PARROCCHIA VISITAZIONE BEATA VERGINE MARIA CASTELLO DI ARZIGNANO
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- Virginia Beretta
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1 PARROCCHIA VISITAZIONE BEATA VERGINE MARIA CASTELLO DI ARZIGNANO S T A T U T O E R E G O L A M E N T O DELLA SCUOLA DELL INFANZIA S. MARIA E S. ELISABETTA VIA POGGIO DI GIANO ARZIGNANO (VI) PARTE PRIMA STATUTO TITOLO I COSTITUZIONE - SEDE Art. 1 La PARROCCHIA DELLA VISITAZIONE DELLA B.V.M. di Castello di Arzignano, rappresentata dal Parroco pro-tempore e con l'approvazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale, istituisce con il presente provvedimento, una Scuola per l Infanzia denominata Scuola dell Infanzia S. Maria e S.Elisabetta che aderisce alla F.I.S.M. Nazionale e Provinciale e per precisa scelta, non persegue né realizza fini di lucro. Art. 2 La Scuola dell Infanzia ha sede operativa in Castello di Arzignano (VI), Via Poggio di Giano n. 4 ed utilizza una struttura immobiliare con annessa area di pertinenza, messa a disposizione ad uso gratuito dalla Parrocchia. Art. 3 La Parrocchia,, legalmente rappresentata dal Parroco pro-tempore, secondo le norme del presente Statuto e Regolamento, affida la gestione della Scuola ad un Comitato di Gestione, eletto con le modalità statuite agli articoli 11, 12 e 13 del presente Statuto, rinviando per quanto non espressamente previsto alle disposizioni del Codice Civile Italiano. TITOLO II SCOPI Art. 4 La Scuola dell Infanzia S. Maria e S. Elisabetta ha per obiettivo la realizzazione di un progetto di azione educativa che fa riferimento alla concezione cristiana della vita. Garanti di tali adempimenti sono il Parroco e il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Quest ultimo eserciterà le proprie funzioni tramite i rappresentanti designati a formare il Comitato di Gestione della Scuola, nominati con i criteri statuiti all'art. 13. Tali scopi e orientamenti, sono dichiarati principi immodificabili. Art. 5 La Scuola dell Infanzia, ha il compito primario di educare i bambini nell'età prescolare dai 3 ai 6 anni, svolgendo un azione educativa ispirata alla concezione cristiana della vita. Inoltre favorire i servizi di custodia, di integrazione e di educazione alla crescita, con principi e valori dell educazione religiosa, per una ottimale formazione dei bambini, in stretta collaborazione con le
2 famiglie interessate e nel pieno rispetto delle norme della legge n. 62 sulla parità scolastica e/o successive modificazioni. Art. 6 I bambini diversamente abili e/o certificati, sono accolti senza alcuna preclusione, in ottemperanza alle vigenti disposizioni legislative. La Parrocchia della B.V.M. fornirà alla Scuola presidi e strutture atte all accoglienza degli stessi, utilizzando servizi già presenti sul territorio e anche contributi erogati sia dai privati, che dagli enti preposti. TITOLO III GESTIONE E PATRIMONIO Art. 7 La Scuola dell Infanzia Parrocchiale S. Maria e S. Elisabetta svolge l'attività educativa e amministra la Scuola, adottando una contabilità ordinaria separata ed autonoma, rispetto quella dell'istituzione parrocchiale. Il Comitato di Gestione della Scuola, che ha il compito primario di raggiungere il pareggio del Bilancio di gestione, determinerà annualmente il contributo o retta di frequenza a carico dei genitori o di chi esercita la patria potestà dei bambini che la frequentano, sulla scorta delle spese di gestione della Scuola e del mantenimento del patrimonio mobiliare ed immobiliare in dotazione, dopo aver dedotto i contributi erogati annualmente dal Comune e dagli Enti pubblici. Tutte le entrate saranno destinate alla gestione ordinaria dell attività scolastica, mentre le eventuali eccedenze saranno accantonate in un fondo da utilizzare per gli interventi di carattere straordinario dei beni mobili o immobili della scuola. Il Comitato di Gestione, provvederà alla manutenzione e custodia di tutte le attrezzature, strutture di gioco e studio, stipulando, inoltre, una polizza assicurativa con primaria compagnia d assicurazione a copertura della responsabilità civile derivante dallo svolgimento dell attività scolastica. L utilizzo di volontari e l impiego gratuito di personale nell ambito della Scuola, è ammesso solo se reso da persone aderenti all apposita associazione di volontariato. Art. 8 Tutti gli acquisti e gli approvvigionamenti di beni, di strumenti, di materiali e supporti didattici necessari all espletamento delle attività e finalità educative della Scuola, competono direttamente ed esclusivamente al Comitato di Gestione, che utilizzerà i fondi appositamente stanziati nel bilancio di gestione. Ogni spesa anche preventiva, che non trovando copertura nel bilancio della Scuola, supera lo stanziamento disponibile e produce costi imprevisti, deve essere autorizzata dalla Parrocchia. Art. 9 Il Comitato di Gestione, deve redigere ed approvare entro il 31 marzo di ogni anno, il bilancio consuntivo dell esercizio appena trascorso, predisponendo inoltre, entro il 31 dicembre di ciascun anno solare, il bilancio di previsione per l esercizio successivo. I bilanci di esercizio consuntivo e preventivo, dopo l approvazione del Comitato di Gestione, dovranno essere trasmessi al Consiglio Pastorale Parrocchiale ed al Consiglio per gli affari economici della Parrocchia. Il Comitato di Gestione, nei limiti previsti dall articolo precedente, è autorizzato ad eseguire soltanto le spese indicate nel bilancio di previsione approvato e fino ad avvenuta approvazione del bilancio preventivo, potrà sostenere solo le spese minime necessarie alla gestione ordinaria. Art. 10 Il Parroco trasmetterà una copia del bilancio approvato alla Diocesi a norma dell art del Codice Canonico ed una copia alla sede provinciale della FISM. per il controllo di corrispondenza
3 con le norme sulla parità. Qualora la FISM, dall esame del bilancio o da altri fatti venuti a sua conoscenza, ravvisasse irregolarità di qualsiasi genere a carico della Scuola, darà immediata comunicazione all Ordine Diocesano, dando contemporaneamente termine ed assistenza al Comitato di Gestione ed al Parroco per porvi rimedio. La Diocesi potrà fare in qualsiasi momento presso la Parrocchia, verifiche sulla regolarità della gestione della scuola, dandone comunicazione alla FISM per averne la dovuta collaborazione. TITOLO IV ORGANI Art. 11 La rappresentanza e la responsabilità legale della Scuola, spetta al Presidente di diritto che è il parroco, a cui fa capo anche il diritto-dovere di controllare il regolare svolgimento della gestione scolastica. I poteri attribuiti dal presente Statuto al Comitato di Gestione della scuola, si intendono espressamente ed in generale delegati dal parroco al Comitato di gestione. Al parroco spetta direttamente la rappresentanza relativa a tutti gli altri atti, il cui compimento non sia stato delegato al Comitato di Gestione. Art. 12 All attività della Scuola dell infanzia sono preposti i seguenti organismi: Comitato di Gestione - Presidente del Comitato di Gestione - Vice-presidente - Segretario economo - Direttrice/Coordinatrice della scuola Organi collegiali: - Collegio docenti - Assemblea dei genitori - Consiglio d intersezione Art. 13 Il Comitato di Gestione è composto: - Dal Parroco pro-tempore o da un suo delegato; - Da n. 4 rappresentanti eletti dal Consiglio Pastorale Parrocchiale, di cui uno scelto tra i componenti del Consiglio per gli affari economici; - Dalla Direttrice/Coordinatrice della Scuola dell infanzia; - Da n. 4 genitori dei bambini frequentanti la scuola, eletti in assemblea; I rappresentanti designati dal Consiglio Pastorale Parrocchiale restano in carica 5 anni e vengono sostituiti ed eletti contestualmente al rinnovo del Consiglio Pastorale parrocchiale. I rappresentanti dei genitori dovranno essere nominati o confermati annualmente. Il Comitato di Gestione si riunisce di regola ogni due mesi o tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o ne sia fatta richiesta da 2/3 dei suoi membri. Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza della maggioranza dei membri del C. di G. Le delibere adottate vengono approvate con il voto della maggioranza dei presenti, e in caso di parità, prevale il voto del Presidente. Non è ammessa la delega in caso di impedimento e la convocazione del Comitato di Gestione deve essere fatta con lettera semplice indicante gli argomenti all ordine del giorno. Le riunioni sono presiedute dal Presidente o dal Vice-Presidente e devono risultare dal verbale,
4 debitamente redatto ed approvato, da conservare tra gli atti della scuola. La direttrice/coordinatrice non ha diritto di voto nelle decisioni, ma il diritto di veto sulle decisioni prese dal Comitato di Gestione riguardanti rispettivamente problemi didattici e del personale. Art. 14 Il Presidente è il parroco in veste anche di Legale Rappresentante. Qualora il Parroco per vari motivi decidesse di non far parte del Comitato di gestione, dovrà nominare un suo delegato che diverrà Presidente del Comitato di Gestione. Art. 15 Il Vicepresidente del Comitato di Gestione, è nominato dal Parroco tra i membri del Comitato di Gestione e su proposta del Comitato stesso che con le stesse modalità nominerà anche un Segretario - economo. Art La Direttrice/Coordinatrice, che risponde direttamente al Presidente e al C.d.G., ha il compito di organizzare le attività didattiche, coordinando il personale docente in relazione al programma annuale e al POF. Inoltre relativamente al personale non docente coordina il servizio mensa, l'igiene e la pulizia degli ambienti e altre attività inerenti il servizio scolastico. All'atto dell'assunzione deve possedere i titoli previsti dalla legge e può essere scelta tra il personale docente in servizio, oppure può ricevere l'incarico con contratto di collaborazione esterna. Art. 16bis - Il Collegio docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed è presieduto dalla direttrice/coordinatrice. Art. 17 L Assemblea Generale dei genitori della scuola è costituita da tutti i genitori delle bambine e dei bambini iscritti o frequentanti. La prima assemblea é convocata entro il mese di settembre dal Presidente della Scuola o dal Gruppo di Gestione o da un suo delegato. L assemblea è convocata dal Presidente, e in caso di suo impedimento, dal Vice-presidente del Comitato di gestione almeno due volte durante l anno scolastico e ogni volta che si renda necessario. L assemblea deve essere obbligatoriamente convocata anche quando lo richieda per iscritto almeno un terzo dei suoi componenti, oltre al parroco pro-tempore e la Direttrice/Coordinatrice della Scuola. La convocazione è fatta con lettera semplice ed affissione dell avviso all albo della scuola. La riunione è valida in prima convocazione se sono presenti la metà dei genitori; in seconda convocazione almeno un ora dopo, qualsiasi sia il numero dei presenti. All assemblea possono partecipare con solo diritto di parola, il personale direttivo, docente e non docente operante nella scuola. Art. 18 Il Consiglio d Intersezione è composto dai docenti in servizio presso la scuola e da due genitori degli alunni per ogni sezione, scelti dalle rispettive assemblee, ed è presieduto dalla Direttrice/Coordinatrice della scuola che lo convoca, oppure da un docente da lei delegato. Il consiglio si riunisce in via ordinaria ogni due mesi. Le funzioni di segretario per la verbalizzazione della seduta vengono assegnate dalla Direttrice/Coordinatrice ad uno dei docenti presenti.
5 TITOLO V COMPITI DEGLI ORGANI Art. 19 Il Comitato di Gestione: 1. Predispone ed approva il bilancio preventivo e consuntivo che successivamente presenterà alla Parrocchia; 2. Adotta il programma sugli indirizzi didattici presentato dalla Coordinatrice/Direttrice, dal Collegio Docenti, dopo averlo posto in discussione; 3. Fissa la misura del contributo mensile e le modalità di versamento da parte delle famiglie dei bambini frequentanti la scuola; 4. Regolamenta con provvedimento lo svolgimento delle attività didattiche, ricreative ed assistenziali, e autorizza le eventuali attività complementari nell ambito della scuola; 5. Assume ogni iniziativa e responsabilità su tutta l attività di gestione della scuola; 6. Esprime parere per l assunzione ed il licenziamento del personale docente e non docente necessario per lo svolgimento di tutte le attività della scuola, e provvede a irrogare le eventuali e necessarie sanzioni disciplinari; 7. Regolamenta con apposito documento le modalità per la selezione del personale da assumere; 8. Esercita la rappresentanza per il compimento di tutti gli atti rientranti nei suoi compiti, ordinando per ogni riunione la stesura di sintetico verbale. Art. 20 Il Presidente del Comitato di Gestione e il Vice presidente, in caso d'impedimento del primo o per specifico incarico, adempiono ai mandati del Comitato, svolgendo tutti gli atti amministrativi richiesti dalla gestione della Scuola. Il presidente, nei casi d urgenza, può esercitare direttamente i poteri del Comitato di Gestione, salvo ratifica degli atti adottati alla prima riunione. Art. 21 Il Collegio Docenti: 1. Cura la programmazione dell'azione educativa e dell'attività didattica; 2. Formula proposte all'ente gestore della scuola, per il tramite della direttrice/coordinatrice, sulla formazione e sulla composizione delle sezioni, sugli orari e sull'organizzazione della scuola, tenendo conto del presente statuto e del regolamento interno; 3. Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli obiettivi programmati; 4. Esamina i casi d alunni che presentano particolari difficoltà d inserimento, allo scopo di individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione; 5. Sentiti gli altri organi collegiali e l'ente gestore, il Collegio redige il P.O.F (Progetto dell Offerta Formativa), reso pubblico e consegnato alle famiglie all'atto dell'iscrizione. 6. Il collegio s insedia all'inizio dell'anno scolastico e si riunisce almeno una volta ogni due mesi. Per la redazione dei verbali delle riunioni, la direttrice/coordinatrice nomina un segretario tra i docenti presenti all'incontro. Art. 22 L'assemblea dei genitori 1. Elegge i suoi rappresentanti in seno al Gruppo di Gestione ed in seno al Consiglio di Intersezione; 2. Esamina la relazione programmatica dell attività della scuola, proposta dal Collegio docenti; 3. Esprime il proprio parere in ordine al P.O.F. e ad altre iniziative scolastiche progettate per il miglioramento della qualità e l'ampliamento dell'offerta formativa. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.
6 Art. 23 Il Consiglio d intersezione Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario di funzionamento della scuola, col compito di formulare al collegio dei docenti e agli organismi gestionali della scuola, proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale. TITOLO VI CLAUSOLE GENERALI Art. 24 Le cariche sono gratuite. Nell eventualità che, per qualsiasi motivo, un membro del Comitato di Gestione si dimetta, sarà sostituito dal primo dei non eletti. Art. 25 Lo Statuto diventa efficace dopo l'approvazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale, che lo sottoscrive e può modificarlo, su proposta del Comitato di Gestione o del Parroco. Art. 26 Il regolamento interno può prevedere l'istituzione: 1. dell Assemblea di sezione dei genitori; 2. del Collegio dei docenti di zona (Coordinamento pedagogico - didattico); 3. altri Organi collegiali (comitati per le feste, ecc ) a carattere saltuario. PARTE II REGOLAMENTO TITOLO I GENERALITA E FINALITA' Art. 1 Istituzione e storia della Scuola La Scuola dell Infanzia S. Maria e S. Elisabetta sita ad Arzignano, Via Poggio di Giano n.4, è stata istituita come opera fondata dalla Parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria in Castello di Arzignano e viene gestita dal Comitato di Gestione eletto come previsto dallo statuto, svolgendo là sua attività in edificio di proprietà della Parrocchia. Art. 2 Identità e finalità educative della Scuola La Scuola nella sua azione educativa si ispira alla concezione di vita e ai principi della pedagogia cristiana con una educazione armonica ed integrale della persona, secondo l indirizzo indicato nello statuto precedente e in stretta collaborazione con la famiglia a cui spetta il diritto-dovere primario della educazione dei figli. Art. 3 Altre finalità La Scuola promuove e gestisce i servizi di interesse sociale, culturale, formativo e ricreativo, ritenuti utili alla crescita e alla formazione del bambino, e cura la collaborazione e lo scambio di esperienze con istituzioni analoghe.
7 TITOLO II MODALITA ORGANIZZATIVE Art. 4 Ammissione Sono ammessi da settembre i bambini che abbiano compiuto o compiano i 3 anni entro il 31 dicembre dell anno scolastico in corso e che non superino i 6 anni entro la stessa data. Sono accettate le iscrizioni dei bambini che compiono i 3 anni di età dal 1 gennaio al 30 aprile in ordine di nascita. La scuola può eventualmente decidere di accoglierli da subito come prevede la legge, o su decisione del collegio docenti dal 1 di gennaio, non il giorno dopo il compimento del 3 anno di età. Art. 5 Domanda di iscrizione I genitori presenteranno domanda di iscrizione alla direzione della scuola su apposito modulo nel quale dichiareranno di essere a conoscenza dell identità della scuola e di impegnarsi a rispettarne la proposta educativa. Alla domanda dovranno essere allegati : - Certificato di nascita; - Certificato attestante le avvenute vaccinazioni di legge o autocertificazione; - Stato di famiglia. Art.6 Contributo mensile La Scuola non si propone scopi di lucro. Il contributo mensile è stabilito di anno in anno tenuto conto dei costi sopportati dalla Scuola. I genitori sono tenuti al versamento del contributo mensile anche in caso di assenza prolungata. Il Presidente può disporre riduzioni del contributo economico mensile nel caso di difficoltà economiche della famiglia. Art. 7 Malattia In caso di assenza per malattia che superi i 5 giorni lavorativi, il bambino sarà riammesso solo, previa presentazione di certificato medico. Art. 8 Mensa La Scuola organizza il servizio mensa interna alla Scuola, attenendosi alla tabella dietetica proposta ed approvata dall Ufficio Sanitario della ASL competente. Art. 9 Calendario L anno scolastico ha durata non inferiore a 10 mesi e per quanto riguarda la chiusura per le festività annuali, la Scuola si adegua al calendario scolastico previsto dalla Regione del Veneto, con le eventuali modifiche consentite. La Scuola è aperta nei giorni feriali, escluso il sabato e le festività religiose e civili riconosciute dalla legge. Art. 10 Orario La Scuola funziona con il seguente orario: - Entrata : dalle ore 8.30 alle ore Uscita : dalle ore alle ore Sabato : scuola chiusa. Art. 11 Ritardi e assenze Le persone che accompagnano i bambini a Scuola, sono rigorosamente tenute al rispetto dell'orario di entrata e di uscita per non ostacolare il corretto svolgimento dell attività didattica. Le uscite fuori orario sono permesse solo per gravi necessità. I bambini che, senza giustificato motivo, rimarranno assenti per due settimane consecutive o frequenteranno saltuariamente potranno essere dimessi dalla scuola.
8 TITOLO III PERSONALE Art. 12 Assunzione Presso la Scuola opereranno una coordinatrice, una o più educatrici e personale non docente. La coordinatrice e le educatrici devono essere munite del titolo di abilitazione previsto dalla legge. Tutto il personale è assunto dal gestore della scuola, secondo le leggi vigenti in materia e nella totale applicazione e rispetto del CCNL FISM Art. 13 Collaborazione educativa Il personale, all atto dell assunzione, deve dichiarare di conoscere l indirizzo educativo della scuola, di accettarne i principi educativi e di collaborare per la sua concreta realizzazione. (v. art. 4 e 5 dello statuto). Art. 14 Aggiornamento Per la qualificazione e l aggiornamento pedagogico professionale del personale, la scuola aderisce alle iniziative della FISM, di cui fa parte, e di altri enti culturali. TITOLO IV ORGANI COLLEGIALI Art. 15 Rapporti scuola famiglia I rapporti fra genitori e le educatrici si svolgeranno in spirito di attenzione e di reciproca disponibilità, secondo quanto indicato nell art. 2 del presente regolamento. A questo scopo, oltre agli incontri personali, si dovranno prevedere incontri collettivi. Vi contribuiranno anche gli organi collegiali della scuola istituiti ai sensi degli articoli successivi. Art. 16 Organi collegiali Sono organi collegiali di partecipazione: 1. Il Consiglio di intersezione. 2. Il Collegio docenti 3. L'Assemblea dei Genitori Art. 17 Consiglio di intersezione E costituito dalla coordinatrice della scuola, dal collegio docenti, da un rappresentante per ogni sezione dei genitori dei bambini iscritti e frequentanti non facenti parte del Comitato di Gestione, da un rappresentante del personale non insegnante, dal gestore della scuola stessa o da un suo rappresentante. Partecipa ai lavori del consiglio anche l équipe medico-psico-pedagogica, quando la scuola ritenga utile questo servizio. Art. 18 Elezioni del consiglio I rappresentanti dei genitori saranno eletti con votazione degli elettori della rispettiva componente. Per l elezione dei genitori hanno diritto di voto entrambi i genitori di ciascun bambino, distinti per sezione. Le elezioni si svolgono all inizio di ciascun anno scolastico, entro il mese di ottobre. Art. 19 Funzionamento e durata del Consiglio Il Consiglio ha la durata di un anno scolastico; i membri possono essere eletti, perdurando i requisiti di eleggibilità. Nel corso dell anno, venendo meno per qualsiasi causa l appartenenza di
9 un componente eletto/a, subentrerà il primo dei non eletti dalla stessa lista. Il Consiglio è presieduto dalla coordinatrice. Per il proprio funzionamento dovrà darsi un proprio regolamento e nominare un segretario che redigerà il verbale di ciascuna seduta. Art. 20 Attribuzioni del Consiglio Spetta al Consiglio : 1. Indicare criteri per la programmazione e l attuazione delle attività scolastiche; 2. Formulare proposte per acquisto, rinnovo e conservazione di attrezzature, sussidi didattici e dotazioni librarie; 3. Promuovere contatti con altre scuole al fine di realizzare scambi di informazione o di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; 4. Promuovere iniziative di aggiornamento per le educatrici e collaborazioni con i genitori dei bambini; 5. Valutare l andamento generale della scuola e redigere una relazione finale di ciascun anno scolastico. Art. 21 Collegio docenti E composto dal personale docente in servizio nella scuola, è presieduto dalla Coordinatrice che nominerà tra le docenti un segretario che redigerà il verbale di ciascuna seduta Art. 22 Funzioni del Collegio docenti 1. Assumere iniziative per il funzionamento educativo e didattico della scuola ed in particolare curare la programmazione dell attività educativa anche al fine di adeguarla alle specifiche esigenze ambientali, nell ambito degli orientamenti educativi per la scuola, quali emergono dall art.3 del presente regolamento. Tale compito viene assolto dal collegio docenti nel rispetto della libertà didattica garantita a ciascun insegnante; 2. Formulare proposte per la formazione delle sezioni e per lo svolgimento delle attività scolastiche, tenuto conto delle indicazioni del gestore; 3. Valutare periodicamente l andamento complessivo dell attività didattica ed educativa, proponendo, se necessario, opportune misure per il miglioramento; 4. Esaminare i casi di irregolare comportamento dei bambini, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, avvalendosi, se necessario e previo accordo con le famiglie interessate, alla collaborazione di specialisti in campo medico, socio-psico-pedagogico e di orientamento. Art. 23 Funzionamento del Collegio docenti Le riunioni del Collegio docenti avranno frequenza mensile. Si svolgeranno in via straordinaria ogni qual volta la Coordinatrice lo ritenga necessario o i due terzi delle docenti ne faccia richiesta. Le riunioni si terranno in orario non coincidente con le lezioni e per ogni seduta, la docente incaricata redigerà il verbale. Letto, approvato e sottoscritto a Castello di Arzignano, li 31 Gennaio 2011 firmato IL PARROCO firmato I COMPONENTI C.P.P. d. Vittorio Gnoato Dalla Benetta Carmela Luisa Bauce F.Dall Olio
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