I GEMELLI: TRA IDENTITA E ALTERITA

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1 INTRODUZIONE E da molto tempo che la ricerca scientifica utilizza i gemelli per giungere a differenziare nell essere umano i fattori ereditari o innati da quelli dipendenti dalle situazioni ambientali, per determinare l origine ereditaria di molte malattie oltre che di particolari comportamenti. Quando si parla di gemelli non è solo l eccezionalità biologica ad interessare gli studiosi, ma anche le dimensioni più profonde che riguardano la persona umana nel suo complesso. I gemelli infatti pur non essendo una perfetta duplicazione, sono sicuramente il risultato eccezionale dell opera o delle potenzialità della natura. Ad esempio i gemelli identici o monozigotici (MZ), portatori di un patrimonio genetico identico fin dall'inizio, confrontati con i gemelli fraterni o dizigotici (DZ), geneticamente diversi quanto lo sono i fratelli mononati, sono utilizzati per studiare, attraverso test d intelligenza, in che modo il QI dipenda da fattori ambientali o da fattori ereditari. Secondo René Zazzo, i gemelli tendono a formare una 3

2 coppia eccessiva 1 in cui l esemplare gemello rappresenta la sintesi di quel rapporto a due che l uomo persegue nel corso della sua vita: prima con la madre, poi identificandosi col genitore dello stesso sesso, quindi con gli amici ed infine nel complesso rapporto con la persona amata. Quando si parla di due si ha sempre a che fare con una realtà complessa in cui è contenuta una parte d'identità ed un altra d alterità. L uomo, essere di parola, ha bisogno infatti dell altro per realizzare nel dialogo un rapporto costruttivo: l altro diventa il mezzo per sentirsi partecipi d una stessa dimensione umana ma allo stesso tempo il termine di confronto per prendere coscienza di se stessi e della propria particolarità grazie alla differenza. Per i gemelli questo rapporto di differenziazione e di formazione della personalità risulta più difficile anche quando nell ambiente familiare essi siano valorizzati nella loro diversità, infatti al di fuori di tale ambiente essi sono considerati uguali. Nella coppia gemellare l esigenza di differenziazione si manifesta attraverso forme svariate che 1 R.Zazzo: Il paradosso dei gemelli Ed.La Nuova Italia,1987, pag.9. 4

3 vanno dallo scegliere abiti differenti fino al realizzare amicizie uniche. Lo studio dei gemelli permette inoltre di chiarire i processi d'identificazione che esistono in tutte le coppie di fratelli. All interno della coppia gemellare c è bisogno della figura simbolica di un terzo (madre, padre, amici) che obbliga i gemelli ad uscire dal loro legame esclusivo attraverso una sorta di competizione tendente a far emergere le capacità peculiari d'ognuno. Questo è fonte di conflitto; infatti l approvazione della terza persona, rivolta ad uno dei gemelli, provoca nell altro un forte senso di gelosia che può trasformarsi in scoraggiamento e in cedimento nella competizione oltre che in odio verso il fratello. Nelle coppie di gemelli si può notare come spesso, per raggiungere gli stessi fini, sono scelte strade opposte: entrambi tendono all indipendenza e la diversità di percorso è l espressione di tale esigenza. Nelle coppie di gemelli monozigotici (MZ) questo processo di differenziazione è più complesso: infatti, a volte, viene a crearsi un legame interno tendente ad una chiusura verso l ambiente circostante. Tale processo, iniziato per gioco nell età dello sviluppo, può evolversi in senso antisociale, emarginando ed emarginandosi: un esempio ricorrente è la criptofasia. 5

4 Uno dei giochi più frequenti tra gemelli è la divisione o scambio di ruoli, un gioco che porta i gemelli a trovare le diversità, esaltando pregi e difetti d ogniuno e rafforzando così la loro individualità. In conclusione possiamo chiederci fino a che punto sia opportuno nel processo educativo favorire o meno questo complesso cammino di degemellarizzazione. Certo è che, se crescere in coppia ha molti aspetti positivi, è però opportuno considerare che nell'adolescenza prima, nell età adulta poi, i gemelli dovranno, per esigenze sociali, separarsi. Ciò richiede uno sforzo d autonomia ed indipendenza affinché la separazione sia meno traumatica. L indipendenza sarà raggiunta nella misura in cui siano messi maggiormente in atto processi educativi che non soffochino l ipseità nella coppia, ma la aprano alla differenza e all alterità. 6

5 CAP.1 I GEMELLI: CHE COSA SONO, COME SONO CONCEPITI, COME SI SVILUPPANO I gemelli sono esseri derivanti dalla stessa gravidanza. Sarebbe un errore affermare che sono il risultato di uno stesso concepimento o di uno stesso parto, sia perchè vi sono gemelli dizigotici (DZ) che sono concepiti a distanza di tempo e a volte persino da due uomini diversi, sia perchè i gemelli possono nascere da parti differenti a distanza anche d'alcuni giorni. I gemelli si suddividono in Monozigotici o identici (MZ) e Dizigotici o fraterni (DZ). Il termine "gemelli", nell'uso comune, indica una coppia caratterizzata dall'identità e facente parte d'un insieme ritenuto omogeneo. Questo però non è del tutto esatto. La terminologia stessa nell'utilizzo oppositivo fraterno e identico non rende con precisione la realtà delle cose; infatti i monozigotici sono pure fratelli, mentre anche i dizigotici (a differenza dei fratelli mononati) sono il prodotto della stessa gravidanza. 7

6 Il termine MONOZIGOTICI significa gemelli derivati dallo stesso zigote (l'ovulo fecondato), mentre il termine DIZIGOTICI significa gemelli provenienti da due zigoti. All'interno dell'utero materno vi sono tre membrane: l AMNIOS 2, il CORION 3 e la PLACENTA 4. Queste membrane permettono al feto di svilupparsi, ma servono anche per determinare a quale gruppo ( zigotismo ) appartengono i gemelli. Tali membrane possono combinarsi secondo quattro differenti maniere, determinate dalla posizione in cui gli zigoti si impiantano nella mucosa uterina, dando luogo a: a) Gemelli DZ e MZ quando Amnios, Corion, Placenta sono distinti; b) Gemelli DZ e MZ quando Amnios e Corion sono distinti e la Placenta è unica. (Questi primi due gruppi, a e b, sono detti gemelli MZ e DZ BICORIALI perchè hanno due corion distinti). 2 AMNIOS: membrana interna che avvolge il feto e il liquido in cui esso è immerso (detto liquidi amniotico),trasparente di tessuto connettivo, senza vasi ne nervi. 3 CORION: Membrana riccamente vascolarizzata che riveste esternamente 4 l embrione. PLACENTA: Annesso ovulare, costituito da un organo carnoso e spangioso, di colore rosso scuro, in forma do focaccia appiattita, ricchissimo di vasi sanguigni, garantisce un solido ancoraggio al feto. 8

7 c) Gemelli con Amnios distinti e Corion e placenta comuni; d) Gemelli con Amnios, Corion e Placenta unici; I gemelli appartenenti ai gruppi c e d, prevalentemente MZ, sono MONOCORIALI, cioè hanno il corion in comune. I gemelli monozigotici sono il frutto d'uno stesso zigote divisosi in due parti, ciascuna delle quali è conforme allo zigote originario, infatti ne contiene lo stesso patrimonio genetico ed è totipotente (cioè capace di svilupparsi in un intero individuo). Il singolo zigote inizia infatti la segmentazione dividendosi in blastomeri (cellule simili) i quali costituendo un unico ammasso e moltiplicandosi ulteriormente daranno vita ai diversi tessuti, organi e apparati dell'unico figlio. Nel caso in cui i primi blastomeri dovessero a loro volta separarsi, essi daranno allora origine ai gemelli monozigotici. Spemann dimostrò tale fenomeno strozzando con un sottilissimo filo le uova d'anfibio ed ottenne la separazione dei primi blastomeri. Bisogna però precisare che non sappiamo affatto quale sia la causa che determina la separazione dei primi blastomeri e quindi la nascita dei gemelli monozigotici (...) il fatto che si tratti di un fenomeno 9

8 non del tutto casuale anche nell'uomo è del resto dimostrato dal fatto che la tendenza ad avere gemelli MZ è ereditaria 5. I gemelli dizigotici sono il risultato di una poliovulazione e della fecondazione di due diversi ovuli da parte di due diversi spermatozoi: dal punto di vista ereditario essi sono come due fratelli mononati (nati cioè da gravidanze differenti nel tempo), mentre se ne distinguono per avere condiviso la medesima gravidanza (per cui hanno condiviso l ambiente materno ) e per avere la stessa età. Essi possono essere dello stesso sesso o di sesso diverso: due maschi o due femmine o un maschio e una femmina. Bisogna ricordare anche, come ha scritto Fox, che è possibile un terzo tipo di gemellarità nel caso in cui: Lo spermatozoo divida l ovulo nel momento in cui avviene la fecondazione dando luogo ad un altro ovulo che viene fecondato da un altro spermatozoo. In tal caso i gemelli sono identici dal punto di vista della dotazione ereditaria materna e differenti dal punto di vista dei geni ricevuti dal padre. 6 5 M.Milani Comparetti: Diagnosi di zigotismo: Problemi biologici della 6 coppia gemellare in I GEMELLI:il vissuto del doppio (a cura di L.Valente Torre Ed. La Nuova Italia, Firenze, 1989,pag.85. Fox: Panel report by Joseph E.D. The psicology of twins Psychoanal.ass.,9,pag in A.Calvesi: Angoscia di scissione gemellare 10

9 La ragione della diversità tra MZ e DZ dipende dal fatto che i primi derivano dalle stesse meiosi (la divisione cellulare che nel produrre i gameti assicura la diversità fra gli individui nella riproduzione sessuata), sia paterna che materna, e si sono separati per mitosi (divisione cellulare che assicura la moltiplicazione delle cellule mantenendo il medesimo patrimonio genetico) per cui sono geneticamente identici tra loro, mentre i dizigotici derivano ognuno da una diversa meiosi, sia paterna che materna. Lo studio della coppia gemellare è quindi molto importante per capire in che misura il comportamento, la patologia e la personalità degli esseri umani siano da attribuire ai fattori genetici e in che misura a quelli ambientali o mesologici. A partire da Galton (1869), che fece uno dei primi studi sull intelligenza, nel suo libro Heridarity genius: ar inginiry into its laws and consequences, alcuni ricercatori hanno ritenuto che il confronto tra gruppi di gemelli MZ e DZ dia maggiori garanzie rispetto al confronto tra genitori e figli o tra fratelli e sorelle, perchè i gemelli presentano una situazione d'omogeneità. del sè e angoscia di perdita di una metà del sè in una gemella monovulare In Rivista di psicanalisi n.1, 1979 pag

10 I MZ hanno in comune i geni e l'ambiente materno, mentre i DZ hanno ambiente materno comune ma geni differenti. Lo studio dei gemelli può partire dalla loro situazione genetica e quindi ereditaria oppure partire dall'ambiente circostante in cui crescono. H.J.EYSENCK afferma che nelle coppie MZ le differenze (fenotipiche 7 ) osservate...devono essere dovute all'ambiente 8. Ma gli ambienti comuni dei gemelli MZ e DZ sono davvero egualmente comuni, o piuttosto i gemelli MZ, essendo più simili, sono trattati in maniera più simile da genitori e compagni?" 9. Per questo Eysenck ha preferito prendere in esame solo coppie di gemelli MZ separati poco tempo dopo la nascita. L'autore afferma quindi:...(idealmente sarebbe meglio fossero stati separati subito dopo il concepimento, ma questo non è evidentemente possibile). I gemelli hanno un ambiente prenatale comune e, generalmente, per qualche mese, anche un ambiente post-natale: comunque la maggior parte della vita è passata in ambienti del tutto distinti e diversi, 7 FENOTIPO: complesso dei caratteri morfologici di un individuo. 8 H.J.Eysenck: L ineguaglianza dell uomo Ed. Armando, Roma, 1977, pagg Ibidem pag

11 cosicché è probabile che ogni somiglianza che appaia tra i due sia dovuta all'ereditarietà e le differenze all'ambiente 10 (Notiamo che ciò vale, naturalmente, per gemelli la cui separazione sia avvenuta da tempo sufficiente). 10 Ibidem pag

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