Ambienti sospetti di inquinamento o confinati

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1 Ambienti sospetti di inquinamento o confinati

2 Qualsiasi ambiente che abbia almeno una delle seguenti caratteristiche: - difficoltà di accesso e/o uscita; - Non progettato e/o dimensionato per la continua presenza di persone e lavoratori; - Esistano al suo interno fattori di possibile accrescimento rapido dei rischi; - Insufficienza o difficoltà di aerazione naturale; - AMBIENTE SOSPETTO DI INQUINAMENTO O CON POSSIBILITA' di ASFISSIA;

3 Qualsiasi ambiente che abbia almeno una delle seguenti caratteristiche: - difficoltà di accesso e/o uscita; - Non progettato e/o dimensionato per la continua presenza di persone e lavoratori; - Esistano al suo interno fattori di possibile accrescimento rapido dei rischi; - Insufficienza o difficoltà di aerazione naturale; - AMBIENTE SOSPETTO DI INQUINAMENTO O CON POSSIBILITA' di ASFISSIA;

4 Alcuni esempi di luoghi che possono essere riconosciuti e classificati come spazi sospetti di inquinamento o confinati: - Camere di combustione in forni - Canalizzazioni - Cisterne - Condotti fognari - Container - Fosse biologiche - Gallerie - Recipienti di reazione - Serbatoi di stoccaggio - Silos - Stive delle navi - Tamburi di miscelazione - Tombini

5 LUOGHI E AMBIENTI DI LAVORO CHE POSSONO DIVENTARE SPAZI CONFINATI O DURANTE LA LORO COSTRUZIONE, FABBRICAZIONE O MODIFICA SUCCESSIVA, O DURANTE SEMPLICI ATTIVITA DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA/ ORDINARIA: - Vasche - Invasi - Depuratori - Locali o camere con aperture in alto - Luoghi, anche all aperto, con accesso superiore - Scavi profondi a sezione ristretta (anche se correttamente armati) - Camere o luoghi non ventilati o scarsamente ventilati - Locali tecnici contraddistinti da accessi difficoltosi e spazi angusti

6 QUALSIASI SPAZIO APERTO O CHIUSO IN CUI ESISTE UN RISCHIO DI MORTE O DI GRAVI LESIONI DA SOSTANZE PERICOLOSE O DA CONDIZIONI DI PERICOLO IN RAPIDA EVOLUZIONE: - Fosse; - Depressioni del terreno; - Ambienti dove possono accumularsi gas più pesanti dell aria (carenza di ossigeno); - Perdite da tubazioni presenti negli stessi ambienti o spazi limitrofi; - Ambienti dove possano manifestarsi onde di piena, o versamenti di grandi quantità di liquidi..

7 Impossibile catalogare tutte le possibili situazioni di lavoro negli ambienti Confinati. Primo e principale aspetto da considerare, è quello di garantire ai lavoratori le condizioni affinché possano respirare. Quindi prevenire i rischi di asfissia, intossicazione e di annegamento. A questo concetto di base vanno aggiunti tutti i provvedimenti specifici per i vari rischi ulteriormente presenti

8 3. Durante tutte le fasi delle lavorazioni in ambienti sospetti di inquinamento o confinati deve essere adottata ed efficacemente attuata una procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle attività in ambienti confinati, comprensiva della eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco. Tale procedura potrà corrispondere a una buona prassi, qualora validata dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera v), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Procedure riferite espressamente applicabili ai lavori in "ambienti confinati" sono in corso di approvazione da parte della Commissione consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro.

9 Elementi minimi da considerare per la esplicitazione delle modalità operative in una Procedura di lavoro

10 Elementi minimi da considerare per la esplicitazione delle modalità operative in una Procedura di lavoro Valutazione dei rischi: Preliminare ad ogni Procedura di lavoro per la sicurezza é l'esecuzione di una valutazione dei rischi. La completezza e l'adeguatezza della procedura saranno possibili solo se la valutazione dei rischi sarà stata altrettanto completa ed adeguata. Si consiglia vivamente di non sottovalutare tale fase.

11 Se in seguito a grave infortunio sul lavoro si rileva la NON valutazione del rischio che ha causato l'infortunio grave, non é detto che l'infortunio fosse imprevedibile, ma solo che la valutazione del rischio era carente di quel rischio.

12 Elementi minimi da considerare per la esplicitazione delle modalità operative in una Procedura di lavoro Verifica delle modalità in sicurezza di accesso e di uscita. L apertura di accesso a luoghi confinati deve avere dimensioni tali da poter consentire l agevole recupero di un lavoratore privo di sensi (art. 66 del D. Lgs. 81/08; punto 3.1 allegato IV)

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14 Procedura di lock-out (isolamento del sistema): Prima dell accesso, colui che sovrintende i lavori deve provvedere a far chiudere e bloccare le valvole e gli altri dispositivi dei condotti in comunicazione col recipiente, e far intercettare i tratti di tubazione mediante flange cieche o con altri mezzi equivalenti (es. valvole chiuse). Segnaletica È opportuno segnalare i luoghi di lavoro classificabili come ambienti confinati o ambiente sospetto di inquinamento, rientranti nell ambito di applicazione del DPR 177/2011, con appositi cartelli.

15 Nell evidenziare che non esistono cartelli di tipo unificato per questa tipologia, si suggerisce che essi contengano almeno le seguenti indicazioni: - pittogramma rappresentativo di pericolo generico ; - pittogrammi per rischi aggiuntivi quali ad esempio esplosione, presenza infiammabili, tossici, rischio asfissia; - la dicitura ambiente confinato o ambiente sospetto di inquinamento ; - la dicitura divieto di ingresso senza lo specifico modulo autorizzativo ;

16 Un elemento da non trascurare, specie se si opera in realtà complesse, con compresenza di lavoratori di ditte diverse, è la necessità di far applicare, sui dispositivi di chiusura o di isolamento, un avviso con l indicazione del divieto di manovrarli (punto allegato IV del D.Lgs. 81/08).

17 Procedura di tag-out (segnalazione delle aree) Le aree oggetto dell intervento devono essere opportunamente segnalate con cartellonistica di area. ATTENZIONE: CARTELLI NON PREVISTI DALL ALLEGATO XXIII del D.Lgs.81/08 e s.m.i.

18 CARTELLI DI SEGNALAZIONE AREA

19 Assistenza: i lavoratori che prestano la loro opera all interno dei luoghi confinati devono essere assistiti, da almeno, un altro lavoratore, situato all esterno presso l apertura di accesso (punto allegato IV del D.Lgs. 81/08).

20 Rischio di asfissia: il rischio di asfissia (mancanza di ossigeno) é sicuramente una delle insidie più pericolose perché si può manifestare a causa di scarso ricambio di aria o per inalazione/assorbimento di agenti chimici asfissianti tossici

21 Molti gas asfissianti sono inodori, incolori e insapori, non sono rilevati dall apparato sensoriale umano e causano la perdita di conoscenza senza segni premonitori, per cui l uomo non riesce ad avvertire il pericolo in tempo.

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23 I D.P.I. delle vie respiratorie Non esistono D.P.I. delle vie respiratorie che siano in grado di proteggere da tutti i rischi in modo generico. E necessario quindi scegliere i protettori specifici per ogni situazione.

24 Respirabilità: Deve essere prevista nella procedura l eventuale necessità di ventilazione meccanica dell ambiente per garantire il ripristino e/o il mantenimento delle condizioni di respirabilità (livelli di ossigeno sufficienti);

25 1.Lavaggio degli ambienti confinati: Gli ambienti confinati, potenzialmente inquinati da sostanze asfissianti, devono essere ventilati prima dell accesso (punto allegato IV del D. Lgs. 81/08). E opportuno determinare nella procedura, il tempo di lavaggio preliminare dell ambiente in cui si opererà e questo sarà determinato sulla base della scheda tecnica dell agente inquinante. Sono da tenere presenti le caratteristiche fisiche dell agente inquinante, in particolare se più pesante o più leggero dell aria, al fine di dirigere e posizionare in modo opportuno le prese di aria in aspirazione od in mandata.

26 Il lavaggio con aria deve assicurare il suo mescolamento con il gas, per evitare la presenza di sacche di gas pesante o leggero, in basso o in alto rispettivamente. In particolare l azoto e l argon, che hanno densità uguale o superiore a quella dell aria, quando sono a temperature più basse, ristagnano in basso e bisogna procedere insufflando aria dal basso. Nel caso di inquinamento da gas infiammabili è necessario prima lavare con gas inerte, quindi procedere all allontanamento del gas inerte con aria.

27 Monitoraggio ambientale: In relazione al tipo di intervento é necessario prevedere o meno il monitoraggio ambientale che può essere in generale di 2 tipi: Controllo dell'ossigeno Controllo dei gas presenti con analizzatore multi-gas. Si rileva la necessità che gli strumenti utilizzati siano stati opportunamente tarati ed eventualmente dotati di allarmi.

28 In caso si richieda che un lavoratore effettui operazioni di bonifica all interno di una autocisterna di benzina, sarà necessario utilizzare almeno un esplosimetro; La carenza di ossigeno, dovuta anche a presenza di gas inerti, non è avvertibile al momento dell accesso, quindi bisogna campionare l aria interna per verificare il tenore di ossigeno. In caso di atmosfere potenzialmente esplosive, la strumentazione e tutta l'attrezzatura da impiegare, dovrà essere rispondente al DPR 126/98 - recepimento della direttiva di prodotto ATEX, in relazione alla probabilità e durata dell atmosfera esplosiva.

29 Se dalla valutazione dei rischi emerge la possibilità del rischio di annegamento, si ricorda che le attività che espongono a tale rischio sono inserite nell'allegato XI: ELENCO DEI LAVORI COMPORTANTI RISCHI PARTICOLARI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI, (punto 5) e che per tale rischio sono previsti particolari DPI, (Allegato VIII, tabella 8:

30 Sono da privilegiare i giubbotti autogonfianti che permettono di posizionare il lavoratore in modo che se svenuto, possa respirare, anche se caduto in acqua.

31 PERMESSO DI LAVORO Secondo la Norma UNI Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro : Che cos'é: Un permesso di lavoro é un documento scritto rilasciato dal datore di lavoro committente atto a definire le modalità di accesso nonché le procedure di monitoraggio e controllo.

32 PERMESSO DI LAVORO Secondo la Norma UNI Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro :.. 3. Definizioni: Spazi confinati: Spazi delimitati, normalmente chiusi ed eventualmente provvisti di aperture (er esempio boccaporti, passi d'uomo, coperchi, ecc.) in cui risulti materialmente possibile l'ingresso di persone

33 PERMESSO DI LAVORO Secondo la Norma UNI Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro : Il permesso di lavoro garantisce un controllo formale e che tutti gli elementi di un sistema di lavoro sicuro siano approntati prima che i lavoratori siano autorizzati ad entrare o a lavorare in uno spazio confinato. Il premesso di lavoro deve contenere almeno: - i riferimenti all'organizzazione aziendale della sicurezza; - la natura dei lavori da effettuare e la valutazione dei rischi interferenziali od aggiuntivi (atmosfera anossica, esplosiva, rischio biologico, rischio di annegamento...)

34 PERMESSO DI LAVORO Secondo la Norma UNI Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro : - l'identificazione dei soggetti che possono autorizzare i lavori particolari; - l'identificazione dei responsabili dell'attuazione delle misure di sicurezza previste (p. es.: isolamento, test, emergenza, rispetto dei tempi, ecc.); - l'individuazione del rappresentante del datore di lavoro committente; - le disposizioni per garantire che tutte le imprese impegnate nell'esecuzione dei lavori osservino le disposizioni contenute nel permesso;

35 PERMESSO DI LAVORO Secondo la Norma UNI Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro : - l'identificazione dei lavoratori impiegati nelle specifiche lavorazioni, i loro requisiti (p. es.: esperienza, informazione, formazione, addestramento...); - la formazione e le istruzioni da impartire ai lavoratori prima e dopo il rilascio dei permessi secondo il DPR 177/2011; - il piano di emergenza; - il monitoraggio e l'auditing per assicurare che quanto previsto nel permesso di lavoro sia attuato.

36 PERMESSO DI LAVORO Il Permesso di lavoro può costituire una parte del Modello di Organizzazione e di Gestione (MOG) citato all' art.30 del D.Lgs.81 e s.m.i. e (in determinati casi, cioè quando siano rispettati tutti i dettati dell'art.30) avente efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, di cui al D.Lgs.231/2001. (Prestare attenzione a non confondere il MOG da un SGSLSistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro, che pur potendo avere parti corrispondenti identiche, di fatto sono due modelli diversificati).

37 Una procedura di lavoro deve contenere infine un piano di emergenza e primo soccorso. Si ricorda che l art. 18 del D.Lgs. 81/08, comma 1 lettera h) richiama gli obblighi di adozione delle misure necessarie a garantire, durante situazioni di emergenza, il controllo delle situazioni di rischio e le istruzioni ai lavoratori affinché possano abbandonare la zona di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato. Inoltre le procedure di emergenza e primo soccorso devono rispondere a quanto previsto dagli artt. 43 e 45 del D.Lgs 81/08, devono essere scritte e rese note ai lavoratori.

38 Piano di emergenza Il piano deve contemplare almeno i seguenti aspetti: - Come chiamare il soccorso pubblico (118) (es. cellulare); - E' indispensabile che un lavoratore, durante la permanenza nell'ambiente confinato o sospetto di inquinamento, sia coadiuvato da un altro lavoratore situato all'esterno, il piano di emergenza deve prevedere un mezzo di comunicazione che permetta un continuo contatto tra i due. - Deve esser previsto un metodo di estrazione del lavoratore dall'ambiente confinato in caso di malore improvviso del lavoratore impegnato nelle attività a rischio. Per attività in condotti nel terreno si usano di solito dei tripodi

39 Attrezzature per l'estrazione dei lavoratori

40 Modalità di lavoro con un tripode per l'estrazione del lavoratore

41 Modalità di estrazione di un lavoratore Particolarità dell'attacco dorsale posteriore dell'imbragatura

42 In caso vi siano delle variazioni di curvatura nei cunicoli si impiegano dei paraspigoli, che il lavoratore posiziona preventivamente, durante l'avanzamento al fine di permettere il corretto funzionamento della fune di trattenuta.

43 In caso sia necessario entrare in un ambiente confinato per soccorrere un lavoratore privo di sensi la procedura deve prevedere le modalità di intervento in perfetta sicurezza per il soccorritore. Se necessario si deve intervenire con sistemi di respirazione isolanti.

44 Il Piano di emergenza deve prevedere anche il controllo della composizione dell atmosfera prima di entrare per il salvataggio; In ogni caso si deve prevedere come attuare il recupero del lavoratore infortunato, da esperienze avute in lavori molto particolari (es. estrazione di un lavoratore da un cunicolo composto da un tratto in verticale, seguito in profondità da un tratto di cunicolo in orizzontale, si consiglia di effettuare una prova sul campo di recupero, preliminarmente all'inizio del lavoro vero e proprio. Il piano deve prevedere pure la messa in sicurezza dell area dopo il salvataggio, per prevenire ulteriori danni a persone e/o a cose.

45 Si deve assolutamente evitare l eventualità che intervengano persone non abilitate al soccorso, che magari agiscano in modo istintivo e non prevedibile, mettendo la loro vita in pericolo, senza aiutare l'infortunato. I soccorritori devono disporre di conoscenze, attrezzature, informazioni ed addestramento necessari allo svolgimento del compito. Si ritiene che la mancata predisposizione di un piano di emergenza ed evacuazione costituisca una grave violazione ai fini del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale (gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza-art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008 ed Allegato I).

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