PREMESSA. l Ufficio tecnico O.P. Euro- Ortofrutticola del Trigno
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- Raffaello Mattioli
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1 PREMESSA La missione aziendale della nostra organizzazione dei produttori ortofrutticoli EUROORTOFRUTTICOLA del TRIGNO è quella proteggere e valorizzare al massimo le produzioni ortofrutticole dei propri associati. Per fare ciò, gestiamo la programmazione delle produzioni, eseguiamo un capillare controllo, sia in campo sia in magazzino per ottenere prodotti buoni, genuini e rispettosi dell ambiente che delle esigenze dei consumatori. In tutto questo l agricoltura biologica è ventata un attività della nostra organizzazione. Il termine agricoltura biologica, comunemente è intesa come un sistema produzione privo d impatto ambientale, il concetto è stato esasperato al punto che molti pensano che produrre biologico significa non trattare, questo modo pensare sattende alcuni fondamentali principi e non porta a pensare come orientarsi nella scelta della nuova filosofia fesa. Noi con la presente Guida alla fesa biologica delle principali colture frutticole vogliamo intendere il processo della produzione articolata in una serie originali e coraggiose scelte aziendali, capaci coinvolgere le tecniche agronomiche, il quadro varietale, la concimazione e soprattutto la riconversione mentale chi gestisce l azienda biologica. Le incazioni che sono suggerite in questa guida dovranno essere considerate come consigli applicativi massima, sarà cura dei Tecnici che lavorando a stretto contatto degli agricoltori, dovranno valutare la strategia fesa ed adattarla secondo la realtà aziendale. Siamo posti a cavallo due regioni Abruzzo e Molise. Terre splende per il sole, il mare, la generosità della gente e la vocazione alla qualità dei suoi prodotti agricoli. Abruzzo, Molise e agricoltura biologica in tale s intende un vero Trinomio Naturale. Un uomo agricoltore, ha creduto fermamente nella vocazione della propria terra, spingendo con i dovuti sacrifici la propria azienda nella nostra missione. l Ufficio tecnico O.P. Euro- Ortofrutticola del Trigno 1
2 LA DIFESA BIOLOGICA DELL ACTINIDIA PRINCIPALI PROBLEMATICHE FITOSANITARIE DELL ACTINIDIA La coltura dell actinia ( Kiwi ) normalmente non presenta avversità tali da rendere necessaria la fesa sanitaria, comunque saltuariamente si possono verificare alcune patologie le quali sono: COCCINIGLIA BIANCA è molto probabile che negli impianti eccessivamente vigorosi in cui l ombreggiamento è eccessivo il parassita si sviluppi causando danni anche ai frutti, risulterebbero efficaci gli olio minerali e il polisolfuro calcio i quali al momento non sono registrati per la coltura. EULIA è un lepidottero polifago che raramente colpisce anche il kiwi facendo erosioni sull epidermide dei frutti. Il parassita si controlla bene con l utilizzo del Bacillus thuringensis. PHYROPHTORA è un fungo che colpisce il colletto della pianta mandandola a morte in breve tempo, esso si sviluppa dall umità costante nella zona del colletto, pertanto si consiglia effettuare lavorazioni al terreno in modo che non ristagni acqua nella suddetta zona. CANCRI ( carie del legno ) è conseguenza versi organismi patogeni che portano a sseccamenti intere branche; si devono limitare tagli grossi durante la stagione estiva. In caso si debbano effettuare grossi tagli si consiglia sinfettare i tagli con paste a base poltiglia bordolese. MOSCA della frutta monitorare i voli con l uso delle trappole a feromone, per eventuali applicazioni esche o trappole per la cattura massale consultare i tecnici. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 2
3 Avversità bianca (Pseudaulacaspis pentagona) LA DIFESA BIOLOGICA DELL ACTINIDIA Rigonfiamento gemme Riguardo a questo parassita è da segnalare una crescente presenza Risulterebbero efficaci oli minerali o vegetali oppure il polisolfuro calcio, che però attualmente NON SONO REGISTRATI SULLA COLTURA. Post allegaggione Eulia (Argyrotaenia pulchellana) Bacillus Thuringensis 1,2-1,5 Pre raccolta Dopo un adeguato monitoraggio è molto semplice intervenire nel periodo adeguato. Mosca della Frutta (Ceratitis capitata) Trappole alimentari ( esca piretro ) Monitorare i voli con l ausilio delle trappole sessuali, eventuali applicazioni delle trappole alimentari devono essere impostate in stretta collaborazione con i tecnici. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci
4 LA DIFESA BIOLOGICA DELL ALBICOCCO PRINCIPALI PROBLEMATICHE FITOSANITARIE DELL ALBICOCCO IL problema che assilla i produttori albicocco è: LA MONILIA durante la fioritura, venta molto grave quando gli andamenti stagionali piovosi sono accentuati durante la fase che va da inizio fioritura a fine scamiciatura, sicuramente lungo le vallate per effetto della maggiore umità il problema è più accentuato. I prodotti sponibili non sempre riescono a dare totale garanzia, sicuramente abbinato a una corretta potatura che preliga il legno giovane può contenere gli attacchi, è noto che i punti dove più spesso la malattia si sviluppa sono i fiori dei mazzetti maggio e i brindelli poco significati. Ovviamente sé all inizio dell attacco si cerca eliminare i getti colpiti appena presentano i sintomi della malattia sicuramente si riduce il danno che potrebbe provocare. OIDIO nelle aree dove questa malattia si presenta ogni anno con particolare virulenza sarà utile eseguire alcune applicazioni preventive già dalle fasi fine fioritura, scamiciatura e ingrossamento dei frutticini, intervenendo con zolfo bagnabile, inoltre si raccomanda eliminare i rametti colpiti e durante il radamento i frutticini colpiti. Limitare sia gli apporti nutritivi e le irrigazioni per contenere la vigoria delle piante. L ANARSIA ove si presenti questa patologia viene contenuto abbastanza facilmente con trattamenti a base Bacillus T. adzionato con sostanze zuccherine, ovviamente i trattamenti devono essere mirati nei perio corretti avvalendosi del monitoraggio del parassita con le trappole sessuali. BATTERIOSI in particolar modo in impianti giovani provocano gravi lesioni al tronco e alle branche principali fino a causare il sseccamento, nelle piante adulte la pressione della malattia è inferiore. Questa patologia nelle piante in produzione talvolta provoca danni ai frutti con evidenti croste brune. FITOPLASMI causano squilibri fisiologici con germogliamenti e fioriture in epoche anomale con conseguente perta produzione, crescita stentata e moria delle piante. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 4
5 Avversità LA DIFESA BIOLOGICA DELL ALBICOCCO Da caduta foglie a ingrossamento gemme Corineo (Coryneum beijerinchii ) Polt. Bordolese 1-15 Ingrossamento gemme Assolutamente importante intervenire nella fase caduta foglie e ripresa vegetativa. Per il rame non superare la dose 6 per ha anno. grigia (Comstockaspis perniciosa ) oppure Fioritura e post fioritura Intervenire dopo 15 giorni dal trattamento con rame caduta foglie. Monilia ( Monilia laxa, fructigena ) * oppure Zolfo bagnabile ** Silicato soo (%) Intervenire con dosaggi massimi prima della fioritura, successivamente con quelli minimi. ** Questi dosaggi si riferiscono alla fase inizio fioritura; in post fioritura minuire la dose zolfo a -4. Oio (Sphaerotheca pannosa) Da scamiciatura alla raccolta Zolfo bagnabile -4 5 Intervenire ogni 7-1 giorni fino alla fine maggio, questi interventi sono vali anche per la rugginosità dei frutti. Anarsia ( Anarsia lineatella ) Bacillus Thuringensis 1,2-1,5 Monitorare con le trappole sessuali e intervenire dopo 1-15 giorni dopo il superamento della soglia e ripetere dopo 7-8 giorni, l aggiunta sostanze zuccherine migliora l efficacia. In caso danni dell anno precedente si può intervenire anche in pre fioritura per abbattere la popolazione svernanante. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 5
6 Avversità LA DIFESA BIOLOGICA DEL CILIEGIO Da caduta foglie a ripresa vegetativa Batteriosi (Xanthomonas c.) e corineo ( Coryneum beijerinckii ) Polt. Bordolese 1-15 Trattamento fondamentale da effettuarsi a fine caduta foglie. In caso annate eccessivamente umide ripetere. Per il rame non superare la dose 6 per ha anno. (Comstockaspis perniciosa ) 5-45 Intervenire solo sé necessario. Pre fioritura Monilia ( Monilia laxa, fructigena ) Zolfo bagnabile Silicato soo (%) La dose zolfo va ridotta dopo la fioritura a -5, se è necessario intervenire anche dopo la fioritura. Afide nero (Myzus cerasi) Da allegaggione alla raccolta Piretro 1-1,5 lt 7-1 lt 2 1 Trattare alla primissima comparsa degli afi. La ffusione degli afi sul ciliegio avviene quasi esclusivamente ad opera delle formiche. Per prevenire la comparsa degli afi risulta utile applicare della colla alla base del fusto al fine limitare l ascesa delle formiche sulla chioma della pianta. Mosca del ciliegio (Rhagoletis cerasi) Piretro 1-1,5 lt 7-1 lt 2 1 Monitorare con trappole sessuali la presenza del parassita al fine conoscere l entità della popolazione. L efficacia del trattamento da scarsi risultati. Nei nuovi impianti privilegiare la varietà precoci che sfuggono all attacco, oppure cercare coltivare nelle zone dove il parassita non è presente. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 6
7 LA DIFESA BIOLOGICA DELL OLIVO Avversità Cicloconio o occhio pavone (Spilocaea oleagina) Da dopo la raccolta a fine inverno Polt. Bordolese 1-15 E la più importante malattia dell olivo le infezioni che avvengono sopratutto il periodo autunnale e primaverile, sono favorite da perio pioggia, sono sufficienti 2- giornate pioggia con temperature superiori a 5 c.. La lotta viene effettuata con prodotti a base rame, dopo un campionamento delle foglie per stabilire la soglia d intervento ( - 4 % foglie colpite ), si interviene sia appena dopo la raccolta che a fine inverno. Per il rame non superare la dose 6 per ha anno. mezzo grano pepe (Saisettia oleae) 5-45 Da allegaggione alla raccolta Molto ffusa nelle zone a clima mite e temperato, oltre a creare danni su rami e foglie, sottraendo linfa, sulla melata che produce si sviluppa la fumatine che agrava ulteriormente i danni. Tignola dell olivo (Prays oleae) Mosca delle olive (Dacus oleae) Bacillus Thuringensis 1,2-1,5 Trappole cromotropiche Trappole alimentari ( esca piretroi ) oppure Naturalis (Beaueria bassiana) 1 x pianta -4 ha 1-1,5 lt 1 Per controllare il parassita è necessario eseguire campionamenti sulle drupe. Per fendersi da questo parassita bisogna ricorrere a tutti i mezzi sponibili, è necessario monitorare la presenza del parassita con le trappole sessuali e settimanalmente un campionamento delle drupe ( 1 olive per azienda e visionarle al microscopio ) posizionare le trappole cromotropiche o alimentari seguendo scrupolosamente le incazioni dei tecnici. Nel caso si interviene con rotenone considerare che lo stesso non ha azione citotropica. Anche eventuali interventi con Naturalis vanno effettuati in stretta collaborazione con i tecnici. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 7
8 LA DIFESA BIOLOGICA DEL PESCO PRINCIPALI PROBLEMATICHE FITOSANITARIE DEL PESCO Il pesco è una coltura che in questi anni esperienza ha mostrato adattarsi abbastanza bene alla coltivazione biologica, seguito illustriamo i parassiti più fficili da controllare: TRIPIDI rappresentano il vero grande problema sulla coltivazione delle nettarine, le aziende in zona collinare e pedocollinare sono le più soggette alla presenza questo parassita. Al momento sono autorizzati solo prodotti che sono relativamente vali come il rotenone, piretro e l azaractina o olio Neem ( insetticida che possiede più che una azione abbattente un azione repellente riducendo la fecontà degli adulti e la fertilità delle uova ) sono degli insettici origine vegetale con una screta efficacia. Si spone anche un bioinsetticida a base Beauveria bassiana con azione contatto, riesce a infettare i parassiti con le proprie spore e conseguentemente portarli alla morte. AFIDI creano problemi soprattutto i primi anni passaggio da agricoltura convenzionale a agricoltura biologica in quanto si deve ristabilire un equilibrio tra insetti dannosi e insetti utili, sporacamente si verificano delle infestazioni afi particolari quali afi bruno e farinoso, essi solito infestano solo alcune piante durante il periodo estivo, si consiglia intervenire in maniera localizzata. Per la fesa questi parassiti si interviene con i suddetti prodotti. COCCINIGLIE sono ben contenuti da i trattamenti a base olio bianco oppure in caso forte infestazione con polisolfuro calcio durante il periodo invernale, sono anche contenuti dai parassiti naturali poco sturbati dai trattamenti chimici non ammessi. BOLLA si contiene con trattamenti a base rame o polisolfuro calcio intervenendo nei perio corretti e con dosi opportune, sicuramente è fondamentale il trattamento a rottura gemme attenendosi ai dosaggi consigliati. In caso attacchi tarvi bolla il polisolfuro calcio è il prodotto da utilizzare nel periodo primaverile, in quanto il rame è fitotossico in vegetazione sulle drupacee, qualora si interviene con polisolfuro calcio in primavera si ha un buon effetto anche su oio e monilia dei fiori. MONILIA dei frutti nei nostri ambienti non a mai dato gran problemi, risultano fondamentali le pratiche agronomiche come la potatura verde nel caso piante molto vigorose per arieggiare la chioma e il contenimento delle concimazioni. Il silicato soo in pre raccolta ha un modesto effetto positivo nei confronti della malattia. CIDIA E ANARSIA per questi parassiti l utilizzo dei feromoni ( confusione e sorientamento sessuale e preparati a base bacillus t. riescono a dare buoni risultati, raccomandando la tempestività degli interventi. La confusione o il sorientamento sessuale danno risultati migliori su cia molesta mentre per l anarsia l efficacia è inferiore. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 8
9 Avversità Bolla (Taphirina deformans) e Corineo (Coryneum b.) bianca (Pseudaulacasppis p.) Afi (Myzus persicae) e Tripi (Thrips mayor e Taeniothrips merionalis) Oio (Pphaerotheca p.) e Monilia (Monilia laxsa e fructigena) LA DIFESA BIOLOGICA DEL PESCO Polt. Bordolese Inizio rottura gemme Da bottone rosa a caduta petali Piretro Sapone potassio Zolfo bagnabile oppure ,2 lt 1-12 lt Da scamiciatura alla raccolta Oio (Pphaerotheca p.) Zolfo bagnabile -6 5 Tripi (Thrips mayor e Taeniothrips merionalis) Cia (Cya molesta) e Anarsia (Anarsia lineatella) grigia (Comstockaspis perniciosa ) Cancri Rameali (Fusicoccum amygdali) Azaractina Beaueria bassiana Confusione sessuale o Disorientamento Bacillus Thuringensis Zolfo bagnabile 2- lt 1-1,5 lt ,5 Caduta foglie Polt. Bordolese 15 5 Fondamentale il primo intervento a completa caduta foglie e a rottura gemme, nelle annate piovose ripetere dopo 15 giorni un trattamento con polisolfuro calcio. Per il rame non superare la dose 6 per ha anno. Di norma non sono necessari in quanto il parassita viene controllato dai parassiti naturali come Encarsia Berlesei Trattare prima e dopo la fioritura e da preferire il rotenone sulle nettarine, il secondo intervento ridurre la dose olio b. a,5 per hl utilizzando olio estivi in vegetazione. In caso reinfestazioni preferire i lavaggi ai trattamenti insettici che in questa fase hanno una scarsa efficacia. Per l oio intervenire a inizio scamiciatura ogni 7-1 giorni, utilizzare il polisolfuro calcio dove la malattia ha una forte pressione, oppure in annate dove l umità o le piogge sono persistenti. In conzioni favorevoli alla malattia ripetere il trattamento dopo 7-8 giorni. In biologico è uno dei problemi più fficile soluzione, consultare i tecnici per scegliere e alternare iprodotti consentiti. Istallare I spenser entro la fine marzo, i trattamenti con bacilus in sinergia con il sorientamento o la confusione fino ad ora anno dato buoni risultati. Intervenire dopo 15 giorni dal trattamento con rame caduta foglie. L aggiunta zolfo a l olio b. rende la miscela simile al polisolfuro calcio.non trattare in vegetazione La fesa da questa avversità non è facile, si può basare su interventi preventivi in pre caduta foglie e interventi agronomici come la pre potatura Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 9
10 LA DIFESA BIOLOGICA DEL SUSINO PRINCIPALI PROBLEMATICHE FITOSANITARIE DEL SUSINO La coltura del susino in biologico risulta relativamente semplice per varietà che maturano entro fine luglio, mentre risulta più problematica per le varietà tarve. CIDIA FUNEBRANA è molto simile a la cia molesta del pesco, tuttavia rispetto a quest ultima ( il cui controllo è più agevole sia con la confusione che con il bacillus t. ) presenta la caratteristica deporre le uova rettamente sui frutti e non sul germoglio; le larve appena nate penetrano immeatamente all interno del frutto senza quin avere la possibilità ingerire il bacillus. E molto importante sapere che spesso le popolazioni più elevate cia funebrana si trovano in collina mentre in pianura lo sono molto meno, che il grado danno è enormemente superiore nelle varietà cino giapponesi che in quelle europee e che i danni sono norma imputabili alla seconda generazione ( circa metà giugno ) e la terza generazione ( dalla metà luglio alla fine ) mentre la prima norma non fa danni apprezzabili anche se in biologico sicuramente non è sbagliato controllare anche questa soprattutto in caso popolazioni elevate. AFIDE VERDE questo parassita non è un problema granssimo nel susino, tuttavia alcune volte il danno è consistente e non sempre l efficacia del piretro o rotenone è sufficiente a controllarlo. Come per la cia f. le varietà più sensibili sono le cino giapponesi mentre le europee sono più rustiche, è utile contenere la vigoria delle piante al fine minuire la suscettibilità delle piante. Le susine europee in alcuni casi, sono attaccate da focolai afide farinoso che possono essere controllati con interventi localizzati. TENTREDINI sono potenzialmente dannose anche se è fficile dare incazioni generali in quanto le infestazioni non sono regolari e vanno monitorate caso per caso. Per il monitoraggio si utilizzano trappole cromotropiche bianche da applicare prima della fioritura e da controllare durante la fioritura. In biologico si può utilizzare una soglia intervento più restrittiva rispetto alle catture incate in produzione integrata ; in caso superamento della soglia si può intervenire con rotenone prima e dopo la fioritura, mentre il piretro risulta molto meno efficace. BATTERIOSI in particolar modo in impianti giovani provocano gravi lesioni al tronco e alle branche principali fino a causarne il sseccamento; nelle piante adulte l incidenza della malattia è meno importante. FITOPLASMI causano squilibri fisiologici con germogliamento e fioriture in epoche anomale, con conseguente perta produzione, crescita stentata e moria delle piante. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 1
11 Avversità Cancri ( Xanthomonas c.) e Corineo (Coryneum beijerinckii) (Comstockaspis perniciosa ) Monilia (Monilia laxsa e fructigena) LA DIFESA BIOLOGICA DEL SUSINO Inizio rottura gemme Polt. Bordolese 15 oppure Zolfo bagnabile * Silicato soo (%) * 5-4 Ve note Inizio bottone bianco 5 - Importante intervenire nella fase caduta foglie e ripresa vegetativa. Per il rame non superare la dose 6 per ha anno. Fondamentale eseguire un trattamento all anno con olio minerale oppure polisolfuro calcio nella fase ingrossamento gemme, il polisolfuro se effettuato a bottone bianco è efficace anche contro la monilia. Intervenire preventivamente al dosaggio 8-1 xhl alla fase inizio fioritura e continuare con 2- x hl dalla fase fine fioritura fino a scamiciatura. * Dosaggi riferiti fino a inizio fioritura dopo minuire la dose zolfo a -5. Afi (Myzus persicae) e tendreni (Hplocampa flava e minuta) Cia funebrana (Cya funebrana) Batteriosi ( Xanthomonas c.) Ruggine (Tranzchelia pruni e spinosae) Piretro Sapone potassio ,2 lt 1-12 lt 2 1 Da allegaggione alla raccolta Confusione sessuale Bacillus Thuringensis --- 1,2-1,5 Dalla raccolta a caduta foglie Polt. Bordolese 15- Zolfo bagnabile Polt. Bordolese 5 In caso reinfestazioni prima intervenire occorre valutare la presenza insetti utili, comunque preferire i lavaggi con sapone potassio ai trattamenti insettici che in questa fase risultano limitata efficacia. La confusione va installata all inizio aprile ( prima dell inizio del volo ). Si tratta già dalla prima generazione in base alle catture con le trappole sessuali. Fondamentale in impianti giovani, eseguire 2- trattamenti in situazioni alta umità o piovosi da metà settembre a fine ottobre. Inoltre quando si pratica la pre potatura fine estate, sinfettare i grossi tagli con pasta rame. Solo alla comparsa delle prime pustole che norma avviene dopo la fine luglio,le varietà europee sono più sensibili alla malattia. Ufficio tecnico O.P. EURO-Ortofrutticola del Trigno Riservato ai soci 11
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