Gruppo formazione e lavoro

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1 Gruppo formazione e lavoro

2 Nel nostro lavoro di ricerca e di acquisizione di conoscenze relative al tema assegnatoci, abbiamo sviluppato i seguenti punti: I percorsi di alternaza scuola-lavoro I centri per l impiego Le agenzie interinali La legge Fornero L apprendistato

3 ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO L'istituto dell alternanza scuola-lavoro è stato introdotto dalla legge delega n.53/03, art. 4 e disciplinato, con il Decreto Legislativo n.77 del 15 aprile del 2005, quale metodologia didattica del Sistema dell'istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro.

4 ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO La finalità prevista è quella di motivare, orientare e far acquisire ai giovani competenze spendibili anche nel mondo del lavoro. Inoltre, suo intento è anche quello di realizzare un collegamento tra l'offerta formativa e il tessuto economico delle diverse realtà territoriali.

5 I centri per l impiego I centri per l'impiego sono gli uffici pubblici con cui le Province, su delega regionale, gestiscono e monitorano il mercato del lavoro al livello locale. I centri per l'impiego, inoltre, erogano e promuovono offerte di lavoro delle aziende pubbliche e private, mettendo in contatto domanda e offerta.

6 I compiti dei centri per l impiego I loro compiti sono: mediare tra la domanda e l'offerta del mercato del lavoro informare, orientare e fornire consulenza a tutti coloro che vivono nel territorio e necessitano di delucidazioni relative al settore lavorativo promuovere e facilitare il collocamento lavorativo delle persone diversamente abili (legge del 12 marzo 1999, n. 68) promuovere iniziative atte ad incrementare il collocamento lavorativo femminile

7 Le Agenzie per il lavoro, conosciute anche come Aziende di lavoro interinale, o anche Agenzie di somministrazione lavoro, sono imprese private autorizzate alla fornitura di lavoro in Italia secondo il Decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, variamente modificato, la cosiddetta Legge Biagi. Le Agenzie per il lavoro si differenziano dai Centri per l Impiego sia perché sono appunto di natura privata sia perchè un lavoratore può iscriversi in più Agenzie per il lavoro, cosa invece vietata per i Centri per l Impiego. Le Agenzie per esercitare la loro attività devono essere iscritte ad un Albo.

8 Le Agenzie per il lavoro hanno, quindi, la funzione di intermediazione tra il lavoratore e l azienda. Possono fornire lavori con contratti di massimo 12 mesi estendibili con un massimo di 4 proroghe di 6 mesi ciascuna. I l lavoratore che accetta un contratto proposto da un'agenzia per il lavoro è dipendente dell Agenzia (che è il somministratore del contratto) e svolge la propria attività lavorativa presso una azienda esterna (utilizzatore). Importante è il fatto che in caso l'azienda decidesse di assumere il lavoratore a tempo indeterminato, la stessa potrà procedere tramite un accordo diretto con il lavoratore senza coinvolgere l Agenzia per il lavoro.

9 IL LAVORO INTERINALE

10 APPROFONDIMENTO LEGGE BIAGI La Riforma Biagi partiva dal presupposto che la rigidità del rapporto di lavoro era la principale causa della disoccupazione. Per questo motivo l accesso al mercato del lavoro doveva basarsi sulla: flessibilità! I giovani non dovevano quindi puntare alla ricerca del posto fisso/contratto a tempo indeterminato. Sulla base di questo principio vennero individuate diverse tipologie di contratto a tempo determinato, ancora utilizzate.

11 APPROFONDIMENTO LEGGE BIAGI Oltre al principio della flessibilità, nella Legge Biagi, si affermava anche quello della formazione permanente. L obiettivo finale era quello di garantire a ogni lavoratore non tanto un unico posto di lavoro a vita, quanto un attività lavorativa caratterizzata da mansioni, luoghi e datori di lavoro differenti, in un continuo processo di formazione e crescita professionale. Purtroppo entrambi i principi non hanno portato ad un abbattimento del tasso di disoccupazione, come tutti noi purtroppo sappiamo, e la flessibilità è divenuta precarietà.

12 La regolamentazione del mercato del lavoro in Italia Marco Biagi (Bologna, 24 novembre 1950 Bologna, 19 marzo 2002) è stato un giuslavorista italiano, docente di diritto del lavoro consulente e consigliere di diversi ministeri del Governo Italiano e padre della riforma del lavoro che porta il suo nome. Il 19marzo 2002 venne assassinato da un commando di terroristi appartenenti alle Nuove Brigate Rosse, che si opponevano alla sua riforma.

13 E' un rapporto di lavoro regolato da un contratto a causa mista, un contratto cioè che prevede percorsi formativi accanto alla normale attività di lavoro. In sostanza il rapporto di lavoro si basa su un patto fra datore di lavoro e dipendente, in base al quale l'apprendista accetta determinate condizioni contrattuali in cambio di una formazione specializzata tale da garantirgli una cospicua crescita professionale. Il contratto di apprendistato è l'unico contratto di lavoro con funzione formativa ed è disciplinato dalla cosiddetta legge Fornero.

14 Attualmente si distinguono tre forme di apprendistato: Apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione Apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro (training on the job) e un apprendimento tecnico-professionale Apprendistato per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. Ognuna delle tipologie è regolata dalle regioni e dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

15 Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) E' un contratto stipulato a livello nazionale con cui le organizzazioni rappresentative dei lavoratori (sindacati) e le associazioni dei datori di lavoro (o anche un singolo datore di lavoro) predeterminano congiuntamente la disciplina dei rapporti individuali di lavoro e alcuni aspetti dei loro rapporti reciproci.

16 La legge 92 del 28 giugno 2012 cosiddetta Fornero all art. 1 comma 1 così recita: La presente legge dispone misure e interventi intesi a realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, in grado di contribuire alla creazione di occupazione, in quantità e qualità, alla crescita sociale ed economica e alla riduzione permanente del tasso di disoccupazione. Nella Legge si afferma anche la volontà di favorire l'instaurazione di rapporti di lavoro più stabili e si ribadisce il rilievo prioritario del lavoro subordinato a tempo indeterminato, che torna a rappresentare il contratto dominante in materia di lavoro. Speriamo sarà così!

17 La legge del 12 marzo 1999, n. 68 ha come finalità la promozione dell'inserimento e dell integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Essa si applica: a) alle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivi, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% b) alle persone non vedenti o sordomute, c) alle persone invalide di guerra, d) alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%.

18 Prima Legge regolamentativa dell'inserimento lavorativo delle donne Il 19 giugno 1902 il Parlamento approva la legge n. 242 (nota come legge Carcano, dal nome del ministro presentatore) al fine di regolare in maniera unitaria il lavoro delle donne e dei fanciulli. La legge così vieta alle donne di qualsiasi età, per ragioni morali e sociali : i lavori sotterranei; proibisce l'impiego delle donne minorenni nei lavori pericolosi e insalubri; introduce il "congedo di maternità" di un mese dopo il parto, riducibile eccezionalmente a tre settimane. Durante il periodo di riposo post - partum, però, alla lavoratrice non è assicurata alcuna retribuzione, né tanto meno è garantita la conservazione del posto di lavoro.