MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI

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1 MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese. TIPOLOGIA DEI PROCEDIMENTI 1. AUTORIZZAZIONI PER INTERVENTI SU BENI CULTURALI 2. AUTORIZZAZIONE ALLA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEFINITIVA DEI BENI CULTURALI 3. AUTORIZZAZIONE ALLO SMEMBRAMENTO DI COLLEZIONI, SERIE O RACCOLTE DI BENI CULTURALI 4. AUTORIZZAZIONE AL DISTACCO E ALLA RIMOZIONE DI AFFRESCHI, STEMMI, GRAFFITI, LAPIDI, ISCRIZIONI, CIPPI, MONUMENTI. 5. PRONUNCIA SULLA COMPATIBILITA DI NUOVE DESTINAZIONI D USO 6. AUTORIZZAZIONE AL COLLOCAMENTO DI CARTELLI E ALTRI STRUMENTI DI PUBBLICITA SUGLI EDIFICI E NELLE AREE TUTELATE COME BENI CULTURALI 7. IMPOSIZIONE DI INTERVENTI CONSERVATIVI SU BENI CULTURALI 8. PROCEDIMENTI SANZIONATORI PER DANNEGGIAMENTO DI BENI CULTURALI 9. PROCEDIMENTI SANZIONATORI PER OPERE ESEGUITE IN ASSENZA O IN DIFFORMITA DAL PERMESSO A COSTRUIRE 10. AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA. PARERE ENDOPROCEDIMENTALE 11. AUTORIZZAZIONE ALLA POSA DI CARTELLI PUBBLICITARI IN AREE O IN PROSSIMITA DI AREE SOTTOPOSTE A TUTELA PAESAGGISTICA 12. AUTORIZZAZIONE PER COLORE DI FACCIATA 13. ACCERTAMENTO DELLA COMPATIBILITA PAESAGGISTICA 14. DICHIARAZIONE DI INTERESSE CULTURALE PARTICOLARMENTE IMPORTANTE 15. IMPOSIZIONE PRESCRIZIONI DI TUTELA INDIRETTA 16. AUTORIZZAZIONE ALL ALIENAZIONE, PERMUTA, IPOTECA 17. AUTORIZZAZIONE ALLA CONCESSIONE D USO 18. DENUNCIA DI ALIENAZIONE O TRASFERIMENTO PRELAZIONE 19. PRONUNCIA SULL AMMISSIBILITA AI CONTRIBUTI STATALI 20. CERTIFICAZIONE DETRAIBILITA FISCALE ART BONUS 21. AUTORIZZAZIONE ALL ESPORTAZIONE 22. RICORSI AVVERSO I PROVVEDIMENTI 23. ACCESSO AGLI ATTI Palazzo Arese Litta, Corso Magenta, Milano

2 La Soprintendenza opera per la tutela del patrimonio culturale in molti modi diversi; con l intento di promuovere una migliore accessibilità dei servizi offerti ai cittadini, seguendo i criteri di efficienza, efficacia ed economicità dell azione amministrativa, in questa sezione si descrivono i servizi offerti e le competenze degli Uffici, fornendo inoltre i riferimenti normativi, la modulistica e l indicazione dell ufficio al quale rivolgersi per l erogazione di ogni servizio. AUTORIZZAZIONI PER INTERVENTI SUI BENI CULTURALI (art 21d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo le disposizioni dell'art 21, comma 4 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, l esecuzione opere e lavori di qualsiasi natura relativi ai beni architettonici e storico-artistici deve essere preventivamente autorizzata dalla Soprintendenza. Questo obbligo riguarda: - i beni di proprietà privata per cui sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante (cosiddetto vincolo, artt del Codice dei beni culturali e del paesaggio); - i beni di proprietà pubblica di cui sia stato accertato l interesse culturale ed anche nelle more del completamento di tale procedura di verifica quelli risalenti oltre settant'anni nel caso di beni immobili, cinquant anni nel caso di beni mobili (artt del Codice dei beni culturali e del paesaggio). Nei casi di grande urgenza possono essere effettuati gli interventi provvisori indispensabili per evitare danni al bene tutelato, ma occorre darne immediata comunicazione alla Soprintendenza, inviando quindi in tempi brevi i progetti degli interventi definitivi per la necessaria autorizzazione. Analogamente deve essere richiesta alla Soprintendenza l autorizzazione per lo spostamento dei beni culturali, fatto salvo il caso in cui questo dipende dal mutamento di dimora del proprietario, per cui occorre comunque presentare una denuncia. Compete invece alla Commissione Regionale per il patrimonio culturale il rilascio delle autorizzazioni per la demolizione o rimozione definitiva dei beni. L'autorizzazione viene rilasciata previa richiesta da parte della proprietà e trasmissione di atti progettuali di livello almeno definitivo, oppure per interventi di lieve entità sulla base della trasmissione di una relazione tecnica. istanza

3 AUTORIZZAZIONE ALLA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEFINITIVA DEI BENI CULTURALI (art 21 comma 1 lettera a d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo le disposizioni dell'art 21, comma 1 lettera a) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, la demolizione e la rimozione definitiva dei beni architettonici e storico-artistici deve essere preventivamente autorizzata dalla Commissione Regionale per il patrimonio culturale, previa istruttoria da parte della Soprintendenza. Questo obbligo riguarda: - i beni di proprietà privata per cui sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante (cosiddetto vincolo, artt del Codice dei beni culturali e del paesaggio) ); - i beni di proprietà pubblica di cui sia stato accertato l interesse culturale ed anche nelle more del completamento di tale procedura di verifica quelli risalenti oltre settant'anni nel caso di beni immobili, cinquant anni nel caso di beni mobili (artt del Codice dei beni culturali e del paesaggio). L'autorizzazione viene rilasciata previa richiesta da parte della proprietà e trasmissione di atti progettuali di livello almeno definitivo o sulla base della trasmissione di una relazione tecnica. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 180 giorni dalla ricezione della istanza AUTORIZZAZIONE ALLO SMEMBRAMENTO DI COLLEZIONI, SERIE O RACCOLTE DI BENI CULTURALI (art 21 comma 1 lettera a d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo le disposizioni dell'art 21, comma 1 lettera a) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, lo smembramento di collezioni, serie o raccolte di beni culturali deve essere preventivamente autorizzata dalla Commissione Regionale per il patrimonio culturale, previa istruttoria da parte della Soprintendenza. Questo obbligo riguarda: - le collezioni di proprietà privata per cui sia intervenuta la dichiarazione di eccezionale interesse culturale (cosiddetto vincolo, art 10 comma 3 lettere e) e art.13 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) ); - le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico. L'autorizzazione viene rilasciata previa richiesta da parte della proprietà e trasmissione di atti progettuali di livello almeno definitivo o sulla base della trasmissione di una relazione tecnica. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 180 giorni dalla ricezione della istanza

4 AUTORIZZAZIONE AL DISTACCO E ALLA RIMOZIONE DI AFFRESCHI, STEMMI, GRAFFITI, LAPIDI, ISCRIZIONI, CIPPI, MONUMENTI. (art 50 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo le disposizioni dell'art 50 del Codice dei beni culturali e del paesaggio il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli ed altri elementi decorativi di edifici, esposti o non alla pubblica vista nonché la rimozione di cippi e monumenti, costituenti vestigia della Prima guerra mondiale deve essere preventivamente autorizzata dalla Soprintendenza. L'autorizzazione viene rilasciata previa richiesta da parte della proprietà, sulla base della trasmissione di atti progettuali di livello almeno definitivo o di una relazione tecnica. PRONUNCIA SULLA COMPATIBILITA DI NUOVE DESTINAZIONI D USO (art 21comma 4 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo le disposizioni dell'art 21, comma 4 del Codice dei beni culturali e del paesaggio il mutamento di destinazione d uso dei beni culturali deve essere comunicato alla Soprintendenza, che deve pronunciarsi sulla compatibilità della nuova destinazione con il carattere storico-artistico dei beni e verificare che questa non sia tale da recare pregiudizio alla loro conservazione. Questo obbligo riguarda: - i beni di proprietà privata per cui sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante (cosiddetto vincolo, artt del Codice dei beni culturali e del paesaggio) ); - i beni di proprietà pubblica di cui sia stato accertato l interesse culturale ed anche nelle more del completamento di tale procedura di verifica quelli risalenti oltre settant'anni nel caso di beni immobili, cinquant anni nel caso di beni mobili (artt del Codice dei beni culturali e del paesaggio). La comunicazione deve essere presentata dalla proprietà e corredate dalle necessarie informazioni. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 30 giorni dalla ricezione della istanza

5 AUTORIZZAZIONE AL COLLOCAMENTO DI CARTELLI E ALTRI STRUMENTI DI PUBBLICITA SUGLI EDIFICI E NELLE AREE TUTELATE COME BENI CULTURALI (art 49 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo le disposizioni dell'art 49 del Codice dei beni culturali e del paesaggio il collocamento o l affissione di cartelli o altri mezzi pubblicitari sugli edifici e nei luoghi della cultura sottoposti a tutela deve essere preventivamente autorizzata dalla Soprintendenza. Questo vale anche per la affissione di inserzioni pubblicitarie sui ponteggi predisposti per il restauro. La Soprintendenza deve anche esprimere (art 49 comma 2) un parere per la collocazione di cartelli o altri mezzi pubblicitari sulle strade o nelle aree in prossimità di beni culturali La finalità è di verificare che i cartelli siano compatibili con il decoro e la fruizione dei beni. La richiesta deve essere presentata dalla proprietà e corredata dalle necessarie informazioni; nel caso si tratti di pubblicità su ponteggi occorre allegare il contratto d appalto per le opere di restauro. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 90 giorni dalla ricezione della istanza IMPOSIZIONE DI INTERVENTI CONSERVATIVI SU BENI CULTURALI (art 32 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Ai sensi dell art 32 del Codice dei beni culturali e del paesaggio la Soprintendenza può imporre, al proprietario, al detentore o possessore di beni culturali gli interventi necessari a garantirne la conservazione, o può stabilire di provvedervi direttamente. A tal fine, redige una relazione tecnica e dichiara la necessità degli interventi da eseguire, quindi la invia, insieme con una comunicazione di avvio del procedimento, al proprietario, possessore o detentore del bene, che può far pervenire le sue osservazioni entro trenta giorni dal ricevimento degli atti. Se non ritiene necessaria l esecuzione diretta degli interventi, assegna al proprietario, possessore o detentore un termine per la presentazione del progetto esecutivo delle opere da effettuarsi, conformemente alla relazione tecnica.

6 PROCEDIMENTI SANZIONATORI PER DANNEGGIAMENTO DI BENI CULTURALI (art 160 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Se per effetto della violazione degli obblighi di protezione e conservazione stabiliti dalle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio un bene culturale subisce un danno, la Soprintendenza, ai sensi dell art 160 del Codice, avvia un procedimento sanzionatorio, intimando al responsabile dove possibile l esecuzione a proprie spese delle opere necessarie alla reintegrazione; qualora la reintegrazione sia impossibile il pagamento di un indennità pecuniaria pari al valore della cosa perduta o alla diminuzione di valore subita dalla cosa. Se la determinazione della somma non è accettata dal responsabile, la sua definizione viene demandata ad una commissione composta di tre membri da nominarsi uno dal Ministero, uno dall obbligato e un terzo dal presidente del tribunale. La competenza ad irrogare la sanzione ripristinatoria o pecuniaria alla conclusione del procedimento è della Direzione Generale Belle arti e paesaggio In caso di inottemperanza all ordine impartito può essere avviato un procedimento per l esecuzione d ufficio delle opere di reintegrazione a spese dell obbligato, provvedendo al recupero delle somme relative nelle forme previste dalla normativa in materia di riscossione coattiva delle entrate patrimoniali dello Stato. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 180 giorni dalla ricezione della

7 PROCEDIMENTI SANZIONATORI PER OPERE ESEGUITE IN ASSENZA O IN DIFFORMITA DAL PERMESSO A COSTRUIRE (D.P.R. 380/2001) Qualora venga accertata l esecuzione di opere su beni sottoposti a tutela ed eseguite in assenza o difformità dal permesso a costruire, ai sensi del D.P.R. 380/2001, la Soprintendenza, salva l applicazione delle altre misure e sanzioni descritte al punto precedente, ordina la restituzione in pristino a cura spese del responsabile dell abuso e irroga una sanzione pecuniaria compresa tra 516, ,00 Analogamente per opere di restauro ed intervento conservativo eseguite in assenza di denuncia di inizio di attività; in questo caso la Soprintendenza può ordinare la restituzione in pristino a spese e cura del responsabile ed irrogare una sanzione pecuniaria compresa tra 516,00 e e TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 180 giorni dalla ricezione della Vedi sotto AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA. PARERE ENDOPROCEDIMENTALE (art 146 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) La Soprintendenza esprime un parere vincolante nel corso dei procedimenti di autorizzazione paesaggistica previsti dall art 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e necessari per eseguire interventi su beni paesaggistici sottoposti a tutela: immobili ed aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico con apposito decreto ministeriale (art 136) o in aree tutelate per legge (art 142). Non è necessario richiedere l autorizzazione per gli interventi definiti dal comma 1 dell art. 149: interventi che non alterino lo stato dei luoghi e l attuale aspetto degli edifici nonché le attività silvo-pastorali. La richieste devono pervenire alla Soprintendenza dalla Regione Lombardia o dal Comune da essa delegato, corredate da atti progettuali di livello almeno definitivo, completi di relazione paesaggistica e di documentazione fotografica (D.P.C.M. 12/12/2005). Per gli interventi di lieve entità (descritti dal D.P.R. 139/2010) è possibile presentare documentazione semplificata. La Soprintendenza rende il suo parere, che ha valore vincolante, all ente responsabile del procedimento (Regione, Comune), il quale rilascia l autorizzazione. Se inadempiente può essere richiesto il rilascio di autorizzazione in via sostitutiva alla Soprintendenza. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 45 giorni dalla data di ricezione dell istanza da parte della Soprintendenza per il parere endoprocedimentale; 60 giorni dal medesimo termine per il rilascio dell autorizzazione. Nel caso di autorizzazione semplificata i termini sono abbreviati rispettivamente a 20 e 45 giorni.

8 AUTORIZZAZIONE ALLA POSA DI CARTELLI PUBBLICITARI IN AREE O IN PROSSIMITA DI AREE SOTTOPOSTE A TUTELA PAESAGGISTICA (art 134 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) La Soprintendenza esprime un parere vincolante nel corso dei procedimenti di autorizzazione paesaggistica previsti dall art 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio per la posa in opera di cartelli o altri mezzi pubblicitari nell ambito e in prossimità dei beni paesaggistici sottoposti a tutela: immobili ed aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico con apposito decreto ministeriale (art 136) o in aree tutelate per legge (art 142). La richieste devono pervenire alla Soprintendenza dalla Regione Lombardia o dal Comune da essa delegato. La Soprintendenza rende il suo parere, che ha valore vincolante, all ente responsabile del procedimento (Regione, Comune), il quale rilascia l autorizzazione. Se inadempiente può essere richiesto il rilascio di autorizzazione in via sostitutiva alla Soprintendenza. Inoltre, nel caso di posa in opere di cartelli pubblicitari lungo le strade ed in prossimità delle aree tutelate, la Soprintendenza deve esprimere un parere sulla compatibilità della collocazione e della tipologia dei cartelli con i valori paesaggistici tutelati. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: per l autorizzazione alla posa 45 giorni dalla data di ricezione dell istanza da parte della Soprintendenza per il parere endoprocedimentale; 60 giorni dal medesimo termine per il rilascio dell autorizzazione. Nel caso di autorizzazione semplificata i termini sono abbreviati rispettivamente a 20 e 45 giorni. Per il parere di compatibilità : 30 giorni AUTORIZZAZIONE PER COLORE DI FACCIATA (art 154 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) La Soprintendenza esprime un parere vincolante nel corso dei procedimenti di autorizzazione paesaggistica previsti dall art 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio per la colorazione delle facciate degli edifici compresi in complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, nei centri e nuclei storici o parte di bellezze panoramiche, oppure in aree di interesse archeologico (lettere c e d dell articolo 136, comma 1; lettera m dell articolo 142, comma 1).

9 La richieste devono pervenire alla Soprintendenza dalla Regione Lombardia o dal Comune da essa delegato. La Soprintendenza rende il suo parere, che ha valore vincolante, all ente responsabile del procedimento (Regione, Comune), il quale rilascia l autorizzazione. Se inadempiente può essere richiesto il rilascio di autorizzazione in via sostitutiva alla Soprintendenza. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 45 giorni dalla data di ricezione dell istanza da parte della Soprintendenza per il parere endoprocedimentale; 60 giorni dal medesimo termine per il rilascio dell autorizzazione. Nel caso di autorizzazione semplificata i termini sono abbreviati rispettivamente a 20 e 45 giorni. ACCERTAMENTO DELLA COMPATIBILITA PAESAGGISTICA (art d.lgs 42/2004 e s.m.i.) E possibile richiedere l accertamento di compatibilità paesaggistica, rimanendo ferme le sanzioni previste dall art 181 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, per interventi eseguiti in mancanza di autorizzazione paesaggistica o nel caso di esecuzione di lavori in difformità da questa, solo nei casi previsti dagli artt 167 e 181. La richieste devono pervenire alla Soprintendenza dalla Regione Lombardia o dal Comune da essa delegato. La Soprintendenza rende il suo parere, che ha valore vincolante, all ente responsabile del procedimento (Regione, Comune), il quale rilascia il definitivo pronunciamento. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 90 giorni dalla data di ricezione dell istanza da parte della Soprintendenza per il parere endoprocedimentale; 180 giorni per il rilascio dell autorizzazione.. DICHIARAZIONE DI INTERESSE CULTURALE PARTICOLARMENTE IMPORTANTE (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i) I beni di proprietà privata sono sottoposti alle disposizioni di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio, parte II solo se oggetto di uno specifico provvedimento di dichiarazione di interesse storico artistico particolarmente importante (cosiddetto vincolo ). Il provvedimento viene istruito dalla Soprintendenza d ufficio o su istanza degli Enti territoriali o della proprietà stessa. Valutata l eventuale presenza dei requisiti di interesse previsti, la Soprintendenza comunica

10 l inizio del procedimento a mezzo raccomandata a tutti gli interessati, che possono intervenire con memorie. Successivamente la proposta viene trasmessa alla Commissione regionale per il patrimonio culturale, cui compete l emissione del decreto conclusivo del procedimento, VERIFICA DELL INTERESSE CULTURALE (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Per quanto riguarda i beni di proprietà pubblica (Enti pubblici e territoriali, Enti ecclesiastici e persone giuridiche private senza fine di lucro), se risalenti a oltre 70 anni e opera di autore non più vivente, risultano sottoposti ope legis alle disposizioni di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio, parte II, fino al completamento della procedura di verifica dell interesse culturale (art 12 Codice dei beni culturali e del paesaggio). Il procedimento di verifica dell interesse può essere avviato d ufficio o su istanza dell Ente proprietario, previo accordo con il Segretariato Regionale; la Soprintendenza provvede all istruttoria tecnica, mentre la competenza a concludere il procedimento è della Commissione Regionale per il patrimonio culturale. La verifica dell interesse culturale (V.I.C.) deve avvenire attraverso il portale Nelle more della conclusione del procedimento, i beni risultano inalienabili e necessitano della preventiva autorizzazione per qualsiasi intervento edilizio.

11 IMPOSIZIONE PRESCRIZIONI A GARANZIA DELL INTEGRITA, PROSPETTIVA, CONDIZIONI DI AMBIENTE E DECORO DEI BENI CULTURALI (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) La Soprintendenza può prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro. Il procedimento viene avviato d ufficio, previo parere favorevole della Commissione Regionale per il patrimonio culturale, cui compete anche il provvedimento conclusivo. AUTORIZZAZIONE ALL ALIENAZIONE, PERMUTA, IPOTECA (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Gli Enti titolari di demanio, così come anche gli enti pubblici e le persone giuridiche private senza fini di lucro, compresi gli enti ecclesiastici, per alienare, permutare o comunque dismettere i beni di proprietà sottoposti a tutela o per accendere su di essi un ipoteca devono richiedere a questa Soprintendenza una autorizzazione, che viene rilasciata, previa istruttoria e parere di questa Soprintendenza, da parte della Commissione Regionale per il Patrimonio culturale (artt Codice dei beni culturali e del paesaggio). L istanza deve contenere la documentazione necessaria ad accertare che la prevista alienazione non rechi pregiudizio alla conservazione e fruizione pubblica del bene o risulti incompatibile con il suo carattere storico-artistico (per la documentazione necessaria si veda alla voce modulistica ). Si ricorda che gli immobili di proprietà pubblica aventi più di settant'anni ai sensi dell art. 54 sono inalienabili, fino alla conclusione del procedimento di verifica dell'interesse culturale; che le domande incomplete non potranno essere esaminate fino al ricevimento delle necessarie integrazioni; che la Soprintendenza può dettare prescrizioni a garanzia della tutela del bene; che, limitatamente ai beni del demanio culturale, l autorizzazione può essere negata nei casi previsti dall art 54 del Codice.

12 IMPOSIZIONE PRESCRIZIONI A GARANZIA DELL INTEGRITA, PROSPETTIVA, CONDIZIONI DI AMBIENTE E DECORO DEI BENI CULTURALI (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) La Soprintendenza può prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro. Il procedimento viene avviato d ufficio, previo parere favorevole della Commissione Regionale per il patrimonio culturale, cui compete anche il provvedimento conclusivo. AUTORIZZAZIONE ALL ALIENAZIONE, PERMUTA, IPOTECA (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Gli Enti titolari di demanio, così come anche gli enti pubblici e le persone giuridiche private senza fini di lucro, compresi gli enti ecclesiastici, per alienare, permutare o comunque dismettere i beni di proprietà sottoposti a tutela o per accendere su di essi un ipoteca devono richiedere a questa Soprintendenza una autorizzazione, che viene rilasciata, previa istruttoria e parere di questa Soprintendenza, da parte della Commissione Regionale per il Patrimonio culturale (artt Codice dei beni culturali e del paesaggio). L istanza deve contenere la documentazione necessaria ad accertare che la prevista alienazione non rechi pregiudizio alla conservazione e fruizione pubblica del bene o risulti incompatibile con il suo carattere storico-artistico (per la documentazione necessaria si veda alla voce modulistica ). Si ricorda che gli immobili di proprietà pubblica aventi più di settant'anni ai sensi dell art. 54 sono inalienabili, fino alla conclusione del procedimento di verifica dell'interesse culturale; che le domande incomplete non potranno essere esaminate fino al ricevimento delle necessarie integrazioni; che la Soprintendenza può dettare prescrizioni a garanzia della tutela del bene; che, limitatamente ai beni del demanio culturale, l autorizzazione può essere negata nei casi previsti dall art 54 del Codice.

13 PRONUNCIA SULL AMMISSIBILITA AI CONTRIBUTI STATALI (art 31 e artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (artt 35-38) prevede che il Ministero possa concorrere alle spese sostenute per gli interventi conservativi di beni culturali eseguiti dai proprietari, fino ad un massimo del 50% della spessa stessa, previo esame istruttorio di questa Soprintendenza. Il contributo è concesso dal Ministero a lavori ultimati e collaudati sulla spesa effettivamente sostenuta dal beneficiario. Possono essere erogati acconti sulla base degli stati di avanzamento dei lavori regolarmente certificati. Possono altresì essere concessi contributi in conto interessi sui mutui o altre forme di finanziamento accordati da istituti di credito ai proprietari di beni culturali per la realizzazione degli interventi conservativi autorizzati, fino ad un tasso annuo di sei punti percentuali sul capitale erogato. Il contributo viene erogato dal Segretariato Regionale; si avverte però che la concessione dei contributi in conto capitale e in conto interessi per interventi sui beni culturali, prevista dagli artt del codice dei beni culturali e del paesaggio è stata sospesa fino al 31 dicembre 2015 da una recente disposizione normativa (art 1 comma 26 ter D.L.95/2012 convertito il legge 135/2012). TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 120 giorni per i contributi in conto interessi; 180 giorni per i contributi in conto capitale. CERTIFICAZIONI DETRAIBILITA FISCALE ART BONUS (art 31 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Secondo l art 31 del Codice dei beni culturali e paesaggio compete alla Soprintendenza certificare il carattere necessario degli interventi di conservazione dei beni culturali eseguiti dai proprietari, possessori o detentori ai fini della concessione delle agevolazioni tributarie previste dal TUIR. Per quanto attiene le erogazioni liberali, la disposizione è innovata dell'articolo 40 comma 9 del D.L. 201/2011 del 6 dicembre 2011, convertito in legge 214/201 (entrato in vigore il 1 gennaio 2012), introducendo una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa ai sensi dell'articolo 47 DPR 445/2000, con cui i proprietari possono dichiarare quali spese siano state effettivamente sostenute per lo svolgimento degli interventi e delle attività a cui i benefici si riferiscono; in merito la Soprintendenza può effettuare controlli a campione. Possono essere richieste alla Soprintendenza certificazioni utili ad altre agevolazioni di carattere fiscale, relative ad esempio al regime IMU, all'imposta di registro, alle successioni ereditarie (riduzione dell imposta di successione ed esclusione dall attivo ereditario) ed altre imposte. La legge 29 luglio 2014, n. 106, art. 1, nell ambito delle "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", ha introdotto 1 Art bonus, un credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura, che viene riconosciuto a tutti i soggetti che effettuano le erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo, previste dalla norma in commento, indipendentemente dalla natura e dalla forma giuridica; sono escluse quelle effettuate a favore dei beni appartenenti a persone giuridiche private,

14 compresi gli enti ecclesiastici, per cui rimangono applicabili le ordinarie detrazioni previste dal TUIR. Il credito di imposta dell Art Bonus spetta nella misura del 65% delle erogazioni liberali riferite al 2014 e 2015; al 50% per le annualità successive., fino ad un limite massimo stabilito nel 15% del reddito imponibile per persone fisiche ed enti non commerciali e nel 5 per mille dei ricavi annui per titolari di reddito di impresa. I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali, inclusi i suddetti soggetti concessionari o affidatari di beni culturali pubblici sono tenuti a comunicare mensilmente tramite il portale ed il proprio sito web istituzionale l ammontare delle rogazioni ricevute, la loro destinazione ed utilizzo. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 120 giorni per le detrazioni per interventi su beni culturali; 90 giorni per la dichiarazione di rilevante interesse culturale di mostre e iniziative; 90 giorni per le erogazioni liberali; 120 giorni per le attestazioni connesse alle successioni. QUALIFICAZIONE IMPRESE La Soprintendenza rilascia, su richiesta, l'attestato di buon esito relativamente a lavori di restauro su beni architettonici sottoposti a tutela, ai fini della qualificazione di cui all'art 40 del d.lgs 163/2006 e s.m.i. Il rilascio dei Certificati di Esecuzione Lavori (CEL) compete alle stazioni appaltanti, su istanza delle imprese esecutrici di lavori pubblici; con comunicato del Presidente dell Autorità per vigilanza sui contratti pubblici del 2 febbraio 2011, a decorrere dal 14/02/2011, si è definita per il rilascio una procedura informatica attraverso il portale Internet dell Autorità nella sezione dei servizi ad accesso riservato ( Le stazioni appaltanti interessate al rilascio del visto di buon esito da parte della Soprintendenza per lavorazioni nelle categorie OG2, OS2 ed OS25, dovranno trasmettere apposita richiesta alla Soprintendenza competente per territorio, allegando n. 3 copie della stampa provvisoria del CEL in attesa di visto firmata e timbrata dal RUP designato dall ente pubblico; relazione tecnica finale e documentazione fotografica prima, durante e dopo il restauro; estremi dell autorizzazione rilasciata della Soprintendenza. La Soprintendenza preso atto di quanto dichiarato nel CEL provvisorio e comprovato dalla documentazione allegata, provvederà a rilasciare o negare il visto e a ritrasmettere il CEL provvisorio alla Stazione Appaltante richiedente, per l emissione del CEL definitivo. Una copia del CEL emesso dovrà essere ritrasmessa alla Soprintendenza. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 30 giorni dalla ricezione della

15 AUTORIZZAZIONE PER MOSTRE (Art 48 d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Il prestito di un bene culturale per una mostra o esposizione è soggetto a preventiva autorizzazione da parte del Ministero L istanza deve essere presentata alla Soprintendenza ; la proprietà (Ente pubblico, Ente ecclesiastico, Fondo Edifici di Culto, proprietà privata con decreto di vincolo), deve fare pervenire almeno 4 mesi prima della data di inaugurazione della mostra/evento culturale, come richiesto dalla normativa vigente, lettera di assenso, elenco di tutte le opere esposte, scheda conservativa di prestito, piano scientifico e organizzativo della mostra, condizioni climaticoambientali e di sicurezza della sede espositiva. Nel caso in cui il bene da prestarsi fosse richiesto all estero è indispensabile, oltre alla documentazione sopra citata, garanzia scritta di reimportazione dello stesso da parte dell Ente organizzatore e dichiarazione dello stato giuridico da parte della proprietà. Qualora la documentazione richiesta (elenco delle opere esposte, piano scientifico e organizzativo della mostra, condizioni climatico-ambientali e di sicurezza della sede espositiva) non pervenga dalla proprietà, deve essere cura dell Ente organizzatore fornirla alla Soprintendenza. L Ufficio Mostre, una volta acquisita la documentazione ed espresso parere, avvia la richiesta di autorizzazione al superiore Ministero al fine di ottenere l autorizzazione di rito e successivamente di informare la proprietà dell avvenuta autorizzazione. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 90 giorni dalla ricezione della AUTORIZZAZIONE ALL ESPORTAZIONE (artt d.lgs 42/2004 e s.m.i.) Per esportare un bene culturale, nel caso in cui l opera abbia più di 50 anni, occorre presentare un istanza di autorizzazione all Ufficio Esportazione della Soprintendenza. Qualora le opere abbiano meno di 50 anni è invece prevista la sola vidimazione della dichiarazione autocertificata. Gli Uffici di Esportazione sono stati istituiti e disciplinati dal Regio Decreto n del (capo V) rinnovato dal D.P.R e svolgono funzione di controllo sulla circolazione dei beni storico- artistici in entrata e in uscita dal territorio nazionale. Autorizzano quindi l esportazione delle opere oppure possono vietarla se l esportazione delle opere costituisce un danno per il patrimonio culturale nazionale. Gli Uffici svolgono anche attività di controllo consulenza sulle opere provenienti da altri paes, in stretto raccordo con gli uffici doganali e, a partire dal giugno del 2002, anche un coordinamento con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell Arma dei Carabinieri. Dal 1 gennaio 2011 le richieste per esportare opere d arte sono gestite attraverso il SUE (Sistema informativo uffici esportazione), con la sola deroga per le richieste che riguardano trasferimenti temporanei di opere all estero per eventi espositivi. L utilizzo del Sistema avviene attraverso l accreditamento dell utente all indirizzo: il sistema genera per ogni utente un codice di registrazione e fornisce poi una password operativa. Le richieste inserite in SUE, complete di documentazione fotografica, dovranno essere stampate, firmate e consegnate all Ufficio Esportazione.

16 TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: opere d arte antica (opere con più di 50 anni) - 40 giorni a partire dal giorno di esame dell opera da parte della Commissione; opere d arte contemporanea (opere con meno di 50 anni o di autore vivente) - 30 giorni a partire dal giorno di consegna della pratica all Ufficio esportazione. ACCESSO AGLI ATTI La Soprintendenza garantisce l'accesso agli atti conservati presso i propri archivi, secondo le modalità previste dalla legge 241/90 e s.m.i. Il diritto di accesso può essere esercitato, previa richiesta motivata, tramite l'esame degli atti e/o l'estrazione di copie, quest'ultima soggetta al rimborso dei costi di riproduzione. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso sono ammessi nei limiti previsti dall'art 24 della legge 241/90 e s.m.i. TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO: 30 giorni dalla ricezione della RICORSI AVVERSO I PROVVEDIMENTI POTERE DI SOSTITUZIONE (art 16, 47, 69 e 128 d. lgs 42/2004 e s.m.i.; art. 15 D.P.C.M. 171/2014) Avverso i provvedimenti della Soprintendenza può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nei termini di legge. In alcuni casi il Codice dei beni culturali e del paesaggio prevede la possibilità di ricorsi amministrativi o gerarchici per motivi di legittimità o merito alla Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio, che sentito l organo consultivo competente decide il ricorso nel termine di 90 giorni. Il ricorso gerarchico deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento ed è ammesso per i provvedimenti che seguono: art 12: verifica dell interesse culturale art 13: dichiarazione di interesse particolarmente importante

17 art 47: prescrizioni di tutela indiretta art 69: diniego dell attestato di libera circolazione art 71: diniego di uscita temporanea art 12/2014, 8: rinnovo del provvedimento di dichiarazione di interesse Inoltre, l art 12 della legge 106/2014 prevede che, al fine di assicurare l imparzialità e il buon andamento dei procedimenti autorizzatori in materia di beni culturali e paesaggistici, i pareri, nulla osta o altri atti di assenso comunque denominati, rilasciati dalla Soprintendenza possono essere riesaminati entro il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione dell atto, d ufficio o su richiesta presentata entro tre giorni dalla ricezione dell atto delle altre amministrazioni coinvolte nel procedimento, da apposite commissioni di garanzia per la tutela del patrimonio culturale. Decorso inutilmente il termine di dieci giorni di cui al precedente periodo, l atto si intende confermato. Attualmente, ex art 39 comma 3 del D.P.C.M. 171/2014, il potere di riesame di cui al presente comma è attribuito alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale. Ai sensi dell'art 15 comma 1 del D.P.C.M. 171/2014 il potere sostitutivo in caso di inerzia della Soprintendenza è attribuito alla Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio (via San Michele, Roma; Tel dg-beap@beniculturali.it certificata: mbac-dg-beap@mailcert.beniculturali.it ) CONTATTI Palazzo Arese Litta, Corso Magenta, Milano Servizi al pubblico ricezioni pratiche: dal lunedì al venerdì h il martedì e giovedì h ricevimento al pubblico: martedì h , giovedì h , solo appuntamento

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