COMUNE DI REMEDELLO PROVINCIA DI BRESCIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI REMEDELLO PROVINCIA DI BRESCIA"

Transcript

1 Pagina1 COMUNE DI REMEDELLO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO VERDE NORME PER LA CONSERVAZIONE, LA GESTIONE, LO SVILUPPO E LA TUTELA AMBIENTALE ED ECOLOGICA Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del

2 Pagina2 INDICE Premessa......pag. 3 Generalità.pag. 3 PARTE PRIMA: TUTELA DEL PATRIMONIO VERDE Art. 1 Principi... pag. 3 Art 2 Oggetto del Regolamento pag. 3 Art. 3 Tipologia di verde... pag. 4 Art. 4 Verde Pubblico... pag. 4 Art. 5 Verde Agricolo... pag. 4 Art. 6 Verde Privato... pag. 5 Art. 7 Rami protesi e radici... pag. 5 Art. 8 Impatto ambientale ed insediamenti produttivi... pag. 6 Art. 9 Autorizzazioni... pag. 6 PARTE SECONDA: LE OPERAZIONI COLTURALI NELLE AREE AGRICOLE Art.10 Gestione dei reflui zootecnici... pag. 6 Art.11 Rispetto durante le operazioni agricole... pag. 7 Art.12 Trattamento con prodotti fitosanitari... pag. 7 PARTE TERZA: IL RISPETTO DELLE ACQUE Art.13 Canali naturali e artificiali Irrigazione...pag. 7 Art.14 Libero deflusso delle acque... pag. 7 Art.15 Rispetto delle acque pubbliche... pag. 8 PARTE QUARTA: GLI ANIMALI D AFFEZIONE E PREVENZIONE DEL RANDAGISMO Art.16 Detenzione di animali ad uso affezione e da cortile... pag. 9 PARTE QUINTA: VIGILANZA E SANZIONI Art.17 Vigilanza, gestione e competenze.... pag. 9 Art.18 Sanzioni.... pag. 10 Art.19 Entrata in vigore... pag. 10 Art. 20 Pubblicità del Regolamento... pag.10 Art. 21 Usi e consuetudini..... pag.10 Allegato A elenco specie da tutelare particolarmente...pag. 11 Allegato B domanda taglio piante... pag. 12

3 Pagina3 PREMESSA Il Comune rappresenta il punto centrale nella realizzazione di una politica ambientale sostenibile del proprio territorio e ciò deve esplicarsi attraverso la conservazione del capitale natura e la conseguente bonifica delle situazioni e delle aree di degrado ambientale. E necessario assicurarsi che il consumo di risorse rinnovabili (materie prime, acqua, energia) non avvenga in tempi più rapidi di quelli necessari per la loro rigenerazione, e contemporaneamente tendere ad una conservazione del patrimonio ambientale ed ad una progressiva riduzione delle emissioni di sostanze nocive e di situazioni di degrado ambientale. Per garantire l'esistenza e il benessere futuri dell'uomo, degli animali, delle piante dobbiamo assicurare una qualità dell'aria, dell'acqua e del territorio tale da permettere l'ottimale conservazione delle specie. Il Comune si impegna quindi a perseguire gli obiettivi sopra citati avvalendosi della collaborazione, del sostegno e dell'esperienza maturata in altre Amministrazioni ed enti pubblici, promuovendo in modo efficace e trasparente progetti di conversione e conservazione ecologica nel nostro territorio in cooperazione con i cittadini, le organizzazioni ed associazioni locali e garantendo la massima informazione e sensibilizzazione. Generalità Le presenti norme si applicano in tutto il territorio comunale. PARTE PRIMA: TUTELA DEL PATRIMONIO VERDE Art. 1 Principi 1. Considerato l alto valore che l ambiente riveste nel disegno temporale del nostro comune; vista la necessità di migliorare l assetto naturale complessivo; data l importanza che la vegetazione riveste quale componente fondamentale del paesaggio (il valore del paesaggio è tutelato anche dall art. 9 della Costituzione della Repubblica); visto il ruolo di vitale importanza che essa riveste per l ambiente e l igiene, esplicando ad esempio funzioni di depurazione delle acque e dell aria, costituzione e miglioramento del suolo, assorbimento dell anidride carbonica, rifugio per la vita animale e miglioramento della varietà biologica del territorio; riconosciutone il rilievo negli aspetti culturali, ricreativi; l Amministrazione Comunale, attraverso il presente regolamento, salvaguarda le aree a verde pubblico, privato e agricolo. Articolo 2 Oggetto del Regolamento 1. Il presente regolamento detta disposizioni di difesa delle alberature, dei parchi e dei giardini pubblici e privati, delle aree agricole, delle aree di pregio ambientale quali aree boscate, siepi, macchie, degli elementi caratterizzanti il paesaggio agrario quali siepi, esemplari arborei (singoli o in filari), gli specchi d acqua e la vegetazione spontanea presente lungo i corsi d acqua e le canalizzazioni. 2. A tal proposito il Comune di Remedello ha istituito nel maggio 1998 un catasto del patrimonio verde (censimento) con la catalogazione delle specie arboree e delle rilevanze vegetali presenti

4 Pagina4 sul territorio comunale (Fiume Chiese e nella sua fascia di rispetto). Di recente le zone a verde sono state inserite nel Piano di Governo del Territorio (tav. aree agricole-verde agricolo). Art. 3 Tipologie di verde 1. Il territorio considerato dal presente Regolamento Verde è suddiviso in: a) verde pubblico; b) verde agricolo; c) verde privato; d) corsi d acqua, fontanili, risorgive, zone umide; e) aree di particolare interesse naturalistico e di pregio ambientale. Art. 4 Verde Pubblico 1. Si intende verde pubblico una zona in cui, indipendentemente dall estensione, sono riconoscibili i criteri che hanno preceduto alla sua progettazione ed alla precisa disposizione d uso. In questa categoria sono comprese tutte le presenze di apparato verde a corredo delle strutture e dei servizi urbani, dai viali alberati alle aiuole spartitraffico, dal verde protettivo al verde decorativo (es. parcheggi e siepi). In caso di nuove progettazioni sarà necessario rispettare le seguenti norme: a) evitare che le essenze possano limitare o pregiudicare la viabilità; b) mantenere la dovuta distanza delle specie dalle reti dei servizi (es. acqua, gas, telefono, fognature); c) garantire una superficie libera da copertura di almeno 1,5 mq. intorno ad ogni albero di medio ed alto sviluppo. 2. E vietato tagliare e danneggiare le piante. 3. E vietato l uso delle piante per qualsiasi tipo di affissione, con chiodi, legacci o altro. 4. Per quanto riguarda la sostituzione o le nuove piantumazioni in aree pubbliche (viali, aiuole, ecc.) sarà consigliato attenersi alle specie autoctone. 5. La regolamentazione del taglio e della potatura degli alberi spetterà solo al Comune che potrà decidere di effettuare convenzioni con Associazioni o privati a tale scopo nei modi previsti di legge. Art. 5 Verde agricolo 1. Nella categoria verde agricolo sono comprese tutte le specie di apparato vegetale quali alberi, siepi, ceppaie, filari, coltivazioni arboree ed arbustive. Sono da tutelare particolarmente le specie di cui all allegato A del presente Regolamento. 2. E vietato danneggiare l esistenza dei singoli alberi, cespugli siepi e filari. 3. E vietato tagliare a ceduo raso (in modo definitivo) le piante salvo nei casi di autorizzazione da parte del Comune di Remedello previa presentazione di apposita domanda all Ufficio Ambiente. 4. Siepi: è consentita una parziale potatura di diradamento e di ordinaria manutenzione che non compromette l attuale assetto. E vietata l estirpazione. 5. E consentita, senza inoltrare alcuna richiesta di autorizzazione, la potatura, la scalvatura delle ceppaie pur ché rimangano sulla ceppaia o sul tronco i giovani ricacci. 6. Malattie letali: nel caso in cui la pianta venga colpita da malattia letale irreversibile, si dovrà procedere all abbattimento seguendo tutta la prassi necessaria a non diffondere la malattia stessa. In particolare, l abbattimento dovrà avvenire in periodi asciutti e freddi; dovrà essere evitata la diffusione della segatura derivata dal taglio; particolare riguardo va posto all uso

5 Pagina5 delle attrezzature da taglio, che non dovranno essere impiegate per interventi su altre piante sane. 7. Potatura e scalvatura: attenzione verrà posta nel corso delle operazioni periodiche di potatura e scalvatura, nell uso di attrezzi per il taglio, in quanto è possibile trasmettere malattie, soprattutto fungine, da piante ammalate a piante sane. 8. E considerato dannoso l uso di frese e/o decespugliatori per il taglio o il contenimento della vegetazione arborea e arbustiva. E comunque vietato nel periodo della nidificazione, dal 1 marzo al 30 giugno. 9. E vietata l eliminazione della vegetazione erbacea ed arbustiva mediante il fuoco o l impiego di sostanze erbicide lungo le rive dei corsi d acqua naturali o artificiali sia perenni che temporanei, le scarpate ed i margini delle strade. 10. Le ramaglie derivanti dalle potature dovranno essere smaltite con sistemi ecologici quali la cippatura o diversamente portate all Isola Ecologica. 11. E vietata la distruzione, l alterazione ed il danneggiamento delle zone umide quali paludi, stagni, canneti, tifeti, lanche, fontanili, lame, incolti umidi, rive, vasi idrici, fossi di scolo e vasi di laminazione e della loro vegetazione. 12. Il taglio delle piante su interventi di bonifica agraria, livellamento e accorpamento dei terreni, potrà essere effettuato purchè non comporti la soppressione di zone umide. 13. Le attività sopra indicate (bonifica, livellamento, accorpamento), nel caso prevedano la soppressione o la modifica dei fossi colatori o la soppressione di zone umide, non saranno autorizzate se non col mantenimento dei suddetti vasi, fossi o zone umide. 14 L Amministrazione Comunale fornirà assistenza tecnica per domande di contributi regionali e comunitari. Art. 6 Verde Privato 1. Per verde privato si intende quello interno agli insediamenti urbani come ville, case a schiera, condomini, insediamenti artigianali, industriali, ecc. Per questi giardini e parchi si consiglia l uso di essenze autoctone, rispettando il rapporto tra superficie disponibile e sviluppo degli alberi onde evitare successive drastiche potature di contenimento. 2. Il materiale di scarto della potatura, dei tagli d erba o altro, dovrà essere conferito all apposita isola ecologica comunale. Art. 7 Rami protesi e radici 1. E fatto obbligo ai proprietari di alberi e siepi confinanti con le vie pubbliche o ad uso pubblico di mantenere le siepi e gli alberi in modo che i rami e le radici non oltrepassino il confine terra cielo (a tutta altezza) e non danneggino la sede stradale, non nascondano la segnaletica, e non costituiscano ostacolo allo spazio visivo e di passaggio, pedonale e veicolare. L obbligo è da considerarsi esteso a tutte le strade pubbliche, di uso pubblico, interpoderali e private assoggettate a servitù di pubblico passaggio compresi sentieri e/o percorsi a valenza paesaggistica. Il materiale derivante dal taglio delle siepi e delle piantagioni, deve essere smaltito presso il centro autorizzato di raccolta (Isola) o direttamente all interno della proprietà, evitando di procurare inconvenienti igienico sanitari. 2. I proprietari di alberi o siepi a confine di canali, fossi e dei corsi d acqua in genere sono obbligati al taglio dei rami che si protendono oltre il ciglio, onde evitare la caduta degli stessi nei canali nonché al taglio delle piante cresciute negli alvei dei fossi e dei corsi d acqua medesimi. Per ciglio si intende il punto di intersezione tra la sponda del fosso o del canale ed il piano di campagna.

6 Pagina6 Art. 8 Impatto ambientale ed insediamenti produttivi 1. Particolare attenzione sarà prestata alla valutazione di impatto ambientale di tutti gli impianti produttivi. Si renderà obbligatoria la mimetizzazione dei fabbricati esistenti o ex-novo con barriere vegetali allo scopo di limitare l impatto ambientale. Art. 9 Autorizzazioni 1. In tutte le aree o zone, di cui agli articoli precedenti, per il taglio di alberi (ad eccezion fatta delle operazioni di potatura e scalvatura) è obbligatorio ottenere l autorizzazione rilasciata dall Amministrazione Comunale. 2. L Amministrazione Comunale regolamenterà il numero delle piante da tagliare, i tempi ed i modi del taglio e della ripiantumazione cercando di incentivare la stessa con il criterio che per ogni pianta tagliata dovranno esserne piantumate almeno due della stessa specie o autoctone, entro la primavera successiva con diametro del fusto a 120 cm di altezza almeno di 6 cm. Tali nuove piante dovranno essere curate e portate ad accrescimento in modo naturale. 3. La richiesta d autorizzazione al taglio, redatta su modello rilasciato dal Comune (vedi allegato B) dovrà essere corredata da: a) un estratto mappa con indicati foglio, numero di mappale, proprietà e/o conduzione (se necessario); b) l ubicazione delle specie da sottoporre al taglio; c) l indicazione delle caratteristiche (specie e dimensioni) e del numero delle stesse. 4. Entro 30 giorni dalla domanda il Comune dovrà esprimere il proprio parere, scaduto tale termine si applica il silenzio-assenso; il richiedente potrà procedere alle operazioni di taglio, che dovrà comunque essere effettuato fra il 31 Ottobre ed il 31 Marzo dell anno successivo. PARTE SECONDA: LE OPERAZIONI COLTURALI NELLE AREE AGRICOLE Art. 10 Gestione reflui zootecnici 1. Essendo il comune di Remedello stato dichiarato zona Totalmente Vulnerabile da Regione Lombardia, lo spandimento dei reflui sul territorio deve avvenire seguendo le normative vigenti (Direttiva 676/91/CEE, L.R. 37/93, R.a /96, DGR n.8/5868 del 2007, D.Lgs. 152/2006 e seguenti) ed in particolare è sempre vietato lo spandimento dei reflui di allevamento con sistemi a pioggia e senza prevedere idonei sistemi di contenimento degli odori in prossimità dei centri abitati. 2. Ogni anno i decreti regionali individuano i modi ed i periodi di divieto per lo spandimento dei reflui zootecnici nel periodo invernale. 3. Allo spandimento del refluo dovrà seguire nelle aree agricole entro 24 ore il reinterro dello stesso, tale periodo è ridotto a 12 ore per lo spandimento sui terreni limitrofi alle zone abitate (situati a meno di settanta metri dai centri abitati); è comunque vietato nei giorni di vento con direzione centro abitato per le aree limitrofe all abitato. Dalle case sparse si dovranno tenere almeno 25 m di distanza. 4. Lo spandimento di liquami/letami è sempre vietato a meno di dieci metri dalle sponde dei corsi d acqua, sulle superfici non interessate ad attività agricola, sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d acqua.

7 Pagina7 5. Lo spandimento di liquami/letami è sempre vietato nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi. Art. 11 Rispetto durante le operazioni agricole 1. Durante le operazioni agricole per il transito dei mezzi sulle strade è fatto divieto di depositare, perdere o disperdere liquami liquidi/solidi ed ogni altro materiale. Dovrà essere provveduto a cura e spese dell interessato alla pulizia ed al ripristino dello stato dei luoghi entro la giornata stessa e prevedendo apposita segnalazione di pericolo nel caso in cui il fondo stradale diventi pericoloso. 2. Nell espletamento delle operazioni agricole es. aratura, livellamenti, ecc. è fatto divieto di alterare in qualsiasi modo i manufatti esistenti (strade, ponti, canali, pali, ecc.) e dovranno essere mantenute le distanze regolamentari dagli stessi. Art. 12 Trattamento con prodotti fitosanitari 1. L utilizzo dei prodotti fitosanitari richiede professionalità e responsabilità al fine di evitare effetti indesiderati sulla salute dell uomo, degli animali e dell ambiente. 2. Sul territorio comunale sarà ammesso l uso esclusivamente di sostanze dichiarate non tossiche e non pericolose per gli uomini, gli animali e gli insetti impollinatori (api e bombi). 3. E obbligatorio segnalare il terreno trattato con prodotti fitosanitari per evitare che persone e/o animali condotti dall uomo entrino in contatto con le sostanze irritanti; è fatto divieto distribuire il prodotto a meno di metri dieci da strade e corsi d acqua; è fatto divieto usare prodotti nocivi e pericolosi per l uomo e/o gli animali; è fatto divieto distribuire il prodotto nelle giornate di vento e durante il periodo di impollinamento. Qualora, per forza di cose, si dovranno trattare sostanze pericolose per l ambiente si dovrà informare l Ente comunale che potrà opporsi al trattamento. PARTE TERZA: IL RISPETTO DELLE ACQUE Art. 13 Canali naturali e artificiali Irrigazione 1. I proprietari, i gestori dei consorzi competenti sul territorio e gli utenti di canali naturali o artificiali sono obbligati ad impedire la fuoriuscita delle acque nelle aree circostanti e specialmente su aree di transito. 2. Qualsiasi forma di irrigazione deve essere condotta in modo che il volume di acqua irrigato non cagioni danni a persone o a cose sia pubbliche che private. 3. Per gli impianti di irrigazione a pioggia, gli irrigatori dovranno essere posizionati o dotati di dispositivi di controllo del getto, in modo tale da non arrecare danni a persone e a cose pubbliche e private. E comunque fatto divieto di bagnare le strade pubbliche o d uso pubblico. Art. 14 Libero deflusso delle acque 1. I proprietari di terreni soggetti al deflusso di acque provenienti, per via naturale, dai fondi superiori, non possono impedire il deflusso delle stesse con opere di qualsiasi tipo o genere. Al proprietario del fondo superiore, nel caso di modifica morfologica che abbia alterato le condizioni preesistenti, è fatto obbligo di provvedere, a propria cura e spese, ad effettuare tutte

8 Pagina8 le opere idrauliche di ripristino del deflusso anche se ricadono sul fondo inferiore, previa concertazione fra le parti. 2. Ai proprietari, ai gestori dei consorzi competenti sul territorio ed ai soggetti a servitù di scolo di fossi o canali privati, è fatto obbligo di mantenere tali fossi o canali costantemente sgombri da qualsiasi materiale in modo che, anche in caso di piogge prolungate o piene, il regolare e libero deflusso delle acque si verifichi senza pregiudizio e danno ai fondi contermini e alle strade interpoderali. I proprietari ed i gestori medesimi sono, di conseguenza, tenuti a rimuovere ogni materiale che ostacoli il regolare deflusso delle acque, ripristinare i fossi di scolo delle acque eventualmente abbandonati, ricoperti, intasati o eliminati per l introduzione di nuove tecniche colturali in agricoltura. 3. I materiali di risulta dalla pulizia dei canali non devono essere abbandonati nel campo ma vanno smaltiti come rifiuti, distinguendoli tra normali o speciali. Per fossi e canali si intendono i corsi d acqua sia pubblici che privati e le opere idrauliche necessarie alla regolamentazione del deflusso delle acque. 4. Le tombinature private effettuate per la realizzazione di accessi carrai, dovranno parimenti essere mantenute e conservate sgombre, a cura e spese di chi ha effettuato l opera e ne beneficia evitando lo scorrimento di acque e detriti nella pubblica via. 5. Sono pure vietate le piantagioni che abbiano ad inoltrarsi dentro i fossi ed i canali provocando un restringimento della sezione del deflusso. 6. Per i fossi privati di scolo nei quali è stata accertata la incapacità di contenere l acqua che in essi si riversa perché non mantenuti sgombri o perché colmati, il Comune può ordinare, al proprietario o ai proprietari, il ripristino. 7. Per i fossi situati lungo le strade comunali o vicinali di uso pubblico e per i fossi considerati di utilità pubblica, l Amministrazione provvede ad individuare tutti gli interventi atti a garantire il normale deflusso delle acque. 8. Per fossi di pubblica utilità si intendono i fossi individuati anche sul suolo privato indispensabili per lo scolo delle acque di una porzione rilevante di territorio comunale. 9. E vietato inoltre qualunque atto, fatto o opera che possa alterare lo stato, la forma, la dimensione e l idoneità all uso a cui sono destinati gli argini, i loro accessori e manufatti. 10. Parimenti è vietato degradare o danneggiare le infrastrutture di raccolta e regimazione delle acque meteoriche. 11. Nei casi diversi di comportamento non conforme al presente regolamento, l Amministrazione riterrà, comunque, obbligati in solido sia il proprietario, sia il gestore, che l utilizzatore dei terreni, a qualsiasi titolo, sia esso affittuario, comodatario, detentore di fatto, usufruttuario, ecc I gestori dei consorzi idraulici competenti sul territorio, siano essi pubblici che privati dovranno consegnare al comune, in tempi brevi, la mappatura dei canali di loro competenza con la segnalazione delle chiuse da loro manovrate e dovranno riferire un nominativo di un referente/responsabile da contattare H 24 in caso di necessità. Annualmente, entro la fine di ogni anno, i gestori dovranno fare un rapporto degli interventi fatti sui canali di loro competenza; ciò si è reso necessario dopo i critici episodi di allagamento accaduti di recente per prevenire ulteriori fenomeni di alluvione. Art. 15 Rispetto delle acque pubbliche 1. E vietato inquinare o sporcare, in qualsiasi modo, con sostanze inquinanti e non, le acque delle condutture pubbliche o private. 2. E altresì vietato lavare, con o senza detersivi o detergenti, il bucato o altro, compresi gli autoveicoli o animali, nelle fontane ad uso pubblico. 3. E oltremodo vietato gettare nei tombini di scarico, sia pubblici che privati, materiali putridi o sostanze inquinanti nonché i rifiuti solidi urbani. 4. E vietato usare l acqua del punto Acqua di via Rossi per usi diversi dal bere e tale manufatto deve essere rispettato e tenuto pulito.

9 Pagina9 PARTE QUARTA: GLI ANIMALI D AFFEZIONE E PREVENZIONE DEL RANDAGISMO Art. 16 Detenzione di animali ad uso affezione e da cortile 1. I proprietari di animali d affezione e da cortile, sono tenuti a mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari relativi ad ogni specie, per evitare maltrattamenti agli animali e non procurare molestie a terzi e ad altri animali di terzi. 2. I proprietari di cani sono tenuti all obbligo della registrazione all Anagrafe Canina mediante applicazione del microchip d indentificazione. 3. In generale, i proprietari di animali d affezione e da cortile, sono tenuti a: provvedere a tutte le cure e vaccinazioni ritenute necessarie per ogni specie e considerate dalle Leggi Sanitarie vigenti fondamentali per la normale profilassi; rispettare le norme minime per il benessere fisiologico dell animale, mantenendolo in ambienti idonei (recinti, voliere, ecc.) ed alimentandolo adeguatamente, in modo da evitare che l animale possa creare disturbo a persone terze con l emissione di odori molesti oppure con manifestazioni di sofferenza; custodire, in appositi recinti o in casi particolari assicurare ad idonea catena, anche su filo scorrevole, la cui lunghezza minima dovrà essere di sei metri, i cani da guardia nelle abitazioni rurali o civili non recintate e frequentate da persone terze e assoggettate a pubblico transito; tenere a guinzaglio i cani portati a passeggio in luoghi pubblici e frequentati da persone terze, specie bambini. Il proprietario inoltre dovrà provvedere all asporto di eventuali deiezioni solide prodotte dall animale in luoghi ove possano creare disagi a persone terze e cioè in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, in particolare su strade e marciapiedi (obbligo a portare con sé sacchetto idoneo a prelevare deiezioni durante passeggiata con animale); ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, animali o cose, il proprietario e il detentore di un cane, o altro animale d affezione deve adottare, nella conduzione dell animale in aree pubbliche o comunque soggette a transito pubblico, tutte le misure idonee e necessarie in particolare l uso incondizionato del guinzaglio e all occorrenza della museruola. 4. E vietato il maltrattamento di animali, usare esche avvelenate, infastidire i gatti che sono liberi di muoversi sul territorio comunale, usare gabbie trappole di qualsiasi genere e arrecare disturbi e molestie agli animali. In caso di rinvenimento di animali di affezione feriti è obbligatorio soccorrerli; in caso di rinvenimento di cani smarriti e vaganti bisogna prontamente avvisare la Polizia Locale ed il Canile sanitario di Brescia per il recupero. 5. Il comune provvederà a reperire degli spazi idonei per stallare i cani randagi nell attesa del recupero da parte del Canile. Ciò avverrà anche tramite la collaborazione di volontari. PARTE QUINTA: VIGILANZA E SANZIONI Art. 17 Vigilanza, gestione e competenze 1. La vigilanza compete all Amministrazione Comunale mediante le autorità preposte: SINDACO, POLIZIA LOCALE, POLIZIA PROVINCIALE, CORPO FORESTALE DELLO STATO, CARABINIERI, POLIZIA, GUARDIA DI FINANZA, A.S.L., ARPA, associazioni protezionistiche: G.E.V., ANPANA, WWF, LIPU, LEGAMBIENTE coadiuvati nella loro opera dalle associazioni locali, dalle commissioni locali (AMBIENTE ED ECOLOGIA) e dai singoli cittadini.

10 Pagina10 Art. 18 Sanzioni 1. L inosservanza delle presenti norme comporta una sanzione amministrativa da un minimo di 125,00 (centoventicinque/00) ad un massimo di 500,00 (cinquecento/00). 2. L Amministrazione Comunale, nei casi rilevati e giudicati più gravi dalla Commissione Ambiente Ecologia, si riserva la possibilità di imporre il ripristino della situazione precedente, oltre alla sanzione amministrativa. 3. Le violazioni al Regolamento, qualora comportassero violazioni alle norme in materia ambientale, sono punite con sanzioni amministrative e penali secondo la legge. Art. 19 Entrata in vigore 1. Il presente Regolamento entrerà in vigore 15 giorni dopo la sua pubblicazione ed abroga il vecchio Regolamento Verde approvato con d. c. n._42_ del Per quanto non espressamente disposto dal presente regolamento si fa rinvio a quanto dispone il Codice Civile ed ogni altra Norma legislativa regolamentare in materia. Art. 20 Pubblicità del regolamento 2. Copia del presente regolamento, a norma dell art. 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241 sarà tenuta a disposizione del pubblico perché possa prenderne visione. Il Regolamento sarà pubblicato sul sito Internet del Comune. Art. 21 Usi e consuetudini 1. Per quanto non previsto dalle leggi e disposizioni vigenti e non contemplato dal presente documento, valgono gli usi e le consuetudini locali.

11 Pagina11 ALLEGATO A 1. Elenco delle specie di alberi censiti sul territorio comunale da considerare di pregio e da tutelare particolarmente. Nome dialettale nome italiano Nome scientifico mùr de more gelso nero morus nigra mùr gelso morus alba nùss noce juglans regia rùer farnia quercus robur òpol acero campestre acer campestre àser de mònt acero di monte acer pseudoplatanus acero riccio acer platanoides càrpen carpino bianco carpinus betulus fràssèn frassino fraxinus excelsior onèss ontano nero alnus glutinosa tiglio selvatico tilia cordata sarisì salvàdegh ciliegio selvatico prunus avium pòm salvadègh melo selvatico malus sylvestris tiglio argentato tilia tomentosa rubì robinia robinia pseudoacacia plàten platano platanus piòpa pioppo nero popolus nigra 2. Elenco delle speci di cespugli ed arbusti censiti sul territorio comunale da considerare di pregio e da tutelare particolarmente. Nome dialettale nome italiano Nome scientifico nisola nocciolo corylus avellana sambuch sambuco nero sambucus nigra rosa salvàdega rosa selvatica rosa canina brugnì prugnolo prunus spinosa spì biancospino crataegus monogyna Egnà selvàdega Vite selvatica vitis vinifera

12 Pagina12 ALLEGATO B Richiesta n /anno All Ufficio Ambiente del Comune di Remedello (Brescia) OGGETTO: RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI TAGLIO VEGETAZIONE AI SENSI DELL ARTICOLO 9 DEL REGOLAMENTO VERDE. Il sottoscritto residente a in Via n. tel. nella sua qualità di (proprietario, affittuario, altro) chiede di poter dare corso al taglio di: a) bosco ceduo di (semplice, matricinato, composto) (specie) b) filari o piante isolate o siepi arboree o arbustive (indicare n di piante e la/e specie) di proprietà come risulta evidenziato nell allegata copia dell estratto di mappa catastale. n. piante specie diametro (2) [cm] località foglio mappale (2) dimensioni: diametro misurato ad un metro da terra. al fine di ricavare (finalità dell intervento) Il taglio verrà eseguito in conformità alle disposizioni impartite dal Regolamento Verde in vigore. Verranno inoltre osservate eventuali istruzioni che venissero impartite dagli Agenti Forestali durante il taglio. Il sottoscritto è consapevole che dichiarazioni false saranno perseguite a norma di legge. Remedello, (data presentazione domanda) IL RICHIEDENTE (firma leggibile)

COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia

COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA CONSERVAZIONE, LA GESTIONE, LO SVILUPPO E LA TUTELA AMBIENTALE ED ECOLOGICA DEL TERRITORIO DI CASTEL MELLA Approvato con Delibera C.C. n.

Dettagli

COMUNE DI BARBARIGA Provincia di Brescia REGOLAMENTO VERDE

COMUNE DI BARBARIGA Provincia di Brescia REGOLAMENTO VERDE COMUNE DI BARBARIGA Provincia di Brescia REGOLAMENTO VERDE NORME PER LA CONSERVAZIONE, LA GESTIONE, LO SVILUPPO E LA TUTELA AMBIENTALE ED ECOLOGICA Art. 1 GENERALITA Le presenti norme si applicano in tutto

Dettagli

COMUNE DI BARBARIGA Provincia di Brescia REGOLAMENTO VERDE

COMUNE DI BARBARIGA Provincia di Brescia REGOLAMENTO VERDE Allegato alla deliberazione CC n. 26 del 03/04/2014 COMUNE DI BARBARIGA Provincia di Brescia REGOLAMENTO VERDE NORME PER LA CONSERVAZIONE, LA GESTIONE, LO SVILUPPO E LA TUTELA AMBIENTALE ED ECOLOGICA Art.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DEL DEFLUSSO DELLE ACQUE

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DEL DEFLUSSO DELLE ACQUE REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DEL DEFLUSSO DELLE ACQUE ART.1 La finalità delle norme contenute nel presente Regolamento è quella di assicurare un buon, libero, costante, regolare deflusso delle acque ed

Dettagli

COMUNE DI SCURELLE Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA DETENZIONE DI ANIMALI DOMESTICI NEL COMUNE DI SCURELLE

COMUNE DI SCURELLE Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA DETENZIONE DI ANIMALI DOMESTICI NEL COMUNE DI SCURELLE COMUNE DI SCURELLE Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA DETENZIONE DI ANIMALI DOMESTICI NEL COMUNE DI SCURELLE Approvato con delibera del Consiglio comunale n. 19 del 07 aprile 2016 INDICE TITOLO I DISPOSIZIONI

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE COMUNE DI LOZZO ATESTINO PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DIFESA E L ASSETTO IDRAULICO DEL TERRITORIO (approvato con deliberazione di C.C. n. 23 del 25.11.2011) (data di entrata in vigore

Dettagli

COMUNE DI CALVENZANO SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL VERDE EXTRAURBANO

COMUNE DI CALVENZANO SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL VERDE EXTRAURBANO COMUNE DI CALVENZANO SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL VERDE EXTRAURBANO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 01/06/2000 TITOLO I NORME ART. 1 Nelle aree a vincolo urbanistico ed ambientale

Dettagli

COMUNE DI MORDANO. Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA MANUTENZIONE DI FOSSI E CANALI

COMUNE DI MORDANO. Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA MANUTENZIONE DI FOSSI E CANALI COMUNE DI MORDANO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA MANUTENZIONE DI FOSSI E CANALI Approvato con deliberazione C.C. n. 18 del 23/4/1998 CAPO I FOSSI E CANALI PRIVATI - DISTANZE ALBERI - RAMI PROTESI

Dettagli

REGOLAMENTO SULL UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI

REGOLAMENTO SULL UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI PIADENA E DRIZZONA (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SULL UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI Approvato con deliberazione n. 3 del 30/03/2010 dell Assemblea dell Unione Lombarda

Dettagli

COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (Prov. di Pavia) REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE

COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (Prov. di Pavia) REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (Prov. di Pavia) REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE Approvato dal Consiglio comunale con Delibera n. 6 del 28/03/2011 1 Indice Tit. I - Disposizioni generali Art. 1 Ambito di

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento Approvato con D.C.C. n. 20 del 30/01/2004 Modificato con D.C.C. n. 33 del 03/05/2012 Titolo I - Regole per la gestione e custodia degli animali Art. 1 - Principi generali 1.

Dettagli

DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE

DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE Nicoletta Vai Servizio fitosanitario, Regione Emilia-Romagna DIFESA DEL VERDE URBANO: PERCHE? Difesa del verde urbano: perché? Per mantenere belle le piante

Dettagli

Una siepe per Zelata

Una siepe per Zelata Una siepe per Zelata Ogni anno nel mese di novembre Legambiente, in collaborazione con il ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, promuove la Festa dell albero : una giornata

Dettagli

COMUNE DI BORGO CHIESE REGOLAMENTO

COMUNE DI BORGO CHIESE REGOLAMENTO COMUNE DI BORGO CHIESE (Provincia di Trento) REGOLAMENTO PER LA DETENZIONE E CIRCOLAZIONE DI ANIMALI NEL COMUNE DI BORGO CHIESE Approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 20 del 20 giugno 2017

Dettagli

Provincia di Lecco Oggiono Piazza Garibaldi, 14 ORDINANZA DEL SINDACO N. 38 DEL

Provincia di Lecco Oggiono Piazza Garibaldi, 14 ORDINANZA DEL SINDACO N. 38 DEL Comune di Oggiono Provincia di Lecco 23848 Oggiono Piazza Garibaldi, 14 ORDINANZA DEL SINDACO N. 38 DEL 12-04-2013 OGGETTO: ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE PER IL TAGLIO DI RAMIE ALBERI IN PROPRIETA'

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PRESENZA DEI CANI SULLE AREE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PRESENZA DEI CANI SULLE AREE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PRESENZA DEI CANI SULLE AREE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 del 18.2.2013 Pubblicato all Albo Pretorio dal 27.2.2013 al 14.3.2013

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE

REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE ART. 1 FINALITÀ Il presente Regolamento disciplina le modalità di accesso, fruizione, prelievo e uso delle risorse dell intero

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEL PARCO COMUNALE ASUSA E AREE VERDI

REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEL PARCO COMUNALE ASUSA E AREE VERDI COMUNE DI ISILI PROVINCIA DI CAGLIARI REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEL PARCO COMUNALE ASUSA E AREE VERDI ADOTTATO CON DELIBERA DEL C.C. N. 13 DEL 20 luglio 2007 PUBBLICATO ALL ALBO PRETORIO DAL 3 agosto

Dettagli

Comune di Barbariga REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEI GELSI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BARBARIGA

Comune di Barbariga REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEI GELSI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BARBARIGA Comune di Barbariga REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEI GELSI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BARBARIGA Allegato sub. 1) alla deliberazione di C.C. n. del.. ART. 1 1. In tutto il territorio del Comune è vietato

Dettagli

COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA ORDINANZA N. 139 DEL

COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA ORDINANZA N. 139 DEL COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA ORIGINALE ORDINANZA N. 139 DEL 13-10-2014 Oggetto: Ordinanza per la manutenzione di fossi, ripe ed in materia di condotta delle acque e di canali artificiali nel

Dettagli

COMUNE DI MESOLA PROVINCIA DI FERRARA SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE Tel. 0533/ Fax 0533/ E

COMUNE DI MESOLA PROVINCIA DI FERRARA SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE Tel. 0533/ Fax 0533/ E COMUNE DI MESOLA PROVINCIA DI FERRARA SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE Tel. 0533/993719 Fax 0533/993662 E mail:sportellounico@comune.mesola.fe. AL COMUNE DI MESOLA Sportello Unico per le Attività Produttive

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO

CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ALLEGATO B ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX. 071.9330376

Dettagli

COMUNE DI SALE Provincia di Alessandria REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA RURALE

COMUNE DI SALE Provincia di Alessandria REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA RURALE COMUNE DI SALE Provincia di Alessandria REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA RURALE Approvato con Delibera CC 19 del 18.06.1996 Rettificato con Delibera CC 13 del 28.04.2000 1 Art.1 Disciplina della Polizia

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA DETENZIONE E MODALITÀ DI CIRCOLAZIONE DI ANIMALI SUL TERRITORIO COMUNALE

REGOLAMENTO SULLA DETENZIONE E MODALITÀ DI CIRCOLAZIONE DI ANIMALI SUL TERRITORIO COMUNALE COMUNE DI BLEGGIO SUPERIORE Provincia di Trento REGOLAMENTO SULLA DETENZIONE E MODALITÀ DI CIRCOLAZIONE DI ANIMALI SUL TERRITORIO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 23 dd. 24/10/2011

Dettagli

DISCIPLINA TECNICA PER L ASSEGNAZIONE E LA GESTIONE DI AREE DA INDIVIDUARE PER ADIBIRE AD USO ORTIVO NEL COMUNE DI CALVISANO

DISCIPLINA TECNICA PER L ASSEGNAZIONE E LA GESTIONE DI AREE DA INDIVIDUARE PER ADIBIRE AD USO ORTIVO NEL COMUNE DI CALVISANO C O M U N E D I C A L V I S A N O PROVINCIA DI BRESCIA Piazza dei Caduti, 4 25012 Calvisano (BS) Centralino Fax 030.96.897 030.96.82.28 DISCIPLINA TECNICA PER L ASSEGNAZIONE E LA GESTIONE DI AREE DA INDIVIDUARE

Dettagli

Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25)

Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25) Provincia di Piacenza Comune di Castel San Giovanni (PC) Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25) 3/A7 Allegato 7 Schemi esemplificativi per

Dettagli

COMUNE DI GALLIATE PROVINCIA DI NOVARA

COMUNE DI GALLIATE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI GALLIATE PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PER AREE ATTREZZATE PER SGAMBAMENTO CANI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 22 del 28.04.2016 1 INDICE Art. 1 - FINALITA Art. 2 DEFINIZIONI

Dettagli

Comune di Premia Regolamento Comunale di Tutela Ambientale Approvato con delibera Consiliare n. 55 del ART. 1

Comune di Premia Regolamento Comunale di Tutela Ambientale Approvato con delibera Consiliare n. 55 del ART. 1 ART. 1 Il Consiglio Comunale promuove la tutela del territorio e della proprietà privata e pubblica, difende il valore paesaggistico e favorisce ogni iniziativa atta a promuovere uno sfruttamento razionale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL VERDE SULLE ROTATORIE E SULLE AIUOLE LUNGO LA RETE VIARIA PROVINCIALE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL VERDE SULLE ROTATORIE E SULLE AIUOLE LUNGO LA RETE VIARIA PROVINCIALE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL VERDE SULLE ROTATORIE E SULLE AIUOLE LUNGO LA RETE VIARIA PROVINCIALE APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO PROVINCIALE N. 42 DEL 25.09.2012 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL

Dettagli

RILIEVO DEL VERDE ESISTENTE

RILIEVO DEL VERDE ESISTENTE RILIEVO DEL VERDE ESISTENTE L area in questione ricade, nell ambito della classificazione vegetazionale-forestale delle tipologie fitoclimatiche, nel Querco-Carpinetum boreoitalicum (Pignatti, 1953) con

Dettagli

COMUNE DI SAN LORENZO IN BANALE. Norme per la detenzione e circolazione di animali

COMUNE DI SAN LORENZO IN BANALE. Norme per la detenzione e circolazione di animali COMUNE DI SAN LORENZO IN BANALE Norme per la detenzione e circolazione di animali Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 29 dd. 11.07.2003 e modificato con deliberazione del

Dettagli

COMUNE DI CASTELLO TESINO REGOLAMENTO CONCERNENTE LA DETENZIONE DI CANI NEL COMUNE DI CASTELLO TESINO

COMUNE DI CASTELLO TESINO REGOLAMENTO CONCERNENTE LA DETENZIONE DI CANI NEL COMUNE DI CASTELLO TESINO COMUNE DI CASTELLO TESINO (Provincia di Trento) REGOLAMENTO CONCERNENTE LA DETENZIONE DI CANI NEL COMUNE DI CASTELLO TESINO Approvato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 40 del 19.11.2007 Titolo

Dettagli

OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum

OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO Dott. Nat. Giuseppe Stablum MARZO 2012/ FEBBRAIO 2013 Si illustra di seguito il censimento delle specie arboree ed arbustive della seconda

Dettagli

Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati

Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Giornata di Studio Quadro normativo intorno agli alberi Federazione Interregionale ODAF Piemonte Valle D Aosta Torino Centro Polifunzionale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO LEGGE REGIONALE N. 26 DEL 20-07-2007 REGIONE ABRUZZO Modifiche alla L.R. 16 marzo 2001, n. 6 recante: Norme in materia di coltivazione, allevamento, sperimentazione e commercializzazione di organismi geneticamente

Dettagli

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare:

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare: PRONTUARIO DI ATTENZIONE AMBIENTALE Art. 35 - NORME GENERALI PER IL DISEGNO URBANO Tale P.A.A. costituisce elemento di guida, ove non vi sia presenza di elementi caratterizzanti diversi, per un corretto

Dettagli

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per l ambiente urbano

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per l ambiente urbano Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per l ambiente urbano Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna Massimo Bariselli e Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario

Dettagli

8 / " " 3) / 5 " 6 : &&

Dettagli

VALORIZZAZIONE DEL PARCO URBANO DI VIA PALESTRO A CIMNAGO

VALORIZZAZIONE DEL PARCO URBANO DI VIA PALESTRO A CIMNAGO RELAZIONE TECNICA VALORIZZAZIONE DEL PARCO URBANO DI VIA PALESTRO A CIMNAGO Organizzazione ONLUS per la tutela e la salvaguardia dell ambiente Via Aureggi, 5 0030 Lentate sul Seveso (Milano) CODICE FISCALE

Dettagli

REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI CONVIVENZA DELLA POPOLAZIONE CANINA SUL TERRITORIO DI CANTELLO

REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI CONVIVENZA DELLA POPOLAZIONE CANINA SUL TERRITORIO DI CANTELLO COMUNE DI CANTELLO Provincia di Varese REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI CONVIVENZA DELLA POPOLAZIONE CANINA SUL TERRITORIO DI CANTELLO ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1- Il regolamento è finalizzato

Dettagli

Esplorare i paesaggi agro-urbani

Esplorare i paesaggi agro-urbani Esplorare i paesaggi agro-urbani Forme, usi e attori nelle aree di margine Progetti di paesaggio tra l urbano ed il rurale Esplorare i paesaggi agro-urbani Forme, usi e attori nelle aree di margine Progetti

Dettagli

Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25)

Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25) Provincia di Piacenza Comune di Castel San Giovanni (PC) Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25) Indice SCHEDA N. 1: Esemplificazione di tipologia

Dettagli

Pubblicato sul BURL n. 27 Serie Avvisi e Concorsi del in vigore dal

Pubblicato sul BURL n. 27 Serie Avvisi e Concorsi del in vigore dal REGOLAMENTO PER IL TAGLIO ORDINARIO DELLE PIANTE ARBOREE ISOLATE, DELLE SIEPI, DEI FILARI, DELLE FASCE ALBERATE E DEI BOSCHETTI NEL PARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIA E VALLE DEL CURONE IN ATTUAZIONE DELL

Dettagli

COMUNE DI VILLANOVA D ASTI Provincia di Asti

COMUNE DI VILLANOVA D ASTI Provincia di Asti COMUNE DI VILLANOVA D ASTI Provincia di Asti AREA DI SGAMBATURA PER CANI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n.44 del 30/11/2016 INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento... 3 Art. 2 - Definizioni...

Dettagli

Allegato alle N.T.O.: Sussidi operativi relativi agli interventi di restauro paesistico e ambientale

Allegato alle N.T.O.: Sussidi operativi relativi agli interventi di restauro paesistico e ambientale Allegato alle N.T.O.: Sussidi operativi relativi agli interventi di restauro paesistico e ambientale 43 Prospetto n.1: parametri di ricostruzione del verde agrario In questo prospetto vengono sinteticamente

Dettagli

C O M U N E D I B A R E N G O C.A.P PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO

C O M U N E D I B A R E N G O C.A.P PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO C O M U N E D I B A R E N G O C.A.P. 28015 PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DAL LATO TECNICO ED IGIENICO SANITARIO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Allegato

Dettagli

Piantare e coltivare le fasce tampone

Piantare e coltivare le fasce tampone Biella, 23 settembre 2007 Piantare e coltivare le fasce tampone Unità Complessa per le Agroenergie dott. Loris Agostinetto Effetto tampone La polifunzionalità Altre funzioni ambientali -accumulo CO 2 -Miglioramento

Dettagli

La gestione del verde pubblico: problemi e soluzioni

La gestione del verde pubblico: problemi e soluzioni La gestione del verde pubblico: problemi e soluzioni Corso introduttivo alla valutazione della stabilità degli alberi Alessandra Beretta Ufficio Verde Pubblico del Comune di Venezia Il Verde Pubblico Il

Dettagli

COMUNE DI CESANA BRIANZA REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DEI PARCHI GIOCO DI PROPRIETA DEL COMUNE DI CESANA BRIANZA

COMUNE DI CESANA BRIANZA REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DEI PARCHI GIOCO DI PROPRIETA DEL COMUNE DI CESANA BRIANZA COMUNE DI CESANA BRIANZA REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DEI PARCHI GIOCO DI PROPRIETA DEL COMUNE DI CESANA BRIANZA INDICE ART. 1 - Oggetto e finalità del Regolamento ART. 2 Individuazione delle aree

Dettagli

Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese Direzione Generale Area IV Servizio 1 Ufficio 2

Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese Direzione Generale Area IV Servizio 1 Ufficio 2 NULLA OSTA dell 8 giugno 2015 Parere Favorevole con prescrizioni R. d. A. n.145/2015 Oggetto: istanza di realizzazione di interventi di pulizia delle pertinenze stradali della S.S. n 598 Fondo Valle d

Dettagli

Parco via Gran Paradiso

Parco via Gran Paradiso Parco via Gran Paradiso Il parco, ancora in fase di realizzazione, contorna l ala più recente del cimitero del capoluogo, fra la via Gran Paradiso a Ovest e la via Don Bosco a Nord/Est. Terminata all inizio

Dettagli

Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei boschi

Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei boschi COMUNE DI MONTECARLO REGOLAMENTO URBANISTICO Revisione quinquennale art. 55 L.R. 03.01.2005 n. 1 Disposizioni Normative Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei

Dettagli

Comune Di San Maurizio Canavese PROVINCIA DI TORINO

Comune Di San Maurizio Canavese PROVINCIA DI TORINO Comune Di San Maurizio Canavese Albo Pretorio n. 328 Dal 16/04/2009 al 01/05/2009 ORDINANZA NUMERO 24 DATA 16/04/2009 Prot. n. Del SERVIZIO Lavori Pubblici e Gestione Patrimonio e Ambiente OGGETTO: ANIMALI

Dettagli

COMUNE DI ESTE PROVINCIA DI PADOVA AREA III^ - LAVORI PUBBLICI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DIFESA E L ASSETTO

COMUNE DI ESTE PROVINCIA DI PADOVA AREA III^ - LAVORI PUBBLICI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DIFESA E L ASSETTO COMUNE DI ESTE PROVINCIA DI PADOVA AREA III^ - LAVORI PUBBLICI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DIFESA E L ASSETTO IDRAULICO DEL TERRITORIO 1 INDICE GENERALE PREMESSA pag. 3 CAPO UNICO Art. 1 FINALITA pag.

Dettagli

Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità

Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità ALLEGATO 5 Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità Oggetto Lavori di manutenzione ordinaria del verde, per la rete stradale della Provincia di Monza e Brianza (anno 2012 2013) CUP B86G12000110003

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 24

LEGGE REGIONALE N. 24 VII LEGISLATURA ATTI: 012808 LEGGE REGIONALE N. 24 ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE DELL'ALTO GARDA BRESCIANO Approvata nella seduta del 18 novembre 2003 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale N. 49 del 5 dicembre

Dettagli

Regolamento comunale delle aree a verde

Regolamento comunale delle aree a verde COMUNE DI CASCIAGO Provincia di Varese ************** Regolamento comunale delle aree a verde Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 5 in data 05.06.2006 Ufficio Lavori Pubblici Pagina 1

Dettagli

COMUNE DI NOVARA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA CITTA SERVIZIO MOBILITA PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO

COMUNE DI NOVARA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA CITTA SERVIZIO MOBILITA PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO COMUNE DI NOVARA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA CITTA SERVIZIO MOBILITA PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n 2 26 del 28/11/1991 REGOLAMENTO INTERVENTI

Dettagli

PER LA DIFESA E L ASSETTO IDRAULICO DEL TERRITORIO

PER LA DIFESA E L ASSETTO IDRAULICO DEL TERRITORIO C O M U N E D I C A N A R O Provincia di Rovigo web: http://www.comune.canaro.ro.it e mail: pol.mun@comune.canaro.ro.it REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DIFESA E L ASSETTO IDRAULICO DEL TERRITORIO Approvato

Dettagli

CONDIZIONI PARTICOLARI TECNICHE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI. DI PULIZIA DEL TERRENO DEMANIALE DELLO STABILIMENTO (Opera R. 13),

CONDIZIONI PARTICOLARI TECNICHE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI. DI PULIZIA DEL TERRENO DEMANIALE DELLO STABILIMENTO (Opera R. 13), BAIANO DI DEI LAVORI DI PULIZIA DEL TERRENO DEMANIALE DELLO Pagina 1/10 CONDIZIONI PARTICOLARI TECNICHE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI DI PULIZIA DEL TERRENO DEMANIALE DELLO STABILIMENTO (Opera R. 13), DEL

Dettagli

PROGETTO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE PUBBLICO

PROGETTO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE PUBBLICO [2014] Comune di Carbognano Provincia di Viterbo Area Tecnica e Tecnico Manutentiva PROGETTO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE PUBBLICO Aprile 2014 - Novembre 2014 TAVOLA 3 COMPUTO METRICO Pagina

Dettagli

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCESSO ALL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI

REGOLAMENTO PER L ACCESSO ALL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI REGOLAMENTO PER L ACCESSO ALL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI Approvato con Deliberazione C.C. n. 41 del 29.11.2016 pag. 1/6 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento Articolo 2 - Definizioni Articolo 3

Dettagli

COMUNE DI VILLAR FOCCHIARDO

COMUNE DI VILLAR FOCCHIARDO COMUNE DI VILLAR FOCCHIARDO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DELL AREA SOSTA CAMPER ARTICOLO 1. Il presente regolamento disciplina l utilizzazione dell area sosta camper, in seguito

Dettagli

COMUNE DI SAN MARTINO DALL ARGINE INDICAZIONI TECNICHE PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA ED AMBIENTALE Vengono definiti i criteri generali per la realizzazione delle piantumazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCESSO ALL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI

REGOLAMENTO PER L ACCESSO ALL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI REGOLAMENTO PER L ACCESSO ALL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI Approvato con deliberazione del C.C. n. 18 del 14/05/2015 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO... ART. 2 DEFINIZIONI... ART. 3 AMBITO D APPLICAZIONE... ART.

Dettagli

COMUNE DI TORNO Provincia di Como

COMUNE DI TORNO Provincia di Como COMUNE DI TORNO Provincia di Como REGOLAMENTO PER IL TRANSITO DI MEZZI MOTORIZZATI SULLA STRADA COMUNALE DETTA DI CAVALLO NEL TRATTO COLLEGANTE TORNO ALL ABITATO DI MONTEPIATTO E SULLA STRADA COMUNALE

Dettagli

ART. 1 Oggetto del Regolamento

ART. 1 Oggetto del Regolamento ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 21 dd. 30.06.2008 COMUNE DI ROMENO --------------------- PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO STRADE RICADENTI NEL COMUNE DI ROMENO. ART. 1 Oggetto del Regolamento

Dettagli

ORDINANZA DEL SINDACO

ORDINANZA DEL SINDACO ORDINANZA DEL SINDACO Prot. N. 6062 Albo N. 606 Ord. N. 40 Del 05/05/2014 OGGETTO: Ordinanza relativa all esecuzione di sfalcio, pulitura e taglio erba, manutenzione e pulizia su fossi e canali di scolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DELL AREA SOSTA AUTOCARAVAN

REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DELL AREA SOSTA AUTOCARAVAN REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DELL AREA SOSTA AUTOCARAVAN Articolo 1 Il presente Regolamento disciplina l utilizzazione dell area sosta autocaravan, in seguito citata come area camper presso l area degli

Dettagli

RELAZIONE TECNICA INERENTE LA CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO, AI SENSI DELLA L.R. 39/2000, DI UN AREA POSTA IL LOCALITÀ GUAZZI, NEL COMUNE DI POPPI

RELAZIONE TECNICA INERENTE LA CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO, AI SENSI DELLA L.R. 39/2000, DI UN AREA POSTA IL LOCALITÀ GUAZZI, NEL COMUNE DI POPPI RELAZIONE TECNICA INERENTE LA CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO, AI SENSI DELLA L.R. 39/2000, DI UN AREA POSTA IL LOCALITÀ GUAZZI, NEL COMUNE DI POPPI Relatore: dott. for. Marcello Miozzo Committente: Sig.

Dettagli

La condizionalità in Puglia

La condizionalità in Puglia La condizionalità in Puglia Le norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali Bari-Palazzo Agricoltura, 27 giugno 2006 REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ALLE RISORSE AGROALIMENTARI

Dettagli

AREA TECNICA SETTORE MANUTENZIONI E VIABILITA

AREA TECNICA SETTORE MANUTENZIONI E VIABILITA AREA TECNICA SETTORE MANUTENZIONI E VIABILITA TOSATURA E SPOLLONATURA DI ESSENZE ARBOREE SPONTANEE, POTATURA ED ABBATTIMENTO ALBERI, SFALCIO ERBA, LUNGO I CIGLI, LE BANCHINE, LE SCARPATE E LE RIPE DELLE

Dettagli

per la fruizione dell'area finalizzata all'attività motorie cani

per la fruizione dell'area finalizzata all'attività motorie cani Comune di Cerro Maggiore provincia di Milano Regolamento per la fruizione dell'area finalizzata all'attività motorie cani Approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 5 del 18.5.17 In vigore dal

Dettagli

Regolamento di gestione del centro raccolta differenziata rifiuti in località Scilano

Regolamento di gestione del centro raccolta differenziata rifiuti in località Scilano Regolamento di gestione del centro raccolta differenziata rifiuti in località Scilano C.C. n 9 del 28.3.2008 Art. 1- Finalità Il presente Regolamento disciplina la gestione dell area in località Scilano

Dettagli

Regolamento per la detenzione e circolazione di animali nel comune di Storo

Regolamento per la detenzione e circolazione di animali nel comune di Storo Comune di Storo PROVINCIA DI TRENTO Regolamento per la detenzione e circolazione di animali nel comune di Storo Approvato dal Consiglio comunale il 15 ottobre 1998 con deliberazione n. 32 Regolamento per

Dettagli

Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere

Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere Parco Felice Piacenza - Pollone (BI) Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere La Cooperativa Sociale Il Grigio Onlus in collaborazione con lo Studio Tecnico di Arboricoltura Ornamentale

Dettagli

DOMANDA DI CONTRIBUTO PER L INDENNIZZO DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE ESCLUSI GLI ALLEVAMENTI ITTICI DICHIARA

DOMANDA DI CONTRIBUTO PER L INDENNIZZO DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE ESCLUSI GLI ALLEVAMENTI ITTICI DICHIARA Alla PROVINCIA DI RAVENNA Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale Via della Lirica, 21 48124 Ravenna DOMANDA DI CONTRIBUTO PER L INDENNIZZO DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO SCARAMPI

COMUNE DI SAN GIORGIO SCARAMPI COMUNE DI SAN GIORGIO SCARAMPI PROVINCIA DI ASTI VERBALE DI DELIBERAZIONE del 25 LUGLIO 2014 N 27 DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: MODIFICA REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE L anno duemilaquattordici, addì

Dettagli

STUDIO TECNICO SALA. Via UMBERTO I, n PANDINO CR TEL. 0373/90159

STUDIO TECNICO SALA. Via UMBERTO I, n PANDINO CR TEL. 0373/90159 STUDIO TECNICO SALA Via UMBERTO I, n 69 26025 PANDINO CR TEL. 0373/90159 info@studiotecnicosala.com www.studiotecnicosala.com RELAZIONE TECNICA Committente: Intervento: Cantiere: LOSI GIUSEPPE E MARCO

Dettagli

PROGETTO DI AREA ARTIGIANALE IN COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (PV)

PROGETTO DI AREA ARTIGIANALE IN COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (PV) Variante di PRG Redatta ai sensi del DPR 447/98 S.U.A.P. Sportello Unico Attività Produttive PROGETTO DI AREA ARTIGIANALE IN COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (PV) Luglio 2009 VIA SCOPOLI, 12 27100 PAVIA

Dettagli

SCHEDA DI OFFERTA PREZZI UNITARI

SCHEDA DI OFFERTA PREZZI UNITARI Fornitura franco cantiere di alberi delle seguenti specie: Quercus robur in zolla-rete coltivata in vaso air pot con almeno 6 trapianti, circonferenza fusto 60-70 cm altezza complessiva 700-900 cm larghezza

Dettagli

Prot. N 690 Riva di Solto, BANDO PER LA SPONSORIZZAZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO COMUNALE ADOTTA UN AIUOLA

Prot. N 690 Riva di Solto, BANDO PER LA SPONSORIZZAZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO COMUNALE ADOTTA UN AIUOLA Prot. N 690 Riva di Solto, 30.03.2010 BANDO PER LA SPONSORIZZAZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO COMUNALE ADOTTA UN AIUOLA 1. La scrivente Amministrazione, intende affidare ad Aziende, Società, Enti, Associazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE

REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE ART. 1 FINALITÀ Il presente Regolamento disciplina le modalità di accesso, fruizione, prelievo e uso delle risorse dell intero

Dettagli

BA_09. AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). PROFILO DESCRITTIVO DELL AREA

BA_09. AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). PROFILO DESCRITTIVO DELL AREA SCHEDA n. : BA_09 AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). Data: 31.10.2011 Rilevatore: CG/cv DENOMINAZIONE: : Via Presolala/Via Resegone (ambito

Dettagli

COMUNE DI VEZZA D ALBA PROVINCIA DI CUNEO Sede: VEZZA D ALBA Via Mazzini 29

COMUNE DI VEZZA D ALBA PROVINCIA DI CUNEO Sede: VEZZA D ALBA Via Mazzini 29 COMUNE DI VEZZA D ALBA PROVINCIA DI CUNEO Sede: VEZZA D ALBA Via Mazzini 29 REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA MESSA A DIMORA DEGLI ALBERI E PER LA DISCIPLINA DEGLI INCOLTI. Approvato con delibera

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PARTE 2

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PARTE 2 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PARTE 2 TESTO COORDINATO CON IL REGOLAMENTO REGIONALE N. 5/2007 INTEGRATO E MODIFICATO DAL REGOLAMENTO REGIONALE 19 GENNAIO 2010, N.1 Premessa Le presenti

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 3067 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore BATTAGLIA Antonio COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 27 LUGLIO 2004 Disposizioni per incentivare le attività svolte

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE

REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE COMUNE DI LUMEZZANE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE Adottato con deliberazione di C.C. n. 70 del 28/09/2005 IL SEGRETARIO GENERALE Calderone dott. Francesco Art. 1 Principi

Dettagli

COMUNE DI GALLIERA VENETA CONDIZIONI ESECUTIVE LAVORI DI POTATURA DELLE PIANTE VIALE MONTE GRAPPA

COMUNE DI GALLIERA VENETA CONDIZIONI ESECUTIVE LAVORI DI POTATURA DELLE PIANTE VIALE MONTE GRAPPA COMUNE DI GALLIERA VENETA PROVINCIA DI PADOVA FOGLIO CONDIZIONI ESECUTIVE LAVORI DI POTATURA DELLE PIANTE DI TIGLIO VIALE MONTE GRAPPA 1 Art. 1 - Principi generali La finalità dell'intervento è di ridimensionare

Dettagli

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione

Dettagli

COMUNE DI CAMPONOGARA (Provincia di Venezia)

COMUNE DI CAMPONOGARA (Provincia di Venezia) COMUNE DI CAMPONOGARA (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER LA MANUTENZIONE E CONSERVAZIONE DEI FOSSI DI PROPRIETA PRIVATA O MISTA DEL TERRITORIO COMUNALE Premessa I fossi privati costituiscono il primo

Dettagli

Videosorveglianza Decalogo e regole per la privacy

Videosorveglianza Decalogo e regole per la privacy Videosorveglianza Decalogo e regole per la privacy IL GARANTE FISSA IN DIECI PUNTI LE REGOLE PER NON VIOLARE LA PRIVACY L'Autorità Garante ha individuato alcune regole per rendere conforme alle norme sulla

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI COMUNE DI BASELGA DI PINÉ PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI Il Segretario Generale dott. Giorgio Larentis Il Sindaco dott. Ugo Grisenti Approvato

Dettagli

Ufficio Ecologia Ambiente Prot. n /01/06/01 del Ordinanza n 22 del

Ufficio Ecologia Ambiente Prot. n /01/06/01 del Ordinanza n 22 del Ufficio Ecologia Ambiente Prot. n 30.822/01/06/01 del 04.09.2012 Ordinanza n 22 del 05.09.2012 Oggetto: Disposizioni in materia di utilizzo in agricoltura di effluenti d allevamento, fanghi di depurazione

Dettagli

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva 1 COMUNE DI CALCIO allegato H PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva Via Covo (SP 102) nuova SP 98 Calciana conforme al PGT (Artt. 12 e 14, legge regionale 11

Dettagli

COMUNE DI ACIBONACCORSI

COMUNE DI ACIBONACCORSI COMUNE DI ACIBONACCORSI Provincia di Catania REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELL AREA SGAMBAMENTO CANI DI VIA A. FLEMING N.4 (Approvato con delibera del Commissario Straordinario)

Dettagli

STATO DI CONSISTENZA INIZIALE E MANUTENZIONE MINIMA

STATO DI CONSISTENZA INIZIALE E MANUTENZIONE MINIMA Comune di Oristano Comuni de Aristanis Servizio Ambiente STATO DI CONSISTENZA INIZIALE E MANUTENZIONE MINIMA RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE AREE VERDI ATTRAVERSO LA CONCESSIONE A SOGGETTI PRIVATI

Dettagli

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI NOME DEL PROGETTO NOME SPAZIO APERTO SP.A.C._26 COMUNE Casalpusterlengo AREA (ha) 37 PERIMETRO (metri) 3588 PROPRIETÀ DELL AREA Privata, più proprietà DATA RILIEVO Maggio 2013 RILIEVO EFFETTUATO DA Landmarkstudio

Dettagli