PROGRAMMA OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)

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1 Sede e campo sportivo U. Orlandini via Vivaldi, Santo Stino di Livenza - Venezia Telefono - Fax 0421 / calciosanstino@libero.it sito web : Matricola F.I.G.C.: cod. fisc./ partita Iva: PROGRAMMA OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) CATEGORIE INTERESSATE ALLA SCUOLA CALCIO STAGIONE SPORTIVA : Piccoli Amici Pulcini Esordienti Giovanissimi Allievi L ASSOCIAZIONE SPORTIVA A.C.D. SAN STINO Intende adoperarsi nell attività del settore giovanile, guidata soprattutto da una politica societaria dove lo scopo principale è sicuramente di tipo educativo formativo. Anche quest anno il nostro obiettivo rimane lo stesso degli anni scorsi, nelle riunioni tecniche avute con i nostri istruttori sono stati elencati i concetti base e la logica per raggiungere i nostri obiettivi. In sintesi, per la fascia dai 6 ai 10 anni la figura del bambino è posta al centro dell azione formativa, gli istruttorieducatori devono trasmettere oltre alla formazione dei fondamentali di carattere tecnico, tutti quei principi necessari al bambino per essere man mano inserito nella vita sociale, rispettando i valori umani d ubbidienza, rispetto, lealtà, dominio di sé e capacità di vivere assieme agli altri. Inoltre la parte ludica è la prevalente nella gestione delle lezioni, tanto spazio riservato al gioco, al divertimento, e all interesse per il gioco del calcio, cercando di creare motivazioni ed interesse. Nelle fasce d età superiori (fino alla categoria Allievi), la parte ludica è supportata anche da una parte fisica agonistica, dove in ogni modo gli istruttori non tralasciano l obiettivo principale della formazione educativa del giovane. La programmazione didattica delle sedute d allenamento (esercizi, giochi etc.), indica tutta quella serie d interventi controllati, orientati al raggiungimento di determinati obiettivi. Normalmente ogni azione diretta ad un obiettivo specifico, deve essere programmata, quindi non agire a caso, e le relative fasi alla programmazione devono seguire determinati criteri: Analisi della situazione iniziale Definizione degli obiettivi Scelta dei metodi Individuazione dei contenuti Valutazione Tutte le attività, in ogni modo, sono programmate con sfondo prevalentemente ludico, trasmettendo motivazioni di tipo creativo dove il miglioramento avviene presentando proposte sotto forma di gioco, adottando soluzioni appropriate per il superamento delle difficoltà, nel rispetto dei bisogni e delle esigenze dei giovani atleti. Questi sono aspetti fondamentali per apprendere, sperimentare ed assimilare le qualità necessarie alla pratica del calcio giovanile, con spirito di sacrificio e soprattutto divertimento. A.C.D. SAN STINO

2 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.1/2 CATEGORIA PICCOLI AMICI ATTIVITA DI CARATTERE LUDICO MOTORIA AD INDIRIZZO CALCISTICO. INDICAZIONI SULL ATTIVITA PICCOLI AMICI Numero gare previste Amichevoli Tornei Campionati: Inferiori a 30 Durata partita Tre tempi di 10 Frequenza allenamenti settimanali Due sedute più partita Durata seduta Spazio disponibile Numero allievi c.a... Metà campo PROGRAMMAZIONE ANNUALE Periodo Unità Didattica Settembre 1 Obiettivo Generale Capacità senso percettive. Obiettivo Specifico Conoscenza della palla. Ottobre 2 Equilibrio Guidare e fermare la palla. Novembre 3 Organizzazione spazio temporale. Correre con la palla. Dicembre 4 Coordinazione: oculo manuale ed oculo Calciare la palla. podalica. Gennaio 5 Globale. Ricevere la palla. Febbraio 6 Capacità senso percettive. Spostarsi senza palla. Marzo 7 Equilibrio. Correre e fermare la palla. Aprile 8 Organizzazione spazio temporale Calciare la palla. Maggio 9 Coordinazione: oculo manuale ed oculo Sintesi. podalica. Giugno 10 Verifiche test.

3 A.C.D. SAN STINO Stagione pag. 2/2 Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità) Area affettivo sociale: Socializzare Vincere la paura del contatto con il suolo e con l avversario. Stimolare l iniziativa individuale. Area Cognitiva: Conoscere e rispettare le regole. Organizzare un progetto individuale tenendo conto dello spazio e tempo. Area motoria: Sviluppo degli schemi motori di base e delle capacità senso percettive. Capacità coordinative: reazione, differenziazione, ritmo, equilibrio, organizzazione spazio temporale. Capacità condizionali: Rapidità e mobilità articolare. Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio). Regole fondamentali del gioco: Non giocare con le mani. Non spingere. Non trattenere e non dar calci all avversario. Principi fondamentali in attacco: Far gol Avanzare Non perdere palla. Principi fondamentali in difesa: Avanzare per non far avanzare il portatore di palla. Proteggere la propria porta. Tecnica: Sviluppo delle capacità di dominare la palla. Acquisizione dell impostazione corretta dei fondamentali. Al termine del periodo di formazione, i bambini della categoria piccoli amici dovranno: SAPER FARE SAPERE / COMPRENDERE SAPER ESSERE / ACCETTARE Avanzare con la palla. Fermare la palla. Calciare la palla. Muoversi senza palla. L obiettivo del gioco. Ruolo legato alla fase di gioco: o In fase offensiva; attaccanti. o In fase difensiva; difensori. Rispettosi dei compagni. Rispettosi degli avversari. Rispettosi delle regole di base. Il contatto con il terreno. Il contatto con l avversario.

4 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.1/2 CATEGORIA PULCINI ATTIVITA DI CARATTERE PROMOZIONALE E DIDATTICO. INDICAZIONI SULL ATTIVITA PULCINI Numero gare previste Amichevoli Tornei Campionati: 30 c.a.. Durata partita Tre tempi di 18 Frequenza allenamenti settimanali Due sedute più partita Durata seduta Spazio disponibile Numero allievi c.a... Metà campo PROGRAMMAZIONE ANNUALE Periodo Unità Didattica Settembre 1 Ottobre 2 Novembre 3 Dicembre 4 Gennaio 5 Febbraio 6 Marzo 7 Aprile 8 Maggio 9 Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Nelle Situazioni 2 > 1 ; 2 > ; 2 > 2 3 > 2 ; 3 > ; 3 > 3 Nelle Situazioni 4 > 3 ; 4 > ; 4 > 4 5 > 4 ; 5 > ; 5 > 5 Nelle Situazioni 6 > 5 ; 6 > ; 6 > 6 7 > 6 ; 7 > ; 7 > 7 Saper fare individuale Tiro Dribbling. Guida Passaggi. Ricezione Guida Passaggi Ricezione. Dribbling Tiro Colpo di Testa. Controllo di palla Passaggi. Conclusioni a rete Contrasto. Giugno 10 Valutazioni Finali Valutazioni Finali

5 A.C.D. SAN STINO Stagione pag. 2/2 Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità) Area affettivo sociale: Socializzare Vincere la paura del contatto con il suolo e con l avversario. Stimolare l iniziativa individuale. Area Cognitiva: Conoscere e rispettare le regole. Organizzare un progetto individuale tenendo conto dello spazio e tempo. Area motoria: Sviluppo degli schemi motori di base e delle capacità senso percettive. Capacità coordinative: reazione, differenziazione, ritmo, equilibrio, organizzazione spazio temporale. Capacità condizionali: Rapidità e mobilità articolare. Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio). Regole fondamentali del gioco: Non giocare con le mani. Non spingere. Non trattenere e non dar calci all avversario. Principi fondamentali in attacco: Far gol Avanzare Non perdere palla. Principi fondamentali in difesa: Avanzare per non far avanzare il portatore di palla. Proteggere la propria porta. Tecnica: Sviluppo delle capacità di dominare la palla. Acquisizione dell impostazione corretta dei fondamentali. Al termine del periodo di formazione, i bambini della categoria pulcini dovranno: SAPER FARE SAPERE / COMPRENDERE SAPER ESSERE / ACCETTARE Avanzare con la palla. Fermare la palla. Calciare la palla. Muoversi senza palla. L obiettivo del gioco. Ruolo legato alla fase di gioco: o In fase offensiva; attaccanti. o In fase difensiva; difensori. Rispettosi dei compagni. Rispettosi degli avversari. Rispettosi delle regole di base. Il contatto con il terreno. Il contatto con l avversario. A.C.D. SAN STINO Stagione pag.1/3

6 CATEGORIA ESORDIENTI ATTIVITA DI CARATTERE PROMOZIONALE E APPROFONDIMENTO TECNICO FORMATIVO INDICAZIONI SULL ATTIVITA ESORDIENTI Durata dell attività Da Settembre a metà Giugno. Numero gare previste Amichevoli Tornei Campionato oltre 30 Durata partita Tre tempi di 18 Frequenza allenamenti settimanali Durata seduta Spazio disponibile Numero allievi Due tre sedute più partita c.a... Metà campo PROGRAMMAZIONE ANNUALE Periodo Unità Didattica Agosto 1 Settembre 2 Ottobre 3 Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Capacità collaborative, valutazioni iniziali In fase offensiva creare ed utilizzare la superiorità numerica Finalizzare il gioco offensivo Saper fare individuale Abilità tecniche e motorie, Valutazioni iniziali Passaggio e Ricezione Smarcarsi per continuare l azione Protezione della palla Uso dei messaggi verbali Finte Dribbling Concludere in movimento Controllo e tiro Smarcamento finalizzato alla conclusione Tiro

7 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.2/3 Periodo Unità Didattica Novembre 4 Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Collaborazione in fase difensiva 5 Globale 6 7 Creare ed utilizzare la superiorità numerica in attacco per finalizzare il gioco Globale Valutazioni finali Saper fare individuale Marcare Gioco di testa Anticipare Copertura Attendere ed intervenire Globale Gioco di testa Passaggio e ricezione Smarcarsi per continuare l azione Finte e dribbling Smarcarsi per continuare l azione Conclusione in acrobazia Gioco di testa Valutazioni Finali Al termine del periodo di formazione, la categoria Esordienti dovrà: Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità) Area affettivo sociale: Sicurezza di sé e nelle proprie capacità Rispetto e cooperazione con i coetanei Sviluppo della competizione. Area Cognitiva: Elaborare progetti collaborativi che tengono conto degli avversari. Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio). Regole fondamentali del gioco: Fuorigioco Fallo di ostruzione Principi fondamentali in attacco: Possesso di palla Profondità Ampiezza Concludere A.C.D. SAN STINO Stagione pag.3/3

8 Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità) Area motoria: Capacità coordinative: combinazione, differenziazione. Equilibrio, adattamento e trasformazione, organizzazione. Spazio temporale fantasia. Capacità condizionali: rapidit, forza veloce, mobilità articolare. Capacità senso percettivo e schemi motori. Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio). Principi fondamentali in difesa: Frenare l azione avversaria Scaglionamento Concentrazione Tecnica: Sviluppo della capacità di dominare la palla. Sviluppo del bagaglio tecnico e delle capacità di utilizzarlo nel gioco.

9 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.1/3 CATEGORIA GIOVANISSIMI ATTIVITA DI CARATTERE COMPETITIVO, COSTITUISCE IL PRIMO VERO MOMENTO DI VERIFICA DEL PROCESSO TECNICO FORMATIVO. LA PREPARAZIONE TECNICA REPPRESENTA UN GRADINO BASILARE DEL PERCORSO EVOLUTIVO INIZIATO CON L ATTIVITA DI BASE. INDICAZIONI SULL ATTIVITA DEI GIOVANISSIMI Durata dell attività Dalla quarta settimana d Agosto a metà Giugno. Numero gare previste Amichevoli Tornei Campionato oltre 40 Durata partita Due tempi di 30 Frequenza allenamenti settimanali Durata seduta Spazio disponibile Numero allievi Tre sedute più partita c.a... Metà campo PROGRAMMAZIONE ANNUALE Periodo Agosto Settembre Unità Didattica 1 Ottobre 2 Novembre 3 Dicembre Gennaio Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Impostazione generale della squadra in fase offensiva e diffensiva Giocare in profondità Attaccare lo spazio Uso dell ampiezza Saper fare individuale Globale 4 Sintesi Sintesi Dettare il passaggio Taglio e inserimenti Controlli Dribbling Tiro Lancio Cross Testa

10 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.2/3 Periodo Unità Didattica Febbraio 5 Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Utilizzare fuori gioco e contromisure Saper fare individuale Anticipo Contrasto Marcatura Marzo 6 Giocare in profondità Dettare il passaggio Passaggio fintato Taglio ed inserimenti Dribbling Tiro Aprile 7 Uso dell ampiezza Lancio Controlli Testa Maggio Giugno 8 Sintesi Valutazioni Finali Sintesi Lavoro individualizzato Valutazioni Finali Al termine del periodo di formazione, la categoria Giovanissimi dovrà: Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità) Area affettivo sociale: Fiducia in sé e nelle proprie capacità Acquisizione d autocontrollo Area Cognitiva: Sviluppare capacità d analisi e di sintesi. Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio). Sviluppo delle comunicazioni verbali nelle due e fasi di gioco. In generale: Sviluppo dell intelligenza di gioco Adattare le scelte alla situazione Aspetti offensivi: Acquisizione e perfezionamento dei fondamentali tecnici ed individuali: calciare, controllare, gioco di testa. Creare con continuità la superiorità numerica sulla palla. Uso del cambio di gioco e del lancio. Aspetti difensivi: Frenare collettivamente, anticipare; coprire chi affronta il portatore di palla; equilibrio; raddoppio di marcatura; movimenti a scalare; applicazione del fuorigioco in situazioni standard

11 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.3/3 Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità) Area motoria: Capacità coordinative: combinazione spazio temporale. Anticipazione, Fantasia. Capacità condizionali: rapidità, forza veloce. Resistenza aerobica, mobilità articolare. Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio). Tecnica: Acquisizione e perfezionamento dei fondamentali tecnici individuali. Ampliamento del bagaglio di finte e sviluppo del bagaglio tecnico e della capacità di applicarle ai fondamentali.

12 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.1/3 CATEGORIA ALLIEVI ATTIVITA DI CARATTERE COMPETITIVO, COSTITUISCE IL MOMENTO CONCLUSIVO DELLA VERIFICA DEL PROCESSO TECNICO ADDESTRATIVO COMPIUTO NELL AMBITO DELLE CATEGORIE GIOVANILI. RAPPRESENTA UN MOMENTO FONDAMENTALE NELLA FASE DI PERFEZIONAMENTO E RELATIVA MATURAZIONE TECNICA, CHE PRECLUDE AD IMPEGNI AGONISTICI DI RILIEVO. INDICAZIONI SULL ATTIVITA DEGLI ALLIEVI Durata dell attività Dalla quarta settimana d Agosto a metà Giugno Numero gare previste Amichevoli Tornei Campionato oltre 40 Durata partita Due tempi di 40 Frequenza allenamenti settimanali Durata seduta Spazio disponibile Numero allievi Tre sedute più partita c.a.. Metà campo PROGRAMMAZIONE ANNUALE Periodo Unità Didattica Agosto 1 2 Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Impostazione generale della squadra in fase: Offensiva Difensiva Impostazione tattica del gioco offensivo Saper fare individuale Capacità aerobica Potenza muscolare Ripasso dei fondamentali tecnici 1>1 Capacità Aerobica Potenza Aerobica Potenziamento muscolare Settembre 3 Impostazione tattica del gioco: Offensivo Difensivo Resistenza lattacida Corretta esecuzione dei gesti tecnici Forza Specializzazione dei ruoli

13 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.2/3 Periodo Ottobre Novembre Unità Didattica Saper fare collettivo (Capacità di gioco) Saper fare individuale Potenziamento muscolare. Potenziamento anaerobico lattacido. Ricerca massima rapidità esecutiva dei gesti tecnici. Specializzazione per ruoli. Potenziamento muscolare Potenziamento anaerobico lattacido. Incremento dei gesti tecnici di forme esecutive più evolute. Specializzazione dei ruoli. Dicembre Ricerca massima rapidità esecutiva dei gesti tecnici. Potenziamento organico. Specializzazione per ruoli. Gennaio Febbraio 4 Perfezionamento e modifiche determinate dall analisi delle gare Potenza aerobica Perfezionamento Tecnico: Combinazioni a gruppi con ricerca della massima velocità. Specializzazione per ruoli. Perfezionamento Tecnico: Combinazioni a gruppi con ricerca della massima velocità. Specializzazione per ruoli. Marzo Potenziamento Organico Perfezionamento Tecnico: Combinazioni a gruppi con ricerca della massima velocità. Tiro Aprile Lancio Controlli Testa Maggio Giugno Sintesi Lavoro individualizzato. Valutazioni Finali.

14 A.C.D. SAN STINO Stagione pag.3/3 Al termine del periodo di formazione, la categoria Allievi dovrà: Obiettivi Educativi (relativi alla sfera della personalità). Area Affettivo Sociale: Aggregazione per conseguire un obiettivo comune. Autorealizzazione Responsabilizzazione Autocontrollo Area Cognitiva: Sviluppo della capacità di analisi critica. Ricerca delle soluzioni idonee. Area Motoria: Sviluppo delle capacità Coordinative: o Anticipazione o Fantasia o Organizzazione spazio temporale. Sviluppo delle Capacità Condizionali: o Forza o Velocità o Resistenza Lattacida o Mobilità articolare Obiettivi Didattici (relativi al gioco del calcio). Educare alla fatica assieme ai compagni. Saper superare le situazioni di difficili. In Generale: Sviluppo della capacità di leggere la gara. Capacità di rispettare i compiti tattici evoluti. Aspetti Offensivi: Contromisure al fuori gioco ed al pressing. Avversario Capacità di ripartire in profondità alla riconquista della palla. Aspetti Difensivi: Organizzazione del pressing. Organizzazione del fuori gioco (quando la palla non può avanzare). Tecnica: Perfezionamento e velocizzazione delle esecuzioni dei fondamentali tecnici individuali.

15 CODICE ETICO E SANZIONI DISCIPLINARI

16 REGOLE DI COMPORTAMENTO DEI GENITORI Informarsi sulla società, conoscere gli adulti di riferimento e gli altri genitori. Chiarire gli obiettivi educativo-formativi e le regole di comportamento. Verificare che le aspettative del figlio, corrispondano all attività che svolge, evitando di caricarlo di eccessive tensioni. Seguire l attività con attenzione la crescita psicofisica ed educativa del proprio figlio. Non esaltare ma nemmeno degradare le prestazioni sportive. Non intromettersi nel lavoro del tecnico; non criticare l operato degli allenatori, dei compagni del proprio figlio ed arbitri.

17 Rispettare gli spazi ed i tempi di discussione con allenatori e dirigenti, mai in presenza del proprio figlio o durante le partite. Esercitare possibilmente una coerenza educativa, rispetto agli obiettivi ed alle tipologie comportamentali, applicati dalla società. Accettare il principio del risarcimento del danno (anche collettivo in caso di mancata individuazione del responsabile), per azioni di danneggiamento del patrimonio societario altrui o dell A.C.D. SAN STINO.

18 FIGURA DELL ALLENATORE Gli allenatori sono presi ad esempio dai ragazzi come modelli di comportamento e devono per questo comprendere, la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.

19 REGOLE DI COMPORTAMENTO DEGLI ALLENATORI L importanza dei risultati non dovrebbe mai mettere a repentaglio la salute o l integrità fisica dei giocatori. La vittoria non è altro che il risultato della preparazione tecnica, tattica, fisica e psicologica della squadra. Questi valori non si devono mai sacrificare per aumentare il proprio prestigio personale. Il gioco del calcio non deve mai impedire al giovane di ottenere buoni risultati sotto il profilo scolastico; insieme alla famiglia ed alla scuola, l allenatore riveste un ruolo attivo nell educazione dell individuo.

20 L allenatore deve sempre rispettare, difendere ed insegnare ai propri allievi le regole del gioco del calcio; non deve mai, per nessuna ragione, cercare di ottenere vantaggi, attraverso l insegnamento consapevole di comportamenti anti-sportivi. Gli allenatori sono responsabili del comportamento dei propri giocatori ed hanno il dovere di stigmatizzare tutti gli atteggiamenti anti-sportivi; per questa ragione il FAIR-PLAY, dovrebbe essere sempre incoraggiato sia durante le sedute di allenamento che durante le gare. Gli allenatori devono mettere sempre gli arbitri, nella condizione di svolgere la propria opera il più serenamente possibile, attraverso un atteggiamento rispettoso e corretto, evitando d incentivare comportamenti negativi dei propri giocatori, nei confronti del direttore di gara.

21 Gli allenatori devono evitare atteggiamenti provocatori nei confronti della panchina avversaria. Gli allenatori hanno il dovere di dare sempre il massimo ai propri giocatori e per questo motivo di mantenersi sempre aggiornati attraverso testi, corsi periodici. E necessario ampliare continuamente le proprie conoscenze tecnico-tattiche, fisiologiche, medico-sportive e psicologiche.

22 REGOLE DI COMPORTAMENTO DEI GIOCATORI Vincere è facile, saper perdere è difficile. Bisogna avere pazienza, non pretendendo tutto e subito. Essere puntuali, salutare e comportarsi adeguatamente. Allenarsi costantemente e condurre una vita sana. Senza regole non c è gioco. Rispettare sé stessi, gli altri, le cose. Umiltà e modestia fanno star bene. Imparare a ragionare con la propria testa. Esultare è bello, umiliare è poco nobile.

23 FIGURA DEL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE La qualifica di dirigente accompagnatore spetta alle persone espressamente designate, che non necessariamente appartengono al Consiglio Direttivo, alle quali, in virtù della loro sensibilità e competenza, la Società accorda speciale fiducia per l esercizio di tale funzione. Nello svolgimento delle proprie attività in seno alla squadra, i Dirigenti Accompagnatori devono agire con integrità morale e rispetto delle persone.

24 ETICA Lealtà e buona fede: adottare sempre un comportamento conforme ai principi di lealtà e buona fede nei confronti della Società, dei colleghi, di tutto il personale, degli allenatori e giocatori, nonché rispetto nei confronti degli arbitri. Conflitto d interessi: privilegiare sempre gli interessi della società, rispetto a quelli personali (generalmente in una società dilettantistica il dirigente accompagnatore è quasi sempre un genitore) e di terzi, evitando che questi ultimi, possano interferire sulle decisioni, sui

25 comportamenti, sulla struttura organizzativa della Società. il dirigente accompagnatore si deve impegnare ad agire in tutte le situazioni nell interesse della società A.C.D. SAN STINO. Informazioni privilegiate: le informazioni privilegiate, ottenute nello svolgimento delle proprie funzioni, non devono essere in alcun modo divulgate o utilizzate a vantaggio proprio o di terzi. Conoscenza del ruolo Formazione: cercare di acquisire, attraverso un opportuna formazione, le necessarie competenze strumentali (conoscenza delle regole, carte federali..) e psicologiche

26 (approfondire le conoscenze sul piano delle relazioni affettive e dei rapporti interpersonali..) Efficienza: aspirare a conseguire le necessarie competenze che la propria carica comporta, nel modo più efficiente possibile. Cooperazione e sinergie: cooperare in modo personale ed attivo con figure appartenenti alle altre aree, perseguendo l identificazione e lo sfruttamento ottimale delle necessarie sinergie all interno della società A.C.D. SAN STINO. Informazioni: fornire sempre alla Società informazioni veritiere, necessarie, complete e puntuali in merito all andamento dell attività sportiva (RELAZIONI PERIODICHE).

27 Rapporti con i genitori: agire in qualità di FILTRO PRIMARIO, nel rapporto educativo tra Società e Genitori. Favorire il rispetto del materiale e dell ambiente: i Dirigenti accompagnatori si devono impegnare affinchè tutti i tesserati della Società A.C.D. SAN STINO, appartenenti e non alla squadra di competenza, rispettino sempre il materiale e le strutture con cui si entrerà in contatto durante il normale svolgimento dell attività sportiva (sia quello gestito o fornito direttamente dalla società A.C.D. SAN STINO sia quello appartenente ad altre società).

28 SANZIONI DISCIPLINARI Ampia la gamma delle SANZIONI DISCIPLINARI applicabili a seconda della gravità, della recidività, dell inosservanza e del grado di colpa. Il minimo che possa succedere è il RIMPROVERO VERBALE, seguito però dal RIMPROVERO SCRITTO, alla SOSPENSIONE dall attività per un periodo non superiore ai 10 giorni. Per comportamenti più gravi, può invece scattare l ALLONTANAMENTO dalla Società. pianoformazione

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