UNA PASSEGGIATA NELL'ORTO LAPIDARIO DEL MUSEO DI AQUILEIA. LE ISCRIZIONI FUNEBRI. A. R. TERMINI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNA PASSEGGIATA NELL'ORTO LAPIDARIO DEL MUSEO DI AQUILEIA. LE ISCRIZIONI FUNEBRI. A. R. TERMINI"

Transcript

1 UNA PASSEGGIATA NELL'ORTO LAPIDARIO DEL MUSEO DI AQUILEIA. LE ISCRIZIONI FUNEBRI. A. R. TERMINI Molti pensano che un orto lapidario sia un posto freddo e muffoso. Chi visita il Museo Archeologico di Aquileia spesso non si accorge dell'esistenza di questa sezione, oppure la salta di proposito, specie d'inverno. In effetti non è comoda come un sala di Museo. In effetti per il lapidario ci vuole qualcosa di più: per lo meno bisogna riuscire a decifrare qualcosa delle iscrizioni, che a prima vista sembrano testi illeggibili, una serie di abbreviazioni senza senso. Con la conversazione di oggi cercherò di mostrare che una passeggiata epigrafica può essere piacevole ma soprattutto è utile nella didattica delle materie classiche. Fino a qualche anno fa concludevo la quinta ginnasio con una gita epigrafica. Di solito è sufficiente qualche lezione preparatoria, perché gli studenti siano in grado di leggere con una certa autonomia le iscrizioni, ricopiarle e disegnare il monumento. Prima di entrare nel Lapidario e mostrarvi alcune iscrizioni funebri, alcune informazioni. Guardiamo una carta dell'impero romano. E' pieno di strade, città, di empori, di porti, di teatri, di piazze, di giardini, di case di piacere, di terme e di necropoli. In ognuno di questi luoghi c'è un numero enorme di iscrizioni e ho nominato le case di piacere perché anche di quelle si occupa l'epigrafia, visto che quelle case erano piene di iscrizioni graffite. Il nostro territorio, come sapete, è la X Regio. Le iscrizioni diffondevano informazioni le più diverse. Roma, rispetto alle altre civiltà, ha concepito l'epigrafia in senso pervasivo: strumento a un tempo pubblico e privato, in grado di raggiungere il maggior numero possibile di persone e realizzare una rete di relazioni 1. Oggi restano centinaia di migliaia di iscrizioni. Solo ad Aquileia se ne sono studiate diverse migliaia. E ogni anno questo patrimonio aumenta, con nuove scoperte e nuove edizioni. Anche se sono in netta prevalenza, le iscrizioni funebri sono solo una parte del patrimonio epigrafico. LEGGERE UN'ISCRIZIONE Per i romani leggere un'iscrizione non era un'operazione banale. Per approfondire questo aspetto, consiglio agli studenti un saggio di Giancarlo Susini, Compitare per via. Antropologia del lettore antico, che troverete in bibliografia. In questo articolo memorabile Susini ripercorre l'esperienza del lettore antico, che si ferma e, compitando, scioglie le abbreviazioni, capisce il testo e ne ricava l'appagamento che deriva da un'operazione che abbia messo alla prova le nostre capacità. Come succede anche a voi quando traducete una versione. Il linguaggio epigrafico è estremamente sintetico e si serve di un gran numero di abbreviazioni, che è indispensabile saper sciogliere. Ma, per fortuna, per questo ci sono dei comodi manuali. Inoltre, dobbiamo avere qualche nozione di onomastica latina e di storia sociale. Nel mondo romano ognuno ha il nome che può permettersi. La scelta non è affidata al caso o al capriccio (nessuno si chiama Chanel o JR, per capirci). Il cittadino romano di nascita libera (ingenuus) ha generalmente tre nomi (tria nomina) 2. Un praenomen (sempre abbreviato) scelto tra un numero assai ristretto, come, p. es. P(ublius) o M(arcus). Segue il nomen, il gentilizio, che indica la gens di appartenenza, come, p. es., M(arcus) Tullius Cicero. Infine, dall'età augustea, si comincia a trovare comodo l'uso di un cognomen, che spesso deriva da una caratteristica fisica, come Longus, p. es. Dopo il cognomen c'è la c.d. filiazione, cioè il praenomen del padre seguito dalla lettera F, p. es. M(arci) F(ilius). In alcuni casi può esserci l'indicazione della tribù di provenienza; quella degli aquileiesi è la Velina (abbreviato VEL). La donna romana di nascita libera ha diritto quasi sempre al solo gentilizio del padre. Se in una famiglia ci sono più figlie, le si distingue con un pratico aggettivo come Prima, Secunda ecc. 3 Il liberto (cioè lo schiavo che è stato manomesso, liberato dal suo padrone) assume il praenomen e il nomen e poi anche il cognomen dell'ex padrone (diventato ormai patronus) seguito dal praenomen dell'ex padrone e da un'importante lettera L che significa L(ibertus). Il liberto poi eventualmente colloca al terzo 1 BERSANI p. 9 2 La dichiarazione dei tria nomina è considerata obbligatoria per le operazioni del censimento previsto dalla Lex Iulia municipalis del 46 a.c. 3 Se una donna, priva di praenomen com'è, ha un liberto si ricorre a questo espediente: la sigla L è preceduta dal segno >, reso nello scioglimento come Gaiae o mulieris. Il medesimo segno vale anche come abbreviazione di centurione.

2 posto il suo nome personale, che spesso rivela una provenienza lontana. Es. L(ucius) Aiacius P(ubli) l(ibertus) Dama Gli schiavi, almeno in antico, non hanno diritto a un nome, vengono identificati come schiavo di, p. es., Marpor (Marci puer). Poi, anche perché aumentavano di numero, cominciano a indicare anche il loro nome, seguito dal praenomen del padrone al genitivo e da s(ervus) non sempre espresso. Detto questo, vediamo cosa possiamo aspettarci di trovare in un'iscrizione funebre. ñ nome del defunto (al nominativo, al genitivo o in dativo) ñ sua condizione sociale (eventualmente cursus honorum, oppure carriera militare) ñ età della morte ñ formule (oggi vedrete soprattutto D(is) M(anibus), che significa Agli Dei Mani) ed è una formula deprecatoria che si diffonde solo dal I sec. d.c. ñ eventualmente: il nome di chi ha commissionato l'opera (se invece l'ha fatta fare il defunto, troveremo l'indicazione VF v(ivus) f(ecit: quest'ultima indicazione è diffusa tra i ceti emergenti e rivela la volontà di esibire i propri mezzi economici; non è un caso se ad Aquileia la formula VF si trova quasi esclusivamente nelle iscrizioni dei liberti 4 ñ eventualmente: disposizioni relative al sepolcro (per esempio, se il defunto vuole escludere gli eredi usa la formula H(oc) M(onumentum) H(eredem) N(on) S(equetur). ñ eventualmente: maledizioni contro i violatori della tomba ñ eventualmente: considerazioni sulla morte ñ eventualmente: appelli al lettore Oggi ci concentreremo sulle iscrizioni, ma dobbiamo tenere presente che un'iscrizione si legge sempre anche in relazione al supporto che la ospita. Può trattarsi di una semplice urna come di un monumento elaborato. Le botteghe aquileiesi offrivano molti prodotti, ma si specializzarono soprattutto nella produzione di grandi are con rilievi. 5 Tutto dipendeva dalle risorse finanziarie del defunto o degli eredi o comunque dei dedicanti, dalle mode che venivano importate, dai gusti dell'artigiano. L'orto lapidario di Aquileia 6 è stato creato negli anni '50 nel giardino del Museo 7, a sua volta istituito 4 ZACCARIA 1987, p Are con rilievi: aspetto più caratteristico della produzione funeraria aquileiese dall'età claudia a quella tardo-flavia (ZACCARIA, 1989, p. 134) 6 Secondo una ricognizione di 10 anni fa nel lapidario di Aquileia sono conservate 470 epigrafi lapidee databili tra il II sec. a.c. e il IV sec. d. C. La disposizione è ancora quella curata negli anni '50 del secolo scorso da Silvio Panciera e segue in parte l'ordine seguito dai Corpora epigrafici (sacre, onorarie, ecc). Alla fine del secolo scorso, grazie anche al contributo fondamentale del Prof. Maurizio Buora, si è giunti finalmente alla pubblicazione del corpus delle iscrizioni aquileiesi, così come era stato concepito fin dall'inizio del secolo dal Brusin, che non riuscì tuttavia a vedere la pubblicazione dell'opera. Nel 2003 Gianni Lettich ha curato un testo (Itinerari epigrafici aquileiesi) che rappresenta uno strumento necessario per effettuare una visita consapevole del lapidario. In ogni caso, anche senza la guida di Lettich, da qualche tempo è diventato più agevole portare gli studenti a visitare il lapidario, dal momento che ogni epigrafe è corredata da una chiara didascalia, che riporta il testo latino (o greco) dell'iscrizione e la relativa traduzione. Di moltissime iscrizioni del lapidario e del Museo non sappiamo l'esatta provenienza. Questa sfortunata circostanza dipende da molteplici fattori che derivano sia dalla storia degli scavi aquileiesi, sia dal fatto che molti monumenti, sottratti nelle epoche più diverse e per gli scopi più diversi, sono stati recuperati altrove. Per approfondire un punto di partenza può essere L. Bertacchi, I monumenti sepolcrali lungo le strade di Aquileia, in AAAd, XLIII, 1997, pp Il museo, istituito nel 1882 come "Imperial-regio Museo dello stato" con il patrocinio dell'imperatore Francesco Giuseppe, ha sede nella Villa Cassis Faraone, costruita tra il 1812 e il 1825; esso accoglie le collezioni storiche, ricevute in dono o acquistate dalle più illustri famiglie aquileiesi, integrate dai risultati delle ricerche condotte fra 800 e 900 soprattutto ad opera dei suoi direttori storici, Enrico Maionica, Giovanni Battista Brusin e Luisa Bertacchi. L'ordinamento dell'esposizione, articolata fin dall'origine secondo temi, risale nella sua attuale disposizione agli anni '50 del secolo scorso: i materiali sono scanditi per classi, a partire dalla statuaria (ritratti, funeraria, sacra), per passare alla ceramica, ai metalli, ai vetri, alle gemme, agli oggetti di ornamento (in particolare ambre), che rispecchiano le attività economiche e la vita quotidiana della città. Le gallerie lapidarie, avviate negli anni '30 e ampliate negli anni '50 del 900, ospitano iscrizioni e monumenti pubblici e funerari e preziosi mosaici. Nuovi spazi espositivi sono stati ricavati nei magazzini, con le sale dedicate alla via Annia, mentre una sezione ospita l'imbarcazione rinvenuta a Monfalcone nell'area del Lacus Timavi.

3 dall'austria nel 1882 nella villa appartenuta al conte Antonio Cassis Faraone, geniale imprenditore settecentesco di origine levantina, mecenate e proprietario di innumerevoli beni in Friuli e soprattutto a Trieste: fu lui, per esempio, a far costruire il Teatro Verdi. Cominciamo da questa stele (IA 738), che risale al II d.c. Lo stato è frammentario e riusciamo a leggere solo: L(ocus) m(onumenti) in fr(onte) p(edum) XVI (sedecim) in agr(um) p(edum) XXXII (duo et triginta) Area sepolcrale di 16 piedi sulla fronte e di 32 piedi verso la campagna Notiamo la R di agrum inserita nella G. E' molto frequente trovare nell'iscrizione funebre anche le misure dell'area sepolcrale. I morti venivano seppelliti fuori dalla città, in necropoli che si sviluppavano lungo le strade principali. 8 Alla fine della repubblica le aree sepolcrali sono a pianta quadrata. Successivamente tendono a essere rettangolari, di misura varia, ma la standard è di 16 piedi sulla fronte (1 piede=29,6 cm.) (fronte=lato che dà sulla strada) e di 32 verso la campagna, come nel nostro caso. Dell'iscrizione resta dunque solo questo; non conosciamo il nome del defunto né il mestiere: si discute se gli strumenti illustrati (un compasso a destra, una ruota a sinistra, uno strumento di misurazione in alto) possano essere quelli di un agrimensore o piuttosto di un mastro carraio. Esiste anche uno schizzo della stele (privo dell'iscrizione) fatto da Gian Domenico Bertoli, il grande pioniere degli scavi ad Aquileia, inserito nel suo manoscritto Delle antichità d'aquileja. Dagli appunti par di capire che Bertoli, fosse molto interessato a capire la parte figurativa della stele e specialmente lo strumento raffigurato in alto. Questa piccola tavola in calcare (IA 75) (23,5x41x18), risalente al I a. C., come si capisce anche dagli aspetti paleografici, presenta per noi almeno due motivi d'interesse. Il defunto, un liberto di nome Dama, che si è fatto preparare da vivo l'iscrizione (come testimonia la formula v(ivus) f(ecit), si definisce Iudaeus e portor. L(ucius) Aiacius/ P(ubli) l(ibertus) Dama/ Iudaeus por/tor v(ivus) s(ibi) f(ecit) L'iscrizione è forse la prima menzione di un giudeo ad Aquileia. Quanto al nome, Dama è un nome tipico della Siria e della Palestina, per cui potrebbe trattarsi di uno di quei tanti giudei che furono fatti emigrare in Italia a seguito delle vittorie di Pompeo in Oriente (66-63 a.c.) 9 Per quanto riguarda portor ci sono due ipotesi: potrebbe significare doganiere oppure battelliere 10. In entrambi i casi la parola è connessa a portorium, ii, che significa sia tassa su una merce che viaggia, sia genericamente dazio, gabella, sia prezzo del traghetto. Il fatto che il defunto porti un prenome diverso dal padrone ci porta nel I a.c. Il nome Dama è testimoniato ad Aquileia per due liberti 11 Questa tavola in calcare (CIL V 1180) (59x74,4x14) è tra le mie preferite, con quel suo elegante vuoto al centro. C(aius) Cossutius M(arci) f(ilius)/ T(itus) (Cossutius) M(arci) f(ilius)/fieri iussit Si tratta di un'iscrizione assai antica, risalente al primo periodo dell'epigrafia funeraria di Aquileia, che menziona due Cossuttii, un gentilizio particolarmente diffuso ad Aquileia. La cosa curiosa è che il gentilizio viene scritto solo la prima volta e viene sostituito la volta successiva da uno spazio bianco. Questo tipo di riempimento, caratterizzato dallo spazio libero, è stato definito omissione dei gentilizi o risparmio dei nomina. Il fenomeno è stato studiato alla fine del secolo scorso da Claudio Zaccaria, che ha cercato confronti nel resto d'italia. Iscrizioni simili sono state osservate soprattutto nei territori del Lazio, del Sannio e dell'umbria. Zaccaria concluse, anche sulla base delle conoscenze sulla popolazione aquileiese, che tipologie come questa dovevano provenire da quei territori, piuttosto che da Roma 12. I primi coloni aquileiesi quindi portarono nella patria di elezione una moda che si era affermata nelle terre di origine. 8 Nel corso del II sec. d. C. l'inumazione prevale progressivamente sulla cremazione. 9 PIUSSI p PANCIERA 1957 p.3 11 (CIL V 1450 e 8355) 12 ZACCARIA 1989

4 Questa tavola in calcare (IA 69) (110x59x15), risalente all'età repubblicana, come mostrano chiaramente le lettere e l'esecuzione sommaria, è probabilmente la tomba di una liberta che faceva la filatrice di lana ambulante. Trosia P(ubli) Hermonis/ l(iberta) Hilara, lanifica/ circlatrixs/ v(iva) f(ecit) Sotto troviamo le consuete disposizioni relative all'area del sepolcro: L(ocus) p(edum) q(uadratorum) XVI [m2 8, 76] Libertis libertabu(s) Notate che il dativo plurale di liberta appare sempre in questa forma arcaica nel latino epigrafico. Lanifica significa filatrice di lana ; quanto a circlatrixs (=circulatrix) si è immaginato che dovesse trattarsi di una filatrice di lana che prestava la sua opera a giornata, recandosi a casa dei clienti. Di recente la presenza della donna nella vita economica dell'impero romano è stata studiata anche grazie al fondamentale apporto dell'epigrafia. Nel 2002, per esempio, si è tenuto il primo convegno dedicato specificamente alle testimonianze epigrafiche relative alle donne lavoratrici. Si è scoperto che la dimensione femminile non si esauriva del tutto tra le pareti di casa: c'erano pedagoghe, artigiane del laterizio (ben un terzo dei produttori di laterizi erano donne), vetraie, tessitrici e filatrici, come la nostra Trosia. Secondo questi studi il caso di Trosia sarebbe esemplare: non era certo una matrona del tipo domum servavit, lanam fecit e nemmeno una modesta sartina a domicilio, come pensavano gli epigrafisti del secolo scorso, bensì la titolare di una piccola impresa tessile, che da viva fece predisporre con orgoglio la sepoltura per sé e per i suoi liberti. 13 Alla stele di Trosia possiamo abbinarne un'altra, sempre attribuita all'età repubblicana (IA 3412). Nella parte inferiore si vedono in bassorilievo delle cesoie (a sinistra) e un pettine. I due strumenti potrebbero indicare il mestiere del defunto, cardatore di lana. Questo cippo, datato al I sec. d. C., (IA 718) (si noti la lettera T che sovrasta le altre lettere), ricorda un commerciante di perle originario di Roma: L(ucius) Valerius/Primus/negotiator/margaritar(ius)/ab Roma Margaritarius era chiamato a Roma il commerciante di perle; la parola si trova su iscrizioni funerarie dalla fine della Repubblica fino al III-IV sec. d. C. Le perle furono un oggetto tipico del lusso romano: se ne adoperavano soprattutto per gioielli femminili e maschili e per ricami di vestiti. Non è strano che ad Aquileia, città in cui circolavano moltissimi generi di lusso, si trovassero anche perle e pietre preziose. 13 BERSANI p. 215

5 Questa stele in calcare (IA 70) (103x39x25), che viene attribuita all'età augustea, mostra un'evidente simbologia funeraria. Quella che vediamo è la porta definitiva, la ianua Ditis, la porta degli inferi, i cui battenti si chiudono per sempre dietro al defunto che scende all'ade. Si tratta di una porta molto semplice, a 4 pannelli, nuda, priva di maniglie e di altri elementi decorativi. Questa tipologia funebre risulta diffusa anche sulla costa dalmata e ve ne sono esempi nei musei di Spalato e Zara. La professione del defunto è certa: si tratta di un medico. Meno chiara la parte onomastica: qualcuno legge: Hagiai/medici (sepolcro) di Agia, medico in seguito è stato proposto di leggere invece : Hagi Ai (servus)/medici (sepolcro) di Agio, (schiavo) di Aio, medico Inserisco tra i mestieri anche questo pezzo Bertacchi 1994, pp.176 ss., fig.3). Si tratta di una stele figurata con rappresentazione di gladiatore. (Rinvenuta fine anni '70 del secolo scorso e datata al II d. C.) D(is) M(anibus) / Q(uinti) Sossi / Albi / myrmillonis / Sossia Iusta / li(erta) patron(o) / benemerenti Abbiamo dunque una liberta che dedica al patrono Quinto Sossio Albio (o Albo), che faceva il gladiatore. Generalmente i gladiatori erano di condizione servile e combattevano perché costretti; mentre un uomo libero scendeva nell'arena solo per scelta. Ora, il nostro gladiatore si segnala proprio perché sembra essere di condizione libera (due soli casi nell'italia settentrionale), come indica la presenza dei tria nomina. La stele è interessante anche per un altro motivo: nonostante Aquileia avesse un anfiteatro, si conoscono solo due iscrizioni di gladiatori, una è questa. In alto, nei due acroteri circolari, sono le lettere DM (Dis Manibus). Il nostro mirmillone ha elmo crestato, maschera forata, scudo cilindrico umbonato, brandisce spata, braccio destro protetto, schiniere sulla gamba sinistra, perizoma fissato da una banda di cuoio. Queste dunque erano tombe di persone che ad Aquileia esercitavano un'attività che vollero ricordare ai superstiti. Due parole allora su quanto sappiamo dei mestieri nella nostra città romana. Per quanto riguarda l'aspetto epigrafico, nel lapidario abbiamo medici, negotiatores (meno di quanti ce ne aspetteremmo in un emporio come questo), gioiellieri, come il margaritarius che abbiamo visto, filatrici, tessitori di lino, tintori, e soprattutto fabri, termine intraducibile perché riferito a tipi diversi di artigiani (fabbri, falegnami ecc). Nel lapidario è conservata anche la celebre l'iscrizione greca dedicata a un'attrice, morta durante la tournée ad Aquileia. I lavoratori si riunivano in collegia, associazioni libere e private durante la repubblica, sottoposte invece al controllo dello stato durante l'impero. Molto interessante l'associazione dei fabri (collegium fabrum) che provvedeva anche allo spegnimento degli incendi e per questo era molto prestigiosa. Uno dei compiti del collegium, che aveva sempre alla base un culto specifico, era offrire una sepoltura decorosa ai soci ed esistevano appositi collegi funeratizi, dove bastava versare una modesta quota, per assicurarsi un funerale dignitoso. Fermiamoci un momento per vedere quale sia l'importanza delle iscrizioni e di quelle funerarie in particolare. Secondo una stima approssimativa queste ultime costituiscono il 75% del totale delle iscrizioni edite. 14 Se consideriamo che dalle fonti letterarie è ben raro ricavare notizie sulla vita economica e sociale nelle città romane, e questo vale anche per Aquileia, appare evidente che le fonti epigrafiche rappresentano uno strumento fondamentale di ricostruzione storica. Ad Aquileia grazie agli studi epigrafici è stato possibile, per esempio, ricostruire l'importanza che in questa città assunse il ceto dei liberti, che costituivano una percentuale rilevante della popolazione, com'è naturale, dato che Aquileia era un grande centro portuale. I liberti, esclusi dalle cariche pubbliche, usarono (molto più degli altri ceti) il sepolcro come mezzo di affermazione della propria dignità sociale. 15 Per questo ceto emergente il monumento funerario diventa surrogato di quello onorario, riservato comunemente ai ceti superiori 16 Inoltre è stato possibile comprendere meglio il rapporto che veniva a crearsi dopo la manomissione tra il liberto e il suo patrono e quali fossero le attività economiche cui i liberti si dedicavano. Nonostante ci volesse un certo censo per permettersi la spesa di un monumento funerario, anche modesto, il desiderio di assicurarsi una tomba, di lasciare un ricordo di sé doveva essere molto forte e vi era da parte 14 ZACCARIA 1997, p BOLAFFIO 1999 p ZACCARIA 1997, p.75

6 degli antichi un cosciente impiego del medium epigrafico, come strumento di valorizzazione di fortune e memorie personali e familiari. 17 In questo senso i liberti e i veterani, pur provenendo da ceti umili, potevano aspirare a una buona condizione economica e sociale e potevano permettersi una tomba adeguata. All'interno del ceto libertino esiste anche un'élite, che è rappresentata dai seviri, di cui avremo modo di parlare. Vi mostro adesso il testo di un'iscrizione (CIL V, 1039; IA 473) che si trova su di un' ara in calcare (74,5x34x19,5), datata al III sec. d. C. Un certo massaggiatore (unctor) di nome Eliodoro dedica il monumento funebre a un certo Filagripno, schiavo, morto all'età di 22 anni 8 mesi e 25 giorni. Notiamo la consueta apertura con D(is) M(anibus) e notiamo anche l'indicazione precisa della durata della vita, ma incuriosisce soprattutto il nome del defunto. Infatti Philagrypnus in greco significa amico della veglia, quindi, forse, sveglio. L'allusione al Caput Africae si spiega col fatto che in questa zona di Roma sorgeva un pedagogium, sorta di collegio dove venivano educati gli schiavi imperiali, come nel caso del nostro Philagrypnus. Quanto alla lingua, possiamo notare il genitivo Africaes, per Africae, che appartiene all'uso popolare ed è attestato nel latino epigrafico. Ho scelto le prossime due iscrizioni perchè nominano una curiosa categoria di schiavi che vanno sotto il suggestivo nome di delicati. Nella prima (un dado di ara funeraria I-II d.c.) (CIL V, 1176; IA 1037) leggiamo: Al liberto Lucio Cornelio Epigono, a Plecte ed Ecleto, delicati, a Flacco e Didimo. Dunque i primi due schiavi Plecte ed Ecleto sono definiti delicati. Si tratta di una definizione tecnica, anche se non sappiamo esattamente cosa significasse essere uno schiavo delicatus. Nel secolo scorso si pensava che si trattasse di schiavi bambini o adolescenti, destinati, per la loro bellezza, a rallegrare il padrone in senso prevalentemente erotico. Tuttavia questa interpretazione era basata in larga parte solo sulle testimonianze letterarie. Studi epigrafici recenti, condotti sui delicati testimoniati nella Gallia Cisalpina, hanno smentito questa ipotesi. Si è visto che si trattava di schiavi prediletti, che i padroni consideravano parte della famiglia. Diverse iscrizioni di Aquileia ricordano delicati. E ce ne sono due in particolare, morti a 7 e 4 anni, il che ha fatto pensare che forse la qualifica di delicati venisse attribuita in tenerissima età. Nelle iscrizioni aquileiesi e in altre della Cisalpina i delicati vengono addirittura anteposti ai figli. In questa iscrizione, posta su una tabella ansata ricavata sulla fronte di un sarcofago (CIL V, 1013) (II d. C.), Lucio Vallio Aucto, figlio di seviro, dedica alla moglie Fruttuosa, liberta di Marziale e a Didime, delicata di 15 anni. Delicata a parte, ho scelto questa iscrizione anche perché mostra un piccolo trucco del dedicante, destinato a trarre in inganno antichi e moderni. Se leggiamo attentamente risulta che Lucio Vallio Auctio non era seviro ma figlio di un seviro; ma la posizione centrale e dominante della parola seviro unita all'astuta circostanza che il nome del padre non viene nominato, determina nel lettore frettoloso l'impressione che il dedicante fosse seviro. Evidentemente è messo in bella evidenza quello che doveva essere l'unico elemento di distinzione sociale a lui attribuibile, e cioè la dignità di sevir ricoperta dal padre Un caso, tra i tanti, di mimetismo onomastico nelle famiglie di origine libertina ad Aquileia 18. Il sevirato era una magistratura minore, sorta con il principato, 19 di carattere prevalentemente onorifico. Questa magistratura, accanto ai cosiddetti ornamenta (assegnazione delle insegne esteriori proprie di una carica pubblica senza che questo significhi l'effettiva elezione) fu una delle cariche più ambite dai liberti, per il suo valore sociale e perché sanciva l'acquisto di prestigio 20. Secondo alcuni i seviri, che erano un'élite del ceto libertino, grazie ai legami con gentes importanti o con la casa imperiale costituivano una sorta di base di reclutamento per l'ordo decurionum delle città, e in effetti i loro figli frequentemente avevano accesso alle magistrature municipali, e in qualche (raro) caso accedevano all' ordo equestre 21 Ad Aquileia esistevano naturalmente cariche più importanti, ve ne parlerò magari l'anno prossimo, grazie alle iscrizioni onorarie ZACCARIA 1987, p ZACCARIA 1987 p Per i problemi posti da seviri nominati in iscrizioni che sembrano repubblicane vedi ZACCARIA 1989, p BOLAFFIO 1999, p BERSANI p Aquileia è fondata nel 181 a.c. Come colonia latina. I coloni non godono di cittadinanza romana ma della

7 Le urne cinerarie sono oggetti veramente graziosi, destinati a contenere le ceneri e talvolta le ossa del defunto. Si va dai modelli semplicissimi, come questo (IA 1112) attribuito al II-III d. C., dove si leggono solo le lettere FL, che possono essere sciolte sia come F(lavus) sia come Fl(accus). Misura h 30,5 diam. 39 (grosso modo le urne che mostrerò hanno tutte queste dimensioni) Più elaborata questa (IA 936), rinvenuta nel 1892, risalente al I-II d. C., arricchita da un'iscrizione ospitata in in una tabella ansata, a sua volta completata da motivo a rosette. Ossa di Gaio Cecina Alcimo. Potete notare i nessi tra le lettere A ed E nel dittongo. I nessi sono un fenomeno frequente nella scrittura epigrafica, consentono un certo risparmio di spazio e sono eleganti. Notevole questa urna (Bertacchi 1982, cc ), rinvenuta alla fine degli anni '70 del secolo scorso e pubblicata per la prima volta nel 1982 dall'infaticabile Prof.ssa Luisa Bertacchi, a lungo direttrice del Museo. L'urna, che risale al I-II d. C., imita un cestino di vimini ed è sormontata da una bella e colossale pigna. Si tratta di una sepoltura già forzata in tempi antichi, visto che al momento del ritrovamento mancavano le grappe di chiusura. L'iscrizione, posta in tabella ansata decorata con rosette, reca purtroppo: Amianto di anni cinque, si tratta quindi di un bambino morto in tenera età. Merita un accenno il modello che imita il cesto di vimini. Questa tipologia andrebbe spiegata per Bertacchi con la rinnovata adesione del mondo romano [in età augustea] alle pratiche d'iniziazione eleusina, e con la ripresa del culto degli Dei Mani, un motivo presente anche nelle fonti letterarie come in Virgilio e in Ovidio. La ripresa del culto eleusino ha in questo periodo una connotazione soprattutto funeraria: per prepararsi alla morte, bisogna iniziarsi ai misteri e la cista dei misteri eleusini è il simbolo di un'offerta umile, fatta agli Dei Mani, che si accontentano di poco 23. Quanto alla pigna sul coperchio, ricordo che nelle tombe aquileiesi è un simbolo frequentissimo, legato tanto alla morte, evidentemente, quanto alla speranza dell'immortalità dell'anima. Talvolta sul coperchio delle urne (o delle pseudourne, una categoria speciale che è stata studiata da Maurizio Buora nel 1982) troviamo a far la guardia un cane o un leone. Il cane, forse lo ricorderete, è animale sacro agli Inferi, ed è anche simbolo di fedeltà. Anche il leone rimanda alla morte, forse nel senso che come quella è un divoratore. In queste immagini, tuttavia, vediamo che lo scalpellino ha rappresentato il leone come un bonario gattone ronfante, piuttosto che come una fiera spietata. Le figure utilizzate per accompagnare l'ultimo viaggio e connesse con l'idea dell'ineluttabilità della morte sono tantissime: ad Aquileia vediamo putti, grifi, uccellini, talora stipati tutti insieme nella figurazione. Non può mancare qualche esempio di sepoltura di militare, anche perché ad Aquileia i militari erano moltissimi, data l'importanza strategica della città, dall'età repubblicana fino a tutto il Basso Impero. Le legioni più rappresentate sono l'viii Augusta (stabilmente accampata a Poetovio, odierna Ptuj in Slovenia), la XIII Gemina e la XV Apollinaris (stanziata a Carnuntum e E di Vienna). Tra i legionari morti ad Aquileia prevalgono i veterani, che si formarono una famiglia in loco ed entrarono nell'aristocrazia municipale, raggiungendo talora anche il quattuovirato. Nel periodo tetrarchico ricordiamo soprattutto i soldati della XI Claudia. Insolitamente numerosi ad Aquileia i pretoriani, per la maggior parte non aquileiesi, come testimonia l'indicazione della tribù di appartenenza (diversa da Velina). Sono una traccia del frequente passaggio di imperatori, visto che Aquileia era una tappa obbligata del viaggio da Roma verso il Norico o la Pannonia. Inoltre nel porto di Aquileia stazionavano (almeno nel I d.c.) unità della flotta di Ravenna, tra le quali è ricordata una trireme dal simpatico nome Coccodrillo. In questo dado di ara funeraria (IA 2793) (datata I d. C.) è ricordato un veterano della XV Apollinaris. Quinto Dellio Supero, figlio di Quinto, della tribù Pollia, veterano della XV legione Apollinare, Quinto Dellio Clemente, figlio, Dellia Falerna, moglie, Albano, liberto, Pusilla, liberta. [Salute] anche a te. Il defunto è ricordato dal figlio, dalla moglie e da due liberti. Affascinante l'allocuzione finale ET TU, che non è rara nelle iscrizioni funebri e che intende essere una specie di risposta al saluto del passante. Dettagli come questo aiutano anche noi a ricordare che nel messaggio epigrafico è sempre prevista un'interazione c.d. Latinitas, condizione comunque privilegiata che consente l'autogoverno tramite un senato, costituito da 100 decuriones che costituiscono l'ordo più elevato della città), e da magistrati elettivi: duoviri, aediles, quaestores. Nell' 89 a.c. è attribuito ad Aquileia lo status municipale: ai duoviri si sostituiscono i quattruoviri, che ogni 5 anni procedono al censimento. Nei primi tempi del principato Aquileia diventa colonia romana. Vedi U. Laffi in AAAd, 30, BERTACCHI 1982 col. 224

8 forte con il lettore. Vediamo adesso un paio di monumenti dedicati a militari di età più tarda. Vi accorgerete a prima vista che l'eleganza degli esemplari precedenti è svanita. Siamo ormai in epoca tetrarchica. Ecco una stele (CIL V, 940; IA 2778) (144x64x25) con timpano; defunto, scudiero e cavallo sono in bassorilievo. Datata al III-IV d. C. Valerio Auluscezio, della legione XI Claudia. Prestò servizio come soldato semplice 14 anni e come centurione 3 anni. Visse 40 anni e 5 mesi. Il fratello fece il monumento sepolcrale. Il cavaliere ha una tenue barbetta, tunica manicata e mantellina con frange, fermata sulla spalla da una spilla a rosetta. Nella destra tiene un bastoncino (o bastone a fungo, simbolo del grado) nella sinistra un rotolo. Alle spalle il cavallo in atto di muoversi verso destra; il servo (calo) tiene le briglie, indossa tunica e cinturone e tiene la lancia del padrone nella sinistra. La stele non è stata trovata ad Aquileia. Fu asportata (come moltissimi altri reperti) dalla città romana nel XVIII secolo per finire a decorare la villa di un notabile di Fagagna. Rinvenuta nel 1933 tra le macerie della villa di Vanni degli Onesti, fu riportata nello stesso anno ad Aquileia. Non solamente i tombaroli ma anche molti nobiluomini depredavano i reperti aquileiesi e se li portavano a casa, come facevano, per esempio, i conti Di Toppo a Buttrio. 24 Molto simile alla precedente è questa stele (CIL V, 914) dove il defunto è ritratto con il figlio, lo scudiero e il cavallo. Anche questa risale agli inizi del IV secolo. Tralascio la lettura del testo, che è molto lungo, per soffermarmi solo su qualche elemento. Intanto è notevole il puntiglio con cui sono riportati i dati anagrafici: ci dice che il centurione Flavius Augustalis prestò servizio nella legione I Italica (costituita da Nerone nel 68) per 10 anni, 6 mesi, 12 giorni, 4 ore, che visse 41 anni, 7 mesi, 15 giorni, 4 ore, che fu sposato a Castorina per 9 anni, 3 mesi, 6 giorni e 4 ore e che il figlio Stercorio visse 3 anni, 7 mesi, 10 giorni e 6 ore. Inoltre c'informa che il padre gli sopravvisse 47 giorni. Solitamente una tale precisione è riservata alla durata della vita, ma in questo caso è stata estesa a tutte le altre informazioni, così che in un'unica iscrizione abbiamo anche l'intero stato di famiglia. Notevole anche il nome del figlio, Stercorius, che deriva da una precisa volontà religiosa. Infatti come altri cristiani di quest'epoca Flavio e la moglie hanno dato al figlio un cosiddetto cognomen di umiltà, un nome mortificante, Stercorius appunto, circostanza che oggi può stupire, ma che va intesa sotto il profilo del fervore religioso. Gli idionimi Stercorius/-a sono finora noti ad Aquileia in tre epigrafi cristiane (CIL, V 8596 e IA 3080 e 3186) ed in generale risultano diffusi soprattutto nell'ambito della documentazione epigrafica di epoca paleocristiana. Negli acroteri la consueta DM. Sulla destra Flavio, al centro il figlio, a sinistra lo scudiero. Indossano tutti una tunica manicata con cintura; tutti in visione frontale, meno il cavallo che è di profilo. Anche Flavio si appoggia a un bastone a fungo, come il soldato della stele precedente. Calza un berretto cilindrico di foggia pannonica e scarpe pesanti. Lo scudiero porta sulle spalle lo scudo del padrone. Le figure sono piuttosto massicce. Poco riuscito il mantello, che si appoggia rigido al braccio di Flavio, lasciando intravvedere una mano scheletrita. Stele del III-IV d.c. (CIL V, 900; IA 2775) Aurelio Sud[...]zio soldato della XI legione Claudia Come vedete la perdita del lato destro inferiore della stele cancella una parte dell'iscrizione. In questi casi l'epigrafista, come un filologo, tenta un'integrazione e l'operazione può risultare ardua. Qui è stato proposto di leggere Sudecenzio. Notate che l'editore ha inserito un (sic) dopo la parola milex (ci aspetteremmo miles). Con il sic l'editore segnala quelle forme che non sono corrette, ma che non possiamo certo correggere noi, perché diversamente altereremmo il documento. Negli acroteri le solite lettere DM. Questo soldato, un fante, indossa una tunica manicata, fermata alla vita da una cintura. Sopra un mantello ornato di nappine agli angoli (vedi in basso a sinistra). L'armamento consiste in 2 pila, un grande scudo ovale umbonato e la spatha a lama larga e due tagli. Scudo e pila escono letteralmente dalla nicchia e nel complesso la figura è realizzata in modo rozzo, mentre la testa è invece resa con accuratezza. Stele a edicola con ritratti di coniugi in altorilievo (CIL V, 8299; IA 619) (107X76x29), I d.c. Rinvenuta nel Non è per nulla raro che la tomba romana contenga e commemori una coppia di coniugi. Niente a che vedere con i meravigliosi sarcofagi etruschi, su cui i coniugi appaiono distesi e rilassati nell'abbraccio definitivo. Le coppie romane hanno sempre un'aria molto seria, come questi due. 24 Aquileia romana nella collezione di Francesco di Toppo, a cura di M. Buora, Milano, 1995

9 Qui abbiamo un Quinto Tizio Fausto seviro (tre volte?), fece da vivo per sé, per la moglie Culcina Procula, per i liberti e le liberte Sotto la nicchia che contiene la coppia, su un rotolo di papiro aperto si legge IIIIIIvir (seviro) la carica che il defunto. Non sempre siamo in grado di decifrare i simboli del linguaggio epigrafico. Osserviamo, per esempio, le tabelle che recano i numeri I, II e III. Questo dettaglio è stato interpretato nei modi più diversi: alcuni pensano che le tabelle si riferiscano al numero di volte che Quinto fu seviro, cioè tre, per Mommsen, invece, indicavano l'area del sepolcro, per altri indicavano il capitale posseduto dal defunto, analogamente alle tessere che che si apponevano ai sacchi di denaro con una cordicella, oppure alludevano al compito specifico del seviro, che sarebbe stato un tesoriere). CONCLUSIONI Con questa piccola rassegna spero di essere riuscita nel mio intento e spero di aver invogliato qualcuno di voi a passare qualche ora nel Lapidario di Aquileia da solo o con gli studenti. Le nostre colleghe Comuzzo, Delfabro e Rigatti negli ultimi anni hanno praticato interventi analoghi. Per visitare il Lapidario c'è una guida fondamentale, approntata da Gianni Lettich nel 2003 e inoltre c'è l'opera del Brusin (Inscriptiones Aquileiae) che, concepita all'inizio del '900, è uscita postuma nel 1991 a cura di Maurizio Buora. Fondamentali anche i numerosi studi condotti dagli studiosi dell'università di Trieste, come Luisa Bertacchi, Gino Bandelli, Claudio Zaccaria. Penso che l'epigrafia (come l'archeologia) dovrebbe entrare tra le discipline insegnate in questa scuola. Sono certa che il Liceo Classico, dato periodicamente per spacciato, sopravviverà comunque, ma sarà ancora migliore, se valorizzerà le sue discipline specifiche, invece di appiattirsi, come vorrebbe qualcuno, sui programmi degli altri corsi di studi. Vi raccomando di non mancare alla conferenza finale di questo ciclo, quando la Prof. Botteri parlerà di una delle iscrizioni più importanti al mondo, le Res Gestae divi Augusti.

10 BIBLIOGRAFIA Gino BANDELLI, Le iscrizioni repubblicane, in AAAd, XXIV, 1984, pp Luisa BERTACCHI, Urna cineraria di recente ritrovamento, in AN, LIII, 1982, coll Idem, Notiziario epigrafico, in AN, LXIII, 1982, coll Idem, Aquileia: teatro, anfiteatro e circo, in AAAd, XLI, 1994, pp Idem, I monumenti sepolcrali lungo le strade di Aquileia, in AAAd, XLIII, 1997, pp Silvia BLASON SCAREL, Lo studio delle officine epigrafiche aquileiesi con particolare riguardo a quelle di soggetto sepolcrale, in AAAd, XLIII, 1997, pp Giovanna BOLAFFO, Promozione sociale e autorappresentazione dei liberti nei monumenti iscritti aquileiesi, in Quaderni Aquileiesi, 2, 1999, pp. 34 Alfredo BUONOPANE Estrazione, lavorazione e commercio dei materiali lapidei, in Il Veneto nell'età romana, I, Storiografia, organizzazione del territorio, economia e religione, a cura di Ezio Buchi,Verona 1987, pp , Idem, Ceti medi e professioni: il caso dei medici, in Ceti medi in Cisalpina, Atti del Colloquio Internazionale, Milano 2002, pp Idem, Salute e migrazione in età romana: il "turismo termale", in Atti del Settimo Seminario Internazionale di Geografia Medica, Perugia 2002, pp Idem, Medicae nell'occidente romano: un'indagine preliminare, in Donna e lavoro nella documentazione epigrafica. Atti del I Seminario sulla condizione femminile nella documentazione epigrafica, a cura di Alfredo Buonopane e Francesca Cenerini, Faenza 2003, pp Idem, Sevirato e augustalità ad Aquileia: nuovi dati e prospettive di ricerca, in AAAd, LIV, 2003, pp Idem, La produzione olearia e la lavorazione del pesce lungo il medio e l'alto Adriatico: le fonti letterarie, in Olio e pesce in epoca romana. Produzione e commercio nelle regioni dell'alto Adriatico, Atti del Convegno, Roma 2009, pp Idem,, Manuale di epigrafia latina, Roma, Carocci, 2009 Maurizio BUORA, Urne e pseudourne a cista aquileiesi, in AN, LXIII, 1982, coll Ida CALABI LIMENTANI, Epigrafia latina, Cisalpino Goliardica, Milano, Monica CHIABA', Trosia P. Hermonis L. Hilara Lanifica Circlatrixs (InscrAq, 69), in Donna e lavoro nella documentazione epigrafica, a cura di Alfredo Buonopane e Francesca Cenerini, Faenza, Lega, 2003, pp Donna e lavoro nella documentazione epigrafica, a cura di Alfredo Buonopane e Francesca Cenerini, Faenza, Lega, 2003 C. Franzoni, Habitus atque habitudo militis. Monumenti funerari di militari nella Cisalpina romana, Roma 1987 Inscriptiones Aquileiae, a cura di Maurizio Buora, Udine, 1991 Umberto LAFFI, L'amministrazione di Aquileia in età romana, in AAAd, XXX, 1987, pp Valeria LA MONACA, I delicati nella Cisalpina, in Est enim ille flos Italiae, Atti delle giornate di studio in onore di Ezio Buchi, a cura di P. Basso, A Buonopane, A. Cavarzere, S. Pesavento Mattioli, Verona, 2008,

11 pp Idem, Festius: un caso emblematico di delicatus?, in Epigraphica, 69, 2007, pp Gianni LETTICH, Itinerari epigrafici aquileiesi, Centro di Antichità Altoadriatiche, 2003 I Musei di Aquileia. Arti applicate, ceramica, epigrafia, numismatica, AAAd, XXIV, 1984 Silvio PANCIERA, Epigrafia. Una voce soppressa, in Archeologia Classica, L, 1998, pp Sandro PIUSSI, Giudei e Cristiani in Aquileia, Quaderni di Cultura, 1, Udine, 2001 F. REBECCHI, Le stele di età tetrarchica del Museo di Aquileia. Documenti tardo-antichi per la storia della città, in AN, XLVII, 1976, coll Giancarlo SUSINI, Il lapicida romano, Bologna, 1966 Idem Compitare per via. Antropologia del lettore antico: meglio del lettore romano, in Alma Mater Studiorum, Bologna, 1988, I, 1, pp Claudio ZACCARIA, Vicende del patrimonio epigrafico aquileiese, in AAAd, XXIV, 1984, pp Idem, Forme di promozione sociale ad Aquileia nei primi secoli dell'impero, in AAAd, XXIX, I, 1987, pp Idem, Aspetti della produzione epigrafica funeraria aquiliese tra la fine della repubblica e gli inizi del principato, in AAAd, XXXV, 1989, pp Idem, Romanizzazione e onomastica. Testimonianze epigrafiche ad Aquileia e nell'italia nordorientale, in AAAd, XXXVII, 1991, pp Idem, San Canzian d'isonzo: testimonianze epigrafiche di età romana, in Ad Aquas Gradatas, 1991, pp Idem, Aspetti sociali del monumento funerario romano, in AAAd, XLIII, pp

Le fonti della storia

Le fonti della storia Le fonti della storia Per comprendere bene queste pagine devi conoscere il significato delle parole autoctono ed editto. Aiutati con il dizionario: Autoctono:... Editto:.... La storia è una scienza che

Dettagli

Rispondi alle seguenti domande

Rispondi alle seguenti domande Gli affreschi e i rilievi delle pareti di templi e piramidi raccontano la storia dell antico Egitto. Si potrebbero paragonare a dei grandi libri illustrati di storia. Gli studiosi hanno così potuto conoscere

Dettagli

Gli Etruschi. Roma Caput Tour della D.ssa Marta De Tommaso telefono 333.4854287 www.romacaputour.it info@romacaputour.it partita iva 02158020566

Gli Etruschi. Roma Caput Tour della D.ssa Marta De Tommaso telefono 333.4854287 www.romacaputour.it info@romacaputour.it partita iva 02158020566 Gli Etruschi Ori, bronzi e terracotte etrusche nel Museo etrusco di Villa Giulia Alla scoperta dei corredi funerari etruschi nel Museo Gregoriano etrusco dei Musei Vaticani Dove riposano gli antenati dei

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15)

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15) VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15) Taranto fu fondata nel 706 a.c. dai coloni spartani, rendendo schiave le popolazioni indigene locali. Si estendeva dalla penisola del borgo antico fino alle

Dettagli

IL RADICCHIO DI TREVISO ALLE NOZZE DI CANA. Tiziano Tempesta Dipartimento TESAF Università di Padova

IL RADICCHIO DI TREVISO ALLE NOZZE DI CANA. Tiziano Tempesta Dipartimento TESAF Università di Padova IL RADICCHIO DI TREVISO ALLE NOZZE DI CANA Tiziano Tempesta Dipartimento TESAF Università di Padova Le origini del radicchio rosso di Treviso non sono del tutto note. Benché esistano testimonianze della

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Le frasi sono state mescolate

Le frasi sono state mescolate Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

Debiti scolastici e finanziamenti

Debiti scolastici e finanziamenti Debiti scolastici e finanziamenti La questione dei finanziamenti per lo svolgimento degli interventi di recupero del debito scolastico è decisiva per la riuscita di tutta l iniziativa. Ma un intervento

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

UN ALFABETO MISTERIOSO

UN ALFABETO MISTERIOSO UN ALFABETO MISTERIOSO Oggi in classe i bambini hanno trovato una strana iscrizione sulla lavagna: Mattia, il più studioso, riconosce subito i simboli della scrittura utilizzata nell antico Egitto: il

Dettagli

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Marinaccio Il Colombario Costantiniano è situato nel

Dettagli

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome.

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome. Prof. Francesco Accarino Raccolta di esercizi modello ER Esercizio 1 Un università vuole raccogliere ed organizzare in un database le informazioni sui propri studenti in relazione ai corsi che essi frequentano

Dettagli

COMUNIC@CTION INVIO SMS

COMUNIC@CTION INVIO SMS S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo

Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo Ovvero: la regola dei 3mila Quando lanci un nuovo business (sia online che offline), uno dei fattori critici è capire se vi sia mercato per quello

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

Marzo-Aprile 2009. Namaste! Carissimi sostenitori ed amici eccoci ad un nuovo appuntamento

Marzo-Aprile 2009. Namaste! Carissimi sostenitori ed amici eccoci ad un nuovo appuntamento Marzo-Aprile 2009 Namaste! Carissimi sostenitori ed amici eccoci ad un nuovo appuntamento con l aggiornamento on line delle attività Amici dei Bambini Nepal Balbalika. Il progetto Acqua è vita ad Adarsha

Dettagli

Guida Strategica per gli Imprenditori

Guida Strategica per gli Imprenditori Guida Strategica per gli Imprenditori Scopri la Formula atematica del Business 1 La Tavola degli Elementi del Business Come in qualsiasi elemento in natura anche nel Business è possibile ritrovare le leggi

Dettagli

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Presto, presto! Oggi Il Museo va a scuola e non possiamo farci aspettare dalla classe 4 A della scuola primaria Dante! Nella valigia

Dettagli

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste versione 2.1 24/09/2015 aggiornamenti: 23-set-2015; 24-set-2015 Autore: Francesco Brunetta (http://www.francescobrunetta.it/)

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

UNITA 1 COSA CONOSCO DEL PASSATO DELLA MIA CITTA? ATTIVITA TEMPI OBIETTIVI DIDATTICI E MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE Presentazione e patto formativo

UNITA 1 COSA CONOSCO DEL PASSATO DELLA MIA CITTA? ATTIVITA TEMPI OBIETTIVI DIDATTICI E MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE Presentazione e patto formativo Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA

Dettagli

Newsletter maggio 2015

Newsletter maggio 2015 Newsletter maggio 2015 Bravi Terry e Dante! Terry e Dante sono i gestori dell Hotel Serena di Andalo (TN). Qualche anno fa sono venuti a conoscenza dei Villaggi SOS attraverso la testimonianza diretta

Dettagli

15. Antico gioco russo

15. Antico gioco russo 15. Antico gioco russo In un antico gioco russo, attraverso i risultati casuali ottenuti dall allacciamento di cordicelle, i giovani cercavano una previsione sul tipo di legame che si sarebbe instaurata

Dettagli

Corso di Storia delle Arti visive. 4. Gli Etruschi

Corso di Storia delle Arti visive. 4. Gli Etruschi Corso di Storia delle Arti visive 4. Gli Etruschi 1 Le civiltà classiche: gli Etruschi Il popolo etrusco si era insediato nel territorio corrispondente alle attuali Toscana, Umbria e Lazio intorno al IX

Dettagli

Archeologia a scuola

Archeologia a scuola Archeologia a scuola Progetto per attività didattiche archeologiche per le scuole primarie e secondarie proposto da: Museo di Archeologia per Roma UNIVERSITA DI ROMA TOR VERGATA Piccoli Archeologi Progetto

Dettagli

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato

Dettagli

Presentazione. Obiettivi dell area «Modelli mentali»

Presentazione. Obiettivi dell area «Modelli mentali» Presentazione In queste schede scoprirai alcuni meccanismi che si mettono in funzione quando cerchi di comprendere un testo. Un lettore esperto infatti è in grado di estrarre dal testo le informazioni

Dettagli

Che Cosa È GlobalAdShare (GAS)

Che Cosa È GlobalAdShare (GAS) Versione 1.0 Che Cosa È GlobalAdShare (GAS) GAS è una piattaforma che fornisce una serie di servizi pubblicitari ai propri membri. Il 100% dei profitti che vengono generati dagli acquisti dei pacchetti

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

ARCHEODIDATTICA ARCHEODIDATTICA. Attività 2014-2015. Francesca Germini 3383856043 - Monica Lupparelli 3479483789

ARCHEODIDATTICA ARCHEODIDATTICA. Attività 2014-2015. Francesca Germini 3383856043 - Monica Lupparelli 3479483789 ARCHEODIDATTICA ARCHEODIDATTICA Attività 2014-2015 COS È ARCHEODIDATTICA Costituita nel 2006 da personale specializzato in archeologia con esperienza nella didattica museale, propone attività scientifiche

Dettagli

IL MIO PRIMO SITO: NEWS

IL MIO PRIMO SITO: NEWS Pagina 1 IL MIO PRIMO SITO: NEWS Sommario IL MIO PRIMO SITO: NEWS...1 Introduzione...2 I Contenitori...2 Creo un Contenitore...3 I Tracciati...4 Creo le Notizie...6 Inserisco il Testo...6 Inserisco un

Dettagli

di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti

di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti Contenuto: 44 Carte percorso, 27 Carte azione, 28 Carte oro, 7 Cercatori d oro, 4 Sabotatori. Idea del gioco I

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Archivi e Laboratorio Didattico. Descrizione di un modello

Archivi e Laboratorio Didattico. Descrizione di un modello Archivi e Laboratorio Didattico. Descrizione di un modello Antonio Brusa Università di Bari/Silsis di Pavia Milano, 19 ottobre 2006 Filottrano 17 aprile 2007 Fermo 29 gennaio 2008 I documenti omogenei:

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO?

IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO? IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO? La maggior parte di noi non si pone neppure la domanda. In Italia, quella di fare testamento è una pratica poco utilizzata. Spesso ci rifiutiamo per paura, per incertezza

Dettagli

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning

Dettagli

Questo pullman porta i bambini di una scuola di Roma a fare una gita per vedere gli animali che non ci sono in città. Dove va secondo voi?

Questo pullman porta i bambini di una scuola di Roma a fare una gita per vedere gli animali che non ci sono in città. Dove va secondo voi? FASE MOTIVAZIONALE Da piccole vivevate in città o in campagna? Avevate animali? Guardate le immagini: dove si possono trovare questi animali? I vostri bambini conoscono gli animali delle fotografie?li

Dettagli

Amministrazione classi

Amministrazione classi Amministrazione classi Guida breve per il docente che amministra la classe Premessa Le classi vengono creata solo dall amministratore della Scuola. Il docente che è stato inserito nella classe come moderatore

Dettagli

Cosa è una competenza?

Cosa è una competenza? Le tesi di Lisbona legano la definizione di competenza al trasferimento di saperi ed abilità fuori dall ambito in cui sono stati appresi, In particolare per la scuola dell obbligo il riferimento specifico

Dettagli

Il Museo Civita propone per l anno scolastico 2015-2016 dei laboratori didattici finalizzati alla conoscenza dei vari aspetti del mondo etrusco,

Il Museo Civita propone per l anno scolastico 2015-2016 dei laboratori didattici finalizzati alla conoscenza dei vari aspetti del mondo etrusco, Il Museo Civita propone per l anno scolastico 2015-2016 dei laboratori didattici finalizzati alla conoscenza dei vari aspetti del mondo etrusco, dalla vita quotidiana alle usanze funerarie. Orario di apertura:

Dettagli

MODI, TONALITA E SCALE

MODI, TONALITA E SCALE Teoria musicale - 2 MODI, TONALITA E SCALE MODO MAGGIORE E MODO MINORE Parafrasando il titolo di un celebre libro di Thomas Merton, No man is an island - Nessun uomo è un isola, mi piace affermare subito

Dettagli

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Nella proiezione di Mercatore la Germania (patria elettiva del geografo) e l Europa si trovano al centro del mondo, sia in senso latitudinale

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Le biblioteche raccontate a mia fi glia

Le biblioteche raccontate a mia fi glia La collana Conoscere la biblioteca si rivolge direttamente agli utenti delle biblioteche per spiegare, con un linguaggio semplice, il ruolo e i diversi aspetti di questo servizio. Per tali caratteristiche

Dettagli

L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA

L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA Vincenzo Zito L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA SECONDA EDIZIONE RIVISTA E AMPLIATA Vincenzo Zito L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA Seconda edizione rivista ed ampliata EDIZIONE DELL AUTORE In

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA

DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA Quando nasce un bambino, la nonna mette un po di saliva sulle dita e segna la fronte del bambino. Dicono che porti fortuna. Dandogli il nome, si cosparge la fronte

Dettagli

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori

Dettagli

3. Installare Wamp Server

3. Installare Wamp Server E107 WEB SYSTEM Corso on line di progettazione siti dinamici: livello base R E A L I Z Z A Z I O N E D I 3. Installare Wamp Server By e107 Italian Team Sito web:http://www.e107italia.org Contatto: admin@e107italia.org

Dettagli

Rimini Fiera 7-10 novembre 07 ECOMONDO

Rimini Fiera 7-10 novembre 07 ECOMONDO Rimini Fiera 7-10 novembre 07 Presentazione La presenza dell U.O.S. Tutela dell Ambiente Naturale fra le iniziative previste nella manifestazione fieristica 2007 nasce dal desiderio di approfittare di

Dettagli

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti:

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti: Recupero TVI per matricole straniere a.a. 2010-11 Rosella Bozzone Costa - Lingua Italiana (13049 e 92020) Materiale 1b (Rg) TEST D INGRESSO Data Nome Cognome Matr.: Risultato della prova: PROVA DI COMPRENSIONE

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le..

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le.. ROMA REPUBBLICANA: LE CASE DEI PLEBEI Mentre la popolazione di Roma cresceva, si costruivano case sempre più alte: le INSULAE. Erano grandi case, di diversi piani e ci abitavano quelli che potevano pagare

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara Allegato 7 RELAZIONE: IL TEST DEI RITRATTI COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DEL CAMBIAMENTO DELLA PERCEZIONE DELLE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI L elaborazione del modello transteorico di

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Report di valutazione studiolegalebraggio.it Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,

Dettagli

Primi esercizi per gli studenti del corso di Statistica ed Elementi di Probabilita

Primi esercizi per gli studenti del corso di Statistica ed Elementi di Probabilita Primi esercizi per gli studenti del corso di Statistica ed Elementi di Probabilita NOTA 1 Gli esercizi sono presi da compiti degli scorsi appelli, oppure da testi o dispense di colleghi. A questi ultimi

Dettagli

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette IL QUOTIDIANO La prima pagina è la facciata del quotidiano, presenta gli avvenimenti trattati più rilevanti e solitamente sono commentati; gli articoli sono disposti secondo uno schema fisso che ha lo

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

INDICE. Accesso al Portale Pag. 2. Nuovo preventivo - Ricerca articoli. Pag. 4. Nuovo preventivo Ordine. Pag. 6. Modificare il preventivo. Pag.

INDICE. Accesso al Portale Pag. 2. Nuovo preventivo - Ricerca articoli. Pag. 4. Nuovo preventivo Ordine. Pag. 6. Modificare il preventivo. Pag. Gentile Cliente, benvenuto nel Portale on-line dell Elettrica. Attraverso il nostro Portale potrà: consultare la disponibilità dei prodotti nei nostri magazzini, fare ordini, consultare i suoi prezzi personalizzati,

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Quale scelta fare dopo la terza media?

Quale scelta fare dopo la terza media? Quale scelta fare dopo la terza media? diritto dovere all Istruzione e alla Formazione Lo studio è un diritto articolo 34 della Costituzione della Repubblica Italiana: «la scuola è aperta a tutti. L istruzione

Dettagli

Gli stranieri alla ricerca del lavoro

Gli stranieri alla ricerca del lavoro STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Gli stranieri alla ricerca del lavoro Dinamiche occupazionali straniere, caratteristiche e modalità di ricerca del lavoro desiderato dai disoccupati stranieri

Dettagli

Analisi dei Dati 12/13 Esercizi proposti 3 soluzioni

Analisi dei Dati 12/13 Esercizi proposti 3 soluzioni Analisi dei Dati 1/13 Esercizi proposti 3 soluzioni 0.1 Un urna contiene 6 palline rosse e 8 palline nere. Si estraggono simultaneamente due palline. Qual è la probabilità di estrarle entrambe rosse? (6

Dettagli

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) La GESTIONE (operazioni che l azienda compie per raggiungere i suoi fini) può essere: ORDINARIA

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli