V.A.S. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

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1 COMUNE DI SEGRATE Provincia di Milano P.G.T. Piano di Governo del Territorio Maggio 2011

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3 N.Q.A. Nuova Qualità Ambientale S.r.l. Via B. Sacco, Pavia nqa@iol.it Redazione a cura di: Luca Bisogni Davide Bassi (Pianificatore Territoriale) Anna Gallotti

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5 Indice PREMESSA...1 Cos è la VAS?...2 Perché la VAS del Documento di Piano di PGT? QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO Normativa europea Normativa nazionale Normativa regionale METODOLOGIA ADOTTATA PER LA VALUTAZIONE Schema processuale complessivo Soggetti coinvolti nel processo Struttura del di VAS QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile Quadro di riferimento programmatico e vincolistico Piani e Programmi analizzati Quadro di riferimento vincolistico e della tutela ambientale Quadro di riferimento ambientale e territoriale Il Contesto Punti di attenzione prioritari Il sistema insediativo Traffico e mobilità La qualità dell aria La gestione delle acque Suolo e sottosuolo Paesaggio ed elementi storico-architettonici Ecosistema Rischio La produzione e la gestione dei rifiuti Rumore Radiazioni Quadro riassuntivo delle Criticità specifiche attuali STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE ANALISI DEL Obiettivi ed azioni perseguite dal Piano...140

6 5.2 L implementazione del Piano VALUTAZIONE DELLA COERENZA DEL PIANO Coerenza tra Obiettivi di Piano e Obiettivi dei Piani Sovraordinati (coerenza esterna) Coerenza tra obiettivi strategici e politiche di DdP e Obiettivi del PTR Coerenza tra obiettivi di DdP e Obiettivi e indirizzi del PTCP di Milano Coerenza tra Obiettivi di DdP e Obiettivi del PTC del Parco Agricolo Sud Milano Coerenza interna VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE RISPOSTE Riferimenti per la valutazione Effetti attesi dall attuazione del DdP Considerazioni sul valore ambientale Effetti attesi dall attuazione delle aree di trasformazione pubblica Effetti attesi dall attuazione degli interventi di riconnessione urbana Effetti attesi dall attuazione di progetti inerenti gli ambiti in evoluzione Effetti attesi dagli scenari a medio e lungo termine Effetti derivanti dall attuazione degli ambiti di trasformazione MODALITÀ DI CONTROLLO DEL PIANO FONTI UTILIZZATE...253

7 PREMESSA L Amministrazione comunale di Segrate, con Delibera della Giunta Comunale n. 235 del 10/11/2005, ha dato avviso dell avvio della procedura di formazione del Piano di Governo del Territorio e, con Delibera della Giunta Comunale n. 207 del 28/10/09, ha dato avvio al procedimento di valutazione ambientale dello stesso, attraverso la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). Il presente documento rappresenta il Preliminare del processo di V.A.S. del Documento di Piano del PGT di Segrate. Il Rapporto è corredato, altresì, dalla Sintesi non tecnica, che illustra, in linguaggio non tecnico, gli obiettivi, le metodologie seguite e i risultati delle valutazioni sulla sostenibilità del piano. 1

8 Cos è la VAS? La VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è un processo di valutazione ambientale, previsto dalla Direttiva europea n. 42 del 2001, che affianca un piano o un programma per considerarne i suoi possibili effetti sull ambiente, orientandolo verso scelte strategiche per uno sviluppo sostenibile. Le valutazioni per la VAS assumono, quindi, come criterio primario lo sviluppo sostenibile, ovvero: uno sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri (Rapporto Bruntland, 1987), ove uno dei presupposti della nozione di sostenibilità è l integrazione della questione ambientale all interno delle politiche settoriali e generali e dei relativi processi decisionali. Figura 0.1 I sistemi di riferimento per lo sviluppo sostenibile Consiglio d Europa Doc /06 Art. 117 della Costituzione SVILUPPO SOSTENIBILE Convenzione europea del Paesaggio Art. 117 della Costituzione Solo tramite un effettiva interrelazione tra le diverse dimensioni (sociale-culturale, economico, fisico-ambientale) che compongono un dato territorio è possibile perseguire obiettivi di sostenibilità, ricercando un esplicita e programmata coevoluzione tra sviluppo economico e sociale, trasformazioni territoriali e uso delle risorse ambientali. La predominanza di un sistema sugli altri porta a disequilibri complessivi. 2

9 L integrazione del percorso di VAS nel processo di piano ha principalmente la finalità di portare a considerare in modo più sistematico gli obiettivi di sostenibilità ambientale all interno della definizione del piano e in tale senso il grado di integrazione raggiunto rappresenta esso stesso una misura del successo degli scopi della VAS. Affinché la VAS possa realmente influenzare e intervenire sugli aspetti decisionali e sulle scelte è fondamentale che sia realizzata di pari passo con l'elaborazione del Piano o Programma, accompagnandone ed integrandone il processo di formazione ed il relativo percorso decisionale. Nel processo valutativo vengono considerati i valori, le sensibilità e le criticità dell ambiente, nonché le identità dei luoghi coinvolti dal processo di pianificazione. La VAS individua e valuta i possibili effetti significativi sull'ambiente e definisce le misure per impedire e/o ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi indotti dall'attuazione del Piano o del Programma. Il processo valutativo costituisce, inoltre, l occasione per un riordino dei flussi di informazioni in materia ambientale già attivi per il territorio in questione e di un loro inquadramento in una prospettiva complessiva per quanto riguarda il sistema ambientale di riferimento. Inoltre, al fine di assicurare la più ampia condivisione delle strategie e delle scelte di piano, è fondamentale che tutto il processo di VAS sia caratterizzato dal coinvolgimento e partecipazione dei diversi attori territoriali, dei soggetti tecnici competenti in materia ambientale, degli enti territorialmente interessati dal piano e del pubblico. Raccordo tra le diverse forme di Valutazione Ambientale La VAS è un processo tecnico inserito in uno decisionale che per le proprie caratteristiche non esaurisce certamente tutti gli aspetti connessi alla valutazione ambientale e tanto meno quelli legati alle normative settoriali; la VAS proprio in ragione del suo ruolo strategico diventa quindi uno strumento nel quale devono trovare efficace evidenziazione e sinergia il coordinamento e la coerenza con gli altri strumenti di valutazione e le normative di settore. Un primo raccordo è reso obbligatorio dalle vigenti disposizioni Regionali (D.G.R. 8 Agosto 2003 N. 7/14106; D.G.R. 15 ottobre 2004 N. 7/19018 ) che stabiliscono un percorso tecnico parallelo e sinergico e relazioni procedurali tra VAS e Valutazione di Incidenza rispetto ai siti della Rete Natura

10 Il PGT dovrà, pertanto, essere accompagnato obbligatoriamente dallo Studio di Incidenza e la VAS dovrà tenere in debito conto le Valutazioni specifiche redatte dalla D.G. Qualità dell Ambiente della Regione Lombardia. Recentemente è entrata in vigore la parte II del D.Lgs 152/2006, relativa alla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), alla VAS, e all IPPC all interno della quale vengono definiti alcuni importanti principi sui rapporti tra i percorsi di valutazione ambientale di piani e progetti tra loro correlati. In particolare, l art. 8 stabilisce di evitare duplicazioni di giudizio sullo stesso oggetto; la VAS del PTCP dovrà, quindi, tenere conto dei giudizi già espressi nei percorsi VAS di piani sovraordinati ad esso correlati. Così, rispetto alla VIA il relativo parere dovrà tenere conto di quanto definito nel parere di VAS, occupandosi degli aspetti di maggiore dettaglio propri di questo percorso di valutazione ambientale. Inoltre l art. 9.2 sottolinea come la VAS debba considerare il livello di informazione che ragionevolmente può essere messo a disposizione nello specifico livello di pianificazione e come nel parere di VAS vi possano essere indicazioni di rinvio ad altri percorsi di VAS, di pianificazione territoriale di maggiore dettaglio o di settore, nelle quali la disponibilità di informazioni maggiormente dettagliate potrà permettere una valutazione più adeguata. 4

11 Perché la VAS del Documento di Piano di PGT? La Regione Lombardia, con la Legge n. 12 dell 11 marzo 2005 "Legge per il governo del Territorio" e successivi atti, ha ridefinito gli strumenti di cui si devono dotare gli enti locali per la pianificazione del proprio territorio e ha recepito dalla Direttiva CEE 42/2001 sulla VAS l'obbligo di associare all iter di definizione di piani e programmi uno specifico processo di Valutazione Ambientale. La L.R. 12/2005 introduce il Piano di Governo del Territorio (PGT) quale strumento di pianificazione locale che definisce l'assetto dell'intero territorio comunale, in sostituzione del Piano Regolatore Generale (PRG). Il PGT si compone di tre diversi documenti: - il Documento di Piano (DdP) - il Piano dei Servizi (PdS) - il Piano delle Regole (PdR) La normativa regionale prevede che dei tre atti che compongono il PGT, sia sottoposto a VAS il solo Documento di Piano, in virtù del suo valore strategico. Il lavoro di sviluppo della VAS del Documento di Piano viene qui inteso come occasione per arricchire il percorso di pianificazione affiancando gli strumenti di valutazione agli strumenti classici dell urbanista. Gli stessi criteri attuativi dell art 7 della Legge Regionale sottolineano in modo esplicito l approccio necessariamente interdisciplinare, fondato sulla valutazione delle risorse, delle opportunità e dei fattori di criticità che caratterizzano il territorio per cogliere le interazioni tra i vari sistemi ed i fattori che lo connotano sulla base dei quali dovranno definirsi obiettivi e contenuti del piano. Ed aggiungono in questo senso l integrazione della procedura di VAS nell ambito della formazione del Documento di Piano rappresenta un elemento innovativo fondamentale. L introduzione dell obbligo della VAS viene in questo caso intesa come un opportunità per sviluppare strumenti integrati di pianificazione e valutazione, che possano completare e dare forza applicativa al quadro degli obiettivi strategici. Un sistema di strumenti che potranno poi essere utilizzati come riferimento per l elaborazione degli altri atti del PGT, dei meccanismi di perequazione, compensazione e premiali, ed anche come base per i successivi atti di attuazione e gestione del piano. 5

12 Inoltre, il Documento di Piano costituisce non solo punto di riferimento per tutta la pianificazione comunale, ma è anche elemento di snodo e connessione con la pianificazione di area vasta. Deve, pertanto, dedicare attenzione a quei temi che, per natura o per scala, abbiano una rilevanza sovracomunale e che debbono, quindi, essere portati all attenzione della pianificazione territoriale provinciale e regionale. La maggiore parte dei temi ambientali e di sostenibilità sono, per loro natura, meglio definibili e affrontabili alla scala sovracomunale. La VAS potrebbe, quindi, essere d aiuto nell evidenziare i temi da portare ai tavoli sovralocali, dando rilievo ad un compito che la nuova norma regionale assegna al Documento di Piano. Il lavoro deve prevedere, inoltre, in coerenza con la normativa, lo sviluppo del programma di monitoraggio, che costituisce la base per procedere in futuro all introduzione sistematica di modalità di valutazione ambientale nel processo decisionale e nella pianificazione, con la possibilità di verificare le ricadute e l efficacia ambientale degli obiettivi di piano durante l attuazione. Si ritiene che una prospettiva del genere abbia almeno tanta importanza, se non maggiore, dei risultati immediati ottenibili con la VAS del piano in costruzione. Porre le basi per lo sviluppo di banche dati, indicatori e modelli, ossia degli strumenti di base per continuare negli anni la valutazione ambientale a supporto del processo decisionale, significa creare le premesse per rapporti di VAS completi, strutturati, e soprattutto efficaci, in occasione dell elaborazione di aggiornamenti del Documento di Piano o anche dell elaborazione di piani attuativi o di settore. In estrema sintesi la VAS del Documento di Piano dovrebbe perseguire i seguenti obiettivi principali: integrazione tra percorso di VAS e percorso di pianificazione, al fine di arricchire le potenzialità del piano con gli strumenti propri della valutazione; attenzione rivolta anche a sviluppare un quadro di indicazioni e strumenti da utilizzare nelle fasi di attuazione e gestione del piano, per la valutazione di piani e progetti attuativi; la formazione del PGT come occasione per rileggere obiettivi e strategie della pianificazione comunale vigente, per valutarne sistematicamente la compatibilità con i criteri di sostenibilità, ed introdurre integrazioni e modifiche migliorative conseguenti; la VAS come occasione per valorizzare le potenzialità del Documento di Piano, con riferimento soprattutto al suo ruolo di snodo con la pianificazione di area vasta e di cabina di regia rispetto alla successiva pianificazione attuativa comunale; fare emergere i temi di sostenibilità, che, per essere affrontati, richiedono un approccio sovracomunale, e che potranno anche essere portati all attenzione della provincia (PTCP) e presso gli enti o i tavoli sovracomunali competenti. 6

13 1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO Vengono di seguito individuati e descritti i principali documenti normativi in materia di VAS di riferimento per il presente lavoro. 1.1 Normativa europea La normativa sulla valutazione ambientale strategica ha come riferimento principale la Direttiva 2001/42/CE. L obiettivo generale della Direttiva è quello di garantire un elevato livello di protezione dell ambiente e di contribuire all integrazione di considerazioni ambientali all atto dell elaborazione e dell adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile... assicurando che... venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull ambiente (art 1). La Direttiva stabilisce che per «valutazione ambientale» s intende l elaborazione di un rapporto di impatto ambientale, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell iter decisionale e la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione.... Per rapporto ambientale si intende la parte della documentazione del piano o programma... in cui siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l attuazione del piano o programma potrebbe avere sull ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell ambito territoriale del piano o programma. I contenuti di tale sono definiti nell Allegato I della Direttiva, come di seguito riportato. La Direttiva introduce altresì l opportunità di verificare, a livello preliminare, se i piani o i programmi possono avere effetti significativi sull'ambiente. A tale scopo gli Stati membri tengono comunque conto dei pertinenti criteri di cui all'allegato II, al fine di garantire che i piani e i programmi con probabili effetti significativi sull'ambiente rientrino nell'ambito di applicazione della Direttiva 42/

14 Tabella 1.1 Contenuto del secondo l Allegato I della DIR 2001/42/CE Temi Contenuti specifici 1. Il Piano/Programma 2. Ambiente considerato 3. Confronto con gli obiettivi di protezione ambientale 4. Effetti del Piano/Programma sull ambiente a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e sua evoluzione probabile senza l'attuazione del piano o del programma c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale f) possibili effetti significativi sull'ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l'interrelazione tra i suddetti fattori 5. Misure per il contenimento degli effetti negativi 6. Organizzazione delle informazioni g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano o del programma h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste 7. Monitoraggio i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio di cui all'articolo Sintesi non tecnica j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti 8

15 1.2 Normativa nazionale A livello nazionale si è, di fatto, provveduto a recepire formalmente la Direttiva Europea solo l 1 agosto 2007, con l entrata in vigore della Parte II del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale. I contenuti della parte seconda del decreto, riguardante le Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione integrata ambientale (IPPC) sono stati integrati e modificati con il successivo D.lgs 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. Nel D.lgs 4/2008 si chiarisce che nel caso di piani soggetti a percorso di adozione e approvazione, la VAS deve accompagnare l intero percorso, sia di adozione sia di approvazione. Secondo il comma 1 dell art 7, i piani e programmi la cui approvazione compete alle regioni o agli enti locali sono sottoposti al percorso di valutazione ambientale secondo le disposizioni delle leggi regionali (vd. Paragrafo successivo inerente alla normativa regionale). Alle norme regionali è demandata l indicazione dei criteri con i quali individuare l Autorità competente, che ha compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale. Alle norme regionali è altresì demandata la disciplina per l individuazione degli enti locali territorialmente interessati e per l individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale, oltre che le modalità di partecipazione delle regioni confinanti. La VAS, ai sensi del suddetto decreto, deve essere avviata contestualmente al processo di formazione del piano o programma (Art 11, comma 1) e deve comprendere lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e gli esiti delle consultazioni, la decisione, l'informazione sulla decisione, il monitoraggio. Anteriormente all adozione o all approvazione del Piano o del Programma, decorsi i termini previsti dalla consultazione ai sensi dell art. 14, l'autorità competente esprime il proprio parere motivato sulla base della documentazione presentata e delle osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati. Il decreto prevede, inoltre, che al termine del processo di VAS siano resi pubblici il piano o il programma adottato, la documentazione oggetto dell istruttoria, il parere motivato espresso dall'autorità competente ed una Dichiarazione di Sintesi in cui si illustrino le modalità di 9

16 integrazione delle considerazioni ambientali e degli esiti delle consultazioni nell elaborazione del Piano o Programma, nonché le ragioni delle scelte effettuate alla luce delle possibili alternative e le misure adottate in merito al monitoraggio. 1.3 Normativa regionale Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 La VAS sui piani e programmi viene introdotta in Lombardia dall art 4 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 "Legge per il governo del territorio", le cui modifiche ulteriori sono state approvate con Legge regionale 14 marzo 2008, n. 4. Il Piano di Governo del Territorio (PGT), ai sensi dell articolo 7 della L.R. 12/2005, definisce l assetto dell intero territorio comunale ed è articolato, come già indicato, in tre atti: il Documento di Piano (DdP), il Piano dei Servizi (PdS) e il Piano delle Regole (PdR). Al comma 2 dell articolo 4 viene stabilito che la VAS, a livello comunale, si applica al solo Documento di Piano (e relative varianti) e non al Piano dei Servizi o al Piano delle Regole, e che tale processo di valutazione debba essere sviluppato nelle fasi preparatorie del piano ed anteriormente alla sua adozione. Al comma 3 si afferma che la valutazione evidenzia la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità del piano e le possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione ed inoltre individua le alternative assunte nella elaborazione del piano o programma, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione, anche agroambientali, che devono essere recepite nel piano stesso. Deriva, quindi, da questa indicazione la necessità di svolgere innanzitutto un lavoro di verifica sulla completezza e sostenibilità degli obiettivi del piano e di evidenziare le interazioni con i piani di settore e con la pianificazione di area vasta. Al comma 4 si stabilisce infine che nella fase di transizione, fino all emanazione del provvedimento di Giunta regionale attuativo degli indirizzi approvati dal Consiglio, l ente competente ad approvare il piano territoriale o il Documento di Piano, nonché i Piani Attuativi che comportino variante, ne valuta la sostenibilità ambientale secondo criteri evidenziati nel piano stesso. 10

17 D.C.R. 13 marzo 2007, n. VIII/0351 I criteri attuativi relativi al processo di VAS sono contenuti nel documento Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi, approvato dal Consiglio Regionale in data 13 marzo 2007 (D.C.R. 13 marzo 2007, n. VIII/351), il quale presenta una dettagliata serie di indicazioni, in attuazione di quanto previsto dall art 4 della legge regionale sul governo del territorio. Le indicazioni in attuazione di quanto previsto dall art 4 della legge regionale sul governo del territorio più significative sono di seguito riportate: - la necessità di una stretta integrazione tra percorso di piano e istruttoria di VAS; - la VAS deve essere intesa come un processo continuo che si estende a tutto il ciclo vitale del piano, prendendo in considerazione anche le attività da svolgere successivamente al momento di approvazione del piano, nelle fasi di attuazione e gestione; - la VAS deve essere effettuata il più a monte possibile, durante la fase preparatoria del P/P [piano/programma] e anteriormente alla sua adozione o all avvio della relativa procedura legislativa ; - nella fase di preparazione e di orientamento, l avvio del procedimento di VAS con apposito atto, reso pubblico, individuando l Autorità competente, gli enti territorialmente interessati e le Autorità ambientali, l indizione della conferenza di valutazione e le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico; - nella fase di elaborazione e redazione del piano, l individuazione degli obiettivi del piano, la definizione delle alternative, delle azioni attuative conseguenti, l elaborazione del comprensivo del programma di monitoraggio; - l Autorità competente per la VAS esprime la valutazione sul piano prima dell adozione del medesimo, sulla base degli esiti della conferenza di valutazione e della consultazione pubblica; - i momenti di adozione e approvazione sono accompagnati da una dichiarazione di sintesi nella quale si sintetizzano gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni per la scelta dell alternativa, e il programma di monitoraggio, e come il parere dell Autorità competente sia stato preso in considerazione negli elaborati del piano; - dopo l approvazione del piano vengono avviate le attività di attuazione e gestione del monitoraggio e le connesse attività di valutazione e partecipazione. 11

18 La normativa vigente considera la partecipazione come uno degli elementi cardine della valutazione ambientale strategica. La Direttiva Europea 2001/42/CE dedica specifica attenzione alle consultazioni all art 6, e demanda (art. 6, comma 5) agli Stati membri la determinazione delle modalità specifiche di informazione e consultazione delle Autorità e del pubblico. Anche la Direttiva 2003/4/CE (accesso del pubblico all'informazione ambientale) e la Direttiva 2003/35/CE (partecipazione del pubblico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale) evidenziano la necessità di prevedere una partecipazione effettiva del pubblico, che sia allargata a tutte le fasi del processo di pianificazione. Al punto 5 le linee d indirizzo sulla VAS raccomandano di attivare l integrazione della dimensione ambientale nei piani a partire dalla fase di impostazione del piano stesso. Il testo normativo prevede una serie articolata di corrispondenze per garantire un effettiva integrazione tra piano e valutazione durante tutto il percorso di sviluppo, attuazione e gestione, del piano. Al punto 6 gli indirizzi medesimi prevedono una serie di indicazioni puntuali per integrare il processo di partecipazione nel piano. Per ciascuna fase significativa di costruzione del piano, così come per le successive fasi di attuazione e gestione, devono essere previste le seguenti attività di partecipazione (Schema B, Punto 6.4) al fine di arrivare ad accordi e soluzioni per ciascuna fase, in maniera che i soggetti partecipanti vedano riflesse le loro opinioni in tutto il processo e possano constatare la qualità che il loro sforzo conferisce al piano/programma : - selezione del pubblico e delle Autorità da consultare; - informazione e comunicazione ai partecipanti; - fase di contributi / osservazioni dei cittadini; - divulgazione delle informazioni sulle integrazioni delle osservazioni dei partecipanti al processo. Sempre al punto 6 viene raccomandato di procedere alla richiesta di pareri e contributi ai soggetti esterni, e più in generale al pubblico, nei seguenti momenti del processo decisionale: - fase di orientamento e impostazione; - eventuale verifica di esclusione (Screening) del piano; - fase di elaborazione del piano; - prima della fase di adozione; - al momento della pubblicazione del piano adottato. 12

19 D.G.R. 10 novembre 2010, n. IX/761 Soggetti interessati Sono soggetti interessati al procedimento: - il proponente; - l Autorità procedente; - l Autorità competente per la VAS; - i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati; - il pubblico e il pubblico interessato. Qualora il Piano si proponga quale raccordo con altre procedure sono soggetti interessati al procedimento, in qualità di soggetti competenti in materia ambientale, anche: - l autorità competente in materia di SIC e ZPS; - l autorità competente in materia di VIA. Il Proponente è il soggetto pubblico o privato, secondo le competenze previste dalle vigenti disposizioni, che elabora il P/P soggetto alle disposizioni del d.lgs. L Autorità procedente è la pubblica amministrazione che elabora il P/P ovvero, nel caso in cui il soggetto che predispone il Piano sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano/programma. E la pubblica amministrazione cui compete l'elaborazione della dichiarazione di sintesi. Tale autorità è individuata all interno dell ente tra coloro che hanno responsabilità nel procedimento di P/P. L Autorità competente per la VAS è la pubblica amministrazione cui compete l'adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità e l'elaborazione del parere motivato. L autorità competente per la VAS è individuata all interno dell ente con atto formale dalla pubblica amministrazione che procede alla formazione del Piano. Essa deve possedere i seguenti requisiti: a) separazione rispetto all autorità procedente; b) adeguato grado di autonomia nel rispetto dei principi generali stabiliti dal d.lgs 18 agosto 2000, n. 267, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 29, comma 4, legge n. 448/2001; 13

20 c) competenze in materia di tutela, protezione e valorizzazione ambientale e di sviluppo sostenibile. Un passaggio fondamentale per la VAS è la consultazione obbligatoria di soggetti competenti in materia ambientale (le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione dei Piano, come ad esempio: ARPA, ASL, gli enti gestori delle aree protette, la sovrintendenza, ecc.) e degli enti territorialmente interessati (ad es.: Regione, Provincia, Comunità Montana, comuni confinanti, ecc.) ove necessario anche transfrontalieri, individuati dall Autorità procedente ed invitati a partecipare a ambiti istruttori convocati al fine di acquisire elementi informativi volti a costruire un quadro conoscitivo condiviso, specificamente per quanto concerne i limiti e le condizioni per uno sviluppo sostenibile e ad acquisire i loro pareri (Conferenza di Valutazione). Il pubblico è definito come una o più persone fisiche o giuridiche, secondo la normativa vigente, e le loro associazioni, organizzazioni o gruppi, mentre il pubblico interessato è definito il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure. Modalità di Consultazione, Comunicazione e Informazione La consultazione, la comunicazione e l Informazione sono elementi imprescindibili della valutazione ambientale. Si prevede l allargamento della partecipazione a tutto il processo di pianificazione/programmazione, individuando strumenti atti a perseguire obiettivi di qualità. La partecipazione è supportata da forme di comunicazione e informazione e dalla consultazione che si avvale della Conferenza di Valutazione. 14

21 Conferenza di Valutazione Al fine di acquisire elementi informativi volti a costruire un quadro conoscitivo condiviso, per quanto concerne i limiti e le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e ad acquisire i pareri dei soggetti interessati è attivata la Conferenza di Valutazione. L Autorità procedente, d intesa con l Autorità competente per la VAS, convoca i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati, ove necessario anche transfrontalieri, alla Conferenza di Valutazione. La Conferenza di Valutazione è articolata in almeno due sedute: - la prima, di tipo introduttivo è volta ad illustrare il documento di scoping e ad acquisire pareri, contributi ed osservazioni nel merito; - la seconda, è finalizzata a valutare la proposta di P/P e di, esaminare le osservazioni ed i pareri pervenuti, prendere atto degli eventuali pareri obbligatori (eventuale raccordo con Verifica di VIA e Valutazione di Incidenza) previsti. Di ogni seduta della conferenza è predisposto apposito verbale. Comunicazione e Informazione Comunicazione e informazione caratterizzano il processo decisionale partecipato (P/P e valutazione ambientale VAS), volto ad informare e coinvolgere il pubblico. L autorità procedente, d intesa con l autorità competente per la VAS definisce le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, nonché di diffusione e publicizzazione delle informazioni. - 15

22 2 METODOLOGIA ADOTTATA PER LA VALUTAZIONE 2.1 Schema processuale complessivo Per il processo di valutazione ambientale del Documento di Piano del Comune di Segrate si fa specifico riferimento a quanto riportato nel quadro di riferimento normativo precedentemente analizzato, a cui si fa esplicito rimando. La VAS del DdP è quindi effettuata secondo le indicazioni specificate nei punti seguenti e declinati nella tabella di seguito riportata: 1. avviso di avvio del procedimento; 2. individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione; 3. definizione dello schema operativo per la VAS; 4. apertura della Conferenza di Valutazione; 5. elaborazione e redazione della proposta di di VAS; 6. messa a disposizione della proposta di ; 7. raccolta osservazioni; 8. chiusura della Conferenza di Valutazione; 9. formulazione delle controdeduzioni alle eventuali osservazioni pervenute; 10. integrazione della proposta di ; 11. formulazione Parere ambientale motivato; 12. redazione della Dichiarazione di Sintesi; 13. adozione del DdP; 14. pubblicazione e raccolta osservazioni da controdedurre; 15. formulazione parere ambientale motivato finale e approvazione finale; 16. gestione e monitoraggio. 16

23 2.2 Soggetti coinvolti nel processo I soggetti tecnici interessati ed il pubblico da consultare per il piano di Segrate sono di seguito elencati: Autorità procedente Comune di Segrate Dirigente della Direzione Territorio e L.L.P.P.; Autorità competente per la VAS Dott.ssa Lidia Cioffari Responsabile della Sezione Ambiente e Ecologia; Geom. Carlo Cerizza Responsabile della Sezione Urbanistica; Soggetti competenti in materia ambientale: A.R.P.A. Lombardia; A.S.L. Milano 2; Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Milano; Parco Agricolo SUD Autorità di Bacino del Fiume Po; Enti territorialmente competenti: Regione Lombardia; Provincia di Milano; Comune di Peschiera Borromeo; Comune di Vimodrone; Comune di Pioltello; Comune di Milano; ENAC; ENAV Spa; CAL Concessioni Autostradali Lombardi SPA. 17

24 2.3 Struttura del di VAS Il principale documento tecnico della VAS è il. Come previsto dalla normativa di riferimento e dalle prassi tecniche italiane ormai sempre più consolidate, il rapporto è organizzato tenendo conto dell Allegato I della Direttiva 2001/42/CE. Il di VAS è sviluppato in riferimento ai seguenti contenuti: definizione del Quadro di riferimento per la VAS, attraverso: - l individuazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e sociale, di salubrità e sicurezza, di qualificazione paesaggistica e di protezione ambientale stabiliti da riferimenti internazionali, nazionale ed, eventualmente, da strumenti locali specifici (Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile); - l analisi della pianificazione e programmazione sovraordinata, al fine di individuarne sia gli obiettivi e gli indirizzi di riferimento per il comune, sia le specifiche azioni previste per determinarne la loro eventuale influenza sul PGT (Quadro di riferimento programmatico); - l individuazione dei vincoli e delle tutele ambientali alla scala di riferimento e la definizione dei punti di attenzione ambientale sia orientativi per il piano sia di riferimento per le successive valutazioni, attraverso il riconoscimento delle Sensibilità e delle Pressioni attuali (Quadro di riferimento ambientale); descrizione della proposta di Documento di Piano: definizione degli orientamenti e degli scenari di piano, attraverso l esplicitazione degli Obiettivi generali, dei relativi Obiettivi specifici e delle Azioni a loro correlate; la verifica di congruenza tra obiettivi di piano rispetto sia ad un sistema di criteri di compatibilità ambientale contestualizzati per il comune di riferimento (coerenza esterna), sia rispetto alle azioni proposte dal piano stesso (coerenza interna), attraverso l utilizzo di matrici e schede di approfondimento per sistematizzare e valutare le differenti eventuali incongruenze; 18

25 l identificazione degli effetti del piano sull ambiente e l associazione ad essi delle relative misure di mitigazione ed eventualmente di compensazione da attuarsi; l individuazione di un sistema di indicatori per il monitoraggio degli effetti del Piano. Il monitoraggio consente di verificare l'attuazione delle azioni e degli interventi previsti dal piano e di controllarne gli effetti sull'ambiente nel tempo; redazione di una relazione di sintesi in linguaggio non tecnico, illustrativa degli obiettivi, delle metodologie seguite e dei risultati delle valutazioni sulla sostenibilità del piano. Di seguito si riporta la struttura del di VAS del DdP del Comune di Segrate, rispetto ai contenuti richiesti dall Allegato I della Direttiva 42/2001/CEE. Tabella 2.1 Contenuto del in rapporto all Allegato I Struttura del presente Punti Allegato I (Dir 42/2001/CEE) Descrizione del piano Punto a) Quadro di riferimento per la VAS Coerenza del Piano Valutazione degli effetti del piano ed associazione delle misure di mitigazione/compensazione eventualmente necessarie Punto a) Punto b) Punto c) Punto d) Punto e) Punto a) Punto e) Punto c) Punto f) Punto g) Punto h) Monitoraggio Punto i) Sintesi Non Tecnica Punto j) 19

26 3 QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE 3.1 Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile Il 15/16 giugno 2006 il Consiglio d Europa, con il Doc /06, ha adottato la nuova strategia dell'ue in materia di sviluppo sostenibile, motivata dalla presa d atto che (punto 2): - permangono le tendenze non sostenibili in relazione a cambiamenti climatici e consumo energetico, minacce per la salute pubblica, povertà ed esclusione sociale, pressione demografica e invecchiamento della popolazione, gestione delle risorse naturali, perdita di biodiversità, utilizzazione del suolo e trasporti; - si profilano nuove sfide, in particolare la necessità di modificare progressivamente i nostri modelli attuali non sostenibili di consumo e di produzione, e l'appoggio non integrato all'elaborazione delle politiche. La nuova strategia europea individua più precisamente sette sfide principali e i corrispondenti traguardi, obiettivi operativi ed azioni (punto13). Tabella 3.1 Sfide principali e Obiettivi generali della nuova strategia europea Sfide principali 1) Cambiamenti climatici e energia pulita 2) Trasporti sostenibili 3) Consumo e Produzione sostenibili 4) Conservazione e gestione delle risorse naturali 5) Salute pubblica 6) Inclusione sociale, demografia e migrazione 7) Povertà mondiale e sfide dello sviluppo Obiettivi generali Limitare i cambiamenti climatici, i loro costi e le ripercussioni negative per la società e l'ambiente Garantire che i nostri sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull'economia, la società e l'ambiente Promuovere modelli di consumo e di produzione sostenibili Migliorare la gestione ed evitare il sovrasfruttamento delle risorse naturali riconoscendo il valore dei servizi ecosistemici Promuovere la salute pubblica a pari condizioni per tutti e migliorare la protezione contro le minacce sanitarie Creare una società socialmente inclusiva tenendo conto della solidarietà tra le generazioni e nell'ambito delle stesse nonché garantire e migliorare la qualità della vita dei cittadini quale presupposto per un benessere duraturo delle persone Promuovere attivamente lo sviluppo sostenibile a livello mondiale e assicurare che le politiche interne ed esterne dell'unione siano coerenti con lo sviluppo sostenibile a livello globale e i suoi impegni internazionali 20

27 Ancorché non esplicitamente indicati nella Strategia Europea del 2006, si assumono come riferimento per le valutazioni di sostenibilità anche i contenuti della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze 2000), ratificata con la Legge 9 gennaio 2006 n. 14, che nel preambolo richiama la finalità di uno sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l'attività economica e l'ambiente, contiene la constatazione che il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale e costituisce una risorsa favorevole all'attività economica e che salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato, può contribuire alla creazione di posti di lavori, la consapevolezza del fatto che il paesaggio concorre all'elaborazione delle culture locali e rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale dell'europa, contribuendo così al benessere e alla soddisfazione degli essere umani e al consolidamento dell'identità europea, il riconoscimento che il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni nelle aree urbane e nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in quelle della vita quotidiana, l osservazione che le evoluzioni delle tecniche di produzione agricola, forestale, industriale e mineraria e delle prassi in materia di pianificazione territoriale, urbanistica, trasporti, reti, turismo e svago e, più generalmente, i cambiamenti economici mondiali continuano, in molti casi, ad accelerare le trasformazioni dei paesaggi, il desiderio di soddisfare gli auspici delle popolazioni di godere di un paesaggio di qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione, la persuasione che il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo. Altro riferimento importante è il Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali UE (Commissione Europea, DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile, agosto 1998), che individua i seguenti obiettivi: - ridurre al minimo l impiego delle risorse energetiche non rinnovabili; - impiego di risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione; - uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti; - conservare e migliorare lo stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi; - conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche; - conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali; - conservare e migliorare la qualità dell ambiente locale; - protezione dell atmosfera; 21

28 - sensibilizzazione alle problematiche ambientali, sviluppare l istruzione e la formazione in campo ambientale; - promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo compatibile. Riferimenti essenziali per gli aspetti di sostenibilità in ambito urbano sono, poi, gli Aalborg Commitments, approvati alla Aalborg+10 Conference nel 2004 previsti per l attuazione della Carta di Aalborg. Tabella 3.2 Aalborg Commitments 1 GOVERNANCE Ci impegniamo a rafforzare i nostri processi decisionali tramite una migliore democrazia partecipatoria. Lavoreremo quindi per: 1. sviluppare ulteriormente la nostra visione comune e a lungo termine per una città sostenibile. 2. incrementare la partecipazione e la capacità di sviluppo sostenibile nelle comunità locali e nelle amministrazioni comunali. 3. invitare tutti i settori della società locale a partecipare attivamente ai processi decisionali. 4. rendere le nostre decisioni chiare, motivate e trasparenti. 5. cooperare in modo efficace e in partnership con le altre città e sfere di governo. 2 GESTIONE URBANA PER LA SOSTENIBILITÀ Ci impegniamo a mettere in atto cicli di gestione efficienti, dalla loro formulazione alla loro implementazione e valutazione. Lavoreremo quindi per: 1. rafforzare la Agenda 21 Locale o altri processi locali di sostenibilità, garantendo che abbiano un ruolo centrale nelle amministrazioni locali. 2. elaborare una gestione integrata per la sostenibilità, basata sul principio di precauzione e in linea con la Strategia Tematica Urbana dell UE. 3. fissare obiettivi e tempi certi nell ambito degli Aalborg Commitments e prevedere e attuare una revisione periodica degli Aalborg Commitments. 4. assicurare che le tematiche della sostenibilità siano al centro dei processi decisionali urbani e che l allocazione delle risorse sia basata su concreti criteri di sostenibilità. 5. cooperare con la Campagna delle Città Europee Sostenibili e i suoi network per monitorare i progressi nel conseguimento dei nostri obiettivi di sostenibilità. 3 RISORSE NATURALI COMUNI Ci impegniamo ad assumerci la piena responsabilità per la protezione e la preservazione delle risorse naturali comuni. Lavoreremo quindi, in tutta la nostra comunità, per: 1. ridurre il consumo di energia primaria e incrementare la quota delle energie rinnovabili e pulite. 2. migliorare la qualità dell acqua e utilizzarla in modo più efficiente. 3. promuovere e incrementare la biodiversità, prevedendo riserve naturali e spazi verdi. 4. migliorare la qualità del suolo e preservare i terreni ecologicamente produttivi. 5. migliorare la qualità dell aria. 22

29 4 CONSUMO RESPONSABILE E STILI DI VITA Ci impegniamo a promuovere e a incentivare un uso prudente delle risorse, incoraggiando un consumo e una produzione sostenibili. Lavoreremo quindi, in tutta la nostra comunità, per: 1. prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e incrementare il riuso e il riciclaggio. 2. gestire e trattare i rifiuti secondo le migliori prassi standard. 3. evitare i consumi superflui e migliorare l efficienza energetica. 4. ricorrere a procedure di appalto sostenibili. 5. promuovere attivamente una produzione e un consumo sostenibili. 5 PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE URBANA Ci impegniamo a svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e progettazione urbane, affrontando problematiche ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio di tutti. Lavoreremo quindi per: 1. rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate. 2. prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. 3. assicurare una miscela di destinazioni d uso, con un buon equilibrio di uffici, abitazioni e servizi, dando priorità all uso residenziale nei centri città. 4. garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio culturale urbano. 5. applicare i principi per una progettazione e una costruzione sostenibili, promuovendo progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità. 6 MIGLIORE MOBILITÀ, MENO TRAFFICO Riconosciamo l interdipedenza di trasporti, salute e ambiente e ci impegniamo a promuovere scelte di mobilità sostenibili. Lavoreremo quindi per: 1. ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato. 2. incrementare la quota di spostamenti effettuati tramite i mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta. 3. promuovere valide alternative all uso dei veicoli a motore privati. 4. sviluppare un piano di mobilità urbana integrato e sostenibile. 5. ridurre l impatto del trasporto sull ambiente e la salute pubblica. 7 AZIONE LOCALE PER LA SALUTE Ci impegniamo a proteggere e a promuovere la salute e il benessere dei nostri cittadini. Lavoreremo quindi per: 1. accrescere la consapevolezza del pubblico e prendere i necessari provvedimenti relativamente ai fattori determinanti della salute, la maggior parte dei quali non rientrano nel settore sanitario. 2. promuovere la pianificazione dello sviluppo sanitario urbano, che offre alla nostre città i mezzi per costituire e mantenere partnership strategiche per la salute. 3. ridurre le disuguaglianze nella sanità e impegnarsi nei confronti del problema della povertà, con regolari relazioni sui progressi compiuti nel ridurre tali disparità. 4. promuovere la valutazione dell impatto di salute per focalizzare l attenzione di tutti i settori verso la salute e la qualità della vita. 5. sensibilizzare gli urbanisti ad integrare le tematiche della salute nelle strategie e iniziative di pianificazione urbana. 23

30 8 ECONOMIA LOCALE SOSTENIBILE Ci impegniamo a creare e ad assicurare una vivace economia locale, che promuova l occupazione senza danneggiare l ambiente. Lavoreremo quindi per: 1. adottare misure per stimolare e incentivare l occupazione locale e lo sviluppo di nuove attività. 2. cooperare con le attività commerciali locali per promuovere e implementare buone prassi aziendali. 3. sviluppare e implementare principi di sostenibilità per la localizzazione delle aziende. 4. incoraggiare la commercializzazione dei prodotti locali e regionali. 5. promuovere un turismo locale sostenibile. 9 EQUITÀ E GIUSTIZIA SOZIALE Ci impegniamo a costruire comunità solidali e aperte a tutti. Lavoreremo quindi per: 1. adottare le misure necessarie per alleviare la povertà. 2. assicurare un equo accesso ai servizi pubblici, all educazione, all occupazione, alla formazione e all informazione. 3. incoraggiare l inclusione sociale e le pari opportunità. 4. migliorare la sicurezza della comunità. 5. assicurare la disponibilità di buoni alloggi e condizioni di vita. 10 DA LOCALE A GLOBALE Ci impegniamo in una azione locale per una pace, giustizia, equità e sviluppo sostenibile a livello globale. Lavoreremo quindi per: 1. rafforzare la cooperazione internazionale e sviluppare risposte locali a problemi globali. 2. ridurre il nostro impatto sull ambiente globale, in particolare sul clima. 3. promuovere la diffusione e il consumo di prodotti del commercio equo e solidale. 4. promuovere il principio di giustizia ambientale. 5. migliorare la comprensione e la consapevolezza del concetto di sostenibilità globale. In Italia, il riferimento nazionale principale in materia di sviluppo sostenibile è dato dalla Deliberazione n. 57 del 2 agosto 2002 del CIPE Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia, promossa a seguito della prima strategia dell'ue in materia di sviluppo sostenibile adottata dal Consiglio europeo di Göteborg (2001) e completata dal Consiglio europeo di Barcellona del Presupposti della strategia erano quelli che la protezione e valorizzazione dell'ambiente vanno considerati come fattori trasversali di tutte le politiche settoriali, delle relative programmazioni e dei conseguenti interventi, e che le pubbliche amministrazioni perseguiranno gli obiettivi previsti nel precedente comma nei limiti delle risorse finanziarie autorizzate a legislazione vigente e degli stanziamenti di bilancio destinati allo scopo. Gli obiettivi previsti dalla Strategia d'azione per lo sviluppo sostenibile in Italia (Del. CIPE ) sono: - conservazione della biodiversità; - protezione del territorio dai rischi idrogeologici; 24

31 - riduzione della pressione antropica sui sistemi naturali, sul suolo a destinazione agricola e forestale; - riequilibrio territoriale ed urbanistico; - migliore qualità dell'ambiente urbano; - uso sostenibile delle risorse naturali; - riduzione dell'inquinamento acustico e della popolazione esposta; - miglioramento della qualità delle risorse idriche; - miglioramento della qualità sociale e della partecipazione democratica; - conservazione o ripristino della risorsa idrica; - riduzione della produzione, recupero di materia e recupero energetico dei rifiuti. 25

32 3.2 Quadro di riferimento programmatico e vincolistico L'insieme dei piani e programmi che governano il territorio di area vasta nel quale il territorio di Segrate si inserisce, costituiscono il quadro pianificatorio e programmatico nel quale si colloca il Documento di Piano oggetto di valutazione. L'analisi dei principali contenuti di vincolo e di indirizzo del quadro programmatico consentirà successivamente di valutare la natura del DdP e la sua relazione con gli altri piani e programmi agenti sul medesimo territorio, evidenziando sinergie e punti di criticità. La collocazione del DdP nel contesto pianificatorio e programmatico vigente deve consentire, in particolare, il raggiungimento di tre importanti risultati: 1. la costruzione di un quadro specifico di riferimento, contenente gli obiettivi fissati dagli altri piani e programmi territoriali e di settore; 2. la costruzione di un quadro specifico, contenente le azioni individuate dagli altri piani e programmi territoriali e di settore, le quali concorrono alla definizione di uno scenario esterno di riferimento per l evoluzione possibile del territorio interessato dal piano in oggetto (strade, poli produttivi sovracomunali, cave, ecc.). Si tratta, quindi, di capire quali scenari saranno in grado di influire sul piano; 3. la valutazione, conseguente, del grado di congruità del DdP con tale sistema di riferimento della pianificazione e programmazione vigente. Dal punto di vista delle tematiche ambientali, al fine di costruire in modo completo ed efficace tale quadro è stato necessario considerare: la pianificazione territoriale vigente (per es. PTR, PTPR, PTCP, ecc.); la pianificazione ambientale di settore esistente (per es. acqua, aria, ecc.); la pianificazione /programmazione di altri enti con competenze sul medesimo territorio (Autorità d Ambito Territoriale Ottimale, ecc.); gli eventuali piani di azione per la biodiversità, piani di azione per le specie di fauna e flora selvatiche, i piani di gestione delle Aree protette e dei siti Natura 2000 (SIC e ZPS), nonché i piani di attuazione relativi a tematiche ambientali; i programmi di sviluppo socio-economico delle aree; le politiche e gli orientamenti finanziari. 26

33 3.2.1 Piani e Programmi analizzati I Piani e Programmi analizzati sono di seguito riportati. Tabella 3.3 Quadro della pianificazione e programmazione da analizzare Ente Autorità di Bacino del fiume Po Regione Lombardia Provincia di Milano AATO della Provincia di Milano Nome piano PAI Piano stralcio per l'assetto Idrogeologico PTR Piano Territoriale Regionale PTPR Piano Territoriale Paesistico Regionale PTUA Programma regionale di Tutela e Uso delle Acque PRQA Piano Regionale per la Qualità dell Aria PTSSC Piano Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale PER Programma Energetico Regionale PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PPC Piano Cave Provinciale PPGRU Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani PTC Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano Piano d Ambito Le indicazioni del PAI sono state assunte nelle tavole geologiche allegate al Piano. Per quanto concerne il PTR, lo strumento è stato approvato dalla Giunta regionale con DGR n del 16 gennaio 2008 ed adottato dal Consiglio Regionale con DCR n.874 del 30 luglio Il Piano individua 24 obiettivi: 1. favorire l innovazione, lo sviluppo della conoscenza e la sua diffusione; 2. favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra il territorio regionale con l esterno, intervenendo sulle reti materiali (infrastrutture di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (fiere, università, ecc.) con attenzione alla sostenibilità ambientale e all integrazione paesaggistica; 3. assicurare a tutti i territori della Regione e a tutti i cittadini l accesso ai servizi pubblici e di pubblica utilità; 4. perseguire l efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità; 5. migliorare la qualità e la vitalità dei contesti urbani e dell abitare nella sua accezione estensiva di spazio fisico, relazionale, di movimento e identitaria (contesti multifunzionali, accessibili, ambientalmente qualificati e sostenibili, paesaggisticamente coerenti e riconoscibili); 6. porre le condizioni per un offerta adeguata alla domanda di spazi per la residenza, la produzione, il commercio, lo sport e il tempo libero; 27

34 7. tutelare la salute del cittadino attraverso la prevenzione ed il contenimento dell inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico, luminoso e atmosferico; 8. perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività estrattive), sulla pianificazione e sull utilizzo prudente del suolo e delle acque; 9. assicurare l equità nella distribuzione sul territorio dei costi e dei benefici economici, sociali ed ambientali derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio; 10. promuovere un offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della Regione e diffondendo la cultura del turismo non invasivo; 11. promuovere un sistema produttivo di eccellenza attraverso il rilancio del sistema agroalimentare come fattore di produzione, ma anche come settore turistico, il miglioramento della competitività del sistema industriale, lo sviluppo del sistema fieristico con attenzione alla sostenibilità; 12. valorizzare il ruolo di Milano quale punto di forza del sistema economico, culturale e dell innovazione e come competitore a livello globale; 13. realizzare un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumento di presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale; 14. riequilibrare ambientalmente e valorizzare paesaggisticamente i territori della Lombardia anche attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestale come elementi di ricomposizione paesaggistica, di rinaturalizzazione del territorio, tenendo conto delle potenzialità degli habitat; 15. supportare gli Enti Locali nell attività di programmazione e promuovere la sperimentazione e la qualità programmatica e progettuale per garantire il perseguimento della sostenibilità della crescita nella programmazione e progettazione a tutti i livelli di governo; 16. tutelare le risorse scarse (acque, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo; 17. garantire la qualità delle risorse naturali ed ambientali, attraverso la progettazioni delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell inquinamento delle acque, acustico,dei suoli, elettromagnetico e luminoso e la gestione idrica integrata; 18. favorire la graduale trasformazione dei comportamenti anche individuali e degli approcci culturali verso un utilizzo razionale e sostenibile di ogni risorsa, l attenzione ai temi ambientali e della biodiversità, paesaggistici e culturali, la fruizione turistica e sostenibile; 19. valorizzare in forma integrata il territorio e le sue risorse anche attraverso la messa a sistema dei patrimoni paesaggistico, culturale, ambientale, naturalistico, forestale e agroalimentare; 20. promuovere l integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio; 21. realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi con particolare attenzione alla rigorosa mitigazione degli impatti; 22. responsabilizzare la collettività e promuovere l innovazione di prodotto e di processo al fine di minimizzare l impatto delle attività antropiche sial legate alla produzione (attività agricola, industriale e commerciale) che alla vita quotidiana (mobilità, residenza, turismo); 23. gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi trans regionali; 24. rafforzare il ruolo di Motore Europeo della Lombardia, garantendo le condizioni per la competitività di funzioni e di contesti regionali forti. 28

35 Il comune di Segrate può essere considerato: 1. parte del Sistema territoriale metropolitano, direttamente legato all area milanese, per il quale il PTR individua i seguenti obiettivi: ST1.1 Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale; ST1.2 Riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale; ST1.3 Tutelare i corsi d acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità; ST1.4 Favorire uno sviluppo e un riassetto territoriale di tipo policentrico, mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del Nord-Italia; ST1.5 Favorire l integrazione con le reti infrastrutturali europee; ST1.6 Ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo mobilità sostenibili; ST1.7 Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, perturbano, infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio; ST1.8 Riorganizzare il sistema del trasporto merci; ST1.9 Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza; ST1.10 Valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio. 2. parte del Sistema territoriale della Pianura irrigua, per il quale il PTR individua i seguenti obiettivi: ST5.1 Garantire un equilibrio tra le attività agricole e zootecniche e la salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche, promuovendo la produzione agricola e le tecniche di allevamento a maggior compatibilità ambientale e territoriale; ST5.2 Garantire la tutela delle acque ed il sostenibile utilizzo delle risorse idriche per l agricoltura, in accordo con le determinazioni assunte nell ambito del Patto per l Acqua, perseguire la prevenzione del rischio idraulico; ST5.3 Tutelare le aree agricole come elemento caratteristico della pianura e come presidio del paesaggio lombardo; ST5.4 Promuovere la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale del sistema per preservarne e trasmetterne i valori, a beneficio della qualità della vita dei cittadini e come opportunità per l imprenditoria turistica locale; ST5.5 Migliorare l accessibilità e ridurre l impatto ambientale del sistema della mobilità, agendo sulle infrastrutture e sul sistema dei trasporti; ST5.6 Evitare lo spopolamento delle aree rurali, migliorando le condizioni di lavoro e differenziando le opportunità lavorative. Il comune è inserito nell ambito individuato quale Sottobacino Lambro-Seveso-Olona per il quale, a causa del rilevante stato di degrado, anche dal punto di vista idrogeologico, sono previsti a livello regionale indirizzi e politiche condivise anche con l Autorità di Bacino del Fiume Po. 29

36 Gli obiettivi che muovono l azione regionale su questi bacini critici tendono a: consolidare il sistema di pianificazione urbanistico territoriale previsto dal PAI e dalla l.r. 12/05 nei diversi livelli (comunale, provinciale e regionale), valutando la sostenibilità delle scelte pianificatorie in relazione al livello di rischio presente sul territorio; integrare maggiormente le politiche regionali in materia di sicurezza idraulica ed idrogeologica con quelle dell uso: delle acque (collettamento, scarichi e depurazione), dell ambiente (rinaturalizzazione dei corsi d acqua) e del paesaggio (riqualificazione e recupero paesaggistico degli ambiti degradati lungo i corsi d acqua). In particolare le politiche dovranno declinarsi in azioni che prevedano: la riduzione degli afflussi artificiali alla rete di superficie attraverso una riduzione delle aree impermeabilizzate, lo smaltimento delle acque bianche direttamente sul suolo o nel sottosuolo, la separazione delle acque delle reti fognarie (bianche e nere) e la laminazione (volanizzazione) delle portate del reticolo urbano; favorire la programmazione strategica degli interventi basata sullo sviluppo delle conoscenze acquisite ed in una logica di sostenibilità ambientale dell intervento stesso, valutato in tutti i suoi effetti di impatto sul territorio e sull ambiente. Relativamente alla presenza del centro di interscambio modale presente in corrispondenza dello scalo ferroviario, il PTR pone come obiettivo prioritario lo sfruttamento a pieno regime della nuova capacità offerta dalle nuove infrastrutture già attivate, pur se si deve necessariamente sottolineare come ciò si debba conciliare ad un oculata politica di gestione del traffico su gomma. 30

37 Figura 3.1 I sistemi di riferimento per lo sviluppo sostenibile 31

38 Il PTPR, Piano Paesistico Regionale è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 7/197 del 6 marzo Le integrazioni e gli aggiornamenti al Piano effettuati nell ambito del PTR sono stati approvati con D.G.R. 16 gennaio 2008 n. VIII/6447. Gli obiettivi generali del Piano Territoriale Paesistico Regionale si possono così riassumere: conservazione delle preesistenze e dei relativi contesti e loro tutela nei confronti dei nuovi interventi ; miglioramento della qualità paesaggistica degli interventi di trasformazione del territorio; aumento della consapevolezza dei valori e della loro fruizione da parte dei cittadini. Il comune di Segrate si colloca nell ambito geografico del Milanese ed all interno dell unità tipologica di paesaggio denominata paesaggi della pianura irrigua per la quale vengono espressi i seguenti indirizzi di tutela: I paesaggi della bassa pianura irrigua vanno tutelati rispettandone sia la straordinaria tessitura storica che la condizione agricola altamente produttiva. La campagna Vanno promossi azioni e programmi di tutela finalizzati al mantenimento delle partiture poderali e delle quinte verdi che definiscono la tessitura territoriale. E auspicabile che gli Enti locali attivino autonomamente forme di incentivazione e concertazione finalizzate alla tutela delle trame verdi territoriali, anche in occasione della ridefinizione del sistema comunale degli spazi pubblici e del verde. I canali La tutela è rivolta non solo all integrità della rete irrigua, ma anche ai manufatti, spesso di antica origine, che ne permettono ancora oggi l uso e che comunque caratterizzano fortemente i diversi elementi della rete. Assume carattere prioritario l attivazione di una campagna ricongnitiva finalizzata alla costruzione di uno specifico repertorio in materia, che aiuti poi a guidare la definizione di specifici programmi di tutela, coinvolgendo tutti i vari enti o consorzi interessati. Il Comune di Segrate, inoltre, è interessato da potenziali fenomeni di degrado per i quali vengono definiti appositi indirizzi di intervento da inserire all interno del PGT riguardanti la riqualificazione ed il contenimento e prevenzione del rischio. Nella fattispecie gli elementi di degrado si identificano con la presenza di: aree di frangia destrutturate 32

39 Si intendono quelle parti del territorio periurbano costituite da piccoli e medi agglomerati, dove spazi aperti urbanizzati e oggetti architettonici molto eterogenei fra loro, privi di relazioni spaziali significative, alterano fortemente le regole dell impianto morfologico preesistente fino a determinarne la sua totale cancellazione e la sostituzione con un nuovo assetto privo di alcun valore paesistico ed ecosistemico, che presenta situazioni in essere o a rischio di degrado e/o compromissione. Criticità: Impoverimento/perdita di qualsiasi forma di identità paesistica e talvolta di condizioni minimali di abitabilità, cui fanno riscontro: - frammentazione, omologazione e banalizzazione del paesaggio degli spazi aperti, aggravata dalla recente tendenza alla densificazione o alla rarefazione degli insediamenti, con interclusione, frammentazione e dequalificazione diffusa delle aree agricole periurbane, insufficienza e mancanza di qualità architettonico-spaziale e funzionale degli spazi d uso pubblico, perdita delle visuali lontane - accerchiamento e progressiva interclusione di elementi isolati del patrimonio storico architettonico e/o naturale che vengono estraniati dal loro contesto - diffusione di oggetti monofunzionali privi di alcun legame o di riferimenti ai luoghi con formazione di nuove centralità urbane senza alcuna logica di continuità con le preesistenti - usi e riusi spesso impropri del patrimonio edilizio e conflitti d uso dei suoli - scarsa qualità architettonica e ambientale degli insediamenti produttivi e logistici - presenza invasiva delle infrastrutture a rete, sia viabilistiche che per il trasporto dell energia e delle opere finalizzate alla sua produzione - forte concentrazione di impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione che determinano, in alcune aree, oltre a forti criticità di tipo percettivo, anche emergenze per la salute della popolazione - presenza di aree sottoutilizzate e dismesse in abbandono Indirizzi di riqualificazione ad integrazione del PGT: Ridefinizione di un chiaro impianto morfologico prioritariamente attraverso: - la conservazione e il ridisegno degli spazi aperti, secondo un organizzazione sistemica e polifunzionale, come contributo alla costruzione di una rete verde di livello locale che sappia dare continuità alla rete verde di scala superiore; in particolare : - conservando, proteggendo e valorizzando gli elementi del sistema naturale e assegnando loro un ruolo strutturante - riqualificando il sistema delle acque - attribuendo alle aree destinate a verde pubblico esistenti e previste nell ambito considerato una elevata qualità ambientale, paesistica e fruitiva - rafforzando la struttura del paesaggio agricolo soprattutto nei casi ove questo sia ancora fortemente interconnesso con il grande spazio rurale, conservando e incentivando le sistemazioni colturali tradizionali, promuovendo programmi specifici per l agricoltura in aree periurbane, etc. - la riqualificazione del tessuto insediativo; in particolare: 33

40 - conservando e assegnando valore strutturante ai sistemi ed elementi morfologici e architettonici preesistenti significativi dal punto di vista paesistico - definendo elementi di relazione tra le diverse polarità, nuove e preesistenti - preservando le vedute lontane come valori spaziali irrinunciabili e curando l architettura dei fronti urbani verso i territori aperti - riconfigurando l'impianto morfologico ove particolarmente destrutturato - orientando gli interventi di mitigazione al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra - il recupero e la valorizzazione delle aree degradate, sottoutilizzate e in abbandono con finalità paesistico-fruitivo e ambientali Indirizzi di contenimento e prevenzione del rischio ad integrazione del PGT: Pianificazione attenta delle nuove previsioni di sviluppo alla chiara e forte definizione dell impianto morfologico in termini di efficace correlazione con le tessiture territoriali ed agrarie storiche, con specifica attenzione agli ambiti di trasformazione ed alla piena valorizzazione della qualità paesistica nella pianificazione attuativa; in particolare: - conservando e assegnando valore strutturante ai sistemi ed elementi morfologici e architettonici preesistenti significativi dal punto di vista paesistico - difendendo gli spazi aperti e attribuendo al loro ridisegno un valore strutturante - localizzando in modo mirato le eventuali nuove necessità in modo tale da riqualificare i rapporti tra i margini urbani e i territori aperti - impedendo la saldatura di nuclei urbani contigui - conservando e assegnando valore strutturante ai sistemi ed elementi morfologici e architettonici preesistenti significativi dal punto di vista paesistico - individuando e promuovendo prestazioni di elevata qualità per i piani attuativi e i progetti urbani infrastrutture di trasporto ed elettrodotti che attraversano il territorio comunale Riguarda le porzioni più o meno ampie e continue di territorio caratterizzate dalla presenza intrusiva di manufatti infrastrutturali per il trasporto e produzione dell energia. Criticità: Inserimento di elementi estranei ed incongrui ai caratteri peculiari compositivi, percettivi o simbolici del contesto; frattura e frammentazione ecosistemica, d uso e delle relazioni percettive, con formazione di aree marginalizzate, perdita di continuità e relazioni del sistema del verde e degli spazi agricoli, conseguente riduzione di caratterizzazione identitaria e progressiva omologazione dei paesaggi attraversati Indirizzi di riqualificazione ad integrazione del PGT: interventi di mitigazione anche tramite equipaggiamenti verdi in grado di relazionarsi con il territorio interventi correlati alle infrastrutture esistenti attenti alle zone marginali e volti a ridurre la loro estraneità al contesto e l effetto frattura che generano 34

41 attenta considerazione degli interventi di servizio alle infrastrutture cercando di evitare la possibile accentuazione dell effetto di frattura indotto, operando riconnessioni funzionali tra i territori separati e recuperando gli ambiti marginali con la massima riduzione dell impatto intrusivo. Indirizzi di contenimento e prevenzione del rischio ad integrazione del PGT: progettazione integrata del tracciato, comprensivo del suo equipaggiamento verde, attenta ai caratteri paesistici dei contesti progettazione unitaria dei manufatti e delle relative aree di servizio attenta ai caratteri paesistici dei contesti eventuale acquisizione delle aree laterali all infrastruttura in misura adeguata allo sviluppo e attuazione di un progetto di valorizzazione paesaggistica dei territori attraversati ambiti estrattivi cessati Si tratta sia degli ambiti di escavazione relativi ad attività cessate prima dell entrata in vigore della normativa (legge n.92/1975) che ha assoggettato l autorizzazione alla coltivazione all obbligo del recupero ambientale delle cave cessate in tempi successivi e non ancora recuperate o recuperate solo parzialmente; sia delle cave abusive che hanno lasciato segni significativi sul paesaggio. Si distinguono in cave di monte e cave di pianura (in asciutto e in falda). Criticità: Degrado paesistico con significativi effetti negativi indotti sul contesto, soprattutto dal punto di vista geomorfologico e ambientale ed estetico-percettivo. Indirizzi di riqualificazione ad integrazione del PGT: rimozione degli impianti e dei manufatti dismessi recupero, distinguendo tra le diverse situazioni e contesti territoriali, attraverso progetti integrati di ricomposizione e valorizzazione che le trasformino in elementi positivi del territorio con possibili riutilizzi turistico- fruitivi e ambientali in raccordo con la Rete verde provinciale e i sistemi comunali del verde; in particolare per le cave di pianura si prevede l inserimento nelle strategie più generali di ricomposizione paesistica e ambientale dei contesti di riferimento valutando, dove possibile, l'opportunità di un loro mantenimento come specchi d'acqua o viceversa la necessità di loro riempimento, finalizzando gli interventi anche a utilizzi turistico/ricreativi, culturali, oltreché ambientali e ecosistemici (ad. es. realizzazione di parchi, zone umide, elementi del sistema del verde, zone per attività sportive, per spettacoli all aperto, interventi di land-art etc.). Nei territori contermini ai corsi d'acqua l'azione di riqualificazione deve essere attentamente coordinata con le politiche di difesa del suolo e di valorizzazione del sistema fluviale; nelle situazioni periurbane si impone la necessità di verificare le proposte di recupero in riferimento al disegno complessivo degli spazi aperti e dei servizi pubblici o di fruizione collettiva del Piano dei Servizi comunale. Non sono previsti Indirizzi di contenimento e prevenzione del rischio ad integrazione del PGT. 35

42 aree soggette a più elevato inquinamento atmosferico Si tratta degli ambiti territoriali in genere densamente urbanizzati nei quali si registra un elevato inquinamento dell'aria. Criticità: forte limitazione delle condizioni di vita perdita di valore fruitivo degli spazi aperti con conseguenti fenomeni di degrado rischi di omologazione/semplificazione dei caratteri paesistici determinati da interventi standardizzati di mitigazione ambientale (ad es. : interventi di piantumazione, parcheggi di interscambio, piste ciclabili, etc., per la riduzione degli impatti legati al traffico veicolare) Indirizzi di riqualificazione ad integrazione del PGT: Attenta valutazione paesistica delle azioni volte alla riduzione delle emissioni (ad es. piantumazioni, parcheggi di interscambio, piste ciclabili, etc) che vanno studiate tenendo conto delle emergenze paesistiche del contesto di intervento e delle opportunità di ricomposizione del paesaggio locale. Indirizzi di contenimento e prevenzione del rischio ad integrazione del PGT: attenta valutazione delle politiche di prevenzione ambientale in termini di ricadute paesaggistiche e di disegno o ridisegno del territorio promozione di azioni progettuali innovative qualificate e qualificanti il paesaggio Il PTUA della Lombardia è stato approvato con D.G.R. VIII/2244 del Gli obiettivi strategici regionali sono i seguenti: promuovere l uso razionale e sostenibile delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili e secondo quanto previsto dall art. 28 della l. 36/94; assicurare acqua di qualità, in quantità adeguata al fabbisogno e a costi sostenibili per gli utenti; recuperare e salvaguardare le caratteristiche ambientali delle fasce di pertinenza fluviale e degli ambienti acquatici. Gli obiettivi strategici posti dall Atto di indirizzo, relativi alla politica di uso e tutela delle acque lombarde sono i seguenti: tutelare le acque sotterranee e i laghi, per la loro particolare valenza anche in relazione all approvvigionamento potabile attuale e futuro; destinare alla produzione di acqua potabile e salvaguardare tutte le acque superficiali oggetto di captazione a tale fine e di quelle previste quali fonti di approvvigionamento dalla pianificazione; idoneità alla balneazione per tutti i grandi laghi prealpini e per i corsi d acqua loro emissari; 36

43 designare quali idonei alla vita dei pesci i grandi laghi prealpini e i corsi d acqua aventi stato di qualità buono o sufficiente; sviluppare gli usi non convenzionali delle acque (usi ricreativi e navigazione), e tutelare i corpi idrici e gli ecosistemi connessi; equilibrio del bilancio idrico per le acque superficiali e sotterranee, identificando ed intervenendo sulle aree sovrasfruttate. Per quanto riguarda la presenza di sostanze pericolose, il PTUA, ai sensi del D.M. N.367/03, si pone l obiettivo di rispetto degli standard di qualità nelle acque superficiali entro il 31 dicembre Relativamente agli aspetti di riqualificazione ambientale infine, il PTUA prevede: salvaguardia delle caratteristiche degli ambienti acquatici; mantenimento e miglioramento delle condizioni di assetto complessivo dell area fluviale. Il PRQA della Lombardia non ha ancora raggiunto la conclusione: la "fase conoscitiva", completata nel Dicembre 2000 ha riguardato studi sul monitoraggio atmosferico, l'analisi climatologica, la valutazione dell'ordinamento legislativo, l'inventario emissioni, l'indagine sui principali modelli fisico-chimico-meteorologici, la stima degli indicatori di stato, impatto e pressione, ed ha portato alla definizione delle aree critiche. Tuttavia tale zonizzazione è stata successivamente modificata da quella inserita nella DGR 5290 del 2 agosto Nel Rapporto intermedio il comune di Segrate ricade tra quelli compresi nell area di risanamento. La "fase propositiva" è ancora in atto e prevede la proposta di politiche di intervento in diversi settori, sulla base delle informazioni raccolte durante la prima fase del Piano. Il PTSSC della Regione Lombardia (approvato con deliberazione consiliare n. VIII/0215l del 2 ottobre 2006) localizza Segrate nell Ambito di addensamento commerciale metropolitano, per il quale il Piano prevede indirizzi di riqualificazione e sviluppo sostenibile della rete attraverso: - riqualificazione, razionalizzazione e ammodernamento degli insediamenti e dei poli commerciali già esistenti, compresi i parchi commerciali di fatto; - forte disincentivo all eccessivo ampliamento e alla apertura di grandi strutture di vendita mediante l'utilizzo di nuova superficie di vendita; - disincentivo al consumo di aree libere e attenzione alla localizzazione in aree dismesse di nuovi insediamenti distributivi; - incremento della presenza di esercizi di vicinato e di media distribuzione, di maggiore accessibilità diretta da parte dell utenza; 37

44 - prioritaria localizzazione di attività commerciali in aree servite dai mezzi di trasporto pubblico; - valorizzazione dell attrattività consolidata degli spazi urbani in relazione all esistenza del patrimonio storico e architettonico e integrazione della funzione commerciale con le altre funzioni di attrattività urbana (attività paracommerciali, artigianali, pubbliche) e promozione del loro servizio commerciale unitario. Il PER, approvato il 21 marzo 2003 con D.G.R. n , si configura come uno strumento finalizzato ad aiutare la Regione Lombardia nella sua azione di governo locale mirante a ridurre il costo, economico ed ambientale, dell energia per il sistema lombardo, con le sue attività produttive ed i suoi cittadini. Gli obiettivi strategici dell azione regionale, così come individuati dal Programma Regionale di Sviluppo della VII Legislatura, sono i seguenti: ridurre il costo dell energia per contenere i costi per le famiglie e per migliorare la competitività del sistema delle imprese; ridurre le emissioni climalteranti ed inquinanti, nel rispetto delle peculiarità dell ambiente e del territorio; promuovere la crescita competitiva dell industria delle nuove tecnologie energetiche; prestare attenzione agli aspetti sociali e di tutela della salute dei cittadini collegati alle politiche energetiche, quali gli aspetti occupazionali, la tutela dei consumatori più deboli ed il miglioramento dell informazione, in particolare sulla sostenibilità degli insediamenti e sulle compensazioni ambientali previste. Per il perseguimento degli obiettivi proposti, il Programma intende sostenere e favorire, riconoscere e mobilizzare le risorse costituite dall energia risparmiabile, ricorrendo a tecnologie ed a modalità gestionali più evolute e maggiormente efficienti. In particolare il PER inserisce il comune di Segrate nell area della Grande Milano per la quale definisce ammissibili interventi di potenziamento e/o miglioramento di centrali termoelettriche esistenti e non nuove centrali situate in siti attualmente non dedicati alla produzione di energia elettrica. 38

45 Il PTCP vigente della Provincia di Milano è stato approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 55 del 14 ottobre L approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) dà esecuzione a puntuali prescrizioni del D.Lgs. 267/2000 e della L.R. Lombardia 1/2000. Il PTCP è stato interpretato come strumento di gestione delle dinamiche territoriali più che come prefigurazione del futuro della Provincia, data l impossibilità di costruire scenari rigidamente prefigurati in una situazione in continua evoluzione. A cornice dei contenuti del piano vi è la continua ricerca e attuazione di un azione di riqualificazione paesistica e ambientale che coinvolga tutti i soggetti investiti di un ruolo nel governo del territorio. Per quanto concerne la tematica della sostenibilità ambientale, viene previsto un meccanismo premiale costituito dallo stanziamento di fondi provinciali, destinati ai comuni ritenuti maggiormente virtuosi, per la realizzazione di progetti e opere di importanza sovracomunale. Tutti gli obiettivi generali e specifici del PTCP sono riconducibili a tre strategie fondamentali: l ecosostenibilità, ossia l assunzione di criteri di sviluppo sostenibile nella definizione di tutte le politiche di programmazione con particolare attenzione: - all attivazione di alcune categorie specifiche di azione relative alla riduzione della pressione da inquinamento, - al miglioramento della raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti, - allo sviluppo della mobilità secondo criteri di minimizzazione degli impatti, - alla promozione del risparmio energetico e dell utilizzo di tecnologie innovative ecocompatibili, - alla reintroduzione di elementi naturalistici mediante la costruzione di una rete ecologica provinciale; la valorizzazione paesistica che assume valore primario e carattere di assoluta trasversalità nei diversi settori di intervento economico e di pianificazione spaziale, con l obiettivo di definire strategie settoriali e territoriali capaci di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile assumendo il paesaggio quale espressione della qualità delle componenti che costituiscono il territorio e delle loro relazioni come base di valutazione su cui misurare la qualità dello sviluppo insediativo ed economico; lo sviluppo economico basato sulla creazione delle infrastrutture e delle condizioni territoriali adatte a favorire una crescita equilibrata, oltre che su iniziative di marketing territoriale che possano valorizzare l attrattività e la competitività del territorio della Provincia di Milano nel contesto delle grandi aree urbane e mondiali. 39

46 Il sistema degli obiettivi del PTCP vede la declinazione di obiettivi generali all interno di tre sistemi territoriali: 1. Obiettivi strategici per la valorizzazione e la salvaguardia paesistico-ambientale Finalità prioritarie sono: l'individuazione di ambiti, sistemi ed elementi di valore paesistico, storico e naturalistico; la definizione di politiche e indirizzi di tutela e valorizzazione che ne assicurino, anche in relazione alle problematiche relative all'assetto idrico ed idrogeologico, una corretta gestione; la ricostruzione di un equilibrio ecologico e la tutela della risorsa suolo attraverso: la valorizzazione dei luoghi, degli elementi con significato storico-culturale e del patrimonio paesistico con potenzialità di attrazione turistica e dei parchi regionali attraverso azioni di tutela, di sensibilizzazione e diffusione della loro conoscenza e attività finalizzate allo sviluppo della fruibilità; la conservazione dell'identità del territorio rurale e la conservazione del suo ruolo di presidio ambientale attraverso il miglioramento della qualità paesaggistica, il sostegno alla vitalità economica e la diversificazione delle attività agricole e delle produzioni; la valorizzazione e la riqualificazione del paesaggio urbano recuperando le aree di frangia e orientando le amministrazioni locali a riconoscere la propria identità culturale e storica ai fini di una migliore progettazione del nuovo; la costruzione di una rete ecologica polivalente che ostacoli il processo di depauperamento del patrimonio naturalistico e che costituisca un elemento caratterizzante del territorio anche ai fini della programmazione e progettazione dei nuovi insediamenti; la tutela e la valorizzazione del reticolo idrografico superficiale attraverso il coordinamento delle azioni di disinquinamento e di difesa del suolo nell'ambito di un più vasto programma di riqualificazione paesistica e ambientale dei corsi d'acqua; la salvaguardia e la gestione razionale del patrimonio delle acque sotterranee in funzione della loro qualità anche attraverso la programmazione di un uso del suolo compatibile con la vulnerabilità degli acquiferi; la riduzione delle fonti inquinanti mediante il sostegno e la promozione dell'innovazione tecnologica nei settore della mobilità, del riscaldamento e dell'industria, e l'utilizzo di tecnologie innovative, di fonti energetiche alternative e l'attivazione di progetti pilota. 2. Obiettivi strategici per il miglioramento dell'accessibilità nel territorio provinciale Finalità prioritaria è lo sviluppo del sistema della mobilità secondo criteri che rispettino il territorio e producano minori impatti, integrino le differenti reti di trasporto e risolvano i problemi strutturali ed infrastrutturali delle reti esistenti. Tali obiettivi sono anche contenuti nel Documento Strategico di Indirizzo del Piano Provinciale di Bacino della Mobilità e dei Trasporti (PBMT). Tra gli obiettivi di carattere generale: razionalizzazione ed incremento dell offerta di trasporto pubblico in funzione della domanda; l'integrazione tra modalità differenti mediante il potenziamento e lo sviluppo degli interscambi; 40

47 potenziamento della rete di trasporto pubblico privilegiando linee di forza su ferro, o, comunque, in sede riservata e ridefinendo la rete su gomma con finalità di integrazione modale; il potenziamento del sistema ferroviario in termini di infrastrutture e di servizi; la ristrutturazione del sistema di attestamento delle merci; la riorganizzazione e lo sviluppo del sistema viabilistico gerarchizzando e razionalizzando la rete al fine di fluidificare la circolazione veicolare e limitare gli impatti dovuti alla concentrazione dei flussi; il potenziamento e la razionalizzazione del sistema della viabilità primaria per i flussi di traffico a media percorrenza; la realizzazione di infrastrutture di accesso alle grandi funzioni strategiche di interesse regionale e sovraregionale; la riduzione degli impatti delle infrastrutture sull ambiente e il territorio mediante interventi di mitigazione/compensazione e specifiche azioni di riqualificazione delle aree in cui le opere si inseriscono; sviluppo e miglioramento della mobilità ciclabile mediante la realizzazione di una rete di percorsi lungo le strade provinciali, integrata a quella comunale, per gli spostamenti casalavoro e casa-tempo libero. 3. Obiettivi strategici di assetto territoriale per la valorizzazione della maglia urbana policentrica Finalità prioritaria è il mantenimento e il rafforzamento del sistema multipolare esistente, riconosciuto come valore primario del territorio milanese, allo scopo di contrastare i fenomeni conurbativi e di contribuire alla migliore integrazione tra evoluzione dell'urbanizzato e sistema della mobilità. Tale obiettivo è perseguito attraverso: la valorizzazione delle potenzialità locali dei diversi ambiti della provincia attraverso una strategia di promozione delle specificità che ne rafforzi l'immagine e la caratterizzazione culturale ed economica (marketing territoriale); la promozione della diversificazione, riconversione, qualità e innovazione delle imprese con particolare riferimento ai sistemi locali e alle loro vocazioni; il contenimento della dispersione degli insediamenti concentrando i grandi interventi negli ambiti urbani adeguatamente dotati di infrastrutture e servizi e ponendo particolare attenzione ai varchi a rischio della rete ecologica provinciale; la definizione di criteri localizzativi e di indicatori su cui misurare la sostenibilità dello sviluppo; la promozione e il graduale recupero delle situazioni di sfrangiamento del tessuto urbano orientando lo sviluppo delle nuove urbanizzazioni in adiacenza e continuità con l edificato esistente; il governo del fenomeno della logistica attraverso la definizione di criteri di localizzazione dei centri che privilegino i siti dotati di ottima accessibilità ed evitino gli impatti sulla viabilità locale e sugli insediamenti residenziali; 41

48 l introduzione di meccanismi di equa ripartizione territoriale delle ricadute positive e negative degli interventi a carattere sovracomunale anche attraverso lo sviluppo di sistemi perequativi. Il comune di Segrate è inserito nel PTCP 1) all interno dell unità paesistico-territoriale alta pianura irrigua orientale. I programmi di azione paesistica individuati per uno sviluppo urbanistico integrato con le peculiarità paesistiche della pianura irrigua sono: istituzione, in accordo con le Amministrazioni comunali interessate, di due nuovi PLIS, Parco della Media Valle del Lambro e Parco delle Cave est, e ampliamento del Parco del Grugnotorto-Villoresi e del Molgora; sostegno alla realizzazione di siepi e filari lungo i canali irrigui e le rogge che si dipartono dal Canale Villoresi; sostegno per la riqualificazione ambientale delle aree degradate di cava a fini naturalistico-ricreativi; realizzazione di un percorso ciclabile lungo il canale Villoresi e il naviglio Martesana quale progetto provinciale delle strade azzurre in bicicletta ; sostegno alle iniziative dei parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) e dei parchi regionali includendo la riserva naturalistica di Vanzago; sostegno alla realizzazione del progetto di riforestazione proposto dai Comuni; promozione del sistema museale territoriale lungo i Navigli storici (Magentino, Abbiatense-Binaschino e Martesana-Adda); valorizzazione del Castellazzo di Bollate; individuazione, in accordo con le Amministrazioni locali, di proposte di valorizzazione del canale Villoresi, quale elemento di connessione trasversale a tutto il territorio provinciale, e dei diversi sistemi che caratterizzano il suo percorso quali gli ambienti rurali dell alta pianura asciutta e irrigua, il sistema delle cascine storiche, l archeologia industriale della Valle dell Olona e le ville dell alta pianura. 2) all interno dell unità paesistico-territoriale media pianura irrigua e dei fontanili. I programmi di azione paesistica individuati per la riqualificazione ambientale dei fontanili sono: promozione di politiche di intervento e proposte progettuali, quali la riattivazione di fontanili, finalizzate a ridurre il fenomeno della risalita dell'acqua superficiale; valorizzazione del paesaggio agrario anche attraverso l introduzione nella produzione agricola di tecniche colturali ecocompatibili (agricoltura biologica); devono essere favoriti e incentivati la coltivazione di prodotti tipici della tradizione locale, l'equipaggiamento della campagna (formazione di siepi e filari), gli interventi di forestazione (redazione di piani di indirizzo forestale); promozione, in accordo con le Amministrazioni locali, di manifestazioni culturali e interventi di riqualificazione paesistica all interno del parco culturale della battaglia di Magenta; promozione del sistema museale territoriale lungo i Navigli storici (Magentino, Abbiatense-Binaschino e Martesana-Adda); 42

49 promozione dell'intervento di valorizzazione paesistico-ambientale del territorio interessato dal progetto sovracomunale "Camminando sull'acqua" (Comuni ricompresi nell'ambito dell'abbiatense-binaschino e Sud-Milano); realizzazione di itinerari ciclopedonali di interesse paesistico-ambientale, al fine di valorizzare gli elementi di interesse storico-architettonico presenti sul territorio, in particolare il sistema delle Abbazie (Chiaravalle, Viboldone e Mirasole) e gli ambiti di alto valore naturalistico (riserve naturali di Bareggio, Cusago, Rodano e Settala, Binasco, Lacchiarella), tra cui i percorsi lungo i Navigli Grande e Pavese. Relativamente alle infrastrutture che attraversano il territorio comunale il PTCP rileva: la presenza di due progetti che riguardano la riqualificazione delle strade provinciali Cassanese e Rivoltana entrambi entrati in fase di implementazione; la presenza del centro di interscambio modale; la previsione della stazione per i treni suburbani ora realizzata; la previsione di un progetto di polo ricreativo-sportivo; la presenza dello scalo merci ferroviario non più utilizzato nella sua piena capacità. 43

50 Figura 3.2 Sistema Insediativo-Infrastrutturale Fonte: PTCP Provincia di Milano Tav. 1 44

51 Dal punto di vista della tematica Difesa del suolo il PTCP individua sul territorio comunale la presenza di: un ambito di cava cessato nella porzione nord del territorio ed un ambito di cava attivo o attivabile al centro del territorio comunale per i quali valgono i seguenti indirizzi: - contenimento del consumo di suolo attraverso la limitazione dell'apertura di nuovi poli estrattivi e il recupero di quelli dismessi; - tutela delle acque, sia superficiali che sotterranee, da potenziali fenomeni di inquinamento; - tutela dei paesaggi agrari e naturali di particolare pregio e delle risorse naturalistiche; - tutela delle aree agricole di rilevanza paesistica. un impianto di depurazione da dismettere o già dismesso all estremità ovest del territorio comunale; tre aree in corso di caratterizzazione e bonifica, poste nelle aree produttive di Redecesio, di Lavanderie e di Segrate, per le quali il PTCP esprime i seguenti indirizzi: - eliminare la contaminazione dei suoli e delle acque e/o il rischio relativo alla propagazione degli inquinanti; - evitare nuovi eventi di contaminazione; presenza di territorio appartenente alla Fascia C del Fiume Lambro (così come è individuata dal PAI) per il quale valgono le disposizioni del PTCP in merito agli ambiti di rilevanza paesistica. 45

52 Figura 3.3 Difesa del suolo Fonte: PTCP Provincia di Milano Tav. 2 46

53 Per quanto riguarda il Sistema paesistico ambientale, il PTCP rileva nel comune la presenza di: un area di rilevanza paesistica in una piccola porzione ad est del capoluogo. Il PTCP prevede la tutela ed il potenziamento degli elementi e delle unità ecosistemiche che la caratterizzano oltre che lo sviluppo di attività ricreative e culturali purché compatibili con l'assetto paesistico. Il Comune, in fase di adeguamento dello strumento urbanistico alle indicazioni del PTCP, verifica e individua a scala di maggior dettaglio tali ambiti e specifica eventuali ulteriori territori che presentano caratteri di elevata potenzialità paesistica, rispetto ai quali la normativa comunale deve prevedere efficaci strumenti di controllo delle trasformazioni. Il Comune può adottare piani del colore, di arredo urbano per le aree urbanizzate in ambiti di rilevanza paesistica. un percorso di interesse paesistico lungo la SP Rivoltana per il quale valgono i seguenti indirizzi: a) valorizzazione e conservazione dei tracciati e dei caratteri fisici, morfologici, vegetazionali o insediativi che costituiscono gli elementi di riconoscibilità e di specificità, anche funzionale, del percorso; b) mantenimento, lungo i percorsi, dei luoghi panoramici; c) incentivazione dei riusi finalizzati alla realizzazione di una rete di percorsi ciclopedonali. Il Comune, in fase di adeguamento dello strumento urbanistico alle indicazioni del PTCP: a) identifica e classifica i diversi tipi di percorso e le direttrici visive di maggiore sensibilità, presenti lungo i percorsi o nei punti panoramici, cioè quelle che offrono una "veduta" su luoghi di particolare interesse paesistico, quali le emergenze geomorfologiche, vegetazionali e storico - culturali, o viste di particolare profondità e ampiezza; b) può individuare nuovi elementi da sottoporre a progetti di valorizzazione paesistica, in base a quanto specificato nel precedente comma 3; c) integra le norme del proprio strumento urbanistico con specifiche indicazioni di salvaguardia della panoramicità e della fruibilità paesistica dei percorsi individuati; d) attua azioni finalizzate ad evitare ogni compromissione delle condizioni di visibilità dai punti e dai percorsi panoramici, al fine di garantire la libera fruizione visiva dei paesaggi e degli orizzonti circostanti. Lungo tali direttrici e nell immediato intorno, le trasformazioni sono soggette alle disposizioni di cui al precedente comma 3; e) propone fasce di rispetto, distinte da quelle di rispetto stradale, all interno delle quali applicare indirizzi di valorizzazione paesistica, relativamente sia alla tipologia degli insediamenti previsti, che alla limitazione della cartellonistica; f) incentiva tutte le opere necessarie al miglioramento delle condizioni di fruizione visiva (piazzole, punti di sosta, aree attrezzate). aree boscate, filari, arbusteti e siepi che rientrano nel più ampio disegno di valorizzazione e potenziamento della dotazione vegetale provinciale, nonché nella rete ecologica; 47

54 un albero di interesse monumentale (pioppo nero) posto nei pressi dell incrocio tra via di Vittorio e la SP Cassanese per il quale vale il divieto di danneggiamento o abbattimento. L'abbattimento può avvenire esclusivamente per esigenze di pubblica incolumità o per esigenze fitosanitarie e comunque dopo aver accertato l'impossibilità ad adottare soluzioni alternative. In tal caso l'abbattimento viene autorizzato dai comuni previa acquisizione di una perizia tecnica effettuata da un esperto in discipline agronomiche - forestali. emergenze di architettura rurale, religiosa e civile, di interesse storico paesaggistico distribuite sul territorio anche esternamente ai nuclei storici per le quali valgono i seguenti indirizzi: a) la tutela conservativa dei beni in oggetto, volta al mantenimento e al ripristino della loro originaria struttura e consistenza e al mantenimento dell'integrità e della significatività, anche estetico - visuale del contesto paesistico - ambientale connesso; b) la promozione di riutilizzi e recuperi, volti anche alla conservazione dei significati degli organismi, dei luoghi e dei contesti che li hanno prodotti originariamente; c) la valorizzazione anche dei siti storici di non particolare emergenza architettonica o paesistica, ma che rappresentano un valore diffuso e capillare, capace di attribuire identità storica e culturale ai luoghi nonché di assumere il ruolo di punti di appoggio per il progetto di rete ecologica provinciale o per la strutturazione di percorsi turistico ricreativi. un area per la fruizione con le caratteristiche di parco urbano corrispondente all area verde attorno al bacino dell Idroscalo. Gli indirizzi del PTCP per tale ambito mirano alla creazione di un sistema di connessioni, attraverso percorsi ciclopedonali ed equestri, corridoi ecologici ed interventi paesistici lungo i corsi d'acqua che mettano in relazione tali aree con il sistema dei Parchi Regionali, i PLIS e i luoghi di interesse storico architettonico. 48

55 Figura 3.4 Sistema paesistico ambientale Fonte: PTCP Provincia di Milano Tav. 3 In relazione al progetto di Rete ecologica, il PTCP non individua nel territorio comunale alcun corridoio ecologico, pur essendo assai prossimi ai suoi confini quello 49

56 corrispondente al percorso del fiume Lambro ad ovest e quello che segue il percorso del naviglio Martesana a nord. Viene invece rilevata la presenza di zone extraurbane con presupposti per l attivazione di progetti di consolidamento ecologico poste in corrispondenza degli ultimi residui di territorio agricolo ancora presenti. Per queste zone valgono i seguenti indirizzi che mirano: a) al recupero di un rapporto organico tra spazi aperti e tessuto urbanizzato, considerando tutti gli aspetti di tipo socio - economico e urbanistico oltre che di disegno urbano. Tali elementi possono concorrere ad un azione programmata sul territorio, sia relativamente ai luoghi che non presentano una qualità urbana consolidata (le frange del costruito) sia a quelli con usi agricoli marginali, affinché entrambi i contesti possano assumere caratteri strutturali e ambientali qualificanti; b) al recupero di una configurazione riconoscibile dei luoghi attraverso l individuazione delle permanenze come elementi irrinunciabili nel rapporto tra nuovo ed esistente; c) al riconoscimento, all interno di tali ambiti, di strutture urbane significative in grado di attribuire identità storica, visiva e morfologica ai luoghi anche al fine di proporre nuove forme di integrazione tra città e campagna; d) alla promozione di nuove forme negoziali partecipative orientate all'integrazione tra pianificazione territoriale e tutela ambientale. Il Comune, in fase di adeguamento dello strumento urbanistico alle indicazioni del PTCP: a) individua gli ambiti di frangia urbana e definisce la tipologia dei nuovi interventi edilizi corredati da indicazioni che permettano una maggiore integrazione paesistico ambientale; b) individua criteri operativi e di intervento in relazione alle specifiche problematiche degli ambiti di frangia, in coerenza con gli indirizzi e le direttive di cui ai precedenti commi. 50

57 Figura 3.5 Rete ecologica provinciale Fonte: PTCP Provincia di Milano Tav. 4 Per quanto riguarda gli ambiti agricoli e gli elementi del paesaggio agrario vengono espressi indirizzi volti alla preservazione della continuità e dell estensione del suolo agricolo valorizzandone le potenzialità dal punto di vista paesaggistico e ambientale inserendoli in un ottica più ampia di tutela degli spazi aperti e di quelli ecologicamente rilevanti al fine di ottenere un ambito periurbano coerente e resistente alle eventuali pressioni insediative future. 51

58 Il PCP vigente della Provincia di Milano, approvato con D.C.R. n VIII/166 del 16 maggio 2006, individua due cave di recupero all interno del territorio del comune di Segrate (Rg8 e Rg9). L ambito Rg8 riguarda un area posta in una posizione piuttosto centrale e strategica del territorio comunale. 52

59 L ambito Rg9 è situato nella porzione nord del territorio comunale in un area strategica dal punto di vista del rafforzamento dei legami tra le reti ecologiche locali e quelle provinciali e regionali. 53

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62 Il PPGR è stato adottato con Delibera C.P. repertorio n 24/07 Arg.n 30 nella seduta del 05/07/2007. Pur non avendo concluso l iter procedurale possono essere presi in considerazione i contenuti del documento quali indirizzi di massima cui guardare nel predisporre le scelte di piano, in attesa di comprendere se le cogenze ora presenti saranno confermate nella fase di approvazione dello strumento provinciale. La tabella che segue riporta le indicazioni riguardo la propensione del territorio comunale alla localizzazione di impianti legati alla gestione dei rifiuti. Tipologia di impianto Discariche per rifiuti inerti, non pericolosi, pericolosi Impianti per il trattamento termico di rifiuti urbani, speciali pericolosi e non pericolosi Impianti di trattamento chimico - fisico, impianti di inertizzazione o altri trattamenti specifici, impianti di trattamento degli inerti; impianti di cdr e selezione/stabilizzazione, piattaforme Impianti di compostaggio Stazioni di trasferimento Impianti di compost verde Indicazioni per la localizzazione La localizzazione è esclusa nell area attorno al bacino dell Idroscalo e in ampie porzioni urbanizzate Vengono individuate aree soggette ad esclusione nei pressi del centro di interscambio La localizzazione è esclusa nell area attorno al bacino dell Idroscalo e in ampie porzioni urbanizzate Il comune di Segrate ricade inoltre in zona di Risanamento secondo la zonizzazione del territorio regionale contenuta nell Allegato C del Piano Regionale di Qualità dell Aria per la quale valgono le seguenti indicazioni: Gli impianti sono autorizzabili solo se vengono rispettati i limiti di emissione dettati dal Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998, in particolare il limite di emissione per gli NOx che è fissato pari a 110 mg/nm3 (riferito a gas secchi a condizioni normali con l 11 % di Ossigeno libero nei fumi). 56

63 Il PTC del Parco Agricolo Sud Milano, cui il comune di Segrate appartiene, è stato approvato con DGR n.vii/818 del 3 agosto Le aree localizzate all interno dell area protetta si estendono a sud dello scalo ferroviario e comprendono gli spazi agricoli a nord della frazione di Novegro, il Parco dell Idroscalo, gli spazi agricoli ad est dell idroscalo, costituendo un continuum con il Parco Forlanini ad ovest e le aree agricole di Peschiera Borromeo ad est. La zonizzazione contenuta nelle NTA del PTC del Parco individua l intera area come compresa nei Territori agricoli e verde di cintura urbana ambito dei piani di cintura urbana. Il PTC prevede che in tali ambiti devono essere contemperate le esigenze di salvaguardia, di recupero paesistico e ambientale e di difesa dell attività agricola produttiva, con la realizzazione di interventi legati alla fruizione di parco quali aree a verde, attrezzature sociali e ricreative, impianti sportivi e funzioni di interesse generale. All interno della macro zonizzazione il PTC individua una sub-zona Parchi urbani che comprende il territorio del Parco dell Idroscalo. I contenuti del PTC sono approfonditi dal Piano di Cintura Urbana denominato Comparto 4 Parco Est Idroscalo che riguarda l ambito in oggetto. Il Comparto comprende il parco Forlanini, L Idroscalo, le aree di competenza del bacino idrico, le aree lungo la Sp 15 B fino al comune di Peschiera Borromeo e alcune aree agricole di margine. Di seguito si riportano alcuni estratti riguardanti il Piano specifico del Comparto 4. Schema strutturale Obbiettivo centrale del PTC è il rafforzamento del polo sportivo ricreativo dell Idroscalo, struttura intensamente utilizzata con un area di pertinenza attuale non adeguata allo sviluppo di nuove funzioni e all incremento della capacità ricettiva. Le scelta di fondo è quella di accrescere il fronte d acqua fruibile e le aree di pertinenza dell Idroscalo per sviluppare nuove funzioni ed attrezzature. La direttrice principale di sviluppo verso le cave di San Bovio, se pure indicata dal PTC, è in parte esterna al perimetro del PCU. Lo schema strutturale supera i confini del PCU, prevede un nuovo canale artificiale a due bracci: il principale connette l Idroscalo con i laghi di cava di San Bovio, il secondario lo connette con il Comparto di fruizione m quasi interamente occupato dal lago di cava Malaspina, sito nel comune di Pioltello, già rinaturalizzato, ma destinato ad un uso limitato alla porzione residenziale prospiciente ad esso. La seconda direttrice di sviluppo è verso Peschiera Borromeo e include i laghi di cava e le residue aree libere intercluse nell urbanizzato e si connette con il comparto di fruizione n che assume un particolare valore nella strategia urbanistica del Comune in via di definizione con il nuovo PGT, che intende farne il perno centrale della riorganizzazione urbanistica: il nuovo centro civico, con parco e attrezzature sportive e ricreative attorno al Lago Azzurro e una quota di residenza. 57

64 La strategia dello schema strutturale presuppone quindi uno stretto rapporto con il Piano della fruizione tale che gli assetti urbanistici dei comparti di fruizione m ed n siano coerenti con lo schema strutturale del PCU 4. Le norme di attuazione specifiche per il PCU 4 regolano il rapporto con il Piano della Fruizione. Verso sud est, sempre all esterno del PCU, lo schema strutturale prevede la connessione del comparto dell Idroscalo con l area naturalisitica del Bosco del Carengione, obbiettivo proposto dall amministrazione di Peschiera Borromeo. Il terzo obbiettivo è di rafforzare la connessione tra Milano e l Idroscalo attraverso il parco Forlanini e la sua estensione nel territorio di Segrate, in modo che dalla città si possa giungere all Idroscalo attraverso percorsi ciclopedonali nel verde. Ambiti di trasformazione soggetti a progettazione urbanistica attuativa L ambito di trasformazione più significativo, a sud est dell Idroscalo è destinato allo sviluppo delle funzioni ricettive in parte già ivi presenti: alberghi, ristoranti, attrezzature per spettacoli, ecc. Gli altri ambiti d trasformazione sono previsti lungo la direttrice del parco Forlanini, a completamento e riorganizzazione del nucleo di Novegro di Segrate; lungo via Corelli e all Ortica per la riorganizzazione di aree in parte compromesse da edificazioni, in Milano e su aree di proprietà del demanio lungo viale Forlanini sempre in comune di Milano. Ambiti di trasformazione sono altresì individuati nel comparto di fruizione n in comune di Peschiera Borromeo, funzionali agli obbiettivi di riorganizzazione urbanistica di quelle aree espressi dal comune e su citati; tali previsioni sono recepite nella proposta di Piano di Settore della Fruizione. Nel PCU 4 l agricoltura non ha un ruolo diretto; tuttavia il PCU dà l assetto definitivo delle aree a margine del vasto comparto agricolo che si sviluppa attorno al Bosco del Carengione e ne sancisce la definitiva vocazione agricola ed ambientale e nello stesso tempo accresce le possibilità di accesso al territorio agricolo e alla sua fruizione. Trasporto pubblico Lo sviluppo del polo sportivo ricreativo dell Idroscalo, obbiettivo indicato dal PTC e strutturato dal PCU, comporta la necessità di garantire un significativo incremento di accessibilità all area, già oggi non adeguatamente servita dal trasporto pubblico. Il PCU assume le previsioni di sviluppo delle linee metropolitane da Milano: la linea 4 Milano Forlanini - Rivoltana e la nuova linea sulla Paullese che lambiscono il PCU a nord e a sud. La connessione delle due linee attraverso un servizio di trasporto pubblico su gomma che si sviluppa all interno all area dell Idroscalo, accrescerebbe molto l accessibilità a tutto il comparto. Il PCU prevede inoltre la realizzazione di una linea di trasporto pubblico vincolata aerea (funivia) che, attraverso il bacino dell Idroscalo, connette l aeroporto e la nuova stazione metropolitana al nuovo polo di sviluppo, all innesto del canale, dove si prevede di concentrare gli impianti sportivi e i servizi. In prospettiva l infrastruttura di trasporto collegherà il nuovo polo di sviluppo dell Idroscalo alla stazione delle ferrovie a Limito. La fattibilità dell opera è connessa al tipo e alle dimensioni degli impianti che gli operatori pubblici e privati riusciranno a realizzare nel polo di sviluppo. Viabilità e posteggi Il PCU interviene su due punti strategici della viabilità dell area. 58

65 Prevede la deviazione della ex Sp 15B per annettere nuove aree al bacino dell Idroscalo e due tratti di nuova strada per evitare l attraversamento del nucleo antico di Longhignano in comune di Peschiera Borromeo. L aumento di accessibilità deve essere garantito anche da un sistema diffuso di posteggi previsti dal PCU. Paesaggio: linee di progetto Le speciali condizioni del comparto e le previsioni di sviluppo condizionano il progetto di paesaggio alla scala del PCU e richiedono d altra parte una speciale attenzione all inserimento paesistico delle singole opere. Il progetto di paesaggio comunque assume il compito fondamentale di garantire le connessioni diffuse di tipo ciclabile e pedonale e le connessioni tra comparto del PCU e territorio agricolo circostante, riprendendo i tracciati storici e la trama dei percorsi agricoli. Il progetto di paesaggio struttura comunque le linee di assetto urbanistico degli ambiti di trasformazione. 59

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68 Il Piano d Ambito Territoriale Ottimale, approvato con delibera n.9 del 6 luglio 2006, definisce al suo interno l elenco degli interventi per ognuno dei sette Comprensori nei quali è suddiviso l ambito. Gli interventi previsti sono in linea con i principali obiettivi strategici definiti a livello regionale in materia di risorse idriche: - promuovere l uso razionale e sostenibile delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; - assicurare acqua di qualità, in quantità adeguata al fabbisogno e a costi sostenibili per gli utenti. Gli interventi previsti dal Piano perseguono l obiettivo di sanare situazioni in cui non risultano rispettati i limiti e termini previsti dagli Art. 27, 31 e 32 del D.Lgs. 152/99, ovvero: 1) Art.27 D.lgs 152/99: dotare di reti fognarie per le acque reflue urbane gli agglomerati con a.e. superiori a entro il 31 dicembre 2000; e di rete fognaria per le acque reflue urbane che si immettono in acque recipienti considerate "aree sensibili" gli agglomerati con oltre abitanti equivalenti. 2) Art.31 D.lgs 152/99: trattare le acque reflue urbane prima dello scarico in conformità con le indicazioni dell allegato 5. 3) Art.32 D.lgs 152/99: trattare gli scarichi di acque reflue urbane in corpi idrici ricadenti in aree sensibilicon un trattamento più spinto di quello previsto dall Art.31, secondo i requisiti specifici indicati nell allegato 5. Il Piano non prevede interventi che interessino direttamente il comune di Segrate. 62

69 3.2.2 Quadro di riferimento vincolistico e della tutela ambientale Condizionamenti ad alcune delle possibili scelte del Piano derivano anche dal sistema dei vincoli e dalle tutele ambientali esistenti. Risulta di notevole importanza la definizione di un quadro di riferimento contenente i vincoli, locali e sovracomunali, presenti all interno dell ambito territoriale interessato dal piano, nonché la verifica della presenza di aree protette, ovvero parchi e riserve, secondo Legge 6 dicembre 1991 n. 394, e di siti rappresentativi per la conservazione del patrimonio naturale di interesse comunitario della Rete europea Natura 2000, comprendenti le Z.P.S. Zone di Protezione Speciale (Direttiva Uccelli 79/409/CEE) e i S.I.C. Siti di Importanza Comunitaria (Direttiva Habitat 92/43/CEE). La verifica della presenza di elementi della Rete Natura 2000 è necessaria al fine di definire se le azioni di piano possano avere incidenze su SIC e ZPS, sia direttamente sia indirettamente, andando ad interferire con elementi naturali esterni ad essi, ma funzionali al mantenimento dell integrità dei siti stessi. Non essendosi riscontrata la presenza di tali siti in aree potenzialmente interferite dalle azioni del Piano (territorio comunale e zone adiacenti) non è stato necessario affiancare il processo di VAS con una procedura specifica (Valutazione di Incidenza), che valutasse gli effetti del piano su SIC e ZPS. E stata in particolare verificata l esistenza e la localizzazione sul territorio comunale di elementi vincolati appartenenti alle seguenti categorie: Beni culturali e i Beni paesaggistici e ambientali come definiti nel DLgs 42/2004, comprendenti cose di interesse artistico e storico tutelate ai sensi della ex legge 1089 del 1/8/1939, aree di particolare interesse ambientale secondo la ex legge 431/85, bellezze naturali e zone di interesse pubblico individuate dalla ex legge 1497 del 29/8/1939; tra essi rientrano i vincoli paesaggistici riguardanti fiumi, torrenti e relative fasce di rispetto di 150 m, i vincoli riguardanti parchi e riserve e quelli relativi a boschi e foreste (definiti ai sensi della LR n.27 del 28/10/2004); Zone PAI e altri vincoli derivanti dalla Pianificazione di bacino (legge 183/89); Vincoli e limitazioni di polizia idraulica; Aree di salvaguardia delle captazioni ad uso idropotabile, costituite dalla zona di tutela assoluta di 10 m e dalla fascia di rispetto dei pozzi; 63

70 Vincoli e limitazioni dati da: a- fascia di rispetto cimiteriale; b- fascia di rispetto stradale e ferroviario; c- altro (es. aree estrattive dismesse, siti contaminati ecc.); Limitazioni paesistiche del P.T.C.P.; Altri vincoli e limitazioni dati da: d- fasce di rispetto degli allevamenti zootecnici; e- vincoli derivati da contratti di finanziamenti pubblici in zona agricola; f- vincoli derivanti da servitù di ossigenodotto; g- vincoli derivanti da servitù di fognatura; h- vincoli derivanti da servitù di acquedotto; i- vincoli derivanti da servitù di fibre ottiche; j- altri. 64

71 3.3 Quadro di riferimento ambientale e territoriale Per definire un quadro interpretativo dello stato ambientale del territorio in oggetto, è stata effettuata una distinzione degli elementi maggiormente rappresentativi in due differenti categorie principali, di seguito elencate: Sensibilità: ovvero elementi (areali, lineari e puntuali) a cui può essere attribuito un significativo valore intrinseco sotto il profilo ambientale, o che possono essere esposti a rischi di compromissione qualora si producano determinati fattori di pressione effettivamente o potenzialmente presenti sulle aree in oggetto; Pressioni: ovvero elementi (areali, lineari e puntuali) a cui può essere attribuito un livello più o meno significativo di indesiderabilità per la presenza di situazioni di degrado attuale, rappresentanti l insieme delle interferenze prodotte direttamente o indirettamente dal complesso delle opere e dalle attività umane (cave, discariche, infrastrutture di trasposto, elettrodotti, ecc.). Le sensibilità e le pressioni relative al territorio di Segrate sono riportate nel seguente paragrafo, suddivise per temi ambientali. Si sottolinea che tale ricognizione non ha lo scopo di costituire un quadro esauriente della situazione ambientale del comune, compito questo che è più propriamente affrontabile in strumenti quale il Rapporto sullo Stato dell Ambiente (RSA) che viene generalmente sviluppato all avvio dei percorsi di Agenda 21, ma è in realtà mirata a definire i punti di attenzione ambientale prioritari per il redigendo piano e per le successive valutazioni, affinché si evidenzi: - quali sono gli attuali elementi di valore e di criticità; - come tali fattori possano orientare la definizione del piano; - come il piano, per quanto di competenza, cerca di valorizzare/salvaguardare gli elementi di pregio e come cerca di risolvere le criticità attuali; - quali sono gli elementi ambientali che potranno essere interferiti (direttamente e/o indirettamente) dalle azioni previste dal piano. 65

72 3.3.1 Il Contesto L analisi del territorio del comune di Segrate non può prescindere dal considerare anche ciò che si trova al di fuori dei suoi confini, poiché, senza dubbio, esercita delle influenze tali da determinare una maggiore o minore qualità complessiva del contesto in cui ricadranno le azioni di PGT. Pertanto l analisi delle componenti socio-ambientali (demografia, atmosfera, risorse idriche, ecosistema, paesaggio ecc ) sarà effettuata alla luce delle relazioni che intervengono tra l esterno e l interno del territorio interessato dal Piano. Figura 3.6 Il contesto di inserimento del comune di Segrate Fonte: Web 66

73 Segrate è uno dei comuni che compongo la cintura di Milano, capoluogo regionale, la cui area metropolitana costituisce la conurbazione urbana più estesa, popolosa e ricca d'italia. Il comune si presenta suddiviso in nuclei abitati che costituiscono frazioni e quartieri separati tra loro da grandi infrastrutture di trasporto (ferrovia e strade provinciali). Il comune di Segrate, situato ad est della provincia di Milano, confina a: nord, con: Vimodrone; est, con: Pioltello; sud, con: Peschiera Borromeo; ovest, con: Milano. Figura 3.7 Collocazione spaziale del comune di Segrate Fonte: dati Regione Lombardia 67

74 La popolazione residente nel comune di Segrate ha mostrato negli ultimi anni una stabilizzazione dopo una fortissima crescita avvenuta negli anni 50, 60 e 70. Questa crescita ha costituito, dal punto di vista demografico, un vero e proprio sconvolgimento che ha portato una serie di piccoli borghi agricoli a diventare una parte importante della metropoli: si è passati dai abitanti del 1951 ai del Figura 3.8 Variazioni demografiche nel comune di Segrate ( ) Fonte: PGT Segrate Quadro conoscitivo Se si guarda alla crescita recente dei comuni in provincia di Milano, si nota che i comuni della prima corona posta attorno a Milano (e in parti quelli di una certa consistenza numerica che hanno visto nei decenni passati una più forte crescita) sono decresciuti o, comunque, cresciuti in modo contenuto. La variazione percentuale della popolazione di Segrate si inserisce in questo quadro: i suoi abitanti, infatti, sono passati da del 2000 a del Figura 3.9 Variazioni demografiche nel comune di Segrate ( ) Fonte: PGT Segrate Quadro conoscitivo 68

75 La diminuzione della popolazione negli ultimi 8 anni è dovuta al saldo migratorio che è stato frequentemente negativo e, in alcuni anni, non è stato compensato dal saldo naturale positivo. Se il numero degli abitanti è diminuito, tuttavia, quello delle famiglie continua ad aumentare, passando dalle del 2000 alle del 2008: 840 nuclei familiari in più, una pressione abitativa consistente. Nel 2008, il comune di Segrate presentava una densità di popolazione di 1.939,2 abitanti per km 2, valore nettamente superiore a quello medio regionale di 408,3 ab/km 2 e di poco inferiore a quello provinciale di 1.982,9 ab/km 2. Rispetto alla densità abitativa dei comuni dell area, Segrate si inserisce in un contesto caratterizzato da valori elevati: da un massimo di 7.116,5 ab/km 2 (comune di Milano) ad un minimo di 949,6 ab/km 2 (comune di Peschiera Borromeo). La popolazione di Segrate, nel 2008, comprendeva il 2,4% dei residenti su di un territorio esteso fino ai confini esterni dei comuni confinanti; ovviamente più del 90% degli abitanti dell area si concentrava sul comune di Milano. Escludendo il capoluogo dalla distribuzione della popolazione dell area, il contributo di Segrate si attesta sul 31,7%, mentre il contributo degli altri tre comuni risultano del 32,7% per Pioltello, del 20,9% per Peschiera Borromeo e del 14,8% per Vimodrone. (Fonte dati: ISTAT) Figura 3.10 Distribuzione degli abitanti dei comuni dell area (dati al 31/12/2008) 1,6% 2,5% 2,4% 1,1% 92,4% Milano Peschiera Borromeo Pioltello Segrate Vimodrone Fonte: elaborazione dati ISTAT La figura seguente mostra l attuale piramide dell età (maschi e femmine suddivisi per classi d età) di Segrate. Come si vedrà, tale piramide si presenta molto diversa da 69

76 quella riferita alla popolazione straniera presente a Segrate, che appare, nel suo complesso, molto più giovane. Figura 3.11 Piramide per fasce d età della popolazione residente, anno 2008 Fonte: PGT Segrate Quadro conoscitivo Rispetto agli altri comuni, Segrate presenta una percentuale di bambini in età prescolare superiore a quella provinciale ma, in linea con quella dei comuni limitrofi, la cui media, tuttavia, si abbassa se si tiene conto dell apporto di Milano e Melzo, che appaiono come città, da questo punto di vista, più vecchie. Rispetto alle persone con più di 65 anni, Segrate vede un loro peso percentuale maggiore a quello della media dei comuni escludendo Milano ma inferiore, comunque, a quello di Milano e Melzo. Se ci si sofferma a guardare come gli abitanti di Segrate siano distribuiti nei diversi quartieri, appare evidente che Segrate Centro è di gran lunga il più popolato, seguito da Milano2 e da Redecesio. La struttura delle famiglie, nei diversi quartieri, appare abbastanza simile, anche se si può notare un maggior numero di famiglie con un solo componente a San Felice (più di un terzo del totale delle famiglie) e a Milano2, e un maggior numero di famiglie con tre componenti a Lavanderie, Rovagnasco e Redecesio. In questi ultimi tre quartieri e nel Villaggio Ambrosiano sono numerose anche le famiglie con quattro componenti. I quartieri Lavanderie, Milano2, Novegro e San Felice hanno una maggior presenza percentuale di bambini piccoli mentre, per quanto riguarda l incidenza della popolazione anziana, essa è molto forte a Milano2 (27,1%), Villaggio Ambrosiano (23,2) e Segrate Centro (21,5%). 70

77 Figura 3.12 Popolazione per zona di residenza (composizione percentuale), anno 2008 Fonte: PGT Segrate Quadro conoscitivo Per quanto riguarda la popolazione straniera, le figure seguenti mostrano una costante crescita: la presenza di stranieri è più che triplicata negli ultimi 15 anni, passando dal 2,9% all 8,3% rispetto ai residenti totali. Figura 3.13 Popolazione residente di nazionalità straniera del comune di Segrate, Fonte: PGT Segrate Quadro conoscitivo 71

78 Figura 3.14 Piramide per fasce di età della popolazione residente di nazionalità straniera del comune di Segrate, anno 2008 Fonte: PGT Segrate Quadro conoscitivo La presenza degli stranieri nel territorio di Segrate non è uniforme: essi arrivano ad essere il 28,9% dei residenti di Novegro, ma la loro presenza è consistente anche a Milano2 e a San Felice. Questo dato deve essere letto tenendo conto anche della diversa provenienza degli stranieri, che provengono soprattutto (in ordine decrescente) da Filippine, Ecuador, Romania, Perù, Sri Lanka, Corea e Cina. Vi è, tuttavia, una quota importante di persone che provengono dai cosiddetti paesi occidentali e sviluppati (Inghilterra, Germania, Francia, Giappone, Spagna ed altri). Questo aspetto fa rilevare una sorta di polarizzazione degli stranieri - dovuta anche a differenti classi di reddito e differenti posizioni nel mercato del lavoro che richiede politiche diversificate. Relativamente alle attività economiche in cui sono occupati i residenti di Segrate, i occupati nel 2001 sono impegnati in attività non industriali nel 72% dei casi: una percentuale seconda solo a Milano e che rivela come i residenti di Segrate siano occupati prevalentemente in attività legate ai servizi, al terziario ed al commercio. Nel territorio comunale sono ubicate aziende importanti, che hanno un ruolo rilevante nazionale e internazionale, impegnate in settori diversificati che vanno dall editoria, alla comunicazione, alle tecnologie informatiche e dei materiali. Vi sono, inoltre, numerose realtà legate alla logistica ed alle spedizioni. Gli addetti impiegati nelle attività economiche presenti a Segrate nel 2001 erano : meno rispetto al 1991 (29.033), di più rispetto al 1981 (22.846). 72

79 Rispetto ai settori di impiego, gli addetti all industria sono diminuiti tra il 1991 e il 2001 (-3722), mentre sono aumentati quelli impiegati nel commercio (+2105) ed in generale nei servizi. Le unità locali (3.216 nel 2001) si trasformano, secondo un processo diffuso di diminuzione della numerosità dei lavoratori per unità locale (la media passa dal 14 del 1981, al 12,7 del 1991 all 8,6 del 2001). Per fare riferimento a dati più recenti, si può riportare il dato proveniente dall Archivio ISTAT denominato ASIA, secondo cui nel 2006 c erano a Segrate unità locali e addetti. Altra fonte è quella dello Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Segrate, che utilizzando dati provenienti dalla Camera di Commercio censisce nel attività economiche. Oggi a Segrate sono censite 463 attività commerciali, così suddivise: Villaggio Ambrosiano: 32 Tregarezzo: 6 Segrate Milano Oltre : 5 Segrate centro: 129 San Felice: 45 Rovagnasco: 25 Redecesio: 34 Novegro: 29 Milano Due: 61 Lavanderie 24 Idroscalo: 9 Aeroporto: 64 Gli esercizi commerciali non sono distribuiti uniformemente nei diversi quartieri: alcuni, come Segrate Centro e San Felice, hanno, infatti, una buona dotazione commerciale; altri, come Novegro e Lavanderie, hanno una minor dotazione commerciale. Come per molti altri comuni, anche a Segrate alcuni esercizi commerciali faticano a mantenere la loro attività e, comunque, sono caratterizzati da un ricambio rilevante. I quartieri con maggiori cessazioni sono stati Segrate Centro, Milano2 e San Felice. Si ricorda, infine, che il comune di Segrate è sede del Parco Esposizione di Novegro che conferma la dimensione commerciale di questo territorio e si pone come polo di ulteriore sviluppo. 73

80 3.4 Punti di attenzione prioritari Di seguito vengono elencati e brevemente descritti i punti di attenzione prioritari per la VAS del DdP del Comune di Segrate, distribuiti tra le diverse componenti ambientali con cui entrano in relazione, che verranno approfonditamente sviluppati all interno del. Figura 3.15 Il territorio oggetto di analisi Fonte: dati Regione Lombardia 74

81 3.4.1 Il sistema insediativo In termini di assetto territoriale, è evidente la continuità fra l urbanizzato di Milano e quello di Segrate. Il territorio comunale è caratterizzato da diversi centri residenziali connessi tra loro attraverso insediamenti industriali, commerciali e artigianali e impianti di servizi. E da sottolineare che la crescita progressiva dell edificato non ha portato alla saldatura tra i singoli nuclei quanto, piuttosto, ad una singolare urbanizzazione policentrica che ha fatto di ogni nucleo un entità indipendente dalle altre e che intrattiene scarsi contatti anche con il nucleo storico. La disposizione quasi a corona dei nuclei e le difficoltà di collegamento interne date dalla presenza delle infrastrutture ha, quindi, determinato un maggiore interscambio dei residenti con le realtà contermini (ossia Milano a est, Vimodrone a nord, Pioltello ad ovest e Peschiera Borromeo a sud). Il P.R.U. Rubattino in fase di realizzazione sulle aree ex Innocenti-Maserati interessa un area di m 2, con un edificabilità ammessa di m 2, di cui m 2 a residenza, m 2 a commerciale e m 2 a attività produttiva. Il nuovo complesso di Rubattino sarà contiguo alla zona produttiva e residenziale di Redecesio e verrà servito da un sistema viabilistico tangente, a nord e a sud, all insediamento e si collegherà a Milano attraverso la Via Rubattino e a Segrate con un nuovo collegamento stradale alla Cassanese, in prossimità dello svincolo con la nuova Tangenziale. Lo sviluppo del Parco Forlanini costituisce l altro elemento d integrazione e continuità fra Milano e Segrate. Infatti, il Comune di Milano aveva previsto un progetto di riqualificazione e ampliamento del Parco, la cui estensione raggiungeva m 2. Il Parco era organizzato in aree di carattere ricreativo e sportivo, di concentrazione delle attività colturali e ludiche. L integrazione fra l area Forlanini e quelle del Parco dell Idroscalo può avvenire attraverso lo snodo di Novegro. Infatti, le aree del Centro Esposizione e quelle attorno al centro di Novegro possono rappresentare l elemento di continuità fra il sistema milanese Lambro-Forlanini e quello di Segrate- Idroscalo-Cave: Novegro è, infatti, bordo sia del sistema milanese, che di quello di Segrate. Il territorio è attraversato dalle direttrici di collegamento tra Milano e la parte est della provincia ed è interessato dalla presenza dell infrastruttura ferroviaria di rilevanza strategica, in quanto collega Milano con l area nord orientale d Italia. 75

82 Figura 3.16 I principali nuclei di Segrate Fonte: Comune di Segrate Documento di Piano Figura 3.17 Caratteristiche del territorio urbanizzato del comune di Segrate Fonte: dati Regione Lombardia 76

83 Il tessuto connettivo di tipo semiurbano che rileva l originaria matrice insediativa rurale del territorio, con il venir meno dell imprenditoria agricola si presenta però, oggi, discontinuo e corroso dall attività estrattiva, evidenziando un sempre più rapido degrado e trasformandosi in elemento di vuoto urbano. Sono rilevabili alcune situazioni critiche, sia relative a specifici ambiti insediativi, sia connesse agli impatti causati della rete infrastrutturale che supporta la mobilità di scala metropolitana ed all inadeguatezza del sistema connettivo e relazionale che sorregge la fruizione del territorio. Oltre a puntuali situazioni di frangia urbana che connotano negativamente gli spazi aperti di transizione tra i diversi nuclei insediativi, si possono segnalare criticità anche all interno dei quartieri e delle zone maggiormente consolidate. La crescita per quartieri ha comportato, infatti, lo sviluppo di altrettante aree industriali e terziarie; questo fenomeno ha generato diseconomie ed attriti con le aree residenziali. Particolari criticità, connesse anche ai rilevanti carichi di traffico veicolare pesante indotto, sono generate dalla presenza di attività industriali e produttive legate alla logistica, che sono andate localizzandosi in modo diffuso e poco coordinato in particolare nelle aree attigue allo scalo ferroviario per il quale, fino a pochi anni fa, si prevedeva un evoluzione in centro intermodale. Figura 3.18 Principali criticità nel territorio di Segrate Fonte: Comune di Segrate Documento di Piano 77

84 Figura 3.19 Interferenze tra polarità e criticità nel territorio di Segrate Fonte: Comune di Segrate Documento di Piano L analisi dei quartieri che si riferiscono alla gestione amministrativa del comune di Segrate evidenzia significative differenze e discontinuità tra i diversi nuclei. Novegro (1.988 residenti), pur se forte dei valori funzionali insediati nel Centro Esposizioni, rappresenta in termini morfologici e percettivi un ambito marginale con caratteristiche ambientali e paesaggistiche di tipo periferico accentuate dalla separazione tra i diversi nuclei insediativi, dalla scarsità di servizi locali e dalla qualità relativamente bassa del disegno urbano e dei manufatti edilizi. Tali criticità sono acuite dalla presenza dei vincoli aeroportuali e dal ridotto peso insediativo. Si tratta, peraltro, di un intorno che esprime elevate potenzialità di riqualificazione e valorizzazione, anche nella prospettiva di realizzazione della nuova linea di metropolitana MM4. San Felice (2.846 residenti) nasce come villaggio giardino indipendente e autonomo. La sua struttura organizzativa non favorisce la creazione di sinergie urbane con gli altri nuclei che costituiscono Segrate, anche se recentemente è stato realizzato un collegamento ciclopedonale con Segrate Centro. In totale a sud dello scalo ferroviario è collocato il 14,3% della popolazione di Segrate: qui si concentrano le principali infrastrutture di servizio sovra locale, nonché molte delle eccellenze direzionali presenti in Segrate, non solo dal punto di vista imprenditoriale, ma anche architettonico. 78

85 Il 37,6% della popolazione residente si colloca, invece, lungo la fascia di territorio a confine con la città di Milano nei tre nuclei, da nord a sud, di Milano due, Lavanderie e Redecesio. Milano due (6.182 residenti) rappresenta l evoluzione della ricerca di elevati standard abitativi già sperimentati a San Felice: una città giardino dotata di servizi autonomi e collegata direttamente con una strada di alto scorrimento che permette un immediata accessibilità a Milano e al sistema autostradale. Lavanderie (2.100 residenti), uno dei più antichi nuclei di Segrate, presenta evidenti limiti di collegamento con i servizi dei centri limitrofi, anche a causa dell attuale sistema viabilistico. Redecesio (4.478 residenti), indicato nel PTCP come nucleo di antica formazione, si caratterizza per l importante presenza di aree industriali, in alcuni casi dismesse, e per la presenza del laghetto Redecesio, di origine artificiale, che però non ha ancora assunto un impatto sulla vivibilità dell area non avendo un uso pubblico. Il restante 48,1% della popolazione si concentra nel quadrante nord ovest del territorio, che si caratterizza per essere la parte di Segrate con le più evidenti caratteristiche di sistema urbano, nonostante la presenza di importanti elementi di cesura e discontinuità che frenano la fusione tra i diversi nuclei; ci si riferisce, in particolare, alla strada provinciale 103 Cassanese e alle aree di concentrazione di attività industriali e terziarie che su di essa si attestano. Rovagnasco (3.263 residenti), probabilmente l insediamento di origine più antica tra quelli che costituiscono Segrate, presenta elementi di criticità sia rispetto al degrado del nucleo storico del quartiere, sia rispetto alla contiguità con aree industriali e con la strada Cassanese. Sono già in atto dei programmi di riqualificazione legati al P.I.I. Centro Parco Lotto 1 finalizzati all ottenimento di una prima ricucitura con Segrate Centro e con il Centro Parco che, però, dovrà essere potenziata anche attraverso l integrazione con i sistemi del verde presenti nel quartiere (parco Alhambra e parco della Commenda). Villaggio Ambrosiano (3.390 residenti), adiacente, se non parte di Rovagnasco, può essere considerato un esperienza ante litteram di social housing ed è costituito da villette immerse nel verde, la cui struttura ed immagine architettonica deve essere salvaguardate. Segrate Centro (9.640 residenti), frapposto tra Rovagnasco-Villaggio Ambrosiano e San Felice, a seguito dei progressivi interventi di abbattimento delle barriere infrastrutturali e di creazione di nuove connessioni ciclopedonali, sta riacquistando una reale centralità funzionale nel più ampio sistema urbano cittadino. 79

86 3.4.2 Traffico e mobilità Il territorio comunale di Segrate è caratterizzato da una fitta infrastrutturazione relazionata ad un contesto fortemente urbanizzato. Dal punto di vista della viabilità automobilistica i principali assi est-ovest sono costituiti dalla SP 103 Cassanese, che transita nei pressi del nucleo storico e sulla quale si affacciano numerose attività commerciali, produttive e logistiche e dalla SP 14 Rivoltana che transita nella porzione sud del territorio comunale passando dall aeroporto di Linate, dall Idroscalo, anch essa caratterizzata dalla presenza di attività commerciali e produttive. Della Cassanese è in corso di realizzazione un progetto di variante che consisterà nella realizzazione di una bretella di collegamento est-ovest che transiterà a sud del nucleo storico di Segrate alleggerendo la pressione del traffico anche sull abitato di Rovagnasco. Pur se non transitante direttamente nel territorio comunale, ma comunque collocata immediatamente a nord, si ha, inoltre, il tracciato della SS 11 Padana Superiore, grande arteria di comunicazione per Bergamo e Brescia. Per quanto concerne, invece, la mobilità ferroviaria, la stazione di Segrate, seppur collocata sulla linea Milano Venezia, non prevede la sosta di treni Regionali o Interregionali, ed è utilizzata quale fermata del Servizio Ferroviario Suburbano ed interessata dal transito dei convogli della linea S5 per Varese e Pioltello. Importante per quanto riguarda l intermodalità è la presenza del Centro Intermodale di Segrate (CIM) nel quale avviene il passaggio da trasporto su ferro a trasporto su gomma. E da rilevare una certa carenza di collegamenti di tale centro con la viabilità principale. 80

87 Figura 3.20 Inquadramento viabilistico dell area Fonte: Web, sito Google Le criticità legate alla mobilità ed ai trasporti si concentrano sul congestionamento generale della maglia infrastrutturale viabilistica, in particolare nelle ore di punta, e sui collegamenti difficoltosi nord-sud tra i diversi assi viari est-ovest in penetrazione su Milano (particolarmente rilevante in tal senso è la cesura dovuta alla presenza dello smistamento ferroviario). Tra le infrastrutture previste sul comparto, assumono specifica rilevanza la realizzazione della cosiddetta Viabilità Speciale, delle opere connesse alla BREBEMI (potenziamento della Rivoltana e della Cassanese), della nuova Tangenziale Est Milano (TEM) e il potenziamento della linea ferroviaria attraverso l attuazione dell Alta Capacità Milano - Verona. 81

88 3.4.3 La qualità dell aria Il comune di Segrate ricade in un area critica sulla base della nuova zonizzazione approvata con la D.G.R n del 2 agosto 2007, che ha modificato la precedente zonizzazione approvata con D.G.R 6501/2001 e utilizzata per valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite degli inquinanti in atmosfera. Tale area, denominata Agglomerati urbani (A1) risulta caratterizzata da: - concentrazioni più elevate di PM10 delle altre zone della Regione, in particolare di origine primaria, rilevate dalla Rete Regionale di Qualità dell Aria e confermate dalle simulazioni modellistiche; - più elevata densità di emissioni di PM10 primario, NOx e COV; - situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzati da alta pressione); - alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico; - maggiore densità abitativa e con maggiore disponibilità di trasporto pubblico locale organizzato. Figura 3.21 La zonizzazione regionale ai sensi della DGR 5290/2007 Fonte: Web, sito ARPA Lombardia Sul territorio comunale non sono presenti stazioni fisse di rilevamento della qualità dell aria né sono state condotte recentemente campagne di monitoraggio con mezzi mobili: non risulta, quindi, possibile fare considerazioni sulla qualità dell aria a livello comunale. 82

89 Per poter avere una base dati su cui formulare la valutazione, sono stati considerati i valori relativi al monitoraggio della qualità dell aria nelle centraline fisse più prossime al comune di Segrate, che sono riportati nelle tabelle seguenti; i dati, elaborati da ARPA Lombardia, si riferiscono all anno 2008 (fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e Provincia anno 2008). Tabella 3.4 Monossido di carbonio: informazioni di sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.5 Ozono: informazioni di sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia

90 Tabella 3.6 Ozono: confronto con i valori bersaglio e gli obiettivi al lungo termine definiti dal D.L.vo 183/04 Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.7 PM10: informazioni di sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.8 PM2,5: informazioni di sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia

91 Tabella 3.9 Benzo(a)pirene nel PM10: informazioni di sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.10 Metalli pesanti nel PM10: informazioni di sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Di seguito si allegano le tabelle con i trend annuali degli inquinanti esaminati relativamente alle centraline più prossime al territorio comunale di Segrate. Tabella 3.11 Concentrazioni di SO2: trend annuali Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.12 Concentrazioni di NO2: trend annuali Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia

92 Tabella 3.13 Concentrazioni di CO: trend annuali Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.14 Concentrazioni di O3: trend annuali Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Tabella 3.15 Concentrazioni di PM10: trend annuali Fonte: ARPA Lombardia Rapporto sulla qualità dell aria di Milano e provincia 2008 Figura 3.22 Contributo dei diversi settori alle emissioni in atmosfera (dati al 2005) Precurs.ozono Sost.acidfic. CO2 equival. PM 2,5 PTS PM10 NH3 N2O CO2 CO CH4 COV NOx SO2 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Agricoltura Altre sorgenti mobili e macchinari Combustione non industriale Processi produttivi Trattamento e smaltimento rifiuti Altre sorgenti e assorbimenti Combustione nell'industria Estrazione e distribuzione combustibili Trasporto su strada Uso di solventi Fonte: Elaborazione dati INEMAR 86

93 Se si considera il contributo dei vari settori alle emissioni degli inquinanti in atmosfera relativamente al comune di Segrate, riportato nel grafico della figura 3.8, si nota come le principali fonti di emissione sono: - il trasporto su strada, principale fattore di rilascio di monossido di carbonio (più del 60%) e polveri, nonché significativo produttore di ossi di azoto, ammonica e sostanze acidificanti; - altre sorgenti mobili e macchinari, responsabili di più del 60% delle emissioni di biossido di zolfo e di quasi il 50% di quelle di sostanze acidificanti e ossidi di azoto; - la combustione non industriale, responsabile del rilascio in atmosfera di circa il 50% delle emissioni di protossido di azoto e di più del 30% di quelle di biossido di zolfo e anidride carbonica. Estrazione e distribuzione di combustibili, infine, contribuiscono per quasi il 90% alle emissioni di metano, mentre l uso di solventi è responsabile di più del 50% delle emissioni di composti organici volatili. Complessivamente, quindi, la qualità dell aria all interno dei confini comunali risulta fortemente influenzata dal traffico veicolare e dalle combustioni per usi civili. Le infrastrutture viarie principali (S.P. 103 Cassanese e S.P. 14 Rivoltana ) presentano elevati livelli di congestionamento che influiscono negativamente sulle emissioni di inquinanti. 87

94 3.4.4 La gestione delle acque Acque superficiali Il territorio comunale di Segrate è caratterizzato da numerosi elementi idrografici. Il fiume Lambro settentrionale scorre circa 3 km ad ovest rispetto alle aree in esame e si caratterizza per la debole incisione del suo letto e per le superfici morfologiche (terrazzi) ormai rare e modeste, spesso cancellate da intensi interventi antropici. Riguardo agli elementi idrografici minori, considerato che questa zona era un tempo a forte vocazione agricola, sono ancora riconoscibili, anche se ormai sottoposti a forti azioni antropiche, alcuni cavi e rogge, con derivazione originaria dal Naviglio Martesana. Altro elemento da segnalare nell area sono i fontanili, emergenze naturali della falda superficiale posta a debole profondità. Tale zona di pianura è, infatti, caratterizzata da una fascia, con allineamento est-ovest, entro la quale erano o sono tuttora concentrate le emergenze della falda superficiale. Tali fontanili, qualora conservati e non obliterati da interventi antropici, sono approfonditi artificialmente mediante uno scavo sul cui fondo spesso sono infissi tubi per agevolare la risalita delle acque; le acque vengono poi allontanate dalla testa del fontanile per mezzo di un canale chiamato asta del fontanile che generalmente si raccorda e si integra con la rete irrigua locale. 88

95 Figura 3.23 Rete irrigua di Segrate Fonte: Comune di Segrate Acque sotterranee Il territorio del comune ricade in una zona di transizione tra le classi C e A relativamente alla classificazione quantitativa dei corpi idrici sotterranei effettuata nell ambito egli studi per la redazione del PTUA. Tabella 3.16 Stato quantitativo e stato ambientale delle acque sotterranee 89

96 Fonte: da PTUA 2006, Regione Lombardia Figura 3.24 Classificazione dello stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei (stralcio) Fonte: da PTUA 2006, Regione Lombardia 90

97 Figura 3.25 Stato ambientale dei corpi idrici sotterranei ai sensi del D.Lgs. 152/99 e s.m.i. (stralcio) Fonte: da PTUA 2006, Regione Lombardia Per quanto concerne la componente idrica sotterranea, nei territori della Provincia di Milano sono state individuate e schematizzate tre tipologie di corpi acquiferi, definiti in base alle caratteristiche di permeabilità e di isolamento rispetto all'esterno: - PRIMO ACQUIFERO: sedimenti di elevata permeabilità (ghiaie e sabbie prevalenti, con subordinate frazioni di limi e di livelli cementati). - SECONDO ACQUIFERO: sedimenti di medio-alta permeabilità (sabbie e ghiaie con talora matrice fine e orizzonti di conglomerati ed arenarie). - TERZO ACQUIFERO: sedimenti di medio-bassa permeabilità (limi e argille con livelli sabbiosi). Per quanto concerne nello specifico il territorio comunale di Segrate, è possibile rilevare, dall alto verso il basso, tre diverse unità idrogeologiche: 91

98 - un unità ghiaioso-sabbiosa di ambiente continentale costituita da materiali incoerenti a granulometria grossolana (ghiaie prevalenti con ciottoli e sabbie), anche ad elevata permeabilità, dovuta a porosità intergranulare. La base di questa prima unità si posiziona sui metri dal piano campagna in corrispondenza del territorio comunale di Segrate e si approfondisce procedendo sia verso sud, nel Comune di Peschiera Borromeo, sia verso nord-est, nel Comune di Pioltello, Tale unità costituisce il cosiddetto primo acquifero che si presenta a falda libera ed è localmente compartimentato in due membri per la presenza di un livello di argilla dello spessore massimo di due metri collocabile tra 28 e 33 metri da piano campagna; - un unità sabbioso-ghiaiosa, anch essa di ambienta fluvio-glaciale, che nella media pianura risulta ben separata dall unità sovrastante a mezzo di uno strato di natura argillosa di potenza decametrica ed estensione areale dell ordine dei chilometri. Al di sotto di questo strato si trovano sedimenti sabbioso-ghiaiosi costituenti il secondo acquifero, il quale si rinviene in condizioni idrauliche di confinamento. Si osserva che i pozzi attivi costituenti la rete di approvigionamento idropotabile dell acquedotto di Segrate captano esclusivamente le acque dell acquifero in oggetto, dal momento che non posseggono fenestrature al di sopra del livello di argilla di spessore decametrico citato in precedenza. Il letto dell acquifero descritto è posizionabile all incirca a 90 metri di profondità da piano campagna in corrispondenza dell alternanza di più livelli di natura argillosa di colorazione gialla e azzurra; - un unità sabbioso-argillosa in facies continentale, formata da predominanti sedimenti fini a basso grado di permeabilità, entro i quali si rinvengono strati di sabbie prevalenti, localmente associate a ghiaie. Tale complesso acquifero costituisce il sistema acquifero a falde confinate di tipo C, che nella zona oggetto di studio sono state rinvenute fino ad una profondità di circa 150 metri. Il letto di tale unità non è stato individuato sia a causa dell insufficiente profondità dei pozzi, sia per la mancanza di analisi biostratigrafiche alle quote di studio. La ricostruzione della morfologia piezometrica del primo acquifero desumibile dalle carte piezometriche redatte periodicamente dalla Provincia di Milano nell ambito del Sistema Informativo Falda mostra un andamento prevalente delle linee di flusso nordsud, con una disposizione delle linee isopiezometriche est-ovest. Rispetto a questo andamento generale occorre, però, sottolineare che, a livello locale, il bacino dell Idroscalo svolge un azione di drenaggio della falda nel suo settore settentrionale e di alimentazione nel settore meridionale, avendo pertanto un effetto significativo sulla conformazione della superficie piezometrica. 92

99 Dall analisi delle serie storiche di dati piezometrici emerge che i livelli della falda superficiale subiscono delle variazioni stagionali tendenzialmente cicliche con escursioni dell ordine dei 2-3 metri nel comune di Segrate. Le oscillazioni stagionali dei livelli piezometrici sono legate soprattutto all azione di ricarica da parte delle precipitazioni e delle acque irrigue. In anni privi di anomalie si registrano valori di soggiacenza massimi nel periodo tra aprile e giugno, mentre i valori minimi sono individuabili tra agosto ed ottobre. (Fonte: VAS AdP DGR 11 LUGLIO 2008, settembre 2008) Acquedotto, fognatura, depurazione Il comune di Segrate fa parte del Comprensorio 5 dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Milano ( Fig. 3.26), denominato CAP Gestione S.p.A.. Il servizio idrico nel comune di Segrate è gestito da AMIACQUE S.r.l. per quanto riguarda acquedotto, fognatura e depurazione. Figura 3.26 Comprensorio 5 ATO Milano Fonte: sito web ATO Milano I dati generali relativi al servizio di acquedotto indicano un consumo medio per uso idropotabile di 502 l/ab die 93

100 Tabella 3.17 Servizio Idrico del comune di Segrate: dati generali Fonte: sito web Ente Gestore: I pozzi in esercizio sono 15. Tabella 3.18 Servizio Idrico del comune di Segrate: pozzi Fonte: sito web Ente Gestore: 94

101 Figura 3.27 Rete acquedotto in comune di Segrate Fonte: dati Comune di Segrate Il Comune di Segrate è servito per la quasi totalità dalla rete fognaria, alcune porzioni significative dell abitato è servito da reti separate; sono presenti 9 scarichi locali, la rete è allacciata al depuratore di Peschiera Borromeo. 95

102 Figura 3.28 Rete fognaria in comune di Segrate Fonte: dati Comune di Segrate 96

103 Figura 3.29 Carta dell Ambito: delimitazione degli agglomerati esistenti/nuovi e ubicazione dei relativi impianti di depurazione Fonte: ATO Provincia di Milano, 2007 L impianto di Depurazione Consortile di Peschiera Borromeo è a servizio dei seguenti Comuni: Brugherio, Carugate, Cassina de Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese, Peschiera Borromeo, Pioltello, Segrate, Vimodrone, Milano quartieri EST. Le caratteristiche tecniche essenziali dell impianto (tratte da sito web Ente Gestore: sono le seguenti: 97

104 1 linea acqua con potenzialità A.E è composta da: Grigliatura, sollevamento, grigliatura fine, pre-aerazione, dissabbiatura, disoleatura, sedimentazione primaria, ossidazione biologica a fanghi attivi, sedimentazione finale, trattamento terziario con biofiltri, disinfezione, turbina idraulica recupero energetico; 2 linea acqua con potenzialità A.E. è composta da: Grigliatura,sollevamento, grigliatura fine,pre-aerazione, dissabbiatura, disoleatura, sedimentazione primaria a pacchi lamellari, biofiltrazione nitro e denitro, disinfezione con UV, turbina idraulica recupero energetico; Linea fanghi composta da:grigliatura fine fanghi, pre-ispessimento statico fanghi primari, ispessimento dinamico fanghi attivi, digestione anaerobica, postispessimento, disidratazione fanghi, stoccaggio fanghi; Una linea gas composta da: Gasometro, centrale termica a biogas, torcia per la combustione del biogas in eccedenza, recupero energetico con cogenerazione. Il numero di Abitanti Equivalenti attuali è di , rispetto ai disponibili secondo i dati Ato- Pr. MI. (Tab. 3.19) Le acque reflue in ingresso sono di circa m3/giorno con un COD totale in ingresso: di kg/giorno. Secondo i dati dell Ato- Provincia di Milano l impianto ha una potenzialità massima futura prevista di AE. 98

105 Tabella 3.19 Dati caratteristici dell impianto di Depurazione di Peschiera Borromeo Fonte: Piano d Ambito ATO Provincia di Milano 99

106 3.4.5 Suolo e sottosuolo Le strutture urbane occupano la maggior parte del territorio comunale di Segrate in un continuo caratterizzato dal susseguirsi di diversi usi del suolo: zone produttive, quartieri residenziali, insediamenti direzionali e commerciali. La presenza di infrastrutture risulta particolarmente fitta ed alcune di esse, l area ferroviaria di Segrate e l aeroporto di Linate, coprono superfici piuttosto estese. Le aree non urbanizzate sono lasciate allo stato di terreno incolto, come avviene nella parte settentrionale del territorio, o coltivate con prevalenza dei seminativi cerealicoli (mais, frumento, ecc.) o foraggieri, mentre non sono presenti impianti di arboricoltura da legno. Figura 3.30 Uso del suolo nel comune di Segrate Fonte: elaborazione su dati Regione Lombardia Il territorio è situato nella media pianura lombarda ed è morfologicamente individuato dal livello fondamentale della pianura, posto a quote medie di 116 m s.l.m. e caratterizzato da debole pendenza verso sud dell'ordine dello 0.2%. 100

107 Per quanto riguarda l aspetto geomorfologico, il territorio non presenta evidenze di rilevante importanza in quanto la superficie è completamente pianeggiante ed in gran parte ormai urbanizzata. Il testo di seguito riportato è tratto dallo studio geologico di cui dispone il Comune di Segrate (Studio Idrogeotecnico Associato Milano), a cui si rimanda per maggiori approfondimenti. L elaborazione dei dati a disposizione ha consentito l individuazione delle principali caratteristiche geologico - tecniche dell area, di seguito descritte: UNITA DI SEGRATE Caratteri morfologici Piana fluvioglaciale e fluviale a morfologia pianeggiante con deboli ondulazioni, caratterizzata da sviluppata rete idrografica artificiale (rogge, canali fontanili) a prevalente andamento N S. Caratteri litologici Ghiaie medie e ciottoli in matrice sabbiosa: presenza in superficie di orizzonti di alterazione da debolmente a mediamente evoluti per locali fenomeni di idromorfia dovuti alla ridotta soggiacenza dell acquifero superiore. Caratteri pedologici (Unità Cartografiche ERSAL) U.C. 4 - Consociazione di suoli moderatamente profondi su substrato ciottoloso sabbioso, scheletro comune in superficie ad abbondante in profondità, tessitura moderatamente grossolana o media, drenaggio buono. Caratteri geologico - tecnici Terreni granulari da mediamente addensati ad addensati con buone caratteristiche geotecniche a partire da 1 3 m da p.c.; in superficie locale presenza di terreni sabbiosi debolmente limosi sciolti con scadenti caratteristiche geotecniche. Possibile presenza di terreni di riporto (riempimento di vecchie cave). Drenaggio delle acque - Drenaggio delle acque discreto sin dalla superficie e buono dopo i primi cm di profondità, in corrispondenza dell inizio della tipica sequenza ghiaioso sabbiosa ad elevata permeabilità riscontrata nella gran parte del territorio. UNITA DEL FIUME LAMBRO Caratteri morfologici Area debolmente depressa costituente la prima alluvione del Fiume Lambro. Caratteri litologici Ghiaie medie e ciottoli in abbondante matrice limoso sabbiosa nelle zone di maggior apporto detritico passanti a limi e limi sabbiosi nei settori a minore energia di sedimentazione. Grado di alterazione debole. Caratteri pedologici (Unità Cartografiche ERSAL) U.C. 5 - Consociazione di suoli moderatamente profondi su substrato ghiaioso, scheletro abbondante, tessitura da moderatamente grossolana a grossolana, drenaggio mediocre. 101

108 Caratteri geologico tecnici Terreni granulari da mediamente addensati ad addensati con buone caratteristiche geotecniche a partire da 3 m da p. c.; in superficie presenza di terreni limosi e limoso sabbiosi con stato di consistenza da tenero a medio con scadenti/discrete caratteristiche geotecniche. Drenaggio delle acque Drenaggio delle acque localmente difficoltoso in superficie per la presenza di depositi fini e formazione di orizzonti saturi a debole profondità. In sintesi, la maggior parte dei terreni in posto possiedono generalmente discrete caratteristiche di portanza a partire da 1-3 m dalla superficie; i terreni investigati non presentano, quindi, particolari problemi di natura geotecnica nell imposta di fondazioni o nelle fasi di scavo. Attenzione dovrà essere posta al possibile riscontro terreni di riporto per riempimenti di vecchie cave o scavi con scadenti caratteristiche portanti che potrebbero rendere necessarie fondazioni profonde su pali. La carta della fattibilità geologica è stata redatta alla scala di dettaglio 1:5.000 per tutto il territorio comunale. Per l intero territorio comunale, l azzonamento prioritario per la definizione della carta della fattibilità geologica è risultato quello relativo alla prima caratterizzazione geotecnica, a cui è stato sovrapposto l azzonamento della vulnerabilità dell acquifero superiore, elemento maggiormente condizionante le trasformazioni d uso del territorio, soprattutto nel caso di insediamenti produttivi a rischio di inquinamento. Ai suddetti elementi si sono aggiunti i condizionamenti determinati dalla presenza del fitto reticolo idrografico (naturale e artificiale regolato) e dall individuazione di aree che hanno subito una sostanziale modifica antropica, ancorché temporanea, quali cave attive e cessate, aree degradate od oggetto di conferimento di materiali o rifiuti. La legenda che completa la tavola della fattibilità geologica fornisce per ciascuna di queste aree le indicazioni sulle principali caratteristiche esprimendo i motivi delle limitazioni d uso, il parere geologico sulle trasformazioni d uso e il tipo di opera edificatoria ammissibile. Per ciascun tipo di opera edificatoria, sono state definite ed indicate le indagini di dettaglio da effettuare e gli interventi di tutela e prevenzione da realizzare prioritariamente all opera, in ottemperanza / integrazione al D.M. 11/3/

109 Figura 3.31 Carta della fattibilità geologica del comune di Segrate 103

110 Fonte: Comune di Segrate Indagini geologico - tecniche di supporto alla pianificazione urbanistica a scala comunale aggiornamento 2003 Il Comune di Segrate ha incaricato lo Studio Idrogeotecnico di Milano di valutare le condizioni di rischio lungo la sponda sinistra del Fiume Lambro nel territorio comunale compreso all interno della Fascia C, ai sensi dell art. 31, comma 5 delle N.A. del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI). La Variante al PAI introduce sul territorio comunale di Segrate, rispetto al PAI approvato, un consistente ampliamento della Fascia C. A seguito di ciò, è stata aggiornata la carta della fattibilità geologica come da tavola seguente. 104

111 Figura 3.32 Aggiornamento della carta della fattibilità geologica del comune di Segrate Fonte: Comune di Segrate Valutazione del rischio idraulico del fiume Lambro nei territori della fascia C in comune di Segrate TAV. 5,

112 Figura 3.33 Elementi di interesse per la tutela di suolo e sottosuolo nel comune di Segrate Fonte: Stralcio dal TAV.2 del PTCP della Provincia di MIlano 106

113 Figura 3.34 Sintesi degli elementi conoscitivi e vincoli ambientali 107

114 Fonte: Elaborazione Centro studi PIM I vincoli più rilevanti presenti sul territorio comunale sono quelli indotti dalle grandi infrastrutture (ferrovia, aeroporto, idroscalo). Quasi assenti i vincoli storici e architettonici, a testimonianza di un tessuto insediativo di recente formazione. Le principali aree a verde vincolate sono, invece, esterne al territorio comunale: Parco Agricolo Sud Milano a ovest e a sud, PLIS delle Cascine di Pioltello a est. Va, inoltre, segnalato (ancorché non vincolato) l importante sistema del verde del Parco Lambro lungo il confine comunale di nord-ovest. 108

115 3.4.6 Paesaggio ed elementi storico-architettonici Nel comune di Segrate si registra la presenza di un unico bene architettonico vincolato e riportato nei cataloghi della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici: Tabella 3.20 Beni architettonici vincolati presenti sul territorio di Segrate Fonte: I.D.R.A. Banca dati Direzione Regionale per i beni paesaggistici e culturali della Lombardia Altre emergenze architettoniche si ritrovano all interno dei nuclei storici di antica formazione di origine rurale; a queste si aggiungono i più recenti Monumento ai Partigiani e Palazzo Mondadori, opere rispettivamente dell architetto Aldo Rossi e dell architetto Oscar Niemeyer. Inoltre, si rileva la presenza di un edificio di recente costruzione che si connota quale elemento architettonico di pregio: il nuovo Centro Direzionale IBM Italia realizzato nel 2004 da Isola Architetti. All interno delle aree incluse nel Parco Agricolo Sud Milano sono collocate: la Chiesetta di San Vittore a Rovagnasco, Villa Radaelli, Cascina Lirone, Cascina Longhignana. Gli elementi di rilievo architettonico risultano, comunque, punti isolati in un territorio fortemente e diversamente edificato. La Tavola n. 6 del PTCP della Provincia di Milano, Unità paesistico-territoriali, inserisce il territorio del comune di Segrate nell ambito della Media pianura orientale della fascia dei fontanili. La percezione del paesaggio è fortemente condizionata dalla presenza di aree intensamente edificate e di sistemi di infrastrutture molto rilevanti (rete ferroviaria e stradale, sistema aeroportuale di Linate). Sopravvivono, ai margini delle zone urbanizzate, scorci importanti ma molto limitati, del paesaggio agrario originario della Media pianura irrigua, tutelato anche attraverso l istituto del Parco Agricolo Sud Milano. Il territorio, infatti, conserva ancora in alcune aree i caratteri tipici del paesaggio agricolo, ma esclusivamente per piccole porzioni, il cui valore è rilevante in funzione della contiguità con aree agricole di comuni limitrofi. Gli ambiti urbanizzati sono caratterizzati da un susseguirsi continuo di edifici dalle differenti caratteristiche sia morfologiche che tipologiche: da quelli storici dei Nuclei di antica formazione a quelli di basso profilo qualitativo. 109

116 Figura 3.35 Elementi paesaggistici di interesse nel comune di Segrate Fonte: Stralcio da TAV.3 del PTCP della Provincia di MIlano 110

117 Figura 3.36 Vincoli paesaggistici e ambientali nel comune di Segrate Fonte: Stralcio da TAV.5 del PTCP della Provincia di Milano 111

118 3.4.7 Ecosistema Il territorio comunale di Segrate risulta fortemente urbanizzato, con un notevole intreccio di infrastrutture viarie e ferroviarie. Le aree più rilevanti per la biodiversità sono rappresentate da quei settori di territorio utilizzati per le pratiche agricole e ricadenti all interno del Parco Agricolo Sud Milano; la biodiversità ivi presente risulta, però, molto limitata. Le formazioni arboree si presentano soprattutto in filari lungo i tracciati delle rogge e dei corsi d acqua interni al territorio agricolo; fa eccezione il parco dell idroscalo nel quale si trovano alcune aree boscate composte, tuttavia, da formazioni aspecifiche (secondo la classificazione del Piano di Indirizzo Forestale). Non si rileva la presenza di corsi d acqua superficiali di particolare rilevanza, che possano assurgere ad assi di rilievo per lo sviluppo di reti ecologiche. È, invece, rilevante, relativamente all idrologia superficiale, la presenza di ben cinque laghi artificiali, tra cui il più esteso è rappresentato dall Idroscalo. Figura 3.37 Carta dei boschi e degli elementi boscati minori Fonte: Provincia di Milano Piano di Indirizzo Forestale 112

119 Figura 3.38 Carta delle tipologie Fonte: Provincia di Milano Piano di Indirizzo Forestale La rete ecologica della provincia di Milano per il territorio di Segrate individua 6 zone extraurbane con presupposti per l attivazione di progetti di consolidamento ecologico. 113

120 Figura Stralcio della rete ecologica del PTCP Fonte: Provincia di Milano TAV. 4 Relativamente alla Rete Ecologica Regionale, il territorio comunale di Segrate è interessato marginalmente, nella sua porzione sud orientale, da un elemento di primo livello. A ovest del confine comunale, tuttavia, corre il corridoio primario del fiume Lambro. 114

121 Figura 3.40 Rete Ecologica Regionale Fonte: elaborazione dati Regione Lombardia Il Parco Agricolo Sud Milano interessa il territorio comunale per una superficie di 236,15 ha (circa il 14% della superficie comunale). Da rilevarsi, inoltre, la contiguità delle aree agricole del Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Cascine, nel comune di Pioltello. 115

122 Figura 3.41 Aree protette sul territorio comunale Fonte: elaborazione dati Regione Lombardia Figura 3.42 PLIS delle Cascine (Comune di Pioltello) Fonte: Atlante dei PLIS in Pprovincia di Milano La porzione più meridionale del territorio comunale ricade all interno di un area individuata come importante per la biodiversità dal recente studio condotto dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione Lombardia per l Ambiente per la redazione 116

123 della Rete ecologica della pianura padana lombarda. La Regione Lombardia ha approvato gli elaborati relativi a tale studio con Ddg n del 3 aprile Una piccola porzione del territorio comunale ricade, infatti, all interno dell area prioritaria AP27 Fascia dei Fontanili. Figura 3.43 Aree prioritarie per la biodiversità Fonte: elaborazione dati Regione Lombardia Possiamo concludere che, dal punto di vista vegetazionale, sul territorio si rileva l assenza di formazioni di essenze autoctone tipiche del bosco planiziale (quercocarpineto) di estensioni rilevanti, nonché una condizione di isolamento delle formazioni arboree per la difficoltà di individuare reti ecologiche in ragione della presenza di elementi infrattrutturali di barriera. Rispetto all aspetto faunistico, si segnala l assenza di popolazioni animali particolarmente rilevanti sotto il profilo qualitativo e quantitativo e la difficoltà di integrazione delle aree residuali non urbanizzate in un sistema organico di reti ecologiche a causa di un territorio diffusamente antropizzato, della scarsità delle aree naturaliformi e della presenza di una rete infrastrutturale molto ramificata. 117

124 3.4.8 Rischio Il comune di Segrate ricade in zona sismica 4 a sismicità irrilevante, in base alla classificazione della OPCM n del 20 marzo 2003, recepita dalla Regione Lombardia con DGR n.7/14964 del 7 novembre Il Comune di Segrate ha incaricato lo Studio Idrogeotecnico di Milano di valutare le condizioni di rischio lungo la sponda sinistra del Fiume Lambro nel territorio comunale compreso all interno della Fascia C, ai sensi dell art. 31, comma 5 delle N.A. del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI). Le fasce fluviali considerate sono quelle definite nella Variante al PAI Fasce Fluviali del fiume Lambro nel tratto dal Lago di Pusiano alla confluenza con il Deviatore Redefossi, approvato con D.P.C.M 10 dicembre 2004, pubblicato sulla G.U. n. 28 del 4/2/2005. La Variante al PAI introduce sul territorio comunale di Segrate, rispetto al PAI approvato, un consistente ampliamento della Fascia C. Nella porzione settentrionale del tratto considerato, la Fascia C di Variante interessa l area compresa tra la tangenziale Est di Milano e la Via Cervi in Segrate, includendo edifici dell Ospedale San Raffaele in Segrate e il cimitero di Lambrate in Milano. A sud della S.P. n. 103 (Via Cassanese), la nuova Fascia C si estende a seguire il primo tratto degli scavi abbandonati per la realizzazione di una strada in trincea (allo stato attuale oggetto del nuovo progetto di Ristrutturazione dello svincolo di Lambrate Viabilità d accesso al centro intermodale di Segrate ), per poi correre lungo Viale delle Regioni/Via Abruzzi fino a chiudersi in corrispondenza dello scalo ferroviario, che costituisce uno sbarramento artificiale all eventuale deflusso delle acque di esondazione, includendo così l area industriale a sud della Via Cassanese. Nel tratto comunale di Milano d interesse per Segrate (compreso tra la stazione metropolitana di Cascina Gobba e lo scalo ferroviario Milano Smistamento) il fiume presenta arginature in terra alternate a sponde protette da scogliera o in calcestruzzo, ad eccezione del tratto all interno del Parco Lambro dove il corso acquista invece carattere di maggiore naturalità. Dal punto di vista delle caratteristiche geologiche, in questa porzione di territorio si rileva la presenza di un unità più recente di origine alluvionale, che è stata denominata con il nome locale di Unità del F. Lambro. Relativamente alla permeabilità caratteristica dell area, i terreni presentano un valore di permeabilità medio-alto, come testimoniato dal repentino innalzamento piezometrico verificatosi nel corso dell alluvione del Se da un lato questo comportamento è positivo (la portata defluente a valle tende a decrescere a seguito dell infiltrazione delle acque nel sottosuolo), dall altro potrebbe causare allagamenti per sifonamento o completa saturazione dell orizzonte non saturo. Nel settore centrale (da Monza a Peschiera Borromeo) il Lambro, dall'area pedemontana, entra nell'ambito della media pianura milanese, ed attraversa aree ad 118

125 intensa urbanizzazione nelle quali l'assetto morfologico naturale dell'ambito fluviale è stato alterato nel corso degli anni con interventi antropici sempre più prossimi al corso d acqua che ne hanno condizionato l evoluzione ed il regime idraulico. La progressiva riduzione della capacità di laminazione del Lambro, dovuta alla crescente urbanizzazione associata agli interventi di artificializzazione dell'alveo, ha determinano il conseguente incremento del rischio di esondazione. Da un punto di vista di analisi storica degli eventi alluvionali in comune di Segrate, non si segnalano fenomeni di esondazione critici. In comune di Milano si segnalano, al contrario, i ripetuti fenomeni di allagamento del Parco Lambro e a monte del Cimitero di Lambrate, dovuti principalmente all'accumulo di acque meteoriche non smaltite dal reticolo idrografico locale e convogliate verso la porzione sud del parco tramite la rete di canalizzazioni di scolo presente nel parco stesso. Sulla base della valutazione del rischio di esondazione e dell analisi storica degli eventi alluvionali, è stata definita la zonazione del rischio idraulico lungo il tratto fluviale di studio, nelle aree in comune di Segrate comprese tra il limite della fascia B di progetto e il limite di fascia C. Dai risultati della simulazione idraulica emerge che le piene che interessano le aree in comune di Segrate sono caratterizzate da velocità della corrente estremamente basse o addirittura nulle, sia per la notevole distanza dall alveo fluviale (mediamente di circa 1 km), che per la presenza di un intenso grado di urbanizzazione soprattutto nel settore meridionale dell area di studio. Il Comune di Segrate risulta già dotato delle Indagini geologico-tecniche di supporto alla pianificazione urbanistica a scala comunale, aggiornate al marzo Secondo tale studio gli ambiti del comune di Segrate compresi all interno della fascia C ricadono in classe di fattibilità 2 aree con modeste limitazioni. A recepimento dei risultati dello studio di zonazione del rischio idraulico nella porzione di territorio comunale compreso tra fascia B di progetto e C, il suddetto studio è stato adeguato in riferimento alla fattibilità geologica. Le modifiche consistono nella revisione della normativa geologica e nell aggiornamento della cartografia. 119

126 Figura 3.44 Zonazione del rischio idraulico sul territorio di Segrate Fonte: Comune di Segrate Valutazione del rischio idraulico del Fiume Lambro nel territorio della fascia C in comune di Segrate, TAV. 4,

127 Nell ultimo Rapporto sullo Stato dell Ambiente in Lombardia a cura di ARPA (anno 2007) viene segnalata la presenza di 1 sito contaminato, 1 sito bonificato e 6 siti potenzialmente contaminati sul territorio comunale. Tabella 3.21 Aree del territorio di Segrate con bonifiche in corso o concluse Area via Redecesio roggia all'interno dello stabilimento della ditta 3B Italia. Area del Tiro a Volo a San Felice censita al C.T. fg. 49 mappali 7, 16 e fg. 50 mappali 3, 10, 11, 12, 14, 16, 17 e 18 Stabilimento industriale Johnson Matthey Italia Srl di via Marconi 3 - Segrate Scalo Ferroviario di via Rivoltana n Segrate (MI) stabilimento industriale sito in via Tiepolo, 16 - Segrate Laghetto dei Cigni quartiere Milano Due 3B Italia srl - via Morandi Segrate (MI) Associazione Tiro a Volo Giovanni Peliello Segrate - via Silvio Italico Milano Johnson Matthey Italia Srl Via Selice 301/E Conselice RA CEMAT Via Valtellina 5/7 - Milano (responsabile inquinamento) R.F.I. SPA - Stazione Centrale P.zza Duca D'Aosta 1 - Milano Proprietà: Lucchini Artoni via Tiepolo, Segrate Società Gestitalia con sede in Via F.lli Cervi a Milano Due - Segrate Conclusa In Fase di Conclusione In Fase di Conclusione Conclusa In Corso In Corso Area industriale Area residenziale sita in via Garibaldi, 10 - Segrate Area a verde presente all interno di un cantiere sito in via delle Regioni Segrate. Proprietà: Società Labochim S.p.a. con sede in via B. Cellini, Segrate Proprietà: Società Ingea srl. con sede in via Melzi d'eril, 20 - Milano Proprietà: ALER Direzione Sviluppo e Attuazione con sede Viale Romagna, Milano Fonte: Comune di Segrate Conclusa Conclusa In corso Come rilevato dagli elenchi ufficiali e periodicamente aggiornati del Ministero dell Ambiente, Il territorio del Comune di Segrate ospita uno stabilimento a rischio di incidente rilevante, l ISTITUTO DELLE VITAMINE (localizzato in via Di Vittorio), cui competono gli adempimenti previsti all art. 6 del D.Lsg. 334/99, come riportato nel documento di Notifica redatto dall Azienda stessa in data marzo

128 In relazione a ciò è stato elaborato un apposito documento ERIR da parte del comune di Segrate. L Azienda è dedita alla produzione e vendita di miscele destinate all industria zootecnica, nonché alla commercializzazione di materie prime e miscele destinate all industria alimentare e zootecnica. Nell intorno del comune di Segrate sono stati inoltre individuati due ulteriori insediamenti, di cui uno Carbodoll spa è in regime di articolo 6 del D.Lgs. 334/99 ed è sito in Comune di Peschiera Borromeo, mentre il secondo Air Liquide spa è sottoposto agli adempimenti di cui all articolo 8 ed è ubicato in Comune di Pioltello. Le distanze cui sono poste dette imprese, rilevate dai confini del territorio di Segrate, rispettivamente m e m risultano piuttosto elevate: allo stato attuale non sono stati evidenziati dall Amministrazione Comunale eventuali effetti significativi sul territorio di Segrate conseguenti ad eventi incidentali presso i siti di cui sopra. 122

129 Occorre in ogni caso segnalare che, in considerazione del significativo grado di condivisione delle infrastrutture di mobilità tra i Comuni interessati, eventuali effetti negativi correlabili agli stabilimenti di cui sopra potrebbero comunque causare ripercussioni significative anche in Comune di Segrate. Presso lo stabilimento ISTITUTO DELLE VITAMINE non sono presenti sostanze comburenti e/o infiammabili e/o esplosive; la natura dei rischi da valutare è 123

130 sostanzialmente associata alla presenza di sostanze tossiche presenti in forma polverulenta stoccati all interno di contenitori idonei (recipienti, sili, etc.) a loro volto posti al riparo in fabbricati coperti e confinati. Dalla tabella si evince che gli eventi da considerarsi significativi consistono nel rilascio di fumi tossici (evento 1a) e nel rilascio di acque inquinate, sia di pioggia (evento 2) sia da spegnimento incendi (evento 1b). Non si hanno invece effetti per quanto concerne l irraggiamento (evento 1c). La figura seguente riporta la sovrapposizione sul PRG comunale dell area bersaglio ipotizzata nello scenario più cautelativo 180 m dal punto sorgente - per effetto dello sviluppo e successiva diffusione di gas tossici (inquinante di riferimento: SO2). L area individuata, oltre la quale non sono prevedibili effetti gravi ed irreversibili sui soggetti esposti, è circoscrivibile in una circonferenza con raggio pari a 180 m ed avente per centro la sezione di stabilimento in cui potrebbe verificarsi l evento incidentale. La superficie complessivamente interessata ammonta a circa m2. 124

131 L area interessata è, allo stato attuale, tale per cui: - a sud, interessa lo stabilimento ROCHE SPA, posto a confine con l ISTITUTO DELLE VITAMINE; - a ovest, interessa aree a bassa intensità antropica e/o aree non edificate o ad uso agricolo (Molino di Sopra); - a nord, interessa aree non edificate o ad uso agricolo, parte delle quali ricadono all interno del territorio comunale di Vimodrone nonché la strada provinciale SP160 Segrate Vimodrone; - a est, interessa aree non edificate o ad uso agricolo, parte delle quali ricadono all interno del territorio comunale di Vimodrone nonché la strada provinciale SP160 Segrate Vimodrone. Occorre a tal proposito rilevare una sostanziale differenza tra la situazione attualmente in essere all interno dell area di danno (IDLH) e gli scenari previsti agli strumenti di pianificazione territoriale (PGT). 125

132 Infatti, se allo stato attuale le categorie territoriali identificabili sono riconducibili sostanzialmente alle E ed F, la situazione varia in modo sostanziale se ci si riferisce alle previsioni di PGT passando da una situazione di coinvolgimento di aree residenziali a bassa densità ad un interessamento di aree residenziali con densità fondiarie più elevate nell immediato intorno. Per quanto concerne eventuali effetti domino, si segnala che all interno delle zone di danno e di attenzione dello stabilimento ISTITUTO DELLE VITAMINE non vi sono altre aziende a rischio di incidente rilevante secondo il D.Lgs. 334/99. Occorre tuttavia segnalare che un eventuale rilascio tossico potrebbe interessare direttamente lo stabilimento ROCHE SPA - posto a confine sul perimetro sud e dunque potrebbero esserci rischi per gli addetti di quest azienda. L area potenzialmente interessata dalle conseguenze di un rilascio tossico è in gran parte attualmente occupata da campi coltivati e/o aree incolte, come si evince anche dalla documentazione fotografica allegata. Un eventuale rilascio di sostanze tossiche potrebbe avere conseguenze significative sui corsi d acqua che percorrono la zona. All interno della zona di danno sono infatti presenti rogge e/o colatori, alcune dei quali hanno uno sviluppo significativo. Al verificarsi degli scenari incidentali precedentemente descritti risulta pertanto necessario eseguire delle analisi sulle acque per controllare che non vi sia stata contaminazione. Per quanto riguarda la compatibilità dello stabilimento in riferimento ai due scenari esaminati: 1. situazione in essere allo stato attuale; 2. situazione secondo i contenuti del Piano di Governo del Territorio. Le risultanze di tale verifica sono riepilogate nella tabella seguente: La situazione in essere allo stato attuale risulta conforme, dal momento che sussiste compatibilità territoriale dello stabilimento con il territorio circostante. 126

133 Emerge invece una sostanziale INCOMPATIBILITA delle destinazioni d uso introdotte dal PGT e poste ad est dello stabilimento, individuate in categoria B. Si tratta in particolare delle aree che il PGT individua quali: - area 6-PE 29; - area PII Cascina Boffalora. Per quanto riguarda l area di trasformazione TR4, sarebbe opportuno nelle fasi attuative valutare attentamente la posizione degli edifici residenziali in relazione alle risultanze del presente studio. Si sottolinea inoltre la necessità di procedere ad una valutazione preliminare della fascia di attenzione (LOC), in cui sono ipotizzabili danni lievi - o comunque reversibili o sensibilizzazioni - su soggetti vulnerabili quali anziani, bambini, etc. Tale esigenza è rafforzata dal che anche il Gestore dello stabilimento ha preliminarmente stimato, nella Scheda di sicurezza, che il valore di LOC è raggiunto a distanze molto significative. Nelle aree a rischio precedentemente individuate non si devono prevedere ulteriori espansioni. Questo non vieta la possibilità di generare diritti edificatori, che potranno essere semplicemente trasferiti in altre zone, in cui il rischio industriale sia assente. 127

134 3.4.9 La produzione e la gestione dei rifiuti Nel 2007 sul comune di Segrate sono state prodotte ,08 tonnellate di rifiuti urbani, di cui il 34,58% è stato raccolto in forma differenziata: un valore di poco inferiore a quello obiettivo previsto da D.Lgs. 152/2006 pari al 35%. La produzione pro capite, dal 2004 è sempre rimasta al di sopra della media provinciale, raggiungendo il valore di 698 kg/ab nel Se si esclude una leggera diminuzione tra il 2006 ed il 2007, la percentuale di raccolta differenziata è in aumento negli ultimi anni ed è passata dal 27,8% nel 2004 al 34,6% nel Tabella 3.22 Produzione di rifiuti nel comune di Segrate Fonte: Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani Anno 2007 Provincia di Milano Tabella Andamento della produzione di rifiuti nel comune di Segrate Fonte: Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani Anno 2007 Provincia di Milano 128

135 Tabella 3.24 Caratteristiche della raccolta differenziata di rifiuti nel comune di Segrate Fonte: Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani Anno 2007 Provincia di Milano Rumore Il territorio di Segrate è interessato dal sorvolo degli aerei in decollo e in atterraggio dall aeroporto di Linate: questa sorgente di rumore risulta essere la più rilevante per tutto il territorio comunale, in particolar modo per le aree ad ovest (frazioni Novegro e Redecesio) sorvolate nella prima fase del decollo, che risulta essere la più rumorosa. Un altra componente di rumore rilevante per l area è quella del traffico stradale, significativa, se si considera che il territorio è attraversato dalle direttrici di collegamento tra Milano e la parte est della provincia. Il territorio è, inoltre, interessato dalla presenza dell infrastruttura ferroviaria di rilevanza strategica in quanto collega Milano con l area nord orientale d Italia. Il rumore aeroportuale Dal 2001, SEA Aeroporti di Milano assicura il monitoraggio del rumore di origine aeronautica negli aeroporti di Linate e Malpensa. La Rete di Linate è attualmente costituita da 6 centraline di rilevamento: 1. Segrate Municipio 2. Segrate Redecesio 3. Segrate Novegro 129

136 4. Segrate Forlanini 5. Peschiera Borromeo 6. San Donato Milanese Bolgiano Come si nota dalla figura seguente, che riporta le principali rotte seguite mediante tracce radar, come si può notare, Segrate è tra i comuni maggiormente interessato dal traffico in volo. Figura 3.45 Principali rotte aeree relative all aeroporto di Milano Linate Fonte: VAS AdP DGR 11 LUGLIO 2008, settembre Radiazioni Nel comune di Segrate, secondo i dati contenuti nel Rapporto Sullo Stato dell Ambiente in Lombardia di ARPA, nel 2006 erano presenti 35 impianti radiobase, e 2 impianti radiotelevisivi, per una densità di potenza totale al connettore d antenna rispettivamente di 0,312 kw/km 2 e di 0,003 kw/km 2. Non sono stati rilevati superamenti dei valori di riferimento normativo dei campi elettromagnetici dal 1998 ad oggi. Nel 2006, ARPA ha effettuato una campagna di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici sul territorio comunale di Segrate. I risultati dei rilievi eseguiti hanno 130

137 permesso di concludere che in tutti i siti monitorati i livelli di campo elettromagnetico si mantengono al di sotto dei livelli più cautelativi previsti dall art. 3 del D.P.C.M. 8 luglio Il territorio di Segrate è attraversato da 7 linee di trasmissione dell energia elettrica: - 3 linee appartengono a Terna (Gruppo ENEL), la T238, la T237 e la T565; - 2 linee appartengono alle Ferrovie dello Stato, la Carnate Rogoredo Pari e Dispari; - 1 linea appartiene all AEM, la L!2 L13; - 1 linea appartiene alla Sondel, la Sesto Tavazzano. In totale il comune è attraversato da 12 km di linee attive e da circa 6 km di linee di riserva costantemente in tensione, ma utilizzate saltuariamente per il trasporto di corrente elettrica. Nel periodo estate 2001 inverno 2002, ARPA ha effettuato una campagna finalizzata alla valutazione dei livelli di campo di induzione magnetica a bassissima frequenza (50 Hz) generati dagli elettrodotti che attraversano il territorio comunale di Segrate, con particolare attenzione alle zone residenziali. Il Rapporto dello Stato dell Ambiente (2007) di ARPA riporta i valori di concentrazione media (Bq/mc) delle attività di Radon indoor rilevati tra il 2003 e 2004; da tali rilievi risultano, nel territorio di Segrate, valori di concentrazione inferiori ai 50 Bq/mc, valori, quindi, inferiori sia ad un valore di attenzione in ambiente chiuso (oltre il quale intraprendere provvedimenti) di 200 Bq/mc per i nuovi insediamenti, sia a quello di 400 Bq/mc per gli insediamenti esistenti. 131

138 Quadro riassuntivo delle Criticità specifiche attuali Di seguito si riporta il quadro riassuntivo delle principali criticità e degli aspetti di valore, sotto il profilo ambientale e territoriale attualmente interessanti il comune di Segrate, desunte dai capitoli precedenti e suddivise per tema ambientale e territoriale, utili alle valutazioni successive, verso le quali il PGT deve relazionarsi. È importante sottolineare che questo non è un quadro esaustivo di tutti gli aspetti del territorio degni di attenzione sotto il profilo ambientale, ma di quelli emersi sulla base dei dati e delle informazioni disponibili. Tabella 3.25 Elementi di valore (+) e aspetti di criticità (-) del comune di Segrate Tema Punti di attenzione prioritari Il sistema insediativo Infrastrutture per la Mobilità contesto fortemente urbanizzato ed infrastrutturato; presenza di barriere infrastrutturali; continuità con l urbanizzato dei comuni contermini; commistioni tra tessuti insediativi di carattere differenziato e talvolta in contrasto tra loro; scarsa presenza di spazi aperti non urbanizzati accessibilità ad arterie stradali di carattere regionale; presenza della fermata del Sistema Ferroviario Suburbano (Passante di Milano) presenza del Centro Intermodale presenza di assi viari in direzione est-ovest fortemente trafficati nelle ore di punta; difficoltà degli attraversamenti nord-sud; carenza di collegamenti del Centro Intermodale con la viabilità principale; 132

139 Tema Punti di attenzione prioritari Aria + - principali responsabili delle emissioni di inquinanti in atmosfera: o trasporto su strada o altre sorgenti mobili e macchinari o combustione non industriale o estrazione e distribuzione di combustibili concentrazioni elevate di PM10 elevata densità di emissioni di PM10 primario, NOx e COV alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti presenza di infrastrutture viarie (S.P. 103 Cassanese e S.P. 14 Rivoltana ) che presentano elevati livelli di congestionamento nelle ore di punta; gli elementi idrografici minori di origine naturale o artificiale sono spesso sottoposti a forti azioni antropiche che ne causano la tombinatura o addirittura la scomparsa; gran parte delle tratte della fognatura sono a sistema misto. Risorse idriche Suolo e sottosuolo + - lo stato ambientale delle acque sotterranee è buono stato quantitativo delle acque sotterrane ricadente in classe A (impatto antropico nullo o trascurabile con condizioni di equilibrio idrogeologico); presenza di numerosi elementi idrografici; presenza di fontanili; sviluppo della vegetazione naturale ridotto e frammentato con assenza di macchie boscate di rilevanti dimensioni e disposto prevalentemente in filari; presenza di 1 sito contaminato e di 6 siti potenzialmente contaminati; la dispersione territoriale del costruito ha determinato la saldatura tra ambiti urbanizzati; presenza di suolo agricolo di scarsa qualità ambientale e paesaggistica soggetto a pressioni urbanizzative; presenza di spazi aperti di risulta senza precise vocazioni soggetti a pressioni urbanizzative 133

140 Tema Punti di attenzione prioritari Paesaggio - - Ecosistema + pochi elementi di rilievo architettonico isolati in un territorio densamente urbanizzato; percezione del paesaggio fortemente condizionata dalla presenza di aree intensamente edificate e di sistemi di infrastrutture molto rilevanti; le poche aree che conservano i caratteri tipici del paesaggio agricolo sono di piccole dimensioni e il loro valore potrebbe essere rilevante in funzione della contiguità con aree agricole di comuni limitrofi; sono presenti situazioni di frangia urbana che caratterizzano in senso negativo gli spazi aperti; sono presenti incisive cesure territoriali causate dalla rete infrastrutturale; il territorio è fortemente urbanizzato; le infrastrutture costituiscono barriere rilevanti che ostacolano le connessioni ecologiche; la biodiversità è molto limitata; le formazioni arboree si presentano soprattutto in filari e presentano una condizione di isolamento; non sono presenti formazioni di essenze autoctone tipiche del bosco planiziale (querco-carpineto) di estensioni rilevanti; non si rileva la presenza di corsi d acqua superficiali di particolare rilevanza che possano assurgere ad assi di rilievo per lo sviluppo di reti ecologiche; si rileva una certa difficoltà di integrazione delle aree residuali non urbanizzate in un sistema organico di reti ecologiche a causa di un territorio diffusamente antropizzato, della scarsità delle aree naturaliformi e della presenza di una rete infrastrutturale molto ramificata; le uniche aree in cui sono presenti alcuni nuclei vegetazionali sono le aree boscate interne al parco dell idroscalo; la Rete Ecologica della Provincia di Milano individua nell area del territorio comunale delle zone extraurbane con presupposti per l attivazione di progetti di consolidamento ecologico; la Rete Ecologica Regionale individua nell area del territorio comunale un elemento di primo livello a sud est e esternamente, a ovest del confine, il corridoio primario del Lambro; circa di 14% del territorio comunale è interessato dalla presenza del Parco Agricolo Sud Milano; la porzione nord-est del comune è contigua alle aree agricole del Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Cascine, nel comune di Pioltello; 134

141 Tema Punti di attenzione prioritari una piccola porzione del territorio comunale ricade all interno dell area prioritaria per la biodiversità AP27 Fascia dei Fontanili ; Rischio Rifiuti E presente 1 stabilimento a rischio di incidente rilevante per il quale - è stato elaborato apposito documento ERIR + il territorio comunale ricade in zona sismica 4 sismicità irrilevante ; valore della produzione pro-capite di rifiuti al di sopra della media - provinciale; valore della Raccolta Differenziata di poco inferiore a quello previsto + come obiettivo e, comunque, in crescita negli ultimi anni (ad eccezione di una lieve diminuzione tra il 2006 ed il 2007); Rumore - il territorio è interessato dal sorvolo degli aerei in decollo e atterraggio dall aeroporto di Linate; ulteriore componente di rumore rilevante per l area è quella del traffico stradale Energia - + Radiazioni - i vettori energetici maggiormente utilizzati, fatti salvi gli idrocarburi utilizzati nei trasporti, sono il gas metano e l energia elettrica, sia per uso civile che industriale; non risultano attive sul territorio particolari politiche relative al risparmio energetico o all utilizzo di fonti rinnovabili; in tutti i siti monitorati i livelli di campo elettromagnetico si mantengono al di sotto dei livelli più cautelativi previsti dall art. 3 del D.P.C.M. 8 luglio 2003; i valori di concentrazione media (Bq/mc) delle attività di Radon indoor rilevati tra il 2003 e 2004 sono inferiori sia ad un valore di attenzione in ambiente chiuso di 200 Bq/mc per i nuovi insediamenti, sia a quello di 400 Bq/mc per gli insediamenti esistenti; Il territorio è attraversato da 7 elettrodotti; sono presenti 35 impianti radiobase e 2 impianti radiotelevisivi, per una densità di potenza totale al connettore d antenna rispettivamente di 0,312 kw/km2 e di 0,003 kw/km2; 135

142 4 STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE Il PRG vigente, approvato con Decreto Regionale n del , individua la seguente capacità insediativa residenziale e relativa dotazione di aree a standard: Tab Dimensionamento capacità insediativa PRG 87. n circoscrizioni Abitanti residenti Abitanti in via di insediamento (P.E. in attuazione) Lotti di completamento (zona BR) P.E. approvati da realizzare Espansioni previste (CR) Totale abitanti teorici 1 Milano Rovagnasco Villaggio Ambrosiano Lavanderie Redecesio Segrate Centro Novegro San Felice Totale Nel luglio 2001 l Amministrazione Comunale, per dare attuazione alla L.R. n. 9/99, ha approvato il Documento di Inquadramento delle politiche urbanistiche comunali, definendo regole e criteri per i Programmi Integrati d Intervento. Dall approvazione del vigente PRG del 1987 ad oggi il ricorso a Varianti parziali e a strumenti di programmazione negoziata in variante alle previsioni di piano hanno consentito di rispondere alla velocità delle trasformazioni territoriali. Nel passaggio dalla produzione di beni a quella di servizi, alla nascita di grandi zone commerciali a margine delle grandi città e alle aspettative di un offerta di residenzialità sempre maggiore i Programmi attuati hanno potuto garantire riqualificazione del territorio e creazione di nuove aree a standard e servizi. 136

143 I Programmi e le Varianti attuate hanno riguardato aree di piccole dimensioni come grandi comparti urbani ex industriali dismessi. Nella tavola di riferimento sono individuati i comparti interessati da strumenti di pianificazione come i Programmi Integrati di Intervento e altri Piani Attuativi secondo il diverso iter procedimentale che li contraddistingue: concluso - i piani esecutivi e/o le varianti al PRG già completamente realizzati, ormai parte integrante del tessuto urbano consolidato; in attuazione - interventi in corso di realizzazione, già cantierati; approvato - piani già definiti dal punto di vista urbanistico, ma non ancora visibili sul territorio. Si riporta di seguito lo stato di attuazione dettagliato del PRG vigente. 137

144 Figura 4.1 Stato di attuazione del PRG vigente Fonte: Comune di Segrate - Documento di Piano dicembre

145 5 ANALISI DEL Si estrapolano di seguito porzioni significative della relazione del Documento di Piano presentata in vista della Seconda Conferenza di valutazione. La vicinanza con Milano, che ha costituito gran parte della fortuna insediativa di Segrate, ha parallelamente rallentato l evoluzione del sistema urbano nel raggiungere quello che potremmo definire l effetto città. Naturalmente la definizione di città a cui si fa riferimento non è quella dai connotati tradizionali ma piuttosto quella di un sistema urbano consolidato, di un quartiere della Grande Milano, dotato di una sua specifica identità formale e funzionale ed in grado di offrire una forte autonomia residenziale agli abitanti insediati. I consistenti interventi di trasformazione che sono stati approvati ed in parte attuati a seguito del Documento di Inquadramento delle Politiche Urbanistiche e le previsioni contenute nell Accordo di programma Accordo di Programma per la definizione e il coordinamento degli interventi infrastrutturali connessi alla localizzazione dell insediamento polifunzionale previsto nel Comune di Segrate all interno delle aree ex dogana hanno accelerato il processo di espansione urbana e allo stesso tempo hanno introdotto alcuni elementi di complicazione/ricchezza funzionale tipici delle città. Si tratta di processi ancora in corso che devono essere governati, controllati e accompagnati ma che hanno alcune caratteristiche qualitative per definirsi proprie di un sistema urbano consolidato. In particolare gli elementi che possono rappresentare il superamento della soglia critica, riguardano la messa a punto e l attuazione del progetto Centro-Parco, la previsione del decongestionamento della strada Cassanese e la realizzazione del centro commerciale-direzionale in parte della zona dell ex Dogana. Questi interventi si differenziano infatti dai consueti interventi di trasformazione su terreni vergini puntando al recupero ed alla riqualificazione di aree dismesse e introducendo i concetti di sistemi centrali come elementi attrattori in grado di innescare una nuova centralità tra insediamenti esplicitamente pensati per essere autonomi. L Amministrazione Comunale è convita che il processo di pianificazione attuato in questi anni rappresenti il modo più efficace per mantenere e valorizzare gli aspetti che negli anni hanno garantito il successo insediativo ed allo stesso tempo per fare evolvere Segrate verso un sistema urbano consolidato e dotato di una propria identità. 139

146 5.1 Obiettivi ed azioni perseguite dal Piano Gli obiettivi Strategici del Documento di Piano e gli obiettivi specifici sono sintetizzati nella seguente tabella. Tabella 5.1 Obiettivi di Piano del comune di Segrate OBIETTIVI GENERALI STRATEGICI Costruire la rete verde comunale, sviluppandone il ruolo per il miglioramento della qualità della città pubblica Una città di migliore qualità Ridurre le pressioni e le criticità insediative e ambientali Ricercare più efficacia nel sistema dei servizi per migliorare la qualità della vita Obiettivi specifici /azioni Realizzazione del Centroparco come ganglio centrale della rete verde. Il "Golfo Agricolo" concorre con le altre aree di trasformazione alla continuità della rete verde. Integrazione dei parchi Alhambra e della Commenda con il Centroparco. Integrazione della r.v. con i parchi Idroscalo e Forlanini di Milano. Integrazione nella rete verde dei sistemi viari e di riconnessione delle parti di città. Valorizzzaione pubblica del laghetto di Redecesio. Riqualificazione morfotipologico dei margini urbani più degradati (Rovagnasco e zone industriali di via Marconi e Lavanderie). La riqualificazione del patrimonio architettonico (Villaggio Ambrosiano). Il recupero e valorizzazione delle grandi aree urbane, di quelle libere e dismesse (Redecesio, Novegro). Il recupero dei nuclei storici (Rovagnasco). Favorire la riconversione, riqualificazione, razionalizzazione delle aree industriali e terziarie. Salvaguardia dell identità dei quartieri omogenei sotto i profili urbanistico e architettonico. Migliorare la compatibilizzazione delle zone industriali con la residenza. Favorire la terziarizzazione delle aree industriali a margine e all'interno del Centroparco e dell'area industriale di Lavanderie. Favorire l'allontanamento delle zone residenziali dalle attività di spedizione e logistica. Favorire il risparmio energetico per i nuovi edifici e nelle riqualificazioni. Favorire la cogenerazione e il teleriscaldamento. Migliorare la gestione del ciclo delle acque per i nuovi edifici, nelle riqualificazioni e nel sistema viabilistico. Preverdissement delle aree a trasformazione pianificata. Migliorare e connettere i servizi esistenti e favorire l insediamento dei servizi necessari alle imprese 140

147 dei cittadini e l'attrattività per le imprese Incrementare le funzioni pubbliche Ricercare un integrazione della funzione urbana per le trasformazioni date dalle nuove infrastrutture previste Rilanciare il ruolo territoriale di Segrate nell'area milanese Miglioramento dell accessibilità per un competitivo esercizio della loro attività. Nuovo Liceo. Nuovo spazio per il mercato comunale. Nuovo spazio per lo sport. Perseguire la permeabilità urbana. Perseguire un ruolo urbano alle grandi infrastrutture previste. Favorire la presenza di eccellenze. Connessione AC Linate. Ridefinizione del ruolo dell area ferroviaria. Ricerca di soluzioni per spazi verdi pubblici a valenza ambientale ed ecospaesistica. La realizzazione della nuova Cassanese come occasione di riqualificazione della vecchia Cassanese come collegamento nordsud/est-ovest al fine di favorire il collegamento sostenibile tra i diversi quartieri e la riduzione del loro traffico veicolare. 141

148 Lo scenario del Documento di Piano è rappresentato nella seguente figura. Figura 5.1- scenario del Documento di Piano Fonte : Comune di Segrate proposta di Documento di Piano 142

149 5.2 L implementazione del Piano L implementazione del Piano si concretizza da un lato nella realizzazione dei PII e dell Accordo di Programma già approvati come varianti del PRG vigente, dall altro prevede l edificazione all interno di 8 Ambiti di Trasformazione a carattere prevalentemente residenziale e la realizzazione di progetti di trasformazione di iniziativa pubblica in aree chiave del comune. L analisi approfondita delle azioni interne agli Ambiti di Trasformazioni verrà approfondita al successivo capitolo 7. A livello riassuntivo possono essere riportati alcuni dati che contribuiscono ad inquadrare quanto prefigurato dal piano. La realizzazione dei PII approvati antecedentemente al PGT, e dell Accordo di Programma per la realizzazione di una grande struttura commerciale (di competenza del Piano delle Regole), porteranno alla situazione riassunta nella tabella seguente: Degli abitanti previsti, occorre precisare che circa 800 sono già insediati, quindi si valuta l insediamento di circa nuovi residenti nell arco di durata del Documento di Piano. A questi si aggiungono i nuovi residenti previsti a seguito dell implementazione degli Ambiti di Trasformazione i cui valori sono riassunti nella tabella seguente: ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile , La discrezionalità lasciata all Amministrazione Comunale nelle fasi di contrattazione a seguito della stesura dei piani attuativi, permette di avere due scenari presumibili per la popolazione a seconda della quota percentuale destinata alla residenza all interno dei singoli Ambiti di Trasformazione. Il numero di nuovi residenti potrebbe dunque oscillare tra e

150 Concludendo, la quota di nuovi residenti raggiungerebbe, nell ipotesi più estensiva, poco meno di abitanti, portando la popolazione comunale a superare le unità. La prescrizione che prevede un rapporto di copertura pari al 10 o al 20 per cento della superficie fondiaria sulla quale insistono le nuove edificazioni, e la correlata prescrizione di una superficie drenante minima pari al 30% della superficie fondiaria, hanno come conseguenza il reperimento di ampi spazi aperti di pertinenza delle edificazioni che permetterebbero, assieme alle cessioni per verde pubblico e alle trasformazioni intervenienti nella zona del Centro Parco, di ipotizzare la costruzione di una sorta di rete del verde comunale (più o meno fruibile da parte della cittadinanza a seconda delle caratteristiche di accessibilità dei nuovi quartieri) che consentirebbe di connettere tra loro i pochi episodi di verde presenti nel comune e di legarsi a reti esterne al comune stesso e, soprattutto, alle aree individuate dal PTCP di Milano quali possibili zone di ampliamento della rete ecologica provinciale. Verifica del consumo di suolo Segrate è situato all interno dell ambito Martesana- Adda in classe E. L espansione massima consentita dal PTCP è pari al 1% dell urbanizzato esistente. In coerenza a quanto previsto dalle NTA del PTCP della Provincia di Milano, il valore ammissibile di nuovo consumo di suolo può essere incrementato secondo quanto previsto dall art

151 Infatti la Tavola 1 del PTCP individua i Comuni che per condizioni di accessibilità esistente o prevista e per dotazione di servizi, svolgono un ruolo di polarità urbana rispetto ai diversi ambiti territoriali. La presenza dei servizi infrastrutturali quali l aeroporto Forlanini, le arterie di collegamento tra la tangenziale Est e il nuovo tracciato della BreBeMi, le previsioni della nuova linea 4 della Metropolitana Milanese e la presenza dell Idroscalo rende di fatto Segrate un Centro di Rilevanza sovra comunale. La città di Segrate riveste pertanto un ruolo di centro di rilevanza sovra comunale in quanto unicum per la presenza di servizi a scala territoriale presenti sul territorio comunale. Si ritiene pertanto di possedere i requisiti per avere accesso alla quota aggiuntiva di espansione prevista del 2%. La verifica della possibilità del ricorso al meccanismo premiale (Art. 86 e 93 NTA) è stata effettuata considerando la coerenza con la proposta di piano sia degli indicatori di sostenibilità che delle politiche e azioni di riqualificazione urbanistica, paesistica ed ambientale. Il totale complessivo dei punti premio assegnabile (indicatori + politiche) risulta pari a 9,5 + 3 = 12,5. In relazione a quanto previsto dalla tabella 8 (Meccanismo premiale) dell Allegato delle NTA del PTCP di Milano, il caso di Segrate ricade all interno del 3 livello premio (Punti 11) di cui è previsto un premio di incremento del consumo di suolo pari al 3%. Riassumendo, il Valore percentuale ammissibile di consumo di suolo risulta: Incremento percentuale rispetto alla superficie urbanizzata 1% Percentuale massima aggiuntiva di incremento della superficie urbanizzata 2% inquanto Segrate è centro di rilevanza sovra comunale. Percentuale massima aggiuntiva di incremento della superficie urbanizzata 3% per il meccanismo premiale TOTALE 6 % La Superficie urbanizzata attuale (SU) risulta di 1.215,36 ha pari al 69,77% della superficie del territorio comunale. L incremento della Superficie urbanizzata aggiuntiva (SU*6%) risulta quindi 1.215,36 * 6%= 72,92 ha. Calcolando il consumo di suolo previsto per gli ambiti di trasformazione previsti si ha un valore di 67,44 ha inferiore a 72,92 ha che rappresenta il valore massimo ammissibile secondo il PTCP. 145

152 6 VALUTAZIONE DELLA COERENZA DEL PIANO In questo capitolo sono riportati i risultati del primo passaggio del lavoro di valutazione sul piano. Si tratta di un primo approccio alla scala macro che punta a fare emergere le principali problematicità potenziali attese dal PGT nel suo complesso. L analisi di coerenza verifica la congruenza tra gli obiettivi perseguiti dal PGT e gli obiettivi e gli indirizzi specifici desunti da piani e programmi di livello superiore ( Coerenza esterna ). Per un analisi concreta e contestualizzata è naturalmente necessario considerare le diverse azioni correlate ai singoli obiettivi di Piano, anche al fine di determinare eventuali incoerenze tra gli stessi obiettivi di PGT ( Coerenza interna ). 146

153 6.1 Coerenza tra Obiettivi di Piano e Obiettivi dei Piani Sovraordinati (coerenza esterna) Coerenza tra obiettivi strategici e politiche di DdP e Obiettivi del PTR Nelle tabelle che seguono viene verificata la coerenza tra criteri per l analisi della sostenibilità ambientale del PGT e obiettivi del PTR per il Sistema Ambientale Metropolitano, che sono stati assunti come Criteri di Compatibilità Ambientale. La simbologia riportata nelle tabelle risponde ai giudizi riportati nello schema seguente: Coerenza piena ++ Coerenza parziale coerenza indiretta + Coerenza da verificare nelle successive fasi di attuazione? Non coerente - Indifferente 147

154 CRITERI PER L ANALISI DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE DEL PGT OBIETTIVI DEL PTR PER IL SISTEMA AMBIENTALE METROPOLITANO ST1.1 Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale ST1.2 Riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale ST1.3 Tutelare i corsi d'acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità ST1.4 Favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia MATRICE DI COERENZA TRA OBIETTIVI DI DDP E OBIETTIVI DEL PTR PER IL SISTEMA AMBIENTALE METROPOLITANO che ricolleghi la parte nord e la parte Completare il processo di costruzione della città puntando sul fatto che il rafforzamento del sistema ne determini un miglior funzionamento. Compensare il consumo di suolo prevedendo all interno dei Piani attuativi sistemi a verde di elevata qualità ecosistemica e collegandoli attraverso corridoi ecologici e fasce tampone. Contribuire alla ridefinizione del centro urbano attraverso nuovi spazi a parco e una nuova zona commerciale e terziaria. Diminuire la congestione dovuta al traffico di attraversamento Completare l autonomia funzionale dei quartieri attraverso la dotazione di servizi pubblici di buona qualità Mantenere un alta dotazione di servizi non solo a livello quantitativo ma anche a livello qualitativo, rinnovando e sostituendo le strutture obsolete Completare l offerta di servizi scolastici con la realizzazione di un istituto di scuola media superiore Mantenere un alto livello dell offerta residenziale consolidando l esperienza dei quartieri autonomi come Milano 2 e San Felice Rendere autonoma funzionalmente la parte sud del comune attraverso processi di riqualificazione Migliorare l appetibilità complessiva del Comune di Segrate per favorire la localizzazione di altre attività di eccellenza oltre a quelle già storicamente insediate Realizzare la nuova stazione di porta della linea ad alta velocità Milano Verona e connetterla con un metrò automatico all Aeroporto Forlanini Promuovere la dismissione o la forte riduzione dello scalo merci e la realizzazione di un parco sovracomunale sud di Segrate ++ ++? ? + ++? ? +?

155 ST1.5 Favorire l'integrazione con le reti infrastrutturali europee? ST1.6 Ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo modalità sostenibili ST1.7 Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e grandi ++? ++ insediamenti a tutela delle caratteristiche del Territorio ST1.8 Riorganizzare il sistema del trasporto merci ST1.9 Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza ST1.10 Valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del + +? ?? ++ + territorio ST1.11 EXPO Creare le condizioni per la realizzazione ottimale dell evento e derivare??? benefici di lungo periodo per un contesto ampio Uso del suolo - ++??? 149

156 GLI OBIETTIVI DEL SISTEMA AMBIENTALE METROPOLITANO ST1.1 Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale (ob. PTR 7,8,17) Prevenire e ridurre i livelli di inquinamento acustico generati dalle infrastrutture di trasporto (stradale, ferroviario e aeroportuale) e dagli impianti industriali soprattutto in ambito urbano. Ridurre l inquinamento atmosferico, con una specifica attenzione alle zone di risanamento per la qualità dell'aria, agendo in forma integrata sul sistema di mobilità e dei trasporti, sulla produzione ed utilizzo dell'energia, sulle emissioni industriali e agricole. Promuovere la gestione integrata dei rischi presenti sul territorio, con particolare riferimento agli impianti industriali che si concentrano nella zona del nord Milano. Tutelare il suolo e le acque sotterranee dai fenomeni di contaminazione e bonifica dei siti contaminati anche attraverso la creazione di partnership pubblico-private sostenute da programmi di marketing territoriale. ST1.2 Riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale (ob. PTR 14, 17) Sviluppare politiche per la conoscenza e la tutela della biodiversità vegetale e animale sostenuta dal mosaico di habitat che si origina in città. Sviluppare la rete ecologica regionale attraverso la tutela e il miglioramento della funzionalità ecologica dei corridoi di connessione e la tutela e valorizzazione delle aree naturali protette, con particolare riguardo a quelle di cintura metropolitana, che rivestono un ruolo primario per il riequilibrio per la fruizione e la ricreazione dei residenti costituendo ambiti privilegiati per la sensibilizzazione ambientale e fattore di contenimento delle pressioni generate dalla tendenza insediativa. Valutare la possibilità di un sistema di incentivi che favorisca la presenza di un settore agricolo che contemperi le esigenze di un'adeguata produttività con un basso impatto ambientale. Promuovere l'efficienza energetica nel settore edilizio e della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili: in particolare il geotermico a bassa entalpia, sfruttando la disponibilità di acqua di falda a bassa profondità, e il solare termico. 150

157 ST1.3 Tutelare i corsi d'acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità (ob. PTR 16, 17) Ripristinare gli alvei dei fiumi e realizzare politiche per la tutela dei fiumi e per la prevenzione del rischio idraulico, in particolare del nodo di Milano, anche attraverso una maggiore integrazione degli interventi con il contesto ambientale e paesaggistico. Ridurre l inquinamento delle acque e riqualificare i corsi d acqua (con particolare riferimento a Seveso, Lambro e Olona) riportando progressivamente pulite le acque. ST1.4 Favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia (ob. PTR 2, 13) Creare un efficace sistema policentrico condiviso in una visione comune, attraverso il potenziamento dei poli secondari complementari evitando il depotenziamento di Milano. Creare un polo regionale intorno all aeroporto di Malpensa che ricomprenda anche il polo fieristico di Rho-Pero, grazie ad un progetto condiviso di valorizzazione e messa a sistema delle risorse territoriali esistenti e la piena valorizzazione delle opportunità offerte dal funzionamento dell aeroporto e dalla possibilità di collegamenti con il nodo di Novara (che costituisce il collegamento con il porto di Genova). Realizzare le opere infrastrutturali necessarie a favorire l'accessibilità trasportistica su gomma favorendo il perfezionamento della rete stradale e in specie realizzando le opere finalizzate al perfezionamento delle relazioni tra i poli secondari del sistema territoriale, con particolare riferimento al sistema viabilistico pedemontano, alla tangenziale est esterna e al collegamento autostradale Milano-Brescia. Ridurre la tendenza alla dispersione insediativa, privilegiando la concentrazione degli insediamenti presso i poli e pianificando gli insediamenti coerentemente con il SFR. ST1.5 Favorire l'integrazione con le reti infrastrutturali europee (ob. PTR 2, 12, 24) Sviluppare politiche territoriali, ambientali infrastrutturali atte a rendere competitivo il sistema urbano metropolitano lombardo con le aree metropolitane europee di eccellenza, puntando, in particolare, alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e paesaggistico, e atte altresì a migliorare la qualità della vita e a renderne manifesta la percezione. Valorizzare in termini di riequilibrio economico e territoriale, e di miglioramento della qualità ambientale, i territori interessati dagli interventi infrastrutturali per il collegamento con i nuovi valichi ferroviari del San Gottardo e del Sempione-Lötschberg. 151

158 Valutare nel realizzare il Corridoio 5 non solo delle opportunità economiche del trasporto, ma anche delle potenzialità di riequilibrio dell'assetto insediativo regionale e di miglioramento della qualità ambientale delle aree attraversate, da governare anche attraverso l istituzione di uno specifico Piano d'area. ST1.6 Ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo modalità Sostenibili (ob. PTR 2, 3, 4) Potenziare il Servizio Ferroviario Regionale, atto a favorire le relazioni interpolo, ed estensione dei Servizi Suburbani a tutti i poli urbani regionali, così da offrire una valida alternativa modale al trasporto individuale ed evitando che le carenze infrastrutturali, che rendono difficoltosa la mobilità di breve e medio raggio, possano indurre fenomeni di decentramento da parte delle imprese e dei residenti. Sviluppare le applicazioni ICT (telelavoro, ecommerce, e-government), al fine di ridurre la domanda di mobilità. Sviluppare sistemi di trasporto pubblico, e percorsi ciclo-pedonali, di adduzione alle stazioni del Servizio Ferroviario Regionale e Suburbano. Rendere effettiva sul piano attuativo e temporale la realizzazione di edificazione di particolare rilevanza dimensionale e strategica con i tempi di realizzazione delle opere infrastrutturali ed i servizi di trasporto pubblico che ne rendano sostenibile la realizzazione. ST1.7 Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del Territorio (ob. PTR 3, 4, 5, 9, 14, 19, 20, 21) Applicare sistematicamente modalità di progettazione integrata che assumano la qualità paesistico/culturale e la tutela delle risorse naturali come riferimento prioritario e opportunità di qualificazione progettuale, particolarmente nei programmi di riqualificazione degli ambiti degradati delle periferie. Valorizzare la rete delle polarità urbane minori preservandone i valori storico-culturali messi a rischio dalla pressione insediativa derivante dallo spostamento della popolazione dai centri maggiori a più alta densità, alla ricerca di più elevati standard abitativi. Recuperare e rifunzionalizzare delle aree dismesse o degradate, con attenzione a previsioni d uso che non si limitino ad aree edificate ma prendano in considerazione l insediamento di servizi pubblici e di verde. Tutelare il suolo libero esistente e preservarlo dall edificazione e dai fenomeni di dispersione insediativa, in particolare per quanto riguarda le aree agricole periurbane. Pianificare attentamente gli insediamenti della grande distribuzione, per evitare la scomparsa degli esercizi di vicinato ed evitare creazione di congestione in aree già dense. 152

159 Favorire la realizzazione di strutture congressuali di rilevanza internazionale valorizzando appieno le risorse ambientali, paesaggistiche e storiche del sistema urbano, unitamente a quelle dell'accessibilità trasportistiche. Realizzare opere infrastrutturali ed edilizie attente alla costruzione del paesaggio urbano complessivo. Valorizzare il sistema del verde e delle aree libere nel ridisegno delle aree di frangia, per il miglioramento della qualità del paesaggio urbano e periurbano ed il contenimento dei fenomeni conurbativi, con specifica attenzione alle situazioni a rischio di saldatura. Assumere la riqualificazione e la rivitalizzazione dei sistemi ambientali come precondizione e principio ordinatore per la riqualificazione del sistema insediativo. Favorire la riqualificazione dei quartieri urbani più degradati o ambientalmente irrisolti atta a ridurre le sacche di marginalità e disparità sociale e a facilitare l'integrazione della nuova immigrazione. ST1.8 Riorganizzare il sistema del trasporto merci (ob. PTR 2, 3) Completare e mettere a regime un sistema logistico lombardo che incentivi l'intermodalità ferro/gomma con la realizzazione sia di infrastrutture logistiche esterne al polo centrale di Milano, atte a favorire l'allontanamento dal nodo del traffico merci di attraversamento, sia di infrastrutture di interscambio prossime a Milano atte a ridurre la congestione derivante dal trasporto merci su gomma. Riorganizzare i sistemi di distribuzione delle merci in ambito urbano (city logistic) al fine di ridurne gli impatti ambientali. Adeguare la rete ferroviaria esistente e realizzare nuove infrastrutture per il collegamento con i nuovi valichi ferroviari del Gottardo e del Sempione e per lo sgravio del nodo di Milano con infrastrutture ferroviarie di scorrimento esterne al nodo. ST1.9 Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza (ob. PTR 11, 23, 24) Favorire la realizzazione di strutture di ricerca applicata finalizzate a realizzare economie di scala altrimenti impossibili alla realtà produttiva frammentata delle aziende, in consorzio con le eccellenze esistenti e con il sistema universitario lombardo. Promuovere iniziative di cooperazione con altri sistemi metropolitani italiani ed europei finalizzata a conseguire più elevati livelli di innovazione tecnologica, formativi, di condivisione della conoscenza, di competitività, di sviluppo. Promuovere interventi tesi alla cooperazione con le altre realtà del Sistema Metropolitano del Nord Italia finalizzati ad ottimizzare l utilizzo delle risorse e a condividere attrezzature territoriali e di servizi, a migliorare la competitività complessiva e ad affrontare i problemi del più vasto sistema insediativo. 153

160 ST1.10 Valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio (ob. PTR 5, 12, 18, 19, 20) Valorizzare gli elementi paesaggistici costituiti dal sistema delle bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche diffuse nell area, costituite da elementi storici diffusi (ville con parco, santuari e chiese, sistemi fortificati testimonianze di archeologia industriale) e da presenze riconoscibili del paesaggio agrario (cascine, tessitura della rete irrigua, filari, molini, navigli) al fine di percepirne la natura di sistema atto a contribuire al miglioramento della qualità ambientale complessiva, a produrre una maggiore attrazione per il turismo e a favorire l insediamento di attività di eccellenza. Aumentare la competitività dell area, migliorando in primo luogo l immagine che l area metropolitana offre di sé all esterno e sfruttando l azione catalizzatrice di Milano. Valorizzare e riqualificare le aree di particolare pregio nell'ambito del Sistema Metropolitano attraverso progetti che consentano la fruibilità turisticaricreativa. ST1.11 EXPO Creare le condizioni per la realizzazione ottimale dell evento e derivare benefici di lungo periodo per un contesto ampio (ob. PTR 2,9,10,11,12,14,19,20,21) Garantire la governance di tutti i processi di allestimento del sito e delle opere connesse. Promuovere la qualità progettuale e l inserimento paesistico con particolare attenzione alle strutture permanenti. Progettare la Rete Verde Regionale per un ambito allargato, coordinando le iniziative connesse all allestimento del sito e le opere di compensazione e mitigazione ambientale, con la valorizzazione del sistema agricolo-forestale e delle acque, la riqualificazione paesistico/ambientale dei bacini di riferimento, il potenziamento della Rete Ecologica e la realizzazione di Sistemi Verdi. Incrementare la ricettività turistica, attraverso la realizzazione di strutture a basso impatto, il riuso e il recupero di insediamenti dimessi sia nei contesti urbani sia in ambiti agricoli, con attenzione a promuovere la mobilità dolce e con l uso del mezzo pubblico. Uso del suolo Limitare l ulteriore espansione urbana Favorire interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio. Conservare i varchi liberi, destinando le aree alla realizzazione della Rete Verde Regionale. 154

161 Evitare la dispersione urbana Mantenere la riconoscibilità dei centri urbani evitando le saldature lungo le infrastrutture. Realizzare nuove edificazioni con modalità e criteri di edilizia sostenibile. 155

162 Considerazioni L obiettivo di contribuire alla ridefinizione del centro urbano attraverso nuovi spazi a parco a una nuova zona commerciale e terziaria suscita alcune perplessità rispetto alla coerenza con gli obiettivi di tutela ambientale del territorio in senso lato; se da un lato, infatti, i nuovi spazi a parco risultano coerenti con gli obiettivi di sostenibilità, la nuova zona commerciale e terziaria potrebbe, al contrario, rivelarsi incoerente o parzialmente coerente, in quanto potenziale fonte di consumo di suolo, di traffico e di aggiuntivi carichi inquinanti. Da verificare, quindi, saranno le modalità di realizzazione di tali aree, così da orientarle in modo che siano coerenti con gli obiettivi di progettazione integrata a tutela delle caratteristiche del territorio circostante, di valorizzazione degli elementi del paesaggio, limitazione del consumo di suolo e realizzazione di edificazioni con modalità e criteri di edilizia sostenibile. Andrà verificato, inoltre, il tipo di attività previsto in tali aree, tenendo conto che il recupero ambientale delle aree di cava limitrofe al centro urbano è incompatibile con lo sviluppo di attività commerciali di grandi dimensioni. La vicinanza con attività terziarie di dimensioni compatibili potrebbe, tuttavia, assumere un ruolo incentivante rispetto alla realizzazione della riqualificazione stessa delle aree di cava. Per quanto riguarda le attività commerciali, esse andranno attentamente pianificate al fine di evitare la scomparsa degli esercizi di vicinato e la creazione di congestione in zone attualmente già dense. Discorso simile va fatto anche per la realizzazione dell istituto di scuola media superiore e per i servizi previsti, di cui andranno valutate le modalità di realizzazione e la localizzazione affinché essi vengano orientati alla sostenibilità e alla tutela del territorio e della salute dei suoi cittadini. Un approfondimento specifico merita anche il rilancio del ruolo territoriale di Segrate nell area milanese. Favorire la presenza di eccellenze permette di mantenere uno sviluppo territoriale policentrico, ma poco si può dire sulle ripercussioni a livello ambientale: gli effetti sull inquinamento e sulla viabilità, l impiego di criteri di edilizia sostenibile, la riqualificazione e riuso delle aree dismesse andranno valutati nel dettaglio. Per quanto concerne il favorire un espansione residenziale che replichi modelli prestrutturati, occorrerà verificare quali ripercussioni questo potrebbe avere sulla volontà di valorizzare i nuclei storici originari che compongono l urbanizzato e quale capacità potrebbero avere fattivamente nel ridisegno e nella qualificazione del paesaggio del contesto. Discorso analogo vale anche per la prevista connessione Alta Capacità Linate e per la ridefinizione del ruolo dell area ferroviaria, per cui, a questo stadio di approfondimento, non è facile valutare la coerenza con gli obiettivi del PTR. Alcuni degli obiettivi del DdP inerenti alla terziarizzazione, all insediamento di nuovi servizi, al rilancio del ruolo territoriale di Segrate nell area milanese e al miglioramento 156

163 dell accessibilità, inoltre, potrebbero potenzialmente avere ripercussioni positive sulla realizzazione ottimale dell evento EXPO, considerate le ricadute ad ampio raggio che un evento di tale portata può comportare sul territorio. Per quanto riguarda i nuovi servizi e le funzioni pubbliche previste, dovrà essere verificato se esse comporteranno consumo di suolo o se andranno, invece, a realizzarsi attraverso la riqualificazione di aree dismesse o comunque di suolo già edificato; andranno, altresì, verificate la localizzazione e le modalità di realizzazione di tali opere, così da poterle orientare verso il maggior livello di sostenibilità. Occorrerà, inoltre, prestare attenzione all effettiva qualità delle nuove edificazioni nel limitare le emissioni inquinanti e acustiche (nel caso di edifici produttivi) e produrre un effettivo risparmio energetico. Accanto a questi requisiti di compatibilità vi è anche l effettiva capacità dei nuovi volumi di integrarsi con il tessuto urbano preesistente e con gli spazi aperti circostanti. Analizzando la tabella, risulta evidente la mancanza all interno del DdP di obiettivi volti alla riduzione della congestione da traffico privato attraverso il potenziamento del trasporto pubblico e delle modalità di mobilità sostenibili. Si segnala, infine, l assenza di obiettivi volti alla tutela degli elementi idrografici: si pensi alla presenza dei fontanili e dell idroscalo, un sistema idrologico complesso ed interconnesso dagli equilibri fragili, e agli elementi dell idrografia minore che, considerata l originaria vocazione agricola di questa zona, sono ancora riconoscibili, anche se ormai sottoposti a forti azioni antropiche. 157

164 6.1.2 Coerenza tra obiettivi di DdP e Obiettivi e indirizzi del PTCP di Milano Nelle tabelle seguenti è verificata la coerenza degli obiettivi di PGT con gli obiettivi generali del PTCP della Provincia di Milano e con gli indirizzi per le trasformazioni del territorio (art. 20 delle Norme di Attuazione del PTCP della Provincia di Milano). La legenda è la medesima utilizzata per le coerenze con PTR. 158

165 MATRICE DI COERENZA TRA OBIETTIVI DI DDP E OBIETTIVI DEL PTCP DI MILANO OBIETTIVI DEL PTCP DI MILANO 1 Obiettivi strategici per la valorizzazione e la salvaguardia paesisticoambientale 2 Obiettivi strategici per il miglioramento dell'accessibilità nel territorio provinciale 3 Obiettivi strategici di assetto territoriale per la valorizzazione della maglia urbana policentrica OBIETTIVI DEL PGT DI SEGRATE Costruire la rete verde comunale, sviluppandone il ruolo per il miglioramento della qualità della città pubblica. Realizzazione del Centroparco come ganglio centrale della rete verde. ++ Il "Golfo Agricolo" concorre con le altre aree di trasformazione alla continuità della rete verde. ++ Integrazione dei parchi Alhambra e della Commenda con il Centroparco. ++ Integrazione della r.v. con i parchi Idroscalo e Forlanini di Milano. ++ Integrazione nella rete verde dei sistemi viari e di riconnessione delle parti di città. ++ Valorizzazione pubblica del laghetto di Redecesio.? Una città di migliore qualità Riqualificazione morfotipologico dei margini urbani più degradati (Rovagnasco e zone industriali di via Marconi e Lavanderie). La riqualificazione del patrimonio architettonico (Villaggio Ambrosiano). ++ Il recupero e valorizzazione delle grandi aree urbane, di quelle libere e dismesse (Redecesio, Novegro) Il recupero dei nuclei storici (Rovagnasco). ++ Favorire la riconversione, riqualificazione, razionalizzazione delle aree industriali e terziarie Salvaguardia dell identità dei quartieri omogenei sotto i profili urbanistico e architettonico Ridurre le pressioni e le criticità insediative e ambientali. Migliorare la compatibilizzazione delle zone industriali con la residenza Favorire la terziarizzazione delle aree industriali a margine e all'interno del Centroparco e dell'area industriale di? + Lavanderie. Favorire l'allontanamento delle zone residenziali dalle attività di spedizione e logistica Favorire il risparmio energetico per i nuovi edifici e nelle riqualificazioni. ++ Favorire la cogenerazione e il teleriscaldamento

166 OBIETTIVI DEL PTCP DI MILANO 1 Obiettivi strategici per la valorizzazione e la salvaguardia paesisticoambientale 2 Obiettivi strategici per il miglioramento dell'accessibilità nel territorio provinciale 3 Obiettivi strategici di assetto territoriale per la valorizzazione della maglia urbana policentrica OBIETTIVI DEL PGT DI SEGRATE Migliorare la gestione del ciclo delle acque per i nuovi edifici, nelle riqualificazioni e nel sistema viabilistico. ++ Preverdissement delle aree a trasformazione pianificata. ++ Ricercare più efficacia nel sistema dei servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e l'attrattività per le imprese. Migliorare e connettere i servizi esistenti e favorire l insediamento dei servizi necessari alle imprese per un? + + competitivo esercizio della loro attività. Incrementare le funzioni pubbliche Nuovo Liceo.?? Nuovo spazio per il mercato comunale.?? Nuovo spazio per lo sport.?? Ricercare un integrazione della funzione urbana per le trasformazioni date dalle nuove infrastrutture previste. Perseguire la permeabilità urbana. + Perseguire un ruolo urbano alle grandi infrastrutture previste. + Rilanciare il ruolo territoriale di Segrate nell'area milanese. Favorire la presenza di eccellenze.?? + Connessione AC Linate. + + Ridefinizione del ruolo dell area ferroviaria.??? Ricerca di soluzioni per spazi verdi pubblici a valenza ambientale ed ecospaesistica. + Miglioramento dell accessibilità. La realizzazione della nuova Cassanese come occasione di riqualificazione della vecchia Cassanese come collegamento nord-sud/est-ovest al fine di favorire il collegamento sostenibile tra i diversi quartieri e la riduzione del loro traffico veicolare.?

167 OBIETTIVI GENERALI DEL PTCP DI MILANO 1. Obiettivi strategici per la valorizzazione e la salvaguardia paesistico-ambientale Finalità prioritarie sono: l'individuazione di ambiti, sistemi ed elementi di valore paesistico, storico e naturalistico; la definizione di politiche e indirizzi di tutela e valorizzazione che ne assicurino, anche in relazione alle problematiche relative all'assetto idrico ed idrogeologico, una corretta gestione; la ricostruzione di un equilibrio ecologico e la tutela della risorsa suolo attraverso: la valorizzazione dei luoghi, degli elementi con significato storico-culturale e del patrimonio paesistico con potenzialità di attrazione turistica e dei parchi regionali attraverso azioni di tutela, di sensibilizzazione e diffusione della loro conoscenza e attività finalizzate allo sviluppo della fruibilità; la conservazione dell'identità del territorio rurale e la conservazione del suo ruolo di presidio ambientale attraverso il miglioramento della qualità paesaggistica, il sostegno alla vitalità economica e la diversificazione delle attività agricole e delle produzioni; la valorizzazione e la riqualificazione del paesaggio urbano recuperando le aree di frangia e orientando le amministrazioni locali a riconoscere la propria identità culturale e storica ai fini di una migliore progettazione del nuovo; la costruzione di una rete ecologica polivalente che ostacoli il processo di depauperamento del patrimonio naturalistico e che costituisca un elemento caratterizzante del territorio anche ai fini della programmazione e progettazione dei nuovi insediamenti; la tutela e la valorizzazione del reticolo idrografico superficiale attraverso il coordinamento delle azioni di disinquinamento e di difesa del suolo nell'ambito di un più vasto programma di riqualificazione paesistica e ambientale dei corsi d'acqua; la salvaguardia e la gestione razionale del patrimonio delle acque sotterranee in funzione della loro qualità anche attraverso la programmazione di un uso del suolo compatibile con la vulnerabilità degli acquiferi; la riduzione delle fonti inquinanti mediante il sostegno e la promozione dell'innovazione tecnologica nei settore della mobilità, del riscaldamento e dell'industria, e l'utilizzo di tecnologie innovative, di fonti energetiche alternative e l'attivazione di progetti pilota. 2. Obiettivi strategici per il miglioramento dell'accessibilità nel territorio provinciale Finalità prioritaria è lo sviluppo del sistema della mobilità secondo criteri che rispettino il territorio e producano minori impatti, integrino le differenti reti di trasporto e risolvano i problemi strutturali ed infrastrutturali delle reti esistenti. Tali obiettivi sono anche contenuti nel Documento Strategico di Indirizzo del Piano Provinciale di Bacino della Mobilità e dei Trasporti (PBMT). Tra gli obiettivi di carattere generale: 161

168 razionalizzazione ed incremento dell offerta di trasporto pubblico in funzione della domanda; l'integrazione tra modalità differenti mediante il potenziamento e lo sviluppo degli interscambi; potenziamento della rete di trasporto pubblico privilegiando linee di forza su ferro, o, comunque, in sede riservata e ridefinendo la rete su gomma con finalità di integrazione modale; il potenziamento del sistema ferroviario in termini di infrastrutture e di servizi; la ristrutturazione del sistema di attestamento delle merci; la riorganizzazione e lo sviluppo del sistema viabilistico gerarchizzando e razionalizzando la rete al fine di fluidificare la circolazione veicolare e limitare gli impatti dovuti alla concentrazione dei flussi; il potenziamento e la razionalizzazione del sistema della viabilità primaria per i flussi di traffico a media percorrenza; la realizzazione di infrastrutture di accesso alle grandi funzioni strategiche di interesse regionale e sovraregionale; la riduzione degli impatti delle infrastrutture sull ambiente e il territorio mediante interventi di mitigazione/compensazione e specifiche azioni di riqualificazione delle aree in cui le opere si inseriscono; sviluppo e miglioramento della mobilità ciclabile mediante la realizzazione di una rete di percorsi lungo le strade provinciali, integrata a quella comunale, per gli spostamenti casa-lavoro e casa-tempo libero. 3. Obiettivi strategici di assetto territoriale per la valorizzazione della maglia urbana policentrica Finalità prioritaria è il mantenimento e il rafforzamento del sistema multipolare esistente, riconosciuto come valore primario del territorio milanese, allo scopo di contrastare i fenomeni conurbativi e di contribuire alla migliore integrazione tra evoluzione dell'urbanizzato e sistema della mobilità. Tale obiettivo è perseguito attraverso: la valorizzazione delle potenzialità locali dei diversi ambiti della provincia attraverso una strategia di promozione delle specificità che ne rafforzi l'immagine e la caratterizzazione culturale ed economica (marketing territoriale); la promozione della diversificazione, riconversione, qualità e innovazione delle imprese con particolare riferimento ai sistemi locali e alle loro vocazioni; il contenimento della dispersione degli insediamenti concentrando i grandi interventi negli ambiti urbani adeguatamente dotati di infrastrutture e servizi e ponendo particolare attenzione ai varchi a rischio della rete ecologica provinciale; la definizione di criteri localizzativi e di indicatori su cui misurare la sostenibilità dello sviluppo; la promozione e il graduale recupero delle situazioni di sfrangiamento del tessuto urbano orientando lo sviluppo delle nuove urbanizzazioni in adiacenza e continuità con l edificato esistente; 162

169 il governo del fenomeno della logistica attraverso la definizione di criteri di localizzazione dei centri che privilegino i siti dotati di ottima accessibilità ed evitino gli impatti sulla viabilità locale e sugli insediamenti residenziali; l introduzione di meccanismi di equa ripartizione territoriale delle ricadute positive e negative degli interventi a carattere sovracomunale anche attraverso lo sviluppo di sistemi perequativi. 163

170 MATRICE DI COERENZA TRA OBIETTIVI DI DDP E INDIRIZZI PER LE TRASFORMAZIONI DEL TERRITORIO DEL PTCP DI MILANO (ART. 20 NDA) INDIRIZZI PER LE TRASFORMAZIONI DEL PTCP DI MILANO 01 Compatibilità ecologica e paesistico ambientale delle 02 Integrazione fra sistemi insediativo e della mobilità 03 Ricostruzione della rete ecologica provinciale 04 Compattazione della forma urbana 05 Innalzamento della qualità insediativa OBIETTIVI DEL PGT DI SEGRATE trasformazioni Costruire la rete verde comunale, sviluppandone il ruolo per il miglioramento della qualità della città pubblica. Realizzazione del Centroparco come ganglio centrale della rete verde Il "Golfo Agricolo" concorre con le altre aree di trasformazione alla continuità della rete verde. Integrazione dei parchi Alhambra e della Commenda con il Centroparco Integrazione della r.v. con i parchi Idroscalo e Forlanini di Milano Integrazione nella rete verde dei sistemi viari e di riconnessione delle parti di città Valorizzazione pubblica del laghetto di Redecesio.??? Una città di migliore qualità Riqualificazione morfotipologico dei margini urbani più degradati (Rovagnasco e zone industriali di via Marconi e Lavanderie). La riqualificazione del patrimonio architettonico (Villaggio Ambrosiano) Il recupero e valorizzazione delle grandi aree urbane, di quelle libere e dismesse (Redecesio, Novegro). Il recupero dei nuclei storici (Rovagnasco) Favorire la riconversione, riqualificazione, razionalizzazione delle aree industriali e terziarie. Salvaguardia dell identità dei quartieri omogenei sotto i profili urbanistico e architettonico. Ridurre le pressioni e le criticità insediative e ambientali. 164

171 INDIRIZZI PER LE TRASFORMAZIONI DEL PTCP DI MILANO 01 Compatibilità ecologica e paesistico ambientale delle 02 Integrazione fra sistemi insediativo e della mobilità 03 Ricostruzione della rete ecologica provinciale 04 Compattazione della forma urbana 05 Innalzamento della qualità insediativa OBIETTIVI DEL PGT DI SEGRATE trasformazioni Migliorare la compatibilizzazione delle zone industriali con la residenza. + + Favorire la terziarizzazione delle aree industriali a margine e all'interno del Centroparco? + e dell'area industriale di Lavanderie. Favorire l'allontanamento delle zone residenziali dalle attività di spedizione e logistica. + + Favorire il risparmio energetico per i nuovi edifici e nelle riqualificazioni Favorire la cogenerazione e il teleriscaldamento Migliorare la gestione del ciclo delle acque per i nuovi edifici, nelle riqualificazioni e nel sistema viabilistico. Preverdissement delle aree a trasformazione pianificata Ricercare più efficacia nel sistema dei servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e l'attrattività per le imprese. Migliorare e connettere i servizi esistenti e favorire l insediamento dei servizi necessari? + + alle imprese per un competitivo esercizio della loro attività. Incrementare le funzioni pubbliche Nuovo Liceo.???? Nuovo spazio per il mercato comunale.???? Nuovo spazio per lo sport.???? Ricercare un integrazione della funzione urbana per le trasformazioni date dalle nuove infrastrutture previste. Perseguire la permeabilità urbana. + + Perseguire un ruolo urbano alle grandi infrastrutture previste Rilanciare il ruolo territoriale di Segrate nell'area milanese. 165

172 INDIRIZZI PER LE TRASFORMAZIONI DEL PTCP DI MILANO 01 Compatibilità ecologica e paesistico ambientale delle 02 Integrazione fra sistemi insediativo e della mobilità 03 Ricostruzione della rete ecologica provinciale 04 Compattazione della forma urbana 05 Innalzamento della qualità insediativa OBIETTIVI DEL PGT DI SEGRATE trasformazioni Favorire la presenza di eccellenze.??? Connessione AC Linate.??? Ridefinizione del ruolo dell area ferroviaria.??? Ricerca di soluzioni per spazi verdi pubblici a valenza ambientale ed ecospaesistica. + + Miglioramento dell accessibilità. La realizzazione della nuova Cassanese come occasione di riqualificazione della vecchia Cassanese come collegamento nord-sud/est-ovest al fine di favorire il collegamento sostenibile tra i diversi quartieri e la riduzione del loro traffico veicolare.? ++? Art. 20 Indirizzi per le trasformazioni del territorio La sostenibilità delle trasformazioni e dello sviluppo insediativo costituisce obiettivo generale del PTCP. Al fine di permetterne il conseguimento, il PTCP definisce i seguenti obiettivi specifici, da soddisfare attraverso le previsioni proprie degli strumenti urbanistici comunali: Obiettivo O1 - Compatibilità ecologica e paesistico ambientale delle trasformazioni. Persegue la sostenibilità delle trasformazioni rispetto alla qualità e quantità delle risorse naturali: aria, acqua, suolo e vegetazione. Presuppone altresì la verifica delle scelte localizzative per il sistema insediativo rispetto alle esigenze di tutela e valorizzazione del paesaggio, dei suoi elementi connotativi e delle emergenze ambientali. Obiettivo O2 - Integrazione fra i sistemi insediativo e della mobilità. Presuppone la coerenza fra le dimensioni degli interventi e le funzioni insediate rispetto al livello di accessibilità proprio del territorio, valutato rispetto ai diversi modi del trasporto pubblico e privato di persone, merci e informazioni. 166

173 Obiettivo O3 - Ricostruzione della rete ecologica provinciale. Prevede la realizzazione di un sistema di interventi atti a favorire la ricostruzione della rete ecologica provinciale, la biodiversità, e la salvaguardia dei varchi inedificati fondamentali per la realizzazione dei corridoi ecologici. Obiettivo O4 - Compattazione della forma urbana. E' finalizzato a razionalizzare l'uso del suolo e a ridefinire i margini urbani; ciò comporta il recupero delle aree dismesse o degradate, il completamento prioritario delle aree intercluse nell'urbanizzato, la localizzazione dell'espansione in adiacenza all'esistente e su aree di minor valore agricolo e ambientale, nonché la limitazione ai processi di saldatura tra centri edificati. Obiettivo O5 - Innalzamento della qualità insediativa. Persegue un corretto rapporto tra insediamenti e servizi pubblici o privati di uso pubblico attraverso l'incremento delle aree per servizi pubblici, in particolare a verde, la riqualificazione ambientale delle aree degradate e il sostegno alla progettazione architettonica di qualità e l attenzione, per quanto possibile, alla progettazione edilizia ecosostenibile e bioclimatica. Persegue inoltre la diversificazione dell'offerta insediativa anche al fine di rispondere alla domanda di interventi di "edilizia residenziale sociale" diffusi sul territorio e integrati con il tessuto urbano esistente. 167

174 Considerazioni Analizzando le tabelle sopra riportate, si può sottolineare che, riguardo alle nuove previsioni (sistema dei servizi, funzioni pubbliche, industria, nuove infrastrutture), dovranno essere valutate entità, localizzazione e modalità di realizzazione, così da verificarne la compatibilità con gli obiettivi di riqualificazione del paesaggio urbano e della tutela della risorsa suolo. Presumibilmente, la realizzazione della nuova Cassanese consentirà di perseguire un ruolo urbano all attuale strada Cassanese, così da andare a contribuire alla riconnessione tra i diversi nuclei presenti sul territorio; andranno, tuttavia, meglio valutati i potenziali effetti di tale opera sulla viabilità urbana ed extraurbana e, conseguentemente, sui livelli di inquinamento atmosferico, nonché sulla permeabilità urbana nella zona interessata. Anche da questo confronto risulta evidente la mancanza di obiettivi specifici volti allo sviluppo di un sistema della mobilità secondo criteri che producano minori impatti (potenziamento della rete di trasporto pubblico, sviluppo e miglioramento della mobilità ciclabile). Rispetto alle nuove previsioni di funzioni pubbliche, inoltre, andranno valutati i potenziali effetti sulla viabilità al fine di programmarli in modo da non gravare sulla circolazione veicolare. Sarà necessario, infine, valutare la coerenza della ridefinizione del ruolo dell area ferroviaria in funzione di quanto verrà effettivamente realizzato in tale area. 168

175 6.1.3 Coerenza tra Obiettivi di DdP e Obiettivi del PTC del Parco Agricolo Sud Milano Parte della zona meridionale del territorio comunale ricade all interno dei confini del Parco Agricolo Sud Milano. L articolo 26 del PTC del Parco definisce come obiettivi di Piano quelli di: - Salvaguardia, recupero paesistico e ambientale e difesa dell attività agricola produttiva; - Realizzazione di interventi legati alla fruizione di parco quali aree a verde, attrezzature sociali e ricreative, impianti sportivi di interesse generale. In merito a questo secondo obiettivo, i contenuti del PTC sono approfonditi dal Piano di Cintura Urbana denominato Comparto 4 Parco Est Idroscalo che riguarda l ambito in oggetto. Il Piano specifico del Comparto 4 definisce come ulteriori obiettivi specifici quelli di rafforzare il polo sportivo ricreativo dell Idroscalo verso le cave di San Bovio e verso Peschiera Borromeo e di rafforzare la connessione tra Milano e l Idroscalo attraverso il Parco Forlanini e la sua estensione nel territorio di Segrate in modo che dalla città si possa giungere all Idroscalo attraverso percorsi ciclo pedonali nel verde. Gli obiettivi contenute nel DdP di Segrate in merito alla costruzione della rete verde comunale risultano coerenti con le finalità di salvaguardia paesistico ambientale espresse dal Parco; poco si può dire sulle nuove previsioni, di cui andrebbero analizzate la localizzazione e le modalità di realizzazione per poter valutare le potenziali interferenze con gli obiettivi del Parco. Nessuno obiettivo, invece, viene espresso dal DdP a tutela delle ormai esigue aree agricole residue in un contesto densamente urbanizzato come quello in oggetto. Coerentemente con il secondo obiettivo del PTC del Parco (realizzazione di interventi legati alla fruizione di parco quali aree a verde, attrezzature sociali e ricreative, impianti sportivi di interesse generale), il Piano di Segrate si propone di recuperare e valorizzare le aree libere e dismesse (Redecesio e Novegro) e di realizzare nuovo spazio per lo sport. Nessun obiettivo, tuttavia, è stato articolato in modo specifico rispetto all Idroscalo. 169

176 6.2 Coerenza interna Nel capitolo sono individuate le relazioni che intercorrono tra i criteri per l analisi di sostenibilità ambientale del PGT e le azioni allo scopo di evidenziare incoerenze interne e indicare eventuali misure di correzione. L analisi di coerenza è presentata nella tabella alla pagina seguente, attraverso i seguenti gradi di congruità. Gradi di congruità assunti per la verifica di coerenza interna Coerenza piena ++ Coerenza parziale o indirettamente concorrente nella relazione + Coerenza da verificare nelle successive fasi di attuazione? Non coerente - Indifferente Criterio e Azione con contenuti analoghi idem 170

177 CRITERI PER L ANALISI DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE DEL PGT AZIONI DEL PGT DI SEGRATE MATRICE DI COERENZA INTERNA TRA CRITERI PER L ANALISI DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE DEL PGT E AZIONI DI PGT sovracomunale che ricolleghi la parte nord e la Completare il processo di costruzione della città puntando sul fatto che il rafforzamento del sistema ne determini un miglior funzionamento. Compensare il consumo di suolo prevedendo all interno dei Piani attuativi sistemi a verde di elevata qualità ecosistemica e collegandoli attraverso corridoi ecologici e fasce tampone. Contribuire alla ridefinizione del centro urbano attraverso nuovi spazi a parco e una nuova zona commerciale e terziaria. Diminuire la congestione dovuta al traffico di attraversamento Completare l autonomia funzionale dei quartieri attraverso la dotazione di servizi pubblici di buona qualità Mantenere un alta dotazione di servizi non solo a livello quantitativo ma anche a livello qualitativo, rinnovando e sostituendo le strutture obsolete Completare l offerta di servizi scolastici con la realizzazione di un istituto di scuola media superiore Mantenere un alto livello dell offerta residenziale consolidando l esperienza dei quartieri autonomi come Milano 2 e San Felice Rendere autonoma funzionalmente la parte sud del comune attraverso processi di riqualificazione Migliorare l appetibilità complessiva del Comune di Segrate per favorire la localizzazione di altre attività di eccellenza oltre a quelle già storicamente insediate Realizzare la nuova stazione di porta della linea ad alta velocità Milano Verona e connetterla con un metrò automatico all Aeroporto Forlanini Promuovere la dismissione o la forte riduzione dello scalo merci e la realizzazione di un parco parte sud di Segrate Costruire la rete verde comunale, sviluppandone il ruolo per il miglioramento della qualità della città pubblica. Realizzazione del Centroparco come ganglio centrale della rete verde. Il "Golfo Agricolo" concorre con le altre aree di trasformazione alla continuità della + ++ rete verde. Integrazione dei parchi Alhambra e della Commenda con il Centroparco. Integrazione della r.v. con i parchi Idroscalo e Forlanini di Milano. Integrazione nella rete verde dei sistemi viari e di riconnessione delle parti di città. Valorizzazione pubblica del laghetto di?? + + Redecesio. 171

178 Una città di migliore qualità Riqualificazione morfotipologico dei margini urbani più degradati (Rovagnasco e zone industriali di via Marconi e Lavanderie). La riqualificazione del patrimonio architettonico (Villaggio Ambrosiano). ++ Il recupero e valorizzazione delle grandi aree urbane, di quelle libere e dismesse (Redecesio, Novegro). Il recupero dei nuclei storici (Rovagnasco) Favorire la riconversione, riqualificazione, razionalizzazione delle aree industriali e terziarie. Salvaguardia dell identità dei quartieri omogenei sotto i profili urbanistico e architettonico. + + Ridurre le pressioni e le criticità insediative e ambientali. Migliorare la compatibilizzazione delle zone industriali con la residenza. ++ Favorire la terziarizzazione delle aree industriali a margine e all'interno del Centroparco e dell'area industriale di +? + + Lavanderie. Favorire l'allontanamento delle zone residenziali dalle attività di spedizione e logistica. Favorire il risparmio energetico per i nuovi edifici e nelle riqualificazioni

179 Favorire la cogenerazione e il teleriscaldamento. + + Migliorare la gestione del ciclo delle acque per i nuovi edifici, nelle riqualificazioni e + + nel sistema viabilistico. Preverdissement delle aree a trasformazione pianificata. + Ricercare più efficacia nel sistema dei servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e l'attrattività per le imprese. Migliorare e connettere i servizi esistenti e favorire l insediamento dei servizi necessari alle imprese per un competitivo esercizio +? della loro attività. Incrementare le funzioni pubbliche Nuovo Liceo IDEM Nuovo spazio per il mercato comunale Nuovo spazio per lo sport. +? + + Ricercare un integrazione della funzione urbana per le trasformazioni date dalle nuove infrastrutture previste. Perseguire la permeabilità urbana. ++?? + + Perseguire un ruolo urbano alle grandi infrastrutture previste. +? + Rilanciare il ruolo territoriale di Segrate nell'area milanese. Favorire la presenza di eccellenze. + + IDEM Connessione AC Linate. + IDEM Ridefinizione del ruolo dell area ferroviaria Ricerca di soluzioni per spazi verdi pubblici a valenza ambientale ed ecospaesistica

180 Considerazioni La tabella non mostra particolari incoerenze tra i criteri per la sostenibilità del piano assunti dal PGT e le azioni previste avendo ogni criterio almeno un incrocio positivo con un azione. I punti di sospensione di giudizio riguardano: 1. L effettivo ruolo svolto dalla valorizzazione del laghetto di Redecesio nella costruzione della rete del verde comunale e nella definizione di un centro urbano riconoscibile per il comune. 2. La verifica dell effettiva conciliazione tra le esigenze di trasformazione dell area del centro parco e dell intorno con l inserimento di sistemi verdi all interno dei piani attuativi soprattutto se di carattere terziario. 3. L attenta valutazione dell eventuale nuovo traffico veicolare indotto dalla localizzazione di servizi per le imprese e di attrezzature sportive di rilevanti dimensioni. 4. Il mantenimento di una certa permeabilità urbana e la realizzazione di nuovi quartieri auto referenziati (come Milano 2 o San Felice) che potrebbero invece configurarsi come quartieri murati con ingresso sorvegliato. 5. La conciliazione dell obiettivo di attribuire rango urbano alle nuove infrastrutture previste e la diminuzione del traffico di attraversamento, in quanto la diminuzione degli itinerari disponibili induce per forza i veicoli a percorrere le medesime strade e, non essendo presumibile la diminuzione generale della quantità di traffico transitante per il comune, si avrebbe solo uno spostamento della situazione di congestione generale su tragitti prescelti. 174

181 7 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE RISPOSTE Il presente capitolo definisce a scala complessiva e di dettaglio gli effetti potenzialmente attesi a seguito dell attuazione delle azioni di trasformazione previste dal Documento di Piano. Prima di procedere alla valutazione delle suddette azioni è utile richiamare in forma sintetica i punti di attenzione prioritari emersi da quanto esposto nel capitolo 3, in merito allo stato di salute del territorio, associando tali informazioni alle risposte che vengono individuate nel Piano, che possono avere un concorso positivo o, in alcuni casi, creare delle problematicità. 175

182 Tema Il sistema insediativo Infrastrutture per la Mobilità Aria Tabella 7.1 Quadro riassuntivo dei potenziali effetti attesi del Piano in relazione ai punti di attenzione prioritari Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla Punti di attenzione prioritari mitigazione delle criticità emerse contesto fortemente urbanizzato ed infrastrutturato; presenza di barriere infrastrutturali; continuità con l urbanizzato dei comuni contermini; commistioni tra tessuti insediativi di carattere differenziato e talvolta in contrasto tra loro; scarsa presenza di spazi aperti non urbanizzati accessibilità ad arterie stradali di carattere regionale; presenza della fermata del Sistema Ferroviario Suburbano (Passante di Milano) presenza del Centro Intermodale presenza di assi viari in direzione est-ovest fortemente trafficati nelle ore di punta; difficoltà degli attraversamenti nord-sud; carenza di collegamenti del Centro Intermodale con la viabilità principale principali responsabili delle emissioni di inquinanti in Concorso positivo atmosfera: Attribuzione di un ruolo urbano alle grandi infrastrutture previste o trasporto su strada con conseguente scoraggiamento alla percorrenza da parte del o altre sorgenti mobili e macchinari traffico di attraversamento. o combustione non industriale o estrazione e distribuzione di combustibili Previsione di un incremento delle dotazioni di verde legate alle concentrazioni elevate di PM10 nuove trasformazioni e della relativa costruzione di una rete del elevata densità di emissioni di PM10 primario, NOx e COV verde che si colleghi anche al sistema esterno al comune. alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico 176

183 Tema Punti di attenzione prioritari situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti presenza di infrastrutture viarie (S.P. 103 Cassanese e S.P. 14 Rivoltana ) che presentano elevati livelli di congestionamento nelle ore di punta; Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla mitigazione delle criticità emerse Aspetti problematici Gli interventi sulle trasformazioni urbane più significative possono comportare un possibile aggravamento locale dei flussi di traffico. L incremento della popolazione può comportare un aumento delle emissioni. Risorse idriche Suolo e sottosuolo gli elementi idrografici minori di origine naturale o artificiale sono spesso sottoposti a forti azioni antropiche che ne causano la tombinatura o addirittura la scomparsa; gran parte delle tratte della fognatura sono a sistema misto. lo stato ambientale delle acque sotterranee è buono stato quantitativo delle acque sotterrane ricadente in classe A (impatto antropico nullo o trascurabile con condizioni di equilibrio idrogeologico); presenza di numerosi elementi idrografici; presenza di fontanili. sviluppo della vegetazione naturale ridotto e frammentato con assenza di macchie boscate di rilevanti dimensioni e disposto prevalentemente in filari; presenza di 1 sito contaminato e di 6 siti potenzialmente I nuovi ambiti destinati al commercio comporteranno un sensibile aumento del traffico veicolare con conseguente potenziale aumento della criticità relativa alla qualità dell aria. Concorso positivo Previsione di salvaguardia e valorizzazione dei laghetti di cava attualmente presenti nel territorio comunale. Sono previste reti duali nella realizzazione dei nuovi interventi. Aspetti problematici L incremento della popolazione può comportare un aumento del consumo idrico e del carico inquinate generato. Concorso positivo Ambiti di trasformazione corrispondenti a spazi aperti di scarsa qualità al fine di attribuire un ruolo portante al non costruito. 177

184 Tema Punti di attenzione prioritari Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla mitigazione delle criticità emerse contaminati; la dispersione territoriale del costruito ha determinato la Obiettivo di connessione del Parco Forlanini di Milano con l Idroscalo. saldatura tra ambiti urbanizzati; presenza di suolo agricolo di scarsa qualità ambientale e paesaggistica soggetto a pressioni urbanizzative; presenza di spazi aperti di risulta senza precise vocazioni soggetti a pressioni urbanizzative Aspetti problematici Come già affermato per le acque sotterranee occorre prestare attenzione nelle fasi implementative all applicazione di tutte le buone pratiche relative alla gestione e smaltimento delle acque di scarico. pochi elementi di rilievo architettonico isolati in un territorio densamente urbanizzato; percezione del paesaggio fortemente condizionata dalla presenza di aree intensamente edificate e di sistemi di infrastrutture molto rilevanti; Concorso positivo Presenza di obiettivi di espansione della rete del verde comunale con lo scopo di aumentare le dotazioni complessive delle emergenze vegetazionali e di orientare il disegno urbano verso una qualità paesaggistica. le poche aree che conservano i caratteri tipici del paesaggio agricolo sono di piccole dimensioni e il loro valore potrebbe Presenza di obiettivi legati alla riqualificazione dei nuclei storici e Paesaggio essere rilevante in funzione della contiguità con aree agricole alla restituzione di un identità a questi luoghi. di comuni limitrofi; sono presenti situazioni di frangia urbana che Presenza di azioni legate alla sistemazione delle aree di frangia caratterizzano in senso negativo gli spazi aperti; urbana. sono presenti incisive cesure territoriali causate dalla rete infrastrutturale; Aspetti problematici Sopravvivenza delle principali barriere infrastrutturali e prosecuzione del loro ruolo di cesura e di condizionamento della forma urbana anche per il futuro. Ecosistema il territorio è fortemente urbanizzato; Concorso positivo 178

185 Tema Punti di attenzione prioritari le infrastrutture costituiscono barriere rilevanti che ostacolano le connessioni ecologiche; la biodiversità è molto limitata; le formazioni arboree si presentano soprattutto in filari e presentano una condizione di isolamento; non sono presenti formazioni di essenze autoctone tipiche del bosco planiziale (querco-carpineto) di estensioni rilevanti; non si rileva la presenza di corsi d acqua superficiali di particolare rilevanza che possano assurgere ad assi di rilievo per lo sviluppo di reti ecologiche; si rileva una certa difficoltà di integrazione delle aree residuali non urbanizzate in un sistema organico di reti ecologiche a causa di un territorio diffusamente antropizzato, della scarsità delle aree naturaliformi e della presenza di una rete infrastrutturale molto ramificata; le uniche aree in cui sono presenti alcuni nuclei vegetazionali sono le aree boscate interne al parco dell idroscalo; la Rete Ecologica della Provincia di Milano individua nell area del territorio comunale delle zone extraurbane con presupposti per l attivazione di progetti di consolidamento ecologico; la Rete Ecologica Regionale individua nell area del territorio comunale un elemento di primo livello a sud est e esternamente, a ovest del confine, il corridoio primario del Lambro; Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla mitigazione delle criticità emerse Presenza di obiettivi di espansione della rete del verde comunale con lo scopo di aumentare le dotazioni complessive delle emergenze vegetazionali e di orientare il disegno urbano verso una qualità paesaggistica. Aspetti problematici Permanenza della situazione di cesura determinata dalle infrastrutture e conseguente difficoltà nella connessione nordsud dell eventuale rete del verde comunale. 179

186 Tema Rischio Rifiuti Rumore Punti di attenzione prioritari circa di 14% del territorio comunale è interessato dalla presenza del Parco Agricolo Sud Milano; la porzione nord-est del comune è contigua alle aree agricole del Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Cascine, nel comune di Pioltello; una piccola porzione del territorio comunale ricade all interno dell area prioritaria per la biodiversità AP27 Fascia dei Fontanili E presente 1 stabilimento a rischio di incidente rilevante per il quale è stato elaborato apposito documento ERIR il territorio comunale ricade in zona sismica 4 sismicità irrilevante ; valore della produzione pro-capite di rifiuti al di sopra della media provinciale; valore della Raccolta Differenziata di poco inferiore a quello previsto come obiettivo e, comunque, in crescita negli ultimi anni (ad eccezione di una lieve diminuzione tra il 2006 ed il 2007); il territorio è interessato dal sorvolo degli aerei in decollo e atterraggio dall aeroporto di Linate; ulteriore componente di rumore rilevante per l area è quella Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla mitigazione delle criticità emerse Concorso positivo E obiettivo del PGT quello di limitare al massimo la commistione tra residenza e produttivo, oltre ad una incentivazione alla terziarizzazione. Aspetti problematici Il documento ERIR rileva alcune potenziali criticità da approfondire a livello di pianificazione attuativa Aspetti problematici Incremento di popolazione prevista e attuazione di ambiti di trasformazione che possono determinare un aumento di presenze. Concorso positivo Previsione di una mitigazione del traffico nel tratto urbano delle infrastrutture viarie di lunga percorrenza. 180

187 Energia Tema Radiazioni Punti di attenzione prioritari del traffico stradale; i vettori energetici maggiormente utilizzati, fatti salvi gli idrocarburi utilizzati nei trasporti, sono il gas metano e l energia elettrica, sia per uso civile che industriale; non risultano attive sul territorio particolari politiche relative al risparmio energetico o all utilizzo di fonti rinnovabili; in tutti i siti monitorati i livelli di campo elettromagnetico si mantengono al di sotto dei livelli più cautelativi previsti dall art. 3 del D.P.C.M. 8 luglio 2003; i valori di concentrazione media (Bq/mc) delle attività di Radon indoor rilevati tra il 2003 e 2004 sono inferiori sia ad un valore di attenzione in ambiente chiuso di 200 Bq/mc per i nuovi insediamenti, sia a quello di 400 Bq/mc per gli insediamenti esistenti; Il territorio è attraversato da 7 elettrodotti; sono presenti 35 impianti radiobase e 2 impianti Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla mitigazione delle criticità emerse Aspetti problematici Individuazione di nuovi ambiti a carattere commerciale e terziario potenzialmente in grado di divenire polarità urbane e richiamare nuovo traffico. Concorso positivo Concorso positivo potrebbe derivare dalle regole di attuazione delle nuove trasformazioni urbane e della riqualificazione attraverso l imposizione di regole per il risparmio energetico e l adeguamento degli impianti. Aspetti problematici Incremento di popolazione prevista e Attuazione di ambiti di trasformazione che possono determinare un aumento di presenze. Concorso positivo Previsione dell interramento di alcuni degli elettrodotti transitanti sul comune. 181

188 Tema Punti di attenzione prioritari radiotelevisivi, per una densità di potenza totale al connettore d antenna rispettivamente di 0,312 kw/km2 e di 0,003 kw/km2; Risposte del Piano e ulteriori considerazioni in merito alla mitigazione delle criticità emerse 182

189 7.1 Riferimenti per la valutazione Alla luce del quadro analitico esposto nei paragrafi precedenti, possono essere fatte alcune considerazioni circa le criticità e le pressioni agenti sul Comune di Segrate che derivano non solo da agenti negativi presenti all interno del territorio amministrativo, ma anche, e per la maggior parte, da fattori esogeni che hanno esercitato la loro influenza nel corso del tempo determinando anche la morfologia urbana così come si presenta oggi. La storia di Segrate, infatti, come quella di tutti i comuni della prima corona attorno a Milano, è indissolubilmente legata all evoluzione del capoluogo, che ha determinato di riflesso una crescita a macchia d olio delle edificazioni, che ha seguito un andamento legato più alle necessità del momento e alla disponibilità di terreni edificabili (soprattutto negli anni 60 e 70 nei quali si registrava una oggettiva carenza di alloggi) che alla costruzione di un disegno urbano coerente. Ciò ha avuto come conseguenza l assoluta perdita di identità dei singoli nuclei urbani a favore di una morfologia frammista che si è concretizzata nella nascita di un unica conurbazione a carattere metropolitano nella quale gli spazi aperti sono stati trattati, nella migliore delle ipotesi, quali future aree di espansione e, nella peggiore, quali aree di risulta senza scopi precisi all interno della struttura urbana. 183

190 Figura L area metropolitana ad est di Milano e le principali strade di comunicazione Fonte: maps.google.it Le criticità esogene La criticità esogena più rilevante è determinata dalle infrastrutture che attraversano il territorio in direzione est-ovest suddividendolo in 4 macro aree. Si tratta, procedendo da nord a sud della SP103 Cassanese, della linea ferroviaria con il relativo scalo merci, e della SP14 Rivoltana. Senza dubbio la presenza di queste cesure (che nel caso della strada Cassanese e della ferrovia hanno nel tempo acquisito sempre maggiore importanza) ha determinato un rilevante consumo di suolo e ha reso sempre più complessa la costruzione di un disegno urbano unitario collegando tra loro i diversi nuclei che compongono l abitato. A ciò si aggiungono le problematiche legate alla gestione dei margini di queste infrastrutture che si caratterizzano spesso per essere fasce di degrado e di insicurezza per la cittadinanza. Tali criticità sono poi acuite dalla prassi di addossare alle infrastrutture di grande viabilità ambiti produttivi e/o commerciali che amplificano l effetto frattura tra nuclei residenziali, qualificandosi quasi come terre di nessuno nelle ore notturne. Oltre a quanto esposto le infrastrutture stradali di cui sopra sono anche fonte di inquinamento dovuto al traffico veicolare che attraversa il comune rilasciando emissioni nocive, avendo tuttavia origine e destinazione esterne ai confini amministrativi. In particolare le strade citate vengono utilizzate da numerosi autotreni o autocarri quali alternative alla A4 Milano-Bergamo-Brescia nelle ore di maggiore 184

191 concentrazione di traffico, contribuendo ad un peggioramento delle condizioni di qualità dell aria. Infine il traffico intenso produce anche notevoli problemi legati alla qualità del clima acustico soprattutto per coloro che risiedono nei quartieri costruiti a ridosso della Cassanese. Figura La Cassanese nel tratto interno al comune di Segrate Fonte: maps.google.it Diversa è la condizione dello scalo merci il cui fascio di binari che si sviluppa con una larghezza di circa 400 m costituisce una vera e propria barriera attraversabile solo in un punto tramite una strada carrabile e una passerella ciclopedonale. Occorre precisare che lo scalo era strato ampliato in vista dello spostamento, mai avvenuto, della Dogana merci a Segrate, quindi, attualmente, risulta ampiamente sottoutilizzato. La parte di binari su cui avviene il regolare transito di treni di lunga percorrenza e delle linee suburbane del passante milanese è quella che corre a nord del fascio che, per la vicinanza alle abitazioni, produce delle pressioni, limitate dalle barriere acustiche appositamente realizzate, sulle poche residenze sorte a ridosso della ferrovia. 185

192 Figura Particolare dello scalo merci Fonte: maps.google.it Un ulteriore elemento di frattura, ma, soprattutto, di criticità relativamente alle emissioni di inquinanti in atmosfera e di rumore, è determinato dallo scalo aeroportuale di Linate, realizzato quando l area circostante era prevalentemente agricola e il volume di traffico aereo era nettamente inferiore all attuale. Sebbene le rotte dei velivoli siano state nel tempo modificate onde venire in contro alla sopravvenuta espansione edilizia, permane comunque un difficile rapporto tra le necessità dell abitare e l operatività dell aeroporto che permane anche nel considerare le nuove espansioni previste. Sebbene caratterizzato come elemento di qualità nel bacino dell est Milano, l Idroscalo e l area delle sue attrezzature e del parco, possono essere letti, dal punto di vista della morfologia urbana, come un ennesima frattura che divide il territorio comunale a sud est dello scalo ferroviario da quello a sud ovest. Giungendo la testa dell Idroscalo a lambire la strada Rivoltana ed essendo lo specchio d acqua invalicabile con infrastrutture a ponte, ciò ha determinato, con la crescita dei volumi di traffico veicolare, la progressiva separazione dei lati est e ovest che, infatti, hanno seguito modelli di sviluppo piuttosto differenti, sebbene riconducibili alla filosofia di base che ha segnato lo sviluppo dell abitato. 186

193 Figura L aeroporto di Linate e l Idroscalo Fonte: maps.google.it Sul territorio di Segrate si sono insediate nel tempo alcune polarità di eccellenza che, sebbene qualifichino positivamente il substrato produttivo endogeno, dall altro lato sono elementi che richiamano grandi volumi di traffico all intorno e richiedono adeguate infrastrutturazioni e strutture di servizio per garantirne una funzionalità ottimale. Ci si riferisce in particolare al polo costituito dall Ospedale San Raffaele la cui progressiva espansione ha comportato anche successive modifiche nella maglia stradale non solo di Segrate, ma anche di Milano nella zona dello svincolo di Cascina Gobba della tangenziale est. 187

194 Figura L area del polo del San Raffaele Fonte: maps.google.it Come si è accennato all inizio del paragrafo la presenza di Milano ha condizionato nel passato la struttura urbana di Segrate e anche oggi è un elemento di cui tenere debita considerazione nel valutare le scelte interne al comune. Le aree di confine all interno di Milano si caratterizzano per essere per la maggior parte aree produttive dismesse o in via di dismissione, di conseguenza si è creata una frangia destrutturata oggetto, dagli anni 90, di progetti di recupero a carattere prevalentemente residenziale. A ciò si aggiunge la precisa volontà dell amministrazione milanese di procedere alla riconversione di tutte queste aree in senso residenziale, sancita dai documenti che compongono il PGT in corso di discussione. Se queste previsioni venissero confermate per il futuro, ciò comporterebbe una maggiore quota di traffico veicolare afferente e proveniente dalle nuove residenze, che si riverserebbe anche sulle strade che attraversano Segrate con le conseguenze negative in termini di emissioni e rumore che si sono già analizzate. Criticità endogene Come già accennato la conseguenza principale della presenza di barriere infrastrutturali e di altro genere ha pesantemente condizionato lo sviluppo delle edificazioni che hanno progressivamente occupato gli spazi interstiziali generando una morfologia urbana frastagliata e commista. L evoluzione dell edificato ha proceduto a partire da nuclei cascinali o rurali già esistenti espandendosi verso l esterno senza tuttavia conseguire una vera e propria saldatura tra i nuclei stessi. A queste realtà si sono poi aggiunti quartieri ideati ex 188

195 novo in applicazione di principi dell abitare facenti capo a modelli mutuati dall estero. Va inoltre aggiunto che la vicinanza con Milano e con altre realtà dinamicamente vivaci all intorno ha prodotto un effetto centrifugo che ha avuto la conseguenza di legare i singoli nuclei più alle realtà circostanti che al centro del comune. Questo ha sortito anche una distribuzione della maglia viaria e dei percorsi ciclopedonali che non considera, se non marginalmente, le connessioni interne al comune privilegiando gli accessi alla viabilità provinciale. All espansione residenziale si è associata anche quella dell edilizia produttiva e commerciale che, distribuendosi ai margini delle espansioni attorno ai nuclei originari, ha generato effetti di barriera che hanno ulteriormente ostacolato la ricucitura e/o la saldatura della maglia residenziale. A rendere non certo più ricco, ma ancora più frammentato il paesaggio urbano si devono registrare spazi aperti per la maggior parte di scarsa valenza sia dal punto di vista produttivo, sia ambientale. Ci si riferisce alle poche aree agricole sopravvissute all espansione edilizia che, sempre di più, si sono caratterizzate quali meri serbatoi per future espansioni e sulle quali progressivamente si è perso da un lato l interesse ad una loro sopravvivenza quali aree per la produzione rurale e, dall altro, l interesse a valorizzarle quali elementi di una possibile rete del verde comunale. Al discorso sulle aree agricole si associa quello legato alla presenza di ambiti di escavazione situati a ridosso del nucleo centrale di Segrate e, fortunatamente, oggi non più in attività e oggetto di riqualificazione. Anche per questi spazi aperti non si può configurare una situazione di partenza per la quale sia presumibile il mantenimento dello stato di fatto. La proposta di Documento di Piano e la VAS Avendo come base una situazione di partenza quale quella descritta più sopra la scelta dell amministrazione comunale, confermata dai numerosi PII approvati in variante al PRG vigente e dal PGT in corso di redazione, è stata quella di non ricercare un improbabile riunificazione di nuclei sviluppatisi in tempi differenti secondo modalità insediative differenti, ma, piuttosto, di replicare il modello urbanizzativo attuale anche nelle nuove espansioni avendo come riferimento i nuclei di Milano 2 e San Felice piuttosto che le espansioni incontrollate degli anni 60 e 70. Il rifarsi al modello della garden city di tipo inglese (sperando che non sfoci in un fenomeno quale quello delle walled tows americane) potrebbe garantire la sopravvivenza degli spazi aperti interni al territorio comunale attribuendo loro un ruolo portante nella definizione di micro reti del verde comunale che, eventualmente, possono trovare connessione anche all esterno. La VAS, dovendo valutare il Documento di Piano del PGT del Comune di Segrate non può tuttavia prescindere dall avere un doppio sguardo che, dalla realtà locale, ampi l ambito di analisi al contorno considerando effetti positivi e negativi del piano anche ad un livello che travalica i confini comunali. 189

196 7.2 Effetti attesi dall attuazione del DdP Alla tabella sintetica delle criticità rilevate e alla disamina delle interrelazioni tra criticità locali e sovralocali segue una più approfondita valutazione degli effetti attesi in base alle trasformazioni previste dal DdP. Sulla base delle previsioni della popolazione massima teorica di Piano, sono state effettuate delle stime preliminari di alcuni parametri di pressione. Considerando il grafico sotto riportato, si può osservare come il DdP preveda poco meno di abitanti teorici insediabili (comprendendo anche i futuri residenti nelle aree di implementazione dei PII) andando in controtendenza rispetto a quelli che si potrebbero ipotizzare per il 2015 sulla base della tendenza matematica degli ultimi anni considerati che vede una situazione prolungata di stallo. In realtà l uso della tendenza matematica ha un valore meramente teorico e non tiene conto, ad esempio, del grande impulso inurbativo che può derivare dall approvazione di un piano in un comune Figura 7.6 Confronto tra tendenza della popolazione e previsione di Piano residenti (ISTAT) tendenza popolazione (calcolo matematico) Previsioni PRG abitanti teorici insediabili da DP 190

197 Tabella 7.2 Stima delle pressioni potenzialmente indotte dalle azioni di Piano consumi idrici m3 produzione rifiuti t/anno carichi inquinanti generati BOD t/anno carichi inquinanti generati AZOTO t/anno carichi inquinanti generati FOSFORO t/anno attuali 2008 previsione con DP Figura 7.7 Stima dei carichi inquinanti generati stima carichi inquinanti generati t/anno attuali 2008 previsione con DP 2015 carichi inquinanti generati BOD t/anno carichi inquinanti generati AZOTO t/anno carichi inquinanti generati FOSFORO t/anno Figura 7.8 Stima dei consumi idrici stima consumo idrico consumo m3 anno attuali 2008 previsione con DP 2015 Figura 7.9 Stima della produzione di rifiuti stima produzione rifiuti t/anno attuali 2008 previsione con DP

198 Allo stato di fatto, il territorio comunale di Segrate risulta urbanizzato per il 68,15% del territorio comunale. Le superfici delle nuove aree di trasformazione che vanno ad incrementare la superficie urbanizzata equivalgono a 152,41 ha, pari ad un aumento dell 8,75%. Figura 7.10 Verifica del consumo di suolo Fonte: Comune di Segrate Documento di Piano, TAV. 17 Tabella 7.3 Verifica del consumo di suolo Fonte: Comune di Segrate Documento di Piano, stralcio dalla TAV

199 7.2.1 Considerazioni sul valore ambientale Utilizzando le basi DUSAF, sono state individuate le categorie di uso del suolo presenti sul territorio comunale (figura 6.11). Figura 7.11 Carta dell uso del suolo 193

200 Le categorie d uso del suolo presenti nel territorio comunale di Segrate sono sintetizzate nella tabella 7.4. Tabella 7.4 Categorie di uso del suolo presenti sul territorio comunale e relativa superficie (ha) COD. DUSAF DESCRIZIONE Superficie (ha) 1111 tessuto residenziale denso 29, tessuto residenziale continuo mediamente denso 25, tessuto residenziale discontinuo 239, tessuto residenziale rado e nucleiforme 12, tessuto residenziale sparso 2, cascine 2, insediamenti industriali, artigianali, commerciali 259, insediamenti produttivi agricoli 2, insediamenti ospedalieri 8, impianti di servizi pubblici e privati 99, impianti tecnologici 0, cimiteri 4, reti stradali e spazi accessori 57, reti ferroviarie e spazi accessori 135, aeroporti ed eliporti 43, cave 9, cantieri 32, aree degradate non utilizzate e non vegetate 11, parchi e giardini 174, aree verdi incolte 30, impianti sportivi 54, seminativi semplici 304, seminativi arborati 3, colture orticole protette 0, orti familiari 1, prati permanenti in assenza di specie arboree ed arbustive 11, boschi di latifoglie a densità bassa 34, formazioni ripariali 9, cespuglieti con presenza significativa di specie arbustive alte ed arboree 8, cespuglieti in aree agricole abbandonate 20, spiagge, dune ed alvei ghiaiosi 0, bacini idrici naturali 0, bacini idrici artificiali 66, bacini idrici da attività estrattive interessanti la falda 34,465 siepi e filari 8,867 Totale complessivo ,3 Fonte: elaborazione dati DUSAF 194

201 Per valutare le trasformazioni individuate dall Amministrazione e previste dal DdP, è stato scelto di utilizzare il criterio del valore ambientale intrinseco attraverso l utilizzo di un modello che si ispira ai criteri contenuti nella DDG 7 maggio 2007 n Criteri ed indirizzi tecnico progettuali per il miglioramento del rapporto tra infrastrutture stradali ed ambiente naturale. A tale fine, si è proceduto ad attribuire i coefficienti proposti dal modello alle categorie di suolo DUSAF secondo il criterio della maggiore similarità in caso di non esatta coincidenza delle due classificazioni. Tabella 7.5 Corrispondenza attribuita tra codici DUSAF e codici del modello utilizzato CODICE CODICE DESCRIZIONE MODELLO DUSAF UTILIZZATO 1111 Tessuto residenziale denso 138 Complesso di edifici storici 1112 Tessuto residenziale continuo mediamente denso 138 Complesso di edifici storici 1121 Tessuto residenziale discontinuo 139 Edificazione unifamiliare in unità isolate e a schiera 1122 Tessuto residenziale rado e nucleiforme 139 Edificazione unifamiliare in unità isolate e a schiera 1123 Tessuto residenziale sparso 139 Edificazione unifamiliare in unità isolate e a schiera Cascine 140 Villaggi agricoli e cascine Insediamenti industriali, artigianali, Zone produttive e insediamenti di grandi 131 commerciali impianti di servizi pubblici e privati Insediamenti produttivi agricoli 140 Villaggi agricoli e cascine Insediamenti ospedalieri 131 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati Impianti di servizi pubblici e privati 131 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati Impianti tecnologici 131 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati Cimiteri 131 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 1221 Reti stradali e spazi accessori 132 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 1222 Reti ferroviarie e spazi accessori 132 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 124 Aeroporti ed eliporti 132 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 131 Cave 134 Aree estrattive 133 Cantieri 133 Cantieri 134 Aree degradate non utilizzate e non vegetate 136 Ambiti degradati soggetti ad usi diversi 1411 Parchi e giardini 121 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 1412 Aree verdi incolte 108 Incolti e campi abbandonati di piante 195

202 annue 1421 Impianti sportivi 131 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 2111 Seminativi semplici 91 Coltivazioni intensive semplici 2112 Seminativi arborati 92 Coltivazioni intensive arborate Colture orticole protette 96 Colture Ortoflorovivaistiche protette (serre) 2115 Orti familiari 97 Orti familiari non in ambito urbano 2311 Prati permanenti in assenza di specie arboree ed arbustive 100 Prati permanenti di pianura Boschi di latifoglie a densità bassa governati a ceduo 27 Boschi di robinia 3113 Formazioni ripariali 45 Boschi ripariali e golenali di salici e pioppi 3241 Cespuglieti con presenza significativa di specie arbustive alte ed arboree 69 Arbusteti mesofili 3242 Cespuglieti in aree agricole abbandonate 118 Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 331 Spiagge, dune ed alvei ghiaiosi 90 Greti fluviali privi di vegetazione, spiagge 5121 Bacini idrici naturali 4 Laghi, bacini, corpi d'acqua lontani dalle condizioni naturali 5122 Bacini idrici artificiali 5 Vasche industriali e stagni di cava 5123 Bacini idrici da attività estrattive interessanti la falda 5 Vasche industriali e stagni di cava È stato, quindi, calcolato, sulla base dei criteri del modello adottato, il valore ambientale attuale delle unità presenti su tutto il territorio comunale, che risulta di Il valore ambientale attuale è stato calcolato in modo specifico anche per i nuovi ambiti di trasformazione, come si può osservare nella tabella 6.6. Tabella 7.6. Valore ambientale dei singoli ambiti di trasformazione e valore complessivo comunale VALORE AMBITO AMBIENTALE TR1 193,87 TR2 59,90 TR3 11,81 TR4 23,49 TR5 54,70 TR6 12,53 TR7 7,25 TR8 9,76 CP1 140,86 COMUNE 6.066,37 196

203 Considerata la scarsa qualità ambientale attuale attribuibile al territorio comunale di Segrate nel suo complesso, si è posto come obiettivo di miglioramento ambientale da perseguirsi con l attuazione delle previsioni del Documento di Piano un incremento di almeno il 10% del valore attuale. L ottenimento di tale risultato è, quindi, affidato alle variazioni di qualità ambientale ottenibili nelle Aree di Trasformazione del D.d.P. Pertanto, ad ogni AT del D.d.P. è stato assegnato uno specifico obiettivo di miglioramento del valore ambientale tramite la previsione di categorie di interventi di riqualificazione ambientale di elevato valore ambientale intrinseco per gli spazi pubblici e per il verde pertinenziale. Gli interventi suggeriti, oltre ad essere caratterizzati da elevato valore ambientale intrinseco, sono stati individuati anche considerando il loro contributo alla formazione dei sistemi di relazione (corridoi ecologici), consentendo l attuazione delle previsioni del D.d.P. in termini di riconnessione urbana e di relazione con il sistema territoriale esterno. Condizione indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi prefigurati è, dunque, l elevata qualità ambientale degli interventi; gli interventi previsti per ciascun AT sono specificati all interno delle apposite schede valutative reperibili al paragrafo Si deve sottolineare come un ulteriore incremento del valore ambientale complessivo del territorio Comunale possa essere perseguito applicando criteri analoghi ai PII già approvati per i quali lo stato di progettazione/attuazione lo consente. Considerato, inoltre, che il Piano prevede, tra gli indirizzi progettuali relativi alle trasformazioni, politiche di preverdissement, anche a tali azioni è stato attribuito un valore ambientale al fine di verificare il vantaggio ambientale perseguibile con tale politica. L analisi dei dati, ottenute con l utilizzo del modello sopra citato, ha permesso di sottolineare come con l utilizzo del preverdissement sia possibile incrementare il valore delle unità ambientali già da prima dell inizio dei lavori di realizzazione delle trasformazioni. La stima dell andamento del valore ambientale con e senza il preverdissement per ogni ambito di trasformazione è descritto dai grafici riportati di seguito. 197

204 Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR1 600,0 500,0 400,0 551,44 551,44 300,0 200,0 193,9 229,6 193,9 100,0 0,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR2 300,0 250,0 244,5 244,5 200,0 150,0 100,0 50,0 59,9 79,9 59,9 59,9 0,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR3 35,0 30,0 30,4 30,4 25,0 20,0 15,0 10,0 11,8 18,8 11,8 5,0 0,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT 198

205 Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR4 31,0 29,0 27,0 28,3 26,9 26,9 25,0 23,0 21,0 19,0 17,0 23,5 23,5 15,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR5 140,0 120,0 129,1 129,1 100,0 80,0 60,0 54,7 64,5 54,7 40,0 20,0 0,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR6 60,0 50,0 55,9 55,9 40,0 30,0 24,0 20,0 10,0 12,5 12,5 0,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT 199

206 Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR7 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 74,4 74,4 30,0 20,0 10,0 0,0 14,4 7,2 7,2 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito TR8 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 9,8 19,8 9,8 46,2 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT 46,2 Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nell ambito CP1 350,0 300,0 250,0 294,5 294,5 200,0 150,0 100,0 50,0 140,9 165,9 140,9 0,0 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT 200

207 La stima dell andamento del valore ambientale con e senza il preverdissement per l intero territorio comunale è descritto dal grafico riportato di seguito. Figura Stima dell andamento del valore delle unità ambientali nel territorio comunale nel suo complesso ,6 7005, ,6 6066,4 6066,4 STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE CON PREVERDISSEMENT SENZA PREVERDISSEMENT Il raggiungimento degli specifici obiettivi di miglioramento del valore ambientale per ogni ambito di trasformazione tramite la corretta attuazione degli intereventi indicati nel permetterebbe, dunque, di migliorare il valore ambientale complessivo comunale del 15,5%, facendolo passare da uno stadio iniziale di 6.066,4 a uno stadio finale di 7.005,6. Attraverso l attuazione del Preverdissement, inoltre, il valore ambientale comunale verrebbe aumentato già dalle prime fasi raggiungendo un valore intermedio di 6.197,6. 201

208 7.2.2 Effetti attesi dall attuazione delle aree di trasformazione pubblica Per le Aree di trasformazione pubblica, sulla base dell analisi del documento di Piano e del sistema delle sensibilità assunto nel presente documento, sono state condotte alcune sintetiche considerazioni, in ordine ai possibili effetti ambientali complessivi, riportate nella seguente tabella. Tabella 7.7 Considerazioni sulle aree di trasformazione pubblica AREE DI TRASFORMAZIONE PUBBLICA Considerazioni sintetiche di sostenibilità ambientale Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; creazione di uno spazio di relazione; incremento del verde urbano e potenziamento delle connessioni a rete del verde stesso; miglioramento delle relazioni interne tra i nuclei che compongono il comune; TRP1 - CENTRO PARCO incentivazione alla mobilità sostenibile. Azioni ulteriori suggerite: valutare la possibilità, ove non sia già prevista dal Piano dei Servizi, di un estensione del sistema di verde pubblico che ha fulcro nel centro parco anche nell ambito di trasformazione 1 evitando la creazione di fratture tra aree pubbliche e private che creino un sistema a rete del verde continuativo, ma non effettivamente fruibile. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; incremento del verde urbano e potenziamento delle connessioni a rete del verde stesso anche verso l esterno del comune; rafforzamento indiretto del ruolo del Parco Agricolo Sud Milano; TRP2 - SERVIZI SPORTIVI CONNESSI incentivazione alla mobilità sostenibile. ALL IDROSCALO Azioni ulteriori suggerite: intervenire sulla frattura determinata dalla presenza della via Mondadori attualmente interessata da un traffico misto a tratti anche sostenuto che utilizza il tragitto quale alternativa nord-sud alla tangenziale est. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; incremento del verde urbano e potenziamento delle connessioni a TRP3 - LAGHETTO DI REDECESIO rete del verde stesso anche verso l esterno del comune; potenziamento del sistema dei servizi. Azioni ulteriori suggerite: 202

209 TRP4 - POLO SCOLASTICO DI REDECESIO TRP5 - COMPLESSO SPORTIVO DI SEGRATE TRP6 - POLO SCOLASTICO DI NOVEGRO RIQUALIFICAZIONE TRATTO URBANO SP 103 VIA CASSANESE rafforzare, ove non sia già previsto, le connessioni non solo del verde, ma anche dal punto di vista dei percorsi ciclopedonali tra l area in oggetto e il centro parco. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; potenziamento del sistema dei servizi; qualificazione dell intervento di trasformazione dell area dismessa. Azioni ulteriori suggerite: valutare con attenzione la vicinanza degli edifici scolastici alle aree produttive circostanti soprattutto in relazione alla sicurezza degli accessi e alla salubrità del contesto per gli studenti. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; potenziamento del sistema dei servizi; costruzione di una rete di connessioni ciclopedonali che consenta il collegamento tra le polarità pubbliche del comune. Azioni ulteriori suggerite: valutare, ove non sia già stato fatto, la possibilità di connessioni ciclopedonali a più ampio raggio che convergano verso il centro sportivo raggiungendo i vari nuclei che compongono il comune. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; potenziamento del sistema dei servizi; miglioramento delle condizioni di sicurezza e salubrità per gli studenti. Azioni ulteriori suggerite: valutare, ove non si sia già prevista, la possibilità di creare un sistema di connessioni ciclopedonali che colleghino al polo scolastico anche gli edifici non immediatamente circostanti data anche la commistione di traffico veicolare residenziale e commerciale/produttivo gravitante sull area e la sua potenziale pericolosità. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare soprattutto per le fasce più deboli della popolazione; incremento del verde urbano e potenziamento delle connessioni a rete del verde stesso; miglioramento delle relazioni interne tra i nuclei che compongono il comune; incentivazione alla mobilità sostenibile; mitigazione del traffico veicolare di attraversamento. Azioni ulteriori suggerite: valutare la possibilità nel lungo periodo di connessioni tranviarie 203

210 con Milano lungo l asse riqualificato; Nel suo complesso, l attuazione dei grandi progetti di interesse pubblico è in grado di esitare effetti complessivi positivi sul sistema ambientale urbano e sulla vivibilità della città. Il pieno reificarsi di tale effetto positivo è strettamente correlato ad un forte coordinamento con l'attuazione degli interventi previsti per gli ambiti di trasformazione ed a quelli legati alla viabilità e mobilità e con la definizione di piani particolareggiati che abbiano come riferimento il contesto comunale e le suddette connessioni Effetti attesi dall attuazione degli interventi di riconnessione urbana Alla realizzazione degli ambiti di trasformazione di iniziativa privata e delle aree di trasformazione pubblica, si ricollegano alcuni interventi volti principalmente ad ottenere un effetto di riconnessione tra nuclei incentrata prevalentemente sul collegamento a rete dei vari servizi distribuiti sul territorio comunale attualmente usati in prevalenza dai soli residenti dei quartieri in cui si collocano. Tabella 7.8 Considerazioni sugli interventi di riconnessione INTERVENTI DI RICONNESSIONE Considerazioni sintetiche di sostenibilità ambientale Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; potenziamento della qualità dei servizi e razionalizzazione dell offerta e dei costi; MESSA IN RETE DEI SERVIZI PUBBLICI miglioramento delle relazioni interne tra i nuclei che compongono ESISTENTI il comune; incentivazione alla mobilità sostenibile. Azioni ulteriori suggerite: valutare la possibilità di attivare un piano dei tempi e degli orari per l armonizzazione ulteriore delle offerte. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare; potenziamento della qualità dei servizi e razionalizzazione VIALI DEI SERVIZI dell offerta e dei costi; incremento del verde urbano e potenziamento delle connessioni a rete del verde stesso; miglioramento delle relazioni interne tra i nuclei che compongono 204

211 NUOVI ASSI CENTRALI STRADE DI SCORRIMENTO COLLEGAMENTO TRA CENTRO PARCO E AREA DEL CENTRO COMMERCIALE il comune; mitigazione del traffico di attraversamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza per l utenza debole della strada; incentivazione alla mobilità sostenibile. Azioni ulteriori suggerite: valutare la possibilità di estendere la rete anche al di fuori dei confini comunali. Effetti positivi: rafforzamento dell identità del nucleo centrale di Segrate; potenziamento dell attrattività esercitata dal centro parco; miglioramento delle relazioni interne tra i nuclei che compongono il comune; mitigazione del traffico di attraversamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza per l utenza debole della strada; incentivazione alla mobilità sostenibile. Effetti positivi: miglioramento della qualità dell abitare all interno dei nuclei residenziali; gerarchizzazione della viabilità urbana; aumento della sicurezza stradale internamente ai nuclei residenziali. Azioni ulteriori suggerite: valutare la possibilità di inserire opere di mitigazione della velocità di transito delle strade di scorrimento affinchè queste non divengano attrattive per un traffico esterno che si aggiunga a quello gravitante attualmente su Segrate, generando rapidamente fenomeni di congestione. Effetti positivi: costruzione di un rapporto virtuoso tra la fruizione legata alla frequentazione di un centro commerciale e la disponibilità di ampi spazi aperti nell interno favorendo integrazione tra le funzioni pubbliche e private; miglioramento delle relazioni interne tra i nuclei che compongono il comune; incentivazione alla mobilità sostenibile. Azioni ulteriori suggerite: minimizzare il ruolo di barriera che potrebbe essere svolto dal nuovo tracciato della Cassanese attribuendo a questa problematica un ruolo centrale nella costruzione del progetto pubblico e di quello privato. Nel suo complesso, l attuazione degli interventi di riconnessione potrebbe avere come esito un effettivo rafforzamento dei legami tra i nuclei che compongono il comune e del ruolo del centro di Segrate. 205

212 Occorre valutare attentamente quali siano le ricadute della creazione del sistema di circonvallazioni proposto in termini di possibili effetti di congestionamento. Un altro tema delicato risulta il rapporto tra centro parco e centro commerciale in quanto la presenza di quest ultimo e la sua forza attrattiva come luogo non solo di consumo, ma anche di loisir, potrebbe avere effetti fortemente negativi sul tentativo di trasformare il centro parco in un luogo non solo attraente, ma anche riconosciuto a livello comunale come una polarità Effetti attesi dall attuazione di progetti inerenti gli ambiti in evoluzione Oltre agli interventi inerenti le nuove trasformazioni, il Documento di Piano traccia delle indicazioni di massima (da inserire poi nel Piano delle Regole) per favorire l evoluzione di alcuni ambiti particolarmente importanti per l area a su dello scalo merci. Tabella 7.9 Considerazioni sugli ambiti in evoluzione AMBITI IN EVOLUZIONE Considerazioni sintetiche di sostenibilità ambientale Effetti positivi: potenziamento della qualità dei servizi e razionalizzazione dell offerta; Azioni ulteriori suggerite: valutare la possibilità di un collegamento ciclopedonale tra il PARCO ESPOSIZIONI DI NOVEGRO parco esposizioni e il parco Forlanini da un lato e il nucleo residenziale di Novegro dall altro; aumentare la permeabilità della struttura attualmente circondata da cancello; prevedere interventi per la risoluzione del problema della sosta veicolare durante i giorni di svolgimento di manifestazioni. Effetti positivi: aumento dell offerta per il tempo libero; localizzazione di funzioni incompatibili con la residenza in aree idonee. Azioni ulteriori suggerite: ZONA PER LO SVAGO E IL DIVERTIMENTO Valutare con attenzione le ricadute del potenziamento di attività NOTTURNO ALL INTERNO notturne con bacino sovralocale soprattutto in relazione: DELL IDROSCALO - alla sicurezza stradale dell intorno (non solo immediatamente circostante); - alle spese di mantenimento della pulizia dell area; - alla problematica relativa ad un uso diurno di queste aree che, altrimenti, rimarrebbero prive di fruitori per buona parte della 206

213 giornata. AREE PRODUTTIVE ALL INTERNO DEL SISTEMA URBANO CONTROLLO DELLE TRASFORMAZIONI EDILIZIE PER LA COSTRUZIONE DEL SISTEMA CENTRO DELOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI RESIDENZIALI DELLE AREE INTERFERITE DALLE NUOVE INFRASTRUTTURE Effetti positivi: miglioramento delle condizioni dell abitare; riqualificazione di ambiti che si localizzano in posizioni strategiche rispetto alla strategia complessiva del Piano; diminuzione del traffico anche pesante legato alle attività dislocate nelle aree produttive. Azioni ulteriori suggerite: valutare attentamente le funzioni da insediare all interno delle aree liberate affinché non si crei un effetto di monofunzionalizzazione che sarebbe dannoso per il tentativo di costruire il sistema città. Effetti positivi: valorizzazione del ruolo di centralità svolto da alcuni ambiti internamente al comune; incremento degli spazi destinati alla socialità; incentivazione alla mobilità sostenibile. Azioni ulteriori suggerite: valutare con attenzione il rapporto tra i nuovi edifici eventualmente inseriti ed il contesto circostante onde non complessificare inutilmente un paesaggio urbano di già difficile percezione; valutare con attenzione i cronotopi della città, le aree maggiormente attrattive e i motivi per i quali lo sono, affinché non si crei un effetto contrario di desertificazione successivo alla costruzione artificiosa di un offerta di spazi commerciali non suffragata da un effettiva domanda e da un effettiva clientela potenziale. Effetti positivi: miglioramento delle condizioni dell abitare. Azioni ulteriori suggerite: considerare la rilocalizzazione in considerazione di un riequlibirio dei nuclei legato anche alla dotazione di servizi e alle previsioni di piano. Gli interventi evidenziati concorrono positivamente a rafforzare il sistema città di Segrate, sebbene qualche attenzione dovrà essere riservata alle tipologie di nuove funzioni da insediare sul territorio, arrivando a definire con un buon grado di certezza quali siano quelle che hanno effettive possibilità di sopravvivere (anche in relazione alla futura realizzazione del centro commerciale) e in quali luoghi queste possano essere effettivamente riconosciute come attrattive per i residenti. 207

214 7.2.5 Effetti attesi dagli scenari a medio e lungo termine La strategia di piano non si limita a considerare solo le trasformazioni che presumibilmente verranno attuate nell arco di validità del Documento di Piano, arrivando a includere anche la previsione di interventi di lungo periodo che, comunque, possono cominciare fin da subito ad esercitare delle influenze sulle previsioni di breve periodo. Nello specifico si tratterebbe: - della realizzazione di un collegamento tra l aeroporto di Linate e l area del centro commerciale passante per l Idroscalo; - della conversione dello scalo merci in parco urbano. Senza dubbio i due interventi paiono auspicabili e inseriti nel più generale intento strategico di fare di Segrate una vera e propria cittadina superando al contempo le fratture infrastrutturali esistenti nel territorio. La riconversione a parco dello scalo è la condizione prioritaria per ripensare anche tutte le connessioni nord-sud del comune sia di natura veicolare che ciclopedonale. In questo intervento dovrebbe trovare più ampia declinazione anche la realizzazione del collegamento con Linate. 208

215 7.2.6 Effetti derivanti dall attuazione degli ambiti di trasformazione Di seguito viene riportata una valutazione generale degli ambiti di trasformazione individuati all interno del Documento di Piano del PGT del Comune di Segrate. Gli ambiti sono distinti in macrocategorie ed analizzati all interno di box descrittivi che riportano: 1. La descrizione dell intervento così come presentata nel Documento di Piano, 2. Le problematiche che si rilevano inerenti alla trasformazione in oggetto in termini di impatti sul contesto e di rapporti con i vincoli individuati a livello comunale e sovracomunale. 3. Le indicazioni per ovviare alle eventuali pressioni che dovessero gravare sull area. 209

216 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 1 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti Quota min Quota max idrico consumo produzione rifiuti emissioni generati generati generati SLP non SLP non giornaliero idrico annuo kg/ab 698 CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO residenziale residenziale 502 l/ab die m3 t/anno 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die m3 t/anno t/anno t/anno , , ,32 73,46 15,06 2, ,24 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Completamento del tessuto residenziale a nord di Segrate. INDIRIZZI PROGETTUALI: - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. 210

217 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 1 Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta a nord - ovest del territorio comunale ed è delimitata a sud dal tracciato della Cassanese e a nord dal confine con Vimodrone. Attualmente, l ambito è caratterizzato da aree agricole interessate dalla presenza di alcune fasce boscate e formazioni longitudinali. A nord - ovest l area ricade all interno della fascia di rispetto di tre pozzi, mentre a sud è interessata dalla presenza della fascia di rispetto stradale della Strada Cassanese. Un elettrodotto con la relativa fascia di rispetto attraversa l area nella porzione nord - orientale. Un elemento della rete idrografica secondaria (Idroscalo B) lambisce il confine orientale e alcuni canali irrigui attraversano l area. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), ad eccezione di alcune fasce relative all idrografia, che sono caratterizzate dalla classe 3c ( consistenti limitazioni ), dove la vulnerabilità della falda idrica è estremamente elevata. Nella porzione nord - ovest, inoltre, l area è classificata come classe 3ZR in quanto zona di rispetto per le captazioni ad uso potabile. La trasformazione pianificata per questo ambito prevede un consumo di suolo non edificato con conseguente impermeabilizzazione. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Sui lati sud-orientale e sudoccidentale, le nuove edificazioni risulteranno adiacenti ad aree produttive esistenti. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno o costruire barriere antirumore; distanziare gli edifici dalle strade di grande traffico a seconda delle loro funzioni (prima le attività commerciali, quindi quelle direzionali e infine gli alloggi); organizzare gli edifici esponendo al fronte critico strutture meno sensibili o organizzando gli spazi interni ponendo i locali più sensibili lontano dalla sorgente di rumore (isolamento acustico, edifici tampone, locali tampone). Utilizzare l acqua quale componente importante della progettazione urbana quale elemento di coerenza e diversità nell'organizzazione degli spazi. Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse 211

218 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 1 emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Estendere ai comparti limitrofi il sistema di teleriscaldamento attuato nell AT Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Prevedere fasce tampone o provvedimenti di riduzione del rumore lungo i fronti con attività produttive e/o commerciali TR1 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Villaggi agricoli e cascine 0,003 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,33 Coltivazioni intensive semplici 61,19 Boschi di robinia 0,59 Boschi ripariali e golenali di salici e pioppi 2,54 Siepe arbustiva 1,10 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 4,93 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 32,89 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 14,8 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 2,5 Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 2 Siepe arborea 1 Siepe arbustiva 1,65 Laghi, bacini, corpi d'acqua prossimi alle condizioni naturali 1 Prati permanenti di pianura 5 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 193,9 229,6 551,4 Valore ambientale senza Preverdissement 193,9 193,9 551,4 212

219 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 2 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti produzione Quota min Quota max SLP idrico consumo emissioni generati generati generati rifiuti SLP non non giornaliero idrico annuo CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab 698 residenziale residenziale 502 l/ab die m3 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , , ,45 31,39 6,44 0, ,60 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Completamento del tessuto a nord di Segrate e valorizzazione del sistema ambientale. INDIRIZZI PROGETTUALI: Favorire il collegamento e la riqualificazione delle zona a servizi di Rovagnasco - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della 213

220 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 2 cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta nella porzione settentrionale del territorio comunale, interclusa tra il tessuto residenziale di Rovagnasco e l edificato di Vimodrone, ed è attraversata da via Monzese. L ambito interessa attualmente aree agricole. L area è attraversata da tre elettrodotti. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), ad eccezione di alcune fasce relative all idrografia, che sono caratterizzate dalla classe 3c ( consistenti limitazioni ), dove la vulnerabilità della falda idrica è estremamente elevata. La trasformazione pianificata per questo ambito prevede un consumo di suolo non edificato con conseguente impermeabilizzazione. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno o costruire barriere antirumore; distanziare gli edifici dalle strade di grande traffico a seconda delle loro funzioni (prima le attività commerciali, quindi quelle direzionali e infine gli alloggi); organizzare gli edifici esponendo al fronte critico strutture meno sensibili o organizzando gli spazi interni ponendo i locali più sensibili lontano dalla sorgente di rumore (isolamento acustico, edifici tampone, locali tampone). 214

221 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 2 TR2 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Edificazione unifamiliare in unità isolate e a schiera 0,484 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,067 Villaggi agricoli e cascine 0,048 Coltivazioni intensive semplici 26,882 Orti familiari non in ambito urbano 0,012 Siepe arbustiva 0,615 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 2,11 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 14,05 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 6,32 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 2 Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 1 Siepe arborea 0,5 Siepe arbustiva 0,5 Prati permanenti di pianura 1,62 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 59,9 79,9 244,5 Valore ambientale senza Preverdissement 59,9 59,9 244,5 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 3 215

222 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 3 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti produzione Quota min Quota max idrico consumo emissioni generati generati generati rifiuti SLP non SLP non giornaliero idrico annuo CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab 698 residenziale residenziale 502 l/ab die m3 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , ,73 995,60 3,70 0,76 0,11 117,98 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Completamento del tessuto residenziale a nord del Villaggio Ambrosiano INDIRIZZI PROGETTUALI: - Riqualificazione del canale Adduttore tramite la rinaturalizzazione delle sponde e piantumazione della fascia ripariale. - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi 216

223 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 3 elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta a nord est del territorio comunale sul confine con Vimodrone ed interessa suolo attualmente libero. L area è interessata dalla presenza di alcune formazioni longitudinali e dalla presenza del Canale Adduttore A dell idroscalo; l area è attraversata da un elettrodotto nella porzione settentrionale. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), ad eccezione di alcune fasce relative all idrografia, che sono caratterizzate dalla classe 3c ( consistenti limitazioni ), dove la vulnerabilità della falda idrica è estremamente elevata. La trasformazione pianificata per questo ambito prevede un consumo di suolo non edificato con conseguente impermeabilizzazione. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno o costruire barriere antirumore; distanziare gli edifici dalle strade di grande traffico a seconda delle loro funzioni (prima le attività commerciali, quindi quelle direzionali e infine gli alloggi); organizzare gli edifici esponendo al fronte critico strutture meno sensibili o organizzando gli spazi interni ponendo i locali più sensibili lontano dalla sorgente di rumore (isolamento acustico, edifici tampone, locali tampone).. Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Prevedere fasce tampone o provvedimenti di riduzione del rumore lungo i fronti con attività produttive e/o commerciali Utilizzare l acqua quale componente importante della progettazione urbana quale elemento di coerenza e diversità nell'organizzazione degli spazi. 217

224 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 3 TR3 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,011 Siepe arbustiva 0,008 Ambiti degradati soggetti ad usi diversi 0,018 Prati permanenti di pianura 2,656 Boschi ripariali e golenali di salici e pioppi 0,095 Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 0,029 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 0,21 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 0,88 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 0,32 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 1 Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 0,4 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 11,8 18,8 30,4 Valore ambientale senza Preverdissement 11,8 11,8 30,4 218

225 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 4 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti produzione Quota min Quota max idrico consumo emissioni generati generati generati rifiuti SLP non SLP non giornaliero idrico annuo CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab 698 residenziale residenziale 502 l/ab die m3 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , ,89 684,50 2,55 0,52 0,08 81,12 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Completamento del tessuto prevalentemente residenziale del Villaggio Ambrosiano INDIRIZZI PROGETTUALI: - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi elettromagnetici. 219

226 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 4 - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta a nord est del territorio comunale e si affaccia ad est su un area boscata. L ambito ricade all interno della fascia di rispetto di un elettrodotto. La trasformazione interessa aree già edificate, ma in gran parte suolo attualmente libero. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), ad eccezione di alcune fasce relative all idrografia, che sono caratterizzate dalla classe 3c ( consistenti limitazioni ), dove la vulnerabilità della falda idrica è estremamente elevata. La trasformazione pianificata per questo ambito prevede un consumo di suolo non edificato con conseguente impermeabilizzazione. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Prevedere fasce tampone o provvedimenti di riduzione del rumore lungo i fronti con attività produttive e/o commerciali 220

227 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 4 TR4 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,033 Prati permanenti di pianura 0,589 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 1,317 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 0,15 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 0,61 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 0,22 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 0,5 Siepe arborea 0,2 Siepe arbustiva 0,27 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 23,5 28,3 26,9 Valore ambientale senza Preverdissement 23,5 23,5 26,9 221

228 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 5 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti produzione Quota min Quota max idrico consumo emissioni generati generati generati rifiuti SLP non SLP non giornaliero idrico annuo CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab 698 residenziale residenziale 502 l/ab die m3 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , , ,08 19,56 4,01 0,59 623,35 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Riqualificazione del quartiere di Novegro e la messa in rete dei sistemi ambientali Parco Forlanini e Idroscalo. INDIRIZZI PROGETTUALI: 1. Creazione di un corridoio ecologico tra il Parco Forlanini e Idroscalo. 2. Gli interventi sono subordinati alla riqualificazione del polo scolastico di Novegro. (Scheda TRP6) - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. 222

229 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 5 Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è collocata a sud - ovest del territorio comunale, tra la ferrovia, il Parco Esposizioni di Novegro, Novegro e l Idroscalo. Una piccola porzione dell area, a sud est, ricade all interno della fascia di rispetto del lago dell Idroscalo. A ovest l ambito è interessato dalla presenza della fascia di rispetto stradale. Una piccola porzione dell ambito, a sud ovest, è compresa nella zona B individuata dal Piano di rischio Aeroportuale. Gran parte dell area ricade all interno del territorio del Parco Agricolo Sud Milano. Fasce longitudinali sono presenti a sud ovest e a est, lungo il campo sportivo. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ). La trasformazione pianificata per questo ambito prevede un consumo di suolo non edificato con conseguente impermeabilizzazione. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Le nuove edificazioni andranno, inoltre, a localizzarsi in prossimità di aree produttive esistenti. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno o costruire barriere antirumore; distanziare gli edifici dalle strade di grande traffico a seconda delle loro funzioni (prima le attività commerciali, quindi quelle direzionali e infine gli alloggi); organizzare gli edifici esponendo al fronte critico strutture meno sensibili o organizzando gli spazi interni ponendo i locali più sensibili lontano dalla sorgente di rumore (isolamento acustico, edifici tampone, locali tampone). Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Prevedere fasce tampone o provvedimenti di riduzione del rumore lungo i fronti con attività produttive e/o commerciali 223

230 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 5 TR5 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Edificazione unifamiliare in unità isolate e a schiera 0,3 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 3,217 Coltivazioni intensive semplici 8,568 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 0,23 Siepe arbustiva 0,348 Arbusteti mesofili 0,964 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 1,265 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 1,12 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 7,44 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 3,35 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 0,8 Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 0,57 Siepe arborea 0,3 Siepe arbustiva 0,3 Prati permanenti di pianura 1 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 54,7 64,5 129,1 Valore ambientale senza Preverdissement 54,7 54,7 129,1 224

231 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 6 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti produzione Quota min Quota max idrico consumo emissioni generati generati generati rifiuti SLP non SLP non giornaliero idrico annuo CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab 698 residenziale residenziale 502 l/ab die m3 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , , ,51 7,35 1,51 0,22 234,11 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: completamento del tessuto urbano. INDIRIZZI PROGETTUALI: - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi 225

232 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 6 elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta nella porzione occidentale del territorio comunale, tra la ferrovia e Redecesio. L area si affaccia su aree agricole ad ovest e su un area boscata a nord ovest. Una formazione longitudinale corre sul confine occidentale dell area. La porzione più settentrionale ricade all interno della fascia di rispetto di un pozzo, mentre la gran parte dell ambito è interessato dalla fascia di rispetto del Laghetto di Redecesio. Un elettrodotto con la relativa fascia di rispetto attraversa la porzione settentrionale dell area. L intero ambito ricade in fascia C del PAI relativamente al Fiume Lambro. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), ad eccezione delle aree di rispetto delle captazioni ad uso potabile (classe 3ZR). A sud, l ambito confina con una zona in classe 3b aree condizionate da attività antropiche. La trasformazione pianificata per questo ambito prevede un consumo di suolo non edificato con conseguente impermeabilizzazione. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Le nuove edificazioni andranno, inoltre, a localizzarsi in prossimità dell area ferroviaria. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno o costruire barriere antirumore; distanziare gli edifici dalle strade di grande traffico a seconda delle loro funzioni (prima le attività commerciali, quindi quelle direzionali e infine gli alloggi); organizzare gli edifici esponendo al fronte critico strutture meno sensibili o organizzando gli spazi interni ponendo i locali più sensibili lontano dalla sorgente di rumore (isolamento acustico, edifici tampone, locali tampone). Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Prevedere fasce tampone o provvedimenti di riduzione del rumore lungo i fronti con attività produttive e/o commerciali 226

233 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 6 TR6 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Edificazione unifamiliare in unità isolate e a schiera 0,106 Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,017 Coltivazioni intensive semplici 5,133 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 0,097 Siepe arbustiva 0,195 Orti familiari non in ambito urbano 0,042 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 0,001 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 0,42 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 1,75 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 0,63 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 1 Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 0,3 Siepe arborea 0,5 Siepe arbustiva 0,5 Prati permanenti di pianura 0,5 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 12,5 24,0 55,9 Valore ambientale senza Preverdissement 12,5 12,5 55,9 227

234 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 7 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo inquinanti inquinanti inquinanti produzione Quota min Quota max idrico consumo emissioni generati generati generati rifiuti SLP non SLP non giornaliero idrico annuo CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab 698 residenziale residenziale 502 l/ab die m3 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , , ,51 9,48 1,94 0,28 302,01 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: riqualificazione di aree dismesse. INDIRIZZI PROGETTUALI: 1. L intervento è subordinato alla riqualificazione del polo scolastico di Novegro (area TRP4). 2. Dovranno essere tutelate le essenze arboree di pregio situate a sud dell area - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. 228

235 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 7 - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica B (ovvero con un consumo pari a Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta all interno della zona produttiva di Redecesio, a ovest del territorio comunale. L area a destinazione produttiva è attualmente dismessa. L area è interessata da fasce di rispetto stradali. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), dove la vulnerabilità della falda idrica è elevata. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Le nuove edificazioni andranno, inoltre, a localizzarsi in prossimità di aree produttivi esistenti. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno o costruire barriere antirumore; distanziare gli edifici dalle strade di grande traffico a seconda delle loro funzioni (prima le attività commerciali, quindi quelle direzionali e infine gli alloggi); organizzare gli edifici esponendo al fronte critico strutture meno sensibili o organizzando gli spazi interni ponendo i locali più sensibili lontano dalla sorgente di rumore (isolamento acustico, edifici tampone, locali tampone). Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Estendere ai comparti limitrofi il sistema di teleriscaldamento attuato nell AT Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano Prevedere fasce tampone o provvedimenti di riduzione del rumore lungo i fronti con attività produttive e/o commerciali TR7 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito 229

236 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 7 Unità ambientali attuali ETTARI Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 7,174 Coltivazioni intensive semplici 0,037 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 0,54 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 3,61 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 1,62 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Filare di alberi in aperta campagna, svincolato da infrastrutture 0,44 Siepe arborea 0,5 Siepe arbustiva 0,5 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 7,2 14,4 74,4 Valore ambientale senza Preverdissement 7,2 7,2 74,4 230

237 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 8 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilit à (IT) mq/mq SLP max realizzabil e m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenzial e realizzabil e mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenzial e realizzabil e mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , Quota min SLP non residenziale Quota max SLP non residenziale consumo idrico giornaliero 502 l/ab die m3 consumo idrico annuo m3 emissioni CO2/ab t carichi inquinanti generati BOD 60 g/ab die t/anno carichi inquinanti generati AZOTO 12.3 g/ab die t/anno carichi inquinanti generati FOSFORO 1.8 g/ab die t/anno produzione rifiuti kg/ab 698 t/anno , ,96 908,56 3,38 0,69 0,10 107,67 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Completamento del sistema della viabilità e del tessuto esistente INDIRIZZI PROGETTUALI: 1. Tutti gli interventi sono subordinati alla cessione, oltre della quota di standard dovuti, dell ambito TR8b (di circa mq) per la realizzazione della nuova viabilità di progetto. 2. I diritti edificatori potranno essere realizzati esclusivamente all interno dell ambito TR8a. 3. Le aree a standard potranno essere localizzate all esterno delle aree di trasformazione. 4. Si dovranno prevedere interventi di riqualificazione dei corsi d acqua esistenti - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche ai depuratori. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. 231

238 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 8 - Cogenerazione e teleriscaldamento Realizzare un impianto di teleriscaldamento e predisporre gli edifici per il collegamento allo stesso. Installare centrali termoelettriche che possano produrre energia termica ed elettrica attraverso l impiego della cogenerazione. - Interramento linee elettriche Prevedere un interramento delle linee elettriche al fine di ridurre l esposizione degli abitanti a campi elettromagnetici. - I nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo i criteri del contenimento energetico e tenendo in adeguata considerazione l asse eliotermico. In particolare le nuove edificazioni dovranno rientrare almeno nella classe energetica A (ovvero con un consumo inferiore a 30 Kwh/mq annuo). Problematiche rilevate L area è posta su suolo attualmente agricolo al margine sud-orientale del nucleo di Segrate Centro al confine con un comparto residenziale. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l area ricade principalmente in classe 2 ( modeste limitazioni ), dove la vulnerabilità della falda idrica è elevata. La trasformazione, prevalentemente residenziale, induce inevitabilmente sull area nuove pressioni in termini di aumento degli abitanti insediati, con conseguente incremento dei consumi idrici ed energetici, della produzione di rifiuti, delle acque da smaltire e del traffico indotto. Le nuove edificazioni sono localizzate inoltre a ridosso di uno spazio in edificato. Indicazioni per la riduzione delle nuove pressioni Gli insediamenti previsti dovranno essere caratterizzati da un elevata qualità formale (morfologica ed estetica) degli edifici per contribuire alla riduzione dell impatto paesistico. Si dovrà prevedere l utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Fare ricorso a piantumazioni e di alberi e filari eventualmente associate a modellazioni del terreno con finalità di mitigazione paesaggistica nei confronti degli spazi agricoli. Promuovere l uso di programmi innovativi per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia quali i sistemi di riscaldamento a basse emissioni, il solare passivo e gli accumulatori termici. Estendere ai comparti limitrofi il sistema di teleriscaldamento attuato nell AT Aumentare le aree piantumate per favorire l'assorbimento della CO2, la riduzione degli inquinanti atmosferici, il miglioramento del microclima urbano 232

239 NUOVI AREE DI TRASFOMRAZIONE AREA TR 8 TR8 - Azioni di bilanciamento - Vengono indicate azioni di bilanciamento per il miglioramento del valore ambientale dell ambito Unità ambientali attuali ETTARI Zone produttive e insediamenti di grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,21 Coltivazioni intensive semplici 2,226 Boschi ripariali e golenali di salici e pioppi 0,081 Siepe arbustiva 0,056 Macchie di campo (boschetti) di specie autoctone 0,261 Cantieri 0,273 Unità ambientali future sulle aree di progetto (da DdP) Edificazione di grandi dimensioni 0,19 Reti stradali, ferroviarie, aree portuali, aeroporti, eliporti e spazi accessori 0,62 Parchi e giardini molto strutturati con individui arborei adulti 0,29 Unità ambientali suggerite per il miglioramento del valore ambientale Siepe arborea 1 Siepe arbustiva 1,01 VALORE AMBIENTALE DELL AMBITO STATO ATTUALE INIZIO LAVORI STATO FINALE Valore ambientale con Preverdissement 9,8 19,8 46,2 Valore ambientale senza Preverdissement 9,8 9,8 46,2 233

240 AREE DI TRASFORMAZIONE PREVISTE ALL INTERNO DEL CENTRO PARCO CP1 Localizzazione ST m 2 Indice di edificabilità (IT) mq/mq SLP max realizzabile m 2 Quota max SLP per residenza mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne massima insediabile Quota min SLP per residenza (70%) mq Volume residenziale realizzabile mc Pop.ne minima insediabile n. veicoli privati previsti mq per parcheggi (12,5 per veicolo) , carichi carichi carichi consumo Quota min inquinanti inquinanti inquinanti produzione idrico consumo SLP non Quota max emissioni generati generati generati rifiuti giornaliero idrico annuo residenziale SLP non CO2/ab t BOD AZOTO FOSFORO kg/ab l/ab die m3 residenziale 60 g/ab die 12.3 g/ab die 1.8 g/ab die t/anno m3 t/anno t/anno t/anno , , ,36 43,76 8,97 1, ,62 Descrizione dell area da Documento di Piano OBIETTIVI DELL INTERVENTO: Completamento del progetto Centro Parco, in parte già in fase di attuazione. INDIRIZZI PROGETTUALI: - Le edificazioni saranno subordinate ad uno studio di fattibilità geologica. Qualora l area non risultasse idonea al nuovo carico insediativo, il diritto volumetrico potrà essere trasferito su altre aree. Gli edifici dovranno essere realizzati a margine del perimetro del Centro Parco - Valorizzazione del territorio e del paesaggio Attraverso l utilizzo di politiche di preverdissement, gli spazi verdi e l impianto di alberi e arbusti saranno preferibilmente realizzati prima delle costruzioni. - Rete di fognatura duale Prevedere la costruzione di reti fognarie duali, con separazione delle acque bianche dalle acque nere al fine di ridurre l apporto di acque bianche al depuratore. Recupero dell acqua piovana in apposite vasche per irrigazione degli spazi verdi. 234

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