REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE ECOLOGIA Tutela e Uso Risorse Idriche Integrate
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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA Tutela e Uso Risorse Idriche Integrate Proposta nr. 114 del 02/10/ Determinazione nr del 02/10/2014 OGGETTO: D.Lgs. 152/06 L.R. 16/2008 CAIBT S.p.A. - Autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane provenienti dal depuratore di via Suzzolinis e da scolmatori di piena a servizio della rete fognaria del capoluogo e delle località Madonna di Campagna (in comune di Cordovado) e Casette (in comune di Sesto al Reghena). I L D I R I G E N T E PREMESSO CHE: - la Società CAIBT S.p.A.: con nota assunta al prot. n del ha presentato, a nome del Presidente e legale rappresentante pro tempore, l istanza, completata con nota pervenuta il e assunta al prot. n del , ai sensi dell art. 15 della L.R. n. 16 del come modificato dall art. 186 della L.R. n. 26 del , di autorizzazione agli scarichi dal depuratore di via Suzzolinis e da scolmatori di piena, con funzionamento anche in momenti diversi da quelli concomitanti con eventi piovosi, a servizio della rete fognaria del capoluogo e delle località Madonna di Campagna (in comune di Cordovado) e Casette (in comune di Sesto al Reghena); con la succitata nota assunta al prot. n del ha richiamato, ad integrazione della nota stessa, la documentazione già trasmessa in data , allegata all istanza di autorizzazione allo scarico, assunta al prot. n del ; con la succitata nota assunta al prot. n del ha chiesto l archiviazione dell istanza assunta al prot. n del ; - l istanza di data è stata successivamente completata con le seguenti integrazioni: del assunte al prot. n del ; di data 0l assunte ai prot. n , 59806, e del ; di data assunte al prot. n di data ; di data assunte al prot. n del ; di data assunte al prot. n del ; DATO ATTO che alla predetta istanza ed integrazioni sono allegati, fra l altro i seguenti documenti presenti nel fascicolo informatico 2014/9.8/2: elaborati sottoscritti da titolate e con timbro di professionista abilitato: 1. scheda di rilevamento di scarico di acque reflue urbane, datata ; 2. all. 1 - CTR rete fognaria scala 1:5000, data gennaio 2014; 3. all. 2 estratto catastale scala 1:2000, data gennaio 2014;
2 4. all. 3 relazione tecnica, revisione agosto 2014; 5. all. 4.1 planimetria sistema di depurazione scala 1:100, revisione agosto 2014; 6. all. 4.2 schema funzionale dell impianto di depurazione, data gennaio 2014; 7. nota integrativa del ; 8. la seguente documentazione del Progetto esecutivo di data aprile 2014 delle opere di adeguamento e modifica della rete fognaria e degli scolmatori di piena nel territorio del comune di Cordovado Tecnico economica: 1.01 Relazione generale e idraulica, revisione agosto 2014; 1.02 Relazione geologica; 1.05 Computo metrico estimativo e quadro economico revisione agosto 2014, 1.07 Cronoprogramma revisione agosto 2014; Elaborati grafici (complessivamente 13 elaborati dei quali , , e 2.05 di data gennaio 2014, gli altri revisione agosto 2014) 2.01 CTR fognatura, 2.02 Planimetria bacini tributari scala 1:2.000, 2.03 Planimetria generale della rete di fognatura con indicazione punti di sfioro, 8 elaborati (da a ) relativi ai Manufatti scolmatori per scarichi SC1, SC2, SC3, SC4, SC5, SC6, SC7 e SC8, 2.05 Progetto strutturale manufatto grigliatura tipo e 2.06 Planimetria collettore acque nere; VISTE la dichiarazione sostitutiva di certificazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio entrambe a firma Del legale rappresentante della Società CAIBT S.p.A. e di data ; RILEVATO dall istanza e dall allegata documentazione che: - gli scarichi per i quali si chiede l autorizzazione sono così caratterizzati, come indicato negli elaborati 2.01, e 4.1 entrambi rivisti nell agosto 2014: scarico continuo S1 in Roggia Lugugnana con immissione unificata delle acque provenienti dall impianto di depurazione di via Suzzolins e delle acque provenienti dallo scolmatore di piena posto subito a monte della fase biologica; scarichi dei seguenti scolmatori di piena: n. SC8 in Roggia Lugugnana, ubicato subito a monte del sistema di grigliatura del depuratore; n. SC1 ubicato all incrocio tra via Saccudello e via Nuova, con recapito nella Roggia dei Canedì, altresì detta Roggia di Cordovado; n. SC2 ubicato in Piazza Cecchini/via B. Gemona con recapito nella Roggia dei Canedì, altresì detta Roggia di Cordovado; n. SC3 ubicato in B. Gemona con recapito nella Roggia dei Canedì, altresì detta Roggia di Cordovado; n. SC4 ubicato in via Roma e con recapito nella Roggia Ligugnana; n. SC5 ubicato all incrocio tra via Teglio e via Dei Comunali e con recapito nella Roggia Lugugnana; n. SC6 ubicato in via Belvedere e con recapito in fossato di scolo con regime idrico di tipo perenne confluente nella Roggia Lugugnana; n. SC7 ubicato in via Moretto e con recapito nella Roggia Ligugnana; - le acque reflue urbane si originano dalla fognatura in parte di tipo separato e in parte di tipo misto che convoglia acque reflue domestiche, industriali e meteoriche di dilavamento provenienti dalla località Madonna di Campagna, in comune di Cordovado e dalla località Casette in comune di Sesto al Reghena; - il carico totale organico biodegradabile dell agglomerato è di abitanti equivalenti, come indicato nella scheda di rilevamento di scarico del e indicato nella Relazione tecnica del
3 gennaio 2014, revisione agosto 2014; - il numero di abitanti equivalenti (a.e.) effettivamente serviti dal sistema fognario di origine industriale è pari a 778 mentre quelli di origine domestica sono 3017; - le acque dagli scolmatori di piena non sono attualmente sottoposte a trattamento di grigliatura prima dello scarico, fatta eccezione per quelle dallo scolmatore SC6 il cui sistema di grigliatura sarà sostituito con una nuova griglia a pulizia manuale verticale; - come indicato nella Relazione generale idraulica dell aprile 2014 gli scolmatori di piena si attivano anche in periodi di tempo asciutto causa la residua diluizione dovuta all incremento delle portate con acque parassite di diversa origine che si infiltrano nella rete, quali acque di falda, scarichi di fontane o quelle di sfioro dei numerosi pozzi utilizzati per l approvvigionamento idrico autonomo insistenti nell area urbana in trattazione ; - l impianto di depurazione che, dopo le operazioni di collaudo, dovrà essere attivato: - è dimensionato per abitanti equivalenti (a.e.), a fronte di un carico totale servito dalla fognatura di a.e.; - a seguito della realizzazione delle opere di adeguamento nel 2013 dell impianto esistente, è costituito in sequenza dalle seguenti apparecchiature, come indicate nelle tavole 4.1 aggiornamento agosto 2014 e 4.2 del gennaio 2014: griglia fissa grossolana a barre, pozzetto di sollevamento liquami, griglia fine automatica del tipo a rotostaccio, con vaglio a tamburo rotante, comparto di dissabbiatura e disoleatura, vaschetta di regolazione della portata scolmata subito a monte del trattamento biologico (scolmatore di piena), vasca anossica di predenitrificazione biologica con miscelatore sommergibile, vasca di ossidazione biologica operante a basso carico, comparto MBR di ultrafiltrazione a membrane cave sommerse, vasca di accumulo permeato, quest ultimo in parte usato per controlavaggi e altri usi tecnici, la restante scaricata nel corpo recettore finale, vasca di deossigenazione e di ricircolo e, per i fanghi, ispessitore con lama paraschiuma; la porosità delle membrane (0.035 micron) garantisce limiti di emissione allo scarico di Escherichia coli molto inferiori a 100 UFC/100 ml; è prevista la possibilità di abbattere il fosforo utilizzando una sezione di dosaggio di Sali metallici (policloruro di alluminio o cloruro ferrico) nella vasca di ossidazione; vengono effettuati, con l acqua permeata, il controlavaggio delle membrane, addizionando al permeato il prodotto chimico di pulizia (ipoclorito di sodio, acido citrico o acido cloridrico), senza necessità di estrarre le membrane dalla vasca; i sistemi di controllo del processo di depurazione prevedono misuratori in continuo dei seguenti parametri: portata mediante misuratori elettromagnetici localizzati nel collettore di mandata delle pompe, a valle dello sfioro delle portate superiori a 4 volte la portata media in tempo asciutto, sulla mandata di tubazione di ricircolo e in uscita impianto, prima del pozzetto di campionamento n. 17; ossigeno disciolto mediante ossimetro a luminescenza nella vasca di ossidazione; sarà predisposta e installata la strumentazione per la misura in ingresso (pozzetto di sollevamento) e in uscita dei seguenti parametri: ph, potenziale di ossidoriduzione, temperatura, conducibilità; sarà installato sul pozzetto di scarico un autocampionatore refrigerato operante sulle 24 ore; saranno disponibili le registrazioni dei valori ed i relativi trend per tutti i segnali analogici degli strumenti; inoltre, sarà installata una sonda di misura dei solidi sospesi in vasca di ossidazione per monitorare e gestire correttamente il comparto di ossidazione a membrane; il quadro elettrico è in grado di telegestire e telecontrollare in autonomia l impianto di depurazione; è possibile accedere al sistema mediante una connessione internet, usando un pc normalmente installato nel quadro elettrico al posto di un pannello operatore;
4 verrà effettuato almeno un controllo giornaliero in impianto; sarà predisposto il pronto intervento con persona reperibile in grado di intervenire in qualunque momento del giorno e della notte, compresi i giorni festivi, in un tempo di 1 ora dalla chiamata; - il recapito finale dello scarico dall impianto di depurazione è costituito dal corso d acqua superficiale Roggia Lugugnana ; - il recapito degli scarichi dagli scolmatori di piena è costituito da corpi idrici superficiali; - lo scarico dal depuratore è accessibile nel pozzetti prelievo campioni indicato con il numero 16 nella tavola 4.1 revisione agosto 2014; - nella tavola 2.03 aggiornamento agosto 2014 sono indicati i Tratti interessati a pulizia, risanamento e video ispezioni, come individuati a seguito delle indagini preliminari al progetto esecutivo e gli scarichi dagli scolmatori di piena; come indicato nella relazione generale e idraulica (all. 1.01), sui succitati tratti fognari saranno effettuate, tra l altro, pulizia e disostruzione tratti fognari, video-ispezioni per procedere a interventi con sigillature sulle tubazioni, impermeabilizzazioni di pozzetti di ispezione e riparazioni mediante relining (rivestimento interno); si potrà procedere all imposizione delle deviazioni delle fontane e pozzi privati in recapiti alternativi e l eventuale sigillatura, in caso di inoperabilità degli utenti; - i lavori di adeguamento e modifica dell impianto fognario e degli scolmatori di piena di cui al progetto esecutivo dell aprile 2014, revisione agosto 2014, prevedono, come da cronoprogramma aggiornato, in 240 giorni complessivi, suddivisi negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, i seguenti interventi: - il risanamento della fognatura, da effettuarsi nel corso degli anni 2015 (1 lotto), 2016 (2 lotto), 2017 (3 lotto); - la realizzazione (4 lotto) nell anno 2018 di manufatti lungo le condotte di scarico dagli scolmatori di piena SC1, SC3 e SC5, idonei ad ospitare griglie a pulizia manuale; di un primo tratto di 320 metri di lunghezza di fognatura per sole acque nere, come indicato in tavola 2.03 revisione agosto 2014; VISTA la L.R. 16 del , in particolare l art. 15 come modificato dall art. 186 della L.R. 26/2012 che prevede che possa essere rilasciata un autorizzazione allo scarico pur in presenza di funzionamento in continuo degli scolmatori di piena all ingresso dell impianto, a condizione che il soggetto interessato presenti la relativa istanza di autorizzazione corredata della documentazione ivi indicata e che stabilisce al comma 2 L autorizzazione, della durata di quattro anni, è rilasciata dalla Provincia, entro novanta giorni dalla richiesta, sentita l Autorità d Ambito territoriale ottimale e in accordo con l Agenzia regionale per la protezione dell ambiente (ARPA) e l Azienda per i servizi sanitari locale ; DATO ATTO CHE: - con nota in data prot. n è stato comunicato l avvio del procedimento ed è stata anche indetta e convocata la prima riunione della Conferenza di Servizi (CS), al fine di acquisire i pareri necessari, ai sensi dell art. 15 della L.R. 16/08; con la medesima nota del è stata anche archiviata l istanza del di autorizzazione, come da richiesta della Società CAIBT S.p.A. di cui alla nota pervenuta il e assunta al prot. n del ed è stato chiesto parere tecnico ambientale ed osservazioni anche al Comune di Cordovado, al Consorzio di Bonifica Cellina Meduna e alla Regione FVG Direzione Provinciale Lavori Pubblici e Servizio della Tutela del paesaggio e delle bellezze naturali; - con nota in data prot. n è stato trasmessa la documentazione e convocata la seconda riunione della CS;
5 - con note in data prot. n P, assunta al prot. n del e in data prot. n P ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone ha fatto pervenire alcune osservazioni; - la CS ha chiesto integrazioni documentali e si è conclusa con parere favorevole in data con la raccomandazione che in sede di realizzazione degli interventi, ove possibile, si dia priorità allo sdoppiamento della rete fognaria esistente favorendo la soluzione della realizzazione/prolungamento del collettore fognario fino al collettore di via Belvedere che raccoglie gli scarichi già separati di una zona di nuova urbanizzazione ; CONSIDERATO che gli scarichi dagli scolmatori di piena che presentano funzionamento anche in assenza di precipitazioni meteoriche recapitano in corpi idrici superficiali, come dichiarato dalla Società CAIBT S.p.A.; CONSIDERATO che la Società CAIBT S.p.A. ha presentato la documentazione prevista dall art. 15 della L.R. 16/08 necessaria per il rilascio dell autorizzazione; VISTA la nota pervenuta il , assunta al prot. n del della Società CAIBT S.p.A. nella quale la stessa dichiara che gli scarichi dagli scolmatori di piena rispettano i limiti di cui alla Tab. 3, per scarico in corso d acqua superficiale, dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06; DATO ATTO: - di quanto concordato, relativamente a scarichi da depuratori con potenzialità maggiore a abitanti equivalenti, con ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone in occasione degli incontri congiunti del , e in merito al trattamento di disinfezione, ai controlli degli scarichi, alla trasmissione dei dati, nel rispetto della normativa (all. 5 alla parte III del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.); - di quanto indicato da ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone nella nota prot. n P del , assunta al prot. n del , in merito alla necessità di prevedere l effettuazione anche degli autocontrolli sui nutrienti Azoto totale e Fosforo totale in ingresso e uscita dagli impianti di depurazione di acque reflue urbane di potenzialità superiore a 50 abitanti equivalenti e autocontrolli sui parametri azoto ammoniacale, nitrico e nitroso, solo in uscita da detti depuratori, al fine di valutare la pressione del carico inquinante complessivo immesso nei corpi recettori dei relativi scarichi; CONSIDERATO che il sistema di fognatura convoglia anche scarichi di acque reflue industriali; RITENUTO che - ai sensi degli artt. 101, 105 e dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06 debbano essere rispettati, per lo scarico dal depuratore, i limiti delle tabelle 1 e 3 dell allegato medesimo; il sistema di riferimento per il controllo dello scarico di cui alla tab. 1 del suddetto allegato 5 si intende riferito al rispetto della concentrazione limite; - per il parametro Escherichia coli venga rispettato il limite di UFC/100 ml; - fino alla data di ultimazione dei lavori di adeguamento e modifica della fognatura e degli scolmatori di piena, ai sensi dell art. 15 della L.R. 16/08, debbano essere rispettati, per lo scarico dagli scolmatori di piena, i limiti per scarico in corso d acqua superficiale di cui alla tabella 3 dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06; RITENUTO necessario che venga inviata alla Provincia e all'arpa Dipartimento Provinciale di
6 Pordenone comunicazione annuale sullo stato di attuazione dei lavori, comunicazione della data di conclusione dei lavori nonché dichiarazione, resa nelle forme di legge, attestante che quanto realizzato è conforme a quanto indicato nella documentazione agli atti e comunicazione della data di attivazione degli scarichi nella nuova configurazione impiantistica; CONSIDERATO che l'efficacia del sistema di depurazione in argomento è condizionata dalla corretta e costante manutenzione dello stesso; RITENUTO, pertanto, di prescrivere alcuni interventi di gestione e manutenzione sull impianto come riportati nel dispositivo della presente determinazione; EVIDENZIATO che la presente autorizzazione non implica approvazione degli impianti e che le modifiche che dovessero essere apportate ai sistemi di depurazione di progetto dovranno essere comunicate alla Provincia per i provvedimenti eventualmente necessari; RITENUTI gli scarichi autorizzabili con specifiche prescrizioni espressamente riportate nel dispositivo; VISTA la Deliberazione della Giunta Provinciale n. 163 del , dichiarata immediatamente eseguibile, che determina gli importi da versare alla Provincia per l istruttoria delle pratiche di autorizzazione agli scarichi con decorrenza ; VISTA la ricevuta di versamento di bonifico bancario di 150,00 introitati al Cap Entrate diverse inerenti gli scarichi D.Lgs n. 152/2006 Istruttoria pratiche giusta reversale n. 939 del e l ulteriore versamento integrativo di 150,00 versati con bollettino postale VCYL 1209 del che andranno parimenti introitati nel Cap ; PRESO ATTO che le spese da sostenersi quale costo istruttoria sono pari al totale degli importi versati; VISTO: - il Decreto Legislativo n. 152/06 recante "Norme in materia ambientale, in particolare la parte terza relativa a Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche e successive modifiche e integrazioni; - la L.R. n. 2/2000, la L.R. 7/2001, la L.R. 13/2002 e s.m.i., L.R. 16/2002, la L.R. 25/2005, la L.R. 15/2014; - il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 agosto 1982 n. 0384, di approvazione del "Piano Generale per il Risanamento delle Acque"; - la Delibera del Comitato Interministeriale per la Tutela delle Acque ; - L.R. n. 16 del recante Norme urgenti in materia di ambiente, territorio, edilizia, in particolare l art. 15 come modificato dall art. 186 della L.R. 26/2012; - Deliberazione G.R del ; DATO ATTO che il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell'art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica; CONSIDERATO l art. 107 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni
7 e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto Provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi dirigenziali, che attribuisce detta competenza al Dirigente pro-tempore del Settore Ecologia; D E T E R M I N A 1. Fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi persone ed Enti, per quanto di competenza ed ai soli fini di cui all art. 15 della L.R. 16/08 e al D.Lgs. 152/06, Parte Terza, come successivamente modificati, la Società CAIBT S.p.A è autorizzata, sentito il CATOI Lemene e in accordo con ARPA e ASS N. 6 Friuli Occidentale, in persona del Presidente pro tempore, agli scarichi di acque reflue urbane provenienti dall impianto di depurazione di via Suzzolinis e dagli scolmatori di piena a servizio della rete fognaria del capoluogo e delle località Madonna di Campagna (in comune di Cordovado) e Casette (in comune di Sesto al Reghena), come descritto nelle premesse ed alle prescrizioni e condizioni riportate ai successivi punti. 2. Lo scarico delle acque reflue può avvenire solamente nel rispetto delle seguenti prescrizioni: a) deve essere rispettata, per lo scarico dal depuratore, la disciplina attualmente vigente per recapito in acque superficiali di scarichi di acque reflue urbane che convogliano anche scarichi industriali in base al D.Lgs. 152/06 art. 101, in particolare le tabelle 1 e 3 dell allegato 5 alla parte terza; il sistema di riferimento per il controllo dello scarico di cui alla tabella 1 del suddetto allegato 5 si intende riferito al rispetto della concentrazione limite; b) per il parametro Escherichia coli deve essere rispettato il limite di UFC/100 ml; c) fino alla data di ultimazione dei lavori di adeguamento e modifica della fognatura e degli scolmatori di piena, ai sensi dell art. 15 della L.R. 16/08, devono essere rispettati, per lo scarico dagli scolmatori di piena, i limiti per scarico in corso d acqua superficiale di cui alla tabella 3 dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06; d) gli sfioratori di piena, successivamente alla data di ultimazione dei lavori di adeguamento e modifica della fognatura e degli scolmatori di piena, possono sfiorare solo in tempo di pioggia e nel rispetto dei rapporti di diluizione del Piano regionale per il risanamento delle acque (DPGR 384/82); e) le apparecchiature dell impianto di depurazione, quelle per il controllo in continuo dei parametri chimici e fisici e gli scolmatori di piena devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e manutenzione; f) predisporre un programma di gestione degli interventi di controllo e manutenzione periodica dell impianto indicando la frequenza con la quale devono essere effettuati e renderlo disponibile all autorità di controllo; g) annotare su apposito quaderno, o con altra modalità, lo svolgimento delle operazioni previste al punto f) a firma del tecnico incaricato e renderlo a disposizione dell autorità di controllo; h) i fanghi e i materiali che si generano dal trattamento di depurazione devono essere periodicamente allontanati e gestiti nel rispetto della normativa vigente; i) venga inviata alla Provincia e all'arpa Dipartimento Provinciale di Pordenone comunicazione annuale sullo stato di attuazione dei lavori, comunicazione della data di conclusione dei lavori nonché dichiarazione, resa nelle forme di legge, attestante che quanto realizzato è conforme a quanto indicato nella documentazione agli atti e comunicazione della data di attivazione degli scarichi nella nuova configurazione impiantistica; j) devono essere resi accessibili da parte dell autorità competente per il controllo: - lo scarico dall impianto di depurazione, gli scarichi dagli scolmatori di piena e il punto di immissione nel corpo idrico recettore;
8 - tutti i componenti dell impianto di depurazione per le eventuali ispezioni. 3. I campionamenti delle acque reflue devono potersi espletare con le modalità e i criteri previsti dal D. Lgs. 152/06 e nel rispetto delle seguenti prescrizioni: I. i dispositivi e i manufatti per i campionamenti devono essere idonei allo scopo; II. devono essere effettuati, con l ubicazione e la frequenza precisati e a intervalli regolari nel corso dell anno almeno i seguenti autocontrolli, dalla data di ricevimento o del ritiro del presente atto: a. per lo scarico dal depuratore: BOD, COD, Solidi sospesi totali, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Azoto nitroso, Azoto totale (come N), Fosforo totale (come P), Escherichia coli in maniera immediatamente consequenziale con frequenza mensile in ingresso e uscita dal depuratore; b. sui reflui all uscita dal depuratore con frequenza trimestrale sui parametri grassi e oli animali/vegetali, tensioattivi totali, idrocarburi totali, saggio di tossicità acuta; in vasca di ossidazione: c. con frequenza almeno settimanale sul parametro ossigeno disciolto; d. con frequenza almeno mensile sui parametri solidi sospesi totali, solidi volatili; e. con la frequenza che si ritiene opportuna (si suggerisce almeno una volta all anno), al fine di controllare l'attività biologica nell'impianto su Indice Biotico del fango (S.B.I.); i rapporti di prova di cui ai punti a), b) ed e) devono essere sottoscritti da tecnico abilitato e messi a disposizione dell autorità di controllo, anche nella forma cartacea; gli autocontrolli previsti ai punti c) e d) e la frequenza dei controlli di cui al punto e) devono essere annotati su apposito quaderno o registrati con altra modalità da parte di personale incaricato e messi a disposizione dell autorità di controllo; III. i prelievi per il controllo dei parametri di cui ai punti II a) e II b) devono essere svolti con le modalità concordate con ARPA e le analisi di cui ai punti II a) e II b) devono essere affidate a laboratorio accreditato o a tecnico abilitato, secondo metodiche ufficiali APAT CNR-IRSA edizione 2003; IV. i risultati delle analisi sui parametri BOD5, COD e Solidi sospesi totali di cui al punto II a) devono essere inviati entro il 31 marzo con frequenza annuale al Dipartimento Provinciale di Pordenone dell ARPA, su idoneo supporto informatico o via Internet mediante posta elettronica in formato non modificabile tipo PDF o similare; i tabulati di invio dei dati analitici devono contenere almeno le seguenti informazioni accessorie: data e orario di campionamento, Portata dello scarico, Percentuali di abbattimento dei parametri BOD, COD, Solidi Sospesi; V. deve essere predisposto un calendario annuale dei controlli di cui ai punti II a) e II b) da comunicare all ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone per eventuali interventi di esecuzione di prelievi in contraddittorio e di convalida, entro un mese dalla data di ricevimento o di ritiro del presente provvedimento per i primi controlli e, successivamente, con frequenza annuale. 4. Nel caso di interruzione del funzionamento degli impianti o parti di essi per ristrutturazione, ampliamento o manutenzione dovrà essere rispettata la disciplina di cui all art. 18 comma 29 della L.R. 13/ E facoltà della Società CAIBT S.p.A. stabilire, anche mediante informazione e formazione al personale addetto all impianto, un piano di misure operative da adottare in situazioni di
9 emergenza che provocano alterazioni nel normale funzionamento degli impianti. 6. Per quanto non citato dal presente provvedimento, è fatto obbligo di rispettare le norme vigenti in materia di tutela delle acque dall'inquinamento, le norme sanitarie, le disposizioni del D.Lgs. 152/06, e successive modifiche ed integrazioni, e quelle del Piano Generale per il Risanamento delle Acque, per quanto compatibile con il D.Lgs. 152/06, e qualsiasi norma statale e regionale che potrà essere emanata anche successivamente al rilascio della presente autorizzazione allo scarico. 7. Qualora il sistema di collettamento e depurazione dovessero essere soggetti a modifiche da cui derivino variazioni quali e quantitative delle acque reflue scaricate, dovrà essere richiesta l'autorizzazione allo scarico nelle forme previste dalla legge. Inoltre dovranno essere comunicate all autorità competente al rilascio dell autorizzazione le eventuali modifiche, in particolare quelle concernenti la titolarità della presente autorizzazione. 8. La presente autorizzazione è valida per quattro anni decorrenti dalla data di esecutività del presente provvedimento ed efficace dalla data di ricevimento o del ritiro della stessa. L autorizzazione può essere rinnovata, per un periodo massimo di quattro anni, previa istanza motivata, da presentarsi un anno prima della scadenza e acquisito l accordo previsto al comma 2 dell art. 15 della L.R. 16/ La presente autorizzazione non sostituisce visti, autorizzazioni, concessioni, pareri o altri atti di consenso e/o abilitativi anche alla edificazione, o comunque necessari, o previsti dalle normative vigenti, e di competenza di altri Organi regionali, provinciali, comunali, Consorzi o altri Enti che il titolare dovrà provvedere ad ottenere autonomamente prima dell attivazione dello scarico. 10. Si precisa che la presente autorizzazione, in ogni caso, non comporta approvazione di opere. 11. La Provincia si riserva la facoltà di poter aggiornare, modificare, sospendere o revocare in ogni momento la presente autorizzazione nel caso: di applicazione di nuove disposizioni, in cui vengano riscontrate situazioni diverse da quelle previste, ivi compreso il venir meno di altri Atti di consenso necessari alla continuazione dello scarico, si verificassero situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 12. La mancata osservanza dei sopra menzionati obblighi e prescrizioni può determinare la sospensione o la revoca della presente autorizzazione, oltre all applicazione delle sanzioni previste dalla legge. 13. Si evidenzia l opportunità che entro il di ogni anno, venga inviato ad ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone e alla Provincia una tavola sinottica, riferita all anno precedente, dove siano riportati i valori di portata (volume di liquami dalla fognatura trattati nel depuratore in mc/mese), i valori mensili, medio annuo e la relativa deviazione standard rilevati, almeno per i parametri BOD, COD, Solidi sospesi, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Azoto nitroso, Azoto totale (come N), Fosforo totale (come P) ed Escherichia coli in ingresso e uscita dal depuratore e
10 con indicata la massa di fanghi in uscita dal depuratore (in t/anno). 14. Di dare atto che il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell'art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 15. Il presente atto verrà trasmesso alla Società CAIBT S.p.A., quale titolare della presente autorizzazione, all'azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Friuli Occidentale, al Comune di Cordovado, al CATOI Lemene, nonché all'arpa Dipartimento Provinciale di Pordenone al fine anche dei controlli del caso. Ai sensi dell'art. 3, ultimo comma, della Legge n. 241/90 si precisa che il soggetto autorizzato può ricorrere nei modi di legge contro il presente provvedimento alternativamente al T.A.R competente o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 gg ed entro 120 gg dalla data di ricevimento del presente atto. Pordenone, lì 02/10/2014 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni
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