Premessa IMPIANTI ELETTRICI A CORRENTI FORTI. Alimentazione elettrica principale
|
|
- Giordano Caselli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Premessa Nell ambito dell intervento di Ristrutturazione del Palazzo Sede della provincia di Gorizia è necessario intervenire, per un loro radicale rifacimento, anche sugli impianti elettrici e sugli impianti elettrici speciali. La porzione di edificio oggetto di intervento è quella affacciata sul Corso Italia, gli impianti del corpo Sud che si stacca perpendicolare all edificio principale verrà, su indicazione dell Amministrazione, semplicemente ricollegato ai quadri elettrici dei piani ristrutturati. Nel corso dei lavori andranno mantenuti in esercizio gli impianti al servizio dell Ala Consiglio, della casa Cotar e del corpo garage/centrale Termica. Gli impianti elettrici (di potenza) comprenderanno l impianto di illuminazione artificiale e l impianto di fornitura della forza motrice attraverso idonee prese di corrente mentre, gli impianti speciali (di segnale), comprenderanno l impianto di rivelazione incendi, il cablaggio strutturato per la distribuzione delle linee telefoniche/dati e un impianto di ricezione dei segnali televisivi; verranno solo predisposti punti di uscita per un impianto base di antintrusione e TVCC. I piani interessati alla ristrutturazione impiantistica sono il terra, il primo, il secondo e il terzo, si prevedono viceversa le sole dorsali impiantistiche per il piano sottotetto, per consentire un suo successivo agevole completamento. IMPIANTI ELETTRICI A CORRENTI FORTI Alimentazione elettrica principale Attualmente, l impianto elettrico, è alimentato dal campo contatori posto a ridosso della cabina di trasformazione Acegas in apposito locale interrato all esterno, su Corso Italia. Da tale locale una batteria di tubazioni, di recente realizzazione, contiene i cavi di potenza per l alimentazione del quadro generale, posto in un locale a ridosso del vecchio ascensore nella porzione centrale dell edificio principale. La potenza ora impegnata con l ente fornitore è di 50 kw, per effetto del nuovo impianto di illuminazione artificiale e soprattutto, per la necessità di alimentare il gruppo refrigerante previsto con i lotti successivi, tale impegno andrà aumentato fino a 170 kw. Si prevede pertanto il rifacimento del quadro generale e, per far fronte alle maggiori correnti in gioco, la sostituzione della linea di alimentazione principale esistente. Il quadro elettrico generale troverà posto in un apposito locale del Piano terra a ridosso della scala Ovest. Tale quadro alimenterà le grosse utenze del complesso edilizio, i quadri di piano e i gruppi di 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 1 di 24 10/02/2011
3 continuità per l alimentazione preferenziale delle utenze di forza motrice (predisposto) e per l illuminazione di sicurezza. Alimentazione elettrica derivata Ogni piano dell edificio verrà equipaggiato con due quadri elettrici: il primo per l'alimentazione delle utenze luce normali e forza motrice normale e preferenziale; riceverà un alimentazione normale e un alimentazione privilegiata (da gruppo di continuità). Il secondo riceverà due alimentazioni di sicurezza per l illuminazione di emergenza. Ogni piano è stato suddiviso (elettricamente) in quattro settori denominati di destra, centrale, di sinista e sud (escluso dall intervento), che comprendono ognuno 5/6 uffici così da ridurre i disagi provocati dall eventuale intervento delle protezioni automatiche di linea, o dalla messa fuori tensione degli impianti, necessaria durante interventi di manutenzione. Ogni postazione di lavoro verrà dotata di un pozzetto incassato a pavimento, con coperchio a filo rivestito con la stesso materiale di finitura che lo circonda, così da minimizzarne l impatto visivo. Ogni pozzetto sarà equipaggiato con 2 prese di corrente inserite nel circuito normale, 2 prese inserite nel circuito privilegiato oltre alle prese dati del cablaggio strutturato. Impianto di illuminazione Ogni ufficio verrà dotato di corpi illuminanti lineari sospesi al soffitto, con emissione della luce indiretta (verso il soffitto) e diretta, con ottica adatta all uso in ambienti dotati di videoterminali LCD. Ogni corpo illuminante sarà equipaggiato con reattore elettronico a ridottissime perdite, in grado di regolare l intensità luminosa emessa attraverso il protocollo Dali. L illuminazione artificiale così realizzata, verrà comandata da un sensore ambiente in grado di regolare l emissione luminosa in relazione al contributo della luce solare entrante dalle finestre, provvederà inoltre, se opportunamente programmato, ad accendere e spegnere l illuminazione dell ambiente quando sarà rilevata la presenza o meno di persone all interno dell ambiente stesso. Gli occupanti del locale avranno comunque sempre la possibilità, attraverso un pulsante a parete, di accendere-spegnereregolare l illuminazione dell ufficio. Questo sistema, indipendente per ogni piano, sarà poi supervisionato attraverso un computer inserito in rete, in qualsiasi posizione scelta dal committente, in grado di controllare lo stato di ogni ambiente ed interagire con l illuminazione in termini di intensità, modalità od orario di funzionamento. Nei corridoi e sulle scale verranno viceversa utilizzati corpi illuminanti non regolabili ma pur sempre dotati di reattori elettronici a bassissime perdite, l accensione e lo spegnimento sarà sempre 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 2 di 24 10/02/2011
4 asservita a comandi locali centralizzati o al sistema di supervisione. Nei servizi igienici, invece, il controllo avverrà mediante rivelatori di presenza locali. A completamento dell impianto di illuminazione normale, ogni ambiente dell edificio verrà equipaggiato con corpi illuminanti inseriti sul circuito luce di sicurezza alimentato da gruppi soccorritori centralizzati, così da minimizzare i costi di gestione e manutenzione soprattutto delle batterie. L illuminazione di sicurezza lungo le vie di fuga (corridoi e scale) sarà permanente, ovvero sostitutiva dell illuminazione normale mentre, negli uffici, si attiverà solo per mancanza dell alimentazione di rete, anche per guasto locale. Caratteristiche tecniche impianti elettrici Le caratteristiche tecniche degli impianti elettrici nell edificio, tutti alimentati in bassa tensione, sono di seguito descritte: - Alimentazione /230V - 50Hz Corrente di cortocircuito presunta sul Quadro Contatori 22 ka (400V) - Corrente di cortocircuito presunta sul Quadro Generale 6 ka (400V) - Sistema di distribuzione TT Gli impianti elettrici del Palazzo della Provincia, saranno costruiti secondo le norme di buona tecnica e, in particolare, rispetteranno: - Norme per gli impianti elettrici utilizzatori, NORME CEI 64-8 sesta edizione. - Norme sugli impianti di protezione contro i fulmini emesse dal CT 81 del CEI. - Legge n. 186 del (disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici); - D.M. 37/2008 (Norme per la sicurezza degli impianti); - D. Lgs. 81/2008 circa la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro; - Le disposizioni UNI o UNEL per quanto riguarda i materiali già unificati; - Le prescrizioni del D.M. n. 236 del , inerenti al superamento delle barriere architettoniche; 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 3 di 24 10/02/2011
5 - Le disposizioni dell Ispettorato del Lavoro; - Le disposizioni del locale Comando Vigili del Fuoco - Le disposizioni Azienda per i Servizi Sanitari. L assuntore avrà l obbligo di applicare le migliori pratiche della tecnica costruttiva per realizzare gli impianti a regola d arte. Tutti i materiali impiegati nell esecuzione degli impianti saranno adatti all ambiente in cui dovranno essere installati e avranno caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all umidità alle quali potranno essere esposti durante l esercizio; inoltre saranno rispondenti alle Norme CEI, alle Tabelle CEI-UNEL e provvisti di marchio CE. - Protezione contro le sovracorrenti ed i cortocircuiti La protezione delle linee contro il sovraccarico ed il cortocircuito sarà effettuata mediante l uso di interruttori automatici magnetotermici a taratura fissa installati nel rispettivo quadro; si realizzerà il coordinamento tra la conduttura ed il dispositivo di protezione in modo che sia soddisfatta la seguente relazione: Ib < In < Iz ed ancora If < 1,45 Iz dove: Ib = corrente d impiego In = corrente nominale dell apparecchiatura di protezione Iz = portata massima permanente del conduttore If = corrente convenzionale di intervento in 1 ora - Protezione contro i contatti diretti La protezione adottata contro i contatti diretti sarà costituita dalla protezione delle parti attive poste entro contenitori in grado di assicurare un grado di protezione almeno IP XXB in tutte le direzioni. - Protezione contro i contatti indiretti L impianto elettrico in oggetto sarà gestito con il sistema TT; saranno pertanto applicabili solo le protezioni mediante il doppio isolamento, separazione elettrica, bassissima tensione di sicurezza, o mediante l apertura degli interruttori automatici differenziali. 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 4 di 24 10/02/2011
6 Nel nostro caso, nel tratto iniziale dell impianto, ovvero fra il contatore di energia ed il primo interruttore si adotterà la protezione mediante doppio isolamento, nella restante parte degli impianti, la protezione verrà assicurata dagli interruttori differenziali che, coordinati con l impianto di terra, soddisferanno la seguente relazione: Ra x Idn 50 indicando con Ra la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse espressa in ohm e con Idn la più elevata fra le correnti nominali differenziali degli interruttori differenziali installati, espressa in ampere. - Impianto di terra ed equipotenzialità Per la protezione dai contatti indiretti, sarà realizzato un impianto di terra formato da un dispersore a piastra, interrato a ridosso della derivazione della linea principale verso l interno dell edificio. A tale piastra verranno collegati i ferri d armatura delle fondazioni locali, quali dispersori di fatto utili a ridurre la resistenza dell impianto di terra e, se rintracciato localmente, il conduttore dell impianto di terra esistente. Il dispersore, tramite il conduttore di terra, sarà collegato ad una barra di equipotenzialità prevista nel Quadro Generale. Dal collettore, si deriveranno i conduttori di equipotenzialità principali e/o i conduttori di protezione di ogni settore dell impianto interno. Ciascuna tubazione metallica entrante nell edificio (acqua, riscaldamento, ecc.) sarà collegata al collettore principale di terra mediante conduttori in rame, aventi sezione non inferiore a metà del conduttore di protezione di sezione più elevata dell impianto, con un minimo di 6 mm 2. - Protezione contro i fulmini L edificio per effetto della sua posizione e della destinazione d uso considerata risulta autoprotetto, come si deduce anche dalla specifica relazione tecnica allegata. Un sistema di limitatori di sovratensione, sui quadri elettrici, garantirà comunque la protezione dalle possibili sovratensioni indotte provenienti dalle linee entranti nell edificio dall esterno. - Quadri elettrici I quadri elettrici saranno del tipo modulare per montaggio a pavimento, con grado di protezione minimo IP40, adatti a contenere interruttori modulari. Gli interruttori di protezione installati saranno provvisti di comando manuale che consenta di interrompere simultaneamente la continuità metallica di tutti i conduttori compreso il neutro; recheranno chiara, l indicazione delle posizioni 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 5 di 24 10/02/2011
7 aperto-chiuso e saranno del tipo automatico munito di relè elettromagnetico e/o differenziale. Tutti i dispositivi adottati, saranno in grado di interrompere la massima corrente di un corto circuito che potrà verificarsi nel punto in cui verranno installati. - Canalizzazioni Le canalizzazioni utilizzate saranno costituite da: - canali metallici zincati e forati per la distribuzione dorsale di montante e lungo i corridoi; - tubazioni pieghevoli in PVC resistente allo schiacciamento, con doppia parete, per la posa interrata all esterno; - tubazioni pieghevoli o rigide in PVC per le derivazioni locali di tutti i punti luce e di forza motrice dell edificio. La dimensione delle canalizzazioni a sezione rettangolare o quadrata (canali o passerelle), sarà tale che il riempimento massimo previsto non superi il 50% della loro sezione. Il diametro interno dei tubi, sarà pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi che saranno destinati a contenere. I tubi, non destinati ad essere annegati in strutture incombustibili, saranno in materiale autoestinguente. I cavi posati in tubi o condotti, saranno sempre sfilabili e reinfilabili; quelli posati in canali o su passerella dovranno poter essere sempre rimossi o sostituiti dovendo garantire, ai vani che li contengono, continua e certa ispezionabilità. I canali, i tubi protettivi e le scatole di derivazione destinati a ricevere cavi appartenenti a sistemi diversi (linee a correnti forti, linee a correnti deboli) saranno indipendenti. - Condutture elettriche Le condutture elettriche saranno eseguite, per le dorsali principali, in canale o passerella, con conduttori flessibili isolati in gomma e guaina esterna termoplastica speciale del tipo FG7(O)M1 non propaganti l incendio e a ridotta emissione di fumi, gas tossici e assenza di gas corrosivi, a norme CEI e III, tensione nominale U0/U 0,6/1kV. Per le derivazioni, entro tubazioni, con conduttori flessibili isolati in PVC del tipo N07V-K non propaganti l incendio a norme CEI II, tensione nominale U0/U 450/750V. Le sezioni minime adottate saranno: 4,0 mm 2 per dorsali F.M. 1,5 mm 2 per derivazioni F.M. 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 6 di 24 10/02/2011
8 2,5 mm 2 per dorsali luce 1,5 mm 2 per derivazioni luce e circuiti ausiliari In generale, la caduta di tensione misurata in qualsiasi punto dell impianto utilizzatore e con relativo carico di progetto, non sarà superiore al 6% rispetto alla tensione nominale di consegna. Per tutte le parti di impianto comprese tra due interruttori automatici successivi, o poste a valle dell ultimo interruttore automatico, la resistenza d isolamento verso terra e fra i conduttori appartenenti a fasi o polarità diverse non sarà inferiore a: a) Ω per sistemi a tensione superiore a 50 V; b) Ω per sistemi a tensione inferiore o uguale a 50 V. Inoltre, se i conduttori di alimentazione dei circuiti SELV non saranno separati dai circuiti a tensione superiore, gli stessi verranno isolati per la massima tensione presente nella conduttura; le parti attive di questi circuiti non saranno collegate a terra. - Frutti di comando I frutti di comando quali interruttori, deviatori, pulsanti, e le prese di corrente saranno di tipo modulare serie civile. Le scatole porta frutto saranno adatte ad accogliere un minimo di 3 moduli. Le altezze delle scatole a parete riferite al centro delle stesse, in osservanza all eliminazione delle barriere architettoniche, saranno, le seguenti: tra 400 e 1100 mm per le prese di corrente; tra 800 e 1200 mm per interruttori, pulsanti, ecc. Fanno eccezione le prese di corrente inserite in pozzetti a pavimento che si prevede vengano installati in tutti gli ambienti dove non sussiste la necessita di pulizia mediante stesura di acqua. Le prese saranno del tipo Schuko, con terra centrale e laterale o bipasso 10/16A+T, tutte con grado di protezione IP4X. 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 7 di 24 10/02/2011
9 IMPIANTI ELETTRICI A CORRENTI DEBOLI Gli impianti di cui al presente capitolo saranno costruiti secondo le norme di buona tecnica costruttiva e, in particolare, rispetteranno: - Norme UNI 9795/2010 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio - Norme CEI emesse dal Comitato Tecnico 79 - Sistemi di rilevamento e segnalazione per incendio, intrusione, furto, sabotaggio e aggressione - Norme CEI emesse dal Comitato Tecnico Interconnessione di apparecchiature di telecomunicazione - Norme CEI emesse dal Comitato Tecnico Sistemi e apparecchiature audio, video e multimediali. - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, D.P.R. n. 547 del e successivi aggiornamenti; - Legge n. 186 del (disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici); - D.M. 37/2008 (Norme per la sicurezza degli impianti); - D. Lgs. 81/2008 circa la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro; - Decreto Ministeriale 18 settembre 2002 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private) - Le disposizioni UNI o UNEL per quanto riguarda i materiali già unificati; - Le disposizioni dell Ispettorato del Lavoro; - Le disposizioni del locale Comando Vigili del Fuoco - Le disposizioni Azienda per i Servizi Sanitari. - Le disposizioni della Società Telefonica. Rivelazione Incendi Ogni vano e il controsoffitto dei corridoi saranno controllati da rivelatori ottici di fumo. Idonei pulsanti di allarme manuale a frattura di vetro, dislocati lungo le vie di fuga e comunque, in 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 8 di 24 10/02/2011
10 corrispondenza delle porte di uscita da ogni piano o zona, costituiranno il sistema manuale di attivazione degli allarmi. Le segnalazioni verranno affidate a pannelli ottico-acustici opportunamente distribuiti all interno dell edificio. La centrale di rivelazione incendi sarà in grado di controllare fino a quattro circuiti chiusi a loop sui quali verranno inseriti i diversi punti di rivelazione, in questo lotto verranno impiegati tre circuiti lasciando il quarto a disposizione per la parte Sud del fabbricato, la casa Cotar e il corpo garage/centrale Termica. La centrale sarà in grado di individuare puntualmente il rivelatore o il pulsante in allarme o guasto, saranno altresì disponibili informazioni circa lo stato di sporcizia dei rivelatori per effettuare, all occorrenza, mirati interventi di manutenzione. Le segnalazioni di allarme, oltrechè localmente, saranno veicolate attraverso combinatore telefonico su rete GSM con indicazioni vocali di allarme destinate ai numeri programmati quali, per esempio, un servizio di pronto intervento interno od esterno. A corredo dell impianto verrà poi installato, sul computer di supervisione dell impianto di illuminazione, un programma per la visualizzazione grafica dell impianto di rivelazione incendi con l evidenziazione dei rivelatori/pulsanti in allarme o guasto. Tutti i collegamenti elettrici verranno eseguiti sfruttando la predisposizioni di tubazioni che, in sede di costruzione, verranno realizzate assieme a tutte quelle degli altri impianti; i conduttori di segnale saranno del tipo non propagante l incendio a ridotta emissione di fumi, gas tossici e corrosivi e saranno anche resistenti al fuoco per almeno 30 minuti. Impianto telefonico e trasmissione dati Ogni pozzetto a pavimento negli uffici (3 prese), ogni locale tecnico (2 prese) e nel controsoffitto lungo i corridoi (3 prese distribuite per l installazione di una rete wireless), sarà dotato di collegamenti per fonia telefonica e/o dati cablate secondo gli standard in categoria 6 UTP. Il cablaggio strutturato così predisposto sarà attestato nel rispettivo Rack di piano dove potranno trovare posto anche gli apparati attivi di rete, forniti e posati a cura del committente, e l attestazione dei collegamenti verso i centri stella dati e telefonico del Palazzo, oltreché le linee di cablaggio già attualmente al servizio della parte sud dell edificio. Il collegamento dal centro stella ai quadri di piano sarà realizzato con Fibra ottica multimodale e cavo in rame cat6 UTP di back-up per la trasmissione dei segnali dati, con cavo in rame multicoppia per la trasmissione dei segnali telefonici. Tutti i collegamenti elettrici verranno eseguiti sfruttando la predisposizioni di tubazioni che, in sede di costruzione, verranno realizzate assieme a tutte quelle degli altri impianti; i conduttori di segnale saranno del tipo non propagante l incendio a ridotta emissione di fumi, gas tossici e corrosivi. 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 9 di 24 10/02/2011
11 Distribuzione segnale Televisivo Si prevede l installazione, sulla copertura, di un parco antenne per ricevere i segnali RAI e quelli delle principali televisioni private, oltre ad una parabola per ricevere il segnale dai satelliti Eutelsat e Astra. La distribuzione video, realizzata in speciale cavo coassiale a basse perdite, collegherà la centrale di testa con le prese distribuite negli uffici di presidenza e nell'atrio al piano terra. Verranno inoltre installate 5 prese dati in corrispondenza della centrale di testa per l'eventuale futura distribuzione del segnale video attraverso la rete di cablaggio strutturato tramite l'impiego di apposite apparecchiature. Tutti i collegamenti elettrici verranno eseguiti sfruttando la predisposizioni di tubazioni che, in sede di costruzione, verranno realizzate assieme a tutte quelle degli altri impianti; i conduttori di segnale saranno del tipo non propagante l incendio a ridotta emissione di fumi, gas tossici e corrosivi. Rivelazione Antintrusione e TVCC Per tale impianto si prevede la sola predisposizione delle tubazioni vuote per collegare la postazione ipotizzata per la centrale degli impianti di rivelazione antintrusione con i punti dove installare rivelatori volumetrici di presenza, contatti di allarme per la segnalazione dell apertura delle porte di ingresso o telecamere. Completeranno l impianto, la predisposizione delle tubazioni per collegare le tastiere di gestione e le sirene interne di allarme. 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 10 di 24 10/02/2011
12 RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista: Ragione sociale: ETA Progetti Studio Professionisti Associati per. ind. Alessandro Magrini Indirizzo: Via Vicort 23 Città: Torreano di Martignacco CAP: Provincia: UD Committente: Committente: Provincia di Gorizia Descrizione struttura: Palazzo Provincia di Gorizia Indirizzo: Corso Italia 55 Comune: GORIZIA Provincia: GO 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 11 di 24 10/02/2011
13 SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra. 4.2 Dati relativi alla struttura. 4.3 Dati relativi alle linee esterne. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R 1 di perdita di vite umane Calcolo del rischio R Analisi del rischio R 1 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 7.1 Analisi della convenienza economica 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10. ALLEGATI Disegno della struttura Grafico area di raccolta A d Grafico area di raccolta A m 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 12 di 24 10/02/2011
14 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene : - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - CEI 81-10/1 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/2 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/3 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/4 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico." Maggio INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A della Norma CEI EN , le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di GORIZIA in cui è ubicata la struttura vale : N t = 4,0 fulmini/km² anno 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 13 di 24 10/02/2011
15 4.2 Dati relativi alla struttura La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura). La destinazione d'uso prevalente della struttura è: ufficio In relazione anche alla sua destinazione d uso, la struttura può essere soggetta a : - perdita di vite umane - perdita economica In accordo con la Norma CEI EN per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato : - rischio R1; Per valutare la convenienza economica ad adottare le misure di protezione, è necessario calcolare il rischio R Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: Elettrica - Linea di segnale: Telefonica Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: Struttura Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle Zone. 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN , art.a.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Ad). 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 14 di 24 10/02/2011
16 L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN , art.a.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Am). Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella Norma CEI EN , art.a.4. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all anno (N) sono riportati nell'appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: Struttura RB: 3,66E-07 RU(Elettrico): 4,67E-09 RV(Elettrico): 4,67E-08 RU(Telefonico): 4,27E-08 RV(Telefonico): 4,27E-07 RU(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00+E00 RV(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00+E00 RW(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00+E00 RZ(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00+E00 Totale: 8,87E-07 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 8,87E Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 8,87E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Poiché il rischio complessivo R1 = 8,87E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05, non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. Si è comunque ritenuto opportuno adottare le misure di protezione seguenti: - Sulla Linea L1 - Elettrica: - SPD arrivo linea - livello: II L adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio. I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati. 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 15 di 24 10/02/2011
17 Zona Z1: Struttura Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (Elettrico) = 1,00E+00 Pc (Telefonico) = 1,00E+00 Pc (Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)) = 1,00E+00 Pc = 1,00E+00 Pm (Elettrico) = 9,20E-01 Pm (Telefonico) = 9,20E-01 Pm (Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)) = 9,20E-01 Pm = 9,99E-01 Pu (Elettrico) = 2,00E-02 Pv (Elettrico) = 2,00E-02 Pw (Elettrico) = 1,00E+00 Pz (Elettrico) = 1,00E+00 Pu (Telefonico) = 1,00E+00 Pv (Telefonico) = 1,00E+00 Pw (Telefonico) = 1,00E+00 Pz (Telefonico) = 1,50E-01 ra = 0,0001 rp = 0,2 rf = 0,01 h = 5 Rischio R1: perdita di vite umane I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati. Z1: Struttura RB: 3,66E-07 RU(Elettrico): 9,34E-11 RV(Elettrico): 9,34E-10 RU(Telefonico): 4,27E-08 RV(Telefonico): 4,27E-07 RU(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 RV(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 RW(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 RZ(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 Totale: 8,37E-07 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 8,37E Analisi della convenienza economica L analisi della convenienza economica della protezione è stata condotta come indicato dalla Norma CEI EN calcolando il risparmio annuo, in termini di perdite economiche, che ogni soluzione permette di ottenere, al fine di individuare la più conveniente. I valori economici relativi alla struttura sono indicati di seguito: - Z1 - Struttura 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 16 di 24 10/02/2011
18 Struttura (CB): ,00 Valore aggiunto della struttura (CC): ,00 Valore apparecchiature - impianto Elettrico (CS): ,00 Valore apparecchiature - impianto Telefonico (CS): ,00 Valore apparecchiature - impianto Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato) (CS): ,00 Il costo delle misure di protezione è di seguito indicato. Costo delle misure di protezione globali (SPD arrivo linea): 600,00 I valori assunti per il tasso di interesse, ammortamento e manutenzione delle misure di protezione è di seguito indicato: - Interesse: 5 % - Ammortamento: 20 anni - Manutenzione: 2 % Il valore delle componenti del rischio R4 per la struttura non protetta è di seguito indicato: Z1: Struttura RB: 1,46E-05 RC(Elettrico): 3,66E-04 RM(Elettrico): 8,61E-03 RV(Elettrico): 1,87E-06 RW(Elettrico): 4,67E-05 RZ(Elettrico): 2,89E-04 RC(Telefonico): 3,66E-04 RM(Telefonico): 8,61E-03 RV(Telefonico): 1,71E-05 RW(Telefonico): 4,27E-04 RZ(Telefonico): 2,71E-04 RC(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 3,66E-04 RM(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 8,61E-03 RV(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 RW(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 RZ(Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)): 0,00E+00 Il valore delle perdite residue CRL è stato calcolato in conformità all appendice G della Norma CEI EN sulla base dei nuovi valori che la componenti del rischio R4 assumono una volta adottate le misure di protezione previste nelle soluzioni individuate. Il valore delle perdite CL per la struttura non protetta e quello delle perdite residue CRL per la struttura protetta secondo le varie soluzioni individuate è di seguito indicato. Zona Z1 - Struttura Perdite senza protezioni: 5.977,89 Perdite con protezioni: 5.956,66 Costo delle misure di protezione: 0,00 Risparmio: 21, _AM_GO_PE_RELELT Pagina 17 di 24 10/02/2011
19 Costo LPS e SPD ad arrivo linea: 72,00 Totale perdite senza protezioni: 5.977,89 Totale perdite con protezioni: 5.956,66 Totale costo delle misure di protezione: 72,00 Totale risparmio: -50,77 8. CONCLUSIONI A seguito dell'adozione delle misure di protezione (che devono essere correttamente dimensionate) vale quanto segue. Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. Data 10/05/2010 Timbro e firma 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 18 di 24 10/02/2011
20 9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: vedi disegno Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 4 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: Elettrica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l intero percorso. Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) Lc = 150 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore Coefficiente ambientale (Ce): urbano (10 < h <= 20 m) Caratteristiche della linea: Telefonica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l intero percorso. Tipo di linea: segnale - interrata Lunghezza (m) Lc = 1000 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore Coefficiente ambientale (Ce): urbano (10 < h <= 20 m) Schermo collegato alla stessa terra delle apparecchiature alimentate: 5 < R <= 20 ohm/km APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: Struttura Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ghiaia (ru = 0,0001) Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01) Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5) Protezioni antincendio: automatiche (rp = 0,2) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna Impianto interno: Elettrico Alimentato dalla linea Elettrica Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1) Impianto interno: Telefonico Alimentato dalla linea Telefonica Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 19 di 24 10/02/2011
21 Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1) Impianto interno: Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato) Non alimentato da alcuna linea Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1) Valori medi delle perdite per la zona: Struttura Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 0,01 Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 0,001 Perdita per danno fisico (relativa a R4) Lf = 0,2 Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) Lo = 0,01 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura Rischio 1: Rb Ru Rv Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 1,83E-02 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,43E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 3,66E-02 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 9,35E-01 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee: Elettrica Al = 0, km² Ai = 0, km² Telefonica Al = 0, km² Ai = 0, km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee: Elettrica Nl = 0, Ni = 0, Telefonica Nl = 0, Ni = 0, _AM_GO_PE_RELELT Pagina 20 di 24 10/02/2011
22 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: Struttura Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (Elettrico) = 1,00E+00 Pc (Telefonico) = 1,00E+00 Pc (Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)) = 1,00E+00 Pc = 1,00E+00 Pm (Elettrico) = 9,20E-01 Pm (Telefonico) = 9,20E-01 Pm (Segnali (TV, Riv incendi, Cablaggio strutturato)) = 9,20E-01 Pm = 9,99E-01 Pu (Elettrico) = 1,00E+00 Pv (Elettrico) = 1,00E+00 Pw (Elettrico) = 1,00E+00 Pz (Elettrico) = 1,00E+00 Pu (Telefonico) = 1,00E+00 Pv (Telefonico) = 1,00E+00 Pw (Telefonico) = 1,00E+00 Pz (Telefonico) = 1,50E _AM_GO_PE_RELELT Pagina 21 di 24 10/02/2011
23 Allegato - Disegno della struttura Committente: Provincia di Gorizia Descrizione struttura: Palazzo Provincia di Gorizia Indirizzo: Corso Italia 55 Comune: GORIZIA Provincia: GO 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 22 di 24 10/02/2011
24 Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta Ad Area di raccolta Ad (km²) = 1,83E-02 Committente: Provincia di Gorizia Descrizione struttura: Palazzo Provincia di Gorizia Indirizzo: Corso Italia 55 Comune: GORIZIA Provincia: GO 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 23 di 24 10/02/2011
25 Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta Am Area di raccolta Am (km²) = 2,43E-01 Committente: Provincia di Gorizia Descrizione struttura: Palazzo Provincia di Gorizia Indirizzo: Corso Italia 55 Comune: GORIZIA Provincia: GO 0474_AM_GO_PE_RELELT Pagina 24 di 24 10/02/2011
RELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione. Committente:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Committente: Committente: Comune di Orbassano Descrizione struttura: Comune di Orbassano Indirizzo:
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione. Dati del progettista / installatore:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Committente: Committente: COMUNE DI POGGIO A CAIANO Descrizione
DettagliServizi Integrati di Ingegneria e Architettura
Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: CMA S.r.l. Indirizzo: Viale Gramsci, 24 Città: Firenze CAP: 50132 Provincia: FI Partita Iva: 04798620482 Codice Fiscale: 04798620482 Committente: Committente:
DettagliPROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE ED ADEGUAMENTO DELLA MASSERIA IN C/DA TORRE ALLEGRA A CENTRO POLIFUNZIONALE DELLA R.N.O OASI DEL SIMETO.
Indice 1. PREMESSA... 2 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 2 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE... 2 4. DATI INIZIALI... 3 4.1 Densità annua di fulmini a terra... 3 4.2 Dati relativi alla
Dettagli4. DATI INIZIALI 4 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI Analisi del rischio R Analisi del rischio R CONCLUSIONI 7 9.
1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 3 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 3 4. DATI INIZIALI 4 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4 4.2 Dati relativi alla struttura
DettagliSOMMARIO. Pagina 1 di 13
SOMMARIO 1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO... 2 2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 2 3 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE... 2 4 DATI INIZIALI... 3 4.1 Densità annua di fulmini a terra... 3 4.2 Dati
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione. Committente:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Committente: Committente: COMUNE DI ROGENO Descrizione struttura: SCUOLA PRIMARIA Indirizzo: Via
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Committente: Committente: Amministrazione Comunale di Selargius Descrizione struttura: IMPIANTO
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: Studio associato di Ingegneria NORDEST Indirizzo:
DettagliE04 RELAZIONE DI VERIFICA SCARICHE ATMOSFERICHE
E04 RELAZIONE DI VERIFICA SCARICHE ATMOSFERICHE RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione SOMMARIO CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE
DettagliSOMMARIO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura
DettagliPROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE SCARICHE ATMOSFERICHE
COMUNE DI LENOLA (PROVINCIA DI LATINA) AREA TECNICA - URBANISTICA - SERVIZIO LL. PP. PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER L'INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI SICUREZZA E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO
DettagliSOMMARIO 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura
DettagliDott.Ing. UBERTO FORGIA Via Martiri della Libertà n. 127 SAN MAURO T.SE (TO) 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 1 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 1
SOMMARIO pag. 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 1 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 1 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 2 4. DATI INIZIALI 2 4.1 Densità annua di fulmini a terra 2 4.2 Dati relativi
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione NORMA CEI 81-10/1/2/3/4 (EN 62305/ )
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini NORMA CEI 81-10/1/2/3/4 (EN 62305/1-2-3-4) Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE
DettagliR VRF. COMUNE DI ARZACHENA Provincia di Olbia Tempio. Realizzazione della Nuova Caserma dei Carabinieri
REPV BBLICA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l Abruzzo e la Sardegna Sede Coordinata di Cagliari ITA LI ANA COMUNE DI ARZACHENA
Dettagli3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura
DettagliINVASO LENTINI. "Casa di Guardia" RELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione "Casa di Guardia" INVASO LENTINI Descrizione struttura: casa di guardia diga Lentini Comune: Lentini
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione. Dati del progettista / installatore:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: Studio tecnico Cesana Per. Ind. Marco Indirizzo:
DettagliSOMMARIO 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura
Dettagli5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
Committente: Committente: Fondazione "Clinical Industrial Research Park" Descrizione struttura: INCUBATORE IMPRESE DI BIOTECNOLOGIE Indirizzo: ex scalo ferrioviario Vallino - Torino Comune: TORINO Provincia:
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione. Dati del progettista / installatore:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Indirizzo: VIA TORRECAMPAGNA
DettagliSOMMARIO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura
DettagliRELAZIO E TEC ICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione
RELAZIO E TEC ICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del Progettista: Dott.Ing.Verlingieri Ivan Via apoli n.191 82100 Benevento Committente: Committente:
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione. Dati del progettista / installatore:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: EPI s.r.l. Indirizzo: Via di Tegulaia, 3/C
DettagliRELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Committente: PROVINCIA DI MODENA Descrizione struttura: Meucci di Carpi - Ampliamento 2015 Indirizzo:
DettagliCONTENUTO DEL DOCUMENTO
INDICE 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO... 2 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 2 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE... 3 4. DATI INIZIALI... 3 DENSITA ANNUA DI FULMINI A TERRA... 3 DATI RELATIVI
DettagliRelazione di verifica protezione contro il rischio di fulminazione CEI Sommario
Sommario 1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO... 3 2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 3 3 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE... 3 4 PALAZZINA UFFICI... 4 4.1 Densità annua di fulmini a terra... 4 4.2 Dati
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: STUDIO DAL CASON Indirizzo: VIA SAN ROCCO
DettagliINDICE ART 1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO... 3 ART 2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 3 ART 3 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE...
1 INDICE ART 1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO... 3 ART 2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 3 ART 3 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE... 3 ART 4 DATI INIZIALI... 4 4.1 Densità annua di fulmini a terra...
DettagliCoordinate in formato decimale (WGS84)
Coordinate in formato decimale (WGS84) Indirizzo: Viale Pacem in Terris, 36, 24039 Sotto il Monte Giovanni XXIII BG, Italia Latitudine: 45.706877 Longitudine: 9.499079 TNE srl - Strada dei Ronchi, 29-10133
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FULMINE. Cliente Soc. IPER ORIO S.p.A. STAZIONE DI SERVIZIO CARBURANTI Via Portico Orio al Serio (BG)
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FULMINE Cliente Soc. IPER ORIO S.p.A. STAZIONE DI SERVIZIO CARBURANTI Via Portico Orio al Serio (BG) Committente PROTEKNO S.r.l. Via Pavia n.10 MUGGIO (MB) Milano, 19 giugno
DettagliRELAZIONE TECNICA SCARICHE ATMOSFERICHE
RELAZIONE TECNICA SCARICHE ATMOSFERICHE Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Committente: Committente: Dolce&Gabbana srl Descrizione struttura: Capannone
DettagliEngineering 2K S.p.A.
PROGETTO: NUOVO INSEDIAMENTO LOGISTICO IN Comune di CASTEL SAN GIOVANNI Provincia di PIACENZA 12 11 10 09 08 07 06 05 04 03 02 01 00 REV - - - 30-08-16 EMISSIONE PER DM 37.08 - - - DATA OGGETTO REVISIONE
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione SOMMARIO
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista 1 installatore: Ragione sociale: GABAGLIO VENANZIO Indirizzo: VIA S.MARTIN0,3
DettagliSOMMARIO 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura
DettagliRELAZIONE TECNICA. Verifica della Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio
RELAZIONE TECNICA Verifica della Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio Dati del Progettista : Ragione sociale: BOGANI PER. IND. GIUSEPPE Indirizzo: VIA GORIZIA, 3 Città: LIMBIATE CAP: 20812
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio Dati del progettista Ragione Sociale: WELL TECH SRL Indirizzo: ZONA INDUSTRIALE Città: AGRIGENTO Cap: 92100 Provincia: AG Committente
DettagliFunzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 24/06/2015 Pag. 1 di 15
DettagliSANTE ZENNARO EDIFICIO "P" - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Via Pirandello 12 - Imola
Z:\04-Area sviluppo-progettazione\progetti\elenco\14_043_sto_palazzo Calderini_riordino locali\0 - Beni culturali\logo BC_BMP.bmp Z:\04-Area sviluppo-progettazione\progetti\elenco\14_043_sto_palazzo Calderini_riordino
DettagliMEROTTO FIORI SRL Via Borgo Furo, Sernaglia della Battaglia - TV
0 0 1 8 5 - R O M A - ( R M ) - I t a l y V i a l e C a s t r o P r e t o r i o, 1 2 4 3 1 0 2 0 - V I L L O R B A ( T V ) - I t a l y - V i a R o m a, 2 2 0 / A 2 0 1 2 1 - M I L A N O - ( M I ) - I t
DettagliPROGRAMMA REGIONALE LEGGE 457/78 7 Biennio Ex Programma di intervento n
Tav: Revisione: AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI TORINO Corso Dante, 14-10134 Torino P. I.V.A.: 00499000016 C0327002 1 Internet: http:// www.atc.torino.it E-mail: costruzioni@atc.torino.it
DettagliE.R.S.U! COMUNE DI SASSARI
E.R.S.U! COMUNE DI SASSARI REGIONE SARDEGNA progetto RECUPERO FUNZIONALE ED ARCHITETTONICO DEGLI IMMOBILI DELLA EX FONDAZIONE! BRIGATA SASSARI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA CASA DELLO STUDENTE
DettagliRELAZIO E TEC ICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio
RELAZIO E TEC ICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio 1 1. COTEUTO DEL DOCUMETO Questo documento contiene la valutazione del rischio dovuto al fulmine elaborata considerando le linee-guida
DettagliCalcolo probabilità di fulminazione
AMBITO Progetto di trasformazione in variante al P.R.G. di ex convento Suore cappuccine di Madre Rubatto, sito in Piazza S.Bernardo a Sanremo Proponente: Società GEORGIA s.r.l. Acqui Terme (AL) C/O Legale
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione. Dati del progettista / installatore:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: COMUNE DI FIRENZE Indirizzo: VIA GIOTTO, 4
DettagliPALAZZINA TELERISCALDAMENTO IMPIANTO TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI
-o- RELAZIONE TECNICA relativa alla PROTEZIONE CONTRO I FULMINI di struttura adibita a Attività industriale. PALAZZINA TELERISCALDAMENTO IMPIANTO TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI Valutazione del rischio
DettagliIMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 12 ALLOGGI E 12 BOX VIA GORIZIA - LECCO (LC) -
Via Capolino, 29-23900 LECCO (LC) TEL. 0341/255032 FAX 0341/255591 Reg.Impr. LC-1997-12062 - P.IVA 02296990134 Lecco, 3 luglio 2009 ALER Azienda Lombarda Per L Edilizia Residenziale Via Caduti Lecchesi
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: Studio Frasnelli Indirizzo: via L. Negrelli
DettagliCittà di Nardò. Provincia di Lecce
Città di Nardò Provincia di Lecce Progetto di un plesso scolastico da realizzare in via Marzano destinato a scuola dell'infanzia e scuola primaria, in sostituzione dell'edificio esistente IMPORTO PROGETTO
DettagliTutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.
PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione degli impianti elettrici a servizio di una sala polifunzionale denominata ex lavatoio e di un locale destinato ad attività socio-ricreative,
DettagliL impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.
PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto
DettagliCOMUNE DI BOLOGNA Settore Edilizia Pubblica e Manutenzione
COMUNE DI BOLOGNA Settore Edilizia Pubblica e Manutenzione Oggetto Intervento: SCUOLA ELEMENTARE ALDO MORO SITA NEL QUARTIERE BORGO PANIGALE IN VIA SANTORRE DI SANTAROSA N.2 Codice intervento 4201 Descrizione
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione. Committente:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Committente: Committente: COMUNE DI ROGENO Descrizione struttura: CAMPUS SCOLASTICO Comune: ROGENO
DettagliProtezione contro i fulmini
Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista: Dott. Ing. Vittorio BARDAZZI Via F. Moggi 26/1, 59100 Prato (PO) Committente: COMUNE DI PRATO
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione. Dati del progettista / installatore:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: ing Luigi Gamberi Indirizzo: Viale Pecori Giraldi
DettagliGOSTOLI PIERPAOLO Ristrutturazione e riattivazione opere idrauliche del Mulino Vecchio Verifica protezione scariche atmosferiche INDICE
INDICE 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO... 2 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 2 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE... 2 4. DATI INIZIALI... 2 4.1 Densità annua di fulmini a terra... 2 4.2 Dati
DettagliSOMMARIO 1. VERIFICA SCARICHE ATMOSFERICHE 3 2. TABELLE DI PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI E I CORTO CIRCUITI 9 3. ELENCO CARICHI ELETTRICI 10
E10024 902-00-X DCE-DOC CALCOLO 1 di 15 SOMMARIO 1. VERIFICA SCARICHE ATMOSFERICHE 3 2. TABELLE DI PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI E I CORTO CIRCUITI 9 3. ELENCO CARICHI ELETTRICI 10 4. VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE
DettagliPROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE Protezione contro i fulmini - Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questa sezione del documento contiene: -
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista: Arch. Paolo Santoro Committente: Autorità Portuale di Salerno Committente:
DettagliStudio Associato Delta V di M. Ceccarelli e S. Verdi
Studio Associato Delta V di M. Ceccarelli e S. Verdi Via Niccolò Tribolo, 12-50142 Firenze Tel: +39 055 714166 Fax: +39 055 0988001 - E-mail: studiodeltav@studiodeltav.it P019 RELAZIONE TECNICA Protezione
DettagliGli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue
Pagina 1 di 5 PREMESSA Il presente progetto prevede la realizzazione di un Centro Comunale per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani ed Assimilati (cd CCR). La struttura in oggetto sarà ubicata nel
DettagliMANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLA PALESTRA DELL ISTITUTO SUPERIORE M. BUONARROTI SEDE STACCATA
Settembre 2013 Pagina 1 di 12 RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Dati del progettista: Ragione sociale: EXE Srl Indirizzo: Via Curie,
DettagliRiferimenti. Le principali Norme considerate sono:
Sommario Sommario... 1 Riferimenti... 2 Forniture... 3 Condutture... 4 Compatibilità e coordinamento... 4 Modalità di esecuzione... 5 Impianto di terra... 6 Riferimenti Le principali Norme considerate
DettagliRELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione. Dati del progettista:
RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione Dati del progettista: Ragione sociale: Indirizzo: Città: CAP: Provincia: CT Albo professionale: Numero
DettagliR S E Z Z R H L F A
COMUN DI PLRMO COMMITTNT: DIRZION LVORI: IMPRS SCUTRIC: PROGTTO SCUTIVO PRIMO FUNZIONL CHIUSUR DLL'NLLO FRROVIRIO IN SOTTRRNO NL TRTTO DI LIN TR L STZIONI DI PLRMO NOTRBRTOLO GICHRY PROSGUIMNTO FINO POLITM
DettagliRELAZIONE TECNICA VERIFICA PROTEZIONE EDIFICI CONTRO I FULMINI
STUDIO CONSULENZA E PROGETTAZIONE IMPIANTI per. ind. Doriano SEGALA 37012 BUSSOLENGO (VR) - VIA CADUTI VILLA MARIA N.9 - tel. 045 6766249 RELAZIONE TECNICA VERIFICA PROTEZIONE EDIFICI CONTRO I FULMINI
DettagliIMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA
IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA INDICE 1. PRINCIPI INFORMATORI... 2 1.1. OGGETTO... 2 1.2. CRITERI DI PROGETTO... 2 1.3. NORME DI RIFERIMENTO... 2 2. PRESCRIZIONI E
DettagliPROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA
PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Donnas : 15/12/2015 Relazione Tecnica di Progetto Impianto Elettrico Illuminazione Pubblica Progetto di riqualificazione energetica
DettagliREGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I.
REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL 12 07 2011 N.106 ES.M.I. RECUPERO DI COMPARTO INDUSTRIALE DISMESSO OGGETTO: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE
DettagliRELAZIONE TECNICA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
RELAZIONE TECNICA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Committente: Committente: AUCHAN - LOC. FERLINA - BUSSOLENGO (VR) Descrizione struttura: AMPLIAMENTO
DettagliL1 L2 L3 L4. Rischi da valutare nella struttura come misure della probabile perdita annua
Comune di Quartu S.Elena Lavori di adeguamento degli impianti elettrici scuola elementare via Cimabue Progetto esecutivo Verifica della protezione dalle scariche atmosferiche La presente relazione è stata
DettagliPROGETTO ESECUTIVO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
LOCALITA : ORBASSANO (TO) INDIRIZZO: Via Fratelli Rosselli 37 DESTINAZIONE D USO: Centro diurno per disabili PROGETTO ESECUTIVO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI Data: marzo 2012 Il
DettagliPROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI
COMUNE DI LENOLA (PROVINCIA DI LATINA) AREA TECNICA - URBANISTICA - SERVIZIO LL. PP. PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER L'INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI SICUREZZA E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO
DettagliSCALA - PROVINCIA BELLUNO
TITOLO ELABORATO SISTEMAZIONE DELL AREA PARCHEGGIO E REALIZZAZIONE DI UN AREA ATTREZZATA PER LA SOSTA BREVE DI CAMPER IN LOCALITÀ CANDÀTEN - COMUNE DI SEDICO (BL) FASE PROGETTO ESECUTIVO ELABORATO PROGETTO
DettagliCITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA
CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Sistemazione e restauro dei Giardini del Poio e realizzazione della nuova struttura di collegamento tra il Palazzo
DettagliPROTEZIONE CONTRO I FULMINI
Studio di consulenza e progettazione Impianti Elettrici, Impianti Termotecnici e Prevenzione Incendi FAVARO dott. ing. GIANCARLO Via Bassanese, 325-31010 Crespignaga di Maser (TV) tel. 0423-950416 / fax
DettagliINDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1
INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO... 1 2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 2.1. GENERALITÀ... 1 2.2. ALIMENTAZIONE, SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONI... 1 2.3. CONDUTTURE E CIRCUITI... 2 2.4.
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Prima parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI L articolo 7 del Decreto Ministeriale 22/01/2008,
DettagliN0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi
N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi Punti salienti delle Norme CEI 64-8/7 Cantieri di costruzione e di demolizione e Norme CEI 64-17 Guida all'esecuzione degli impianti
DettagliRealizzazione parco fotovoltaico da 690,00kW ubicato in Strada Bonincontri Longure, Comune di Asola (MN) (foglio 43, part. 239)
SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO...2 1.1 OGGETTO...2 1.2 GENERALITA...2 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO...4 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE...4 3.1 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI...4 4.
DettagliCOMUNE DI FARRA D ALPAGO Via Matteotti 2/C 32016 Farra d Alpago (BL)
Progettisti: ing. Stefano LONGHI p.i. Alberto CETTOLIN arch. Daniele ALBERICO Collaboratori: ing. G. BASILISCO ing. F. CAVAZZON ing. G. CONTESSOTTO dott. G. SPONZA ing. F. UGOTTI Committente: COMUNE DI
DettagliS016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici
6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla
DettagliC O M U N E D I C E R V I A
C O M U N E D I C E R V I A QUADRILATERO CASE DEI SALINARI pag.1 di 36 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INDICE PARTE 1... 3 OGGETTO DELL INTERVENTO... 3 DESIGNAZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE... 3 REQUISITI DI RISPONDENZA
DettagliILLUMINAZIONE PUBBLICA VIA IV NOVEMBRE
ILLUMINAZIONE PUBBLICA Comune di Monteverdi M.mo (PI) OGGETTO: PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO PRELIMINARE Via IV Novembre Monteverdi Marittimo (PI) 1
DettagliESEMPIO APPLICATIVO Avvio del programma: finestra principale
ESEMPIO APPLICATIVO Nel seguito, il funzionamento di FLASH sarà illustrato tramite un esempio applicativo. Come esempio è stato scelto il più completo tra quelli indicati nell appendice H della norma CEI
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FULMINE. Cliente SECOMIND S.r.l. STAZIONE DI SERVIZIO CARBURANTI Via collegamento Rubattino-Cassanese SEGRATE (MI)
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FULMINE Cliente SECOMIND S.r.l. STAZIONE DI SERVIZIO CARBURANTI Via collegamento Rubattino-Cassanese SEGRATE (MI) Committente PROTEKNO S.r.l. Via Pavia n.10 MUGGIO (MB) Milano,
DettagliComune di San Giorgio su Legnano Provincia di Milano
Comune di San Giorgio su Legnano Provincia di Milano Oggetto: IMPIANTO ELETTRICO Presso PALAZZO MUNICIPALE Piazza 4 Novembre San Giorgio su Legnano (MI) PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA
DettagliIMPIANTO POLISPORTIVO C.O.N.I INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA TRIBUNA ALL APERTO
IMPIANTO POLISPORTIVO C.O.N.I INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA TRIBUNA ALL APERTO PROGETTO ESECUTIVO Relazione tecnica dell impianto elettrico 1. PREMESSA La legge n 46 del 5/3/90 relativa alle Norme
DettagliSovracorrenti negli edifici
Sovracorrenti negli edifici Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali
DettagliPREMESSA. d) DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E DI UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA
PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di meglio illustrare i criteri adottati nell ambito della progettazione degli impianti in oggetto e le relative modalita di calcolo, il tutto secondo lo schema
DettagliTerasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax
Sovracorrenti Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali quelli che contengono
DettagliCittà di Frattamaggiore Piano Insediamenti Produttivi REALIZZAZIONE ATTREZZATURE DI PIANO
Città di Frattamaggiore Piano Insediamenti Produttivi REALIZZAZIONE ATTREZZATURE DI PIANO Oggetto: Relazione tecnica progetto definitivo Impianto Elettrico PREMESSA La presente relazione è relativa al
DettagliComune di Crespellano Ampliamento Centro Sportivo Relazione Sistemi impiantistici elettrici
Descrizione opere pag. 2 Criteri generali - Prescrizioni pag. 5 Manutenzione pag. 11 Riferimenti normativi pag. 12 Verifiche illuminotecniche pag. 14 Protezioni contro i fulmini pag. 17 Impianto fotovoltaico
DettagliElenco e situazione delle norme CEI 81 aggiornato 2014
Elenco e situazione delle norme CEI 81 aggiornato 2014 30.01.2013 / 8028_I_1 Normativa per la protezione da fulminazione IEC CLC CEI (2010 2013) IEC 62305 II a edizione 12-2010 CLC EN 62305-1, -3 e -4
DettagliImpianti fotovoltaici (Norme di Installazione)
Norme di installazione (le indicazioni proposte riguardano gli impianti fotovoltaici connessi in rete, ma molte di queste possono essere estese anche agli impianti autonomi) Protezione contro i contatti
DettagliSede INPS Trieste - v. C. Battisti 10 - Ristrutturazione piano 1 COMPUTO METRICO
Direzione regionale INPS Friuli V. Giulia Coordinamento Tecnico Edilizio Trieste Sede INPS Trieste v. C. Battisti 10 Ristrutturazione piano 1 VOCE DI ELENCO Rimozione impiantistica esistente B.1.01 x opere
DettagliAmpliamento della Scuola Media e Costruzione di una Palestra a Sant Omobono Terme
BEMaa OMBRA BRUNO CHRISTIANE EGGER PAOLO MAZZOLENI ARCHITETTI ASSOCIATI COMUNE DI SANT OMOBONO TERME Bergamo Ampliamento della Scuola Media e Costruzione di una Palestra a Sant Omobono Terme Progetto Preliminare
DettagliL EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015
L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO Per. Ind. Stefano Cairoli Milano 14 Gennaio 2015 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI Con riferimento al Regolamento (UE) n. 305/2011 il PROGETTISTA deve prendere
DettagliS016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici
6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla
Dettagli