Helios srl Processing and Recycling waste
|
|
- Giada Buono
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Helios srl Processing and Recycling waste Attività dell impianto Le attività di recupero e trattamento dei rifiuti previste presso l impianto possono essere essenzialmente ricondotte alle seguenti tipologie: Selezione manuale e riduzione volumetrica (compattazione/triturazione) di carta/cartone, vetro, legno, plastica, materiale tessile, materiale ferroso e non ferroso, provenienti da raccolta differenziata e non differenziata. Selezione/cernita manuale a terra di frazioni recuperabili da rifiuti ingombranti o rifiuti speciali generici misti, con o senza riduzione volumetrica (compattazione/triturazione). Riduzione volumetrica (compattazione/triturazione) di flussi di rifiuti monomateriali o di rifiuti misti destinati a recupero (sia materia prima secondaria che energia) o smaltimento. Semplice trasferimento di rifiuti ingombranti, rifiuti speciali generici misti o altri flussi di rifiuti speciali non pericolosi. Stoccaggio (deposito preliminare, messa in riserva) di supporto alla gestione delle attività di lavorazione o di semplice trasbordo dei rifiuti. Le fasi del processo produttivo Le fasi previste per l impianto in oggetto costituiscono un sistema di pretrattamento dei rifiuti, cioè l insieme di operazioni atte a predisporre il materiale alle operazioni successive, che possono essere di trattamento, recupero, riciclo, termovalorizzazione, smaltimento finale. I pretrattamenti hanno l obiettivo di separare le frazioni omogenee (nel caso di raccolta multimateriale), migliorare la qualità del materiale raccolto, ridurre la quantità di materiale da inviare in discarica, migliorare le caratteristiche di combustibilità. Le fasi principali previste nell impianto in oggetto sono: Ingresso; Pesatura e identificazione rifiuti; Classificazione per codici CER; Conferimento nelle aree di stoccaggio provvisorio; Selezione e cernita; Disassemblaggio; Messa in sicurezza; Trattamento (Triturazione, Pressatura);
2 Stoccaggio definitivo; Trasporto e Recapito finale. Ingresso La fase iniziale consiste nell arrivo dei rifiuti nell area dell impianto attraverso l ausilio di automezzi. Pesatura e identificazione rifiuti Consiste inizialmente nella effettuazione delle operazioni di pesatura del mezzo conferente e nella verifica della validità dei documenti autorizzativi e dei formulari di accompagnamento, e nella immediata identificazione (per impedire l ingresso di sostanze non previste). Classificazione per codici CER Dopo l identificazione i rifiuti vengono classificati in base ai codici CER per poter poi essere conferiti nelle aree predisposte. Conferimento nelle aree di stoccaggio provvisorioi rifiuti, una volta identificati e classificati, verranno conferiti nelle aree predisposte in base al codice CER di appartenenza.i rifiuti saranno scaricati all interno di cassoni a perfetta tenuta per evitare perdite di liquidi sul pavimento eventualmente presenti all interno dei rifiuti in oggetto, successivamente l eventuale acqua presente all interno dei rifiuti viene recuperata all interno di contenitori e stoccata provvisoriamente prima di essere smaltita da ditte autorizzate. Selezione e cernita La linea di selezione consiste nell apertura dei sacchi e sacchetti di plastica che contengono il rifiuto da selezionare e la cernita manuale che determina la separazione dei materiali in modo tale da ottenere cumuli omogenei di materiali da avviare alle successive fasi di pretrattamento o alle aree di stoccaggio predisposte nell impianto. I rifiuti, quindi, subiranno una fase di selezione e cernita manuale da parte di operatori specializzati, per determinare l eventuale presenza di rifiuti pericolosi, da bonificare successivamente, oppure la presenza di rifiuti ingombranti, che necessitano di disassemblaggio/triturazione e poi eventualmente di bonifica in alcune componenti. Disassemblaggio I rifiuti ingombranti subiscono la procedura di disassemblaggio che deve essere precedentemente determinata con precisione e sequenzialità perché da ciò dipende sostanzialmente la possibilità di recuperare i componenti. È il momento in cui gli ingombranti vengono smantellati, al fine di procedere alla selezione dei materiali e all'isolamento dei componenti contaminanti. Questa fase, come la precedente, del resto, richiede un alta componente di manodopera e di professionalità individuale, che poco si presta ad essere automatizzata, per la grande varietà delle situazioni che si possono verificare. In questa fase andranno asportare le sostanze pericolose, eventualmente presenti nelle apparecchiature e nei rifiuti ingombranti in genere, per essere bonificate.
3 Messa in sicurezza Consiste nelle operazioni di bonifica delle parti considerate inquinanti poiché contaminate da sostanze nocive all'ambiente. In questa fase tutte le componenti presenti nei rifiuti considerate pericolose, vengono rese inerti, ovvero private delle sostanze dannose e destinate alla eliminazione in sicurezza utilizzando procedure che riducono al minimo le emissioni e i residui. Trattamento Durante la fase di trattamento i materiali vengono triturati, polverizzati o sminuzzati e pressati al fine di essere indirizzati al recupero o allo smaltimento.nella stragrande maggioranza dei casi i rifiuti di plastica, pelle, legno, carta e cartone poliaccoppiati e tessili subiscono il trattamento di riduzione volumetrica con la pressa idraulica preceduta da una triturazione. I rifiuti possono essere anche miscelati tra loro e condizionati fisicamente per ottenere delle caratteristiche maggiori di riciclabilità degli stessi senza mutare la composizione chimico fisico degli stessi ma solo alcune caratteristiche merceologiche (minor pezzatura etc.) Le altre tipologie di rifiuti trattati, rottami ferrosi e non ferrosi apparecchiature, contenitori e attrezzi a prevalenza metallici, dopo il disassemblaggio, la selezione e cernita subiranno il solo adeguamento volumetrico con la pressa idraulica senza essere triturati. Triturazione Il trattamento con il trituratore riguarda tutte quelle tipologie di rifiuti che sono di dimensioni grossolane e che pertanto, al solo scopo di ridurre volumetricamente i rifiuti stessi, vengono avviati al trituratore; il trituratore ha una tramoggia di carico che viene caricata con una gru mobile da piazzale e successivamente dopo la vagliatura e la triturazione i rifiuti vengono stoccati all interno di cassoni scarrabili prima di avviarli, previa eventuale pressatura, al recapito finale di riutilizzo o smaltimento; durante la fase di stoccaggio provvisorio i rifiuti triturati, nel caso di stoccaggio in cassoni scarrabili all aperto, sono protetti dall azione del vento con teli impermeabili legati alle sponde dei cassoni stessi. La riduzione dimensionale permette di ridurre la pezzatura dei rifiuti, ottenendo prodotti con pezzatura contenuta entro opportuni limiti, al fine di agevolare le successive operazioni di trattamento. L impianto prevede per il ciclo di trattamento n.1 trituratore meccanico che agiscono sul materiale impiegando appositi utensili e comportando azioni di macinazione e taglio dei componenti del rifiuto medesimo. Per ridurre l impatto delle polveri è presente un impianto di abbattimento polveri; le polveri prodotte dal trituratore e dalle varie fasi del ciclo produttivo, sono aspirate ed eliminate da un sistema di abbattimento polveri, poi raccolte in un apposito compartimento del filtro di tale impianto. Pressatura Alcuni dei differenti materiali ottenuti dai rifiuti sono sottoposti a operazioni di compattazione, al fine di agevolare operazioni di trasporto, immagazzinamento o riutilizzo. I materiali saranno compattati in balle, che saranno particolarmente utili negli impianti di trattamento di materiali selezionati (cartoni, giornali, contenitori di plastica, lattine di alluminio, cassette di legno, ecc...); infatti, le balle possono essere facilmente movimentate con semplici carrelli, e permettono di facilitare le operazioni di stoccaggio in magazzini e mezzi di trasporto (camion, treno..)
4 La fase di pressatura è utilizzata anche per compattare i rifiuti secchi non riciclabili da conferire in discarica: razionalizzando così la movimentazione, il trasporto e il conferimento. Stoccaggio (Messa in Riserva e Stoccaggio Definitivo) Lo stoccaggio comprende le operazioni di raccolta e raggruppamento dei rifiuti in sicurezza, secondo classi omogenee di appartenenze, in luoghi idonei. I prodotti finali del trattamento saranno stoccati in apposite aree adibite all interno dell impianto e saranno osserveranno le seguenti indicazioni: a) i rifiuti saranno stoccati separatamente allo scoperto a seconda delle diverse destinazioni merceologiche, in appositi contenitori protetti e coperti e in aree pavimentate impermeabili; b) non vi sarà la presenza di rifiuti incompatibili e contatto tra gli stessi, suscettibili cioè di reagire pericolosamente tra di loro o che possano dar luogo alla formazione di prodotti esplosivi, infiammabili o tossici, ovvero allo sviluppo di notevoli quantità di calore; c) i rifiuti dopo aver subito le fasi sopra descritte di movimentazioni, selezioni, cernita, triturazione, compattazione, avranno raggiunto le caratteristiche necessarie per il trasporto al recapito finale; d) lo stoccaggio dei rifiuti avverrà in cumuli omogenei di materiale, e tali cumuli verranno realizzati all interno dei sacchi, cassoni e contenitori a perfetta tenuta stagna i quali saranno poggiati sulla pavimentazione industriale impermeabile delle aree coperte o scoperte; e) la messa in riserva nel modo descritto eviterà il contatto dei rifiuti dal suolo, sottosuolo sottostante e falde idriche; f) f) gli eventuali rifiuti polverulenti (scorie e trucioli, polveri e sfridi, ecc...) verranno stoccati all interno di fusti e/o contenitori chiusi e verranno posizionati in modo da essere sempre protetti dall azione del vento e dagli agenti atmosferici. Messa in riserva La messa in riserva rappresenta la fase di stoccaggio dei rifiuti idonei per essere sottoposti ad attività di recupero. La messa in riserva riguarda tutti quei rifiuti che possono essere sottoposti a una delle operazioni di recupero indicate dai punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) nell allegato C del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.. Stoccaggio definitivo Per stoccaggio definitivo si intendono quelle attività di deposito preliminare dei rifiuti prima di essere smaltiti secondo le operazioni da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) riportate nell allegato B del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
5 Trasporto e Recapito finale Questa è l ultima fase del processo produttivo e consiste nell uscita del materiale ormai pronto per essere trasportato in impianti di recupero e/o riciclo MPS, oppure per essere trasportati agli impianti di smaltimento.
Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...
A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia
DettagliImpianti di selezione meccanica dei rifiuti
Impianti di selezione meccanica dei rifiuti Gli impianti di selezione meccanica dei rifiuti solidi possono fare parte di un sistema integrato per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Essi producono:
DettagliREGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.
DettagliPIANO DI GESTIONE OPERATIVA
PIANO DI GESTIONE OPERATIVA ROTTAMI GARZON SRL Trattasi di una procedura che tende a consentire una corretta gestione dell impianto individuando le possibili criticità correlate alla tipologia di attività
DettagliR E G I O N E P U G L I A
- Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio
DettagliBILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0
DettagliROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE spa
ROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE spa REA IMPIANTI srl Relatore: Dott. Massimiliano Monti GESTIONE DEI RIFIUTI: ASPETTI TECNICI ECONOMICI E FINANZIARI SISTEMI DI RACCOLTA Con mezzo automatizzato-monoperatore
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE VD30U ATTIVITÀ 38.31.10 DEMOLIZIONE DI CARCASSE ATTIVITÀ 38.32.10 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI METALLICI ATTIVITÀ 38.32.20 RECUPERO E PREPARAZIONE PER
DettagliCITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento di gestione della stazione ecologica
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento di gestione della stazione ecologica Approvato con D.C.C. n. 119 del 19/09/2003 Modificato con D.C.C. n. 97 del 28/11/2007 Art. 1 - Modalità di utilizzo Le modalità per la
DettagliECO. LAN. S.p.a. è una società pubblica costituita da 53 Comuni per un complessivo di circa 160.000 abitanti.
ECO. LAN. S.p.a. è una società pubblica costituita da 53 Comuni per un complessivo di circa 160.000 abitanti. 2 LA ECO. LAN. S. P.A. SI OCCUPA DI SMALTIMENTO, RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI (SERVIZI
DettagliLa gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati
La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati Pordenone, martedì 26 maggio 2009 Paolo Verardo Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pordenone Normativa di riferimento D.Lgs.
DettagliELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI
2 ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI 2.1 PREMESSA... 3 2.2 SMALTIMENTO RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI... 3 2.3 RACCOLTA, SELEZIONE E RECUPERO MULTIMATERIALE... 4 2.4 RACCOLTA,
DettagliALLEGATO 2.3 RELAZIONE TECNICA
ALLEGATO 2.3 RELAZIONE TECNICA PROCEDURA DI VERIFICA (SCREENING) PER MODIFICHE INFRASTRUTTURALI A IMPIANTO ESISTENTE PER LA MESSA IN RISERVA E IL TRATTAMENTO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI SITO IN RIMINI VIA
DettagliALLEGATO 2.4 RELAZIONE TECNICA
ALLEGATO 2.4 RELAZIONE TECNICA PROCEDURA DI VERIFICA (SCREENING) PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO PER LA MESSA IN RISERVA E IL TRATTAMENTO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI SITO IN RIMINI VIA TURCHETTA COMMITTENTE:
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliSTUDIO DI SETTORE SD30U ATTIVITÀ 37.10.0 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL ATTIVITÀ 37.20.1 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL
STUDIO DI SETTORE SD30U ATTIVITÀ 37.10.0 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI METALLICI ATTIVITÀ 37.20.1 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI MATERIALE PLASTICO PER
DettagliDITTA LAPRIMA PLASTICS SRL PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI SPECIALI
COMUNE DI ISOLA VICENTINA PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO DITTA LAPRIMA PLASTICS SRL PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI SPECIALI PROCEDURA GESTIONE RIFIUTI ALLEGATO n.4 alla RELAZIONE
DettagliSTUDIO DI SETTORE TD30U ATTIVITÀ 37.10.1 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI ATTIVITÀ 37.20.1 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI
STUDIO DI SETTORE TD30U ATTIVITÀ 37.10.1 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI METALLICI ATTIVITÀ 37.20.1 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI MATERIALE PLASTICO PER
DettagliIMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI TORINO
IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI TORINO Documento di sensibilizzazione e di informazione del personale di cantiere sulle problematiche ambientali in fase di costruzione A
DettagliIDEALSERVICE SCREENING. Percorso di selezione del rifiuto
IDEALSERVICE PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE PER IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI SCREENING Percorso di selezione del rifiuto Planimetria dell impianto di selezione e
DettagliOGGETTO DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DLGS 3 APRILE 2006, N. 152 - DLGS 29 GIUGNO 2010, N. 128 - DLGS 4 MARZO 2014, N.
COMMITTENTE SEDE LEGALE: VIA CONFORTINO,31 40053 VALSAMOGGIA- LOC. CRESPELLANO (BO) SEDE OPERATIVA: VIA PIAN SAVELLI, 24-28 00134 ROMA (RM) IL RAPPRESENTANTE LEGALE (TIMBRO E FIRMA) OGGETTO DOMANDA DI
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE WD30U ATTIVITÀ 38.31.10 DEMOLIZIONE DI CARCASSE ATTIVITÀ 38.32.10 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI METALLICI ATTIVITÀ 38.32.20 RECUPERO E PREPARAZIONE PER
DettagliCOMUNE DI VILLENEUVE
COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato
DettagliSTUDIO DI SETTORE UD30U ATTIVITÀ 38.31.10 DEMOLIZIONE DI CARCASSE ATTIVITÀ 38.32.10 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL
STUDIO DI SETTORE UD30U ATTIVITÀ 38.31.10 DEMOLIZIONE DI CARCASSE ATTIVITÀ 38.32.10 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI METALLICI ATTIVITÀ 38.32.20 RECUPERO E PREPARAZIONE PER
Dettagli31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma
31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3
DettagliCOMUNE DI CASALE CORTE CERRO
COMUNE DI CASALE CORTE CERRO (Provincia del Verbano Cusio Ossola) REGOLAMENTO COMUNALE PER CONFERIMENTO RIFIUTI INGOMBRANTI NELL ISOLA ECOLOGICA Approvato con deliberazione C.C. n. 18 del 23/04/2012 I
DettagliINFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO
INFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO Al fine di promuovere un adeguata attività di coordinamento e cooperazione fra le parti del presente contratto, riguardante i
DettagliVia E. Segrè n.14 36034 Malo (VI) Tel./Fax 0445-581381 E-mail : info@seaecocentro.com Web : www.seaecocentro.com
S.E.A. srl Servizi Ecologici Ambientali investe costantemente in ricerca ed innovazione, ponendosi obiettivi sempre maggiori nelle percentuali di materie prime secondarie recuperate dal trattamento di
DettagliElaborazione dati MUD: l esperienza CiAl
CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio N. Registro I-000492 Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl Gino Schiona, Direttore Generale Milano, 30 gennaio 2008 Network Sviluppo Sostenibile Camera di Commercio
DettagliSMALTIMENTO RIFIUTI SMALTIMENTO RIFIUTI SERVIZIO DI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO. Consorzio S.G.M. Il Presidente (Massimo Milone) COMMITTENTE:
SMALTIMENTO RIFIUTI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI La ditta propone, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la fornitura di adeguati contenitori a norma di legge
DettagliVerifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti
LA NUOVA NORMATIVA AMBIENTALE La classificazione dei rifiuti I reati ambientali Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti Parte 2 Dott. Roberto Mastracci Deposito temporaneo Art. 183 comma
DettagliIl concetto di gestione dei rifiuti
Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE DEI CDR. Indirizzo CDR: Via Pascoli. Provincia/Regione CDR: VE/Veneto. Giorno di compilazione: 13/12/2008
SCHED DI VLUTZIONE DEI CDR Nome CDR: Ecocentro di Spinea Indirizzo CDR: Via Pascoli Provincia/Regione CDR: VE/Veneto Giorno di compilazione: 13/12/2008 a) Definizione generale del CDR (cosa è, cosa fa,
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE DEI CDR. Nome CDR: La Solofrana. Indirizzo CDR: Via Misericordia, n. 10 - Solofra. Provincia/Regione CDR: Avellino - Campania
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI CDR Nome CDR: La Solofrana Indirizzo CDR: Via Misericordia, n. 10 - Solofra Provincia/Regione CDR: Avellino - Campania Giorno di compilazione: 19/01/2009 a) Definizione generale
Dettagli2 INQUADRAMENTO DEL SITO E DELL ATTIVITA
RAPPORTO AMBIENTALE E DATI SULLA GESTIONE DELL IMPIANTO ANNO 2012 1 INTRODUZIONE La realizzazione del presente Rapporto Ambientale nasce come strumento aziendale per promuovere e diffondere all esterno
DettagliCiclo carta e cartone
Ciclo carta e cartone la carta e il cartone inseriti negli appositi contenitori vengono prelevati dal gestore del servizio 6 PRODOTTI a seconda della carta recuperata (giornali, cartoni, carta mista) si
DettagliSERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI
Allegato a) - SCHEDE TECNICHE DEI SERVIZI RESI SCHEDA a.3 SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI DEFINIZIONE Oggetto del servizio è la gestione dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta per
DettagliCITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA
REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 144 del 30.05.2002 ad oggetto Approvazione del Regolamento per l utilizzo dell Isola Ecologica, esecutiva ai sensi di legge,
DettagliREGOLAMENTO DI GESTIONE DELLE STAZIONI ECOLOGICHE
COMUNE DI SPELLO Provincia di Perugia REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLE STAZIONI ECOLOGICHE Approvato con deliberazione consiliare n. 9 del 14 marzo 2005 Modificato ed integrato con deliberazione consiliare
DettagliLINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI
LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI A) GLI IMPEGNI PER I COMUNI PREVISTI NELL ACCORDO DI PROGRAMMA Allo scopo di fornire un supporto ai Comuni e per rendere operativi gli impegni dell Accordo di Programma,
Dettagliil ciclo della carta
il ciclo della carta 6 Prodotti a seconda della carta recuperata (giornali, cartoni, carta mista) si ottengono prodotti diversi: carta da imballo e da scrittura, cartoni, cartoncini e altri tipi la carta
DettagliRINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI
RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili
DettagliLe problematiche dei rifiuti in azienda e la nuova classificazione
Associazione Piccole e Medie industrie delle Provincie di Novara, VCO e Vercelli Le problematiche dei rifiuti in azienda e la nuova classificazione Alessandria, 08/07/15 Sportelli API SPORTELLO AMBIENTE
DettagliEsemplificazione sulle caratteristiche tecniche di un impianto di recupero e trattamento
Allegato 1 Esemplificazione sulle caratteristiche tecniche di un impianto di recupero e trattamento Si riporta di seguito, in via del tutto esemplificativo, la strutturazione di un impianto di trattamento
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliORSO - Osservatorio Rifiuti Sovraregionale
ORSO - Osservatorio Rifiuti Sovraregionale Precisazioni in merito alla procedura di importazione automatica dei dati nella scheda impianti (rif. documento ImportazioneMesiImpianti.pdf - rev. 98, novembre
DettagliRISOLUZIONE N. 454/E
RISOLUZIONE N. 454/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 01 dicembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Trattamento Iva rifiuti Quesito La Società
DettagliPos. Descrizione 1 tramoggia di carico
Macinatori Macinatori industriali monoalbero con motorizzazione elettrica o idraulica. Indicati come prefinitori nel trattamento di RSU da avviare alla termovalorizzazione (CDR) o per la preparazione dei
DettagliGestione dei Rifiuti
Gestione dei Rifiuti Copia n. In Consegna a: Funzione: Data Distribuzione: 0 08.07.09 Prima emissione Previte Grazia Maria Previte Grazia Maria Rev Data Causale Emissione RGA Approvazione DG Pagina 1 di
DettagliCOMUNE DI MARRUBIU Provincia di ORISTANO Piazza Roma, 5-09094 MARRUBIU (OR) REGOLAMENTO DI GESTIONE DELL ECOCENTRO COMUNALE
COMUNE DI MARRUBIU Provincia di ORISTANO Piazza Roma, 5-09094 MARRUBIU (OR) REGOLAMENTO DI GESTIONE DELL ECOCENTRO COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 17 del 13/05/2008 1. FINALITA DELLA STAZIONE
DettagliALCUNE INFORMAZIONI TECNICHE SULL APPLICAZIONE
ALCUNE INFORMAZIONI TECNICHE SULL APPLICAZIONE Ricordando che nell applicativo, nel menù Servizio>Forum - categoria utilizzo applicativo, sono disponibili il manuale completo e altre informazioni, si riportano
DettagliServizi di raccolta rifiuti in contesto metropolitano. Edoardo Barzotti HOST - 26 Ottobre 2015
Servizi di raccolta rifiuti in contesto metropolitano Edoardo Barzotti HOST - 26 Ottobre 2015 Indice degli argomenti Criteri generali Raccolta indifferenziato Raccolta carta vetro Raccolta cartone Raccolta
DettagliVALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO
L. 26 Ottobre 1995, n 447 Legge quadro sull inquinamento acustico. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 01 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi
DettagliRELAZIONE TECNICA. (rinnovo comunicazione R13 ed R4 ai sensi dell art 216 del d.lgs 152/06)
RELAZIONE TECNICA Comunicazione R13 ed R4 ai sensi dell art 216 del D.Lgs. 152/06 BALASINI ROTTAMI SNC Via Tomba n 45 42045 Luzzara (RE) Sede impianto: via Tomba n 45-42045 LUZZARA (RE) Allegato 1 RELAZIONE
DettagliDELIBERAZIONE N. 41/5 DEL 11.8.2015
Oggetto: Aumento del quantitativo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi stoccati in deposito preliminare e messa in riserva e inserimento di impianto di trattamento di rifiuti, ubicato nel Comune
DettagliAgenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia
Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia Settore Tutela del Suolo, Grandi Rischi Industriali e Gestione Rifiuti dott.ssa Beatrice Miorini; dott.ssa Lorenza Bevilacqua
Dettagliwww.leverup.it info@leverup.it
1. Raccolta e confezionamento in laboratorio. 2. trasferimento al deposito temporaneo. 3. gestione del deposito temporaneo compilazione del registro di carico e scarico rapporto con le diverse ditte incaricate
DettagliPROGETTO AMBIENTE PROVINCIA DI LECCE S.R.L.
PROGETTO AMBIENTE PROVINCIA DI LECCE S.R.L. PROGETTO COFINANZIATO DALLA COMUNITA EUROPEA POR PUGLIA 2000-2006 Misura 1.8 L opera: Progetto Ambiente Provincia di Lecce La progettazione, realizzazione e
DettagliPROGRAMMA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
C O M U N E D I R O N C H I S P.A.C. DI INIZIATIVA PRIVATA AREA CASELLO PROGRAMMA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI COMMITTENTE: - 2015 FASSINA IMMOBILIARE SPA ODORICO G IANNI VENUDO LUCIA TI ZI ANA IL TECNICO
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO - D.G.R. 7-10295 del 5/8/2003 PROTEZIONE DELL AMBIENTE
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari GESTIONE DEI RIFIUTI Parte IV del D.lgs 152/2006 Norme in materia di gestione dei rifiuti RIFIUTO: qualsiasi
DettagliLa gestione dei rifiuti
La gestione dei rifiuti Ferrara, Hera S.p.A. Divisione Ambiente 1 La normativa di riferimento La principale normativa di riferimento : il decreto legislativo 152/2006 Norme in materia ambientale Parte
Dettagli4.3 Il recupero di materia
4.3 Il recupero di materia Nel 2008 sono state gestite tramite operazioni di recupero di materia (da R2 a R13) oltre 13.000.000 t di rifiuti in Veneto nei circa 1.200 impianti ubicati sul territorio regionale.
DettagliARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli
ARPA FVG Gestione dei rifiuti agricoli SOC Dipartimento Provinciale di Pordenone ARPA FVG Palmanova - Italy dott. Elena Della Donna Deposito temporaneo Sommario: Raccolta e smaltimento dei contenitori
DettagliIn tabella sono indicate le diverse fasi relative al corretto confezionamento e conferimento dei fusti contenenti rifiuti radioattivi
1. OGGETTO E SCOPO Scopo di questa procedura è descrivere le responsabilità e le modalità di corretto confezionamento/conferimento rifiuti radioattivi per loro smaltimento, nel rispetto del D. Lgs. 230/95
DettagliRELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010)
RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010) La presente relazione si riferisce alle opere inerenti il progetto delle urbanizzazioni primarie e secondarie
DettagliALLEGATO TECNICO CONDIZIONI DA RISPETTARE NELLA CONDUZIONE DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI
ALLEGATO TECNICO CONDIZIONI DA RISPETTARE NELLA CONDUZIONE DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI Gestore: Fratelli Lupoli srl P.IVA e C.F.: 01231150598 Sede Legale
DettagliPROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO
PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliAZIENDA Erano gli anni 20 quando Angelo Guardafigo iniziò ad operare nel settore del recupero dei rottami metallici e del riciclaggio di materiali ferrosi. I due figli, Roberto e Valentino, continuarono
DettagliAMBIENTE - ETICHETTATURA, IMBALLAGGIO E TRASPORTO DEI RIFIUTI DI CEMENTO-AMIANTO
AMBIENTE ETICHETTATURA, IMBALLAGGIO E TRASPORTO DEI RIFIUTI DI CEMENTOAMIANTO Per informazioni rivolgersi a: dott. Giuliano Iorio ( giulianoiorio@atseco.it ) Reggio Emilia, 29 novembre 2005 L attività
DettagliN. Copia Funzione Data Firma per ricevuta
DISTRIBUZIONE: N. Copia Funzione Data Firma per ricevuta 01 02 03 04 13 15/09/14 6 Gestione nuovo rifiuto punto 6.17 12 22/05/13 3 Caratterizzazione del rifiuto 11 22/04/13 tutte Nuove modalità operative
DettagliIdentificazione del Installazione IPPC. Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi del Dlgs. 46/2014
Identificazione del Installazione IPPC Ragione sociale Sede Legale Sede Operativa F.LLI SANTINI SRL Via Giotto n. 4/a 39100 Bolzano Via Giotto n. 4/a 39100 Bolzano Tipo di installazione Esistente soggetta
DettagliGESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO
Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Primo Anno 12-24 febbraio 2015 GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe
DettagliI 5 Principi della Gestione Integrata dei Rifiuti
RIFIUTI E AMBIENTE: LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI I 5 Principi della Gestione Integrata dei Rifiuti 1. Prevenzione nella formazione dei rifiuti 2. Riduzione della loro pericolosità 3. Riciclaggio (di materia)
DettagliEcoricerche S.r.l. Società di Consulenza Ambiente Sicurezza Qualità Alimenti - Laboratorio Analisi Via Regina Pacis, 94-41049 Sassuolo (MO)
SEDE LEGALE E SEDE IMPIANTO Via Fossa Cava, 11 40132 Bologna (BO) RECAPITO RESPONSABILE Sig. Taormina - 051 6467060 TITOLO TAVOLA ENTI COINVOLTI Modifiche all attività di recupero rifiuti non pericolosi
DettagliII decreto correttivo d.lgs.152/06
II decreto correttivo d.lgs.152/06 Posizione Ministero e posizione condivisa tra il Ministero dell ambiente e gli assessori delle Regioni 21 Marzo 2007 PARTE RIFIUTI Problemi: 1. Definizione di recupero;
Dettaglidepuratori civili depuratori industriali trattamento rifiuti
4.5 I trattamenti ai fini dello smaltimento 4.5.1 Il trattamento biologico e chimico fisico (D8 e D9) Gli impianti autorizzati a tali operazioni si possono suddividere in 2 principali tipologie: i depuratori,
DettagliLinee guida compilazione formulario di identificazione rifiuti
Gestione e consulenza rifiuti elettronici e da ufficio v.2.0 del 06/09/2011 Linee guida compilazione formulario di identificazione rifiuti LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO 2 Le presenti linee
Dettaglirifiuto da catalogare
rifiuto da catalogare rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? (esclusi XX
DettagliMyMax PROCEDURA QUALITA Gestione Rifiuti PQ08Pa Ed. 0 Rev. 0 - Pag. 1 di 6
PQ08Pa Ed. 0 Rev. 0 - Pag. 1 di 6 1.0 Scopo L obiettivo della procedura è definire le responsabilità per la gestione, lo stoccaggio e la movimentazione dei rifiuti utilizzando MyMax 2.0 Campo di applicazione
DettagliAMBIENTE E AGRICOLTURA
Comunicazione Energia Ambiente Il Tuo spazio dedicato all Ambiente Incontro formativo AMBIENTE E AGRICOLTURA Proposte per una corretta gestione San Ginesio - 12 febbraio 2005 La corretta gestione dei rifiuti
DettagliGESTIONE DEI RIFIUTI 1/24
GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe 1/24 2/24 PER RIFIUTO SI INTENDE QUALSIASI SOSTANZA DI CUI IL DETENTORE O IL PRODUTTORE SI DISFI O ABBIA L OBBLIGO DI DISFARSI D. Lgs. 152/2006 3/24
DettagliLa classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl
La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl Definizione di rifiuto Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra
DettagliSide Agreement Allegato Tecnico Alluminio rev. 0 del 140402 CONDIZIONI TECNICHE ED ECONOMICHE PER IL RITIRO DI TAPPI IN ALLUMINIO L Associazione Nazionale dei Comuni Italiani di seguito ANCI e il Consorzio
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliREGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Provincia di Udine. Comune di Pradamano. Domanda di autorizzazione integrata Ambientale ai sensi del D.Lgs. n.
ECO-ENERGY S.p.A. RIFIUTI INDUSTRIALI TRASPORTO, RECUPERO, SMALTIMENTO, BONIFICHE www.ecoenergy.it REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di Udine Sede legale: Via Pier Paolo Pasolini, 35 int. 11 33040
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DEL CENTRO DI RACCOLTA
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DEL CENTRO DI RACCOLTA Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 15.02.2007 Art. 1 (Oggetto del regolamento) 1. Il presente regolamento ha per oggetto
DettagliREGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA STAZIONE ECOLOGICA ALLEGATO 3 SCHEMA TIPO
Regione dell'umbria Piano d Ambito per la gestione integrata dei Rifiuti Urbani dell A.T.O. N.2 ALLEGATO 3 SCHEMA TIPO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA STAZIONE ECOLOGICA Perugia, Dicembre 2007 AMBITO
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL CENTRO DI RACCOLTA DEI COMUNI DI ZOLA PREDOSA E CASALECCHIO DI RENO E PER L ATTRIBUZIONE DI PREMI PER LA RACCOLTA
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL CENTRO DI RACCOLTA DEI COMUNI DI ZOLA PREDOSA E CASALECCHIO DI RENO E PER L ATTRIBUZIONE DI PREMI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI. Approvato
DettagliA.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO
Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della
DettagliCALCOLO DELLE GARANZIE FINANZIARIE. 1) Deposito, raggruppamento preliminare, ricondizionamento (operazioni D13, D14, D15)
Allegato A (al documento tecnico) CALCOLO DELLE GARANZIE FINANZIARIE 1) Deposito, raggruppamento preliminare, ricondizionamento (operazioni D13, D14, D15) Il calcolo delle garanzie finanziarie deve essere
DettagliSARTORELLO ESCAVAZIONI S.R.L.
Centro Analliisii Chiimiiche S.r.ll. Analisi chimiche, microbiologiche e ambientali Via Avogadro, 23 35030 RUBANO (PADOVA) ITALY - Tel. 049 631746 Fax 049 8975477 E-mail: info@centroanalisichimiche.it
DettagliSCHEDA TECNICA DI OMOLOGA DEL RIFIUTO DESTINATO AL RECUPERO 1. CLIENTE. Ragione sociale:... 2. C.E.R. (DECISIONE N. 2000/535/CE E S.M.I.
N CARD ASSEGNATO DA ECOSAVONA L DA UTILIZZARE PER LA PRENOTAZIONE DEI CONFERIMENTI ED ALTRE COMUNICAZIONI RELATIVE ALL OMOLOGA. 1. CLIENTE Ragione sociale:.... PRODUTTORE /DETENTORE DEL RIFIUTO Ragione
DettagliSIMPLY SIMPLY S.R.L. Soluzioni per l Ambiente
SIMPLY SIMPLY S.R.L. Soluzioni per l Ambiente Cosa dice la Legge Il Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i. sancisce le prescrizioni in materia Ambientale. La Legge prevede aspre pene sia pecuniarie che
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 14.04.2011
DettagliPROGETTO AMBIENTE BACINO LECCE DUE S.R.L.
PROGETTO AMBIENTE BACINO LECCE DUE S.R.L. PROGETTO COFINANZIATO DALLA COMUNITA EUROPEA POR PUGLIA 2000-2006 Misura 1.8 L opera: Progetto Ambiente Bacino Lecce Due Il Progetto Lecce 2 inteso come progettazione,
DettagliCiclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico. 22 maggio 2015
Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico 22 maggio 2015 La Strategia Europea di gestione dei rifiuti Restando valido l assunto che «il miglior rifiuto è quello non
Dettagli25/11/2015 IL DEPOSITO TEMPORANEO
IL DEPOSITO TEMPORANEO 1 1 IL DEPOSITO TEMPORANEO È: (ART. 183, CO. 1, LETT. BB) bb) deposito temporaneo : il raggruppamento dei rifiuti effettuato, "e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del
DettagliSCHEDA TECNICA RELATIVA A TRAFILATI OTTENUTI DAL PROCESSO DI RECUPERO DI ECO LIFE SRL ECO TRAFILATI
SCHEDA TECNICA RELATIVA A TRAFILATI OTTENUTI DAL PROCESSO DI RECUPERO DI ECO LIFE SRL ECO TRAFILATI derivanti dalla raccolta differenziata post-consumo di rifiuti solidi urbani SCHEDA TECNICA DI PRODOTTO
Dettagli