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1 S.p.a MILANO FORO BUONAPARTE, 61 ESERCIZIO TRANVIARIO URBANO RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTO PIAZZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA ALBERATURE Opere stradali e a verde Impresa aggiudicataria Consorzio stabile A.LP.I. scarl Via Calizzano, Milano (MI) info@consorzioalpi.eu tel Progettazione esecutiva Dott. Ing. Giorgio Morini TAU. s.r.l. Via Oslavia, 18/ Milano (MI) studio@t-au.com tel Pulling test e progettazione esecutiva Dott. Agr. G. Claudio Corrazzin C.A.F. sas di Corrazzin- Via Europa, Maserada sul Piave (TV) studiocorrazzin@gmail.com tel Documento di proprietà ATM S.p.A., ne è vietata la riproduzione codifica elaborato scala Codice ATM Codifica file Pr.A.U /1 C A02 - oggetto CAPITOLATO SPECIALE (PRESCRIZIONI TECNICHE) rev data autore verifica approvazione acquisito Fabrizio Iotti Marco Salvadori Giorgio Morini Emanuele Pe Fabrizio Iotti Marco Salvadori Giorgio Morini Emanuele Pe 2 3 La proprietà intellettuale di questo documento è riservata alla società Tau s.r.l. e alla società C.A.F. s.a.s. ai sensi di legge. Il presente documento non può pertanto essere utilizzato per alcun scopo eccetto quello per il quale è stato realizzato e fornito senza l'autorizzazione scritta di Tau s.r.l. e di C.A.F. s.a.s. né venire comunicato a terzi o riprodotto. Le società proprietarie tutelano i propri diritti a rigore di legge.

2 INDICE 1 SCOPO E VALIDITA DEL DOCUMENTO Scopo del documento Validità del documento TERMINOLOGIA DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERE DA REALIZZARE Tracciamenti Principali opere da realizzare OPERE DI ARMAMENTO TRANVIARIO E RELATIVE OPERE CIVILI Demolizioni impianti di binari tranviari Descrizione dettagliata delle operazioni da eseguire per la demolizione binari in assenza di radici Descrizione dettagliata delle operazioni da eseguire per la demolizione binari in presenza di radici Procedura di smaltimento ballast Analisi di caratterizzazione del rifiuto Monitoraggio per la verifica della presenza di fibre di amianto sulla massicciata in ballast, secondo D.M. 14 maggio Smaltimento ballast Smaltimento pietrisco serpentino-amiantoso Smaltimento delle traverse di legno e altri materiali Gestione dei rifiuti Realizzazione nuovi binari tranviari Posa di binario con armamento a rotaie fasciate inglobate in una platea in c.a. flottante in curva e in rettifilo Posa di binario inerbito su ballast Posa di binario su ballast con pavimentazione in conglomerato bituminoso Norme generali per la sicurezza dell esercizio Foratura e taglio delle rotaie Trasporti Sopraelevazione Livelli Allineamenti (di competenza ATM S.p.a.) Norme per la misurazione dei binari tranviari C A02.doc 2

3 5 Opere civili per la demolizione dell esistente e realizzazione della nuova pavimentazione stradale Prescrizioni esecutive per la realizzazione della nuova pavimentazione in asfalto Prescrizioni esecutive per la realizzazione delle nuove banchine di fermata Raccomandazioni di carattere generale per la realizzazione delle opere stradali Impianti semaforici Sistemazione sottoservizi Rimozione e ripristino cordoni in pietra Posa cavidotti in PVC per ripristino bocche di lupo Prescrizioni esecutive per la costruzione dei plinti della linea TE Opere a verde Segnaletica stradale Segnaletica verticale Norme tecniche per i segnali Supporti Accessori e trattamenti Segnaletica orizzontale DOCUMENTI DI RIFERIMENTO CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E LAVORAZIONI Generalità Norme generali Materiali d armamento (a carico di ATM S.p.a) Rotaie Traverse Piastre Piastre in gomma sottorotaia Caviglie Chiavarde di ancoraggio Rosette e rondelle Organi di attacco traverse in CAP tipo FSV Ganasce di giunzione Chiavarde di giunzione Pietrisco per ballast Sistema rotaie fasciate (Embedded rail) Materassino antivibrante per armamento embedded C A02.doc 3

4 12.4 Passaggi pedonali modulari prefabbricati Controlli in laboratorio dei materiali Norme e requisiti per fornitura di inerti in genere Sabbia Ghiaia Ghiaietto Ghiaiettino Pietrisco per opere civili Norme per la misurazione di inerti Leganti Calcestruzzo preconfezionato Malte Calcestruzzo Norme di misura e di valutazione Contabilizzazione Calcestruzzo per massetto continuo e/o rinfianchi Casseforme Lavorazione e posa ferro tondo per armature Legname Ferramenta in genere Caratteristiche tecniche pavimentazione in conglomerato bituminoso Granulometria strato di base Legante Formazione del conglomerato bituminoso Posa in opera del Conglomerato Cordoni in granito per marciapiedi e banchine Caratteristiche materiali segnaletica stradale Caratteristiche e prescrizioni materiali segnaletica verticale Caratteristiche e prescrizioni materiali segnaletica orizzontale Normativa tecnica di riferimento PRESCRIZIONI GENERALI Generalità Brevetti e diritti vari Durata dell appalto Prezzi unitari e nuovi prezzi per variazione dei lavori Contabilizzazione dei lavori Liquidazione dei lavori/prestazioni Liquidazione degli oneri della sicurezza Pagamenti Ritardi e penalità C A02.doc 4

5 13.10 Consegna dei lavori ed aree di cantiere Ultimazione dei lavori Consegna delle opere da parte dell Appaltatore al Committente Aree di cantiere e di lavoro Autorizzazioni preventive Aree di cantiere e di stoccaggio materiali Scarico e recupero materiali Viabilità Accesso ai lavori Tabelle informative dei lavori Soggezione dei lavori all esercizio del trasporto pubblico e alle richieste dell amministrazione comunale Lavori in concomitanza di altre attività/cantieri Pratiche di legge Conformità a norme/leggi e prescrizioni OSSERVANZA CAPITOLATI, PRESCRIZIONI TECNICHE, RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI REFERENTE TECNICO DIREZIONE E SORVEGLIANZA DEI LAVORI ORDINAZIONE DELLE OPERE APPROVAZIONE DEI MATERIALI Generalità Documentazione per l approvazione dei materiali Materiali equivalenti Modifiche al progetto d appalto Richieste di chiarimenti tecnici DOCUMENTAZIONE Generalità Progetto esecutivo Norme per l elaborazione dei disegni Requisiti formali Norme per la redazione delle relazioni Firma degli elaborati Trasmissione documentazione Approvazioni Vincoli temporali tra approvazioni Documentazione da fornire C A02.doc 5

6 Documentazione per approvazione Progetto esecutivo Documentazione per approvazione materiali Documentazione per prove di tipo Documentazione per sviluppi progettuali di dettaglio ed installazione Documentazione per collaudi di accettazione in fabbrica Documentazione per i collaudi di campo e messa in servizio Documentazione finale As Built COLLAUDI Generalità Collaudo definitivo (tecnico amministrativo) Collaudo di agibilità della linea tranviaria Oneri dei collaudi Prove sui materiali GARANZIA MANUTENZIONE ALLEGATI C A02.doc 6

7 1 SCOPO E VALIDITA DEL DOCUMENTO 1.1 Scopo del documento Il presente documento fornisce il quadro complessivo e le prescrizioni necessarie per la realizzazione delle opere civili e opere a verde connesse al progetto di ripristino degli impianti tranviari lungo la Via Mac Mahon. 1.2 Validità del documento Il presente documento viene allegato alla documentazione d appalto e pertanto è da considerarsi parte integrante di essa, come da elenco elaborati in allegato. Pertanto tutti gli elaborati grafici contenuti nel sopraccitato elenco elaborati dovranno essere sempre considerati unitamente al presente documento. C A02.doc 7

8 2 TERMINOLOGIA Nel presente Capitolato la dizione Committente deve intendersi riferita alla società ATM S.p.a., la dizione D.L. (se presente) deve intendersi riferita alla Direzione Lavori mentre con la dizione Appaltatore si intende l impresa aggiudicataria dei lavori. Qualora nel Capitolato si incontri il termine Ditta (o Ditte, o Imprese, ecc ), esso deve essere considerato equivalente ad Appaltatore. La diciture C.S.P. e C.S.E. sono rispettivamente riferite al Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e al coordinatore in fase di esecuzione nominati dal committente. Nel presente Capitolato, ove non diversamente specificato, la dizione generica di Opera/e deve intendersi riferita a qualunque parte o all intero complesso delle opere da realizzare, siano esse opere di demolizioni, opere civili, opere di finitura, opere di sistemazione superficiale o opere/apparati impiantistici facenti oggetto del presente appalto. C A02.doc 8

9 3 DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERE DA REALIZZARE Oggetto del presente appalto integrato sono le opere stradali e a verde e relativa progettazione esecutiva come descritte nel seguito inerenti il progetto in oggetto. Si lascia per opportuna conoscenza anche le descrizione delle opere non oggetto del presente appalto integrato specificandone la competenza. PROVE SULLE ALBERATURE ANTE OPERA Sono state eseguite in via preliminare alla progettazione esecutiva, le prove di trazione sulle 135 alberature considerate critiche in relazione agli interventi previsti sui binari, ai fini di definirne con precisione il grado di stabilità. È stato inoltre eseguito su n. 16 alberature presentanti radici affioranti un test descrittivo dell apparato radicale mediante metodo GPR. I risultati di tali indagini sono riportate all interno dell elaborato Pr.A.U In funzione degli esiti di tali prove risulta la necessità di rimuovere 29 piante, pari al 21,5% delle alberature esistenti lungo il tratto oggetto di intervento. PROGETTAZIONE ESECUTIVA La progettazione esecutiva delle opere a verde e delle opere stradali è stata effettuata secondo quanto indicato agli artt. da 33 a 43 del DPR 207/2010 e in accordo con quanto previsto dall art.169 del DPR 207/2010. Nell ambito dell appalto integrato, è stato sviluppato il progetto esecutivo in conformità ai contenuti del progetto definitivo approvato, apportando due modifiche al fine di garantire una maggiore salvaguardia delle alberature esistenti. Le variazioni proposte rispetto a quanto previsto dal progetto definitivo approvato sono le seguenti: Innalzamento del piano del ferro mediamente di 20 cm rispetto a quello attuale; Banchine di fermata realizzate intorno alle alberature esistenti con pavimentazione flottante composta da struttura in profilati metallici e impalcato costituito da lamiera grecata con calcestruzzo, rinforzato con rete elettrosaldata. Nel seguito viene descritto l intervento di rinnovamento binari (specificando, come detto, quali opere non rientrano nel presente appalto integrato) che prevede un abbattimento con sostituzione e compensazione delle alberature presenti come rappresentato negli elaborati del progetto esecutivo redatto dall Appaltatore. C A02.doc 9

10 Come meglio specificato nell elaborato Pr.A.U , si prevede la rimozione delle seguenti alberature: n 20 in quanto risultate instabili al pulling test; n 6 in quanto presentano radici affioranti estese anche tra le rotaie esistenti e pertanto sono incompatibili con gli scavi da effettuare; n 1 in quanto risultate instabili all analisi VTA; n 2 in quanto risultate instabili sia al pulling test che all analisi VTA. La posizione di tali alberature è riportata negli elaborati Pr.A.U Tav e Pr.A.U Tav.24/ FASE 1 (TRATTA DA P.ZA DIOCLEZIOANO A VIA CARACCIOLO ESCLUSA) Gli interventi da realizzare nell ambito della FASE 1 consistono in: Rimozione del filo di contatto nel tratto oggetto di intervento (comprensivo anche della tratta della seconda fase) ad opera di ATM; Demolizione della pavimentazione esistente in masselli o asfalto in corrispondenza degli attraversamenti tranviari in sede promiscua; Esecuzione, prima di rimuovere i binari sul parterre tranviario, di uno scavo con unità aspirante a risucchio del terreno dal limite del cassonetto lato alberatura alla fine del binario adiacente ai fini di salvaguardare le alberature esistenti; Indi verrà eseguito da ATM il taglio delle rotaie, il disarmo e rimozione delle stesse; Poi, nell ambito del presente appalto la rimozione manuale delle traverse per circa 450 m di doppio binario da demolire con presenza di radici; Demolizione usuale con mezzi d opera di circa 80 m di doppio binario nei tratti non alberati ad opera di ATM; Rimozione e smaltimento per tutti i suddetti binari da rimuovere del relativo ballast, che da saggi eseguiti non risulta essere di tipo serpentino-amiantoso; preparazione del cassonetto e relativa rullatura; Completamento scavo di sbancamento mediante unità aspirante a risucchio fino alle radici esistenti interessando il meno possibile lo strato costituito da ballast compattato; Al di sopra dello strato contenente l impianto radicale delle alberature da salvaguardare verrà realizzato lo strato di fondazione in pietrisco di porfido, spessore minimo pari a 20 cm, recidendo le radici interferenti nelle zone in cui non è possibile rimanere totalmente al di sopra dell impianto radicale. Realizzazione ad opera di ATM di circa 440 m di doppio binario su ballast in sede propria con un interbinario più piccolo pari a 1,50 m (in luogo dell attuale pari a 1,60 m), l impiego di traverse in CAP speciali da 2,10 m (in luogo delle traverse standard da 2,30 m) e con nuova quota piano ferro a + 20 cm rispetto a quello attuale ai fini di minimizzare l impatto C A02.doc 10

11 sugli apparati radicali delle alberature esistenti. Ciò consentirà di avere uno scavo a max 38 cm dall attuale filo interno rotaie; Posa a confinamento dello strato di ballast di un telo di geotessuto in polipropilene per impedire l estensione futura delle radici all interno del cassonetto tranviario e la dispersione del terreno di coltivo superficiale all interno del ballast; inerbimento dei 440 m di doppio binario su ballast suddetti; Realizzazione ad opera di ATM di circa 30 m di doppio binario su ballast con rotaie 62R1 e traverse in legno; di cui viene eseguita tramite il presente appalto su 19 m l inerbimento in Via P. Eugenio e su 11 m l inerbimento in P.za Diocleziano; Realizzazione di circa 50 m di doppio binario con armamento a rotaie fasciate inglobate in una platea in c.a. flottante con pavimentazione in asfalto negli attraversamenti stradali (P.za Diocleziano e P.Eugenio); per tale lavorazione rimane di competenza ATM il posizionamento delle rotaie fasciate tramite portalini e la sola fornitura dei materassini antivibranti; Realizzazione di due attraversamenti pedonali sui binari all altezza di Via Cucchiari e Via Tellini costituiti da elementi modulari prefabbricati in gomma vulcanizzata con telaio in carpenteria metallica, con adeguamento delle rampe di accesso alle estremità del parterre; Sistemazione del parterre a verde con posa di terreno di coltura e tappeto erboso in zolla a pronto effetto sulla sede tranviaria, e di arbusti lato strada, compreso l impianto di irrigazione; Rimozione alberature con problemi di stabilità e posa delle nuove alberature, in sostituzione di quelle rimosse, di altezza circa 6 m con circonferenza cm, della stessa specie olmo, con analogo sesto di circa 7 m, previa sostituzione del terreno per circa 1 m 3 ad albero e realizzazione dell impianto di irrigazione. In questa zona si prevede la rimozione di 16 alberature, 5 in meno delle 21 di cui si prevedeva la rimozione nel progetto definitivo. Facendo riferimento alle lavorazioni computate, risulta pertanto una riduzione pari al 24% delle essenze arboree da rimuovere. Fornitura e messa a dimora nelle aree della zona 8 di piante di circonferenza cm, come compensazione per le alberature adulte abbattute; Demolizione parziale della pavimentazione stradale in lastroni di calcestruzzo per l allargamento e adeguamento delle banchine di fermata, previo taglio della stessa in pezzi con disco diamantato, trasporto dei pezzi in località idonea dell impresa per la relativa frantumazione, e trasporto finale in discarica per lo smaltimento; Rifacimento delle banchine di fermata secondo gli standard per garantire l accesso dei disabili al servizio TPL, con pavimentazione in masselli autobloccanti di tipo drenante, compresi moduli con elementi per percorso tattile per non vedenti (tipo Loges), comprensive delle opere civili per nuove pensiline, o pensiline riposizionate, con relativo allacciamento elettrico, e di parapetto di protezione in acciaio inox. In proposito, si C A02.doc 11

12 evidenzia che per salvaguardare le alberature esistenti, alla base degli alberi presenti in banchina verrà realizzata una zona di rispetto di dimensioni 2x1,7 m con ghiaia, resinata in superficie e perimetro costituito da un profilo in cor-ten a raso. Inoltre, per evitare di interferire con gli impianti radicali, si prevede che la fondazione della pavimentazione delle banchine di fermata sia costituita da una struttura sospesa per una lunghezza di 5 m: 2,5 m prima del tronco e 2,5 m dopo. Si evidenzia che per garantire una migliore salvaguardia di grosse alberature presenti in coda/testa banchina, si prevede di lasciarle al di fuori delle banchine, accorciando la lunghezza utile a 32 m, ad eccezione di quelle di via Caracciolo che saranno lunghe 33 m, anche considerando che la linea tranviaria non prevede ad oggi l impiego di vetture da 35 m. E previsto inoltre l allargamento del parterre prima della coda della banchina per uno sviluppo di 20 m di raccordo e dopo la testa della banchina per uno sviluppo di 5 m di raccordo; Adeguamento dei marciapiedi dei controviali in corrispondenza degli incroci semaforizzati con creazione di musoni per la protezione della sosta. Modifica dei musoni in corrispondenza dell ingresso della sede riservata in P.za Diocleziano e sugli attraversamenti stradali attraversati. Realizzazione di 2 nuovi plinti in cls, per sostituzione di n 2 pali di sostegno degli impianti TE; Ripristino ad opera di ATM del filo di contatto sull intera tratta comprensiva anche della tratta della seconda fase, una volta ultimata quest ultima. Oltre alla realizzazione delle opere e degli impianti come sopra descritto, sono previste nella fase 1 anche le opere civili per la sistemazione/regolarizzazione dei sottoservizi interferenti con i lavori in oggetto; in particolare verranno eseguite le opere civili propedeutiche: all adeguamento previsto da A2A Gas della propria tubazione di attraversamento all altezza di Via P. Eugenio, ove il binario è previsto su platea. alla posa da parte di A2A Gas della tubazione di predisposizione per l attraversamento sotto la sede tranviaria all altezza del civ. 2 di Via Mac Mahon; alla posa da parte di A2A Gas della tubazione di predisposizione per l attraversamento sotto la sede tranviaria sull isola di P.za Diocleziano prima dell attraversamento. Verranno inoltre eseguite delle polifore di attraversamento della sede tranviaria a monte e a valle degli attraversamenti realizzati su platea, compresa la polifora prevista da A2A Elettricità in Pza Diocleziano facente parte di un proprio progetto in fase di esecuzione. Le opere civili propedeutiche alla regolarizzazione dei sottoservizi risultano a carico dell Impresa Appaltatrice. C A02.doc 12

13 FASE 2 (TRATTA DAL CIV. 78 DI VIA MACMAHON A V.LE MONTE CENERI ESCLUSO, COMPRESO L INCROCIO CON VIA CARACCOIOLO) Gli interventi da realizzare nell ambito della FASE 2 consistono in: Demolizione della pavimentazione esistente in masselli o in asfalto in corrispondenza degli attraversamenti tranviari in sede promiscua; Esecuzione, prima di rimuovere i binari sul parterre tranviario, di uno scavo con unità aspirante a risucchio del terreno dal limite del cassonetto lato alberatura alla fine del binario adiacente ai fini di salvaguardare le alberature esistenti; Indi verrà eseguito da ATM il taglio delle rotaie, il disarmo e rimozione delle stesse; Poi, nell ambito del presente appalto la rimozione manuale delle traverse per circa 290 m di doppio binario da demolire con presenza di radici; Demolizione usuale con mezzi d opera ad opera di ATM di circa 30 m di doppio binario nei tratti non alberati; Rimozione e smaltimento per tutti i suddetti binari da rimuovere del relativo ballast, che da saggi eseguiti non risulta essere di tipo serpentino-amiantoso; preparazione del cassonetto e relativa rullatura; Completamento scavo di sbancamento mediante unità aspirante a risucchio fino alle radici esistenti interessando il meno possibile lo strato costituito da ballast compattato; Al di sopra dello strato contenente l impianto radicale delle alberature da salvaguardare verrà realizzato lo strato di fondazione in pietrisco di porfido, spessore minimo pari a 20 cm, recidendo le radici interferenti nelle zone in cui non è possibile rimanere totalmente al di sopra dell impianto radicale. Demolizione di circa 7 m di doppio binario lato Monte Ceneri ad opera di ATM; Rimozione e smaltimento per i suddetti binari da rimuovere del relativo ballast, preparazione del cassonetto e relativa rullatura; Posa dei nuovi binario su ballast con traverse in legno per realizzazione dei flessi di raccordo per portare l interbinario da 1,60 a 1,50m ad opera di ATM; Realizzazione pavimentazione in asfalto sui suddetti binari; Realizzazione ad opera di ATM di circa 260 m di doppio binario su ballast in sede propria con un interbinario più piccolo pari a 1,50 m (in luogo dell attuale pari a 1,60 m), l impiego di traverse in CAP speciali da 2,10 m (in luogo delle traverse standard da 2,30 m) e con nuova quota piano ferro a + 20 cm rispetto a quello attuale ai fini di minimizzare l impatto sugli apparati radicali delle alberature esistenti, analogamente a quanto previsto in Fase 1. Ciò consentirà di avere uno scavo a max 38 cm dall attuale filo interno rotaie; Posa confinamento dello strato di ballast di un telo di geotessuto in polipropilene per impedire l estensione futura delle radici all interno del cassonetto tranviario e la dispersione del terreno di coltivo superficiale all interno del ballast; C A02.doc 13

14 Inerbimento dei 260 m di doppio binario su ballast suddetti; Realizzazione ad opera di ATM di 20 m di doppio binario su ballast con rotaie 62R1 e traverse in legno (incrocio con Via Duprè) di cui verrà eseguita con il presente appalto la pavimentazione di asfalto in sede promiscua; Rincalzatura ad opera di ATM sullo scavalco della ferrovia dei due tratti di doppio binario da 30 m lato V.le Monte Ceneri e da 17 m lato Caracciolo per realizzazione dei flessi di raccordo dell interbinario da 1,60 a 1,50 m. Realizzazione di circa 30 m di doppio binario con armamento a rotaie fasciate inglobate in una platea in c.a. flottante con pavimentazione in asfalto negli attraversamenti stradali (Via Caracciolo); per tale lavorazione rimane di competenza ATM il posizionamento delle rotaie fasciate tramite portalini e la sola fornitura dei materassini antivibranti. Realizzazione di un attraversamento pedonale sui binari all altezza di Via Ollearo costituito da elementi modulari prefabbricati in gomma vulcanizzata con telaio in carpenteria metallica, con rifacimento delle rampe di accesso alle estremità del parterre; Sistemazione del parterre a verde con posa di terreno di coltura e tappeto erboso in zolla a pronto effetto sulla sede tranviaria, e di arbusti lato strada, compreso l impianto di irrigazione; Rimozione alberature con problemi di stabilità e posa delle nuove alberature in sostituzione di quelle rimosse di altezza circa 6 m con circonferenza cm, della stessa specie olmo, con analogo sesto di circa 7 m, previa sostituzione del terreno per circa 1 mc ad albero e realizzazione dell impianto di irrigazione. In questa zona si prevede la rimozione di 13 alberature, 1 in meno delle 14 di cui si prevedeva la rimozione nel progetto definitivo. Facendo riferimento alle lavorazioni computate, risulta pertanto una riduzione pari al 7% delle essenze arboree da rimuovere. Fornitura e messa a dimora nelle aree della zona 8 di piante di circonferenza cm, come compensazione per le alberature adulte abbattute; Demolizione parziale della pavimentazione stradale in lastroni di calcestruzzo per l allargamento e adeguamento della banchina di fermata direzione periferia all incrocio con V.le Monte Ceneri, previo taglio della pavimentazione stessa in pezzi con disco diamantato, trasporto dei pezzi in località idonea dell impresa per la relativa frantumazione, e trasporto finale in discarica per lo smaltimento. Rifacimento della banchina di fermata in prossimità di Viale Monte Ceneri secondo gli standard per garantire l accesso dei disabili al servizio TPL, con pavimentazione in masselli autobloccanti di tipo drenante, compresi moduli con elementi per percorso tattile per non vedenti (tipo Loges), comprensive delle opere civili per nuove pensiline, o pensiline riposizionate, con relativo allacciamento elettrico, e di parapetto di protezione in acciaio inox. In proposito, si evidenzia che per salvaguardare le alberature esistenti, alla base degli alberi presenti in banchina verrà realizzata una zona di rispetto di dimensioni 2x1,7 m con C A02.doc 14

15 ghiaia, resinata in superficie e perimetro costituito da un profilo in cor-ten a raso. Inoltre, per evitare di interferire con gli impianti radicali, si prevede che la fondazione della pavimentazione delle banchine di fermata sia costituita da una struttura sospesa per una lunghezza di 5 m: 2,5 m prima del tronco e 2,5 m dopo. Si evidenzia che per garantire una migliore salvaguardia di grosse alberature presenti in coda/testa banchina, si prevede di lasciarle al di fuori della banchina, accorciando la lunghezza utile a 32 m, anche considerando che la linea tranviaria non prevede ad oggi l impiego di vetture da 35 m. E previsto inoltre l allargamento del parterre prima della coda della banchina per uno sviluppo di 20 m di raccordo; Adeguamento dei marciapiedi dei controviali in corrispondenza degli incroci semaforizzati con creazione di musoni per la protezione della sosta; Modifica dei musoni in corrispondenza degli attraversamenti stradali attraversati; Ripristino del filo di contatto ad opera di ATM. Oltre alla realizzazione delle opere e degli impianti come sopra descritto, sono previste nella fase 2 anche le opere civili per la sistemazione/regolarizzazione dei sottoservizi interferenti con i lavori in oggetto; in particolare verranno eseguite le opere civili propedeutiche: - all adeguamento previsto da A2A Gas della propria tubazione di attraversamento all altezza di via Caracciolo, ove il binario è previsto su platea. - alla posa da parte di A2A Gas della tubazione di predisposizione per l attraversamento sotto la sede tranviaria all altezza di Via Ollearo (lato vs Monte Ceneri). Verranno inoltre eseguite delle polifore di attraversamento della sede tranviaria a monte e a valle degli attraversamenti realizzati su platea. Le opere civili propedeutiche alla regolarizzazione dei sottoservizi risultano a carico dell Impresa Appaltatrice. PROVE SULLE ALBERATURE POST OPERA Verranno infine ripetute a fine lavori le prove di trazione sulle alberature considerate critiche secondo la relazione agronomica allegata, ai fini di poterne confermare con precisione il grado di stabilità. Tutti gli interventi di seguito descritti si intendono comprensivi di tutte le opere, forniture e prestazioni connesse all esecuzione dell opera in forma compiuta e a perfetta regola d arte, ivi compresi tutti i lavori e le opere minute di dettaglio, anche se non specificamente descritte, che tuttavia si possono dedurre per ragioni di necessità o di buona tecnica, o di coerenza, dagli atti o dai disegni d appalto. L impresa appaltatrice si potrà avvalere, nei limiti consentiti dalla legge, di ditte subappaltatrici per lavorazioni particolari di tipo specialistico. Per specifiche esigenze operative le imprese di cui C A02.doc 15

16 trattasi potranno operare talvolta contemporaneamente e nel medesimo cantiere con squadre manutentive dell A.T.M. S.p.A.. Di seguito si riportano le caratteristiche costruttive dei lavori previsti. In generale il complesso delle opere può essere suddiviso nelle seguenti macro attività: 1. Attività di tracciamento; 2. Attività di esecuzione delle opere. 3.1 Tracciamenti All Appaltatore compete il tracciamento sul campo dei punti salienti e di dettaglio di tutte le opere/impianti da realizzare e di queste attività se ne assume ogni responsabilità. Pertanto, prima di dare inizio all installazione delle opere, l Appaltatore dovrà provvedere ad un tracciamento dei punti più importanti che caratterizzano le stesse, contraddistinguendo tali posizioni con segni convenzionali diversi eseguiti con vernici a più colori o con metodologie equivalenti. Tale tracciamento sarà eseguito sulla base dei disegni di progetto e delle indicazioni che saranno fornite, eventualmente, anche dalla Direzione Lavori. In assenza dell adempimento da parte dell Appaltatore di tale procedura, la Direzione Lavori potrà, a completo onere e cura dell appaltatore stesso e senza dar luogo a giustificazioni per eventuali slittamenti del programma lavori, richiedere il rifacimento, secondo le indicazioni della Direzione Lavori stessa, delle installazioni o delle lavorazioni effettuate. 3.2 Principali opere da realizzare In generale le opere si suddividono nelle seguenti attività: 1. Attività di demolizione e smaltimento della pavimentazione stradale; 2. Attività di demolizione e smaltimento impianti di armamento; 3. Attività di realizzazione di nuovi impianti di armamento; 4. Attività di realizzazione della nuova pavimentazione stradale; 5. Attività di realizzazione di banchine di fermata; 6. Attività di realizzazione allargamento marciapiedi in corrispondenza degli incroci; 7. Attività di realizzazione di sottoservizi; 8. Attività di realizzazione di opere a verde; 9. Attività di realizzazione impianti di trazione elettrica a cura di ATM S.pa.. C A02.doc 16

17 4 OPERE DI ARMAMENTO TRANVIARIO E RELATIVE OPERE CIVILI Nel presente capitolo verranno illustrate le operazioni da eseguire per quanto riguarda il rifacimento della sede tranviaria comprensiva delle propedeutiche opere civili. Tali operazioni potranno iniziare una volta eseguita la rimozione della pavimentazione esistente descritta nel capitolo seguente relativo alle opere civili per il rifacimento della pavimentazione stradale. Il progetto per quanto riguarda le opere di armamento, come già detto precedentemente, prevede la posa dei nuovi binari con armamento di Tipo innovativo a rotaie fasciate su platea in c.a. flottante sugli attraversamenti, armamento su ballast inerbito e armamento su ballast con pavimentazione stradale in asfalto. Vi saranno pertanto operazioni di rimozione e smaltimento del vecchio binario e relativo ballast e operazioni di nuove realizzazioni. 4.1 Demolizioni impianti di binari tranviari Nell ambito dei lavori di armamento tranviario in oggetto, le demolizioni da eseguire riguardano il vecchio binario lungo la Via Mac Mahon nel tratto compreso tra Piazza Diocleziano e Viale Monte Ceneri. N.B.: è previsto di estendere le operazioni di demolizione e realizzazione oltre tali limiti per una lunghezza di circa 1,5-2 metri per eseguire in modo appropriato gli allacciamenti agli impianti da preservare Descrizione dettagliata delle operazioni da eseguire per la demolizione binari in assenza di radici I binari da demolire sono costituiti da rotaie a gola ancorate a traversine in legno posate su un letto di pietrisco di porfido. Il lavoro si deve intendere comprensivo delle seguenti operazioni: Pulizia e tagli delle rotaie con fiamma ossipropanica nella misura indicata dalla D.L. o disfacimento delle giunzioni a stecca; Strappo fuoriterra del binario da demolire per mezzo di binde o altre idonee attrezzature; Disarmo delle traverse di armamento di qualsiasi tipo esse siano e delle eventuali traverse di interbinario; Rimozione delle vecchie rotaie, pulizia completa delle stesse e delle traverse da terra, mattonelle, bitumati od altro, e di tutti i materiali d armamento, stecche di giunzione comprese, loro accatastamento in posizione idonea, secondo le prescrizioni della D.L. per il loro successivo carico su mezzi di trasporto; Carico e trasporto di tutti i materiali (anche di armamento) secondo quanto indicato al punto 13.16; C A02.doc 17

18 Smaltimento dei materiali di scavo e di risulta, nel rispetto dei disposti della normativa sui rifiuti (D.L.vo 152/2006 e successivi decreti attuativi); Tutte le attività legate allo smaltimento del ballast (asportazione, trasporto e smaltimento) e lo smaltimento delle traverse (carico, scarico, trasporto e smaltimento) risultano a carico dell Impresa Appaltatrice. Mentre le attività di rimozione del vecchio binario risultano a carico di ATM S.p.a Descrizione dettagliata delle operazioni da eseguire per la demolizione binari in presenza di radici Per i binari da demolire in presenza di radici il lavoro si deve intendere comprensivo delle seguenti operazioni: pulizia e taglio delle rotaie con fiamma ossipropanica o disfacimento delle giunzioni a stecca ad opera di ATM S.p.a.; rimozione delle vecchie rotaie, compreso carico e trasporto ad opera di ATM S.p.a.; sfilamento a mano, carico, trasporto e smaltimento delle traverse nel rispetto del D.L.vo 152/2006 e successivi decreti attuativi a cura dell Impresa Appaltatrice; carico e trasporto di tutti i materiali (anche di armamento) secondo quanto indicato al punto 13.16; recisione delle radici interferenti con il nuovo cassonetto tranviario a cura dell Impresa Appaltatrice; asportazione, trasporto e smaltimento del vecchio ballast nel rispetto del D.L.vo 152/2006 e successivi decreti attuativi a cura dell Impresa Appaltatrice e secondo la procedura indicata nel paragrafo 4.2; rullatura fondo scavo a cura dell Impresa Appaltatrice; 4.2 Procedura di smaltimento ballast Da precedenti analisi effettuate sul pietrisco esistente non risultano presenti sostanze inquinanti. Solo nel caso in cui le analisi di caratterizzazione del pietrisco e per l accettabilità in discarica dello stesso in capo all appaltatore dovessero rilevare la presenza di sostanze inquinanti, dovrà essere presentato idoneo Piano di Lavoro alla ASL con le modalità sotto riportate nel paragrafo Le caratteristiche di tali analisi sono state mutuate dalla procedura condivisa RFI-CNR riportata nella nota di RFI Direzione Personale e Organizzazione Sicurezza del Lavoro e Ambientale del 4/08/2006 avente ad oggetto analisi dei campioni di pietrisco tolto d opera a seguito di lavori di manutenzione e dalle s.m.i.. In proposito si evidenzia che le operazioni di prelievo campioni di pietrisco in capo all appaltatore dovranno essere sempre concordate con la D.L. C A02.doc 18

19 4.2.1 Analisi di caratterizzazione del rifiuto Al fine di ridurre l esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dalla eventuale presenza di fibre amianto e di classificare il rifiuto secondo l allegato D (alla parte IV) del Dlgs 152/2006, ossia con codice CER o , l Appaltatore dovrà procedere nel modo seguente, evidenziando da subito che i relativi oneri sono compensati con le voci di costo di cui l Elenco Prezzi n. 437: 1. PRELIEVO IN LINEA DEI CAMPIONI: Occorre procedere con il prelievo di n. 1 campione ogni 50 m di linea che presentino caratteristiche morfologiche tali da poterle ritenere amiantifere. 2. ANALISI XRD o IRFFT E QUANTIFICAZIONE FIBRE LIBERE DI AMIANTO E INDICE DI RILASCIO: Analisi XRD o IRFFT del contenuto totale di amianto previa macinazione di una aliquota significativa del campione in esame. Quantificazione del parametro fibre libere di amianto, Indice di rilascio, dopo aver sottoposto il campione al test di auto frantumazione. In caso di presenza di amianto, prima dell inizio delle operazioni di cantierizzazione sarà valutata la presenza di fibre di amianto in aria mediante l effettuazione di n. 2 prelievi di aria per ogni tratto di linea al fine di quantificare le fibre libere di amianto aerodisperse con tecnica MOCF o SEM. BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO A 200 m O PER DIRAMAZIONE BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO DA 200 FINO A 500m n. minimo prelievi 2 all'inizio e 2 alla fine dei lavori 2 all'inizio, 2 durante e 2 alla fine dei lavori Sulla base dei risultati ottenuti verranno adottate tutte quelle prescrizioni necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, indicate nella valutazione dei rischi del Piano di sicurezza e coordinamento. 3. CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI L indagine analitica preventiva di cui al punto 2 permette di evidenziare la presenza di pietrisco amiantifero e le sue caratteristiche, ma non è tale da permettere di definire a priori la classificazione del rifiuto complessivo, in quanto strettamente orientata ad evidenziare la presenza di pietre amiantifere e studiarne le loro caratteristiche. Per la caratterizzazione del ballast della massicciate nel suo insieme, si deve procedere nel seguente modo: - prelievo in linea, ogni 50 m, di n. 1 campione significativo di pietre effettuando un prelievo Z a diverse profondità che coinvolga sia la zona tra i due binari sia quella all esterno dei binari; in C A02.doc 19

20 questo caso il prelievo deve coinvolgere un numero di pietre tale da raggiungere il peso complessivo pari ad almeno 15 kg. L analisi di caratterizzazione del rifiuto prevede la quantificazione dei parametri contenuti nella Tab. 1 dell All. 5 del Dlgs 152/2006 tramite l esecuzione delle seguenti analisi minime: BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO A 200 m O PER DIRAMAZIONE BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA COMPRESA TRA I 200 m e i 500 m n. minimo prelievi quantif. fibre libere di amianto IR n. minimo prelievi IR+metalli+ composti organici aromatici+idrocarburi + PCB+fenoli+ antiparassitari ed erbicidi n. minimo prelievi IR+metalli+ composti organici aromatici+idrocarbu ri Nel caso in cui si rilevi la presenza di PCB a livelli di concentrazioni superiori a 1 mg/kg è necessario procedere alla quantificazione di PCDD e PCDF. n. minimo prelievi quantif. PCDD e PCDF BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO A 200 m O PER 1 DIRAMAZIONE BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO DA 200 FINO A 500m 1 Sulla base delle risultanze analitiche sarà definito il codice CER da attribuire al rifiuto: pietrisco per massicciate ferroviarie, contenente sostanze pericolose; pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce ; 4. TEST DI ELUIZIONE Al fine di stabilire la corretta procedura di smaltimento/riutilizzo, si dovrà stabilire la accettabilità in discarica per rifiuti pericolosi, non pericolosi ed inerti. C A02.doc 20

21 A questo fine dovrà essere effettuato il Test di eluizione ai sensi del DM 3 agosto 2005 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. Al fine di discriminare tra queste procedure di smaltimento si dovranno quantificare tutti i parametri previsti da almeno una delle tre rispettive tabelle riportate nella normativa vigente. In alternativa, qualora l analisi sui rifiuti evidenzi la possibilità di recupero o riutilizzo il rifiuto andrà sottoposto al Test di eluizione previsto dal DM n. 186 del 05/04/06. n. minimo prelievi Test di eluizione BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO A 200 m O PER 4 DIRAMAZIONE BINARIO SEMPLICE LUNGHEZZA FINO DA 200 FINO A 500m Monitoraggio per la verifica della presenza di fibre di amianto sulla massicciata in ballast, secondo D.M. 14 maggio 1996 La normativa attualmente in vigore sull amianto prevede, durante le fasi di bonifica, la necessità di operare un monitoraggio in continuo per la verifica della presenza di fibre di amianto. Il monitoraggio (campionamento e analisi del pietrisco costituente la massicciata) deve essere svolto da laboratori qualificati, come previsto dall'allegato 5 del D.M. 14 maggio Le indagini prevedono il sopralluogo sugli impianti di un tecnico competente per il prelievo dei campioni di pietrisco e per le successive analisi in MOCF (microscopia ottica a contrasto di fase) dei campioni stessi. Le indagini da svolgere sono quelle riportate nel Piano di Lavoro redatto dall Impresa e coerenti con quanto prescritto ai paragrafi precedenti, eventualmente integrate o modificate da prescrizioni ASL derivanti dall approvazione del Piano di Lavoro medesimo. L Impresa è tenuta a rispettare tutte le disposizioni del Piano di Lavoro approvato e le eventuali prescrizioni integrative dell ASL. Si riporta per completezza e maggior chiarezza uno stralcio dell'allegato 5 del DM 14 maggio REQUISITI MINIMI DEI LABORATORI PUBBLICI E PRIVATI CHE INTENDONO EFFETTUARE ATTIVITA ANALITICHE SULL'AMIANTO Premessa Il D.M , pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 156 della Gazzetta Ufficiale n. 288 del , indica negli allegati 1, 2 e 3 le procedure di analisi qualitative e quantitative dell'amianto. La presente normativa definisce, pertanto, i requisiti necessari per le attività di campionamento ed analisi dell'amianto indicate dal decreto succitato. C A02.doc 21

22 1) Requisiti minimi per le attività di campionamento Il personale addetto al campionamento deve essere in possesso di diploma di scuola media superiore, di documentata esperienza nel settore specifico e deve operare sotto la direzione di un laureato in discipline tecnico-scientifiche con specifica e comprovata esperienza nel settore. 2) Requisiti minimi dei laboratori per le analisi della polvere di amianto nell'aria in microscopia ottica in contrasto di fase Il laboratorio che intende effettuare analisi per la determinazione dell'amianto nell'aria in microscopia ottica deve essere dotato di microscopio ottico a contrasto di fase (MOCF) con le caratteristiche indicate nell'allegato 5 del D.L.vo n. 277 del e dei necessari apparati ausiliari per la preparazione dei campioni. Il personale addetto al laboratorio deve comprendere un laureato in discipline tecnico-scientifiche ed un collaboratore provvisto di diploma di scuola media superiore, entrambi con specifica e comprovata esperienza nelle tecniche di microscopia. 3) requisiti minimi dei laboratori per le analisi della polvere di amianto nell'aria in microscopia elettronica a scansione Il laboratorio che intende effettuare analisi per la determinazione della polvere di amianto nell'aria deve essere dotato di un microscopio elettronico a scansione (SEM), equipaggiato con sistemi per la microanalisi a raggi X mediante spettrometria a dispersione di energia, nonché dei necessari apparati ausiliari per la preparazione dei campioni. Il personale addetto al laboratorio deve comprendere un laureato in discipline tecnico-scientifiche ed un collaboratore provvisto di diploma di scuola media superiore, entrambi con specifica e comprovata esperienza nelle tecniche di microscopia. 4) Requisiti minimi dei laboratori per la determinazione quantitativa dell'amianto in campioni di massa Il laboratorio di analisi che intende effettuare analisi per la determinazione dell'amianto nei materiali in massa, deve essere dotato di un diffrattometro a raggi X (DRX) e/o di uno spettrofotometro IR, nonché dei necessari apparati ausiliari per la preparazione dei campioni. Il personale addetto al laboratorio deve comprendere un laureato in discipline tecnico-scientifiche ed un collaboratore provvisto di diploma di scuola media superiore, entrambi con specifica e comprovata esperienza nelle tecniche di diffrattometria e di spettroscopia ad infrarosso. 5) Controlli di qualità per i laboratori per le analisi di amianto nell'aria e/o in campioni massivi Tutti i laboratori, sia pubblici che privati, che rispondono ai requisiti di cui ai punti precedenti, devono partecipare e soddisfare ad un apposito programma di controllo di qualità, predisposto congiuntamente dall'istituto Superiore di Sanità, dall'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, dal Centro nazionale delle ricerche - Istituto trattamento materiali - e dal Coordinamento tecnico interregionale. C A02.doc 22

23 4.2.3 Smaltimento ballast Sulla base del valore dell Indice di rilascio I.R. o della concentrazione totale di amianto e dell analisi dell eluato si possono distinguere le seguenti voci di smaltimento: - R5: Recuperi ambientali (con I.R.<0.01 e senza la presenza di altri potenziali contaminanti valutata secondo la normativa vigente) - D1: non pericoloso (con I.R.<0.1; concentrazione totale di amianto <0,1% e senza la presenza di altri potenziali contaminanti valutata secondo la normativa vigente) - D1: pericoloso I.R.>0.1; - D1: pericoloso concentrazione totale di amianto >= 0,1% sulla base di quanto sopra gli smaltimenti verranno pagati con i relativi prezzi riportati nell Elenco Prezzi unitari Smaltimento pietrisco serpentino-amiantoso Qualora, durante lavori di rinnovamento o di demolizione dei binari, si riscontrasse la presenza di preesistente ballast costituito da pietrisco serpentino - amiantoso, l Appaltatore dovrà provvedere alla asportazione ed allo smaltimento dello stesso che verrà classificato base alle analisi di laboratorio che verranno fatte eseguire dall impresa. In base alle certificazioni prodotte il rifiuto verrà smaltito a secondo della categoria di appartenenza, in osservanza alle disposizioni di Legge vigenti in materia ed in particolare ai dettami del D.Lgs. 81/2008 e secondo le modalità che verranno indicate in una apposita procedura di lavoro approvata dalla ASL competente per territorio. Quando il pietrisco di risulta venisse classificato come rifiuto tossico-nocivo, lo stesso dovrà essere confezionato in sacchetti big-bags del peso massimo per sacchetto pari a Kg e che verrà convenzionalmente valutato pari a mc I lavori di risanamento o rinnovamento degli impianti d armamento comportanti la rimozione del pietrisco contenente amianto e la sua sostituzione con nuovo pietrisco dovranno essere eseguiti in ottemperanza dell art. 256 del D.Lgs. 81/2008, del D.M. 06/09/94 e di successivi ed eventuali aggiornamenti. Dovrà pertanto essere presentato agli Enti di controllo lo specifico Piano di Lavoro (P.d.L.) che dovrà essere dagli stessi approvato prima dell inizio dei lavori. L Impresa è tenuta ad effettuare preliminarmente, presso un laboratorio specializzato ed autorizzato, un analisi di campioni del pietrisco oggetto dell intervento per la determinazione delle polveri e fibre libere al fine di determinare la presenza di amianto, la tipologia e la quantità di fibre in matrice solida (come indicato nei paragrafi 4.2). Durante le operazioni di rimozione del pietrisco l accesso all area di lavoro sarà consentito solo al personale strettamente necessario all esecuzione di tale lavorazione. C A02.doc 23

24 Al fine di diminuire in modo significativo la presenza di fibre d amianto aerodisperse è necessario eseguire un abbondante e preventiva bagnatura delle zone interessate, nonché l incapsulamento del materiale mediante spruzzatura di apposito liquido ( Foster o altro prodotto a base vinilica). La D.L., se possibile, renderà disponibili gli attacchi degli impianti idraulici presenti nella zona di intervento. Previa nuova e continua innaffiatura della zona interessata dai lavori, si procede alla rimozione delle traverse e al loro caricamento su carro pianale ferroviario/autocarro mediante macchina operatrice. La rimozione completa del pietrisco amiantifero verrà eseguita con l ausilio di una macchina operatrice e con la contemporanea e continua innaffiatura abbondante della zona di scavo, in modo che l operazione venga eseguita esclusivamente ad umido. Il pietrisco asportato verrà caricato, con l ausilio di una pala meccanica, su autocarri con cassone della capacità di circa mc per l invio in discarica. L operazione di trasferimento avverrà sempre con pietrisco umido e a riempimento avvenuto, il cassone degli autocarri verrà coperto con telo plastico. Il pietrisco verrà quindi conferito, mediante trasportatore iscritto all Albo, ad una discarica idonea allo smaltimento, previa analisi di conferimento. In ottemperanza ai disposti del D.Lgs. 152/2006 e successive integrazioni e decreti attuativi, L impresa procederà alla compilazione del rispettivo formulario ed all annotazione sull apposito registro di carico- scarico. Durante le operazioni di rimozione del pietrisco, dovrà essere eseguito, a carico dell Impresa, un monitoraggio ambientale delle fibre aerodiperse nelle aree circostanti il cantiere. Il monitoraggio verrà attuato con l adozione di tecniche analitiche di M.O.C.F.. Gli operatori addetti alla rimozione degli impianti d armamento e del pietrisco saranno equipaggiati con i seguenti DPI, oltre a quelli specifici per la lavorazione in esecuzione: a. Tuta in Tyvek con cappuccio, b. Maschera filtrante specifica per polveri fibrogene tipo FFP3SL, c. Guanti a 5 dita in cuoio crosta, d. Scarpe antinfortunistiche, e. Elmetto di sicurezza, f. Inserti auricolari e/o cuffie. Gli operatori dovranno avere a disposizione, nelle vicinanze dell area di lavoro un locale per il proprio equipaggiamento prima dell inizio dei lavori, come pure dovranno disporre di un contenitore per custodire i DPI riutilizzabili al termine del turno di lavoro per i quali, prima di essere tolti e riposti, ogni operatore provvederà ad un idonea pulitura. I DPI sostituiti saranno imbustati in un sacco di polietilene e trattati al pari del pietrisco smaltito. L Impresa dovrà presentare alla DL una dichiarazione firmata contenente: C A02.doc 24

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