Produzione ed utilizzo di fertilizzanti: riduzione della carbon footprint nella supply chain. Filippo Bezzi Yara Italia Spa
|
|
- Antonina Catalano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Produzione ed utilizzo di fertilizzanti: riduzione della carbon footprint nella supply chain Filippo Bezzi Yara Italia Spa
2 Cosa facciamo Yara converte energia e minerali presenti in natura e azoto presente nell aria in prodotti per l agricoltura e per l industria Le nostre competenze, i nostri prodotti e le nostre soluzioni aiutano gli agricoltori ed i partner industriali ad ottenere una crescita economica sostenibile e responsabile, proteggendo le risorse di un pianeta con una popolazione in costante crescita Energia Ammoniaca Acido Nitrico Fertilizzanti Urea Prodotti tecnici Minerali naturali 2
3 Yara in breve Nata in Norvegia, è pioniera della crescita agricola da più di 100 anni dipendenti, in più di 60 nazioni, con vendite in 150 paesi 33.6 Mton vendute nel miliardi $ fatturato, 2.7 miliardi $ EBITDA I nostri prodotti aiutano a sfamare 240 milioni di persone nel mondo In Italia stabilimenti a Ferrara e Ravenna; uffici a Milano
4 Perché i fertilizzanti chimici I fertilizzanti chimici hanno lo scopo di colmare i gap tra i nutrienti richiesti dalle coltivazioni e quelli forniti dal suolo e dalle fonti organiche L utilizzo di fertilizzanti chimici è un componente essenziale di una moderna agricoltura sostenibile, in un mondo dove la popolazione cresce con velocità molto maggiore rispetto all aumento dei terreni coltivabili La produzione e l uso di fertilizzanti ha una impronta ecologica, e tra gli altri aspetti ambientali vi è l emissione di CO 2 ed altri gas serra (GHGs), in particolare N 2 O Occorre tuttavia considerare che in una ottica di bilancio «olistico» le piante agiscono come «riserva» di CO 2 immagazzinando carbonio nella loro biomassa Ettari/persona Popolazione 0 4
5 La carbon footprint La carbon footprint di un prodotto è la somma di tutti i gas ad effetto serra (GHGs) rilasciati durante il ciclo di vita del prodotto stesso ( dalla culla alla tomba ) I GHGs includono: CO 2, N 2 O, CH 4, e altri gas (tipicamente CFC, HCFC, ), ognuno dei quali ha un potenziale in termini di CO 2 equivalente CO 2 = 1 CO 2 eq N 2 O = 298 CO 2 eq CH 4 = 25 CO 2 eq Generalmente la carbon footprint è espressa come CO 2 eq/unità di prodotto (o, nel caso dei fertilizzanti, CO 2 eq/ha coltivato o CO 2 eq/ton di coltura) Ad oggi ci sono diverse procedure per calcolare la carbon footprint, e si assiste ad un costante sviluppo di nuovi metodi 5
6 Analisi gate-to-gate Il calcolo classico si basa solo sulle emissioni direttamente imputabili all impianto di produzione Vantaggi: i processi sono pienamente sotto controllo dell industria, il monitoraggio è affidabile, ed i miglioramenti sono maggiormente visibili Svantaggi: è solo una piccola parte del quadro generale, e può portare a risultati errati in una ottica di sistema MATERIE PRIME E ENERGIA PRODUZIONE TRASPORTI SEMINA RACCOLTO CONSUMO DI PRODOTTI AGRICOLI CATTURA 6
7 Analisi cradle-to-gate Il calcolo comprende ora le emissioni dovute all estrazione, lavorazione e fornitura di materie prime ed energia, oltre che le emissioni dirette all interno degli impianti di produzione Vantaggi: l analisi comprende i primi passi di un approccio LCA Svantaggi: anche questa è solo una parte del quadro generale, e come nell analisi gate-to-gate può portare a risultati errati in una ottica di sistema MATERIE PRIME E ENERGIA PRODUZIONE TRASPORTI SEMINA RACCOLTO CONSUMO DI PRODOTTI AGRICOLI CATTURA 7
8 Analisi cradle-to-farm Pensare ad una carbon footprint in termini di LCA comporta la necessità di esaminare l intera supply chain: Estrazione delle materie prime e generazione di energia Produzione Trasporto e stoccaggio Utilizzo nelle fasi di semina e raccolto e produzione di rifiuti Questo approccio permette di capire meglio quali sono le criticità ed i potenziali margini di intervento per la riduzione delle emissioni di GHGs ed è quello maggiormente accettato dalla comunità internazionale MATERIE PRIME E ENERGIA PRODUZIONE TRASPORTI SEMINA RACCOLTO CONSUMO DI PRODOTTI AGRICOLI CATTURA 8
9 Resa (ton. grano/ha) kg CO 2 eq/ha Carbon footprint dei fertilizzanti e resa di prodotto L applicazione di fertilizzante non incrementa proporzionalmente la resa per ettaro del raccolto, ma aumenta fino ad un massimo per poi «decrescere» come marginalità economica % % Resa ottimale: 192 kg N/ha % Senza N 50% ottimale Ottimale N da fertilizzante (kg/ha) L approccio cradle-to-farm applicato ai vari dosaggi non considera che la vegetazione fissa 1.6 ton CO 2 per tonnellata di biomassa; alla resa ottimale si ha quindi una fissazione di ca 15 ton CO 2 eq, pari a circa 6 volte le emissioni 9
10 kg CO 2 eq/ha Carbon footprint dei fertilizzanti: scenari possibili L aumento di richiesta di cibo da parte di una popolazione mondiale in crescita può essere in parte soddisfatto da un aumento della superficie coltivabile, che richiede una conversione di terreno da «foresta» a «campo agricolo» Anche questo ha un costo in termini di bilancio di CO 2 a livello globale Aumento in CO 2 eq dovuto alla conversione di terreno L opzione «zero fertilizzante» non è praticabile dal punto di vista della lotta al cambiamento climatico in un mondo con una popolazione in crescita! 0 Senza N 50% ottimale Ottimale 10
11 kg CO 2 eq/ha Identificazione degli «hot-spot» L approccio LCA permette di identificare gli «hot spot» nel ciclo di vita del fertilizzante in modo da attivare interventi mirati di riduzione delle emissioni di GHGs I maggiori contributi alla carbon footprint vengono dalle emissioni di N 2 O nella produzione del fertilizzante e direttamente nel terreno agricolo «hot spot» Per quanto riguarda la produzione di fertilizzanti, le sorgenti di gas ad effetto serra vengono da due principali sorgenti: CO2 dalla produzione di fertilizzante N2O dalla produzione di fertilizzante 1. CO 2 proveniente dall uso di combustibili fossili nella produzione di ammoniaca 2. N 2 O emesso dalla produzione di acido nitrico, generato dall ossidazione dell ammoniaca a NOx prima dell assorbimento CO2 dal trasporto CO2 dalle attività agricole N2O dalle attività agricole 11
12 kg CO 2 eq / kg AN kg CO 2 eq / kg Urea Emissioni di GHG per produzione di fertilizzanti in differenti regioni del mondo Nitrato ammonico granulare Urea % % % +112% +115% % 2 +18% +18% -3% +23%
13 Riduzione di N 2 O nella produzione di acido nitrico Impianto acido nitrico UHDE 4 - Ravenna Catalizzatore De-N 2 O brevettato Yara (centro ricerche Porsgrunn, Norvegia) La tecnologia si basa su una reazione ad alta temperatura su pellet ceramici contenenti ossido di cobalto e di cerio. Il protossido di azoto è convertito dal catalizzatore a azoto e ossigeno elementare. Il catalizzatore presenta numerosi vantaggi: 1. Facile applicabilità agli impianti esistenti, con limitate richieste di modifiche tecniche 2. Rese fino all 80% in termini di riduzione della concentrazione di N 2 O al camino 3. Tempo di vita elevato (> 3 anni) 4. Facile manutenzione / sostituzione Guadagno economico anche in termini di riduzione delle quote di CO 2 restituite in ambito EU-ETS! Catalizzatore per l abbattimento di N 2 O 13
14 kg CO 2 eq/ha Miglioramenti nella carbon footprint % N2O dalle attività agricole CO2 dalle attività agricole CO2 dal trasporto N2O dalla produzione di fertilizzante CO2 dalla produzione di fertilizzante L applicazione del catalizzatore de- N 2 O negli impianti Yara ha permesso una riduzione del 40% della carbon footprint del fertilizzante Il secondo hot spot è dovuto dalla generazione di N 2 O nel terreno fertilizzato, ad opera di diversi batteri presenti nel suolo: N 2 O emesso come sottoprodotto delle reazioni di nitrificazione (ossidazione di NH 4 + a NO 3- ) N 2 O emesso come sottoprodotto delle reazioni di denitrificazione (riduzione di NO 3- /NO 2 - a N 2 ) Ambedue i processi sono fortemente dipendenti dal tipo di suolo (scheletro, porosità, grado di umidità) e dal clima (temperato, tropicale, ecc.) senza De-N 2 O con De-N 2 O Variabili sui cui è possibile un intervento più limitato! 14
15 Riduzione di N 2 O emesso dalle reazioni biochimiche in campo La scelta del giusto tipo di fertilizzante in funzione del tipo di coltura e di suolo è fondamentale per limitare le emissioni (esempio: prodotti a base di nitrato ammonico invece di urea su terreni insaturi) L esperienza di Yara permette di ottimizzare il NUE (Nitrogen Use Efficiency), ovvero il quantitativo di azoto che è assimilato nella biomassa della coltura rispetto all azoto applicato nel suolo come fertilizzante: Applicazione corretta del fertilizzante, sulla base del tipo di suolo e di coltura Uso di fertilizzanti a rapido rilascio (base nitrato) e sincronizzazione della fertilizzazione in corrispondenza delle giuste fasi della crescita Sviluppo di fertilizzanti con inibitori della nitrificazione Strumenti messi a disposizione: N-Sensor (misuratore di N montato sulle macchine agricole) N-Tester (misuratore di N portatile sulle colture) Software e app per consultare DB specifici L ottimizzazione del NUE comporta anche un ritorno economico per l utente finale (riduzione degli sprechi) 15
16 Strumenti per ottimizzare il NUE N-Sensor Sistema per la misura del N 2 O Software e app di supporto N-Tester 16
17 kg CO 2 e/t di chicchi Case study Caffè - Vietnam Riduzione della carbon footprint del 16% con il programma di fertilizzazione Yara (media tra 21 imprese agricole) % 1400 Uso dell'energia 1200 Altro 1000 CO2 dal calcare nel suolo 800 Idrolisi dell'urea nel suolo 600 Emissione di N2O dal compost 400 Emissione di N2O dal suolo 200 Trasporto 0 Prima del programma Dopo il programma Produzione N da ferilizzante/ha:
18 kg CO 2 eqv / t mais Case study Mais - Brasile Fertlizzante a base AN Yara coniugato con sistema N-Sensor Riduzione del 26% della carbon footprint % Emissione di N2O dal residuo CO2 dal calcare nel suolo Emissione di N2O da dilavamento NO3 Emissione di N2O dal suolo N2O da volatilizzazione NH3 Idrolisi dell'urea Operazioni in campo 100 Trasporto 50 Semina Produzione 0 Urea AN non Yara AN Yara + N-Sensor 18
19 Partecipazione di Yara a progetti di LCA 19
20 Metodi di riferimento per il calcolo del carbon footprint sviluppati e pubblicati da Fertilizers Europe (2014) Yara ha collaborato con Fertilizers Europe per la creazione della metodologia di calcolo della carbon footprint dei fertilizzanti chimici nella supply chain Il Carbon Footprint Calculator è stato validato da DNV e contiene i valori di riferimento di emissioni e consumo energetico specifico in differenti regioni del mondo I nuovi valori sono insclusi nel Cool Farm Tool, World Food LCA Database e nel software GaBi LCA. 20
21 Conclusioni I fertilizzanti chimici sono e saranno un player fondamentale per assicurare cibo ad una popolazione in crescita Il carbon footprint di un prodotto deve essere analizzato nell intero ciclo di vita dello stesso e lungo tutta la supply chain, per evitare trasferimento dell impatto ambientale tra le varie fasi I fertilizzanti chimici hanno un carbon footprint non trascurabile, ma allo stesso tempo permettono di mitigare i cambiamenti climatici contribuendo ad una migliore produttività della terra per ettaro e riducendo la deforestazione L azione sugli «hot spot» in termini emissivi permette di ridurre considerevolmente la carbon footprint del fertilizzante: Interventi tecnici negli impianti produttivi hanno permesso a Yara, già oggi, di ridurre del 40% la carbon footprint dei propri fertilizzanti Il mix di innovazioni nei prodotti, aumento delle competenze da parte dell utente professionale, utilizzo di strumenti innovativi permette di agire sul secondo «hot spot» aumentando l uso efficiente dell azoto Entrambe le azioni contribuiscono alla sostenibilità e sono economicamente vantaggiose per tutti gli stakeholders La carbon footprint per i principali prodotti Yara, verificata da un ente terzo e disponibile, rappresenta un vantaggio sui competitors Yara è impegnata con diversi partner nella food chain per trasferire competenze e ridurre le emissioni di GHGs 21
22
Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare
FIERAGRICOLA VERONA BIOENERGY EXPO 4 febbraio 2010 ENERGIA RINNOVABILE ED EMISSIONI: CERTIFICARE PER UN AMBIENTE MIGLIORE Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare Ing. Francesco Zepparelli
DettagliIndicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli
Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Mattia Fumagalli Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto
DettagliLCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso
Allevamento suinicolo sostenibile Seminario tecnico LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Laura Valli, Stefano Pignedoli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda
DettagliLife CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia
Life Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia COSA impatto dell intero ciclo di produzione di biogas COME quantificazione della emissioni
DettagliDomande preparatorie esame di ecologia
Domande preparatorie esame di ecologia 1. Qual è la composizione dell atmosfera? 2. Da dove si origina la CO 2 atmosferica? 3. Quali processi riducono e quali incrementano la CO 2 atmosferica? 4. Come
DettagliRuolo dell azoto. L azoto è: Costituente di numerosi composti biologici (proteine, amminoacidi, nucleotidi, coenzimi )
Ruolo dell azoto L'azoto è l'elemento più abbondante nella nostra atmosfera ed è presente per natura in varie forme, nell'aria, nel suolo, nell'acqua e in tutti gli esseri viventi. L azoto è: Costituente
DettagliProgetto LIFE+ Climate ChangE-R. Buone pratiche per la riduzione dell impronta di carbonio nel settore vegetale
Progetto LIFE+ Climate ChangE-R Buone pratiche per la riduzione dell impronta di carbonio nel settore vegetale Claudio Selmi, Renato Canestrale - CRPV Bologna, 15 Aprile 2016 Stima delle emissioni di gas
DettagliIl cambiamento climatico
Il cambiamento climatico Gli effetti sono già evidenti Emissioni di CO 2 : quali le cause Il legno e la riduzione di CO 2 Il legno come carbon sink L incremento della concentrazione di CO 2 nell atmosfera
DettagliL ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI
DettagliImpatto ambientale del trasporto di rifiuti
Impatto ambientale del trasporto di rifiuti Manuela Medoro, Ecocerved Convegno Il Nuovo Regolamento dell Albo Gestori Ambientali Venezia, 18 novembre 2014 Contesto globale Crescente mobilità di persone
DettagliRSA - Relazione sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Palermo
RSA - Relazione sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Palermo QUADRO DIAGNOSTICO COME BASE DEL PROCESSO A21 Non normata da legge DINAMICITA AGGIORNABILITA CONFRONTABILITA SISTEMA DI INDICATORI Indirizzi
DettagliValutazione ambientale delle filiere agroalimentari
Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari Patrizia Buttol- ENEA Sostenibilitàambientale: la vision e le azioni dell Industria Alimentare Italiana in un ottica di filiera e rete Cibus, 8 maggio
DettagliLe cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile
Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile QUALI SONO LE CAUSE DELL EFFETTO EFFETTO SERRA? Industrie, macchine, produzione di energia
DettagliI nitrati nella fertirrigazione del Mais
I nitrati nella fertirrigazione del Mais Resa e qualità superiori con la fertirrigazione Fertirrigare il mais per ottenere di più. L acqua è un elemento chiave in agricoltura: sfruttando al meglio l acqua
DettagliLife + UNIZEO: Impostazione della sperimentazione agronomica
Life + UNIZEO: Impostazione della sperimentazione agronomica S. Monaco, N. Sanino, C. Grignani Università Torino - Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Lombriasco, 11 dicembre 2013 Open-day Progetto
DettagliAlimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale
Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi
DettagliBiocarburanti di Seconda Generazione
Biocarburanti di Seconda Generazione La Sfida dell Imprenditoria Italiana Ing. Guido Ghisolfi Roma, 2 Ottobre 2008 I Biocarburanti: Quali? Oggi: Biodiesel (prima generazione) Bioetanolo (prima generazione)
DettagliSostenibilità ambientale e tecnologia CCS per l utilizzo dei combustibili fossili
Sostenibilità ambientale e tecnologia CCS per l utilizzo dei combustibili fossili Edo Ronchi Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile Osservatorio CCS Copyright 2008 - Fondazione per lo
DettagliL'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche
L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche Armando Olivieri Società Medico-Chirurgica Vicentina 22 ottobre 2016 le nostre scelte alimentari individuali possono influenzare l ambiente,
DettagliL impronta carbonica del latte e della carne bovina: uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna
CONVEGNO ambientale dei prodotti: stato dell arte e prospettive 6 Novembre 2015 Sala Tiglio 1 latte e della : uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna Laura Valli, Aldo Dal Prà, Teresa Pacchioli,
DettagliWorkshop NutriVigna Strumenti e servizi innovativi per la nutrizione minerale di precisione del vigneto
Workshop NutriVigna Strumenti e servizi innovativi per la nutrizione minerale di precisione del vigneto Valutazione dell impatto ambientale di alcuni sistemi gestionali del vigneto Giuseppe Moscatelli
DettagliCO 2 : DA GAS SERRA A MATERIA PRIMA PER LA PRODUZIONE DI SOSTANZE UTILI. Fabrizio Mani UNIVERSITA DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI CHIMICA
UNIVERSITA DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI CHIMICA CO 2 : DA GAS SERRA A MATERIA PRIMA PER LA PRODUZIONE DI SOSTANZE UTILI Fabrizio Mani 1 Forum Internazionale Sviluppo, Ambiente e Salute- Arezzo, 20-23 novembre2012
DettagliVALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA. Dino De Simone Cestec Divisione Energia
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA Dino De Simone Cestec Divisione Energia PIANO PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE 2 20 RE 20 CO 2 CO 2 20 FER 20 RE 20 FER Politica
DettagliLa digestione anaerobica della paglia di riso
La digestione anaerobica della paglia di riso Andrea Giordano Hydrica Padova 2011 LE ATTIVITA PROGETTAZIONE: si avvantaggia delle acquisizioni della ricerca e dalla gestione, proponendo soluzioni efficienti
DettagliELETTROGREEN POWER. Ing. Carlo Corallo A.D. Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del teleriscaldamento
ESCo: 9 CASI DI EFFICIENZA ENERGETICA APPLICATA Fonti rinnovabili termiche, una via per diminuire il consumo di combustibili fossili Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del
DettagliL ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA L Italia e gli obiettivi energetici ambientali al 2020 e 2030 NATALE MASSIMO CAMINITI ENEA
DettagliGestione dell Azoto in Agricoltura
Gestione dell Azoto in Agricoltura Il ciclo dell azoto in azienda Il ciclo dell azoto in azienda Comparto colturale Input Fertilizzanti minerali Effluenti di allevamento (e.a.) sia prodotti in azienda
DettagliProspettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015
Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Alberto Lugoboni Regione Lombardia - DG Agricoltura Coordinatore LIFE 12/ENV//IT/578 HelpSoil Ottimizzare il lavoro per ridurre i costi Le
DettagliSEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti
VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 ORE 15.00 18.00 SEMINARIO La certificazione ambientale e l etichettatura di prodotto come strumento di valorizzazione delle produzioni locali e opportunità di sviluppo professionale
DettagliLa doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta. Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice
Venezia, 14 febbario 2012 La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice Greenhouse effect: natural vs. Enhanced 2 Le
DettagliL innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza
L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza Giancarlo Cargioli Responsabile Servizio Ricerca, Innovazione e Promozione del Sistema Agro-alimentare Struttura
Dettagli3.1 Il meccanismo di formazione dell ozono
3 I PRECURSORI DELL OZONO 3.1 Il meccanismo di formazione dell ozono L'ozono si forma nella troposfera e nello strato limite inquinato, che si estende dalla superficie terrestre a un'altitudine compresa
DettagliSistemi Colturali. CS azoto nel sistema suolo-coltura
CS azoto nel sistema suolo-coltura Aspetti che affronteremo Sistemi Colturali L ambiente suolo Forme di azoto nel terreno Trasformazioni dell azoto Asportazione di azoto da parte della coltura Trasporto
DettagliSostenibilità e uso efficiente delle risorse: il Programma Nazionale per la Valutazione dell Impronta Ambientale per le Pubbliche
Sostenibilità e uso efficiente delle risorse: il Programma Nazionale per la Valutazione dell Impronta Ambientale per le Pubbliche Amministrazioni Stefania Grillo - Unità AT Sogesid S.p.A. presso Direzione
DettagliLe bioenergie in Italia: L esperienza del modello BiogasDoneRight
Dr. Agr. Guido Bezzi Resp. Area Agronomia CIB Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione Le bioenergie in Italia: L esperienza del modello BiogasDoneRight Tavola Rotonda L esperienza dell Italia sullo
DettagliHOLDING POWER BIOLIQUID
HOLDING POWER BIOLIQUID IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA - MOTORI ENDOTERMICI ALIMENTATI DA BIOMASSE AGRICOLE - SICILIA LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Nel 2020 l aumento dei consumi di energia
DettagliEsperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo
Esperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo Maurizio Mariani Sotral Spa Torino 23 Maggio 2008 IL NOSTRO CAMMINO DAL 1982, QUALE SEMPLICE AZIENDA DI TRASPORTO AL 2008, AZIENDA DI SERVIZI
DettagliI PRINCIPI DELLA AGRICOLTURA CONSERVATIVA
I PRINCIPI DELLA AGRICOLTURA CONSERVATIVA Stefano Brenna UN INQUADRAMENTO STATISTICO MILANO, 19 OTTOBRE 2016 La produzione agricola è strettamente legata alla UN INQUADRAMENTO STATISTICO del suolo gestione
DettagliLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE:
LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE: UN VALORE DA CONDIVIDERE FRA PRODUTTORI E CONSUMATORI ---------------- IL RUOLO DELLA CERTIFICAZIONE PER UN ECONOMIA SOSTENIBILE FABRIZIO PIVA Amministratore Delegato CCPB
DettagliIl cibo sostenibile: i prodotti locali nel villaggio globale
workshop sulle dell agroalimentare JESOLO 10 Aprile 2015 Il cibo sostenibile: i prodotti locali nel villaggio globale Pierpaolo Duce Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Biometeorologia I paradossi
DettagliSupply Chain Conad: dalla riduzione dei costi alla sostenibilità. Milano, 2 Marzo 2017
Supply Chain Conad: dalla riduzione dei costi alla sostenibilità Milano, 2 Marzo 2017 Agenda Chi è Conad Da progetti di riduzione dei costi a sostenibilità La necessità di fare un «punto fermo» Prossimi
DettagliStogit QUADRO PROGETTUALE IL GAS NATURALE IN ITALIA. Capitolo 3. Stoccaggi Gas Italia S.p.A. Sede operativa di Crema BF.LA.
Doc. Nº Revisioni Area (CR) Doc. N 1 / 8 Capitolo 3 IL GAS NATURALE IN ITALIA Doc. Nº Revisioni Area (CR) Doc. N 2 / 8 INDICE 3 IL GAS NATURALE IN ITALIA...3 3.1 Situazione attuale di mercato... 3 3.2
DettagliIl mercato spagnolo dell olio
Il mercato spagnolo dell olio CONTESTO GENERALE L olio d oliva rappresenta uno dei prodotti emblematici e prestigiosi di tutto il macrosettore agroalimentare spagnolo. Inoltre la Spagna rappresenta il
DettagliAGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO
Potenza Park Hotel 17 novembre 2006 FILIERE AGROENERGETICHE CORTE E PROTAGONISMO DEGLI AGRICOLTORI Gerardo DELFINO CRITICITA A LIVELLO MONDIALE 1. La materia prima che viene utilizzata per la produzione
DettagliEffetti dei cambiamenti climatici sulle malattie delle piante coltivate
Effetti dei cambiamenti climatici sulle malattie delle piante coltivate I cambiamenti climatici consistono fondamentalmente in variazioni nella composizione atmosferica e, come conseguenza, in modificazioni
DettagliCICLO DEL CARBONIO. Marco Carozzi
CICLO DEL CARBONIO Marco Carozzi Sommario Il carbonio: forme, pool Il ciclo Il carbonio nella biosfera Il carbonio nell idosfera Carbonio nel suolo CO 2 e effetto serra Il carbonio: forme e pool - Ha grande
DettagliUn analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra
Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra Parma 13 Maggio 2010 Prof. Riccardo Valentini Rete Rurale Nazionale Università degli Studi della Tuscia RIK@UNITUS.IT Gas
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Peperoni Falde I Grigliati 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliAgricoltura e cambiamenti climatici tra adattamento e mitigazione
Economia a basso tenore di carbonio e maggiore efficienza energetica Legnaro, 21 giugno 2011 Mitigazione ed adattamento Agricoltura e cambiamenti climatici tra adattamento e mitigazione MITIGAZIONE: fare
DettagliIL CONTRIBUTO DELLA PRODUZIONE INTEGRATA ALLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS CLIMALTERANTI IN EMILIA-ROMAGNA
IL CONTRIBUTO DELLA PRODUZIONE INTEGRATA ALLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS CLIMALTERANTI IN EMILIA-ROMAGNA Carlo Malavolta & Teresa Schipani DG Agricoltura - Reg.Emilia-Romagna Convegno L agricoltura
DettagliCALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI CANTINA DI VICOBARONE REPORT PER LA COMUNICAZIONE ESTERNA - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC
CALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI PRODOTTI DALLA SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA CANTINA DI VICOBARONE - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC - MALVASIA SECCO FRIZZANTE DOC COLLI PIACENTINI REPORT PER LA COMUNICAZIONE
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Piselli Primo Fiore Finissimi 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Carciofi TantoCuore in Spicchi 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliLA DIGESTIONE ANAEROBICA A SUPPORTO DI UNA GESTIONE MIGLIORE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI
LA DIGESTIONE ANAEROBICA A SUPPORTO DI UNA GESTIONE MIGLIORE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI Silvia Silvestri Fondazione Edmund Mach Unità Biomasse ed energie rinnovabili 1 STUDIO DI MASSIMA PER LA REALIZZAZIONE
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Cipolla Le Erbe Aromatiche 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliNearly Zero Energy Building Necessità - Criticità - Opportunità
Limiti e opportunità del cambiamento climatico Nearly Zero Energy Building Necessità - Criticità - Opportunità Natale Massimo Caminiti Milano 20 Marzo 2015 1 Necessità Crisi climatica Problema demografico
DettagliOpportunità e ostacoli per lo sviluppo industriale di tecnologie basate sulle microalghe
Opportunità e ostacoli per lo sviluppo industriale di tecnologie basate sulle microalghe Algae Event: Prospettive di produzione e utilizzo delle alghe Rimini, 7 Novembre 2017 Fabrizio Bezzo PAR-Lab (Padova
DettagliConosci l impatto ambientale del cibo che sprechi?
Conosci l impatto ambientale del cibo che sprechi? Piacenza, 7 febbraio 2014 Sara Corrado sara.corrado@unicatt.it Di cosa stiamo parlando? Impatto ambientale Alterazione qualitativa e/o quantitativa dell
DettagliASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI. Francesca Falconi
ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI Francesca Falconi ANALISI DEL CICLO DI VITA STUDIO DELL INTERAZIONE TRA IL CICLO DI VITA DI UN SISTEMA DI PROCESSO E L AMBIENTE PRODOTTI
DettagliIl biochar: stato dell arte e opportunità per il florovivaismo
Giornata dimostrativa Biochar: valorizzazione energetica dei sottoprodotti agro-forestali nella provincia di Viterbo Il biochar: stato dell arte e opportunità per il florovivaismo Dott.ssa Costanza Zavalloni
DettagliGTTS2: Sistemi per la sostenibilità. Strategie, metodi e strumenti per la sostenibilità industriale R-0353-D0415-CI-I 1
GTTS2: Sistemi per la sostenibilità Strategie, metodi e strumenti per la sostenibilità industriale R-0353-D0415-CI-I 1 Facts and figures Produzione di beni e servizi, per effetto di incremento demografico
DettagliRecenti acquisizioni sulla fertilizzazione azotata in provincia di Ferrara
Provincia di Ferrara Recenti acquisizioni sulla fertilizzazione azotata in provincia di Ferrara Giuseppe Castaldelli 1, Nicolo Colombani 2, Micol Mastrocicco 2, Fabio Vincenzi 1, Sandro Bolognesi 3, Riccardo
DettagliCENTRALE DI PRESENZANO. Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR).
IMPIANTO/OPERA Foglio N. 1 di Fogli 9 Rev. 0 del 29/07/16 CENTRALE DI PRESENZANO Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR). 0 Emesso per processo autorizzativo 29/07/16
DettagliOttimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno
Mirko Bracchitta PIONEER HI-BRED ITALIA Key Energy - Rimini 7 Novembre 2013 Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Digestato: una risorsa rinnovabile
DettagliInquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA
COMBUSTIONE: principi Processo di ossidazione di sostanze contenenti C ed H condotto per ottenere energia termica (calore) C,H + O 2 calore + gas comb. COMBUSTIBILE + COMBURENTE CALORE + RESIDUI [ARIA]
DettagliLA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI SISTEMI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA. Mirko Morini, Ph.D.
Biomasse: prospettive di uso energetico in Emilia-Romagna e sistemi di calcolo e monitoraggio su GIS 25 Novembre 2010, Bologna LA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI
DettagliBiomasse: tipologie, processi e tecnologie di impianti
Biomasse: tipologie, processi e tecnologie di impianti Alessandra Pantaleo ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali Modellistica qualità dell'aria e inventari inemar@arpalombardia.it Progetto INEMAR_TE:
DettagliUtilizzo integrato ed efficiente della biomassa all interno del sistema energetico toscano: Risultati conclusivi. Enel Ingegneria e Ricerca
Utilizzo integrato ed efficiente della biomassa all interno del sistema energetico toscano: Risultati conclusivi Enel Ingegneria e Ricerca 26 Marzo 2015 Progetto BioPower in Tuscany Scenari di utilizzo
DettagliENERGIA E ILLUMINAZIONE: RISPARMIO, EFFICIENZA, INNOVAZIONE
venerdi 27 febbraio 2015 ENERGIA E ILLUMINAZIONE: RISPARMIO, EFFICIENZA, INNOVAZIONE Introduzione Anomalie della temperatura terrestre dal 1880 al 2012 Temperature Difference -2-1 0 +1 +2 Celsius Introduzione
DettagliCLIMA E QUALITA DELL ARIA
convegno Quattro passi nel clima che cambia Sestola, Rocca, via Castello Sabato 19 giugno 24 CLIMA E QUALITA DELL ARIA Mario C. Cirillo APAT Economia crescita efficienza stabilità Risorse (flusso) animali
DettagliUNA NUOVA SOLUZIONE PER LA GESTIONE DELL AZOTO. N-Lock STABILIZZATORE DELL AZOTO
UNA NUOVA SOLUZIONE PER LA GESTIONE DELL AZOTO N-Lock STABILIZZATORE DELL AZOTO 1 Indice N-Lock - Caratteristiche... 3 Come funziona?... 4 Risultati dallo studio di Wolt... 5-7 Risultati dallo studio di
DettagliNUTRIRE LA VITA DI PIÙ CON MENO UN ALLEANZA PER LA CRESCITA
NUTRIRE LA VITA DI PIÙ CON MENO UN ALLEANZA PER LA CRESCITA NUTRIRE LA VITA Anche gli agricoltori devono realizzarsi economicamente L agricoltura è una attività imprenditoriale molto difficile. I fertilizzanti
DettagliL influenza delle emissioni del settore residenziale sulla qualità dell aria in Lombardia
L influenza delle emissioni del settore residenziale sulla qualità dell aria in Lombardia Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Silvia
DettagliMETABOLISMO URBANO in una città di medie dimensioni nel nord est Italia
METABOLISMO URBANO in una città di medie dimensioni nel nord est Italia PROGETTO DI RICERCA: sviluppo di indici per la valutazione della sostenibilità di centri urbani e loro applicazione alla città di
DettagliSpreco alimentare: cosa buttiamo e cosa possiamo recuperare
Spreco alimentare: cosa buttiamo e cosa possiamo recuperare Stefano Sforza Università di Parma Dipartimento di Scienze degli Alimenti Nutrire il mondo La popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi nel
DettagliBiomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli
Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli I COMBUSTIBILI DA RISCALDAMENTO IN ITALIA Riflessi economici ed ambientali Assogasliquidi Roma, 14 febbraio 2013 14 febbraio
DettagliCaso studio: L impianto di gassificazione di Malagrotta
SEMINARIO RESIDENZIALE: Analisi e ricomposizione dei conflitti ambientali in materia di gestione del ciclo dei rifiuti e impianti per la produzione di energia, aspetti tecnici, normativi, sociali e sanitari
DettagliProduttività e sostenibilità degli agroecosistemi risicoli: migliorare l efficienza nel rispetto dell ambiente
Università degli Studi di Torino Progetto esecutivo WP 2.10 18 e WP 6.1 Produttività e sostenibilità degli agroecosistemi risicoli: migliorare l efficienza nel rispetto dell ambiente Responsabile di UO:
DettagliAgenda / Inhalt. Soluzione integrata per l abbattimento o, in alternativa, il recupero dei nutrienti nei digestati
Agenda / Inhalt Soluzione integrata per l abbattimento o, in alternativa, Soluzione integrata per l abbattimento o, in alternativa, L.P. BZ 13.12.2006, n. 14 - Innovazione Delibera finanziamento Consorzio
Dettagliturbo root WG rigenera la fertilità del suolo
turbo root WG rigenera la fertilità del suolo ACIDI UMICI Miglioramento integrale della fertilità del suolo MIGLIORAMENTI BIOLOGICI: SVILUPPO RADICALE Grazie ai miglioramenti fisici-chimici, si ha un conseguente
DettagliLo stato dell arte sulla Direttiva Nitrati: aggiornamento sull Europa
Direttiva Nitrati:dalla ricerca alla gestione del territorio (inquinamento diffuso e aree tampone) 31 maggio 1 giugno 2011 Legnaro (Padova) Lo stato dell arte sulla Direttiva Nitrati: aggiornamento sull
DettagliL applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni
L applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni Dott.ssa Barbara Cavanna Business Unit Ambiente e Territorio RINA S.p.A. 1 Primati del RINA Il
DettagliAGRICULTURA. Il mondo vegetale alimenta l uomo. l arte alimenta l uomo
NUTRImentum l arte alimenta l uomo 23 aprile 2013 Marco Fabbri Presidente Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano AGRICULTURA Il mondo vegetale alimenta l uomo La pianta, un sistema
DettagliImprese italiane, cambiamento del clima e impatto della
Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della 202020 www.fondazioneistud.it Programma di Ricerca realizzato con la collaborazione del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici Contesto
DettagliGli Standard Internazionali B.R.C. E I.F.S: normativa e procedure di attuazione Caltanissetta 24 settembre 2013
Programme ENPI Italia Tunisia 2007 2013 Projet AGROMED QUALITY ref. 024 Activité d.1.1: Organisation d activités de formation frontale et à distance à Tunis et à Caltanissetta sur la qualité, la traçabilité
DettagliLa fertirrigazione in serra
Workshop La gestione della nutrizione minerale nelle colture in serra Comiso, 20 Settembre 2013 La fertirrigazione in serra F. Giuffrida 1, C. Leonardi 1 & F. D Anna 2 1 DISPA Università degli Studi di
DettagliSalone Internazionale del Gusto Terra Madre Torino 24 ottobre 2014 Seminario sul tema : Iniziative per la sostenibilità delle filiere agroindustriali
Salone Internazionale del Gusto Terra Madre Torino 24 ottobre 2014 Seminario sul tema : Iniziative per la sostenibilità delle filiere agroindustriali Sostenibilità delle filiere agroindustriali e le iniziative
DettagliEffetti ambientali dell Agricoltura Conservativa
Fare impresa agricola rispettando acqua, aria, suolo Testimonianze di Agricoltura Conservativa in vista della nuova PAC Lecco, 14 novembre 2011 Effetti ambientali dell Agricoltura Conservativa Intervento
DettagliPIANO DEL SISTEMA CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA VERSO INDUSTRIA 4.0 GREEN UP IMPRESE VERSO UN ECONOMIA SEMPRE PIÙ CIRCOLARE. Parma, 24 febbraio 2017
PIANO DEL SISTEMA CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA VERSO INDUSTRIA 4.0 GREEN UP IMPRESE VERSO UN ECONOMIA SEMPRE PIÙ CIRCOLARE Parma, 24 febbraio 2017 GREEN UP-ER SEMINARI - Operazione Rif. PA. N.2016-5457/RER,
DettagliFonti primarie, esauribili:
Fonti primarie, esauribili: Petrolio Gas naturale Carbone Uranio (Energia nucleare) Fonti primarie rinnovabili: Solare Eolica Idrica Biomasse Geotermica Fonti secondarie: Benzina (da trattamento del petrolio)
DettagliLe politiche ambientali per lo sviluppo sostenibile dopo "Parigi 2015
Le politiche ambientali per lo sviluppo sostenibile dopo "Parigi 2015 Quale contributo delle Agenzie per l'ambiente alla realizzazione degli obiettivi degli Accordi di Parigi? Michele Camisasca Direttore
DettagliRoma e il cambiamento climatico: IL PROGETTO ROMAPERKYOTO
Roma e il cambiamento climatico: IL PROGETTO ROMAPERKYOTO PREMESSA Le città rappresentano il luogo dove viene consumata circa il 70% dell energia totale mondiale e dove vive circa il 50% della popolazione
DettagliTesto. Possibili sviluppi in un ottica di filiera. Nicola Cantore Overseas Development Institute
Possibili sviluppi in un ottica di filiera Nicola Cantore Overseas Development Institute 1 Vantaggi nel calcolo del Carbon Footprint (FAO 2011) - Mezzo a disposizione dei decisori politici per sensibilizzare
DettagliApplicazioni del biochar in zootecnia
Fiera di Sant Alessandro Bergamo, 5 Settembre 2014 Workshop on Biochar Applicazioni del biochar in zootecnia Dr. Costanza Zavalloni Programma 1. Il biochar in agricoltura ( ma non solo) 2. Caratteristiche
DettagliStima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici
8 febbraio 2012 Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici Bagnolo, Cadelbosco di Sopra, Gualtieri, Novellara Sezione Provinciale di Reggio Emilia Servizio Sistemi
DettagliCarbon footprint della gestione delle acque reflue Claudio Lubello, Giacomo Bellandi, Cecilia Caretti, Riccardo Gori
Carbon footprint della gestione delle acque reflue Claudio Lubello, Giacomo Bellandi, Cecilia Caretti, Riccardo Gori Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Firenze Introduzione I
DettagliSOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE
SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricoltura Fabrizio Piva - CCPB srl Bologna ccpb@ccpb.it
DettagliIL RUOLO DEL BIOMETANO NELLA DECARBONIZZAZIONE DEL PAESE
Audizione sull'atto del Governo n. 369 (attuazione direttiva qualità benzina e combustibile diesel e promozione energia fonti rinnovabili) MARTEDI' 17 GENNAIO 2017 BIOGASDONERIGHT AND SOIL CARBON SEQUESTRATION
DettagliSILVER.
SILVER www.armstrong-ceilings.co.uk/greenbuilding www.armstrong-ceilings.ie/greenbuilding Cradle to Cradle - la via da seguire Cradle to Cradle è un concetto innovativo che si fonda sul modello della natura.
Dettagli"Bio-Combustibili per Autotrazione: Tecnologie di Produzione ed Utilizzo"
Seminario APAT Sala Conferenze Via V. Brancati, 48 00144 Roma - 23 Maggio 2008 "Bio-Combustibili per Autotrazione: Tecnologie di Produzione ed Utilizzo" Ing. Giovanni Pino Responsabile Settore Innovazione
Dettagli