Rosa fresca aulentissima

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1 Corrado Bologna, Paola Rocchi Rosa fresca aulentissima 3 Dal Barocco all Età dei Lumi

2 Corrado Bologna, Paola Rocchi Rosa fresca aulentissima 3 Dal Barocco all Età dei Lumi LOESCHER EDITORE

3 Loescher Editore - Torino I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L'acquisto della presente copia dell'opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Fotocopie per uso personale (cioè privato e individuale), nei limiti del 15% di ciascun volume, possono essere effettuate dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Tali fotocopie possono essere effettuate negli esercizi commerciali convenzionati SIAE. o con altre modalità indicate da SIAE. Per riproduzioni ad uso non personale l'editore potrà concedere a pagamento l'autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a: Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell'ingegno (AIDRO) Corso di Porta Romana n. 108, Milano segreteria@aidro.org e sito web L'editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all'opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell'editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all'art ter legge diritto d'autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: Ristampe N ISBN Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore s.r.l. Via Vittorio Amedeo II, Torino Fax clienti@loescher.it Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n A secondo la norma UNI EN ISO Contributi L opera è frutto di un lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme elaborato e discusso ogni parte. Alla stesura dei contenuti hanno collaborato: per la Sezione 1 Ornella Gonzales y Reyero, Valeria Merola, Maria Panetta, Giuliano Rossi; per la Sezione 2 Daniele Ghirlanda, Daniela Mangione, Marika Piva; per la Sezione 3 Michele Bordin, Valerio Camarotto, Daniele Ghirlanda, Stefano Tomassini. Alla revisione dell intera opera hanno contribuito Daniela Mangione, Mira Mocan e Giuliano Rossi. Ai percorsi Dai testi alle immagini e al Glossario ha collaborato Aldo Simeone. L Editore ringrazia per i preziosi suggerimenti: Gianantonio Barbarella, Franco Bertasi, Moreno Bonfiglioli, Isabella Borella, Nerella Botta, Giovanni Caccia, Lucia Cacciapaglia, Mauro Core, Sergio Cortese, Stefano Dalle Luche, Caterina D Amico, Antonella De Luca, Angelo Favaro, Irene Ferrari, Silvia Fogliato, Marzia Fontana, Elisa Galli, Walter Genoni, Rosa Elisa Giangoia, Chiara Gianni, Paola Grisetti, Felice Irrera, Licia Landi, Elisa Lanini, Rossana Leporati, Benedetta Livi, Giuseppe Lo Manto, Massimo Manghi, Bianca Masoni, Carlo Morselli, Maria Pia Nannini, Tiziana Parisi, Enrico Parodi, Ferdinando Passalia, Giambattista Pat, Amalia Peditto, Giuseppe Ramires, Orietta Rozzia, Guido Sarpero, Massimo Stella, Manuela Taddei, Calogera Rita Tiranno, Gisella Turazza. Realizzazione Coordinamento editoriale: Paola Sanini, Francesco Pastorelli Redazione: Paola Sanini, Cristina Billò, Alessandra Marietti, Aldo Simeone Ricerca iconografica: Melania Macchi, Emanuela Mazzucchetti Progetto grafico: Byblos - Faenza (RA) Impaginazione: Puntografica - Torino Fotolito: Graphic Center - Torino Copertina: Visual Grafika - Torino Stampa: Sograte - Città di Castello (PG)

4 Rosa fresca aulentissima «Rosa fresca aulentissima ch apari inver la state, / le donne ti disiano, pulzell e maritate». La letteratura italiana, dopo esperienze alte ma isolate (i ritmi delle origini, Francesco d Assisi), si apre con una rosa che sboccia. Fiorisce con lo slancio della Scuola siciliana, nel Contrasto attribuito a Cielo d Alcamo, che è un monumento fra i più celebri del nostro primo gruppo di poeti solidale e consapevole, legato intorno all imperatore Federico II da un progetto letterario imperniato su uno stile raffinato e complesso e sulla magnifica eredità dei trovatori provenzali. La rosa apparsa «inver la state», nella splendida primavera culturale siciliana, passa di mano in mano lungo i secoli, da autore ad autore: lo Stilnovo, Cavalcanti, Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, e tutta la modernità. Un grande studioso novecentesco, Giovanni Pozzi, nel 1974 cesellò un elegantissima storia della Rosa in mano al professore, riesame di un tópos letterario di lunghissima durata. Quarant anni prima, nel 1934, un altro maestro della critica, Giacomo Debenedetti, rievocando Francesco De Sanctis, aveva tratteggiato una storia della letteratura italiana ripensata sotto il segno di questa figura di alta densità allegorica: «Non so se nessuno abbia mai osservato che il professor De Sanctis cammina attraverso i secoli centrali della letteratura italiana [ ] con una rosa in mano. [ ] Al De Sanctis è bastato il vario modo di guardare questa rosa per fare la storia dell ottava: per riassumerci, sul registro musicale, il ritratto estetico dell arte attraverso i secoli». La storia del passaggio della rosa di mano in mano è la storia della letteratura italiana. A quest avventura fanno cenno il titolo e le copertine della nostra storia e antologia, Rosa fresca aulentissima, con tante mani che, una dopo l altra, di secolo in secolo, di volume in volume, donano e ricevono incantevoli rose. Le rose della nostra letteratura si raccolgono nella cesta che Giotto, il più innovativo pittore del Medioevo europeo, vicino a Dante, ammirato da Petrarca e Boccaccio, pone in mano alla Caritas nei monocromi della Cappella degli Scrovegni di Padova, e sono offerte e ricevute e di nuovo restituite ad altre mani in una dinamica ghirlanda secolare che si chiude con la solitaria Rosa meditativa di Salvador Dalì, astratta e metafisica, inquietante nel cielo vuoto del Novecento, senza più mani pronte a coglierla e a trasmetterla. Compete a noi porgerlo in dono al futuro, quel fiore raro che Stéphane Mallarmé definiva «l absente de tous bouquets». Qui si tocca con mano la sfida difficile della formazione umanistica, l impegno quotidiano a cui la scuola è chiamata, oggi più che mai nella storia della civiltà italiana: illuminare le potenzialità che la letteratura continua a conservare in sé come punto di forza e di mediazione dell intero universo umanistico, come visione e rappresentazione del mondo in forma di parola. Una corrente di conservazione e metamorfosi, di imitazione e di ricreazione, fluisce in tutt Europa dalla nostra letteratura e, più ampiamente, dalla nostra civiltà. Il termine, su cui insistiamo, nasce dal latino civis, cittadino : l idea di civilitas, civiltà, si lega dunque a quella di civitas, comunità di cittadini. Alla plasmazione e allo sviluppo di queste categorie l Italia ha contribuito immensamente, e nell orizzonte attuale è necessario riscattarle insieme, rivalutandole nel loro rapporto come base della formazione culturale, senza la quale è impensabile qualsiasi comunità e civiltà sociale e politica. Rosa fresca aulentissima nasce con questo progetto: offrire ai professori e agli studenti una storia e antologia della letteratura italiana orientate a mettere in luce la centralità dei classici e della loro opera nella costruzione di una cultura letteraria, e in senso più generale nell edificazione di una civiltà. Proponiamo di pensare la letteratura come visione del mondo, come specchio in cui si riflettono i grandi paradigmi culturali, le idee, i modelli profondi, le pratiche sociali, il profilo stesso di un immaginario collettivo che si tramanda e si conserva nei secoli. Riprendendo una bellissima formula di Dostoevskij suggeriamo che la letteratura sia quel magnifico spazio utopico della civiltà, quel complesso e miracoloso dispositivo antropologico che agisce sull immaginazione, grazie al quale due più due non fa quattro, ma cinque. La letteratura offre il resto, il di più irriducibile a formule e a schematismi, a teoremi, a ideologie: è la fondamentale macchina operatrice di coesione e di coerenza che fa di una civiltà un soggetto unico e complesso; è attraverso la sua lente che si riesce a leggere il mondo come un libro. Nella storia della letteratura italiana si fa visibile la storia della civiltà italiana, la stupenda fioritura millenaria di una tradizione che il nostro impegno etico e civile è chiamato a trasmettere ai giovani di oggi e di domani. L organizzazione stessa dell opera, che sottoponiamo in primo luogo all attenzione dei professori, è stata pensata per consentire loro di imperniare sulla lettura e sull analisi dei testi la riflessione più ampia intorno a questa funzione fondativa e modellizzante, ma al tempo stesso rivoluzionaria dei classici, autori 3

5 capaci di scavare a fondo nella conoscenza e nella rappresentazione della realtà, offrendo alla civiltà in cui agiscono nuovi orientamenti nella lettura del mondo. Ci siamo sforzati di porre al primo posto, nella scrittura di Rosa fresca aulentissima, la chiarezza, la limpidezza stilistica e argomentativa. Collabora a questo fine anche l ariosità grafica, il respiro misurato e spazioso in cui vivono il testo e i materiali illustrativi. Soprattutto abbiamo rinunciato ad ogni eccesso nel lessico specialistico, a qualsiasi forma di snobismo critico: non, però, al riconoscimento e all illustrazione della complessità culturale che ogni classico presenta come proprio universo e orizzonte. Nostro scopo e impegno prioritario è stato essere chiari senza banalizzare, far luce dettagliatamente su ciò che è complesso senza semplificarlo troppo, consentendo invece a chi si avvicina al congegno stupefacente della letteratura di coglierne il gioco, il piacere, l avventura, proprio nella complessità e nella meraviglia, nella novità e nel desiderio di scoperta che essa può indurre. Intorno al testo letterario, tronco da cui, grazie al lavoro decisivo dell insegnante, dovrà fiorire la comprensione degli alunni, abbiamo raccolto alcuni strumenti che riteniamo utili per smontare e conoscere il testo, che continuiamo a pensare come un organismo vivente, proprio nel segno della metafora della rosa. Di ciascun periodo culturale, di ogni autore rilevante e di tutta la sua evoluzione ideologica e letteraria, si forniscono profili esaurienti, con una Freccia del tempo e Mappe geoculturali che consentono di situare nel tempo e nello spazio, dinamicamente, l argomento della sezione o del capitolo. In ogni testo, dopo un breve cappello introduttivo, si aprono dei piccoli, fulminei Oblò azzurri, attraverso cui si può gettare un occhiata rapida ma intensa nel meccanismo testuale. La Guida alla lettura riprenderà poi e metterà a fuoco distesamente queste sollecitazioni, articolandole con altri elementi in un percorso analitico che si arricchisce grazie alle schede di Approfondimento e agli apparati operativi: quelli che invitano l allievo ad agire in prima persona, creativamente, nella lettura del testo (Collabora all analisi), e i Laboratori sul testo in cui lo studente, esercitandosi sul legame fra testo e critica, si abitua alle modalità di lavoro che culmineranno nell Esame di Stato. In stretto rapporto con il nostro impegno interpretativo offriamo poi una rigorosa scelta di Letture critiche di grandi studiosi, e soprattutto apriamo finestre sulla vicenda decisiva della tradizione letteraria, che abbiamo intitolato Scrittori letti da scrittori: un dialogo che percorre i secoli e cristallizza le posizioni reciproche create e orientate dai classici. Vorremmo fossero insieme bussola che orienta la rotta e soffio di vento che riempie le vele spingendo la nave della mente. Nell ultimo volume, dedicato ai nostri giorni, completiamo questo percorso con una sezione originale e secondo noi preziosa: La lingua dell accoglienza è uno spazio dedicato all universo della traduzione d artista. Scrittori tradotti da scrittori: una tradizione di accoglienza, appunto, di una lingua altra nella propria. Per accogliere la lingua e la civiltà dell Altro l italiano si abbellisce e si raffina: una tradizione cara alla nostra civiltà, da quando Francesco Petrarca tradusse in latino la novella di Griselda del suo amico Giovanni Boccaccio fino a Giacomo Leopardi che, in gioventù, diede forma italiana al II libro dell Eneide virgiliana. Presenteremo, in qualche caso accompagnate dal testo originale per consentire ai professori e agli studenti di esercitarsi nell analisi comparativa dei risultati, versioni di Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Angelo Maria Ripellino e tanti altri scrittori che si sono confrontati con pagine alte della letteratura mondiale, accogliendole nella nostra e aiutando la civiltà italiana a crescere nel dialogo con quelle del mondo. E offriremo anche qualche esempio di elevato valore del percorso contrario: un grande poeta e studioso francese come Yves Bonnefoy che traduce nella sua lingua Leopardi; uno dei massimi lirici del Novecento come il rumeno di lingua tedesca Paul Celan che volge in tedesco Ungaretti. «La mia fiducia nel futuro della letteratura», scriveva Italo Calvino aprendo le Lezioni americane, «consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici». «I classici», ha scritto ancora Calvino, «sono libri che esercitano un influenza particolare sia quando s impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale. [ ] D un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima. [ ] I classici servono a capire chi siamo e dove siamo arrivati e perciò gli italiani sono indispensabili proprio per confrontarli agli stranieri, e gli stranieri sono indispensabili proprio per confrontarli agli italiani». Il nostro desiderio è che queste parole riacquistino il loro altissimo valore originario. Mostrando agli studenti, con l aiuto prezioso dei professori, in quali forme la letteratura, «coi suoi mezzi specifici», continua a trasmettere versioni e visioni del mondo e della vita, ci piacerebbe contribuire anche noi a cogliere e offrire al futuro almeno qualche rosa fresca aulentissima. Corrado Bologna e Paola Rocchi 4

6 INDICE SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE 1. Che cos è il Barocco 14 LETTURA CRITICA Sull idea di Barocco (L. ANCESCHI) Gli assetti del mondo fra Cinquecento e Seicento Modelli intellettuali e istituzioni culturali Dal cerchio all ellisse 27 G. Bruno Tı La signora delle mutazioni Il Candelaio 29 T2 La funzione della mnemotecnica De umbris idearum 31 T. Campanella T3 Del mondo e sue parti Poesie 34 APPROFONDIMENTO Bernini e Borromini: le linee in movimento Galileo Galilei 37 LETTURA CRITICA L estetica dell Universo (E. PANOFSKY) 41 G. Galilei T4 La superficie della Luna Sidereus Nuncius 41 APPROFONDIMENTO La conquista della Luna 44 T5 Lettera a don Benedetto Castelli in Pisa (21 dicembre 1613) 44 T6 La favola dei suoni Il Saggiatore 48 T7 I «venti caratteruzzi» della conoscenza Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo 50 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI La velocità della mente (I. CALVINO) 53 T8 «Mondo sensibile e mondo di carta» Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo 53 LETTURA CRITICA Esperienza e meraviglia (G. JORI) 58 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Galileo e la responsabilità della scienza (B. BRECHT) 59 APPROFONDIMENTO Tecnica e scienza: i galileiani Forma fluens: l instabilità del reale 61 B. Pascal T9 L uomo nell infinito Pensieri 62 LETTURA CRITICA La mente, il fantastico, il mostruoso (C. OSSOLA) 66 APPROFONDIMENTO Caravaggio e il caravaggismo La letteratura e le forme: retorica e poetiche barocche 68 B. Gracián Tı0 Essenza dell acutezza illustrata Acutezza e arte d ingegno 70 E. Tesauro Tıı La metafora Il cannocchiale aristotelico 74 LETTURA CRITICA Il «cannocchiale rovesciato» (M. MAGGI) La lirica barocca 77 LETTURA CRITICA Petrarca, Tasso e il Barocco (G. GETTO) 78 G. Marino e G. Lubrano Tı2-Tı3 Metamorfosi e trasformazioni: due sonetti a confronto 81 G. Marino e T. Stigliani Tı4-Tı5 Giochi di specchi: due liriche a confronto 83 G. Chiabrera Tı6 Fedeltà d amore 84 Ciro di Pers Tı7 L orologio e il tempo Mobile ordigno 86 5 INDICE

7 L. de Góngora y Argote Tı8 Trionfi del lutto Sonetti funebri 87 F. de Quevedo Tı9 Amore costante al di là della morte Sonetti amorosi e morali 88 W. Shakespeare T20Famelico tempo Sonetti 89 J. Donne T2ı E se l ultima fosse delle notti? Sonetti sacri 91 VERSO L ESAME 92 IN SINTESI 93 PER APPROFONDIRE 95 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı G. Bruno, Come può l universo essere infinito?, Dell infinito, universo e mondi W2 G. Galilei, L abiura W3 L. Magalotti, I buccheri, Lettere odorose W4 F. Redi, Le vipere, Osservazioni intorno alle vipere. Lettera al conte Lorenzo Magalotti W5 B. Gracián, Varietà dell acutezza, Acutezza e arte d ingegno W6 D. Bartoli, I gesuiti e l India, Istoria della Compagnia di Gesù W7 D. Bartoli, Il teatro dell immaginazione, Della ricreazione del savio in discorso con la natura e con Dio TESTI DA ASCOLTARE T4 G. Galilei, La superficie della Luna, Sidereus Nuncius Tı2-Tı3 G. Marino e G. Lubrano, Metamorfosi e trasformazioni: due sonetti a confronto APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Collezionismo e camere delle meraviglie : la nascita del museo moderno A2 Il Galileo di Liliana Cavani A3 L arte della memoria A4 L eterno mutare delle cose A5 La musica barocca Il Barocco in Italia e in Europa (F. BRAUDEL) Lı L2 Roma 1630 (Y. BONNEFOY) L3 La magia degli elementi (E. BATTISTI) L4 La nuova scienza e la visione degli oggetti (E. RAIMONDI) L5 La lingua di Galilei (M. L. ALTIERI BIAGI) L6 Arte e natura (C. OSSOLA) L7 Giochi di specchi (J. BALTRUŠAITIS) L8 Due antagonisti allo specchio (M. PIERI) L9 L anatomia dell anima (M. BERGAMO) CAPITOLO 2 L ADONE DI MARINO: POEMA ELLITTICO 1. La vita e l opera di Marino Marino e la sensibilità barocca 98 LETTURA CRITICA Lo zibaldone di Marino (G. GETTO) 100 STORIA E TRADIZIONE Il tema delle trasformazioni da Ovidio a Poussin 104 Tı La bella Psiche dalle labbra di rosa Adone, canto IV, STORIA E TRADIZIONE Il tema della rosa 108 T2 Il giardino del Piacere Adone, canto VI, Argomento e T3 Le meraviglie del mondo nuovo Adone, canto X, T4 La catasta degli oggetti desueti Adone, canto X, STORIA E TRADIZIONE Gli «ordigni» nella letteratura 120 IN SINTESI 121 PER APPROFONDIRE 121 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı L invocazione a Venere, Adone, canto I, 1-6 W2 La morte di Adone, Adone, canto XVIII, TESTI DA ASCOLTARE T3 Le meraviglie del mondo nuovo, Adone, canto X, APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Il palazzo allegorico dei sensi A2 Il cosmo dell Adone A3 Oggetti perduti Lı Il principio dinamico dell Adone (G. POZZI) CAPITOLO 3 IL GRAN TEATRO DEL MONDO 1. La metafora del teatro 122 LETTURA CRITICA Las meninas di Velázquez (M. FOUCAULT) 125 G. Artale Tı Il teatro del mondo L alloro fruttuoso, Mondo 126 APPROFONDIMENTO Malinconia e rovine Il teatro in Italia La Commedia dell Arte William Shakespeare 133 W. Shakespeare T2 Il nome di Romeo Romeo e Giulietta, atto II, scena II 136 APPROFONDIMENTO La figura del trickster 140 T3 La pazzia di Amleto Amleto, atto II, scena II 140 T4 Verità e finzione del teatro Amleto, atto II, scena II 142 T5 Essere o non essere: un eroe malinconico Amleto, atto III, scena I INDICE

8 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Turgenev legge il Don Chisciotte e l Amleto (I. S. TURGENEV) 146 LETTURA CRITICA Amleto, eroe tragico moderno (A. LOMBARDO) 147 T6 La tentazione Macbeth, atto I, scena III Il teatro elisabettiano e Christopher Marlowe 151 C. Marlowe T7 Il patto con il diavolo Doctor Faustus Il teatro spagnolo del Seicento 154 P. Calderón de la Barca T8 È stato un sogno o è la realtà? La vita è sogno Il teatro francese del Seicento 158 Molière T9 Beraldo e il malato immaginario Il malato immaginario, atto III, scena III Il teatro della politica 162 P. Sarpi Tı0 Il fallimento del Concilio Istoria del concilio tridentino Il teatro della buona società 166 S. Guazzo Tıı Il cavaliere malinconico La civil conversazione 166 LETTURA CRITICA La civiltà della conversazione (B. CRAVERI) 168 IN SINTESI 169 PER APPROFONDIRE 171 CINEMA E LETTERATURA Il mercante di Venezia (M. RADFORD) Macbeth (O. WELLES) ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı D. Bartoli, Il malinconico, De simboli trasportati al morale W2 F. della Valle, L inganno della seduzione, Iudit W3 C. de Dottori, Il dubbio di Aristodemo, Aristodemo W4 P. Segneri, L Inquisizione terrena e il tribunale di Dio, Quaresimale, Predica V W5 W. Shakespeare, I sogni di Amleto, Amleto, atto II, scena II W6 W. Shakespeare, Otello recide la rosa-desdemona, Otello, atto V, scena II W7 Lope de Vega, Chi ha ucciso il tiranno?, Fuente Ovejuna W8 P. Corneille, Il Cid campeador sale in scena, Il Cid W9 J. Racine, La trasgressione di Fedra, Fedra Wı0 T. Boccalini, Sugli Stati visti dall alto, I Ragguagli di Parnaso TESTI DA ASCOLTARE T2 W. Shakespeare, Il nome di Romeo, Romeo e Giulietta, atto II, scena II T3 W. Shakespeare, La pazzia di Amleto, Amleto, atto II, scena II T9 Molière, Beraldo e il malato immaginario, Il malato immaginario, atto III, scena III APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı L architettura teatrale inglese Lı L interno e l esterno (J. ROUSSET) L2 Il dramma barocco tedesco (W. BENJAMIN) L3 L4 Lope de Vega nel siglo de oro (S. ARATA) L5 Lettura freudiana della Fedra (F. ORLANDO) Don Giovanni da ateista a libertino (G. MACCHIA) CAPITOLO 4 LA PROSA DEL MONDO E L INTRECCIO DELLE LINGUE 1. Don Chisciotte: l ultimo cavaliere 172 M. de Cervantes Tı Da nobiluomo a cavaliere Don Chisciotte, parte I, cap. I 179 APPROFONDIMENTO Don Chisciotte e Orlando furioso nella Napoli del Settecento 183 T2 L avventura dei mulini a vento Don Chisciotte, parte I, cap. VIII 184 T3 La missione di don Chisciotte e le favole di Sancio Don Chisciotte, parte I, cap. xx 185 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Cervantes lettore di Boccaccio (I. CALVINO) 188 T4 Una morte per disillusione Don Chisciotte, parte II, cap. LXXIV 189 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Realtà e illusione nel Don Chisciotte (J. L. BORGES) 191 LETTURA CRITICA Un lungo grafismo uscito dallo sbadiglio dei libri (M. FOUCAULT) Il romanzo italiano dal verso alla prosa 193 F. F. Frugoni T5 La danza della vita Il cane di Diogene Tra novellistica ed erudizione 197 LETTURA CRITICA Libertà e audacie di Bertoldo (P. CAMPORESI) 199 G. C. Croce T6 L audace e astuto Bertoldo Le sottilissime astuzie di Bertoldo 200 G. Basile T7 La gatta Cenerentola Lo cunto de li cunti 204 T. Garzoni T8 De pazzi ridicoli, L Ospidale de pazzi incurabili Utopie e viaggi 209 T. Campanella T9 Il Genovese La Città del Sole INDICE

9 D. Bartoli Tı0 La morale della natura Della geografia trasportata al morale 214 STORIA E TRADIZIONE Bartoli e Manzoni 215 VERSO L ESAME 216 IN SINTESI 218 PER APPROFONDIRE 219 CINEMA E LETTERATURA Don Chisciotte (G. W. PABST) ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı G. A. Marini, Non si può resistere alla passione, Calloandro fedele TESTI DA ASCOLTARE Tı M. de Cervantes, Da nobiluomo a cavaliere, Don Chisciotte, parte I, cap. I T2 M. de Cervantes, L avventura dei mulini a vento, Don Chisciotte, parte I, cap. VIII T7 G. Basile, La gatta Cenerentola, Lo cunto de li cunti APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Don Chisciotte al cinema A2 Il modello narrativo del Don Chisciotte nella letteratura europea A3 Il realismo e il popolo nell età barocca A4 Le avventure del barone di Münchhausen Lı Don Chisciotte, personaggio in cerca d autore (M. DE UNAMUNO) L2 Pierre Merard autore del Don Chisciotte (J. L. BORGES) L3 Costruzioni rettilinee e a spirale nel Don Chisciotte (C. SEGRE) DAI TESTI ALLE IMMAGINI Ellisse, curva, spirale: forme e deformazioni dell arte barocca 220 Scienza e coscienza nel XVII secolo 226 SEZIONE 2 IL SECOLO DEI FILOSOFI E DELLE RIVOLUZIONI CAPITOLO 1 LA CRISI DELLA COSCIENZA EUROPEA 1. Verso una nuova civiltà 234 APPROFONDIMENTO Il viaggio come strumento di conoscenza: il Grand Tour La restaurazione del gusto poetico e l Arcadia 237 APPROFONDIMENTO Luoghi e rituali dell Accademia d Arcadia 241 P. Rolli Tı Sede alle Grazie, nido agli Amori De poetici componimenti Metastasio e il melodramma 243 P. Metastasio T2 Il dolore di Didone, la confusione di Enea Didone abbandonata 245 T3 Arie dai melodrammi Olimpiade; Siroe; Demetrio 249 STORIA E TRADIZIONE Il melodramma nel Settecento L opera italiana 252 STORIA E TRADIZIONE Il mito moderno di Don Giovanni 255 L. Da Ponte T4 Le arie di Cherubino Le nozze di Figaro 256 T5 Il catalogo Don Giovanni 258 T6 La morte di Don Giovanni Don Giovanni 260 VERSO L ESAME 263 IN SINTESI 264 PER APPROFONDIRE 265 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı G. F. Zappi, Un sogno, Rime W2 L. Da Ponte, Non più andrai, farfallone amoroso, Le nozze di Figaro W3 L. Da Ponte, Scrivere per Mozart, Memorie TESTI DA ASCOLTARE T3 P. Metastasio, Arie dai melodrammi, Olimpiade; Siroe; Demetrio T5 L. Da Ponte, Il catalogo, Don Giovanni APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Lı L italiano di Mozart, lingua europea (G. FOLENA) CAPITOLO 2 LA STORIOGRAFIA E LA FILOSOFIA IN ITALIA 1. Erudizione, critica e storiografia 266 L. A. Muratori Tı Il progetto di una Repubblica letteraria Primi disegni della Repubblica letteraria INDICE

10 2. La cultura meridionale nel primo Settecento Vico e la «scienza nuova» 272 APPROFONDIMENTO La Scienza nuova è un opera barocca? 274 G. Vico T2 La poesia come linguaggio primitivo Scienza nuova, libro I, sez. II, cap. II 274 T3 La nascita del sentimento religioso Scienza nuova, libro II, sez. II, cap. I 276 IN SINTESI 278 PER APPROFONDIRE 279 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı G. Vico, L etimologia dei sensi, Scienza nuova, libro II, cap. VII W2 G. Vico, Fantasia, memoria e ingegno, Scienza nuova, libro II, cap. VII APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Il «Giornale de Letterati» A2 La riflessione sul mito da Vico all antropologia moderna Lı La filosofia di Vico (B. CROCE) L2 La fantasia in Vico (A. BATTISTINI) CAPITOLO 3 L EUROPA DEI LUMI 1. Il contesto storico Che cos è l Illuminismo 283 I. Kant Tı Una celebre definizione dell Illuminismo Risposta alla domanda: cos è Illuminismo? La formazione e circolazione delle idee 286 LETTURA CRITICA Mondanità e filosofia (B. CRAVERI) L Illuminismo in Francia 290 APPROFONDIMENTO La storia dell Encyclopédie 293 J. B. Le Rond d Alembert T2 Discorso preliminare dell Encyclopédie Enciclopedia 294 D.-A.-F. de Sade T3 Un educazione libertina La filosofia nel boudoir L Illuminismo in Europa L Illuminismo in Italia 298 IN SINTESI 300 PER APPROFONDIRE 302 ON LINE APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Le tavole dell Enciclopedia, un progetto di descrizione del mondo Lı Le origini dell Enciclopedia e l Europa illuminista (F. VENTURI) L2 L immaginazione del libertino (R. BARTHES) L3 La telenovela dell «esploratore turco», spia e libertino (G. C. ROSCIONI) CAPITOLO 4 TEMI E FORME DELLA CULTURA ILLUMINISTICA 1. Saggistica, giornalismo e critica letteraria 303 APPROFONDIMENTO La battaglia linguistica e letteraria del «Caffè» 306 C. Beccaria Tı Tortura e pena di morte Dei delitti e delle pene 307 «Il Caffè» T2 L introduzione al «Caffè» «Il Caffè», Natura e cultura 313 STORIA E TRADIZIONE Dallo Stato di natura ai Tristi Tropici 315 J.-J. Rousseau T3 La prima lezione di cosmografia Emilio o dell educazione 318 T4 Il paesaggio di montagna Giulia o La Nuova Eloisa Autobiografia e letteratura di viaggio 321 STORIA E TRADIZIONE Le forme dell autobiografia 322 J.-J. Rousseau T5 La trasparenza della scrittura Confessioni 323 LETTURA CRITICA Chi sono? Sento il mio cuore (J. STAROBINSKI) 325 G. Casanova T6 Una seduzione mancata Storia della mia vita La nascita del romanzo moderno 330 D. Defoe T7 Robinson Crusoe: il nuovo Adamo Robinson Crusoe 333 LETTURA CRITICA Il Robinson e la borghesia (I. WATT) 336 J. Swift T8 Il surreale mondo di Lilliput I viaggi di Gulliver 338 H. Fielding T9 Tom Jones: un rabbuffo ai critici Tom Jones 341 L. Sterne Tı0 Una voce sopra le righe La vita e le opinioni di Tristram Shandy gentiluomo 343 LETTURA CRITICA La parodia del romanzo: Tristram Shandy (V. S KLOVSKIJ) INDICE

11 STORIA E TRADIZIONE La fortuna del romanzo epistolare 348 Voltaire Tıı Il giardino di Candido Candide 350 VERSO L ESAME 353 T P. Verri Se la tortura sia un mezzo per iscoprire la verità 353 IN SINTESI 355 PER APPROFONDIRE 357 CINEMA E LETTERATURA Barry Lyndon (S. KUBRICK) ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı G. Baretti, «La frusta letteraria» W2 J. Itard, L arrivo di Victor nella società, Memoria sui progressi di Victor, il selvaggio dell Aveyron W3 L. Da Ponte, La composizione di tre libretti viennesi, Memorie TESTI DA ASCOLTARE T5 J.-J. Rousseau, La trasparenza della scrittura Confessioni APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı La tortura e la peste, una questione milanese A2 Il ragazzo selvaggio di Truffaut A3 Casanova come personaggio: il Casanova di Federico Fellini Lı I giornali nella seconda metà del Settecento (G. RECUPERATI) L2 La nascita dell antropologia culturale (S. MORAVIA) L3 La critica della società (J. STAROBINSKI) L4 Il volo dell immaginazione e il peso del corpo: Swift e Newton (I. CALVINO) L5 Il rinnovamento linguistico del Settecento italiano (G. FOLENA) L6 Due voci sul Tristram Shandy (C. LINATI e G. MAZZACURATI) SEZIONE 3 IL GRANDE SETTECENTO ITALIANO CAPITOLO 1 CARLO GOLDONI 1. La vita e l opera 360 APPROFONDIMENTO La scoperta del teatro: Carlo Goldoni e Wilhelm Meister Goldoni e il teatro La riforma di Goldoni 366 LETTURA CRITICA Il binomio Mondo-Teatro (M. BARATTO) 368 APPROFONDIMENTO Il Paradosso sull attore di Diderot Le scelte di lingua e di stile 375 LETTURA CRITICA Goldoni, «Galileo della nuova letteratura» (F. DE SANCTIS) La locandiera 377 Tı Il cavaliere misogino La locandiera, atto II, scene I-II 380 T2 Una seduzione gastronomica La locandiera, atto II, scene IV e VIII-IX 382 STORIA E TRADIZIONE Mirandolina e il cavaliere secondo Luchino Visconti La Trilogia della villeggiatura 390 APPROFONDIMENTO Veneziani in terraferma: dalla vita in villa alla villeggiatura 392 T3 L abilità di Giacinta Smanie per la villeggiatura, atto II, scene IX-XI 393 T4 L abito dell invidia Smanie per la villeggiatura, atto II, scena XII 399 T5 Giacinta e Guglielmo: un destino infelice Avventure della villeggiatura, atto II, scene II-III 402 T6 Il sacrificio del desiderio Il ritorno dalla villeggiatura, atto III, scena XII 405 STORIA E TRADIZIONE Gli allestimenti della Trilogia Le baruffe chiozzotte 409 T7 Povertà e fratellanza Le baruffe chiozzotte, atto I, scena V I Mémoires 412 T8 Commiato Mémoires 412 VERSO L ESAME 414 T Vittoria e Paolo Le smanie per la villeggiatura, atto II, scena I 414 IN SINTESI 417 PER APPROFONDIRE 419 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı La morte di Zanetto, I due gemelli veneziani, atto III, scena XXIII W2 L ultimo equivoco e il tema del matrimonio, I due gemelli veneziani, atto III, scena XXVII W3 Un conflitto di generazioni, I rùsteghi, atto III, scena II 10 INDICE

12 TESTI DA ASCOLTARE Tı Una seduzione gastronomica, La locandiera, atto II, scene IV e VIII-IX T4 L abito dell invidia, Smanie per la villeggiatura, atto II, scena XII APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Il teatro alternativo di Carlo Gozzi A2 La coppia Mondo-Teatro Il dialetto goldoniano (G. FOLENA) Lı L2 La poetica del gioco (G. FIDO) L3 Amore e malinconia nella Trilogia (G. STREHLER) CAPITOLO 2 VITTORIO ALFIERI 1. La vita 420 APPROFONDIMENTO Alfieri dandy? Il pensiero e la poetica 424 LETTURA CRITICA Alfieri, personaggio emblematico di fine Settecento (E. RAIMONDI) Le tragedie 428 APPROFONDIMENTO Come lavorava Alfieri 429 Tı Saul e i «trascorsi tempi» Saul, atto II, scena I 432 T2 La morte di Saul Saul, atto V, scena V 436 T3 Mirra e la madre Mirra, atto IV, scena VII Il romanzo di una vocazione letteraria: la Vita 440 T4 Reminiscenze dell infanzia Vita scritta da esso, vol. I 441 T5 L infinito di Marsiglia Vita scritta da esso, vol. I Le Rime 445 T7 Tacito orror di solitaria selva Rime 445 VERSO L ESAME 447 IN SINTESI 448 PER APPROFONDIRE 449 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı La rabbia di Saul contro i sacerdoti, Saul, atto IV, scena IV W2 L oscura notte di Antigone, Antigone, atto I, scena II W3 Il secondo «intoppo amoroso», Vita scritta da esso, vol. I W4 Bieca, o Morte, minacci?, Rime TESTI DA ASCOLTARE Tı Saul e i «trascorsi tempi», Saul, atto II, scena I APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Alfieri e il suo pubblico Lı Le ombre del teatro alfieriano (E. RAIMONDI) L2 Modelli del Saul (F. ANGELINI) CAPITOLO 3 GIUSEPPE PARINI 1. La vita Il pensiero e la poetica 452 STORIA E TRADIZIONE La funzione Parini 456 Tı Origine e natura della poesia Discorso sopra la poesia Le Odi 460 T2 L educazione Odi, IX 462 T3 La caduta Odi, XV Il Giorno 471 STORIA E TRADIZIONE Parini e le arti figurative 476 T4 L avvio del poema Il Giorno (prima redazione): Alla Moda e Mattino, vv T5 Il risveglio del giovin signore Il Mattino (seconda redazione), vv T6 La favola del Piacere Il Meriggio, vv T7 La «vergine cuccia» Il Meriggio, vv T8 La notte degli avi e la notte «moderna» La Notte, vv LETTURA CRITICA Il gioco combinatorio di Parini (D. ISELLA) 501 VERSO L ESAME 502 IN SINTESI 504 PER APPROFONDIRE 505 ON LINE TESTI DA LEGGERE Wı La salubrità dell aria, Odi, II W2 Il risveglio della dama e la toilette, Il Mattino (seconda redazione), vv W3 Un concerto serale di grilli e di rane, Il Vespro, vv W4 Le ombre infernali della notte, La Notte, frammento IV TESTI DA ASCOLTARE T7 La «vergine cuccia», Il Meriggio, vv APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Parini e l ode Parini e il liberalismo lombardo (C. CANTÙ) Lı L2 L ironia lombarda di Parini (G. CARDUCCI) L3 Il farsi del Giorno (D. ISELLA) L4 Iconologia pariniana (G. SAVARESE) DAI TESTI ALLE IMMAGINI I tre stati 506 GLOSSARIO 510 INDICE DEI NOMI INDICE

13 1 L UNIVERSO BAROCCO SEZIONE Le faville del falò, nel risalire verso l alto, sembrano trasformarsi in stelle. Nel plenilunio d inizio estate del 1609, a Roma, il pittore tedesco Adam Elsheimer puntò gli occhi nel terso cielo della città, tornata ormai, dopo la grande stagione dei papi rinascimentali, a rifulgere anche di splendori artistici. Prese una tavoletta di rame, e con il suo stile affinato ai maestri antichi e al naturalismo moderno di Dürer e dei fiamminghi dipinse un bellissimo notturno, La fuga in Egitto. A sinistra da un falò acceso dai pastori le faville sprizzano verso l alto, al di sopra di un bosco scuro, quasi trasformandosi nelle trafitture luminosissime della Via Lattea che splende nel cielo trapunto di costellazioni. A destra una splendida luna tonda come una frittella si specchia in un corso d acqua, sdoppiandosi e illuminando Maria, Giuseppe e Gesù con l asinello. Un idillio calato in un paesaggio di grande modernità. Ma a guardar bene, quella luna ha qualcosa di straordinario: per la prima volta nella storia è stata raffigurata con assoluta esattezza, con le sue macchie oceaniche, i suoi monti e i suoi laghi, rugosa e bitorzoluta, «ineguale, scabra e con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra», come pochi giorni più tardi la vede a 12 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

14 Una notte di plenilunio Adam Elsheimer, La fuga in Egitto, 1609, olio su rame (Monaco, Alte Pinakothek). Il pittore tedesco Adam Elsheimer ( ) fu attivo a partire dal 1600 a Roma, dove realizzò preferibilmente quadri di piccolo formato su rame. Notevoli le sue rappresentazioni del paesaggio, che uniscono la sensibilità nordica per le ambientazioni esterne a influenze caravaggesche, soprattutto per i rapporti tra luce e tenebra, e a una spiccata capacità di osservazione, d impronta galileiana. Nel buio la sacra famiglia riceve luce in parte dalla fiaccola che Giuseppe tiene in una mano e in parte, più potentemente, dalla Luna, che il pittore rappresenta con precisione realistica e scientifica. Padova Galileo Galilei, che così la descriverà, nel marzo 1610, in un libretto intitolato Sidereus Nuncius. In gita a Venezia, nel giugno 1609 Galilei ha comprato uno dei primi cannocchiali costruiti in Olanda e decantati come meraviglie magiche dai mercanti in giro per l Europa; un altro esemplare dev essere finito nelle mani di Elsheimer. E così un artista prima e un genio della scienza e della tecnica poco dopo guardano con occhi nuovi l antichissimo, eterno cielo stellato, scoprendone e rappresentandone in forme impensate la sconfinata dimensione e il complesso movimento planetario. Da pochi anni nelle chiese romane erano sbocciate alcune tele destinate a cambiare il modo di ritrarre la realtà: le aveva dipinte il lombardo Caravaggio, un artista di talento superlativo, il cui pennello trasponeva sulla tela un nuovo modo di guardare le cose minute di ogni giorno di cui è colmo il mondo e la vastità imperscrutabile delle tenebre che sembrano corroderle. La visibilità del mondo, dopo di lui, diviene una lotta furiosa fra luce e ombra. E nell ombra notturna gli scienziati si tuffano per indagare l universo con strumenti sempre più sofisticati e precisi, disintegrando le idee e le immagini millenarie della cosmologia tolemaica e svelando e misurando invece con esattezza crescente un cosmo in espansione ben oltre i confini del sistema solare, un mondo «infinito e uno» come lo aveva descritto il mago e filosofo Giordano Bruno, bruciato per questa e altre eretiche teorie nel cuore di Roma nel febbraio del Il secolo barocco si apre con il rogo di Campo de Fiori e con la luna scientifica di Elsheimer e di Galilei, con i corpi di Caravaggio, veri, materici, concreti, impastati di carne e di buio. Il circolo mirabile dell universo che per tutta l antichità e il Medioevo tolemaici aveva fatto coincidere la perfezione di Dio e del suo creato, «l Amor che move il sole e l altre stelle» su cui Dante aveva sigillato la Commedia, si deforma e si tende verso l ellisse, la nuova forma simbolica che domina il pensiero e l arte del Seicento. Galilei, dominato dal paradigma estetico del cerchio, resiste ad accettare i suoi stessi calcoli matematici e astronomici, che gli dimostrano il moto ellittico dei pianeti intorno al Sole. Ma ellittico è il disegno del colonnato di piazza San Pietro, in cui Bernini raffigura l inedito universo galileiano; ed ellittiche sono anche le piante delle chiese e delle cupole di Borromini, spinte da un energia interna che lacera anche le facciate e gli ornamenti, li fa esplodere e li avvita come spirali lanciate a folle velocità nel cielo di Roma. Ellittico, multicentrico, sarà anche il più noto poema dell epoca: l Adone di Giambattista Marino. 13 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

15 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE ı 1 Che cos è il Barocco 2 Gli assetti del mondo fra Cinquecento e Seicento 3 Modelli intellettuali e istituzioni culturali 4 Dal cerchio all ellisse 5 Galileo Galilei 6 Forma fluens: l instabilità del reale 7 La letteratura e le forme: retorica e poetiche barocche 8 La lirica barocca Che cos è il Barocco BAROCCO : UNA DEFINIZIONE COMPLESSA Con il termine Barocco si indica un fenomeno di gusto e di stile che investì le diverse forme del pensiero artistico, letterario e scientifico, in un arco di tempo che coincide, all incirca, con il XVII secolo. A caratterizzarlo dal punto di vista geografico-spaziale fu la dimensione europea che permise al Barocco di estendersi e dare i suoi frutti nell arte e nella letteratura dell intero continente, articolandosi variamente nei diversi Paesi. In realtà, sintomi di una sensibilità che si può dire almeno pre-barocca sono visibili già sul finire del Cinquecento, come reazione al Manierismo e come conseguenza della Controriforma, i cui esiti gravarono in misura crescente sulla produzione intellettuale e artistica. La questione dell etimologia della parola è ancora aperta: alcuni la fanno discendere dal francese baroque (a sua volta derivato dal portoghese barroco e dallo spagnolo berrueca, perla dalla forma irregolare ) nel significato traslato di irregolare, bizzarro ; altri invece suggeriscono un origine dal latino baroco, termine con cui si indicava una forma di sillogismo diffuso nella filosofia scolastica e caratterizzato da una capziosa artificiosità logica. Entrambe le etimologie insistono sull idea-chiave dell artificio, utilizzata in chiave negativa e polemica a partire dal Settecento, epoca in cui per la prima volta appare il termine Barocco. Una pa- L ETÀ DEL BAROCCO in Europa 1584 Bruno, De l infinito, universo e mondi 1609 Shakespeare, Sonetti 1604, 1608 e 1614 Marino, Rime 1610 Galilei, Sidereus Nuncius 1617 e 1628 Stigliani, Il mondo nuovo Donne, Sonetti sacri 1613 Góngora, Solitudini 1559 Pace di Cateau-Cambrésis Elisabetta I regina d Inghilterra Filippo II re di Spagna 1582 Fondazione dell Accademia della Crusca 1600 e 1602 Fondazione delle prime Compagnie delle Indie 1603 Fondazione dell Accademia dei Lincei Luigi XIII re di Francia Guerra dei Trent anni 14 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

16 rallela oscillazione sembra caratterizzare anche le due diverse accezioni con cui la parola è stata usata fino ai giorni nostri: una maggiormente storicizzata e neutra, che indica l epoca in cui si diffuse il fenomeno culturale; un altra più incentrata sul concetto, utilizzato per definire una forma dell immaginario caratterizzata dal proliferare di elementi bizzarri e artificiosi, dalla tendenza all eccesso, all illusione e alla teatralità, tipica del Seicento ma presente anche in altri momenti della storia del pensiero in contrapposizione all equilibrio e all armonia del classicismo [ Lettura critica «Sull idea del Barocco», p. 16]. IL SEICENTO EUROPEO Visto con il nostro sguardo di moderni il Seicento italiano è legato principalmente agli straordinari esiti artistici raggiunti con Caravaggio, Bernini, Borromini, e allo splendore del nuovo pensiero scientifico incarnato nel genio di Galileo Galilei. I contemporanei, però, riconobbero una dimensione europea anche all opera del poeta Giambattista Marino, molto apprezzato soprattutto alla corte di Francia. In altri Paesi il Seicento fu il secolo di una fioritura letteraria di livello altissimo. La Spagna visse il siglo de oro della sua letteratura, che fruttò capolavori nel teatro, con le opere di Lope de Vega e di Calderón de la Barca, nella lirica, con Góngora [ T18, p. 87], e nella prosa, con il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes [ cap. 4, p. 172 sgg.], primo romanzo moderno. Diverso è il caso della Francia, dove il Seicento è il secolo dei grandi pensatori, da Montaigne a Descartes a Pascal, ed è il secolo del classicismo, che si concretizza nella fissazione di una lingua limpida e rigorosa di cui le opere teatrali di Corneille e Racine [ cap. 3, p. 158 sgg.] sono l esito più brillante. Gian Lorenzo Bernini, La Verità svelata dal Tempo, , marmo (Roma, Galleria Borghese) Campanella, La Città del Sole 1623 Galilei, Il Saggiatore. Marino, Adone 1632 Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo 1645 Bartoli, Dell uomo di lettere difeso ed emendato 1642 e 1648 Gracián, Agudeza y arte de ingenio 1639 Peregrini, Delle acutezze 1646 e 1662 Pallavicino, Trattato sullo stile e del dialogo 1659 Bartoli, Della ricreazione del savio in discorso con la natura e con Dio 1654 e 1670 Tesauro, Cannocchiale aristotelico 1620 Prima colonia dei Padri Pellegrini in America 1642 Colpo di Stato in Inghilterra guidato da Carlo I. Strage degli ugonotti in Francia 1643 Torricelli inventa il barometro Esperienza repubblicana in Inghilterra sotto la guida di Cromwell 1657 Fondazione dell Accademia del Cimento 15 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

17 Anche sulla scena inglese, con la figura di William Shakespeare, il teatro occupa un posto preminente. Egli stesso, però, fu contemporaneamente autore di una notevolissima produzione lirica [ T20, p. 89]. Proprio nella lirica il Seicento inglese conobbe le sue realizzazioni autenticamente barocche, specie con la poesia etico-religiosa del predicatore John Donne [ T21, p. 91]. Sull idea di Barocco LETTURA CRITICA L. Anceschi Il critico Luciano Anceschi ( ) contestualizza storicamente la nascita del termine barocco, dopo aver rappresentato le diverse supposizioni avanzate riguardo alla sua etimologia. Il dato certo è il fatto che quel termine è stato coniato, con intento polemico, in un secolo, il XVIII, inconciliabile per sensibilità e visione del mondo con il Seicento. Si suol dire che, per avere chiari i dati di un problema culturale, conviene delinearne la storia. E la storia, non, dico, la gran storia della civiltà dell arte del Barocco, ma quella della nozione e categoria del Barocco, è poi particolarmente indicativa ed utile ad orientare. Che il nome debba la sua origine o ad una estensione ironica al dominio delle arti del sentimento di fastidio suscitato dalla stramba pedanteria del sillogismo (Baroco era una figura del sillogismo), come preferiscono eruditi e filosofi con sussidio di prove storiche e filologiche 1, o la si debba, invece, come preferiscono uomini di gusto di sottile intuizione, all estensione rivelatrice del nome spagnolo (Berrueca) della perla imperfetta e irregolare 2, è un fatto [ ] che l uso di tale nozione storica cominciò, con speciale riferimento alle arti figurative, nella seconda metà del XVIII secolo, non tanto, ancora, come indicazione di una categoria generale dell arte, quanto come segno del sentimento di reazione di uomini, cui soccorreva una cultura e uno stile di formazione illuministica, che è quanto dire un modo equilibrato di preferenze classiche e razionali, un gusto per cui il modello di prosa più alto e desiderato è quello della scrittura secca, asciutta e rigorosa di Voltaire 3 ; oppure, un poco più tardi, come segno dell irritazione di quegli uomini della fine del XVIII secolo, che, rapiti, quasi, in un castissimo amore d ideale bellezza della Bellezza, s intenda, come «bianca» perfezione platonica e inquietati da un sospetto, e anche da uno sdegno morale, per ogni forma di parenthyrsus 4 nell arte, trovarono nel Winckelmann l espressione conveniente del loro sentire, del loro intellettuale affetto di chiuso calore per un ideale di Ordine geometrico e «regolare». Sorta, dunque, in questi ambienti di cultura, e come da una dialettica illuministica o idealistica, contro un definito periodo delle arti figurative, e specie dell architettura, la prima interpretazione della nozione di barocco portò naturalmente in sé, con altre più accese e violente [ ], l accusa di «cattivo gusto», e quasi di perversione, ma è chiaro che si tratta di inevitabili, anzi necessarie ragioni polemiche [ ]. Il Barocco, con quel suo tornare alla natura e quasi confondere il tempio e la vegetazione 5, con quel suo «ornato» stravagante e sontuoso che di ogni fontana fa un paesaggio, e con l inquietudine impressa alle masse doveva apparire qualche cosa di mostruoso e pazzesco: come un «delirio» di menti sregolate e innaturali. (L. Anceschi, Del Barocco e altre prove, Firenze, Vallecchi, 1953) 1. Che il nome filologiche: è questa la prima ipotesi sull etimologia della parola barocco, che discenderebbe da un allusione polemica al sillogismo, bene in sintonia con l antiaristotelismo e con l orientamento antiscolastico del secolo. 2. all estensione irregolare: è la seconda ipotesi, che fa discendere il nome barocco da quello di una perla irregolare, per sottolineare la preziosità e l irregolarità proprie dell arte barocca. 3. Voltaire: filosofo e scrittore francese ( ), è uno degli esponenti di punta dell Illuminismo [ sez. 2, cap. 3, p. 291 sgg.]. 4. parenthyrsus: letteralmente è l entusiasmo vuoto, esagerato, intempestivo. Della parola si serve l archeologo e storico dell arte tedesco Johann Joachim Winckelmann ( ; citato da Anceschi poco più avanti) in un suo lavoro intitolato Della pittura e scultura dei Greci. Winckelmann esalterà il modello della suprema, composta e armonica bellezza dell arte greca. 5. confondere vegetazione: Anceschi si riferisce a uno dei tratti caratteristici dell arte barocca, che tende a rompere il confine tra struttura architettonica e natura esterna. Emblematici sono i grandi soffitti affrescati con cieli ed elementi vegetali, che sembrano proiettare lo spettatore fuori della stanza. 16 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

18 L immaginario barocco Tradizionalmente connotato per il fasto eccessivo, per la rappresentazione stravagante, per gli orpelli e la decorazione eccentrica, e in generale per una manifestazione tutta esteriore destinata a suscitare la sorpresa e la meraviglia dell osservatore, l immaginario barocco rivela in realtà implicazioni ben più profonde e rivoluzionarie: comporta una diversa percezione dello spazio e del tempo, e quindi del movimento, e una conseguente trasformazione delle immagini della realtà; produce una nuova iconografia dell universo e una inedita concentrazione dello sguardo rivolto verso quella «piega dell essere» (la definizione è del filosofo francese Gilles Deleuze, ) che è l interiorità, dell uomo e del mondo. LA DEFORMAZIONE DELLO SPAZIO Dopo che nel corso del Cinquecento, i viaggi attraverso gli oceani e le nuove scoperte geografiche avevano forzato i confini delle terre conosciute, gli uomini compiono ora un passo ulteriore, un più ardito volo del pensiero e dell osservazione alla ricerca dei confini dell universo. La scienza moderna decreta, nel corso del Seicento, il definitivo e irreversibile declino del disegno tolemaico del cosmo: la circolarità delle sfere celesti si dilata e si deforma nella rivelazione dell orbita ellittica dei pianeti. Il movimento circolare, che si svolge invariabilmente e in modo uniforme intorno a un unico centro, è turbato dal riconoscimento di una nuova forza: un movimento rettilineo e dinamico che allarga i confini del cerchio, distaccandosi dal centro per spingersi oltre. Nel modo più ardito, inaugura questa tensione a travalicare il limite della sfera Giordano Bruno, che morirà alla soglia del secolo, nel 1600, e che osò immaginare e proporre una domanda decisiva: «come può l universo essere finito?». Di fronte alla nuova visione del cosmo, la rappresentazione dello spazio non potrà che seguire la stessa tendenza alla dilatazione e alla deformazione anche nelle sue realizzazioni estetiche. In qualche misura, questa stessa iconografia dell universo è riprodotta negli spazi concreti e vicini in cui si svolge la vita quotidiana degli uomini: nelle piazze, che si allungano in ellissi (così per il disegno di piazza San Pietro, ma anche per la ristrutturazione di piazza Navona), o nelle piante delle chiese, che tendono esse pure a farsi ellittiche (esempi tipici sono le chiese progettate da Francesco Borromini Dai testi alle immagini, p. 221). DINAMISMO DELLE FORME E FUGACITÀ DEL TEMPO Il movimento è un tema costante della percezione del mondo e quindi dell immaginario barocco. La stessa forza dinamica che dilata le sfere celesti si trasmette alla forma, che rompe la sua staticità e si fa mutevole, cangiante, in un gioco di variazioni che inganna la vista dello spettatore, suscita meraviglia, ma non si risolve in un dato puramente esteriore. Essa rivela infatti una realtà profonda del mondo naturale, che in ogni sua forma è attraversato da un movimento continuo e continuamente muta, assumendo così aspetti sempre diversi e mai definitivi. A questa viva percezione del movimento e del dinamismo delle forme si accompagna una lancinante consapevolezza della fugacità del tempo: in fondo in ogni mutazione, ogni volta che trapassa in un altra, la forma originaria muore. Cosciente di un mondo in continuo divenire, l uomo barocco ha il sentimento chiaro della fugacità dell essere, fragile e instabile come una bolla di sapone, che insieme ad altri oggetti tipici dell immaginario e della pittura barocca le nature morte, i teschi, gli orologi è una delle icone prodotte da questa sensibilità. L interesse per le rovine, relitti di un tempo ormai trascorso, come spiega il grande filosofo tedesco Walter Benjamin ( ), è il malinconico risvolto di questa angosciosa consapevolezza del «famelico tempo» (l espressione si trova in un sonetto del più grande poeta del Seicento europeo, William Shakespeare T20, p. 89) che divora l esistenza. 17 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

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