SUMMIT MONDIALE COP (Conferenze delle parti - Conferenza delle Nazioni Unite sul clima)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SUMMIT MONDIALE COP (Conferenze delle parti - Conferenza delle Nazioni Unite sul clima)"

Transcript

1

2 Negli anni '70 emerge la consapevolezza che le risorse naturali della Terra devono essere tutelate attraverso pianificazioni strategiche che vanno oltre la singola Nazione. Nasce l esigenza di una Collaborazione internazionale e si incentivano incontri di Capi di Stato o sue delegazioni, questi incontri sono chiamati: SUMMIT MONDIALE COP (Conferenze delle parti - Conferenza delle Nazioni Unite sul clima) UNCED (Conferenza delle nazioni unite per ambiente) Lo scopo è promuovere modelli di consumo ecocompatibili, la protezione delle risorse naturali, la difesa della salute il trasferimento di tecnologie pulite nel sud del mondo. Ma lo scopo principale è sempre stato quello di rallentare il riscaldamento globale.

3 1972 STOCCOLMA (SVEZIA) (COP1) (113 Nazioni)

4 1992 (3-14 giugno) RIO DE JANEIRO (COP2) (172 Nazioni 108 capi di stato) 1 UNCED Conferenza delle Nazioni Unite per ambiente SUMMIT della TERRA Ha adottato come strumento metodologico l AGENDA 21 una guida per la pianificazione di lungo periodo nella quale sono contenute le indicazioni per la sostenibilità del 21 secolo. accordo di NON installare attività produttive in terre abitate da indigeni tali da degradare l ambiente in cui vivono o da risultare inappropriato culturalmente. si comincia a parlare di porre limiti all emissione di gas serra per limitare il surriscaldamento del pianeta

5 1997 (11 dicembre) Protocollo di KYOTO (COP3) (184 Nazioni) Il protocollo di Kyoto è il 1 TRATTATO internazionale in materia ambientale, nasce come strumento più importante per combattere i cambiamenti climatici. Esso contiene l'impegno di gran parte dei paesi industrializzati a ridurre mediamente del 5% entro il 2012 le emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento del pianeta: biossido di carbonio (CO2); metano (CH4); protossido di azoto (N2O); idrofluorocarburi (HFC); perfluorocarburi (PFC); esafluoro di zolfo (SF6). Esso rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il riscaldamento planetario perché contiene obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra. Il trattato prevede l obbligo di operare una riduzione delle emissione di gas serra in una misura non inferiore al 5% nel periodo rispetto alle emissioni registrate nel L accordo fu sottoscritto a Kyoto da 40 paesi e due anni dopo i paesi aderenti al Trattato furono 120, l'unione europea ha ratificato il protocollo di Kyoto il 31 maggio Il protocollo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005 a MONTREAL, dopo la ratifica della Russia e di altre 55 nazioni firmatarie e chiaramente quelle responsabili del maggior inquinamento. Gli stati che hanno aderito e ratificato il protocollo sono ben 184. Alcuni paesi industrializzati nonostante lo avessero inizialmente firmato non hanno voluto ratificare il protocollo, tra cui gli Stati Uniti e l'australia.

6 Il protocollo di Kyoto NON è stato ratificato dai seguenti paesi: AFGHANISTAN BRUNEL CIAD SOMALIA IRAQ PALESTINA SAN MARINO TAIWAN CITTA DEL VATICANO AUSTRALIA USA che sono i responsabili del 36,2% del totale delle emissioni (2001) hanno firmato (Bill Clinton) ma poi non hanno ratificato (George W.Bush). INDIA e CINA hanno ratificato il protocollo, ma essendo paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi del protocollo perché non sono stati i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento climatico PROTOCOLLO DI KYOTO (tradotto in italiano):

7 L Europa si è prefissata una riduzione della anidride carbonica dell 8%, per l Italia l obiettivo è il 6,5%. I paesi che hanno ratificato il protocollo, potranno avvalersi di meccanismi flessibili per l acquisizione di crediti di emissioni: CDM Clean Development Mechanism Consente ai paesi industrializzati di ottenere dei Crediti di emissione (CER) se realizzano progetti nei paesi in via di sviluppo che producano benefici ambientali, sociali ed economici riducendo le emissioni di gas serra. JI Joint Implementation Come CDM ma il progetto viene realizzato con un altro paese del gruppo e i crediti derivanti sono utilizzati congiuntamente con il paese ospite. ET Emissions Trading Consente lo scambio di crediti di emissione tra paesi, se un paese ha conseguito una diminuzione delle proprie emissioni di gas serra superiore al proprio obiettivo può cedere tali crediti a un paese che, al contrario non sia stato in grado di rispettare i propri impegni di riduzione delle emissioni.

8 CRONOLOGIA degli incontri successivi a Kyoto che hanno portato alla RATIFICA DEL PROTOCOLLO COP 4 BUENOS AIRES (ARGENTINA - novembre 1998) COP 5 BONN ( GERMANIA - 25 ottobre-4 novembre 1999) Alcuni mesi dopo l uscita degli USA dal protocollo, si stabiliscono i meccanismi flessibili e aiuti (finanziamenti) ai paesi in via di sviluppo COP 6 AJA (OLANDA - 13 novembre-25 novembre 2000) COP 7 MARRAKESH (MAROCCO - 29 ottobre-10 novembre 2001) ratificano: 40 stati COP 8 NUOVA DELHI (INDIA - 23 ottobre-1 novembre 2002) COP 9 MILANO (ITALIA dicembre 2003) PIANI DI RIFORESTAZIONE per ridurre l anidride carbonica COP 10 BUENOS AIRES (ARGENTINA dicembre 2004) ratifica anche la RUSSIA PROTOCOLLO ENTRA IN VIGORE il 16 febbraio 2005 Con l adesione di almeno 55 paesi responsabili del 55% delle emissioni

9 COP 11 MONTREAL (CANADA 28 novembre-9 dicembre 2005) Consolidamento del CDM COP 12 NAIROBI (KENIA 6-17 novembre 2006) Coinvolgimento dei paesi africani nei progetti CDM COP 13 BALI (INDONESIA 3-14 dicembre 2007) ratifica anche l AUSTRALIA. Fu stabilita una ROAD MAP che prevede meccanismi che agevolino il trasferimento di tecnologie per lo sviluppo di energie pulite dai paesi più ricchi a quelli più poveri e la concessione di aiuti per la protezione e la conservazione dei boschi e foreste COP 14 POZNAN (POLONIA 1-12 dicembre 2008) Sono stati concessi finanziamenti per aiutare le nazioni più povere per far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. COP 15 COPENAGHEN (DANIMARCA 7-18 dicembre 2009) ratificano: 184 stati Accordo di contenere di 2 gradi l aumento della temperatura media del pianeta e un impegno finanziario per agevolare le fonti di energia rinnovabile nei paesi meno sviluppati Accettato dall UE, USA, CINA, INDIA, BRASILE, e SUD AFRICA. COP 16 CANCUN (MESSICO 2010) COP 17 DURBAN (SUD AFRICA 2011) COP 18 si terrà in QATAR o in COREA DEL SUD

10 COP 15 dal 7 al 18 dicembre 2009 Copenaghen La Conferenza di Copenaghen ha rappresentato, un appuntamento cruciale per la salvaguardia della salute del nostro pianeta. Al centro di questo vertice internazionale vi sono stati i negoziati per un ampliamento della Convenzione sui cambiamenti climatici e per la firma di un nuovo accordo globale, proseguendo il percorso di lotta ai cambiamenti climatici avviato con il Protocollo di Kyoto. I paesi industrializzati sono chiamati ad agire per primi: infatti, vista la loro maggiore responsabilità riguardo l'effetto serra antropico, a Copenaghen si sono impegnati a: ridurre entro il 2020 le emissioni di gas serra almeno del 40% rispetto ai livelli del 1990; stanziare fondi per permettere alle economie in via di sviluppo di fronteggiare gli impatti del cambiamento climatico, di adeguare le migliori tecnologie disponibili nel rispetto dell'ambiente (garanzia di accesso alle tecnologie pulite e sostenibili per i Paesi in Via di Sviluppo) arrestare la deforestazione (individuazione di strumenti per contrastare la deforestazione, responsabile del 25% delle emissioni globali di gas climalteranti)

11 La ratifica di un accordo internazionale su un problema globale come quello dei cambiamenti climatici è un evento straordinario, il cui significato va oltre l'impegno nella riduzione delle emissioni. Infatti, l'accordo implica un'azione congiunta di più paesi, che si impegnano per risolvere un problema che non ha confini amministrativi ma che coinvolge ognuno di noi, anche se in misura diversa. Un ritardo nella lotta ai cambiamenti climatici potrebbe comportare grandi rischi per il Pianeta e portare a un peggioramento delle condizioni di vita di centinaia di persone (popolazione mondiale attuale circa 7 miliardi) I limiti dello sviluppo (Aurelio Peccei) Pubblicato nel 1972, fu il primo studio scientifico che documentava l'insorgere della questione ambientale in termini globali. Poche righe, ma da incubo. "Nell'ipotesi che l'attuale linea di sviluppo continui inalterata nei cinque settori fondamentali (popolazione, industrializzazione, inquinamento, produzione di alimenti, consumo delle risorse naturali) l'umanità è destinata a raggiungere i limiti naturali dello sviluppo entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile sarà un improvviso, incontrollabile declino del livello di popolazione e del sistema industriale. Quarant anni dopo?

12 Per maggiore chiarezza ricordiamo che: Nazioni Unite è la più importante organizzazione intergovernativa; sono infatti suoi membri 193 Stati del mondo su un totale di 202 (Italia dal 14 dicembre 1955). Le Nazioni Unite hanno come fine il conseguimento della cooperazione internazionale in materia di sviluppo economico, progresso socioculturale, diritti umani e sicurezza internazionale. Relativamente alla sicurezza internazionale in particolare hanno come fine il mantenimento della pace mondiale anche attraverso efficaci misure di prevenzione e repressione delle minacce e violazioni ad essa rivolte. La sede centrale delle Nazioni Unite si trova a New York (USA). L'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite è Ban Ki-Moon Paesi del G8 Il G8 è un forum dei governi delle otto principali potenze più industrializzate del mondo: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada, e dal 1998 la Russia.

Protocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change protocollo di Kyoto

Protocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change  protocollo di Kyoto Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento

Dettagli

Il Protocollo di Kyoto e nuove prospettive NB: i seguenti appunti sono parte integrante delle lezioni frontali

Il Protocollo di Kyoto e nuove prospettive NB: i seguenti appunti sono parte integrante delle lezioni frontali Istituto di Istruzione Superiore ITC Crescenzi - ITG Pacinotti, Bologna APPUNTI DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2010/11 Classe 3 BS geometri Docente: Giuseppe Falivene Il Protocollo di Kyoto e nuove prospettive NB:

Dettagli

Lezione 31 (Sanna-Randaccio) Negoziati internazionali sul clima

Lezione 31 (Sanna-Randaccio) Negoziati internazionali sul clima Lezione 31 (Sanna-Randaccio) Negoziati internazionali sul clima Nel 1988 si costituisce l Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), un gruppo intergovernativo indipendente, per informare l opinione

Dettagli

Il trattato sul clima: un inversione di tendenza per uno sviluppo sostenibile di Lucia Rossi

Il trattato sul clima: un inversione di tendenza per uno sviluppo sostenibile di Lucia Rossi Il trattato sul clima: un inversione di tendenza per uno sviluppo sostenibile di Lucia Rossi La Conferenza sul clima di Parigi si è chiusa il 12 dicembre 2015 con l approvazione di un accordo vincolante:

Dettagli

La Convenzione sul clima, il Protocollo di Kyoto e la Conferenza di Copenhagen

La Convenzione sul clima, il Protocollo di Kyoto e la Conferenza di Copenhagen La Convenzione sul clima, il Protocollo di Kyoto e la Conferenza di Copenhagen Milano, 16 marzo 2010 Univ. Studi Insubria La UNFCCC e il Protocollo di Kyoto La UNFCCC Il Protocollo di Kyoto Le Negoziazioni

Dettagli

DURBAN, UN ACCORDO IMPORTANTE MA CON FORTI LIMITI

DURBAN, UN ACCORDO IMPORTANTE MA CON FORTI LIMITI .3 i think tanks ENVIRONMENT www.freefoundation.com DURBAN, UN ACCORDO IMPORTANTE MA CON FORTI LIMITI 13 dicembre 2011 a cura di Renato Brunetta Indice 2 Durban: i negoziati più lunghi degli ultimi 20

Dettagli

Incontro informativo. Emissions Trading: il monitoraggio delle emissioni e la nuova norma ISO Dr. Daniele Pernigotti

Incontro informativo. Emissions Trading: il monitoraggio delle emissioni e la nuova norma ISO Dr. Daniele Pernigotti ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza Incontro informativo Emissions Trading: il monitoraggio delle emissioni e la nuova norma ISO 14064 Dr. Daniele Pernigotti

Dettagli

SVILUPPO SOSTENIBILE 1980 STRATEGIA MONDIALE PER LA CONSERVAZIONE (ONU E WWF)

SVILUPPO SOSTENIBILE 1980 STRATEGIA MONDIALE PER LA CONSERVAZIONE (ONU E WWF) SVILUPPO SOSTENIBILE GESTIONE DELL ULITILIZZAZIONE UMANA DELLA BIOSFERA IN MODO TALE DA TRARNE MAGGIORI VANTAGGI, MANTENENDO INALTERATO IL POTENZIALE DI RISORSE NATURALI DISPONIBILE PER LE GENERAZIONI

Dettagli

Cambiamento climatico

Cambiamento climatico Cambiamento climatico EUROPEAN COMMISSION FEBRUARY 2009 Le prove scientifiche sono schiaccianti Il clima è una condizione atmosferica a lungo termine, il tempo varia costantemente I mutamenti del clima

Dettagli

Miniere urbane: recuperare metalli e risparmiare CO2 (Progetto QUMEC)

Miniere urbane: recuperare metalli e risparmiare CO2 (Progetto QUMEC) La Giornata del Clima 21 Aprile - 2017 Miniere urbane: recuperare metalli e risparmiare CO2 (Progetto QUMEC) Luca Ciacci Dipartimento di Chimica Industriale Università di Bologna Perchè una Giornata del

Dettagli

Progetto Scuola 21. Liceo Artistico Medardo Rosso Ambiente, Responsabilità, territorio

Progetto Scuola 21. Liceo Artistico Medardo Rosso Ambiente, Responsabilità, territorio Progetto Scuola 21 Liceo Artistico Medardo Rosso Ambiente, Responsabilità, territorio PAROLE-CHIAVE SVILUPPO SOSTENIBILE CAMBIAMENTI CLIMATICI IMPRONTA ECOLOGICA CONSUMI CONSAPEVOLI SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO

Dettagli

RIVISTA QUADRIMESTRALE DI DIRITTO DELL AMBIENTE

RIVISTA QUADRIMESTRALE DI DIRITTO DELL AMBIENTE RIVISTA QUADRIMESTRALE DI DIRITTO DELL AMBIENTE NUMERO 1/2011 MARTA D'AURIA Cancun: per il post-kyoto occorre attendere Durban. G. Giappichelli editore RIVISTA QUADRIMESTRALE DI DIRITTO DELL'AMBIENTE ANNO

Dettagli

La Partnership Globale per le Bioenergie (GBEP)

La Partnership Globale per le Bioenergie (GBEP) La Partnership Globale per le Bioenergie (GBEP) Lavorare insieme per lo sviluppo sostenibile delle bioenergie Cibo o combustibile? Milano, 13 Maggio 2008 Pierpaolo Garibaldi - GBEP Le sfide dei prossimi

Dettagli

Il programma REDD delle Nazioni Unite e il ruolo delle foreste nella politica del clima Fiera delle utopie concrete 2011

Il programma REDD delle Nazioni Unite e il ruolo delle foreste nella politica del clima Fiera delle utopie concrete 2011 Il programma REDD delle Nazioni Unite e il ruolo delle foreste nella politica del clima Fiera delle utopie concrete 2011 Thomas Brose Ø Foreste e protezione climatica Ø Che cosa è REDD? Ø Premesse al REDD

Dettagli

I cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento

I cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento I cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento Arch. Giovanni Paludi Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio I cambiamenti climatici I cambiamenti climatici,

Dettagli

ULTIMA OCCASIONE EFFETTIVA PER SALVARE IL PIANETA

ULTIMA OCCASIONE EFFETTIVA PER SALVARE IL PIANETA ULTIMA OCCASIONE EFFETTIVA PER SALVARE IL PIANETA Messaggi per Marzo-Aprile 2016 Commissione diocesana Nuovi Stili di Vita Padova L'ultima occasione effettiva per salvare il Pianeta (Appello di Papa Francesco

Dettagli

Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali. Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014

Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali. Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014 Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014 1972 Conferenza di Stoccolma UN Conference on the Human Environment è la prima conferenza in cui

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO. Rita TRIGLIA GEOGRAFIA 1 A AFM

PROGRAMMA SVOLTO. Rita TRIGLIA GEOGRAFIA 1 A AFM Docente classe PROGRAMMA SVOLTO 1 A AFM UNITA 1 Gli strumenti della geografia L orientamento, il reticolato geografico e i fusi orari Le carte geografiche Cartogrammi e metacarte I grafici Gli indicatori

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA L Italia e gli obiettivi energetici ambientali al 2020 e 2030 NATALE MASSIMO CAMINITI ENEA

Dettagli

Il futuro di Kyoto e dell Emission Trading scheme

Il futuro di Kyoto e dell Emission Trading scheme 1 Gli strumenti della Green Economy Produrre Green Il futuro di Kyoto e dell Emission Trading scheme Daniele Pernigotti Milano, 10 maggio 2011 Le mie esperienze 2 Svolgo attività di consulenza e formazione

Dettagli

Tutte le note seguenti (ad eccezione delle note 1, 2 e 5) sono state comunicate dalle Parti interessate.

Tutte le note seguenti (ad eccezione delle note 1, 2 e 5) sono state comunicate dalle Parti interessate. Tutte le note seguenti (ad eccezione delle note 1, 2 e 5) sono state comunicate dalle Parti interessate. 1 Un anno di riferimento può essere utilizzato facoltativamente da ogni Parte a uso proprio per

Dettagli

Variazione tendenziale* del valore delle ESPORTAZIONI nei principali Paesi Provincia di Macerata - Serie storica trimestrale Paese

Variazione tendenziale* del valore delle ESPORTAZIONI nei principali Paesi Provincia di Macerata - Serie storica trimestrale Paese 2015 2016 2017 Germania -4,6% -2,2% -7,4% 3,8% 5,6% -6,5% -9,3% -4,7% -12,2% -2,8% 2,5% 2,3% Francia -17,7% -21,5% -17,0% -1,9% -9,3% 14,5% 8,7% 10,5% 13,5% 4,2% 4,4% 9,4% Russia -25,0% -8,3% -29,3% -9,2%

Dettagli

segue Dati sottoposti a rettifiche e revisioni successive. Ultimo aggiornamento su Paese

segue Dati sottoposti a rettifiche e revisioni successive. Ultimo aggiornamento su   Paese 2015 2016 2017 Germania 9,96% 9,21% 9,83% 9,29% 10,70% 8,57% 8,82% 8,92% 9,07% 8,20% 9,43% 8,96% Francia 7,95% 6,21% 7,95% 7,22% 7,34% 7,07% 8,55% 8,04% 8,05% 7,26% 9,31% 8,64% Russia 5,74% 4,66% 5,37%

Dettagli

Cause del riscaldamento globale:

Cause del riscaldamento globale: 1 Cause del riscaldamento globale: L effetto serra è un fenomeno naturale, senza di esso la vita sulla Terra non sarebbe possibile. Infatti l effetto serra trattiene una parte dei raggi solari emessi

Dettagli

Estratto Economia e Ambiente, Anno XXVIII - N. 3 Maggio-Giugno 2009, web version. Il G8 AMBIENTE

Estratto Economia e Ambiente, Anno XXVIII - N. 3 Maggio-Giugno 2009, web version. Il G8 AMBIENTE Estratto, Anno XXVIII - N. 3 Maggio-Giugno 2009, web version Il G8 AMBIENTE Il G8 Ambiente di Siracusa Le basi per un accordo politico globale Obiettivi concreti nel breve periodo Il ruolo dell Italia

Dettagli

Il cammino verso la sostenibiltà gli appuntamenti istituzionali

Il cammino verso la sostenibiltà gli appuntamenti istituzionali Il cammino verso la sostenibiltà gli appuntamenti istituzionali Giugno 1972 STOCCOLMA Nazioni Unite DICHIARAZIONE DI STOCCOLMA giugno 1974 BRUGES Europa CARTA DI BRUGES 1987 TORONTO Nazioni Unite RAPPORTO

Dettagli

Verso la COP21 di Parigi. Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club 30 settembre 2015

Verso la COP21 di Parigi. Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club 30 settembre 2015 + Verso la COP21 di Parigi Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club 30 settembre 2015 A Parigi dal 30 novembre al 11 dicembre 2015, si terrà la XXI sessione della Conferenza delle parti COP 21 dei

Dettagli

Perché il Patto dei Sindaci? Il problema del riscaldamento globale e dei combustibili fossili.

Perché il Patto dei Sindaci? Il problema del riscaldamento globale e dei combustibili fossili. Perché il Patto dei Sindaci? Il problema del riscaldamento globale e dei combustibili fossili. Il problema: effetto serra e cambiamenti climatici Effetto serra: fenomeno naturale che consente alla superficie

Dettagli

Il trasporto aereo ed il Protocollo di Kyoto

Il trasporto aereo ed il Protocollo di Kyoto Domenico Santino Progetto Speciale Clima Globale Il trasporto aereo ed il Protocollo di Kyoto 1 Indice Perché il Protocollo di Kyoto Il trasporto aereo e gli accordi internazionali L impatto del trasporto

Dettagli

giordano golinelli breve storia dello sviluppo

giordano golinelli breve storia dello sviluppo breve storia dello sviluppo Lo sviluppo. Definizione 1 2.d Cospicuo aumento del prodotto pro capite, prolungato nel tempo e accompagnato da vasti mutamenti strutturali, istituzionali e culturali; l'insieme

Dettagli

La Deforestazione: Opportunità o problema?

La Deforestazione: Opportunità o problema? DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE AZIENDALI Corso di Economia Aziendale Teoria del Controllo La Deforestazione: Opportunità o problema? Emanuele Naretti mat. 441657 Andrea Tarallo mat. 443322 A.A. 2016/2017

Dettagli

segue Dati sottoposti a rettifiche e revisioni successive. Ultimo aggiornamento su Paese

segue Dati sottoposti a rettifiche e revisioni successive. Ultimo aggiornamento su   Paese 2015 2016 2017 Cina 25,69% 21,42% 25,48% 23,07% 23,42% 20,81% 23,33% 23,01% 21,53% 20,08% 24,26% 18,56% Germania 5,94% 9,23% 6,41% 7,69% 6,61% 7,49% 6,37% 9,55% 9,62% 9,16% 8,36% 10,37% Romania 7,81% 8,37%

Dettagli

Corso di fisica tecnica ambientale LEZIONE 17: PROBLEMA CLIMATICO E POLITICHE INTERNAZIONALI. Ing. Marco Cecconi

Corso di fisica tecnica ambientale LEZIONE 17: PROBLEMA CLIMATICO E POLITICHE INTERNAZIONALI. Ing. Marco Cecconi Facoltà di Architettura - Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico Corso di fisica tecnica ambientale LEZIONE 17: PROBLEMA CLIMATICO E POLITICHE INTERNAZIONALI Ing. Marco Cecconi marco.cecconi@ingenergia.it

Dettagli

Clima e cambiamento climatico Maria Cristina Facchini

Clima e cambiamento climatico Maria Cristina Facchini Clima e cambiamento climatico Maria Cristina Facchini Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna Il clima della Terra La Terra si scalda e riflette il calore

Dettagli

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi Stati membri dell Unione europea Paesi candidati I padri fondatori Idee nuove per un lungo periodo di pace e prosperità Konrad Adenauer Alcide De Gasperi

Dettagli

Aspetti negoziali e funzionamento del Protocollo di Kyoto

Aspetti negoziali e funzionamento del Protocollo di Kyoto Seminario su Presente e futuro del Protocollo di Kyoto Milano, 15 febbraio 2005 Aspetti negoziali e funzionamento del Protocollo di Kyoto Domenico Gaudioso Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per

Dettagli

Normativa per la riduzione dell effetto serra

Normativa per la riduzione dell effetto serra Normativa per la riduzione dell effetto serra L'effetto serra L'effetto serra è un fenomeno naturale possibile grazie alla presenza in atmosfera di alcuni "gas serra" che permette il riscaldamento dell'atmosfera

Dettagli

Effetto Serra e cambiamenti climatici. (greenhouse effect)

Effetto Serra e cambiamenti climatici. (greenhouse effect) Effetto Serra e cambiamenti climatici (greenhouse effect) I R E i > E r λi λr Limes 2006 Effetto serra 100 Radiazione riflessa dalle nuvole 6 radiazione IR in uscita Radiazione riflessa dalla terra 15

Dettagli

LA DEMENZA SUL PALCO DEL MONDO

LA DEMENZA SUL PALCO DEL MONDO LA DEMENZA SUL PALCO DEL MONDO 2008: il Parlamento Europeo adotta la dichiarazione scritta 80/2008 in cui si riconosce la malattia di Alzheimer come priorità pubblica e si auspica lo sviluppo di un piano

Dettagli

LA BIOSFERA E L INSIEME DELLE ZONE DEL PIANETA QUESTE ZONE SONO:L ATMOSFERA-L IDROSFERA-LA GEOSFERA

LA BIOSFERA E L INSIEME DELLE ZONE DEL PIANETA QUESTE ZONE SONO:L ATMOSFERA-L IDROSFERA-LA GEOSFERA UNITA N 4 ATMOSFERA LA BIOSFERA E L INSIEME DELLE ZONE DEL PIANETA TERRA IN CUI LE CONDIZIONI AMBIENTALI PERMETTONO LO SVILUPPO DELLA VITA. QUESTE ZONE SONO:L ATMOSFERA-L IDROSFERA-LA GEOSFERA L ATMOSFERA

Dettagli

LINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA. I L C I P E

LINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA. I L C I P E LINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA. I L C I P E VISTA la legge 15 gennaio 1994, n. 65, di ratifica della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui

Dettagli

WWF 2009 Anno del Clima

WWF 2009 Anno del Clima WWF Anno del Clima generazioneclima.wwf.it La Conferenza Onu sui cambiamenti climatici in Polonia e l auspicabile approvazione del Pacchetto Clima ed Energia dell Unione Europea. Il WWF rivolge un forte

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 settembre 2016 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 settembre 2016 (OR. en) Conseil UE Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 settembre 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0184 (NLE) 12256/16 LIMITE ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: PUBLIC CLIMA 111

Dettagli

APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli

APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Antonio Faggioli Firenze 4 Settembre 2009 I MEDICI IMPEGNATI PER L AMBIENTE L E LA SALUTE Codice di Deontologia Medica, art. 15 (2006) Carta di Padova

Dettagli

Novembre. Negoziati sul clima. La posta in gioco a Durban. Ufficio Europeo Legambiente Rue Philippe Le Bon Bruxelles

Novembre. Negoziati sul clima. La posta in gioco a Durban. Ufficio Europeo Legambiente Rue Philippe Le Bon Bruxelles Novembre 11 Negoziati sul clima La posta in gioco a Durban Ufficio Europeo Legambiente Rue Philippe Le Bon 46 1000 Bruxelles legambiente@skynet.be La posta in gioco a Durban Alla prossima Conferenza delle

Dettagli

RELAZIONE PER LA RATIFICA DELL ACCORDO DI PARIGI

RELAZIONE PER LA RATIFICA DELL ACCORDO DI PARIGI RELAZIONE PER LA RATIFICA DELL ACCORDO DI PARIGI Eccellentissimi Capitani Reggenti, Onorevoli Membri del Consiglio Grande e Generale, ho il piacere di presentare Loro per la ratifica l Accordo di Parigi,

Dettagli

IL PROTOCOLLO DI KYOTO

IL PROTOCOLLO DI KYOTO IL PROTOCOLLO DI KYOTO Riportiamo alcuni stralci del Protocollo di Kyoto, ratificato dall Italia con la Legge del 1 giugno 2002 n. 120, in tema di definizioni (art. 1), di politiche e misure (art. 2),

Dettagli

Cambiamento climatico: Parigi e oltre. Natale Massimo Caminiti. Roma CNEL 17 Febbraio 2016

Cambiamento climatico: Parigi e oltre. Natale Massimo Caminiti. Roma CNEL 17 Febbraio 2016 Cambiamento climatico: Parigi e oltre Natale Massimo Caminiti Roma CNEL 17 Febbraio 2016 1 L impegno istituzionale internazionale - UNFCCC Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite

Dettagli

Mitigazione del cambiamento climatico come bene pubblico internazionale

Mitigazione del cambiamento climatico come bene pubblico internazionale ECONOMIA (SANNA RANDACCIO) LEZIONE 30 Problemi ambientali globali e negoziati internazionali sul clima Mitigazione del cambiamento climatico come bene pubblico internazionale Esempio di un progetto di

Dettagli

CRES CLIMARESILIENTI. Informare ed educare alla sostenibilità.

CRES CLIMARESILIENTI. Informare ed educare alla sostenibilità. CRES CLIMARESILIENTI Informare ed educare alla sostenibilità www.climaresilienti.it Ambiente L'ambiente può essere definito come un sistema di condizioni esterne materiali in cui un organismo vive. In

Dettagli

Lo scenario energetico e la valutazione della sostenibilità. Luca Stefanutti INCONTRO LIUC L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Lo scenario energetico e la valutazione della sostenibilità. Luca Stefanutti INCONTRO LIUC L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI Lo scenario energetico e la valutazione della sostenibilità Luca Stefanutti Lo scenario energetico 160 milioni di edifici nella UE comportano più del 40% del consumo totale di energia e circa il 40% delle

Dettagli

UN IMPEGNO PER L ENERGIA SOSTENIBILE

UN IMPEGNO PER L ENERGIA SOSTENIBILE Patto dei Sindaci UN IMPEGNO PER L ENERGIA SOSTENIBILE Progetto LAIKA Mid-term conference 3 Maggio 2012 Andrea Accorigi andrea.accorigi@eumayors.eu Indice Legislazione UE Il Patto dei Sindaci PAES BEI

Dettagli

limitazione del traffico autoveicolare privato, e la promozione dei percorsi ciclabili urbani

limitazione del traffico autoveicolare privato, e la promozione dei percorsi ciclabili urbani Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica via Panama 62-00198 Roma - tel. 06.8559151 - fax 06.8415576 e-mail: confetra@tin.it - http://www.confetra.com Roma, 26 febbraio 1999 CIRCOLARE

Dettagli

COP21 Parigi preambolo

COP21 Parigi preambolo COP21 Parigi preambolo In qualità di Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Convenzione) Conformemente alla piattaforma di Durban (cop17), perseguendo, riconoscendo,

Dettagli

ITALIA IN CLASSE A. Campagna nazionale per l efficienza energetica. Il Comune di Vigodarzere in azione per l energia sostenibile

ITALIA IN CLASSE A. Campagna nazionale per l efficienza energetica. Il Comune di Vigodarzere in azione per l energia sostenibile ITALIA IN CLASSE A Campagna nazionale per l efficienza energetica Il Comune di Vigodarzere in azione per l energia sostenibile Risparmio ed efficienza energetica ITALIA IN CLASSE A Italia in Classe A è

Dettagli

IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO

IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO Come e perché è cambiato Col. Mario Giuliacci Cambiamenti climatici nell ultimo milione di anni LE CAUSE DI VARIAZIONI DEL CLIMA NEL LONTANO PASSATO SONO SOLO DI NATURA

Dettagli

PRORAMMA SVOLTO A.S. 2015/2016. Gli strumenti della Geografia. Le carte geografiche. L orientamento. Il reticolato geografico.

PRORAMMA SVOLTO A.S. 2015/2016. Gli strumenti della Geografia. Le carte geografiche. L orientamento. Il reticolato geografico. PRORAMMA SVOLTO A.S. 2015/2016 Classe 1 D Gli strumenti della Geografia. Le carte geografiche. L orientamento. Il reticolato geografico. La geografia dell Europa. Le terre emerse del continente. Le acque

Dettagli

La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. Aprile 2015

La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. Aprile 2015 La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. I risultati attesi Un database di modelli esistenti, buone pratiche, metodologie e indicatori per l implementazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO

PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO E DELL AMBIENTE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Dettagli

La politica energetica in Europa e in Italia Fabio Lanati

La politica energetica in Europa e in Italia Fabio Lanati 21 Marzo 2018 La politica energetica in Europa e in Italia Fabio Lanati Il protocollo di Kyoto: La cronistoria 1992 1995 1997 2005 1992: Durante la conferenza dell'onu sull'ambiente e lo sviluppo che si

Dettagli

COP21: Accordo globale sul Clima raggiunto a Parigi

COP21: Accordo globale sul Clima raggiunto a Parigi COP21: Accordo globale sul Clima raggiunto a Parigi Dicembre 2015 Accordo globale sul clima raggiunto a Parigi Lo scorso 12 dicembre, nel corso della 21a Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni

Dettagli

Politiche del clima e sicurezza energetica

Politiche del clima e sicurezza energetica Politiche del clima e sicurezza energetica Convegno Sicurezza per l energia Roma 26 marzo 2007 Carlo Stagnaro Direttore, Ecologia di mercato Istituto Bruno Leoni Il protocollo di Kyoto Prevede una riduzione

Dettagli

Ripartire dai Poveri Marina Ponti UN Millennium Campaign Caritas Italiana Roma, 4 maggio 2009

Ripartire dai Poveri Marina Ponti UN Millennium Campaign Caritas Italiana Roma, 4 maggio 2009 Ripartire dai Poveri Marina Ponti UN Millennium Campaign Caritas Italiana Roma, 4 maggio 2009 Povertà non più come sola mancanza di reddito Indice di Sviluppo Umano 1990 - é un indicatore di sviluppo realizzato

Dettagli

7. La struttura della Terra E16 8. Vulcani e terremoti E18 9. I continenti E I rilievi E Fiumi e laghi E26 La mancanza d acqua

7. La struttura della Terra E16 8. Vulcani e terremoti E18 9. I continenti E I rilievi E Fiumi e laghi E26 La mancanza d acqua Indice Modulo E: La Terra in generale GUARDA! 19. Il pianeta Terra 1. La Terra nello spazio E4 Che rapporto c è fra la Terra e la Luna? 2. La forma e le dimensioni della Terra E6 3. La rappresentazione

Dettagli

Urbanistica & Ecologia

Urbanistica & Ecologia Urbanistica & Ecologia cosa può fare l architetto per garantire alle generazioni future un mondo ecologicamente sostenibile? l muro divise in due la città di Berlino dal 1961 al 1989 Fine anni 80: crollo

Dettagli

di Sergio Garribba, Esperto Energia, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

di Sergio Garribba, Esperto Energia, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale INVESTIMENTI PER LA DECARBONIZZAZIONE E L EQUO ACCESSO ALL ENERGIA: NUOVE COOPERAZIONI INTERNAZIONALI di Sergio Garribba, Esperto Energia, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Dettagli

Come rendere le nostre città sostenibili? Anguel K. Beremliysky Commissione europea Rappresentanza in Italia

Come rendere le nostre città sostenibili? Anguel K. Beremliysky Commissione europea Rappresentanza in Italia Come rendere le nostre città sostenibili? Anguel K. Beremliysky Commissione europea Rappresentanza in Italia La sostenibilità #1 La causa di molti problemi nelle aree urbane è rappresentata dalle modalità

Dettagli

Le determinanti strategiche dell internazionalizzazione

Le determinanti strategiche dell internazionalizzazione Le determinanti strategiche dell internazionalizzazione Annalisa D Orazio Università Bocconi Milano 20 settembre 2010 Struttura A. Investimenti mondiali B. Gli investimenti esteri C. Le imprese italiane

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA

SENATO DELLA REPUBBLICA SENATO DELLA REPUBBLICA Attesto che il Senato della Repubblica, il 13 aprile 2016, ha approvato il seguente disegno di legge d iniziativa del Governo, già approvato dalla Camera dei deputati: Ratifica

Dettagli

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile QUALI SONO LE CAUSE DELL EFFETTO EFFETTO SERRA? Industrie, macchine, produzione di energia

Dettagli

Unijunior Ferrara. Docente: Aurelio Bruzzo (Dipartimento di Economia e Centro di Documentazione Europea dell Università di Ferrara)

Unijunior Ferrara. Docente: Aurelio Bruzzo (Dipartimento di Economia e Centro di Documentazione Europea dell Università di Ferrara) Unijunior Ferrara Un breve viaggio nell Unione europea.. restando fermi a casa vostra Docente: Aurelio Bruzzo (Dipartimento di Economia e Centro di Documentazione Europea dell Università di Ferrara) Ferrara,

Dettagli

Fonte Energetica Vantaggi Svantaggi

Fonte Energetica Vantaggi Svantaggi E = mc2 1 di 2 Fonte Energetica Vantaggi Svantaggi COMBUSTIBILI FOSSILI (carbone,petrolio,metano) Sono facilmente utilizzabili Possono essere trasportati, immagazzinati. Producono molta energia Sono presenti

Dettagli

22. L economia mondiale Ciak, si impara!

22. L economia mondiale Ciak, si impara! 21. La popolazione Ciak, si impara! 1. La popolazione mondiale E64 La demografia L urbanesimo Quali paesi sono i più grandi e più popolati? Perché la popolazione è cresciuta così rapidamente? 2. Composizione

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea EMENDAMENTO DI DOHA AL PROTOCOLLO DI KYOTO. Articolo 1. Emendamento

Gazzetta ufficiale dell'unione europea EMENDAMENTO DI DOHA AL PROTOCOLLO DI KYOTO. Articolo 1. Emendamento L 207/6 TRADUZIONE EMENDAMENTO DI DOHA AL PROTOCOLLO DI KYOTO Articolo 1 Emendamento A. Allegato B del protocollo di Kyoto La tabella riportata di seguito sostituisce la tabella dell'allegato B del protocollo:

Dettagli

Gestione dell energia

Gestione dell energia Gestione dell energia Gestione risposta a uno o più problemi Problemi Inquinamento Dipendenza energetica Stagnazione dell economia Obiettivi Riduzione dell inquinamento (in particolare gas a effetto serra,

Dettagli

La Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici, da Rio a Parigi

La Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici, da Rio a Parigi QUADRO INTERNAZIONALE_ La Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici, da Rio a Parigi La COP21 di Parigi è stato il culmine di un processo di negoziazione avviato nel 1992 con l approvazione della Convenzione-quadro

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 2.2.2017 COM(2017) 51 final 2017/0016 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla conclusione dell'accordo adottato a Kigali volto a modificare il protocollo

Dettagli

Effetti prevedibili dei nuovi equilibri geopolitici, sui piani strategici di sviluppo delle fonti rinnovabili tracciati tra Kyoto e Parigi

Effetti prevedibili dei nuovi equilibri geopolitici, sui piani strategici di sviluppo delle fonti rinnovabili tracciati tra Kyoto e Parigi Effetti prevedibili dei nuovi equilibri geopolitici, sui piani strategici di sviluppo delle fonti rinnovabili tracciati tra Kyoto e Parigi Bologna, 11 maggio 2017 Eugenia Rossi di Schio Dipartimento di

Dettagli

IT Unita nella diversità IT B8-0251/1. Emendamento. Ian Duncan a nome del gruppo ECR

IT Unita nella diversità IT B8-0251/1. Emendamento. Ian Duncan a nome del gruppo ECR 24.11.2014 B8-0251/1 1 Paragrafo 11 11. ricorda che a Varsavia tutte le Parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello

Dettagli

COOP 21: XXI Conferenza sul clima di Parigi 30 novembre -11 dicembre 2015

COOP 21: XXI Conferenza sul clima di Parigi 30 novembre -11 dicembre 2015 COOP 21: XXI Conferenza sul clima di Parigi 30 novembre -11 dicembre 2015 Non abbiamo un piano B perché non esiste un pianeta B. Il Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius lo ha detto chiaro e tondo

Dettagli

Emissions Trading Manager, Buzzi Unicem. Casale, 11 marzo 2008

Emissions Trading Manager, Buzzi Unicem. Casale, 11 marzo 2008 Effetto serra e cambiamenti climatici Il ruolo dell industria d i italiana Paolo Zelano, Emissions Trading Manager, Buzzi Unicem Casale, 11 marzo 2008 Effetto serra il meccanismo I gas responsabili dell'effetto

Dettagli

Accordi bilaterali di Promozione e di Protezione degli Investimenti

Accordi bilaterali di Promozione e di Protezione degli Investimenti Accordi bilaterali di Promozione e di Protezione degli Investimenti PAESE FIRMA ENTRATA IN VIGORE Africa del sud 26 aprile 2005 - Albania 30 ottobre 1993 - Algeria 7 luglio 2006 - Germania 20 dicembre

Dettagli

004 BOMBE, SILURI, RAZZI, MISSILI ED ACCESSORI 005 APPARECCHIATURE PER LA DIREZIONE DEL TIRO 010 AEROMOBILI

004 BOMBE, SILURI, RAZZI, MISSILI ED ACCESSORI 005 APPARECCHIATURE PER LA DIREZIONE DEL TIRO 010 AEROMOBILI Ministero Affari Esteri - Unita' Autorizzazioni Materiali Armamento ESPORTAZIONE DEFINITIVA (EX) : AUTORIZZAZIONI RILASCIATE NEL PERIODO 01/01/2008-31/12/2008 PER PAESE DI DESTINAZIONE - NO PROGRAMMI DI

Dettagli

AZIONI LOCALI E PARTECIPATE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

AZIONI LOCALI E PARTECIPATE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO CONTRATTI DI FIUME E STRATEGIE DI ADATTAMENTO AZIONI LOCALI E PARTECIPATE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO ROMA - 5 LUGLIO 2017 Floriana Clemente TAVOLO NAZIONALE CONTRATTI DI FIUME AZIONI LOCALI E PARTECIPATE

Dettagli

La terra è un sistema a risorse finite

La terra è un sistema a risorse finite Energia: istruzioni per l uso Trento 13 dicembre 2005 Romano GIGLIOLI Professore ordinario di Sistemi Elettrici per l Energia UNIVERSITA DI PISA La terra è un sistema a risorse finite Per raggiungere l

Dettagli

Atlante Statistico dell Energia. RIE per AGI

Atlante Statistico dell Energia. RIE per AGI Atlante Statistico dell Energia RIE per AGI Maggio 21 ENERGIA E AMBIENTE 23 Emissioni totali di CO2 principali nei paesi Europei (anno di riferimento199=1) 21 19 17 15 13 11 9 7 199 1991 1992 1993 1994

Dettagli

Il Patto dei Sindaci per un futuro sostenibile. Dott. Ing. Michele Morreale

Il Patto dei Sindaci per un futuro sostenibile. Dott. Ing. Michele Morreale Il Patto dei Sindaci per un futuro sostenibile COSTRUIRE UN FUTURO SOSTENIBILE 1 M.A.S.A.D. La popolazione mondiale cresce drasticamente, entro qualche decennio la terra ospiterà 9 miliardi di persone,

Dettagli

2011/ / / / /16 Post laurea. Primo e secondo. Totale secondo. Post laurea. Post laurea. Post laurea. Post laurea.

2011/ / / / /16 Post laurea. Primo e secondo. Totale secondo. Post laurea. Post laurea. Post laurea. Post laurea. Storico studenti stranieri per paese di cittadinanza e per livello di studi elaborato Venerdì 5 Agosto 2016 Pag. 1 di 5 AFRICA EGITTO MAROCCO CAMERUN GHANA TUNISIA CONGO COSTA D'AVORIO NIGERIA TOGO ETIOPIA

Dettagli

Cambiamenti climatici e Carbon footprint

Cambiamenti climatici e Carbon footprint Cambiamenti climatici e Carbon footprint Valentina Fantin ENEA Bologna Laboratorio LCA & Ecodesign Reggio Calabria, 11 Novembre 2014 Riscaldamento globale e IPCC LECOP «Le concentrazioni di gas serra hanno

Dettagli

Cambiamenti climatici: quali rischi e opportunità?

Cambiamenti climatici: quali rischi e opportunità? Cambiamenti climatici: quali rischi e opportunità? Francesco Ferrante, Vicepresidente Kyoto Club 14 Marzo 2019 (ore 10,30) I cambiamenti climatici http://www.ipcc.ch/ http://www.ipcc.ch/report/sr15/ I

Dettagli

CONFRONTI INTERNAZIONALI

CONFRONTI INTERNAZIONALI CONFRONTI INTERNAZIONALI I dati della Sezione CONFRONTI INTERNAZIONALI si riferiscono al 2014, non essendo ancora disponibili al momento della chiusura della pubblicazione i dati del 2015 di fonte ENERDATA.

Dettagli

Il cambiamento climatico e gli HFCs

Il cambiamento climatico e gli HFCs Il cambiamento climatico e gli HFCs una breve introduzione scientifica Archie McCulloch Gas serra (Kyoto) Anidride carbonica - CO 2 Metano - CH 4 Ossido di azoto - N 2 O Gas fluorurati: HFC - idrofluorocarburi

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/2014

PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/2014 PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/2014 Classe: 5 A Il MONDO GLOBALIZZATO. La globalizzazione e i suoi elementi caratterizzanti. L'interdipendenza dei mercati. Le imprese globali. La nuova divisione del lavoro.

Dettagli

Calcolo dell impronta carbonica di un organizzazione con Bilan Carbone

Calcolo dell impronta carbonica di un organizzazione con Bilan Carbone Calcolo dell impronta carbonica di un organizzazione con Bilan Carbone Sessione formativa del progetto Climfoot. SINTESI DELLE SFIDE INERENTI ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI Cambiamenti Climatici «Il riscaldamento

Dettagli

Efficienza energetica ed energia rinnovabile in edilizia

Efficienza energetica ed energia rinnovabile in edilizia Efficienza energetica ed energia rinnovabile in edilizia Ing. Andrea Dalla Valle Verona 02.08.11 CHI SIAMO TRE SOCIETA CHE OPERANO IN RETE SPECIALIZZATE IN: Energia MTE Ingegneria Ambiente Lachiver Servizi

Dettagli

Il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto Il Protocollo di Kyoto Gli elementi fondamentali del Protocollo (aggiornamento Febbraio 2005) Sei gas serra: Emissioni dei paesi industrializzati nel 1990 Anidride carbonica (CO 2) Metano (CH4) Protossido

Dettagli

Bahrein E Bangladesh E Belgio E Brasile E APPARECCHIATURE SPECIALIZZATE PER L'ADDESTRAMENTO MILITARE 0 PER LA

Bahrein E Bangladesh E Belgio E Brasile E APPARECCHIATURE SPECIALIZZATE PER L'ADDESTRAMENTO MILITARE 0 PER LA Tabella "P" Elenco dei materiali Autorizzati per Paese Paese Valore Cod. Cat. Descrizione Categoria Algeria E 2.270.000 Arabia Saudita E 593.811 Argentina E 112.696 Australia E 49.021.786 Austria E 158.836.303

Dettagli

LEGGE 1 giugno 2002, n.120

LEGGE 1 giugno 2002, n.120 LEGGE 1 giugno 2002, n.120 Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l'11 dicembre 1997. La Camera dei deputati

Dettagli

IMBALLAGGI E AMBIENTE Il Protocollo di Kyoto e la proposta italiana del Recycling Fund

IMBALLAGGI E AMBIENTE Il Protocollo di Kyoto e la proposta italiana del Recycling Fund CORSO DI Logistica Industriale Facoltà di Ingegneria IMBALLAGGI E AMBIENTE Il Protocollo di Kyoto e la proposta italiana del Recycling Fund Dott. Eugenio Bora Anno 2007-2008 CONAI 1 Il Protocollo di Kyoto

Dettagli

Politiche europee in campo energetico: quali i binari futuri su cui muoversi?

Politiche europee in campo energetico: quali i binari futuri su cui muoversi? Estella Pancaldi Politiche europee in campo energetico: quali i binari futuri su cui muoversi? Workshop Politiche energetiche tra passato e futuro Anni 70: una decade costellata di crisi petrolifere. Comincia

Dettagli