Ferie. Criterio generale
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1 Ferie Criterio generale L istituto delle ferie annuali, riconosciuto dall art. 36, comma 3, Cost., ha la funzione di consentire il recupero delle energie fisiche e psichiche e di soddisfare esigenze personali e familiari del lavoratore. Ogni lavoratore ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a 4 settimane e non può rinunciarvi. Il predetto periodo minimo di 4 settimane non può essere sostituito dalla relativa indennità sostitutiva, se non in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. 1
2 Misura Calcolo del periodo di ferie La durata del periodo di ferie è stabilita dai contratti collettivi di categoria, in misura anche differenziata per classi di lavoratori in funzione ad esempio del livello d inquadramento e/o dell anzianità di servizio maturata. Per individuare lo scaglione di anzianità ai fini del calcolo delle ferie viene computato il periodo trascorso dalla data di assunzione del lavoratore (ivi compreso l eventuale periodo di prova) fino al momento della maturazione del diritto. La misura delle ferie può essere determinata in settimane, in giorni o in ore; ciascuna unità di misura può essere trasformata nelle altre mediante i coefficienti contrattuali. Esempio riferito ad un impiegato di un azienda metalmeccanica con diritto a 25 giorni di ferie dal 10 e fino al 18 anno di anzianità ed a 30 giorni di ferie per anzianità di servizio più elevate. Nell anno in cui il lavoratore realizza il passaggio allo scaglione superiore (a decorrere dal 1 aprile ed in presenza di un periodo annuale di maturazione delle ferie che va da gennaio a dicembre) le ferie spettanti risulteranno dal seguente conteggio: - periodo 1 gennaio - 31 marzo = giorni 6,25 (25 x 3/12) - periodo 1 aprile - 31 dicembre = giorni 22,50 (30 x 9/12) - periodo 1 gennaio - 31 dicembre = giorni 6, ,50 = 28,75 Molti contratti collettivi commisurano la durata delle ferie a giorni lavorativi riferiti ad un orario settimanale di lavoro distribuito su 6 giorni (dal lunedì al sabato); in questo caso, per le aziende che operano in regime di settimana corta occorre provvedere al riproporzionamento del periodo di ferie mediante il coefficiente 1,20. Così ad esempio, nel caso sopra esaminato i 28,75 giorni di ferie (relativi ad un orario settimanale di lavoro distribuito su 6 giorni) corrispondono a 23,96 giorni (28,75 : 1,20) se riferiti ai 5 giorni lavorativi della settimana corta. I minori che non hanno compiuto 16 anni hanno diritto ad un periodo annuale di ferie non inferiore a 30 giorni; quelli di età superiore ad un periodo di ferie non inferiore a 20 giorni all anno. 2
3 Maturazione Periodi di assenza computabili e non Le ferie maturano nel corso del rapporto - anche durante il primo anno (Corte Cost., 10 maggio 1963, n. 66) o durante il periodo di prova (Corte Cost., 16 dicembre 1980, n. 189) - in relazione all attività effettivamente prestata dal lavoratore e ad alcune tipologie di assenza indicate nel prospetto che segue. Assenze utili per la maturazione Assenze non computabili per la maturazione assenza obbligatoria per gravidanza e assenza per congedo parentale (art. 34, puerperio (art. 2110, cod. civ.; artt. 22 e D.Lgs. n. 151/2001) 29, D.Lgs. n. 151/2001) assenza per malattia o infortunio sul lavoro, nei limiti del periodo di comporto (art. 2110, cod. civ.); assenza per l adempimento di funzioni presso i seggi elettorali (art. 119, D.P.R. n. 361/1957); assenza per congedo matrimoniale (R.D.L. n. 1334/1937) assenza durante le malattie del bambino (art. 48, D.Lgs. n. 151/2001); aspettativa per i lavoratori chiamati a funzioni pubbliche elettive o a ricoprire cariche sindacali provinciali e nazionali (art. 31, L. n. 300/1970); assenza per malattia e infortunio sul lavoro, oltre i limiti del periodo di comporto (art. 2110, cod. civ.) permessi e aspettative non retribuiti periodi di cassa integrazione a zero ore Altre tipologie di assenza possono essere considerate utili dai contratti collettivi di lavoro. Compete al datore di lavoro definire il periodo annuale di riferimento per la maturazione delle ferie. Questo viene fatto normalmente coincidere con l anno civile (dal 1 gennaio al 31 dicembre) ovvero decorrere a cavallo d anno a partire dal periodo (agosto) in cui le ferie vengono tradizionalmente concesse (il periodo decorre quindi dal 1 agosto al successivo 31 luglio o anche dal 1 settembre al successivo 31 agosto). Al lavoratore che ha prestato attività lavorativa per tutta la durata dell orario contrattuale nell arco del periodo annuale di riferimento vengono attribuite le ferie nella misura piena stabilita. In caso di prestazione ridotta o di rapporto di lavoro iniziato o concluso nel corso del periodo annuale, il calcolo delle ferie maturate viene generalmente effettuato per dodicesimi in ragione dei mesi interi di servizio prestati (vengono escluse, salvo diversa disposizione contrattuale, le frazioni di mese inferiori a 15 giorni). 3
4 Fruizione Almeno 2 settimane entro l anno di maturazione Al datore di lavoro compete di stabilire il periodo di fruizione delle ferie e le relative modalità, a seguito di una valutazione comparativa delle esigenze dell impresa e degli interessi dei lavoratori. A questi ultimi spetta solo l indicazione (facoltativa) del periodo entro il quale ciascuno intende fruire del riposo annuale. Con un recente provvedimento (D.Lgs. 19 luglio 2004, n. 213) il legislatore è intervenuto sulla disciplina delle ferie e in particolare sull aspetto della fruizione. Il periodo di ferie infatti, per effetto delle modifiche apportate al D.Lgs. n. 66/2003, va goduto per almeno due settimane, consecutive nel caso il lavoratore lo richieda, entro l anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell anno di maturazione. In caso di inosservanza delle disposizioni sulla fruizione delle ferie il datore di lavoro è punibile con una sanzione amministrativa da 130 euro a 780 euro per ogni lavoratore e per ciascun periodo a cui si riferisca la violazione. Non possono essere considerati come giorni di ferie (né quindi scomputati dalle ferie maturate): il periodo di preavviso (art. 2109, cod. civ.); i periodi di congedo di maternità (o paternità) e di congedo parentale (artt. 22 e 34, D.Lgs. n. 151/2001); i periodi di malattia del bambino che comportino ricovero ospedaliero (art. 47, D.Lgs. n. 51/2001); i periodi di attività svolta per adempiere funzioni presso i seggi elettorali (art. 119, D.P.R. n. 361/1957). I contratti collettivi indicano il trattamento da applicare nel caso di festività nazionali ed infrasettimanali cadenti nel corso delle ferie (corrispondente prolungamento del periodo ovvero erogazione del relativo trattamento economico). La commisurazione del riposo per ferie all anno di servizio non implica che per ciascun dipendente debba computarsi a partire dal momento dell assunzione una corrispondente sequenza individuale di anni di lavoro entro i quali far cadere le ferie annuali. Non contrasta infatti con la finalità dell istituto l assegnazione delle ferie maturate dopo una frazione di anno dall assunzione ed il computo, a partire dalla ripresa dal lavoro, di un nuovo anno di servizio entro il quale collocare un intero periodo di ferie annuali. È legittima l adozione, coerente ad esigenze aziendali di assegnazione di ferie collettive, di un intervallo fisso come anno di riferimento (anno di calendario o altro periodo di 12 mesi) per tutti i lavoratori e l assegnazione entro ciascun intervallo, in proporzione del servizio prestato, del periodo di godimento delle ferie annuali (Cass. 6 giugno 1991, n. 6431). Il potere del datore di lavoro di stabilire il periodo di godimento delle ferie implica anche quello di modificarlo in base ad una riconsiderazione delle esigenze aziendali; il datore di lavoro ha tuttavia l onere di comunicare la modifica con congruo preavviso (Cass. 11 febbraio 2000, n. 1557). 4
5 Trattamento economico Criteri di computo della retribuzione per ferie Secondo il criterio generale, fissato dalla convenzione O.I.L. n. 132/1970, durante il periodo feriale al lavoratore compete la "normale retribuzione". In assenza di ulteriori indicazioni di fonte legale sulla determinazione e sui criteri di computo della retribuzione per ferie, l individuazione delle voci che concorrono a formarne la base di computo spetta alla contrattazione collettiva ed eventualmente agli accordi individuali (Cass. 22 novembre 2002, n ). La maggiorazione per lavoro notturno anche se prestato secondo regolari turni periodici non concorre, salvo diversa previsione contrattuale, alle base di computo della retribuzione per ferie (Cass. 29 gennaio 2004, n. 1680). Per le giornate di ferie non fruite al lavoratore è dovuta, oltre alla retribuzione per le giornate lavorate, un indennità sostitutiva di ammontare corrispondente alla retribuzione dovuta per il periodo di ferie non godute. In caso di cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell anno il lavoratore riceverà l indennità sostitutiva per i giorni di ferie maturati e non goduti. A tal fine i giorni di ferie maturati saranno individuati nella misura di tanti dodicesimi del periodo di ferie annuale spettante, per quanti sono i mesi di servizio prestati presso l azienda nel periodo annuale di riferimento. Discende dall art. 36 della Costituzione il principio secondo cui la facoltà della contrattazione collettiva di fissare la retribuzione per il periodo feriale trova un limite, sindacabile dal giudice del lavoro, nella necessità che il livello di tale retribuzione sia adeguato ad assicurare al lavoratore l effettiva fruizione delle ferie stesse (Cass. 7 ottobre 2000, n ). 5
6 Contrattazione collettiva di categoria Industria metalmeccanica e terziario e servizi Nello schema riportato è indicata una sintesi della disciplina adottata in materia di ferie nel settore metalmeccanico e in quello del terziario e servizi. Industria metalmeccanica Terziario e servizi La durata delle ferie è di 4 settimane all anno; durate maggiori sono previste per impiegati e intermedi con anzianità rispettivamente superiore a 10 anni (1 giorno in più) ed a 18 anni (6 giorni in più). Una settimana di ferie corrisponde a 6 gg. lavorativi; se l orario settimanale è distribuito su 5 gg. si utilizza il coefficiente 1,2. Agli effetti delle maturazione dei maggiori scaglioni di ferie previsti dal contratto, in caso di passaggio di qualifica da operaio a intermedio, da operaio a impiegato, da intermedio a impiegato l anzianità trascorsa come operaio o come intermedio, è considerata utile, rispettivamente, per il 50% e per il 100%. Il periodo di godimento delle ferie è concordato in sede aziendale. In favore dei lavoratori extracomunitari che intendono raggiungere i paesi di origine, è prevista la possibilità di cumulare le ferie con gli altri permessi retribuiti previsti dal c.c.n.l. Trattamento economico: l indennità per ferie non godute è costituita dagli stessi elementi che concorrono alla retribuzione ordinaria e si calcola sulla retribuzione globale di fatto (1/26 della retribuzione mensile per ogni giornata di mancato godimento delle ferie per gli impiegati; 6 ore e 40 di retribuzione per gli operai). Per i cottimisti si computa l utile medio di cottimo realizzato nei periodi di paga del trimestre immediatamente precedente la corresponsione delle ferie; per i concottimisti, invece, vale la media delle percentuali di maggiorazione realizzate negli analoghi periodi di paga. spettante al suo sostituto. Le festività che cadono durante il periodo di ferie ne determinano il prolungamento, mentre la malattia le interrompe, sempreché comporti ricovero ospedaliero - e per la durata dello stesso - o una prognosi superiore a 7 giorni di calendario. La durata delle ferie è di 26 giorni all anno da godere da maggio ad ottobre, escluse le aziende fornitrici di apparecchiature frigorifere e di birra, acque minerali, bevande gassate, gelati e ghiaccio e le aziende di raccolta e salatura di pelli grezze fresche che possono fissare i turni di ferie in qualsiasi periodo dell anno. I giorni di ferie si computano da lunedì a sabato. Trattamento economico: per i giorni di ferie spetta la retribuzione normale di fatto. Il lavoratore retribuito in tutto o in parte a provvigione ha diritto ad una quota pari alla media delle provvigioni percepite dagli altri colleghi del negozio o del reparto. Nelle aziende con un solo dipendente o quando tutto il personale sia in ferie spetta la media mensile delle provvigioni percepita negli ultimi 12 mesi o nel minor periodo di servizio prestato. Se il lavoratore retribuito a provvigione viene sostituito durante le ferie da altro lavoratore estraneo al reparto ha diritto ad una quota di provvigioni pari a quella Le festività che cadono durante il periodo di ferie ne determinano il prolungamento, mentre la malattia le interrompe, sempreché sia regolarmente denunciata e certificata dalle strutture pubbliche competenti per territorio. 6
7 Industria metalmeccanica Terziario e servizi Il richiamo in servizio durante il Il richiamo in servizio durante il godimento delle ferie, comporta per il godimento delle ferie, comporta per il datore di lavoro l obbligo al rimborso delle datore di lavoro l obbligo al rimborso delle spese effettivamente sostenute e spese effettivamente sostenute e documentate secondo i mezzi normali documentate secondo i mezzi normali impiegati per il viaggio, sia per il rientro in impiegati per il viaggio, sia per il rientro in sede che per l eventuale ritorno nella sede che per l eventuale ritorno nella località dalla quale il lavoratore è stato località dalla quale il lavoratore è stato richiamato. richiamato. A cura di Novecento media (per maggiori approfondimenti vedi Pietro Zarattini e Rosalba Pelusi, il Manuale Lavoro, Fag Novecento media, Milano, 2004) 7
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