Progetto Life+09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto Life+09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS"

Transcript

1 Progetto Life+09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Damiano Coppolecchia Università degli studi di Milano Dipartimento VESPA Stalle per bovini da latte ed emissioni di Gas ad Effetto Serra Piacenza, 14 novembre 2013 Progetto co-finanziato dalla Unione Europea nell ambito del programma LIFE+ Environment Policy and Governance2009

2 Le emissioni in atmosfera di ammoniaca e GHG: il problema italiano Concentrazioni di ammoniaca nell atmosfera, vista da satellite (ESA MetOP, Infrared Atmospheric Sounding Interferometer, 2008)

3 Incidenza delle emissioni Secondo l ultimo rapporto Ipcc (international panel climate change) (2007) l intero settore agricoltura (considerando quindi non solo il bestiame, ma anche i suoli agricoli) è responsabile di percentuali comprese tra il 10-12% (Rogner et al., 2007) e il 13,5% (Smith et al., 2007) delle emissioni globali. Emissioni di gas serra derivanti dalla zootecnia (FAO, 2006; Goodland e Anhang, 2009) hanno attribuito al ciclo del bestiame percentuali elevate delle emissioni globali di gas serra: dal 18% al 51%, corrispondenti all 80% di quelle del mondo agricolo Motivo di discordanza: Gli studi di Goodland e della Fao utilizzano una metodologia LCA (Life Cycle Assessment), che considera l intero ciclo di vita del bestiame e delle attività ad esso connesse, nell ottica di valutare le emissioni riferite al prodotto.

4 Incidenza delle emissioni Secondo l ultimo rapporto (FAO, 2006) i GHG associati alla filiera produttiva zootecnica sono responsabili fino a 7,1 Gt (gigatonnellate) di anidride carbonica (CO 2) l'anno", vale a dire al 14,5% del totale delle emissioni di gas serra prodotte dagli esseri umani. L allevamento bovino rappresenta il 65% delle emissioni del settore

5 Contributo EMISSIVO DEI GAS SERRA del comparto zootecnico sull'emissioni di gas serra di origine antropica All allevamento del bestiame, ed alle attività ad esso connesse, è attribuita l emissione di considerevoli quantità dei tre principali gas ad effetto serra: - biossido di carbonio (CO2) - metano (CH4) -protossido di azoto (N2O). l ammoniaca (NH3), il solfuro di idrogeno (H2S), PM10 danno origine ad altri fenomeni, quali piogge acide, erosione del terreno, Innalzamento della temperatura del globo terrestre (effetto serra) assottigliamento dello strato di ozono (Tamminga, 1992)

6 EFFETTO SERRA ASSOTTIGLIAMENTO STRATO OZONO

7 ASSOTTIGLIAMENTO STRATO OZONO Cos'è l' ozono?

8 TIPOLOGIE DI GAS SERRA E LORO CARATTERISTICHE La tabella seguente mostra un elenco di gas serra con concentrazioni passate e presenti, vita media, tasso di crescita, sorgenti e potenziale di riscaldamento attuale. Il GPW, potenziale di riscaldamento globale, e' un indice definito come il forcing radiattivo cumulativo fra oggi e un qualche orizzonte temporale scelto (normalmente a 100 anni), causato da una massa unitaria di gas emesso oggi, espresso relativamente a un gas di riferimento come la CO2 e comprende tutti gli effetti indiretti dei gas emessi

9 La Direttiva (96/61/EC) IPPC Stabilisce che alle installazioni industriali venga rilasciata una unica autorizzazione che dovrà comprendere tutte le forme di scarico: in atmosfera; nelle acque e nel suolo; nei siti di raccolta dei rifiuti solidi prodotti.

10 Quali allevamenti? Insediamenti per l allevamento intensivo con più di: posti pollame; posti suini da produzione (di oltre 30 Kg); 750 scrofe.

11 Decreto Legislativo 372/99 Domanda per l Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA): dati produttivi; materie prime utilizzate e prodotte; fonti di emissione; tipo ed entità emissioni; tecnologia utilizzata per prevenire o ridurre le emissioni; misure di prevenzione e recupero dei rifiuti; misure per monitoraggio emissioni.

12 Quali saranno i limiti di emissione? La Direttiva IPPC introduce a questo proposito il concetto di Migliore Tecnica Disponibile (MTD) e afferma che i limiti di emissione saranno quelli ottenibili con l applicazione, appunto, delle MTD.

13 Cosa si intende per Migliori Tecniche Disponibili E la Direttiva stessa che all art. 12 ne dà le definizioni: Per Tecniche si intendono: sia le tecnologie impiegate nel processo produttivo per prevenire e ridurre l inquinamento; sia le modalità di conduzione degli impianti (densità degli animali, frequenza di svuotamento delle fosse di raccolta liquami, modalità di caricamento delle vasche di stoccaggio, ecc.).

14 Cosa si intende per Migliori Tecniche Disponibili Per Disponibili si intendono le tecniche che: hanno superato la fase di sperimentazione e che possono già oggi essere inserite nel processo produttivo; sono applicabili a condizioni economicamente sostenibili. Per Migliori si intendono quelle tecniche che, a parità di sostenibilità economica, assicurano il più elevato livello di protezione dell ambiente nel suo complesso.

15 Criteri per la definizione delle MTD Un gruppo di lavoro tecnico, costituito da esperti di diversi Paesi della UE e coordinato da un apposito ufficio con sede a Siviglia, ha messo a punto una lista di MTD di riferimento. Le MTD non avranno valore impositivo per i vari Paesi della UE. BREF = BAT Reference document

16 MTD (Migliori tecniche disponibili) o BAT (Best Available Techniques) Buone pratiche di gestione dell allevamento ; Tecniche nutrizionali ; Tecniche di Stabulazione e rimozione degli effluenti ; Trattamento degli effluenti; Stoccaggio degli effluenti; Spandimento Agronomico degli stessi.

17 Progetto Life+09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Progetto Life Plus GAS-OFF 2009 INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS LIFE + 09/ENV/IT/ GAS OFF Integrated strategies for GHG mitigation in dairy farms

18

19 Minimizzare le emissioni dalla stalla Scopo del lavoro Valutare i fattori di emissioni di GHG (CH 4, N 2 O, CO 2 ) ed NH 3 da stalle con diverse soluzioni stabulative diffuse nelle stalle della pianura Padana. Metodo Lo static chamber method consiste nel misurare la concentrazione dei diversi gas all interno di una camera ermetica, ad intervalli di tempo regolari. La concentrazione dei gas è rilevata mediante un monitor fotoacustico (Bruel&Kjaer, Multi-gas Monitor Type 1302). Il coefficiente angolare della retta di regressione calcolata nella parte lineare della curva di saturazione rappresenta il potenziale emissivo della superficie (mg/h m 2 ).

20 Minimizzare le emissioni dalla stalla 4 Aziende Tipo di pavimentazione Sistema di rimozione delle deiezioni Diverse zone dell allevamento Diverse condizioni delle corsie Corsie di alimentazione Corsie di riposo Aree di riposo Cuccette Lettiera Pulito Sporco Diverse stagioni Primavera 2011 Autunno 2011 Inverno 2012 Primavera 2012 Estate 2012 Autunno 2012 Inverno 2013 Primavera 2013 Estate 2013

21 AZIENDA 1 Stalla a stabulazione libera con pavimento perforato o fessurato Zona di riposo a cuccette con materassino; corsia di alimentazione con pavimentazione fessurata e perforata. AZIENDA 2 Stalla a stabulazione su lettiera Zona di riposo a lettiera; corsia di alimentazione in pavimento pieno (con raschiatore meccanico). AZIENDA 3 Stalla a stabulazione libera con flushing superficiale Zona di riposo a cuccette con materassino; corsia di alimentazione con pavimentazione piena e dotata di una pendenza dell 1.5% per lo scorrimento del flusso di liquame chiarificato. AZIENDA 4 Stalla a stabulazione libera con raschiatore Zona di riposo a cuccette (paglia o materassino); corsia di alimentazione con materassino (con raschiatore meccanico).

22 Minimizzare le emissioni dalla stalla Le emissioni dei 4 gas in diverse zone dell allevamento

23 Minimizzare le emissioni dalla stalla NH 3 : confronto tra diverse tipologie di pavimentazione

24 Minimizzare le emissioni dalla stalla N 2 O e CO 2 : confronto tra diverse tipologie di pavimentazione

25 Minimizzare le emissioni dalla stalla CH 4 : confronto tra diverse tipologie di pavimentazione

26 Minimizzare le emissioni dalla stalla NH 3 : efficienza dei sistemi di rimozione

27 Minimizzare le emissioni dalla stalla Le emissioni dei 4 gas dai diversi allevamenti

28 Minimizzare le emissioni dalla stalla Riassumendo Le emissioni di NH 3 risultano più elevate nella corsia di alimentazione, mentre i GHG sono emessi maggiormente dall area di riposo degli allevamenti. Le emissioni di NH 3 sono più elevate nelle aziende dotate di raschiatore meccanico anche se la presenza di materassino aumenta l efficienza di questo sistema di rimozione. La paglia rende più elevate le emissioni di N 2 O e CO 2 dalle zone di riposo. Le emissioni di CH 4 sono elevate nell azienda con pavimento fessurato a causa della permanenza delle deiezioni nella fossa. Le aziende con pavimentazione fessurata o flushing riducono le emissioni di NH 3 e dei principali GHG.

29 Progetto Life+ 09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Università degli studi di Milano Dipartimento VESPA Produzione di biogas dagli effluenti di allevamento Piacenza, 28 ottobre 2013 Progetto co-finanziato dalla Unione Europea nell ambito del programma LIFE+ Environment Policy and Governance2009

30 La digestione anaerobica e il biogas Processo biochimico che avviene in condizioni anaerobiche, in cui materia organica viene mineralizzata per ottenere principalmente metano e biossido di carbonio attraverso una serie di reazioni ad opera di diversi gruppi di microrganismi; Il gas che ne deriva può essere utilizzato per produrre elettricità e calore;

31 Fasi della digestione anaerobica

32 Fattoridi sviluppo microbico Complessità del processo La stabilità del processo dipende dal corretto equilibrio fra i tassi di crescita simbiotici dei principali gruppi metabolici dei batteri e archei, acetogeni e metanogeni. I fattori che condizionano lo sviluppo di queste attività microbiche sono: aspetti nutrizionali, Meccanici Microbiologici Fisico chimiche

33 Fattoridi instabilità della DA Sebbene intrinsecamente stabile, il processo AD può raggiungere instabilità a causa di una varietà di perturbazioni di processo quali: sovraccarico dei tassi organici o idraulici; presenza di composti tossici o inibitori, che possono ostacolare la digestione a causa di danni ai microrganismi attivi o ad una riduzione dell'efficacia (attività) di enzimi; mancanza di sostanze nutritive o di oligoelementi essenziali per il mantenimento e la crescita dei microbi; bioaccessibilità e biodisponibilità delle sostanze nutritive deviazione dalla temperatura di funzionamento ottimali; pretrattamenti dei substrati possono avere influenza diretta su alcuni parametri come ph sui livelli di ammonio e VFA

34 Inefficienze produttive Conduzione del processo AD molto al di sotto della capacità nominale (sottoalimentazione) a causa : Ridotta capacità del substrato (basso contenuto di sostanza organica). funzionamento con lunghi tempi di ritenzione in digestori, Effetti sulla qualità del digestato digestato di scarsa qualità e quindi richiedono un ulteriore step di depurazione del digestato (anaerobico o altro); (fermentazioni con specie microbiche Methanosarcina sp) Digestato caratterizzato da un relativamente alto carico organico e da odori connessi all elevato contenuto di acidi grassi volatili, Digestato con elevato contenuto di azoto sotto forma organica

35 Importanzadel monitoraggio Per aumentare l efficienza di un impianto AD e necessario controllare frequentemente alcuni parametri Parametri generali di controllo Parametri chimico-fisici di controllo dei substrati e digestati Parametri del processo di DA (biogas prodotto, HRT, OLR) Parametri di processo che tengono sotto controllo funzionamento motore e produzione energia elettrica delle grandezze elettriche e del monitoraggio ed azionamento dei dispositivi elettromeccanici presenti in un impianto alimentato a biogas.

36 Regime di controllo substrato fermenta to digestato Scelta dei parametri e la frequenza di monitoraggio scelti in funzione della matrice / fase dell ìmpianto AD Fase di funzionamento dell'impianto: Start-up, Stato di funzionamento normale (che comprende 'stato quasi o quasi costante' e le condizioni di funzionamento più transitorie) Transienti. Parametri: ST, SV, COD (mgo2/l), ph, Alcalinità, FOS/TAC

37 Corretto dimensionamento e gestione dell impianto Valutare la quantità di biomasse disponibili in azienda Determinare il potenziale metanigeno delle biomasse utilizzate

38 Produzione di biogas negli allevamenti l'utilizzo di importanti quantità di effluenti zootecnici (equiparabili al digestato bovino) permette di inoculare giornalmente l'impianto di biogas con tutta la flora batterica necessaria al corretto equilibrio di processo; l'effluente bovino contiene tutti gli elementi nutritivi (macromolecole e micronutrienti) indispensabili per un corretto sviluppo del processo produttivo; gli effluenti zootecnici sono disponibili regolarmente per tutto l'anno, seppur con caratteristiche chimiche e quantitative che possono variare nelle diverse stagioni;

39 Substrati avviabili alla digestione anaerobica contenuto sostanza secca liquame suino 1% - 6% liquame bovino 8% - 15% letame bovino 18% - 35% deiezioni avicole 18% - 20% residui colturali Colture dedicate (non alimentari ad uso energetico) Scarti organici e acque reflue dell agro industria

40 Caratteristiche delle matrici utilizzabili in processo di DA e relativa capacità metanigena

41 Quantificazione della sostanza secca la correlazione fra la quantità di latte prodotto per capo in produzione (dato facilmente disponibile in azienda) e la relativa quantità di solidi totali escreti. Si deve considerare la paglia aggiunta come lettime Per le categorie animali diverse dai capi in lattazione viene riportato un dato medio di escrezione di solidi totali.

42 Correlazione fra la quantità di latte prodotto per capo in produzione e la relativa quantità di solidi totali escreti

43 Potenziale produttivo in solidi totali

44 Potenziale produttivo in biogas Q biogas =ST x%sv x E x R dove: ST = quantità giornaliera/annua di solidi totali escreti; % SV = percentuale di solidi volatili nei solidi totali (in Tabella 4 i valori medi indicativi); E = efficienza di rimozione e/o perdita di potenziale produttivo in stalla (può andare da 0%, nel caso di sistemi di rimozione a raschiatore due volte a giorno, al 40-50% per sistemi con fossa di stoccaggio prolungato); R = resa di conversione in biogas (in Tabella 4 i valori medi indicativi). Sostanza secca disponibile 1236 kg /giorno % SV del liquame 73% Rea energetica 45% Q biogas = 406 Nm 3 tsv/ giorno

45 Potenza installata (CH4*9.8*0.35)/24 ((406 Nm3 tsv * 55%) *9.8*0.35))/24 = 32 kw Con 1 m 3 di biogas è possibile produrre 1,8-2 kwh di energia elettrica e 2-3 kwh di energia termica.

46 Dimensionamento del volume del digestore Per quanto concerne, invece, il dimensionamento del volume del digestore occorre calcolare la quantità di effluente prodotto tenendo conto dei solidi totali escreti calcolati con la metodica vista precedentemente e delle analisi chimiche fatte sugli effluenti dei diversi ricoveri. Se, per esempio, tutti i solidi totali (1236kg/giorno) escreti dell'esempio precedente fossero disponibili sotto forma di liquame e l'analisi chimica di questo portasse ad una concentrazione di 90 g/kg di solidi totali, le volumetrie prodotte sarebbero pari a: Q liq = ST / [ST] =13,73 t / giorno dove: Qliq = quantità di liquame prodotto (t/giorno o anno) ST = quantità di solidi totali prodotti (kg/giorno o anno) [ST] = concentrazione di solidi totali nel liquame (g/kg) Vdigestore = HRT*Qliq/g

47 ABP con metodo statico L'analisi del BMP con metodo statico viene condotta in laboratorio cercando di simulare in un ambiente controllato quanto avviene in un digestore anaerobico. La biomassa da valutare viene dapprima analizzata e poi miscelata ad un inoculo affamato, Il rapporto tra ST dell inoculo e della matrice è pari a 2: 1 La miscela viene riposta in un piccolo digestore, tipicamente una bottiglia da ml e posizionata in un ambiente Termostatato ⁰C test di controllo (solo inoculo) Il processo si innesca rapidamente. curva di produzione cumulativa

48 Armadio termostatato contenente i reattori e la relativa strumentazione per gli ABP test Perchè

49 Determinazione della qualità del biogas prodotto La composizione del biogas dipende dalla composizione chimica delle sostanze contenute nel substrato e dai parametri fisico-chimici della prova: il contenuto di metano (CH4) varia solitamente nell'intervallo compreso fra il 50 e l'80% in volume.

50 curva di produzione cumulativa Pastone di mais Ncm3/g SV ,7

51 Individuazione del sistema di gestione dei reflui che ottimizza il loro contenuto energetico LIFE + 09/ENV/IT/ GAS OFF Integrated strategies for GHG mitigation in dairy farms

52 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Scopo Individuare il miglior sistema di gestione degli effluenti che ottimizza il loro potenziale energetico. Campionamenti e prove condotte Al fine di individuare il potenziale di biogas sviluppabile dai differenti campioni di liquame si ricorre all ABP test (Anaerobic Biomethane Potential). I campioni vengono prelevati con frequenza stagionale da stalle caratterizzate da differenti soluzioni di rimozione del liquame. LIFE + 09/ENV/IT/ GAS OFF Integrated strategies for GHG mitigation in dairy farms

53 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Azienda Effluente Sistema di rimozione Pavimentazione Tipologia di aziende monitorate Azienda 1 GALGAGNANO (LO) Liquame (Vacche in lattazione) Gravità Fessurato Liquame (Manze) Gravità Fessurato Azienda 2 S. BONICO (PC) Lettiera (Manze) Manualmente (bimestrale) Cemento Pieno Azienda 3 CASTIRA VIDARDO (LO) Liquame tal quale Separato Solido Separato liquido (Vacche in Lattazione) Flushing Cemento Pieno Azienda 4 GARIGA DI PODENZANO (PC) Liquame (Vacche in lattazione) Raschiatore meccanico Materassino in gomma

54 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Materiali e Metodi ABP test (Anaerobic Biomethane Potential) viene condotto in batch da 1,5 L in armadio termostatato a 40±2 ºC per circa 40 giorni. L inoculo utilizzato è costituito da digestato proveniente dal reattore dell Azienda Tadini. Esso viene filtrato e lasciato a 40 ºC per 24h prima di essere impiegato. I batch vengono riempiti con la matrice da analizzare e l inoculo nel rapporto di 1:2 in funzione dei solidi totali. La quantificazione del biogas viene eseguita con metodo volumetrico. Ogni batch è collegato ad un misuratore contenente una soluzione di acqua saturata con CaCO 3 per evitare che si solubilizzi la CO 2.

55 Armadio termostatato contenente i reattori e la relativa strumentazione per gli ABP test Stimare il biogas prodotto da reflui differenti

56 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti ABP test E stato eseguito in tre repliche per ciascun campione di refluo al fine di ottenere un dato medio della produzione di biogas. Il grafico mostra i Nm 3 /t SV prodotti da un campione di refluo bovino, proveniente da un allevamento con pavimentazione in cemento coperto con materassino.

57 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Biogas prodotto dai diversi reflui, espresso in Nm 3 /tsv (media e deviazione standard). Refluo Estate Autunno Inverno Primavera Fessurato manze Fessurato vacche Lettiera manze Liquame tal quale (flushing) Separato solido (flushing) Separato liquido (flushing) Liquame vacche (raschiatore)

58 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Risultati degli ABP tests di alcuni campioni rappresentativi (Nm 3 /tvs).

59 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Qualità biogas La qualità del biogas è stata misurata con dispositivo portatile LFG20 (ADC Gas Analysis Ltd, UK). % CO 2 ; % CH 4. biogas quality for the different effluents SluH Manze Fessurato SluC Vacche Fessurato ManH Manze Lettiera Slu Liq TQ Flushing SluSF Sep solido Flushing SluLF Sep liquido Flushing SluC Vacche Raschiatore

60 Stimare il biogas prodotto da reflui differenti Conclusioni Le rese maggiori in termini di biogas si ottengono in primavera e autunno, mentre la minore produttività dei reflui estivi può essere dovuta alle maggiori perdite di CH 4 in fase di raccolta, in seguito alle elevate temperature raggiunte. La stagionalità non sembra influenzare in modo significativo la produzione di biogas ottenuta dalla lettiera. La ridotta fermentescibilità della lignina presente nella lettiera potrebbe essere la causa della minore resa di biogas che si osserva. Le rese maggiori si ottengono dal refluo allontanato con il raschiatore o con il flushing. Ciò indica che la frequenza di rimozione del refluo consente di preservare il contenuto enegetico del refluo. Nel sistema gravimetrico si hanno le maggiori perdite di biogas, dal momento che il refluo permane al di sotto della fossa per un tempo maggiore.

61 Improving the efficiency of a full-scale biogas plant LIFE + 09/ENV/IT/ GAS OFF Integrated strategies for GHG mitigation in dairy farms

62 Optimization of the biogas plant Lo studio è condotto per ii digestore anaerobico situato presso l Azienda sperimentale V.Tadini (115 capi). Aims Valutare l effetto che diverse modalità di alimentazione del digestore e diverse modalità di gestione del digestore, possano determinare sulla quantità e la qualità del biogas prodotto; Identificare mediante un analisi dei costi/benefici quale soluzione risulti essere più conveniente.

63 Optimization of the biogas plant Piano sperimentale L intera attività di ricerca è suddivisa in fasi distinte della durata di 60 giorni (HRT della biomassa all interno del digestore), ciascuna caratterizzata da una diversa modalità di alimentazione del digestore (fornendo biomassa e letame separatamente o in mix), e di trattamento durante la digestione. Fase Modalità di alimentazione Matrice Periodo (1) controllo Fossa liquami Liquami 1-30 Marzo 2011 (2) Fossa liquami (3) Fossa liquami (4) (5) Fossa liquami Dry stone cassone dosatore Fossa liquami Dry stone cassone dosatore High temperature ⁰C Liquami Silo mais Liquami Semola di mais Liquami Silo mais(20% biomassa) Loiessa (80% biomassa) Liquami Silo mais(80% biomassa) Loiessa (20% biomassa) 1-30 April e Gennaio Marzo Maggio -14 Giugno2013

64 Optimization of the biogas plant Campionamenti e parametri monitorati Per lo studio sono stati monitorati alcuni parametri produttivi del digestore: TS and VS of ingestato and digestato ph di ingestato and digesteto FOS/TAC 3 volte a settimana % CO 2 e CH 4 in gas 1 volta a settimana

65 Optimization of the biogas plant Indici di Produttività Per valutare la produttività delle due modalità di alimentazione e delle diverse matrici abbiamo usato una lista di indici che ci permettono di normalizzare la produzione di biogas e la resa di metano. Gli indici selezionati per la valutazione del digestore anaerobico sono: Nm 3 di biogas/t SV Nm 3 di biogas/t biomassa Nm 3 di biometano /t SV Nm 3 di biometano /t di biomassa kwh/t SV kwh/t di biomassa Kg di biomassa/kwh EE prodotta Indici economici Per valutare il rapporto costi-benefici sono stati utilizzati i seguenti indici: Costi di produzione /Kg di biomassa Costo dell Energia Elettrica Producibile (CEP) /kwh EE costo unitario di energia elettrica per produrre 1kWh di energia elettrica

66 Optimization of the biogas plant Solidi totali e volatili dell ingestato utilizzati per ciascuna fase Fasi Matrice ST media SV media Contenuto di ST Contenuto di SV t (% tal quale) (%ST) t/mese t/mese (1) Liquami 748,00 6,48 80,43 48,49 39,00 (2) 798,00 7,17 83,25 57,23 47,65 Liquami 770,25 6,51 81,68 50,15 40,96 Silo mais 27,75 25,53 94,35 7,09 6,69 (3) 910,79 7,86 83,68 71,54 59,87 Liquami 879,79 6,55 80,46 57,59 46,34 Semola di mais 31,00 45,00 97,00 13,95 13,53 (4) Dry stone system 870,89 71,79 59,82 Liquami 780,30 6,58 84,08 51,35 43,18 Silo mais 21,44 25,53 94,35 5,47 5,16 Loiessa 71,31 20,98 76,71 14,96 11,48 Mix: Silo mais, Loiessa 92,75 16,64 (5) temperature ⁰C 891,97 75,45 65,31 Liquami 797,60 6,50 83,88 51,84 43,49 Silo mais 82,10 25,63 94,38 21,04 19,86 Loiessa 12,27 20,92 76,61 2,57 1,97 Mix: Silo mais, Loiessa 94,37 21,83

67 Optimization of the biogas plant Quantità di biogas, metano, electricità prodotta e venduta dall impianto. Fasi Matrici Biogas prodotto Nm 3 /mese Biometano prodotto Nm 3 /mese Energia totale prodotta kwh/mese Energia ceduta kwh/mese (1) Controllo Liquami 13077, , , ,6 (2) (3) (4) (5) Liquami Silo mais Liquami Semola di mais Liquami Silo mais Loiessa Liquami Silo mais Loiessa 17389, , , , , , , , , , , , , , , ,8

68 Optimization of the biogas plant Produttività e Rese Fase Resa in biogas Resa biometano Resa energia elettrica kg tal quale/kwh (1) Liquami Nm 3 /t VS Nm 3 /t biomass Nm 3 /tvs Nm 3 /t biomass kwh/tvs kwh/t biomass Kg/kWh EE (2) 364,98 21,79 187,23 11,25 642,21 38,58 25,92 Liquami 335,30 17,83 172,01 9,20 590,00 31,57 31,67 Silo mais 546,77 131,72 280,49 67,99 962,09 233,21 4,29 (3) Liquami 335,30 17,66 177,38 9,12 608,40 31,27 31,98 Semola di mais 610,37 266,43 322,89 137, ,50 471,73 2,12 (4) 358,93 24,66 185,21 12,73 635,27 43,65 Liquami 335,30 18,40 173,02 9,50 593,45 32,57 30,70 Mix silo mais, loiessa 427,67 76,74 220,68 39,61 756,93 135,88 7,36 (5) 355,18 26,01 184,70 13,43 633,51 46,05 Liquami 335,30 18,28 174,36 9,44 598,05 32,37 30,89 Mix silo mais, loiessa 394,80 91,31 205,29 47,13 704,16 161,67 6,19

69 Optimization of the biogas plant Costi Fase Liquame/ mese Silomais/ mese Loiessa/ mese Semoladi mais/ mese Autoconsumo pompa ultra 1200 / mese Autoconsumo dry stone/mese Manodopera/ mese Totale costi t 0 /t t 55 /t m 3 /t 20 /t m 3 /t 220 /t kw h 0,119 /m kw h 0,28 /kw h ore 18,8 /h (1) 748,00 229,4 27, , , ,8 (2) 798,00 27, , , , ,7 (3) 910, , , , ,0 (4) 870,00 21,8 1201,2 71,3 1426,2 229,4 27, , ,92 22, ,6 (5) 891,97 82,1 4515,7 12,3 245,4 229,4 27, , ,47 22, ,8 Fase Modalitàdi alimentazione Costo dell Energia Elettrica Producibile Biomasse kg biomassa/kwh Costo di produzioneper unità di biomassa CEP Kg/kWh EE /KG cent /kwh EE (1) Fossa reflui Liquami 32,30 0,002 6,90 (2) Fossa reflui Silo mais 4,29 0,028 11,92 (3) Fossa reflui Semola di mais 2,12 0,228 48,43 (4) Dry stone system Mix silo mais loiessa 7,36 0,030 22,27 (5) Dry stone system Mix silo mais loiessa 6,19 0,053 32,53

70 Optimization of the biogas plant Conclusioni L utilizzo della semola di mais è improponibile dato l elevato CEP Costo dell Energia Elettrica Producibile (dovuto essenzialmente al costo della biomassa) L utilizzo del solo refluo è la soluzione più conveniente, ma ci permetterebbe di impegnare il cogeneratore per non più del 30%. Il trattamento con temperature C non è consigliabile per i possibili rischi di overloading Conclusioni generali Alimentazione e modalità di somministrazione condizionano pesantemente la produttività. Solo una attenta analisi delle caratteristiche delle biomasse impiegate può indicare la scelta costruttiva da privilegiare. Costi «alimentari» del kwh sono fortemente influenzati sia dalla scelta costruttiva che dalle specifiche caratteristiche delle biomasse impiegate.

71

Progetto Life+09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS

Progetto Life+09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Progetto Life+09/ENV/IT/000214 GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Damiano Coppolecchia Università degli studi di Milano Dipartimento VESPA Stalle per bovini da latte ed emissioni

Dettagli

Progetto Life+ 09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS

Progetto Life+ 09/ENV/IT/ GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Progetto Life+ 09/ENV/IT/000214 GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Università degli studi di Milano Dipartimento VESPA Il monitoraggioper l ottimizzazione dell impianto di

Dettagli

Emissioni di gas e odori e produzione di biogas da letame suino

Emissioni di gas e odori e produzione di biogas da letame suino Convegno Opportunità economica per una suinicoltura innovativa e sostenibile Tecnopolo di Reggio Emilia (RE), 25 novembre 2015 Laura Valli, Centro Ricerche Produzioni Animali CRPA, Reggio Emilia Centro

Dettagli

Biogas: i parametri tecnico economici per lo studio di fattibilità

Biogas: i parametri tecnico economici per lo studio di fattibilità CORSO SULLE FILIERE AGRI-ENERGETICHE FILIERA BIOGAS C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia Biogas: i parametri tecnico economici per lo studio di fattibilità Claudio Fabbri Centro Ricerche Produzioni Animali

Dettagli

LO STUDIO DI FATTIBILITA' PER IMPIANTI BIOGAS NEL SETTORE AGRO-ZOOTECNICO. Claudio Fabbri

LO STUDIO DI FATTIBILITA' PER IMPIANTI BIOGAS NEL SETTORE AGRO-ZOOTECNICO. Claudio Fabbri Impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas a fini energetici. Applicazione nel settore agricolo e agro-industriale. LO STUDIO DI FATTIBILITA' PER IMPIANTI BIOGAS NEL SETTORE AGRO-ZOOTECNICO

Dettagli

Opportunità di sviluppo per i piccoli impianti di biogas. Claudio Fabbri. BIOGAS E BIOMETANO: una filiera bioenergetica sostenibile

Opportunità di sviluppo per i piccoli impianti di biogas. Claudio Fabbri. BIOGAS E BIOMETANO: una filiera bioenergetica sostenibile per i piccoli impianti BIOGAS E BIOMETANO: una filiera bioenergetica sostenibile Claudio Fabbri Centro Ricerche Produzioni Animali CRPA Giovedì 14 Marzo 2013 - Ore 9,30 Sala Convegni Azienda Sperimentale

Dettagli

LE BIOMASSE UTILI ALLA PRODUZIONE DI BIOMETANO

LE BIOMASSE UTILI ALLA PRODUZIONE DI BIOMETANO LE BIOMASSE UTILI ALLA PRODUZIONE DI BIOMETANO Giovanni Fecondo, Paola Tano, Sabina Bucciarelli, Donato Civitella, Elvio Di Paolo Co.T.Ir (Consorzio Tecniche Irrigue) Pescara 26 Giugno 2012 BIOMETANO Il

Dettagli

COMUNE DI MONTECHIARUGOLO PROVINCIA DI PARMA. Impianto di codigestione anaerobica di biomasse di origine agricola

COMUNE DI MONTECHIARUGOLO PROVINCIA DI PARMA. Impianto di codigestione anaerobica di biomasse di origine agricola COMUNE DI MONTECHIARUGOLO PROVINCIA DI PARMA Impianto di codigestione anaerobica di biomasse di origine agricola ALLEGATO 2 Scenario 1 Variante 2 L'ANALISI DI QUESTA VARIANTE PREVEDE LA VENDITA DELL'ENERGIA

Dettagli

Tecniche di verifica di efficienza dei trattamenti su biomasse e digestato

Tecniche di verifica di efficienza dei trattamenti su biomasse e digestato L ottimizzazione degli impianti biogas: tecnologie per massimizzare sostenibilità economica e ambientale degli impianti Tecniche di verifica di efficienza dei trattamenti su biomasse e digestato Claudio

Dettagli

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Allevamento suinicolo sostenibile Seminario tecnico LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Laura Valli, Stefano Pignedoli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda

Dettagli

Strippaggio a caldo di effluenti e digestato

Strippaggio a caldo di effluenti e digestato Tavolo tecnico biogas: trattamenti digestato Sala Auditorium del Comune di Medicina (BO) 10 giugno 2010 Strippaggio a caldo di effluenti e digestato Claudio Fabbri, Giuseppe Moscatelli Lo strippaggio:

Dettagli

LA PRODUZIONE DI BIOGAS DAGLI SCARTI DELLA GDO: PRIME VALUTAZIONI RIFERITE ALLA REALTÀ PIEMONTESE. P. Balsari D. Cuk

LA PRODUZIONE DI BIOGAS DAGLI SCARTI DELLA GDO: PRIME VALUTAZIONI RIFERITE ALLA REALTÀ PIEMONTESE. P. Balsari D. Cuk LA PRODUZIONE DI BIOGAS DAGLI SCARTI DELLA GDO: PRIME VALUTAZIONI RIFERITE ALLA REALTÀ PIEMONTESE P. Balsari D. Cuk paolo.balsari@unito.it LA POLITICA AMBIENTALE ED ENERGETICA DELL UNIONE EUROPEA Direttiva

Dettagli

Il Biogas: nuovi approcci tecnicoscientifici. per lo studio delle biomasse e del processo biologico.

Il Biogas: nuovi approcci tecnicoscientifici. per lo studio delle biomasse e del processo biologico. IL BIOGAS, LE MATRICI ORGANICHE E LA GESTIONE DEL DIGESTATO Parco Tecnologico Padano Venerdì 15 Gennaio, 2010 Il Biogas: nuovi approcci tecnicoscientifici per lo studio delle biomasse e del processo biologico.

Dettagli

PARTE PRIMA. Elementi e caratteristiche dei piccoli impianti

PARTE PRIMA. Elementi e caratteristiche dei piccoli impianti Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie Marco Arruzza Alessandro Ragazzoni Convenienza economica e fattibilità tecnica di piccoli impianti: alcuni casi di studio PARTE PRIMA Elementi e caratteristiche

Dettagli

APA Milano Lodi. Gariga / 16 ottobre Stefano Zuliani Direttore APA MI Lo

APA Milano Lodi. Gariga / 16 ottobre Stefano Zuliani Direttore APA MI Lo APA Milano Lodi Monitoraggio delle aziende zootecniche, supporto operativo e azioni dimostrative nelle aziende pilota Gariga / 16 ottobre 2013 Stefano Zuliani Direttore APA MI Lo Descrizione dell azione

Dettagli

ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA: IL BIOGAS

ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA: IL BIOGAS IREF Istituto Regionale Lombardo di Formazione per l Amministrazione Pubblica ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA: IL BIOGAS Martedì 23 Gennaio 2007 LE TECNOLOGIE ED I COSTI Pierluigi Navarotto - Università

Dettagli

Biogas in Italia: situazione e prospettive per il Biometano

Biogas in Italia: situazione e prospettive per il Biometano BIOMETANO per il trasporto Prospettive ed esperienze Biogas in Italia: situazione e prospettive per il Biometano C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia Sergio Piccinini Centro Ricerche Produzioni Animali Settore

Dettagli

Emissioni di odori dagli allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli CRPA spa Reggio Emilia

Emissioni di odori dagli allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli CRPA spa Reggio Emilia Convegno la normativa, gli impatti e le soluzioni tecniche per il monitoraggio Ecomondo, Rimini 7 novembre 2013 allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli

Dettagli

Biogas da effluenti: parametri progettuali e gestionali

Biogas da effluenti: parametri progettuali e gestionali Biogas da effluenti: parametri progettuali e gestionali Reggio Emilia 15 Dicembre 2011 Claudio Fabbri, Sergio Piccinini Centro Ricerche Produzioni Animali Digestione anaerobica: tecnologia di conversione

Dettagli

Il settore zootecnico e le emissioni da ricoveri

Il settore zootecnico e le emissioni da ricoveri WORKSHOP Ammoniaca in agricoltura: è possibile ridurre le emissioni? Fieragricola Verona 3 Febbraio 2016 Sala Salieri emissioni da Laura Valli Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia Centro Ricerche

Dettagli

Biogas da effluenti zootecnici e riduzione dell'azoto

Biogas da effluenti zootecnici e riduzione dell'azoto Corso di formazione «La gestione dell'azoto nell'azienda agro-zootecnica» Parma 10 aprile 2013 C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia Biogas da effluenti zootecnici e riduzione dell'azoto Claudio Fabbri Centro

Dettagli

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016 Autorizzazione Integrata Ambientale - - Pescara, 24 novembre 2016 CODICE IPPC 6.6 ALLEVAMENTI PERCHE GLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI? Secondo la Direttiva europea IED relativa alle emissioni industriali "Lo

Dettagli

Giornata dimostrativa La fertirrigazione con il digestato Azienda Sperimentale Tadini, Gariga di Podenzano (PC), 27 luglio 2010

Giornata dimostrativa La fertirrigazione con il digestato Azienda Sperimentale Tadini, Gariga di Podenzano (PC), 27 luglio 2010 Giornata dimostrativa La fertirrigazione con il digestato Azienda Sperimentale Tadini, Gariga di Podenzano (PC), 27 luglio 2010 IL DIGESTATO Caratteristiche e norme per l'uso agronomico Lorella Rossi Centro

Dettagli

Biogas e sostenibilità: situazione e prospettive

Biogas e sostenibilità: situazione e prospettive Impossibile visualizzare l'immagine. Biogas e sostenibilità: situazione e prospettive CONVEGNO Impianti a biogas da effluenti zootecnici e colture dedicate San Pietro in Casale 8 Febbraio 2013 Sergio Piccinini

Dettagli

IL PROCESSO DI DIGESTIONE ANAEROBICA ALLO STATO SOLIDO IBRIDA DASSI. Francesco Di Maria. Dipartimento di Ingegneria Industriale Università di Perugia

IL PROCESSO DI DIGESTIONE ANAEROBICA ALLO STATO SOLIDO IBRIDA DASSI. Francesco Di Maria. Dipartimento di Ingegneria Industriale Università di Perugia Francesco Di Maria Dipartimento di Ingegneria Industriale Università di Perugia Progetto (PSR Umbria 2007-2013 Asse 1 Mis. 1.2.4): Gestione integrata dei reflui agricoli ed agro-industriali. Realizzazione

Dettagli

Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini

Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini 14 novembre 2014

Dettagli

1000+ Il Biogas.

1000+ Il Biogas. Il Biogas www.biogas.it Cosa sono le biomasse? Per biomasse si intende un insieme di materiali d'origine vegetale, scarti da attività agricole, allevamento o industria del legno riutilizzati in apposite

Dettagli

BIOdry: Analisi e valutazione di dati tratti dall impianto di essiccazione Andretta

BIOdry: Analisi e valutazione di dati tratti dall impianto di essiccazione Andretta Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali Info Biogas Montichiari 28/01/2011 BIOdry: Analisi e valutazione di dati tratti dall impianto di essiccazione Andretta proff.

Dettagli

BIOMASSE AVVIABILI ALLA PRODUZIONE DI BIOGAS. RESE ENERGETICHE ELEVATE E CERTE COSTO di PRODUZIONE o di APPROVVIGION.

BIOMASSE AVVIABILI ALLA PRODUZIONE DI BIOGAS. RESE ENERGETICHE ELEVATE E CERTE COSTO di PRODUZIONE o di APPROVVIGION. WORKSHOP IL BIOGAS: SITUAZIONE E PROSPETTIVE IN ITALIA Le biomasse avviabili a digestione anaerobica: aspetti tecnici e normativi Lorella Rossi Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia Lodi 21

Dettagli

LA DIGESTIONE ANAEROBICA NEL TRATTAMENTO DELLA FORSU

LA DIGESTIONE ANAEROBICA NEL TRATTAMENTO DELLA FORSU LA DIGESTIONE ANAEROBICA NEL TRATTAMENTO DELLA FORSU Ing. Vita Tedesco Area tecnica ATO-R Torino, 27 aprile 2010 COS E LA DIGESTIONE ANAEROBICA È un processo biologico attraverso il quale in assenza di

Dettagli

Applicazioni del biochar in zootecnia

Applicazioni del biochar in zootecnia Fiera di Sant Alessandro Bergamo, 5 Settembre 2014 Workshop on Biochar Applicazioni del biochar in zootecnia Dr. Costanza Zavalloni Programma 1. Il biochar in agricoltura ( ma non solo) 2. Caratteristiche

Dettagli

Biomassa, come si calcola il suo valore economico

Biomassa, come si calcola il suo valore economico RISULTATI OTTENUTI DALLA SEZIONE AMBIENTE ED ENERGIA DEL CRPA LAB Biomassa, come si calcola il suo valore economico di C. Fabbri, M. Soldano, G. Moscatelli, S. Piccinini La digestione anaerobica è una

Dettagli

EAL Compost - Impianto di produzione di energia elettrica da Forsu da 1MW

EAL Compost - Impianto di produzione di energia elettrica da Forsu da 1MW La «filiera» Waste to Bio-CH 4 La filiera BIOMET-EVALED per FORSU e il trattamento del digestato 1 EAL Compost - Impianto di produzione di energia elettrica da Forsu da 1MW Schema a blocchi di un impianto

Dettagli

Qualità delle biomasse di sorgo e triticale e rese in biogas

Qualità delle biomasse di sorgo e triticale e rese in biogas Incontro tecnico Sorgo e triticale da biomassa Qualità e rese energetiche Mercoledì 18 marzo 2015 Tecnopolo di Reggio Emilia Piazzale Europa, 1 Reggio Emilia di sorgo e triticale e rese in biogas Claudio

Dettagli

Il ruolo del settore agricolo e agroalimentare italiano nella produzione del biogas-biometano

Il ruolo del settore agricolo e agroalimentare italiano nella produzione del biogas-biometano Il ruolo del settore agricolo e agroalimentare italiano nella produzione del biogas-biometano Sergio Piccinini Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia SEBE : Sustainable and Innovative European

Dettagli

Claudio Fabbri Centro Ricerche Produzioni Animali - CRPA SpA

Claudio Fabbri Centro Ricerche Produzioni Animali - CRPA SpA Milano 21 giugno 2012 Sezione AMBIENTE ed ENERGIA il CRPA per le imprese Claudio Fabbri Centro Ricerche Produzioni Animali - CRPA SpA CCRPA Lab in sintesi Un ramo aziendale di CRPA dedicato alle imprese

Dettagli

Valutazione delle rese energetiche dei sottoprodotti: utilizzo di analisi e BMP Claudio Fabbri

Valutazione delle rese energetiche dei sottoprodotti: utilizzo di analisi e BMP Claudio Fabbri WORKSHOP SINERGIE Esperienze Condivise Mercoledì 16 marzo 2016 Valutazione delle rese energetiche dei sottoprodotti: utilizzo di analisi e BMP Claudio Fabbri Potenziale metanigeno effettivo Il potenziale

Dettagli

LA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

LA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO LA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO COME COLTURA DEDICATA PER IL BIOGAS M. Caliceti G. Ciuffreda L. Rossi G. Bellettato Attualità della ricerca nel settore delle energie rinnovabili Ancona 17 dicembre 2010 Chi

Dettagli

LA DIGESTIONE ANAEROBICA A SUPPORTO DI UNA GESTIONE MIGLIORE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI

LA DIGESTIONE ANAEROBICA A SUPPORTO DI UNA GESTIONE MIGLIORE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI LA DIGESTIONE ANAEROBICA A SUPPORTO DI UNA GESTIONE MIGLIORE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI Silvia Silvestri Fondazione Edmund Mach Unità Biomasse ed energie rinnovabili 1 STUDIO DI MASSIMA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

Biogas/Biometano in Italia: situazione e prospettive

Biogas/Biometano in Italia: situazione e prospettive WORKSHOP IL BIOGAS: SITUAZIONE E PROSPETTIVE IN ITALIA Biogas/Biometano in Italia: situazione e prospettive Sergio Piccinini Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia Lodi 21 giugno 2011 Centro

Dettagli

MANNIENERGY ENERGIA DALLA NATURA CATALOGO

MANNIENERGY ENERGIA DALLA NATURA CATALOGO MANNIENERGY ENERGIA DALLA NATURA CATALOGO LA TUA AZIENDA AGRICOLA CUSTODISCE UNA GROSSA RISORSA: UN TESORO DI ENERGIA PULITA PRODOTTA DIRETTAMENTE DAI REFLUI ANIMALI E BIOMASSE VEGETALI. INDICE INTRODUZIONE

Dettagli

di energia e/o di materia

di energia e/o di materia XI Conferenza Nazionale sul Compostaggio: produzione di compost e biogas da biomasse ECOMONDO 2009 - Rimini, 28 ottobre 2009 Caratteristiche di sottoprodotti e scarti dell industria agroalimentare avviabili

Dettagli

Il biogas negli allevamenti zootecnici

Il biogas negli allevamenti zootecnici Il biogas negli allevamenti zootecnici SEMINARIO Sostenibilità economica ed ambientale del biogas negli allevamenti Nicola Labartino CRPA SpA Martedì 10 giugno 2014 Agriturismo del Papa Pozza di Maranello

Dettagli

LA GEOTERMIA NELLA MARCA. Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico

LA GEOTERMIA NELLA MARCA. Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico LA GEOTERMIA NELLA MARCA Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico dott. agr. Giacomo Gazzin STUDIO AGRIPLAN - PADOVA Preganziol, 10 giugno 2011 PROTOCOLLO DI KYOTO -Riduzione

Dettagli

BREF: Migliori tecniche disponibili in allevamento

BREF: Migliori tecniche disponibili in allevamento BREF: Migliori tecniche disponibili in allevamento ALESSANDRA PANTALEO ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali Modellistica qualità dell'aria e inventari inemar@arpalombardia.it Direttiva europea

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI

Dettagli

VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEL BIOGAS

VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEL BIOGAS VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEL BIOGAS INDIRIZZI TECNICI Dott.ssa Carla Cimoroni Pescara, 7 ottobre 2013 La digestione anaerobica Processo biologico di trasformazione della materia organica ad opera di microrganismi

Dettagli

convegno nazionale POLYGEN: COGENERAZIONE DIFFUSA E TRIGENERAZIONE paesaggi e territori progettare, costruire, ristrutturare:dallo scavo all edificio

convegno nazionale POLYGEN: COGENERAZIONE DIFFUSA E TRIGENERAZIONE paesaggi e territori progettare, costruire, ristrutturare:dallo scavo all edificio convegno nazionale POLYGEN: COGENERAZIONE DIFFUSA E TRIGENERAZIONE paesaggi e territori progettare, costruire, ristrutturare:dallo scavo all edificio ad energia quasi zero La diffusione, la promozione

Dettagli

ACCETTABILITA SOCIALE DEGLI IMPIANTI A BIOGAS UNA CORRETTA COMUNICAZIONE E UN PIANO DI CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

ACCETTABILITA SOCIALE DEGLI IMPIANTI A BIOGAS UNA CORRETTA COMUNICAZIONE E UN PIANO DI CERTIFICAZIONE VOLONTARIA ACCETTABILITA SOCIALE DEGLI IMPIANTI A BIOGAS UNA CORRETTA COMUNICAZIONE E UN PIANO DI CERTIFICAZIONE VOLONTARIA Marino Berton presidente Aiel 8 INFO BIOGAS LA SVOLTA ENERGETICA Montichiari (BS) Giovedì

Dettagli

Azienda Agraria SPERIMENTALE STUARD

Azienda Agraria SPERIMENTALE STUARD Progetto Life+09/ENV/IT/000214 GAS-OFF INTEGRATED STRATEGIES FOR GHG MITIGATION IN DAIRY FARMS Azienda Agraria SPERIMENTALE STUARD Azione 2.2. Bilancio energetico e produttivo di rotazioni per produzione

Dettagli

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia Life Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia COSA impatto dell intero ciclo di produzione di biogas COME quantificazione della emissioni

Dettagli

Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare

Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare FIERAGRICOLA VERONA BIOENERGY EXPO 4 febbraio 2010 ENERGIA RINNOVABILE ED EMISSIONI: CERTIFICARE PER UN AMBIENTE MIGLIORE Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare Ing. Francesco Zepparelli

Dettagli

Caratterizzazione analitica e misura del potenziale metanigeno di sottoprodotti dell industria alimentare e scarti agricoli

Caratterizzazione analitica e misura del potenziale metanigeno di sottoprodotti dell industria alimentare e scarti agricoli CONVEGNO analitica e misura del potenziale metanigeno di dell industria alimentare e scarti agricoli S.Piccinini, M.Soldano, C.Fabbri, L.Rossi La ricerca e l innovazione nelle Centro Ricerche Produzioni

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (D.I.C.E.A.) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L

Dettagli

PREMESSA E SCOPO... 8 STATO DELL ARTE DEL PROCESSO E DELLE TECNOLOGIE DI DIGESTIONE ANAEROBICA DELLE BIOMASSE MICROBIOLOGIA DEL PROCESSO...

PREMESSA E SCOPO... 8 STATO DELL ARTE DEL PROCESSO E DELLE TECNOLOGIE DI DIGESTIONE ANAEROBICA DELLE BIOMASSE MICROBIOLOGIA DEL PROCESSO... PREMESSA E SCOPO... 8 PARTE I STATO DELL ARTE DEL PROCESSO E DELLE TECNOLOGIE DI DIGESTIONE ANAEROBICA DELLE BIOMASSE... 12 1 MICROBIOLOGIA DEL PROCESSO... 13 1.1 Struttura dei microrganismi.... 13 1.2

Dettagli

Produzione di Biofuel mediante digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto solido urbano

Produzione di Biofuel mediante digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto solido urbano Seminario «AVANTI GLI AVANZI: trasformare lo spreco in risorsa» Produzione di Biofuel mediante digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto solido urbano Gottardo Marco Dipartimento di Scienze

Dettagli

EFFLUENTI ZOOTECNICI: VOLUMI E AZOTO PRODOTTI PER CATEGORIA ANIMALE E TIPOLOGIA DI STABULAZIONE

EFFLUENTI ZOOTECNICI: VOLUMI E AZOTO PRODOTTI PER CATEGORIA ANIMALE E TIPOLOGIA DI STABULAZIONE ALLEGATI - Programma d Azione regionale per la protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole nelle zone vulnerabili ai sensi della Direttiva nitrati 91/676/CEE

Dettagli

VEICOLI A BIOMETANO, LA SFIDA DEL FUTURO

VEICOLI A BIOMETANO, LA SFIDA DEL FUTURO VEICOLI A BIOMETANO, LA SFIDA DEL FUTURO IL BIOMETANO : COS E Il termine Biometano si riferisce a un biogas che ha subito un processo di raffinazione per arrivare ad una concentrazione di metano del 95%

Dettagli

Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno

Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Mirko Bracchitta PIONEER HI-BRED ITALIA Key Energy - Rimini 7 Novembre 2013 Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Digestato: una risorsa rinnovabile

Dettagli

Biogas: parametri progettuali e gestionali. Medicina 23 Marzo 2011 Claudio Fabbri, Nicola Labartino Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia

Biogas: parametri progettuali e gestionali. Medicina 23 Marzo 2011 Claudio Fabbri, Nicola Labartino Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia Biogas: parametri progettuali e gestionali Medicina 23 Marzo 2011 Claudio Fabbri, Nicola Labartino Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia Digestione anaerobica: tecnologia di conversione energetica

Dettagli

LA VALORIZZAZIONE DEL SOLIDO SEPARATO DI LIQUAMI BOVINI NELLA DIGESTIONE ANAEROBICA

LA VALORIZZAZIONE DEL SOLIDO SEPARATO DI LIQUAMI BOVINI NELLA DIGESTIONE ANAEROBICA LA VALORIZZAZIONE DEL SOLIDO SEPARATO DI LIQUAMI BOVINI NELLA DIGESTIONE ANAEROBICA L ESPERIENZA DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA PO DI LOMBARDIA Flavio Sommariva Specialista SATA ARAL Settore Agronomia

Dettagli

Esperienze di ricerca, dall'edilizia zootecnica vengono risposte

Esperienze di ricerca, dall'edilizia zootecnica vengono risposte Esperienze di ricerca, dall'edilizia zootecnica vengono risposte BENESSERE ANIMALE Fin dove è sostenibile per la zootecnica emiliano-romagnola? Paolo Rossi Ufficio Edilizia del CRPA Regione Emilia-Romagna

Dettagli

Premesse. 1. Trattamenti degli effluenti di allevamento

Premesse. 1. Trattamenti degli effluenti di allevamento Trattamento degli effluenti di allevamento: Perdite di azoto volatile e contenuto residuo nelle frazioni palabile e non palabile dei materiali trattati Premesse Il presente documento tecnico ha lo scopo

Dettagli

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche Armando Olivieri Società Medico-Chirurgica Vicentina 22 ottobre 2016 le nostre scelte alimentari individuali possono influenzare l ambiente,

Dettagli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Mattia Fumagalli Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto

Dettagli

Biogas. 12 novembre2015 WORKSHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC 6.6) Silvia R.

Biogas. 12 novembre2015 WORKSHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC 6.6) Silvia R. Biogas 12 novembre2015 WORKSHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC 6.6) Silvia R. Motta - ERSAF Numero di impianti di digestione anaerobica in RL Gli impianti in

Dettagli

Integration of anaerobicaerobic digestion of organic wastes: GHG emission impacts at micro and macro scale

Integration of anaerobicaerobic digestion of organic wastes: GHG emission impacts at micro and macro scale XVII edizione della Conferenza nazionale sul compostaggio e digestione anaerobica Integration of anaerobicaerobic digestion of organic wastes: GHG emission impacts at micro and macro scale M. Marchi, A.

Dettagli

Il biogas: situazione e prospettive in Italia

Il biogas: situazione e prospettive in Italia Impossibile visualizzare l'immagine. Il biogas: situazione e prospettive in Italia INCONTRO Sala Riunioni dell Accademia in Archiginnasio Bologna 7 Maggio 2012 Sergio Piccinini Centro Ricerche Produzioni

Dettagli

Trattamenti del digestato finalizzati all utilizzo agronomico

Trattamenti del digestato finalizzati all utilizzo agronomico CORSO LA FILIERA BIOGAS IL DIGESTATO: caratteristiche, trattamenti e utilizzo agronomico Ferrara, 20 Maggio 2011 Trattamenti del digestato finalizzati all utilizzo agronomico Claudio Fabbri, Sergio Piccinini

Dettagli

Effetto della digestione anaerobica sull efficienza dell azoto dei reflui suini

Effetto della digestione anaerobica sull efficienza dell azoto dei reflui suini DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA Sostenibilità ambientale ed economica nella gestione degli effluenti negli allevamenti di suini Effetto della digestione

Dettagli

L impronta carbonica del latte e della carne bovina: uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna

L impronta carbonica del latte e della carne bovina: uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna CONVEGNO ambientale dei prodotti: stato dell arte e prospettive 6 Novembre 2015 Sala Tiglio 1 latte e della : uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna Laura Valli, Aldo Dal Prà, Teresa Pacchioli,

Dettagli

Caratteristiche del digestato per l'equiparazione ai concimi chimici

Caratteristiche del digestato per l'equiparazione ai concimi chimici Convegno DIGESTATO: DA SOTTOPRODOTTO A RISORSA E OPPORTUNITA digestato per Paolo Mantovi, Giuseppe Bonazzi Centro Ricerche Produzioni Animali Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A. Il digestato,

Dettagli

Fieragricoltura 5/2/16

Fieragricoltura 5/2/16 Non solo biogas: la digestione anaerobica e la produzione di bio-fertilizzanti. Il Centro per il recupero di elementi nutritivi di Vellezzo Bellini (Pv) gilberto.garuti@neorurale.net Fieragricoltura 5/2/16

Dettagli

dott.ing. Alessandro Caffarelli Vice President Intellienergia S.r.l.

dott.ing. Alessandro Caffarelli Vice President Intellienergia S.r.l. Impianti Biogas: d I F F E R E N Z I A L I di Redditività 2012 2015 Capital Budgeting Vice President Intellienergia S.r.l. Vers.1.0 30 aprile 2012 Goal Goal.1 Valutazione dei differenziali di Redditività

Dettagli

Biometano per uso agricolo, potenzialità e vincoli

Biometano per uso agricolo, potenzialità e vincoli Biometano per uso agricolo, potenzialità e vincoli Bologna, 6 febbraio 2017 Paolo Carnemolla Cambiamenti climatici Esiste un legame molto stretto tra agricoltura e cambiamenti climatici Se da un lato l

Dettagli

I progetti di ricerca «BiogasDOP» e «Biogas_Micotossine_Clostridi»: attività e approccio metodologico

I progetti di ricerca «BiogasDOP» e «Biogas_Micotossine_Clostridi»: attività e approccio metodologico Convegno finale I progetti di ricerca «BiogasDOP» e «Biogas_Micotossine_Clostridi»: attività e approccio metodologico Biogas, aspetti igienico-sanitari e prodotti DOP L. Rossi, S. Piccinini Centro Ricerche

Dettagli

Domande preparatorie esame di ecologia

Domande preparatorie esame di ecologia Domande preparatorie esame di ecologia 1. Qual è la composizione dell atmosfera? 2. Da dove si origina la CO 2 atmosferica? 3. Quali processi riducono e quali incrementano la CO 2 atmosferica? 4. Come

Dettagli

Digestione anaerobica di effluenti di allevamento e altri co-substrati: massimizzazione delle rese energetiche per il controllo dell'azoto

Digestione anaerobica di effluenti di allevamento e altri co-substrati: massimizzazione delle rese energetiche per il controllo dell'azoto Digestione anaerobica di effluenti di allevamento e altri co-substrati: massimizzazione delle rese energetiche per il controllo dell'azoto David Bolzonella Università degli Studi di Verona Treviso, 21

Dettagli

IL DIGESTATO E IL SUO VALORE AGRONOMICO

IL DIGESTATO E IL SUO VALORE AGRONOMICO Bondeno e agroenergia: opportunità a confronto Bondeno, 10 ottobre 2009 Un progetto per lo sviluppo delle filiere agro-energetiche aziendali in Emilia-Romagna IL DIGESTATO E IL SUO VALORE AGRONOMICO Paolo

Dettagli

Prof. Paolo Pavan Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica D.A.I.S. Ca Foscari Venezia

Prof. Paolo Pavan Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica D.A.I.S. Ca Foscari Venezia Prof. Paolo Pavan Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica D.A.I.S. Ca Foscari Venezia Master di Ingegneria Chimica della depurazione delle acque e delle energie rinnovabili Introduzione

Dettagli

Filiere agro-energetiche aziendali: casi concreti e indirizzi progettuali

Filiere agro-energetiche aziendali: casi concreti e indirizzi progettuali Filiere agro-energetiche aziendali: casi concreti e indirizzi progettuali Impianto a Biomassa Impianto a Biomassa Si intende per biomassa "la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di

Dettagli

OSSERVATORIO REGIONALE PER IL COMPOSTAGGIO LA DIGESTIONE ANAEROBICA: CRITICITA TECNICHE E NORMATIVE DEL SETTORE

OSSERVATORIO REGIONALE PER IL COMPOSTAGGIO LA DIGESTIONE ANAEROBICA: CRITICITA TECNICHE E NORMATIVE DEL SETTORE LA DIGESTIONE ANAEROBICA: CRITICITA TECNICHE E NORMATIVE DEL SETTORE Relatori: Alberto Ceron, Francesco Loro Quantitativo di rifiuto trattato in Veneto mediante compostaggio e digestione anaerobica (in

Dettagli

STABULUM Sistema integrato di TrattAmento di reflui BUfalini, volto al recupero idrico ed al risparmio energetico (DRD n. 773 del 28/12/2010)

STABULUM Sistema integrato di TrattAmento di reflui BUfalini, volto al recupero idrico ed al risparmio energetico (DRD n. 773 del 28/12/2010) Seminario di presentazione dei risultati del Progetto STABULUM Sistema integrato di TrattAmento di reflui BUfalini, volto al recupero idrico ed al risparmio energetico (DRD n. 773 del 28/12/2010) Attività

Dettagli

VALORIZZAZIONE ENERGETICA E DI MATERIA DEGLI SCARTI ORGANICI DA AGROINDUSTRIA (Laboratorio LITCAR)

VALORIZZAZIONE ENERGETICA E DI MATERIA DEGLI SCARTI ORGANICI DA AGROINDUSTRIA (Laboratorio LITCAR) Ottimizzazione energetica dei processi nell industria alimentare CCIAA di Parma 17 aprile 2007 VALORIZZAZIONE ENERGETICA E DI MATERIA DEGLI SCARTI ORGANICI DA AGROINDUSTRIA (Laboratorio LITCAR) Lorella

Dettagli

STABULAZIONE LIBERA. Prof.ssa Marina Gentili

STABULAZIONE LIBERA. Prof.ssa Marina Gentili STABULAZIONE LIBERA Prof.ssa Marina Gentili Nella stabulazione libera gli animali possono muoversi liberamente nella stalla. Si distinguono quattro zone: ZONA DI ZONA DI ZONA DI SALA DI ALIMENTAZIONE RIPOSO

Dettagli

DIRETTIVA NITRATI Il nuovo programma d azione regionale e la procedura di deroga. Il Regolamento e la Deroga: aspetti della procedura amministrativa

DIRETTIVA NITRATI Il nuovo programma d azione regionale e la procedura di deroga. Il Regolamento e la Deroga: aspetti della procedura amministrativa Ciclo di seminari DIRETTIVA NITRATI Il nuovo programma d azione regionale e la procedura di deroga Il Regolamento e la Deroga: aspetti della procedura amministrativa Bologna, 8 Maggio 2012 Assessorato

Dettagli

TSenergyGroup

TSenergyGroup TSenergyGroup 2015 1 Verona, 11 marzo 2015 Lo strippaggio: tecnologia, opportunità, adeguamento alle norme Luca Fortini BTS Biogas l.fortini@bts-biogas.com TSenergyGroup 2015 2 Indice 1. Informazioni generali

Dettagli

Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici

Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici 8 febbraio 2012 Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici Bagnolo, Cadelbosco di Sopra, Gualtieri, Novellara Sezione Provinciale di Reggio Emilia Servizio Sistemi

Dettagli

Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni

Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni Veneto Agricoltura, Corte Benedettina 30 Gennaio 2012 Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni Progetto LIFE09 ENV/IT/000208 - AQUA REGIONE VENETO

Dettagli

Effetto della cavitazione idrodinamica su sottoprodotti agroindustriali utilizzabili in digestione anaerobica

Effetto della cavitazione idrodinamica su sottoprodotti agroindustriali utilizzabili in digestione anaerobica CONVEGNO La ricerca applicata nel campo della valorizzazione dei rifiuti ed i sistemi di gestione integrata, alla luce degli obiettivi strategici europei cavitazione idrodinamica agroindustriali utilizzabili

Dettagli

Produzione di energia da reflui zootecnici, riduzione dell impatto ambientale e opportunità di reddito per le aziende agricole

Produzione di energia da reflui zootecnici, riduzione dell impatto ambientale e opportunità di reddito per le aziende agricole www.enertec.org Produzione di energia da reflui zootecnici, riduzione dell impatto ambientale e opportunità di reddito per le aziende agricole Regione Abruzzo / ARAEN Seminario tecnico Impianti di digestione

Dettagli

Con l applicazione della Direttiva 91/676/CEE protezione delle acque contro l'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole le

Con l applicazione della Direttiva 91/676/CEE protezione delle acque contro l'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole le A.S.P.A. Con l applicazione della Direttiva 91/676/CEE protezione delle acque contro l'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole le aziende zootecniche sono state pesantemente penalizzate,

Dettagli

Produzione biologica di idrogeno da miscele di residui

Produzione biologica di idrogeno da miscele di residui Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali Aldo Muntoni, amuntoni@unica.it Produzione biologica di idrogeno da miscele di residui G. De Gioannis, A. Muntoni

Dettagli

Biogas, l analisi del digestato svela l efficienza dell impianto

Biogas, l analisi del digestato svela l efficienza dell impianto MONITORAGGIO DEL CRPA SU 30 IMPIANTI BIOGAS PER 3 ANNI Biogas, l analisi del digestato svela l efficienza dell impianto di C. Fabbri, M. Garuti, M. Soldano, S. Piccinini La valutazione dell efficienza

Dettagli

Risultati e Buone Pratiche nel settore animale

Risultati e Buone Pratiche nel settore animale Progetto Life Climate ChangER Risultati e Buone Pratiche nel settore animale Maria Teresa Pacchioli, Laura Valli, Aldo Dal Prà Centro Ricerche Produzioni Animali Buone Pratiche per il PSR 15 aprile 2016

Dettagli

Valore fertilizzante del digestato da fermentatori anaerobici

Valore fertilizzante del digestato da fermentatori anaerobici Valore fertilizzante del digestato da fermentatori anaerobici Marco Negri, Tommaso Maggiore Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano ANIMALI EFFLUENTE = DIGESTATO

Dettagli

Gli Standard Internazionali B.R.C. E I.F.S: normativa e procedure di attuazione Caltanissetta 24 settembre 2013

Gli Standard Internazionali B.R.C. E I.F.S: normativa e procedure di attuazione Caltanissetta 24 settembre 2013 Programme ENPI Italia Tunisia 2007 2013 Projet AGROMED QUALITY ref. 024 Activité d.1.1: Organisation d activités de formation frontale et à distance à Tunis et à Caltanissetta sur la qualité, la traçabilité

Dettagli

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA Fertilizzazioni Introduzione Concimazione: apporto di elementi nutritivi direttamente utilizzabili dalla pianta fertilizzazione Ammendamento: apporto di sostanze al terreno in

Dettagli

BIOGAS FOCUS: LA DIGESTIONE ANAEROBICA DELLE DEIEZIONI AVICOLE SCHEDE DI DIVULGAZIONE

BIOGAS FOCUS: LA DIGESTIONE ANAEROBICA DELLE DEIEZIONI AVICOLE SCHEDE DI DIVULGAZIONE BIOGAS FOCUS: LA DIGESTIONE ANAEROBICA DELLE DEIEZIONI AVICOLE SCHEDE DI DIVULGAZIONE DEIEZIONI AVICOLE: COSA SONO Con il termine deiezioni avicole si comprendono due categorie di effluenti: la pollina

Dettagli

La digestione anaerobica dei rifiuti urbani: rassegna delle tecnologie impiantistiche europee e trend evolutivi

La digestione anaerobica dei rifiuti urbani: rassegna delle tecnologie impiantistiche europee e trend evolutivi La digestione anaerobica dei rifiuti urbani: rassegna delle tecnologie impiantistiche europee e trend evolutivi Alberto Confalonieri Gruppo di Studio sul Compostaggio e la Gestione Integrata dei Rifiuti

Dettagli