Nel presente rapporto vengono illustrate le attività e i risultati ottenuti al Giugno 2008.
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1 Registro Regionale Mesoteliomi - Lazio Dipartimento di Epidemiologia ASL RME Incidenza di mesotelioma nel Lazio. Rapporto sulle attività del Registro Mesoteliomi al Giugno 2008 Introduzione Il mesotelioma maligno è una neoplasia rara, ad elevata letalità e a prevalente origine professionale; in molti casi è un indicatore di pregressa esposizione ad amianto. La raccolta sistematica dei casi di mesotelioma viene realizzata a livello nazionale attraverso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) secondo il DPCM 308/2002. Gli obiettivi principali di questo sistema di sorveglianza sono: stimare l incidenza della patologia, raccogliere informazioni sulla pregressa esposizione ad amianto, valutare gli effetti dell uso dell amianto nelle varie attività industriali e individuare fonti di contaminazione inattese o misconosciute. L architettura di questo sistema si basa sulla presenza dei Centri Operativi Regionali (COR) che attivano e mantengono il flusso informativo dei casi tra i soggetti segnalatori e l ISPESL. Con la DGR n. 438 del 18/7/2006, è stato istituito il COR del Lazio presso il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E per la gestione del Registro Regionale dei mesoteliomi maligni. Sono strutture che collaborano alle attività del COR: la Sezione di Anatomia Patologica dell Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Medicina Sperimentale) e il Laboratorio di Igiene Industriale - Centro Regionale Amianto (CRA)- della ASL Viterbo. Nel presente rapporto vengono illustrate le attività e i risultati ottenuti al Giugno Materiali e metodi Il Registro Mesoteliomi del Lazio raccoglie tutti i casi di mesotelioma maligno (MM) della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo, anche sospetti, relativi a soggetti residenti nel Lazio, con lo scopo di stimare l incidenza della patologia e valutare la consistenza di possibili esposizioni professionali ad amianto. 1
2 Le strutture ospedaliere di diagnosi e cura e i servizi di anatomia patologica sono stati sollecitati alla segnalazione attiva dei nuovi casi dal 1 Gennaio 2007, mentre per il periodo è stata effettuata una ricostruzione retrospettiva della casistica, richiedendo alle Direzioni Sanitarie copia della documentazione clinica relativa a ricoveri registrati nel Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) come tumori della pleura (codice 163 ICD IX). La ricostruzione retrospettiva include anche casi segnalati attivamente da altri COR, dall ISPESL e dagli archivi di alcuni servizi di anatomia patologica. Per ogni caso registrato si provvede all acquisizione di copia dei referti relativi ad esami diagnostici per immagini (TAC, Rx), esami istologici, citologici, immunoistochimici e copia del frontespizio della cartella clinica dei ricoveri significativi, effettuati presso aziende ospedaliere pubbliche e private, regionali o extra-regionali. Tutti i casi vengono sottoposti a revisione diagnostica. Sulla base della documentazione disponibile e del livello di certezza diagnostica raggiunta, il COR, in collaborazione con la Sezione di Anatomia Patologica (Dipartimento di Medicina Sperimentale) dell Università La Sapienza, provvede alla definizione diagnostica secondo i criteri stabiliti dalle Linee Guida ISPESL. I casi risultati a questa analisi certi, probabili o possibili (livello di certezza diagnostica 1, 2, 3), vengono inviati ai referenti dei servizi PRESAL delle ASL che, utilizzando il questionario standardizzato proposto dall ISPESL somministrato al soggetto o ai suoi familiari più prossimi, raccolgono le informazioni relative alla storia lavorativa e all eventuale esposizione extraprofessionale ad amianto; in caso di soggetti ricoverati al momento in ospedali di Roma, l intervista viene effettuata dal COR. I questionari compilati sono inviati al COR che, in collaborazione con il Centro Regionale Amianto della ASL Viterbo, sulla base dei criteri di definizione stabiliti dalle linee guida ISPESL, classifica l esposizione, secondo il livello di certezza e la modalità. Di seguito sono riportati i risultati del Registro Mesoteliomi del Lazio relativi ai casi registrati alla data al giugno 2008; è descritta la distribuzione dei MM per tipo di esposizione e, nell eventualità si tratti di esposizione professionale, per settore di attività economica per tutti i casi registrati dal COR nel periodo
3 Risultati Al giugno 2008 sono stati segnalati all archivio del Registro Mesoteliomi del Lazio 701 possibili casi. Alla fine della valutazione della documentazione sono risultati 352 casi di mesotelioma clinicamente confermati per il periodo ; 34 casi sono stati diagnosticati in persone non residenti nel Lazio al momento della diagnosi, 32 casi avevano come incidenza una data precedente al 2001, 16 sono casi incidenti nel 2008 e per 14 soggetti è ancora in corso la valutazione diagnostica; 207 dei restanti casi sono stati classificati in base alle Linee Guida ISPESL non mesoteliomi e per 46 soggetti la documentazione clinica ad oggi disponibile non è sufficiente a formulare diagnosi di mesotelioma maligno e pertanto secondo l ISPESL hanno un codice da definire e verranno valutati sulla base di nuove informazioni cliniche che si renderanno disponibili. L analisi è stata pertanto condotta su 352 casi residenti nel Lazio al momento della diagnosi, separatamente per il periodo e I casi di MM clinicamente confermati incidenti nel 2007 risultano 70, di cui 54 maschi e 16 femmine; l età alla diagnosi varia da 26 a 95 anni (età media 64 anni nelle femmine e 68 nei maschi). Sulla base dei dati del 2007 è possibile stimare una incidenza annuale pari a 2,04 per 100,000 abitanti nei maschi e 0,56 per 100,000 abitanti nelle femmine. In base alle Linee Guida ISPESL 60 casi sono stati classificati come MM certi, e nel 75% circa di questi la diagnosi è fondata sulle caratteristiche del quadro morfologico risultato all indagine microscopica su materiale istologico o citologico con centrifugazione del sedimento incluso in paraffina e del pattern immunoistochimico; 5 casi sono stati definiti come MM probabili e 5 come possibili (tabella 1). Nel 92% dei casi il MM ha origine dalla pleura, nel 7% interessa il peritoneo e nell 1% coinvolge più sierose (tabella 2). In più della metà dei casi (circa 59%) il mesotelioma si presenta in forma epitelioide, nell 8% bifasica e nel 9% in forma non epitelioide (sarcomatoide e desmoplastico). Nel 17% dei casi viene indicato nei referti istologici l istotipo mesotelioma senza altra specifica, mentre nel 7% dei casi l istotipo di mesotelioma non è applicabile, in quanto la diagnosi di MM si basa esclusivamente su dati clinici e radiologici e raramente citologici, non istologici (tabella 3). 3
4 Relativamente al periodo sono stati raccolti 282 casi (200 in maschi e 82 in femmine), con età media alla diagnosi di 68 anni nelle femmine e 69 nei maschi (range di età alla diagnosi nei due sessi anni). I MM certi sono 213, disponendo di un quadro morfologico e immunofenotipico caratteristico nell 81% dei casi; 27 sono stati definiti probabili e 42 possibili (tabella 4). Nella quasi totalità dei casi (circa 91%) il MM ha origine dalla pleura (tabella 5) e in più della metà si presenta in forma epitelioide (circa 51%) (tabella 6). I 207 casi classificati in base alle Linee Guida ISPESL non mesoteliomi corrispondono prevalentemente a metastasi pleuro-peritoneali di tumori maligni originanti in altre sedi (circa il 40% nel polmone), oppure ad errori di assegnazione del codice IVD IX (distacco della placenta, gastroduodenite, ragade anale, ecc); in una piccola percentuale si tratta di condizioni non neoplastiche (polmonite, fibrosi polmonare, ecc). Per tutti i 352 casi di MM incidenti nel Lazio nel periodo è stato analizzato il luogo di residenza alla diagnosi, considerando solo quei comuni nei quali si sono verificati almeno due casi (tabella 7 e figura). Il maggior numero di MM si è registrato: a Cassino, Anagni, Castrocielo e Ceccano per la provincia di Frosinone (3 casi nel capoluogo di provincia); ad Aprilia, Cisterna di Latina, Formia, Gaeta, Sabaudia, Sezze e Terracina per la provincia di Latina (4 casi nel capoluogo di provincia); a Civitavecchia, Pomezia, Colleferro, Anzio, Nettuno e nella zona dei Castelli (Marino, Albano Laziale, Frascati, Lariano, Rocca Priora, Tivoli, Velletri) per la provincia di Roma (176 casi nella Capitale). Fonte di segnalazione dei casi. Dei 70 MM incidenti nel 2007 registrati dal COR, 55 sono stati segnalati attivamente al Registro e in più della metà dei casi la fonte di notifica è rappresentata dai servizi di Anatomia Patologica (tabella 8). Il confronto con l archivio SIO dei casi dimessi dagli ospedali del Lazio con codice ICD IX ,9 ha permesso di acquisire nell archivio del Registro 15 MM clinicamente confermati. 4
5 La ricostruzione retrospettiva della casistica relativa al periodo comprende 155 casi individuati dal confronto con l archivio SIO e 127 segnalati attivamente; anche in quest ultimo caso la principale fonte di notifica è rappresentata dai servizi di Anatomia Patologica (tabella 9). Oltre alle segnalazioni già presenti nell archivio del COR, il SIO ha registrato ulteriori 11 casi nel 2007 e 136 nel periodo , per i quali è ancora in corso l acquisizione della documentazione clinica dalle strutture di ricovero indicate nel SIO. Inoltre, il linkage con la banca dati dell INAIL, effettuato per il periodo , ha evidenziato 10 nuovi casi di MM di cui non si aveva notizia in altri archivi, e per i quali è stata richiesta la documentazione tecnica e sanitaria. Storia lavorativa e professionale Il questionario proposto dall ISPESL per valutare l eventuale esposizione all amianto è stato inviato, in relazione alla ASL di residenza, per 320 dei 352 casi di MM incidenti nel Lazio nel periodo (tabella 10), e al 30 giugno ne risultano somministrati 92, con una copertura del 29%. A questa quota vanno aggiunti 11 questionari già compilati provenienti da altre strutture (COR, servizi di prevenzione che avevano effettuato l intervista prima dell istituzione del COR, ecc.). La ricostruzione della storia lavorativa è dunque disponibile per 103 persone. Sono 100 i casi che al 30 giugno 2008 sono stati inviati al CRA e valutati. Valutazione dell esposizione ad amianto. Per 100 casi (22 con incidenza 2007 e 78 con incidenza nel periodo ) di cui sono state raccolte le informazioni anamnestiche, personali, professionali e sull'ambiente di vita e di lavoro, si è proceduto alla valutazione dell esposizione ad amianto, a cura di un panel di esperti del settore appartenenti al Centro Regionale Amianto. Nei casi in cui è stato possibile riconoscere una pregressa esposizione ad amianto in ambito lavorativo (55 casi, di cui il 98% di sesso maschile), il settore dell edilizia è risultato il più frequente (27%), seguito dalla difesa nazionale e costruzione/riparazione rotabili ferroviari (9%) e industria metalmeccanica (7%). Per quanto riguarda il restante numero di casi esposti in ambito lavorativo i settori coinvolti rimangono ancora molto eterogenei (tabella 11). Per i mesoteliomi incidenti nel 2007, l esposizione è risultata professionale in 13 casi: 6 soggetti svolgevano un attività lavorativa che implicava l uso/esposizione ad amianto (esposizione professionale certa cod. 1), 3 soggetti hanno lavorato in un industria o in un ambiente di lavoro in 5
6 cui l amianto veniva sicuramente utilizzato o era presente, ma per i quali non è possibile documentare l esposizione (esposizione professionale probabile cod.2), 4 svolgevano l attività lavorativa in un industria o ambiente di lavoro appartenente ad un settore economico in cui generalmente si è riscontrata la presenza/uso di amianto, ma non vi sono notizie sull utilizzazione o meno di amianto da parte del soggetto stesso (esposizione professionale possibile cod. 3). In 1 caso l esposizione è stata classificata come familiare in quanto soggetto è risultato esposto in ambiente domestico poiché convivente con un lavoratore assegnabile alle categorie 1 o 2; in 3 soggetti invece la classificazione attribuita è stata quella di improbabile (cod. 7), potendosi escludere un esposizione ad amianto superiore ai livelli del cosiddetto fondo naturale ambientale. Per 3 soggetti, l incompletezza e l insufficienza delle informazioni raccolte non consentono di assegnare una categoria di esposizione (cod. 8 esposizione ignota); la classificazione di un 1 caso è da definire e per 1 altro caso non sono e non saranno più disponibili informazioni ulteriori (caso chiuso). Per i mesoteliomi incidenti nel periodo , l esposizione è risultata professionale in 42 casi: 16 soggetti svolgevano un attività lavorativa che implicava l uso/esposizione ad amianto (esposizione professionale certa cod. 1), 8 soggetti hanno lavorato in un industria o in un ambiente di lavoro in cui l amianto veniva sicuramente utilizzato o era presente, ma per i quali non è possibile documentare l esposizione (esposizione professionale probabile cod. 2), 18 svolgevano l attività lavorativa in un industria o ambiente di lavoro appartenente ad un settore economico in cui generalmente si è riscontrata la presenza/uso di amianto, ma non vi sono notizie sull utilizzazione o meno di amianto da parte del soggetto stesso (esposizione professionale possibile cod. 3). In un caso c è stata esposizione ad amianto svolgendo attività in ambiente domestico (uso di suppellettili in amianto) o nel tempo libero (bricolage, riparazioni idrauliche, di auto, operazioni di muratura, ecc.- Esposizione extra lavorativa cod.6), in 2 casi la classificazione è stata improbabile (cod. 7), non potendosi accertare un esposizione ad amianto superiore alla popolazione generale. Per 17 soggetti l incompletezza e l insufficienza delle informazioni raccolte non consentono di assegnare una categoria di esposizione (cod. 8 esposizione ignota), mentre 2 casi rimangono da definire e per 14 casi non sono e non saranno più disponibili informazioni (casi chiusi). Nelle tabelle 12 e 13 sono riportate le % sul totale dei casi, le classi di esposizione nei due sessi, separatamente per il periodo e per il solo
7 Tabella 1. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel 2007 per classe di certezza diagnostica (Linee Guida ISPESL) Classe di certezza diagnostica Casi % MM certo MM probabile MM possibile Totale Non sono inclusi i MM non residenti nel Lazio, i non mesoteliomi e i casi da definire 7
8 Tabella 2. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel 2007 in maschi e femmine per sede. Sede Maschi Femmine Totale casi % casi % casi % Pleura , Peritoneo ,5 5 7 Più sedi Totale , , ,0 Tabella 3. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel 2007 in maschi e femmine per forma istologica. Istologia Maschi Femmine Totale casi % casi % casi % Epitelioide Sarcomatoide Bifasico Altro * Non specificata Non applicabile Totale , , ,0 (*) si tratta di MM desmoplastico 8
9 Tabella 4. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel periodo per classe di certezza diagnostica (Linee Guida ISPESL) Classe di certezza diagnostica Casi % MM certo MM probabile MM possibile Totale Non sono inclusi i MM non residenti nel Lazio, i non mesoteliomi e i casi da definire 9
10 Tabella 5. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel periodo in maschi e femmine per sede. Sede Maschi Femmine Totale casi % casi % casi % Pleura , Peritoneo 9 4, Pericardio 1 0, <1% Più sedi 7 3, Totale , , ,0 Tabella 6. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel periodo in maschi e femmine per forma istologica. Istologia Maschi Femmine Totale casi % casi % casi % Epitelioide 99 49, Sarcomatoide 17 8, Bifasico Altro 7 3, Non specificata Non applicabile 27 13, Totale , , ,0 10
11 Tabella 7. Distribuzione dei MM incidenti nel Lazio nel periodo per comune. Casi osservati FROSINONE 3 Anagni 2 Cassino 3 Castrocielo 2 Ceccano 2 LATINA 4 Aprilia 4 Cisterna di Latina 2 Formia 2 Gaeta 3 Sabaudia 3 Sezze 3 Terracina 4 RIETI 4 ROMA 176 Albano Laziale 4 Anzio 4 Artena 2 Capena 3 Cerveteri 2 Ciampino 2 Civitavecchia 8 Colleferro 3 Fiumicino 2 Frascati 3 Lariano 3 Marino 6 Mentana 4 Monterotondo 2 Nettuno 4 Pomezia 6 Rocca Priora 2 Santa Marinella 2 Tivoli 8 Valmontone 2 Velletri 2 VITERBO 5 Montalto di Castro 2 Ronciglione 2 Tuscania 2 11
12 Tabella 8. Fonti di notifica dei MM incidenti nel Lazio nel Tipo di segnalazione Fonte di Notifica casi Passiva SIO 15 Anatomia Patologica 38 Attiva Chirurgia 11 Altre fonti 5 Strutture fuori Regione 1 Totale 70 Tabella 9. Fonti di notifica dei MM incidenti nel Lazio nel periodo Tipo di segnalazione Fonte di Notifica casi Passiva SIO 155 Anatomia Patologica 99 Attiva Dipartimenti di Prevenzione 5 Altre fonti 7 Strutture fuori Regione 16 Totale 282 Tabella 10. Invio/somministrazione dei questionari di esposizione relativi ai 352 casi di MM incidenti nel Lazio nel periodo Asl residenza Questionari inviati Questionari somministrati RMA 30 3 RMB 34 1 RMC RMD RME RMF RMG RMH 40 4 FROSINONE 21 8 LATINA RIETI 6 0 VITERBO 14 3 Totale 320* 92 Altre strutture 11 Totale 103 *21 casi saranno prossimamente inviati 12
13 Comparto produttivo ATECO 91 Esposizione Professionale Certa (1) Esposizione Professionale Probabile (2) Possibile (3) Nr. casi Nr. casi Totale Costruzioni edili 45* Difesa Nazionale Costruzione/Riparazione 35.20* rotabili ferroviari Industria metalmeccanica 29* Industria chimica 25.2* Addetti al pubblico 92* spettacolo Trasporti ferroviari 60.10* Commercio (ingrosso e 51* e 52* dettaglio) 2 2 Produzione manufatti in cemento amianto 2 2 Industria carta e prodotti 21* (inclusa l editoria) Trasporti terrestri 60.24* Produzione/Manutenzione mezzi di trasporto; officine 1 1 di autoveicoli e motoveicoli Fabbricazione prodotti di panetteria 1 1 Movimentazione merci trasporti marittimi 1 1 Produzione energia elettrica e gas 1 1 Cantieri navali 35.11* 1 1 Servizi di pulizia Trasporti marittimi 61* Industria tessile Attività immobiliari 70* 1 1 Totale Tabella 11. Esposizione professionale ad amianto per settori di attività economica (Ateco) dei casi incidenti nel periodo
14 Tabella 12. Numero di casi e percentuale sul totale dei casi con definizione dell'esposizione per modalità di esposizione ad amianto. Casi di mesotelioma maligno certo, probabile, possibile. Periodo di incidenza Esposizione Codice / Uomini Donne Totale Esposizione N casi (%) N casi (%) N casi (%) Professionale certa Cod.1 6 (40) 6 (30) Professionale probabile Cod.2 3 (20) 3 (15) Professionale possibile Cod.3 4 (26,7) 4 (20) Familiare Cod.4 1 (20) 1 (5) Ambientale Cod.5 Extra Lavorativa Cod.6 Improbabile Cod.7 1 (6,7) 2 (40) 3 (15) Ignota Cod.8 1 (6,7) 2 (40) 3 (15) TOTALE CASI DEFINITI 15 (100) 5 (100) 20 (100) Da definire Cod Non classificabile Cod TOTALE CASI VALUTATI Tabella 13. Numero di casi e percentuale sul totale dei casi con definizione dell'esposizione per modalità di esposizione ad amianto. Casi di mesotelioma maligno certo, probabile, possibile. Periodo di incidenza Esposizione Codice / Uomini Donne Totale Esposizione N casi (%) N casi (%) N casi (%) Professionale certa Cod.1 16 (30,2) 16 (25,8) Professionale probabile Cod.2 8 (15) 8 (12,9) Professionale possibile Cod.3 17 (32) 1 (11,1) 18 (29) Familiare Cod.4 Ambientale Cod.5 Extra Lavorativa Cod.6 1 (11,1) 1 (1.6) Improbabile Cod.7 2 3,8 2 (3,2) Ignota Cod ,9 7 (77,8) 17 (27.4) TOTALE CASI DEFINITI 53 (100) 9 (100) 62 (100) Da definire Cod Non classificabile Cod TOTALE CASI VALUTATI
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