Sit. Il Sistema Informativo Territoriale Regionale verso un Infrastruttura per l Informazione Territoriale

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1 Il Sistema Informativo Territoriale Regionale verso un Infrastruttura per l Informazione Territoriale Le problematiche inerenti il territorio, nella sua accezione più ampia, costituiscono uno dei settori più complessi in cui Regione Lombardia ha l opportunità di applicare il proprio ruolo di governance, al fine di promuovere e coordinare un efficace realizzazione di servizi e un corretto sviluppo dell attività di programmazione per la condivisione delle informazioni territoriali nel sistema della Pubblica Amministrazione lombarda. Ci sono oggi, rispetto al passato, numerosi aspetti che costituiscono il presupposto per un vero salto tecnologico-culturale nella condivisione e nell uso dei dati e dei servizi geografici, sia all interno della Pubblica Amministrazione che da parte dei Privati Cittadini. Ad esempio l ampia disponibilità di dati geografici di diversa tipologia (cartografia in formato raster, cartografia in formato vettoriale, ortofoto digitali, modelli digitali del terreno, riprese da telerilevamento satellitare, immagini multispettrali) e la possibilità di integrare motori geografici con potenti gestori di basi dati relazionali, generalmente utilizzati nei sistemi amministrativo/gestionali, hanno aperto nuove prospettive di utilizzo di tali informazioni e nuovi potenziali bacini di utenti. Regione Lombardia, anche sulla base della proposta di Direttiva Europea per lo sviluppo di una Spatial Data Infrastructure Europea (INSPIRE vedi scheda n. 34), ha avviato la realizzazione di una Infrastruttura per le Informazioni Territoriali (IIT) lombarda intesa come l insieme delle politiche, accordi istituzionali, tecnologie informatiche, dati e persone che rendono possibile la condivisione e l uso efficiente dell informazione territoriale tra le Pubbliche Amministrazioni interessate e più in generale nell ambito del sistema Lombardia. Un ulteriore spinta ad un approccio condiviso nella gestione, nella conoscenza e nell utilizzo dell informazione territoriale viene fornita dalla nuova legge regionale di Governo del Territorio (L.R. 12/2005) che pone forte rilievo sul ruolo del Sistema Informativo Territoriale Integrato nei processi di pianificazione delineando una scenario di forte sinergia tra le PA lombarde. Dal punto di vista di Regione Lombardia, questo processo rappresenta una forte evoluzione del proprio Sistema Informativo Territoriale al fine di consentire la partecipazione degli altri Enti lombardi alla gestione e alla diffusione dell Informazione Territoriale. L obiettivo di progressiva realizzazione di una IIT viene perseguito attraverso l applicazione dei seguenti principi: - i dati vanno raccolti una sola volta e gestiti laddove ciò può essere fatto in maniera più efficiente; - deve essere possibile combinare i dati provenienti da differenti fonti e condividerli tra più utenti ed applicazioni; - deve essere possibile la condivisione di informazioni raccolte a differenti livelli (locale, regionale, nazionale); - l informazione geografica necessaria per il buon governo deve esistere ed essere ampiamente accessibile; - deve essere facile individuare quale informazione geografica è disponibile, valutare l utilità per i propri scopi e le condizioni secondo cui è possibile ottenerla ed usarla; - i dati geografici devono essere facili da comprendere ed interpretare in maniera agevole tramite strumenti di visualizzazione. La presente pubblicazione intende diffondere a tutti coloro che operano sul territorio la conoscenza delle principali banche dati territoriali sviluppate in Regione Lombardia. Davide Boni Assessore al Territorio e Urbanistica

2 1 Il Sistema Informativo Territoriale Regionale verso un Infrastruttura per l Informazione Territoriale 1. Scheda Introduttiva 2. Cartografia di base alla scala 1: Base Dati Geografica CT50 - Scala 1: Base Dati Geografica di Sintesi - Scala 1: /1: Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento 5. Raffittimento della rete di inquadramento planoaltimetrica IGM95 6. Ortofoto digitali a colori - Programma IT 2000 CGR 7. Modelli Digitali del Terreno 8. Cartografia e basi informative Geoambientali - Scala 1: Basi Informative Ambientali della Pianura - Scala 1: Sistema Informativo dei Suoli: Base informativa suoli 11. Corine Land Cover - Uso e Copertura del Suolo - Scala 1: C.A.R.G. - Progetto di Cartografia Geologica - Scala 1: Geologia degli Acquiferi Padani della Regione Lombardia - Scala 1: S.I.R.VAL. (Sistema Informativo Regionale Valanghe) - Scala 1: Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della Regione Lombardia - Scala 1: S.I.B.A. (Sistema Informativo Beni Ambientali) - Scala 1: Mosaico degli strumenti urbanistici comunali - Scala 1: S.I.L.V.I.A. (Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale) - Scala 1: Progetto Grandi laghi lombardi : Il Bacino Sebino - Scala 1: Nuovi strumenti di telerilevamento per il monitoraggio del territorio 21. Strato Informativo Bacini Idrografici 22. Ghiacciai di Lombardia 23. Il Servizio Regionale di posizionamento per la Lombardia - rete di stazioni permanenti GPS 24. S.I.B.I.Te.R (Sistema Informativo per la Bonifica, l Irrigazione e il Territorio Rurale) - Scala 1: S.I.Alp. (Sistema Informativo Alpeggi) 26. Uso del suolo: progetto DUSAF - Scala 1: Reti di monitoraggio idrometeorologico dell ARPA Lombardia INEMAR (Inventario delle emissioni in aria) 28. Catasto delle Cave 29. SIRBeC - Carta del rischio del Patrimonio Culturale 30. La statistica nella programmazione integrata 31. Portale dell Informazione territoriale 32. SIBCA - Dati idro-morfologici ed idraulici dei bacini alpini 33. ODS - Database opere di difesa del suolo 34. Specifiche tecniche a supporto del sistema della Pubblica Amministrazione 35. Database topografici 36. Sistema Informativo territoriale Regionale - Studi geologici comunali 37. Sistema Informativo Trasporti e Mobilità 38. AIAP (Archivio Integrato delle Attività Produttive) A cura di: Donata Dal Puppo, Roberto Laffi, Eugenia Lentini, Roberta Mattiuzzo, Mariella Ricci. Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale Con la collaborazione di: Direzione Generale Territorio e Urbanistica Valeria Chinaglia, Marina Credali, Stefania Crotta, Simonetta De Donatis, Dario Fossati, Matteo Masini, Andrea Piccin, Enrico Sciesa, Gianni Siletto Direzione Generale Presidenza Antonio Lentini, Maria Grazia Petrin Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Sergio Urbisci Direzione Generale Agricoltura Andrea Corapi, Claudia Campi Direzione Generale Qualità dell ambiente Roberto Cardone Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità Lucia Ratti Direzione Generale Polizia Locale, Prevenzione e Protezione Civile Massimo Ceriani, Massimo Carelli Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ERSAF) Dante Fasolini Arpa Lombardia Enrico Zini, Alessandro Menin Si ringrazia Carlo Silva per le immagini delle schede n 9, 11, 25 Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

3 2 Cartografia di base alla scala 1: Carta Tecnica Regionale formato digitale raster Scala 1: La Carta Tecnica Regionale (CTR) costituisce la cartografia di base, di media scala, della Regione Lombardia, come previsto dalla Legge Regionale 4 giugno 1979, n. 29 e successive modifiche e integrazioni (L.R. 6 luglio 1980, n. 72; L.R. 2 febbraio 2001, n. 3). Il territorio della Regione Lombardia, la cui superficie è di circa ettari, è rappresentato sulla CTR in 710 sezioni ognuna delle quali rappresenta una superficie reale di 40 chilometri quadrati. La CTR rappresenta aspetti dovuti a trasformazioni del territorio di tipo antropico: insediamenti, strade, ferrovie, canali, colture agricole; limiti amministrativi, toponomastica; una serie di contenuti fisiografici quali il reticolo idrografico, i laghi, i rilievi, la vegetazione. È stata acquisita in formato digitale tramite scansione, mosaicata e georeferenziata per permetterne un uso nell ambito di sistemi informativi geografici (GIS). Il suo utilizzo permette d inquadrare correttamente il territorio nel sistema cartografico di riferimento (Gauss - Boaga), di visualizzare la CTR utilizzandola come base o come sfondo su cui sovrapporre informazioni di tipo vettoriale, tipiche dei GIS, relative a qualsiasi tematismo. Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Carta Tecnica Regionale al tratto alla scala 1: Aggiornamento Copertura territoriale completa rilevata negli anni e copertura territoriale parziale (pianura e collina) rilevata nel Per il territorio di una parte montana della Provincia di Brescia il rilevamento della cartografia rappresentata come immagine digitale è stato effettuato nel Acquisizione immagini raster: Copertura territoriale L intero territorio regionale Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati Le immagini sono memorizzate in formato TIFF, ogni sezione della CTR è identificata dalla sua sigla seguita dal suffisso.tif. È disponibile la versione a 300 dpi e, su richiesta e per specifiche elaborazioni, la versione a 400 dpi. Il CD Rom è dotato di software di consultazione, inoltre contiene il file delle coordinate per la georeferenziazione della cartografia. Modalità di distribuzione Formato digitale raster I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Sono inoltre disponibili su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: Formato cartaceo Le Carte Tecniche Regionali sono consultabili presso il Centro di Documentazione Dati Territoriali della Regione Lombardia che, a richiesta dell utente, ne autorizza la riproduzione mettendo a disposizione gli originali da cui ricavare le copie tramite riproduzione eliografica. I costi di riproduzione sono a carico dell utente. Centro di Documentazione Dati Territoriali (accesso solo previo appuntamento): via Sassetti 32/2, Milano tel / fax Sit_RL@regione.lombardia.it. La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale.

4 2 Base dati geografica CT10 Scala 1: La Base dati geografica CT10 è un database geografico costruito partendo dalla digitalizzazione degli elementi fondamentali della Carta Tecnica Regionale al tratto in scala 1: L obiettivo principale è quello di disporre una banca dati completa dei principali livelli informativi che caratterizzano l intero territorio regionale. La fonte informativa originaria è stata integrata dall apporto di strutture regionali competenti in materie specifiche, che hanno provveduto a rivedere e/o completare le informazioni geografiche. Le caratteristiche nominali di accuratezza della digitalizzazione della base prevedevano una discrepanza rispetto alla CTR al tratto di 0.5 mm alla scala 1: (pari a 5 m sul terreno). Le entità presenti nella Base dati geografica alla scala 1: vengono raggruppate nelle seguenti componenti informative: Ambiti amministrativi, Altimetria, Idrografia, Infrastrutture di trasporto, Uso del suolo (completo solo per la parte relativa al territorio di pianura), Località significative, Infrastrutture tecnologiche, Punti d intersezione tra reti diverse. Il prodotto è derivato da un processo di elaborazione, iniziato nel 1990, che ha coinvolto diversi esperti in sistemi informativi appartenenti all Università (Politecnico di Milano), a Lombardia Informatica e alla Regione Lombardia. Il prodotto è soggetto ad aggiornamenti in seguito ad apporti conoscitivi più dettagliati ed aggiornati. Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Ditte appaltatrici, Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati La fonte informativa è la CTR al tratto con le due soglie di aggiornamento ( per le zone di montagna, 1994 per le zone di pianura). Alcune informazioni sulla classe idrografia derivano da conoscenze specifiche della Direzione Generale Agricoltura attraverso il progetto SIBITER (vedi scheda n.24), le informazioni relative alle infrastrutture di trasporto dalla Direzione Generale Infrastrutture e mobilità (dati aggiornati al 2005). Aggiornamento Versione 1.2 novembre È in previsione il rilascio di una versione aggiornata al Copertura territoriale L intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati - Formato numerico vettoriale: Coverage ArcInfo, Shapefile. Pubblicazioni descrittive del progetto Base dati geografica alla scala 1: CT10 ver. 1.0 Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica, dicembre I contenuti riguardano: descrizione contenuti informativi; schema fisico utente e allegato allo schema fisico utente. Modalità di distribuzione I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Sono inoltre disponibili su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

5 3 Base dati geografica CT50 Scala 1: La base dati geografica alla scala 1:50.000, denominata CT50, è derivata dalla base dati alla scala 1: attraverso un processo di riduzione di scala, di generalizzazione e di vestizione grafica. Il progetto regionale della CT50 è stato attuato con i seguenti obiettivi: - realizzare per il territorio regionale la base informativa territoriale alla scala 1:50.000, derivata, con modalità prevalentemente automatiche, dalla carta tecnica regionale alla scala 1: in formato vettoriale e ad essa dinamicamente connessa; - definire delle regole grafiche e delle simbologie previste per la produzione della cartografia, topografica e tematica, alla suddetta scala; - mettere a punto una opportuna metodologia di derivazione da applicare agli altri strati informativi dell Infrastruttura per l informazione territoriale regionale. La simbologia grafica è stata studiata in modo da permetterne la leggibilità, pertanto mentre alcuni particolari sono in scala, come gli elementi poligonali (scali ferroviari, aeroporti, urbanizzato, aree idriche) e ogni linea o punto corrispondono alla effettiva posizione del particolare, altri elementi riportati, lineari e puntiformi, sono rappresentati con simbologie che non rispettano il rapporto di scala ma hanno un valore simbolico: la cascina, il campeggio, l impianto di depurazione sono presenti come punti georeferenziati, e rappresentati da un simbolo. Analogamente anche per la rete viaria e ferroviaria la rappresentazione è simbolica, i differenti spessori delle strade non rispecchiano le reali dimensioni, ma le diverse tipologie di elementi rappresentati. La CT50 si compone di 40 fogli. Ogni foglio rappresenta una superficie di territorio pari a 40 x 25 chilometri. Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbani- stica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Banca dati CT10, integrata con alcuni strati di presentation prodotti ad hoc. Copertura territoriale Intero territorio regionale. Aggiornamento La versione attualmente in distribuzione è aggiornata a dicembre Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati - numerico raster (formato TIFF); - cartaceo (in consultazione). Pubblicazioni descrittive del progetto Documento Progettazione esterna. Modalità di distribuzione I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Sono inoltre disponibili su CD-ROM (dotato di software di consultazione) a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale.

6 3 Base dati geografica di sintesi Scala 1: /1: La Base dati geografica alla scala 1: /1: , Base dati di Sintesi, è costituita da un database geografico ottenuto dalla digitalizzazione di elementi principali desunti da basi cartografiche differenti. Si presta ad elaborazioni che esaminano gli eventi geografici da un punto di vista generale in quanto le informazioni geografiche hanno un basso grado di dettaglio e riguardano l intero territorio regionale. Costituisce perciò una base informativa generale utile per interventi di analisi e programmazione dell intero territorio o per rappresentazioni ed elaborazioni cartografiche di aree vaste. In essa sono contenute le principali informazioni geografiche quali strade, ferrovie, rete idrica, uso suolo. Alla rappresentazione di comuni, province, si affiancano anche aggregazioni amministrative derivate da delibere regionali quali distretti industriali, ambiti scolastici, ecc.. La toponomastica di ogni elemento è inserita in apposite annotazioni, appartenenti ad ogni strato informativo, ed articolata in classi e livelli. Poiché i dati sono derivati da basi cartografiche differenti, alcuni strati informativi non sono tra loro sovrapponibili e non coincidono geometricamente con la base dati geografica CT10. Le informazioni territoriali presenti nella banca dati geografica di sintesi sono state suddivise nei seguenti strati informativi: Ambiti amministrativi, Altimetria, Idrografia, Infrastrutture di trasporto, Territorio Urbanizzato e Territorio non urbanizzato, Parchi regionali. Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Le informazioni derivano dalla digitalizzazione di cartografia alla scala 1: o 1: proveniente da fonti diverse per le diverse componenti informative. Aggiornamento Sono stati effettuati vari aggiornamenti relativamente ad alcuni livelli informativi: nel 1993, nel 1995, nel 2000 e l ultimo nel Copertura territoriale L intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati Formato numerico vettoriale: Coverage ArcInfo, Shapefile; - CD Rom Carta di sintesi di visualizzazione delle basi informative corredato da software di consultazione, edizione 2000; - CD Rom Base dati geografica di Sintesi, dati vettoriali scala 1: /1: , versione Pubblicazioni descrittive del progetto - Carta di sintesi, Descrizione degli strati informativi (giugno 2002) - Regione Lombardia; - Geo-grafia e numeri della Regione Lombardia Regione Lombardia. Modalità di distribuzione I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Sono inoltre disponibili su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

7 4 Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento Regione Lombardia partecipa ai lavori dell Intesa Stato- Regioni-Enti Locali per la realizzazione dei Sistemi Informativi Geografici di interesse generale. In particolare, all Infrastruttura per l Informazione Territoriale compete di seguire le attività dell Intesa che, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome nel 1996, è stata di fatto avviata nel 2000 con la presa d atto dell integrazione dell Accordo per la realizzazione dei Sistemi Cartografici di Riferimento, da parte della Conferenza Stato-Regioni. L Intesa coinvolge diverse Amministrazioni Centrali ed organismi statali, Regioni e Province Autonome, Comuni (AN- CI), Province (UPI), Comunità Montane (UNCEM) e Aziende per la gestione di pubblici servizi (CISPEL), con l obiettivo di sviluppare interventi coordinati per la realizzazione di basi informative territoriali a copertura dell intero territorio nazionale, per l esercizio delle funzioni di interesse locale, regionale e nazionale. In particolare dovrà essere realizzato un sistema di banche dati territoriali congruenti tra loro, secondo delle specifiche comuni che, attraverso metodologie di derivazione e generalizzazione, consentirà la produzione di cartografia numerica a diversa scala. L Intesa rappresenta, inoltre, un occasione per far crescere la cooperazione tra le diverse Amministrazioni coinvolte nel rispetto degli interessi delle singole componenti e per innescare uno scambio continuo tra le esperienze dei vari Enti.

8 4 Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento Esigenze che hanno portato all Intesa - attivazione di un azione congiunta per la formazione di una base geografica comune per la realizzazione di sistemi informativi congruenti; - necessità di possedere informazioni di base concrete, aggiornate, corrette e congruenti, tali da consentire una razionale gestione del territorio. Obiettivi dell Intesa - la rete unitaria di inquadramento plano-altimetrica; - le linee di livellazione di alta precisione; - la realizzazione dei livelli informativi geografici prioritari alla scala 1: per l intero territorio nazionale; - il DTM (modello digitale del terreno) adeguato alla scala per le ortoimmagini digitali con accuratezza 1:10.000; - la copertura dell intero territorio nazionale con database topografici 1:5.000 o 1: (attualmente la copertura è vicina al 50% e va operato l adeguamento a specifiche tecniche comuni); - la copertura della maggior parte delle aree urbanizzate (10% del territorio) con database alla scala 1:1.000 o 1:2.000 (attualmente meno dell 1%). Altri obiettivi da conseguire anche in collaborazione con il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali ( - l integrazione fra database topografici e tematismi catastali aggiornati ; - la disponibilità di ortoimmagini digitali adeguate per l aggiornamento periodico dei database topografici (almeno ogni 3 anni); - creazione dei supporti necessari (tecnici, di formazione, ecc.) per garantire la realizzazione e la gestione dei database topografici; - definizione delle specifiche tecniche comuni sugli altri database geografici prioritari (uso del suolo, geologici, pedologici, sulle modificazioni del territorio); - l individuazione e l uso vincolante delle specifiche tecniche condivise dei database topografici e prioritari (dati, metadati, la derivazione e l aggiornamento dei database topografici alla scala 1: con i dati derivati da quelli alla scala 1:5/ e questi ultimi con i dati derivati dai database alla scala 1:1.000/2.000); - l accesso ai dati, la diffusione degli stessi presso le Istituzioni ed il loro utilizzo da parte del settore privato; - la cooperazione tra le Istituzioni ed i privati nella realizzazione e nell aggiornamento dei database topografici; - la revisione delle disposizioni normative nel settore per adeguarle alle esigenze di cooperazione tra Istituzioni (Enti di riferimento, ecc.) e di collaborazione tra settore pubblico e privato. Soggetti dell intesa - Attività di indirizzo e coordinamento: Comitato Tecnico di Coordinamento dei sistemi informativi geografici; - Soggetti attuatori: Istituto Geografico Militare, Regioni capofila (Veneto per il Centro - Nord, Basilicata per l area OB.1), singole Regioni ed Enti Locali coinvolti. Copertura territoriale Intero territorio nazionale. Struttura di riferimento in Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Sit_RL@regione.lombardia.it - Tel Indirizzo web dell Intesa: Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

9 5 Raffittimento della rete di inquadramento planoltimetrica IGM95 La definizione del sistema cartografico di riferimento è una necessità fondamentale per poter mettere in relazione reciproca i dati di oggetti ed elementi differenti, infatti ogni punto sul globo terrestre è individuabile tramite le sue coordinate, definite in un certo sistema di riferimento planimetrico ed altimetrico. Com è noto l attuale sistema di riferimento in uso per la cartografia regionale lombarda (Gauss-Boaga) si poggia sui vertici della rete IGM 95. Basandosi sulle specifiche tecniche dettate dall Intesa Stato-Regioni-Enti locali, la Regione Lombardia, usufruendo della collaborazione del Politecnico di Milano, ha predisposto il progetto per il raffittimento della rete di inquadramento plano-altimetrica di dettaglio, costituita da un insieme di punti di coordinate note, materializzati in modo permanente sul territorio ed ha realizzato la rete unitaria di inquadramento (con vertici noti nel sistema di riferimento WGS84 e Gauss Boaga - Roma40) con maglia di almeno 7 km attraverso la materializzazione dei punti della stessa e la determinazione delle loro quote geoidiche. I vertici sono a disposizione di ogni operatore topografico (area download del sito lombardia.it/) che, una volta reperite le monografie corrispondenti, contenenti le coordinate del punto ed una sua descrizione funzionale al ritrovamento sul terreno, potrà utilizzarle nell ambito di rilievi topografici o GPS. Tali vertici definiscono un sistema di riferimento, cioè individuano il criterio secondo cui associare ad ogni punto una terna di coordinate (due planimetriche e una quota) in modo tale da renderlo di univoca determinazione.

10 5 Raffittimento della rete di inquadramento planoltimetrica IGM95 Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Collaudo eseguito da DIIAR del Politecnico di Milano, realizzazione della ditta ATP Srl S.Sisto (PG). Fonte dei dati Monografie rete IGM95, dati raffittimento provincia di Pavia, Brescia, Milano, rilievi topografici, GPS, Autorità di bacino del fiume Po. Aggiornamento La rete di raffittimento è stata realizzata nel 2003 ed è stata collaudata dal Politecnico e verificata dall IGM. Copertura territoriale Il progetto è relativo all intero territorio regionale. Formato dei dati La rete IGM95 ha sostituito completamente la vecchia rete IGM, strutturata in ordini dal I al IV; è stata realizzata dall IGM secondo uno schema che prevede la materializzazione e la determinazione di 4 vertici per ogni sezione della carta alla scala 1:50000, secondo il taglio europeo. Nella nostra Regione ricadono 82 vertici IGM95. Ognuno di essi è nominato utilizzando 6 cifre, del tipo XXXYZZ: - le prime tre (XXX) indicano la sezione, alla scala 1:50000, cui il vertice appartiene; - la quarta cifra (Y) può essere 7, 8 o 9 a seconda, rispettivamente, che la quota ortometrica sia determinata mediante livellazione geometrica, mediante livellazione trigonometrica o non sia determinata (nell ultimo caso è nota solo la quota ellissoidica); - le ultime due cifre (ZZ) corrispondono al numero progressivo all interno della sezione. I vertici esistenti distano mediamente 15 km. La densità ottenuta con il raffittimento è circa pari a 1 vertice ogni 4000 ettari, corrispondente a un punto per ogni sezione della CTR alla scala 1: Di fatto, ciò corrisponde ad avere un punto ogni 7 km circa. La densità di progetto fa sì che ogni punto del territorio lombardo disti meno di 5 km rispetto ad un vertice; questo fatto ha delle ripercussioni notevoli nel settore topografico e cartografico, per tutti gli utenti di queste informazioni. Oltre ad aumentare la densità dei vertici d inquadramento a disposizione, ciò permetterà di lavorare sempre con baseline di lunghezza inferiore ai 5 km da un vertice d inquadramento e quindi di stazionare con i ricevitori GPS differenziali (cioè con almeno due ricevitori in ricezione contemporanea) per non più di minuti su ciascun punto da rilevare. Tale opportunità, sarà fruibile da tutti i tecnici operatori del settore. I futuri appalti di cartografia numerica, a qualsiasi scala, non richiederanno più la determinazione della rete di raffittimento, ma potranno rilevare direttamente i punti d appoggio con un contenimento delle spese di rilevamento. Per tutte le fasi del lavoro, ogni nuovo punto di raffittimento sarà individuato con lo stesso identificativo che contraddistingue la sezione della CTR a cui appartiene; ad esempio, all interno della sezione B5c2 esisterà il punto B5c2 di raffittimento. A lavoro concluso e collaudato, secondo l accordo siglato con l Istituto Geografico Militare, ad ogni nuovo punto è stato associato anche l identificativo usato per gli IGM95. Documentazione - Specifiche Tecniche per il raffittimento della rete IGM95 predisposto dal Gruppo di Lavoro dell Intesa Stato Regioni Enti locali; - file con il progetto della rete IGM95 (tutti gli shapefile); - fac-simile di monografia; - relazione finale illustrativa del progetto di rete predisposto dal DIIAR del Politecnico di Milano; - raccolta di schede monografiche IGM 95 (in fase di stampa). Modalità di distribuzione I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

11 6 Ortofoto digitali a colori Programma IT2000 CGR L ortofoto digitale a colori it2000 è stata realizzata in due edizioni: l edizione 2000, le cui riprese sono del e l edizione 2003, con riprese del Si tratta del prodotto del raddrizzamento differenziale dell immagine aerofotogrammetrica digitalizzata, georeferenziata nel sistema geodetico-cartografico nazionale e geometrizzata sulla base di un modello digitale del terreno realizzato ad hoc con griglia regolare di 40 m in coordinate terreno. Il contenuto informativo dell ortofoto dipende fondamentalmente dalla sua risoluzione, cioè dalla dimensione nominale del pixel, che nel caso in esame è di circa 1 m per 1 m in coordinate terreno per l edizione 2000 e di 50 cm per l edizione La scala media dei fotogrammi è di 1: per una quota media relativa di volo di m; lo scostamento del valore medio, dovuto alla morfologia del terreno, alla compatibilità con le esigenze di continuità delle strisciate ed alle eventuali restrizioni imposte dalle autorità preposte alla regolamentazione del traffico aereo, è contenuto nei limiti di ±10%, conseguentemente la scala puntuale dei fotogrammi oscilla fra un minimo di 1: ed un massimo di 1: La singola unità di realizzazione e memorizzazione dell ortofoto è rappresentata dalla sezione corrispondente a 1/16 di carta IGM 1: Ciascuna unità si estende per circa 200 m oltre il limite del foglio, creando una zona di sovrapposizione tra ortofoto contigue; le discrepanze in corrispondenza dei bordi fra ortofoto non sono mai superiori a 8 pixel. L ortofoto digitale è il risultato della mosaicatura dei fotogrammi utili, con un bilanciamento radiometrico automatico delle porzioni interessate atto a garantire la totale congruenza radiometrica interna; la congruenza geometrica interna è garantita dal rispetto delle tolleranze definite per l orientamento assoluto del singolo fotogramma, pari alla risoluzione di scansione. La standardizzazione del processo di mosaicatura fra i fotogrammi componenti la singola ortofoto, unitamente alla omogeneità delle caratteristiche delle riprese per grandi aree, garantiscono infine la mosaicabilità digitale tra ortofoto contigue senza alcun apprezzabile decadimento della leggibilità e della congruenza geometrica sui bordi. Per la geometrizzazione si è adottato il modello numerico del terreno con passo di campionamento di 40 m ed è articolato in blocchi, coincidenti con i blocchi di triangolazione aerea. Ogni elaborato è inquadrato nella cartografia IGM 1: come suo sottomultiplo ed è denominato sezione, in analogia alle definizioni della CTR. Ogni sezione corrisponde alla sedicesima parte di sezione della serie IGM 1: ed è contraddistinta da un codice a sei cifre. Le prime tre cifre designano la sezione 1: (da 001), la quarta e la quinta la sezione di ortofoto (da 01 a 16), mentre la sesta cifra è posta uguale a zero. Le ortofoto sono disponibili nel sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga e WGS84.

12 6 Ortofoto digitali a colori Programma IT2000 CGR Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Infrastruttura per l Informazione Territoriale, e le Province sono titolari di licenza d uso delle ortofoto. Realizzazione Compagnia Generale Ripreseaeree S.p.A. - Parma. Fonte dei dati Riprese aerofotogrammetriche. Aggiornamento Edizione 2000, data ripresa: Parte del territorio montano è stato aggiornato nel Edizione 2003, data ripresa: Copertura territoriale L intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati - Copia su carta fotografica a colori (edizione 2000); - formato numerico: TIFF ed ECW. Modalità di distribuzione La Regione Lombardia ha acquisito la licenza d uso delle ortofoto del Programma IT 2000 edizione 2000 per l intero territorio regionale. Per l edizione 2003, ne è stata acquistata solo una parte corrispondente a circa metà del territorio regionale. Gli enti locali e il sistema della Pubblica Amministrazione nel suo complesso sono automaticamente sublicenziatari per la parte già acquistata e possono ottenere le ortofoto a condizioni economiche privilegiate. Gli enti locali interessati all acquisizione delle ortofoto possono rivolgersi per l acquisto direttamente alla Compagnia Generale Ripreseaeree. Le immagini possono essere utilizzate esclusivamente dai soggetti titolari di licenza o sub-licenza e non possono essere diffuse a terzi. I soggetti privati, per informazioni in merito all acquisizione delle licenze d uso, devono consultare il sito internet all indirizzo Le fotografie aeree sono a disposizione per la consultazione, anche attraverso l utilizzo di stereoscopi, presso il Centro di Documentazione Dati Territoriali (accesso solo previo appuntamento) della Regione Lombardia, via Sassetti 32/2, Milano - tel / fax Sit_RL@regione. lombardia.it. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

13 7 Modelli digitali del terreno RISOLUZIONE AL SUOLO: 20M X 20M I modelli digitali del terreno sono stati realizzati dalla Regione Lombardia nel , con la collaborazione del CNR - CSITE di Bologna per la aree riguardanti Valcamonica, Val Seriana, montagna lecchese e Valle Staffora, e del CNR - IDPA di Milano per la restante parte montana e collinare del territorio lombardo. Per la loro elaborazione sono state integrate le curve di livello esistenti in formato vettoriale a partire dalle Carte Tecniche Regionali in formato raster. L integrazione è avvenuta per fasi successive. La prima fase è consistita nella verifica della correttezza geometrica ed altimetrica delle isoipse già esistenti in formato vettoriale. La correttezza altimetrica delle curve è stata valutata visualizzando le stesse in 3D. La seconda fase è consistita nella chiusura dei tratti di curva di livello mancanti (gaps). In questo modo sono state ottenute isoipse per quanto possibile continue. Le isoipse esistenti (con equidistanza di 50 m) sono state quindi integrate con nuove isoipse a 30 ed 80 m. Infine sono state inserite localmente curve di livello ogni 5 o 10 metri nelle aree di raccordo con la pianura e il fondovalle a basso gradiente topografico. L inserimento delle nuove curve di livello è avvenuto manualmente, digitalizzando i nuovi tratti di isoipsa, utilizzando le Carte Tecniche Regionali in formato raster come sfondo cartografico di riferimento. La risoluzione al suolo del DTM è di 20x20 m. Il prodotto riguarda i territori montani e collinari alpini, prealpini ed appenninici, l area pianeggiante del territorio regionale non è coperta dal DTM, per questo è stato realizzato un modello altimetrico fittizio per raccordare le aree a nord e a sud. Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbani- stica Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Regione Lombardia - CNR-CSITE di Bologna - CNR-IDPA di Milano. Fonte dei dati Carta Tecnica Regionale alla scala 1: vettoriale e raster. Aggiornamento Ottobre 2001 Copertura territoriale Territori montani e collinari della regione Lombardia. Formato dei dati - Formato raster: GRID; - formato vettoriale: shapefile (isoipse). Modalità di distribuzione L immagine del rilievo derivata dal DTM è visualizzabile sul portale dell Informazione territoriale all indirizzo web: www. cartografia.regione.lombardia.it. È scaricabile, previa registrazione, il dato in formato GRID. È inoltre disponibile su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale.

14 7 Modelli digitali del terreno RISOLUZIONE AL SUOLO: 40M X 40M PROGRAMMA IT2000 Il modello digitale del terreno relativo al Programma IT2000 è un prodotto accessorio alle ortofoto digitali a colori realizzate dalla Compagnia Generale Ripreseaeree di Parma. Per la geometrizzazione si è adottato il modello numerico del terreno con passo di campionamento di 40 m, articolato in blocchi coincidenti con i blocchi di triangolazione aerea. Per la realizzazione sono stati utilizzati dati di input di varia tipologia e provenienza; in particolare si possono definire due tipologie fondamentali di dati: - curve di livello della Carta Tecnica Regionale in scala 1: e 1:10.000, acquisite per via fotogrammetrica numerica o per digitalizzazione da cartografia, con introduzione di punti quota e di linee di discontinuità; - registrazione dell altimetria per curve o per profili mediante osservazione dei modelli del volo Italia 94, con introduzione di punti quota e di linee di discontinuità. Ai margini del blocco di calcolo l area di registrazione e di determinazione del DTM è stata estesa per una fascia di 400 m in sovrapposizione con i blocchi adiacenti. L accuratezza media del DTM prodotto, valutabile attraverso le discrepanze tra le quote dei punti determinati fotogrammetricamente su particolari ben identificabili e quelle corrispondenti ricavate per interpolazione sul DTM, non è mai inferiore alla metà dell equidistanza delle curve di livello della corrispondente CTR, pari a 5 m. Per la parte derivante dalla registrazione diretta dei dati dal volo Italia 94 tale tolleranza vale ovviamente per il terreno scoperto; nelle zone ove, a causa della fitta vegetazione, non è possibile collimare stereoscopicamente il terreno, le osservazioni sono state condotte sulla base della superficie visibile, tenendo conto mediamente dell altezza della vegetazione, con un grado di precisione stimabile in misura non superiore alla tolleranza rispettata per il terreno scoperto. Titolare dell informazione Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale, e le Province sono titolari di licenza d uso delle ortofoto e dell allegato modello digitale del terreno. Realizzazione Compagnia Generale Ripreseaeree S.p.A. (CGR) - Parma. Fonte dei dati Carta Tecnica Regionale 1: e foto aeree CGR volo Aggiornamento Copertura territoriale L intero territorio regionale. Formato dei dati Formato ASCII. Modalità di distribuzione Essendo un dato accessorio alle ortofoto digitali le modalità distributive sono allineate alla diffusione di questo materiale (vedi scheda Ortofoto digitali a colori-programma IT2000 ). I dati sono consultabili sul portale dell Informazione territoriale all indirizzo web: Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

15 8 Cartografia e basi informative Geoambientali Scala 1: La cartografia geoambientale è costituita da 10 carte tematiche in scala 1:10.000, riguardanti diversi aspetti dell ambiente montano alpino e prealpino della Regione Lombardia. Il progetto è stato realizzato attraverso la partecipazione tecnica ed economica della Regione, delle Province e delle Comunità Montane. I contenuti informativi della cartografia sono stati acquisiti in formato numerico vettoriale, con la finalità di fornire una base conoscitiva per i sistemi informativi territoriali. Le informazioni sono basate sulla carta tecnica regionale in scala 1:10.000, sulla quale sono stati riportati i dati di rilevamento e sulla cui base numerica sono state integrate le informazioni in formato digitale. Il prodotto presenta una struttura dati molto complessa, articolata in ben 132 strati vettoriali, il cui schema fisico e le regole di digitalizzazione sono descritti in più capitolati. È stato predisposto un ambiente di resa grafica che supporta la visualizzazione e la stampa tramite plottaggio delle singole carte tematiche. Inoltre sono stati predisposti i file grafici per il plottaggio degli elaborati, in formato grafico RTL, formato accettato dai più comuni plotter in commercio. Poichè il progetto è realizzato di norma per territori appartenenti alle Comunità Montane, le carte ed i dati numerici sono organizzati per lotti territoriali corrispondenti alle Comunità Montane. Il progetto è organizzato nei seguenti elaborati: 1. Elaborati di base: realizzati attraverso rilevamento sul terreno ed analisi fotointerpretativa. - litologia; - geomorfologia; - uso del suolo ad orientamento vegetazionale; - idrologia con indicazioni inerenti la permeabilità. 2. Elaborati derivati: forniscono informazioni di sintesi delle principali problematiche presenti sul territorio. Essi sono derivati dalle analisi di base e da altre fonti informative (ad esempio dati ASL, studi preparatori ai Piani Paesistici) attraverso valutazioni non automatiche, ma condotte mediante processi di sintesi pluridisciplinare. Questi si suddividono nelle carte: - dissesto idrogeologico e pericolosità; - capacità d uso del suolo; - attitudini all uso produttivo del suolo; - degrado ambientale; - rilevanze naturalistiche e paesaggistiche; - unità geoambientali. Il progetto dispone a corredo di una serie di elaborati che forniscono informazioni sul contenuto delle carte.

16 8 Cartografia e basi informative Geoambientali Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale, Province, Comunità Montane. Realizzazione Soggetti privati, Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Rilievo effettuato in campagna per ogni lotto di acquisizione, rilievi e cartografie preesistenti. Aggiornamento Avviato nel 1987 con la stipula degli atti di convenzione tra Regione, Province e Comunità Montane. L acquisizione è avvenuta per lotti, corrispondenti al territorio di ciascuna comunità montana. Su 26 lotti il lavoro è stato completato (aggiornamento 2004). Territori di cui sono disponibili i dati in versione definitiva: Alto Garda Bresciano, Val Sabbia, Val Trompia, Valcamonica, Sebino Bresciano, Monte Bronzone e Basso Sebino, Alto Sebino, Val Cavallina, Val Seriana superiore, Val di Scalve, Val Seriana inferiore, Valle Imagna, Lario Orientale, Valsassina-Valvarrone-Val d Esino-Riviera, Triangolo Lariano, Alto Lario Occidentale, Lario Intelvese (solo versione cartacea), Alpi Lepontine, Valtellina di Morbegno, Valchiavenna, Valcuvia, Val Brembana, Valli Luinesi, Valtellina di Tirano, Valtellina di Sondrio, Alta Valtellina. Copertura territoriale Il progetto interessa il territorio regionale compreso entro i limiti delle Comunità Montane con esclusione dell Oltrepò Pavese. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati - Gli elaborati cartografici sono predisposti per tematismo e suddivisi per lotti di rilevamento con taglio della Carta Tecnica Regionale; - numerico vettoriale: coverage ArcInfo, shapefile; - singole carte tematiche: file RTL (formato idoneo alla stampa tramite plottaggio) e copia cartacea dei plottaggi (in consultazione). Pubblicazioni descrittive del progetto - capitolato di digitalizzazione della cartografia geoambientale - febbraio Regione Lombardia; - cartografia geoambientale integrata con la CTR capitolato di digitalizzazione - maggio Regione Lombardia; - capitolato di digitalizzazione della cartografia geoambientale con indicazioni relative alla resa grafica - luglio Regione Lombardia; - norme tecniche per la realizzazione della cartografia geoambientale alla scala 1: Regione Lombardia; - allegati alle norme tecniche per la realizzazione della cartografia geoambientale alla scala 1: settembre Regione Lombardia; - schema fisico - marzo Regione Lombardia. Modalità di distribuzione Formato digitale La distribuzione dei prodotti in formato digitale avviene su CD-ROM a seguito di richiesta da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano. La richiesta delle basi informative geoambientali deve essere corredata da una nota indicante gli estremi e l oggetto dell incarico per il quale vengono richiesti i dati (ente committente, atto di incarico, oggetto dell incarico ). Vengono forniti solo i dati relativi al territorio oggetto dell incarico. Formato cartaceo Le Carte Geoambientali sono disponibili per la consultazione presso il Centro di Documentazione Dati Territoriali della Regione Lombardia che, a richiesta dell utente, ne autorizza la riproduzione mettendo a disposizione gli originali da cui ricavare le copie tramite riproduzione eliografica. I costi di riproduzione sono a carico dell utente. Centro di Documentazione Dati Territoriali (accesso previo appuntamento): via Sassetti 32/2, Milano - tel / fax Sit_RL@regione.lombardia.it. La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

17 9 Basi informative ambientali della pianura Scala 1: Le basi informative ambientali riguardano una serie di informazioni tematiche riguardanti il territorio della pianura regionale, relative all ambiente naturale, all uso del suolo, alle modificazioni intercorse nell ultimo secolo nello sviluppo del reticolo idrografico, alle caratteristiche geomorfologiche e all uso antropico del territorio. Esse apportano un contributo conoscitivo per i territori della pianura e parte della collina, simile a quello sviluppato nel progetto di cartografia geoambientale per le aree montane. Le informazioni sono basate sulla cartografia tecnica regionale in scala 1: L acquisizione dei dati di questi strati tematici ha come scopo di rendere fruibile un patrimonio informativo ambientale vasto e complesso da utilizzare in modo integrato, ad esempio per una più corretta pianificazione territoriale e urbanistica, per la valutazione di impatto ambientale e paesaggistico di nuovi interventi. Il progetto delle basi informative ambientali comprende i seguenti sei tematismi: - l uso del suolo, realizzato tramite fotointerpretazione di foto aeree eseguite, per conto della Regione, nel 1994; - le attività di sfruttamento del territorio relative, in particolare, al suolo; - l idrologia superficiale, con il reticolo idrografico attuale e il riporto del reticolo storico dei principali corsi d acqua; - le rilevanze naturalistiche e paesaggistiche, riguardanti i beni storico-architettonici, ambientali e paesaggistici; - la litologia di superficie, con riferimento alle proprietà granulometriche e fisico-chimiche del substrato pedologico; - la geomorfologia, relativa alla rappresentazione areale, lineare e puntiforme di elementi morfologici caratteristici del territorio.

18 9 Basi informative ambientali della pianura Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ERSAF) della Regione Lombardia, soggetti privati. Fonte dei dati Fotointerpretazione (volo aereo 1994) e documentazione preesistente quali la cartografia storica ed i dati del Sistema Informativo Pedologico. Copertura territoriale Il progetto è relativo al territorio regionale di pianura e collina lombarda (tutto il territorio escluso da ambiti appartenenti alle Comunità Montane). Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Aggiornamento I lavori sono stati realizzati nel periodo ; per ciascun tematismo i dati hanno diversi livelli di aggiornamento. Formato dei dati - Formato numerico vettoriale: shapefile; - CD Rom Carte ambientali della pianura - scala 1:25.000, di visualizzazione di alcune basi informative: Uso del suolo, Idrologia Superficiale, Attività di sfruttamento del suolo, Rilevanze naturalistiche e paesaggistiche, corredato da software di consultazione edizione dicembre 2000; - CD Rom Basi informative ambientali della pianura scala 1:25.000, edizione 2002, formato vettoriale; - cartografie derivate da stampa mediante plottaggio dei dati, corredati da apposita resa grafica, con taglio e dimensioni uguali alla cartografia tecnica regionale alla scala 1: Pubblicazioni descrittive del progetto Breve descrizione dei contenuti e schema fisico dei dati. Modalità di distribuzione Formato digitale I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Sono inoltre disponibili su CD Rom a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: Formato cartaceo Gli elaborati cartografici sono disponibili per la consultazione presso il Centro di Documentazione Dati Territoriali della Regione Lombardia che, a richiesta dell utente, ne autorizza la riproduzione mettendo a disposizione gli originali da cui ricavare le copie tramite riproduzione eliografica. I costi di riproduzione sono a carico dell utente. Centro di Documentazione Dati Territoriali: via Sassetti 32/2, Milano - tel / fax Sit_RL@regione.lombardia.it. L accesso al Centro documentazione dati territoriali avviene solo previo appuntamento. La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

19 10 Sistema informativo dei suoli Base Informativa Suoli La Carta Pedologica fornisce informazioni utili a valutare l idoneità di un territorio ad essere utilizzato per le diverse attività umane (agricoltura, selvicoltura, urbanistica, industria, viabilità, impianti vari, ricreazione etc.), con il fine ultimo di attuare una corretta gestione e pianificazione territoriale. La Carta, realizzata da ERSAF su incarico di Regione Lombardia, contiene dettagliate informazioni sulla tipologia del paesaggio, sulle dinamiche che hanno determinato la formazione dei suoli, la loro distribuzione geografica, la descrizione dei suoli e dei substrati nelle loro caratteristiche chimico-fisiche, nonché la loro collocazione tassonomica. Il progetto Carta Pedologica a scala di semidettaglio (scala 1:50.000) ha avuto inizio alla metà degli anni 80, ed è stato realizzato mediante il rilevamento dei suoli dell intero territorio provinciale (Cremona, Lodi, Mantova e Milano) o parte di esso (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese), interessando 1070 Comuni della Regione. Il rilevamento è stato previsto con una suddivisione del territorio interessato dal progetto in 38 aree. Per ciascuna area di rilevamento è stata stampata la Carta Pedologica con la relativa legenda, accompagnata da una relazione illustrativa. La carta pedologica è disponibile alla scala di riconoscimento (scala 1: ) ed è inoltre stata elaborata la Carta dei Suoli in scala 1: Quest ultima in particolare descrive, con approccio pedogeografico, i suoli presenti in Lombardia a scala schematica e con finalità didattiche. Vengono usati i sottordini della Soil Taxonomy come taxa di riferimento, cartografando le fasi di tali sottordini. La relativa carta pedopaesaggistica prevede la definizione del pedopaesaggio a livello di sistema. La base informativa pedologica, o Sistema Informativo Pedologico (LOSIS), contiene informazioni sui principali parametri relativi alle caratteristiche dei suoli, alle loro attitudini e limitazioni. Nel 2003, i dati acquisiti dal progetto Carta Pedologica sono stati sottoposti ad un accurata revisione in modo tale da creare uno strato informativo pedologico totalmente integrato all interno del Sistema Informativo Territoriale regionale, al fine di rendere tutti i dati raccolti facilmente accessibili all utenza. Tra le attività svolte nell ambito di questa armonizzazione vi è stato l infittimento mirato delle osservazioni ed il ridisegno della carta pedologica alla scala 1: in modo coerente con gli elementi della Carta Tecnica Regionale. Il risultato è stata la predisposizione di 8 report cartacei provinciali o di aggregati di province (Milano, Lodi, Pavia, Cremona, Mantova, Bergamo, Brescia, Varese-Como-Lecco) che illustrano le principali tipologie di suolo presenti nel territorio interessato e le loro potenzialità produttive e protettive. Allegati ai report cartacei vi sono CD Rom contenenti ipertesti descrittivi e illustrativi dei contenuti della base informativa pedologica. Con lo stesso taglio provinciale, sono inoltre disponibili 8 CD-Rom che contengono le basi informative pedologiche in formato vettoriale ed un set di informazioni riguardanti le seguenti proprietà: i pedopaesaggi, la capacità d uso dei suoli, l attitudine dei suoli allo spandimento agronomico dei liquami, l attitudine dei suoli allo spandimento dei fanghi di depurazione urbana, la capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque superficiali, la capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque sotterranee ed il valore naturalistico dei suoli.

20 10 Sistema informativo dei suoli Titolare dell informazione Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ERSAF) della Regione Lombardia. Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ERSAF) della Regione Lombardia. Per alcune aree hanno contribuito al progetto le Amministrazioni Provinciali. Fonte dei dati Rilevamento in loco, fotointerpretazione, ricerche bibliografiche, analisi di laboratorio. Aggiornamento La base informativa suoli è il frutto del progetto Carta Pedologica a scala di semidettaglio (scala 1:50.000). Lo strato è oggetto di controlli di qualità continui in relazione anche con l esecuzione di rilevamenti pedologici mirati svolti da ERSAF nell ambito dello svolgimento delle sue attività. Attualmente la versione presente nel SIT regionale è la 2 del È disponibile uno strato informativo suoli realizzato con un rilevamento alla scala 1: del territorio regionale nell ambito di un progetto nazionale denominato PACSI250 (Prima Approssimazione dei Suoli d Italia a scala 1: ). Copertura territoriale Pianura e collina lombarda (scala semidettaglio). Tutta la regione (scala 1: ). Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40. Pubblicazioni descrittive del progetto Sono disponibili presso gli Spazio Regione dei volumi provinciali a taglio divulgativo che illustrano le caratteristiche pedologiche e del paesaggio del territorio considerato. Si tratta di 8 report cartacei provinciali o di aggregati di province (Milano, Lodi, Pavia, Cremona, Mantova, Bergamo, Brescia, Varese-Como-Lecco) corredati da 8 CD-Rom (ipertesti). La carta pedologica è accompagnata da una serie di documenti interpretativi, disponibili alla scala 1: e 1: , finalizzati a fornire indicazioni per la gestione oculata dei suoli e per la loro conservazione. Formato dei dati Per tutte le scale di rilevamento il formato digitale dei dati è: coverage ArcInfo, shapefile. Sono disponibili 8 CD-Rom contenenti le basi informative dei suoli in formato vettoriale (shapefile) e testi descrittivi in formato pdf. Modalità di distribuzione I prodotti della Base informativa dei suoli in formato cartaceo e digitale sono disponibili a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: I volumi Suolo e Paesaggio della Provincia di vengono distribuiti dagli uffici di Spazio Regione di ciascuna provincia. Per informazioni: Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ER- SAF), sito web: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

21 11 Corine Land Cover 90 - Uso e copertura del suolo Scala 1: Il programma CORINE (Coordination of Information on the Enviroment), varato dal Consiglio della Comunità Europea nel 1985, è nato con la funzione principale di verificare lo stato dell ambiente nella Comunità, per orientare le politiche comuni, controllarne gli effetti e proporre eventuali miglioramenti. All interno dei progetti che compongono il programma CORINE si inserisce il progetto CORINE-Land Cover, che costituisce il livello di indagine sull occupazione del suolo, specificamente finalizzato al rilevamento e al monitoraggio delle caratteristiche del territorio, con particolare interesse alle esigenze di tutela. Il fine principale del CORINE-Land Cover è quello di fornire agli operatori responsabili del controllo e degli interventi sull ambiente un quadro aggiornato e facilmente aggiornabile della copertura del suolo con un dettaglio tale da avere una conoscenza d insieme e poter consentire una programmazione generale degli interventi principali sul territorio. Il progetto CORINE-Land Cover ha portato alla realizzazione di una base informativa riguardante la copertura del suolo alla scala 1: La legenda è articolata in 44 voci suddivise in 3 unità gerarchiche, e si riferisce a unità spaziali omogenee o composte da zone elementari appartenenti ad una stessa classe, chiaramente distinguibili dalle unità circostanti. La superficie minima cartografabile è di 25 ettari, che corrisponde sulla carta ad un quadrato di 5 mm di lato. La metodologia per la realizzazione del progetto è stata articolata e realizzata in fasi, di cui la principale prevede la fotointerpretazione di immagini satellitari, corrette radiometricamente e georiferite. La fotointerpretazione ha portato all individuazione dei limiti delle classi secondo la legenda stabilita, con l ausilio di tutta una serie di dati tematici di altro tipo. I dati fotointerpretati sono stati poi digitalizzati ed infine validati. Sotto l egida del Centro Interregionale di coordinamento e documentazione per le informazioni territoriali,a partire dal 1989 le Regioni italiane hanno realizzato il Progetto CORINE-Land Cover in Italia (CLC 90). Il progetto ha coinvolto direttamente 13 Regioni italiane (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d Aosta, Veneto) più le due Province autonome di Bolzano e Trento. A queste vanno aggiunte Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia alle quali il Centro Interregionale ha offerto la propria collaborazione per il completamento dei progetti già in corso e ad integrazione del lavoro già svolto dalle singole Regioni. La Liguria ha provveduto in proprio alla realizzazione della cartografia. Nell ambito del progetto comunitario Corine Land Cover 2000, è stata individuata l Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici (APAT) con il ruolo di National Authority (cui è affidato il compito di sviluppare il progetto CLC 2000 nazionale) per la realizzazione della componente italiana. Le fasi realizzative sono state avviate nel 2002 e terminate nel marzo Gli obiettivi di questo progetto sono stati la realizzazione di un nuovo database della copertura del suolo datata all anno 2000, ottenuto da fotointerpetazione di immagini satellitari, la revisione del database Corine Land Cover 90 con la verifica e l eventuale correzione geometrica e tematica della copertura e l elaborazione delle informazioni relative ai cambiamenti avvenuti tra il 1990 e il Questi dati sono resi disponibili dall APAT alla pagina web:

22 11 Corine Land Cover - Uso e copertura del suolo Scala 1: Titolare dell informazione Centro Interregionale di Coordinamento e Documentazione per le informazioni territoriali. Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Soggetti privati. Fonte dei dati LANDSAT 5 sensore TM e/o SPOT sensore XS. Aggiornamento Il lavoro si è sviluppato dal 1992 al Copertura territoriale L area totale della superficie nazionale è di kmq, con inquadramento Gauss-Boaga, per un totale complessivo di 278 fogli alla scala 1: È coperto l intero territorio della Regione Lombardia. La base cartografica originale del progetto è la Cartografia IGM scala 1: Sistema Cartografico di riferimento I dati numerici della Regione Lombardia sono stati trasposti nel sistema cartografico di riferimento: Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei Dati Formato numerico vettoriale: shapefile. Modalità di distribuzione Il prodotto in formato digitale, contenente il territorio della regione Lombardia, è scaricabile dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: È inoltre disponibile su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

23 12 C.A.R.G. Progetto di Cartografia geologica Scala 1: Il Progetto di Cartografia Geologica della Regione Lombardia realizza il rilevamento diretto sul terreno delle caratteristiche geologiche del territorio, procedendo per lotti corrispondenti ai fogli della cartografia a scala 1: dell Istituto Geografico Militare ed è finalizzato alla realizzazione della nuova carta geologica d Italia. Questo progetto è inserito nel Programma CARG (Nuova Carta Geologica d Italia alla scala 1:50.000), cofinanziato dallo Stato ai sensi delle Leggi 67/88, 305/89 e 226/99 e realizzato in convenzione con l Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT). Il coordinamento del progetto, le attività di rilevamento geologico e di informatizzazione dei dati sono curate dalla U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale della Direzione Generale Territorio e Urbanistica, mentre per il coordinamento scientifico dei lavori sono attualmente coinvolti i Dipartimenti di Scienze della Terra delle Università degli Studi di Milano (Fogli 56 Sondrio, 57 Malonno, 76 Lecco, 77 Clusone, 78 Breno, 97 Vimercate e 98 Bergamo), Pavia (Foglio 99 Iseo) e Bologna (Foglio 79 Bagolino), il CNR - Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali IDPA di Milano (Fogli 24 Bormio e 41 Ponte di Legno) ed il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale e del Rilevamento (Foglio 118 Milano). Il progetto prevede la realizzazione di due prodotti distinti: a. Carta Geologica Regionale alla scala 1: e relativa banca dati; b. Carta Geologica Nazionale alla scala 1:50.000, derivata dalla precedente, e relativa banca dati. Il rilevamento geologico sul terreno viene effettuato alla scala 1: su base topografica CTR e, contestualmente, viene effettuato l inserimento dei dati nel Sistema Informativo Geologico. Per guidare e agevolare il data entry, sono stati appositamente messi a punto, in collaborazione con Lombardia Informatica S.p.A., alcuni applicativi sviluppati in ambiente GIS ArcView(r) - Visual Basic(r) - Access(r): CARGEO, che permette l archiviazione dei dati cartografici, geometrici ed alfanumerici, attraverso l utilizzo di maschere a liste e cataloghi predefiniti e la produzione di elaborati cartografici di lavoro; CASPITA, che consente la codifica e l archiviazione di dati stratigrafici (ad es di perforazioni), geofisici (log), geotecnici, nonché di campioni e delle analisi di laboratorio ad essi connesse; URCA, che permette la correlazione tra i dati stratigrafici mediante la costruzione interattiva di sezioni geologiche. La gestione della banca dati e la produzione cartografica alla scala 1: vengono infine realizzate in ambiente GIS ArcInfo /Oracle.

24 12 C.A.R.G. Progetto di Cartografia geologica Scala 1: Titolare dell informazione Carta Geologica Nazionale alla scala 1:50.000: Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT); Carta Geologica Regionale alla scala 1:10.000: Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Fonte dei dati Rilevamento geologico sul terreno alla scala 1:10.000, su base topografica CTR. Aggiornamento Attualmente il Progetto CARG - Regione Lombardia ha raggiunto uno sviluppo delle attivita` di rilevamento e di informatizzazione dei dati pari al 90% circa rispetto al totale delle aree relative ai 12 Fogli avviati. Copertura territoriale Il Progetto interessa attualmente 12 Fogli IGM alla scala 1: nelle province di Sondrio, Lecco, Bergamo, Brescia e Milano (Fogli I.G.M. 24 Bormio, 41 Ponte di Legno, 56 Sondrio, 57 Malonno, 76 Lecco, 77 Clusone, 78 Breno,79 Bagolino p.p., 97 Vimercate, 98 Bergamo, 99 Iseo e 118 Milano) mentre sono in corso di avviamento ulteriori 2 Fogli nelle province di Milano-Lecco e Pavia (Fogli I.G.M. 96 Seregno e 178 Voghera). Sistema Cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Elissoide di riferimento: elissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati I dati sono in formato sia raster che vettoriale (shapefile). Pubblicazioni descrittive del progetto Contenuto informativo e schema concettuale della base dati geologica - Progetto CARG - Regione Lombardia, gennaio Modalità di distribuzione Ai prodotti in formato digitale si accede dal portale dell Informazione territoriale all indirizzo web: (area link). La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

25 13 Geologia degli Acquiferi Padani della Regione Lombardia Scala 1: Lo studio Geologia degli Acquiferi Padani della Regione Lombardia, condotto in collaborazione con Eni-Divisione Agip, è relativo alla ricostruzione di un modello geologico del sottosuolo della pianura a scala regionale, realizzato attraverso l interpretazione integrata di dati sismici e stratigrafici. L analisi di circa Km di sezioni sismiche realizzate dall Eni in oltre 50 anni di esplorazione petrolifera in pianura padana, tarate con i dati stratigrafici derivanti da pozzi per idrocarburi e per acqua nonché da 4 sondaggi geognostici profondi appositamente realizzati, ha consentito di ricostruire l architettura dei corpi geologici nel sottosuolo e degli acquiferi in essi ospitati, di caratterizzarli dal punto di vista fisico e di correlarli a scala regionale. Sono stati individuati e cartografati alla scala 1: quattro Gruppi Acquiferi sovrapposti (A, B, C e D), delimitati alla base dall interfaccia acqua dolce/acqua salata. Sono state inoltre individuate le rispettive aree di ricarica diretta potenziale che, in collaborazione con ERSAF (Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste), sono state caratterizzate in funzione della capacità protettiva dei suoli. Il modello può essere utilmente impiegato per la gestione delle risorse idriche sotterranee e, in particolare, per l individuazione di nuove riserve idriche strategiche; consente la mappatura delle aree di ricarica degli acquiferi profondi e la conseguente delimitazione delle aree sensibili dal punto di vista della vulnerabilità degli acquiferi. Le geometrie e le caratteristiche fisiche dei gruppi acquiferi sono inoltre fondamentali per una corretta modellizzazione matematica dei flussi idrici nel sottosuolo e dei regimi sostenibili di prelievo.

26 13 Geologia degli Acquiferi Padani della Regione Lombardia - Scala 1: Titolare dell informazione/realizzazione Il progetto è stato realizzato in collaborazione tra Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale ed Eni Divisione Agip. Fonte dei dati I dati utilizzati per la ricostruzione geologica e idrostratigrafica del sottosuolo, sono rappresentati da: km di linee sismiche a riflessione realizzate da Eni Divisione Agip per l esplorazione di idrocarburi; pozzi Eni Divisione Agip, perforati per l esplorazione e la produzione di idrocarburi; pozzi perforati per la produzione di acqua, selezionati tra le circa 5000 stratigrafie disponibili presso la Regione Lombardia; m di carote derivanti da 4 sondaggi geognostici profondi a carotaggio continuo, appositamente realizzati dalla Regione Lombardia. Aggiornamento Copertura territoriale Area di pianura della Regione Lombardia. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati I dati sono disponibili in formato numerico, sia raster che vettoriale (shapefile), nonché in formato cartaceo (cofanetto a stampa). Per ciascuno dei 4 Gruppi Acquiferi sono state realizzate le seguenti mappe: - isobate della superficie di base; - isopache (spessore) del gruppo acquifero; - isolite (spessore cumulativo dei depositi porosi e permeabili); - delimitazione e caratterizzazione delle aree di ricarica diretta. È stata inoltre realizzata la mappa dell interfaccia acqua dolce/acqua salata, che rappresenta la base degli acquiferi utili e 5 sezioni idrostratigrafiche rappresentative della struttura del sottosuolo padano. L equidistanza delle isolinee nei prodotti raster e a stampa è pari a 50 m. Per i prodotti vettoriali è pari a 10 m. Pubblicazioni descrittive del progetto Regione Lombardia, Eni Divisione Agip, Geologia degli Acquiferi Padani della Regione Lombardia. A cura di Cipriano Carcano e Andrea Piccin. S.EL.CA. (Firenze). Cofanetto contenente: relazione tecnica, n. 8 carte alla scala 1: , n. 2 tavole di sezioni idrostratigrafiche. Modalità di distribuzione I prodotti numerici sono in corso di implementazione nel sito WEB del Sistema Informativo Territoriale. La pubblicazione Geologia degli Acquiferi Padani della Regione Lombardia è in distribuzione presso gli sportelli di SpazioRegione della Regione Lombardia e al Centro di Documentazione Dati Territoriali via Sassetti 32/2, Milano - tel / fax Sit_RL@regione.lombardia.it - orari di apertura al pubblico (accesso previo appuntamento): lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9.30 alle 12.30, martedì, giovedì dalle alle La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

27 14 S.I.R.VAL. (Sistema Informativo Regionale Valanghe) - Scala 1: All inizio degli anni ottanta ( ) è stata realizzata dalla Regione Lombardia, in una prima versione sperimentale, la Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (C.L.P.V.) alla scala 1: Successivamente, a partire dall inizio degli anni novanta è stata realizzata una fase di revisione e aggiornamento ed estensione all intero territorio montano regionale. La metodologia impiegata per la sua stesura attuale è quella proposta dal Servizio di Fotointerpretazione dell Istituto Geografico Nazionale di Francia, alla quale si è fatto riferimento per tutte le C.L.P.V. fino ad ora realizzate sull arco alpino italiano delle Regioni e Province aderenti all A.I.NE.VA. (Associazione Interregionale di Coordinamento e Documentazione per i Problemi inerenti la Neve e le Valanghe), a cui la Regione Lombardia appartiene. Nel 1997 la Regione Lombardia, sfruttando l esperienza maturata con la realizzazione di un proprio Sistema Informativo Territoriale, attiva la realizzazione del Sistema Informativo Valanghe, detto S.I.R.VAL.. Il sistema informativo prodotto fornisce un quadro di massima sull esposizione al pericolo delle valanghe del territorio montano della Regione Lombardia. Costituisce uno strumento valido di programmazione di indagini e interventi a livello regionale e può essere utilizzato dagli organi istituzionali e dai tecnici del settore per avere una rappresentazione reale, anche se preliminare, del fenomeno delle valanghe. Esso rappresenta un documento valido in quanto descrive i fatti oggettivi noti ad un determinato istante (data di rilevamento), tratti da osservazioni dirette, dati storici e testimonianze orali, ma non può essere utilizzato per fare previsioni sulle variazioni future dei limiti dei siti valanghivi attualmente noti, dal momento che non è possibile prevedere l andamento di eventuali fenomeni eccezionali. Il S.I.R.VAL., oltre a raccogliere dati numerici di tipo vettoriale, presenta anche informazioni di tipo testuale, rappresentate dalle schede valanghe che vengono raggruppate in un database di tipo relazionale. Il dato territoriale è acquisito attraverso una fase di rilevamento con un indagine sul terreno, durante la quale si individuano tutte le valanghe verificatesi entro la zona da esaminare, mediante l ausilio di testimoni e/o documentazione scritta. Vengono rilevate inoltre tutte le opere di difesa attive e passive esistenti ed anche la situazione aggiornata degli impianti di risalita. I fenomeni così individuati vengono rappresentati sulle minute di rilevamento. Gli elementi cartografici individuati vengono acquisiti numericamente secondo il Capitolato di digitalizzazione, elaborato dalla Regione Lombardia, e successivamente integrati con l informazione, anch essa di tipo vettoriale, relativa alla fotointerpretazione.

28 14 S.I.R.VAL. (Sistema Informativo Regionale Valanghe) Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale - Arpa Lombardia - Dipartimento di Sondrio - Centro Nivometeorologico. Realizzazione Soggetti privati, Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Foto aeree, ortofoto digitali per i dati da fotointerpretazione, fonti storiche, rilievo in loco. Aggiornamento La banca dati si è sviluppata mediante acquisizione per lotti rilevati annualmente. Copertura territoriale Tutto il territorio montano lombardo. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati - CD Rom con dati numerici in formato vettoriale (Coverage ArcInfo, Shapefile); - documentazione su supporto cartaceo, costituita da copie a colori e copie in bianco e nero su supporto elioriproducibile. Pubblicazioni descrittive del progetto - Capitolato degli oneri ver febbraio Regione Lombardia; - schema fisico utente ver febbraio Regione Lombardia; - note sull utilizzo della resa grafica della CLPV ver. 1.0, febbraio 2000 Regione Lombardia. Modalità di distribuzione I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Sono inoltre disponibili su CD-ROM (dotato di software di consultazione) a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: Le carte sono disponibili per la consultazione presso il Centro di Documentazione Dati Territoriali della Regione Lombardia che, a richiesta dell utente, ne autorizza la riproduzione mettendo a disposizione gli originali da cui ricavare le copie tramite riproduzione eliografica. I costi di riproduzione sono a carico dell utente. Centro di Documentazione Dati Territoriali (accesso previo appuntamento): via Sassetti 32/2, Milano - tel / fax Sit_RL@regione.lombardia.it. Alcune carte stampate relative ad aree limitate, per motivi di carattere applicativo o scientifico, possono essere richieste al Centro Nivometeorologico di Sondrio (tel. segreteria 0342/914400). La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

29 15 Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della Regione Lombardia - Scala 1: L inventario dei fenomeni franosi della regione deriva da un grande lavoro di raccolta dati, studi, analisi e ricerche che Regione Lombardia (prima Direzione Generale Territorio, ora Direzione Generale Polizia Locale, Prevenzione e Protezione Civile - Struttura Prevenzione Rischi Naturali) conduce da diversi anni avvalendosi dell esperienza di Università ed Enti di ricerca. L inventario delle frane e dei dissesti della Regione Lombardia, è completamente integrato nel progetto nazionale IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) coordinato da APAT (Agenzia per la Protezione dell Ambiente servizi Tecnici) ed è lo strumento base per la realizzazione di qualsiasi politica di prevenzione e difesa del territorio. Costituisce inoltre uno strumento di riferimento indispensabile per un qualunque lavoro, studio, progetto che necessiti un confronto con i fenomeni di dissesto idrogeologico e a qualunque scala si operi, da quella comunale a quella regionale. L inventario rappresenta un contributo sostanziale ai livelli informativi riguardanti il territorio della Regione Lombardia e rende fruibile una notevole quantità di dati utili per una migliore politica di pianificazione territoriale, per definizione di pericolosità e scenari di rischio locali, per piani di protezione civile, per programmazione di opere pubbliche e per valutazioni di impatto ambientale. Strumento principale per la copertura completa e omogenea del territorio è stato la fotointerpretazione dei seguenti voli aerei: - Gai , scala 1:33.000, B/N, copertura kmq; - Regione Lombardia TEM , scala ~1:20.000, COL, copertura kmq; - Regione Lombardia CTR , scala 1:22.000, B/N, copertura kmq; - Regione Lombardia Valtellina 1987, scala 1:13.000, COL, copertura 320 kmq; - Regione Lombardia Volo IT2000, volo 1:40.000, COL, copertura kmq. I dati derivanti dalla fotointerpretazione sono stati integrati con quelli contenuti negli archivi e banche dati esistenti presso le strutture regionali oltre che da sopralluoghi sul terreno. Il risultato di questa attività è costituito da oltre centotrentamila oggetti relativi ai dissesti presenti nei Kmq di territorio montuoso regionale (pendenza > 3 gradi e altezza > 300 m). I dati sono amministrati attraverso un Sistema Informativo costituito dall applicativo GeoIFFI - conforme alle specifiche proposte da APAT nell ambito del Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) - che consente la visualizzazione, la modifica, l elaborazione e la storicizzazione dei dati. Il modello organizzativo prevede una banca dati centrale a livello regionale con architettura enterprise (Oracle e ESRI ArcSDE). La banca dati è stata predisposta per consentire di mantenere una base dati storicizzata sia nella componente descrittiva che in quella geometrica e pertanto è possibile in ogni momento ricostruire la situazione della banca dati ad una determinata data per eseguire analisi storiche o esportazioni. Gli Enti ed i soggetti abilitati hanno la possibilità di effettuare proposte di modifica alla banca dati centrale, allegando anche documenti ed immagini, attraverso la rete internet tramite il modulo GeoIFFINet all indirizzo: cartografia.regione.lombardia.it/geoiffi/index.html Tali proposte sono validate dalla Regione Lombardia (Direzione Generale Polizia Locale, Prevenzione e Protezione Civile - Struttura Prevenzione Rischi Naturali) per l inserimento nella banca dati centrale la quale è pubblicata sul web mantenendo così il sistema aggiornato in tempo reale.

30 15 Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della Regione Lombardia Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Polizia Locale, Prevenzione e Protezione Civile - Struttura Prevenzione Rischi Naturali. Realizzazione L inventario delle frane e dei dissesti è stato realizzato principalmente mediante fotointerpretazione da parte dell Università di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologie, in collaborazione con l Istituto per la dinamica dei processi ambientali del CNR di Milano. Le aree della Val Camonica, alta Val Seriana e bacino dello Staffora, sono state prodotte dall IRPI-CNR di Perugia con la collaborazione del Centro di Studio per l Informatica e le Telecomunicazioni del CNR di Bologna. I dati sono stati integrati con quelli disponibili presso gli archivi regionali e quelli derivanti da studi specifici (L. 267/98, Atlanti SCAI), oltre che da sopralluoghi su terreno. Fonte dei dati I dati utilizzati nell inventario delle frane e dei dissesti provengono in gran parte dagli archivi della Regione Lombardia, nonché da quelli di molti comuni lombardi, delle comunità montane, delle province e delle strutture regionali periferiche. Aggiornamento I dati presenti nei livelli informativi, poiché derivano anche da fotointerpretazione, hanno diversi livelli di aggiornamento in funzione dei voli disponibili per le diverse zone. Inoltre alcune aree sono state corrette e aggiornate ai primi mesi del 2006 mediante sopralluoghi diretti sul terreno. È in corso l aggiornamento attraverso la fotointerpretazione delle fotografie aeree del volo IT2000 con immagini riprese fra il 1998 ed il 1999 e del Volo IT2003. L architettura predisposta nell ambito del progetto GeoIFFI consentirà, in base ad accordi con gli Enti Locali, l aggiornamento in tempo reale. Copertura territoriale L inventario delle frane e dei dissesti copre tutte le aree montuose e collinari della Regione Lombardia, quindi tutte le Comunità Montane regionali. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Elissoide di riferimento: elissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati Dati numerici in formato vettoriale (Coverage ArcInfo e Shapefile, database Oracle e MS Access). Modalità di distribuzione I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: it. Dall area link del portale si accede alla banca dati centrale (accesso consentito in sola visualizzazione tranne che per Enti e soggetti abilitati). La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

31 16 S.I.B.A. (Sistema Informativo Beni Ambientali) - Scala 1: Il Sistema Informativo Beni Ambientali (S.I.B.A.) costituisce un repertorio organico dei beni ambientali e paesistici, assoggettati alla tutela di legge (d.lgs 42/2004) sul territorio lombardo. La realizzazione del S.I.B.A. ha consentito il trasferimento di contenuti conoscitivi presenti in archivi distinti, spesso di non facile consultazione, in un unico sistema ed ha comportato la definizione di problematiche normative relative alla definizione degli ambiti territoriali vincolati. Nella sua prima fase realizzativa il sistema ha acquisito le seguenti componenti informative relative ai beni vincolati dal D.Lgs. 42/04: - bellezze individue (art 136); - bellezze d insieme (art 136); - territori contermini ai laghi (art. 142); - ghiacciai (art. 142); - fiumi, torrenti e corsi d acqua pubblici e relative sponde (art.142); - territori alpini e appenninici (art. 142); - parchi e riserve nazionali e regionali (art. 142); - zone umide (art. 142); - ambiti ad elevata naturalità del Piano Territoriale Paesistico Regionale (art. 17 Norme di Attuazione). Per tutte queste componenti informative il sistema ha previsto la georeferenziazione e la raccolta di informazioni di tipo alfanumerico o di tipo iconico-testuale (es. stralci catastali o decreti di vincolo) associate ad ogni ambito vincolato. La difficoltà di reperimento di fonti informative adeguate e disponibili su tutto il territorio regionale non ha ancora consentito l acquisizione delle seguenti componenti: - boschi e foreste (art.142); - usi civici (D.Lgs. art.142); - zone d interesse archeologico (art. 142). Non rientra nel S.I.B.A. la ricognizione ed acquisizione delle aree di esclusione di vincolo identificate dalla L. 431/1985 (zone A e B nei Comuni dotati di P.R.G., centri edificati ex art. 18 della L. 865/1971 in Comuni sprovvisti di strumento urbanistico, aree ricomprese nei Piani Pluriennali di Attuazione).

32 16 S.I.B.A. (Sistema Informativo Beni Ambientali) Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale - Unità operativa Sistemi informativi per l ambiente, il paesaggio e la pianificazione locale Realizzazione Tecnici regionali e Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati L acquisizione dei dati avviene alla scala 1: a partire dalla Carta Tecnica Regionale al tratto. Aggiornamento 2005 Copertura territoriale L intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati Formato numerico vettoriale: Shapefile, coverage ArcInfo Pubblicazioni descrittive del progetto Informazioni relative a contenuti, criteri e limiti di utilizzo dei dati, riferimenti normativi del S.I.B.A. sono disponibili sul sito internet dedicato, accessibile dal portale ufficiale della Regione Lombardia, dalla sezione dei Servizi. Le metodologie utilizzate per l acquisizione dei dati sono pubblicate sul BURL n. 25 III S.S. del nel documento Definizione dei contenuti informativi del Sistema, Prontuario dei criteri metodologici per l acquisizione dei dati - Allegato 1 alla d.g.r. 29 dicembre 1999 n VI/47670, Criteri relativi ai contenuti di natura paesistico ambientale del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.)ai sensi della l.r. 9 giugno 1997, n.18. modalità di distribuzione La banca dati S.I.B.A. è accessibile via web al sito che consente la consultazione e il download dei dati, nonché la visualizzazione della documentazione. La versione più recente della banca dati, aggiornata al 2005, è disponibile su CD rom previa richiesta scritta indirizzata a: Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Unità Organizzativa Infrastruttura per l informazione territoriale via Sassetti 32/ Milano. La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

33 17 Mosaico degli strumenti urbanistici comunali Scala 1: Il MISURC - Mosaico Informatizzato degli Strumenti Urbanistici Comunali rappresenta la mosaicatura delle previsioni dei Piani Regolatori Generali vigenti, opportunamente standardizzati e resi confrontabili secondo una legenda unificata delle destinazioni d uso del suolo. Allo stato attuale il MISURC è disponibile per oltre l 80% del territorio regionale, fatta eccezione per la provincia di Como che non ha aderito al protocollo d intesa che la Regione ha sottoscritto con le province lombarde per realizzarlo. Le informazioni acquisite nel MISURC consentono di rappresentare graficamente ed elaborare i principali contenuti degli strumenti urbanistici comunali, derivanti sia dalla cartografia di piano che dalle relative norme. In relazione alla ricchezza informativa presente nel MISURC sono state predefinite delle elaborazioni cartografiche che ne facilitino la consultazione, tra queste la Tavola di Azzonamento e Tavola dei Vincoli di piano che utilizzano come supporto di base la Carta Tecnica Regionale in scala 1: Il Mosaico fornisce un ampia gamma di prodotti informativi; un primo prodotto, più simile al tradizionale Mosaico degli strumenti urbanistici su supporto cartaceo, è costituito dalla cartografia unificata delle previsioni urbanistiche dei Comuni compresi in un determinato ambito territoriale. Tale cartografia può essere plottata nella sua veste standard (definita dalla legenda unificata delle Tavole di Azzonamento e dei Vincoli di piano ), ma può anche essere adattata alle necessità dell utente per la creazione di cartografia personalizzata, sfruttando la flessibilità del sistema software del Mosaico informatizzato. Il Mosaico informatizzato è pertanto in grado di rispondere ad interrogazioni complesse con risultati che possono essere a loro volta rielaborati, mappati o incrociati con dati provenienti dal sistema informativo territoriale regionale.

34 17 Mosaico degli strumenti urbanistici comunali Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l informazione territoriale - Unità Operativa sistemi informativi per l ambiente, il paesaggio e la pianificazione locale Realizzazione Gruppo di lavoro: Regione Lombardia, Province lombarde, Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Strumenti Urbanistici Comunali e loro varianti archiviate a livello regionale e provinciale. Aggiornamento Continuo e temporalmente diversificato su base provinciale Copertura territoriale Alla data maggio 2006: Provincia di Bergamo 100%, Provincia di Brescia 100%, Provincia di Cremona 100%, Provincia di Lecco 100% Provincia di Lodi 100%, Provincia di Mantova 100%, Provincia di Milano 60%, Provincia di Pavia 100%, Provincia di Sondrio 70%, Provincia di Varese 100%. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati - Formato numerico vettoriale: Shapefile, Coverage ArcInfo. Pubblicazioni descrittive del progetto Le seguenti pubblicazioni si riferiscono all aggiornamento del novembre 2001: - Contenuti, realizzazione e possibilità d uso ; - Schede Riassuntive per la lettura urbanistica omogenea dei P.R.G. ; - Legenda unificata delle Tavole di Azzonamento e dei Vincoli di piano alla scala 1: e 1:25.000; - manuale Lettura del P.R.G., compilazione delle schede riassuntive e predisposizione delle Tavole di Azzonamento e dei Vincoli di piano ; - manuale Predisposizione delle Tavole di Azzonamento e dei Vincoli di Piano in forma numerica ; - Schema concettuale del data base del mosaico; - struttura fisica dei dati; - manuale d uso delle procedure informatiche. Le citate pubblicazioni e le procedure software sono state realizzate da Lombardia Informatica S.p.A., nell ambito dell attività promossa in materia dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica. Modalità di distribuzione I dati sono consultabili attraverso il sito dedicato all indirizzo regione.lombardia.it/mosaico20/. I dati vengono distribuiti su CD rom previa richiesta scritta indirizzata a: Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Unità Organizzativa Infrastruttura per l informazione territoriale via Sassetti 32/ Milano - tel. 02/ La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

35 18 S.I.L.V.I.A. (Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale) - Scala 1: Il Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale ha come obiettivo la realizzazione di una banca dati relativa alle procedure di V.I.A., contenente informazioni di carattere sia amministrativo sia territoriale sui progetti e gli interventi che interessano il territorio lombardo. SIT per VIA, sezione territoriale della banca dati S.I.L.V.I.A., costituisce la base dati geografica che descrive i contenuti progettuali degli Studi di Impatto Ambientale. Il sistema fornisce il quadro dei principali interventi assoggettati a V.I.A., georeferenziati sul territorio attraverso una collezione di oggetti (puntuali, areali e lineari) rappresentativi delle loro componenti significative ai fini della V.I.A. Ad ognuno di questi oggetti sono associate informazioni tecnico-descrittive con lo scopo di sintetizzare le caratteristiche progettuali o le variabili ambientali associate, di cui bisogna tenere conto per valutare l entità dei possibili impatti sul territorio. La struttura della base dati geografica prevede che, per ogni singolo Studio di Impatto Ambientale inserito, vengano date sia una lettura ed una rappresentazione di sintesi (attraverso gli oggetti aggregati ), sia una lettura ed una rappresentazione di dettaglio (attraverso gli oggetti elementari ). L acquisizione degli oggetti territoriali avviene attraverso un processo sequenziale di analisi dei contenuti degli Studi di Impatto, individuazione del patrimonio informativo associato, suo inserimento e digitalizzazione alla scala 1:10.000, seguendo precisi criteri volti a uniformare e mettere in evidenza le caratteristiche impattanti delle opere progettate. SIT per VIA risulta essere una banca dati territoriale in continuo sviluppo, sia per il numero consistente di tipologie di opere assoggettate alle procedure di valutazione o di verifica, sia per la continua evoluzione normativa che le regolamenta. Allo stato attuale la banca dati consente la gestione dei progetti che si ascrivono alle seguenti categorie: - Strade e autostrade - Ferrovie - Sviluppo urbano e industriale - Impianti (smaltimento-trattamento rifiuti, depurazione acque, produzione energia termoelettrica e idroelettrica, allevamento intensivo) - Elettrodotti aerei Gli strati informativi che le rappresentano sono destinati ad alimentare il Sistema Informativo Territoriale regionale.

36 18 S.I.L.V.I.A. (Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale) Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione territoriale - Unità operativa Sistemi informativi per l ambiente, il paesaggio e la pianificazione locale Realizzazione La realizzazione della sezione SIT per VIA di S.I.L.V.I.A vede impegnati i tecnici regionali e Lombardia Informatica SpA. Fonte dei dati I progetti sono acquisiti dagli studi di impatto ambientale, depositati presso la struttura regionale competente dal 1990 ad oggi. L acquisizione dei progetti avviene alla scala 1: sulla base della Carta Tecnica Regionale al tratto. Aggiornamento Continuo, in quanto la banca dati territoriale è alimentata dai progetti in arrivo per l espletamento delle procedure V.I.A.. Copertura territoriale La banca dati riguarda l intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) Proiezione cilindrica traversa conforme di Gauss Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati Formato numerico vettoriale: shapefile. Pubblicazioni descrittive del progetto Informazioni relative a contenuti, alle metodologie di lettura e acquisizione dei progetti e alla modellazione della banca dati sono contenute nei seguenti documenti, disponibili presso la unità operativa competente: - Modellazione progetti stradali - Modellazione progetti di sviluppo urbano e industriale - Modellazione progetti ferroviari - Modellazione progetti di elettrodotti - Modellazione progetti Sono inoltre disponibili diverse pubblicazioni relative a convegni e seminari, tra le quali si cita la più recente Interoperabilità e webgis per la valutazione e il monitoraggio ambientale dei progetti strategici in Lombardia, Atti della 9a Conferenza Nazionale ASITA, Catania novembre Modalità di distribuzione La banca dati è consultabile al sito che comprende: - la sezione cartografica Mappe progetti, che consente non solo di conoscere localizzazione geografica e caratteristiche tecniche dei progetti, ma anche di effettuare analisi territoriali incrociando i progetti con tutto il patrimonio informativo disponibile via web a livello regionale (ortofoto, vincoli ambientali e idrogeologici, qualità dell aria, pianificazione urbana ecc) e di alcune province (piani di zonizzazione e risanamento acustico, rete ecologica ); - una sezione dedicata alla consultazione dello stato di avanzamento delle procedure di VIA e agli strumenti di supporto connessi (norme, guide, ecc). I dati vengono distribuiti previa richiesta scritta indirizzata a: Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Unità Organizzativa Infrastruttura per l informazione territoriale - Unità operativa Sistemi informativi per l ambiente, il paesaggio e la pianificazione locale, via Sassetti 32/ Milano. La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

37 19 Progetto Grandi laghi lombardi : Il Bacino Sebino Scala 1: Il Progetto Bacino Sebino è nato con la finalità di dettagliare e approfondire gli strumenti di conoscenza del territorio che il Sistema Informativo Territoriale della Regione Lombardia già mette a disposizione delle amministrazioni pubbliche, dei tecnici e dei cittadini. L area in oggetto è localizzata nel settore nord-orientale della Lombardia e posta al margine meridionale delle Alpi, tra la Valcamonica e la pianura e tra le province di Bergamo e Brescia ed è caratterizzata da un ambiente di grande interesse paesaggistico ed economico (Lago d Iseo e Franciacorta). In tale ambito è stato realizzato un modello digitale del terreno (DTM) dell intero bacino, sia per la parte emersa che per quella sommersa, che costituisce un utile strumento cartografico di base su cui appoggiare le analisi e gli interventi territoriali. Il modello digitale del terreno (DTM) del bacino Sebino è costituito dall integrazione di tre prodotti realizzati con tecniche diverse. Per la parte emersa era già disponibile il Modello Digitale del Terreno della Regione Lombardia (2001), realizzato a partire dalla Carta Tecnica Regionale vettoriale 1:10.000; questo modello digitale del terreno è stato utilizzato per inquadrare il nuovo rilievo batimetrico del fondale del lago (2002), realizzato impiegando un ecoscandaglio sonar con ventaglio di acquisizione ad apertura variabile (tecnologia multibeam) montato sulla motonave Libeccio (Soc. Naviseo), appositamente attrezzata per l occasione. Nella fascia spondale del lago, per un ampiezza media di 500 m a partire dalla linea di costa, nonché per l intero territorio di Montisola, è stato infine realizzato (2003) un rilievo aereo con scansione laser (tecnologia LIDAR). Tali aree sono infatti particolarmente critiche per le problematiche di dissesto idrogeologico e per le infrastrutture connesse con il lago stesso e necessitano quindi di una descrizione morfologica particolarmente accurata. Nell ambito del progetto sono stati inoltre realizzati studi geofisici (rilievi sismici ad alta risoluzione) per indagare la struttura dei sedimenti e delle rocce sottostanti il fondo del lago.

38 19 Progetto Grandi laghi lombardi : Il Bacino Sebino Scala 1: Titolare dell informazione/realizzazione Il progetto è stato realizzato in collaborazione tra Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per Informazione Territoriale, Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste e Istituto di Ricerca per l Ecologia e l Economia Applicate alle Aree Alpine (IREALP). Fonte dei dati I dati utilizzati per la realizzazione del Modello Digitale del Terreno (DTM) sono: - per la parte emersa: Modello Digitale del Terreno 20x20 dalla CTR Regione Lombardia: risoluzione al suolo 20x20 m; accuratezza in quota circa 5 m; - per la fascia spondale (circa 500 m di ampiezza): rilievo aereo con tecnologia LIDAR, risoluzione finale al suolo di 5x5 m (elaborazione delle misure originali acquisite con una densità di circa 1,5 punti per mq); accuratezza in quota circa 15 cm; - per la parte sommersa: rilievo batimetrico con tecnologia multibeam, risoluzione finale al fondo di 5x5 m (elaborazione delle misure originali acquisite con una densità di circa 1 punto per mq); accuratezza in profondità circa 10 cm. Aggiornamento Parte emersa 2001; parte sommersa 2002; fascia spondale Copertura territoriale Bacino del Sebino (Lago d Iseo) - BG e BS Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati I dati sono disponibili in formato numerico (ASCII raster o Grid) Pubblicazioni descrittive del progetto Il Bacino del Lago Sebino - rilievo batimetrico e studio geofisico, brochure descrittiva, Il Bacino del Lago Sebino - nuove tecnologie per la generazione di un modello tridimensionale del terreno, brochure descrittiva, Modalità di distribuzione I prodotti numerici sono disponibili su richiesta motivata indirizzata a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: I prodotti in formato digitale sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

39 20 Nuovi strumenti di telerilevamento per il monitoraggio del territorio Nell ambito dello sviluppo del Sistema Informativo Territoriale integrato e in coordinamento con le attività di indagine e monitoraggio sui fenomeni franosi condotte da anni dalle strutture regionali, sono state applicate ad alcune aree della Provincia di Lecco (Valsassina e Valvarrone) due metodologie innovative di telerilevamento, finalizzate al monitoraggio di territori soggetti a rischi idrogeologici. Di concerto con il Settore Viabilità e Protezione Civile della Provincia di Lecco, e in collaborazione con il Politecnico di Milano - Telerilevamento Europa (TRE), è stata condotta nel 2003 l analisi dei movimenti del suolo, utilizzando metodologie interferometriche su immagini radar riprese da satellite (Tecnica PS, o dei Diffusori permanenti). Tale metodologia è in grado di misurare spostamenti dell ordine di pochi mm/ anno di oggetti al suolo (generalmente manufatti), analizzando l insieme di immagini digitali radar acquisite dai satelliti ERS dell Agenzia Spaziale Europea nell arco di circa 10 anni ( ). Con questa metodologia è possibile indagare vasti territori con tempi e costi limitati e individuare le aree più critiche su cui concentrare eventuali studi di approfondimento. Progetto analogo è stato sviluppato dalla Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia per monitorare una serie di monumenti nella provincia di Milano e in Valcamonica. Sempre nel 2003 è stato realizzato, in collaborazione con IREALP (Istituto di Ricerca per l Ecologia e l Economia Applicate alle Aree Alpine) e con la Compagnia Generale di Ripreseaeree (CGR) di Parma, il rilievo morfologico della Valsassina e Valvarrone utilizzando la scansione laser aerea (LIDAR), una tecnologia innovativa ed estremamente efficace per produrre un modello digitale del terreno (DTM) di grande dettaglio. Questo prodotto può essere utilmente impiegato come base di riferimento per gli studi e i progetti di intervento sui molti dissesti che interessano l area.

40 20 Nuovi strumenti di telerilevamento per il monitoraggio del territorio Titolare dell informazione/realizzazione Il progetto Analisi dei movimenti del suolo in Provincia di Lecco è stato realizzato congiuntamente da Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura Informazione Territoriale e Provincia di Lecco - Settore Viabilità e Protezione Civile, in collaborazione con Politecnico di Milano -Telerilevamento Europa (T.R.E.) s.r.l. Il rilievo aereo LIDAR è stato realizzato da Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura Informazione Territoriale in collaborazione con Istituto di Ricerca per l Ecologia e l Economia Applicate alle Aree Alpine (IREALP) e Compagnia Generale Ripreseaeree (CGR) di Parma. Fonte dei dati Analisi dei movimenti del suolo: immagini radar satellitari SAR (Synthetic Aperture Radar), satelliti ERS-1 e ERS-2 (Agenzia Spaziale Europea - ESA), periodo ; elaborazione con analisi interferometrica (Tecnica PS). Modello Digitale del Terreno LIDAR: rilievo aereo con sensore a scansione laser (tecnologia LIDAR); DTM con risoluzione finale al suolo di 5x5 m (elaborazione delle misure originali acquisite con una densità di circa 1 punto per mq) e accuratezza in quota circa di 25 cm. Aggiornamento Movimenti del suolo: dicembre Modello digitale del terreno LIDAR: 2003 Copertura territoriale Movimenti del suolo: territorio della Provincia di Lecco. Modello digitale del terreno LIDAR: Valsassina, Valvarrone e piana di Colico (LC). Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. Formato dei dati I dati numerici sono disponibili nei seguenti formati: - Movimenti del suolo: shapefile o dbf. - Modello digitale del terreno LIDAR: ASCII raster o Grid Pubblicazioni descrittive del progetto Nuovi strumenti per il monitoraggio del territorio, brochure descrittiva, Modalità di distribuzione I prodotti numerici sono disponibili su richiesta motivata indirizzata alla Infrastruttura Informazione Territoriale, Direzione Generale Territorio e Urbanistica, via Sassetti 32/ Milano. I risultati del progetto sono inoltre in corso di implementazione nel sito WEB del Sistema Informativo Territoriale: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

41 21 Strato informativo Bacini Idrografici Lo strato informativo relativo alla suddivisione del territorio in bacini idrografici, disponibile per il territorio collinare-montano (circa km 2 ), è stato realizzato nell ambito di una collaborazione tra la Regione Lombardia e il CNR IEIIT, BOLOGNA. È stato generato automaticamente un reticolo connesso e ordinato delle linee di drenaggio e dei relativi spartiacque, e sono stati calcolati i principali parametri morfologici di ciascun sottobacino elementare, utilizzando diversi gradi di risoluzione spaziale. Tale elaborato è stato realizzato sulla base di un primo progetto sperimentale, terminato nel febbraio 2003 che, per i territori appartenenti alla Valtellina, intesa quale area pilota, ha portato all individuazione automatica delle linee di impluvio e di displuvio, alla suddivisione dell area di studio in sottobacini elementari ed in versanti principali, ed al calcolo dei principali parametri morfologici. Metodologicamente parlando, tali elaborati sono stati ottenuti a mezzo di un codice di calcolo che utilizza, come dati d ingresso, il modello digitale del terreno della regione Lombardia (DTM risoluzione 20m x 20m) ed il reticolo idrografico digitalizzato, ambedue derivati dalla Carta Tecnica regionale in scala 1: Per soddisfare le esigenze di utenti diversi, si sono assegnati ai parametri morfologici valori tali da ottenere una suddivisione del territorio in sottobacini elementari utilizzando due valori di soglia differenti, ovvero 30 ha, per consentire elaborazioni di maggior dettaglio, e 10 km 2, per avere a disposizione uno strato di sintesi, in accordo con quanto prescritto dalla normativa in vigore (Dlgs 152/99). Al fine di consentire il dialogo fra gli Enti (Autorità di Bacino, Regione, Province, Comunità montane, Comuni...) coinvolti nella gestione di informazioni associate ai bacini, a tale strato informativo è stata attribuita la codifica SIBAPO definita dall Autorità di Bacino del fiume Po. Attraverso l applicazione del sistema di codifica SIBAPO è possibile mettere in relazione informazioni differenti, provenienti da Enti con specifiche competenze settoriali, associate alla stessa unità territoriale bacino idrografico. Il sistema SIBAPO si basa sull ordinamento gerarchico del reticolo idrografico ed è un metodo di codifica coerente sia con le prescrizioni normative in vigore, sia con le decisioni del gruppo di lavoro INTESA GIS volto alla definizione di standard comuni a livello nazionale.

42 21 Strato informativo Bacini Idrografici Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione CNR IEIIT, di Bologna, IREALP(Istituto di Ricerca per l Ecologia e l Economia applicate alle Aree alpine). Fonte dei dati Modello Digitale del Terreno 20x20m Rete idrografica Carta Tecnica Regionale 1: in formato vettoriale (CT10). Software di calcolo proprietario CNR Bologna, denominato BACINI. Aggiornamento 2005 Copertura territoriale Attualmente è disponibile la copertura relativa al territorio montano e collinare regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40 Formato dei dati Formato numerico vettoriale: Coverage ArcInfo, Shapefile Pubblicazioni descrittive del progetto Relazione descrittiva sul contenuto dello strato informativo e sul codice di calcolo utilizzato per la generazione della rete di impluvi e displuvi. Modalità di distribuzione Vengono resi disponibili i dati vettoriali relativi alle delimitazioni dei bacini ed i parametri morfometrici. Sono scaricabili dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: Non viene distribuito il software di calcolo. Sono inoltre disponibili su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

43 22 Ghiacciai di Lombardia La banca dati Ghiacciai di Lombardia nasce dal progetto Quantificazione, catalogazione e variabilità della risorsa glaciale lombarda, per iniziativa della Regione Lombardia e dell Istituto di Ricerca per l Ecologia e l Economia applicate alle Aree alpine (IREALP) alla fine del I cambiamenti climatici globali e i processi di deglaciazione alpina sono di estrema attualità: le ripercussioni che tali fenomeni stanno producendo sul territorio alpino, sulla sua stabilità idrogeologica e sulla fruibilità in sicurezza delle aree turisticamente vocate, sono di portata rilevante. Inoltre i ghiacciai alpini rappresentano una risorsa produttiva importante per la regione sia nel settore idrico, come riserva strategica, che nel settore energetico, per la produzione idroelettrica. La necessità di aggiornare con continuità le conoscenze in questo ambito è diventata quindi di primaria importanza. Negli ultimi anni sul territorio lombardo sono state condotte analisi approfondite da parte di diversi soggetti. Le principali figure che operano in Lombardia nell ambito della ricerca glaciologica (Comitato Glaciologico Italiano, Servizio Glaciologico Lombardo, Dipartimento di Scienze della Terra Ardito Desio dell Università di Milano e CNR-IREA) hanno raccolto le diverse esperienze producendo un aggiornamento dello stato delle conoscenze della risorsa glaciale lombarda. Le analisi riguardano il territorio alpino glacializzato e sono il risultato dell applicazione di diverse metodologie, sia dirette che indirette (rilievi glaciologici e geomorfologici di terreno, rilievi topografici di dettaglio con strumentazione ottica e GPS, rilievi geofisici, analisi fotogrammetrica, remote sensing ). La banca dati Ghiacciai di Lombardia si pone come strumento atto ad un periodico ed accurato aggiornamento delle informazioni quali-quantitative relative ai ghiacciai lombardi, fondamentale per il monitoraggio dell evoluzione del glacialismo lombardo. L elevata accessibilità e fruibilità del prodotto permette a diverse fasce di utenti, dalla comunità scientifica ai potenziali utilizzatori e visitatori della risorsa glaciale (escursionisti, studenti, insegnanti), di interfacciarsi alla problematica.

44 22 Ghiacciai di Lombardia Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Comitato Glaciologico Italiano (CGI), Servizio Glaciologico Lombardo (SGL), Dipartimento di Scienze della Terra Ardito Desio dell Università di Milano, CNR-Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell Ambiente IREA, coordinati dall Istituto di Ricerca per l Ecologia e l Economia applicate alle Aree alpine (IREALP). Fonte dei dati - ortofoto digitali in b/n AIMA (luglio 1997); - ortofoto digitali a colori Programma IT 2000 Compagnia Generale Ripreseaeree CGR Parma (ripresa aerea ); - immagine satellitare Spot (30 luglio 2003); - immagine satellitare Landsat TM (13 settembre 1999). Aggiornamento 2006 Copertura territoriale Regione alpina del territorio della regione Lombardia. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest)-Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40 Formato dei dati Formato numerico vettoriale: Shapefile. Pubblicazioni descrittive del progetto - Relazione di progetto Quantificazione, catalogazione e variabilità della risorsa glaciale lombarda - Documento di sintesi Modalità di distribuzione Il prodotto in formato digitale è scaricabile dal portale dell Informazione territoriale, previa registrazione, all indirizzo web: È inoltre disponibile su CD-ROM a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

45 23 Il Servizio Regionale di posizionamento per la Lombardia Rete di stazioni permanenti GPS Regione Lombardia, IREALP e il Politecnico di Milano hanno realizzato GPSLOMBARDIA, un Servizio Regionale di Posizionamento sul territorio lombardo, che fornisce strumenti utili per le seguenti applicazioni di carattere topografico e cartografico: cartografia tecnica regionale, catasto strade, appoggio da terra alla fotogrammetria e supporto alla fotogrammetria cinematica, reti di appoggio a grandi opere civili, applicazioni GIS. L obiettivo primario e immediato è permettere ad utenti dotati di singoli ricevitori la georeferenziazione di punti mediante rilievo in postelaborazione dei dati e tempo reale. Il Servizio è composto da una rete di Stazioni Permanenti (SP) e da un Centro di Elaborazione Dati e Controllo (CEDeC) che offre consulenza e assistenza all utenza, anche in tempo reale. Il CEDeC è attivamente impegnato nella gestione e nella manutenzione della rete, nonché in tutte le attività di ricerca e sviluppo implicate dalla distribuzione dei servizi di base e a valore aggiunto. Inoltre sarà coinvolto in ricerche sugli standard, e in seguito nella sperimentazione, per l integrazione dell attuale GPS statunitense con il futuro sistema europeo GALILEO. Il CEDeC si occupa della distribuzione dei dati e prodotti e offre supporto all utenza, integrando la semplice fornitura di un dato con un valido servizio di consulenza che è in grado di dare informazioni, in tempo reale, sullo stato e sull esito del lavoro dell utente. I servizi di base del Servizio Regionale di Posizionamento per la Lombardia sono: - Servizio all utenza, con presenza di personale a dispo- sizione e a supporto delle attività dell utenza; - raccolta, archiviazione e distribuzione per il postprocessamento dei dati grezzi in formato RINEX di tutte le SP; - analisi automatica e in tempo quasi reale dei dati grezzi; - archiviazione e distribuzione dei report di qualità; - analisi diretta dei casi di criticità dei dati grezzi per il monitoraggio e la manutenzione delle SP; - compensazione quotidiana della rete, per un ulteriore valutazione di qualità e criticità dei dati: distribuzione di ulteriori report sintetici di qualità; - compensazione settimanale della rete, per il suo inquadramento in EUREF e il monitoraggio delle coordinate IGB e ETRF delle SP; - distribuzione di metadati sulle SP, con particolare riferimento alle stime delle loro coordinate nei sistemi di riferimento IGB, ETRF e IGM95; - distribuzione in tempo reale di correzioni differenziali di codice per la navigazione con precisione metrica; - distribuzione in tempo reale di correzioni differenziali di codice e fase per la navigazione con precisione centimetrica. Sin dalle prime fasi di realizzazione del Servizio, GPSLOM- BARDIA dedica particolare importanza alle attività di ricerca, partecipando attivamente a progetti nazionali e internazionali e interloquendo con esponenti del mondo scientifico e istituzionale di riconosciuta fama nel settore del GPS. Per maggiori informazioni sul primo Servizio di posizionamento GPS italiano a livello regionale e per accedere al servizio, è possibile visitare il sito o inviare una a info@gpslombardia.it.

46 23 Il Servizio Regionale di posizionamento per la Lombardia Rete di stazioni permanenti GPS Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l informazione territoriale, IREALP, Politecnico di Milano. Realizzazione Il progetto è operativo da gennaio 2006 e distribuisce all utenza pubblica e privata dati per il posizionamento in tempo reale e in post-processamento mediante la tecnologia GPS. Aggiornamento Servizio continuo Copertura territoriale Intero territorio della Regione Lombardia Sistema cartografico di riferimento IGB00 e WGS84 ETRF89-IGM95 Formato dei dati L archiviazione e la distribuzione dei dati GPS per il posizionamento in post-processamento viene effettuata in formato standard RINEX; la distribuzione delle correzioni differenziali per il posizionamento in tempo reale viene effettuata in formato standard RTCM. Pubblicazioni descrittive del progetto Il servizio regionale di posizionamento per la Lombardia - 7ª Conferenza Nazionale Asita La dimensione territoriale e la dimensione del tempo Verona ottobre 2003 Servizi di posizionamento basati su reti di stazioni permanenti GNSS 9ª Conferenza Nazionale Asita Catania Modalità di distribuzione L accesso ai dati è possibile mediante sottoscrizione di una quota di accesso e successivo acquisto dei dati utilizzati. Per maggiori informazioni, visitare il sito o contattare info@gpslombardia.it. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

47 24 S.I.B.I.Te.R. (Sistema Informativo per la Bonifica, l Irrigazione e il Territorio Rurale) - Scala 1: Il Sistema Informativo per la Bonifica, l Irrigazione e il Territorio Rurale interessa le aree di pianura e di collina di Regione Lombardia, ed esclude i territori delle Comunità Montane. La base geografica di riferimento per tutti i dati spaziali contenuti è la Carta Tecnica Regionale alla scala 1: Gli obiettivi del S.I.B.I.Te.R. sono: - Monitoraggio dell uso delle risorse acqua e suolo; - Organizzazione informazioni per processi decisionali e di scelta sulle acque; - Programmazione e controllo degli interventi dei consorzi di bonifica; - Raccolta e distribuzione di informazioni attinenti la bonifica, l irrigazione, il territorio rurale e il paesaggio agrario. Il nucleo del S.I.B.I.Te.R. è costituito da una banca dati territoriale, il cui contenuto è caratterizzato dalla rappresentazione geografica dei dati gestiti tramite un ambiente GIS ed organizzati in un area gestionale-amministrativa e in un area territoriale. L area gestionale-amministrativa contiene dati generali sui consorzi e dati relativi ai progetti consortili finanziati da Regione Lombardia, mentre l area territoriale contiene informazioni inerenti i consorzi, i canali, i bacini irrigui e di scolo, i fontanili e i nodi critici. Di conseguenza tutte le informazioni contenute risultano di supporto all attività di pianificazione e salvaguardia del territorio rurale. I tematismi specifici presenti nel sistema informativo sono i seguenti: - Comprensori di bonifica, con il relativo inquadramento territoriale; - Consorzi di bonifica, con annesse una serie di informazioni quali l inquadramento territoriale, i dati anagrafici, istituzionali e amministrativi; - Canali, dei quali sono specificate le caratteristiche tecnico funzionali e quelle amministrative; - Bacini di scolo, ovvero l area scolante sottesa da ogni canale con funzione di bonifica; - Bacini irrigui, ovvero le aree irrigate con acqua proveniente da un medesimo canale.

48 24 S.I.B.I.Te.R. (Sistema Informativo per la Bonifica, l Irrigazione e il Territorio Rurale) Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Valorizzazione dei sistemi rurali della pianura e della collina. Realizzazione Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Valorizzazione dei sistemi rurali della pianura e della collina, Consorzi di bonifica della Lombardia, Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Consorzi di Bonifica della Lombardia, Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Valorizzazione dei sistemi rurali della pianura e della collina. Aggiornamento L area gestionale amministrativa viene periodicamente aggiornata; l ultimo aggiornamento della rete dei canali si è concluso a fine 2003 (Versione 2.0). Si sta provvedendo allo sviluppo di un applicativo via web che permetta un editing distribuito ai Consorzi di Bonifica, sia per quanto riguarda i dati gestionali-amministrativi sia per l aggiornamento della rete dei canali. Copertura territoriale Comprensori di bonifica della pianura irrigua lombarda, ovvero pianura e collina (con esclusione delle aree appartenenti alle Comunità Montane). Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest)-Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40. Formato dei dati Formato numerico vettoriale: Shapefile; le banche dati sono in formato mdb. Pubblicazioni descrittive del progetto Varie pubblicazioni realizzate dalla Struttura Bonifica e Irrigazione, tra cui: Le vie d acqua: rogge, navigli e canali, Architetture d acqua per la bonifica e l irrigazione e Comprendere il paesaggio:studi sulla pianura lombarda, Acqua, bonifica e irrigazione in Lombardia. Modalità di distribuzione Gran parte dei dati contenuti nel S.I.B.I.Te.R. sono visibili nel portale territoriale della Direzione Generale Agricoltura all indirizzo: tramite il banner al Sistema Rurale. I dati possono essere forniti su supporto informatico a enti pubblici, a seguito di richiesta alla Direzione Generale Agricoltura U.O. Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Valorizzazione dei sistemi rurali della pianura e della collina, via Pola 12/14, Milano, tel. 02/ , fax 02/ , bonifica@regione.lombardia.it. Alcuni dati ed elaborazioni del S.I.B.I.Te.R. sono pubblicati nei volumi Opere e manufatti della bonifica e dell irrigazione e Atlante della bonifica e dell irrigazione che possono essere richiesti alla Direzione Generale Agricoltura U.O. Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Valorizzazione dei sistemi rurali della pianura e della collina. La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

49 25 S.I.Alp. (Sistema Informativo Alpeggi) Il sistema informativo costituisce uno strumento conoscitivo, finalizzato in primo luogo alla redazione di uno specifico piano di settore (Piano regionale degli alpeggi). La grande quantità di informazioni può essere utilmente utilizzata più in generale per la pianificazione territoriale delle aree montane della Lombardia o per studi e analisi territoriali a valenza ambientale, paesaggistica o naturalistica, ecc.. Esso si compone di due parti, quella riguardante gli alpeggi e quella riguardante le aziende conferenti il bestiame (monticanti). Gli alpeggi utilizzati nel 2000 sono risultati 669 e costituiscono un sistema territoriale esteso ed articolato, il cui uso del suolo comprende pascoli di vario tipo, superfici boscate, incolti produttivi ed improduttivi. Il sistema è caratterizzato da una spiccata multifunzionalità, sebbene la funzione produttiva sia fondamentale e indispensabile per la conservazione dei pascoli e quindi degli alpeggi. Considerazioni analoghe valgono per le complessive aziende agricole conferenti il bestiame, di cui sono state rilevate ed inserite nella banca dati. Il sistema informativo degli alpeggi è parte integrante di quello territoriale (SIT) di Regione Lombardia ed ha pertanto la possibilità di interloquire con lo stesso, arricchendolo di informazioni o acquisendone (es. cartografia geoambientale). Al fine di gestire la storicità delle informazioni con i vari aggiornamenti, è stato ritenuto necessario apportare una distinzione concettuale tra alpeggio e malga, normalmente usati come sinonimi. Infatti la malga (o l alpe) costituisce l entità fisica territoriale ovvero l insieme funzionale ed organico di pascoli, strutture ed infrastrutture in cui si svolgono le attività agricole; l alpeggio costituisce invece l insieme delle attività agricole ovvero la gestione che può interessare una o più malghe. I dati gestionali cambiano di anno in anno mentre quelli territoriali si modificano più lentamente. Il sistema informativo è costituito da un database relazionale che associa i dati alfanumerici al perimetro delle malghe e degli alpeggi. I dati territoriali riportano una classificazione dei pascoli in alcune categorie: grassi, magri, di riposo, umidi, arborati, cespugliati. Le informazioni raccolte per gli alpeggi riguardano: la conduzione, le aziende conferenti, il carico animale, la produzione, le attrezzature, il personale, i miglioramenti segnalati dal conduttore dell alpeggio. Le informazioni relative alle malghe concernono la proprietà, la viabilità, le stazioni in cui è eventualmente articolata la malga, i fabbricati, l approvvigionamento idrico, l attività turistica, i vincoli e le emergenze. La componente delle aziende contiene informazioni alfa-numeriche rilevate mediante la compilazione di una scheda per gli allevamenti zootecnici aventi una consistenza uguale o superiore a 5 U.B.A.(unità bovini adulti). Le informazioni raccolte riguardano: i dati generali dell azienda, la conduzione, le caratteristiche dell azienda, il patrimonio zootecnico, la produzione, il personale, i miglioramenti segnalati dal titolare dell azienda. L architettura del sistema informativo degli alpeggi prevede la costituzione di un polo centrale (livello regionale) che dovrà gestire le anagrafiche principali (malghe, alpeggi, proprietari, conduttori d alpe) e da poli periferici (livello di Comunità Montane) che dovranno gestire gli aggiornamenti annuali dei dati gestionali (periodo di monticazione, numero di capi bestiame caricati, ecc.). Il sistema è impostato per produrre una serie di report sia cartografici a diversa scala (alpeggio e malga 1:10.000, comunità montana e provincia 1:50.000/ ) che alfanumerici. Nella legenda delle cartografie vengono riportati grafici con relativi dati (in valore assoluto) sulle superfici dei diversi tipi di uso del suolo.

50 25 S.I.Alp. (Sistema Informativo Alpeggi) Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Sviluppo dei Sistemi Agricoli di Montagna e delle Filiere Silvopastorali. Realizzazione La progettazione è stata fatta dalla Direzione Generale Agricoltura con il supporto di Lombardia Informatica e della Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio. La rilevazione dei dati degli alpeggi e delle aziende è stata effettuata dalle Comunità Montane e dall Azienda Regionale delle Foreste. Il caricamento dei dati è stato effettuato dalla Fondazione Fojanini. Fonte dei dati Sono stati rilevati nel 2000 mediante rilievi di campagna, interviste e compilazione di schede da parte delle Comunità Montane e dell ex Azienda Regionale delle Foreste (ora ERSAF). Aggiornamento Si prevede un aggiornamento annuale dei dati gestionali degli alpeggi (periodo di monticazione, carico animale, personale d alpe, produzione, ecc.). L aggiornamento delle malghe è previsto quando si verificano modificazioni (uso del suolo, fabbricati, viabilità, ecc.). Copertura territoriale Parte del territorio montano (circa ettari) delle Province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest)-Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40 Formato dei dati Alfa-numerici: db Access; numerico vettoriale: shapefile; iconografici (immagini fotografiche delle malghe). Pubblicazioni descrittive del progetto Il sistema informativo alpeggi è stato illustrato in convegni, seminari ed incontri tecnici tenutisi sia in Lombardia che in altre regioni. Modalità di distribuzione I dati sono consultabili sul portale della Direzione Generale Agricoltura all indirizzo: (Agrinet) o sul CD Rom Alpeggi e pascoli in Lombardia, fornitura dati gratuita su richiesta all Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Sviluppo dei Sistemi Agricoli di Montagna e delle Filiere Silvopastorali - Tel. 02/ / La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

51 26 Uso del Suolo: progetto DUSAF Scala 1: Al fine di aggiornare ed approfondire nel dettaglio la base informativa sull uso del suolo esistente, nell estate del 2000 è stato formalizzato un accordo tra l ERSAF e la Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia per la realizzazione di un nuovo progetto denominato Destinazione d Uso dei Suoli Agricoli e Forestali (DUSAF). Successivamente, attraverso un accordo con la Direzione Generale Territorio ed Urbanistica, si è proceduto al completamento dello strato informativo relativo al progetto DUSAF con la classificazione delle aree di urbanizzato. Scopo originario del progetto è stato quello di realizzare una base informativa omogenea di tutto il territorio lombardo sull uso dei suoli, per consentire un efficace pianificazione territoriale degli interventi nel settore agricolo e forestale e per fornire un supporto per l istruttoria e il controllo delle domande di contributo degli agricoltori. In questo senso il progetto DUSAF si integra con le informazioni già presenti nell Anagrafe delle Imprese Agricole realizzata nell ambito del SIARL (Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia). L area interessata dal progetto si estende a tutto il territorio regionale, per un totale di circa ha. La predisposizione delle basi informative è avvenuta per fotointerpretazione delle ortofoto digitali a colori del progetto IT2000, e restituzione cartografica alla scala 1: I limiti fotointerpretati sono stati immediatamente digitalizzati ed organizzati in coperture (di tipo poligonale per quanto riguarda la carta dell uso del suolo e di tipo lineare per le polilinee che rappresentano le siepi e filari). La legenda è articolata in classi, che comprendono raggruppamenti omogenei d uso del suolo per macro tipologie indicate tramite una sigla, le quali a loro volta si suddividono in diverse sottoclassi, in cui si dettagliano e si specificano le singole tipologie, indicate tramite una numerazione. Le ulteriori specifiche vengono utilizzate quando necessario in caso di sottoclasse mista o di difficile interpretazione. Per la rappresentazione degli elementi areali: - Per ogni tematismo avente sviluppo areale la soglia dimensionale minima rappresentata corrisponde a 1600 mq, pari ad una superficie cartografica alla scala 1: di 16 mm 2. - La dimensione lineare minima del poligono è di 20 m, pari ad una lunghezza sulla carta alla scala di lavoro di 2 mm. Per la rappresentazione degli elementi lineari (filari e siepi), gli elementi sono stati cartografati quando il loro sviluppo lineare sul terreno è risultato maggiore di 40 m (riferiti all interno dei singoli appezzamenti su cui insistono). I filari e le siepi sono stati rilevati quando di larghezza superiore a 5 metri. Per quanto riguarda le aree urbanizzate la legenda predisposta è riferita alla classificazione e alla metodologia adottata a livello europeo con il progetto Landcover, che costituisce lo standard di riferimento per la cartografia sulla copertura dell uso del suolo adottato dall Unione Europea all interno del Progetto CORINE per la creazione di archivi di dati grafici e alfanumerici sullo stato dell ambiente. L organizzazione dei dati, strutturata per livelli gerarchici e riferiti ad unità spaziali omogenee ben distinte, è stata integrata al quarto livello secondo le indicazioni raccomandate dal Centro Tematico per il Land Cover dell Unione Europea, con voci aggiuntive per meglio corrispondere alle caratteristiche legate ad una scala maggiore.

52 26 Uso del Suolo: progetto DUSAF Scala 1: Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura e Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Infrastruttura per l Informazione Territoriale. Realizzazione Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ERSAF) della Regione Lombardia, Soggetti privati. Fonte dei dati Fotointerpretazione (ortofoto del progetto IT2000) e documentazione preesistente quali la carta dell uso del suolo del progetto Basi informative ambientali di pianura e la cartografia Geoambientale. Aggiornamento I lavori sono stati realizzati nel periodo ; le ortofoto del progetto IT2000 sono state realizzate nel 1998/1999 (prov. Milano). Copertura territoriale Intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest)-Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40 Formato dei dati Formato numerico vettoriale: Shapefile. Modalità di distribuzione Attualmente gli strati informativi riferibili al progetto sono distribuiti secondo due modalità: - per quanto riguarda i dati che si riferiscono al territorio extraurbano e le siepi e filari, sono distribuiti per conto della Direzione Generale Agricoltura dall ERSAF su CD Rom secondo tagli provinciali e al costo di 20 euro l uno (acquisto tramite versamento su conto corrente postale n intestato a: ERSAF - Palazzo Canova Milano Segrate -MI, indicando nella causale la quantità e la provincia richiesta); - i dati che si riferiscono alla classificazione del territorio urbano sono distribuiti a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: I prodotti sono inoltre visualizzabili sul portale dell Informazione territoriale all indirizzo web: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

53 27 Reti di monitoraggio idrometeorologico dell ARPA Lombardia Dal 2004 ad oggi Arpa Lombardia ha svolto un attività di unificazione delle diverse reti di monitoraggio del territorio regionale che ha portato all integrazione delle diverse reti automatiche, meccaniche e manuali. La rete di monitoraggio di stazioni automatiche è ora costituita da circa 270 stazioni che provengono dalle seguenti reti: la rete Shake Up, la rete del Centro di Monitoraggio Geologico di Sondrio, la rete del Centro Nivometeorologico di Bormio, la rete di proprietà ER- SAF, la rete di qualità dell aria della Regione Lombardia e, dal 2005, le reti del Servizio Idrografico (rete idropluvio radio) e della Protezione Civile regionale (rete idropluvio gsm). Tali reti misurano sul territorio regionale parametri idrometeorologici in tempo reale (temperatura, velocità e direzione del vento, umidità relativa, precipitazioni, pressione atmosferica, radiazione solare totale e netta, livello idrometrico di fiumi e laghi, altezza e temperatura del manto nevoso) ed alcune stazioni meteorologiche acquisiscono inoltre dati da sistemi di telerilevamento per la misura di profili verticali di parametri atmosferici. Inoltre vengono acquisiti periodicamente dati nivometrici da punti di rilevamento manuali, concentrati specialmente nella zona montana della regione, nonché dati idrometeorologici da stazioni meccaniche e manuali (rete storica del Servizio Idrografico), che proseguono le serie storiche pubblicate sugli Annali idrologici. Tutti i parametri provenienti da stazioni automatiche sono archiviati in un unico database SQL dal quale possono essere resi disponibili per gli utenti interni ed esterni all Agenzia. I parametri provenienti da stazioni manuali e meccaniche vengono raccolti in un apposito archivio cartaceo e vengono periodicamente resi in formato elettronico. I dati idrometeorologici da stazioni meccaniche e manuali vengono inseriti in un apposito archivio informatico dal quale sono esportabili in formato testo. Arpa sta proseguendo la realizzazione degli Annali idrologici nel formato dell ex-simn. Attualmente è a disposizione del pubblico la parte I dell Annale Titolare dell informazione ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Regione Lombardia) Realizzazione ARPA Lombardia: Settori Aria, Risorse Idriche, Suolo e Risorse Naturali, Sistemi Informativi Fonte dei dati Reti di rilevamento manuali e automatiche in teletrasmissione. Aggiornamento Per le reti in teletrasmissione la frequenza di aggiornamento varia da 30 minuti a 4 ore. Per le reti manuali la frequenza è normalmente giornaliera. Per le reti meccaniche l acquisizione è in continuo (pennino su carta millimetrata), il campionamento digitale è ogni 15 minuti. Copertura territoriale La distribuzione delle reti copre l intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest)-Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40 Formato dei dati Numerico per le stazioni automatiche, cartaceo per le stazioni manuali e meccaniche (in corso di numerizzazione). Pubblicazioni descrittive CD Rom Dati idrometeorologici del Centro Monitoraggio Geologico di Sondrio (2003); CD Rom D.A.F.M.E. - Dati Agro Feno Meteo Eventi a cura dell Ente Regionale per i Servizi dell Agricoltura e delle Foreste (ERSAF) della Regione Lombardia (2001); CD Rom Inventario d archivio 2005 della U.O. Idrografia (2005). Modalità di distribuzione I dati e le sintesi sono distribuiti su supporto informatico previa richiesta ad ARPA Lombardia, Viale Francesco Restelli 3/ Milano. Per avere accesso ai dati meteorologici l indirizzo web è È possibile la consultazione dei dati idrometeorologici delle reti del Centro Monitoraggio Geologico di Sondrio sul sito di ARPA Lombardia: Per avere accesso a tali dati in tempo reale è necessario registrarsi. Per le richieste di dati storici (meccanici e manuali dal 1951 ad oggi) di tipo idrometeorologico (precipitazioni, temperature, altezze di neve al suolo, livelli idrometrici, portate idriche) e di dati idrologici anche recenti (reti automatiche) scrivere a dati. idrografia@arpalombardia.it. Presso gli uffici ARPA di Via Confalonieri, 29 è disponibile per la consultazione l archivio dei dati cartacei, si accede su appuntamento scrivendo alla mail dati.idrografia@arpalombardia.it.

54 INEMAR (Inventario delle emissioni in aria) INEMAR è un database realizzato per la costruzione dell inventario delle emissioni in atmosfera, ovvero per stimare le emissioni dei diversi inquinanti, a livello di territorio comunale, per ogni tipo di attività (riscaldamento, traffico, agricoltura, industria) e per ogni tipo di combustibile, secondo la classificazione internazionale Corinair. Il database contiene: Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Qualità dell Ambiente Unità Organizzativa Riduzione Emissioni in Atmosfera e Sostenibilità Ambientale Struttura Protezione Aria. Realizzazione Applicativi software realizzati da Compaq HP su algoritmi e procedure definiti da Regione Lombardia e Arpa Lombardia. Gestione e amministrazione del database: Lombardia Informatica SpA e Regione Lombardia Direzione Generale titolare dell informazione Qualità dell Ambiente. Regione Lombardia Direzione Caricamento Generale ed elaborazione Territorio e dati: Urbanistica ARPA Lombardia Struttura - Settore Sistema Informativo Territoriale. Aria - Unità Organizzativa Modellistica. Realizzazione Fonte dei dati Comitato Glaciologico Italiano Dati sulle (CGI), fonti Servizio di emissione Glaciologico raccolti da Lombardo ARPA Lombardia (SGL), Settore della Aria Terra U.O. Ardito Modellistica. Desio dell Università di Milano, Dipartimento di Scienze CNR-Istituto per il Rilevamento Aggiornamento Elettromagnetico dell Ambiente IREA, coordinati dall Istituto di Ricerca per Biennale l Ecologia o triennale e l Economia applicate alle Aree alpine (IREALP). Copertura territoriale Fonte dei dati L intero territorio regionale - ortofoto digitali in b/n AIMA Sistema (luglio 1997); cartografico di riferimento - ortofoto digitali a colori Gauss-Boaga Programma IT (fuso 2000 Compagnia Ovest) - Proiezione Generale cilindrica Ripreseaeree trasversa CGR Parma (ripresa aerea conforme ); di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale (30 luglio di 2003); Hayford Roma immagine satellitare Spot - immagine satellitare Landsat Formato TM (13 dei settembre dati 1999). Aggiornamento Alfanumerico È previsto l aggiornamento Modalità su ortofoto di digitali distribuzione aggiornate. Copertura territoriale Dal sito internet della Direzione Generale Qualità dell Ambiente della è Regione possibile Lombardia. accedere alla home page di INEMAR Regione alpina del territorio sistema cartografico all indirizzo: riferimento - i dati originali, raccolti per l intera regione, sui quali ci si basa per la stima delle emissioni; Gauss-Boaga (fuso Ovest)-Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - - le procedure che realizzano gli algoritmi Ellissoide utilizzati di riferimento: per tali ellissoide me.htm internazionale di Hayford Roma 40. stime; formato dei dati - i valori di emissioni stimate. - Formato numerico vettoriale: Shapefile, E00; Gli obiettivi che il progetto si pone sono: pubblicazioni descrittive del progetto - Fornire un efficace strumento di supporto - Relazione alle decisioni di progetto Quantificazione, catalogazione e variabilità della risorsa in materia ambientale alle Amministrazioni glaciale pubbliche, lombarda (pdf); in particolare in relazione agli interventi di - riduzione Documento dell inquinamento atmosferico. Modalità di distribuzione di sintesi (pdf). - Individuare indicatori e fattori di emissione I dati tipici vettoriali della vengono realtà distribuiti agli utenti appartenenti ad Enti Pubblici, Università socio-economica e produttiva della Lombardia ed Istituti di per Ricerca avere a seguito di richiesta scritta, indicando le motivazioni di uno strumento più aderente alla specificità utilizzo, indirizzata della nostra alla Struttura Sistema Informativo Territoriale, Direzione Generale regione (gli standard normalmente in uso Territorio fanno e riferimento Urbanistica, Regione Lombardia, via Sassetti 32/ Milano. a modelli socio-economici tipici del Nord La cessione Europa). di materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta a - Realizzare un modello di inventario originale normativa in che grado regola di i diritti d autore: il diritto d uso viene concesso con l obbligo proporsi come standard a livello nazionale della e citazione in modo della competitivo a livello internazionale. I dati sono in corso di implementazione sul sito web: fonte. I risultati degli inventari emissioni realizzati lombardia.it. con INEMAR sono accessibili via Internet tramite un browser web, senza necessità di password. È consentito lo scarico di tabelle già precompilate o di file contenti i dati selezionati dall utente, con dettagli fino al Comune, Attività, Combustibile e Inquinante. Di fondamentale importanza è l integrazione dei dati INE- MAR nel SIT regionale, nel quale sono stati implementati i dati associati al riferimento geografico comunale, permettendo di effettuare elaborazioni con gli altri livelli informativi del SIT. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

55 28 Catasto delle Cave La base dati è stata realizzata in seguito all entrata in vigore della Legge regionale n. 14 che dispone la realizzazione di un catasto regionale delle cave attive e cessate, sulla base di informazioni provenienti dalle Province e con l ausilio delle strutture tecniche dell ARPA. Alla Regione spetta il coordinamento del progetto e l utilizzo del catasto mentre la gestione è stata demandata all ARPA. Dopo una prima fase di standardizzazione delle informazioni alfanumeriche e cartografiche provenienti dalla Province, è in corso di completamento la realizzazione di un sistema informativo che, attraverso una serie di applicazioni integrate, ha come obiettivo: - la gestione e l aggiornamento dell inventario e del catasto; - il caricamento e la gestione dei dati geografici, anche in serie storica; - la sperimentazione della pubblicazione su Internet dei files georeferenziati delle Cave con aggiornamento on-line dei dati da parte delle province. Allo stato attuale sono disponibili: - una applicazione di interrogazione locale che integra i dati alfanumerici, gestiti con maschere Access, con i dati geografici (shape file e GeoDatabase) forniti dalle Province; - una applicazione web in fase sperimentale di consultazione cartografica e alfanumerica delle banche dati disponibili. È inoltre in fase conclusiva la realizzazione di maschere per il caricamento/aggiornamento dati alfanumerici on-line tramite browser Internet.

56 28 Catasto delle Cave Titolare dell Informazione Regione Lombardia Direzione Generale Qualità dell Ambiente Unità Organizzativa Attività estrattive e recupero ambientale. Realizzazione Struttura del database: Regione Lombardia - Direzione Generale Qualità dell Ambiente Software di interrogazione locale (Access): OneTeam s.r.l. Software di interrogazione on-line: Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati Province Aziende cavatrici Aggiornamento Annuale Copertura Territoriale Intero territorio regionale Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40. Formato dei dati Alfanumerico: DBMS Oracle Cartografico: Shapefile e GeoDatabase Modalità di consultazione La visualizzazione dei dati da parte di tutti gli utenti è possibile online sul sito www. ambiente.regione.lombardia, tematica Attività estrattive e di bonifica- Settore CA- VE- CATASTO CAVE, ove sono consultabili le schede delle cave, con i principali dati e la rappresentazione cartografica delle cave, sempre completa, salvo in alcuni limitati casi, relativi a cave cessate, ove la rappresentazione è puntiforme, per difficoltà oggettive riscontrate nei censimenti da parte delle province. La schede complete della banca dati delle cave, riportanti tutti i dati, di interesse per gli enti preposti alla gestione della tematica delle attività estrattive delle cave, Regione, Province, Arpa e Autorità del Bacino del fiume Po, avverrà online tramite login riservato solo a tali enti. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

57 29 SIRBeC Carta del rischio del Patrimonio Culturale La Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia ha sviluppato SIRBeC (Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali) per catalogare il patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico e demo-etnoantropologico lombardo. Il sistema contiene informazioni relative a oltre opere d arte e circa edifici tra monumenti di interesse storico-artistico e musei. La maturità delle tecnologie informatiche per il trattamento di informazioni territoriali consente ora di divulgarne i contenuti informativi non più soltanto, come in passato, con riferimento agli aspetti descrittivi del patrimonio culturale (anagrafici, tipologici, sullo stato di conservazione etc.) ma anche con riferimento alla collocazione sul territorio regionale dei singoli beni. L uso dei GIS ha reso infatti possibile la trasformazione di SIRBeC in un sistema informativo territoriale in cui la localizzazione di un bene può costituire oltre che una chiave di accesso alle informazioni relative ai beni mobili in esso contenuti anche una base per approfondire le analisi del rapporto fra i beni culturali e il loro contesto territoriale. Particolare attenzione è stata perciò dedicata alla georeferenziazione degli edifici in quanto l individuazione della loro esatta collocazione sul territorio e l inserimento delle relative coordinate geografiche nel sistema sono attività fondamentali per due scopi: il primo è garantire la possibilità di evidenziare la distribuzione territoriale dei beni, il secondo è fornire i dati di base per la successiva valutazione del rischio che alcuni fenomeni ambientali possono rappresentare per essi. A quest ultimo scopo risponde la realizzazione, nell ambito di SIRBeC, di un altro sistema informativo territoriale: la Carta del Rischio del Patrimonio Culturale, sviluppata in collaborazione con l Istituto Centrale per il Restauro (ICR) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) grazie ad un Accordo di Programma. La sua principale finalità è valutare i rischi cui sono soggetti i beni culturali per programmarne l attività di conservazione sulla base di dati ed indicatori omogenei. Il rischio viene definito dalla combinazione di due indicatori: un indicatore di vulnerabilità, derivante dall analisi e dall elaborazione dei dati sullo stato di degrado degli edifici, e un indicatore di pericolosità che evidenzia il pericolo potenziale che per essi costituiscono alcuni fenomeni ambientali, territoriali e antropici. Stato di conservazione (o di degrado) dei beni e indicatore di vulnerabilità I dati relativi allo stato di conservazione (o di degrado) degli edifici storico-architettonici vengono raccolti da operatori specializzati attraverso l indagine sul posto. A tal fine viene utilizzata la scheda predisposta da ICR che prevede l esame di dodici componenti tipologiche. Per ciascuna di esse viene formulata una diagnosi dello stato di conservazione (o di degrado) che prende in considerazione sei tipi di danno: danni strutturali, disgregazione materiale, umidità, etc. Per ogni danno il rilevatore esprime un giudizio qualitativo o quantitativo relativamente a tre condizioni: gravità del danno, estensione del danno, grado di urgenza con il quale sarebbe opportuno intervenire. In questo modo possono essere assegnati valori ad un massimo di 216 variabili osservate che, opportunamente elaborati, definiscono l indicatore di vulnerabilità. Fattori di pericolosità e indicatore individuale di pericolosità statico-strutturale I fenomeni ambientali calamitosi che attualmente vengono presi in esame dal sistema sono quelli che costituiscono un pericolo per la stabilità degli edifici: dissesti idrogeologici, valanghe, esondazioni e sismi. Le informazioni relative derivano in genere dal Sistema Informativo Territoriale regionale che le fornisce sotto forma di carte tematiche; queste informazioni vengono poi messe in relazione alla posizione degli edifici sul territorio e vengono elaborate per mezzo di tecnologie GIS in modo da ottenere indicatori di pericolosità individuale, riferiti cioè a ogni singolo edificio. Indicatori di rischio individuale Una volta calcolati e normalizzati gli indicatori numerici di vulnerabilità e di pericolosità, la loro combinazione costituisce l indicatore di rischio per ogni edificio. Architettura informativa e informatica del sistema Attualmente sia SIRBeC sia Carta del Rischio sono disponibili in modalità Web e potranno essere integrati fra di loro entro la fine dell anno grazie al fatto che entrambi i sistemi dispongono di meccanismi di sincronizzazione tra le due componenti informative (geografica e alfanumerica). È però già disponibile NaDIR (Navigatore geografico tra Dati e Informazioni sulle Risorse culturali), un applicazione WEB che interagisce con entrambi i sistemi. NaDIR, che in futuro sarà rivolto anche ad un pubblico generico e consentirà di esplorare percorsi del turismo culturale lombardo, attualmente è destinato per lo più ad utenti specialisti e consente la navigazione cartografica, l esame della pericolosità e del rischio, l analisi della distribuzione geografica dei beni e la visualizzazione di alcune informazioni contenute in SIRBeC quali la denominazione dell edificio, la sua tipologia e le fotografie associate.

58 29 SIRBeC Carta del rischio del Patrimonio Culturale TITOLARE DELL INFORMAZIONE Regione Lombardia Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie dalla Lombardia. REALIZZAZIONE Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie dalla Lombardia, Province lombarde, Lombardia Informatica, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. FONTE DEI DATI Per i dati territoriali: Direzione Generale Territorio e Urbanistica Infrastruttura per l Informazione Territoriale, Servizio Sismico Nazionale, Provincia di Lodi. Per i dati descrittivi: Direzione Generale Culture, Province lombarde, Musei, Istituto dei Castelli, Diocesi. AGGIORNAMENTO 2006 COPERTURA TERRITORIALE Intero territorio regionale SISTEMA CARTOGRAFICO DI RIFERIMENTO Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. FORMATO DEI DATI Vettoriale per i dati di conformazione e localizzazione degli edifici. Raster, testo, immagini per i dati descrittivi. PUBBLICAZIONI DESCRITTIVE DEL PROGETTO - MiBAC-Istituto Centrale per il Restauro, La Carta del Rischio del Patrimonio Culturale, A.T.I. MARIS, Roma Regione Lombardia, Polo Regionale della Carta del Rischio del Patrimonio Culturale Dalla catalogazione alla conservazione programmata, Regione Lombardia, AAVV, La Conservazione programmata del patrimonio storico-architettonico. Linee Guida per il piano di manutenzione e il consuntivo scientifico, Guerini e Associati, Milano AAVV, La Carta del Rischio del Patrimonio Culturale in Lombardia. Guida alla georeferenziazione degli edifici storico-architettonici, Guerini e Associati, Milano libro.pdf - CANNADA BARTOLI N., PALAZZO M., URBISCI S., Carta del rischio del patrimonio culturale. Il polo regionale della Lombardia, Bollettino dell Istituto Centrale per il Restauro MiBAC - Nuova Serie n.6-7, Roma URBISCI S., MOZZI E., La Carta del Rischio del Patrimonio Culturale lombardo su WEB in Geospatial Knowledge, Atti della 9 Conferenza Italiana ESRI, Roma MODALITA DI DISTRIBUZIONE Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

59 30 La statistica nella programmazione integrata Il D.Lgs. 6 settembre 1989, n. 322 nell art 2 elenca i componenti del Sistema Statistico Nazionale (di seguito citato come SISTAN) mentre nell art 6 definisce i compiti e le responsabilità che hanno gli Uffici di Statistica delle singole regioni: 1. Gli uffici di statistica del Sistema Statistico Nazionale, oltre agli altri compiti attribuiti dalla normativa che li riguarda: a) promuovono e realizzano la rilevazione, l elaborazione, la diffusione e l archiviazione dei dati statistici che interessano l amministrazione di appartenenza, nell ambito del programma statistico nazionale; b) forniscono al Sistema Statistico Nazionale i dati informativi previsti del programma statistico nazionale relativi all amministrazione di appartenenza, anche in forma individuale ma non nominativa ai fini della successiva elaborazione statistica; c) collaborano con le altre amministrazioni per l esecuzione delle rilevazioni previste dal programma statistico nazionale; d) contribuiscono alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi. 2. Gli uffici attuano l interconnessione ed il collegamento dei sistemi informativi dell amministrazione di appartenenza con il Sistema Statistico Nazionale. Per attuare il collegamento tra il Sistema informativo dell anagrafe tributaria ed il Sistema Statistico Nazionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri promuove, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, specifiche intese tra il Ministero delle Finanze e l Istituto Nazionale di Statistica anche al fine di assicurare il pieno rispetto dell anonimato dei singoli contribuenti e del segreto fiscale. 3. Per i compiti di cui al comma 1, gli uffici di statistica hanno accesso a tutti i dati statistici in possesso dell amministrazione di appartenenza, salvo eccezioni relative a categorie di dati di particolare riservatezza espressamente previste dalla legge. Essi possono richiedere all amministrazione di appartenenza elaborazioni di dati necessarie alle esigenze statistiche previste dal programma statistico nazionale. 4. Per esigenze particolari, connesse a determinate rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale, il presidente dell Istat, sentito il comitato di cui all art.17, può richiedere la comunicazione al Sistema, da parte degli uffici, di categorie di dati in forma nominativa. Sono fatte salve le riserve previste dalla legge. 5. In casi particolari, l amministrazione o gli enti di appartenenza possono individuare ulteriori categorie di dati assoggettabili anche per tempi determinati a vincolo di riservatezza, dandone comunicazione al comitato di cui all art Gli uffici di statistica inoltrano entro il 31 marzo di ciascun anno al presidente dell Istat e all amministrazione di appartenenza un rapporto annuale sull attività svolta. Ai compiti assegnati come componente del SISTAN l Ufficio di Statistica ha quelli propri assegnati dall ente di cui è parte che si possono sintetizzare nell attività di supporto statistico all attività di programmazione e sostegno al processo decisionale; per fare ciò si avvale: - degli esiti delle rilevazioni previste nel Programma Statistico Nazionale (P.S.N.); - delle rilevazioni autonome; - della organizzazione e creazione di sistemi informativi integrati; - di elaborazione dati e creazione di indicatori; - di costanti rapporti con ISTAT, e con il CISIS (Centro Interregionale per il Sistema Informativo ed il Sistema Statistico). Il patrimonio statistico messo a disposizione è diversificato sia a livello territoriale che per tematiche. I dati relativi ai Censimenti della Popolazione e delle Abitazioni, dell Industria e dei Servizi, dell Agricoltura che costituiscono una fotografia unica della realtà lombarda per decennio si integrano con statistiche relative a: - anagrafi della popolazione (il movimento annuale e la struttura per sesso, età e stato civile);

60 30 La statistica nella programmazione integrata - stranieri (lo stock dei residenti per cittadinanza, il movimento anagrafico, i permessi di soggiorno); - mercato del lavoro (la rilevazione sulle forze di lavoro); - l istruzione; - dati elettorali (elezioni europee, politiche, regionali, provinciali e comunali); - archivi anagrafici e statistici sul sistema produttivo (ASPO e ASIA) e sulla Pubblica Amministrazione (ASPO PA); - dati economici sulle amministrazioni comunali (flussi di cassa, bilanci e conti consuntivi); - dati sui flussi ed esercizi turistici; - indagini strutturali sulle aziende agricole, indagini estimative sulla superficie agricola utilizzata, statistiche forestali, altre indagini. L obiettivo di diffusione delle informazioni statistiche sul territorio lombardo è stato realizzato attraverso la creazione di più strumenti e mira a target di utenza specifici: - SIS.EL (Sistema Informativo Statistico degli Enti Locali) è stato pensato e realizzato come uno strumento di supporto decisionale e programmatorio per le amministrazioni locali: contiene infatti, dati a livello comunale e consente elaborazioni ad hoc a più livelli territoriali. È corredato di strumenti cartografici che consentono a ciascuno di realizzare proprie rappresentazioni di dati. È inoltre stato integrato con una serie di indicatori di priorità (ISP e Monitor Turismo) utili agli amministratori locali per supportarli nell esercizio decisionale. Un impegno particolare, d altro canto, è stato dedicato alla predisposizione di: - GeoNorm, strumento con cui si possono geo-referenziare dati anagrafici, interfacciare questi con informazioni statistiche per ottenere come risultato una puntuale collocazione del fenomeno sul territorio. È uno strumento avveniristico attualmente disponibile per l ente regione ed in fase di sperimentazione con l Istat; - Annuario Statistico Regionale della Lombardia (ASR): archivio di dati pronti in formato xmls riguardanti la Lombardia collocata in un contesto nazionale ed europeo. I dati riferiti alla Lombardia sono provinciali con confronti regionali e nazionali. Sono presenti dati delle Regioni europee confrontabili con la Lombardia ed inoltre vi è una panoramica di dati relativi alle altre regioni italiane. Completa il quadro una sintesi di dati comunali facilmente aggregabili per territorio. Di fondamentale importanza è infine l integrazione del dato statistico nel Sistema Informativo Territoriale regionale, nel quale è stato implementato un sistema che permetta di associare ai riferimenti geografici comunali le rispettive banche dati statistiche, tramite una connessione diretta agli archivi. Ciò permette di costruire basi territoriali relative alla popolazione, all industria, ai servizi, all agricoltura con le quali si possono effettuare elaborazioni con gli altri livelli informativi del SIT. TITOLARE DELLE INFORMAZIONI Regione Lombardia - Direzione Generale Presidenza - Direzione Centrale Relazioni esterne, Internazionali e Comunicazione - Statistica e Osservatori. REALIZZAZIONE Lombardia Informatica S.p.A., Sistemi Territoriali S.r.l., Datamatica S.r.l. FONTE DEI DATI Istat, Ministeri, Inps, Inail, Aci, etc. Rilevazioni proprie. AGGIORNAMENTI I dati statistici hanno generalmente aggiornamento annuale; fanno importante eccezione: i Censimenti il cui aggiornamento è decennale, le Forze Lavoro che hanno cadenza trimestrale, eventuali dati economici. COPERTURA TERRITORIALE L intero territorio della Lombardia. Parzialmente le regioni italiane ed europee. FORMATO DEI DATI Tavole Oracle o archivi Excel. PUBBLICAZIONI Numerose pubblicazioni sui dati statistici sono disponibili sul sito internet MODALITà DI DISTRIBUZIONE Sito internet sezione BBS; Sito internet Sito internet Elaborazioni personalizzate possono essere richieste a statistica@regione.lombardia.it Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

61 31 Portale dell informazione territoriale L Infrastruttura per l Informazione Territoriale mette a disposizione dell utenza un portale attraverso il quale consultare le banche dati territoriali della Regione Lombardia. È facilmente raggiungibile dall home page del portale della Regione o all indirizzo: L applicativo web con il quale è stato realizzato il sito di cartografia on-line permette di accedere alle banche dati esistenti, sia in formato vettoriale che in formato raster. I dati vettoriali originari sono stati trattati con una opportuna vestizione grafica, idonea per l uso su interfaccia grafica internet, e sono interrogabili dall utente e sovrapponibili alle immagini raster. I dati raster di sfondo sono stati ottenuti dalla mosaicatura delle singole immagini in un unica grande immagine a copertura regionale, che viene utilizzata come dato cartografico di base e come sfondo per i dati vettoriali. Le tecnologie utilizzate permettono un accesso ad elevata velocità al dato, riducendo al minimo i tempi di attesa per dati, quali quelli cartografici, notevolmente pesanti alla fonte.

62 31 Portale dell informazione territoriale Il sito è in continua implementazione. Attualmente le banche dati informative visualizzabili nel sito internet sono: Vettoriali - Geomorfologia - Idrologia - Litologia - Rilevanze naturalistiche e paesaggistiche - Attività di sfruttamento del suolo - Carta della capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque sotterranee - Carta della capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque superficiali - Carta della capacità d uso dei suoli - Carta dell attitudine dei suoli allo spandimento agronomico dei fanghi di depurazione urbana - Pedologia - Carta dei suoli alla scala 1: Carta dell attitudine dei suoli allo spandimento agronomico dei reflui zootecnici - Carta del valore naturalistico dei suoli - Base dati geografica CT10 alla scala 1: DBPrior10k - Data Base degli strati di riferimento prioritari essenziali alla scala 1: Rete di raffittimento dei punti IGM95 (consente di scaricare le monografie dei punti trigonometrici) - Cartografia di sintesi alla scala 1: Censimento cartografia comunale - Cartografia - Censimento cartografia comunale - Enti e ditte censite - Censimento cartografia comunale - Voli - Inventario dei fenomeni franosi - SIRVAL - Sistema Informativo Regionale Valanghe - Geologia degli acquiferi padani - Mosaico informatizzato degli strumenti urbanistici comunali - destinazioni funzionali - Mosaico informatizzato degli strumenti urbanistici comunali - vincoli di Piano Regolatore Generale - Programmi complessi - Riserve naturali - Alpeggi - Bacini idrografici - CARG Cartografia Geologica - Banca dati del Commercio - Ghiacciai di Lombardia - Grandi dighe - Incendi boschivi - Vivere i navigli - Pluviometri - Rete fognaria - Servizio di interrogazione della rete idrografica regionale - SIBITER - Sistema Informativo per la Bonifica, l Irrigazione e il Territorio Rurale - Corine - Land cover Corine - Land cover Base dati geografica CT10 - uso del suolo - Uso del suolo - Rilievo 1: Raster - Ortofoto digitali a colori della Regione Lombardia. Edizione Ortofoto digitali a colori della Regione Lombardia. Edizione CTR. Carta tecnica Regionale alla scala 1: CT50. Carta Tecnica Regionale alla scala 1: Carta fisica della Regione Lombardia. Scala 1: Carta politica della Regione Lombardia. Scala 1: DTM Modello digitale del terreno a passo 20 metri Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

63 32 SIBCA Dati idro-morfologici ed idraulici dei bacini alpini Il Sistema Informativo Bacini e Corsi d Acqua (SIBCA) permette di calcolare in modo semi-automatico la massima portata liquida e la magnitudo di un bacino, costruito partendo da un punto scelto dall utente sul reticolo idrografico. La definizione di semi-automatico deriva dal fatto che il sistema dà la possibilità all operatore di attuare determinate scelte durante i diversi passaggi e di inserire manualmente valori direttamente misurati, che, in alternativa, vengono calcolati automaticamente. Tutti i dati idro-morfologici del bacino costruito e del relativo corso d acqua, i valori di massima portata liquida, per diversi tempi di ritorno, e di magnitudo, calcolati dal sistema, vengono salvati all interno di un database denominato bacini, e raccolti in un report di consultazione, appositamente creato per ciascun bacino salvato. Il SIBCA è stato creato utilizzando alcune banche dati del Sistema Informativo Territoriale di Regione Lombardia quale base per le proprie elaborazioni, ma è previsto a breve termine l utilizzo anche di altre banche dati in corso di predisposizione (opere difesa suolo, distribuzione regionalizzata delle piogge, ecc.) per potenziare gli utilizzi del sistema e per semplificare alcune operazioni. I database attualmente utilizzati sono: la CT10 (base dati geografica in scala 1:10.000); il DTM, modello digitale del terreno, con risoluzione 20x20 m; il DUSAF, Destinazione d Uso del Suolo Agricolo e Forestale; le Basi informative geoambientali; la Carta inventario dei dissesti del progetto IFFI; il database meteo che contiene i dati di pioggia, neve e temperatura registrati da circa 600 stazioni pluviometriche; il grid indice geologico che contiene tutti i valori utili al calcolo della magnitudo; il database coefficienti che è costituto da un grid contenente, per ogni cella del DTM, i valori del coefficiente di deflusso ricavato dall incrocio di dati provenienti dalla banca dati dei dissesti e dell uso del suolo. La possibilità di scelta del punto di chiusura del bacino fa sì che il sistema sia molto versatile e che possa essere utilizzato per differenti scopi. Innanzitutto, se usato in modo standard, cioè allo sbocco dei singoli bacini sul fondovalle, consente di fornire dei dati basilari per la valutazione della pericolosità idrogeologica e di scenari di rischio nelle zone di conoide alluvionale, su cui sorgono sovente centri abitati o sui quali sono situate importanti vie di comunicazione. Un analisi svolta a tappeto sui numerosi bacini idrografici di piccola area, all interno di un macrobacino, e il confronto con i dati sui dissesti presenti, consente inoltre una differenziazione a livello di pericolosità idrogeologica dei bacini idrografici, nonché la produzione di carte di pericolosità a scala di macrobacino. La scelta di punti di chiusura del bacino non legati alla morfologia, ma a scopi specifici, permette di valutare portate di picco e valori di magnitudo in prossimità di aree di restringimento naturale o antropico dell alveo, di attraversamenti, oppure anche in relazione ad opere di protezione; ciò consente di valutare rapidamente la possibile pericolosità dell area in caso di piene, ma anche l adeguato posizionamento e il dimensionamento delle opere o anche, data la possibilità di inserimento di valori di pioggia teorici, di dare valutazioni per piani di protezione civile. Tutti questi usi del sistema informativo permettono di avere un quadro dettagliato dei parametri idrogeologici di un bacino in tempi molto rapidi, e di eseguire analisi di pericolosità e di rischio nelle aree alpine e prealpine. I principali dati morfometrici e idraulici ricavati sui bacini idrografici alpini, con punto di chiusura alla confluenza o sul fondovalle, saranno messi inoltre a disposizione del pubblico sul sito web di Regione Lombardia ( lombardia.it/website/viewersibca/viewer.htm ).

64 32 SIBCA Dati idro-morfologici ed idraulici dei bacini alpini TITOLARE DELL INFORMAZIONE Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica Unità Organizzativa Tutela e Valorizzazione del Territorio REALIZZAZIONE Il sistema informativo è stato realizzato nell ambito del progetto europeo CatchRisk (Interreg IIIB Spazio Alpino). AGGIORNAMENTO Continuo FONTE DEI DATI Database del Sistema Informativo Territoriale di Regione Lombardia e database appositi del SIBCA. COPERTURA TERRITORIALE Lombardia: area Alpina ed Appenninica SISTEMA CARTOGRAFICO DI RIFERIMENTO Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. WGS84. Proiezione UTM, fuso 32. FORMATO DEI DATI I dati sono in formato numerico vettoriale (shape file), le tabelle sono in formato dbf. MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE I dati sono consultabili e scaricabili dal sito web della Regione Lombardia all indirizzo: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

65 33 ODS Database opere di difesa del suolo Il database opere di difesa del suolo raccoglie ed organizza le informazioni relative agli interventi di difesa del territorio esistenti in Lombardia, realizzati sui versanti o lungo i corsi d acqua. L applicativo risulta composto da tre differenti ambiti: - opere di difesa del suolo; - progetti; - eventi. Questi ambiti sono a loro volta suddivisi in sezioni e sottosezioni. La scheda opere di difesa del suolo riporta tutti i dati disponibili sull opera e sulla sua vita: dati generali (ubicazione e tipologia), dati costruttivi (materiali usati, dimensioni, quota, e presenza di un fenomeno di dissesto idrogeologico, censito nell Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici di Regione Lombardia), indicazioni particolari sull opera, fasi di vita (dal progetto alla demolizione, passando per la manutenzione e dall eventuale adeguamento), dati derivanti da sopralluoghi con indicazioni sull efficienza e l efficacia dell opera e tutta la documentazione esistente ad essa correlata. La scheda progetti contiene invece il dettaglio relativo al progetto, ai provvedimenti legislativi ed agli importi stanziati. La scheda eventi, che costituisce un interfaccia di ricerca, permette di selezionare, in modo dinamico, le opere presenti nel database riferite ad un singolo evento alluvionale. Le opere di difesa del suolo comprendono interventi sui versanti e sui corsi d acqua e sono suddivise in 8 categorie principali, corrispondenti a 97 tipologie di intervento. All interno del database è possibile inoltre inserire documentazione di vario tipo, come fotografie, relazioni, report e schemi tecnici. L applicativo web risulta invece composto dai due soli ambiti: opere e progetti. È possibile attivare la funzione editing che permette di disegnare l opera avendo come riferimento alcune delle basi dati del Sistema Informativo Territoriale (la CTR 1:10.000, la carta tecnica in scala 1:50.000, il modello digitale del terreno e le ortofoto sia in bianco e nero sia a colori). Tutti i dati inseriti nel database sono fondamentali per avere un quadro complessivo di ciò che è stato realizzato sul territorio riguardo alla difesa del suolo; questo consente di procedere con maggior oculatezza alla programmazione da parte di Regione Lombardia dei fondi nazionali per le opere di difesa, opere necessarie alla sistemazione dei versanti e degli alvei torrentizi e fluviali, dando priorità alla ridefinizione dell assetto idrogeologico di sottobacini idrografici. La gestione on-line, che permette un interazione con gli enti locali, sovente enti attuatori degli interventi, consentirà di avere sempre un quadro dello stato di avanzamento delle opere in costruzione e di aggiornare in tempo reale la situazione degli interventi realizzati sul territorio. Nel database rientra anche la possibilità di richiesta, da parte degli enti locali, di interventi di difesa del suolo, che saranno tenuti in considerazione per le programmazioni regionali. Il database opere di difesa del suolo, installato presso gli enti locali responsabili della manutenzione delle opere oltre a consentire alla Regione di avere un quadro aggiornato sullo stato delle opere permetterà di programmare altresì le eventuali necessità di manutenzione delle stesse.

66 33 ODS Database opere di difesa del suolo TITOLARE DELL INFORMAZIONE Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica Unità Organizzativa Tutela e Valorizzazione del Territorio REALIZZAZIONE Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica Unità Organizzativa Tutela e Valorizzazione del Territorio e Lombardia informatica. AGGIORNAMENTO Continuo FONTE DEI DATI Nel database sono già state inserite le opere attualmente presenti nei comuni della provincia di Sondrio, che verranno rese disponibili, in visualizzazione, anche tramite l applicativo web. I successivi aggiornamenti saranno effettuati on-line dagli enti locali. COPERTURA TERRITORIALE Lombardia SISTEMA CARTOGRAFICO DI RIFERIMENTO Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford - Roma 40. WGS84. Proiezione UTM, fuso 32. FORMATO DEI DATI I dati sono in formato numerico vettoriale (shape file), le tabelle sono in formato mdb. MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE L applicativo web sarà visualizzabile dal sito web della Regione Lombardia all indirizzo: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

67 34 Specifiche tecniche a supporto del sistema della Pubblica Aministrazione Specifiche tecniche per la realizzazione dei Database Topografici Sono in fase di definizione a diverso livello standard e specifiche tecniche a supporto del Sistema della Pubblica Amministrazione. Si segnalano in particolare: a livello Europeo, l iniziativa europea INSPIRE - The INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe - per la creazione di un infrastruttura di dati spaziali; a livello nazionale - i lavori del Comitato Tecnico di Coordinamento dell Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul Sistema Cartografico di Riferimento ( per la realizzazione dei Sistemi Informativi Geografici di interesse generale per lo sviluppo di interventi coordinati per la realizzazione di basi informative territoriali gestite su elaboratore a copertura dell intero territorio nazionale per l esercizio delle funzioni di interesse locale, regionale e nazionale. - i lavori del Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali istituito con Decreto del 26 gennaio 2004 del Ministro per l innovazione e le tecnologie, che con successivi atti del 23 novembre 2004 e del 18 marzo 2005 ne ha decretato la composizione. Il comitato ha il compito di sostenere la formazione, l interscambio e la fruizione dei dati territoriali tra le diverse pubbliche amministrazioni. Il Comitato opera sulla base delle direttive del Ministro ed è finalizzato a sostenere la formazione, l interscambio e la fruizione dei dati territoriali tra le diverse pubbliche amministrazioni. È composto dal Presidente, da due rappresentanti nominati dal MIT e da 12 rappresentanti designati da: Ministro politiche agricole, Ministro dell Ambiente, Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Agenzia del Territorio, Istituto Geografico Militare, Conferenza dei presidenti delle Regioni nel numero di due, UPI, ANCI, UNCEM, Confservizi e CNIPA. La segreteria tecnica è assicurata dal Cnipa: svolge compiti istruttori, di studio e di supporto tecnico-scientifico per le finalità del Comitato stesso. Il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali è impegnato in attività per il consolidamento delle specifiche tecniche, prodotte anche a livello di Intesa, relative alla produzione e organizzazione dei dati territoriali di base. In particolare è impegnato: - nella definizione delle Specifiche tecniche per la produzione delle Ortofoto Digitali in scala nominale 1: nella definizione del contenuto e delle specifiche tecniche del Repertorio - definizione delle Specifiche tecniche per la formazione dei DB 25K e delle corrispondenti cartografie alle scale 1:25000 e 1:50000 della carta topografica d Italia - in iniziative finalizzate ad integrare ed approvare le specifiche tecniche dei DB topografici finora prodotte nell ambito di Intesa GIS ( specifiche comuni dei DB topografici 1:1000/2000, 1:5000/10000, 1:25000/50000 integrate dalle specifiche per la normalizzazione delle basi dati relative, ove pertinenti, a vie, numeri civici, interni e relativo aggiornamento ). A livello regionale - sono state adottate nell aprile del 2003 con D.G.R. n del 7/4/03 le Specifiche Tecniche per la realizzazione del Database Topografico alle scale 1:2000 e 1:5000 e 1:10.000, conformi a quelle che al momento erano in fase di elaborazione a livello nazionale all interno dell Intesa e in accordo con quanto previsto dalla l.r.29/79 (artt.1-3); allo stato attuale si attende l approvazione del nuovo documento del Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali, per procedere all aggiornamento. DBPrior10k - Db degli strati informativi prioritari (Prior) alla scala 1:10000 (10k) La realizzazione del DBPrior10k di Regione Lombardia completata nel dicembre 2002 si inserisce nelle azioni previste dall Intesa Stato-Regioni-Enti locali per la realizzazione del Sistema Cartografico di Riferimento. In particolare si tratta dell azione B5 relativa alla realizzazione di un database nazionale (DB), relativo agli strati informativi prioritari (Prior), alla scala 1:10000 (10k). Le finalità del DBPrior10K sono quelle di fornire in breve termine una prima risposta, secondo specifiche comuni, alle esigenze collegate alla gestione del territorio a livello nazionale. L obiettivo di arrivare progressivamente ad un DB condiviso che coinvolga tutte le informazioni geografiche alle varie scale di lettura del territorio è il vero obiettivo a lungo termine di tutte le iniziative dell Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul Sistema Cartografico di Riferimento.

68 34 Specifiche tecniche a supporto del sistema della Pubblica Amministrazione Come indicato nelle modalità di realizzazione del DBPrior10k, dettagliatamente descritte nelle specifiche tecniche definite dall Intesa ( vers del 11/04/2002, tali livelli informativi sono stati realizzati in Regione Lombardia rielaborando la banca dati vettoriale del SIT regionale CT10 tramite una conversione di formato dei dati secondo le specifiche comuni nazionali. A questo lavoro è stato affiancato un aggiornamento di alcuni contenuti(in particolare per la rete stradale) tramite confronto con i contenuti delle ortofoto del volo IT2000 e la riorganizzazione dell informazione viabilità secondo parametri di maggior sintesi. Si sono previsti due livelli di standardizzazione, il livello minimo, (GDF2) corrispondente alla fase 1 (quella realizzata) ed il livello completo, (GDF1) corrispondente alla fase 2 (ancora completamente da definire).per strati prioritari si intendono: - viabilità, mobilità e trasporti (strade e ferrovie); centri urbani e nuclei abitati; idrografia (reticolo idrografico e bacini); ambiti e limiti amministrativi; altimetria (curve di livello ogni 10 m); toponimi delle località significative. I DB Prior realizzati nella fase 1 riguardano: la rete ferroviaria, l idrografia, i limiti amministrativi. Specifiche tecniche per il rilevamento delle Reti Tecnologiche Regione Lombardia, con la legge n. 26 del 12/12/2003, ha disciplinato in modo organico e unitario il comparto dei servizi locali di Interesse Economico Generale: rifiuti, energia, acque e sottosuolo. Il provvedimento legislativo dà unitarietà alle forme di erogazione dei servizi, anche in forma associata, e all impiego razionale del sottosuolo, secondo standard minimi predefiniti e pubblici. Tra i punti qualificanti della normativa lombarda si colloca l istituzione dell Osservatorio regionale Risorse e Servizi che ha tra i suoi obiettivi la verifica del miglioramento dei servizi resi all utente, l incentivazione ed il supporto alle aggregazioni di enti locali nell attività di affidamento dei servizi, il censimento delle reti esistenti nel sottosuolo. All Osservatorio competono, tra le altre, attività di monitoraggio e censimento delle reti. A tal fine la Direzione Generale Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità di Regione Lombardia, con l apporto del Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale e del Rilevamento del Politecnico di Milano, ha elaborato una proposta di specifiche tecniche di riferimento per i Comuni per la realizzazione di livelli informativi georeferenziati relativi alle infrastrutture del sottosuolo. Le specifiche tecniche sono state redatte in accordo con gli indirizzi forniti dai gruppi di lavoro all interno dell Intesa Stato Regioni Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento. Le reti tecnologiche oggetto di studio sono le seguenti: - reti di acquedotti, condutture fognarie per la raccolta delle acque meteoriche e reflue urbane, reti elettriche di trasporto e distribuzione, reti di trasporto e distribuzione per le telecomunicazioni e i cablaggi di servizi particolari, reti di teleriscaldamento, condutture di distribuzione del gas, nonché le infrastrutture predisposte per l alloggiamento delle reti sopra menzionate. La Regione persegue l obiettivo di dotare i Comuni di un capitolato standard di fornitura sotto forma di database topografico allineato agli standard per la realizzazione di database topografici relativi al soprassuolo. Persegue inoltre il fine di definire modalità di interfacciamento dei sistemi informativi a scala comunale con il Sistema Informativo Territoriale regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

69 35 Database topografici La legge regionale n. 12/2005 Legge per il Governo del territorio all art. 3 Strumenti per il coordinamento e l integrazione delle informazioni prevede che la Regione, in coordinamento con gli enti locali, curi la realizzazione del Sistema Informativo Territoriale integrato, denominato SIT, al fine di disporre di elementi conoscitivi necessari alla definizione delle scelte di programmazione generale e settoriale, di pianificazione del territorio e all attività progettuale. Tale atto prevede la realizzazione di una base geografica di riferimento condivisa tra Regione ed Enti Locali sulla quale poter integrare le informazioni che costituiranno il patrimonio informativo del SIT integrato; determina inoltre che il SIT sia fondato su basi di riferimento geografico condivise tra gli enti medesimi e che venga aggiornato in modo continuo. Regione Lombardia ha avviato la realizzazione delle nuove basi cartografiche di riferimento del SIT integrato, secondo un percorso delineato con d.g.r. n. 8/1562 del 22 dicembre 2005, tramite incentivazione alla predisposizione di Database topografici da parte degli enti locali. La delibera di Giunta Regionale n. VIII/2123 (aprile 2006), nell allegato d, individua i criteri per l assegnazione di risorse finanziarie agli enti locali. Con decreto dirigenziale n 6451 dell 8 giugno 2006 è stato emanato un apposito bando per la Produzione di Data base topografici definendone le principali caratteristiche. Tramite questo bando la Regione erogherà un contributo pari al 50 % dei costi di realizzazione degli stessi, comprendente i costi di progettazione e di verifica di qualità dei prodotti. Le basi cartografiche dovranno essere prodotte utilizzando specifiche tecniche omogenee, definite a livello regionale, per la realizzazione dei Data Base Topografici alle scale 1:1.000/2.000 e 1:5.000/10.000, in conformità a quanto proposto nelle specifiche tecniche definite dall Intesa Stato, Regioni, Enti locali sul Sistema Cartografico di riferimento (Intesa GIS), in materia di basi geografiche di interesse generale e dal Comitato Tecnico Nazionale per il Coordinamento informatico dei dati territoriali. Questi prodotti costituiranno lo strumento fondamentale di base per l organizzazione e la gestione dei dati territoriali all interno dei sistemi informativi degli enti locali. Una base cartografica così organizzata risulta infatti fondamentale per le attività di pianificazione urbanistica ed infrastrutturale, per la conoscenza dell assetto territoriale, la gestione del

70 35 Database topografici patrimonio immobiliare, la gestione della fiscalità, la valorizzazione e il censimento dei beni culturali e ambientali, nonché l efficiente gestione dei servizi alle persone. La produzione di DB topografici ha come finalità quelle di: - favorire la produzione di un aggiornata cartografia tecnica digitale, nel formato di data base topografico, da parte degli enti locali, da utilizzare come base geografica di riferimento all interno dei sistemi informativi territoriali; - promuovere la realizzazione diffusa di cartografia tecnica in formato digitale, integrata a grande e a media scala, tecnologicamente aggiornata, utilizzabile dai diversi soggetti che partecipano al SIT integrato in un contesto di ottimizzazione delle risorse; - creare le condizioni per un progressivo aggiornamento della carta tecnica regionale alla scala 1:10.000, prodotta ai sensi della l. r. 29/79, che costituisce la base di riferimento per i dati di interesse regionale del SIT integrato, previsto dall art. 3 della l. r. 12/05. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

71 36 Sistema Informativo territoriale Regionale Studi geologici comunali La prevenzione del rischio idrogeologico attraverso una pianificazione territoriale compatibile con l assetto geologico, geomorfologico e con le condizioni di sismicità del territorio a scala comunale viene attuata in Regione Lombardia dal 1993 (d.g.r. 5/36147 del 18 maggio 1993, l.r. 24 novembre 1997, n. 41 e successive delibere applicative, l.r. 11 marzo 2005, n.12 e relativi criteri applicativi). In questo periodo di tempo il 73% dei comuni lombardi ha realizzato uno studio geologico esteso all intero territorio di propria competenza di supporto e guida alla pianificazione. Gli studi geologici redatti secondo i citati criteri sono ritenuti validi anche ai fini della verifica di compatibilità di cui all art. 18 delle Norme di Attuazione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino del F. Po (PAI) (d.g.r.7/7365 del 11 dicembre 2001) e per l aggiornamento dell Elaborato 2 del PAI stesso Atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici Allegato 4 - Delimitazione delle aree in dissesto. Il sistema informativo Studi Geologici raccoglie, cataloga e descrive circa 2250 studi geologici ed idraulici realizzati a supporto della pianificazione urbanistica e/o in adeguamento al PAI. Consente la visualizzazione dei dati cartografici a tutti gli utenti e la modifica ad utenti abilitati. La sezione cartografica del sistema mostra attraverso la vista Mosaico della fattibilità geologica l assemblaggio degli elaborati conclusivi (Carta della fattibilità geologica delle azioni di piano) di tali studi, che suddividono i territori comunali in 4 classi con limitazioni crescenti all utilizzo a scopi edificatori e/o alla modifica di destinazione d uso: - classe 1: Fattibilità senza particolari limitazioni - classe 2: Fattibilità con modeste limitazioni (per superare le quali si rendono necessari approfondimenti di indagine e/o accorgimenti tecnico-costruttivi) - classe 3: Fattibilità con consistenti limitazioni (per superare le quali potrebbero rendersi necessari interventi specifici o opere di difesa d.g.r. 1566/2005) - classe 4: Fattibilità con gravi limitazioni (in tali ambiti territoriali deve essere esclusa qualsiasi nuova edificazione se non opere tese al consolidamento o alla sistemazione idrogeologica per la messa in sicurezza dei siti). La vista PAI Dissesti mostra gli aggiornamenti all Elaborato 2 del PAI formulati dai Comuni. Per i Comuni che non hanno concluso l iter di aggiornamento vigono le perimetrazioni e i vincoli del quadro del dissesto originario che sono visualizzabili attivando i relativi Layers. La vista PAI Fasce Fluviali mostra la delimitazione vigente delle fasce fluviali (PSFF, Elaborato 8 del PAI e successivi aggiornamenti).

72 36 Sistema Informativo territoriale Regionale Studi geologici comunali Titolare dell informazione Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica Unità Organizzativa Tutela e Valorizzazione del Territorio Struttura Pianificazione di Bacino e Locale (Mosaico della fattibilità geologica e PAI dissesti/aggiornamenti) Autorità di Bacino del Fiume Po (PAI dissesti/originario, PAI fasce fluviali). Realizzazione Gruppo di Lavoro: Regione Lombardia, Gruppo Lombardia Informatica s.p.a. Fonte dei dati Studi geologici a supporto della pianificazione comunale e in adeguamento al PAI (Mosaico della fattibilità geologica e PAI dissesti/aggiornamenti) Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI dissesti/ originario, PAI fasce fluviali). Aggiornamento Continuo (Mosaico della fattibilità geologica e PAI dissesti/aggiornamenti) Copertura territoriale Mosaico della fattibilità (giugno 2006): Provincia di Bergamo (12,5% dei comuni), Provincia di Brescia (8,5% dei comuni), Provincia di Como (8,5% dei comuni), Provincia di Cremona (15,6% dei comuni), Provincia di Lecco (4,4% dei comuni), Provincia di Lodi (1,6% dei comuni), Provincia di Mantova (5,7% dei comuni), Provincia di Milano (21,1% dei comuni), Provincia di Pavia (9,5% dei comuni), Provincia di Sondrio (24,3% dei comuni), Provincia di Varese (11,3% dei comuni). PAI dissesti (giugno 2006: tutte le aree montuose e collinari della regione Lombardia). PAI fasce fluviali (giugno 2006: Po, Mincio, Oglio, Adda Sottolacuale, Lambro, Olona, Ticino, Terdoppio, Agogna, Arno, Rile, Tenore, Adda Sopralacuale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40 Formato dei dati Dati geografici in formato vettoriale (shapefile), banca dati alfanumerica (Oracle) Pubblicazioni descrittive del progetto Atti Convegno Piano di Governo del Territorio: criteri e indirizzi per la redazione della componente geologica, idrogeologica e sismica Milano, 29 marzo 2006, disponibili sul portale regionale. Modalità di distribuzione Copia dei dati geografici può essere concessa ad Enti Pubblici o Istituzioni scientifiche a seguito di richiesta motivata da inoltrare a Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica U.O. Infrastruttura per l Informazione Territoriale, via Sassetti 32/ Milano, fax: La cessione del materiale di proprietà della Regione Lombardia è soggetta alla normativa che regola i diritti d autore; il diritto d uso viene concesso con l obbligo della citazione della fonte. Le modalità di distribuzione possono essere soggette a modifiche sulla base di determinazioni assunte dalla Giunta regionale. Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

73 37 Sistema Informativo Trasporti e Mobilità Il SITRA (Sistema Informativo Trasporti e Mobilità) è costituito da un insieme articolato e strutturato di applicazioni, banche dati geografiche ed alfanumeriche, modelli e strumenti di analisi funzionali alle attività che Regione Lombardia svolge in materia di trasporti. In particolare il SITRA cura la progettazione, lo sviluppo e la gestione del patrimonio conoscitivo della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, secondo logiche orientate a: - finalizzare la conoscenza soprattutto ai processi di pianificazione e programmazione; - condividere l informazione e strutturare i flussi informativi tra i diversi soggetti: all interno dell Ente (in primo luogo con il Sistema Informativo Territoriale) e con altri soggetti istituzionali (Province e Comuni) o aziendali (es. le società ferroviarie), di volta in volta identificati come fornitori o come utenti dei dati; - consentire la massima fruibilità dei dati, garantendo le condizioni di interoperabilità tra i diversi ambiti (Strade, Ferrovie, TPL, ecc.), anche laddove questi danno luogo a sotto-sistemi specifici (Strade, Servizio Ferroviario, ). Il sistema, all interno del quale coesistono varie tipologie di strumenti (web, GIS, database residenti in locale, database distribuiti), tratta, con diversi gradi di approfondimento, le informazioni relative a: - tutte le modalità di trasporto (ferro, gomma, aereo e navigazione); - la domanda e l offerta di trasporto; - le infrastrutture e i servizi; - il monitoraggio attuativo e finanziario degli interventi infrastrutturali. L acquisizione dei dati avviene principalmente da soggetti esterni in base ad accordi, linee guida, protocolli tecnici di scambio e, sempre più, tramite veri e propri sistemi di e-go- vernment. Nel complesso l attuale patrimonio informativo del SITRA comprende: informazioni a forte componente geografica: - descrizione delle reti stradale e ferroviaria esistenti, sia per la parte geografica che per i dati fisici, prestazionali, amministrativi. Un sub-set di tali dati alimenta gli strati informativi del SIT; - monitoraggio attuativo/finanziario di alcune categorie di interventi stradali e ferroviari; - dati puntuali sul traffico stradale extraurbano; - primi set di dati su metrotramvie e altri sistemi a guida vincolata, centri intermodali, idrovie, porti turistici, infrastrutture per il volo; informazioni a prevalente componente alfanumerica: - dati puntuali sull offerta di trasporto pubblico (automobilistico e ferroviario), raccolti e organizzati ai fini sia della programmazione, che della comunicazione al pubblico; - dati esaustivi sulla domanda di mobilità (da indagine Origine/Destinazione 2002); - dati mensili sul traffico aeroportuale di Linate e Malpensa; - dati sempre aggiornati sul parco autobus circolante in Lombardia. Inoltre attraverso un insieme di strumenti, coordinati ed integrati tra loro, il sistema offre ulteriori funzioni di supporto alle attività regionali, quali: - analisi della domanda di mobilità espressa dal territorio lombardo; - valutazione di ipotesi alternative di interventi infrastrutturali; - monitoraggio dei parametri di efficacia/efficienza del servizio ferroviario regionale; - erogazione delle tessere agevolate di trasporto a particolari categorie di cittadini;

74 37 Sistema Informativo Trasporti e Mobilità Dal 2002 è attivo il sito che offre: contenuti di tipo divulgativo e di servizio al cittadino: - orari dei mezzi di trasporto pubblico (treni, bus, traghetti) con ricerca del percorso; - infomobilità: informazioni in tempo reale sulle turbative del traffico stradale e notizie su variazioni, scioperi, interruzioni dei servizi di trasporto; - temi in primo piano, quali bonus ferroviari e tessere di trasporto; - FAQ; funzioni di portale specialistico per un pubblico più tecnico : dati, cartografia interattiva, vendita on-line dei dati origine/destinazione e altri contenuti di interesse specialistico; informazioni di interesse generale: news, aree tematiche, pubblicazioni. I progetti in corso di sviluppo riguardano: - il completamento del sistema integrato per il monitoraggio degli interventi infrastrutturali (che prevede, tra l altro, l estensione del monitoraggio a nuove categorie di interventi e la pubblicazione internet dei dati); - la realizzazione di un sistema per il monitoraggio del trasporto pubblico locale su gomma, a partire dai flussi di dati forniti dagli EE.LL. in base agli indirizzi regionali già emanati; - la realizzazione di un sistema di e-government finalizzato all aggiornamento del grafo regionale delle strade da parte dei soggetti gestori delle reti (a iniziare dalle Province) e alla costituzione del Catasto Regionale delle Strade, che consentirà di migliorare la qualità del dato geografico sulle strade e di aggiornare automaticamente lo strato di base del SIT. Titolare dell informazione Regione Lombardia - Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità Realizzazione Gruppo Lombardia Informatica S.p.A. Fonte dei dati I grafi delle reti stradale e ferroviaria esistenti, inizialmente acquisiti tramite digitalizzazione della CTR al tratto, poi rivisti in base ad nuovo modello dati, sono stati aggiornati in base alle ortofoto digitali e alle informazioni provenienti dai gestori delle reti. I tracciati dei nuovi progetti sono stati digitalizzati a partire dai documenti di progetto. I dati alfanumerici vengono acquisiti o direttamente dai soggetti che gestiscono le reti e i servizi di trasporto o tramite conoscenze specifiche della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità. I dati sulla domanda di trasporto sono stati acquisiti tramite apposita campagna di indagine Origine/Destinazione nel I dati sul traffico veicolare provengono da specifiche campagne di rilevamento condotte dalle amministrazioni provinciali in alcuni punti della rete stradale. Aggiornamento Variabile secondo il tipo di dato. Copertura territoriale Intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica traversa di conforme di Gauss - Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma 40. Formato dei dati I dati alfanumerici sono gestiti in database e integrati con la loro componente geografica (i dati relativi al Catasto Regionale delle Strade sono associati al grafo e gestiti attraverso la segmentazione dinamica). Documentazione descrittiva dei progetti La documentazione di indirizzo relativa ai progetti relativi al grafo stradale è disponibile sul sito (area tematica Strade e autostrade ). Ulteriore documentazione descrittiva può essere richiesta agli uffici competenti della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità. Modalità di distribuzione I dati di base vengono resi disponibili progressivamente agli aggiornamenti tramite il sito Il grafo regionale delle strade costituisce lo strato informativo aggiornato all interno della banca dati CT10 (vedi scheda 2). Gli altri dati vengono forniti previa richiesta scritta e motivata da indirizzare a Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, via Taramelli 12, Milano. I dati Origine/Destinazione vengono forniti a pagamento secondo il tariffario e con le modalità riportate sul sito www. trasporti.regione.lombardia.it (area tematica Domanda di trasporto ). Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

75 38 AIAP (Archivio Integrato delle Attività Produttive) AIAP è un sistema WebGIS strutturato in modalità distribuita che mette in comunicazione gli archivi di ARPA Lombardia connessi ad attività produttive con un anagrafica centralizzata, normalizzata e georeferenziata proveniente dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Gli obiettivi che il progetto si pone sono: - Anagrafica univoca e condivisa di ogni Unità Locale/Azienda; - Verifica e completamento della georeferenziazione e del patrimonio di dati degli archivi ambientali dell Agenzia; - Integrazione delle fonti di informazione con accesso unico a dati e informazioni localizzati in database diversi al fine di consentire una visione unitaria delle rilevanze ambientali di ciascuna azienda produttiva operante sul territorio regionale e delle relative pressioni sull ambiente; - Portale Web per l interrogazione e la visualizzazione dei dati con approccio multicriterio in un ambiente WebGIS integrato; - Stima degli eventi e degli impatti in caso di incidente industriale, emergenze, eventi meteoclimatici estremi, altro mediante analisi territoriali comparate; - Supporto alla creazione di un set di indicatori utili alla definizione della realtà socio-economico-ambientale. Il database contiene: - Anagrafica di riferimento comune a tutti gli archivi derivante dal Registro Imprese; - Schede con i dati di interesse correlati sui seguenti Archivi: Aziende certificate EMAS, Aziende a Rischio di Incidente Rilevante (RIR), Aziende soggette a Direttiva 96/61/CE (IPPC), Sistema di Monitoraggio Emissioni (SME), Impianti di Trattamento Rifiuti (ITRIF), Inventario Emissioni in Aria (INEMAR); - Nel biennio 2006/2007 saranno correlati anche i restanti archivi: MUD, RIAL (Risorse Idriche Arpa Lombardia), SI- SCO (Sistema gestionale Siti Contaminati), STARNET per la sezione relativa alle Autorizzazioni per le Emissioni in Atmosfera (203/88), Sistema Bollino Blu (BBLU), Catasto Cave, Sistema per la gestione dello Smaltimento Fanghi in Agricoltura, Sistema URP, Protocollo generale, altro AIAP lavora in una logica di infrastruttura dati territoriale con un architettura che collega archivi all interno di un sistema distribuito in ambiente intranet. Il sistema permette la ricerca di un azienda sia in base alla ragione sociale, indirizzo, divisione produttiva ISTAT ATECO, presenza negli archivi correlati, sia direttamente in cartografia tramite selezioni, distanze da altre aziende o da punti di interesse (es. incidenti), coordinate ed indirizzi. L accesso al sistema e a ciascun archivio è protetto e garantito solamente ad utenti accreditati.

76 38 AIAP (Archivio Integrato delle Attività Produttive) Titolare dell informazione La titolarità del Registro Imprese è delle Camere di Commercio Italiane mentre per le banche dati EMAS, RIR, IPPC, SME, ITRIF, INEMAR è di ARPA Lombardia per i diversi settori competenti. Realizzazione ARPA Lombardia - Settore Sistemi Informativi. Fonte dei dati Registro delle Imprese è stato fornito da Infocamere, la georeferenziazione è stata effettuata da ARPA. Aggiornamento Semestrale per il Registro Imprese, a cadenza periodica per i set di dati di interesse di ciascun archivio. Copertura territoriale L intero territorio regionale. Sistema cartografico di riferimento Gauss-Boaga (fuso Ovest) - Proiezione cilindrica trasversa conforme di Gauss -Ellissoide di riferimento: ellissoide internazionale di Hayford Roma40 Formato dei dati Alfanumerico: SQL Server 2000 Modalità di distribuzione Intranet Territorio e Urbanistica Edizione 2006 sit_rl@regione.lombardia.it

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