PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO

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1 PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO AMBITO COSTIERO 08 Unità fisiografiche del Centa, Centa Sud e Maremola ART. 41 LEGGE REGIONALE N 20/2006 Dichiarazione di sintesi Novembre

2 Indice 1. Introduzione 3 2. Scelta del Piano rispetto alle alternative 4 3. Descrizione delle fasi VAS e inchiesta pubblica Fase di scoping Fase di redazione del Rapporto Ambientale Fase di consultazione ed inchiesta pubblica Osservazioni pervenute Inchiesta pubblica ex art. 11 L.R. 32/ Fase della decisione 9 4. Integrazione delle considerazioni ambientali nel piano Revisione del piano in base alle osservazioni pervenute nella fase di consultazione Adeguamento agli esiti della valutazione ambientale: 12 2 Dichiarazione di sintesi

3 1. Introduzione Il presente documento costituisce la Dichiarazione di sintesi del processo di valutazione ambientale strategica (VAS) del (PTAMC) Ambito Costiero 08, redatto dal Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque della Regione Liguria. Come previsto dall Allegato D, L.R. 32/2012 (Disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica (VAS) ) La dichiarazione di sintesi è il documento attraverso il quale l autorità procedente, nel momento di informazione della decisione, illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili. È fondamentale per ripercorrere il processo decisionale e renderlo trasparente ed efficace. La dichiarazione di sintesi è redatta ai sensi: dell art. 9 della Direttiva 2001/42/CE che prevede che, all adozione del piano le autorità ed il pubblico consultati siano informati e ad essi vengano messa a disposizione piano adottato, dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio; del recepimento italiano avutosi nell ambito del Dlgs n. 152/2006 e ss. mm. ed ii. che richiama la dichiarazione di sintesi alla lettera b) dell art.17 come momento centrale dell informazione sulla decisione discendente dall applicazione della procedura di VAS; della L.R. 32/2012 e ss. mm. ed ii., Disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), Lo specifico allegato D alla L.R. 32/2012 indica i contenuti della dichiarazione di sintesi. La presente Dichiarazione rispecchia quanto richiesto dalla normativa vigente in materia e ai contenuti del sopra richiamato allegato D e si articola in un testo sintetico che illustra le varie fasi di consultazione ed inchiesta del processo di VAS applicato al PTAMC. Gli elaborati del Piano di Tutela dell Ambiente Marino e Costireo Ambito 08, il Piano di Monitoraggio e la presente, insieme al parere motivato del Settore VIA, alle versioni integrali delle osservazioni pervenute, al verbale della specifica riunione di inchiesta pubblica tenutasi 03/06/2014, ai documenti già pubblicati nell ambito del processo di VAS (rapporto preliminare e rapporto ambientale e relativi allegati) sono pubblicati sul portale ambientale della Regione Liguria ( 3

4 2. Scelta del Piano rispetto alle alternative Il D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. prevede che in sede di redazione del rapporto ambientale siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l attuazione del piano o del programma potrebbe avere sull ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell ambito territoriale del piano o del programma. Il PTAMC ha valutato le alternative a livello di singolo paraggio costiero, esaminando la tendenza evolutiva del litorale e degli aspetti ambientali. In particolare in ciascuna relazione di Paraggio è stata analizzata la tendenza evolutiva del litorale e dell ambiente sia con il un permanere delle azioni e norme attuali (Alternativa zero), sia in presenza delle azioni e norme previste dal Piano. In conclusione si può affermare che la versione finale del piano si basa sulla scelta dell alternativa scaturita dalle fasi di consultazione. L individuazione condivisa, attraverso un processo decisionale trasparente dell alternativa migliore, ha potenzialmente ridotto al minimo i conflitti successivi all adozione ed attuazione del Piano stesso. 4

5 3. Descrizione delle fasi VAS e inchiesta pubblica Nei paragrafi seguenti sono sinteticamente esaminati i vari passaggi che hanno accompagnato il Piano durante il Processo di VAS che nella fase finale, così come previsto dalla normativa, è stato coordinato con la fase di inchiesta pubblica prevista dalla l.r. 18/ Fase di scoping Il processo di VAS del PTAMC è iniziato nel 2011 con l avvio della fase di scoping ai sensi dell art.13 del D.Lgs. 152/2006 sul Rapporto Preliminare Ambientale, trasmesso con nota PG/2011/ del 07/11/2011 ai soggetti con competenza ambientale individuati insieme all Autorità Competente. Soggetti esterni - Provincia di Savona - Comuni di Alassio, Albenga, Ceriale, Borghetto Santo spirito, Loano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale - ARPAL Direzione scientifica - ARPAL Dipartimento di Savona - ASL 2 della Liguria - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria - Direzione marittima di Genova - Capitaneria di Porto di Savona - Ufficio circondariale marittimo di Alassio - Gestori porticcioli turistici dell Ambito Costiero 8 (anche in forma di associazione) - Associazioni di Balneatori - Associazioni categoria Pescatori (Legapesca, Federcopesca, AGCIPesca) - Associazioni ambientaliste (WWF, Legambiente, Italia Nostra, etc.) - Associazioni di categoria degli operatori turistici (Assoturismo, Confesercenti Regionale e Unione Regionale del Commercio e del Turismo della Liguria ) - Autorità di Bacino del fiume Arno (competente per il Distretto Idrografico Appennino Settentrionale in riferimento al relativo Piano di Gestione di Distretto Idrografico) Soggetti interni - Dipartimento Sviluppo Economico: Settore Attività Estrattive - Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura: Settore Politiche Agricole e della Pesca Settore Politiche e Professioni Turistiche - Dipartimento Ambiente: Settore Assetto del Territorio Settore Progetti e Programmi per la Tutela e Valorizzazione Ambientale - Dipartimento Pianificazione Territoriale, Urbanistica: Settore Urbanistica e Tutela del Paesaggio Settore Pianificazione Territoriale e Demanio Marittimo - Dipartimento Salute e Servizi Sociali: Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza alimentare e Sanità animale Soggetti con competenza ambientale coinvolti nella fase di scoping Il Rapporto Preliminare, redatto facendo riferimento allo schema di Piano, descriveva l impostazione metodologica, le conoscenze e gli strumenti che si intendevano utilizzare per la redazione del successivo Rapporto Ambientale, e costituiva già in allora un documento piuttosto approfondito, data la forte sinergia avutasi, fin dalle prime fasi, tra elaborazione del piano ed elaborazione del rapporto. 5

6 Ai fini della fase di consultazione/scoping sui contenuti dello Schema di Piano regionale e del Rapporto Preliminare, si sono tenuti i seguenti incontri 12 dicembre 2011: presentazione degli elaborati e illustrazione ai soggetti con competenza ambientale dei possibili contributi per l Elaborazione del Rapporto Ambientale; 25 gennaio 2012: incontro intermedio e raccolta delle prime osservazioni/integrazioni; 23 febbraio 2012: incontro finale che chiude la fase di consultazione preliminare. Tale incontro è anche occasione di condivisione delle osservazioni pervenute e di illustrazione di come si intende precedere per le fasi successive. La consultazione e la fase istruttoria si sono concluse nell ultimo incontro in data 23/02/2012 e con la trasmissione del verbale conclusivo, comprensivo dei contributi ricevuti dai Soggetti competenti e dalle Strutture regionali. Si sottolinea come durante la fase di consultazione preliminare la maggioranza delle osservazioni pervenute, non abbiano avuto ad oggetto il livello e la portata delle informazioni ambientali da prendere in considerazione per la successiva fase di redazione del rapporto Ambientale, ma siano state incentrate sullo schema di Piano e su alcuni contenuti da considerare nella redazione del Piano e del programma degli interventi Fase di redazione del Rapporto Ambientale Le osservazioni pervenute nella fase di consultazione preliminare sono state esaminate dall Autorità procedente in collaborazione con l Autorità competente ed utilizzate per la stesura del Rapporto Ambientale. In sintesi sono state effettuate le seguenti integrazioni rispetto ai contenuti del Rapporto preliminare: - i Comuni interessati dal Piano hanno fornito indicazioni inerenti la rilevanza del PTAMC rispetto ai programmi di intervento di livello comunale previsti sulla fascia costiera e sono state considerate nel Piano degli interventi del PTAMC; - il materiale relativo alla Ricognizione demaniale, censimento degli scarichi e fuoriuscita di eventuali sostanze inquinanti immesse in mare eseguita nel mese di aprile 2010 dalla Capitaneria di Porto di Genova è stato messo in correlazione con il livello scarichi aggiornato al 2013 fornito da ARPAL e il reticolo idrografico regionale in corso di approvazione definitiva; - le indicazioni fornite da ARPAL sulla salvaguardia, sia in termini di conservazione che di ripristino degli habitat focivi e di duna sono state prese in considerazione nelle relazioni relative e nel Rapporto Ambientale; - la segnalazione relativa alla vulnerabilità della zona della Piana di Albenga ai nitrati di origine agricola, condotta dal Settore Ciclo Integrato e gestione delle risorse idriche, è stata considerata nella stesura delle relazioni di Piano e nella stesura del Rapporto Ambientale; Si rileva, inoltre, che durante la fase di consultazione preliminare sono pervenute numerosi osservazioni relative non tanto al livello ed alla portata delle informazioni ambientali da prendere in considerazione per la successiva fase di redazione del rapporto Ambientale, quanto sullo bozza di Piano e relative norme di attuazione; per tale motivo le stesse sono state ritenute non pertinenti a tale fase di consultazione preliminare. L Autorità Procedente, Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria, ha quindi elaborato il piano ed il rapporto ambientale, comprensivo di piano di monitoraggio. Il Rapporto Ambientale è stato redatto, secondo le indicazioni di cui all'allegato C della L.R. 32/2012 e delle linee guida messe a disposizione dal Settore VIA della Regione Liguria (Modello di riferimento per l'elaborazione del Rapporto Ambientale) e contiene anche gli elementi indicati nei criteri e nelle linee guida definiti dalla Regione in materia di valutazione di incidenza in relazione ai possibili effetti sui siti della Rete Natura 2000 di cui alla legge regionale 10 luglio 2009, n. 28 (Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità). 6

7 Il Rapporto Ambientale, comprensivo della sintesi non tecnica e del piano di monitoraggio fa parte integrante del piano. Il rapporto ambientale individua e descrive quindi: le caratteristiche ambientali del territorio regionale che potrebbero essere significativamente interessate (contesto di riferimento ambientale), le criticità ambientali pertinenti al piano, ivi compresi quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, gli obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello comunitario, nazionale e regionale, il rapporto con altri piani e programmi (analizzando il quadro di riferimento normativo e la coerenza esterna ed interna del programma), gli effetti ambientali significativi potenzialmente generabili dalle linee di azione individuate dal PTAMC, il modo in cui sono state integrate le considerazioni ambientali, le misure previste per prevenire, mitigare e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano, l impostazione del monitoraggio e i meccanismi di retroazione. Il si prefigge quali obiettivi fondamentali quelli di garantire un livello di sicurezza adeguato rispetto ai fenomeni erosivi provocati dal moto ondoso, nonché di tutelare la biodiversità e gli habitat marino costieri rispetto ad eventuali impatti che possono nascere in seguito alla realizzazione di interventi sulla fascia costiera, ad attività che possono insistere sui fondali, sulla costa alta, sulle spiagge e sulle foci fluviali. Il PTAMC contiene diverse relazioni tematiche di conoscenza dei vari aspetti ambientali che insistono sulla fascia marina e costiera presa in considerazione nonché relazioni di analisi di dettaglio delle caratteristiche dinamiche della fascia litorale e delle caratteristiche ambientali delle zone di spiaggia e di mare. Comprende anche specifiche disposizione attuative e normative sui fondali, sulla fascia di spiaggia, sulla costa alta e sulle foci fluviali Fase di consultazione ed inchiesta pubblica Con la D.G.R 446 del 18/04/2014 Regione Liguria ha adottato il Piano di Tutela dell Ambiente Marino e Costiero dell Ambito Costiero 08 Albenganese e il relativo Rapporto Ambientale, comprensivo di quadro normativo, contesto territoriale, piano monitoraggio e sintesi non tecnica. Conseguentemente in data 14 maggio 2014 è stata avviata presso l Autorità competente regionale Dipartimento Ambiente da parte del Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque, mediante pubblicazione del relativo annuncio sul BURL, ai sensi dell art. 9 comma 1 della L.R. 32/2012, la procedura di valutazione ambientale strategica. In questa fase gli elaborati di Piano, il Rapporto Ambientale e la sintesi non tecnica sono stati messi a disposizione del Pubblico rendendolo disponibile sul portale ambientale regionale. Nel corso di tale fase il Pubblico, inteso come gli Enti o qualsiasi persona fisica e giuridica, ha potuto consultare la proposta di Piano, unitamente al Rapporto Ambientale e alla Sintesi non tecnica, e presentare le proprie osservazioni. In attuazione dei principi di economicità e di semplificazione con il fine anche di evitare duplicazioni è stata simultaneamente condotta anche la fase di inchiesta pubblica del Piano prevista dalla L.R. 18/1999. L inchiesta pubblica si è svolta contestualmente alla conferenza istruttoria prevista per la VAS il giorno 3 giugno 2014 a Ceriale. Al fine di facilitare e massimizzare la partecipazione e il confronto sulla proposta di piano e sul rapporto ambientale, l Autorità Procedente ha provveduto ad organizzare altri incontri, nelle date del 19 maggio e del 23 luglio 2014 con i soggetti competenti. Agli incontri hanno partecipato: Direzione Reg. per i Beni Culturali e Paesaggistici Soprintendenza per i Beni Arch. e Paesaggistici Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria Provincia di Savona 7

8 ARPAL Direzione Scientifica e UTCR ARPAL Dipartimento Provinciale di Savona ASL2 Capitaneria di Porto di Savona, Direzione Marittima di Genova, Ufficio Circondariale Marittimo di Alassio Comuni di: Alassio, Ceriale, Borghetto S.Spirito, Loano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale Ligure Il Comune di Loano e la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria oltre a partecipare alle conferenze istruttorie, hanno formalmente trasmesso osservazioni e contributi Osservazioni pervenute Nel termine dei 60 giorni previsti dall avviso sono pervenute alla struttura osservazioni da parte dei seguenti soggetti: SOGGETTO DATA E RIF. Comune di Loano Pec PG/2014/ del Pec PG/2014/ del Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria Pec PG/2014/ del Sulla base delle osservazioni pervenute il Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque ha trasmesso al Settore Valutazione d Impatto Ambientale in qualità di autorità competente ai fini della VAS una scheda riepilogativa contenente, per ciascun soggetto che ha presentato osservazioni, la relativa sintesi e valutazione motivata in termini di accoglimento anche parziale, di non accoglimento o di non pertinenza, e le conseguenti modifiche da apportare al Piano; Le osservazioni hanno riguardato la perimetrazione delle zone Aree di Spiaggia di Ripristino Ambientale (ASR) nel Comune di Loano e l escavazione del giacimento di sabbia fossile nonché la competenza della Soprintendenza per i beni archeologici per i progetti futuri nelle aree a rischio archeologico. Con nota prot. IN/2014/15103 del 24/08/2014 veniva richiesto inoltre il preventivo parere al Comitato Tecnico di Bacino in merito alla conformità dei contenuti del PTAMC Ambito Costiero 08 con i criteri di cui alla D.G.R. n.1088/2011 Il Comitato tecnico di Bacino dell autorità di bacino regionale nella seduta del , verificata la coerenza dei contenuti del Piano di Tutela di che trattasi rispetto ai criteri della pianificazione di bacino stralcio per l assetto idrogeologico, si è espresso favorevolmente alla prosecuzione dell iter approvativo del Piano di tutela dell Ambiente marino e Costiero, con la prescrizione che: l art.10 c.3 delle Norme di attuazione del PTAMC 08, che disciplina le aree di costa alta a suscettività al dissesto alta denominate FAB, deve fare rimando al regime normativo definito dalla pianificazione di bacino per le aree PG3a, essendo stata eliminata, nel frattempo, nella classificazione dei Piani di bacino, ai sensi della DGR 1208/2012, la generica categoria PG3.. Di tale osservazione è stato tenuto debitamente conto, modificando l art.10 c.3 delle Norme del Piano di Tutela dell Ambiente Marino e Costiero. Con D.G.R. n 1278 del 17/10/2014 è stato espresso, ai sensi della L.R. 32/2012 parere motivato positivo in merito alla valutazione ambientale strategica sulla proposta di Piano di Tutela dell Ambiente marino e Costiero Ambito costiero 08 Albenganese. La compatibilità del Piano è stata comunque subordinata alle seguenti prescrizioni: 1. la coerenza esterna deve essere verificata anche nei confronti del PTCP ed in particolare della relativa variante costiera (DCR n.18/2011); 2. deve essere predisposta una sezione di sintesi sia degli adempimenti previsti dagli strumenti normativi e di indirizzo tecnico in essere, relativamente alla progettazione delle opere, sia di chiarimento delle modalità di attuazione, in particolare per quanto concerne gli interventi che 8

9 possono indurre necessità di aggiornamento/adeguamento, eventualmente specificando il corrispondente campo di applicazione della VAS, come meglio esposto nel testo del presente parere motivato; 3. deve essere chiarito se l utilizzo della cava sottomarina è da considerare vincolato alla realizzazione degli interventi previsti nell unità fisiografica (in analogia a quanto esplicitamente indicato per i materiali derivanti dalla pulizia degli alvei fluviali), ovvero può costituire fonte di approvvigionamento di materiale anche per interventi di ripascimento esterni al tratto di costa oggetto del Piano; 4. devono essere fornite indicazioni più dettagliate in merito ai contenuti specifici che devono avere i progetti delle opere necessarie a garantire il deflusso superficiale dei rivi minori che sfociano sugli arenili, nell ottica della loro massima funzionalità e compatibilità ambientale; 5. devono essere chiariti gli indicatori su cui si intende fondare la verifica di efficacia/efficienza del Piano e le eventuali successive misure di revisione a seguito degli esiti, individuando anche la frequenza e modalità di reporting Inchiesta pubblica ex art. 11 L.R. 32/2012 L inchiesta pubblica si è svolta contestualmente alla conferenza istruttoria prevista per la VAS il giorno 3 giugno 2014 a Ceriale Fase della decisione Il Comitato VAS ha esaminato il PTAMC in occasione delle sedute del 19/05/2014 (trattazione illustrativa) e del 23 luglio Con D.G.R. n.1278 del 17/10/2014 è stato espresso, ai sensi della L.R. 32/2012 parere motivato positivo con prescrizioni, in merito alla valutazione ambientale strategica sulla proposta di Piano di Tutela dell Ambiente Marino Costiero ambito costiero 08 albenganese. Il gruppo di lavoro istituito nell ambito del Dipartimento Ambiente ha, fin dalle prime fasi della consultazione, provveduto a prendere in considerazione ed approfondire tutte le osservazioni pervenute e sulla base di queste e del parere VAS sopra citato ha provveduto a revisionare ed integrare: la relazione generale; il rapporto ambientale; la relazione tematica RS Relazione sulla presenza e sul possibile utilizzo di sabbie relitte marine ai fini di ripascimento ; le norme di attuazione e a redigere la presente dichiarazione di sintesi. Il dettaglio delle modifiche apportate a seguito del parere motivato e delle prescrizioni in esso contenute e delle singole osservazioni pervenute sono illustrate nel successivo capitolo. A conclusione del processo di VAS la decisione finale sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Liguria (art.10, c.5 della L.R. 32/2012) con l indicazione che presso la sede del Dipartimento Ambiente, Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque, sarà possibile prendere visione del 9

10 PTAMC 08, integrato con le considerazioni della decisione finale, unitamente al Rapporto Ambientale, al Piano di Monitoraggio, al parere motivato, alle osservazioni pervenute nella fase di consultazione ed inchiesta pubblica e alla presente dichiarazione di sintesi. Tutti gli elaborati e la documentazione relativa al Piano saranno altresì resi disponibili in formato digitale sul portale ambientale della Regione Liguria: 10

11 4. Integrazione delle considerazioni ambientali nel piano 4.1. Revisione del piano in base alle osservazioni pervenute nella fase di consultazione Si riportano di seguito le principali osservazioni pervenute durante il processo di VAS, a cui sono affiancate le relative controdeduzioni e/o una sintesi di come tali osservazioni siano state recepite nella revisione ed integrazione del ambito costiero 08. In tale schema, nell ultima colonna sono infatti sinteticamente indicati gli effetti che le singole osservazioni hanno prodotto sul piano, nei casi in cui siano state ritenute pertinenti e accoglibili. Soggetto Oggetto Risposta Incidenza sul Piano (revisioni / integrazioni) Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria Comune Loano di L Ente ricorda che tutta l area in esame è soggetta a rischio archeologico più o meno elevato e di conseguenza eventuali progetti futuri dovranno essere sottoposti al parere di competenza, in modo che siano rilasciate le prescrizioni previste dalla legge. Il Comune paventa l impossibilità di applicare la normativa ASR individuate nel PTAMC in quanto esiste una situazione di forte competizione con l utilizzo turistico-balneare della In particolar modo chiede: 1) di eliminare le aree individuate nei pressi delle spiagge del tratto centrale, zona in cui normalmente vengono posizionate le strutture balneari; 2) di ridimensionare le aree individuate nei pressi dell arenile a ponente del molo sopraflutto del porto e nei pressi della spiaggia a levante del molo soffolto del bacino portuale. I progetti proposti nell area in esame saranno approvati secondo le procedure previste dalla legge e la Soprintendenza verrà puntualmente interpellata per esprimere il proprio parere di competenza. Le Norme di Attuazione consentono una notevole flessibilità nell applicazione delle norme ASR, tale flessibilità rende le richieste del comune già attuabili senza modifiche al piano; nel PTAMC sono state individuate alcune aree potenzialmente idonee come ASR, ma queste aree non sono automaticamente e in toto sottoposte ai vincoli gestionali: il Comune, all interno della ASR individua con maggiore precisione superfici molto più piccole (le aree destinate al recupero vegetazionale ) da sottoporre ai vincoli gestionali, nel rispetto dei criteri indicati nell art. 12 comma 2, sotto riportato: Nessuna È in accordo con i criteri individuati nell art.12 comma2 delle Norma di Attuazione. - la superficie complessiva dell area non dovrà essere inferiore al 5% della superficie della ASR o, in alternativa, a 1000 m 2 ; - laddove nello stesso comune esistano più ASR il Comune può, motivatamente, ridurre le superfici di una o più aree di spiaggia destinate al recupero vegetazionale, bilanciandole con un congruo incremento di altre; - ciascuna area di spiaggia destinata al 11

12 recupero vegetazionale è individuata cartograficamente ad una scala adeguata (dettaglio non inferiore 1:2.000): il Comune provvede a trasmettere alla Regione l individuazione delle aree ed ogni successivo aggiornamento, nonché i risultati di un monitoraggio fotografico (da realizzarsi annualmente, nel periodo tra maggio e settembre), avente ad oggetto lo stato dell area e le specie vegetali rinvenute. In particolare il comune potrà individuare le aree di spiaggia destinate al recupero vegetazionale solo nelle due ASR ritenute meno critiche (a ponente e a levante del porto), anche senza l eliminazione delle ASR della spiaggia centrale 4.2. Adeguamento agli esiti della valutazione ambientale: Il presente paragrafo descrive come si è tenuto del parere motivato e delle prescrizioni in esso contenute, in parte derivante anche dalle osservazioni pervenute dai soggetti con competenze ambientali e dalle strutture interne, indicando puntualmente ed argomentando le modifiche di conseguenza apportate. Dato il carattere strategico e generale delle osservazioni contenute nel parere motivato non si ritiene necessario riportare qui un raffronto puntuale tra la formulazione precedente e la nuova versione a fronte della modifica effettuata, bensì riportare l argomentazione della modifica effettuata, citando i capitoli e paragrafi inseriti ex novo o modificati nelle relazioni del PTAMC

13 Prescrizione parere motivato La coerenza esterna del PTAMC deve essere verificata anche nei confronti del PTCP ed in particolare della relativa variante costiera (DCR n. 18/2011). Modalità di accoglimento Nel Rapporto Ambientale, al paragrafo 2.5. Analisi di coerenza esterna del Piano, è stata inserita una matrice di analisi di coerenza tra obiettivi PTAMC A08 e PTCP variante costiera. Evidenziando che viene verificata la coerenza del PTAMC con le previsioni del PTCP. Revisione piano Inserita nuova matrice nel paragrafo 2.5 del Rapporto Ambientale Deve essere predisposta una sezione di sintesi sia degli adempimenti previsti dagli strumenti normativi e di indirizzo tecnico in essere, relativamente alla progettazione delle opere, sia di chiarimento delle modalità di attuazione, in particolare per quanto concerne gli interventi che possono indurre necessità di aggiornamento/adeguamento, eventualmente specificando il corrispondente campo di applicazione della VAS, come meglio esposto nel testo del presente parere motivato. Deve essere chiarito se l utilizzo della cava sottomarina è da considerare vincolato alla realizzazione degli interventi previsti nell unità fisiografica (in analogia a quanto esplicitamente indicato per i materiali derivanti dalla pulizia degli alvei fluviali), ovvero può costituire fonte di approvvigionamento di materiale anche per interventi di ripascimento esterni al tratto di costa oggetto del Piano. Devono essere fornite indicazioni più dettagliate in merito ai contenuti specifici che devono avere i progetti delle opere necessarie a garantire il deflusso superficiale dei rivi minori che sfociano sugli arenili, nell ottica della loro massima Nella Relazione Generale è stato inserito un nuovo paragrafo Sintesi degli adempimenti previsti dagli strumenti normativi per gli interventi che ricadono su demanio marittimo ( ) nel quale sono state analizzate le possibili tipologie di intervento ed il corrispondente iter approvativo a cui devono essere sottoposte. Nella Relazione Generale è stato inserito il paragrafo Aggiornamento ed adeguamento (1.4) nel quale è stato specificato, per una maggiore chiarezza ed una migliore semplicità di interpretazione, la differenza tra varianti sostanziali e non sostanziali ed il corrispondente iter per aggiornare/adeguare il Piano. La Relazione Tematica RS Relazione sulla presenza e sul possibile utilizzo di sabbie relitte marine ai fini di ripascimento è stata debitamente integrata. La Relazione Generale (3.6.4.) è stata modificata, specificando che l utilizzo di tale materiale all interno dell Ambito non è da considerarsi vincolante, essendo possibili altre fonti per il ripascimento delle spiagge e non avendo a disposizione una caratterizzazione volumetrica delle diverse classi granulometriche del giacimento che potranno essere compatibili con ripascimenti di spiagge al di fuori del tratto di costa oggetto del Piano. Nella Relazione Generale è stato inserito un paragrafo ( ) nel quale sono stati specificati i contenuti minimi che devono avere i progetti relativi alle opere necessarie per garantire il deflusso superficiale dei rivi minori che sfociano sugli arenili. Nuovi paragrafi e 1.4 all interno della Relazione Generale Inserito il nuovo paragrafo all interno della Relazione Generale Inserito il nuovo paragrafo all interno della Relazione Generale 13

14 funzionalità e compatibilità ambientale. Devono essere chiariti gli indicatori su cui si intende fondare la verifica di efficacia/efficienza del piano e le eventuali successive misure di revisione a seguito degli esiti, individuando anche frequenza e modalità di reporting. Nel Rapporto Ambientale la tabella del paragrafo 7.2. Indicatori prestazionali di efficacia (realizzazione e risultato) è stata integrata con le colonne frequenza monitoraggio, soggetto responsabile monitoraggio, eventuale misura di revisione. Adeguata la tabella del paragrafo 7.2 del Rapporto Ambientale 14

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