ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE D INCIDENZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE D INCIDENZA"

Transcript

1 REGIONE MOLISE COMUNE DI RICCIA ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE D INCIDENZA (ai sensi della Direttiva Regionale n. 486 dell 11 maggio 2009, in attuazione del D.P.R n. 357 dell 08 settembre 1997, così come modificato dal D.P.R n. 120 del 12 marzo 2003) Oggetto: Intervento di utilizzazione forestale ricadente nel SIC IT Bosco Mazzocca/Castelvetere, in agro del Comune di Riccia (CB) Riccia, lì 03/11/2012 IL TECNICO Dott. For. Luca Coromano

2 PREMESSA Il Comune di Riccia in qualità di ente gestore e proprietario del bosco Mazzocca ha incaricato il sottoscritto Luca Coromano, iscritto all Albo professionale dei dottori agronomi e dottori forestali delle province di CB/IS al n 291, di realizzare il progetto di taglio e stima di quota parte, per una superficie pari a circa 4 ettari, della III sezione del suddetto bosco. La particella catastale interessata dall intervento è indicate nel seguente prospetto: Tare presenti Stagione Superficie Superficie all interno o al silvana Comune Foglio Particella catastale totale della particella netta della zona da margine della zona da dell'ultima utilizzazion Età (anni) (ha) utilizzare (ha) utilizzare (ha) e Riccia / Il sottoscritto ha constatato la situazione dei luoghi, l età, la struttura, la densità, la composizione, lo stato vegetativo del bosco come meglio individuato nella relazione tecnica di progetto, così come le condizioni di accessibilità e di operatività per l effettuazione degli interventi. Tale porzione boscata, pur appartenendo alla III sezione, è stata utilizzato rispetto a questa in stagioni silvane differenti (due anni prima) insieme ad un altra porzione di 4 ettari, con la conseguenza di risultare etereogenea sotto il profilo strutturale rispetto alla restante parte. Il taglio in oggetto viene eseguito secondo quando previsto dalla L.R. n. 6 del 18 gennaio 2000 art. 9, dato che il piano di assestamento dei beni silvo-pastorali del Comune di Riccia, redatto dal Dott. For. Nicola Pavone è scaduto nel 2011 ed è tuttora sottoposto a revisione. 2

3 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO La III sezione del bosco Mazzocca, in agro e di proprietà del Comune di Riccia (CB), si estende su una superficie complessiva di ha 21,20. La quota parte di questa, pari a circa 4 ha, interessata dal presente progetto di taglio e stima, è stata utilizzata l ultima volta nella stagione silvana 1993/1994. Da detta superficie vanno detratti circa ha , per la presenza di un serbatoio di alimentazione idrica opportunamente recintato e diverse radure all interno. Di conseguenza, la superficie netta ai fini del taglio, sarà di ha La particella è rappresentata da un ceduo maturo di cerro (Quercus cerris) matricinato, in discrete condizioni vegetative e di sviluppo. Alla specie quercina dominanate si associano, l acero campestre (Acer campestre), l orniello (Fraxinus ornus), il carpino bianco (Carpinus betulus), il carpino nero (Ostrya carpinifolia) e il frassino maggiore (Fraxinus excelsior). La densità varia da uniforme a regolare. Il sottobosco risulta caratterizzato da biancospino (Crataegus monogyna), rovi (Rubus fruticosus), prugnolo (Prunus spinosa), ciavardello (Sorbus torminalis) e corniolo (Cornus mas), mentre lo strato erbaceo è diffusamente rappresentato da graminacee, fragola e primula. Il terreno risulta essere profondo, mediamente fresco e a tratti pianeggiante. Per ciò che concerne la matricinatura, mentre le Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale fissano un minimo di 50 soggetti per ettaro, con le operazioni di assegno si è andati ben al di sopra di tale cifra, con una media che oscilla tra le unità per ettaro. Una matricinatura più intensa non sarebbe né tecnicamente, né economicamente consigliabile, in quanto si ripercuoterebbe in senso sfavorevole sull accrescimento del ceduo. Infatti nel corso degli anni la fruttificazione delle matricine diviene sempre più abbondante, ma ciò comporterebbe l allargamento dell area di insidenza della chioma e quindi l effetto aduggiante della stessa sui polloni, determinando, inevitabilmente un calo di produttività del soprassuolo. Di contro, l assegno di piante di una sola classe, non garantirebbe un efficiente fruttificazione e quindi una sicura rinnovazione. Entro i confini della particella in esame cadrà al taglio tutto il materiale legnoso ad eccezione di quelle piante che arrecano al fusto, un anello periferico in vernice indelebile di colore Rosso fluorescente, posto a circa m da terra (matricine di primo turno) e tutte quelle piante contrassegnate, sempre a petto d uomo, con una croce in vernice indelebile di colore Rosso fluorescente (matricine di vecchio turno). I criteri fondamentali ai quali ci si è attenuti 3

4 nella selezione delle matricine da rilasciare a dote del bosco sono di natura fitosanitaria, morfologica, ecologica e tassonomica, opportunamente mediati dall esigenza di mantenere una distribuzione uniforme nell unità di superficie. Sono stati preservati i soggetti meglio conformati, sani, con fusto diritto, chioma equilibrata ed inserita in alto, a scapito delle piante senescenti, malate, mal conformate o eccessivamente ramose. Non sono stati selezionati gli allievi che non resisterebbero al brusco isolamento successivo al taglio del ceduo perché filati, aduggiati e con chioma eccessivamente ristretta, nonché i polloni sorgenti da ceppaie cave, soggette a ristagni d acqua o con attacchi di carie in atto. Durante le operazioni di martellata si sono privilegiate le piante nate da seme ed i polloni affrancati; solo eccezionalmente sono stati riservati polloni di ceppaia e comunque soltanto laddove si è riscontrata una carenza o un assoluta mancanza di soggetti da seme. Le piante rilasciate a dote risultano essere rappresentate complessivamente da 494 unità, di cui 337 matricine di primo turno e 157 di vecchio turno. Si precisa altresì che nel totale menzionato sono conteggiate anche le piante anellate sempre con vernice Rosso fluorescente da destinare ad invecchiamento indefinito scelte tra i soggetti dominanti di maggior diametro e di specie autoctone secondo quanto previsto dalla lettera b del paragrafo introduttivo relativo al documento istruttorio Criteri e buone pratiche selvicolturali da adottare nei siti della rete Natura 2000, approvati dalla DGR 1233 del , essendo la zona in oggetto, localizzata all interno del SIC IT Bosco Mazzocca/Castelvetere ; e ricadente nell habitat forestale 91M0 Foreste pannonico-balcaniche di cerro e rovere della Rete Natura 2000 della Regione Molise. Le 316 piante di vecchio turno, cadenti al taglio, sono distinte al fusto con una piccola sfaccettatura per una più facile individuazione, mentre al colletto radicale è stata praticata una specchiatura sulla quale è stato apposta l impronta del martello forestale n. 291 del Dott. For. Luca Coromano, nonché la numerazione dall 1 al 316, usando una tempera acrilica di colore rosso e resistente all acqua. Nel corso delle operazioni di martellata si è inoltre cercato di perseguire il mantenimento della composizione specifica e, dove possibile, la regolarizzazione della mescolanza e l aumento della polispecificità rilasciando, laddove presenti, specie accessorie di comprovata valenza faunistica ed a legno pregiato (Fraxinus excelsior). Percorrendo l intera particella è stato osservato scrupolosamente il variare della fertilità, della densità e della composizione di specie, e una volta individuate le zone ritenute più 4

5 rappresentative degli aspetti medi della produttività del ceduo si è proceduto alla individuazione di due aree di saggio, ciascuna di 200 mq (20m X 10 m), le cui masse legnose sono state desunte con il metodo del pollone modello; mentre per le matricine dei vecchi turni si è fatto uso delle tavole dendrometriche locali del Dr. G.B. Antoniotti costruite per le matricine dei cedui di cerro del Molise.. L utilizzazione della particella dovrà avvenire nel pieno rispetto del D.G.R. n del 21/12/2009 "Criteri e buone pratiche selvicolturali da adottare nei siti della Rete Natura 2000 e successive modifiche, D.G.R n. 227 del 09 aprile Alla luce di questo, relativamente al periodo temporale in cui è possibile effettuare l utilizzazione boschiva, lo studio condotto, attraverso la sovrapposizione della cartografia inerente la localizzazione del sito con le carte relative alle aree idonee per le specie di direttiva, ha dimostrato che la particella interessata dall utilizzazione forestale, non ricade all interno di aree classificate ad alta idoneità per una o più specie faunistica di interesse comunitario che popolano il sito Natura 2000 di cui all oggetto. Pertanto le utilizzazioni forestali non saranno soggette a vincoli temporali, ad esclusione di quanto previsto dalle Prescrizioni di Massima di Polizia Forestale vigenti nella Provincia di Campobasso (P.M.P.F) e previa comunicazione dell utilizzazione boschiva, alle autorità competenti per materia, come previsto dall art. 8 della Legge Regionale n. 6 del 18 gennaio del Resta inteso, infine, che gli interventi di cui sopra, dovranno essere eseguiti con modalità tale da evitare effetti e/o interferenze negative sulla fauna di interesse non comunitario ivi presente, con particolare attenzione all aumento di polveri e rumori. Riccia, lì 03/11/2012 Il Tecnico Dott. For. Luca Coromano 5

SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA

SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI Il bosco oggetto di taglio è censito al

Dettagli

Buone pratiche di gestione forestale nei Siti Natura 2000: esperienze tecniche in Molise

Buone pratiche di gestione forestale nei Siti Natura 2000: esperienze tecniche in Molise Federazioni degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali dell Abruzzo, del Lazio e delle Marche Buone pratiche di gestione forestale nei Siti Natura 2000: esperienze tecniche in Molise Paolo

Dettagli

Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria

Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria Giornate di aggiornamento professionale sulla martellata nei boschi governati a ceduo 27-28 maggio 2011 Brevi cenni bio-ecologici

Dettagli

Bosco di proprietà di nato/a a Il e residente a Provincia ( ) in Via n. CAP tel. n mail

Bosco di proprietà di nato/a a Il e residente a Provincia ( ) in Via n. CAP tel. n mail PROGETTO DI TAGLIO/PROGETTO SPECIALE DI TAGLIO (artt. 33, 40 delle PMPF) per utilizzazioni superiori ai 2,5 Ha nei boschi cedui e ai 100 mc nelle fustaie non soggetti a pianificazione All ENTE PARCO dei

Dettagli

Fondazione Universitaria. Azienda Agraria. terreni del. Collegio Pio della Sapienza REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO

Fondazione Universitaria. Azienda Agraria. terreni del. Collegio Pio della Sapienza REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO COMUNE DI PIEGARO Fondazione Universitaria Azienda Agraria terreni del Collegio Pio della Sapienza CATALOGO VENDITA PRIMO BIENNIO gennaio 2013 Marco

Dettagli

IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO BONATE SOTTO Sup. territ. 594 ha Sup. a parco 116 ha MADONE

Dettagli

COMUNITA MONTANA "Orvietano - Narnese - Amerino - Tuderte" (ONAT)

COMUNITA MONTANA Orvietano - Narnese - Amerino - Tuderte (ONAT) COMUNITA MONTANA "Orvietano - Narnese - Amerino - Tuderte" (ONAT) INDICE 1. PREMESSA... 1 2. DESCRIZIONE DELLE PARTICELLE OGGETTO DI INTERVENTO... 6 3. ASSEGNO DEL BOSCO... 9 3.1. Delimitazione dei confini

Dettagli

Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato

Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato - allungamento del turno (= riduzione estensione delle tagliate) - creazione di più serie di tagli (= riduzione estensione delle tagliate)

Dettagli

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano

Dettagli

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE. Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Servizio Vigilanza e Coordinamento Tecnico PIANO DI GESTIONE

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE. Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Servizio Vigilanza e Coordinamento Tecnico PIANO DI GESTIONE ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Servizio Vigilanza e Coordinamento Tecnico PIANO DI GESTIONE Piano colturale/piano di gestione Struttura del Piano Il piano

Dettagli

giunta regionale Bosco di proprietà di residente in Via Comune CAP Prov.( ) Località tel. n.

giunta regionale Bosco di proprietà di residente in Via Comune CAP Prov.( ) Località  tel. n. giunta regionale PROGETTO DI TAGLIO/PROGETTO SPECIALE DI TAGLIO (artt. 33 e 40 delle PMPF) per utilizzazioni superiori ai 2,5 ha nei boschi cedui e ai 100 mc nelle fustaie soggetti o non soggetti a pianificazione

Dettagli

Tipologie forestali e relative norme di taglio I boschi del Parco del Roccolo

Tipologie forestali e relative norme di taglio I boschi del Parco del Roccolo LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici i Piano di Assestamento forestale Piano di Indirizzo Forestale Tipologie forestali e relative norme di taglio I boschi del Parco del Roccolo Dott.ssa

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 13 ottobre 2017, n. 19 Modifiche al Regolamento Regionale 30 giugno 2009, n TAGLI BOSCHIVI

REGOLAMENTO REGIONALE 13 ottobre 2017, n. 19 Modifiche al Regolamento Regionale 30 giugno 2009, n TAGLI BOSCHIVI 20 REGOLAMENTO REGIONALE 13 ottobre 2017, n. 19 Modifiche al Regolamento Regionale 30 giugno 2009, n. 10 - TAGLI BOSCHIVI OGGETTO: Modifiche al Regolamento Regionale 30 giugno 2009, n. 10 - TAGLI BOSCHIVI

Dettagli

PARTE PRIMA. REGOLAMENTO REGIONALE 30 giugno 2009, n. 10. Tagli boschivi. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

PARTE PRIMA. REGOLAMENTO REGIONALE 30 giugno 2009, n. 10. Tagli boschivi. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 13150 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 101 del 6-7-2009 PARTE PRIMA Leggi e Regolamenti regionali REGOLAMENTO REGIONALE 30 giugno 2009, n. 10 Tagli boschivi. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Dettagli

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Corso di formazione per guardie ecologiche volontarie Parco del Rio Vallone aprile 2011 LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Indicazioni pratiche per i controlli sui tagli Le specie forestali

Dettagli

Esplorare i paesaggi agro-urbani

Esplorare i paesaggi agro-urbani Esplorare i paesaggi agro-urbani Forme, usi e attori nelle aree di margine Progetti di paesaggio tra l urbano ed il rurale Esplorare i paesaggi agro-urbani Forme, usi e attori nelle aree di margine Progetti

Dettagli

INDICE. Caratteristiche geopedologiche, climatiche e fitoclimatiche. Caratteristiche del soprassuolo forestale interessato all'intervento di taglio

INDICE. Caratteristiche geopedologiche, climatiche e fitoclimatiche. Caratteristiche del soprassuolo forestale interessato all'intervento di taglio INDICE Generalità Descrizione della zona d'intervento Caratteristiche geopedologiche, climatiche e fitoclimatiche Caratteristiche del soprassuolo forestale interessato all'intervento di taglio Metodologia

Dettagli

PATRIMONIO AGRICOLO FORESTALE REGIONALE

PATRIMONIO AGRICOLO FORESTALE REGIONALE ************** PATRIMONIO AGRICOLO FORESTALE REGIONALE COMPLESSO FORESTALE LUSTIGNANO RELAZIONE TECNICA DI STIMA DI LOTTO BOSCHIVO DESTINATO ALLA VENDITA Pomarance, lì 24/03/2015 Il Tecnico dott. for.

Dettagli

Progetto per l utilizzazione dei boschi demaniali Complesso Monte Peglia - anno Loc. Monte di Balle in comune di San Venanzo PROGETTO ESECUTIVO

Progetto per l utilizzazione dei boschi demaniali Complesso Monte Peglia - anno Loc. Monte di Balle in comune di San Venanzo PROGETTO ESECUTIVO Sede Legale e Amministrativa in Via Pietro Tuzi, 7-06128 Perugia - Tel. 075/5145711 - Fax.075/5008020 Servizio Progettazione e Pianificazione Progetto per l utilizzazione dei boschi demaniali Complesso

Dettagli

La scuola nel bosco Verona Maria Giulia da Sacco Fattoria Didattica La Valverde, VR

La scuola nel bosco Verona Maria Giulia da Sacco Fattoria Didattica La Valverde, VR La scuola nel bosco Verona Maria Giulia da Sacco Fattoria Didattica La Valverde, VR Fattoria Didattica La Valverde, Via A. da legnago 21, Verona www.valverde-verona.it Fattoria Didattica La Valverde, Via

Dettagli

SEZIONE MODELLI. - Allegato (10): Fac-Simile dichiarazione sostitutiva di certificazione

SEZIONE MODELLI. - Allegato (10): Fac-Simile dichiarazione sostitutiva di certificazione SEZIONE MODELLI - Allegato (1): Fac-simile domanda Tab. A- Artt. 20 e 21 - Allegato (2): Scheda Notizie Tab. A Artt. 20 e 21 - Allegato (3): Fac-simile domanda Tab. B Art. 21 - Allegato (4): Sheda Notizie

Dettagli

PIANO D ASSESTAMENTO FORESTALE

PIANO D ASSESTAMENTO FORESTALE ASP ROMAGNA FAENTINA Faenza (RA) I BOSCHI DI VILLA CORTE PIANO D ASSESTAMENTO FORESTALE - PAF _ ID 08197 - validità per il periodo 2018-2027 Foto? STUDIO FORESTALE Via D.G. Verità 22a 47015 Modigliana

Dettagli

Studio Tecnico Agronomico Dr. Agr. Stefano Battaglini, Via Cassia Km 111, Bolsena (VT) E.mail:

Studio Tecnico Agronomico Dr. Agr. Stefano Battaglini, Via Cassia Km 111, Bolsena (VT) E.mail: SOMMARIO 1. INTRODUZIONE 2. CONFORMITA CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE VIGENTE 3. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 4. DESCRIZIONE DEL BOSCO 5. CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO:

Dettagli

Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%)

Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%) Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%) Castagno 17,6 Faggio 14,4 Querce decidue 19,4 Querce sempreverdi 5,5 Carpino 11,6 Altre latifoglie 21,9 Cedui coniferati 2,9 Il governo

Dettagli

Cedui Moderni. Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio

Cedui Moderni. Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio Cedui Moderni Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio Il caso del territorio dell Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve

Dettagli

Vegetazione Forestale Emiliana

Vegetazione Forestale Emiliana Vegetazione Forestale Emiliana Fascia collinare Le definizioni di bosco, arbusteto e cespuglieto, definite nelle PMPF (L.R. 4 settembre 1981, n. 30) sono le seguenti: I boschi sono definiti in base a una

Dettagli

LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI

LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI Protezione del suolo Assorbimento di CO 2 Produzione legnosa Conservazione della biodiversità Caccia Bosco Paesaggio Preservazione risorse idriche Svago e natura in ambiente

Dettagli

del bosco ceduo ricadente in agro del Comune di in località ; COMUNICA

del bosco ceduo ricadente in agro del Comune di in località ; COMUNICA Alla Comunità Montana Alburni Via Uliveto, n. 8/f 84020 Controne (SA) pec: info@pec.comunitamontanaalburni.it fax: 0828-971191 p. c. per il tramite della Comunità Montana: ai Carabinieri Forestale di.

Dettagli

PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1

PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1 COMUNE DI BARONE CANAVESE PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1 RELAZIONE TECNICA E STIMA DEL VALORE DI MACCHIATICO Gennaio 2016 PROGETTISTA: Dott. Forestale Paolo TERZOLO DATI AMMINISTRATIVI

Dettagli

COMUNE DI AQUILONIA terra d Irpinia

COMUNE DI AQUILONIA terra d Irpinia COMUNE DI AQUILONIA terra d Irpinia REGIONE CAMPANIA PROVINCIA DI AVELLINO Tel. 0827/83004 83263 Fax 082783190 e.mail sito web CAP 83041 Copia UFFICIO LAVORI PUBBLICI DETERMINAZIONE N.13 DEL 29-01-2010

Dettagli

Vendita lotto boschivo nel Comune di Viù Località Balma Pianass

Vendita lotto boschivo nel Comune di Viù Località Balma Pianass Unione Montana Alpi Graie Piazza V. Veneto 2 10070 Viù (TO) Vendita lotto boschivo nel Comune di Viù Località Balma Pianass 1) Relazione di stima del valore di macchiatico 2) Planimetria di dettaglio 3)

Dettagli

Piano di Gestione ed Assestamento Forestale (P.G.A.F) della proprietà silvo-pastorale. del Comune di Rieti

Piano di Gestione ed Assestamento Forestale (P.G.A.F) della proprietà silvo-pastorale. del Comune di Rieti Piano di Gestione ed Assestamento Forestale (P.G.A.F) della proprietà silvo-pastorale del Comune di Rieti Periodo di validità 2012-2021 Superficie del P.G.A.F. I soprassuoli sono costituiti principalmente

Dettagli

Dall incarico all autorizzazione dell intervento

Dall incarico all autorizzazione dell intervento A.A. 2012/2013 Cantieri forestali Dall incarico all autorizzazione dell intervento Dott. for. Luca Calienno Email: calienno.luca@gmail.com Primo contatto informale Visure catastali per nominativo ed eventuale

Dettagli

DI INTERVENTO. Comune di Cafasse. -PREscRrzroNr PROGETTO. commitrenre, Floema. Provincia di Torino comung di Gafassg. I. -ffi.

DI INTERVENTO. Comune di Cafasse. -PREscRrzroNr PROGETTO. commitrenre, Floema. Provincia di Torino comung di Gafassg. I. -ffi. commitrenre, Provincia di Torino comung di Gafassg Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO Oggetto: Utilizzazione del soprassuo/o di proprietd comunale Presso il campo spo rtivo oattuerofrrirot lmtm..re{io

Dettagli

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano

Dettagli

PRONTUARIO OPERATIVO per gli interventi di gestione forestale

PRONTUARIO OPERATIVO per gli interventi di gestione forestale PRONTUARIO OPERATIVO per gli interventi di gestione forestale Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste (Luigi Alfonsi Giovanni Carraro - Isabella Pasutto) Torino, 5-9 Novembre 2018 QUADRO NORMATIVO a) Direttive

Dettagli

PIANO AMBIENTALE DEL PARCO DELLA ROCCA DEL GARDA

PIANO AMBIENTALE DEL PARCO DELLA ROCCA DEL GARDA PIANO AMBIENTALE DEL PARCO DELLA ROCCA DEL GARDA Allegati Responsabili dei Comuni Comune di Bardolino: Dr. Davide Lonardi Comune di Garda: Arch. Giorgio Zumiani Coordinatore: Arch. Giorgio Zumiani Gruppo

Dettagli

Le conversioni. Per conversione di un bosco si intende il cambiamento di forma di governo CEDUO COMPOSTO

Le conversioni. Per conversione di un bosco si intende il cambiamento di forma di governo CEDUO COMPOSTO Le conversioni Per conversione di un bosco si intende il cambiamento di forma di governo CEDUO MATRICINATO FUSTAIA CEDUO COMPOSTO Lo spessore della freccia indica con quale frequenza ciascun tipo di conversione

Dettagli

Provincia di Torino Comune di Cafasse. Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO

Provincia di Torino Comune di Cafasse. Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO Committente: Provincia di Torino Comune di Cafasse Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO Oggetto: Utilizzazione del soprassuolo di proprietà comunale presso il campo sportivo CODICE OPERA P/0222 CL

Dettagli

RELAZIONE TECNICA INERENTE LA CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO, AI SENSI DELLA L.R. 39/2000, DI UN AREA POSTA IL LOCALITÀ GUAZZI, NEL COMUNE DI POPPI

RELAZIONE TECNICA INERENTE LA CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO, AI SENSI DELLA L.R. 39/2000, DI UN AREA POSTA IL LOCALITÀ GUAZZI, NEL COMUNE DI POPPI RELAZIONE TECNICA INERENTE LA CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO, AI SENSI DELLA L.R. 39/2000, DI UN AREA POSTA IL LOCALITÀ GUAZZI, NEL COMUNE DI POPPI Relatore: dott. for. Marcello Miozzo Committente: Sig.

Dettagli

1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLA PARTICELLA ) Descrizione ed ubicazione ) Confini ) Viabilità... 3

1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLA PARTICELLA ) Descrizione ed ubicazione ) Confini ) Viabilità... 3 Sommario 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE DELLA PARTICELLA... 2 2.1) Descrizione ed ubicazione... 2 2.2) Confini... 2 2.3) Viabilità... 3 3. L INTERVENTO DI MARTELLATA... 3 3.1) Finalità... 3 3.2) Modalità...

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PARTE 2

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PARTE 2 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PARTE 2 TESTO COORDINATO CON IL REGOLAMENTO REGIONALE N. 5/2007 INTEGRATO E MODIFICATO DAL REGOLAMENTO REGIONALE 19 GENNAIO 2010, N.1 Premessa Le presenti

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI UN TAGLIO A RASO CON RILASCIO DI MATRICINE IN UN CEDUO DI CERRO (Quercus cerris L.)

PROGETTO PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI UN TAGLIO A RASO CON RILASCIO DI MATRICINE IN UN CEDUO DI CERRO (Quercus cerris L.) PROGETTO PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI UN TAGLIO A RASO CON RILASCIO DI MATRICINE IN UN CEDUO DI CERRO (Quercus cerris L.) Caratteristiche della stazione a) Relazione illustrativa: L area che interessa

Dettagli

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Concetti di selvicoltura Legislazione nazionale e regionale in materia di difesa dei boschi Competenze del Parco Autorizzazioni e aspetti sanzionatori

Dettagli

Tavola rotonda. Bosco ceduo : un governo per le risorse del territorio. Selvicoltura dei boschi cedui: principi e innovazioni

Tavola rotonda. Bosco ceduo : un governo per le risorse del territorio. Selvicoltura dei boschi cedui: principi e innovazioni Foresta per la società. La società delle foreste Innovazione nel settore forestale per uno sviluppo sostenibile Città di Castello (PG) 21 ottobre 2011 Tavola rotonda Bosco ceduo : un governo per le risorse

Dettagli

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano

Dettagli

-Modello unico di domanda per il taglio dei boschi-

-Modello unico di domanda per il taglio dei boschi- MARCA DA BOLLO ( 1 ) solo in caso di richiesta di autorizzazione (QUADRO A) -Modello unico di domanda per il taglio dei boschi- allegato C della DGR n. 1732 del 17/12/2018 A: (Unione montana, P.F. Tutela

Dettagli

PROGETTO DI TAGLIO PARTICELLA FORESTALE 48 P.G.F. DEL COMUNE DI TERNI (TR) Loc. Macchia Grossa

PROGETTO DI TAGLIO PARTICELLA FORESTALE 48 P.G.F. DEL COMUNE DI TERNI (TR) Loc. Macchia Grossa Compresa dei Boschi cedui Taglio ad uso commercio PROGETTO DI TAGLIO PARTICELLA FORESTALE 48 P.G.F. DEL COMUNE DI TERNI (TR) Loc. Macchia Grossa COMUNITÀ MONTANA VALNERINA Sede Legale: Via Manzoni, 8-06046

Dettagli

I tagli successivi. Tagli successivi

I tagli successivi. Tagli successivi I tagli successivi Con il trattamento a tagli successivi, il popolamento giunto alla maturità economica viene asportato tramite più interventi selvicolturali. La progressiva apertura del popolamento ha

Dettagli

PIANO DI ASSESTAMENTO E GESTIONE FORESTALE

PIANO DI ASSESTAMENTO E GESTIONE FORESTALE PIANO DI ASSESTAMENTO E GESTIONE FORESTALE Il piano di gestione e assestamento forestale (PGAF) è un documento tecnico a validità pluriennale (10-20 anni) con il quale vengono definiti gli obiettivi che

Dettagli

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano

Dettagli

OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum

OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO Dott. Nat. Giuseppe Stablum MARZO 2012/ FEBBRAIO 2013 Si illustra di seguito il censimento delle specie arboree ed arbustive della seconda

Dettagli

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio - Visti gli articoli 136, 138, 139, 140 e 141 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, recante Codice dei beni culturali e del

Dettagli

BIODIVERSITA E GESTIONE FORESTALE

BIODIVERSITA E GESTIONE FORESTALE BIODIVERSITA E GESTIONE FORESTALE Gestione e tutela, criticità ed opportunità: il punto di vista dei selvicoltori Una breve presentazione A.R.I.B.L. è un associazione senza scopo di lucro, nata del 2003

Dettagli

Piano di gestione e assestamento forestale Validità

Piano di gestione e assestamento forestale Validità REGIONE LAZIO Comune di Gallicano nel Lazio (Rm) UNIVERSITÀ AGRARIA DI GALLICANO NEL LAZIO Piano di gestione e assestamento forestale Validità 2012-2021 ELABORATI DENDRO-CRONO-AUXOMETRICI PROSPETTO GENERALE

Dettagli

SCHEDA TECNICA INTERVENTI di GESTIONE AGRO-FORESTALE 1) (DA COMPILARE A CURA DEL PROGETTISTA ABILITATO)

SCHEDA TECNICA INTERVENTI di GESTIONE AGRO-FORESTALE 1) (DA COMPILARE A CURA DEL PROGETTISTA ABILITATO) PRATICA n. PROT. n. SPAZIO RISERVATO ALL'UFFICIO SOPRALLUOGO: da effettuare non necessario DA RICHIEDERE TE Provincia di Roma - Servizio Geologico - Ufficio Agro-Forestale SCHEDA TECNICA INTERVENTI di

Dettagli

DICHIARAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO L.R , n.39 art. 47 c. 5 e Regolamento di attuazione D.P.G.R , n.48

DICHIARAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO L.R , n.39 art. 47 c. 5 e Regolamento di attuazione D.P.G.R , n.48 MOD. F Alla Unione Montana Comuni Mugello Via P. Togliatti n. 45 50032 Borgo San Lorenzo DICHIARAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO L.R. 21.03.2000, n.39 art. 47 c. 5 e Regolamento di attuazione D.P.G.R. 08.08.2003,

Dettagli

CONSORZIO TERRA DEI CORVI (Consorzio Forestale Valtura)

CONSORZIO TERRA DEI CORVI (Consorzio Forestale Valtura) CONSORZIO TERRA DEI CORVI (Consorzio Forestale Valtura) COMUNE DI VILLA DI CHIAVENNA COMUNITA MONTANA VALCHIAVENNA PROGETTO DI TAGLIO IN BOSCO ALTO FUSTO NELLA PARTICELLA FORESTALE DI PROPRIETA CONSORTILE:

Dettagli

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BOSCHI GOVERNATI A CEDUO IN CALABRIA.

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BOSCHI GOVERNATI A CEDUO IN CALABRIA. REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BOSCHI GOVERNATI A CEDUO IN CALABRIA. Approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 25maggio2015 Si assegna il numero 9 della

Dettagli

COMUNE DI MIRANO Bosco Parauro. Riassunto del Piano del Gestione Forestale Associazione Forestale di Pianura

COMUNE DI MIRANO Bosco Parauro. Riassunto del Piano del Gestione Forestale Associazione Forestale di Pianura COMUNE DI MIRANO Bosco Parauro Riassunto del Piano del Gestione Forestale 2015-2025 Associazione Forestale di Pianura Obiettivi del Piano di Gestione OBIETTIVO 1: Aumento delle funzioni naturalistico-ambientali

Dettagli

RELAZIONE PRELIMINARE DEL PIANO DI GESTIONE FORESTALE P.G.F.

RELAZIONE PRELIMINARE DEL PIANO DI GESTIONE FORESTALE P.G.F. RELAZIONE PRELIMINARE DEL PIANO DI GESTIONE FORESTALE P.G.F. 1. BENEFICIARIO Soggetto pubblico o privato capofila Composizione dell aggregazione costituita o da costituirsi Componente n.1 Componente n.2

Dettagli

- 3267/1923 R.D. 1126/1926 6/2005 D. 42/ D.

- 3267/1923 R.D. 1126/1926 6/2005 D. 42/ D. - Assessorato alle Foreste Servizio Politiche agroalimentari P.F. Interventi nel settore forestale e dell irrigazione e SDA di Ancona Le principali novità tecniche ed amministrative del testo proposto

Dettagli

Una siepe per Zelata

Una siepe per Zelata Una siepe per Zelata Ogni anno nel mese di novembre Legambiente, in collaborazione con il ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, promuove la Festa dell albero : una giornata

Dettagli

Quiz di autovalutazione per G.E.V.

Quiz di autovalutazione per G.E.V. Quiz di autovalutazione per G.E.V. Tutela e gestione dei boschi Prima edizione 11 aprile 2012 Foto (salvo diversa indicazione) e testi: Roberto Tonetti Roberto_Tonetti@regione.lombardia.it Istruzioni Stampa

Dettagli

Piano di Riordino: Comune di Vittorio Veneto

Piano di Riordino: Comune di Vittorio Veneto Unità Conoscitiva n. 1 Piano di Riordino: Fustaia FA Faggeta montana tipica esalpica Superficie totale (ha) 6,19 Fagus silvatica 100 Superficie boscata 6,19 Quota media (m. s.l.m.) 100 Quota massima 1290

Dettagli

COMUNE DI SAN MARTINO DALL ARGINE INDICAZIONI TECNICHE PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA ED AMBIENTALE Vengono definiti i criteri generali per la realizzazione delle piantumazioni

Dettagli

Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG

Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG Venzone, 19 febbraio 2015 dott. Giuseppe

Dettagli

Workshop Gestione dei boschi cedui: avanzamenti tecnicoscientifici

Workshop Gestione dei boschi cedui: avanzamenti tecnicoscientifici Workshop Gestione dei boschi cedui: avanzamenti tecnicoscientifici e applicazioni operative CREA Centro di ricerca Foreste e Legno Rende (CS) - 13 febbraio 2018 Selvicoltura dei cedui di leccio e di querce

Dettagli

Classe Colturale A - Fustaia di faggio di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

Classe Colturale A - Fustaia di faggio di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO Classe Colturale A - Fustaia di faggio di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO N / 32 A) taglio di sementazione e liberazione nuclei di novellame 7 80 560 B) taglio di avviamento

Dettagli

E POSSIBILE MIGLIORARE GLI AMBIENTI FORESTALI PER LO SCOIATTOLO COMUNE?

E POSSIBILE MIGLIORARE GLI AMBIENTI FORESTALI PER LO SCOIATTOLO COMUNE? E POSSIBILE MIGLIORARE GLI AMBIENTI FORESTALI PER LO SCOIATTOLO COMUNE? Elisabetta Rossi Regione Lombardia UO Parchi e Aree Protette - Struttura valorizzazione Aree Protette e Biodiversità Interventi forestali

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 4 del 05/02/2018 pag. 1/15

Allegato A al Decreto n. 4 del 05/02/2018 pag. 1/15 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 4 del 05/02/2018 pag. 1/15 DICHIARAZIONE DI TAGLIO (artt. 4,33,40 delle PMPF) per utilizzazioni inferiori ai 2,5 ha nei boschi cedui e ai 100 mc nelle fustaie

Dettagli

Piano di Riordino: Comune di Cordignano

Piano di Riordino: Comune di Cordignano Unità Conoscitiva n. 1 Fustaia Lecceta Superficie totale (ha) 1,32 Superficie boscata 1,32 Quota media (m. s.l.m.) 105 Quercus ilex 90 Carpinus betulus 5 Robinia pseudoacacia 5 Quota massima 127 Quota

Dettagli

DICHIARAZIONE DI TAGLIO

DICHIARAZIONE DI TAGLIO DIPARTIMENTO DIFESA DEL SUOLO E FORESTE SEZIONE BACINO IDROGRAFICO ADIGE PO- SEZIONE DI VERONA Piazzale Cadorna, 2 37126 VERONA DICHIARAZIONE DI TAGLIO ai sensi dell articolo 23 della L.R. 13.09.1978,

Dettagli

LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale

LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE In Lombardia la superfice forestale è circa 626.000 ha (Rapporto Stato Foreste 2015) Il 19% (circa

Dettagli

Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI

Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI Marzo 1 PLANIMETRIA DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: Individuazione dei due settori del bosco ai

Dettagli

Nuova Colorpack s.a.s. Via Cellini, 26 Solaro

Nuova Colorpack s.a.s. Via Cellini, 26 Solaro Nuova Colorpack s.a.s. Via Cellini, 26 Solaro Descrizione di una superficie boscata ubicata all interno del Parco delle Groane Luglio 2014 Eseguita da: dott. Matteo Martinelli agronomo Via De Antichi,

Dettagli

COMUNE DI VICOVARO (Provincia di Roma)

COMUNE DI VICOVARO (Provincia di Roma) COMUNE DI VICOVARO (Provincia di Roma) ORIGINALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AREA TECNICA n 7 del 24-02-2016 R. G. n 38 OGGETTO: Approvazione Avviso di asta pubblica per la vendita di

Dettagli

Vendita di legname in piedi

Vendita di legname in piedi Regione Basilicata Comune di Pignola (PZ) Vendita di legname in piedi CATALOGO DI VENDITA Gennaio 2011 Comune di Pignola Ufficio tecnico Via Risorgimento 1 85010 Pignola (PZ) Tel 0971/620111 206 228 Scadenza

Dettagli

Piantare e coltivare le fasce tampone

Piantare e coltivare le fasce tampone Biella, 23 settembre 2007 Piantare e coltivare le fasce tampone Unità Complessa per le Agroenergie dott. Loris Agostinetto Effetto tampone La polifunzionalità Altre funzioni ambientali -accumulo CO 2 -Miglioramento

Dettagli

Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei boschi

Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei boschi COMUNE DI MONTECARLO REGOLAMENTO URBANISTICO Revisione quinquennale art. 55 L.R. 03.01.2005 n. 1 Disposizioni Normative Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei

Dettagli

NORME FORESTALI PARTICOLARI

NORME FORESTALI PARTICOLARI ENTE PARCO MONTE BARRO REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI LECCO PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE DEL PARCO MONTE BARRO L.R. 31/2008 NORME FORESTALI PARTICOLARI LUGLIO 2014 REVISIONE POST CONFERENZA DI VAS DR.FOR.

Dettagli

PROGETTO DI TAGLIO per l esecuzione degli interventi previsti dalla variante del P.G.F. dell Ente RELAZIONE TECNICA

PROGETTO DI TAGLIO per l esecuzione degli interventi previsti dalla variante del P.G.F. dell Ente RELAZIONE TECNICA PROGETTO DI TAGLIO per l esecuzione degli interventi previsti dalla variante del P.G.F. dell Ente RELAZIONE TECNICA COMUNITÀ MONTANA ONAT "Orvietano - Narnese - Amerino - Tuderte" Uffici di San Venanzo

Dettagli

TESTO INTEGRATO CON MODIFICHE REGOLAMENTO 2/R 2013 (B.U. 25 febbraio 2013, 3 suppl. al n. 8) SOMMARIO

TESTO INTEGRATO CON MODIFICHE REGOLAMENTO 2/R 2013 (B.U. 25 febbraio 2013, 3 suppl. al n. 8) SOMMARIO REGOLAMENTO REGIONALE RECANTE: REGOLAMENTO FORESTALE DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 13 DELLA LEGGE REGIONALE 10 FEBBRAIO 2009, N. 4 (GESTIONE E PROMOZIONE ECONOMICA DELLE FORESTE). ABROGAZIONE DEI REGOLAMENTI

Dettagli

Principali norme da rispettare negli interventi di gestione dei boschi e degli altri ambiti di interesse forestale

Principali norme da rispettare negli interventi di gestione dei boschi e degli altri ambiti di interesse forestale Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna Principali norme da rispettare negli interventi di gestione dei boschi e degli altri ambiti di interesse forestale 2 La presente nota non è esaustiva

Dettagli

Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese DIREZIONE GENERALE Area Natura e Pianificazione

Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese DIREZIONE GENERALE Area Natura e Pianificazione Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese DIREZIONE GENERALE NULLA OSTA DEL PARCO del 12 agosto 2014 Parere Favorevole con prescrizioni R. d. A. N. 118/2014 Oggetto: relazione di taglio

Dettagli

VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00

VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00 VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.

Dettagli

Servizio Pianificazione e Gestione Rete Ecologica, Aree Protette e Vigilanza Ambientale IL REGOLAMENTO FORESTALE DELLA REGIONE PIEMONTE

Servizio Pianificazione e Gestione Rete Ecologica, Aree Protette e Vigilanza Ambientale IL REGOLAMENTO FORESTALE DELLA REGIONE PIEMONTE IL REGOLAMENTO FORESTALE DELLA REGIONE PIEMONTE E UN BOSCO? DEFINIZIONE DI BOSCO (L.R.4/2009 e smi) Superficie > 2000 mq e larghezza media > 20 m e copertura > 20% sono considerate bosco anche le aree

Dettagli

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO L.R , n.39 art. 47 c. 2 e Regolamento di attuazione D.P.G.R , n.

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO L.R , n.39 art. 47 c. 2 e Regolamento di attuazione D.P.G.R , n. 1 MOD. H BOLLO EURO 16,00 Alla Unione Montana dei Comuni del Mugello Via P. Togliatti n. 45 50032 Borgo San Lorenzo RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO L.R. 21.03.2000, n.39 art. 47 c. 2 e Regolamento

Dettagli

Pagina n 1/3 COMUNE DI REDONDESCO POL RIS - Studio Associato Via Pietro Verri, Mantova (MN) - Tel INDICAZIONI TECNICHE PER INT

Pagina n 1/3 COMUNE DI REDONDESCO POL RIS - Studio Associato Via Pietro Verri, Mantova (MN) - Tel INDICAZIONI TECNICHE PER INT Pagina n 1/3 COMUNE DI REDONDESCO POL RIS - Studio Associato Via Pietro Verri, 33-46100 - Mantova (MN) - Tel. 0376.248808 INDICAZIONI TECNICHE PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Amministrazione forestale competente (1)

REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Amministrazione forestale competente (1) Allegato 3 - Schema di Piano di coltura e conservazione Piano di Coltura e conservazione Fac-Simile REGIONE EMILIA-ROMAGNA Amministrazione forestale competente (1) (1) Indicazione dell Amministrazione

Dettagli

Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996)

Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996) Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996) Fase adulta o di maturità economica Fase senescente o vetusta Fase giovanile Rinnovazione T E M P O Le fasi presenti nel mosaico di

Dettagli

Scala: 1: Coordinate UTM: E

Scala: 1: Coordinate UTM: E LOCALIZZAZIONE Ambito ecologico: A200 Regione alpina mesalpica Tipo materiale: Soprassuolo Provincia: TO Comuni:, Alice Superiore Località: Lago di Tavola CTR: 114100 Superfice totale: 89,9 ha Scala: 1:10.000

Dettagli

All. 6 - Aree di saggio Compresa C

All. 6 - Aree di saggio Compresa C AREA DI SAGGIO N. 1 Sup.: 400 Circolare Coord. x: 487855 y: 4511925 Pend.: 60% Quota: 694 m s.l.m. Particella: 2sc Esposiz.: N Data rilievo: 09/07/2017 Zona di: versante Cerro Carpino n. Orniello Roverella

Dettagli

L.R. 9/2007, art. 95 B.U.R. 9/1/2013, n. 2. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 dicembre 2012, n. 0274/Pres.

L.R. 9/2007, art. 95 B.U.R. 9/1/2013, n. 2. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 dicembre 2012, n. 0274/Pres. L.R. 9/2007, art. 95 B.U.R. 9/1/2013, n. 2 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 dicembre 2012, n. 0274/Pres. Regolamento forestale in attuazione dell articolo 95 della legge regionale 23 aprile 2007,

Dettagli

Il/la sottoscritto/a Nato a. il.. Residente a. Via/piazza... n. Possessore ad altro titolo Proprietario

Il/la sottoscritto/a Nato a. il.. Residente a. Via/piazza... n. Possessore ad altro titolo Proprietario MOD. G BOLLO EURO 14,62 Alla Unione Montana Comuni Mugello Via P. Togliatti n. 45 50032 Borgo San Lorenzo RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO CON PROCEDURA DI SILENZIO ASSENSO L.R. 21.03.2000,

Dettagli

COMUNE DI LAURO PROGETTO DI TAGLIO DELLA SEZIONE BOSCHIVA 2 TORE PARTICELLA DEL PAF 2Q

COMUNE DI LAURO PROGETTO DI TAGLIO DELLA SEZIONE BOSCHIVA 2 TORE PARTICELLA DEL PAF 2Q /05/ COMUNE DI LAURO PROGETTO DI TAGLIO DELLA SEZIONE BOSCHIVA 2 TORE PARTICELLA DEL PAF 2Q Comune di Lauro Progettista Dott. Forestale Andrea Martini Studio Forestale Dott. Andrea Martini Corso Mazzini

Dettagli