Pre-Consuntivo 2011 Dati sull attività petrolifera. Roma, 12 dicembre 2011

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1 Pre-Consuntivo 2011 Dati sull attività petrolifera Roma, 12 dicembre 2011

2 TAV. 1 - OFFERTA E DOMANDA PETROLIFERA MONDIALE Nel 2011 il rallentamento dell'attività economica, che ha mostrato segni di cedimento ovunque anche nelle economie asiatiche, ha prodotto solo un moderato aumento della domanda di greggio, pari a 0,9 milioni b/g (+1,0%). L offerta petrolifera rispetto all anno precedente, sebbene salita più della domanda (+1,1 milioni b/g, +1,2%), pur in presenza delle carenze di produzione libiche, è tuttavia rimasta compressa su valori complessivamente inferiori alla richiesta (88,5 contro 89,2), comportando un ricorso alle scorte per 700 mila b/g e sostenendo quindi il rialzo delle quotazioni del greggio, che hanno mediamente superato quelle registrate nel (milioni di barili/giorno) Stima DOMANDA 70,1 77,1 84,6 86,5 85,6 88,3 89,2 OFFERTA 70,8 77,4 84,8 86,8 85,6 87,4 88,5 OFFERTA VS. DOMANDA + 0,7 + 0,3 + 0,2 + 0,3 = - 0,8-0,7 PREZZO (DOLLARI/BARILE) 17,2 28,0 50,7 97,2 60,4 78,1 106,8 N.B.: Serie storica rivista in base a variazione dei coefficienti di conversione. Fonte: AIE

3 TAV. 2 - LA DOMANDA PETROLIFERA MONDIALE Dopo l eccezionale crescita del 2010 (+2,7 milioni b/g, pari al +3,1%), quest anno la domanda ha rilevato un aumento più contenuto, pari a un terzo: +0,9 milioni b/g, pari al +1,0%. La crescita è stata determinata soprattutto dai Paesi non Ocse (+3,0%) che, anche se a tassi inferiori al passato, si stanno avvicinando rapidamente al 50% dei consumi petroliferi mondiali, trainati sempre dalla Cina (+5,2%). Salgono anche i consumi dei Paesi dell ex Urss (+4,3%), degli altri Paesi asiatici (+3,2%) e dell America Latina (+3,0%). Per contro i Paesi Ocse sono tornati a mostrare il segno negativo (-0,8%), determinato dalla flessione dei consumi in Europa (-1,4%) e in America del Nord (-1,3%) Stima (milioni di barili/giorno) Milioni b/g Var. % vs (1) OCSE America del nord 21,6 24,1 25,6 24,2 23,3 23,8 23,5 Europa 14,7 15,2 15,7 15,4 14,7 14,6 14,4 Zona Pacifico 8,6 8,7 8,6 8,0 7,7 7,8 7,9 Totale OCSE 44,9 48,0 49,9 47,6 45,7 46,2 45,8-0,8% Non-OCSE Ex Urss 4,3 (*) 3,7 3,9 4,2 4,2 4,5 4,7 Europa 0,6 0,6 0,7 0,8 0,7 0,7 0,7 Cina 3,3 4,6 6,7 7,7 8,1 9,1 9,5 Altri Paesi Asiatici 6,1 7,7 8,9 9,7 10,1 10,3 10,7 America Latina 4,3 4,9 5,3 6,0 6,0 6,3 6,5 Medio Oriente 4,4 5,1 6,3 7,3 7,5 7,8 7,9 Africa 2,2 2,5 2,9 3,2 3,3 3,4 3,4 Totale non-ocse 25,2 29,1 34,7 38,9 39,9 42,1 43,4 + 3,0% TOTALE DOMANDA 70,1 77,1 84,6 86,5 85,6 88,3 89,2 + 1,0% (*) Valori stimati. (1) Variazioni calcolate sulle migliaia di b/g. N.B.: Serie storica rivista Fonte: AIE

4 TAV. 3 - LA PRODUZIONE MONDIALE DI GREGGIO (E L OFFERTA PETROLIFERA COMPLESSIVA) Il 2011 è stato un anno critico per l offerta petrolifera, che già nella seconda parte del 2010 stentava a coprire una domanda cresciuta più delle attese. La perdita della produzione di greggio libico leggero (-1,6 milioni b/g) da marzo, non facilmente rimpiazzabile, il calo della produzione dei Paesi non Opec (che hanno rilevato una contrazione dello 0,2%) e l incapacità dei Paesi Opec di coprire completamente l ammanco dell offerta (saliti di soli 1,1 milioni b/g, pari al +3,2%), hanno prodotto tensioni che inevitabilmente si sono scaricate sulle quotazioni. Va rilevata la decisione dell AIE sul rilascio delle scorte obbligatorie a metà anno. La produzione mondiale è complessivamente aumentata di 1,1 milioni di b/g (+1,2%) rispetto al 2010, con Arabia Saudita (+1,1 milioni b/g pari al +13,6%) ed Iraq (+0,4 milioni b/g, pari al +17,4%) fra i Paesi che hanno maggiormente contribuito ad attenuare le difficoltà di approvvigionamento del mercato. Tra i Paesi produttori non Opec in crescita si segnalano gli Stati Uniti e la Russia, che rispetto al 2000 ha incrementato la sua produzione del 65% (milioni di barili/giorno) Variazione Milioni b/g vs Paesi Opec ( ) 27,4 30,8 34,8 36,2 34,1 34,8 35,9 +3,2% di cui - Arabia Saudita 7,9 8,0 9,1 8,9 7,9 8,1 9,2 - Iran 3,7 3,7 3,9 3,9 3,7 3,7 3,6 - Iraq 0,6 2,6 1,8 2,4 2,4 2,3 2,7 - Kuwait 1,8 1,8 2,1 2,3 2,0 2,0 2,2 - Libia 1,4 1,4 1,6 1,7 1,5 1,5 0,3 - Venezuela 2,8 2,9 2,8 2,8 2,7 2,5 2,5 - Nigeria 1,9 2,0 2,4 2,0 1,8 2,1 2,1 Paesi non Opec 41,6 44,5 47,4 47,2 47,9 48,7 48,6-0,2% Di cui - Stati Uniti 8,6 8,0 7,1 6,9 7,4 7,8 8,0 - Canada 2,4 2,7 3,1 3,2 3,2 3,4 3,5 - Messico 3,1 3,5 3,8 3,3 3,0 3,0 2,9 - Regno Unito 2,8 2,7 1,9 1,5 1,5 1,4 1,2 - Norvegia 2,9 3,3 3,0 2,5 2,4 2,2 2,1 - Russia 6,2 6,5 9,6 10,0 10,2 10,4 10,5 - Altri ex Urss 1,0 1,4 2,2 2,8 2,8 3,1 3,1 - Cina 3,0 3,2 3,6 3,8 3,9 4,1 4,2 TOTALE PRODUZIONE 69,0 75,3 82,2 83,4 82,0 83,5 84,5 +1,2% GREGGIO Processing gains (*) 1,5 1,8 2,0 2,0 2,0 2,1 2,1 Biocarburanti 0,3 0,3 0,6 1,4 1,6 1,8 1,9 TOTALE OFFERTA PETROLIFERA 70,8 77,4 84,8 86,8 85,6 87,4 88,5 +1,2% ( ) Il totale Opec include la produzione di NGL (Natural Gas Liquids) ed Angola ed Equador a partire dal (*) Al soddisfacimento della domanda petrolifera mondiale hanno contribuito anche i "Processing gains" cioè i miglioramenti volumetrici delle rese, ottenuti nella trasformazione del greggio in prodotti. Fonte: AIE

5 TAV. 4 - IL QUADRO INTERNAZIONALE DEL GREGGIO Le tensioni nelle aree produttive, nonché la limitata crescita dell offerta rispetto alla domanda, hanno contribuito a tenere alte le quotazioni del greggio. Mentre durante i primi 8 mesi dello scorso anno le quotazioni internazionali del Brent avevano oscillato fra i 65 e gli 85 $/b, già dalla seconda parte del 2010 si assiste ad una quasi costante ascesa fino a traguardare i 130 $/b, spinta anche da un offerta che stenta a soddisfare la domanda. Prosegue poi da maggio ad oggi una fase di oscillazione su valori superiori ai 100 $/b (fra i 100 e i 120). Il valore medio del Brent in questi primi undici anni del secolo è così salito a 57,2 $/b contro un valore medio di circa 18 $ calcolato per gli anni novanta (+218%). Mediamente le quotazioni 2011 del Brent indicano un valore di 111,4 $ (+40,1% vs 2010). La Libia sospende la produzione La domanda cresce più dell offerta

6 TAV. 5 L ANDAMENTO DEL BRENT E DEL WTI Un fattore di novità che ha caratterizzato il 2011 è stato l amplificarsi del differenziale fra il greggio WTI e il Brent fino al record di circa 30 $/b, che storicamente si muoveva invece sui valori di 3-4 $/b. Le difficoltà logistiche che hanno prodotto un notevole accumularsi di scorte nel terminale di Cushing (Oklahoma) durante il 2011, hanno anche frenato, in misura sempre più forte le quotazioni del WTI che doveva necessariamente subire costi supplementari per poter essere trasportato via ferrovia o via container. Tale situazione ha inoltre amplificato notevolmente i margini di raffinazione degli impianti localizzati in tale area, con una situazione nettamente differente rispetto agli impianti in attività altrove e particolarmente in Europa.

7 TAV. 6 - LE QUOTAZIONI INTERNAZIONALI DEL GREGGIO Il greggio mediamente importato dai Paesi AIE, pur non avendo registrato punte record analoghe al 2008, nel 2011 ha viaggiato per gran parte dell anno su valori superiori ai 100 $/b. Con un valore medio annuo di 106,8 $/b è risultato, quindi, superiore di circa 29 $/b (+36,7%) rispetto al 2010, mentre rispetto al 2008 la quotazione è mediamente più alta di circa 9,6 $/b (+10%): si tratta del record storico assoluto, sia in termini nominali che in termini reali trimestre 26,8 25,1 19,7 30,9 31,3 42,3 58,0 55,4 94,5 42,6 76,3 99,1 2 trimestre 26,4 25,5 24,3 26,2 34,2 48,1 65,1 64,9 116,1 56,8 77,4 113,6 3 trimestre 29,2 24,4 26,1 27,6 38,9 57,3 67,0 71,9 117,9 68,2 75,2 109,4 (*) 4 trimestre 29,5 19,6 26,4 28,7 41,0 54,9 56,9 84,6 60,3 74,1 83,6 105,2 (*) ANNO 28,0 23,7 24,2 28,4 36,4 50,7 61,8 69,3 97,2 60,4 78,1 106,8 Variazione vs anno precedente: - $/b 10,7-4,3 0,5 4,2 8,0 14,3 11,1 7,5 27,9-36,8 17,7 28,7 - % +61,8% -15,5% +2,1% +17,4% +28,2% +39,3% +21,9% +12,1% +40,4% -37,8% +29,3% +36,7% (*) Stima. Fonte: AIE

8 TAV. 7 - LA RAFFINAZIONE MONDIALE I margini di raffinazione hanno rilevato un notevole peggioramento nel 2011, attestandosi fra i valori più bassi degli ultimi 20 anni e pari mediamente a neanche 1 $/b per le lavorazioni più complesse. Rispetto al 2007 la flessione è stata rispettivamente dell 87% e dell 85% per le lavorazioni Cracking-Reforming Brent e Ural. La mancata produzione del greggio libico da marzo 2011 ha, inoltre, causato un netto peggioramento della redditività di quelle raffinerie strutturate per la lavorazione di greggi leggeri, che hanno dovuto ripiegare su greggi alternativi più costosi e pregiati (come l Azeri). Il delta fra le due lavorazioni è passato per il Brent da 7,2 $/b del 2007 a 3,5 $/b nel 2011; per le lavorazioni dell Ural il divario è sceso fra il 2008 e il 2011 da 8,3 a 7,6 $/b. Margine incrementale (cioè a costi marginali) derivante dalla lavorazione addizionale di un barile di greggio. Fonte: AIE

9 TAV. 8 - ITALIA I CONSUMI DI ENERGIA Temperature miti e rallentamento dell attività economica hanno frenato la domanda di energia italiana che nel 2011 ha segnato una flessione stimata del -1,7%, attestandosi sui 178,2 Mtep: un valore analogo a quello di fine anni '90. L'analisi per fonti utilizzate nell'anno evidenzia una riduzione per quasi tutte le fonti tradizionali (gas -5,0%, petrolio -1,8%). Le fonti rinnovabili segnano invece un notevole aumento: il 2011 è infatti stato l anno record per il fotovoltaico, che ha registrato una crescita oltre ogni aspettativa. Arrivato a quasi MW installati, ha superato infatti per la prima volta anche la produzione dell eolico. L aumento produttivo di tali fonti ha bilanciato il calo della produzione idroelettrica (-9,5%). Segnali positivi anche per il carbone (+3,0%) per effetto della ripresa della produzione delle cokerie, giunte a livelli bassissimi negli anni precedenti. Oltre alla contrazione tendenziale nell'utilizzo di olio combustibile per la produzione elettrica, sul petrolio ha contribuito soprattutto la flessione della carica petrolchimica e dei carburanti. Il petrolio si conferma comunque come la fonte energetica principale, con un concorso pari al 39,8% nella copertura del fabbisogno energetico complessivo. (milioni di tep) Stima Var.% Mtep Incid.% vs COMBUSTIBILI SOLIDI ( ) 15,0 12,5 12,9 17,0 13,1 14,9 15,4 8,6 +3,0 GAS NATURALE ( ) 38,8 44,6 57,9 70,7 63,9 68,1 64,7 36,3-5,0 IMPORT. NETTE DI ELETTRICITA' (*) 7,4 7,9 9,2 9,4 8,3 8,1 8,1 4,6 = PETROLIO (^) 92,5 95,7 92,0 85,2 73,3 72,2 70,9 39,8-1,8 RINNOVABILI(*) ( ) 8,2 9,7 12,2 11,2 16,8 18,0 19,1 10,7 +6,1 TOTALE ( ) 161,9 170,4 184,2 193,5 175,4 181,3 178,2 100,0-1,7 % del Petrolio 57,1 56,2 49,9 44,0 41,8 39,8 ( ) Dal 1990 non comprende le Biomasse (Combustibili vegetali). ( ) I mc sono stati trasformati in tep secondo il coefficiente usato da Eurostat di 8,190. (*) Per la trasformazione dei Kwh in Tep si è utilizzato il coefficiente termoelettrico di ogni anno. (^) Stime riviste dall'anno 2000, a seguito variazione metodologica nell'acquisizione dei dati sul Coke di petrolio. ( ) Comprende: Idrica, Geotermica, Nucleare, RSU, Solare termico, Eolico, Fotovoltaico e, dal 1990, anche le Biomasse (Combustibili vegetali). ( ) Valori non coincidenti con quelli del Bilancio Energetico Nazionale per diversa metodologia di calcolo delle Importazioni di energia elettrica e delle Fonti rinnovabili.

10 TAV. 9 - ITALIA I CONSUMI PETROLIFERI Anche nel 2011 è proseguito il calo della domanda dei consumi petroliferi, scesi complessivamente di 1,3 milioni di tonnellate (-1,8%). Dal 2004 in conseguenza delle impennate dei prezzi e della crisi economica, la flessione è stata di 20,6 milioni di t (-19,2%), da cui la forte criticità per il settore produttivo nazionale per la perdita di consumi interni più elevata rispetto alla precedente crisi degli anni '80. Anche la domanda di carburanti (benzina+gasolio), storicamente in crescita fino al 2004, quest anno è diminuita dell 1,4%, con un calo complessivo di circa 500 mila tonnellate: dal 2004 essa è scesa di 3,7 milioni di t. (milioni di tonnellate) Stima 2011 Milioni Variaz.% di tonn. vs ( ) - BENZINA AUTOTRAZIONE 17,4 16,8 13,5 11,0 10,6 10,0 9,4-6,0 GASOLIO AUTOTRAZIONE 16,6 18,3 24,4 26,0 25,4 25,4 25,5 +0,4 GASOLIO RISCALDAMENTO 3,6 3,6 2,9 2,0 2,0 1,9 1,6-15,8 OLIO COMBUSTIBILE 26,9 16,7 8,1 5,0 4,1 2,2 1,9-13,6 FABBISOGNO PETROLCHIMICO 7,8 7,0 6,5 5,6 5,0 5,8 5,2-10,3 ALTRI PRODOTTI ( ) 14,4 19,0 17,3 16,6 15,4 15,2 15,2 = BUNKERAGGI 2,5 2,8 3,5 3,8 3,4 3,5 3,9 +10,7 CONSUMI DI RAFFINERIA 6,3 9,1 10,0 10,2 9,0 9,4 9,4 = TOTALE DOMANDA 95,5 93,3 86,2 80,2 74,9 73,4 72,1-1,8 Variazione scorte ( ) + 0,6 + 0,2 +0,5 +0,2 +0,3 +0,3 +0,3 TOTALE CONSUMI 96,1 93,5 86,7 80,4 75,2 73,7 72,4-1,8 ( ) Calcolata in migliaia di tonnellate. ( ) Dal 1998 al 2004 sono compresi i Combustibili a Basso Costo (Orimulsion); nel 2003 è stata effettuata una variazione metodologica delle statistiche nazionali relative al petrolio. Sono stati integrati dati del Coke di petrolio di fonte Ministero dello Sviluppo Economico con quelli dell'istat. ( ) Il segno meno indica ricostituzione di scorte; il segno più indica prelievo da scorte.

11 TAV ITALIA LE ESPORTAZIONI DI GREGGIO, SEMILAVORATI E PRODOTTI FINITI ( ) Con 1 milione e 400 mila t in più nel 2011, le esportazioni italiane hanno complessivamente evidenziato un recupero del 4,7%, derivante soprattutto da un incremento di greggi e semilavorati del 6,3% pari a 4,4 milioni di tonnellate. Si noti tuttavia che il valore relativo ai soli prodotti raffinati ha rilevato invece una riduzione da 27,9 a 26,6 milioni di t, con un decremento che ha interessato tutti i prodotti più importanti: olio combustibile -25%; gasolio -5,7%; benzina -2,5%. (milioni di tonnellate) Stima Milioni di tonn. - Incidenza % - Variaz.% vs ( ) GPL 0,2 0,4 0,6 0,5 0,4 0,5 0,4 1,3-8,0 VIRGIN NAFTA 0,4 0,9 1,1 0,6 0,6 0,8 1,2 3,9 +49,9 BENZINE 2,7 4,0 7,5 9,2 7,8 8,9 8,7 28,0-2,5 CARBOTURBO/PETROLIO 0,8 0,8 0,7 0,2 0,3 0,4 0,4 1,3 +10,0 GASOLI 7,5 8,6 9,6 10,0 9,2 10,6 10,0 32,2-5,7 OLIO COMBUSTIBILE 3,9 4,7 5,5 3,5 3,2 3,4 2,5 8,1-25,0 ALTRI PRODOTTI 1,1 1,6 2,6 3,0 2,9 3,3 3,4 11,0 +3,0 TOTALE EXPORT RAFFINATI 16,6 21,0 27,6 27,0 24,4 27,9 26,6 85,8-4,7% GREGGIO/SEMILAVORATI 0,4 0,5 1,6 2,1 2,3 1,7 4,4 14,2 +160,0 TOTALE ESPORTAZIONI 17,0 21,5 29,2 29,1 26,7 29,6 31,0 100,0 +4,7 ( ) Dall'anno 2000 comprendono le esportazioni del settore petrolchimico. ( ) Calcolata sulle migliaia di tonnellate.

12 TAV ITALIA - LE IMPORTAZIONI DI GREGGIO PER AREE DI PROVENIENZA La primavera araba nonché le sanzioni a Siria ed Iran hanno influenzato notevolmente le provenienze dei greggi nel La Libia, storico principale fornitore del nostro Paese, dai 18,2 milioni di t circa del 2010 ha contribuito per neanche 4 milioni di tonnellate nei primi 9 mesi di quest anno. I Paesi dell ex- Urss risultano essere quindi l area di maggior peso come provenienza del greggio importato nel nostro Paese, rappresentando il 39,6% sul totale delle importazioni, seguito dal Medio Oriente (34,2%) e dall'africa (23,1%). In particolare l Azerbaijan, con circa 11 milioni di tonnellate, è stato il Paese maggiore fornitore (19%), seguito dalla Russia con il 17,4%. Si noti anche il forte incremento delle provenienze dall Arabia Saudita, che con circa 7,3 milioni di tonnellate sta tornando ai livelli del 2008, ma è ancora lontana dai livelli storici che superavano i 12 milioni Peso 2005 Peso 2008 Peso 2009 Peso 2010 Peso GEN/SET Peso 000/Tonn. % 000/Tonn. % 000/Tonn. % 000/Tonn. % 000/Tonn. % 000/Tonn. % MEDIO ORIENTE , , , , , ,2 di cui : ARABIA SAUDITA , , , , , ,9 IRAN , , , , , ,6 IRAQ , , , , , ,8 SIRIA , , , , , ,8 AFRICA , , , , , ,1 di cui : LIBIA , , , , , ,0 EX- URSS , , , , , ,6 di cui: RUSSIA , , , , , ,4 AZERBAIJAN , , , , , ,0 ALTRI PAESI , , , , , ,2 TOTALE , , , , , ,0

13 TAV ITALIA LA CAPACITA' DI RAFFINAZIONE E SUO UTILIZZO I dati del 2011 relativi alla capacità di raffinazione e al suo utilizzo riflettono le criticità che il settore anche in Italia ha subito nel corso dell anno. Minori consumi interni e minori esportazioni di raffinati hanno infatti portato l attività produttiva a registrare un decremento delle lavorazioni (-4,8%, per complessivi 86 milioni di tonnellate) sia per i quantitativi di greggio che per i semilavorati esteri, che risultano tra le più basse degli ultimi venti anni. La sospensione delle attività della Raffineria di Cremona, trasformata in polo logistico integrato, ha portato la capacità a 103 milioni di tonnellate, per cui il tasso di utilizzo è rimasto all'84%. (milioni tonnellate) Stima 2011 CAPACITA' DI RAFFINAZIONE A INIZIO D'ANNO (*) LAVORAZIONI 87,5 94,2 101,0 94,6 86,7 90,3 86,0 (Greggio+Semilavorati esteri) UTILIZZO IMPIANTI 88% 94% 100% 92% 82% 84% 84% Dettaglio della materia prima trattata: Greggio (1) 78,5 87,4 94,2 87,0 80,2 83,5 79,5 Semilavorati esteri 9,0 6,8 6,8 7,6 6,5 6,8 6,5 (1) di cui per conto committente estero: 3,2 6,7 3,9 2,8 7,3 5,5 4,5 (*) Capacità "effettiva" di raffinazione, cioè supportata da impianti di lavorazione secondaria adeguati alla produzione di benzina e gasoli secondo specifica.

14 TAV ITALIA IL COSTO DEL GREGGIO Nell'anno 2011 l'aumento dei costi di importazione in dollari (+39,2%) è stato parzialmente attenuato dalla rivalutazione della nostra valuta rispetto al dollaro, il cui cambio, in media, è superiore del 5,2% rispetto al Il costo del greggio importato in Italia è pertanto aumentato di circa il 32,2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un record mai toccato in precedenza Stima DOLLARI A BARILE Cif 16,9 27,8 51,6 70,2 96,8 60,7 78,9 109,8 DOLLARI A TONNELLATA Cif 125,0 205,0 379,9 515,4 711,8 446,9 581,0 808,1 CAMBIO DOLLARO/EURO( ) 0,9174 1,2359 1,3769 1,4900 1,4045 1,3246 1,3938 CAMBIO LIRE/DOLLARO ( ) EURO A TONNELLATA Cif 223,48 307,39 374,33 477,70 318,22 438,60 579,76 LIRE A TONNELLATA Cif ( ) Cambio medio ponderato sulla base dei volumi di greggio mensilmente importati. Differisce dal cambio ufficiale medio UIC.

15 TAV ITALIA I PREZZI MEDI ANNUI DEI PRINCIPALI PRODOTTI PETROLIFERI Le quotazioni internazionali Platts (CIF MED) dei prodotti nel 2011 hanno rilevato una quasi costante crescita e mediamente più elevata di centesimi rispetto al Di conseguenza le variazioni del prezzo industriale per tutti i vari prodotti sono risultate in media annua +12,1 cent per la benzina e +15,3 cent per il gasolio. L'aumento delle quotazioni è stato dunque recepito coerentemente nel prezzo industriale sia della benzina, sia del gasolio Gen. Nov Prezzo 2010 Prezzo 2011 vs medio vs Medio - BENZINA SENZA PIOMBO (Euro/litro) Prezzo industriale 0,3806 0,4539 0,5886 0,4641 0,5730 0,109 0,6944 0,121 Prezzo al consumo 1,0825 1,2206 1,3808 1,2337 1,3644 0,131 1,5487 0,184 GASOLIO AUTO (Euro/litro) Prezzo industriale 0,3605 0,5128 0,6980 0,4779 0,5898 0,112 0,7430 0,153 Prezzo al consumo 0,8924 1,1094 1,3429 1,0810 1,2154 0,134 1,4370 0,222 GASOLIO RISCALDAMENTO (Euro/litro) Prezzo industriale 0,3424 0,4666 0,6251 0,4649 0,5730 0,108 0,7240 0,151 Prezzo al consumo 0,8645 1,0437 1,2340 1,0417 1,1714 0,130 1,3560 0,185 OLIO COMBUSTIBILE BTZ (Euro/Kg) Prezzo industriale 0,1988 0,2731 0,4005 0,2996 0,4079 0,108 0,5320 0,124 Prezzo al consumo 0,2531 0,3350 0,4750 0,3641 0,4833 0,119 0,6190 0,136 MEMORIA: Costo import. Greggio Italia (Euro/Tonn.) 223,48 307,39 477,70 318,22 438,60 120,38 577,00 138,40 Platts Cif Mediterraneo - Benzina Senza Piombo (Euro/litro.) 0,2600 0,3207 0,2442 0,3177 0,4210 0,103 0,5380 0,117 - Gasolio (Euro/litro.) 0,2598 0,3757 0,2593 0,3271 0,4431 0,116 0,5930 0,150 - Olio Combustibile Btz (Euro/Kg.) 0,1777 0,2206 0,1460 0,2638 0,3564 0,093 0,4680 0,112

16 TAV ITALIA L AUMENTO DELLA TASSAZIONE SUI CARBURANTI NEL 2011 Nel 2011 una eccezionale e ripetuta politica di aumento delle accise, affiancata anche dall'aumento di un punto dell'iva, ha provocato un drastico aumento dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio, già sotto pressione per l'aumento delle quotazioni internazionali. L'effetto complessivo sui prezzi al consumo dell'aumento della componente fiscale nel corso del 2011, con ben 6 distinti interventi, è stato pari a oltre 18,2 centesimi di euro al litro per la benzina e 21,8 per il gasolio, e già all'orizzonte nel 2012 si prevedono nuovi incrementi.

17 TAV. 16 SITUAZIONE REGIONALE AL 1 GENNAIO 2012 Dal 1 gennaio 2012 la situazione della differenziazione regionale dei prezzi della benzina sarà ancora più accentuata rispetto ad oggi per l applicazione in altre tre Regioni (Piemonte, Liguria e Toscana) delle maggiorazioni che, comprese di IVA, porteranno i loro prezzi ad essere più elevati di 6,1 centesimi di euro rispetto al livello nazionale. Aumenta inoltre la maggiorazione+iva delle Marche (che arriva in totale a +9,1 centesimi di euro), mentre l Abruzzo la diminuirà dal 1 gennaio Infine, sempre dal 1 gennaio, anche l Umbria e il Lazio introdurranno un addizionale rispettivamente di 4,1 e di 3,1 centesimi di euro/litro.

18 TAV IL QUADRO INTERNAZIONALE DEL GREGGIO ITALIA ANDAMENTO DELLO STACCO VERSO LA MEDIA EURO DI BENZINA E GASOLIO AUTO Lo stacco Italia riferito all area euro nel corso del 2011 si è attestato su valori di 4,1 centesimi euro/litro per la benzina mentre per il gasolio ha oscillato sui 3,4 centesimi. Il valore minimo per la benzina è stato registrato nel mese di aprile con 1,0 centesimi; per il gasolio è stato 1,2 a febbraio. La media ponderata dei primi 10 mesi è stata pari a 3,7 centesimi di euro/litro, pari a circa 4 millesimi in più rispetto al 2010.

19 TAV ITALIA LA STIMA DELLA FATTURA PETROLIFERA (*) L'aumento di circa 6,5 miliardi di euro (pari a circa il 23% in più) della "fattura petrolifera" nel 2011 rispetto all'anno precedente è la conseguenza del forte recupero delle quotazioni internazionali del greggio importato (+39,2%). Il calo dei consumi di prodotti petroliferi (-1,8%) e il miglioramento del cambio euro/dollaro (+5,2%) non sono stati infatti sufficienti a contenerne la crescita, del 32,2%. Abbiamo superato l esborso record dell ultimo decennio, toccato nel 2008 (pari a 32,5 miliardi in valori nominali e a 34,3 in termini reali). Se il cambio fosse rimasto quello del 2008, la fattura 2011 sarebbe stata più bassa di oltre 2,4 miliardi di euro. Il peso dell'esborso petrolifero sul Pil ha rappresentato il 2,2%, contro l'1,8% del 2010 e dopo aver superato il 2% nel 2008, l incidenza più alta degli ultimi 20 anni Stima CONSUMI milioni tonn. 94,6 84,1 93,5 93,5 86,7 80,4 75,2 73,7 72,4 COSTO GREGGIO ITALIA CIF $/b 36,2 27,5 23,2 27,8 51,6 96,8 60,7 78,9 109,8 CAMBIO ( ) $/Euro 1,1176 0,7601 1,2887 0,9174 1,2359 1,4900 1,4045 1,3246 1,3938 FATTURA PETROLIFERA miliardi Euro nominali 13,094 15,570 8,561 18,653 22,412 32,475 20,507 28,433 34,900 miliardi di Euro reali ,271 37,211 15,521 23,577 25,348 34,294 21,491 29,343 34,900 PIL miliardi Euro % FATTURA VS. PIL 5,4 3,6 1,2 1,6 1,6 2,1 1,3 1,8 2,2 (*) Costituisce il saldo fra il costo delle importazioni e il ricavo delle esportazioni di greggio e prodotti, secondo i dati ufficiali dell'istat. ( ) È il cambio medio annuo risultante dai valori UIC dei dodici mesi ponderati con le quantità del greggio importato.

20 TAV ITALIA LA STIMA DELLA FATTURA ENERGETICA ( ) La "fattura energetica", ossia l'onere che il Paese sostiene per l'approvvigionamento di energia dall'estero, per il 2011 è stimata sui 61,9 miliardi di euro, nonostante il calo dei consumi sarebbe in aumento di oltre 8,9 miliardi (+17%), rispetto a quella del 2010 (circa 53 miliardi). Tale risultato è stato determinato dalla forte crescita delle quotazioni internazionali in dollari di tutte le fonti energetiche, solo parzialmente attenuata dal rafforzamento dell'euro rispetto al dollaro (+5,2%). I 61,9 miliardi di euro previsti per il 2011 corrispondono al 3,9% del Pil, in aumento di mezzo punto percentuale rispetto all anno precedente e tornando ai livelli del 2008, che in termini reali ha rappresentato il record storico, contro un valore medio negli anni novanta dell'1,5%. (milioni di Euro) Stima COMBUSTIBILI SOLIDI GAS NATURALE PETROLIO ALTRI BIOCARBURANTI TOTALE FATTURA ENERGETICA milioni di Euro nominali milioni di Euro reali , % FATTURA VS. PIL 6,3 4,7 1,7 2,4 2,7 3,8 2,8 3,4 3,9 ( ) Costituisce il saldo fra il costo delle importazioni e il ricavo delle esportazioni di prodotti energetici, secondo i dati ufficiali dell'istat. (*) Dati provvisori

21 TAV ITALIA IPOTESI DI FATTURA PETROLIFERA ED ENERGETICA PER L'ANNO 2012 Fattura Petrolifera Nel caso di un consumo di prodotti petroliferi analogo a quello del 2011 sui 71 Mtep, un intervallo di prezzi compreso fra i 100 e i 120 dollari a barile per la quotazione internazionale del greggio e un cambio euro/dollaro vicino all'attuale, la fattura petrolifera del 2012 potrebbe oscillare in una forcella compresa fra un minimo di 33,6 ed un massimo di 43,4 miliardi di euro (contro i 34,9 stimati nel 2011), pari rispettivamente al 2,0 e al 2,6% del Pil (tale rapporto è stato del 2,2 per cento nel 2011). CONSUMI milioni di tep COSTO INTERNAZ. GREGGIO $/B CAMBIO $/euro 1,300 1,350 1,400 1,300 1,350 1,400 1,300 1,350 1,400 lira/$ FATTURA PETROLIFERA miliardi di euro 36,150 34,800 33,550 39,750 38,300 36,900 43,350 41,750 40,250 % FATTURA vs. PIL ( ) 2,2 2,1 2,0 2,4 2,3 2,3 2,6 2,5 2,5 ( ) Si è ipotizzato una variazione del Pil del +1,9% in termini monetari. Fattura Energetica Nell ipotesi intermedia di una quotazione del greggio a 110 dollari al barile e un cambio dollaro/euro a 1,35, nel 2012 la fattura energetica potrebbe attestarsi sui 65,3 miliardi di euro, 4,4 miliardi in più rispetto alla stima per il 2011 (60,9 miliardi di euro) e rappresentando un record storico (quella del 2008 era infatti pari a circa 60 miliardi di euro), in conseguenza sia di una modesta ripresa dei consumi del gas, sia dal mantenimento dei prezzi delle diverse fonti su livelli elevati.

22 TAV ITALIA LA STIMA DEL GETTITO FISCALE SUGLI OLI MINERALI Anche a seguito dei ripetuti incrementi nella componente fiscale, nell'anno 2011 il gettito fiscale complessivo (accisa + Iva) è stimato segnare un incremento del 6,3% (37,3 miliardi di euro rispetto ai 35,1 del 2010), tornando al valore del Gli aumenti dei prezzi hanno contribuito per 1,5 miliardi di gettito IVA in più (+12,8%). In aumento anche le accise (700 milioni in più, pari al +3,0%). Nonostante la flessione dei consumi di benzina, il gettito derivante dalle accise è diminuito di appena 20 milioni (-0,3%), mentre per il gasolio il maggior gettito derivante dalle accise è stato di 970 milioni di euro (+7,1%). In forte crescita anche il gettito IVA sul gasolio, milioni di euro in più (+19,3%), che ha rilevato il maggiore aumento delle quotazioni (0,150 euro/lt) rispetto a quello della benzina (+0,117 euro/lt), ed ha consumi superiori al doppio. (miliardi di Euro) ACCISA (*) Su BENZINE Su GASOLIO Su ALTRI PRODOTTI (*) TOTALE - IVA ( ) Su BENZINE Su GASOLIO Su ALTRI PRODOTTI TOTALE TOTALE ACCISA+IVA ,054 7,186 1,379 16,619 2,169 2,300 0,541 5,010 21, ,650 9,900 1,256 22,806 4,028 3,950 1,835 9,813 32, ,350 10,700 1,961 24,011 3,784 4,100 1,774 9,658 33, ,370 11,255 1,448 24,073 3,700 4,150 1,963 9,813 33, ,000 11,800 1,542 24,342 3,600 4,450 2,000 10,050 34, ,550 12,400 0,731 23,681 3,620 5,050 1,980 10,650 34, ,950 13,050 1,109 24,109 3,630 6,100 1,900 11,630 35, ,350 13,500 1,441 24,291 3,610 6,650 2,040 12,300 36, ,770 14,000 2,252 25,022 3,470 6,700 1,930 12,100 37, ,150 14,100 1,802 24,052 3,430 7,650 2,120 13,200 37, ,900 13,900 2,191 23,991 2,950 6,200 1,950 11,100 35, ,450 13,750 2,100 23,300 3,070 6,700 1,980 11,750 35, ( ) 7,430 14,720 1,850 24,000 3,340 7,990 1,920 13,250 37,250 (*) Include il gettito della sovrimposta di confine. ( ) Stime.

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