GIT 28 RISORSE AMBIENTALI E SVILUPPO SOCIO- ECONOMICO DEL TRAPANESE (RASET)

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1 GIT 28 RISORSE AMBIENTALI E SVILUPPO SOCIO- ECONOMICO DEL TRAPANESE (RASET) Luogo e data di costituzione: Mazara del Vallo, 25 Ottobre Indirizzo sede eletta: Istituto per l Ambiente Marino Costiero (IAMC-CNR), Via Luigi Vaccara, MAZARA DEL VALLO (TP) - Tel.: ; Fax: ; pernice@irma.pa.cnr.it e/o: Comune di Mazara del Vallo, Ufficio Politiche Comunitarie, Palazzo di Città, Via del Carmine, Mazara del Vallo (TP) - Tel.: , Fax: Territorio di riferimento: Provincia di Trapani (Sicilia) Ambito/settore: Ambiente, Agricoltura, Pesca, Turismo e Gestione Integrata della Fascia Costiera Obiettivi Definizione di un programma integrato di iniziative finalizzato alla salvaguardia dell'ambiente naturale e alla ricerca di modelli di sviluppo socio-economico compatibili e sostenibili del territorio trapanese ed in particolare: stimolare la ricerca scientifica negli ambiti collegati alle risorse ambientali e all uso sostenibile del territorio; salvaguardia dell ambiente naturale e ricerca di modelli di sviluppo compatibili e sostenibili con particolare riferimento alla gestione integrata della fascia costiera con metodologie innovative (GIS, reti neurali, telerilevamento satellitare); informazione sulle problematiche ambientali e di sviluppo socio-economico ; alta formazione di profili professionali e manageriali negli ambiti collegati alle reti ecologiche e all uso sostenibile del territorio; valorizzazione e tutela delle risorse naturalistiche e paesaggistiche; recupero e valorizzazione del patrimonio storico, rurale e della pesca costiera; recupero e valorizzazione delle tradizioni locali con finalità turistiche; realizzazione di centri di documentazione e di diffusione delle conoscenze dei beni naturali e storico-culturali, delle tradizioni e delle produzioni tipiche locali; inserimento di programmi di gestione integrata della fascia costiera nei PON e nel POR Sicilia. Numero di aderenti: 31 Numero di IMPRESE (>250 addetti): 1 di PMI (<250 addetti): 16 e strutture di Enti Pubblici e Enti Locali: 14 Riferimenti dei Delegati e Responsabili del GIT: Giacomo D ALÌ, Tel.: gdali@provincia.trapani.it Nicola GIAMMARINARO, Tel.: Giuseppe PERNICE, Tel.: pernice@irma.pa.cnr.it Vito DE SIMONE, Tel.: desimon@tin.it 1

2 Promotori Giuseppe Pernice (IAMC-CNR); Vito De Simone (Ufficio Politiche Comunitarie Comune di Mazara del Vallo). L organizzazione del GIT Segreteria operativa: Giacomo D Alì (Presidente), Nicola Giammarinaro, Giuseppe Pernice, Vito De Simone, Calogero Giorgi, Pietro Russo, Calcedonio Iemmola. Sono in fase di costituzione diversi gruppi operativi, che verranno formalizzati ufficialmente durante i prossimi incontri. Elenco delle attività che il GIT ha svolto dalla data di costituzione Assemblea costitutiva e presentazione pubblica del GIT: Mazara del Vallo - 25 ottobre 2001 Palazzo Comunale; Numerose riunioni della Segreteria Operativa per la definizione del Manifesto Programmatico e dei documenti di lavoro; Incontri con imprenditori dei settori interessati e con i rappresentanti degli enti territoriali; Partecipazione alle riunioni del Programma Leader 2. Il follow-up del GIT Nella riunione costitutiva è stato approvato il seguente documento. Il GIT RASET nasce per iniziativa della Provincia Regionale di Trapani, del Comune di Mazara del Vallo e dell Istituto di Ricerche sulle Risorse Marine e l Ambiente (IRMA-CNR) con l obiettivo di favorire il rilancio di molte delle attività tipiche della Sicilia: il turismo, la pesca e l agricoltura, attraverso la sinergia degli enti territoriali, la ricerca scientifica e le imprese. In questi ultimi anni c è stato un costante aumento dell interesse dell Unione Europea verso le tematiche legate all ambiente e ad un suo sviluppo sostenibile. In quest ottica, particolare attenzione è stata posta dall Unione Europea alla gestione integrata della fascia costiera. La Sicilia, in virtù di questo suo essere isola, ha fatto storicamente della fascia costiera un suo punto di forza, anche se non è stata sempre sfruttata secondo logiche che possano definirsi sostenibili. Per questo motivo oggi molti Enti locali si stanno adoperando per garantire una riqualificazione di questi importanti territori. Gli ecosistemi costieri rappresentano uno degli ambienti più delicati e difficili da studiare in virtù della loro elevata biodiversità. Tali aree rappresentano, inoltre, un importante zona di sviluppo anche per numerose specie ittiche tipiche di altri zone marine. Questi ambienti devono farsi carico delle numerose attività umane che gravitano attorno alle risorse, dirette o indirette, che il mare può offrire. La pesca, i moderni impianti di acquicoltura, il turismo, gli scarichi urbani sono solo alcuni dei fattori che singolarmente o unitamente possono incidere negativamente sui delicati equilibri naturali che governano l ambiente marino costiero. Per riuscire a gestire in maniera integrata le zone costiere e le sue risorse, si sente la necessità di utilizzare sistemi innovativi quali i sistemi informativi geografici (GIS) e le reti neurali artificiali (ANN) per la predisposizione di piani di gestione integrata della fascia costiera. Le zone costiere soffrono, però, anche per cause diverse. Nell ambito di una strategia effige di una nuova politica di gestione e di sviluppo territoriale è importante che le reti di trasporto vengano adeguate alle esigenze delle imprese. Attualmente le spese e tempi di trasporto incidono in maniera troppo rilevante sul prezzo finale del prodotto. Lo studio, la ricerca e l utilizzo di nuove energie alternative risultano di particolare importanza sia per la salvaguardia delle risorse ambientali che per la competitività delle imprese, che potranno 2

3 così disporre di energia a più basso costo. Ciò potrebbe ridurre sensibilmente i costi di produzione, rendendo più competitive le piccole e medie imprese che operano sul territorio siciliano e del trapanese in particolare. Una reale politica di sviluppo di questo settore rende imprescindibile una alta formazione sia del personale che opera nelle varie aziende sia dei giovani in attesa di prima occupazione in questi settori. Gli enti territoriali rappresentano un cardine per la gestione delle politiche di tutela territoriale e assieme alle imprese devono essere fortemente coinvolti nei progetti riguardanti le problematiche ambientali. Il volano dello sviluppo socio economico di un territorio è la ricerca, che deve essere strettamente legata sia alle esigenze del territorio che a quelle tecnologiche delle imprese. Per queste considerazioni si auspica che nell attuazione del POR su queste tematiche si realizzi una fattiva collaborazione tra Istituti di Ricerca, Enti locali ed Imprese nell elaborazione e la gestione dei progetti finanziati dal POR. In una successiva riunione della Segreteria Operativa è stato stilato un documento di orientamento sui P.O.R. per la Regione Siciliana, del quale si riporta uno stralcio. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un costante aumento dell interesse dell Unione Europea verso le tematiche legate all ambiente ed ad un suo sviluppo sostenibile. Questo interesse si è manifestato concretamente con lo sviluppo di appositi strumenti programmatici e finanziari che, agendo su scala europea, nazionale e regionale, hanno permesso a numerosi centri di ricerca, amministrazioni locali ed enti territoriali di analizzare e studiare le esigenze del territorio e le sue vocazioni. Questo ha consentito di diffondere in tutti gli stati europei una cultura dello sviluppo sostenibile. L'U.E. modifica la giurisdizione riguardante le tematiche ambientali, ma allo stesso tempo permette a molti territori di adeguarsi con i fondi strutturali. Con il nuovo piano operativo nazionale (PON) che ci accompagnerà fino al 2007 stiamo partecipando ad un interessante svolta nelle strategie di utilizzo di questi fondi. Infatti stiamo assistendo ad un graduale inserimento delle imprese all interno di questo circuito di rilancio dei territori dell Obiettivo 1. Verrà data la possibilità alla ricerca pubblica e alle P.M.I. di sviluppare studi, brevetti, marchi di qualità, modelli di gestione dei territori. Di tutto questo, purtroppo, non vi è traccia nel documento regionale Strategie Regionali per l Innovazione Bozze relative al settore: Conservazione, valorizzazione e fruizione beni culturali ed ambientali, e al settore: Analisi e monitoraggio del rischio ambientale, agg. 16 maggio 2002, dove manca qualsiasi riferimento alla gestione integrata della fascia costiera e delle zone umide, quantunque la Sicilia abbia un interesse fondamentale per lo sviluppo di coerenti strategie di gestione della fascia costiera, sia per l estensione delle sue coste che per le necessità collegate ad un suo recupero. Da anni in Sicilia si parla del rilancio di molte delle attività tipiche della nostra terra: il turismo, la pesca e l agricoltura, ma questo non è possibile senza un progetto vero di gestione della fascia costiera, garantendo l utilizzo e la fruizione delle risorse senza pregiudicarne il loro utilizzo futuro. Il 28 marzo 2001 l U.E. ha approvato un documento strategico sulle zone costiere, le cui linee dovrebbero essere recuperate dalla Regione Sicilia nel Documento Regionale. Il GIT 28 RASET fa proprie tale linee e propone che le strategie relative alla gestione integrata della fascia costiera vengano recuperate nel Documento, con i seguenti interventi: la pianificazione e lo sviluppo delle zone costiere presuppongono un approccio di programmazione a livello Comunitario Nazionale. Per quanto riguarda il finanziamento della gestione integrata delle zone costiere, si dovrà poter ricorrere a risorse finanziarie 3

4 diversificate e rese disponibili nell ambito del bilancio comunitario e di quelli nazionali, in tal modo sarà possibile utilizzare i vari fondi strutturali e di altro tipo, applicando a tale fine i principi di addizionalità e di complementarietà; bisogna incoraggiare i partenariati tra tutti i settori pubblici e privati attraverso le rispettive organizzazioni associative (parti sociali ed altre organizzazioni di cittadini), al fine di coinvolgerli nelle azioni da intraprendere nelle zone costiere e nel loro finanziamento; l importanza sotto numerosi punti di vista delle zone costiere e delle relative risorse naturali (marittime e terrestri) fa si che queste abbiano un ruolo essenziale da svolgere nel soddisfare i bisogni e le aspettative delle popolazioni attuali e future d Europa; è necessario definire misure restrittive che limitino lo sfruttamento improprio e intensivo di tali aree, in quanto esso non fa che accentuare pressioni insostenibili e incompatibili con la vulnerabilità delle zone costiere; nel quadro della gestione integrata delle zone costiere, si deve promuovere la creazione di un centro di scambio di informazioni tra i paesi appartenenti alla fascia costiera (una sorta di Osservatorio), che associ gli interlocutori socioeconomici coinvolti nella problematica delle zone costiere, ivi inclusa la comunità scientifica e di ricerca, gli organismi di formazione, gli enti locali e regionali e i rappresentanti del potere centrale di ciascuno Stato membro. In esso andrebbero dibattuti tutti i problemi che colpiscono le zone, visti nei loro molteplici aspetti, in un quadro che tenga conto degli obiettivi globali e delle azioni da intraprendere. Si sottolinea, infine, che presso l IRMA-CNR da circa quattro anni vengono svolti, per iniziativa del MIUR e dell U.E., corsi di alta formazione e masters in gestione integrata della fascia costiera e delle zone umide mediante metodologie innovative. Le professionalità formate sono necessarie alle Regione Siciliana per attivare linee di ricerca nel campo della gestione integrata, ed in modo particolare nel monitoraggio delle aree costiere e delle sue risorse naturali, e di come queste interagiscono nell economia di sviluppo del territorio. Riferimenti Provincia Regionale di Trapani Palazzo del Governo, Via Vittorio Emanuele Trapani Tel.: Faz: gdali@provincia.trapani.it Riferimento: Giacomo D Alì (Assessore) Comune di Mazara del Vallo Ufficio Politiche Comunitarie, Via del Via Carmine, Mazara del Vallo (TP) Tel.: Fax: desimon@tin.it Riferimento: Vito De Simone (Responsabile Ufficio Politiche Comunitarie UPC) Nicola Giammarinaro (Assessore) IAMC-CNR (già IRMA-CNR) Istituto per l Ambiente Marino Costiero Sezione di Mazara del Vallo, Via Luigi Vaccara, Mazara del Vallo (TP) Tel.: Fax: pernice@irma.pa.cnr.it Riferimento: Giuseppe Pernice 4

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