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1 In data 13 gennaio 2016, noi alunni della classe 1 D della scuola sec. di 1^grado "Frate francesco", accompagnati dalla prof.ssa Zubboli Francesca, ci siamo recati all'archivio di Stato, Sezione di Assisi che si trova in Corso Mazzini. OBIETTIVO La visita è stata organizzata con l intento di farci conoscere la storia e i documenti dell Archivio.

2 Siamo partiti dalla scuola verso le ore 9:00 e ci siamo incamminati a piedi. Una volta entrati nell edificio e raggiunto il III piano siamo stati accolti dalla Dott.ssa Sig.ra Federica Romani che ci ha condotto nella stanza dove ci avrebbe illustrato la storia dell Archivio. L ambiente è piccolo e con solo una finestra. Le pareti sono ricoperte da enormi scaffali pieni di volumi alcuni risalenti addirittura a prima del 1300 e pergamene antiche. Al centro c è una scrivania su cui era stato adagiato con cura un libro molto antico con la copertina fatta di legno rivestito di cuoio. Una signora molto gentile, con i capelli color castano chiaro, carnato bianco pallido, occhi neri e quel giorno aveva una gonna grigia lunga fino alle caviglie. Conosce molto bene l'archivio perché ci lavora da molti anni; prima di venire ad Assisi faceva l'ispettrice degli Archivi dell'umbria. Una volta seduti, la Sig.ra Romani ha iniziato a raccontare - STORIA DELL' ARCHIVIO: L Istituto è stato fondato nel 1984 e contiene circa 1400 volumi e pergamene. L Archivio di Stato di Perugia ha cinque sezioni: Perugia, Foligno, Gubbio, Spoleto e Assisi. Il documento più antico dell Archivio di Assisi risale al 1198 d.c. e quello di Perugia al 995 d.c.

3 - A COSA SERVE: Si chiama" Archivio di Stato" perché nasce con il compito di conservare i documenti e le carte provenienti dagli uffici comunali o altri uffici (Comune, Prefettura...ecc.) oppure anche da famiglie; tutti questi documenti riguardano la storia e il territorio di Assisi. L Archivio è chiamato anche Istituto di Conservazione perché ha il compito di conservare e restaurare i documenti. CONSERVARE vuol dire Tenere ordinati, puliti e al sicuro i documenti (da acqua, fuoco, insetti). Per far sì che i documenti non si rovinino o marciscano, ogni stanza deve avere una temperatura media tra i 16 e i 18 gradi, ogni settimana i dipendenti dell'archivio controllano la pulizia delle carte. Ogni volta che in archivio arriva un documento nuovo, prima di inserirlo con gli altri documenti, è necessario controllare che non porti con sé batteri o insetti (tarme...ecc.) e in ogni caso lo mettono in quarantena per almeno un mese, per accertarsi che non contagi altri documenti o carte. Valorizzare, cioè gli addetti preparano il materiale da far conoscere ai giovani. Tramandare, far conoscere le vicende più importanti del passato, così che gli errori fatti una volta non si ripetano. Il documento di Archivio è unico e irripetibile; i documenti, i registri e i libri rilegati non si possono fotocopiare, altrimenti si rovinerebbero. La dottoressa ha continuato informandoci che, passati 40 anni, le carte che si trovano in alcuni Enti pubblici locali ( Comune, Pretura, ecc..) vengono

4 destinate all Archivio di Stato di Assisi. Gli Archivi si possono anche arricchire grazie a donazioni. - I NEMICI DELL'ARCHIVIO Una sessantina sono le specie di insetti responsabili di danni ai volumi di archivi e biblioteche. Infatti, se gli insetti si avvicinano ai libri non è per un loro interesse alla cultura, ma perché alcune specie apprezzano la carta, che altro non è che cellulosa, altri invece sono attratti dal rivestimento in pelle o cuoio delle copertine. Inoltre, questi parassiti, facilitano il proliferare di muffe. Nella stanza dove vengono conservati è installato un impianto con sensori: se solo uno di essi rileva del fumo si chiude automaticamente la porta tagliafuoco, contemporaneamente si attiva l allarme che avverte il personale; se invece entrambi lo rilevano si chiudono tutte le porte tagliafuoco delle

5 stanze dell edificio e da una bombola esce un gas anti-infiammabile che spegne l incendio. - I MATERIALI DEI DOCUMENTI I libri presenti nell Archivio sono fatti di carta antica o di pergamena (pelle di animale). Alcuni documenti antichi sono fatti con le foglie di piante; quelli medioevali con pelli di animali o stracci e quelli più recenti sono fatti di carta; i documenti rilegati sono chiamati registri o libri. La carta antica, composta da stracci, è quella più semplice ed economica, mentre la pergamena è molto più costosa ma anche più resistente all usura del tempo. Veniva usata principalmente dal Papa e da imperatori e nobili. Esiste anche un particolare tipo di pergamena: la pergamena caudata. La pergamena caudata ha una forma molto particolare (formata dalla pelle del busto e dalla coda di un animale) e spesso, sul fondo, possiede due buchi in cui è infilato un filo con attaccato un sigillo pendente. La carta veniva scritta con inchiostro vegetale di solfato di ferro, sostanza che, se applicata in dosi massicce, poteva bucare il foglio. Alcuni anni fa un controllore inviato dal Comune di Foligno, ha rinvenuto, in un paesino di montagna, un libro del 1400 chiamato Peloso ; il nome deriva dal fatto che era stato scritto su pelle di animale non pulita correttamente perciò erano rimasti dei peli.

6 - I DOCUMENTI VISIONATI 1)Anno: Supporto: pergamenaceo - Tipo di documento: privilegio - Contenuto: Il Papa Innocenzo III scrive al vescovo Guido di Assisi e gli comunica l estensione della diocesi.

7 2)Anno: Supporto: pergamenaceo - Tipo di documento: diploma - Contenuto: L Imperatore Filippo II di Svevia concede molti privilegi agli assisani ringraziandoli per la loro fedeltà.

8 3)Anno: Supporto: pergamenaceo - Tipo di documento: quietanza, pagamento Contenuto: Il castellano della Rocca Maggiore dichiara di avere ricevuto una parte dello stipendio a lui spettante. 4)Anno: 1469 Supporto: pergamenaceo - Tipo di documento: statuto Contenuto: Contiene le leggi che gli assisani dovevano rispettare.

9 Abbiamo visionato anche 2 registri: 1) Il primo è stato rilegato in legno d'acero con una catena davanti attaccata a due pomelli sui quali erano disegnate delle foglie d'acero. Contiene le regole e le tasse di Assisi.

10 2) Il secondo è stato rilegato in cuoio con un'immagine che rappresenta un fiume fatto con le tempere ad olio e conteneva la mappa che raffigura le condutture di Assisi e di Bastia. Dopo averci dato delle esaurienti spiegazioni, la Sig.ra Romani si è alzata e ci ha guardato sorridendo: la visita era finita. Siamo usciti dall edificio e ci siamo incamminati verso Piazza S. Chiara dove abbiamo fatto merenda. Appena rientrati a scuola, verso le 11:00, abbiamo ripreso le lezioni.

11 PIETRO M. Questa uscita è stata molto interessante e istruttiva perché ho scoperto un posto mai visto fino ad ora che mi ha informato maggiormente sui testi antichi della mia città; mi sono divertito un mondo. FEDERICO S. Questa uscita è stata molto appassionante, ho imparato cose che non sapevo e ho conosciuto un luogo che non avevo mai visto prima: mi sono divertito un mondo e spero di tornarci. LAURA ELENA Questa è stata un'esperienza molto istruttiva per noi e spero che ne rifaremo presto un'altra Alessia D.B. Questa uscita didattica mi è piaciuta molto,soprattutto i documenti. Ho imparato molti argomenti nuovi che hanno incuriosito e stimolato il mio interesse. Giulia B. L esperienza è stata costruttiva e interessante ma avrei preferito più notizie sulla nascita e sulla storia dell Archivio. Questa è stata comunque una bella opportunità che ci è stata offerta dalla scuola, sia dal punto di vista informativo e culturale che ricreativo. Attraverso questa gita abbiamo avuto l occasione di visitare luoghi della nostra città e di conoscerne in parte il passato.

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