GLOSSARIO. Calcare attivo (Determinazione col metodo Drouineau-Gallet)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GLOSSARIO. Calcare attivo (Determinazione col metodo Drouineau-Gallet)"

Transcript

1 GLOSSARIO Acidità vedi Reazione Alcalinità vedi Reazione Calcare attivo (Determinazione col metodo Drouineau-Gallet) Esprime in maniera solo approssimativa la percentuale in peso dei carbonati finemente suddivisi e facilmente solubilizzabili. Più esattamente, corrisponde alla quota percentuale di ioni Ca ++ che reagiscono con ossalato di ammonio (determinazione col metodo calcimetrico Drouineau-Gallet). In suoli ricchi di sali, in particolare di gesso, il metodo fornisce valori non attendibili. Il dato riportato deriva da determinazione di laboratorio sui profili con il metodo calcimetrico Drouineau-Gallet. Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). Sono distinte le seguenti classi di contenuto: Classi Calcare attivo (%) Assente < 0,5% Basso o moderato 0,5-10% Alto o molto alto >10% Al di sopra del valore soglia del 10% spesso si determinano processi di fissazione del P e di riduzione della disponibilità di alcuni elementi minori (specialmente del Fe, causa della clorosi). L assenza di calcare attivo è considerata limitante per alcune colture erbacee. Calcare totale Rappresenta il quantitativo totale di carbonati presenti nella terra fine (frazione inferiore a 2 mm). Il dato riportato deriva da determinazioni di laboratorio con metodo gasvolumetrico e da stime in campo (vedi effervescenza all HCl). Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). Le stime in campo su numerose osservazioni (profili e trivellate).

2 Sono distinte le seguenti classi fondamentali e generali (percentuale espressa come CaCO3): CaCO3 totale (%) Classi fondamentali Classi generali <0,5 non calcareo non calcareo 0,5-1 molto scarsamente calcareo 1-5 scarsamente calcareo 5-10 moderatamente calcareo calcareo calcareo molto calcareo fortemente calcareo >40 estremamente calcareo estremamente calcareo Capacità depurativa Valuta la capacità del suolo di degradare rapidamente la sostanza organica apportata con i liquami, liberando gli elementi nutritivi in forma assimilabile dalle colture e di adsorbire alcuni composti a potenziale azione inquinante (Cu, Zn, ecc.). Il valore deriva da stima indiretta effettuata utilizzando, secondo lo schema riportato più avanti, i seguenti caratteri riferiti al suolo: contenuto in scheletro entro 1 m di profondità, profondità utile per le radici, capacità di scambio cationico, ph. Questi caratteri derivano a loro volta da stime o misure; la stima viene condotta per ogni suolo. Sono distinte le seguenti classi fondamentali: molto alta alta moderata bassa molto bassa Ai fini della descrizione delle qualità agronomiche dei suoli nel presente catalogo si utilizzano le seguenti classi generali: bassa o molto bassa moderata alta o molto alta

3 Capacità di accettazione delle piogge Si riferisce alla capacità del suolo di accettare apporti idrici senza che si verifichino fenomeni di ruscellamento superficiale o sottosuperficiale e di percolazione profonda. Il valore deriva da stima indiretta effettuata utilizzando, secondo lo schema riportato più avanti, i seguenti caratteri riferiti al suolo: disponibilità di ossigeno per le radici delle piante, pendenza, profondità di un orizzonte poco permeabile, permeabilità del suolo al di sopra di un orizzonte poco permeabile. Questi caratteri derivano a loro volta da stime o misure. Sono distinte le seguenti classi fondamentali: molto alta alta moderata bassa molto bassa Ai fini della descrizione delle qualità agronomiche dei suoli nel presente catalogo si utilizzano le seguenti classi generali: bassa o molto bassa moderata alta o molto alta Capacità in acqua disponibile Si riferisce alla massima quantità di acqua, utilizzabile dalla maggior parte delle colture, che un suolo è in grado di trattenere. Deriva dalla differenza tra le quantità di umidità presenti nel suolo alla capacità di campo e al punto di appassimento, moltiplicata per un coefficiente (compreso tra 0 e 1) che rappresenta la frazione del volume dell'orizzonte effettivamente esplorabile dalle radici. A loro volta, queste grandezze derivano da stima o, più raramente e limitatamente al contenuto idrico alla capacità di campo e al punto di appassimento, da misure di laboratorio. Viene calcolata fino a una profondità di 1,5 m, salvo presenza più in superficie di strati impenetrabili dalle radici delle piante. In genere il calcolo della capacità in acqua disponibile è stato effettuato su uno o pochi profili rappresentativi della tipologia di suolo. È classificata nel modo seguente:

4 Quantità di acqua (mm) Classi <150 bassa o molto bassa >150 moderata o alta Capacità di scambio cationico Corrisponde alla massima quantità di cationi scambiabili che il complesso adsorbente del suolo è in grado di trattenere; viene espressa in milliequivalenti per 100 g di terra fine (meq/100g). Dipende dalla quantità e dal tipo di argilla e di materiali organici nel suolo. Il dato riportato deriva da determinazioni di laboratorio o, più raramente, da stima a partire dalla tessitura e dal contenuto di sostanza organica. Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). Si usano le seguenti classi: <10meq/100 gr di suolo >10meq/100 gr di suolo Il valore soglia di 10 meq/100g è stato scelto in quanto viene utilizzato dallo schema per la valutazione della Capacità depurativa (Vedi). Conducibilità elettrica Vedi salinità. Delineazione Poligono (area chiusa) caratterizzata da un modello omogeno di distribuzione dei suoli ed univocamente identificata da un numero. Disponibilità di ossigeno Si riferisce alla disponibilità di ossigeno per l'attività biologica nel suolo.viene valutata in base alla presenza di acqua libera, imbibizione capillare, tracce di idromorfia. Viene descritta utilizzando le seguenti classi: buona: moderata: l'acqua è rimossa dal suolo prontamente, e/o non si verificano durante la stagione di crescita delle piante eccessi di umidità limitanti per il loro sviluppo. l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e i suoli sono bagnati solo per un breve periodo durante la stagione di crescita delle piante, ma abbastanza a lungo per interferire negativamente sulla crescita di piante mesofile.

5 imperfetta scarsa molto scarsa l'acqua è rimossa lentamente, ed il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico limita notevolmente lo sviluppo delle piante mesofile. l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico non permette la crescita della maggior parte delle piante mesofile. l'acqua è rimossa dal suolo così lentamente da permanere in superficie durante la maggior parte del periodo di crescita delle piante. Le classi adottate sono state riprese dal Soil Survey Manual (USDA). Effervescenza all'hcl Questo test di campagna viene utilizzato per rilevare la presenza di carbonato di calcio nel suolo. Viene eseguito facendo gocciolare su un frammento di suolo poche gocce di acido cloridrico (concentrazione al 10%) ed osservando l'effervescenza che si sviluppa. Questo test non dà indicazioni per quantità di CaCO3 superiori al 10%. CaCO 3 (%) Classe <0,5 nessuna effervescenza 0,5-1 effervesc. molto debole 1,0-5,0 debole effervescenza 5,0-10 forte effervescenza >10 violenta effervescenza Fessurabilità Descrive la tendenza del suolo a dar luogo a fessurazioni o crepacciatura in seguito al succedersi di cicli di essiccazione-contrazione e inumidimentoespansione. I suoli che fessurano hanno elevati quantitativi di argille a reticolo espandibile. Vengono adottate le seguenti classi: Forte: Media: Bassa suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti. suoli non interessati da movimenti vertici oppure interessati da movimenti vertici con intensità e frequenza tali da non interferire significativamente con le radici delle piante e gli eventuali manufatti

6 Frequenza Nella descrizione dei caratteri per il riconoscimento locale dei suoli viene indicata una stima della copertura percentuale dei suoli riconosciuti all'interno delle delineazioni della Carta dei Suoli 1: Si utilizzano le seguenti classi: Frequenza Classe <9,6% Suoli subordinati 9,6-27,5% Suoli poco frequenti 27,6-49,5% Suoli moderatamente frequenti 49,6-100% Suoli molto frequenti Indice d'incrostamento È un indicatore della propensione al collasso degli aggregati strutturali dello strato superficiale del suolo e alla formazione di croste in seguito ad eventi meteorici intensi. Deriva da stima indiretta effettuata utilizzando, secondo le due formule riportate, i seguenti caratteri del suolo: percentuale di limo grossolano (Zc), percentuale di limo fine (Zf), percentuale di argilla (C), percentuale di sostanza organica (OM). Per il calcolo si possono utilizzare due formule: A) (1,5Zf+0,75Zc)/(C+10.OM) B) (Zf+Zc)/C OM=% sostanza organica; Zf=% limo fine (2-20 micron); Zc=% limo grossolano (20-50 micron); C=% argilla In genere il calcolo dell indice di incrostamento è stato effettuato su uno o pochi profili rappresentativi della tipologia di suolo. Sono utilizzate 3 classi: Indice Incrostamento Classi

7 formula A formula B <1,2 <1,5 basso 1,2-1,6 1,5-2,5 moderato >1,6 >2,5 alto Orizzonte Strato di suolo approssimativamente parallelo alla superficie, con caratteristiche prodotte dai processi di formazione dei suoli. Sono descritti sinteticamente gli orizzonti principali dei suoli, secondo le seguenti categorie: Orizzonti superficiali; Orizzonti profondi; Substrato. Con il termine orizzonte superficiale s'intende lo strato superficiale normalmente coltivato (o il suo equivalente in suoli non coltivati), cioè orizzonti siglati secondo il Soil Survey Manual Ap, A, E, B (questi ultimi due nel caso di suoli decapitati o in presenza di orizzonti A molto sottili), con spessore medio da 5 a 30 cm, che può arrivare fino a 50 cm. Nel caso siano presenti, per esempio, orizzonti Ap1 e Ap2, A1 e A2 oppure A ed E, e abbiano delle caratteristiche differenziali, allora vengono descritti come "parte superiore ed inferiore" dell'orizzonte superficiale, purché siano compresi entro 50 cm di profondità. Con il termine orizzonte profondo si designano tutti gli strati compresi fra gli orizzonti superficiali e il substrato o il contatto litico e paralitico (quindi, secondo il Soil Survey Manual, orizzonti siglati come Ap2, più profondi di 50 cm, B, BE, BC, CB, AC, CA,). Nel caso siano presenti vari orizzonti profondi e abbiano delle caratteristiche differenziali, allora vengono descritti come "parte superiore, intermedia ed inferiore" dell'orizzonte profondo. Con il termine substrato viene definito lo strato siglato secondo il Soil Survey Manual orizzonte C, ossia quell'orizzonte o strato, esclusa la roccia dura, che è stato poco interessato dai processi pedogenetici. Il materiale che forma il substrato può essere simile o meno a quello che presumibilmente ha dato origine al suolo. Percorribilità Viene intesa come facilità di percorrenza con mezzi meccanici. È valutata considerando come fattori limitanti (riferiti al suolo):

8 pendenza, pietrosità superficiale, rischio di sprofondamento, rischio di perdita di trazione. Viene descritta secondo lo schema qui riportato. Classi di percorribilità Pendenza Fasi di pietrosità superficiale Rischio di sprofondamento e di perdita di trazione Buona <8 non pietroso assente Discreta 4-16 pietroso moderato Moderata molto pietroso elevato Scarsa estremamente pietroso molto elevato Molto scarsa >45 estremamente pietroso molto elevato Il fattore maggiormente limitante determina la classe di percorribilità. Permeabilità (conducibilità idraulica verticale satura) È la proprietà del suolo di essere attraversato dall'acqua. Si riferisce alla velocità del flusso dell'acqua attraverso il suolo saturo, in direzione verticale. Il valore riportato è relativo allo strato più lentamente permeabile presente nel suolo o nella parte più superficiale del substrato ed è in genere derivato da stima indiretta effettuata utilizzando i seguenti caratteri del suolo: presenza di scheletro, tessitura, consistenza, porosità, struttura, presenza di figure pedogenetiche. Le stime sono state effettuate su un numero limitato di profili (al massimo 7-8 per ogni suolo). In base alla velocità del flusso dell'acqua attraverso il suolo saturo (conducibilità idraulica), vengono distinte le seguenti classi: Velocità del flusso(cm/h) classi fondamentali classi generali <0,0035 molto bassa lenta 0,0035-0,035 bassa

9 0,035-0,35 moderatamente lenta media 0,35-3,5 moderata 3,5-35 alta elevata >35 molto alta ph Vedi reazione. Pietrosità superficiale Indica la presenza di pietre con diametro >7,5 cm presenti alla superficie del suolo. Le stime sono state effettuate su tutti i punti di campionamento. Viene descritta utilizzando le seguenti classi: Assente: 0-0,1% Pietroso: 0,1-15% Molto pietroso: 15-50% Estremamente pietroso: 50-90% Pietraia: >90% Le aree hanno un numero sufficiente di pietre sulla o vicino alla superficie da provocare un impedimento continuo durante le operazioni che mescolano lo strato superficiale, ma non rendono impraticabili la maggior parte delle operazioni di questo tipo. Le aree hanno così tante pietre sulla o vicino alla superficie che le operazioni di mescolamento dello strato superficiale richiedono o equipaggiamenti pesanti oppure l'utilizzo di attrezzi che possono operare fra le pietre più grandi. Le aree hanno così tante pietre sulla o vicino alla superficie che i mezzi a motore su ruote, ad eccezione di alcuni tipi, possono lavorare solo lungo percorsi stabiliti. Veicoli cingolati si possono usare quasi dappertutto. Le aree hanno così tante pietre sulla o vicino alla superficie che nella maggior parte dei posti non possono essere usati neanche i veicoli cingolati. Problemi di deficit idrico Indica la disponibilità d acqua nel corso dell anno. Viene stimato sulla base di: caratteri climatici ; apporti di falda. In carenza di validi e diffusi indicatori naturali e di misurazioni dirette delle situazioni legate ai problemi di deficit idrico, il riconoscimento di tali situazioni deve necessariamente basarsi principalmente su indicatori colturali, in particolare sui fabbisogni idrici di alcune colture.

10 Si possono indicare le seguenti classi: Lieve, assente o moderato: Forte Molto severo Profilo È la sequenza di informazioni relative ad una sezione verticale di un suolo. Nella descrizione dei profili pedologici, gli orizzonti sono ordinati dall'alto verso il basso di solito fino ad almeno 1,5 m di profondità, salvo presenza, più in superficie, di roccia dura o di acqua libera. Profondità del suolo Indica la profondità del confine fra il suolo e uno strato roccioso continuo e coerente sottostante. Si utilizzano le seguenti classi: Classe Profondità tipica (cm) Intervallo ammesso per la classe Molto superficiale <25 <20-30 Superficiale da a Moderatamente profondo da a Profondo da a Molto profondo >150 > Profondità utile per le radici Indica la profondità a strati impenetrabili alle radici. Si assume come orizzonte impenetrabile quello che presenta una radicabilità 30%. La radicabilità viene stimata secondo i seguenti caratteri del suolo: compattezza, distribuzione dimensionale dei pori, aerazione, capacità di trattenere l umidità, condizioni chimiche. Si utilizzano le seguenti classi:

11 Classe Profondità tipica (cm) Intervallo ammesso per la classe Molto scarsa <20 <15-25 Scarsa da a Moderatamente elevata da a Elevata da a Molto elevata >150 > Reazione Indica il grado di acidità e di alcalinità del suolo. Viene espressa come valore di ph, che è il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica della soluzione acquosa del suolo. Deriva da determinazioni di laboratorio e da stime di campagna con indicatore colorimetrico. Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). La reazione è classificata nel modo seguente: Valori di ph Classi <4,5 estremamente acido 4,5-5,0 molto fortemente acido 5,1-6,0 moderatamente acido 6,1-6,5 debolmente acido 6,6-7,3 neutro 7,4-7,8 debolmente alcalino 7,9-8,4 moderatamente alcalino 8,5-9,0 fortemente alcalino >9,0 molto fortemente alcalino Resistenza meccanica alle lavorazioni Viene stimata utilizzando i seguenti caratteri riferiti al suolo: quantità di scheletro, grado di coesione degli aggregati.

12 Si utilizzano le seguenti classi: scarsa: non condiziona la scelta delle macchine agricole; moderata: moderata interferenza nella scelta delle macchine agricole (tipo e potenza) o nella profondità di aratura; elevata: sensibile riduzione della gamma degli attrezzi utilizzabili (rischio di danneggiamento di aratri, erpici, ecc.); molto elevata: impossibilità di lavorazione. Rischio d'incrostamento superficiale Indica il grado di interferenza nell emergenza delle piantine. È valutato in base ai seguenti caratteri riferiti al suolo: presenza di croste superficiali, spessore e resistenza alla rottura delle croste, indice d'incrostamento (Vedi). Si utilizzano le seguenti classi: Classe Assente Moderata Forte Interferenza nella germinazione nessuna interferenza l'interferenza nella germinazione delle piantine può essere superata con ordinarie pratiche di scarificatura l'interferenza nella germinazione delle piantine può essere superata con pratiche straordinarie di scarificatura Rischio d inondazione L inondazione è la temporanea ricopertura della superficie del suolo da parte di acqua fluitata da ogni tipo di sorgente. Acqua poco profonda stagnante o fluitante per molto o poco tempo dopo una pioggia viene esclusa da questa definizione di inondazione. Acqua ferma o acqua che forma una copertura permanente viene esclusa da questa definizione. Il rischio d inondazione è classificato nel modo seguente: Inondabilità Classi Fino a-5 volte/100 anni Assente o Raro 5-50 volte/100 anni Occasionale >50 volte/100 anni Frequente

13 Durata Classi <4 h Estremamente breve 4-48 h Molto breve 2-7 gg Breve 7 gg-1 mese Lunga >1 mese Molto lunga Salinità Per descrivere il grado di salinità si utilizzano i valori di conducibilità elettrica dell'estratto di saturazione (ECe) e dell'estratto 1:5 (EC5), espressi in ms/cm. ECe ds/cm EC5 ds/cm Classi fondamentali Classi generali 0-2 s <0,150 non salino alinità assente 2-4 0,15-0,4 molto debolmente salino 4-8 0,4-0,8 debolmente salino salinità debole o moderata ,8-2 moderatamente salino >16 >2 fortemente salino salinità forte Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). Screziature Macchie di colore, variegature, di forma irregolare e di differente colore, forma, dimensioni e abbondanza. Le screziature in genere sono indicatrici di situazioni di ristagno idrico e di condizioni riducenti e anaerobiotiche. Sodicità È valutata sulla base della percentuale di sodio scambiabile nel suolo (E.S.P.). Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). È classificata come segue: E.S.P. Classi <8 assente 8-15 forte >15 molto forte

14 Si definisce sodico un suolo non salino che contiene sodio scambiabile in percentuale superiore a 15 e ph generalmente superiore a 8,5. Solo le specie più tolleranti sono in grado di resistere a valori di E.S.P.>15. Substrato Vedi Orizzonte Tempo di attesa per l'esecuzione delle lavorazioni Segnala l'intervallo di tempo richiesto per percorrere e lavorare un suolo senza danneggiarne la struttura, dopo una pioggia che lo saturi in autunno (dai primi di ottobre a metà novembre) o in primavera (dai primi di marzo a metà aprile). Tessitura Si riferisce alla distribuzione per classi di grandezza delle particelle elementari del suolo. Deriva da misura mediante determinazione di laboratorio e/o da stima di campo. Le determinazioni di laboratorio sono state effettuate su un numero limitato di profili analizzati (in genere da 1 a 5-6 per ogni suolo). Le stime in campo su numerose osservazioni (profili e trivellate). Per le particelle elementari con dimensioni <2 mm si utilizzano le seguenti classi dimensionali: Diametro (mm) Nome dei costituenti 2-1 sabbia molto grossa 1-0,5 sabbia grossa 0,5-0,25 sabbia media 0,25-0,10 sabbia fine 0,10-0,05 sabbia molto fine 0,05-0,002 limo <0,002 argilla Le proporzioni relative tra le principali frazioni granulometriche del suolo (diametro <2 mm) vengono descritte secondo i seguenti termini e con riferimento al diagramma qui riportato. Classi generali Classi fondamentali Termini generali (1) Termini generali (21)

15 Grossolana Sabbie Grossolana Suoli sabbiosi Sabbie franche Franco sabbiosa Franco sabbioso fine Moderatamente grossolana Franco sabbioso molto fine Franca Media Franco limosa Media Suoli franchi Limo Franco argillosa Franco argilloso sabbiosa Moderatamente fine Franco argilloso limosa Argilla sabbiosa Fine Argilla limosa Fine Suoli argillosi Argilla % sabbia ( microns) 1 Sabbie (S) 2 Sabbie franche (SF) 3 Limo (L) 4 Franchi sabbiosi (FS) 5 Franco (F) 7 Franco argilloso sabbiosa (FAS) 8 Franco argilloso (FA) 9 Franco argilloso limoso (FLA) 10 Argilla sabbiosa (AS) 6 Franco limoso (FL)

16 11 Argilla limosa (AL) 12 Argilla (A) I frammenti rocciosi presenti nel suolo (diametro >2mm) sono descritti utilizzando i seguenti termini in funzione della loro forma: Frammenti arrotondati, subarrotondati, angolari o irregolari Diametro (mm) Nome Aggettivo 2-76 Ghiaia Ghiaioso 2-5 Ghiaia fine Ghiaioso fine 5-20 Ghiaia media Ghiaioso medio Ghiaia grossolana Ghiaioso grossolano Ciottoli Ciottoloso Pietre Pietroso >600 Massi Pietroso a blocchi Frammenti piatti Lunghezza (mm) Nome Aggettivo Schegge Scheggioso Scaglie Scaglioso Pietre Pietroso >600 Massi Pietroso a blocchi La quantità di scheletro viene descritta secondo la percentuale in volume dei frammenti rocciosi: 0% Assente <15% Si usa l'aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso preceduto da "scarsamente" come modificatore del termine tessiturale (es. scarsamente ciottoloso) 15-35% Si usa l'aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso come modificatore del termine tessiturale (es. ciottoloso)

17 35-60% Si usa l' aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso preceduto da "molto" come modificatore del termine del termine tessiturale (es. molto ciottoloso) >60% Se è presente una quantità sufficiente di terra fine (circa il 5 % o più del volume) per determinare la classe tessiturale, si usa l' aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso preceduto da "estremamente" come modificatore del termine tessiturale (es. estremamente ciottoloso). Se la quantità di terra fine è insufficiente (<5% in volume) per determinare la classe tessiturale, allora, al posto della classe tessiturale, si utilizzano termini come "ciottoli", "pietre" etc. Unità cartografica Si intende un gruppo di delineazioni interessate da suoli simili e caratterizzate dalla medesima sigla cartografica.

TETTO FRATI limoso-grossolana, fase tipica TTF1

TETTO FRATI limoso-grossolana, fase tipica TTF1 TETTO FRATI limoso-grossolana, fase tipica TTF1 Distribuzione geografica e pedoambiente Si tratta di una tipologia pedologica diffusa nella piana del Po dal confine tra le provincia di Torino e Cuneo fino

Dettagli

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale Paolo Giandon ARPAV - Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti AgrelanWeb: obiettivo La predisposizione di un piano di concimazione a partire

Dettagli

La fertilità chimica

La fertilità chimica La fertilità chimica La fertilità chimica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di fornire gli elementi della nutrizione minerale delle piante in forma disponibile ed in quantità bilanciate Indicatori

Dettagli

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Osservatorio Nazionale Pedologico e per la Qualità del Suolo Agricolo e Forestale

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Osservatorio Nazionale Pedologico e per la Qualità del Suolo Agricolo e Forestale Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Osservatorio Nazionale Pedologico e per la Qualità del Suolo Agricolo e Forestale In collaborazione con: International Union of Soil Sciences

Dettagli

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole ANALISI DEL SUOLO - Conoscere i valori di alcuni parametri chimico-fisici allo scopo di giudicarne l idoneità ai fini di una normale e redditizia crescita dei vegetali - Individuare il tipo e l intensità

Dettagli

Regione Friuli Venezia Giulia azienda dimostrativa MAURO ZANONE. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone

Regione Friuli Venezia Giulia azienda dimostrativa MAURO ZANONE. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone Localizzazione Legenda: azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone area di progetto (soil region di Italia: 18.7-18.8) I SUOLI DELL AZIENDA L azienda gestisce terreni in ambienti tra loro diversi per situazione

Dettagli

Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita di pomodoro da industria Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo

Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita di pomodoro da industria Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita di pomodoro da industria Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo La Regione Emilia-Romagna negli ultimi anni ha favorito l applicazione delle

Dettagli

Nitrati e irrigazione

Nitrati e irrigazione Lisciviazione (kg ha -1 N-NO3) Irrigazioni (m 3 ha -1 ) Nitrati e irrigazione L irrigazione può diventare una pratica colturale in grado di influenzare negativamente l ambiente mediante il movimento dell'acqua

Dettagli

SALASCO franco-grossolana, fase tipica SLS1

SALASCO franco-grossolana, fase tipica SLS1 SALASCO franco-grossolana, fase tipica SLS1 Distribuzione geografica e pedoambiente Suolo che copre ampi territori posizionati sul livello fondamentale della pianura. Sono depositi relativamente antichi

Dettagli

MARTINI SABBIE. PER CAMPI DA GOLF PRODUTTORI TAPPETO ERBOSO COSTRUTTORI E MANUTENTORI Professional Green

MARTINI SABBIE. PER CAMPI DA GOLF PRODUTTORI TAPPETO ERBOSO COSTRUTTORI E MANUTENTORI Professional Green 1 MARTINI SABBIE PER CAMPI DA GOLF PRODUTTORI TAPPETO ERBOSO COSTRUTTORI E MANUTENTORI Professional Green Catalogo 2008 2 Dott. Gian Maria BERCELLI La MARTINI SABBIE SPA ha la disponibilità di una ampia

Dettagli

2. Richiami sui rapporti acqua-suolo

2. Richiami sui rapporti acqua-suolo 2. Richiami sui rapporti acqua-suolo Il suolo è un sistema costituito da tre fasi: la fase solida la fase liquida la fase gassosa La tessitura esprime la composizione della fase solida in relazione alle

Dettagli

Regione Lombardia azienda dimostrativa REBOLLINI. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Rebollini. area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA

Regione Lombardia azienda dimostrativa REBOLLINI. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Rebollini. area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA Localizzazione azienda agricola dimostrativa Rebollini area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA L azienda si sviluppa nel Distretto pedologico della Bassa collina interna ad Est della Val Staffora nell ambito

Dettagli

RELAZIONE SPECIALISTICA

RELAZIONE SPECIALISTICA RELAZIONE SPECIALISTICA Caratterizzazione pedologica dei terreni del piazzale e della riviera Santa Maria e del Gran Viale al Lido di Venezia DATA: novembre 2013 COMMITTENTE: INSULA S.p.A. S. CROCE 505

Dettagli

2. interventi antropici di sistemazione e regimazione delle acque:

2. interventi antropici di sistemazione e regimazione delle acque: STIMA DI ALCUNE CARATTERISTICHE DEL SUOLO Di seguito sono riportate alcune determinazioni di proprietà del suolo che possono essere eseguite direttamente in campagna, come riportato nell'articolo L'agricoltore

Dettagli

Capacità protettiva dei suoli Studio pedologico nelle aree di salvaguardia

Capacità protettiva dei suoli Studio pedologico nelle aree di salvaguardia 23 ottobre 2009 REGOLAMENTO REGIONALE 11 dicembre 2006 n. 15/R Allegato B Capacità protettiva dei suoli Studio pedologico nelle aree di salvaguardia IL CICLO DELL ACQUA SUBLIMAZIONE CONDENSAZIONE PRECIPITAZIONE

Dettagli

L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia. Remedello

L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia. Remedello L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia Remedello - 24.05.2013 Il terreno agrario e la sua corretta gestione Le componenti del sistema terreno: Sabbia

Dettagli

AGOGNA scheletrico-franca, fase tipica AGO1

AGOGNA scheletrico-franca, fase tipica AGO1 AGOGNA scheletrico-franca, fase tipica AGO1 Distribuzione geografica e pedoambiente Terrazzi medio-recenti posti in prossimità dei corsi d'acqua che li hanno generati: La morfologia è caratterizzata da

Dettagli

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane.

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. Esistono vari tipi di suolo. Questo, che sicuramente riconoscerai, è formato da tanti piccoli e finissimi granellini

Dettagli

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi.

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi. Lo studente scriva sull epoca, modalità, tipo e quantità di concime azotato/fosfatico/potassico che può essere somministrato ad una coltura in relazione : alla specie, al sistema colturale (precessione),

Dettagli

Il suolo: le sue caratteristiche e i rapporti con la vegetazione

Il suolo: le sue caratteristiche e i rapporti con la vegetazione CAI Sezione e Sottosezioni di Bergamo Con i Piedi per Terra IL SUOLO QUESTO SCONOSCIUTO Bergamo, settembre-ottobre 2016 DISAT - Unimib Il suolo: le sue caratteristiche e i rapporti con la vegetazione Roberto

Dettagli

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile Il verde pensile nel clima mediterraneo Genova, 25 maggio 2007 Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile dott. agr. Alessandro Pozzi

Dettagli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli IL GIARDINO ROCCIOSO QUANDO È NATO? Origini che risalgono al Rinascimento (1350-1550); ricchi Signori collezionavano pietre, spugne, conchiglie, ossa di animali acquatici, ecc Periodo del paesaggismo inglese

Dettagli

Lavori di metà marzo. Muggia, 16 marzo 2015

Lavori di metà marzo. Muggia, 16 marzo 2015 Lavori di metà marzo Muggia, 16 marzo 2015 Partiamo a metà strada. 4 grandi temi: 1) Preparazione del terreno 2) La concimazione 3) Realizzazione impianti vigneto e frutteto 4) Potatura delle piante da

Dettagli

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA Piano di concimazione 22 maggio 2012 Introduzione Piano di concimazione N, P 2 O 5 e K 2 O Quanto sarà presentato è stato sviluppato basandosi sulle linee guida previste dal

Dettagli

Regione Lombardia azienda dimostrativa ARISI. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Arisi. area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA

Regione Lombardia azienda dimostrativa ARISI. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Arisi. area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA Localizzazione azienda agricola dimostrativa Arisi area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA L azienda si sviluppa nell ambito della Bassa Pianura Cremonese in aree morfologicamente depresse del tratto più

Dettagli

ALLEGATO 2 SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE

ALLEGATO 2 SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE ALLEGATO SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE ALLEGATO EFFETTI MORFOLOGICI SCARPATA - SCENARIO Za CRITERI DI RICONOSCIMENTO h β H m α L α H L H oppure L > - m SCARPATA IN CONTROPENDENZA

Dettagli

Terreno naturale e terreno agrario. rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno

Terreno naturale e terreno agrario. rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno Terreno naturale e terreno agrario il profilo del terreno rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno In relazione al tipo di profilo che un terreno presenta, possiamo distinguere:

Dettagli

LOMBARDORE franco-fine, fase tipica LOM1

LOMBARDORE franco-fine, fase tipica LOM1 LOMBARDORE franco-fine, fase tipica LOM1 Distribuzione geografica e pedoambiente I suoli Lombardore si trovano nel Torinese tra Venaria e Fiano; nel Canavese tra Balangero,Volpiano e Lombardore(Vauda).Il

Dettagli

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). PISELLO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Lago Nero Report 2006

Lago Nero Report 2006 Lago Nero Report 2006 1.0 Premessa La presente relazione illustra i primi risultati di una campagna di indagini geognostiche eseguite in Località Lago Nero nel Comune di Tornareccio (CH), nell ambito del

Dettagli

L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali

L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali Agenzia Regionale per la Ricerca in Agricoltura COMPOST E AGRICOLTURA - Olmedo 4 novembre 2016 L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali Lorenzo Salis - Maria Sitzia

Dettagli

Le principali proprietà fisiche del suolo sono: Tessitura Struttura Densità Porosità Temperatura Colore

Le principali proprietà fisiche del suolo sono: Tessitura Struttura Densità Porosità Temperatura Colore Le principali proprietà fisiche del suolo sono: Tessitura Struttura Densità Porosità Temperatura Colore La tessitura Indica la percentuale in peso delle diverse classi granulometriche (sabbia, limo, argilla)

Dettagli

Per favore non scrivere su questi fogli!

Per favore non scrivere su questi fogli! Per favore non scrivere su questi fogli! Tabelle utili per interpretare i risultati delle analisi del terreno ph in acqua Calcare totale (g CaCO 3 /kg) Calcare attivo (g CaCO 3 /kg) estremamente acido

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

GUIDA ALL INTERPRETAZIONE AGRONOMICA DELL ANALISI CHIMICA DEL SUOLO

GUIDA ALL INTERPRETAZIONE AGRONOMICA DELL ANALISI CHIMICA DEL SUOLO DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, PROTEZIONE CIVILE E TURISMO Settore Servizi alle Imprese Agricole GUIDA ALL INTERPRETAZIONE AGRONOMICA DELL ANALISI CHIMICA DEL SUOLO Laboratorio Regionale Analisi Terreni e Produzioni

Dettagli

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta.

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta. IL SUOLO Il suolo, termine che deriva da latino solum (pavimento), può essere definito come l'epidermide della terra. Ve ne sono di differenti tipi e la loro formazione e caratterizzazione è dovuta a complessi

Dettagli

ODALENGO limoso-fine, fase tipica ODA1

ODALENGO limoso-fine, fase tipica ODA1 ODALENGO limoso-fine, fase tipica ODA1 Distribuzione geografica e pedoambiente Aree poste all'interno di fondivalle collinari nelle immediate vicinanze dei rii o piccoli torrenti che li solcano. Si tratta

Dettagli

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature scheda 1 Elaborazione dati Temperatura Tempo Diagramma di stato dell acqua Dati - Misure strumentali Minuto T Minuto

Dettagli

ERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE

ERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE ERBAI MISTI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto La stima dei carichi azotati di origine agricola derivanti dagli apporti delle concimazioni organiche e minerali

Dettagli

ANALISI ED ELABORAZIONE DATI CARTOGRAFICI PER DEFINIZIONE DEL RISCHIO DI RUSCELLAMENTO

ANALISI ED ELABORAZIONE DATI CARTOGRAFICI PER DEFINIZIONE DEL RISCHIO DI RUSCELLAMENTO 28 novembre 2012 Riduzione del rischio di ruscellamento da agrofarmaci Dipar6mento DISAFA Università di Torino ANALISI ED ELABORAZIONE DATI CARTOGRAFICI PER DEFINIZIONE DEL RISCHIO DI RUSCELLAMENTO Valle

Dettagli

24 novembre 2009 NITRATI E FITOFARMACI: LA CAPACITA PROTETTIVA DEI SUOLI IN PIEMONTE

24 novembre 2009 NITRATI E FITOFARMACI: LA CAPACITA PROTETTIVA DEI SUOLI IN PIEMONTE 24 novembre 2009 NITRATI E FITOFARMACI: LA CAPACITA PROTETTIVA DEI SUOLI IN PIEMONTE LA TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA CAPACITA PROTETTIVA DEI SUOLI La tabella di valutazione utilizzata in Piemonte è stata

Dettagli

GUIDA ALLA DESCRIZIONE DELLE UNITA TIPOLOGICHE DI SUOLO

GUIDA ALLA DESCRIZIONE DELLE UNITA TIPOLOGICHE DI SUOLO GUIDA ALLA DESCRIZIONE DELLE UNITA TIPOLOGICHE DI SUOLO Ottobre 2002 INDICE 1 CRITERI PER LA DIFFERENZIAZIONE DELLE UNITA TIPOLOGICHE DI SUOLO... 3 1.1.1 DEFINIZIONE DELL UNITA TIPOLOGICA DI SUOLO... 3

Dettagli

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

SUOLI VITATI TRENTINI E GESTIONE DELL IRRIGAZIONE Settimana Nazionale della Bonifica e dell Irrigazione Mezzocorona, 3 maggio 2016

SUOLI VITATI TRENTINI E GESTIONE DELL IRRIGAZIONE Settimana Nazionale della Bonifica e dell Irrigazione Mezzocorona, 3 maggio 2016 SUOLI VITATI TRENTINI E GESTIONE DELL IRRIGAZIONE Settimana Nazionale della Bonifica e dell Irrigazione Mezzocorona, 3 maggio 2016 questo intervento: 1) la carta dei suoli vitati del Trentino 2) dalle

Dettagli

MATERIALE PER LO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI CONCIMAZIONE DELLE COLTURE AGRARIE

MATERIALE PER LO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI CONCIMAZIONE DELLE COLTURE AGRARIE MATERIALE PER LO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI CONCIMAZIONE DELLE COLTURE AGRARIE Efficienza Concimi minerali: efficienza pari al 100%. Assunzione in realtà non si raggiungere mai. Letame e compostati: Per

Dettagli

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione. Marcello Chiodini Andrea Giussani

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione. Marcello Chiodini Andrea Giussani ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA Piano di concimazione Marcello Chiodini Andrea Giussani Introduzione Piano di concimazione N, P 2 O 5 e K 2 O Quanto sarà presentato è stato sviluppato basandosi sulle linee

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Lezione 4 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale

Dettagli

Olivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015

Olivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Cos è la gestione agromonica? E l insieme di tutte le pratiche effettuate dall uomo per riuscire

Dettagli

2 SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA

2 SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA 1 PREMESSA La presente relazione riguarda il dimensionamento della sovrastruttura che andrà a costituire la pavimentazione della viabilità del P.U.A. Darsena, da realizzare nel Villaggio di San Francesco

Dettagli

CONSIDERAZIONI SULLA SCELTA DEL PORTINNESTO IN FASE DI IMPIANTO DELLA VITE

CONSIDERAZIONI SULLA SCELTA DEL PORTINNESTO IN FASE DI IMPIANTO DELLA VITE CONSIDERAZIONI SULLA SCELTA DEL PORTINNESTO IN FASE DI IMPIANTO DELLA VITE Ai fini di una corretta progettazione dell impianto di un vigneto i fattori da prendere in debita considerazione sono molteplici:

Dettagli

RELAZIONE AGRONOMICA PEDOLOGICA

RELAZIONE AGRONOMICA PEDOLOGICA Via L. Petrosino 144 84015 Nocera Superiore Salerno Premessa RELAZIONE AGRONOMICA PEDOLOGICA D.R.D. n. 284 del 27.07.2011 del Settore SIRCA Regione Campania La presente relazione si riferisce allo studio

Dettagli

LA PREPARAZIONE DEL SUOLO. Scelta dell'appezzamento

LA PREPARAZIONE DEL SUOLO. Scelta dell'appezzamento LA PREPARAZIONE DEL SUOLO Scelta dell'appezzamento La scelta dell'appezzamento per l impianto di un vigneto è molto spesso condizionata dalle disponibilità dell'agricoltore. Tuttavia, potendo scegliere,

Dettagli

(Progetto ASI) ATLANTE DEI SUOLI D ITALIA

(Progetto ASI) ATLANTE DEI SUOLI D ITALIA ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Facoltà di Agraria DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE AGROAMBIENTALI Centro Sperimentale per lo Studio e l Analisi del Suolo (CSSAS) Viale Fanin, 40 Area

Dettagli

REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO

REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO Viale Tre Martiri, 89 45100 R O V I G O A47 - PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE DI INQUADRAMENTO GEOTECNICO 1.0 PREMESSE Il progetto prevede la costruzione di un nuovo corpo

Dettagli

Andamento meteorologico del mese

Andamento meteorologico del mese Bollettino agrometeorologico mensile settembre 2006 Temperatura Massima - Numero dei giorni superiori alla soglia di 25 C dal 01/09/2006 al 30/09/2006 Tempo prevalentemente stabile. 0 4 8 12 16 20 24 C

Dettagli

LA FERTIRRIGAZIONE DELLA FRAGOLA

LA FERTIRRIGAZIONE DELLA FRAGOLA FORUM NUTRIZIONE SULLA FRAGOLA LA FERTIRRIGAZIONE DELLA FRAGOLA 18 SETTEMBRE 2014 dott. agr. Marco Valerio DEL GROSSO Libero Professionista Battipaglia (SA) presidente@antesia.it Associazione Nazionale

Dettagli

5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)

5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) 5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) L azione sismica di progetto si definisce a partire dalla pericolosità sismica di base del sito d interesse

Dettagli

CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti

CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti Monitoraggio dei suoli: situazione attuale e prospettive future Piacenza, 1 ottobre 2008

Dettagli

RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI

RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI 1 Indice 1. Caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione...3 2. Criteri di scelta del tipo di fondazione...4 3. Caratterizzazione meccanica...4 4. Descrizione

Dettagli

La corrosione «esterna» delle reti idriche

La corrosione «esterna» delle reti idriche La corrosione «esterna» delle reti idriche Marco Ormellese Laboratorio di Corrosione dei Materiali P. Pedeferri Dip. Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta Definizione di corrosione Interazione

Dettagli

ARGINI E DIGHE IN TERRA

ARGINI E DIGHE IN TERRA Gli argini in terra sono opere costituite da rilevati strutturali che in genere presentano altezze considerevoli rispetto al piano medio di campagna, con la funzione di «tenuta» dell acqua. La realizzazione

Dettagli

Capitolo 12 Le acque sotterranee

Capitolo 12 Le acque sotterranee Capitolo 12 Le acque sotterranee Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente

Dettagli

Principi di chimica organica e pedologica. Classe 2B

Principi di chimica organica e pedologica. Classe 2B Principi di chimica organica e pedologica Classe 2B OBIETTIVI GENERALI: raggiungere le conoscenze teoriche epratiche che consentano di avere una visione chiara e completa dell enorme varietà dei composti

Dettagli

METODI GRAVIMETRICI DI ANALISI

METODI GRAVIMETRICI DI ANALISI METODI GRAVIMETRICI DI ANALISI I metodi gravimetrici si basano sulla misura della massa e sono sostanzialmente di due tipi: - nei metodi di precipitazione l analita viene trasformato in un precipitato

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura

Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura Il rendimento delle colture è massimo quando la traspirazione è massima. La traspirazione è massima quando il contenuto d'acqua del terreno

Dettagli

Tema D Capitolo 3 Il suolo, la base per la vita

Tema D Capitolo 3 Il suolo, la base per la vita 1. Come si forma il suolo 2. Le particelle minerali e le proprietà del terreno 3. L aria e l acqua nel suolo 4. Il suolo e il ciclo della vita 5. Le modificazioni del suolo 6. L inquinamento del suolo

Dettagli

FATTO! Prossimo Argomento

FATTO! Prossimo Argomento FATTO! Prossimo Argomento Prodotti dell alterazione Prodotti di neoformazione arbonati Fosfati Minerali Ossidi e idrossidi Fe, Mn, Al Solfati argillosi Reticoli cristallini Terreno Fe 2+ Fe 3+ Fe 2+ Nel

Dettagli

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta Curva della crescita in funzione dell apporto di nutrienti: 3 regioni definite Zona di carenza Zona di sufficienza Zona di tossicità Un rifornimento ottimale di nutrienti richiede informazioni sulla Disponibilità

Dettagli

ARGINI E DIGHE IN TERRA

ARGINI E DIGHE IN TERRA Gli argini in terra sono opere costituite da rilevati strutturali che in genere presentano altezze considerevoli rispetto al piano medio di campagna, con la funzione di «tenuta» dell acqua. La realizzazione

Dettagli

Ora prova a indagare!

Ora prova a indagare! Ora prova a indagare! Scienze della Terra Unità 3 Lezione 2 Indagine: la permeabilità del suolo. Obiettivo: verificare il diverso comportamento dell acqua a contatto con i differenti tipi di terreno, quali

Dettagli

SUBSTRATO SEIC VERDE PENSILE A NORMA UNI 11235

SUBSTRATO SEIC VERDE PENSILE A NORMA UNI 11235 SUBSTRATO SEIC VERDE PENSILE A NORMA UNI 11235 Tanti requisiti necessari in spessori contenuti Le caratteristiche che i substrati per verde pensile devono avere sono molto particolari poiché il giardino

Dettagli

Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione

Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione Paolo Giandon ARPAV - Servizio Suoli Riferimenti normativi Relazione fra pratiche agricole, in particolare fertilizzazione,

Dettagli

Fasi operative di un lavoro di zonazione viticola Indagine preliminare Cartografia di base dati climatici e notizie storiche

Fasi operative di un lavoro di zonazione viticola Indagine preliminare Cartografia di base dati climatici e notizie storiche ZONAZIONE VITICOLA DELLA PIANURA DI REGGIO EMILIA La zonazione viticola: importanza e metodologia di intervento La viticoltura dovrebbe essere vista in funzione dell obiettivo enologico che si vuole realizzare

Dettagli

Docente: Ing. Giuseppe Scasserra

Docente: Ing. Giuseppe Scasserra Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni LABORATORIO DI COSTRUZIONI DELL ARCHITETTURA II MODULO DI GEOTECNICA E FONDAZIONI Docente: Ing. Giuseppe Scasserra Dipartimento di Ingegneria Strutturale

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE PEDOLOGICA E IDROLOGICA DI UN CAMPO SPERIMENTALE LOCALIZZATO PRESSO L AZIENDA COTTI DI PILASTRO (PR)

CARATTERIZZAZIONE PEDOLOGICA E IDROLOGICA DI UN CAMPO SPERIMENTALE LOCALIZZATO PRESSO L AZIENDA COTTI DI PILASTRO (PR) Allegato 1 CARATTERIZZAZIONE PEDOLOGICA E IDROLOGICA DI UN CAMPO SPERIMENTALE LOCALIZZATO PRESSO L AZIENDA COTTI DI PILASTRO (PR) A cura di i.ter: Paolo Morelli, Carla Scotti Servizio Geologico, Sismico

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

Scheda di dettaglio, unità di Rete 3_10_N

Scheda di dettaglio, unità di Rete 3_10_N 1/8 Scheda di dettaglio, unità di Rete 3_10_N Inquadramento geografico Georeferenziazione Unità di rete 3_10_N Unità di monitoraggio Località Altitudine 3_10_N_13 ROVERBELLA (MN) 34 m s.l.d.m. Coordinate

Dettagli

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165)

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165) Premessa: Questa presentazione ha lo scopo di illustrare, in modo estremamente semplificato, le cause di degradazione del suolo, così come esse sono state individuate dalla Soil Thematic Strategy dell

Dettagli

Determinazione del Calcare. Giuseppe Lo Papa & Carmelo Dazzi

Determinazione del Calcare. Giuseppe Lo Papa & Carmelo Dazzi ANALISI DEL SUOLO Bologna, 31 marzo 2011 LA REVISIONE DEI METODI UFFICIALI DI ANALISI CHIMICHE DEL SUOLO: ASPETTI CHIMICI, AMBIENTALI ED INTERPRETAZIONE AGRONOMICA Organizzazione scientifica: Claudio Colombo,

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG

Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG Villafranca - 7 febbraio 2014 La Batteriosi e la moria del kiwi Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG primi sintomi agosto 2012 esplosione estate 2013 nuovi sintomi giugno 2013 2 Actinidieti

Dettagli

Evento alluvionale del 12/13 Novembre 2014

Evento alluvionale del 12/13 Novembre 2014 via Nino Dall Oro 4-269 LODI tel. 37-4289 r.a. fax 37-5393 email: cmuzza@muzza.it Evento alluvionale del 2/3 Novembre 24 Analisi idrologica relativa al Bacino del colatore Venere Studio Interno preliminare

Dettagli

CARTA DELL UNITÀ SUOLO-PAESAGGIO

CARTA DELL UNITÀ SUOLO-PAESAGGIO AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO CARTA DELL UNITÀ SUOLO-PAESAGGIO RACCOMANDAZIONE numero 5 La Carta dell Unità Suolo Paesaggio

Dettagli

Glossario. Scheletro solido: insieme dei granuli

Glossario. Scheletro solido: insieme dei granuli Glossario Terreno: prodotto della degradazione fisica e chimica delle rocce lapidee composta da granuli cristallini di forma, dimensioni e costituzione mineralogica anche molto diversa Singolo granulo:

Dettagli

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE (8015) CORSO: PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE L ACQUA NEL MEZZO POROSO.

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE (8015) CORSO: PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE L ACQUA NEL MEZZO POROSO. CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE (8015) CORSO: PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE L ACQUA NEL MEZZO POROSO Docente: Alessandro Gargini (E-mail: alessandro.gargini@unibo.it)

Dettagli

L Irrigazione delle colture Scopi dell irrigazione

L Irrigazione delle colture Scopi dell irrigazione L Irrigazione delle colture Scopi dell irrigazione Irrigazione umettante Irrigazione termica Irrigazione fertilizzante (fertirrigazione) Irrigazione antiparassitaria Irrigazione dilavante Irrigazione ammendante

Dettagli

IPLA spa - Settore Suolo 2 Sistema Informativo Pedologico

IPLA spa - Settore Suolo 2 Sistema Informativo Pedologico ARGENTERA franco-fine, fase tipica ARG1 Distribuzione geografica e pedoambiente I suoli Argentera si rinvengono su un vasto areale che spazia,da San Ponzo Canavese a San Benigno(tra Malone e Orco);tra

Dettagli

L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP

L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP Graziano Vittone - Luca Nari Venerdì 7 marzo 2014 L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP ETP: quantità di acqua dispersa in atmosfera

Dettagli

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento) ALLEGATO A2 TABELLE E FORMULE PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI AMPLIFICAZIONE SISMICA PER LE ANALISI DEL SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO E PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI TOPOGRAFICI. A2.1 - Tabelle

Dettagli

L acqua nel terreno. Scaricabile da: it/dip timenti/dp /m te i did tti htm

L acqua nel terreno. Scaricabile da:  it/dip timenti/dp /m te i did tti htm Corso Corso di Fondamenti di Corso Complementi di Agronomia di g Produzioni di Agronomia Vegetali --Viterbo, - Velletri, Novembre Gennaio Maggio 2007 2005 2009 - - L acqua nel terreno Scaricabile da: http://www.unitus.it/dipartimenti/dpv/materiale_didattico.htm

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE FAO-UNESCO

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE FAO-UNESCO SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE FAO-UNESCO La classificazione FAO è basata sull identificazione degli orizzonti diagnostici: histico, umbrico, ocrico, petrocalcico, gypsico, petrogypsico, sulfurico, albico,

Dettagli

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM Associazione Italiana Pedologi CORSO BREVE PER L AGGIORNAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO IN FISICA E IDROLOGIA DEL SUOLO 4 5 Giugno 2009 - Ercolano La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio

Dettagli

Anidride carbonica del marmo

Anidride carbonica del marmo Anidride carbonica del marmo piccoli frammenti di marmo; acido cloridrico diluito; acqua di calce; due provette; tappo di gomma con tubo di vetro. marmo e acido il marmo è una roccia che contiene carbonato

Dettagli

U7- Unità di ricerca per lo studio dei sistemi colturali (Metaponto)

U7- Unità di ricerca per lo studio dei sistemi colturali (Metaponto) Effetti dello stress idrico e salino sulla produzione quantiqualitativa di due colture tipiche dell area metapontina ed evoluzione dei parametri fisico-chimici del suolo U7- Unità di ricerca per lo studio

Dettagli

Un importante materiale da costruzione nell ingegneria civile è il calcestruzzo armato.

Un importante materiale da costruzione nell ingegneria civile è il calcestruzzo armato. ESERCIZIO 1 Un importante materiale da costruzione nell ingegneria civile è il calcestruzzo armato. a) Indicare quali prodotti si formano durante la presa del cemento portland e spiegare perché le armature

Dettagli

Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni

Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni 1. Premessa In Italia la progettazione geotecnica è regolata dal N.T.C. 2008 ed è redatta ai sensi del p.to 6.2.2. La presente Relazione è relativa all Analisi sulle

Dettagli

CORSO DI CHIMICA PER L AMBIENTE. Lezione del 5 Maggio 2016

CORSO DI CHIMICA PER L AMBIENTE. Lezione del 5 Maggio 2016 CORSO DI CHIMICA PER L AMBIENTE Lezione del 5 Maggio 2016 Sali Acidi o Basici La neutralità acido-base dell acqua può essere alterata anche dal discioglimento di alcuni sali. Prendiamo ad esempio NH 4

Dettagli