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1 GESTIONE EMERGENZA/URGENZA NEI PAINF AUSL VITERBO REVISIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO * Gruppo di lavoro GRAP Direttore UOC SPP Alessandro Selbmann Direttore Sanitario Aziendale Medico Competente Raffaela Napoli Marina Cerimele Dirigente SAIO Roberto Riccardi Dirigente ff SPTRS e AS Nicoletta Salvatori Risk Manager Franco Bifulco Dirigenti di UU.OO e di Dipartimento interessati, Specialisti Direttore DEA AUSL Viterbo Alberico Paoletti Responsabile SAIO Area Emergenza Lamberto Mecorio R.L.S. (consultazione) 1

2 INDICE GRUPPO DI LAVORO... 3 PREMESSA... 4 SCOPO... 4 OBIETTIVO... 4 METODO... 5 STRUMENTI... 5 AMBITO / CAMPO DI APPLICAZIONE... 5 RESPONSABILITA MATRICE DELLE RESPONSABILITA... 6 IL CONTESTO OPERATIVO:... 7 PROCEDURA: DESCRIZIONE DELLE AZIONI... 8 ALGORITMO DEL PROCESSO DI EMERGENZA/URGENZA... 8 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER L UTENTE... 9 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER GLI OPERATORI BIBLIOGRAFIA / SITOGRAFIA: GLOSSARIO ALLEGATI

3 GRUPPO DI LAVORO Nome e Cognome UU.OO. QUALIFICA Valerio Oliva SAIO Coordinatore SAIO Risk Management Marco Cuboni SAIO Responsabile SAIO Processi Assistenziali COB Erina Proietti SAIO Infermiere Coordinatore SAIO P.A.Inf. Alessandro Menghini SAIO Ref. SAIO rischio clinico Area Emergenza 3

4 PREMESSA La seguente procedura indica la sequenza fondamentale per eseguire, nell ambito del PAINF, le azioni infermieristiche in condizione di emergenza/urgenza, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili SCOPO Il risultato dell assistenza in situazioni di emergenza urgenza sanitaria può essere condizionato dalla modalità di approccio, sia come perdita di vite umane, sia come aumento dell ospedalizzazione ed esiti invalidanti. Uniformare le prestazioni infermieristiche in condizione di non programmazione (emergenza/urgenza) con la massima risposta possibile sostenuta dalle conoscenze e dalle strumentazioni disponibili. OBIETTIVO Uniformare le prestazioni infermieristiche in condizione di non programmazione (emergenza/urgenza) con la massima risposta possibile sostenuta dalle conoscenze e dalle strumentazioni disponibili Obiettivo specifico 1 Esecuzione nei PAINF delle prestazione infermieristiche secondo l algoritmo di emergenza/urgenza Indicatore: Registrazione delle prestazioni nella scheda di assistenza emergenza/urgenza (allegato 1) Obiettivo specifico 2 Piena operatività, disponibilità, completezza del carrello per le emergenze/urgenze Indicatore: Registrazione della check list del carrello emergenza/urgenza (allegato 2) Obiettivo specifico 3 Piena operatività del defibrillatore Indicatore: Registrazione della check list del defibrillatore (allegato 3) Obiettivo specifico 4 Verifica abilità urgenza/emergenza infermiere P.A.Inf. Indicatore: Verbale prova simulata. (allegato 4) 4

5 METODO Approccio per processi 1 : denomina l applicazione di un sistema di processi (urgenza ed emergenza) nell ambito dell organizzazione (PAINF), unitamente all identificazione e alle interazioni di questi processi, con la loro gestione per conseguire il risultato desiderato (massima risposta possibile degli infermieri con le conoscenze e le strumentazioni disponibili). Il vantaggio di questo approccio è che esso consente di tenere sotto continuo controllo (governo) le connessioni (interfaccia) tra i singoli processi (urgenza ed emergenza) nell ambito delle prestazioni infermieristiche erogate dal PAINF, così come la loro combinazione ed interazione. STRUMENTI Formazione infermieri del P.A.Inf Corso BLSD : Basic Life Support Defibrillation (BLS-D) Aziendale anno 2011secondo linee guida ILCOR - ERC Prove simulate periodiche, con o senza preavviso, a cadenza almeno annuale. A cura del DEA e del GRAP direttamente nelle sedi dei PAINF Presidi sanitari 5.2.1Carrello emergenza/urgenza Defibrillatore DAE (Defibrillatore semiautomatico Esterno) Schede di registrazione 2 Scheda assistenza emergenza/urgenza (allegato 1) Check list (lista di controllo) del carrello emergenza/urgenza (allegato 2) Check list (lista di controllo) del defibrillatore DAE (Defibrillatore semiautomatico Esterno) (allegato 3) Verbale prove simulate da conservare negli archivi del DEA (allegato 4) AMBITO / CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura è rivolta a tutto il personale infermieristico dei PAINF dislocati nella AUSL Viterbo 1 ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti 2 Registrazione: documento che riporta i risultati ottenuti o fornisce evidenza delle attività svolte. Le registrazioni possono essere utilizzate, per es., per documentare la rintracciabilità e per fornire evidenza delle verifiche, delle azioni preventive e delle azioni correttive. Le registrazioni, generalmente, non richiedono un controllo di revisione UNI EN ISO 9000 Sistemi di gestione della qualità fondamenti e vocabolario 5

6 RESPONSABILITA MATRICE DELLE RESPONSABILITA R: responsabile azione C: collaboratore Fase progettuale Fase operativa Proposta Attori Elaborazione Verifica Informazi one Approvazione Applicazione Controllo operativo Segnalazione criticità Prove simulat e Sorveg lianza Revisione Procedura Gruppo di Lavoro R R Direttore DEA R R R R Coord. U.O. C R R Operatori R R GRAP R R Direttore Sanitario Aziendale R Dirigente SAIO R R Resp. SAIO Area Emergenza R R 6

7 IL CONTESTO OPERATIVO: I PAINF operano esclusivamente sull intero territorio della AUSL Viterbo 7

8 PROCEDURA: DESCRIZIONE DELLE AZIONI LA SEQUENZA DELLE AZIONI INFERMIERISTICHE, NELL AMBITO DEL PAINF, IN CONDIZIONE DI EMERGENZA URGENZA, SULLA BASE DELLE EVIDENZE DISPONIBILI ALGORITMO DEL PROCESSO DI EMERGENZA/URGENZA 8

9 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER L UTENTE Fase della procedura Valuta coscienza Valuta respiro e segni di circolo Ventilazione Monitorizza i parametri vitali e valuta i bisogni assistenziali Analizza e defibrilla Massaggio Cardiaco esterno Possibile tipo di errore dell Infermiere Scambiare emergenza per urgenza Mancata individuazione dell assenza del respiro e dei segni di circolo Ventilazione non corretta/insufficiente Mancata/non corretta/ritardata rilevazione parametri vitali Mancato collegamento o errata applicazione delle piastre adesive, defibrillazione non in sicura Massaggio cardiaco esterno non corretto/insufficiente Possibile danno al paziente Ritardo e/o mancato intervento corretto con possibili esiti invalidanti fino alla morte. Ipossia cerebrale e danni irreversibili Ipossia, distensione gastrica, aumento della pressione intratoracica e diminuzione della perfusione cardiaca Ritardo nell assistenza più idonea Mancata defibrillazione e possibile danno al paziente Fratture, rottura organi vitali (fegato, milza, polmone) 9

10 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER GLI OPERATORI Fase Tipo di esposizione Misure di prevenzione e protezione Tutte le fasi Rischio biologico: X Esposizione cutanea X Esposizione mucosa X Esposizione percutanea X Esposizione aerea Rischio chimico: Inalazione Ingestione Contatto cutaneo Gocce spruzzi Altri rischi Tutti i DPI presenti nel carrello di emergenza: Guanti Visiera Facciale filtrante FFP3 Fase di defibrillazione Rischio biologico: Esposizione cutanea Esposizione mucosa Esposizione percutanea Esposizione aerea Rischio chimico: Inalazione Ingestione Contatto cutaneo Gocce spruzzi Altri rischi X Elettrico da mancata distanza di sicurezza Comunicazione, rispetto e verifica della giusta distanza nella fase di defibrillazione (Linee Guida ILCOR ERC 2010 e manuale d uso DAE) 10

11 BIBLIOGRAFIA / SITOGRAFIA: Codice deontologico infermiere Delibera AUSL n.148 del 21 febbraio 2011 Manuale BLSD Aeffe revisione aprile 2011 Urgenze ed Emergenze Istituzioni Maurizio Chiaranda Piccin, 2007 Linee Guida ILCOR ERC 2010 Basic Life Support Defibrillation (BLS-D) Aziendale anno (Ministero della Salute) (Risk Management AUSL Viterbo) 11

12 GLOSSARIO P.A.Inf, Punto Assistenza Infermieristica: è il servizio ambulatoriale nel quale il personale infermieristico opera in autonomia ed è direttamente responsabile dell organizzazione, il PAInf è istituito per rispondere ai bisogni dell utente attraverso l erogazione di prestazioni infermieristiche programmabili e non urgenti 3 Urgenza: condizione patologica ad insorgenza improvvisa, in cui il pericolo di perdita della vita o di un organo del paziente, senza adeguato intervento sanitario, è calcolato in ore o giorni. Per urgenza si intende, quindi, una condizione statisticamente ordinaria che riguarda pochi individui, dovuta a processi patologici per i quali non esistendo immediato pericolo di vita è necessario comunque adottare, entro breve tempo, l opportuno intervento terapeutico; l urgenza è uno stato patologico acuto che rischia di mettere in pericolo le funzioni vitali, per cui è necessario giungere ad una diagnosi il più presto possibile Emergenza: condizione patologica ad insorgenza improvvisa, ad evoluzione rapida, in cui il pericolo di perdita della vita o di un organo del paziente, senza adeguato intervento sanitario, è calcolato in minuti. Per emergenza quindi è una condizione statisticamente poco frequente, coinvolgente una o più vittime di eventi che pretendono immediato ed adeguato intervento terapeutico o ricorso a mezzi speciali di trattamento; l emergenza è una situazione che ha già compromesso le funzioni vitali, in cui l approccio migliore consiste nel mettere in atto tutte le misure necessarie a correggere la sintomatologia, rimandando in un secondo momento la diagnosi o la ricerca delle cause 4 3 Deliberazione D.G. AUSL VT n. 148 del 21 febbraio 2011: appr. Progetto aziendale dei P.A.Inf presso l AUSL Viterbo. 4 Urgenze ed Emergenze Istituzioni Maurizio Chiaranda Piccin, 2007 pag. 4 12

13 13

14 ABBREVIAZIONI SCHEDA P.A.INF Emergenza/Urgenza A (Fase A) Airway, apertura delle vie aeree; ALS Advanced Life Support (equipe avanzata/rianimatore) B (Fase B) Breathing, respirazione; C (Fase C) Circulation, circolazione CGS Coma Glasgow Scale DAE Defibrillatore semi Automatico Esterno FC Frequenza Cardiaca FR Frequenza Respiratoria Gel Pad Elettrodi adesivi con gel per la defibrillazione GLIC glicemia capillare MCE Massaggio Cardiaco Esterno PA Pressione Arteriosa Sistolica/Diastolica RCP Rianimazione Cardio Polmonare Sat. O2 Saturazione Capillare di Ossigeno TC Temperatura corporea 14

15 Allegato 2 SAIO Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica dirigente dott. Roberto Riccardi CHECK LIST (LISTA DI CONTROLLO) CARRELLO EMERGENZA/URGENZA ogni 15 (quindici) giorni PRESIDIO Quant SI NO FARMACO/PRESIDIO Quant SI NO DEFIBRILLATORE 1 Adrenalina* 5 Manuale d uso defibrillatore 1 Atropina 3 Bombola O2 portatile 1 Bentelan 4 mg 5 Riduttore pressione 1 Flebocortid 1g 2 ASPIRATORE portatile 1 Furosemide 5 Sondini aspir. varie mis. 3 Lidocaina 3 Midazolam 5 mmg 10 AMBU adulto 1 Urbason 20 mg 1 AMBU pediatrico 1 Fisiologica 10 ml 10 URM Va e vieni adulto 1 Glucosio 33 % 10 ml 5 URM Va e vieni Ped. 1 Disinfettante 1 Maschere per AMBU n 5 1 Garze 10 X 10 Maschere per AMBU n 4 1 Cerotto 2.5 cm 1 Maschere per AMBU n 3 1 Cerotto 5 cm 1 Luan 1 Cannule Orofaringee n 5 1 Voluven 1 Cannule Orofaringee n 4 1 Cannule Orofaringee n 3 1 Glucosata 5% 250 ml 1 Glucosata 5% 500 ml 1 Pinza di Magill 1 Fisiologica 250 ml 1 Fisiologica 500 ml 1 Laccio emostatico 2 Ringer lattato 500 ml 1 Deflussori Flebo 5 Aghi cannula 14 5 Aghi cannula 16 5 DPI Aghi cannula 18 5 Guanti misura S/M/G 1sc x Aghi cannula 20 5 Visiera 2 Aghi cannula 22 5 Mascherina ffp3 x ag. biologici 5 Siringhe 1 ml 5 NOTE Siringhe 2,5 ml 5 Siringhe 5 ml 5 Siringhe 10 ml 5 Siringhe 20 ml 5 Data / / Firma * farmaco da tenere in frigo PV coord. Infermiere PAINF 15

16 Allegato 3 16

17 Allegato 4 SAIO Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica dirigente dott. Riccardi Roberto VERBALE DELLE PROVE SIMULATE P.A.Inf Data valutazione / / Ora : Operatore EVENTO SIMULATO VALUTAZIONE PERFORMANCE OPERATORE Insufficiente In linea con l attesa Superiore all attesa CRITICITA NOTE Firma operatore Firma GRAP Firma DEA 17

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