA E.O. MANIFESTAZIONI CLINICHE E PERCORSO DIAGNOSTICO DOTT. PAOLO MICHETTI DIRETTORE MEDICO S.C. GASTROENTEROLOGIA E.O. OSPEDALI GALLIERA DEFINIZIONE RIPIENEZZA POST-PRANDIALE PRANDIALE CORTEO SINTOMATOLOGICO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CDL IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (abilitante all esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico) Presidente: Prof.

Dettagli

CONVEGNO A.I.C. SEZ. TRENTINO 31/05/2003 CELIACHIA E DIABETE. Diabete e celiachia: il punto di vista del Pediatra. Relatore: Dott. Enrico Valletta.

CONVEGNO A.I.C. SEZ. TRENTINO 31/05/2003 CELIACHIA E DIABETE. Diabete e celiachia: il punto di vista del Pediatra. Relatore: Dott. Enrico Valletta. CONVEGNO A.I.C. SEZ. TRENTINO 31/5/3 CELIACHIA E DIABETE Diabete e celiachia: il punto di vista del Pediatra Relatore: Dott. Enrico Valletta. 1?? I problemi che affronteremo sono due: 1. perchè pensare

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho

neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho cancro colorettale nel mondo tasso di mortalità alto medio basso dati non

Dettagli

Tecniche diagnostiche

Tecniche diagnostiche TEST DIAGNOSTICI Tecniche diagnostiche Infezione corrente Isolamento dell agente eziologico Identificazione del materiale genetico dell agente eziologico Segni clinici Alterazioni patognomoniche Alterazioni

Dettagli

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza

Dettagli

Valutazione dei test diagnostici

Valutazione dei test diagnostici Valutazione dei test diagnostici Maria Miceli M. Miceli 2011 1 Diagnosi individuale (test di laboratorio) Esame collaterale nell ambito dell iter diagnostico condotto generalmente su animali sintomatici

Dettagli

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β EPATITE B SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL EPATITE B? INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β RICORDA CHE: L epatite B causa un infiammazione acuta del fegato,

Dettagli

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se 1. Aspetti generali Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se è stato ritrovato anche in sedi atipiche come le ghiandole salivari, le ovaie

Dettagli

LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO

LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO IL PUNTO DI VISTA DEL MMG CAMIGLIANO S. GEMMA 23/5/2015 Dott Alessandro Monachino MMG La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è una condizione clinica caratterizzata

Dettagli

CONOSCERE LA CELIACHIA

CONOSCERE LA CELIACHIA CONOSCERE LA CELIACHIA CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI, ATA, REFERENTI DEI COMUNI E DITTE DI RISTORAZIONE E ALTRO PERSONALE COINVOLTO NELLA DISTRIBUZIONE DEI PASTI Dr. Monica Selmi

Dettagli

In occasione della giornata mondiale della celiachia è stata presentata

In occasione della giornata mondiale della celiachia è stata presentata In occasione della giornata mondiale della celiachia è stata presentata la 4 Campagna di informazione sui disordini glutine correlati, promossa da Schär, patrocinata da AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi

Dettagli

ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni

ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni Nell anno 2007 è stato avviato un progetto di sorveglianza nutrizionale

Dettagli

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale. La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010

Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010 A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010 PROGETTO BI- ENNALE FINALIZZATO AL MIGLIORAMENTO DELLA DIAGNOSI E TERAPIA DELLA GRAVE MALNUTRIZIONE DA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

Dettagli

PLACEBO Aspetti etici e scientifici

PLACEBO Aspetti etici e scientifici Aspetti etici e scientifici Definizione Placebo (dal latino, letteralmente piacerò) può essere definito ogni trattamento, o parte di esso, che viene deliberatamente impiegato per determinare un effetto

Dettagli

NEOPLASIE DEL PANCREAS

NEOPLASIE DEL PANCREAS SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS NEOPLASIE DEL PANCREAS Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda Ospedaliera

Dettagli

Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico.

Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico. Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico. Enrico Valletta U.O. di Pediatria, AUSL di Forlì e.valletta@ausl.fo.it 1 e.valletta@ausl.fo.it 2 ???? e.valletta@ausl.fo.it

Dettagli

L intercettazione del disagio da parte di professionisti non psichiatrici

L intercettazione del disagio da parte di professionisti non psichiatrici La salute mentale tra promozione e prevenzione. La sostenibilità del discorso Torino, 08 ottobre 2010 - Centro Relazioni e Famiglie L intercettazione del disagio da parte di professionisti non psichiatrici

Dettagli

Un esperienza di indagine a livello aziendale

Un esperienza di indagine a livello aziendale La Sindrome del Tunnel Carpale in Piemonte: stime di occorrenza e possibili modelli di sorveglianza. Torino settembre Un esperienza di indagine a livello aziendale Dr Carlo PROIETTI Servizio Prevenzione

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in

Dettagli

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE.

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Renato Bertini Malgarini, Giuseppe Pimpinella, Luca Pani 10 dicembre 2012- Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO. Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO. Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae A cura del C.I.O. (C. Bonada, P.Pellegrino, G. Raineri) giugno 2015 Condizioni

Dettagli

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486)

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) Dottor Roberto Gherzi II Divisione ginecologia ostetricia Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Novara L interruzione

Dettagli

DOCUMENTO DI CONFRONTO DEI COSTI TRA PRINCIPI ATTIVI APPARTENENTI A CATEGORIE TERAPEUTICHE AD ELEVATO IMPATTO DI SPESA TERRITORIALE

DOCUMENTO DI CONFRONTO DEI COSTI TRA PRINCIPI ATTIVI APPARTENENTI A CATEGORIE TERAPEUTICHE AD ELEVATO IMPATTO DI SPESA TERRITORIALE 1/12 DOCUMENTO DI CONFRONTO DEI COSTI TRA PRINCIPI ATTIVI APPARTENENTI A CATEGORIE TERAPEUTICHE AD ELEVATO IMPATTO DI SPESA TERRITORIALE PREMESSA Nel 2014 la spesa farmaceutica territoriale della Regione

Dettagli

CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA

CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA Somministrazione di chemioterapici o antibiotici a persone recentemente esposte a un rischio di contagio con lo scopo di bloccare lo sviluppo del processo infettivo. CHEMIOPROFILASSI

Dettagli

La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi

La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento Prof.ssa Maria Triassi LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute Risparmio risorse LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute LA CURA

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

ACIDITA. L acidità è stata da sempre considerata alla base di tutte le principali patologie esofagogastriche

ACIDITA. L acidità è stata da sempre considerata alla base di tutte le principali patologie esofagogastriche ACIDITA L acidità è stata da sempre considerata alla base di tutte le principali patologie esofagogastriche ACIDITA NO ACID, NO ULCER Inizi del 1900 LE PATOLOGIE ACIDO-CORRELATE SONO MULTIFATTORIALI 2003

Dettagli