TEMA: «RALLEGRATEVI ED ESULTATE»

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2 TEMA: «RALLEGRATEVI ED ESULTATE» Vogliamo: raccontare la gioia che nasce dall esperienza associativa essere pienamente corresponsabili nella vita della Chiesa, vivere il carisma della formazione integrale e permanente, cuore della proposta associativa, valorizzare le scelte dell unitarietà e della democraticità, in particolare in occasione del cammino assembleare.

3 ICONA BIBLICA: LE BEATITUDINI Matteo 4,23-5,12 Gesù indica nella gioia delle beatitudini lo stile della missione. Questo stile, vissuto nella gioia interiore che viene dalla fede, è capace di rigenerare in modo radicale la vita personale e il mondo.

4 Il testo è organizzato in: Cinque tappe il cui titolo evoca il «premio» che si otterrà se si vivrà con fiducia quella beatitudine. Ogni tappa segue il consueto percorso vita - Parola - vita ed è introdotta da una preghiera di Madre Teresa. Per come è proposto può essere utilizzato da chi non può partecipare al momento formativo, così come può essere una straordinaria esperienza di gruppo. Centrale, la figura dell animatore.

5 VITA PAROLA VITA Crediamo che la vita vada raccontata: in essa Dio è presente. La vita quotidiana ha per noi il primato poiché sappiamo, per averne fatto esperienza, che, nelle pieghe della nostra esistenza, Dio è misteriosamente presente, vicino, al nostro fianco. Crediamo che la Parola illumini la vita. Ogni storia vissuta, ogni vita umana, cerca e trova orizzonte di senso dentro una grande narrazione. Come per i discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35), il nostro cuore arde, quando la Parola ci spiega la vita. Crediamo che, in questo intreccio, la vita cambia. Fa crescere ciascuno nello sviluppo di una coscienza personale adulta, al discernimento e alla decisione responsabile nell impegno laicale. La Parola dà la parola ai laici. I laici possono autorevolmente prendere la parola dentro la comunità cristiana.

6 Raccontare la vita Il primo passo del percorso di ogni tappa prevede un momento in cui si racconta la vita. Non cerchiamo risposte, ma domande, contraddizioni, lì dove ci sono.... È lo stesso esercizio che fa Maria: si interroga, mette insieme le sue domande, custodisce quanto coglie dalla realtà! È lo stesso esercizio che fanno i due discepoli sulla strada che va da Gerusalemme ad Emmaus. Conversano, discutono di cose accadute, fanno emergere domande, emozioni, cercando il bandolo della matassa. In un certo senso anche i racconti che nascono dal gruppo sono racconti lungo la via, non ancora o non sufficientemente illuminati dalla Parola di Dio.

7 Struttura Questa sezione ha lo scopo di invitare al racconto e propone tre esercizi: 1. Il taccuino : una frase di esempio di narrazione-confidenza sul tema della tappa 2. una dinamica (di gruppo, un gioco) per innescare il racconto 3. un riflesso della cultura

8 LA PAROLA ILLUMINA LA PAROLA PARLA ALLA NOSTRA VITA. L annuncio della Parola, ci illumina e ci arricchisce, poiché è un messaggio di Dio per ciascuno di noi che arricchisce i nostri racconti di vita di un significato che non avevamo colto. LA PAROLA PARLA DELLA NOSTRA VITA. L annuncio della Parola ci illumina e ci scalda il cuore, in modo particolare, quando scopriamo, con gioioso stupore, che essa parla proprio di noi. La Parola che incontra la nostra vita diventa per noi generativa.

9 PRENDIAMO LA PAROLA SULLA NOSTRA VITA. Questo è il momento, nel gruppo, di raccontare la vita illuminata dalla Parola. Raccontiamo i germogli di risurrezione che abbiamo scorto nella realtà. Ricordiamoci che la Parola non usa molte parole, va subito all essenziale, al centro di ciò che si vuole comunicare. LA NOSTRA VITA RISPONDE ALLA PAROLA. La Parola può aver fatto sorgere qualche motivo di preghiera. È questo il momento in cui l animatore invita a portare questi motivi nella preghiera finale che il gruppo fa, seguendo gli spunti offerti.

10 Struttura Il Brano del Vangelo della tappa Un immagine artistica con il commento Il commento al brano cd La preghiera con i salmi

11 La vita cambia Come vivere gli esercizi di laicità personalmente e nel gruppo? Custodire la Parola. Aspettare prima di fare: inserire uno spazio di tempo e di preghiera tra l ascolto e l azione permettendo alla Parola di Dio di modificare il nostro mondo interiore riorganizzandolo secondo nuove priorità assunte.

12 «Il carattere esemplare e pedagogico dell esercizio di laicità» fatto in gruppo. Non sempre sarà possibile e opportuno arrivare ad un impegno concreto per tutto il gruppo. Quando si fa, avrà il carattere pedagogico di esercizio: un allenamento a tradurre la Parola in vita. Perché ciascuno impari a fare altrettanto nella vita ordinaria.

13 «l eccezionalità di un impegno comune e diretto del gruppo» nel territorio e nella comunità cristiana. Ci sono momenti in cui è richiesta una scelta forte ed un impegno di tutti: un caso di inquinamento nel territorio, una persona uccisa dalla criminalità, la costituzione di una Unità Pastorale, ecc. In questi casi, il gruppo analizza la situazione e, se è il caso, decide un impegno comune per un tempo determinato.

14 «L esperienza laicale ordinaria» Nella famiglia, nel lavoro, negli impegni già presi che chiedono fedeltà, il laico, che spesso non ha spazio per nuovi impegni, sperimenta giorno dopo giorno la verità della Parola in tante piccole e quotidiane scelte. In questi ambiti, da solo o con altri, rischia e prende posizione. Procede per tentativi, si butta, prova. È la lotta quotidiana. Questo è lo spazio per la sua risposta vocazionale. Per una santità a misura dell ordinaria umanità.

15 La struttura pagina di diario: una pagina bianca con domande stimolo che aiutino la singola persona a chiedersi quale passo concreto può compiere nella sua vita (atteggiamenti, consapevolezza, preghiera, scelte negli ambiti concreti della vita personale, familiare, lavorativa, sociale, ) il testimone beato, Piergiorgio Frassati: una sua citazione legata a quella beatitudine (presa da l uomo delle otto beatitudini ) che spieghi come l ha vissuta; approfondiamo in gruppo questa questione in modo corretto per approcciarci con occhi nuovi e mentalità nuova (materiali per approfondire link e citazioni), con indicazioni su come si comincia un esperienza di gruppo l esperienza raccontata nel DVD (sito) per un impegno di gruppo attento al territorio

16 Riflessi di cultura I riflessi della cultura possono essere utilizzati in diversi momenti del percorso formativo del gruppo adulti. In ogni tappa del testo uno dei riflessi della cultura (passo di un libro, spezzone di film o canzone) viene proposto come spunto per narrare la vita. Al termine di ogni tappa altri riflessi della cultura sono lasciati alla programmazione dell animatore. In ogni tappa un opera d arte è proposta come commento al vangelo. Nella parte finale del testo, invece, si trovano altri riflessi della cultura che offrono percorsi trasversali, percorsi sottosopra ispirati al vangelo delle beatitudini: un percorso sull arte, uno sulle danze popolari e uno sul vino. Tutti i riflessi della cultura proposti possono costituire un percorso parallelo, magari aperto alla comunità parrocchiale o cittadina, che offre occasioni di riflessione, incontro e approfondimento culturale, utilizzando gli spunti che il testo suggerisce. Il sussidio invita a valorizzare come riflessi della cultura anche le opere artistiche che il territorio offre.