Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
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- Ugo Tommasi
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1 Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N Benefit aziendali: erogazione in voucher Il valore nominale del voucher non deve eccedere il limite di 258,23 euro Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Agevolazioni Una delle novità assolute previste in tema di premi di produttività, e più specificatamente di welfare aziendale 2016, è rappresentato dalla possibilità di poter erogare i benefit aziendali anche mediante titoli di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, meglio conosciuti come voucher. Infatti, l ultima Manovra Finanziaria (L. n. 208/2015) all art. 1, co. 190, lett. b) è andata a mettere mano sull art. 51 del TUIR, introducendo un nuovo comma (il 3-bis) che concede appunto la facoltà alle aziende di poter erogare beni, prestazioni, opere e servizi mediante i richiamati documenti di legittimazione. Ma vediamo più da vicino questa nuova opportunità offerta alle parti, e quali sono i limiti e le deroghe che ne delineano il campo di applicazione. Premessa La normativa di riferimento che stabilisce questo particolare meccanismo di corresponsione dei benefit, è rinvenibile all interno dell art. 1, co. 190, lett. b) della L. n. 208/2015, la quale ha inserito nel TUIR dopo il comma 3, dell art. 51 il comma 3-bis secondo cui ai fini dell applicazione dei commi 2 e 3, l erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale. Ma vediamo più da vicino questa nuova opportunità offerta alle parti, e quali sono i limiti e le deroghe che ne delineano il campo di applicazione. 1
2 Benefit sotto forma di voucher Iniziamo innanzitutto col dire che, anche se i documenti di legittimazione sono connotati da un valore nominale, non si configurano in somme di denaro. Ciò è desumibile dall art. 6 del D.I. 25 marzo 2016, che ne fornisce sia le modalità di fruizione che le caratteristiche; in buona sostanza i voucher: 1. non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare; 2. non possono essere monetizzati o ceduti a terzi; 3. devono dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare. TITOLI DI LEGITTIMAZIONE Non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare Non possono essere monetizzati o ceduti a terzi Art. 1, co. 190, lett. b) della L. n. 2018/2015 Devono dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio VOUCHER UTILIZZABILI SOLO DAL DIPENDENTE I voucher hanno lo scopo di identificare il soggetto che ha diritto alla prestazione sottostante e richiedono pertanto la previa intestazione del titolo all effettivo fruitore della prestazione, opera o servizio anche nei casi di utilizzo da parte dei familiari del dipendente. VOUCHER NON MONETIZZABILI L oggetto della prestazione alla quale il titolo può dare diritto, deve consistere in un bene o un servizio e, pertanto, il voucher non può essere rappresentativo di somme di denaro. VOUCHER UTILIZZABILI SOLO PER UN SOLO BENE, PRESTAZIONE, OPERA O SERVIZIO Il Decreto Interministeriale in commento, nel riconoscere il documento di legittimazione come un titolo rappresentativo di una specifica utilità, specifica che quest ultimo deve dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l intero valore nominale. 2
3 Ciò prefigura una esatta corrispondenza tra il valore indicato nel documento di legittimazione ed il valore della prestazione offerta che deve essere determinato in base al valore normale, come definito dall articolo 9 del TUIR. Valore normale - Art. 9 del TUIR - Comma 3. Per valore normale, salvo quanto stabilito nel comma 4 per i beni ivi considerati, si intende il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni o servizi sono stati acquisiti o prestati, e, in mancanza, nel tempo e nel luogo più prossimi. Per la determinazione del valore normale si fa riferimento, in quanto possibile, ai listini o alle tariffe del soggetto che ha fornito i beni o i servizi e, in mancanza, alle mercuriali e ai listini delle camere di commercio e alle tariffe professionali, tenendo conto degli sconti d'uso. Per i beni e i servizi soggetti a disciplina dei prezzi si fa riferimento ai provvedimenti in vigore. Con Risoluzione n. 26/E del 2010 è stato chiarito che il valore normale può essere costituito anche dal prezzo scontato, praticato dal fornitore sulla base di apposite convenzioni stipulate dal datore. Riepilogando, quindi, i voucher: non possono essere emessi a parziale copertura del costo della prestazione, opera o servizio e quindi non sono integrabili; non possono rappresentare più prestazioni opere o servizi di cui all articolo 51, comma 2, del TUIR. Nel meccanismo di erogazione dei voucher, un ruolo di rilievo viene occupato dalle strutture di soggetti terzi, ai quali il datore di lavoro può fare ricorso a condizione che il dipendente non intervenga nel rapporto economico con la struttura che eroga la prestazione, potendo altrimenti configurarsi un aggiramento del divieto di erogare la prestazione in denaro ove non previsto. La prestazione rappresentata dal voucher, fruibile presso una delle strutture convenzionate: deve essere individuata nel suo oggetto e nel suo valore nominale; e può consistere anche in somministrazioni continuative o ripetute 3
4 nel tempo, indicate nel loro valore complessivo, quali, ad esempio, abbonamenti annuali a teatri, alla palestra, cicli di terapie mediche, pacchetto di lezioni di nuoto. Restano estranei alla normativa, e quindi non si configurano come benefit, eventuali corrispettivi pagati dal dipendente alla struttura che eroga il bene o servizio, a seguito di un rapporto contrattuale stipulato autonomamente dal dipendente. Se la prestazione ricreativa erogata dal datore di lavoro mediante voucher consiste in dieci ingressi in palestra, il pagamento dell undicesimo ingresso contrattato direttamente dal dipendente non costituisce integrazione del voucher. Deroghe all utilizzo dei voucher Tuttavia, il comma 2 dell art. 1 del Decreto in commento prevede delle deroghe al meccanismo di erogazione dei voucher; in pratica, i benefit possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione purché il valore complessivo degli stessi non ecceda il limite d importo di 258,23 euro. NORMATIVA - Articolo 6, comma 2 del D.I. 25 marzo I beni e servizi di cui all articolo 51, comma 3, ultimo periodo del TUIR possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione purché il valore complessivo degli stessi non ecceda il limite d importo di 258,23 euro. La deroga alle regole generali di cui al comma 1 si configura, dunque come eccezione al divieto di cumulo, potendo un unico voucher rappresentare più beni e servizi, di importo complessivo non superiore a 258, 23 euro. DEROGHE VOUCHER Voucher monouso Deve dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio, predeterminato ab origine e definito nel valore Voucher cumulativo Può rappresentare una pluralità di beni, determinabili anche attraverso il rinvio ad esempio ad un elencazione contenuta su una piattaforma elettronica, che il dipendente può combinare a sua 4
5 scelta nel carrello della spesa, È necessario che il valore dei beni e servizi erogati non ecceda il limite di 258,23 euro; diversamente l intero importo concorre alla determinazione del reddito di lavoro dipendente. I beni ceduti e servizi prestato di importo non superiore a 258,23 euro restano esclusi dalla concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Con Circolare n. 59/E del 2008 sono state ricondotte nell ambito di applicazione di tale ultima norma le erogazioni in natura sotto forma di beni o servizi o di buoni rappresentativi degli stessi (ad es. buoni carburante) di importo non superiore al citato limite. Differente è il discorso per le erogazioni in denaro, per le quali resta applicabile il principio generale secondo cui qualunque somma percepita dal dipendente in relazione al rapporto di lavoro costituisce reddito di lavoro dipendente, ad eccezione delle esclusioni specificatamente previste. BENEFIT AZIENDALI Erogati in natura entro le 258,23 euro No IRPEF Erogati in denaro, a prescindere della soglia economica SI IRPEF Verificare la fruizione di eventuali fringe benefit Con Eccezioni previste dalla legge - Riproduzione riservata - 5
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