Report. Studio epidemiologico. La salute del bambino e l ambiente. Disturbi respiratori nell infanzia. e inquinamento atmosferico

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1 Report Studio epidemiologico La salute del bambino e l ambiente - Disturbi respiratori nell infanzia e inquinamento atmosferico nella provincia di Ferrara

2 Si ringraziano: tutti i bambini e i genitori che hanno accettato di partecipare all indagine; il Centro Scolastico Amministrativo di Ferrara che ha sostenuto attivamente l indagine; gli Insegnanti e i Direttori degli istituti scolastici per avere aderito e collaborato alla migliore realizzazione dello studio, favorendo una elevata rispondenza; medici pediatri e assistenti sanitarie dell Azienda Sanitaria Locale di Ferrara, che hanno tenuto i contatti con le scuole e collaborato attivamente alla rilevazione dei dati; il Servizio Farmaceutico Territoriale dell Azienda Sanitaria Locale di Ferrara per la preziosa opera di rilevazione sul consumo dei farmaci antiasmatici; la Struttura di Epidemiologia Ambientale di Arpa Emilia-Romagna per il contributo prestato in ogni fase dello studio; il Centro Servizi Formativi EnAIP di Ferrara per la collaborazione all informatizzazione dei questionari; il Servizio Economato e Provveditorato che ha risposto sollecitamente a tutte le esigenze materiali dell indagine; la Provincia di Ferrara, ed in particolare l Assessorato all Ambiente, che ha sostenuto finanziariamente questo studio. 2

3 Indice Premessa. 4 Obiettivi dello studio.. 1 Sintesi dello studio.. 11 Metodi e Strumenti di lavoro 1. Studio del consumo di farmaci Questionario di screening. 15 Risultati 1. Studio del consumo di farmaci Questionario di screening a. Rispondenza. 24 b. Analisi descrittiva delle risposte. 25 Considerazioni conclusive. 89 Bibliografia. 92 Allegati A1 A2 A3 A4 B C1 C2 Lettera per medici e pediatri di famiglia Lettera per i direttori didattici Lettera per i genitori Istruzioni operative per insegnanti Il questionario Elaborazione per le sole scuole Elementari Elaborazione per le sole scuole Medie 3

4 Premessa Premessa Questo rapporto presenta la descrizione dei risultati della prima fase dello studio epidemiologico La salute del bambino e l ambiente. La prima fase è consistita nella raccolta di informazioni dirette in sede locale per quanto riguarda la presenza di disturbi respiratori nei bambini e i principali determinanti di questi disturbi. Perché uno studio sull asma I disturbi e le malattie respiratorie sono tra i problemi di salute più importanti dell infanzia e dell adolescenza. L asma bronchiale, in particolare, è stata segnalata in progressivo aumento nei paesi sviluppati negli ultimi 2-3 anni. L asma è, essenzialmente, un alterazione infiammatoria cronica delle vie aeree. Nelle persone suscettibili, questa infiammazione provoca episodi ricorrenti di sibili respiratori, difficoltà respiratorie, costrizione toracica e tosse. Questi episodi sono abitualmente associati con ostruzione delle vie aeree di entità variabile, che regredisce talvolta spontaneamente talvolta dopo trattamento. Lo stato infiammatorio provoca altresì un ipersensibilità bronchiale ad una varietà di stimoli. Sono noti alcuni fattori di rischio per lo scatenamento di crisi asmatiche, ma la gran parte dei fattori causali della malattia sono tuttora ignoti. Il più forte fattore predisponente conosciuto per la comparsa di asma è l atopia, con questa parola si intende la predisposizione genetica allo sviluppo di anticorpi IgE verso i comuni aeroellergeni. I fattori che danno esacerbazioni dell asma comprendono, tra l altro, esposizione ad allergeni nelle persone sensibilizzate, infezioni virali, attività fisica, esposizione a sostanze irritanti (ad esempio: fumo e sostanze inquinanti), farmaci antinfiammatori non steroidei. E importante l osservazione che i fattori scatenanti le crisi nei malati possono essere diversi dai fattori responsabili dell insorgenza di nuovi casi. Il riconoscimento di una condizione di asma nei bambini è complicato dalla possibile presenza di fattori di confondimento: 1) nella prima infanzia è molto comune la presenza di un respiro sibilante; questo sintomo è stato associato alla condizione di fumatrice della madre durante e dopo la gravidanza; 2) i sintomi dell asma (tosse e sibili) sono comuni con le forme bronchitiche ricorrenti e non sono distinguibili; 3) i sibili presenti nei primi 1-2 anni di vita possono predisporre alla comparsa di asma durante l infanzia. 4

5 Premessa L asma comporta pesanti conseguenze sulla qualità della vita dei bambini e costi economici e sociali rilevanti per le famiglie e per l assistenza sanitaria. Inoltre il rischio di forme severe di asma è maggiore nelle persone con basso livello socioeconomico (tra le quali i disturbi asmatici sono meno frequenti), che vivono in condizioni di sovraffollamento o non dispongono di facile accesso a cure sanitarie. La letteratura scientifica internazionale aveva segnalato un aumento in molti Paesi della frequenza della patologia asmatica dell infanzia negli ultimi 2-3 anni. La non disponibilità di informazioni sulla frequenza della patologia asmatica indusse vari gruppi di ricercatori ad avviare, agli inizi degli anni 9, uno studio multicentrico internazionale sull asma, denominato ISAAC International Study of Asthma and Allergies in Childhood il cui obiettivo era quello di stimare la frequenza dell asma, della rinite e dell eczema nella popolazione infantile di diversi Paesi del mondo. Attualmente è in corso la III fase del progetto ISAAC. In sintesi, questo studio ha stimato finora una prevalenza di asma pari al 1 nei bambini di 6-7 anni e pari all 11 nei ragazzi di anni, con un ampia variabilità geografica nelle diverse Nazioni; le variazioni dell asma non coincidono però con le variazioni dei livelli di inquinamento atmosferico. Le ragioni di questo aumento dell asma sono, in gran parte, sconosciute. Il breve arco di tempo nel quale si è potuto osservare l aumento del numero di malati di asma esclude che esso sia dovuto a cause genetiche. Numerosi fattori associati allo stile di vita occidentale, diversi dall inquinamento atmosferico, sono stati invocati come potenziali cause di aumento dell asma: la presenza di sostanze allergizzanti negli ambienti domestici, come pure la presenza di animali in casa, l aumento dei tempi di permanenza in casa, la diminuzione del ricambio d aria negli ambienti domestici, la diminuzione del moto fisico, il tipo di alimentazione (Woolcock). Asma e inquinamento atmosferico L associazione dell asma con l inquinamento atmosferico è complessa. L insieme delle osservazioni epidemiologiche escluderebbe un ruolo causale dell inquinamento atmosferico sull inizio dell asma. Esistono invece prove convincenti che l aumento dell inquinamento può causare crisi asmatiche in persone malate, al netto degli effetti provocati da pollini, muffe e malattie infettive. In studi di serie temporali il numero di attacchi di asma è stato associato con la concentrazione di inquinanti atmosferici presente, mentre non è chiaro quale ruolo abbia l inquinamento atmosferico nell inizio dell asma o nella sua cronicizzazione. 5

6 Premessa Gli inquinanti atmosferici dannosi per le vie respiratorie sono sostanze chimiche gassose (ossidi di azoto, ozono e anidride solforosa), polveri inalabili e allergeni (che derivano da pollini, spore fungine e altro). Il loro effetto è cumulativo e sinergico. Inoltre questi inquinanti peggiorano la qualità dell aria indoor (all interno degli edifici). Non vanno, infatti, trascurate le fonti di inquinamento all interno degli edifici, che comprendono sostanze provenienti dal fumo di tabacco, dai prodotti usati per la pulizia, dai materiali con i quali sono costruiti l edificio e gli arredi, dagli allergeni liberati da animali da compagnia, muffe, acari. L inquinamento indoor è aggravato dalle tecniche di risparmio energetico adottate per limitare la dispersione termica degli edifici. Sul tema degli effetti dell inquinamento sulla salute respiratoria, sono stati condotti anche in Italia diversi studi epidemiologici, il più esteso dei quali è denominato SIDRIA (Studi Italiani sui Disturbi Respiratori nell Infanzia e l Ambiente), con l obiettivo di conoscere la frequenza della patologia allergica dell infanzia e di approfondire il ruolo di numerosi fattori, certi o presunti, in particolare fumo di tabacco e inquinamento atmosferico. La prima fase è stata realizzata negli anni ed è stata condotta su oltre 39 alunni di scuole elementari e medie di 1 centri dell Italia Settentrionale e Centrale. Per approfondire la ricerca, è stata condotta nel una seconda fase dello studio, denominata SIDRIA 2. Ha coinvolto 36 alunni circa in 13 centri di tutta Italia. Un importante risultato preliminare di SIDRIA 2 è la stabilità del numero di bambini malati di asma a distanza di sette anni dalla prima indagine, mentre risultano in aumento le malattie allergiche. Perché uno studio rivolto ai bambini I bambini sono più sensibili degli adulti agli effetti dannosi dell inquinamento atmosferico. La maggior parte degli alveoli polmonari (8) si sviluppa dopo la nascita; la funzione polmonare continua a svilupparsi e si modifica fino al termine dell adolescenza: in questo periodo è massima la suscettibilità ad un potenziale danno da esposizione a tossici ambientali. L esposizione agli inquinanti è inoltre maggiore nei bambini rispetto agli adulti a causa della maggior frequenza respiratoria e maggiore attività fisica. Per di più trascorrono molto più tempo all aperto degli adulti: questo aumenta ancora l esposizione agli inquinanti esterni. 6

7 Premessa Perché uno studio in provincia di Ferrara La provincia di Ferrara presenta una situazione ambientale delicata. E sufficiente la considerazione che 23 dei 26 Comuni che la compongono rientrano nell area ad alto rischio di crisi ambientale Po di Volano. Si ipotizza che fattori di rischio individuali, ambientali e occupazionali si siano per lungo tempo sovrapposti. Infatti sono presenti poli energetici e chimici di grande rilievo nel capoluogo (polo chimico) e in località poco lontane dai confini provinciali (centrali termoelettriche di Porto Tolle, Ostiglia, Sermide, polo chimico di Ravenna, stabilimento industriale di Castelmassa). Attualmente in provincia l attività industriale, compresa la produzione di energia elettrica, ed il traffico costituiscono le principali fonti emissive di inquinanti. Anche l agricoltura, lo dimostra il forte peso specifico sul valore aggiunto provinciale, costituisce una fonte di un certo rilievo, a differenza invece del riscaldamento che ha assunto un ruolo ormai marginale, almeno nel capoluogo, grazie alla metanizzazione diffusa. Qualità dell aria a Ferrara Negli ultimi anni, la qualità dell aria a Ferrara ha registrato miglioramenti per quanto riguarda solo alcuni parametri (anidride solforosa SO2 e monossido di carbonio CO, mentre gli ossidi di azoto NOx mostrano un andamento stazionario). Tabella 1 - Numero di giorni nei quali nessuna delle centraline di misura dell inquinamento ha superato lo standard (livello di attenzione) per almeno un inquinante anno Inquinanti misurati n di giorni con qualità dell aria buona o accettabile 1996 CO, NO 2, SO 2, O CO, NO 2, SO 2, O CO, NO 2, SO 2, O CO, NO 2, SO 2, O 3, PTS 34 2 CO, NO 2, SO 2, O 3, PTS CO, NO 2, SO 2, O 3, PTS CO, NO 2, SO 2, O 3, PM (è diminuito lo standard per PM 1 ) 24 CO, NO 2, SO 2, O 3, PM 1 Fonte: Comune di Ferrara: L ambiente con tre lati, rapporto politico - edizione 23 7

8 Premessa Studi condotti con la tecnica del biomonitoraggio hanno dimostrato la presenza di livelli di inquinamento sostanzialmente comparabili sul territorio provinciale, per quanto riguarda alcune tra le sostanze inquinanti utilizzate per gli standard di qualità dell aria (SO2, NOx, O3, metalli). La mappa rappresenta la situazione globale in forma sintetica dell inquinamento atmosferico nell intera Provincia (espresso mediante un indice sintetico di inquinamento : I.S.I.), ricostruito sulla base dei risultati di campagne di biomonitoraggio (Gerdol e Marchesini). Un indice ISI elevato indica una qualità dell aria peggiore. Fonte: R. Gerdol e R. Marchesini - Definizione di un indice sintetico globale di qualita dell aria nel territorio della provincia di Ferrara - 21 Nell ambito degli standard di qualità fissati dalle normative, i problemi di inquinamento maggiormente rilevanti in Provincia di Ferrara sembrano riguardare in primo luogo ossidi di azoto, polveri inalabili (PM 1 ) e ozono. Si tratta di una situazione condivisa con l intera pianura padana, ancorché caratterizzata da variazioni locali e temporali. I livelli di inquinamento atmosferico da ossidi di azoto, da ozono e da polveri inalabili (PM 1 ) presenti a Ferrara, in quale misura costituiscono un rischio per la salute? 8

9 Premessa Recenti studi hanno evidenziato effetti dannosi di inquinanti in concentrazioni anche inferiori agli attuali standard di qualità dell aria, ad esempio per quanto riguarda le polveri. Lo studio La salute del bambino e l ambiente L impatto dell inquinamento atmosferico sulla salute può essere studiato, sostanzialmente, in due modi: con misure locali o con stime di impatto (che utilizzano i risultati di studi fatti altrove). Entrambi i tipi di approccio presentano vantaggi e punti deboli. In questo studio si è scelto di misurare direttamente la situazione locale. Il modulo di Epidemiologia dell Azienda USL della provincia di Ferrara ha ritenuto che lo studio della popolazione pediatrica, certamente più stanziale di quella adulta, che ancora non può aver risentito di esposizione occupazionale e, normalmente, di abitudini voluttuarie confondenti, potesse rappresentare uno strumento utile a favorire la comprensione dell impatto dell inquinamento atmosferico sulla salute della popolazione locale. L individuazione delle classi target è derivata dalla possibilità di confrontare i dati con quelli risultati dallo studio SIDRIA 1 al quale hanno partecipato sei Regioni (Piemonte, Lombardia, Trentino, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio). Si è utilizzato lo studio SIDRIA 1 degli anni e non il più recente SIDRIA 2 in quanto per quest ultimo non è stato possibile acquisire i dati complessivi di tutti i centri relativi alle risposte alle singole domande del questionario. Lo studio è stato programmato e condotto da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle limitrofe Aziende ULSS di Adria (ULS n.19) e Rovigo (ULS n.18) e della Struttura di Epidemiologia Ambientale di ARPA Emilia-Romagna, oltre all Azienda USL di Ferrara. Questo gruppo di lavoro ha concordato gli obiettivi dello studio, il disegno dello studio ed il protocollo operativo del lavoro, avvantaggiandosi dei consigli e dell aiuto della Struttura di Epidemiologia Ambientale che già aveva effettuato uno studio analogo negli anni 1998/99 denominato AIRE (Asma Infantile Ricerca in Emilia-Romagna). Il Gruppo di Lavoro Regionale della regione Veneto sulle Centrali Termoelettriche ha condiviso obiettivi e metodi, come pure il Centro Tematico di Epidemiologia Ambientale della Regione Veneto. 9

10 Obiettivi Obiettivi dello studio Lo studio La salute del bambino e l ambiente si propone in particolare di: Stimare la prevalenza di asma nella popolazione infantile della ASL della provincia di Ferrara, mediante due metodi: o attraverso il consumo di farmaci marcatori della malattia, come indicato da un gruppo di pneumologi dell Università di Padova; o attraverso la somministrazione di un questionario di screening ad un ampio campione, rappresentativo della popolazione infantile locale; Confrontare le stime ottenute con i due metodi per valutarne l efficacia; Descrivere la prevalenza delle condizioni respiratorie ed allergiche nel campione rappresentativo della popolazione; Analizzare la frequenza di esposizione ai fattori di rischio per le patologie respiratorie indagate (ad esempio il fumo passivo) e valutare l associazione tra possibili fattori di rischio e la patologie; Verificare la possibilità di creare un sistema di sorveglianza degli effetti sulla salute dell inquinamento atmosferico (in particolare da traffico autoveicolare) basato sulla sorveglianza di soggetti particolarmente sensibili (bambini asmatici); 1

11 Sintesi Sintesi dello studio Questo studio è nato dall esigenze di conoscere in maniera più approfondita la realtà provinciale circa la patologia respiratoria in età pediatrica, e i suoi determinanti, in modo da confrontarla con altre realtà nazionali. Schematicamente lo studio si articola in quattro fasi: 1. la prima fase riguarda la stima della prevalenza di asma mediante il consumo di farmaci antiasmatici. 2. La seconda fase riguarda la somministrazione di un questionario di screening ad un campione target scelto, per stimare la prevalenza di asma, di altre patologie respiratorie e la distribuzione dei principali fattori di rischio conosciuti (fumo di tabacco, abitudini di vita, familiarità, ). Queste prime due fasi si sono concluse e sono oggetto del presente report. 3. Selezione di un campione di bambini asmatici e studio follow-up per indagare la relazione inquinamento ambientale e patologie respiratorie. 4. Verifica della possibilità di istituire un sistema di sorveglianza sull asma infantile e le patologie ad essa legate. Per quanto riguarda la prima fase, si è ottenuta una prevalenza di asmatici persistenti pari al 5,78. Per quanto riguarda la seconda fase, si è ottenuta una prevalenza di bambini con asma diagnosticata dal medico pari al 5,57, con una maggioranza di maschi rispetto alle femmine. La domanda del questionario si riferiva ad asma diagnosticata dal medico, quindi si tratta di una valutazione non soggettiva di asma, da parte del genitore. Complessivamente emerge una percentuale di soggetti che hanno sofferto di disturbi respiratori a carico delle basse vie aeree negli ultimi 12 mesi sovrapponibile ai valori medi riscontrati in SIDRIA, con una modesta prevalenza nel sesso maschile, come nello studio nazionale di riferimento. Rispetto allo studio nazionale SIDRIA e ad un analogo studio condotto in Emilia Romagna la prevalenza di asmatici persistenti risulta più bassa: 5,57 contro 9 (SIDRIA1) e 9,3 (AIRE e SIDRIA2). Rispetto però all analogo studio condotto in parallelo nella provincia di Rovigo la prevalenza è del tutto simile 5,57 contro 5,9 a Rovigo. 11

12 Metodi e Strumenti Metodi e Strumenti di lavoro 1. Consumo di Farmaci Per questa parte dello studio è stato utilizzato il database dell Azienda USL che registra le forniture di farmaci agli assistiti. Da questo archivio sono stati estratti i record relativi alle vendite di farmaci antiasmatici nei bambini nati nel 199, 96 e 97. Sono state ottenute informazioni relative agli anni 2, 21, 22 e 23. Il database di lavoro conteneva: il principio attivo dei farmaci di interesse (per controllare la validità dell estrazione); il codice della tessera sanitaria dell assistito; la data di nascita dell assistito; il sesso dell assistito; il comune di residenza (identificato mediante il codice ISTAT); il codice del medico curante; l anno della prescrizione; il numero di confezioni prescritte. Il gruppo di lavoro ha individuato tre classi di bambini asmatici, così definite sulla base del consumo di farmaci antiasmatici: 1. asmatici sporadici: soggetti che hanno 1 sola prescrizione negli anni considerati (cioè dal 2 al 23) 2. asmatici intermittenti: soggetti che hanno più di 1 prescrizione, ma con almeno un anno di interruzione tra due prescrizioni consecutive 3. asmatici persistenti: soggetti che hanno prescrizioni in modo continuativo, cioè almeno una prescrizione all anno, ed i nuovi casi che non presentano interruzioni. La combinazione delle varie possibilità di consumo osservabili nei quattro anni considerati conduce a 16 possibilità. Le modalità di classificazione di queste 16 possibili combinazioni sono riportate nella tabella. Ovviamente nella tabella manca la combinazione costituita dalla mancanza di consumo in tutti gli anni, estranea allo studio. 12

13 Metodi e Strumenti Tabella 2 - Classificazione dei casi secondo il criterio utilizzato Classificazione 1 E 1 S 1 1 P 1 S 1 1 I 1 1 I P 1 S 1 1 I 1 1 I I 1 1 I I P P Legenda della tabella: S Asmatici Sporadici I Asmatici Intermittenti P Asmatici Persistenti E Esclusi (sono quelli che hanno una sola prescrizione nel 23) 1 Presenza di una o più prescrizioni nell anno considerato Assenza di prescrizioni nell anno considerato Le successive elaborazioni sul consumo di farmaci antiasmatici faranno riferimento a questa classificazione. Non sono stati considerati nella definizione di asmatici sporadici coloro ai quali sono stati prescritti farmaci antiasmatici solo nell anno 23: pertanto questi bambini sono stati esclusi dalle successive elaborazioni riguardanti la prevalenza. I consumi di farmaci sono stati rapportati alla popolazione residente con pari età, in quanto espressione della popolazione a rischio. 13

14 Metodi e Strumenti Risultavano residenti e iscritti alle anagrafi dei comuni della provincia di Ferrara 6658 bambini nati negli anni 9, 96 e 97. E stato escluso l utilizzo del dato derivante dagli iscritti all anagrafe sanitaria nati nel 9, 96 e 97 in quanto si tratta di una fonte amministrativa con caratteristiche proprie che ad un controllo di qualità si sono rivelate incompatibili con un lavoro statistico. L omogeneità con le modalità di analisi dell indagine screening, rivolta ai soli residenti, ha imposto di non considerare i dati relativi ai bambini residenti in comuni esterni alla provincia di Ferrara. Per questo i codici analizzati sono quelli compresi tra 381 e 3826 secondo la classificazione ISTAT. Tabella 3 - Codici istat dei comuni considerati e nome dei comuni Nome del Comune Codice istat ARGENTA 381 BERRA 382 BONDENO 383 CENTO 384 CODIGORO 385 COMACCHIO 386 COPPARO 387 FERRARA 388 FORMIGNANA 389 GORO 3825 JOLANDA DI SAVOIA 381 LAGOSANTO 3811 MASI TORELLO 3812 MASSA FISCAGLIA 3813 MESOLA 3814 MIGLIARINO 3815 MIGLIARO 3826 MIRABELLO 3816 OSTELLATO 3817 POGGIO RENATICO 3818 PORTOMAGGIORE 3819 RO FERRARESE 382 SANT'AGOSTINO 3821 TRESIGALLO 3824 VIGARANO MAINARDA 3822 VOGHIERA

15 Metodi e Strumenti 2. Screening: questionario per i genitori Tutte le strutture scolastiche della provincia sono state coinvolte nello studio, comprese le scuole private. Prima della distribuzione dei questionari di screening, le scuole sono state informate attraverso un incontro di presentazione e condivisione del progetto rivolto ai dirigenti scolastici, seguito da una lettera a tutti i dirigenti contenente il protocollo dello studio ed istruzioni operative. I questionari sono stati distribuiti agli alunni, per la successiva compilazione da parte dei genitori, da parte del Servizio Salute Infanzia dell Azienda USL di Ferrara. Il questionario era accompagnato da una lettera per i genitori che spiegava l obiettivo dello studio e l importanza della collaborazione di ciascuno. Tutte le lettere informative sono riportate in allegato (Allegato A). I questionari (Allegato B) sono stati distribuiti durante il mese di Febbraio 24 e raccolti dopo 2/3 settimane. Nel mese di aprile 24 è iniziata la fase di informatizzazione delle risposte contenute nei questionari, che si è conclusa in ottobre 24. I dati sono stati informatizzati con un unico software appositamente predisposto, in tre momenti diversi: Nel periodo aprile-giugno 24: hanno inserito dati 4 studenti del Centro Servizi Formativi ENAIP di Ferrara, nell ambito di uno stage formativo, con controllo della qualità dell inserimento a cura del tutor; Nel periodo giugno-settembre 24: hanno inserito i dati 2 operatori interni al servizio; Nel mese di ottobre 24: ha provveduto all inserimento della parte rimanente dei dati una ditta esterna in service, comprendente anche un controllo di qualità. Le operazioni di informatizzazione sono state precedute da una formazione, degli operatori addetti all inserimento dati, sull utilizzo del software dedicato. Il controllo di qualità dei dati informatizzati ha previsto due distinte modalità. Sono stati eseguiti dei controlli sulle domande del questionario per verificare la qualità delle risposte, prendendo in considerazione solo le domande con salto condizionale, cioè quelle domande la cui risposta condizionava la risposta alla domanda successiva (es.: Se la risposta è NO, andare alla domanda n ). Per verificare l attendibilità dell informatizzazione dei questionari sono stati previsti dei controlli casuali sui questionari cartacei con risposte ambigue. Sono stati distribuiti 6645 questionari cartacei, pari al numero di alunni iscritti alle classi bersaglio, o popolazione in studio, della provincia di Ferrara. 15

16 Metodi e Strumenti Sono stati consegnati 6223 questionari compilati: il tasso totale di risposta è dunque pari al 93,65. I questionari compilati relativi ad individui nati negli anni 9, 96 e 97 sono 584. Tra questi, sono stati esclusi 97 questionari, in quanto sono risultati compilati da bambini residenti fuori provincia. In totale sono stati considerati per le elaborazioni 577 questionari (di bambini residenti in provincia e nati negli anni considerati). Sono quindi stati analizzati il 91,71 dei questionari raccolti. Il tasso di risposta, calcolato rispetto ai residenti pari età, risulta pari all 85,72. La suddivisione delle risposte per sesso mostra una percentuale leggermente superiore di maschi rispetto alle femmine. Tabella 4 Ripartizione per sesso dei rispondenti Femmine Maschi Non indicato Totale Freq. Ass. Freq. Ass. Freq. Ass , ,43 15, Suddividendo i rispondenti per anno di nascita si nota una percentuale maggiore di nati nel Tabella 5 Ripartizione per anno di nascita dei rispondenti Totale Freq. Ass. Freq. Ass. Freq. Ass , , , Viene presentata nella tabella sottostante la ripartizione dei rispondenti nei comuni di residenza appartenenti alla provincia di Ferrara. La percentuale di risposta è sufficiente in tutti i Comuni, infatti non scende mai al di sotto del 7. 16

17 Metodi e Strumenti Tabella 6 Ripartizione dei rispondenti nei comuni di residenza della provincia di Ferrara Frequenza di risposta (questionari compilati) Percentuale di risposta sul totale delle risposte Iscritti anagrafe comunale Percentuale di risposta sul totale dei bambini residenti ARGENTA 367 6, ,47 BERRA 87 1, ,47 BONDENO 222 3, ,62 CENTO 532 9, ,79 CODIGORO 176 3, ,57 COMACCHIO 419 7, ,53 COPPARO 294 5, ,77 FERRARA , ,77 FORMIGNANA 52, ,23 GORO 36, ,75 JOLANDA DI SAVOIA 48, ,21 LAGOSANTO 9 1, ,78 MASI TORELLO 37, ,24 MASSA FISCAGLIA 52, ,86 MESOLA 94 1, ,44 MIGLIARINO 43, ,69 MIGLIARO 47, ,16 MIRABELLO 61 1, ,42 OSTELLATO 128 2, ,78 POGGIO RENATICO 138 2, ,7 PORTOMAGGIORE 217 3, ,59 RO FERRARESE 49, ,96 SANT'AGOSTINO 133 2, ,93 TRESIGALLO 75 1, ,59 VIGARANO MAINARDA 121 2, ,63 VOGHIERA 67 1, ,16 Mancanti 34,6 Totale ,74 Nelle elaborazioni sono stati esclusi i residenti nei comuni fuori provincia, per mantenere una corrispondenza con i criteri seguiti per l elaborazione dell assunzione di farmaci in modo da poter confrontare i risultati senza eventuali distorsioni. Il disegno dello studio prevede infatti anche un confronto tra i risultati emersi dai questionari e quelli derivanti dal consumo di farmaci broncodilatatori nei soggetti nati nei medesimi anni. 17

18 Risultati A. Consumo di Farmaci Il numero di bambini che soddisfacevano le condizioni stabilite dal protocollo di studio: residenti nei 26 comuni considerati, nati negli anni 199, 1996, 1997 è risultato pari a Il numero totale di bambini che presentano almeno una prescrizione medica di farmaci antiasmatici nel periodo in studio, dal 2 al 23, è risultato pari a I bambini che hanno ricevuto prescrizioni di farmaci antiasmatici risultano poi classificati come segue: 1453 asmatici sporadici, 66 asmatici intermittenti, 385 asmatici persistenti, (196 sono stati esclusi in quanto con una sola prescrizione nel 23). Tabella 7 valori assoluti e percentuali delle classi individuate sulla base del consumo di farmaci Frequenza assoluta sul totale (2694) Sporadici ,93 Intermittenti 66 24,5 Persistenti ,29 Conseguentemente, le prevalenze totali delle tre classi risultano: 21,83 Prevalenza asmatici sporadici 9,92 Prevalenza asmatici intermittenti 5,78 Prevalenza asmatici persistenti. Le prevalenze totali sono riportate nella tabella 8. 18

19 Tabella 8 Prevalenza delle classi di asmatici individuate Frequenza assoluta Prevalenza Sporadici ,83 Intermittenti 66 9,92 Persistenti 385 5,78 In generale la prevalenza di asmatici persistenti sembra essere leggermente inferiore ai risultati ottenuti in altri studi su bambini in età scolare [Studi SIDRIA1 e AIRE]; mentre sembra essere completamente in linea con quelli dell analogo studio effettuato nella provincia di Rovigo (dove la prevalenza di bambini asmatici persistenti è risultata pari al 5,92). Tabella 9 Risultati di prevalenza ottenuti negli studi AIRE e SIDRIA1 Per una descrizione maggiormente accurata sono state calcolate le prevalenze sul territorio in modo da indagare l eventuale presenza di aree con prevalenze maggiori e poter identificare i comuni in cui si notano numerosità piuttosto basse. Di seguito viene presentata una tabella contenente la suddivisione per i vari comuni della provincia di Ferrara. In due comuni non sono registrati consumi di farmaci antiasmatici nelle classi di età considerate: Masi Torello e Vigarano Mainarda. 19

20 Tabella 1 Classificazione di asma e prevalenza per comune Comune Bambini con prescrizione medica Sporadici Intermittenti Persistenti Totale Iscritti anagrafe comunale Prevalenza asmatici persistenti Argenta ,37 Berra ,77 Bondeno ,74 Cento ,2 Codigoro ,25 Comacchio ,81 Copparo ,89 Ferrara ,78 Formignana ,51 Goro ,19 Jolanda di Savoia ,26 Lagosanto ,4 Masi Torello Massa Fiscaglia ,86 Mesola ,38 Migliarino ,85 Migliaro ,92 Mirabello ,3 Ostellato ,22 Poggio Renatico ,9 Portomaggiore ,13 Ro ,51 Sant'Agostino ,88 Tresigallo ,94 Vigarano Mainarda Voghiera ,63 MANCANTI Totale ,78 Si va dalla prevalenza massima rilevata nel comune di Massa Fiscaglia (17,86 con 1 casi persistenti), fino ad un minimo rilevato nel comune di Voghiera (2,8 con 2 casi persistenti). Il valore mediano di prevalenza per la categoria asmatici persistenti è pari a 4,9. Usiamo questo valore per descrivere la distribuzione dell asma in provincia di Ferrara, quale risulta dal consumo di farmaci antiasmatici. Oltre a Massa Fiscaglia, altri due comuni presentano valori molto più elevati degli altri: Lagosanto (13,4) e Comacchio (15,81). Si nota poi il comune di Mesola con valori di prevalenza leggermente superiori a tutto il resto della provincia (9,38). Questo denota una marcata asimmetria nella distribuzione dei bambini asmatici persistenti sul territorio. Infatti i comuni con 2

21 valori superiori alla mediana si collocano quasi tutti nella zona del basso ferrarese, comprendendovi anche Ostellato e Portomaggiore. Due comuni con prevalenza superiore alla mediana si trovano nell alto ferrarese, prospicienti la zona delle centrali termoelettriche del mantovano: Bondeno con l 8,74 e Sant Agostino con il 5,88. Per il comune di Ferrara la prevalenza è pari a 3,78, con 9 casi persistenti. Per comprendere meglio le differenze osservate, sono state calcolate le prevalenze stratificate per sesso e per comune. Tabella 11 Suddivisione per classi di asma e sesso Femmine Maschi Mancanti Totale Sporadici 731 (44,3) 864 (52,4) 54 (3,3) 1649 Intermittenti 3 (45,5) 344 (52,1) 16 (2,4) 66 Persistenti 159 (41,3) 221 (57,4) 5 (1,3) 385 Tra parentesi sono riportate le percentuali (di F e M) all interno della classe corrispondente. Tabella 12 Classificazione di asma per sesso e comune Comune Sporadici Intermittenti Persistenti n. totale di bambini con prescrizione di antiasmatici per comune F M F M F M F M Argenta Berra Bondeno Cento Codigoro Comacchio Copparo Ferrara Formignana Goro Jolanda di Savoia Lagosanto Masi Torello Massa Fiscaglia Mesola Migliarino Migliaro Mirabello Ostellato Poggio Renatico Portomaggiore Ro Sant'Agostino

22 Tresigallo Vigarano Mainarda Voghiera Totale Sembra che i maschi persistenti siano in percentuale maggiore rispetto alle femmine persistenti: 41 circa le femmine all interno della classe dei persistenti, contro il 57 circa di maschi (15 circa di maschi persistenti sul totale dei maschi contro il 13 circa delle femmine). Non emergono però differenze importanti tra i diversi comuni, per quanto riguarda la distribuzione per sesso. Di seguito viene riportata la mappa con la prevalenza di asmatici persistenti totali per ogni comune analizzato, con un avvertenza. L interpretazione dei risultati deve tener conto del fatto che la misura dell associazione fra consumo di farmaci antiasmatici e reale prevalenza di asma nei bambini è oggetto di questo e di altri studi: non è possibile tracciare un equivalenza tra i due dati. Per la costruzione della mappa sono stati creati sette intervalli di frequenza della prevalenza di bambini classificati asmatici persistenti utilizzando la distribuzione in percentili (fino al 1 percentile, 1-25, 25-5, 5-75, 75-9 e oltre il 9 percentile). La campitura dei comuni utilizza colori diversi per rappresentare l intervallo di frequenza nel quale rientra ciascun comune. Ancora più facilmente, rispetto alla tabella, si nota come quasi tutti i comuni con le prevalenze più elevate siano situati nella parte costiera della provincia, a partire da una linea ideale che va da Berra a Portomaggiore. Nell alto ferrarese il comune di Bondeno e, in minor misura Sant Agostino, presentano una prevalenza nettamente maggiore rispetto ai comuni vicini. 22

23 Figura 1 Mappa Prevalenze di Asmatici persistenti totali nella provincia di Ferrara 23

24 B. Screening: questionario per i genitori a. Rispondenza Le elaborazioni sono state svolte su 577 questionari, pari al 85,7 dei bambini nati negli anni 199, 96 e 97 con residenza anagrafica in provincia. I questionari sono stati compilati nella maggior parte dei casi dalla madre (72,42), da entrambi i genitori nel 14,51 dei casi e solo nel 9,23 dei casi dal padre. Le madri sembrano mostrare un titolo di studio leggermente superiore ai padri. Solo il 4,89 delle madri ha un titolo di studio inferiore alla licenza media, contro il 7,32 dei padri; hanno un titolo di diploma superiore o laurea il 56,31 delle madri e il 48,59 dei padri. Tra le madri il titolo più frequente è il diploma superiore (44,31). La licenza di scuola media o avviamento professionale è il titolo maggiormente frequente tra i padri (41,72). L illustrazione dei risultati procederà analizzando le risposte ad ogni singola domanda e specificando di volta in volta le particolarità delle domande, e conseguentemente delle categorie interpretative assegnate. Il questionario è suddiviso in tre parti in cui si indaga: 1. Lo stato di salute del bambino 2. I primi due anni di vita del bambino 3. I familiari: abitudini e condizioni sociali Nella prima parte, quella riguardante lo stato di salute, si indagano specificamente i disturbi respiratori, ed inoltre i disturbi nasali ed oculari, ed i disturbi allergici della pelle. Considerato l obiettivo dello studio, cioè valutare la prevalenza dei disturbi respiratori in una parte della popolazione locale rispetto quanto rilevato con studi analoghi in altre aree del Paese, saranno riportati anche i risultati dello studio Sidria 1 (Studi Italiani sui disturbi Respiratori dell Infanzia e l Ambiente: collegato allo studio internazionale ISAAC per la valutazione delle frequenze delle patologie respiratorie), come termine di confronto, prendendo come riferimento il totale dei bambini, non le singole città. Non essendo ancora disponibili in letteratura i dati dettagliati per ogni domanda di SIDRIA2 si riporteranno, come confronto, quelli di SIDRIA1, tenendo conto del fatto che i risultati ottenuti nella seconda fase, complessivi e noti, non si discostano significativamente da quelli ottenuti nella prima fase. 24

25 b. Analisi descrittiva delle risposte Prima parte - Lo stato di salute del bambino 1.1 Disturbi Respiratori Domanda 1: Suo figlio, respirando, ha avuto fischi o sibili nel torace almeno una volta nella vita? 69, , ,23 Il 28,6 dei rispondenti ha affermato di avere riportato fischi o sibili almeno una volta nella vita. Considerando la suddivisione in bambini frequentanti le diverse scuole, riportano di aver avuto fischi o sibili il 29,3 dei bambini delle elementari e il 27,1 dei bambini delle medie. In Sidria1 la percentuale di bambini che riportava fischi o sibili era del 24,4 per i bambini delle elementari e 19,4 per quelli delle medie (riportati dai genitori). 8 71,71 66, ,4 26,4 2,25 2,21 Femmine Maschi 25

26 Domanda 2: Negli ultimi 12 mesi suo figlio, respirando, ha avuto fischi o sibili nel torace? Tra coloro che hanno riportato fischi o sibili nella vita, il 24,14 dice di aver sofferto di fischi o sibili negli ultimi 12 mesi; la maggioranza sono maschi (36,6 contro 28,78 delle femmine). Sul totale generale, la percentuale di coloro che riportano fischi o sibili negli ultimi 12 mesi è pari a 6,9 (394 su 577). Per i bambini delle elementari la frequenza sul totale è pari a 7,28 (288 su 3954) mentre per quelli delle medie è pari a 6,5 (16 su 1753), in linea con quelli di SIDRIA. In Sidria1 la frequenza del sintomo fischi o sibili negli ultimi 12 mesi era pari a 7,7 per i bambini delle elementari e 4,7 per quelli delle medie (riportati dai genitori). 74, , , ,64 13, ,78 36,6 2 2,37 1,71 Femmine Maschi 26

27 Domanda 3: Negli ultimi 12 mesi quanti attacchi di sibili ha avuto suo figlio? Tra coloro che hanno riportato fischi o sibili nella vita, la maggioranza (76,9) dice di aver riportato da 1 a 3 attacchi negli ultimi 12 mesi, e la maggior parte sono femmine (79,11 contro 75,32 di maschi). Sul totale generale il 5,31 riporta negli ultimi 12 mesi di aver avuto da 1 a 3 attacchi di sibili; solo lo,98 riporta 4 o più attacchi di sibili negli ultimi 12 mesi. Tra i soli bambini delle elementari riportano 4 o più attacchi di sibili lo,96 dei bambini, in Sidria1 la percentuale di coloro che riportavano più di 4 attacchi era un poco più alta: 1,4 (riportata dai genitori per i bambini delle elementari). 8 76, ,82 1,91 3,3 4,6 Nessuno Da 1 a 3 Da 4 a 12 Più di 12 Non risposta ,11 75, ,6 4,68 9,49 11,91 3,8 2,98 2,53 5,11 Nessuno Da 1 a 3 Da 4 a 12 Più di 12 Non risposta Femmine Maschi 27

28 Domanda 4: Negli ultimi 12 mesi quante volte, in media suo figlio si è svegliato durante la notte per sibili? 7 67, , ,9 4,82 Mai Meno di una notte alla settimana Una o più notti alla settimana Non risposta 67,9 67, Mai 2,89 22,55 Meno di una notte alla settimana 6,96 5,53 5,6 4,68 Una o più notti alla settimana Non risposta Femmine Maschi La maggior parte di coloro che hanno riportato fischi o sibili non si è mai svegliato durante la notte; il 22,8 si è svegliato in media meno di una notte a settimana e il 6,9 si è svegliato, in media, una o più notti alla settimana. Sul totale generale si è svegliato con sibili l 1,94 del totale dei bambini. In sidria1 questa percentuale era del tutto simile e pari a 1,7. 28

29 Domanda 5: Negli ultimi 12 mesi suo figlio ha mai avuto sibili così intensi da dover riprendere fiato, mentre parlava ogni una o due parole? 6 53, , ,31 Tra coloro che riportano fischi o sibili, il 41,88 dice di aver avuto sibili così intensi da dover riprendere fiato; sul totale generale sono il 2, ,61 44,26 56,96 51, ,43 4,26 Femmine Maschi 29

30 Domanda 6: Negli ultimi 12 mesi suo figlio ha avuto respiro sibilante o fischiante al di fuori dei comuni raffreddori? Tra coloro che hanno riportato fischi o sibili nella vita, solo l 11,93 ha riferito di aver avuto respiro sibilante al di fuori dei comuni raffreddori negli ultimi 12 mesi. Non si notano particolari differenze tra i vari gruppi. Sul totale dei bambini considerati la percentuale è pari a,82, molto inferiore rispetto al valore di Sidria (3,7) , ,93 5, ,28 83,4 11,39 12,34 6,33 4,26 Femmine Maschi 3

31 Domanda 7: Negli ultimi 12 mesi suo figlio ha avuto tosse secca durante la notte al di fuori della tosse con i comuni raffreddori o con un infezione respiratoria? 84, ,91 2,51 Il 12,91 del totale ha avuto tosse secca durante la notte al di fuori dei comuni raffreddori; non si notano differenze sostanziali tra i vari gruppi divisi per sesso. In Sidria1 la percentuale di tosse secca durante la notte era un poco più elevata e pari al ,53 83,65 13,46 12,37 2,1 2,9 Femmine Maschi 31

32 Domanda 8: Suo figlio ha mai avuto attacchi di difficoltà di respiro con fischi o sibili? Il 9,18 riporta di aver avuto attacchi di difficoltà di respiro con fischi e sibili nella vita. Questo sintomo d ora in avanti verrà classificato come dispnea con sibili nella vita. Si nota una lieve prevalenza di maschi rispetto alle femmine, così come in altri studi nazionali ed internazionali, nel riportare il sintomo. In Sidria1 la percentuale di attacchi di difficoltà di respiro con sibili era più elevata, pari al , ,18 3, ,15 86,1 1,39 7,91 2,94 3,51 Femmine Maschi 32

33 Domanda 9: Negli ultimi 12 mesi suo figlio ha avuto attacchi di difficoltà di respiro con sibili? I genitori riportano dispnea con sibili negli ultimi 12 mesi per il 2,33 dei bambini. Tra coloro che hanno riportato dispnea con sibili nella vita, il 25,38 riporta di averla osservata negli ultimi 12 mesi. Non si notano grandi differenze per sesso. In sidria1 la percentuale di dispnea con sibili negli ultimi 12 mesi era superiore: 5, , ,38 12, ,6 6, ,31 25,9 1,9 13,77 1 Femmine Maschi 33

34 Domanda 1: Negli ultimi 12 mesi suo figlio ha presentato difficoltà di respiro giocando all aperto o salendo una rampa di scale a passo normale? Solo il 2,68 dei bambini risulta aver mostrato difficoltà di respiro giocando o salendo le scale negli ultimi 12 mesi. Non si notano differenze tra i sessi. 95, ,68 2, ,5 94,58 2,58 2,79 1,92 2,62 Femmine Maschi 34

35 Domanda 11: Negli ultimi 12 mesi suo figlio, respirando, ha avuto sibili nel torace durante o dopo un esercizio fisico? I genitori riportano sibili nel torace dopo esercizio fisico nel 2,17 dei casi sul totale di bambini, con una percentuale superiore tra i maschi (2,79) che tra le femmine (1,62). Nei bambini delle elementari è pari a 1,7, valore analogo a quello di Sidria1: 1,7 solo nei bambini delle elementari. Nei ragazzi delle medie questa percentuale cresce a 3,3, forse dovuta al fatto che i ragazzi delle medie fanno più esercizio fisico ed in maniera più intensa. 1 95, ,17 2, ,23 94,72 2,79 1,52 2,25 2,49 Femmine Maschi 35

36 Domanda 12: Un medico ha mai detto che suo figlio ha avuto oppure ha l asma? La percentuale di asma diagnosticata da un medico, riportata dai genitori, è pari a 5,57. Questo valore è da considerare come una stima qualificata della prevalenza di asma nell area d interesse, sulla popolazione dei bambini nati nel 9, 96 e 97. In Sidria1 la prevalenza di asma stimata era superiore: 9. In Sidria2 la prevalenza per i bambini delle elementari è pari a 9,3, per i ragazzi delle medie è paria 1,3; in dettaglio per la regione Emilia-Romagna la prevalenza si aggira sull 8,5 in entrambi i casi. Il dato generale risulta essere perfettamente in linea con quello stimato basandosi sull uso dei farmaci: 5,78. La prevalenza di asma diagnosticata è superiore nei maschi che nelle femmine: 6,61 per i maschi e 4,5 per le femmine, come atteso sulla base di studi nazionali ed internazionali. Nei bambini che frequentano le elementari la prevalenza risulta più bassa che in quelli delle medie: 4,6 contro 7,8. 93, ,57 1,14 36

37 ,6 92,3 6,61 4,5,91 1,36 Femmine Maschi Domanda 13: Negli ultimi 12 mesi suo figlio è stato curato per asma da un medico? Il 3,5 di bambini risulta curato per asma da un medico negli ultimi 12 mesi. Tra coloro che avevano riportato diagnosi di asma da parte di un medico, il 64,72 risulta essere stato curato negli ultimi 12 mesi per questa causa. Tra i maschi risulta essere stata curata una percentuale maggiore di questi rispetto a quella delle femmine: 59,28 (maschi) contro 47,58 (femmine). 6 54, , ,46 37

38 59, ,58 49,19 37, ,23 3,61 Femmine Maschi Tra i bambini delle elementari che hanno avuto diagnosi di asma, la percentuale di trattamenti risulta pari a 62,6, mentre tra gli alunni delle medie la percentuale è molto inferiore: 44,1. Alle elementari si ritrovano meno diagnosi, in percentuale, ma più ricorsi alle cure dei medici per asma, mentre alle medie si ritrovano più diagnosi, ma si farebbe meno ricorso alle cure mediche. 38

39 Domanda 14: Negli ultimi 12 mesi, ci sono stati dei periodi in cui suo figlio ha avuto tosse nella maggior parte dei giorni (4 o più alla settimana), al di fuori dei comuni raffreddori? I genitori riportano tosse al di fuori dei comuni raffreddori per il 9,1 di casi negli ultimi 12 mesi; tra i diversi gruppi non si notano differenze importanti. Tra i bambini delle elementari la percentuale è pari a 1, mentre tra quelli delle medie a 6. In Sidria1 la percentuale di coloro che riportavano tosse al di fuori dei raffreddori era del 1, valore leggermente superiore ma, in generale, in linea con quello ottenuto in questo studio. 89, ,1 1, ,21 88,28 8,34 9,68 1,45 2,4 Femmine Maschi 39

40 Domanda 15: Negli ultimi 12 mesi, ci sono stati dei periodi in cui suo figlio ha avuto catarro nella maggior parte dei giorni (4 o più alla settimana), al di fuori dei comuni raffreddori? 88, ,48 2,2 Il 9,48 dei casi ha avuto catarro negli ultimi 12 mesi al di fuori dei comuni raffreddori. Le distribuzioni tra i sessi non si discostano significativamente tra loro, mentre per le elementari la percentuale è più alta: 11 contro 6,1 delle medie. In sidria1 questa percentuale era pari al 6,2, valore più basso rispetto a quello qui riportato, ma assimilabile a quello delle medie ,54 88,42 9,54 9,47 1,92 2,11 Femmine Maschi 4

41 Domanda 16: Suo figlio usa ogni giorno medicine per malattie respiratorie? Solo l 1,4 riporta di utilizzare medicine per malattie respiratorie con frequenza giornaliera. Non si osservano differenze tra le distribuzioni dei due sessi. 96, ,4 1, ,24 96,12 1,9 1,7 1,67 2,18 Femmine Maschi Tabella 13 Classificazione uso giornaliero farmaci respiratori per sesso* Uso giornaliero farmaci respiratori Femmine Maschi Totale Si No Totale *mancano 125 risposte 41

42 Globalmente sono stati riferiti disturbi respiratori su 956 bambini: sui rispondenti 956/577=16,75 sui residenti 956/6658= 14,36 La maggior parte dei disturbi riportati è riferita a bambini delle elementari (677) piuttosto che delle medie (279). Le domande analizzate per definire i disturbi respiratori sono la n 6 che identifica il respiro sibilante o fischiante al di fuori dei comuni raffreddori; la n 7 che identifica la tosse notturna al di fuori di episodi di tosse o raffreddore; la n 9 che identifica gli attacchi di difficoltà di respiro con fischi o sibili e la n 12 che identifica gli asmatici definiti tali tramite una diagnosi medica. Tabella 14 Risposte affermative alle domande n 6, 7, 9 e 12 del questionario. Elementari Medie Totale Domanda 6: sibili o fischi al di fuori dei raffreddori Domanda 7: tosse secca notturna al di fuori dei raffreddori Domanda 9: attacchi di difficoltà di respiro con fischi o sibili Domanda 12: asma diagnosticata dal medico Almeno 1 risposta affermativa Nelle tabelle 15 e 16 sottostanti si riportano le distribuzioni per comune dei disturbi respiratori e dell asma diagnosticata da un medico. 42

43 Tabella 15 - Distribuzione per Comune dei bambini con almeno un disturbo respiratorio riferito COMUNE residenti iscritti anagrafe comune 23 almeno un disturbo respiratorio disturbi respiratori ARGENTA ,16 BERRA ,77 BONDENO ,54 CENTO ,5 CODIGORO ,52 COMACCHIO ,38 COPPARO ,26 FERRARA ,2 FORMIGNANA ,28 GORO ,9 JOLANDA DI SAVOIA ,54 LAGOSANTO ,53 MASI TORELLO ,76 MASSA FISCAGLIA ,7 MESOLA ,5 MIGLIARINO ,85 MIGLIARO ,8 MIRABELLO ,67 OSTELLATO ,89 POGGIO RENATICO ,79 PORTOMAGGIORE ,3 RO FERRARESE ,28 SANT'AGOSTINO ,7 TRESIGALLO ,35 VIGARANO MAINARDA ,7 VOGHIERA ,21 Mancanti 7 Totale ,36 43

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