UNA CITTÀ PER VIVERE BENE

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1 Progetto Nazionale di Promozione dell Attività Motoria UNA CITTÀ PER VIVERE BENE Roma, 20/21 giugno 2011 Dott.ssa Maria Teresa Menzano La sorveglianza delle malattie e dei fattori di rischio nella nostra epoca

2 L allarme mondiale

3 L allarme mondiale: l impatto Cause del carico globale di malattia (Daly), nel mondo, a tutte le età, 2005 Alto tasso di mortalità (morti premature); La loro frequenza aumenta di pari passo con l allungamento della vita Altamente invalidanti (effetti negativi sulla qualità della vita delle persone colpite); Richiedono un assistenza a lungo termine Gravi e sottovalutati effetti economici negativi Incidono pesantemente sulla spesa sanitaria Coinvolgono le classi economicamente e socialmente svantaggiate

4 L allarme mondiale: tanti pregiudizi Le malattie croniche sono un problema degli anziani Vero Falso Oggi sappiamo che quasi la metà dei decessi per malattie croniche avviene prima dei 70 anni e un quarto entro i 60 anni Le malattie croniche sono esclusivamente il risultato di comportamenti non salutari Vero Falso Le responsabilità del singolo possono essere chiamate in causa solo quando esiste la possibilità di accedere a stili di vita sani e di godere di aiuto nelle scelte di salute I governi hanno un ruolo determinante nel migliorare la salute e il benessere delle persone e nel sostenere i gruppi più a rischio (giovani, poveri) Fonte: WHO global Report. Geneva, 2005

5 L allarme mondiale: la causa I principali fattori di rischio sono: Pochi Comuni a gran parte della malattie Modificabili: Consumo di tabacco (4,9 milioni decessi) Mancanza di attività fisica (1,9) Ridotto consumo di frutta e verdura (2,7) Ipertensione arteriosa (7,1) Eccesso di colesterolo (4,4) Indipendentemente da sesso, età, provenienza geografica Fonte: WHO global Report. Geneva, 2005

6 L allarme mondiale: la causa Principali cause (e loro interazioni) delle malattie ischemiche del cuore I rischi per la salute si generano nel tempo attraverso una complessa catena di eventi che include: fattori socioeconomici, condizioni ambientali e sociali, comportamenti individuali. Per contrastare i rischi occorre agire sui diversi anelli della catena Fonte: WHO Global Health Risk, 2004

7 L allarme mondiale: la soluzione Le malattie croniche possono essere sconfitte ma è necessaria una strategia: globale integrata intersettoriale approccio per fasi Fonte: WHO global Report. Geneva, 2005

8 Per conoscere i problemi In pratica. orientare le scelte dei decisori, ma anche dei cittadini, verso la tutela e la promozione della salute favorire responsabilità, crescita culturale, competenza della popolazione e degli operatori sistemi di raccolta, analisi, interpretazione e comunicazione dei dati Validi sistemi di sorveglianza con l obiettivo della comunicazione per l azione

9 È TEMPO DI AGIRE! Informazione Azione scelte di policy e valutazione di efficacia degli interventi realizzati uso di informazioni precise, tempestive e territorializzate LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA È IL PREREQUISITO DELL AZIONE

10 Piano d Azione Oms

11

12 Le sorveglianze: strumenti delle strategie di sanità pubblica Raccolta continua e sistematica (dati) Analisi e interpretazione (dati informazioni) REALIZZAZIONE DI INTERVENTI COMUNICAZIONE PER L AZIONE

13 Le sorveglianze: strumenti di strategia di sanità pubblica Un sistema di sorveglianza sui principali determinanti di salute e sull adozione di misure di prevenzione dovrebbe: essere rappresentativo della popolazione fornire precise e tempestive conoscenze sull evoluzione e le dinamiche dei fenomeni di interesse per la salute pubblica consentire la messa a punto di efficaci azioni correttive nei programmi di salute fornire un dettaglio di informazione a livello di Asl, che consenta il confronto fra le diverse Asl all interno della stessa Regione

14 Per la pianificazione e la valutazione degli interventi Il Ministero della Salute/CCM ha ritenuto prioritaria sperimentazione e il consolidamento di sistemi di sorveglianza nazionali (in particolare la sorveglianza nutrizionale) Armonici Standardizzati Confrontabili Di rapido utilizzo per l azione Complementari ad altri già esistenti

15 LA STRATEGIA ITALIANA PIANO SANITARIO NAZIONALE Rendere stabile una periodica sorveglianza dei fattori di rischio comportamentali + GUADAGNARE SALUTE DPCM 4 MAGGIO 2007 Programma strategico finalizzato a promuovere e facilitare l assunzione di comportamenti che influiscono positivamente sullo stato di salute della popolazione + + PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE Implementare i sistemi di sorveglianza

16 Il PNP è sostanzialmente innovativo rispetto al precedente PNP, per: Riferimento esplicito ai sistemi di sorveglianza OBIETTIVI LINEE DI SUPPORTO LINEE DI INTERVENTO Promuovere le pratiche di provata efficacia Implementare i sistemi di sorveglianza Realizzare profili di salute Dal PNP buone notizie per la sorveglianza! 2. Prevenzione universale 2.9 Prevenzione e sorveglianza di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari e patologie correlate Rendere fruibili network che favoriscano e sostengano lo sviluppo del PNP, anche in termini di formazione Individuare e diffondere le attività di prevenzione di dimostrata efficacia. Favorire il processo di eliminazione delle pratiche inefficaci o dannose. Favorire l implementazione di PASSI, PASSI d Argento e OKkio alla salute ed il loro raccordo con gli altri sistemi informativi Comunicare e diffondere i dati derivanti dai profili di salute Rendere fruibili network regionali che favoriscano e sostengano lo sviluppo del PNP, anche in termini di formazione Produrre e rendere disponibili in maniera integrata basi dati Analizzare i bisogni e i rischi della popolazione, definire e riadeguare le priorità, gli obiettivi ed i relativi interventi sanitari, ambientali e sociali, valutare l impatto sulla salute degli interventi realizzati Realizzare la sorveglianza di popolazione coerentemente con le indicazioni nazionali Migliorare e consolidare le attività di comunicazione dei risultati raggiunti

17 GUADAGNARE SALUTE LA PRINCIPALE NOVITA E LA SINERGIA STRUMENTI DEL PROGRAMMA La Piattaforma Nazionale su alimentazione, attività fisica e tabagismo I Protocolli d intesa Gruppi di lavoro La Comunicazione I Sistemi di sorveglianza

18 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Adulti anni (trend) Obesità e Sovrappeso Attività Motoria Health Behaviours in School aged Children Salute e Qualità della Vita nella Terza età (Passi d Argento) Nelle terze elementari (indagine biennale) Registri Tumori Adolescenti (quadriennale) Registri degli Accidenti Cardio e Cerebrovascolari over 65 (Periodica) Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare 25% della popolazione sotto sorveglianza Campioni casuali anni In aree sentinella Campioni casuali anni In aree sentinella (quinquennale)

19 SISTEMA CONTINUO DI SORVEGLIANZA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA ADULTA (18-69 ANNI) - intervista telefonica (personale delle ASL specificamente formato ed utilizzando un questionario standardizzato) - informazioni sui principali fattori di rischio comportamentali ed i relativi interventi preventivi Stato di salute/malattie Qualità di vita percepita Attività fisica Abitudini alimentari/peso Fumo Consumo di alcol Sicurezza stradale Sicurezza domestica Fattori di rischio CadioVascolare Screening oncologici Vaccinazioni Salute mentale

20 Pool Aziende 2010 Attivo Il 33% delle persone intervistate lavoro pesante oppure adesione alle linee guida (30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni) Parzialmente Attivo Il 37% delle persone intervistate non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati Sedentario Il 31% delle persone intervistate non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero Nel quadriennio si osserva come dal 2007 la prevalenza di sedentari sia in aumento nel 2007 era del 27,5% nel 2008 era del 29,5% nel 2009 era del 30,8% nel 2010 era del 30,9%

21 Pool Aziende 2010 La sedentarietà è più diffusa: tra le donne tra le persone più anziane tra chi ha un basso livello di istruzione e difficoltà economiche Un sedentario su 5 percepisce come sufficiente il proprio livello di attività fisica

22 OKkio alla salute Obiettivo Implementare nelle Regioni italiane un sistema di sorveglianza che sia sostenibile ed efficace nel guidare gli interventi di sanità pubblica in tema rischi per la salute nei bambini Popolazione in studio Bambini della classe terza primaria (circa 8 anni di età) Adesione Nel 2010 tutte le Regioni, classi, bambini Metodologia e ambiti di indagine 1. Rilevazione di peso e altezza dei bambini con strumenti e procedure standardizzati 2. Somministrazione di questionari (a alunni, genitori e dirigenti scolastici) sui stato ponderale,abitudini alimentari, attività motoria e iniziative scolastiche favorenti la sana alimentazione e l attività motoria Periodicità Ogni 2 anni (2008, 2010, 2012) Attori Personale sanitario delle ASL appositamente addestrato, affiancato dal personale docente all interno delle scuole selezionate, in locali predisposti.

23 OKkio alla salute: risultati su 5 pratica sport per non più di un ora a settimana 1 su 2 ha la TV in camera circa 1 mamma su 2 di bambini fisicamente non attivi, ritiene che il proprio figlio svolga un attività motoria sufficiente

24 OKkio alla salute: risultati 2010 L importanza della scuola

25 ZOOM8 Obiettivo Approfondire le conoscenze sui comportamenti alimentari e gli stili di vita dei bambini delle scuole primarie e il ruolo dei servizi sanitari Popolazione in studio Bambini della classe terza primaria (circa 8 anni di età) Campione regionale in base alla classificazione delle regioni italiane in tre aree (bassa, media e alta prevalenza di sovrappeso e obesità) Metodologia e ambiti di indagine 1. Rilevazione di peso e altezza dei bambini con strumenti e procedure standardizzati (OKkio) 2. Somministrazione di questionari ai genitori per indagare su stile di vita del bambino e della famiglia, conoscenze, percezioni, proposte dei genitori in relazione all alimentazione e all attività fisica, ruolo dei servizi sanitari questionario di frequenza semiquantitativo, per indagare le abitudini alimentari del bambino Periodicità Una indagine nel 2009 Adesione Nel classi, bambini Attori Personale sanitario delle ASL appositamente addestrato dall INRAN, affiancato dal personale docente all interno delle scuole selezionate, in locali predisposti.

26 ZOOM8: risultati Ostacoli principali al gioco all aria aperta e allo sport Il tempo trascorso dai bambini giocando all aperto è correlato alla sicurezza dell ambiente intorno all abitazione e alla mancanza di strutture adeguate, specie al Sud

27 Suggerimenti dei genitori per incentivare la pratica dell attività fisica ZOOM8: risultati Per migliorare il benessere dei propri figli, i genitori suggeriscono di aumentare le ore di attività fisica svolte a scuola e di potenziare le strutture sportive pubbliche.

28 Obiettivo HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) Monitorare i fattori e i processi che possono determinare effetti sulla salute degli adolescenti Popolazione in studio Ragazzi di 11, 13 e 15 anni, che frequentano le scuole pubbliche e private di tutte le Regioni italiane (campionati nelle classi I e III media e II superiore) Metodologia e ambiti di indagine 1. Questionario indirizzato ai dirigenti scolastici finalizzato a rilevare informazioni sul contesto scolastico (fisico/ strutturale) e sugli interventi di promozione della salute 2. Questionario autocompilato dai ragazzi relativamente a: comportamenti correlati con la salute (alimentazione, igiene orale, attività fisica e sedentarietà, comportamenti a rischio, abitudini sessuali, violenza e infortuni) la salute ed il benessere individuale il contesto sociale, ambientale e lo sviluppo delle competenze relazionali Periodicità Ogni 4 anni (2002, 2006, 2010) Adesione Nel 2010 tutte le Regioni, ragazzi

29 HBSC: risultati 2010 Fare attività fisica per almeno un ora al giorno per più di 3 gg a settimana Questo dato, che già ci vedeva al 32 o posto rispetto agli altri paesi nell indagine internazionale 2006, evidenzia uno scarso livello globale di attività fisica nei nostri ragazzi Basso livello di attività fisica (almeno un ora al giorno per più di 3 gg alla settimana) che decresce con l età: i ragazzi di 15 anni (48% dei maschi e 27% delle femmine) svolgono meno attività fisica rispetto ai tredicenni (51% dei maschi e 34% delle femmine)

30 HBSC: risultati 2010 Scuole in cui per tutte le classi vengono previste ed effettuate le 2 ore settimanali di attività motoria previste dal curriculum

31 INTERSETTORIALITA ALLEANZA SCUOLA- SALUTE Le informazioni raccolte permettono: Una maggiore coscienza dei problemi Interventi mirati alla prevenzione dell obesità e alla promozione della salute dei bambini (da parte di operatori sanitari e scolastici)

32 La ripetizione dell indagine Ricadute immediate: stimare e seguire nel tempo la situazione nutrizionale; suggerire azioni appropriate e basate su prove di efficacia descrivere e seguire nel tempo i progressi dell ambiente scolastico; Ricadute a lungo termine: favorire l orientamento delle politiche sanitarie di prevenzione coinvolgere i vari gruppi di interesse nelle azioni di prevenzione monitorare il progresso degli interventi di prevenzione favorire la ricerca di azioni preventive efficaci

33 Quali indicazioni per l azione? Promuovere la comunicazione/diffusione di informazioni corrette a bambini, adolescenti e genitori a sostegno di scelte di vita salutari (Progetto PinC - Programma nazionale di informazione e comunicazione a sostegno degli obiettivi di Guadagnare Salute ) Recuperare e valorizzare il ruolo di scuola, medico di famiglia, pediatra e operatore sanitario, allo scopo di trasferire informazioni corrette e consigli ai genitori e di indurre modificazioni nel comportamento Intervenire sulle abitudini quotidiane (prima colazione, attività fisica) come elemento di sviluppo sano del bambino Sostenere l attività fisica come attività curriculare in ambito scolastico, promuovere la creazione di mense scolastiche (specie al Sud) Lavorare sull intersettorialità e sul costante coinvolgimento di ambiti diversi della società e delle istituzioni (es. ambiente urbano) Favorire la sinergia tra operatori sanitari e scolastici e la partecipazione delle famiglie come leva per il successo delle iniziative

34 conclusioni Le sorveglianze ci permettono: Conoscere problemi e determinanti di salute per selezionare la priorità, definire gli obiettivi e i target (pianificazione) Favorire responsabilità, crescita culturale, competenza della popolazione e degli operatori (empowerment) Modificare decisioni politiche e comportamenti individuali per migliorare la salute (advocacy) Monitorare il processo verso il raggiungimento degli obiettivi di salute e misurare l efficacia/impatto degli interventi (monitoraggio, valutazione)

35 Guadagnare salute ha individuato il quadro di riferimento entro il quale agire per promuovere la salute e prevenire patologie croniche già nella primissima infanzia ci auguriamo che si prosegua sulla strada della collaborazione tra le diverse professionalità nel pianificare azioni sinergiche e integrate per poter continuare a lavorare in modo proficuo come è stato finora

36 GRAZIE PER L ATTENZIONE! E BUON LAVORO A TUTTI m.menzano@sanita.it

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