IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA

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1 IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA IPB Ipertrofia Prostatica Benigna Non è una malattia, ma una condizione parafisiologica di aumento volumetrico ghiandolare (> 30 cc), intimamente correlata all età Le manifestazioni cliniche a carico delle basse vie urinarie, che ad essa possono correlarsi, riducono fortemente la QoL del paziente LUTS nel 30% degli uomini > 65 aa 1

2 Prevalenza Istologica Nessun riscontro di IPB nei < di 30 aa Incidenza aumenta progressivamente con l età IPB nell 88% dei casi nei > di 90 aa Barry JJ, et al - J Urol 1984; 132: Prevalenza Obiettiva All ERD aumento volumetrico ghiandolare nel 20 % dei casi durante visite nella VI decade riscontro fino al 43% dei casi nell VIII decade NB: spesso non c è correlazione tra volume prostatico e sintomatologia clinica 2

3 Prevalenza Clinica Patologia ad elevata prevalenza ed impatto sociale Destinata ad aumentare con l aumento della vita media IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA Eziopatogenesi 3

4 Struttura Prostatica 4 distinte regioni Componente fibromuscolare anteriore (1/3 del volume) Componente ghiandolare: Zona periferica (latero-posteriore) 70% Zona centrale (circonda i dotti eiaculatori) 25% Zona transizionale (2 piccoli lobi indipendenti) 5% Piccola castagna, chiusa in una rigida capsula fibrosa; circonda l uretra Struttura Prostatica 4

5 Istologia 2 distinte componenti istologiche: Epiteliale acinare Luminale (comp. secretoria acido citrico, psa, fibrinolisina ) Basale (stem cells) Stroma fibromuscolare Elevata quota di muscolatura liscia Istologia Componente epiteliale 5

6 Istologia Componente stromale La più elevata percentuale di componente muscolare liscia si riscontra: Zona transizionale (trama di ML organizzata e compatta) Zona periferica (fibre ML disorganizzate) Istologia Aree di origine IPB Normale IPB 6

7 Ormoni e Crescita Prostatica Il Testosterone libero gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella funzione della prostata T 90% cell. di Leydig (tendono a diminuire con l età) freet 2% nel giovane 1,25% nell anziano Ormoni e Crescita Prostatica Sintesi del Testosterone 7

8 Ormoni e Crescita Prostatica L androgeno più attivo a livello tissutale è il DHT che viene sintetizzato dalla 5 alpha-reduttasi (5-AR tipo 1-2) a partire dal T Sebbene i livelli di T si riducano con l età i livelli di DHT prostatico rimane elevato Il ruolo del T e DHT prodotto a livello surrenalico non è ancora chiaro Ruolo di T e DHT nel maschio 8

9 DHT Modalità di azione DHT e Crescita Prostatica Il recettore per gli androgeni (AR) contiene 2 siti di legame (per DHT e per il DNA) L affinità di AR per DHT è 5 volte maggiore rispetto a T L interazione del complesso DHT-AR col DNA modula la produzione di mrna che codifica per svariate proteine (PSA ) e per Fattori di Crescita 9

10 GF e Crescita Prostatica La produzione di numerosi GF e proteine recettoriali è regolata dall interazione DHT/AR-DNA Sono stati identificati GF di origine epiteliale e mesenchimale in grado di: Stimolare la proliferazione cellulare (SGF): epidermal-gf, fibroblast- GF, insulin-like-gf, transforming-gf α Inibire la proliferazione e aumentare l apoptosi (IGF): transforming- GFβ L azione dei GF sembrerebbe poi determinare la quota mesenchimale ed epiteliale dell IPB NB: il blocco degli androgeni: - aumenta IGF - riduce SGF Growth Factors 10

11 Recettore Androgenico AR ad alta affinità sono più numerosi a livello delle cellule epiteliali che a livello stromale (> sensibilità) La sensibilità del tessuto prostatico al DHT rimane elevata nel corso della vita (al contrario della maggior parte dei tessuti androgeno-dipendenti che vanno incontro a down regulation postpubertà) La combinazione di elevati livelli di DHT con la espressione di AR costituisce la base del processo di crescita continuo della ghiandola prostatica (processo parafisiologico) Iperplasia microscopica IPB Fasi evolutive Sviluppo di micro-noduli stromali (30-40 aa) Tale proliferazione e prevalente a livello della ZT e continua con l aumentare dell età Ulteriore sviluppo in tale contesto dell iperplasia ghiandolare (componente minore) Il volume dei noduli varia da pochi mm a qualche cm 11

12 IPB Eziologia I processi molecolari alla base dello sviluppo dell IPB non sono ancora completamente spiegati, ma androgeni ed età giocano comunque un ruolo fondamentale Ipotesi patogenetiche IPB: DHT/età Sbilanciamento estrogeni/t Teoria della ossido-reduttasi Teoria infiammatoria/gf IPB DHT/età Con l età si è visto un aumento dei processi di perossidazione lipidica di fattori come NAD e NADPH Quest ultimo sembrerebbe indurre un aumento a livello delle cellule prostatiche di 5-AR e quindi di DHT Incremento volumetrico ghiandolare 12

13 IPB Teoria estrogeni/t Il rapporto tra estrogeni plasmatici / T aumenta con l età determinando una maggior crescita della componente stromale rispetto alla ghiandolare aumento di AR maggiore nello stroma rispetto a quello che avviene nell epitelio IPB Teoria della ossido-reduttasi Alterata attività di enzimi deputati alla metabolizzazione di DHT Ridotti livelli di ossido-reduttasi determinano un accumulo tessutale di DHT del DHT stimola processi proliferativi 13

14 IPB Teoria infiammatoria/gf Processi infiammatori e il conseguente rilascio di GF come ad esempio il PDGF (platelet derived-gf) potrebbero svolgere un importante ruolo nello sviluppo dell IPB IPB Fasi evolutive L eziologia dell IPB è sicuramente multifattoriale e non ancora conosciuta con precisione, ma i due prerequisiti essenziali continuano ad essere i testicoli e l età 14

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