Ritorna la grande sete in Sardegna? Livello di pericolo per 4 sistemi idrici su 10

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1 Acqua. Ritorna la grande sete in Sardegna? Livello di pericolo per 4 sistemi idrici su 10 INFORMAZIONE 126 Monitoraggio della siccità: è già emergenza per l invaso di Posada Vecchie immagini di laghi asciutti Negli anni tra il 1974 e il 79 si pubblicò a Cagliari TuttoQuotidiano. La storia di quel giornale meriterebbe di essere ricordata, e anche rimeditata, per più d un aspetto. Esso si presentò con una fisionomia del tutto innovativa, staccandosi dalla generalità degli altri quotidiani italiani sia per la maggior foliazione che per la grafica, impostata sull abbondante uso di immagini di grande formato, e molte a colori, a fronte del solo bianco e nero degli altri. Il 3 gennaio 1975 Tutto dedicò una doppia pagina alle desolanti immagini della grande sete della nostra terra. Mi piace ricordare quella pubblicazione intanto perché era la prima volta che nel panorama editoriale regionale veniva dato tanto spazio e risalto ad un argomento così vitale, e poi perché l acquisizione di quelle immagini mi costò un notevole impegno di tempo e qualche volta anche di fatica, per andare a cercare la più idonea inquadratura. Riguardare oggi quelle vecchie immagini, in bianco e nero, induce necessariamente a fare qualche riflessione sulle cose che in questi quarant anni sono cambiate, e anche radicalmente, e sulle altre che invece sono rimaste immutate. Accessibilità delle informazioni Tra le cose che sono cambiate, quella che viene subito in maggiore evidenza è la generalizzata accessibilità delle informazioni. Quel paginone del 1975 potè dare, della disponibilità di acqua in atto in Sardegna, una rappresentazione sicuramente d effetto, ma altrettanto sicuramente molto parziale, fissata all istante di scatto delle fotografie e comunque abbastanza qualitativa. In termini quantitativi, esso poteva contenere una frazione poco più che millesimale di quella che è contenuta nelle tabelle A e B che corredano questo articolo. Su queste ultime, che rappresentano la vera notizia, tornerò brevemente in chiusura. Per ora voglio seguire il filo delle riflessioni sopra indicate. Tornando all accessibilità alle informazioni, è da tenere presente che quarant anni fa quelle fotografie furono frutto di una caccia personale e non poterono essere corredate di esaurienti dati numerici circa i volumi d acqua realmente contenuti negli invasi, perché solo gli strettamente addetti ai lavori disponevano di quei dati. Oggi invece, e quasi non varrebbe neanche la pena dirlo, chiunque, anche con un qualunque telefonino, in qualunque momento e con pochi clic può accedere alla fonte da cui sono prelevate le tabelle allegate. Basta andare sul sito web della Regione, partendo dalla voce autorità di bacino sulla homepage: la situazione di tutti e trentaquattro gli invasi è pubblicata con cadenza mensile, di solito entro il 15 del mese successivo. È da sottolineare che la dovizia attuale di informazioni si limita tassativamente al lato della disponibilità di acqua negli invasi, ovvero all offerta, mentre invece sul lato della domanda d acqua, ossia dei consumi, poco è cambiato rispetto al passato e, come vedremo appresso, i dati disponibili al pubblico sono ancora veramente scarsi. L AUTORE. L ingegnere Giuseppe Concu ha pubblicato numerosi articoli sui problemi idrici della Sardegna. g.concu@ingegneri-ca.net Il lago Omodeo quasi asciutto a fine dicembre del 1974, in una delle foto pubblicate su TuttoQuotidiano con l articolo citato. Negli anni precedenti, in condizioni di massimo invaso, l acqua sommergeva quasi del tutto le pile del ponte sul quale corre la strada fra Tadasuni e Sorradile. (foto g. c.) pagina 19

2 INFORMAZIONE 126 pagina 20 Risorse Tabella A Situazione degli invasi del sistema idrico multisettoriale in Sardegna: volumi 2013/2014 [Mm 3 ] zona idrografica I II III IV V VI VII Sulcis Iglesiente Tirso Coghinas Mannu Temo Liscia Posada Cedrino Sud Orientale Flumendosa Campidano Cixerri (*) non in condizioni di piena invaso (*) autorizzato 31 dicembre novembre dicembre Monte Pranu 48,91 31,64 64,69 29,98 61,30 34,84 71,23 2 Bau Pressiu 8,25 2,85 34,55 2,32 28,12 2,85 34,55 3 Punta Gennarta 12,20 6,09 49,92 5,81 47,62 4,97 40,74 4 Medau Zirimilis 6,11 2,69 44,05 2,55 41,76 3,45 56,49 totali 75,45 43,27 57,34 40,66 53,88 46,11 61,10 5 Rio Torrei 0,86 0,10 11,60 0,08 9,28 0,93 107,89 6 Olai 16,20 9,07 55,99 9,38 57,90 16,30 100,62 7 Govossai 2,23 0,65 29,15 0,62 27,80 1,95 87,44 8 Gusana 58,90 27,32 46,38 32,62 55,38 48,73 82,73 9 Cucchinadorza 16,99 10,00 58,87 6,93 40,80 3,02 17,78 10 Benzone 1,11 1,04 93,86 0,67 60,47 0,64 57,76 11 Sos Canales 3,58 1,28 35,76 1,57 43,87 3,58 100,03 12 Omodeo (Tirso a Cantoniera) 365,62 248,21 67,89 243,58 66,62 345,05 94,37 totali 465,48 297,67 63,95 295,45 63,47 420,20 90,27 13 Monte Lerno (Pattada) 34,16 14,76 43,20 15,60 45,66 36,63 72,82 14 Muzzone (Coghinas) 223,91 97,30 43,46 105,75 47,23 150,82 67,36 15 Casteldoria 3,47 1,87 53,89 2,10 60,52 1,56 44,96 16 Bunnari Alta 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17 Bidighinzu 10,90 1,64 15,05 1,66 15,23 2,02 18,53 18 Cuga 26,08 9,97 38,22 11,60 44,47 16,79 64,37 19 Monteleone Roccadoria (Temo) 77,58 35,51 45,77 33,03 42,58 45,49 58,64 totali 376,10 161,05 42,82 169,74 45,13 253,31 67,35 20 Calamaiu (Liscia) 104,00 59,08 56,81 61,92 56,54 98,56 94,77 totali 104,00 59,08 56,81 61,92 56,54 98,56 94,77 21 Maccheronis (Posada) 25,00 1,60 6,40 2,21 8,84 5,93 23,72 22 Pedra e Othoni (Cedrino) 16,03 6,07 37,87 5,26 32,81 7,33 45,73 totali 41,03 7,67 18,69 7,47 18,21 13,26 32,32 23 Bau Muggeris (Flumendosa) 58,37 31,25 53,54 32,24 55,24 46,98 80,49 24 Santa Lucia 3,10 3,07 99,03 3,12 100,65 3,16 101,94 totali 61,47 34,32 55,83 35,36 57,53 50,14 81,57 25 Capanna Silicheri (Flumineddu) 1,47 0,58 39,48 0,03 2,04 0,09 6,13 26 Nuraghe Arrubiu (Flumendosa) 262,61 163,80 62,37 161,29 61,42 187,62 71,45 27 Monte Su Rei (Rio Mulargia) 323,48 191,88 59,32 205,19 63,43 308,24 95,29 28 Is Barrocus (Fluminimannu CA) 11,99 5,74 47,87 6,04 50,38 8,15 67,97 29 Sa Forada de s acqua 1,13 0,83 73,19 1,17 103,17 1,20 105,82 30 Casa Fiume 0,75 0,51 68,27 0,58 77,64 0,54 72,29 31 Monte Arbus (Rio Leni) 19,50 6,18 31,69 2,77 14,21 7,06 36,21 32 Genna Is Abis (Rio Cixerri) 24,01 18,36 76,47 14,97 62,35 20,42 85,05 33 Corongiu 3 4,74 3,02 63,71 2,93 61,81 3,41 71,94 34 Simbirizzi 26,11 19,03 72,88 17,81 68,21 10,62 40,67 totali 675,78 409,93 60,66 412,78 61,08 547,35 81,00 totale generale 1.799, ,99 56, ,38 56, ,93 78,71

3 Per quei pochi che, pur interessati, non ci avessero ancora fatto caso, ricordo poi che, sempre nel sito della Regione sarda, vengono riportati in tempo reale, e sottolineo reale, i dati termo-pluviometrici rilevati dalle 147 stazioni di monitoraggio disseminate sul territorio. Cambiamenti rilevanti In quarant anni è cambiata anche la consistenza fisica del sistema degli invasi della Sardegna. Nel 1975 si poteva contare su un potenziale di invaso somma di tutti i bacini pari a circa Mmc, di cui circa 1 Mmc realmente utilizzabile. Oggi l invaso potenziale si attesta a circa Mmc. Questo balzo in avanti è stato originato sia dal completamento e dall avvenuto collaudo di dighe già costruite che dalla costruzione di nuove, tra cui spicca quella di cantoniera Tirso, denominata Eleonora d Arborea. Questa diga è stata progettata per un potenziale di massimo invaso pari a 750 Mmc ed è già stata ritenuta idonea ad invasare 450 Mmc, e così è stato sin verso la fine del Successivamente, secondo notizia ricevuta in via breve, al fine di disporre di un di trattenuta di una eventuale piena eccezionale, il effettivamente autorizzato in esercizio ordinario è stato ridotto a 365,62 Mmc. Al di là di questo incremento dei volumi potenziali di invaso, rilevantissima è stata poi la realizzazione dell interconnessione dei sistemi Flumendosa-Tirso-Cixerri, a beneficio dell intera area centro-meridionale dell isola. Infine, rimanendo nel campo dell approvvigionamento e della disponibilità (o offerta che dir si voglia), va ricordata l acquisita unicità del quadro di comando dell intero sistema degli invasi. È ovvio che proprio questa unicità di quadro di comando consente, tra l altro, di disporre di un unica ed efficiente sorgente dei dati di cui si sta parlando. Sui cambiamenti qui ricordati, tranne ovviamente le precisazione su cantoniera Tirso, Informazione si è già soffermata abbastanza con un articolo pubblicato nel numero 109 (ottobre, novembre, dicembre 2008), al quale rimando chi sia interessato. Qualcosa non cambia mai Passiamo ora alle cose che nel tempo sono rimaste invariate: sono essenzialmente la mancanza di dati certi sul versante della domanda d acqua, ossia dei consumi, e la naturale invariabilità dell andamento del nostro clima. I dati sui consumi. È ragionevole ritenere che non ci sia da parte di nessuno la deliberata volontà di tenere nascosti questi dati. Più semplicemente, non sono stati raccolti, almeno in maniera completa, organica e effettivamente attendibile dal punto di vista quantitativo. In proposito mi pare opportuno rimarcare ma la cosa è banale l abissale differenza tra il misurare il dell acqua ferma in un lago e il di quella che fluisce nelle miriadi di sezioni di ingresso alle utenze finali. Anzi, per essere sottili, nel caso del lago si tratta semplicemente di leggere il nell apposito diagramma, entrandovi con il livello segnato dall idrometro; nel caso delle utenze occorre invece proprio determinare l entità del che passa. È ovvio che la difficoltà di questa determinazione cresce al diminuire dell entità dell utenza e decresce all aumentare di quest ultima. In altri termini, sembrerebbe che per le grosse utenze, specie quelle più concentrate (industrie o enti distributori in caso di irrigazioni), sia più agevole la misurazione. E certamente questa misurazione viene fatta, ma nonostante un certo impegno non sono riuscito ad arrivare a dati usabili. Giusto per le utenze domestiche ho trovato dati che, in quanto pubblicati dall I- STAT, hanno un carattere di ufficialità. Nello specifico, in occasione della Giornata mondiale dell acqua 2102 era stato pubblicato un focus dallo stesso titolo con valori dell anno Nel prospetto 2 ( Prelievi di acqua a uso potabile per tipologia di fonte e regione ) di tale focus, per la Sardegna risultano i seguenti prelievi: da sorgente 13,380 Mmc da pozzo 34,290 Mmc da corso d acqua 1,214 Mmc da bacino artificiale 249,012 Mmc per un totale di 297,898 Mmc. Nel prospetto 4 dello stesso focus ( Acqua fatturata nelle reti comunali di distri- INFORMAZIONE 126 pagina 21

4 INFORMAZIONE 126 Risorse Tabella B - Sistema idrico multisettoriale in Sardegna: indicatori di stato per il monitoraggio della siccità situazione al 31 dicembre 2013 autorizzato (*) indicatore di stato sistema idrico cod. invaso situazione al 31 dicembre 2014 autorizzato (*) indicatore di stato (*) non in condizioni di piena 49,3 34,84 70,67 0,48 Basso Sulcis 1 Monte Pranu 48,91 31,64 64,69 0,37 19,40 8,42 43,40 0,27 Alto Cixerri 18,43 18,25 99,02 1,00 Alto Taloro 75,42 40,21 53,31 0,48 Alto Coghinas 323,85 216,68 66,91 0,36 Nord Occidentale 3 Punta Gennarta 4 Medau Zirimilis 6 Olai 7 Govossai 13 Monte Lerno (Pattada) 11 Sos Canales 14 Muzzone (Coghinas) 15 Casteldoria 16 Bunnari Alta 17 Bidighinzu 18 Cuga 19 Monteleone Roccadoria (Temo) 18,31 8,78 47,95 0,29 18,43 9,72 52,74 0,40 37,74 16,04 42,50 0,37 341,94 146,29 42,78 0,19 104,00 98,56 94,77 1,00 Gallura 20 Calamaiu (Liscia) 104,00 59,08 56,81 0,49 25,00 5,93 23,72 0,14 Posada 21 Maccheronis (Posada) 25,00 1,60 6,40 0,11 16,05 7,33 45,67 0,26 Cedrino 22 Pedra e Othoni (Cedrino) 16,03 6,07 37,87 0,22 61,47 50,14 81,57 0,51 Ogliastra 1.138,48 895,25 78,64 0,69 Tirso - Flumendosa 23 Bau Muggeris (Flumendosa) 24 Santa Lucia 2 Bau Pressiu 25 Capanna Silicheri (Flumineddu) 26 Nuraghe Arrubiu (Flumendosa) 27 Monte Su Rei (Rio Mulargia) 28 Is Barrocus (Fluminimannu CA) 29 Sa Forada de s acqua 30 Casa Fiume 31 Monte Arbus (Rio Leni) 32 Genna Is Abis (Rio Cixern) 33 Corongiu 3 34 Simbirizzi 12 Omodeo (Tirso a Cantoniera) 61,47 34,32 55,83 0, ,65 660,99 62,97 0, , ,93 79,41 0,58 Sardegna tutti i serbatoi 1.799, ,00 56,30 0,30 Puntatori di allerta in funzione degli indicatori di stato degli invasi regime ordinario (normalità) - I = 0,5-1 gestione secondo gli indirizzi di pianifi cazione generale livello di pericolo (allerta) - I = 0,15-0,3 il livello di erogazione deve essere ridotto in media, secondo le categorie di priorità degli usi, al fi ne di gestire in modo proattivo l eventuale persistenza del periodo secco; contestualmente devono essere attivate le previste misure di mitigazione livello di vigilanza (preallerta) - I = 0,3-0,5 è necessario monitorare i parametri climatici per stimare con prontezza l innesco di eventuali fl uttuazioni; nel contempo è opportuno controllare i consumi portandoli ad un primo livello di riduzione che non determina svantaggi agli utenti livello di emergenza - I = 0-0,15 in questo campo non si dovrebbe entrare, a seguito degli interventi di riduzione delle erogazioni di cui ai punti precedenti; è necessario comunque attivare ulteriori restrizioni nelle erogazioni; se si verifi cano livelli di emergenza e, in precedenza, le misure previste sono state puntualmente osservate, tale evento potrebbe signifi care che i parametri statistici delle serie si sono ulteriormente modifi cati e che quindi deve essere rivalutata l erogazione media ammissibile in regime ordinario pagina 22

5 buzione dell acqua potabile ) il totale d acqua potabile fatturato in Sardegna nello stesso 2008 ammonta 144,522 Mmc. Prego astenersi da commenti sarcastici sul grado di efficienza nostrana! A livello nazionale, il prelevato totale del prospetto 2 ammonta a 9.108,313 Mmc e l analogo fatturato di prospetto 4 è pari a 5.312,694 Mmc. Può anche essere che ci sia una qualche sfilacciatura contabile, ma non al solo livello regionale. Sempre dall ISTAT si possono prelevare i valori del consumo annuo pro-capite nelle città capoluogo di provincia nel periodo , qui riprodotti nella tabella C. Si può rilevare da tale tabella che nelle dodici città capoluogo delle otto province sarde si va dal minimo di 39,2 mc di Tempio Pausania nel 2000 al massimo di 71,4 mc di Cagliari nello stesso anno. L andamento climatico. Nel luglio del 2007, l Assessorato regionale dei lavori pubblici elaborò uno studio sugli Indicatori di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità (1). Nella parte iniziale, detto studio propone due diagrammi di grande interesse: il primo qui riprodotto in figura 1 contiene i valori di precipitazione 1) I Serbatoi del sistema idrico multisettoriale della Sardegna, studio disponibile online sul sito della Regione ( INFORMAZIONE 126 Tabella C - Sardegna: consumo di acqua fatturata per uso domestico pro capite nei comuni capoluogo di provincia (metri cubi) Sassari 46,7 56,4 54,4 54,5 53,0 50,9 50,2 49,7 49,7 52,5 52,5 52,0 * Nuoro 48,8 46,3 41,8 43,7 44,3 44,1 44,2 43,9 51,3 61,0 60,9 60,7 * Cagliari 71,4 71,6 58,5 65,4 73,6 68,7 69,2 66,8 66,9 66,6 66,5 66,2 * Oristano 46,0 53,8 51,3 50,8 52,5 55,9 49,2 48,2 48,1 47,9 47,9 47,8 * Olbia 67,3 67,5 66,4 64,9 65,9 65,6 65,7 63,5 63,6 63,4 63,3 62,0 Tempio Pausania 39,2 44,1 44,1 45,1 46,0 46,2 46,3 44,7 44,8 48,4 48,3 47,9 * Lanusei 63,4 64,1 62,7 61,1 61,2 62,1 62,1 60,8 60,8 60,5 60,4 60,1 * Tortolì 61,8 62,4 61,0 59,5 59,6 60,5 60,5 59,2 59,2 58,9 58,8 57,9 * Sanluri 56,3 47,0 45,8 50,6 50,2 43,4 48,3 47,3 47,2 47,0 47,0 46,8 * Villacidro 48,9 49,4 48,4 47,1 47,2 47,9 47,9 46,9 46,9 46,7 46,6 46,4 * Carbonia 59,6 60,2 58,9 57,4 57,5 58,4 58,4 57,1 57,1 56,9 56,8 56,5 * Iglesias 45,1 45,6 44,6 43,4 43,5 44,2 44,2 43,2 43,2 43,0 43,0 42,8 * * dato stimato Figura 1. Precipitazioni annue in mm per la stazione di Corongiu (Sardegna SE), pagina 23

6 INFORMAZIONE 126 Risorse rilevati allo storico lago dell acquedotto di Cagliari, il Corongiu I, dal 1868 al Il secondo (figura 2) riporta la serie storica dei deflussi alle sezioni del medio Flumendosa dall anno idrologico all anno idrologico Pur trattando uno degli afflussi e l altro dei deflussi, e per di più in due bacini diversi, i due diagrammi concordano nell indicare, aldilà di ogni ragionevole dubbio, che le precipitazioni in Sardegna hanno un andamento che, oltre ad essere ovviamente imprevedibile, è quantomeno capriccioso, tanto che l anno medio non si verifica mai, come si annota nello studio, e occorre far riferimento a medie mobili. In sostanza, è come dire che l andamento delle precipitazioni in Sardegna presenta costantemente un elevato grado di irregolarità. Noto comunque che pur non trovandolo scritto per esplicito nello studio risulta evidente che a partire dai primi anni settanta del secolo scorso gli afflussi, e per conseguenza i deflussi, sono in calo. A questo proposito ricordo che qualche anno fa una personalità che occupava una posizione di rilievo nel campo delle acque ebbe a dire in un intervista che i sardi erano diventati virtuosi in materia di consumi idrici, come dimostrava il fatto che i serbatoi erano pieni e quindi lo spettro della siccità era stato allontanato. Quel signore non rimarcò che gli anni immediatamente precedenti erano stati particolarmente piovosi, che da qualche anno ancora precedente si era avuta l impennata del potenzialmente invasabile di cui ho detto in precedenza e, cosa non meno importante per la sua interdipendenza con la drammatica realtà socio-economica isolana, erano precipitati in basso i consumi industriali e, in certa misura, quelli agricoli. deflusso in Mm anni idrologici deflusso annuo media mobile ordine 7 media generale media fino al 1975 media dal 1986 Figura 2. Deflussi alle sezioni del Medio Flumendosa (anni idrologici / ) Prepararsi per la prossima crisi? Ho detto nella prima parte che sarei tornato brevemente sulle due tabelle A e B che sono allegate a questo articolo per costituirne il nocciolo del messaggio. In effetti, non c è neanche bisogno di essere breve: basta anche essere brevissimo, perché non c è altro da fare che leggerle con il grado di attenzione che si ritiene. Faccio solo presente che la tabella A è una rappresentazione statica della realtà, mentre la B è piuttosto una visione proiettata nel tempo grazie all indicatore di stato. Per saperne un poco di più su tale indicatore, bisogna soffermarsi nel percorso da compiere sul sito web della Regione che ho indicato per il recupero dei dati statistici sulla voce appositamente dedicatagli. Conclusione: i valori dell indicatore di stato per i vari sistemi non sono, al momento e nel complesso, tragici. Ma di certo evocano situazioni di crisi e preoccupazione che abbiamo già vissuto, per esempio intorno al 1975 o al E ciò nonostante da allora la già cospicua quota di serbatoio condominiale di ogni sardo sia ancora cresciuta, per arrivare agli oltre metri cubi pro capite di oggi. Giuseppe Concu pagina 24