Collaborazioni autonome pre riforma 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Collaborazioni autonome pre riforma 2015"

Transcript

1 Collaborazioni autonome pre riforma 2015 Art c.c. Contra)o d'opera. Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispe8vo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confron< del commi)ente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina par<colare nel libro IV. Art. 409 c.p.c. Controversie individuali di lavoro Si osservano le disposizioni del presente capo nelle controversie rela<ve a: 3) rappor< di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rappor< di collaborazione che si concre<no in una prestazione di opera con<nua<va e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a cara)ere subordinato. Art c.c. Rinunzie e transazioni Le rinunzie e le transazioni che hanno per ogge)o diri8 del prestatore di lavoro derivan< da disposizioni inderogabili della legge e dei contra8 o accordi colle8vi concernen< i rappor< di cui all'ar<colo 409 del codice di procedura civile, non sono valide.

2 Lavoro a proge9o, art. 61 D. lgs. 276/2003 [1. Ferma restando la disciplina degli agen< e rappresentan< di commercio, nonché delle a8vità di vendita dire)a di beni e di servizi realizzate a)raverso call center 'outbound' per le quali il ricorso ai contra8 di collaborazione a proge)o è consen<to sulla base del corrispe8vo definito dalla contra)azione colle8va nazionale di riferimento, i rappor< di collaborazione coordinata e con<nua<va prevalentemente personale e senza vincolo di subordinazione, di cui all'ar<colo 409, numero 3), del codice di procedura civile, devono essere riconducibili a uno o più proge8 specifici determina< dal commi)ente e ges<< autonomamente dal collaboratore. Il proge)o deve essere funzionalmente collegato a un determinato risultato finale e non può consistere in una mera riproposizione dell'ogge)o sociale del commi)ente, avuto riguardo al coordinamento con l'organizzazione del commi)ente e indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione dell'a8vità lavora<va. Il proge)o non può comportare lo svolgimento di compi< meramente esecu<vi e ripe<<vi, che possono essere individua< dai contra8 colle8vi s<pula< dalle organizzazioni sindacali compara<vamente più rappresenta<ve sul piano nazionale].

3 D. lgs. 81/2015. Riforma collaborazioni autonome e superamento del contra9o a proge9o Art. 52. D. lgs. 81/2015 (In vigore dal 25 giugno 2015) «1. Le disposizioni di cui agli ar<coli da 61 a 69- bis del decreto legisla<vo n. 276 del 2003 sono abrogate e con<nuano ad applicarsi esclusivamente per la regolazione dei contra8 già in a)o alla data di entrata in vigore del presente decreto. 2. Resta salvo quanto disposto dall'ar<colo 409 del codice di procedura civile.»

4 Stabilizzazione dei collaboratori coordinag e congnuagvi anche a proge9o e di persone Gtolari di pargta IVA Art. 54. D. Lgs. 81/2015 «1. Al fine di promuovere la stabilizzazione dell'occupazione mediante il ricorso a contra8 di lavoro subordinato a tempo indeterminato nonché di garan<re il corre)o u<lizzo dei contra8 di lavoro autonomo, a decorrere dal 1 gennaio 2016, i datori di lavoro priva< che procedano alla assunzione con contra)o di lavoro subordinato a tempo indeterminato di sogge8 già par< di contra8 di collaborazione coordinata e con<nua<va anche a proge)o e di sogge8 <tolari di par<ta IVA con cui abbiano intra)enuto rappor< di lavoro autonomo, godono degli effe8 di cui al comma 2 :»

5 Stabilizzazione dei collaboratori coordina< e con<nua<vi anche a proge)o e di persone <tolari di par<ta IVA Art. 54. D. Lgs. 81/2015 «2. L'assunzione a tempo indeterminato. comporta l'escnzione degli illecic amministracvi, contribucvi e fiscali connessi all'erronea qualificazione del rapporto di lavoro, faj salvi gli illecic accertac a seguito di accessi ispe8vi effe)ua< in data antecedente alla assunzione. A condizione che (comma 1): «a) i lavoratori interessa< alle assunzioni so)oscrivano, con riferimento a tu)e le possibili pretese riguardan< la qualificazione del pregresso rapporto di lavoro, a8 di conciliazione in una delle sedi di cui all'ar<colo 2113, quarto comma, del codice civile, o avan< alle commissioni di cer<ficazione; b) nei dodici mesi successivi alle assunzioni di cui al comma 2, i datori di lavoro non recedano dal rapporto di lavoro, salvo che per giusta causa ovvero per gius<ficato mo<vo sogge8vo.»

6 Nuova definizione delle collaborazioni personali e congnuagve Art. 2, D. Lgs , n. 81 Collaborazioni organizzate dal commimente «1. A far data dal 1 gennaio 2016, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporc di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, concnuacve e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal commimente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro».

7 L area del lavoro autonomo post 2015 Lavoro autonomo puro = compimento opera o servizio (2222 c.c.) Lavoro autonomo personale con<nua<vo autonomamente organizzato Lavoro autonomo Se c è coordinamento e prestazione d opera con<nua<va si applica norma processuale 409 c.p.c c.c. Lavoro autonomo personale con<nua<vo etero organizzato Si applica disciplina lavoro subordinato quale disciplina?

8 Ddl 2233/2016 coordinamento=autonoma organizzazione

9 Circolare Mlps 3/2016 Le condizioni devono ricorrere congiuntamente Applicazione di qualsivoglia isctuto, legale o contramuale (ad es. tra)amento retribu<vo, orario di lavoro, inquadramento previdenziale, tutele avverso i licenziamen< illegi8mi ecc.) al lavoro subordinato Stesse conseguenze legate ad una riqualificazione del rapporto, semplificando di famo l'ajvità del personale ispejvo che potrà limitarsi ad accertare la sussistenza di una etero- organizzazione

10 Art. 2, D. Lgs , n Le par< possono richiedere alle commissioni di cui all'ar<colo 76 del decreto legisla<vo 10 se)embre 2003, n. 276, la cer<ficazione dell'assenza dei requisi< di cui al comma 1 [etero organizzazione]. Il lavoratore può farsi assistere da un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato o da un avvocato o da un consulente del lavoro.

11 Casi esclusi dall applicazione dell art La disposizione di cui al comma 1 non trova applicazione con riferimento: a) alle collaborazioni per le quali gli accordi colle8vi nazionali s<pula< da associazioni sindacali compara<vamente piu' rappresenta<ve sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardan< il tra)amento economico e norma<vo, in ragione delle par<colari esigenze produ8ve ed organizza<ve del rela<vo se)ore; Call center: CCNL ASSOCOMUNICAZIONI- ASSTEL, ASSOCONTACT, SLC- CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL (e ASSOCALL e UGL TERZIARIO) Scuole private non statali: ANISEI Confidustria federvarie Cgil, Cisl, Uil e Confsal EnC di ricerca privac, dagli IRCCS di diri)o privato e dalle stru)ure sanitarie private che svolgono a8vità di ricerca: ARIS, CGIL/CISL/UIL ed UGL Sanità Servizi pubblici per cultura, turismo, sport e tempo libero FEDERCULTURE e FP- CGIL, FPS- CISL, UIL- FPL e UIL- PA

12 Interpello 27/2015 ASSOCONTACT «fermo restando il principio di libertà sindacale il Legislatore ha inteso in più occasioni collegare determina< effe8 giuridici esclusivamente agli accordi colle8vi so)oscri8 da organizzazioni in possesso del requisito della maggiore rappresenta<vità in termini compara<vi, con l evidente finalità di sollecitarne l applicazione». «Si ri<ene che l art. 2, comma 2, D.Lgs. n. 81/2015 operi in relazione alle sole collaborazioni che trovano puntuale disciplina in accordi somoscrij da associazioni sindacali in possesso del maggior grado di rappresentacvità determinata all esito della valutazione comparacva degli indici di maggiore rappresenta<vità

13 Casi esclusi dall applicazione dell art La disposizione di cui al comma 1 non trova applicazione con riferimento: b) alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intelle)uali per le quali è necessaria l'iscrizione in apposi< albi professionali; c) alle a8vità prestate nell'esercizio della loro funzione dai componen< degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipan< a collegi e commissioni; d) alle collaborazioni rese a fini is<tuzionali in favore delle associazioni e società spor<ve dile)an<s<che affiliate alle federazioni spor<ve nazionali, alle discipline spor<ve associate e agli en< di promozione spor<va riconosciu< dal C.O.N.I., come individua< e disciplina< dall'ar<colo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289.

14 Lavoro agile Ddl 2233 PoleJ Ddl 2229 Sacconi modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, allo scopo di incrementarne la produjvità e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro forme di lavoro autonomo o subordinato rese in modalità agile in funzione di progej e obiejvi o risultac, rese senza vincoli di orario o di luogo per lavoratori opera<vi per il tramite di pia)aforme informa<che, strumen( tecnologici anche porta<li o sistemi interconnessi

15 Lavoro agile lavoro agile telelavoro «Il telelavoro cos<tuisce una forma di organizzazione e/o di svolgimento del lavoro che si avvale delle tecnologie dell informazione nell ambito di un contra)o o di un rapporto di lavoro, in cui l a8vità lavora<va, che potrebbe anche essere svolta nei locali dell impresa, viene regolarmente svolta al di fuori dei locali della stessa» (A.I. 2004) Il lavoro agile consiste in una prestazione di lavoro subordinato che si svolge in parte all interno dei locali aziendali e in parte all esterno, con possibilità di uclizzo di strumenc tecnologici, assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolc all esterno

16 Lavoro agile Ddl 2233 PoleJ Ddl 2229 Sacconi Requisi6 a) esecuzione in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno ed entro i soli limi< di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e se8manale, derivan< dalla legge e dalla contra)azione colle8va; b) possibilità di u<lizzo di strumen< tecnologici per lo svolgimento dell'a8vità lavora<va; c) assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svol< all'esterno dei locali aziendali. Almeno uno dei seguen6 requisi6: a) inserimento in modelli organizza<vi lavoro agile defini< e disciplina< da contra8 colle8vi di lavoro so)oscri8 a livello aziendale o territoriale b) cer<ficazione del contra)o c) inseri< in che siano inseri< in modo con<nua<vo in distre8 industriali e della conoscenza, cluster, poli tecnologici, incubatori cer(fica( di imprese, start up innova(ve, re( di imprese o imprese d) che siano impegna< in modo con<nua<vo in lavori di ricerca, proge)azione e sviluppo per aziende, commi)en< o datori di lavoro priva< (inoltre durata ameno annuale del contra)o e corrispe8vo annuo lordo non inferiore a )

17 Lavoro agile Ddl 2233 PoleJ Ddl 2229 Sacconi Sicurezza «1. Il datore di lavoro garan<sce la salute e la sicurezza del lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile e, a tal fine, consegna altresì al lavoratore, con cadenza almeno annuale, un'informa<va scri)a nella quale sono individua< i rischi generali e i rischi specifici connessi alla par<colare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro. 2. Il lavoratore è tenuto a cooperare all'a)uazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all'esecuzione della prestazione all'esterno dei locali aziendali.» Sicurezza «Il datore di lavoro e il commi)ente ado)ano, previa autorizzazione e convalida del medico del lavoro competente, tu)e le misure che, in base alla par<colarità del lavoro, all'esperienza e alla tecnica, sono necessarie per tutelare e garan<re l'integrità fisica e psichica, la personalità morale e la riservatezza del lavoratore. Il lavoratore è tenuto ad ado)are con diligenza e puntualità le prede)e misure, nonché a cooperare a8vamente con il datore di lavoro o il commi)ente al fine di prevenire infortuni sul lavoro e l'insorgere di mala8e professionali. 3. Nella esecuzione di a8vità o prestazioni di lavoro agile il lavoratore è tenuto a effe)uare ogni qua)ro mesi, con spese a carico del datore di lavoro o del commi)ente, visite periodiche di prevenzione e controllo presso presidi sanitari pubblici a ciò prepos< o dal medico del lavoro competente. Le <pologie di controlli sono stabilite dal datore di lavoro o

18 Lavoro agile Ddl 2233 PoleJ Ddl 2229 Sacconi Assicurazione infortuni «Il lavoratore ha diri)o alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le mala8e professionali dipenden< da rischi connessi alla prestazione lavora<va resa all'esterno dei locali aziendali. Il lavoratore ha diri)o alla tutela contro gli infortuni sul lavoro occorsi durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello prescelto per lo svolgimento della prestazione lavora<va all esterno dei locali aziendali, nei limi< e alle condizioni di cui al terzo comma dell'ar<colo 2 del testo unico delle disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le mala8e professionali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni, quando la scelta del luogo della prestazione sia de)ata da esigenze connesse alla prestazione stessa o dalla necessità del lavoratore di conciliare le esigenze di vita con quelle lavora<ve e risponda a criteri di ragionevolezza».

19 Detassazione e lavoro agile L n. 208 (legge di stabilità 2016) 182..sono sogge8 a una imposta sos<tu<va dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10 per cento, entro il limite di importo complessivo di euro lordi, i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incremen< di produ8vità, reddi<vità, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri defini< con il decreto di cui al comma 188, nonché le somme erogate so)o forma di partecipazione agli u<li dell'impresa.

20 D.M 25 marzo 2016 sui premi di risultato e la partecipazione agli u<li di impresa con tassazione agevolata ( art. 2, comma 2; l. 208/15, c ) parla di lavoro agile quale modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato

21 LimiG detassazione e fonte contra9azione 186. Le disposizioni di cui ai commi da 182 a 185 trovano applicazione per il se)ore privato e con riferimento ai <tolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nell'anno precedente quello di percezione delle somme di cui al comma 182, a euro Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui ai commi da 182 a 191, le somme e i valori di cui ai commi 182 e 184 devono essere eroga< in esecuzione dei contra8 aziendali o territoriali di cui all'ar<colo 51 del decreto legisla<vo 15 giugno 2015, n. 81.

22 Aumento detassazione e coinvolgimento paritegco lavoratori 189. Il limite di cui al comma 182 è aumentato fino ad un importo non superiore a euro per le aziende che coinvolgono pariteccamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro, con le modalità specificate nel decreto di cui al comma 188.

23 Flessibilità orario come conciliazione tempi vita/tempi lavoro la legge delega 183/2014 art. 1 c. 8 delega Governo ad ado)are uno o più decre< legisla<vi per la revisione e l'aggiornamento delle misure volte a tutelare la maternità e le forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro» criteri dire8vi il c. 9 le). d) prevede incen<vazione di accordi colle8vi vol< a favorire la flessibilità dell'orario lavora<vo e dell'impiego di premi di produ8vità, al fine di favorire la conciliazione tra l'esercizio delle responsabilità genitoriali e dell'assistenza alle persone non autosufficien< e l'a8vità lavora<va, anche a)raverso il ricorso al telelavoro. d. lgs. 80/2015 art. 25= prevede sgravi contribu<vi per promozione della conciliazione tra vita professionale e vita privata a)raverso la contramazione di secondo livello secondo criteri (modelli e linee guida per favorire s<pula contra8 aziendali) da stabilire con successivo decreto.

24 L. 124/15 (riforma Madia). Art. 14. Promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche. Comma 1. Le amministrazioni pubbliche, nei limi< delle risorse di bilancio disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ado)ano misure organizza<ve volte a fissare obie8vi annuali per l'a)uazione del telelavoro e per la sperimentazione, anche al fine di tutelare le cure parentali, di nuove modalità spazio- temporali di svolgimento della prestazione lavoracva che permemano, entro tre anni, ad almeno il 10 per cento dei dipenden<, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità, garantendo che i dipenden< che se ne avvalgono non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera. L'adozione delle misure organizza<ve e il raggiungimento degli obie8vi di cui al presente comma cos<tuiscono ogge)o di valutazione nell'ambito dei percorsi di misurazione della performance organizza<va e individuale all'interno delle amministrazioni pubbliche

Gli Approfondimenti della

Gli Approfondimenti della Gli Approfondimenti della APPROFONDIMENTO DEL 15/12/2015 Linee guida per la certificazione dei contratti di collaborazione con organi Istituzionali o politici 1 Le ragioni delle presenti linee guida Il

Dettagli

AA.SS. nn. 2233 e 2229

AA.SS. nn. 2233 e 2229 AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione

Dettagli

Rapporti di collaborazione Associati in partecipazione Lavoro accessorio La flessibilità in azienda attraverso il mutamento delle mansioni

Rapporti di collaborazione Associati in partecipazione Lavoro accessorio La flessibilità in azienda attraverso il mutamento delle mansioni 1 I CONTRATTI PRINCIPALMENTE COLPITI DALLO SCHEMA DI D.LGS. SUL TESTO ORGANICO DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI: SCENARI FUTURI E STRUMENTI RISOLUTIVI Rapporti di collaborazione Associati in partecipazione

Dettagli

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014

Dettagli

Agevolata 19% in caso di contratti di locazione concordati in comuni ad alta densità abitativa

Agevolata 19% in caso di contratti di locazione concordati in comuni ad alta densità abitativa AFFITTO APPARTAMENTI MILANO : CEDOLARE SECCA PRINCIPI NORMATIVI: Il D.LGS N 23 1473/2011 Art 3 È entrato in vigore a seguito della pubblicazione delle istruzioni operative da parte dell agenzia delle entrate-

Dettagli

Contratto collettivo integrativo di lavoro

Contratto collettivo integrativo di lavoro Contratto collettivo integrativo di lavoro MARZO 2013 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DI LAVORO PER TUTTI I DIPENDENTI DELL AGENZIA AGRIS SARDEGNA, ESCLUSI QUELLI CON QUALIFICA DIRIGENZIALE. IL GIORNO

Dettagli

Articolo1 - Ambito di applicazione e principi

Articolo1 - Ambito di applicazione e principi Allegato B Regolamento per lo svolgimento delle prove selettive per la mobilità verticale del personale tecnico amministrativo per l anno 2005 Articolo1 - Ambito di applicazione e principi 1. Il presente

Dettagli

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile;

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile; LEGGE Norme in materia di organizzazione delle universita`, di personale accademico e reclutamento, nonche delega al Governo per incentivare la qualita` e l efficienza del sistema universitario ORGANI

Dettagli

Oggetto: Nuove aliquote INPS gestione separata in vigore dal 01/01/2014.

Oggetto: Nuove aliquote INPS gestione separata in vigore dal 01/01/2014. Tavagnacco, 17 febbraio 2014 Gentile Socio Oggetto: Nuove aliquote INPS gestione separata in vigore dal 01/01/2014. Allo scopo di consentirvi di compiere un pronto monitoraggio sulle eventuali notule presentatevi

Dettagli

GESTIONE SEPARATA ENPAPI RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI DEI COLLABORATORI

GESTIONE SEPARATA ENPAPI RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI DEI COLLABORATORI GESTIONE SEPARATA ENPAPI RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI DEI COLLABORATORI ISCRIZIONE Chi è obbligato ad iscriversi alla Gestione Separata ENPAPI? A decorrere dal 1 gennaio 2012 è istituita la Gestione

Dettagli

A Ministero dellavoro e delle Politiche Sociali

A Ministero dellavoro e delle Politiche Sociali m 1 s.38.circolari.registrazione.0000003.01 _02_2016 CIRCOLARE N. 3 /2016 A Ministero dellavoro e delle Politiche Sociali W'artenza. Roma, 01/02/2016 Prot. 37/ 0001886/ MA007.A002.1474 Ministero del lavoro

Dettagli

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO In data 14 settembre 2011 è stato emanato il D.Lgs. n.167 rubricato Testo Unico dell Apprendistato,

Dettagli

Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Prime istruzioni.

Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Prime istruzioni. Direzione centrale delle Prestazioni Roma, 31-12-2007 Messaggio n. 30923 Allegati 2 OGGETTO: Legge 24 dicembre 2007, n. 247 Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e

Dettagli

Svolgono anche la libera professione

Svolgono anche la libera professione Servizio INFORMATIVA 730 INFORMATIVA N. 27 Prot. 3021 DATA 11.04.2007 Settore: IMPOSTE SUI REDDITI Oggetto: Attività intramuraria e modello 730 Riferimenti: Istruzioni alla compilazione del Modello 730/2007

Dettagli

VISTA la Legge 196/97 e successivo D.M. n. 142/98; la Circolare n. 24 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 12/09/2011;

VISTA la Legge 196/97 e successivo D.M. n. 142/98; la Circolare n. 24 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 12/09/2011; IL RETTORE D.R. 1031 VISTO il DM 270/04; VISTA la Legge 196/97 e successivo D.M. n. 142/98; VISTA VISTA VISTO la Circolare n. 24 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 12/09/2011; la delibera

Dettagli

Manuali per la Gestione dell Orario di Lavoro. Tutela della maternità Misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Manuali per la Gestione dell Orario di Lavoro. Tutela della maternità Misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Tutela della maternità Misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Contesto normativo di riferimento Legge n. 53/2000 Decreto Legislativo n. 151/2001 Decreto legislativo n. 80/2015 in attuazione

Dettagli

JOB ACT. Disciplina organica dei contratti di lavoro. D.lgs. 15 giugno 2015 n.81 APPRENDISTATO. Modena, 25 maggio 2016

JOB ACT. Disciplina organica dei contratti di lavoro. D.lgs. 15 giugno 2015 n.81 APPRENDISTATO. Modena, 25 maggio 2016 JOB ACT Disciplina organica dei contratti di lavoro D.lgs. 15 giugno 2015 n.81 APPRENDISTATO Modena, 25 maggio 2016 APPRENDISTATO Fino al 24.06.15 (T.U. D.lgs. n.167/2011) Dal 25.06.15 ( D.lgs. n.81/2015)

Dettagli

CONVENZIONE PER ATTIVAZIONE DI TIROCINI POST LAUREA. Tra. il soggetto promotore

CONVENZIONE PER ATTIVAZIONE DI TIROCINI POST LAUREA. Tra. il soggetto promotore Convenzione n. del CONVENZIONE PER ATTIVAZIONE DI TIROCINI POST LAUREA Tra il soggetto promotore l Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, cod. fiscale n. 81006500607, con sede legale

Dettagli

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Direzione Generale Regionale per il Piemonte

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Direzione Generale Regionale per il Piemonte CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO PER LA REGIONE PIEMONTE RELATIVO ALLA DIRIGENZA SCOLASTICA AREA V L anno 2002, il giorno 12 novembre, in Torino, presso il MIUR Ufficio Scolastico Regionale Direzione Regionale

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum in collaborazione con Bandi regionali Associazionismo e Volontariato Vademecum a cura di Excursus. Spazio di formazione partecipata Indice 1. TITOLO 2. SCADENZA PRESENTAZIONE E TEMPISTICA ITER 3. SOGGETTI

Dettagli

tempi previsti da L. 241/80 tempi previsti da L. 241/81 tempi previsti da L. 241/82 tempi previsti da L. 241/83 tempi previsti da L.

tempi previsti da L. 241/80 tempi previsti da L. 241/81 tempi previsti da L. 241/82 tempi previsti da L. 241/83 tempi previsti da L. STRUTTURA DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO L. 241/80 NUMERO PROCEDIMENTI AVVIATI NUMERO PROCEDIME NTI CONCLUSI NEI TERMINI NUMERO PROCEDIMENT I NON CONCLUSI NEI TERMINI MOTIVI DEL RITARDO e Legali Liquidazione

Dettagli

Incentivi alle Aziende

Incentivi alle Aziende Provincia di Pordenone Settore Politiche del Lavoro e Programmazione Sociale STRUMENTI Incentivi alle Aziende Pordenone 19 Marzo 2009 Legge Regionale 18/2005, articoli 30, 31, 32 e 33 D.P.REG. 0342/Pres

Dettagli

PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE

PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE 25 Articolazione del primo ciclo di istruzione DEFINIZIONE DEI CURRICOLI Il primo ciclo, che comprende i primi otto anni dell obbligo di istruzione di durata decennale,

Dettagli

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l SEA Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l News per i Clienti dello studio del 16 Gennaio 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Iscritti alla Cassa geometri: incremento al 5% del contributo integrativo,

Dettagli

e, p.c. OGGETTO: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.: gestione delle attività pensionistiche.

e, p.c. OGGETTO: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.: gestione delle attività pensionistiche. Roma, 01/09/2004 DIREZIONE CENTRALE PENSIONI Ufficio I Normativa Tel. 06 51017626 Fax 06 51017625 E mail dctrattpensuff1@inpdap.it Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali istituto nazionale

Dettagli

BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO CON PROCEDURA APERTA DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI ADIBITI A CASERME ED UFFICI DELLA POLIZIA DI STATO E DELL ARMA

BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO CON PROCEDURA APERTA DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI ADIBITI A CASERME ED UFFICI DELLA POLIZIA DI STATO E DELL ARMA PREFETTURA DI TORINO BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO CON PROCEDURA APERTA DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI ADIBITI A CASERME ED UFFICI DELLA POLIZIA DI STATO E DELL ARMA DEI CARABINIERI DI TORINO E PROVINCIA.

Dettagli

NOTIZIARIO 2015 / 1 LEGGE DI STABILITA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 NOTIZIARIO 2015/1 G E N N A I O 2 0 1 5 1 LEGGE DI STABILITA PRINCIPALI NOVITA

NOTIZIARIO 2015 / 1 LEGGE DI STABILITA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 NOTIZIARIO 2015/1 G E N N A I O 2 0 1 5 1 LEGGE DI STABILITA PRINCIPALI NOVITA NOTIZIARIO 2015 / 1 CERTIFICAZIONE UNICA 2015 1 2 CERTIFICAZIONE UNICA 2015 Le informazioni contenute in questa nota informativa hanno carattere generale e meramente divulgativo e non costituiscono né

Dettagli

REGIONE LAZIO AZIENDA OSPEDALIERA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI ADDOLORATA L.R. Lazio 16.06.1994, n.18 D.G.R. Lazio 30.06.94, n.

REGIONE LAZIO AZIENDA OSPEDALIERA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI ADDOLORATA L.R. Lazio 16.06.1994, n.18 D.G.R. Lazio 30.06.94, n. REGIONE LAZIO AZIENDA OSPEDALIERA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI ADDOLORATA L.R. Lazio 16.06.1994, n.18 D.G.R. Lazio 30.06.94, n. 5163 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE - ---------------------------------------------------------------

Dettagli

aspetti legali Rimini, 30 ottobre 2009 Avv. Sara Venturini sventurini@networkais.it C.So Cavour 33 La Spezia

aspetti legali Rimini, 30 ottobre 2009 Avv. Sara Venturini sventurini@networkais.it C.So Cavour 33 La Spezia LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA (D.LGS. 81/08 e s.m.) aspetti legali Rimini, 30 ottobre 2009 Avv.

Dettagli

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano

Dettagli

Art bonus. Dai credito all arte ti restituisce gli interessi. Venerdì 12 febbraio 2016

Art bonus. Dai credito all arte ti restituisce gli interessi. Venerdì 12 febbraio 2016 Art bonus Dai credito all arte ti restituisce gli interessi Venerdì 12 febbraio 2016 1 Effetti operativi delle misure fiscali dedicate alla cultura Intervento a cura della Dott.ssa Lucia Starola Dottore

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB Vecchio articolo Nuovo articolo Commenti Art. 127 Regole generali 01. Le Autorità creditizie esercitano i poteri previsti dal presente titolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI CONSERVATORIO DI MUSICA "ARRIGO BOITO" PARMA Approvato dal CDA il 24/01/2014 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI ART. 1 Finalità Il presente Regolamento disciplina Ie attività

Dettagli

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI Beni culturali Giancarlo Lo Schiavo Notaio in Prato Componente Commissione Studi Tributari Consiglio Nazionale

Dettagli

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA Delegificazione dei provvedimenti in materia di prosecuzione e stabilizzazione lavorativa dei soggetti impegnati in attività socialmente utili. Fonte:

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

IL LIBRO UNICO DEL LAVORO LE DOMANDE E RISPOSTE PIU FREQUENTI * * * SOGGETTI OBBLIGATI

IL LIBRO UNICO DEL LAVORO LE DOMANDE E RISPOSTE PIU FREQUENTI * * * SOGGETTI OBBLIGATI IL LIBRO UNICO DEL LAVORO LE DOMANDE E RISPOSTE PIU FREQUENTI * * * SOGGETTI OBBLIGATI D. Il datore di lavoro che assume una badante è obbligato ad istituire il libro unico del lavoro? R. No, i datori

Dettagli

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.

Dettagli

Collocamento Mirato di Pisa

Collocamento Mirato di Pisa Incontro SDS Pisa 25/01/16 Collocamento Mirato di Pisa Legge 68/99 Normativa di riferimento L inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro è una realtà regolamentata dalla legge 12 marzo

Dettagli

IL DIRETTORE / RESPONSABILE DELLA STRUTTURA

IL DIRETTORE / RESPONSABILE DELLA STRUTTURA Codice selezione 04/ap/demm/lb AVVISO PUBBLICO PER PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER L AFFIDAMENTO A TERZI ESTRANEI ALL UNIVERSITA DI INCARICHI DI CARATTERE INTELLETTUALE (per incarichi fino a Euro

Dettagli

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE PREMESSO che l Amministrazione Comunale intende promuovere sul proprio territorio iniziative

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015 Direzione Centrale Pensioni Roma, 25/06/2015 Circolare n. 125 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al

Dettagli

Comune di Binasco (Provincia di Milano)

Comune di Binasco (Provincia di Milano) Comune di Binasco (Provincia di Milano) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERAZIONE CC 34 DEL 26.9.2012 ) 1 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità....pag. 3 Art. 2 Ambito

Dettagli

COMUNE DI GARLASCO (Provincia di PAVIA)

COMUNE DI GARLASCO (Provincia di PAVIA) COMUNE DI GARLASCO (Provincia di PAVIA) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELLE SPONSORIZZAZIONI, DELLE DONAZIONI DI BENI MOBILI E DEI CONTRIBUTI LIBERALI A FAVORE DEL COMUNE SOMMARIO

Dettagli

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DIGITALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO CARTACEO DELL ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA BANDO DI GARA

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DIGITALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO CARTACEO DELL ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA BANDO DI GARA ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DIGITALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO CARTACEO DELL ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA BANDO DI GARA Lotto I - Digitalizzazione e riconoscimento OCR della collezione cartacea

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Con la presente procedura si definiscono le modalità

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI E ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI

PROTOCOLLO D INTESA PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI E ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI PROTOCOLLO D INTESA PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI E ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI SOTTOSCRITTO A VARESE IL 24 FEBBRAIO 2009 Premesso che: l attuale momento caratterizzato da una difficile congiuntura

Dettagli

Circolare N. 152 del 19 Novembre 2014

Circolare N. 152 del 19 Novembre 2014 Circolare N. 152 del 19 Novembre 2014 Per i lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi incentivi riconosciuti solo per le assunzioni entro il 31.12.2014 (Legge di stabilità per il 2015) Gentile cliente,

Dettagli

Oggetto: Detassazione sperimentale lavoro straordinario e premi di produttività

Oggetto: Detassazione sperimentale lavoro straordinario e premi di produttività Fac-simile 1 A tutti i lavoratori Oggetto: Detassazione sperimentale lavoro straordinario e premi di produttività Informiamo i lavoratoriche, a seguito del entrata in vigore del art. 2 del D.L. 27 maggio

Dettagli

FATTISPECIE RAPPRESENTATA

FATTISPECIE RAPPRESENTATA RISOLUZIONE N. 57/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 marzo 2007 OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 21, comma 9, legge 30 dicembre 1991 n. 413- ALFA S.p.A. Scambio di partecipazioni

Dettagli

Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica

Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica ENERGIA, INNOVAZIONE ed EFFICIENZA ENERGETICA 3 dicembre 2015 Vercelli Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica 1 Ing. Mauro Bertolino Settore Sviluppo Energetico

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CIRCOLARE n. 2580

DIREZIONE GENERALE CIRCOLARE n. 2580 DIREZIONE GENERALE CIRCOLARE n. 2580 Roma, 18 maggio 2016 ALLE ASSOCIAZIONI E AI SINDACATI TERRITORIALI ALLE UNIONI REGIONALI Loro sedi e loro indirizzi (Via e-mail) OGGETTO: DECRETO INTERMINISTERIALE

Dettagli

Il test di lingua italiana: il procedimento e i sogge3 coinvol5

Il test di lingua italiana: il procedimento e i sogge3 coinvol5 1 Il test di lingua italiana: il procedimento e i sogge3 coinvol5 Il test di lingua italiana Nel caso in cui lo straniero che richiede il permesso di soggiorno Ce per soggiornan5 di lungo periodo (ex carta

Dettagli

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni DECRETO INTERMINISTERIALE Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI E IL MINISTRO

Dettagli

nella sezione del registro delle imprese presso cui e' iscritto ciascun partecipante

nella sezione del registro delle imprese presso cui e' iscritto ciascun partecipante CAPITOLO 2 I soggetti del contratto di rete Principi generali "La legge" fornisce due indicazioni in relazione ai soggetti che possono essere parte di un contratto di rete. Innanzitutto, con riferimento

Dettagli

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell Area V della Dirigenza per il secondo biennio economico 2008-2009

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell Area V della Dirigenza per il secondo biennio economico 2008-2009 Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell Area V della Dirigenza per il secondo biennio economico 2008-2009 Il giorno 15 luglio 2010, alle ore 12.30, presso la sede dell ARAN,

Dettagli

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Disposizioni in materia di professioni non organizzate Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Art. 1. (Oggetto e definizioni). 1. La presente legge, in attuazione dell

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e

Direzione Centrale Pensioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e Direzione Centrale Pensioni Roma, 3 Aprile 2009 Circolare n. 49 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA PREMESSA 1. Il Contratto Collettivo Nazionale 9/8/2000 relativo al quadriennio

Dettagli

Cinque per mille 2016: aperte le domande di iscrizione

Cinque per mille 2016: aperte le domande di iscrizione Cinque per mille 2016: aperte le domande di iscrizione Anche quest anno i contribuenti potranno scegliere di destinare la quota del cinque per mille dell IRPEF che risulta dalla risultante dalla dichiarazione

Dettagli

Le news dell Associazione Giovani Newsletter n. 0

Le news dell Associazione Giovani Newsletter n. 0 AGEVOLAZIONE ASSUNZIONE PERCETTORE ASPI Tabella di paragone con decreto Fornero (Decreto Direttoriale del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali n.264 del 19 aprile 2013) e mobilità (Art.8, commi

Dettagli

PROVINCIA DI GORIZIA

PROVINCIA DI GORIZIA PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLE SALE PROVINCIALI Approvato con deliberazione consiliare n. 25 dd. 6 giugno 2005 In vigore dal 25 giugno 2005 1 Art. 1 La provincia di Gorizia

Dettagli

Avviso pubblico Sostegno ai giovani talenti Sezione FAQ Frequently Asked Questions

Avviso pubblico Sostegno ai giovani talenti Sezione FAQ Frequently Asked Questions Avviso pubblico Sostegno ai giovani talenti Sezione FAQ Frequently Asked Questions 01 (RIF. Art. 1 punto 1) Quali sono gli ambiti di attività ammissibili? 02 (RIF. Art.2) Qual è la differenza tra destinatari

Dettagli

COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO

COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO La Nuova Normativa introdotta dal D.Lgs. 151 Firenze, 28 aprile 2016 Dott.ssa Veronica Rovai LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 12 marzo 1999 n. 68 Legge delega n.183/2014 art.

Dettagli

Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i.

Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i. COMUNE DI TORTONA Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i. Esercizio finanziario 2011 (canone anno 2010) Il sottoscritto, intestatario di contratto

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

AUTODICHIARAZIONE E DICHIARAZIONE UNICA

AUTODICHIARAZIONE E DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATO 1 AUTODICHIARAZIONE E DICHIARAZIONE UNICA Spett.le PROVINCIA DI LECCO P.zza L. Lombarda, 4 23900- LECCO OGGETTO: AVVISO ESPLORATIVO PER LA SELEZIONE DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B PER L AFFIDAMENTO

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3234

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3234 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3234 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori CURSI e TOMASSINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 MARZO 2012 Disposizioni in materia di indennizzo straordinario

Dettagli

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI Approvato con deliberazione consiliare n. 8 del 28 febbraio 2013 Modificato con deliberazione consiliare n. 13 del

Dettagli

GIUNTA REGIONALE. Disegno di Legge. collegato alla manovra Economico-finanziaria, concernente:

GIUNTA REGIONALE. Disegno di Legge. collegato alla manovra Economico-finanziaria, concernente: GIUNTA REGIONALE Disegno di Legge collegato alla manovra Economico-finanziaria, concernente: Riordino delle competenze in materia turistica e trasferimento ai Comuni e alle Province delle competenze delle

Dettagli

Il test di lingua italiana: il procedimento e i sogge3 coinvol5

Il test di lingua italiana: il procedimento e i sogge3 coinvol5 1 Il test di lingua italiana: il procedimento e i sogge3 coinvol5 2 Il test di lingua italiana Nel caso in cui lo straniero che richiede il permesso di soggiorno Ce per soggiornan5 di lungo periodo (ex

Dettagli

Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015.

Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. Prot. n. 8720 / A3b C12 Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VISTO il CCNL 29.11.2007, con particolare riferimento al

Dettagli

Decreto del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia 23 marzo 2007, n. 070

Decreto del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia 23 marzo 2007, n. 070 Decreto del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia 23 marzo 2007, n. 070 Regolamento per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti di rilevante impatto sistemico per il settore

Dettagli

TRA il Comune di VIU rappresentato dal Sindaco pro tempore MAJRANO DANIELA, di seguito denominato anche Comune (CF 83002150015) E

TRA il Comune di VIU rappresentato dal Sindaco pro tempore MAJRANO DANIELA, di seguito denominato anche Comune (CF 83002150015) E CONVENZIONE PER L ASSISTENZA PROCEDIMENTALE RELATIVA ALLE RICHIESTE DI CONCESSIONE DELL ASSEGNO AI NUCLEI FAMILIARI CON ALMENO TRE FIGLI MINORI (ART. 65 L. 448/98), DELL ASSEGNO DI MATERNITA (ART. 66 L.

Dettagli

Il Welfare Aziendale Le novità della Legge di Stabilità 2016

Il Welfare Aziendale Le novità della Legge di Stabilità 2016 Il Welfare Aziendale Le novità della Legge di Stabilità 2016 Pasquale Sole, Wealth Advisory Catania, 15 aprile 2016 Agenda Gli ambiti di intervento della Legge 208/2015 Le prospettive di sviluppo I vantaggi

Dettagli

AVVISO Dote Lavoro Tirocini Giovani. BURL 28 novembre 2012

AVVISO Dote Lavoro Tirocini Giovani. BURL 28 novembre 2012 AVVISO Dote Lavoro Tirocini Giovani BURL 28 novembre 2012 Il presente Avviso intende favorire i giovani e le aziende attraverso interventi atti a : - sostenere i giovani nell attivazione e realizzazione

Dettagli

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data AL COMUNE DI AYMAVILLES (spazio riservato all Ufficio protocollo) DOMANDA PER L EROGAZIONE DELL ASSEGNO POST-NATALE, ai sensi della legge regionale 27.05.1998, n. 44 Iniziative a favore della famiglia

Dettagli

RISOLUZIONE N.143/E. Roma, 21 giugno 2007

RISOLUZIONE N.143/E. Roma, 21 giugno 2007 RISOLUZIONE N.143/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 21 giugno 2007 OGGETTO: Istanza di Interpello Plusvalenza da cessione di immobile sito all'estero; opzione per l'applicazione dell'imposta

Dettagli

GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato)

GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato) GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato) AL COMUNE DI Il sottoscritto Cittadinanza Consapevole che le dichiarazioni false,

Dettagli

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. (L. 190/2014 art. 1 commi 611-614)

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. (L. 190/2014 art. 1 commi 611-614) ALLEGATO A) ALLA DELIBERAZIONE C.C. NR. 03 DD. 22.03.2016. IL SINDACO f.to Andrea Varesco IL SEGRETARIO COMUNALE f.to dr. Alessandro Visintainer Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle

Dettagli

IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008

IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 Come noto il comma 325 della Finanziaria 2007 ha introdotto nell art. 7, comma 4, DPR n. 633/72, la lett. f-quinquies)

Dettagli

Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare

Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare Art. 1 Fondo Civico di Sostegno Familiare Il presente Regolamento definisce le procedure di accesso al Fondo Civico di

Dettagli

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati CONVENZIONE TRA REGIONE PIEMONTE E CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN MATERIA DI PATROCINIO LEGALE DELLE VITTIME DI VIOLENZA E

Dettagli

LA PROCEDURA IN PILLOLE

LA PROCEDURA IN PILLOLE LA PROCEDURA IN PILLOLE Le procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento LA LEGGE Legge n. 3 del 27 gennaio 2012, Capo II - Sezione I, come integrata e modificata con Legge n. 221 del 17

Dettagli

Determina della CNFC del 10/10/2014. La Formazione sul campo per i liberi professionisti

Determina della CNFC del 10/10/2014. La Formazione sul campo per i liberi professionisti Determina della CNFC del 10/10/2014 La Formazione sul campo per i liberi professionisti PREMESSO che secondo l Accordo Stato Regioni del 19 aprile 2012 Al fine di favorire l ampliamento dell offerta formativa,

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. 2012/10563 Comunicazioni all anagrafe tributaria relative ai contratti di servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativamente alle utenze domestiche e ad uso pubblico IL DIRETTORE DELL AGENZIA

Dettagli

Rivista scientifica bimestrale di Diritto Processuale Civile ISSN 2281-8693 Pubblicazione del 30.6.2015 La Nuova Procedura Civile, 2, 2015.

Rivista scientifica bimestrale di Diritto Processuale Civile ISSN 2281-8693 Pubblicazione del 30.6.2015 La Nuova Procedura Civile, 2, 2015. Rivista scientifica bimestrale di Diritto Processuale Civile ISSN 2281-8693 Pubblicazione del 30.6.2015 La Nuova Procedura Civile, 2, 2015 Editrice RIFORMA DI CUI AL D.L. 83/2015: ENTRATA IN VIGORE DELLE

Dettagli

LA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE

LA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 1 Dott. Ermanno Pievani LA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 29/01/2009 Milano Convegno ASPESI 2 AGENDA 1. IL QUADRO NORMATIVO 2. SICUREZZA: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 3. PIANIFICAZIONE

Dettagli

Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA

Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo

Dettagli

UN LAVORO DI SQUADRA per fare centro!!

UN LAVORO DI SQUADRA per fare centro!! 20 giugno 2014 UN LAVORO DI SQUADRA per fare centro!! 1 AGGIORNAMENTO SULLE NORMATIVE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE Inquadramento normativo D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Le assunzioni I cambi mansione La gestione

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO INCARICO PER L AFFIDAMENTO DELL FUNZIONI DI COMPONENTE UNICO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELLA PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO AL DOTT..

SCHEMA DI CONTRATTO INCARICO PER L AFFIDAMENTO DELL FUNZIONI DI COMPONENTE UNICO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELLA PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO AL DOTT.. Gestione Commissariale (L.R. 15/2013) EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 28.06.2013 n. 15 Disposizioni in materia di riordino delle Province Decreto Presidente Giunta Regionale n. 49 del 30.05.2014

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA A LIVELLO DI ENTE PER I DIPENDENTI DEI COLLEGI PROVINCIALI IPASVI

LINEE GUIDA PER LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA A LIVELLO DI ENTE PER I DIPENDENTI DEI COLLEGI PROVINCIALI IPASVI COLLEGIO PROVINCIALE INFERMIERI PROFESSIONALI, ASSISTENTI SANITARI E VIGILATRICI D INFANZIA (IPASVI) DI TRIESTE LINEE GUIDA PER LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA A LIVELLO DI ENTE PER I DIPENDENTI DEI COLLEGI

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DECRETO 23 maggio 2012 Condizioni e limiti entro i quali, lungo ed all'interno degli itinerari internazionali, delle autostrade, delle strade extraurbane

Dettagli

,00 3 Altre attività soggette a studi. giornate retribuite Personale

,00 3 Altre attività soggette a studi. giornate retribuite Personale ALTRE ATTIVITÀ ALTRI DATI A04 A05 A06 A07 A08 A09 A10 A11 A12 A13 A14 A15 74.30.00 - Traduzione e interpretariato 82.30.00 - Organizzazione di convegni e fiere barrare la casella corrispondente al codice

Dettagli