NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI
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1 NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 G.U. 24 giugno 2015, n. 144 Entrata in vigore: giovedì 25 giugno 2015 Alberto Bosco 1
2 Testo organico delle tipologie contrattuali Articolo 51 (Norme di rinvio ai contratti collettivi) Salvo diversa previsione, ai fini del presente decreto, per contratti collettivi si intendono: 1.i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale 2.e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle rappresentanze sindacali aziendali o dalla rappresentanza sindacale unitaria. 2
3 Articolo 3 Disciplina delle mansioni 3
4 Articolo 2103 codice civile: vecchio testo Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta, e l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Egli non può essere trasferito da una unità produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Ogni patto contrario è nullo. 4
5 Articolo 2103 Nuovo testo: PRESTAZIONE DEL LAVORO Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito o a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte. 5
6 Articolo 2103 Nuovo testo: PRESTAZIONE DEL LAVORO In caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incide sulla posizione del lavoratore, egli può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello inferiore purché rientranti nella medesima categoria legale (operaio, impiegato o quadro). Il mutamento di mansioni è accompagnato, se necessario, dall obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell atto di assegnazione delle nuove mansioni. 6
7 Articolo 2103 Nuovo testo: PRESTAZIONE DEL LAVORO Ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore possono essere previste dai contratti collettivi. Nelle ipotesi di cui al 2 e 4 comma, il mutamento di mansioni ècomunicato per iscritto, a pena di nullità, e il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa. 7
8 Articolo 2103 Nuovo testo: PRESTAZIONE DEL LAVORO 6. Nelle sedi di cui all art. 2113, co. 4, o avanti alle commissioni di certificazione, possono essere stipulati accordi individuali di modifica delle mansioni, della categoria legale e livello di inquadramento e della relativa retribuzione, nell interesse del lavoratore alla: conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità al miglioramento delle condizioni di vita. Il lavoratore può farsi assistere da un rappresentante dell associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato, un avvocato o un consulente del lavoro. 8
9 Articolo 2103 Nuovo testo: PRESTAZIONE DEL LAVORO 7. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il lavoratore ha diritto al trattamento corrispondente all attività svolta e l assegnazione diviene definitiva, salva diversa volontà del lavoratore, ove la medesima non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio, dopo il periodo fissato dai contratti collettivi, anche aziendali o, in mancanza, dopo 6 mesi continuativi (sinora 3 anche non continuativi). 8. Il lavoratore non può essere trasferito da un unità produttiva ad un altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. 9. Salvo che ricorrano le condizioni di cui al 2 e 4 comma e fermo quanto disposto al 6 comma, ogni patto contrario ènullo. 2. L art. 6 della legge , n. 190, è abrogato ( in deroga all'art c.c., l'assegnazione del lavoratore alle mansioni superiori di quadro o a mansioni dirigenziali, che non sia avvenuta in sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, diviene definitiva quando si sia protratta per 3 mesi o per il periodo superiore fissato dai contratti collettivi ). 9
10 Articolo 2103 Nuovo testo: PRESTAZIONE DEL LAVORO IL MUTAMENTO DI MANSIONI NEL JOBS ACT Modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore Ulteriori ipotesi di assegnazione del lavoratore a mansioni del livello inferiore Modifica delle mansioni, del livello di inquadramento e anche del trattamento retributivo Assegnazione del lavoratore a mansioni del livello inferiore Individuazione da parte del contratto collettivo, anche aziendale Con accordi individuali stipulati in sede protetta o presso una commissione di certificazione Vengono mantenuti sia il livello di inquadramento che la retribuzione, salve indennità particolari collegate a particolari modalità di svolgimento della prestazione Interesse del lavoratore a: conservazione del posto, acquisizione di una diversa professionalità o miglioramento delle condizioni di vita 10
11 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo (nuovo art. 4 L. 300/70) Alberto Bosco 11
12 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo Il D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151, emanato in attuazione della L , n. 183, ha modificato le norme in materia di impianti audiovisivi, adeguando alle moderne esigenze produttive e all evoluzione della tecnologia, regole vecchie di 45 anni. Le nuove disposizioni, contenute nell articolo 23 del D.Lgs. n. 151, sono state trasfuse nell art. 4 della L , n. 300: Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo. 12
13 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo CONTROLLO QUALE FINALITÀ ESCLUSIVA: la nuova disposizione, a differenza della formulazione previgente, non prevede più un generale divieto di utilizzo di impianti audiovisivi e di altri strumenti che abbiano quale finalità esclusiva il controllo a distanza dell attività dei lavoratori (art. 4, co. 1, L , n. 300). 13
14 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo IMPIANTI E ALTRI STRUMENTI DA CUI DERIVI LA POSSIBILITÀ DI CONTROLLO: la norma consente invece l installazione di impianti audiovisivi e di altri strumenti, dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, esclusivamente per: a) esigenze organizzative e produttive; b) per la sicurezza del lavoro; e c) per la tutela del patrimonio aziendale. Prima di procedere, il datore deve tuttavia raggiungere un accordo collettivo con il sindacato o essere autorizzato dalla DTL o dal Ministero. 14
15 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo INSTALLAZIONE IN FORZA DI ACCORDO SINDACALE Fattispecie Una sola unità produttiva Impresa con unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione Impresa con unità produttive ubicate in diverse regioni Soggetto Rappresentanza sindacale unitaria o rappresentanze sindacali aziendali Associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale Associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale 15
16 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo INSTALLAZIONE PREVIA AUTORIZZAZIONE DOPO MANCATO ACCORDO SINDACALE Impresa con 1 o con più unitàproduttive site negli ambiti di competenza di 1 sola DTL Impresa con unità produttive dislocatenegli ambiti di competenza di più DTL Direzione territoriale del lavoro Ministero del lavoro e delle politiche sociali 16
17 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo L installazione di impianti audiovisivi e di altri strumenti, dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori (pur a fronte di esigenze organizzative e produttive; per la sicurezza del lavoro, e per la tutela del patrimonio aziendale), ove avvenuta in assenza di accordo sindacale o di autorizzazione da parte della DTL o del Ministero, comporta l applicazione delle sanzioni di cui all art. 38 della medesima L , n
18 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo STRUMENTI PER RENDERE LA PRESTAZIONE E DI REGISTRAZIONE ACCESSI E USCITE: non occorre l accordo sindacale né l autorizzazione della DTL o del Ministero nel caso in cui si tratti di strumenti: a) utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa (es. palmari, tablet e PC); b) di registrazione degli accessi e delle uscite. 18
19 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo A condizione che al lavoratore sia data adeguata informazione delle modalità d uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli e nel rispetto del D.Lgs , n. 196 (codice privacy), le informazioni raccolte con tali strumenti sono lecitamente utilizzabili da parte del datore a tutti i fini, ivi inclusi quelli disciplinari (art. 4, co. 4, L , n. 300). 19
20 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo SANZIONI 1. salvo che il fatto non costituisca più grave reato, ammenda da 154,94 a euro, o arresto da 15 giorni a 1 anno; 2. nei casi più gravi le pene dell'arresto e dell'ammenda sono applicate congiuntamente; 3. quando per le condizioni economiche del reo, l'ammenda può presumersi inefficace anche se applicata nel massimo, il giudice può aumentarla fino al quintuplo; 4. nei casi più gravi, il giudice ordina la pubblicazione della sentenza penale di condanna nei modi stabiliti dall'art. 36 cod. pen. (art. 38, L , n. 300). 20 (fine)
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