PROGETTO SYNTHESIS SICUREZZA DELLE AREE PORTUALI ED INTERPORTUALI (JESI - 7 NOVEMBRE 2012)
|
|
- Cesare Casadei
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGETTO SYNTHESIS SICUREZZA DELLE AREE PORTUALI ED INTERPORTUALI (JESI - 7 NOVEMBRE 2012) ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SECURITY NEL PORTO DI ANCONA
2 La misure di security intese come le attività preventive e protettive dalle minacce di azioni illecite intenzionali, dirette a tutelare le navi che effettuano traffici internazionali e gli impianti portuali in cui avvengono le operazioni di interfaccia nave/porto, sono attuate nel porto di Ancona in conformità al: Codice ISPS (International Ship and Port Facility Security Code) adottato dall IMO ( International Maritime Organization) per la sicurezza delle navi e degli impianti portuali; Il Regolamento CE 725/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31/3/2004; Il Programma Nazionale di Sicurezza Marittima contro eventuali azioni illecite intenzionali (PNSM) emanato dal Comitato Interministeriale per la sicurezza dei trasporti Marittimi e dei porti (C.I.S.M.) nel giugno 2007; Il D.lgs , n 203 Attuazione della Direttiva 2005/65/CE relativa al miglioramento della sicurezza dei porti
3 In attuazione delle predette normative sono stati elaborati dall Autorita Portuale di Ancona : I Piani di valutazione dei rischi di security (PORT FACILITY SECURITY ASSESSMENT) degli ambiti portuali in cui è stata suddiviso il porto di Ancona (Facility 2A - 2B 2C nel Porto storico e Facility 3A- 3B-3C - Nuova Darsena); I Piani di sicurezza (PORT FACILITY SECURITY PLANE) facilities sopraindicate ; per le Ottenuta l approvazione dei suddetti Piani da parte del Capo del Compartimento Marittimo di Ancona, si è provveduto: Alla realizzazione dei sistemi e delle infrastrutture per la security portuale (recinzioni, impianti TVCC, controllo accessi, etc.); Alla nomina dei responsabili dell attuazione delle misure di security (PORT FACILITY SECURITY OFFICER) da parte della Autorità Portuale per le Facilities 2 A-B e delle Imprese portuali per le Facilities 3A-3B-3C e 2C, interessate da traffici merci.
4 Il porto di Ancona nel corso del 2011 è stato interessato dall approdo di circa navi, per una movimentazione totale di merci di circa 8.4 milioni di tonnellate (containers, carbone, cerali, cemento, prodotti petroliferi, merci su Tir e trailers) ed il transito di oltre 1,5 milioni di passeggeri e TIR su navi RO-PAX
5 Per l attuazione delle misure di security il Porto di Ancona è stato suddiviso come segue : PORTO STORICO Facility 2 zona A - Dalla banchina 17 alla banchina 13 - La Facility comprende le banchine destinate alla movimentazione passeggeri ed il terminal crociere presso la banchina nr.15. Facility 2 zona B - Dalla banchina 12 alla banchina 8 - La Facility comprende le banchine destinate alla movimentazione passeggeri per destinazione extra Schengen e parte l edificio della Stazione Marittima. Facility 2C Coincide con le aree portuali denominate Molo Clementino e Molo L.Rizzo, comprende le banchine dalla nr.1 alla banchina nr. 4, interessate da movimentazione delle merci, sosta trailer ed ormeggio unità servizi tecnici portuali.
6 NUOVA DARSENA Facility 3A riferita agli impianti portuali della banchina nr.20 interessata dall ormeggio di navi che effettuano lo sbarco /imbarco di cereali presso gli impianti dell Impresa SILOS GRANARI DI SICILIA. Facility 3B riferita alle banchine nn. 21, 22 e 24, normalmente utilizzate dalle Imprese portuali che devono operare lo sbarco / imbarco di merci utilizzando attrezzature di bordo e dalle navi che trasportano granaglie destinate agli impianti della Impresa SAI; Facility 3C riferita al terminal contenitori sulla banchina nr. 23 ed il terminal sulla banchina nr. 25 per lo sbarco del carbone e delle merci varie; Aree connesse le aree ricomprese tra le delimitazioni delle facilities ed il restante limite fisico che individua il confine demaniale e doganale del porto di Ancona
7
8 LE MISURE DI SECURITY SONO ATTUARE IN BASE A TRE LIVELLI DI RISCHIO LIVELLO DI SICUREZZA 1 : è il livello relativo alle condizioni di normale operatività del porto per le quali sono mantenute continuamente appropriate misure di sicurezza; LIVELLO DI SICUREZZA 2 : è il livello per il quale sono previste misure di sicurezza aggiuntive da mantenere per un periodo limitato di tempo in seguito ad un aumento di rischio di incidente LIVELLO DI SICUREZZA 3 : è il livello per il quale vengono attuate tutte le misure di sicurezza possibili per il perdurare della possibilità di un incidente imminente o a fronte di un evento in atto.
9 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI : Al fine di soddisfare le raccomandazioni espresse nel ISPS Code, le facilities sono state delimitate con recinzioni perimetrali costituite da barriere tipo new jersey con sovrastante struttura metallica secondo lo standard doganale. Possono accedere alle facilities esclusivamente gli operatori autorizzati, i passeggeri in possesso della carta di imbarco per la data e per la nave in prevista partenza, gli automezzi che trasportano le merci destinate all imbarco, i TIR e trailer che si devono imbarcare sulle navi RO/PAX, i visitatori ed i prestatori d opera preventivamente autorizzati dalla Autorità Portuale. Si accede alle facilities attraverso i varchi carrabili con barriere stradali presidiati da guardie giurate appartenenti ad Istituti di vigilanza in possesso delle autorizzazioni prefettizie per lo svolgimento di servizi di security portuale, dalla Guardia di Finanza (Facility 3) e dalla Polizia di Frontiera ( Facility 2B).
10 VARCO DI ACCESSO FACILITY 2 ZONA B
11 VARCO DI USCITA FACILITY 2 ZONA B
12 VARCO PRINCIPALE FACILITY 2 ZONA A
13 VARCO PRINCIPALE FACILITY 3 NUOVA DARSENA
14 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI I predetti varchi sono dotati di sistema di controllo automatico degli accessi con comando di apertura delle sbarre basato su lettore di badge e/o attraverso la lettura della targa anteriore dell automezzo; il passaggio viene registrato e memorizzato dal sistema, consentendo all operatore di visualizzare in tempo reale i dati relativi alla persona in ingresso, o di controllare attraverso report gli elenchi dei transiti.
15 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI I varchi per l accesso delle persone a piedi, ubicati presso il molo S.Maria, sono attrezzati con apparati radiogeni di controllo dei bagagli a mano e portali metal detector; si effettuano controlli a campione come previsto nel PNSM.
16 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI I croceristi che si imbarcano e quelli che effettuano escursioni presso il porto di Ancona vengono controllati mediante analoghe apparecchiature presso il terminal crociere della banchina nr.15 ( nr. 3 apparati radiogeni per bagagli e nr. 2 portali metal detector).
17 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI Lungo le delimitazioni perimetrali della facilities sono stati previsti dei cancelli aventi la funzione di uscite di emergenza, da aprirsi in caso eccezionale per il deflusso degli automezzi sbarcati in caso di congestione e di intasamento della viabilità nella facility, nonché per il transito di convogli ferroviari.
18 MONITORAGGIO DELLE FACILITIES Le aree di ormeggio, i piazzali di attesa di imbarco e/o di deposito delle merci, i punti di transito degli automezzi e delle persone a piedi sono mantenuti sotto controllo mediante un impianto di videosorveglianza. La sala operativa presidiata H24 da addetto al controllo delle predette immagini è ubicata presso la sede della Guardia Costiera; le medesime immagini sono inoltre visualizzate presso la sala di controllo della Autorità Portuale nonché disponibili su postazioni P.C. in funzione presso la Polizia di Frontiera e la Guardia di Finanza. Le immagini prodotte vengono registrate e mantenute disponibili per controlli per un periodo massimo di nr. 7 gg. in osservanza delle norme nazionali in materia di privacy.
19
20 E inoltre operativo un sistema di controllo di pannelli a messaggio variabile per la visualizzazione delle informazioni utili ai passeggeri degli ormeggi e degli orari di partenza delle navi traghetto, ubicati presso la nuova biglietteria e presso la viabilità di accesso al porto storico.
21 ATTIVITA DI SECURITY Per quanto concerne le attività di security associate alle merci, gli Agenti per la sicurezza (PFSO) delle Imprese portuali devono garantire i seguenti adempimenti in occasione di ogni approdo e durante lo svolgimento delle operazioni di sbarco /imbarco merci: Svolgere un'ispezione iniziale dell area da porre in sicurezza e dei mezzi operativi prima dell inizio di ogni operazione giornaliera, verificando l assenza di oggetti, materiali, automezzi estranei ; Verificare gli automezzi ed identificare gli autisti impegnati nelle attività operative in corso, anche a mezzo di tesserini di identificazione con foto o del badge con foto rilasciati dalla Autorità Portuale. Impedire ad estranei di entrare nell area in sicurezza e di avvicinarsi alla nave. Limitare l accesso all area in sicurezza agli autoveicoli impedendo l accesso alle autovetture private degli operatori che dovranno trovare parcheggio altrove; ( segue )
22 ATTIVITA DI SECURITY Su richiesta, assistere gli addetti alla sicurezza delle navi nella verifica dell'identità di coloro che intendono essere ammessi a bordo; Effettuare regolari ispezioni di sicurezza del carico e delle merci fisicamente controllabili; Verificare l integrità dei sigilli e delle unità di carico bloccando l imbarco di merci che recano segni di manomissione; Allertare le Forze di Polizia operanti in porto in caso di atti illeciti presso l impianto portuale ; Adoperarsi per l attuazione delle procedure di evacuazione dell impianto portuale in caso di emergenza.
23 ATTIVITA DI SECURITY Le merci ed i materiali temporaneamente stoccati nella facility in attesa di partenza, devono essere controllati prima di procedere all'imbarco; per i contenitori va verificata l'integrità dei sigilli doganali. Per tutti i tipi di merce che non consentono una ispezione e/o controllo fisico dettagliato quali le merci alla rinfusa, si procede con i controlli di rispondenza sulla quantità e qualità secondo quanto contenuto nelle polizze di carico e mediante rivelatori di tracce di radioattività nei casi previsti dalle vigenti normative doganali. Le agenzie che si occupano dell'approvvigionamento delle provviste alle navi devono preventivamente trasmettere alla Autorità Portuale la lista dei materiali che transiterà presso i varchi, ed ottenere il consenso all accesso mediante apposizione di visto sulla predetta lista. Per le ispezioni radioscopiche del contenuto dei contenitori si fa riferimento alle attività svolte dall Ufficio delle Dogane di Ancona con l utilizzo dello scanner in dotazione.
24
25 GESTIONE DELLE EMERGENZE In risposta alle minacce o alla relativa concretizzazione nei Piani di sicurezza sono definite le procedure di emergenza con l elenco delle azioni che lo staff di security deve intraprendere coinvolgendo le Forze di Polizia e le altre Amministrazioni competenti in materia di pubblico soccorso. Dette misure prevedono sostanzialmente le seguenti operazioni: Diramare l allarme alla sala operativa della Guardia Costiera ed ai servizi di pubblico soccorso; Informare il PFSO ed i comandi delle navi ormeggiate; Attuare la restrizione momentanea degli accessi alla facility oggetto dell emergenza; Attuare la messa in sicurezza delle persone presenti nella facility e/o l eventuale loro evacuazione dell area.
26 GESTIONE DEI DOCUMENTI ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE I Piani di sicurezza sono documenti riservati, prodotto in copie numerate distribuite ai soli soggetti autorizzati; e vietata la loro divulgazione al di fuori delle organizzazioni di sicurezza della facility. Le copie master, in forma cartacea e su CD-ROM, devono essere conservate in un armadio di sicurezza; l accesso alle informazioni riservate può essere concessa anche in forma temporanea a personale estraneo alla organizzazione di security nei casi quali quelli resi necessari da interventi di manutenzione delle infrastrutture/ impianti. Le infrazioni ed incidenti di security devono essere oggetto di rapporti contenenti le seguenti informazioni: Tipologia di incidente; Descrizione dell'accaduto; Tipologia del danno e/o della violazione; Identificazione del PFSO e delle autorità intervenute Proposte di contromisure volte al prevenire del ripetersi dell'incidente
27 GESTIONE DEI DOCUMENTI ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE Il PNSM prevede l esecuzione di esercitazioni trimestrali da parte dello staff di security finalizzata alla verifica del corretto svolgimento delle procedure di security, ed una esercitazione annuale organizzata dalla Capitaneria di Porto in coordinamento con le altre Forze di polizia ed autorità, con il coinvolgimento dei PFSO, dei SSO di una o più navi. L'esercitazione deve mettere alla prova le comunicazioni, il coordinamento, la disponibilità di risorse e le reazioni degli addetti. A cadenza annuale i PFSO devono effettuare un completo ciclo di verifiche di riscontro dell attuazione delle procedure di security svolte in conformità dei vigenti Piani di sicurezza, utilizzando la check list prevista dalla circolare IMO MSC/CIRC.1192 del
28 GRAZIE PER L ATTENZIONE
SAFETY & SECURITY. Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società Porto di Livorno 2000 SrL
Terminal Crociere - Piazzale dei Marmi 57123 Livorno (LI) Italia Tel. (+39) 0586 20.29.01 Fax (+39) 0586 89.22.09 info@portolivorno2000.it Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società
DettagliVenezia Terminal Passeggeri S.p.A. V.T.P. Tariffa Generale 2013 Edizione 0.2 2. NAVI DA CROCIERA
2. NAVI DA CROCIERA ANNO 2013 2.1 VIGILANZA ED ASSISTENZA ALLE NAVI PASSEGGERI Le seguenti tariffe sono valide per ciascuna nave passeggeri che prenda ormeggio alle banchine portuali gestite dalla Società
DettagliI NOSTRI SERVIZI. Gestione sicurezza di una nave (Ship Security Management)
L AGENZIA SEAWAYS RISK SOLUTIONS è una agenzia operante nel campo della security in grado di fornire consulenze e servizi altamente professionali rivolti allo sviluppo e mantenimento dei più alti standard
DettagliMinisterodelleI nfrastruttureedei Trasporti Capitaneria di Portodi Napoli
Ordinanza CP n. 124 /2004 Ordinanza AP n. 23/2004 Il Presidente dell'autorità Portuale di Napoli e il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Napoli 9LVWR la legge 28.1.1994 n. 84 e il
DettagliSECURITY & SAFETY NEI TERMINAL PASSEGGERI DEL PORTO DI GENOVA
SECURITY & SAFETY NEI TERMINAL PASSEGGERI DEL PORTO DI GENOVA Le norme ed i comportamenti da seguire nelle aree date in concessione alla società Stazioni Marittime s.p.a. L accesso alle aree date in concessione
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliCOMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 24 febbraio 2015 Pagina 1 di 7 ARTICOLO 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina
DettagliCOMUNE DI PARMA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA AI FINI DELLA SICUREZZA URBANA
COMUNE DI PARMA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA AI FINI DELLA SICUREZZA URBANA Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 164/39 in data 21/12/2009 Indice Art. 1 - Oggetto
DettagliREGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO
DettagliVenice Port Authority. Porto di Venezia
Porto di Venezia Localizzazione e aree di riferimento: Il valore socio economico: 1. Addetti Impiegati presso l Autorità Portuale 96 Addetti diretti presso aziende portuali e terminals 5.247 Addetti indotto
DettagliLivorno, 5 Luglio 2012
La Gestione delle merci pericolose Le risorse umane come variabile necessaria alla pianificazione, gestione, organizzazione e movimentazione delle merci pericolose nei porti Livorno, 5 Luglio 2012 Merci
DettagliCpt G. MANSUTTI - CEDRA Aeroporti & Ambiente Safety & Security
PIANO DEI RISCHI IN ITALIA PIANI DI RISCHIO Il piano di rischio rappresenta lo strumento per la gestione del rapporto tra aeroporto e territorio come misura di tutela reciproca. A tal fine il Piano di
DettagliProtocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5
PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità
DettagliS.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE
S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 0 01-06-2012 Prima emissione RSGI VICEPRESIDENTE PRESIDENTE / AD REV. DATA DESCRIZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Pag. 2 di 8 INDICE 1. SCOPO... 3 2. DOCUMENTI
DettagliISPS CODE. International ship and Port Facility Security Code. 04 maggio 2006 TV (CP) E. PIERAMI TV (CP) E. PIERAMI 1
ISPS CODE International ship and Port Facility Security Code 04 maggio 2006 TV (CP) E. PIERAMI TV (CP) E. PIERAMI 1 SICUREZZA: SAFETY SECURITY Maritime security: combinazione di misure e risorse umane
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliCOMUNE DI PORTOGRUARO PROVINCIA DI VENEZIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA
COMUNE DI PORTOGRUARO PROVINCIA DI VENEZIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con Deliberazione del Commissario con i poteri della Giunta Comunale n. 68 del 21.12.2009
DettagliComune di Ronco Scrivia (Provincia di Genova) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VIDEOSORVEGLIANZA
Comune di Ronco Scrivia (Provincia di Genova) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.C.C. n.24 del 30.06.2009 INDICE Articolo 1 - Definizioni Articolo 2 - Finalità del trattamento
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO ORDINANZA N 22/2004 Il sottoscritto Capo del Circondario Marittimo di Grado, VISTE: VISTA: VISTA: il Regolamento
DettagliIl decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori
Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri
DettagliIndicazioni per l elaborazione della Pianificazione provinciale di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili
Indicazioni per l elaborazione della Pianificazione provinciale di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili ing. Roberto Gullì ing. Valeria Palmieri Ufficio Rischi Antropici - DPC Roma,
DettagliDISCIPLINARE AI SENSI DELL ART. 6 DEL DECRETO MINISTERIALE 15 SETTEMBRE 2009, N. 154
DISCIPLINARE AI SENSI DELL ART. 6 DEL DECRETO MINISTERIALE 15 SETTEMBRE 2009, N. 154 PERCORSO NORMATIVO Art. 18, co. 1 e 2 del DL 27/07/05, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato
DettagliLogIS Logistics Information System Il Port Community System di Venezia. Autorità Portuale di Venezia - Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo
LogIS Logistics Information System Il Port Community System di Venezia 1 LogIS: il Port Community System di Venezia LogIS è il Port Community System del Porto di Venezia. Il sistema è una piattaforma informatica
DettagliCOMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano
COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano REGOLAMENTO VIDEOSORVEGLIANZA EDIFICI ED AREE PUBBLICHE Allegato alla deliberazione C.C. n. 29 del 09.06.2011 1/5 Articolo 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente
DettagliOrganizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini
Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento
DettagliPMIS Port Management Information System
PMIS Port Management Information System Architettura VTSL 2 Il sistema VTS Nella maggior parte delle installazioni il VTS è limitato ad un area portuale o ad una ben definita area di transito Il VTS italiano
DettagliCOMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento, con i termini che seguono si
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA
Provincia di Latina REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA Indice Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Determinazione
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO
S O M M A R I O Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Finalità Art. 3 Definizioni di riferimento Art. 4 - Individuazione delle banche dati Art. 5 Titolarità e responsabilità della banca dati Art. 6 Soggetti incaricati
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
Dettaglischemi segnaletici di possibile attuazione per il fermo temporaneo in carreggiata dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 7,5 t
schemi segnaletici di possibile attuazione per il fermo temporaneo in carreggiata dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle,5 t 1 PREMESSA Il presente documento integra il testo del Protocollo
DettagliDr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica
Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica CONTROLLI INTERNI I CONTROLLI INTERNI sono un obbligo a carico del gestore e hanno
DettagliGESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO
GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO 1) INTRODUZIONE... 2 2) EMERGENZE DI SERVIZIO... 2 2.1) LE TIPOLOGIE DI EMERGENZA... 2 2.2) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EMERGENZE... 2 3) OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI...
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 47/32 DEL 22.11.2007
47/32 22.11.2007 Oggetto: L.R. n. 2 del 29 maggio 2007, art. 20, comma 7. Servizi di vigilanza delle navi in porto e degli impianti portuali. L Assessore dei Trasporti riferisce che la legge regionale
DettagliAzienda USL Bologna Ospedale Bellaria. Centro Risonanza Magnetica
Pagina 1 di 8 Azienda USL Centro Risonanza Magnetica n. 2 IMPIANTI RM da 1,5 T e 3 T Relazione Tecnica Preliminare Relativa agli Aspetti di Sicurezza e Protezione per le schermature Magnetiche e di Radiofrequenza
DettagliARMI ED ARMERIA. Titolo I - ARMI
ARMI ED ARMERIA Titolo I - ARMI ART. 1 - TIPO DELLE ARMI IN DOTAZIONE 1 - In conformità a quanto previsto dall art. 4 del D.M. 01.03.1987 N 145 l arma da difesa personale, in dotazione agli addetti con
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliRegolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio
Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza
DettagliISPS. Premessa. Premessa. dott. Massimo Vascotto massimo.vascotto@istruzione.it
ISPS dott. Massimo Vascotto massimo.vascotto@istruzione.it Premessa Fonte: http://www.newapocalypse.altervista.org/foto11settembre/twin_towers_explode.jpg Premessa Fonte: http://polluxe.free.fr/images/11septb.jpg
DettagliOggetto: Relazione annuale 2011 art. 9, comma 3, lettera c) della legge n. 84/94.
Direzione generale per i porti Roma, 23 marzo 212 A tutte le Autorità Portuali Loro sedi Ai Collegi dei Revisori c/o le rispettive Autorità Portuali Divisione 2 Prot. M/TRA/PORTI/ 3898 e, p.c. Ad Assoporti
DettagliCOMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA
COMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DEI CONSIGLIERI COMUNALI ALL ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, IN ATTUAZIONE DEL DISPOSTO DELL ART. 43, C. 2 DEL
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliINFORMAZIONI UTILI PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE CHE INTENDONO INOLTRARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO AL DIPARTIMENTO DELLA
INFORMAZIONI UTILI PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE CHE INTENDONO INOLTRARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO AL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE CONTRIBUTI Il Dipartimento può concedere
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI.
Oggetto. CERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI. In analogia a quanto già messo in atto presso il porto di Venezia, si propone di avviare un progetto
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliI Convegno OSN Centro Alti Studi per la Difesa, Roma 25 Ottobre 2005. I Confini, le Città, le Infrastrutture Critiche
I Convegno OSN Centro Alti Studi per la Difesa, Roma 25 Ottobre 2005 I Confini, le Città, le Infrastrutture Critiche Aeroporti luogo di frontiera: una priorità e una preccupazione collettiva Ing.. Galileo
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL TERRITORIO COMUNALE
COMUNE DI MONTESEGALE (Provincia di Pavia) REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL TERRITORIO COMUNALE (Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 in data 26 novembre
DettagliCOMUNE DI SIENA DIREZIONE POLIZIA MUNICIPALE
COMUNE DI SIENA DIREZIONE POLIZIA MUNICIPALE ORDINANZA N. 27/D INTEGRAZIONE DELL'ORDINANZA SINDACALE N. 40/D DEL 18 GIUGNO 1994 AI FINI DELL'ATTUAZIONE DEL SISTEMA "TELEPASS" PER IL CONTROLLO DEGLI ACCESSI
DettagliPIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE Art. 1 Costituzione e finalità del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Pag. 3 Art. 2 Criteri di iscrizione ed ammissione.pag.
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliCOMUNE DI PUTIGNANO - Provincia di Bari - www.comune.putignano.ba.it REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA (APPROVATO CON DELIBERAZIONE di C.C. n. 3 del 18/03/2008) INDICE Articolo 1 Oggetto del regolamento Articolo 2 Principi e finalità Articolo 3
DettagliCOMUNE DI TRESCORE CREMASCO. Provincia di Cremona REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
COMUNE DI TRESCORE CREMASCO Provincia di Cremona REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Articolo 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina il trattamento dei dati personali,
DettagliAllegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE
Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Una copia dei seguenti documenti deve sempre essere presente in cantiere. DOCUMENTO Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) Piano Operativo di Sicurezza
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliRev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.
AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO
REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DELL 08.04.2008 ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento disciplina la gestione e l uso
DettagliLINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO DI PROGETTO DEL SISTEMA DI GIOCO
ALLEGATO A LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO DI PROGETTO DEL SISTEMA DI GIOCO Premessa Il documento di progetto del sistema (piattaforma) di gioco deve tener conto di quanto previsto all
DettagliREGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE
REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale
DettagliS.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
DettagliIL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA
IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,
DettagliDISCIPLINARE TECNICO
ALLEGATO B) DISCIPLINARE TECNICO 1. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO: Il luogo di esecuzione del servizio è il seguente: Istituto Nazionale di Astrofisica Sede Centrale Viale del Parco Mellini n. 84 c.a.p.
DettagliGovernare il processo della sicurezza
Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza
DettagliLA PRIVACY DI QUESTO SITO
LA PRIVACY DI QUESTO SITO 1) UTILIZZO DEI COOKIES N.B. L informativa sulla privacy on-line deve essere facilmente accessibile ed apparire nella pagina di entrata del sito (ad esempio mediante diciture
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E - Art.1 OggettO ed ambito di applicazione - Art.2 Definizioni - Art.3 OrariO e sosta dei veicoli riservata al
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
Dettagli` Ç áàxüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx x wx gütáñéüà
` Ç áàxüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx x wx gütáñéüà UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANTA MARGHERITA LIGURE O R D I N A N Z A N. 196 / 2004 Il Capo del Circondario Marittimo di Santa Margherita Ligure; VISTA
DettagliObblighi dell impresa: la formazione del personale, il consulente ADR
Obblighi dell impresa: la formazione del personale, il consulente ADR Gli operatori del trasporto in ADR Gli operatori del trasporto di merci pericolose possono suddividersi in: operatori principali, (speditore,
DettagliAgenzia delle Dogane Roma, 20 novembre 2013 e dei Monopoli
Agenzia delle Dogane Roma, 20 novembre 2013 e dei Monopoli Direzione centrale gestione accise e monopolio tabacchi Ufficio circolazione tabacchi Prot. n. DAC/CTL/ 8443 /2013 All. Risposta al foglio n.
DettagliINFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it
INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, DELLA CIRCOLAZIONE E DELLA SOSTA DEI VEICOLI NEL PORTO DI NAPOLI
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, DELLA CIRCOLAZIONE E DELLA SOSTA DEI VEICOLI NEL PORTO DI NAPOLI NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 - Accesso, circolazione e sosta in porto dei veicoli e dei
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in
Dettagli* * * Prot. 300/A/4628/11/101/3/3/9 Prot. 12409 del 18 maggio 2011 18 maggio 2011 R.U. USCITA
Prot. 300/A/4628/11/101/3/3/9 Prot. 12409 del 18 maggio 2011 18 maggio 2011 R.U. USCITA - ALLE QUESTURE DELLA REPUBBLICA - AI COMPARTIMENTI DELLA POLIZIA STRADALE - ALLE ZONE POLIZIA DI FRONTIERA - AI
DettagliGestione Turni. Introduzione
Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente
DettagliPIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliCOMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA (approvato con delibera del Commissario Prefettizio n.5 dell.01.12.2008) 1 I N
Dettagliper portarti nel futuro
DALLA FERROVIA AL PORTO, ALL AEROPORTO 1848 Inaugurazuione linea ferroviaria Padova-Venezia 1869-1880 si sposta il porto dal bacino di San Marco ad un area prossima alla testata del ponte ferroviario,
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Via Gioeni 55, 92014 Porto Empedocle (AG) - Centralino: 0922 531811-531812 - Sala Operativa: 0922
DettagliElementi per la stesura del Documento Programmatico sulla Sicurezza 2009 RILEVAZIONE DEGLI ELEMENTI UTILI AI FINI DELL AGGIORNAMENTO DEL DPS 2009
RILEVAZIONE DEGLI ELEMENTI UTILI AI FINI DELL AGGIORNAMENTO DEL DPS 2009 Premessa Le informazioni di seguito riportate sono riferite a tutto ciò che attiene (dal punto di vista logistico, organizzativo
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliCITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento per la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide Approvato con D.C.C. n. 51 del 18/05/2010 Art. 1 - Oggetto del regolamento Il presente Regolamento ha per oggetto
DettagliI10 Gestione e utilizzo sale riunioni
I10 Gestione e utilizzo sale riunioni Responsabile processo: Strutture interessate: Segretario generale tutte Edizione 3 Modifiche a seguito modifiche organizzative a aggiunta descrizione sala biblioteca
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliSTUDIO PROFESSIONALE DOTT. SAURO BALDINI. News di approfondimento
News di approfondimento N. 6 20 Aprile 2011 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Le novità sulla videosorveglianza Gentile cliente, è nostra cura metterla al corrente, con il presente documento informativo,
DettagliREGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E L UTILIZZO DI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL TERRITORIO COMUNALE
REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E L UTILIZZO DI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL TERRITORIO COMUNALE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 8 del 28.03.2011 INDICE ART. 1. Oggetto del presente
Dettagli1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, CIRCOLAZIONE E SOSTA DEI VEICOLI ALL INTERNO DEL PARCHEGGIO FONTANAROSSA
AZIENDA METROPOLITANA TRASPORTI CATANIA S.p.A Via Sant Euplio, 168 95125 - Catania REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, CIRCOLAZIONE E SOSTA DEI VEICOLI ALL INTERNO DEL PARCHEGGIO FONTANAROSSA 1.
Dettagli