Stabili differenze interindividuali nella collocazione temporale dell episodio di sonno
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- Maria Rosso
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1 Stabili differenze interindividuali nella collocazione temporale dell episodio di sonno
2 CHI SONO I CRONOTIPI? O Shea: variazioni interindividuali negli stili di vita. soggetti del mattino vs. soggetti della sera Freeman & Hovland: indagine sistematiche; variazioni interindividuali del ciclo veglia-sonno. tipo allodola vs. tipo gufo stanco di sera va a letto presto e si addormenta subito raggiunge velocemente la massima profondità del sonno, che diminuisce gradualmente nel corso della notte al mattino si sveglia riposato e vigile. è nel massimo della forma verso sera va a letto tardi raggiunge la massima profondità del sonno al mattino al risveglio non si sente riposato e non è per niente vigile.
3 CHI SONO I CRONOTIPI? 1963 Kleitman: variazioni interindividuali nell andamento circadiano delle performance introduce la differenziazione in tre tipologie Morning types Intermediate types Evening types tempi di reazione più veloci al mattino hanno caratteristiche che rappresentano una via di mezzo tra le due classi estreme tempi di reazione più veloci alla sera
4 CHI SONO I CRONOTIPI? 1999 Duffy et al., 1999 morning types intermediate types evening types individui che mostrano una marcata preferenza ad alzarsi ad orari molto precoci trovano molto difficile restare svegli oltre il loro orario di addormentamento abituale individui che mostrano una marcata preferenza ad andare a dormire tardi spesso trovano difficoltà ad alzarsi al mattino
5 COME SONO IDENTIFICATI? MORNINGNESS/EVENINGNESS SCALE J.A. Horne e O. Ostberg Int. J. Chronobiol. 1976; 4: Adattamento italiano a cura di: L. Mecacci, A. Zani Ergonomics, 1983; 21:
6 COME SONO IDENTIFICATI? MEQ (Horne e Ostberg, 1976) Istruzioni per la compilazione Legga molto attentamente ogni domanda prima di rispondere. Risponda a tutte le domande. Risponda alle domande in ordine numerico. Risponda ad ogni domanda indipendentemente dalle altre. Non torni indietro per controllare le sue risposte. Tutte le domande hanno una serie di risposte. Per ogni domanda faccia una crocetta sul quadratino accanto ad una sola risposta. Alcune domande hanno invece, una scala graduata, dove sono indicate le ore del mattino o della sera. Faccia una crocetta sulla casella appropriata della scala. Risponda ad ogni domanda il più sinceramente possibile. Sia le vostre risposte che i vostri risultati saranno mantenuti assolutamente riservati. Astenersi dal fare qualsiasi commento nello spazio tra le
7 COME SONO IDENTIFICATI? In generale, a che ora vi alzereste per sentivi pienamente in forma se foste completamente libero di pianificare la vostra giornata? (+) (-) In generale, a che ora andreste a letto per sentivi pienamente in forma se foste completamente libero di pianificare la vostra giornata? (+) (-)
8 COME SONO IDENTIFICATI? In generale, quanto siete dipendenti da una sveglia per svegliarvi al mattino? molto indipendente (+) abbastanza indipendente abbastanza dipendente molto dipendente (-) Avendo condizioni ambientali ottimali (stanza riscaldata o fresca a seconda delle stagioni, ecc.), trovereste difficile alzarvi dal letto quando vi svegliate al mattino? assolutamente difficile (-) non molto facile abbastanza facile molto facile (+)
9 COME SONO IDENTIFICATI? In generale, qual è l ora della giornata in cui vi sentite più forma? mezzanotte mezzogiorno mezzanotte (-) (+) Si sente parlare di due tipi persone: uno che è più attivo al mattino e l altro che è più attivo alla sera. Quale di questi due tipi vi considerate? Esattamente un tipo più attivo al mattino (+) Un tipo piuttosto attivo al mattino rispetto alla sera Un tipo piuttosto attivo la sera rispetto al mattino Esattamente un tipo più attivo la sera (-)
10 QUAL È LA LORO PREVALENZA?
11 QUALI FATTORI MODULANO LA PREVALENZA? rassegna in Natale, 1998 ETÀ > prevalenza di mattinieri per età inferiori a 15 a. superiori a 50 a. ATTIVITÀ > prevalenza dei serotini tra gli studenti (20-30%) rispetto alla popolazione della stessa fascia d età > prevalenza dei mattinieri tra i lavoratori (colletti bianchi; >15%) rispetto alla popolazione della stessa fascia d età GENERE > prevalenza dei mattinieri (lieve tendenza, non sempre significativa) nelle femmine rispetto ai maschi.
12 ADATTABILITÀ AI TURNI DI LAVORO i serotini cambiano le loro abitudini adattandole alle necessità dei turni più rapidamente dei mattinieri: i serotini presentano una maggior flessibilità del ritmo sonnoveglia i mattinieri dimostrano di avere un sistema circadiano più rigido e indipendente dalle attività svolte. (Östberg 1973; Akerstedt 1989)
13 RITMI FISIOLOGICI TEMPERATURA CORPOREA fonte: Horne e Östberg, 1976
14 RELAZIONI TRA I RITMI CIRCADIANI Baher et al., 2000 Raw temperature curves from the male M-types and E-types. Rectangles represent scheduled sleep times and triangles represent Tmin averages.
15 RITMI FISIOLOGICI VIGILANZA (SOGGETTIVA) Kerkhof et al., 1998
16 RITMI FISIOLOGICI E PERFORMANCE COGNITIVE Compito: simulazione setting lavoro (ispezione) Horne et al., 1980
17 ALTRI RITMI Kerkhof et al., 1998
18 Distribuzione nictemerale degli sbadigli. In ordinata è indicata la frequenza dello sbadiglio espressa in Unità Standard (misura determinata correggendo il numero assoluto di sbadigli in una certa ora per il numero di soggetti svegli a quell ora). In ascissa sono indicate le tranche orarie. Baenninger et al.,1996.
19 Zilli et al., 2007
20 Zilli et al., 2007
21 Zilli et al., 2007
22 Zilli et al., 2007
23 Lunghi dormitori- long sleepers sonno sonno-- Brevi dormitori short sleepers
24 LA DURATA ABITUALE DEL SONNO Distribuzione delle durate di sonno Kripke et al., 1979 percentuale di soggetti < 5 5-5,9 6-6,9 7-7,9 8-8,9 9-9,9 10 classi di durata (ore)
25 CHI SONO I BREVI E LUNGHI DORMITORI? % di soggetti Brevi dormitori Lunghi dormitori 0 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 durata abituale del sonno (ore)
26 COME SONO IDENTIFICATI? - Interviste - Diario Monitoraggio actigrafico
27 RITMO SONNO-VEGLIA Aeschbach et al., 1996 LS went to bed ~1.5 h earlier and arose ~2.5 h later than SS
28 RITMO SONNO-VEGLIA Aeschbach et al., 1996 sleep duration weekdays weekend 9.7 ± 0.2 h 10.0 ± 0.4 h 5.5 ± 0.1 h 6.8 ± 0.2 h
29 STRUTTURA DEL SONNO ABITUALE Fonte: Horne, 1993 Durata del sonno (minuti) Lungo (> 8,5 h) Controllo (7,5 h) Breve (< di 6,5 h) Brevissimo (< di 5,5 h) Veglia+Stadio Stadio Stadio Stadio SWS (stadi 3+4) REM Totale
30 STRUTTURA DEL SONNO DI RECUPERO Fonte: Horne, 1993 lungo dormitore normo dormitore NOTTE DI BASE breve dormitore lungo dormitore normo dormitore NOTTE DI RECUPERO breve dormitore
31 RITMI FISIOLOGI Aeschbach et al., 2003
32 RITMI FISIOLOGI Aeschbach et al., 2003
33 Plasma Cortisol in Short Sleepers and Long Sleepers 20 Habitual time in bed Short Plasma cortisol (µg/dl) Clock time (h) Long
34 Sleepiness in Short Sleepers and Long Sleepers 100 Habitual time in bed Short Sleepiness (mm) Long Clock time (h)
35 'Biological Night' in Short Sleepers and Long Sleepers Intervals of: habitual time in bed increasing sleepiness increasing cortisol high melatonin * Short Long * * * * low body temperature * Clock time (h)
36 Monk et al., 2000
37
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