Aspetti negoziali e funzionamento del Protocollo di Kyoto
|
|
- Luisa Bruno
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Seminario su Presente e futuro del Protocollo di Kyoto Milano, 15 febbraio 2005 Aspetti negoziali e funzionamento del Protocollo di Kyoto Domenico Gaudioso Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) L andamento della temperatura media globale sulla superficie terrestre ( ) Fonte: Climatic Research Unit, University of East Anglia /UK Meteorological Office
2 L andamento della temperatura media globale sulla superficie terrestre ( ) La serie storica si riferisce alla temperatura media globale sulla superficie terrestre (che tiene conto sia dei dati relativi alla terraferma che di quelli relativi agli oceani). I dati sono raccolti, e continuamente migliorati e rivisti, dalla Unità di Ricerca sul Clima della Università di East Anglia e dall Ufficio Meteorologico del Regno Unito. La serie storica mostra che gli anni 90 sono stati i più caldi della serie. Nell ultimo decennio, 9 anni su 10 (con l eccezione del 1996) sono stati tra i più caldi in assoluto. Dalla fine del 19 secolo, la temperatura media globale sulla superficie terrestre è aumentata di 0,7 C. L andamento della temperatura media globale sulla superficie terrestre negli ultimi mille anni Fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Third Assessment Report, Working Group I
3 L andamento della temperatura media globale sulla superficie terrestre negli ultimi mille anni Le analisi di oltre 400 serie di dati correlati al clima (alberi, coralli, campioni di ghiaccio e registrazioni storiche) permettono di ricostruire l andamento della temperatura media terrestre nell ultimo millennio. Sebbene l incertezza cresca andando indietro nel tempo, si può dire che: a) gli anni 90 sono stati il decennio più caldo del millennio ed il 20 secolo è stato il secolo più caldo; b) la velocità e la durata del riscaldamento del 20 secolo non hanno avuto precedenti in nessuno dei secoli precedenti. Le cause del riscaldamento globale Tra i fattori che possono destabilizzare l equilibrio climatico (forcing radiativo), l Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), cita le variazioni delle concentrazioni di vapore acqueo, anidride carbonica, metano, protossido di azoto, gas fluorurati, aerosol atmosferici, le variazioni della radiazione solare e le eruzioni vulcaniche. Secondo l IPCC, gran parte del riscaldamento osservato negli ultimi 50 anni è probabilmente dovuto all aumento della concentrazione dei gas-serra
4 Le cause del riscaldamento globale Fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Third Assessment Report, Working Group I I principali gas-serra Gas-serra Anidride carbonica Formula chimica Concentrazione pre-industriale Concentrazione nel 1994 Vita media atmosferica (anni) Sorgenti antropogeniche CO ppbv ppbv Variabile Uso combustibili fossili Deforestazione Produzione cemento Metano CH ppbv 1721 ppbv 12,2 ± 3 Uso combustibili fossili Risaie Discariche Bestiame Protossido di azoto N 2O 275 ppbv 311 ppbv 120 Fertilizzanti Processi industriali Combustione Potenziale di riscaldamento globale CFC - 12 CCl 2F 2 0 0,503 ppbv 102 Liquidi refrigeranti Schiume isolanti HCFC - 22 CHClF 2 0 0,105 ppbv 12,1 Liquidi refrigeranti Perfluorometano CF 4 0 0,070 ppbv Produzione di 6500 alluminio SF 6 0 0,032 ppbv 3200 Fluido dielettrico Esafluoruro di zolfo
5 Gli scenari delle emissioni e delle concentrazioni di gas-serra entro il 2100 Fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Third Assessment Report, Working Group I Gli scenari di aumento della temperatura media terrestre entro il 2100 Fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Third Assessment Report, Working Group I
6 Gli scenari di aumento del livello medio dei mari entro il 2100 Fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Third Assessment Report, Working Group I Cambiamenti osservati e previsti negli eventi meteorologici estremi Confidenza nei cambiamenti osservati (seconda metà del 20 secolo) Probabile M olto probabile M olto probabile Probabile, in molte aree Probabile, nelle aree alle medie e alte latitudini dell emisfero Nord Probabile, in alcune aree Non osservato nelle poche analisi disponibili D ati insufficienti per una valutazione Cambiamenti nei fenomeni Temperature massime più alte e maggior numero di giorni caldi su quasi tutte le superficie terrestri Temperature minime più alte, minor numero di giorni freddi e di gelo su quasi tutte le superficie terrestri Escursione diurna delle temperature ridotta sulla maggior parte delle superficie terrestri Aumento dello heat index sulle superficie terrestri Eventi di precipitazione più intensi Aumento dell aridità estiva nelle regioni continentali e del rischio associato di siccità Aumento delle intensità dei venti più intensi associati ai cicloni tropicali A umento delle intensità delle precipitazioni medie e massime associate ai cicloni tropicali Confidenza nei cambiamenti p revisti (d ura nte il 2 1 secolo) M olto probabile M olto probabile M olto probabile M olto probabile, nella gran parte delle aree M olto probabile, in molte aree Probabile, nella gran parte delle aree continentali alle medie e alte latitudini (mancanza do proiezioni consistenti nelle altre aree) Probabile, in alcune aree Probabile, in alcune aree Fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Third Assessment Report, Working Group I
7 Scenari di stabilizzazione La stabilizzazione delle concentrazioni di CO 2 in atmosfera richiede che i livelli di emissione siano ridotti a meno del 50% dei livelli attuali La concentrazione all equilibrio dipende dal percorso di stabilizzazione Impatti di diversi livelli di stabilizzazione I II III IV V Sistemi unici e minacciati Eventi climatici estremi Distribuzione degli impatti Impatti aggregati su scala globale Eventi catastrofici su vasta scala
8 La Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici Nel giugno 1992, nel corso dell Earth Summit a Rio de Janeiro i delegati di 150 paesi hanno messo a punto la Convenzionequadro sui Cambiamenti Climatici, che è stata adottata a New York il 9 maggio La convenzione è entrata in vigore il 21 marzo 1994, 90 giorni dopo la 50 a ratifica. Obiettivo ultimo della Convenzionequadro " stabilizzazione delle concentrazioni di gasserra in atmosfera ad un livello tale da impedire pericolose interferenze antropogeniche con il sistema climatico" (articolo 2)
9 I principi-guida della Convenzione Secondo il principio di precauzione, la mancanza di una certezza scientifica assoluta non deve essere usata come scusa per ritardare l intervento quando c è il rischio di un danno grave o irreversibile. Secondo il principio delle responsabilità comuni ma diffrenziate, la guida della lotta contro i cambiamenti climatici spetta ai Paesi industrializzati. Altri principi riguardano il riconoscimento delle esigenze specifiche dei Paesi in via di sviluppo e dell importanza di promuovere lo sviluppo sostenibile. Gli impegni previsti dalla Convenzione Tutti i Paesi si impegnano a trasmettere, attraverso le comunicazioni nazionali, informazioni sull inventario nazionale delle emissioni e degli assorbimenti di gas-serra, sui programmi per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l adattamento ai relativi impatti, sulle iniziative di trasferimento di tecnologia, sui programmi di ricerca e sulle iniziative di informazione e di formazione. I Paesi più ricchi si impegnano a fornire risorse finanziarie nuove e addizionali e a facilitare il trasferimento di tecnologia. Le risorse messe a disposizione da questi Paesi per il finanziamento dei programmi della Convenzione saranno gestite dalla Global Environmental Facility (GEF), che svolge il ruolo di meccanismo finanziario della Convenzione, sotto la guida della Conferenza delle Parti (COP). Nel 2001, gli accordi di Marrakech hanno istituito altri tre fondi, due nell ambito della Convenzione (lo Special Climate Change Fund e il fondo per i Paesi meno sviluppati) e uno nell ambito del Protocollo (il Fondo per l Adattamento).
10 Obiettivi di riduzione delle emissioni La Convenzione non introduce obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni per tutte le Parti, ma soltanto l impegno generico per le Parti elencate nell Allegato I (cioè, Paesi industrializzati e Paesi con economia in transizione) di riportare, individualmente o insieme, le emissioni antropogeniche di anidride carbonica e degli altri gas-serra non controllati dal Protocollo di Montreal ai livelli del L andamento delle emissioni di gas-serra nei Paesi industrializzati
11 L andamento delle emissioni energetiche di CO 2 a livello globale Il Protocollo di Kyoto La terza Conferenza delle Parti, svoltasi a Kyoto, in Giappone, nel dicembre 1997 ha adottato un Protocollo che ha introdotto un impegno legalmente vincolante per i Paesi industrializzati di ridurre le loro emissioni complessive di gas-serra per almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990 entro il periodo
12 Andamento delle emissioni di gasserra nei Paesi industrializzati Gruppi di Paesi Comunità Europea Altri Paesi OCSE Paesi ad economia in transizione Totale Allegato B Variazione tra il 1990 e il ,5 % +14,1 % -39,8 % - 6,3 % Obiettivo di limitazione delle emissioni nel periodo ,0 % -5,9 % -1,9 % -5,2 % Andamento delle emissioni di gas-serra nell Unione Europea (1) Paese Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Variazione ,8 % + 2,9 % - 0,4 % + 6,8 % - 1,9 % - 18,6 % + 26,0 % + 28,9 % Obiettivo di limitazione delle emissioni nel periodo % - 7,5 % -21 % 0 % 0 % -21 % + 25 % + 13 %
13 Andamento delle emissioni di gas-serra nell Unione Europea (2) Paese Italia Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Totale UE Variazione ,8 % - 19,5 % + 1,1 % + 40,5 % - 14,5 % + 40,5 % - 3,5 % -2,5% Obiettivo di limitazione delle emissioni nel periodo ,5 % -8% -6% + 27 % - 12,5 % + 15 % + 4 % -8% Gli altri impegni del Protocollo I Paesi industrializzati potranno utilizzare, per il raggiungimento dei propri obiettivi di riduzione, gli assorbimenti di carbonio da parte delle foreste, dei suoli e dei cambiamenti d uso del suolo (LULUCF) e i crediti provenienti dall uso dei tre meccanismi di cooperazione internazionale (emissions trading, joint implementation e clean development mechanism). Il Protocollo invita i Paesi a mettere in atto una serie di politiche e misure nei diversi settori e a cooperare per la loro attuazione. Il Protocollo prevede che i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo procedano nell attuazione degli altri impegni previsti dalla Convenzione (programmi di mitigazione e adattamento, inventari nazionali dei gas-serra, trasferimento di tecnologia, programmi di ricerca e iniziative di informazione e formazione).
14 Le condizioni per la ratifica del Protocollo Paese Unione Europea Paesi in accessione UE Australia Canada Giappone Stati Uniti Russia Maggioranza richiesta % delle emissioni di CO 2 nei Paesi industrializzati nel ,2 % 7,4 % 2,1 % 3,3 % 8,5 % 36,1 % 17,4 % 55,0 % Le prossime scadenze Entro il 2005, i Paesi industrializzati dovranno presentare un rapporto che illustri i progressi registrati nell attuazione degli impegni del Protocollo (demonstrable progress) A maggio 2005, si terrà un Seminario di Esperti Governativi (SOGE) per discutere le azioni di adattamento e mitigazione e le politiche e misure per l attuazione della Convenzione e del Protocollo, senza alcun pregiudizio per il negoziato futuro A dicembre 2005, si svolgerà la prima riunione dei Paesi firmatari del Protocollo (COP/moP 1)
15 I futuri scenari negoziali UNFCCC, art. 4.2(d) La COP, nella sua prima sessione, dovrà prendere in esame l adeguatezza dei sottoparagrafi (a) e (b) di questo articolo.un secondo esame dei sottoparagrafi (a) e (b) dovrà avere luogo non oltre il 31 dicembre 1998, e quindi a intervalli regolari determinati dalla COP, fino al raggiungimento dell obiettivo della Convenzione. UNFCCC, art. 7.2(a) La COP dovrà esaminare periodicamente gli obblighi delle Parti e l assetto istituzionale della Convenzione... PK, art. 3.9 La COP/moP dovrà avviare la considerazione degli impegni per i periodi successivi per le Parti dell Alllegato I al più tardi entro sette anni prima della fine del primo periodo di impegno. (2005) PK, art. 9 La COP/moP dovrà periodicamente riesaminare questo Protocollo e prendere le azioni appropriate. Il primo riesame dovrà avere luogo alla COP/mop2. Pro e contro dei diversi scenari L avvio di un nuovo processo negoziale nell ambito della UNFCCC permette di coinvolgere gli Stati Uniti, ma trova una ferma opposizione da parte dei Paesi in via di sviluppo (che chiedono che non si discuta dell adeguatezza degli impegni delle Parti, ma dell adeguatezza dell attuazione degli impegni dei Paesi industrializzati) L avvio di un nuovo processo negoziale nell ambito del Protocollo di Kyoto può essere deciso senza il consenso degli Stati Uniti dall Unione Europea e da alcuni Paesi in via di sviluppo più sensibili, ma avrebbe un effetto limitato sulle emissioni perché non riguarderebbe né le emissioni degli USA né, probabilmente, quelle dei Paesi in via di sviluppo
16 L obiettivo negoziale dell UE Limitare l incremento di temperatura a non più di 2 C; a questo fine: le concentrazioni di CO 2 equivalente dovranno essere stabilizzate al di sotto di 550 ppmv le emissioni globali dovranno cominciare a scendere entro due decenni, per arrivare entro il 2050 a livelli del 15-50% inferiori a quelli del 1990 Le varie posizioni negoziali Stati Uniti: nessuna partecipazione a protocolli o altri accordi internazionali che introducano obblighi di riduzione per i Paesi industrializzati, senza la partecipazione dei principali Paesi in via di sviluppo, (Byrd-Hagel resolution, Senato USA, 1997) India, OPEC: nessun nuovo impegno per i Paesi in via di sviluppo Cina, Sudafrica: nessun impegno di riduzione delle emissioni per i paesi in via di sviluppo senza un rafforzamento del trasferimento di tecnologia Paesi meno sviluppati, AOSIS: i Paesi industrializzati devono mantenere i propri impegni per il supporto ai programmi di adattamento dei Paesi più poveri e vulnerabili
17 Un possibile compromesso... Rafforzamento degli obiettivi di limitazione delle emissioni, in termini assoluti, per i Paesi industrializzati Introduzione di obiettivi di riduzione delle emissioni, in termini relativi (ad es. di intensità energetica) per i Paesi emergenti Nessun impegno di riduzione delle emissioni per i Paesi meno sviluppati Rafforzamento dei programmi in materia di adattamento (sulla base del Buenos Aires programme of work on adaptation and response measures) e iniziative per favorire l accesso dei Paesi più poveri alle fonti di energia rinnovabili (G8 Renewable Task Force)
Lezione 31 (Sanna-Randaccio) Negoziati internazionali sul clima
Lezione 31 (Sanna-Randaccio) Negoziati internazionali sul clima Nel 1988 si costituisce l Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), un gruppo intergovernativo indipendente, per informare l opinione
DettagliIL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO
IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO Come e perché è cambiato Col. Mario Giuliacci Cambiamenti climatici nell ultimo milione di anni LE CAUSE DI VARIAZIONI DEL CLIMA NEL LONTANO PASSATO SONO SOLO DI NATURA
DettagliCambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri
Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna Yann Arthus-Bertrand / Altitude Il clima
DettagliL ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA L Italia e gli obiettivi energetici ambientali al 2020 e 2030 NATALE MASSIMO CAMINITI ENEA
DettagliSCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici
SCIENZE DELLA TERRA Cambiamenti climatici Prof. Daniele Verri Il clima è l insieme delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una certa zona geografica. Il sistema climatico include l atmosfera,
DettagliScenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali
Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:
DettagliCambiamenti Climatici e Protocollo di Kyoto
Cambiamenti Climatici e Protocollo di Kyoto Alcuni Dati sul Clima La temperatura media del pianeta è in crescita (0,3-0,6 C dal 1860) Il livello dei mari è aumentato (10-25 cm) Il 20 secolo è il più caldo
DettagliAPPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli
APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Antonio Faggioli Firenze 4 Settembre 2009 I MEDICI IMPEGNATI PER L AMBIENTE L E LA SALUTE Codice di Deontologia Medica, art. 15 (2006) Carta di Padova
DettagliCambiamenti climatici e strategie di risposta
IUAV Cambiamenti climatici e strategie di risposta Parte prima: clima e sistema climatico Vincenzo Ferrara - Climatologo ENEA Venezia: 9 giugno 2012 Che cos è il clima? Per i geografi, i naturalisti e
DettagliNearly Zero Energy Building Necessità - Criticità - Opportunità
Limiti e opportunità del cambiamento climatico Nearly Zero Energy Building Necessità - Criticità - Opportunità Natale Massimo Caminiti Milano 20 Marzo 2015 1 Necessità Crisi climatica Problema demografico
DettagliSUMMIT MONDIALE COP (Conferenze delle parti - Conferenza delle Nazioni Unite sul clima)
Negli anni '70 emerge la consapevolezza che le risorse naturali della Terra devono essere tutelate attraverso pianificazioni strategiche che vanno oltre la singola Nazione. Nasce l esigenza di una Collaborazione
DettagliIl Protocollo di Kyoto: origini, stato dell arte e prospettive
Il Protocollo di Kyoto: origini, stato dell arte e prospettive Castellavazzo 06/07/2010 Elena Dalla Valle Tommaso Anfodillo INQUADRAMENTO GENERALE I Conferenza mondiale sul Clima Ginevra Protocollo di
DettagliRapporto Energia e Ambiente 2004 Capitolo I Il quadro internazionale
Rapporto Energia e Ambiente 2004 Capitolo I Il quadro internazionale Maria Rosa VIRDIS ENEA- Casaccia Roma, 2 dicembre 2004 Temi trattati Il contesto economico: L evoluzione dell economia mondiale L evoluzione
DettagliCambiamento climatico: Parigi e oltre. Natale Massimo Caminiti. Roma CNEL 17 Febbraio 2016
Cambiamento climatico: Parigi e oltre Natale Massimo Caminiti Roma CNEL 17 Febbraio 2016 1 L impegno istituzionale internazionale - UNFCCC Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite
DettagliDalla meteorologia alla climatologia (un excursus sui cambiamenti climatici)
23 marzo 2015, Giornata Mondiale della Meteorologia Cambiamenti Climatici: capire per agire Dalla meteorologia alla climatologia (un excursus sui cambiamenti climatici) a cura di Alessandro M. S. Delitala
DettagliCRES CLIMARESILIENTI. Informare ed educare alla sostenibilità.
CRES CLIMARESILIENTI Informare ed educare alla sostenibilità www.climaresilienti.it Ambiente L'ambiente può essere definito come un sistema di condizioni esterne materiali in cui un organismo vive. In
DettagliVerso la COP21 di Parigi. Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club 30 settembre 2015
+ Verso la COP21 di Parigi Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club 30 settembre 2015 A Parigi dal 30 novembre al 11 dicembre 2015, si terrà la XXI sessione della Conferenza delle parti COP 21 dei
DettagliResoconto della 27 a Sessione dell IPCC a Valencia
NOTA INFORMATIVA Resoconto della 27 a Sessione dell IPCC a Valencia Sergio Castellari Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
DettagliIl cambiamento climatico
Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti
DettagliCambiamenti climatici ed impatto sul Mediterraneo
Cambiamenti climatici ed impatto sul Mediterraneo M. Colacino (ISAC-CNR, Roma) Introduzione al problema Segnali del cambiamento del clima a scala globale e mediterranea Scenari climatici futuri Impatto
DettagliIl ruolo del recupero di energia in una gestione sostenibile dei rifiuti. Daniele Fortini Presidente Federambiente
Il ruolo del recupero di energia in una gestione sostenibile dei rifiuti Daniele Fortini Presidente Federambiente Viterbo, 24 settembre 2008 FEDERAMBIENTE DATI TECNICI ed ECONOMICI Abitanti serviti: 37
DettagliNormativa per la riduzione dell effetto serra
Normativa per la riduzione dell effetto serra L'effetto serra L'effetto serra è un fenomeno naturale possibile grazie alla presenza in atmosfera di alcuni "gas serra" che permette il riscaldamento dell'atmosfera
DettagliCambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale
Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale A cura di Regione Emilia Romagna, Alessandro Di Stefano, Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale Bologna, 11 Marzo 2016 PRESUPPOSTI
DettagliPerché le regole e come
Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano Le norme ISO > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/3_le_regole_internazionali.pdf Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf
DettagliIl 5 Rapporto IPCC. Nuove evidenze sul riscaldamento globale. Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna
Il 5 Rapporto IPCC Nuove evidenze sul riscaldamento globale Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Review Editor Chapter 7: Clouds and Aerosols Yann Arthus-Bertrand /
DettagliI cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento
I cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento Arch. Giovanni Paludi Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio I cambiamenti climatici I cambiamenti climatici,
DettagliPRORAMMA SVOLTO A.S. 2015/2016. Gli strumenti della Geografia. Le carte geografiche. L orientamento. Il reticolato geografico.
PRORAMMA SVOLTO A.S. 2015/2016 Classe 1 D Gli strumenti della Geografia. Le carte geografiche. L orientamento. Il reticolato geografico. La geografia dell Europa. Le terre emerse del continente. Le acque
DettagliLE FONTI RINNOVABILI PER L ENERGIA ELETTRICA IN EUROPA
LE FONTI RINNOVABILI PER L ENERGIA ELETTRICA IN EUROPA Davide Tabarelli Gestore dei Servizi Elettrici Roma 5 aprile Davide Tabarelli davide.tabarelli@nomismaenergia.it 5 Aprile 2007 1 Agenda Il primato
DettagliL'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche
L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche Armando Olivieri Società Medico-Chirurgica Vicentina 22 ottobre 2016 le nostre scelte alimentari individuali possono influenzare l ambiente,
DettagliAzoto. La molecola di azoto e formata da due atomi di azoto, legati insieme con un triplo legame:
Aria ed atmosfera L aria Questo sottile strato, inodore ed incolore è una miscela di gas: 78 % di azoto; 21 % di ossigeno; 0,03 % di anidride carbonica; 0,97 % altri gas. Azoto La molecola di azoto e formata
DettagliNORMA UNI PER IL MERCATO. VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO
1 NORMA UNI PER ISO/CD 14067.3 IL MERCATO Carbon Footprint di VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO Daniele Pernigotti Daniele Pernigotti Padova, 16 dicembre 2013 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011 Presentazione
DettagliIl trattato sul clima: un inversione di tendenza per uno sviluppo sostenibile di Lucia Rossi
Il trattato sul clima: un inversione di tendenza per uno sviluppo sostenibile di Lucia Rossi La Conferenza sul clima di Parigi si è chiusa il 12 dicembre 2015 con l approvazione di un accordo vincolante:
DettagliCambiamenti climatici e Carbon footprint
Cambiamenti climatici e Carbon footprint Valentina Fantin ENEA Bologna Laboratorio LCA & Ecodesign Reggio Calabria, 11 Novembre 2014 Riscaldamento globale e IPCC LECOP «Le concentrazioni di gas serra hanno
DettagliNovembre. Negoziati sul clima. La posta in gioco a Durban. Ufficio Europeo Legambiente Rue Philippe Le Bon Bruxelles
Novembre 11 Negoziati sul clima La posta in gioco a Durban Ufficio Europeo Legambiente Rue Philippe Le Bon 46 1000 Bruxelles legambiente@skynet.be La posta in gioco a Durban Alla prossima Conferenza delle
DettagliProtocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) http://unfccc.int protocollo di Kyoto
Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento
DettagliCopenhagen. Domenico Gaudioso ISPRA
I contenuti dellaccordo dell Accordo di Copenhagen Domenico Gaudioso ISPRA Schema della presentazione Le basi scientifiche dell Accordo di Copenhagen La struttura dell Accordo di Copenhagen Un analisi
DettagliCOP21: Accordo globale sul Clima raggiunto a Parigi
COP21: Accordo globale sul Clima raggiunto a Parigi Dicembre 2015 Accordo globale sul clima raggiunto a Parigi Lo scorso 12 dicembre, nel corso della 21a Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni
DettagliEMISSIONI CLIMALTERANTI
FINALITÀ INDICATORE Emissioni di Anidride Carbonica equivalente (CO 2 eq.) totali e per macrosettore Quantificare le emissioni in atmosfera dei gas climalteranti che contribuiscono all'effetto serra UNITÀ
DettagliUno sguardo all economia mondiale
Uno sguardo all economia mondiale Massimo Mancini 19 Marzo 2013 Uno sguardo alle tendenze di sviluppo Andamento PIL Sviluppo Commercio Mondiale Avanzati Emergenti Mondo Previsioni crescita PIL (periodo
DettagliIl Protocollo di Kyoto: la situazione italiana e le attività dell APAT
Seminario regionale informale su Kyoto e dintorni Bologna, 11 luglio 2005 Il Protocollo di Kyoto: la situazione italiana e le attività dell APAT Domenico Gaudioso Agenzia per la Protezione dell Ambiente
Dettagli8 - TURISMO. Capitolo 8 - Turismo
8 - TURISMO Nel corso del 2007 le presenze turistiche sul nostro territorio si sono ridotte del 4,9% rispetto al 2006, portandosi a quota 219.504. Questo trend negativo si può in parte spiegare osservando
DettagliCiclo bio-geochimico del carbonio, effetto serra e riscaldamento globale
Ciclo bio-geochimico del carbonio, effetto serra e riscaldamento globale Dott. Giuliano Bonanomi Dott. Francesco Giannino Effetto serra e riscaldamento globale a. Il ciclo del carbonio globale b. L anidride
DettagliRoma e il cambiamento climatico: IL PROGETTO ROMAPERKYOTO
Roma e il cambiamento climatico: IL PROGETTO ROMAPERKYOTO PREMESSA Le città rappresentano il luogo dove viene consumata circa il 70% dell energia totale mondiale e dove vive circa il 50% della popolazione
DettagliARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile
Parametri meteorologici e inquinanti atmosferici ARIA PULITA E ARIA INQUINATA L aria naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile Azoto, ossigeno, argon e vapore
DettagliL Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi
L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi Stati membri dell Unione europea Paesi candidati I padri fondatori Idee nuove per un lungo periodo di pace e prosperità Konrad Adenauer Alcide De Gasperi
DettagliCapitolo 8 Turismo 8. TURISMO
8. TURISMO Il 2008 ha visto un considerevole aumento di turisti nella nostra provincia: gli arrivi (persone che hanno pernottato per almeno una notte in una struttura ricettiva) sono risultati 75.880 (+2,8%
DettagliIl Patto dei Sindaci. Cos è e cosa significa aderire.
Il Patto dei Sindaci. Cos è e cosa significa aderire. Strategie internazionali 1992, Rio de Janeiro Summit della Terra Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) Protocollo
DettagliForum. L agricoltura del terzo millennio PRESENTAZIONE DELLA RICERCA CONFAGRICOLTURA INEA. Quinta sessione. 27 marzo, ore 9.00
Forum L agricoltura del terzo millennio PRESENTAZIONE DELLA RICERCA CONFAGRICOLTURA INEA Quinta sessione 27 marzo, ore 9.00 ATAHOTEL Capo Taormina Resort, Via Nazionale, 105-98039 Taormina (Messina) Istituto
DettagliPresentazione del Progetto Emissions Trading ed Enti Locali. Il protocollo di Kyoto e l Emissions Trading
Presentazione del Progetto Emissions Trading ed Enti Locali Il protocollo di Kyoto e l Emissions Trading I cambiamenti climatici. Alcuni dati Negli ultimi 100 anni le temperature media sono aumentate di
DettagliLa conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. Aprile 2015
La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. I risultati attesi Un database di modelli esistenti, buone pratiche, metodologie e indicatori per l implementazione
DettagliCambiamento climatico: le sfide future che ci attendono
Cambiamento climatico: le sfide future che ci attendono Sandro Fuzzi A Parigi 195 Paesi responsabili del 95% delle emissioni di gas clima-alteranti hanno preso atto dell urgenza di contrastare i cambiamenti
DettagliLINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA. I L C I P E
LINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA. I L C I P E VISTA la legge 15 gennaio 1994, n. 65, di ratifica della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui
DettagliCAUSE E CONSEGUENZE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Che cosa si intende? I cambiamenti climatici sono improvvisi mutamenti dovuti al riscaldamento dell atmosfera del nostro pianeta. Questo fenomeno porta allo scioglimento dei ghiacci polari e ad altre conseguenze
DettagliL aria e l atmosfera A cura di Giovanna Puppo
www.matematicamente.it Aria e atmosfera 1 L aria e l atmosfera A cura di Giovanna Puppo 1. Quali sono i gas che costituiscono per la maggior parte l atmosfera? A. Azoto e Ossigeno B. Ossigeno e anidride
DettagliI modelli prospettano un futuro burrascoso
www.atmosphere.mpg.de/enid/accentit > Speciale: Cicloni > R: Ricerca I modelli prospettano un futuro burrascoso Il surriscaldamento globale avrà delle conseguenze Cicli dell'attività degli uragani La ricerca
DettagliCosa è il protocollo di Kyoto?
Cosa è il protocollo di Kyoto? (in vigore dal 16 febbraio 2005) Paolo Baggio OBIETTIVO del protocollo Lottare contro i cambiamenti climatici con un'azione internazionale mirante a ridurre le emissioni
DettagliProtocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change http://unfccc.int protocollo di Kyoto
Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento
DettagliIl Cambiamento Climatico: quali accordi a Copenhagen?
TERRITORI 09, COP15: Il clima che verrà 4 Dicembre 2009, RidottoRemondini Contenuti! Cambiamento Climatico: basi scientifiche Il Cambiamento Climatico: quali accordi a Copenhagen?! Iniziative Internazionali:
DettagliLe evidenze scientifiche del Cambiamento Climatico Globale. Marino Gatto Professore di Ecologia Politecnico di Milano
Le evidenze scientifiche del Cambiamento Climatico Globale Marino Gatto Professore di Ecologia Politecnico di Milano L effetto serra I principali gas serra (oltre al vapore acqueo) Gas serra Anidride carbonica
DettagliLa Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici, da Rio a Parigi
QUADRO INTERNAZIONALE_ La Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici, da Rio a Parigi La COP21 di Parigi è stato il culmine di un processo di negoziazione avviato nel 1992 con l approvazione della Convenzione-quadro
DettagliDALLA CONFERENZA DI PARIGI ALL ALTOPIANO DI BRENTONICO. Roberto Barbiero Osservatorio Trentino sul Clima Provincia Autonoma di Trento
DALLA CONFERENZA DI PARIGI ALL ALTOPIANO DI BRENTONICO Roberto Barbiero Osservatorio Trentino sul Clima Provincia Autonoma di Trento Brentonico, 22 gennaio 2016 1 Grazie al sostegno dell'assessorato provinciale
DettagliRoberto Morabito Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali - ENEA
Nuovi paradigmi di efficienza: verso una società a basso tenore di carbonio e efficiente nell utilizzo delle risorse Strategie e approcci verso l economia circolare Roberto Morabito Dipartimento Sostenibilità
DettagliStruttura delle aziende agricole / Novembre 2015
206/2015-26 Novembre 2015 Struttura delle aziende agricole 2013 Mentre la superficie agricola utilizzata è rimasta invariata, più di 1 azienda agricola su 4 è scomparsa tra il 2003 e il 2013 nell UE. Quasi
DettagliLE BIOMASSE L ENERGIA Quadro di insieme
LE BIOMASSE L ENERGIA Quadro di insieme Campobasso 25 maggio 2015 Associazione di filiera Chi siamo: Associazione di filiera (oltre 300 imprese..). dal bosco al camino Produzione/distribuzione biocombustibili
DettagliINVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DELLA PROVINCIA DI TERAMO
INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DELLA PROVINCIA DI TERAMO Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso
DettagliTrasporti, ambiente e cambiamenti climatici Angelo Messina
Trasporti, ambiente e cambiamenti climatici Angelo Messina Cambiamenti climatici glaciazioni ed interglaciazioni Il clima terrestre negli ultimi 500 mila anni più o meno, è stato caratterizzato da cicli
DettagliI piani di adattamento climatico in ambito urbano
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Workshop Stato delle conoscenze riguardo ai cambiamenti climatici in Italia I piani di adattamento climatico in ambito urbano Andrea Filpa
DettagliAttività di ricerca della IEA sull inserimento degli impianti eolici nei sistemi elettrici
Seminario EnergyLab Rete e vento: energia eolica e sviluppo del sistema elettrico italiano Milano, 15 febbraio 2011 Attività di ricerca della IEA sull inserimento degli impianti eolici nei sistemi elettrici
DettagliConfronti internazionali sul costo orario del lavoro operaio manifatturiero. I dati più recenti (anno 2001) Dinamica 1995-2001
Confronti internazionali sul costo orario del lavoro operaio manifatturiero I dati più recenti (anno 2001) Dinamica 1995-2001 Il Department Of Labor degli Stati Uniti ha reso noto (http://stats.bls.gov/news.release/ichcc.toc.htm)
DettagliL applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni
L applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni Dott.ssa Barbara Cavanna Business Unit Ambiente e Territorio RINA S.p.A. 1 Primati del RINA Il
DettagliTEMI PRIORITARI PER LE VALUTAZIONI AMBIENTALI: CAMBIAMENTI CLIMATICI (I PARTE) PREVENZIONE, MITIGAZIONE E ADATTAMENTO
POLITECNICO DI BARI, I FACOLTÀ DI INGEGNERIA ANNO ACCADEMICO 2008-2009 TEMI PRIORITARI PER LE VALUTAZIONI AMBIENTALI: CAMBIAMENTI CLIMATICI (I PARTE) PREVENZIONE, MITIGAZIONE E ADATTAMENTO TECNICHE DI
DettagliCOP22, l attuazione locale degli obiettivi globali. Michela GALLO
COP22, l attuazione locale degli obiettivi globali Michela GALLO Rimini, 10 novembre 2016 CE.Si.S.P. - Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università di Genova - Sede Amministrativa
DettagliIL PROTOCOLLO DI KYOTO
IL PROTOCOLLO DI KYOTO Riportiamo alcuni stralci del Protocollo di Kyoto, ratificato dall Italia con la Legge del 1 giugno 2002 n. 120, in tema di definizioni (art. 1), di politiche e misure (art. 2),
DettagliIAT GARDONE RIVIERA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 12.315 28.567 37.352 16.61
DettagliConsiderazioni sul PRINCIPIO di EQUITA
Considerazioni sul PRINCIPIO di EQUITA Consumi energetici e Emissioni di GHG s 1991-2005 ed effetti su ETS 2005-07 e 2008-12 Francesco Chiesa Coordinamento Energia Stazione sperimentale per i Combustibili
DettagliIAT SIRMIONE FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 9.993 226.892 136.283 465.751
DettagliCause del riscaldamento globale:
1 Cause del riscaldamento globale: L effetto serra è un fenomeno naturale, senza di esso la vita sulla Terra non sarebbe possibile. Infatti l effetto serra trattiene una parte dei raggi solari emessi
DettagliReport sulle richieste di informazioni da parte delle autorità
Report sulle di informazioni da parte delle autorità luglio - dicembre Per Apple la protezione dei dati dei clienti è molto importante, ed è per questo che ci impegniamo al massimo per offrire l hardware,
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA I DATI E L ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI ALLA GUIDA
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA I DATI E L ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI ALLA GUIDA I numeri dell incidentalità Nel nostro Paese l incidente stradale è la prima causa di morte per i maschi sotto
DettagliINVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso
DettagliLa terra è un sistema a risorse finite
Energia: istruzioni per l uso Trento 13 dicembre 2005 Romano GIGLIOLI Professore ordinario di Sistemi Elettrici per l Energia UNIVERSITA DI PISA La terra è un sistema a risorse finite Per raggiungere l
DettagliBase italiana «Dirigibile Italia», Ny-Ålesund
Base italiana «Dirigibile Italia», Ny-Ålesund Una storia centenaria spedizioni polari dal 1899 Silvio Zavatti Guido Monzino TRATTATO DELLE SVALBARD (1920) Il Trattato firmato a Parigi il 9 febbraio 1920
DettagliInfluenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette
Perché si parla di cambiamenti climatici? Queste sono alcune delle variazioni finora riscontrate (i fatti): Negli ultimi 150 anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0.74
DettagliConvegno: Energia e Ambiente, verso Copenaghen
Rinaldo Sorgenti Rinaldo Rinaldo Sorgenti Sorgenti Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria Convegno: Energia e Ambiente, verso Copenaghen B.S.A. - Dubbi e Certezze Genova, 16 Ottobre 2009
DettagliIAT EDOLO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 3.75 8.669 1.111 1.597 4.186
DettagliIAT DARFO BOARIO TERME FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE
FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE ESERCIZI ALBERGHIERI PERIODO I T A L I A N I S T R A N I E R I T O T A L E arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze 213 29.668 112.816 4.581 27.373
DettagliL ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI
DettagliConfronti internazionali sul costo orario del lavoro operaio manifatturiero
Rapporti e Sintesi rilascia delle sintesi relative ai temi presidiati dal Centro Studi nella sua attività di monitoraggio dell andamento economico Confronti internazionali sul costo orario del lavoro operaio
DettagliF.V.G. - Export vini:
F.V.G. - Export vini: A) A) Dati Dati 2010 2010 (provvisori) B) B) Dati Dati e comparazioni anni anni 2006/2010 2006/2010 24 24 giugno giugno 2011 2011 Franco Franco Passaro Passaro Direttore Direttore
DettagliCLIMATE CHANGE LE CONSEGUENZE
CLIMATE CHANGE LE CONSEGUENZE Gli impatti previsti varieranno in maniera significativa tra le varie regioni del globo. Particolarmente gravi saranno le conseguenze per i Paesi in via di sviluppo, i più
DettagliIntroduzione Dott. Giovanni Iannantuono
TECNICO DELLA PIANIFICAZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE NEI COMUNI Introduzione Dott. Giovanni Iannantuono Il pacchetto clima-energia: obiettivo 20/20/20 A dicembre 2008 l'unione Europea ha approvato il
DettagliL analisi del sistema energetico comunale nell ambito della redazione del PAES. filippo loiodice, paolo fabbri 19 febbraio 2015
L analisi del sistema energetico comunale nell ambito della redazione del PAES filippo loiodice, paolo fabbri 19 febbraio 2015 Il Patto dei Sindaci L Unione Europea guida la lotta contro il cambiamento
Dettagli"CONFERENZA SEMINARIO FORMATIVO
Verso una gestione innovativa del Territorio nella Regione Marche Il contributo delle buone pratiche agroforestali e geologico-ambientali al governo del territorio ed alla prevenzione del dissesto idrogeologico
DettagliIMBALLAGGI E AMBIENTE Il Protocollo di Kyoto e la proposta italiana del Recycling Fund
CORSO DI Logistica Industriale Facoltà di Ingegneria IMBALLAGGI E AMBIENTE Il Protocollo di Kyoto e la proposta italiana del Recycling Fund Dott. Eugenio Bora Anno 2007-2008 CONAI 1 Il Protocollo di Kyoto
DettagliCONFERENZA DI RIO E PROTOCOLLO DI KYOTO
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 CONFERENZA DI RIO E PROTOCOLLO DI KYOTO Conferenze Mondiali sul clima
DettagliCONTATTI: LEZIONE 1 LEZIONE 1
CRESCITA ECONOMICA, COMMERCIO INTERNAZIONALE E AMBIENTE NATURALE: DINAMICHE E INTERAZIONI Valeria Costantini CONTATTI: LEZIONE 1 LEZIONE 1 costanti@uniroma3.it 1 CAMBIAMENTO CLIMATICO E PROTOCOLLO DI KYOTO
DettagliLa situazione e le prospettive dell economia e del mercato dell auto
Conferenza stampa La situazione e le prospettive dell economia e del mercato dell auto Intervento di Gian Primo Quagliano Presidente Econometrica e Centro Studi Promotor Circolo della Stampa - Milano,
DettagliAGGIORNAMENTI SUL CLIMA TRATTATO DAI TRATTATI INTERNAZIONALI SUL CLIMA. Progetto Speciale Clima Globale
AGGIORNAMENTI SUL CLIMA TRATTATO DAI TRATTATI INTERNAZIONALI SUL CLIMA Progetto Speciale Clima Globale STRATEGIA DI MITIGAZIONE dei cambiamenti climatici (agire sulle cause) STRATEGIA DI ADATTAMENTO ai
DettagliBiomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli
Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli I COMBUSTIBILI DA RISCALDAMENTO IN ITALIA Riflessi economici ed ambientali Assogasliquidi Roma, 14 febbraio 2013 14 febbraio
DettagliStatistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino SETTEMBRE 2014
Statistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino SETTEMBRE 2014 LUGANO, 04.11.2014 Ticino, a settembre il quinto calo di fila della domanda turistica Le statistiche provvisorie fornite dall Ufficio
Dettagli