Istituto Comprensivo Assisi 1 Scuola Secondaria di I grado Frate Francesco Classe I^ A Disciplina Lettere Insegnante: Pasciuti Anna a.s.

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1 Istituto Comprensivo Assisi 1 Scuola Secondaria di I grado Frate Francesco Classe I^ A Disciplina Lettere Insegnante: Pasciuti Anna a.s. 2015/2016 Relazione di gruppo Un uscita didattica molto speciale. Visita all Archivio di Stato di Assisi GRUPPO DI LAVORO Gullia Samuele Narretti Samuele Tosti Giulio Volpi Giovanni

2 Il 15 gennaio 2016 noi alunni della classe I^ A siamo andati all Archivio di Stato di Assisi per la nostra prima uscita didattica. Nonostante viviamo ad Assisi da tanti anni, non ci eravamo mai accorti che nella nostra città ci fosse un edificio tanto importante e, confrontandoci, ci siamo resi conto che non tutti sapevamo cosa fosse un archivio. Grazie a questa uscita didattica abbiamo potuto scoprire che cosa è un Archivio di Stato: si tratta di un istituto in cui vengono raccolti e conservati importanti documenti pubblici e privati di grande interesse per la storia locale, civile, religiosa e amministrativa; ogni provincia ne possiede uno. In particolare l Archivio di Stato di Assisi ha sede dal 2005 in Corso Mazzini come sezione di quello di Perugia, fondato invece nel 1984, l unico in Italia ad avere cinque sedi. Appena siamo entrati in questo edificio, siamo stati invasi da un odore non proprio gradevole che ci ricordava qualcosa di vecchio e impolverato, mentre ai nostri occhi si è presentato un luogo per noi del tutto insolito, fatto di immensi scaffali pieni di libri, documenti e pergamene. Al suo interno regnava un silenzio irreale, rotto subito dal nostro incontenibile entusiasmo. Siamo stati subito accolti da una donna anziana ed elegante che ci ha fatti accomodare per spiegarci l importanza del luogo in cui eravamo e il suo valore storico. Abbiamo così appreso che quel palazzo anticamente apparteneva ad una nobile famiglia di Assisi che possedeva una biblioteca, poi divenuta sede dell Archivio a seguito di una serie di compravendite. Nel tempo sono quindi stati aggiunti sempre più testi e documenti storici, a testimonianza della vita della città fra il XII e il XX secolo. Tra i vari documenti abbiamo avuto l occasione di osservarne alcuni da vicino. In particolare siamo rimasti molti colpiti da un grosso libro di legno ricoperto di cuoio con fogli interamente fatti di pergamena, tra i quali vi era una pianta della città di Assisi risalente al ( Statuto della città)

3 Molte sono state le nostre curiosità a cui abbiamo dato voce, le quali sono state prontamente soddisfatte dalla nostra guida, grazie alla quale abbiamo scoperto che le pergamene erano ottenute dalla lavorazione di pelli di animali, mentre la carta derivava dalla lavorazione di tessuti. Ci siamo quindi chiesti come si potessero conservare tanto a lungo dei libri così antichi e ci è stato spiegato che molti sono gli elementi che potrebbero comprometterne la conservazione. Tra questi vi sono gli agenti atmosferici, gli insetti e l usura del tempo ai quali si fa fronte periodicamente con una particolare cura della temperatura e con speciali trattamenti per evitare la diffusione di circa 60 tipi di insetti che costituiscono un vero pericolo per questo patrimonio. Anche la consultazione dei libri è salvaguardata; l Archivio ha infatti al suo interno una sala studio, una ricca biblioteca e un aula didattica,ma solo in rarissimi casi si possono fare delle fotocopie, alle quali si preferisce l uso delle foto per non danneggiare i documenti. Dobbiamo ammettere che qualcuno tra noi durante questa visita ha avvertito qualche momento di stanchezza e con fatica ha ingoiato qualche sbadiglio, tuttavia non possiamo negare che è stato molto interessante scoprire e visitare un luogo tanto importante per il nostro territorio, testimonianza di molti secoli di storia della nostra amata città.

4 VISITA ALL' ARCHIVIO DI STATO DI ASSISI Il giorno 15 gennaio 2016 noi e la nostra classe,con le prof Pasciuti Anna e Patti Nadya,dopo una breve camminata, siamo andati all'archivio DI STATO di Assisi, una città medioevale situata ai piedi del monte Subasio (1228m). Questo di Assisi è una delle quattro sedi della provincia di Perugia che è l' unica in tutta Italia ad averne così tante. Dopo essere entrati nella struttura siamo stati accolti da due simpatiche e bravissime archiviste che ci hanno raccontato la storia e la funzione dell 'Archivio e ci hanno spiegato il compito dell' archivista mostrandoci anche dei documenti che abbiamo fotografato. Nell' archivio vengono conservati tutti i documenti scritti su carta o pergamena che hanno minimo 40 anni, per questo non sono più validi, non hanno copie, alcuni sono stati emanati dalla Repubblica Italiana,altri compilati da componenti della chiesa o,addirittura, i più vecchi, da imperatori. Il documento più vecchio di Perugia è del 955 scritto su pergamena mentre quello conservato ad Assisi risale a dopo l'anno mille. Tutti i documenti conservati all'archivio di Stato appartenevano a una biblioteca di una famiglia nobile di Assisi dell'anno mille. Questa, a un certo punto, se ne sbarazzò buttandoli in delle buste e mettendoli in una cantina. Dopo alcuni decenni degli archivisti li hanno ritrovati e li hanno acquistati per mille lire mettendoli al sicuro. Tra i documenti che ci hanno mostrato ce n' era uno particolare chiamato"peloso" perchè la pergamena utilizzata non è stata ben ripulita,lasciando della peluria in rilievo; esso è stato prodotto al confine tra Marche e Umbria, a Fossato di Vico. Riguardo al compito dell ' archivista, le persone che ci hanno accolto hanno illustrato il loro lavoro che consiste nel conservare, salvare e proteggere i documenti nel tempo dall'acqua, dagli incendi e dai parassiti. A tale proposito ci hanno raccontato che nel 1996, a Firenze, c' è stata un' alluvione che ha colpito l' archivio bagnando tutti i manoscritti che, da circa cinquanta anni, si sta cercando di recuperarli. Per evitare queste conseguenze, tutti gli archivi nazionali si sono dotati di sistemi di sicurezza all' avanguardia, tra i quali, per evitare gli incendi, bombole anti gas che si attivano quando rilevano del fumo segnalandolo agli archivisti e chiudendo le porte antincendio. Dopo esserci salutati ci siamo incamminati verso la scuola. La bellissima gita si è conclusa con un selfie di classe e una conoscenza in più. GIANLUCA SORCI,ALESSANDRO FAGOTTI, MATTEO GUBBIOTTI, ALESSANDRO BENINCAMPI CLASSE I A

5 Visita all'archivio di Stato di Assisi Il giorno 15 Gennaio, noi, classe I A della scuola media Frate Francesco, accompagnati dalla professoressa Anna Pasciuti, ci siamo recati all'archivio di Stato di Assisi. Siamo stati accolti da un archivista che ci ha spiegato cos'è un archivio di Stato. In Umbria ci sono, nella Provincia di Perugia, cinque sedi diverse (Assisi, Foligno, Gubbio, Perugia, Spoleto); questa è un'eccezione in Italia, in quanto solitamente esiste un archivio o due per Provincia. L'archivio di Stato si chiama così perché conserva i documenti dello Stato. Tutti produciamo carte, ma, dopo quarant'anni,queste non sono più utili. L'archivio è il luogo in cui si conservano i documenti che sono stati selezionati. Ci sono diversi depositi dove vanno archiviati i documenti, a seconda della loro provenienza, data ecc.. Il documento d'archivio è unico e irripetibile, se si perde è un danno irreparabile. La sede di Assisi conserva documenti molto antichi, il più vecchio risale al Negli archivi vivono più di settanta specie di insetti che mangiano le pagine, perciò la temperatura è importante. Tutti i documenti vanno consultati in sede in quanto, a differenza delle biblioteche, non possono essere prestati perché troppo delicati. Nel tempo, purtroppo, molti documenti sono andati perduti. A Firenze, nel 1966, con l'alluvione dell'arno, molte carte sono state sepolte dall'acqua e dal fango e quindi sono andate distrutte. I documenti possono essere donati all'archivio. Una famiglia nobile di Assisi, Fiumi Sermattei della Genga, ristrutturando il palazzo, vendette la biblioteca e i documenti furono messi in buste da buttare; un generale perugino acquistò la biblioteca e i documenti che così furono salvati. Tutto ciò è ora conservato presso l'archivio di Assisi. I documenti antichi sono di carta o di pergamena: la carta veniva fatta con gli stracci mentre la pergamena si ricavava dalla pelle di animali poi asciugata. La carta, in genere, veniva usata per motivi più futili, la pergamena per i documenti più importanti. L'archivista, dopo la spiegazione, ci ha mostrato come si cataloga un documento. Una fotocopia con l'intestazione dell'archivio di Stato di Perugia, sezione di Assisi, presenta una tabella numerata, in cui vanno segnati: anno, tipo di documento e contenuto. Ci ha poi mostrato quattro documenti. Il primo risale al 1198, è il più antico di tutti, in pergamena, è un privilegio. In esso il Papa Innocenzo III scrive a Guido, vescovo di Assisi, per comunicargli l'estensione territoriale di Assisi. Il secondo risale al 1205, è pergamenaceo, è un diploma. In esso Filippo II di Svevia concede molti previlegi agli abitanti di Assisi. Il terzo è del 1395, in pergamena. In esso il castellano dichiara di ricevere una retta dispendiosa. Il quarto, del 1469, pergamenaceo, è uno Statuto del Comune, con la copertina di cuoio. Abbiamo trovato questa visita particolarmente interessante perché ci ha permesso di vedere testimonianze del passato sempre vive e poi perché abbiamo capito qual è la funzione di un archivio di Stato. Alessandretti Gabriele,Pasqualucci Federico, Reka Daniele Classe I A